Il Gusto della tradizione The taste of tradition
Le delizie per il nostro palato ci aspettano ad ogni angolo del territorio perugino e sono tutte frutto di una tradizione contadina che, con ingredienti relativamente semplici e poveri, è riuscita a creare delle vere e proprie specialità che non sono affatto povere nel gusto. Cereali, legumi e olio di oliva, infatti, forniscono tutti gli elementi di una dieta completa ed energetica, arricchita poi con la frutta secca, nei dolci, o con la carne, soprattutto di maiale, animale quasi venerato, se si pensa che uno solo contribuiva a sfamare famiglie, di solito molto numerose, per un intero anno. L'altro protagonista della tavola è il vino: Colli Altotiberini D.O.C. della valle del Tevere, Colli Perugini D.O.C. della zona sud-ovest di Perugia e Colli del Trasimeno D.O.C. della fascia collinare che circonda il Lago Trasimeno, la zona percorsa in questo itinerario, lungo il quale possiamo gustare anche le bellezze storiche ed artistiche che non mancano di deliziare i nostri occhi e il nostro spirito. The delights for our palate wait for us at every corner of the territory of Perugia and they are all the result of a country tradition that, with ingredients relatively simple, has succeded in creating proper specialities which are not poor in taste. Cereals, legumes and olive oil therefore furnish all the elements of a complete and energy-giving diet, enriched then by dried fruit, cakes or meat, especially pork, an animal almost venerated if you think that just one contributed to feed families, usually very numerous, for a whole year. The other protagonist of the table is wine: Colli Altotiberini RDO of the valley of the River Tiber; Colli Perugini RDO of the south-west area of Perugia; and Colli del Trasimeno RDO, of the hilly zone that surrounds Trasimeno Lake. This itinerary crosses just this area, along which we can also “taste” the historical and artistic beauties which don't fail to charm our eyes and our soul.
Mugnano Dal quartiere di San Sisto, che si trova a circa 6 km a sud-ovest del centro di Perugia, si procede sulla strada Pievaiola (SR220) per circa 9 km fino al bivio per Mugnano, sulla destra. Dopo poche centinaia di metri, si giunge ad un nuovo bivio: a sinistra si va a Mugnano, a destra a San Martino dei Colli e Poggio delle Corti. Arrivando al paese di Mugnano, subito troviamo l'indicazione per l'abbazia benedettina e la chiesa dedicata, appunto, a San Benedetto, la cui immagine, sul portone di ingresso, ci ribadisce la regola Ora et Labora. Qui i monaci, alquanto laboriosi, bonificarono le terre circostanti, avvalendosi dell'opera della popolazione che così trovava lavoro, protezione e rifugio nel castello che, proprio a questo scopo, fu costruito nel 1300, periodo in cui abbazia, chiesa e tenuta agricola passarono all'Ordine di Malta, che le gestisce ancora oggi. Incamminandoci dall'abbazia verso il centro del paese, ci addentriamo nel borgo attraverso deliziosi vicoli con muri dipinti, tra abitazioni in pietra e antiche torri restaurate. Qui, tra la fine di giugno e i primi di luglio, ha luogo la festa paesana durante la quale è possibile assaggiare i piatti tipici della cucina perugina; la tradizione mugnanese è particolarmente specializzata nell'arte dei dolci.
Mugnano From the built-up area of San Sisto, which is about 6 km south-west from Perugia town centre, you go to Pievaiola road (SR220) in the direction of Tavernelle-Città della Pieve for about 9 km until the crossroads for Mugnano, on the right. After a few hundred metres you get to another crossroads: on the left you go to Mugnano, on the right to San Martino dei Colli and Poggio delle Corti. When you reach Mugnano, you immediately find the sign for the Benedectine abbey and the church dedicated to Saint Benedict whose image on the main door reasserts the Rule Ora et Labora. Here the monks, quite hard-working, reclaimed the surrounding lands, helped by the people who found a job, protection and shelter in the castle built in 1300 for this reason. In this period the church and the holding passed to the Order of Malta, which still runs it today. From the abbey to the centre of the small village, we cross pleasant lanes with painted walls, stone buildings and old restored towers. At about the end of June and the beginning of July, the village festival takes place, where it is possible to taste the local dishes of Perugia. The tradition of Mugnano is particularly specialized in cakes.
