Pauly

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The traditional art of Murano


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“Straordinariamente agili e leggeri erano i gesti umani intorno a quelle eleganti creature del fuoco, dell'alito e del ferro, come i gesti d'una danza silenziosa” Gabriele D’Annunzio

Dal libro autobiografico “Il fuoco”, pubblicato nel 1900, in cui racconta la visita all’amico e maestro vetraio Isidoro Seguso presso la fornace della Pauly & C. | CVM.


“The human gestures around those elegant creatures of fire, breath and iron were extraordinarily agile and light, like the gestures of a silent dance.” Gabriele D’Annunzio

The quote comes from his autobiography “Il fuoco”, published in 1900, in which he writes about one of his trips to the Pauly & C. | CVM glassworks, which he had visited years before to see his friend, the master glassblower Isidoro Seguso.

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1866 - 2016

PAULY

Artigianato, arte e lusso / Craftsmanship, art and luxury

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L A S TORIA / COMPAN Y HIS TORY

Le origini / The origins

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IL NOVECENTO / THE 20 th CENTURY

Tradizione, design e lusso / Tradition, design and luxury

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GLI ANNI ‘30 / THE 1930 s

Nuove forme e la nascita del design moderno / New forms and the birth of modern design

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1945 -1999

Dal dopoguerra alla fine del secolo / From the post-war period to end of the century

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IL NUOVO MILLENNIO / THE NE W MILLENIUM

“Un futuro di storia” / “A future of history”

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LE GR ANDI ESPOSIZIONI / MA JOR E XHIBITIONS

Musei e biennali / Museums and biennales

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ALLES TIMENTI / INTERIOR DESIGN

La produzione musiva e la luce / Mosaic and light production

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Fornace Pauly & C. (ca. 1905), Archivi Alinari


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Capitolo glkdlkgdlfkgdlfgl kdlkgflkdlfg

Pauly & C. Furnace (ab. 1905), Archivi Alinari


PAU LY

Artigianato, arte e lusso.

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Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano (1866) è la più importante “firma” storica dell’arte vetraria di Murano. Fin dalle sue origini l’azienda è stata un simbolo della eleganza, della creatività e del fasto veneziano. Ricerca, arte, tradizione e lusso sono da sempre le parole chiave della filosofia aziendale. Nata a fine Ottocento in un epoca in cui l’economia vetraria muranese era in crisi e molte delle tradizionali tecniche di produzione del vetro erano andate perdute, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano investì ingenti risorse economiche nel recupero delle stesse e nella formazione dei maestri vetrai per i quali fu istituita una obbligatoria scuola interna di disegno. Da Roma, Lon-

dra e Parigi furono chiamati pittori ed incisori per portare la loro arte nelle tecniche di produzione del vetro. L’antica tecnica romana “murrina”, oggi simbolo del vetro di Murano, fu riprodotta per la prima volta nei suoi laboratori e presentata al mondo alla Esposizione Universale di Parigi del 1878. Nelle sue fornaci si sono formati due generazioni di maestri vetrai, alcuni dei quali, dopo aver imparato l’arte del vetro ed aver sviluppato le proprie qualità, in tempi diversi, hanno fondato proprie vetrerie, divenute a loro volta fra le principali firme del vetro di Murano.


PAU LY

Craftsmanship, art and luxury.

Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano (1866) is the most important “name” in the history of glass art on Murano. Since its foundation, the company has stood for elegance, creativity and Venetian luxury. Research, art, tradition and luxury have always been at the core of the company’s philosophy. Founded at the end of the nineteenth century in an age in which the Murano glass economy was in crisis and when many of the traditional production techniques had been lost, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano invested substantial sums of money in reviving them and in training master glassblowers, for whom a school of design was established that implemented compulsory attendance. Painters and engravers were brought in from Rome, London and Paris to apply their craft to glass pro-

duction techniques. The ancient Roman technique known as “murrine”, which today is the symbol of Murano glass, was reproduced for the first time in its workshops and was presented to the world at the Universal Exhibition in Paris in 1878. Two generations of master glassblowers have trained in its glassworks. Over the years some of them, having learned the art of glassblowing and having developed their own style, have gone on to establish their own glassworks and become prominent figures in Murano glass art.

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Le opere e gli oggetti di uso comune prodotti da Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano, per la loro eleganza e qualità artigianale, diventarono in pochi anni simbolo di gusto e prestigio sia per l’aristocrazia europea, sia per la ricca borghesia emergente in Europa ed in America. Su richiesta di entrambe, in centoquarant’anni di attività, l’azienda ha arredato con opere uniche palazzi reali, edifici privati e pubblici, ville ed abitazioni. Fedele alla propria storia, quando a Murano la produzione si industrializzò e molte vetrerie incominciarono a realizzare una produzione di massa di prodotti a basso prezzo, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano continuò a dedicarsi ad una produzione unicamente artigianale e rafforzò il suo legame con i migliori maestri vetrai muranesi e con artisti internazionali per soddisfare, allora come oggi, una clientela sempre più esigente, alla ricerca di storia, qualità e lusso.

Lampadario stile Rezzonico (ca. 1920)


Within a few years of its foundation, the items and everyday objects produced by Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano became a symbol of luxury both for the European aristocracy and for the new bourgeoisie emerging in Europe and the USA. In 140 years of business the company has produced unique works for royal palaces, public buildings and private villas and residences. Remaining true to its historical roots, at a time when Murano glass production has become increasingly industrialised and numerous glassworks have begun churning out cheap mass produced products, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano has continued to concentrate on a uniquely artisan production and has strengthened its ties with the best master glassblowers on Murano and international artists in order to satisfy an increasingly demanding clientele looking for a piece of history, quality and luxury.

Rezzonico style chandelier (ab. 1920)

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Catalogo Storico, Pauly & C. | CVM, primi anni del '900


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Historical Catalogue, Pauly & C. | CVM, beginning of the 20th Century


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Pauly & C.|Compagnia di Venezia e Murano, nella sua lunga attività, ha servito e serve una clientela internazionale tra cui spiccano personalità del mondo della cultura, come gli scrittori Arthur Conan Doyle ed Arrigo Levi, lo scienziato Guglielmo Marconi od il maestro di ikebana giapponese Sen’ei Ikenobo; dello spettacolo, come la stilista Miuccia Prada, gli attori Anthony Hopkins e Jack Nicholson, l’attrice Catherine Deneuve, il cantante Elton John, il regista Dennis Hopper, Federico Fellini e la moglie Giulietta Masina; dell’industria e della finanza come la Famiglia Agnelli, la Famiglia Rockefeller, la Famiglia Tiffany, la Famiglia Pirelli ed il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo; personalità politiche e nobiliari come i presidenti americani Theodore e Franklin Delano Roosevelt, la Famiglia Reale del Belgio e la Famiglia Imperiale Russa.

