Fondazione Ragghianti presenta
un percorso tra arte e design a cura di Isa Tutino, Antonia Jannone e Mauro Lovi LUCCA, Fondazione Ragghianti 18 giugno - 20 settembre 2009 ARTE DEL QUOTIDIANO Un percorso tra arte e design ripercorre la storia del design d’artista italiano tra il 1968 e il 2000, anni in cui il fenomeno si sviluppa, parallelamente e in rapporto dialettico con l’industrial design per l’arredamento e la casa. Circa 60 artisti e architetti per oltre 120 opere esposte tra oggetti, mobili, lampade, suddivisi per periodo, per tendenza, per “scuderia” o per autore (artista o architetto/artista). Oltre a una speciale sezione, a cura di Mauro Lovi, dedicata a La collezione Megalopoli di Agneta Holst.
“Divani a forma di grande nido, armadi come cabine da spiaggia, sedie a punto interrogativo, sgabelli-sasso, scaffalifenicottero, cassettoni-rinoceronte, tappeti di ceramica, caffettiere che si animano in una sorta di magico balletto… Che cosa succede al paesaggio domestico quando è un artista (o un architetto/artista ) a mettere mano al disegno di mobili e suppellettili? Questa mostra si propone di fornire una prima risposta a tale domanda, raccogliendo una serie di esempi italiani fra i più significativi di quanto è stato proposto nell’ultimo trentennio del secolo scorso in un campo così attraente ma anche sottilmente inquietante, dato il precario equilibrio in cui si trova, in quella esigua striscia di terra di nessuno situata al confine, continuamente travalicato, fra arte e design. Nel nostro modo di abitare ci sono stanze di tutti i giorni, stanze quiete, a volte un po’ banali, dove oggetti e arredi se ne stanno silenziosi, muti testimoni delle nostre vicende quotidiane. Poi ci sono altre stanze: ambienti dove l’alterità si manifesta attraverso il linguaggio dell’arte; dove “altre voci” parlano anche attraverso arredi diversi dai consueti prodotti di design, perché il discorso è affidato a mobili e oggetti firmati da artisti.” (dal testo di Isa Tutino) Le opere in mostra sono sia prodotti industriali (fuori catalogo o tuttora in produzione) sia prototipi, sia produzioni artigianali. Alcuni pezzi sono accostati a opere d’arte del medesimo autore. Dall’Antidesign ai riflessi pop art (gigantismo e natura artificiale) dei primi anni ’70 con Gino Marotta, Gianni Ruffi, Superstudio, Archizoom, Ceretti, Derossi, Rosso, Enrico Job) ai virtuosi del legno come Mario Ceroli, Urano Palma e Pino Pedano. Dal sistema poetico degli oggetti (con la serie Quaderna di Superstudio, Enzo Mari, Nanda Vigo, Angelo Mangiarotti, Leo Lionni) alle esperienze individuali degli anni ’80 (nella serie dei Mirabili voluta da Cammilli e oggi passata in altre mani, Fabrizio Corneli, Adolfo Natalini, etc) Guglielmo Renzi, Ugo La Pietra. E ancora il “progetto della bellezza” con Alchymia e Memphis (Sottsass, Mendini, De Lucchi, Zanini), oltre alla collezione inaugurata da Zanotta di mobili d’artista con Munari, Dalisi, Cavaliere, Mendini sino all’affermarsi di una tendenza intimistica che rimanda alla “Presenza del Passato” con Aldo Rossi, Umberto Riva... Negli anni ’90 si afferma la “poetica del frammento” (Luciano Bartolini, Toni Cordero, Antonio Annicchiarico) oltre a una nuova disposizione ludico-fiabesca con Dalisi, Luigi Serafini, Cinzia Ruggeri, Ico Parisi, Pablo Echaurren ed Emilio Tadini.
All’esperienza di Memphis seguono gli episodi di Metamemphis e Memphis extra con artisti d’avanguardia come Paladino, Chia, Pistoletto, Bagnoli, Boetti, Luigi Serafini e il secolo si chiude con un raccoglimento in sé di cui è simbolo il grande MOI di Giandomenico Sozzi.