Il torciglione Tipica di Mugnano è la ricetta di questo dolce del periodo natalizio, dalla caratteristica forma di serpente attorcigliato su se stesso, con due chicchi di caffè per occhi, un confetto come lingua e due mandorle come improbabili orecchie. Gli ingredienti dell'impasto sono: mandorle dolci e amare, uova e zucchero. Nel torciglione originale non c'è farina!
The Torciglione The recipe of this typical Christmas cake is from Mugnano. It has the characteristic shape of a snake coiled around itself, with two coffee beans for eyes, a confit for tongue and two almonds for improbable ears. The ingredients of dough are: sweet and bitter almonds, eggs and sugar. In the original torciglione there is no flour.
I gelsomini mugnanesi Richiamano, sia nella forma che nel colore, i fiori del gelsomino. Sono, infatti, delle piccole meringhe, preparate dunque con albume montato a neve e zucchero, con una sorpresa: delle gustose mandorle all'interno.
The Jasmines of Mugnano They call to mind both for shape and colour the jasmine flowers. They are actually small meringues, prepared therefore with stiffly whisked egg-whites and sugar and a little surprise: some delicious almonds inside.
San Martino dei Colli Si torna al bivio precedente e si prosegue verso San Martino dei Colli che dista da Mugnano circa 3 km. È un borgo semplicemente delizioso, adagiato tra colline di ulivi, molto ben ristrutturato e conservato, con le case in pietra intorno alla piazza antistante la chiesa, dedicata appunto a San Martino, che risale al XIII secolo. L'undici di novembre, estate di San Martino, qui si svolge una festa paesana in cui è possibile gustare piatti tipici perugini e, soprattutto, le castagne arrostite sul fuoco, accompagnate da un bicchiere di vino rosso o di dolcissimo mosto.
San Martino dei Colli You go back to the previous crossroads and go towards San Martino dei Colli which is about 3 km far from Mugnano. It is a small village, simply gorgeous, which lays down among olive hills, well restored and kept, with stone houses around the square opposite the church, dedicated namely to Saint Martin, which dates back to the thirteenth century. On the eleventh of November, “the Summer of Saint Martin”, the village festival takes place. It is possible to taste local dishes from Perugia and especially roast chestnuts, that go well with a glass of red wine or of very sweet must.
Poggio delle Corti Proseguendo da San Martino dei Colli in direzione opposta a Mugnano, dopo circa 2 km si scorge Poggio delle Corti. Già in lontananza si coglie il fascino di questo piccolo castello, costruito sul finire del XIII secolo ed immerso, come il vicino San Martino, tra distese di uliveti secolari, con tronchi dalle forme contorte e suggestive: un panorama che non può che evocare il profumo ed il sapore dell'olio extravergine di oliva delle colline umbre, considerato tra i migliori in Italia e nel mondo.
Poggio delle Corti From San Martino dei Colli you go on down the road Strada San Martino dei ColliPoggio delle Corti in opposite direction to Mugnano. After about 2 km you will see Poggio delle Corti. Yet from very far you can appreciate the charm of this small castle, built at the end of the 13th century, immersed, as for nearby San Martino, in the tracts of olives with ancient trees, with trunks with twisted and attracting shapes: a view which evokes the perfume and the taste of the extra-virgin olive oil of the Umbrian hills, considered as one of the best in Italy and in the world.