During its long history, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano has served an international client base that includes some of the most prominent names from the world of culture, such as the writers Arthur Conan Doyle and Arrigo Levi, the scientist Guglielmo Marconi or the master of Japanese ikebana Sen’ei Ikenobo; names from the arts, such as the fashion designer Miuccia Prada, the actors Anthony Hopkins and Jack Nicholson, the actress Catherine Deneuve, the singer Elton John, the actor and director Dennis Hopper, the director Federico Fellini and his wife Giulietta Masina; figures from the world of industry and finance, such as the Agnelli Family, the Rockefeller Family, the Pirelli Family and Luca Cordero di Montezemolo; politicians and nobility, including the American presidents Theodore and Franklin Delano Roosevelt, the Belgian Royal Family and the Imperial Russian Family.


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L’azienda oggi opera con due marchi distinti: Pauly & C. | CVM, marchio storico che produce oggetti classici, riproponendo disegni, collezioni storiche e rivisitazioni moderne degli stessi; e Pauly Glass Factory che, in collaborazione con artisti e designer, produce opere d’arte in vetro dalle linee moderne.

Today the company operates under two distinct brands: Pauly & C. | CVM, the time-honoured company that produces classic objects, recreating old designs and collections and offering modern reinterpretations of them; and the Pauly Glass Factory, which continues its association with artists and designers to produce artistic works with modern lines.

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L A S TO R I A

Le origini

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La denominazione attuale dell’azienda nasce dalla fusione avvenuta nel 1919, tra Pauly & C., fondata nel 1902, e la Compagnia di Venezia e Murano, fondata nel 1866. L’azienda incorpora anche il prestigioso marchio MVM Cappellin & C. acquisito nel lontano 1932 ed i disegni ed i cataloghi della storica vetreria Toso Vetri d’Arte, acquisita nel 1990. La più antica Compagnia di Venezia e Murano fu fondata nel 1866 dal diplomatico ed archeologo inglese Sir Henry A. Layard, noto per i suoi scavi in Mesopotamia che rivelarono al mondo lo splendore dell’arte e

della civiltà Assira, dallo storico ed antiquario inglese Sir William Drake e dall’avvocato vicentino Antonio Salviati. Nell’estate dello stesso anno la società aprì il suo primo showroom a Londra, al 431 di Oxford Street.


CO M PA N Y H I S TO R Y

The origins

The company name derives from the merger that took place in 1919 between Pauly & C, founded in 1902, and the Compagnia di Venezia e Murano, established in 1866. The company also incorporates the prestigious brand MVM Cappellin & C., purchased back in 1932, and the drawings and back catalogues of the renowned glass blowers Toso Vetri d’Arte, acquired in 1990. The older Compagnia di Venezia e Murano was established in 1866 by the British diplomat and archaeologist Sir Henry A. Layard, whose excavations in Mesopotamia revealed to the world ancient Assyrian art and civilisation, by the British historian and antiquarian

Sir William Drake and by the Vicenza lawyer Antonio Salviati. In the summer of the same year, the company opened its first showroom in London at 431 Oxford Street.

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The Venice and Murano Glass and Mosaic Company Limited, questa era la denominazione della società a fine Ottocento, fu l’artefice della rinascita del vetro artistico di Murano. Sir Henry A.Layard ed Antonio Salviati trasformarono la fornace dell’azienda in un laboratorio di ricerca e sperimentazione della lavorazione del vetro, avvalendosi sia della collaborazione dei migliori tecnici compositori dell’epoca, quali Luigi Dalla Venezia, Andrea Rioda e Vincenzo Moretti, sia del talento dei migliori maestri vetrai, quali Antonio Seguso, Isidoro Seguso, Giovanni Barovier e Giuseppe Barovier, sia delle capacità di consulenti artistici chiamati da fuori e specializzati in altre arti, quali i fratelli romani Alessandro ed Augusto Castellani, orafi e collezionisti di antichità, e l’incisore Attilio Spaccarelli. Al pittore francese Giuseppe Devers fu affidato il ruolo

di maestro di smalti e doratura a fuoco sul vetro ed a lui si deve il recupero della decorazione a smalti fusibili. Nel 1870 Giuseppe Devers ed il maestro Antonio Seguso riuscirono a riprodurre, dopo più di 400 anni, la “Coppa Barovier” ancora oggi presente al Museo del Vetro di Murano, che fu decorata dal pittore a smalto Leopoldo Bearzotti. Il grande desiderio di Sir Henry A. Layard era, però, quello di recuperare la tecnica di produzione dei vetri romani e pre-romani a mosaico. “Le cronache dell’epoca raccontano di un instancabile Sir Henry A. Layard, non più giovane, che passava giornate intere tra i fumi delle fornaci insieme ai tecnici ed ai maestri controllandone i risultati e stimolandone il lavoro di ricerca.”


The Venice and Murano Glass and Mosaic Company Limited, for this was the company’s name at the end of the nineteenth century, was the company behind the renaissance of Murano glass art. Sir Henry A. Layard and Antonio Salviati transformed the company glassworks into a glass production research and experimentation centre, taking on board the best designers and technicians of the era, such as: Luigi Dalla Venezia, Andrea Rioda and Vincenzo Moretti; the best master glassblowers, including Antonio Seguso, Isidoro Seguso, Giovanni Barovier and Giuseppe Barovier; and artistic advisers called from out of town who were specialists in other arts, such as the engraver Attilio Spaccarelli and the Roman goldsmiths and antique collector brothers Alessandro and Augusto Castellani. The French artist Giuseppe Devers was employed by the company to teach enamelling and heat-applied glass gilding and it is thanks to him that the art of decorative fused enamels was revived.

Sir Austen Henry Layard

In 1870 Giuseppe Devers and the master glassblower Antonio Seguso managed to reproduce the so-called “Coppa Barovier” more than 400 years after the original was made. The enamellist Leopoldo Bearzotti was entrusted with its decoration. However, Sir Henry A. Layard’s greatest desire was to revive the production technique of Roman and pre-Roman mosaic glass. “Records from that era speak of a tireless and no longer youthful Sir Henry A. Layard, spending entire days amongst the smoke of the kilns together with the technicians and the master glassblowers, checking their results and encouraging them in their quest.”

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Il successo arrivò nel 1872 quando Vincenzo Moretti, affiancato dai fratelli Alessandro ed Augusto Castellani, dopo quasi duemila anni, riuscì a recuperare l’antica tecnica ed a riprodurre i vetri romani che da allora saranno conosciuti in tutto il mondo col nome di “murrine”. Nel 1878 la Compagnia di Venezia e Murano presentò le “murrine” all Esposizione Internazionale di Parigi. Il successo fu tale che le “murrine” divennero l’articolo più ricercato della Compagnia di Venezia e Murano ed il simbolo della produzione del vetro di Venezia.