Una sezione particolare, curata da Mauro Lovi, è poi dedicata a La collezione Megalopoli, un approfondimento su un fenomeno di ricerca e di produzione tra arte e design, una collezione di mobili di una galleria laboratorio. Attiva negli anni Ottanta a Milano, animata da Agneta Holst, dopo una lunga esperienza nel mondo delle gallerie internazionali negli anni ’60 e ’70 (Leo Castelli, New York; Giorgio Marconi e Galleria dell’Ariete Milano). In questa sezione sono presenti opere ideate dagli artisti e realizzate in una tiratura a numero limitato dagli artigiani di varie città italiane: alcune in legno a Lucca e alcune in marmo a Pietrasanta.Tra gli artisti: Carla Accardi, Paolo Buggiani, Piero Dorazio, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Pietro Consagra, Agostino Ferrari, Mauro Lovi, Ugo Marano, Sandro Martini, Mario Nigro, Mimmo Paladino, Gianni Pettena, Bobo Piccoli, Michelangelo Pistoletto, Giò Pomodoro, Shama (Cinzia Tondoi), Ettore Sottsass, Tarshito (Nicola Strippoli).
Catalogo edito da: Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte. La mostra arte del quotidiano è promossa dalla Fondazione Ragghianti presieduta da Giovanni Cattani e diretta da Maria Teresa Filieri.
un percorso tra arte e design a cura di Isa Tutino, Antonia Jannone e Mauro Lovi 18 giugno – 20 settembre 2009 Inaugurazione 18 giugno ore 18.00 Preview per la stampa ore 12.00 per informazioni e materiale fotografico Fondazione Ragghianti, Lucca via San Micheletto 3 - Lucca t. 0583 467205 f. 0583 490325 info@fondazioneragghianti.it www.fondazioneragghianti.it
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Ingresso gratuito offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per la diffusione dell’Arte Contemporanea Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti Complesso monumentale di San Micheletto Notizie di carattere storico-artistico L’Associazione «Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti» è nata nel 1981 dalla donazione dei coniugi Ragghianti alla Cassa di Risparmio di Lucca della loro biblioteca, della loro fototeca, del loro archivio. Ha sede nei locali del Complesso Monumentale di San Micheletto, via San Micheletto 3, Lucca. Nell’ottobre 1984 l’Associazione è stata trasformata in «Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti» sostenuta dalla Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Lucca. Secondo gli intendimenti dei donatori scopo primario della Fondazione è «offrire alla città e al comprensorio della Toscana nord occidentale, oltre a qualunque interessato, uno strumento di studio dell’arte nella storia e nel presente». Nel 1992 la fototeca ha acquisito per donazione la biblioteca, la fototeca e l’archivio di Pier Carlo Santini che è stato Direttore scientifico della Fondazione. Nel 1996 Aldo Salvadori ha donato una parte della sua biblioteca. I fondi librari, i fondi fotografici, le donazioni degli artisti, vanno continuamente accrescendosi. I fondi librari (donazioni Ragghianti, P. C. Santini, A. Geri, S. Coppola, G. Bertolli, D. Sella, R. Carrieri, A. Salvadori, M. Tobino) constano di circa 52.000 volumi e una collezione di circa 800 testate di riviste. La Fondazione Ragghianti raccoglie, oltre all’archivio Ragghianti, gli archivi di P. C. Santini, S. Coppola, L. Guerrini, I. Cardellini. I fondi fotografici constano di circa 200.000 immagini. La Fondazione pubblica “LUK”, periodico del Centro Licia e Carlo Ludovico Ragghianti.
Il complesso di San Micheletto La piccola chiesa «in Cipriano», fuori dalla cerchia di mura urbana, venne fondata nel secolo VIII e rifondata alla fine del secolo XII. Dopo la chiesa e in continuità con essa il convento delle Clarisse, creato nel secolo XV, andò sempre più popolandosi quando tutta la zona orientale della città fu inglobata nell’ultima cerchia urbana medievale tra la fine del secolo XV e gli inizi del successivo, quasi coincidente con le mura attuali e andò crescendo per fasi successive intorno a spazi claustrali tendenti alla pianta quadrata. Si delimitarono così due chiostri, di cui quello a est non fu mai chiuso sul lato orientale o fu chiuso provvisoriamente. Nel corso del Settecento gli spazi conventuali, assai numerosi e ampi furono arricchiti all’esterno e all’interno con decorazioni e affreschi. Una recente campagna di restauri iniziati nell’autunno del 1995 e terminata nell’autunno del 1998 ha portato un miglioramento funzionale e un ampliamento degli spazi della Fondazione. Sono stati ricavati nuovi spazi espositivi (circa 1000 metri quadrati), un’ampia sala per conferenze e convegni (circa 220 posti), spazi per i fondi in continuo aumento, della biblioteca, della fototeca, del centro multimediale, nonché i migliori servizi che consentono di allestire mostre e manifestazioni a livello nazionale e internazionale.