L'ulivo, l'olio, la bruschetta L'ulivo è, sin dai tempi più antichi, considerato una pianta sacra. Il mito greco di Atena e Poseidone ne sottolinea il grande valore. Esso narra che, quando scoppiò la contesa tra i due per il predominio dell'Attica, Zeus decise che il territorio sarebbe toccato a chi avesse dato agli uomini il dono più importante: Poseidone fece scaturire dalla terra, percossa dal suo tridente, un cavallo ed una sorgente di acqua salata, il mare; Atena, invece, fece crescere sull'acropoli un ulivo e insegnò agli Ateniesi la tecnica per estrarre l'olio. Così ottenne la vittoria. L'olio d'oliva è infatti una risorsa preziosa. Già gli Etruschi, prima dei Greci, lo utilizzavano non tanto come alimento, ma come unguento e per l'illuminazione. In seguito se ne scoprirono le virtù antiossidanti ed il suo sapore speciale non ha più abbandonato le tavole mediterranee. In Umbria, come alimento, continua a conservare la sua sacralità. Dalla potatura, alla fioritura, alla raccolta e spremitura, ogni passo è curato e seguito con passione. Il modo migliore per assaporare l'olio d'oliva è la bruschetta: fette di pane abbrustolito, sulle quali strofinare dell'aglio e versare un filo di olio nuovo. Una merenda, tipica della tradizione contadina, incredibilmente semplice eppure ineguagliabile.
The olive tree, the oil and the bruschetta Since old times the olive tree has been considered as a holy tree. The Greek myth of Athena and Poseidon underlines its great value. It narrates that when the struggle broke out between the two to rule the Attica, Zeus decided that Athens should belong to who had given mankind the most important gift. A horse and a spring of salt water, that is the sea, was originated by Poseidon who struck the ground with his trident. On the contrary Athena made an olive tree grow up in the acropolis and taught the Athenians the technique to extract oil. So she won. Olive oil is therefore a precious resource. Already the Etruscans, before the Greeks, used it not much as food, but as unguent and for the lighting. Afterwards, olive oil antioxidant virtues were discovered and its special taste has never abandoned the Mediterranean tables. In Umbria it still has its sacredness as food. From the pruning, to the flowering, to the picking and the olive pressing, each step is followed with passion and care. The best way to taste olive oil is with bruschetta: slices of toasted bread with or without garlic and little new oil. A typical snack of the country tradition, incredibly simple and yet unrivalled.
Montepetriolo
Legenda / key to symbols E45 Raccordo A1 Strada principale / main road
Strade secondarie / secondary roa Inseriti in altri itinerari Included in other routes Borgo rurale / Village
Comune di Perugia Chiesa / Church
Umbria
Mugnano
Fontignano
0 22 째 N Montepetriolo
Tavernelle
S.Martino dei Colli
Poggio delle Corti
S. Giovanni del Prugneto
Compresso Colle Umberto
Colognola
Canneto
S. Lorenzo della Rabatta Castello dell'Oscano Conservoni
ad
Cenerente
Acquedotto Monte Pacciano San Marco
Perugia Raccordo A1
Ferro di cavallo S. Sisto
Bagnaia
Prepo
Montepetriolo Si riprende la strada Pievaiola (SR220) in direzione Tavernelle e Città della Pieve, quindi sulla sinistra, dopo circa 5 km, si gira per Montepetriolo. È un tipico borgo murato che conserva ancora le caratteristiche dell'epoca medievale: quasi tutte le case dell'antico castello sono in pietra calcarea, con inclusioni di cotto e di ciottoli di fiume; alcune strade interne sono rimaste opportunamente lastricate e la porta, che era l'unico ingresso al castello, conserva la struttura e lo stile originari. Ogni anno, tra le suggestive strade di Montepetriolo, ha luogo la sagra “C'era una volta …” che offre un'ottima cucina di piatti tipici umbri, tra i quali diverse specialità al tartufo. Solitamente la sagra si svolge nel mese di agosto, per festeggiare San Lorenzo, protettore del paese insieme a Santo Stefano; le due chiese parrocchiali a loro intitolate si trovano una fuori ed una dentro la cerchia muraria. Lungo la strada per arrivare al paese, come su altre strade attorno alla zona del lago Trasimeno, è possibile assaggiare uno dei piatti più tipici della zona: la torta al testo.