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Nel 1884 l’incisore Attilio Spaccarelli realizzò dei vasi, dalla tecnica complessa, a due strati vitrei di colore diverso, incisi a rilievo ad imitazione dei vetri a “Cammeo” romani del I sec a.C. e del I sec d.C.; due esemplari unici sono tuttora conservati al Museo del Vetro di Murano. La Compagnia di Venezia e Murano, negli stessi anni, ripropose i “Fenici”, i calici draghi o serpenti ispirati al Seicento, i “lattimi”, le “filigrane”, i vetri “opalescenti” ed era in grado di preparare vetri di rara qualità, come “avventurina”, “calcedonio”, “rosso rubino”. I suoi maestri superarono in perizia i loro predecessori e resero impossibile distinguere la nuova produzione da quella antica.

Particolare di lavorazione a “Murrina”, ph. Oliviero Toscani


Success finally arrived in 1872 when Vincenzo Moretti, alongside the brothers Alessandro and Augusto Castellani, revived the ancient technique after almost two thousand years, reproducing the type of Roman glass that would come to be known all over the world as the “murrine”. In 1878 the Compagnia di Venezia e Murano presented the “murrine” at the International Exhibition in Paris. Its success was such that the “murrine” became the Compagnia di Venezia e Murano’s most sought-after article and it would become the symbol of glass production in Venice. In 1884 the engraver Attilio Spaccarelli created vases using a complex technique consisting of two layers of differently coloured glass carved in relief, in imitation of the Roman cameo glass dating back to the first century BC and the first century AD; these two unique exemplars are still conserved at the Murano Glass Museum to this day. During the same period, the Compagnia di Venezia e Murano returned to making “phoenixes”, the dragon or snake chalices inspired by the seventeenth century, as well as producing “milk”, “filigree” and “opalescent” glass, and it was also capable of preparing high-quality glass, such as “avventurina”, “chalcedony” and “ruby red”, its master glassblowers surpassing their predecessors and making it impossible to distinguish the new production from the old.

Detail of “Murrine” technique, ph. Oliviero Toscani

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I L V EN T E S I M O S ECO LO

Tradizione, design e lusso.

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Nel 1902 fu fondato da Emilio Pauly, Alessandro Hirscber Hellman, Vittorio Emanuele Toldo ed Ernesto Graziadei lo “stabilimento”, si definivano così i grandi showrooms veneziani dell’epoca, Pauly & C. in Palazzo Trevisan Cappello vicino a San Marco, accessibile dal Ponte dei Consorzi e che fu la sede della società fino al 2007, prima di essere chiusa per restauri. La Compagnia di Venezia e Murano nel 1900 fu ceduta dai soci inglesi, eredi dei fondatori, al veneziano Tosolini, proprietario dei prestigiosi negozi in piazza San Marco. Nel 1909 Compagnia di Venezia e Murano cessò la produzione

e mantenne esclusivamente l’attività commerciale degli showrooms. Nel 1919 sia la Pauly & C. sia la Compagnia di Venezia e Murano furono acquistate dalla Società Anonima Sanitaria di Milano che nel 1920 le cedette al commendatore milanese Gaetano Ceschina, il quale le fuse con la denominazione Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano mantenendo sia i negozi di piazza San Marco sia l’esposizione di Palazzo Trevisan Cappello, mentre l’antico Palazzo Barbarigo fu trasformato nella residenza privata della famiglia.


T H E 2 0 T H C EN T U R Y:

Tradition, design and luxury.

In 1902, Emilio Pauly, Alessandro Hirscber Hellman, Vittorio Emanuele Toldo and Ernesto Graziadei founded the Pauly & C. works, which was what the large Venetian showrooms of that epoch were called, in Palazzo Trevisan Cappello near St Mark’s Square, just over the Ponte dei Consorzi. The palace was also the company headquarters and remained so until 2007 when it closed for restoration. In 1900 the Compagnia di Venezia e Murano was sold by its British partners (the heirs of the founders) to the Venetian businessman Tosolini, who at the time already owned the prestigious shops in St

Mark’s Square. In 1909 the Compagnia di Venezia e Murano stopped production on Murano, but maintained its commercial business in the shop showrooms. In 1919 the Società Anonima Sanitaria from Milan bought both Pauly & C. and the Compagnia di Venezia e Murano, selling them to the Milanese commendatore Gaetano Ceschina in 1920. He then merged them under the new name of Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano, keeping both the shops in St Mark’s Square and the exhibition space of Palazzo Trevisan Cappello, whilst transforming Palazzo Barbarigo into his private residence.

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Entrata di palazzo Trevisan Cappello, primi anni del '900, Archivi Alinari


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Palazzo Trevisan Cappello entrance, beginning of the 20th Century, Archivi Alinari


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GLI ANNI VENTI RIPRENDE L A PRODUZIONE

THE 1920S PRODUCTION RESUMES

Nel 1925 lo stabilimento Pauly & C. | CVM riaprì la propria fornace a Murano, in piazzale della Colonna, nella zona antistante l’approdo dei vaporetti e quindi in posizione particolarmente invitante per i turisti. Era una fornace “dimostrativa”, ma grande abbastanza da poter realizzare una normale produzione.

In 1925 Pauly & C. | CVM reopened its own glassworks on Murano, in Piazzale della Colonna, just opposite the vaporetto waterbus stops and therefore in a particularly inviting position for tourists. It was a “demonstration” glassworks, but was not overly small and therefore capable of maintaining normal production. In the glassworks delicate blown glass in classic shapes was produced, becoming the emblem of Venetian-ness and luxury in the eyes of its international aristocratic clientele. The company re-established relations with artists and the best master glassblowers of Murano, which it maintains to this day.

Nella fornace furono prodotti lievi soffiati dal gusto classico emblema di venezianità e lusso agli occhi della aristocratica clientela internazionale. In quegli anni ripresero le collaborazioni, da allora mai interrotte, con artisti ed i migliori maestri vetrai di Murano. Guido Balsamo Stella, pittore ed incisore di fama internazionale, disegnò e produsse su commissione per Pauly & C. | CVM opere di notevole pregio. Iniziò la collaborazione con l’artista, designer ed arredatore Umberto Bellotto, con cui la Pauly & C. | CVM si presentò alla Triennale di Monza del 1925.

During the 1920s, Guido Balsamo Stella, an internationally renowned artist and engraver, was commissioned by Pauly & C. | CVM to design and produce quality works. Pauly & C. | CVM established a relationship with the famous artist, designer and interior decorator Umberto Bellotto, with whom they exhibited at the Monza Triennale in 1925.