Montepetriolo You go to Pievaiola road (SR220) in the direction of Tavernelle-Città della Pieve. You find a crossroads to Montepetriolo after 5 km on the left. Montepetriolo is a typical small village with walls which still retains the characteristics of the medieval time: almost all the houses of the old castle are in calcareous stone, with inclusion of fired bricks and of river cabbles. Some internal roads are properly paved and the door, which was the only entrance to the castle, keeps its original structure and style. Every year, among the evocative roads of Montepetriolo, there is the festival “Once upon a time…”, which offers excellent and typical local food, like specialities with truffle. The festival usually takes place from 10th August to celebrate Saint Lawrence, protector of the village together with Saint Stephen. The two parish churches named after them are one outside the wall while the other is inside it. Along the road, as in many other roads of the area of Trasimeno lake, you find several bars where to taste one of the specialities of this area: the Torta al testo.
La torta al testo Il testo perugino è un disco che può essere realizzato in cemento, terracotta o ghisa, che si mette a scaldare direttamente sul fuoco; si gira quando è ben caldo per poterci cuocere la famosa torta. L'impasto è molto semplice, a base di acqua e farina, alle quali si aggiunge dell'olio d'oliva, un pizzico di sale e di bicarbonato. Oggi molti arricchiscono l'impasto della torta con del parmigiano o del pecorino. La torta al testo è probabilmente il piatto più rappresentativo della cucina perugina; essa veniva preparata dalle famiglie contadine al posto del pane, che era a volte considerato un lusso. La torta, una volta cotta, può essere farcita con vari ripieni: i più tipici sono il prosciutto crudo, le salsicce di maiale cotte alla griglia, della verdura cotta, come spinaci o erbe di campo, ma anche formaggio con rucola.
The Torta al testo The testo is a cement disc 2 cm high which is directly put on the flame. When it is pretty hot you turn it to cook the famous pie. The dough is very simple, water an flour-based, occasionally you add olive oil, a pinch of salt and bicarbonate. The torta al testo is probably the most representative dish of the cookery from Perugia. The country families prepared it instead of bread which was sometimes regarded as a luxury. Once the pie is ready you can fill it with different stuffings: the most typical ones are ham, grilled pork sausages, cooked vegetables like spinach, but also cheese with rucola (garden rocket).
Fontignano Tornando verso Perugia sulla strada Pievaiola(SR220), troviamo, sulla sinistra, il bivio per Fontignano. Fontignano si trova alle pendici di una collina sulla quale si innalzano le torri e le mura diroccate del castello medioevale. Già dalla via Pievaiola si nota il campanile, molto particolare, sottile, in cotto, con la cuspide arrotondata, della chiesa parrocchiale, dedicata a San Leonardo. Lungo la strada, poco distante dalla parrocchia, si trova la piccola chiesa dell'Annunziata che deve la sua fama al Perugino che qui fu chiamato a lavorare. Anche a Fontignano continua la tradizione culinaria dei piatti tipici della tradizione contadina del territorio di Perugia. In particolare, qui si può gustare la 'mbrecciata fontignanese, un primo piatto nutriente e proteico a base di cereali e legumi, le invitanti e deliziose cipolle fritte e il torcolo di Fontignano, una deliziosa ciambella con canditi.
Fontignano You go back to Pievaiola road (SR220), in the direction of Perugia, and you find a crossroads to Fontignano. Fontignano lies on a hillside. On the top of the hill the towers and the ruined walls of the the medieval castle rise. Already from Pievaiola road, you notice the peculiar and thin bell tower of the parish church of Saint Leonard, in fired bricks. By the side of the road, not very far from the parish, you find the little church dell'Annunziata. Charming and welcoming, it is famous for the painter Perugino who worked and died there because of the plague in 1523. Also in Fontignano there is a culinary tradition of the local dishes of Perugia country tradition. In particular, here you can taste the 'mbrecciata fontignanese, a first course, nourishing and rich in proteins, cereals and legumes-based; the delicious and tempting fried onions; the torcolo of Fontignano, a delicious ring-shaped cake with candied fruit.
Il Perugino Del Divin Pittore, nella chiesetta dell'Annunziata, è conservato un affresco raffigurante La Vergine col Bambino, che presenta i caratteri tipici dei suoi dipinti: i lineamenti dolci, lo sguardo non rivolto all'osservatore, il panorama delle colline umbre sullo sfondo. La parte inferiore, che col tempo si era deteriorata, è stata restaurata, conferendo ai piedi della Madonna una posizione innaturale. Sul dipinto è inciso il nome dell'offerente e la data di realizzazione: Agniolus Toni Angeli Fecit Fieri MDXXII. L'altro affresco che il Perugino realizzò in questa chiesa si trovava sulla tribuna dell'altare maggiore, ma nel 1843 i Padri Paolotti di Santo Spirito lo vendettero ad un inglese che, alla sua morte, lo lasciò alla National Gallery di Londra; oggi è conservato sempre a Londra al Victoria and Albert Museum. Di questo affresco, largo 7 metri, nella chiesetta sono presenti due copie di formato
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Castello di Fontignano The castle of Fontignano
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Chiesa dell'Annunziata: La Vergine col Bambino Church dell'Annunziata: The Virgin with Child
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Perugino, autoritratto Perugino, self portrait
ridotto, suddivise in tre parti come l'originale al momento in cui fu staccato e venduto. Vi è raffigurata una Natività e Adorazione dei Pastori. Grazie alle copie possiamo osservare, come nella Vergine col Bambino, le caratteristiche dei volti e del paesaggio, nonché constatare la tecnica usata dal Perugino per dipingere i personaggi. Egli era solito fare un disegno dei tratti principali della figura su una sorta di cartone, forava i contorni del disegno, appoggiava il cartone sulla tavola e faceva passare, attraverso i fori, del carboncino. Questa metodologia gli permetteva di riutilizzare in diverse opere gli stessi cartoni o, come in questa natività, la stesse figure ruotate, o parti di esse. Poteva così realizzare molti lavori in tempi brevi. La Natività rimase incompiuta e fu poi terminata probabilmente dai suoi allievi. Infatti, nel 1523, mentre vi lavorava, il Perugino morì di peste ed il suo corpo, per evitare il contagio, fu seppellito distante dal centro abitato. In seguito i suoi resti vennero riportati all'interno del borgo, ma se ne perse traccia poiché, non essendo credente, nessuna croce o simbolo religioso fu posto sulla sua tomba. All'inizio del Novecento, nel corso di un restauro della chiesa dell'Annunziata, scavando nel terreno circostante, vennero trovate delle ossa. L'analisi chimica ed il confronto, con notizie e descrizioni dell'aspetto fisico del Perugino, confermò agli studiosi che si trattava delle ossa dell'artista. Dopo una sistemazione precaria, nel 1940 fu inaugurata la tomba in marmo, sormontata da una lapide, che si trova all'interno della chiesa.