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Vaso soffiato in blu cobalto Blown glass vase in cobalt blue


Nel 1927, sempre a Monza, Pauly & C. | CVM ed Umberto Bellotto presentarono, in una personale, opere dalle forme déco di derivazione cubista, caratterizzate da sfere sovrapposte a coni, profilate da scuri cordoni ed adorne di anse, egualmente contrastanti, lisce o rostrate, in cui il vetro appariva puro cristallo od un insieme di bolle disposte regolarmente.Umberto Bellotto oltre ai vasi in ferro con strutture in ferro e vetro, tipici della sua produzione, realizzò per l’esposizione tipici soffiati dalle forme classiche in vetro scuro. “Tipetti” soffiati disegnati da Umberto Bellotto Blown glass “Tipetti” designed by Umberto Bellotto

In 1927, again in Monza, Pauly & C. | CVM and Umberto Bellotto had a solo show, exhibiting Art Deco works deriving from Cubism consisting of superimposed spherical or conical shapes, lined with dark threads and adorned with equally contrasting smooth or ribbed handles. The base glass was either in pure crystal or had uniformly positioned bubbles. As well as the wrought iron and glass vases Umberto Bellotto created for the exhibition, which were more representative of his work, he also produced more traditional blown glass pieces, using dark glass in classic shapes.

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G L I A N N I ‘3 0

Nuove forme e la nascita del design moderno.

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La produzione vetraria tradizionale muranese negli anni Venti aveva subito l’influenza dello stile déco francese, che aveva dominato la “Expositione Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Moderns” del 1925, ma negli anni Trenta riprese un proprio percorso creativo grazie alle influenze del movimento Futurista e l’affermazione di nuove forme essenziali che furono alla base della nascita del design moderno.

Proprio all’inizio degli anni Trenta iniziò la collaborazione con il designer, pittore e ceramista Flavio Poli, con cui la Pauly & C. | CVM espose alla Biennale di Venezia del 1932, presentando tre “affascinanti semplificazioni di figure di animali soffiati” (tigre, delfino e gabbiano) ed un vaso con coperchio dalle linee essenziali.


T H E 193 0 s

New forms and the birth of modern design.

In the 1920s traditional Murano glass production had been inspired by Art Deco, the French style which had triumphed at the “Expositione Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Moderns” in 1925, but in the 1930s it followed its own creative path, influenced by the Futurist movement and the new essential shapes that were the foundations of the birth of modern design. It was at the beginning of the 1930s that the partnership with the designer, painter and ceramist Flavio Poli began.

Together with Pauly & C. | CVM, Poli exhibited at the Venice Biennale in 1932, presenting three “charming simplifications of blown glass animals” (a tiger, a dolphin and a seagull) and a covered vase having essential lines.

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Giardino all'italiana, centrotavola, (1931) - MVM Cappellin & C. Italian Garden, centerpieces, (1931) - MVM Cappellin & C.


Di particolare rilievo storico il monumentale centrotavola di cristallo veneziano in forma di giardino all’italiana, ancora oggi di proprietà della Pauly & C. | CVM, prodotto nel 1931, che fu utilizzato dal regime fascista e da Benito Mussolini durante la visita di Hitler in Italia nella sala delle riunioni tra i due capi di stato.

Of particular historical significance is the monumental Venetian crystal centrepiece in the shape of an Italian-style garden, produced in 1931 and still owned by Pauly & C. | CVM, which was used by the Fascist regime and Benito Mussolini during Hitler’s trip to Italy, when it was placed in the conference room where the two men met.

Nel 1933 la Pauly & C. | CVM acquisì da Giacomo Cappellin la, allora giovane ma prestigiosa, MVM Cappellin & C., conosciuta anche come Maestri Vetrai Muranesi. In particolare con questa operazione la società acquisì opere e disegni unici di Vittorio Zecchin e di designer che avevano collaborato con la MVM Cappellin & C., come il giovane e talentuoso Carlo Scarpa.

In 1933 Pauly & C. | CVM bought the young but prestigious MVM Cappellin & C., also known as Maestri Vetrai Muranesi, from Giacomo Cappellin. The result of this transaction was that Pauly & C. | CVM also acquired works and unique designs from Vittorio Zecchin and other designers who had worked with MVM Cappellin & C., such as the young and talented Carlo Scarpa.

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Dal dopoguerra alla fine del secolo

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Finita la guerra la Pauly & C. | CVM riprende a pieno regime la produzione e le vendite. In quegli anni iniziò la collaborazione con il maestro Anzolo Fuga e l’incisore Francesco Andolfato che realizzarono opere moderne sia per manifestazioni e gallerie espositive sia su commissione per importanti clienti. La collaborazione durò fino alla fine degli anni 90’, quando Francesco Andolfato si ritirò dall’attività. Negli ultimi anni la sua maestria si rivolse esclusivamente alla rivisitazione della produzione classica veneziana, creando figurazioni finemente eseguite su lievi soffiati di una grazia déco vici-

na allo stile di Balsamo Stella. Sempre in quegli anni si creò il legame, che durerà per tutta la sua vita, con il maestro Alfredo Barbini, considerato uno dei più grandi artisti di Murano, che per più di quarant’anni ha fornito all’azienda le sue migliori collezioni. Nei primi anni 60’ Alfredo Barbini e lo scultore Napoleone Martinuzzi, ormai anziano, realizzarono in esclusiva per Pauly & C. | CVM nuove opere in pasta, le uniche firmate a graffito dai due artisti, e riedizioni di alcune opere dello scultore degli anni 30’.


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From the post-war period to end of the century

After the war Pauly & C. | CVM went back to full production and sales. The 1950s saw the beginning of an association with the master glassblower Anzolo Fuga and a remarkable engraver, Francesco Andolfato, who created modern works for exhibitions and on commission. This relationship lasted until the end of the 1990s, when Francesco Andolfato retired. In his final years with the company, his expertise focused exclusively on the return to classic Venetian production, creating finely executed pieces in delicate blown glass reminiscent of Balsamo Stella’s Art Deco work for Pauyl & C. - Compagnia di Venezia e Murano.

During the same period a relationship developed with the master glassblower Alfredo Barbini, considered one of the greatest practitioners on Murano, which would last for the rest of his life. For years Alfredo Barbini furnished Pauly & C. | CVM with its best collections. In the early 1960s Alfredo Barbini and the sculptor Napoleone Martinuzzi, who was by now an old man, created exclusive new works in paste, the only ones signed by the two artists, and new editions of some works by the sculptor from the 1930s.

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La gondola Pauly disegnata da Enzo Scarpa Pauly's Gondola designed by Enzo Scarpa


Nel 1963 il commendatore Gaetano Ceschina vendette l’azienda alla Famiglia Barbon la quale nel 1976 la cedette ad Andrea Boscaro, che la gestì fino al 2005. Nella seconda metà degli anni 60’ iniziò a lavorare per l’azienda il professore Enzo Scarpa, pittore e designer, che fu l’artefice del recupero di disegni storici, rivisti in chiave moderna, e di opere scultoree di vetro che caratterizzeranno, con enorme successo, la produzione dell’azienda negli anni a venire. Da un disegno di Enzo Scarpa fu realizzata negli anni ottanta la prima versione della “Gondola” stilizzata che diventerà uno dei simboli della Pauly & C. | CVM nel mondo. La collaborazione con Enzo Scarpa durò un trentennio, fino agli anni 90, quando il professore si ritirò in pensione.

In 1963 the commendatore Gaetano Ceschina sold the company to the Barbon family, which in 1976 sold it to Andrea Boscaro, who ran it until 2005. In the late 1960s an exclusive relationship developed between Pauly & C. | CVM and Professor Enzo Scarpa, a painter and designer who would be responsible for the revival of historical designs with a modern twist and of glass sculptures that would successfully characterise the company’s production in subsequent years. In the 1980s, based on a design by Enzo Scarpa, the “Gondola” was created and it would come to represent Pauly & C. | CVM around the world. The association with Enzo Scarpa lasted thirty years, until the professor retired in the 1990s.

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Titolo Title


Negli anni 70’ Pauly & C. | CVM affidò parte della propria produzione al maestro vetraio Licio Zanetti che disegnò e produsse eleganti oggetti in vetro dalle forme stilizzate. Fedele alla propria tradizione che vede la produzione dell’azienda legata ad artisti contemporanei, nel 1971 il pittore Libero Vitali disegnò una serie unica di opere scultoree moderne, che furono realizzate con grande abilità sempre dal maestro Licio Zanetti. Le opere furono esposte in due personali dell’artista nel 1972 e nel 1973 ed ebbero un importante riscontro negli ambienti artistici dell’epoca.

In the 1970s Pauly & C. | CVM handed over part of its production to the master glassblower Licio Zanetti, who designed and produced elegant glass objects in stylised forms. Continuing the long-standing tradition that saw the company associated with important contemporary artists, in 1971 the painter Libero Vitali designed a unique series of modern sculptures that would be made with great ability by the master glassblower Licio Zanetti. The works were exhibited in two solo exhibitions in 1972 and 1973 and were an important breakthrough on the artistic scene at the time.

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Nel 1990 la Pauly & C. | CVM acquisì anche la vetreria Toso Vetri d’Arte garantendosi pregiati disegni ed il catalogo. Tra il 1996 ed il 1997 Pauly & C. | CVM realizzò una collezione di oggetti disegnati dall’architetto romano Franz Prati. Una collezione nata, come affermò lo stesso Franz Prati, con l’obiettivo di realizzare e di progettare opere al riparo dalla serialità della produzione industriale dilagante in quegli anni. Nel 1997, in occasione della mostra sulla tavola a Mantova “Casa Mantegna”, iniziò una collaborazione con lo stilista Romeo Gigli.

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Durante la mostra Pauly & C. | CVM presentò, oltre alla produzione tradizionale, una serie unica di magnifici arredi per la tavola disegnati dallo stilista. Oggetti per la tavola che ancora oggi sono prodotti artigianalmente e venduti dall’azienda per una clientela esclusiva. Sul finire degli anni Novanta hanno disegnato collezioni esclusive ed in serie limitata per Pauly & C. | CVM lo stilista ed artista berlinese Heinz Oestergaard, la designer Maria Teresa Lorella Gnutti e la designer svedese Berit Johansson, che ancora oggi collabora con l’azienda disegnando oggetti d’arredamento caratterizzati dall’uso ardito dei colori, tra cui magnifici lampadari dalle forme naturali.

In 1990 Pauly & C. | CVM bought the Toso Vetri d’Arte glassworks, thus acquiring its important designs and back catalogue. Between 1996 and 1997 Pauly & C. | CVM produced a collection of objects designed by the Roman architect Franz Prati. As Franz Prati himself has said, the collection originated with the aim of creating works that went against the serial industrial production trend so rampant in those years. In 1997, an association with the fashion designer Romeo Gigli began on occasion of the “Casa Mantegna” tableware exhibition in Mantua. Pauly & C. | CVM presented a unique series of magnificent tableware designed by Gigli for the exhibition, which is still produced by the company and sold in the Venice showrooms today. Towards the end of the 1990s the Berlin designer and artist Heinz Oestergaard, the Italian designer Maria Teresa Lorella Gnutti and the Swedish designer Berit Johansson all designed exclusive collections for Pauly & C. | CVM. Berit Johansson continues to work with the company, designing interior design objects characterised by a bold use of colours, including magnificent chandeliers in natural shapes.


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Piatti in vetro disegnati da Romeo Gigli (Anni '90) Plate glass designed by Romeo Gigli (90's)


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Frammento di coda di gallo, piume in vetro policromo, ph. Oliviero Toscani


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Rooster tail fragment, feathers in multicoloured glass, ph. Oliviero Toscani


I L N U OVO M I L L EN N I O

“Un futuro di storia”

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Nel 2000 Pauly & C. | CVM produce una serie di opere in vetro dello scultore veneziano Livio de Marchi. Nel 2002 Pauly & C. | CVM realizza una mostra da titolo “Voliera” per rendere omaggio al maestro Alfredo Barbini da poco scomparso. Per la mostra fu creata ed esposta una collezione limitata di sculture in vetro di volatili, disegnate da Berit Johansson e dai designer Francesco dei Rossi e Norberto Moretti. Nel 2005 è iniziato il lavoro di recupero delle opere accumulate in più di un secolo nella collezione privata ed immagazzinate nelle stanze e nelle soffitte di Palazzo Trevisan Cappello. Con un attento lavoro di catalogazione sono state riportate alla luce opere storiche di immenso valore.

Vaso (2002), Berit Johansson


T H E N E W M I L L EN I U M

“A future of history”

In 2000 Pauly & C. | CVM produced a series of glass pieces by the Venetian sculptor Livio de Marchi. In 2002 Pauly & C. | CVM paid tribute to the recently deceased master glassblower Alfredo Barbini by putting on an exhibition. The exhibition, entitled “Voliera”, displayed a limited and exclusive collection of glass sculptures of birds designed by Berit Johansson, Francesco dei Rossi and Norberto Moretti. In 2005 the company began the task of retrieving works that had accumulated over the previous century in its private collection and which had been stored in the rooms and attics of Palazzo Trevisan Cappello, with the aim of returning extremely valuable historic works to the light of day.

Vase (2002), Berit Johansson

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Showroom di palazzo Trevisan Cappello Palazzo Trevisan Cappello Showroom


Nello stesso anno, per la prima volta nella sua storia la Pauly & C. | CVM ha aperto al pubblico la sua collezione privata ed in collaborazione con Sotheby’s ha organizzato un’asta nella quale erano presenti opere di artisti e vetrerie quali: Alfredo Barbini, Barovier&Toso, MVM Cappellin & C., Venini, Cenedese, Napoleone Martinuzzi, Ermanno Nason, Salviati, Seguso, Carlo Scarpa e Vittorio Zecchin. Nel 2007 il Palazzo Trevisan Cappello storica sede della società è stato chiuso al pubblico per una importante opera di restauro, i magazzini e gli uffici amministrativi sono stati riportati a Murano

In the same year, for the first time in its history, Pauly & C. | CVM opened its private collection to the public and in association with Sotheby’s organised an auction that included works by artists and glassworks, including: Alfredo Barbini, Barovier&Toso, MVM Cappellin & C., Venini, Cenedese, Napoleone Martinuzzi, Ermanno Nason, Salviati, Seguso, Carlo Scarpa and Vittorio Zecchin. In 2007 Palazzo Trevisan Cappello, the longstanding company headquarters, was closed to the public for important restoration work. The warehouses and administrative offices returned to Murano.