Il Perugino The little church dell'Annunziata preserves a fresco by the Divine Painter, which portrays The Virgin with Child. It presents the distinctive characteristics of the pictures by Perugino: gentle features, a look which does not address to the observer, Umbrian hills in the background. The lower part, once deteriorated, has been restored giving an innatural posture to the Madonna's feet. On the portrait there is carved an inscription with the name of the offerer and the date of its making: Agniolus Toni Angeli Fecit Fieri MDXXII. The other fresco which Perugino made in this church was in the apse of the main altar, but in 1843 the Fathers Paolotti of Santo Spirito sold it to an English man who, by his death, gave it the National Gallery of London. Today it is still kept in London at Victoria and Albert Museum. Of this fresco, seven metres wide, there are two copies of small size in the little church; they are subdivided into three parts just like the original one when it was taken off the wall and sold. It portrays a Nativity and Adoration of the Sheperds. Thanks to the copies, we can observe, like in the Virgin with Child, the characteristics of the faces and of the landscapes as well as the technique used by Perugino to portray the characters. He used to draw the main features of the figure on a cartoon, perforated the outlines of the picture, leaned the cartoon on the wood and made some charcoal pass through the holes. This technique allowed him to re-use the same cartoons in different works or, like in this Nativity, the same figures rotated, or parts of them. He could make many works in less time. The Nativity was probably finished by his apprentices. While he was working at it, Perugino died from the plague and his body, in order to avoid the infection,was buried far from the built-up centre. Later, his mortal remains were brought inside the small village. As he was not a believer, on his tomb there wasn't any cross nor religious symbol, so there were no traces of the tomb. At the beginning of the twentieth century, during a restoration of the Church of Annunziata, digging the surrounding ground, some bones were found. The chemical analysis and the comparison with some information and descriptions of Perugino's physical outlook, confirmed to the scholars that they were the bones of the artist. After a precarious arrangement, in 1940 a marble grave was inaugurated, surmonted by a tombstone which is inside the church.
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Per visitare la chiesa dell'Annunziata telefonare al 340 3720086. Sulla porta della chiesa sono presenti anche altri recapiti telefonici. To visit the church “dell'Annunziata” please call +39 340 37.20.086. On the church front door there are other contacts too.
Il torcolo di Fontignano La Festa del Torcolo ha luogo ogni anno a Fontignano la seconda domenica di Quaresima. In passato era una festa molto sentita poiché riuniva, oltre ai paesani, anche gli abitanti delle campagne e dei paesi limitrofi, attratti dalle cerimonie religiose, ma anche dalle bancarelle del mercato nella piazza principale. Per i fontignanesi, era l'occasione per annunciare al paese il fidanzamento ufficiale tra due giovani. La grandezza del torcolo e la ricchezza degli ingredienti simboleggiavano l'agiatezza sociale della famiglia. La futura suocera offriva il dolce alla futura nuora con le parole rituali “non è di paglia ma di candito per la Maria che ha trovato marito”; poi, con il torcolo infilato al braccio, i due giovani fidanzati facevano il giro del paese. Le ragazze non fidanzate erano, invece, oggetto di scherno: la notte prima della Festa, alcuni giovani salivano sopra i tetti delle loro case ed infilavano un torcolo di paglia dentro al comignolo. Queste usanze si sono protratte almeno fino ai primi anni Sessanta. La ricetta del torcolo non era di dominio pubblico e i vari segreti della lavorazione si tramandavano solo all'interno delle famiglie, tra le quali c'era una sorta di gara per preparare il torcolo migliore.
The torcolo of Fontignano The Torcolo festival takes place every year at Fontignano on the second Sunday of Lent. In the past it was a very strongly felt festival since the villagers and the inhabitants of the neighbouring country and villages met together, attracted by the religious ceremonies but also by the market stalls in the main square. For the inhabitants of Fontignano it was the occasion to announce the official engagement between two young people. The dimension and the quality of the ingredients symbolized the social ease of the family. The next mother–in-law offered her daughter-in-law some cake with the ritual words: “It's not straw but candied for Maria who found a husband”. Then with the cake slipped through their arms, the engaged couple walked around the village. The girls who were not engaged were mocked: the night before the festival, some boys climbed up the roof of their houses and put a straw torcolo inside the roof ridge.These traditions were protracted until the Sixties. The recipe of the torcolo was not common knowledge and the various secrets of its preparation were handed down only within the families, among whom there was a sort of competition to cook the best torcolo.
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Novembre 2007
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