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Berit Johansson - Vaso Berit Johansson - Vase


Nel 2008 Pauly Glass Factory inizia la collaborazione con il pittore cinese Xiao Fan Ru, che disegna una serie limitata di piante ornamentali trasformate in sublimi opere in vetro dal maestro vetraio Gianni Seguso e con l’artista francese Aristide Najean che realizza lampadari ispirati alla natura. Viene realizzata anche una nuova collezione di opere di Berit Johansson, realizzate dal maestro Silvano Signoretto.

In 2008 the Pauly Glass Factory began an association with the Chinese artist Xiao Fan Ru, who has designed a limited series of ornamental plants transformed into sublime glass pieces by the master glassblower Gianni Seguso, and with the French artist Aristide Najean who has created chandeliers inspired by nature. A new collection of works by Berit Johansson has also been produced and created by the master glassblower Silvano Signoretto.

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LE GR ANDI ESPOSIZIONI

Musei e biennali

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Fin dalla sua nascita la Pauly & C. | CVM è stata rappresentata dai propri artisti e dalle proprie opere alle principali manifestazioni sulle arti decorative.Nel 1867, appena un anno dopo la fondazione, partecipò alla Esposizione Universale di Parigi dove mise in mostra un vasto assortimento di oggetti in vetro soffiato: bicchieri, calici, anfore, cruets, vasi. Per le proprie opere vinse una medaglia d'oro, tre medaglie d'argento ed ebbe quattro menzioni. E’ in quella occasione che il governo prussiano ordinò per il suo Museo Industriale una copia di tutti i più bei vetri della Compagnia di Venezia e Murano.

Nel 1871 partecipò alla Esposizione Marittima di Napoli ed alla Esposizione di Trieste presentando un numero consistente di opere classiche. Nel 1873 alla Esibizione Internazionale di Vienna la Compagnia di Venezia e Murano ed i suoi maestri vetrai trionfarono vincendo 13 premi nel settore delle arti decorative. Nel 1878 alla Esposizione Universale di Parigi arrivò la consacrazione internazionale grazie alla presentazione al pubblico delle prime “murrine”, che diventeranno negli anni a venire il simbolo dell’arte vetraia muranese.


MA JOR E XHIBITIONS

Museums and biennales

Since its foundation, Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano’s artists have represented the company with their works at all the major decorative art exhibitions and shows. In1867, just a year after it was established, the company took part in the Universal Exhibition in Paris where it exhibited a vast assortment of blown glass objects: glasses, chalices, amphorae, cruets and vases. It won a gold medal, three silver medals and four special mentions for its works. The Prussian government ordered a copy of all of the Compagnia di Venezia e Murano’s most beautiful pieces for its Industrial Museum. In 1871 it took part in the Maritime Exhibition in

Naples and the Trieste Exhibition, displaying a large number of classic pieces. In 1873 the Compagnia di Venezia e Murano and its master glassblowers triumphed at the International Exhibition in Vienna, winning thirteen prizes in the decorative arts sector. In 1878 international recognition arrived at the Universal Exhibition in Paris thanks to the public presentation of the first “murrine”, which in subsequent years would become the symbol of glass art from Murano.

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Esposizione universale (1867) Champ-de-Mars, Parigi


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Universal Expositions (1867) Champ-de-Mars, Paris


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Nel 1881 all Esposizione Nazionale di Milano la Pauly & C. | CVM espose i primi vetri “fenici” realizzati con soffiatura ma imitanti i vetri a nucleo friabile pre-romani. Nel 1893 alla Esposizione Colombiana di Chicago, trasportò, da Venezia, circa duemila opere e sulla Midway Pleasance ricreò una fornace per mostrare al pubblico americano la tecnica della produzione del vetro soffiato. I critici incantati dalla quantità di opere, descrissero così l’esposizione della Pauly & C. | CVM: “le opere della ‘The Venice and Murano Glass and Mosaic Company’ in mostra, rappresentano l’intera storia vetraria di tutti i popoli e di tutti i tempi”. Nel 1895 la Pauly & C. | CVM partecipò alla prima Biennale di Venezia: esponendo nelle varie sezioni esemplari di stile artistico molto elaborati. Nella sezione dei soffiati esibì “graffiti” e “fenici” del maestro Giovanni Serena, di Isidoro Seguso, un reliquario di Giovanni Nason. Vincenzo Moretti venne premiato per la tecnica a “murrine” e per le composizioni delle paste vitree con cui erano foggiati i modelli archeologi, mentre Attilio Spaccarelli vide riconosciuta la sua abilità di intagliatore per i vasi a cammeo.


In 1881, at the National Exhibition in Milan, the Pauly & C. | CVM exhibited the first glass “phoenixes”. Though created using blown glass, they were imitations of pre-Roman glass that had a friable nucleus. In 1893, at the Columbian Exhibition in Chicago, approximately two thousand works were transported from Venice. A kiln was set up on the Midway Pleasance to demonstrate to the American public blown glass production techniques. The critics, mesmerised by the quantity of works, described the exhibition of the Pauly & C. | CVM thus: “The works of the Venice and Murano Glass and Mosaic Company on display represent the entire glassblowing history of all peoples and all times”. In 1895 the Pauly & C. | CVM took part in the first Venice Biennale, exhibiting extremely elaborate pieces in the various sections. In the blown glass section, it exhibited “graffiti” and “phoenixes” by the master glassblower Giovanni Serena and by Isidoro Seguso, and a reliquary by Giovanni Nason. Vincenzo Moretti was awarded a prize for his “murrini” and for the glass paste pieces with which the archaeological models were moulded, whilst Attilio Spaccarelli earned recognition for his skills as an engraver of cameo vases.

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Venezia, la piazzetta sotto la pioggia (ca. 1895) - Giacomo Brogi, Archivi Alinari


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Venice, square under the rain (ab. 1895) - Giacomo Brogi, Archivi Alinari


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Alla Biennale di Venezia del 1903 la Pauly & C. | CVM arredò la sala stampa e l’annesso fumoir dove vennero disposti dei vetri realizzati su disegno del pittore Raffaele Mainella: vetri soffiati di forme classicheggianti e lampadari, dei quali uno costituito da un insieme di sei cesendelli cilindrici vagamente oriantaleggianti e l’altro, simile, con una struttura metallica a corona da cui scendevano dei globi poliformi, che ottennero un enorme successo. Negli anni a seguire la Biennale di Venzia fu un appuntamento fisso per presentare al mondo artistico le opere prodotte. Già a partire dal 1874 una serie di opere in vetro della Pauly & C. | CVM entrarono a far parte delle collezioni del Museo Artistico Industriale di Roma, opere che successivamente furono trasferite alla Galleria Nazionale d’Arte Antica (1956). La raccolta riveste un’importanza eccezionale poiché permette di verificare, attraverso una campionatura ancora oggi esauriente, le principali tipologie di tecniche del vetro dell’epoca su opere di provenienza e data certe.


At the Venice Biennale in 1903 the Pauly & C. | CVM decorated the pressroom and the smoking annexe, where glass created by the artist Raffaele Mainella was displayed. The work included blown glass in classic shapes and two chandeliers: one was vaguely oriental, consisting of six cylindrical “cesendello� sconces; the other was similar to the first, with a metallic coronet structure from which multi-shaped globes descended. Both of them garnered enormous success.Over the following years, the Venice Biennale would be a permanent fixture on the company’s calendar for presenting its works to the art world. In 1874 a series of glass pieces of the Pauly & C. | CVM became part of the collections of the Industrial Art Museum in Rome; works which were subsequently transferred to the National Gallery of Antique Art (1956). The collection was particularly important as it demonstrated, through a sampling that is still comprehensive today, the principal types of glass techniques used to create works coming from particular places and epochs.

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Le opere della Pauly & C. | CVM sono oggi presenti in molte collezioni private ed esposte in alcuni dei principali musei del mondo e collezioni di particolare pregio, ed è possibile trovarle presso: - il Victoria & Albert Museum di Londra. - il Metropolitan Museum of Art di New York - il Cantor Arts Center Museum della Università di Stanford in California - il Corning Museum of Glass di New York - il Museo del Vetro di Murano - la collezione storica della Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia.

Pauly & C. | CVM works are currently held in many private collections and exhibited in some of the most prestigious museums in the world. Particularly important collections can be found at: - The Victoria & Albert Museum in London. - The New York Metropolitan Museum of Art - The Cantor Arts Center at Stanford University in California - The Corning Museum of Glass in New York - The Museo del Vetro on Murano - The Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia collection.


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Vetro a microbolle su fondo blu con oro sommerso ph. Oliviero Toscani Blue “microbubble” glass with “sommerso” gold ph. Oliviero Toscani


A L L E S T I M EN T I

La produzione musiva e la luce.

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Una delle attività di particolare rilievo della Pauly & C. | CVM è legata al rapporto con gli architetti ed all’allestimento di opere per palazzi pubblici e residenze private su commissione. L’attività iniziò sul finire dell’Ottocento grazie alla capacità tecnica dei maestri veneziani nella produzione musiva. Nel 1870 fu chiamato da Roma il mosaicista Enrico Podio, a cui fu affidata la gestione e l’organizzazione del laboratorio musivo di

“Palazzo Barbarigo”, allora sede della società. In quegli anni i mosaici prodotti nei laboratori della Compagnia di Venezia e Murano invasero l’Europa e gli Stati Uniti, con cicli decorativi di stile storico, ancora oggi visibili all’interno ed all’esterno di palazzi e chiese.


I N T ER I O R D E S I G N

Mosaic and light production.

One of Pauly & C. | Compagnia Venezia Murano’s most significant activities is its relationship with architects and its commissions for creating works for public palaces and private residences. This activity began towards the end of the nineteenth century and was based on the technical ability of the Venetian masters to produce mosaics. In 1870 the mosaic artist Enrico Podio was invited to Murano from Rome and he was entrusted with managing and running the Palazzo Barbarigo mosaic workshop, the ***** company headquarters.

During this period, the mosaics produced in the workshops of the Compagnia di Venezia e Murano invaded Europe and the USA, with decorative cycles in historical styles which can still be seen both inside and outside palaces and churches.

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Esempi tuttora ammirati nel mondo dell’importanza storico-artistica e delle capacità della Pauly & C. | CVM nella produzione di mosaici sono: il mosaico della cappella del Gonville and Caius College a Cambridge realizzato nel 1870; il mosaico della libreria del Palazzo del Congresso di Washington realizzato su cartoni disegnati dal pittore americano Vedder Elihu; il ciclo musivo per la chiesa di San Paolo Entro Le Mura a Roma, disegnato dall’artista inglese Edward BurneJones e realizzato nel 1880; i mosaici realizzati per The Victoria and Albert Museum e per l’Albert Memorial in Londra disegnati da John R. Clayton; i mosaici della Cattedrale di Westminster e quelli della Council House, sempre a Londra; i mosaici realizzati nel 1880 per The Chamberlain Memorial di Birmingham, il complesso ciclo musivo di Palazzo Barbarigo (sede della Compagnia) realizzato su disegni del pittore Giulio Carlini ancora oggi visibile attraversando il ponte dell’Accademia verso San Marco ed anche della Cappella del Castello Reale di Windsor, dell’atrio della House of Parlament di Londra ma anche del Palazzo del Vicerè di Alessandria d’Egitto, del Castello di Marienburgo per il governo prussiano, della Chiesa di Linz in Austria e del Teatro dell’Opera di Parigi per arrivare a New York dove sono state eseguite opere musive per palazzi privati.

Mosaico Gonville and Caius College - Cambridge (1870) Salviati - CVM


Examples of the historical artistic importance and ability of the Pauly & C. | CVM in the production of mosaics are still admired all over the world and include: the mosaic in the Gonville and Caius College chapel in Cambridge, created in 1870; the mosaic in the library of the House of Congress in Washington created using cartoons drawn by the American painter Vedder Elihu; the mosaic cycle for the Church of San Paolo Entro Le Mura in Rome, designed by the British artist Edward Burne-Jones and created in 1880; the mosaics created for the Victoria and Albert Museum, mosaics for the Albert Memorial designed by John R. Clayton and the mosaics of Westminster Cathedral in London; the mosaics designed for Council House, the mosaics created in 1880 for the Chamberlain Memorial in Birmingham and the complex mosaic cycle at Palazzo Barbarigo (the company headquarters) based on the designs by the artist Giulio Carlini that can still be admired today when crossing the Accademia Bridge from Saint Mark’s; the Chapel of Windsor Castle, the atrium of the Houses of Parliament in London, the Viceroy’s Palace in Alexandria, Egypt, Marienburg Castle for the Prussian government, Linz Church in Austria and the Opera House in Paris, as well as works in New York, where some decorative mosaics were created for private clients.

Mosaic Gonville and Caius College - Cambridge (1870) Salviati - CVM

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Mosaic - Abraham Lincoln (1866) Salviati - CVM Senato degli Stati Uniti - Washington DC Mosaic - Abraham Lincoln (1866) Salviati - CVM United States Senate - Washington DC


Di particolare rilievo storico sono il ritratto “a mosaico” del presidente Abraham Lincoln, prodotto dalla Pauly & C. | CVM nel 1866 e donato da Antonio Salviati agli Stati Uniti, ancora oggi esposto nelle stanze del Palazzo del Senato. Di notevole interesse storico anche i ritratti, sempre in micromosaico, conservati al museo vetrario di Murano, tra cui quelli di Giuseppe Garibaldi, Re Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour, Antonio Salviati, dell’Abate Vincenzo Zanetti, fondatore dello stesso museo, e di Dante Alighieri. Altri ritratti sono visibili a Genova, nel rinascimentale Palazzo Tursi, sede del comune, dove sono esposti quelli di Cristoforo Colombo e Marco Polo, recanti iscrizioni inneggianti all’unità d’Italia.

Of particular historical relevance is the mosaic portrait of President Abraham Lincoln, which can be viewed today in the Senate House rooms in the United States, produced by the Compagnia di Murano e Venezia and donated by Antonio Salviati in 1866. The micro-mosaic portraits housed in the glass museum on Murano are also of major interest, and subjects include Giuseppe Garibaldi, King Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour, Antonio Salviati, Abbot Vincenzo Zanetti, the museum founder, and Dante Alighieri. Other portraits are on display in Genoa, in the Renaissance Palazzo Tursi, the City Council headquarters, where portraits of Christopher Columbus and Marco Polo are exhibited, bearing engravings extolling the unity of Italy.

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Nel corso degli anni la richiesta di opere da parte della clientela si allargò alla progettazione di allestimenti luce, settore nel quale a partire dagli anni cinquanta la Pauly & C. | CVM realizzò opere sia per i principali palazzi europei, come il lampadario del palazzo Quirinale, sede del Presidente della Repubblica italiana, a Roma, alto più di 6 metri; il lampadario per il Palazzo del Vaticano; il lampadario per il Palazzo Reale di Copenhagen o quello per l’Hotel ‘Royal Danieli’ di Venezia; sia per sedi di società e residenze private, fra cui le sedi della Ferruzzi Finanziaria, proprietaria della Montedison, a Ravenna ed a Parigi; l’illuminazione interna dell’antico Palazzo Bezzi, a Ravenna; l’allestimento luce, nel quartiere residenziale di Kuwait City, per il palazzo della famiglia Al Assawi, per

il quale è stato prodotto ed installato nel salone principale un lampadario “Stile Rezzonico” di notevole importanza, di sei metri d’altezza e quattro metri di diametro, a 320 luci. La Pauly & C. | CVM per una clientela esclusiva realizza su commissione, ancora oggi, seguendo le antiche tecniche artigianali allestimenti luce ed opere uniche, tradizionali o dal design moderno. Dal 2018 i marchi e le collezioni Pauly 1866, M.V.M. Cappellin e C.V.M. Compagnia di Venezia e Murano sono state acquistite dalla società veneziana iDogi Group che produce vetro artistico, con sede a Marghera.


Over the years, the request for works has increased, with clients requesting the design and production of lights. In this sector,Pauly & C. | CVM has been creating pieces for the principal European palaces since the 1950s, such as: the six-metre high chandelier created for the Palazzo del Quirinale in Rome, the official home of the President of the Italian Republic; the chandelier for the Vatican Palace, again in Rome; the chandelier for the Royal Palace in Copenhagen and one for the Hotel Royal Danieli in Venice. It has created lights for company headquarters and private residences, including: the company headquarters of Ferruzzi Finanziaria, which owns Montedison, in Ravenna and in Paris; the entire illumination of the centuries-old Palazzo Bezzi in Ravenna on occasion of its restoration; the lighting system for the residential neighbourhood of Kuwait City, for the Al Assawi family palace, for which a magnificent six-metre high and four-metre wide “Rezzonico� chandelier with 320 lights was designed and installed in the main salon.

Today, Pauly & C. | CVM is commissioned to create pieces for an exclusive clientele, following ageold techniques to produce light fittings and unique pieces having a traditional or modern design. From 2018 the brands and collections Pauly 1866, M.V.M. Cappellin and C.V.M. Compagnia di Venezia and Murano were purchased by the Venetian company iDogi Group which produces artistic glass, based in Marghera.

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Bibliografia

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Edward Henry Knight, “Reports of the United States Commissioners to the Paris Universal Exposition” Pubblicato nel 1880 da Govt. print. off. Originale disponibile presso University of Michigan. Rosa Barovier Mentasti, “Il vetro veneziano”. Pubblicato nel 1982 da Electa, 346 pp. Phillippe Garner, “The Encyclopedia of Decorative Arts”, 1890-1940. Pubblicato nel 1982 da Galahad Books, 320 pp. Marc Heiremans, “Art Glass from Murano 1910-1970”. Pubblicato nel 1993 da Arnoldsche, 376 pp. Rosa Barovier Mentasti, Pietro Verardo, Cassa di risparmio di Venezia, “Vetri veneziani del '900: la collezione della Cassa di risparmio di Venezia”. Pubblicato nel 1994 da Marsilio, 169 pp. Rosa Barovier Mentasti, “Il vetro di Murano alle Biennali 1895-1972”. Pubblicato nel 1995 da Leonardo Arte, 259 pp. Martine Newby, “Glass of Four Millennia”. Pubblicato nel 2000 dal Ashmolean Museum, 80 pp. Lesley Jackson, “20th Century Factory Glass”. Pubblicato nel 2000 da Rizzoli International, 256 pp. Mel Byars, Terence Riley, “The Design Encyclopedia”. Pubblicato nel 2004 da Museum of Modern Art, 832 pp.


Bibliography

Edward Henry Knight, “Reports of the United States Commissioners to the Paris Universal Exposition” Published in 1880 by Govt. print. off. Original available at University of Michigan. Rosa Barovier Mentasti, “Il vetro veneziano”. Published in 1982 by Electa, 346 pp. Phillippe Garner, “The Encyclopedia of Decorative Arts”, 1890-1940. Published in 1982 by Galahad Books, 320 pp. Marc Heiremans, “Art Glass from Murano 1910-1970”. Published in 1993 by Arnoldsche, 376 pp. Rosa Barovier Mentasti, Pietro Verardo, Cassa di risparmio di Venezia, “Vetri veneziani del '900: la collezione della Cassa di risparmio di Venezia”. Published in 1994 by Marsilio, 169 pp. Rosa Barovier Mentasti, “Il vetro di Murano alle Biennali 1895-1972”. Published in1995 by Leonardo Arte, 259 pp. Martine Newby, “Glass of Four Millennia”. Published in 2000 by Ashmolean Museum, 80 pp. Lesley Jackson, “20th Century Factory Glass”. Published in 2000 by Rizzoli International, 256 pp. Mel Byars, Terence Riley, “The Design Encyclopedia”. Published in 2004 by Museum of Modern Art, 832 pp.

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TESTI A CURA DI

Amerigo Vitali e Roberto Caudarella TRADUZIONI

Jo-Ann Titmarsh

Š 2016 All rights reserved Pauly & C. | CVM - Compagnia Venezia Murano Pauly & C., CVM, Pauly Glass Factory, MVM, PCV are brands of Pauly & C. | CVM Compagnia Venezia Murano Other brands and names are the property of their respective owners



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