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HDRY
HDry riparte con un focus ancora più forte sulla tecnologia di laminazione diretta, in 3D, della membrana impermeabile e traspirante.
Prosegue costante la crescita di HDry, la tecnologia impermeabile e traspirante per calzature, guanti e zaini. L’azienda rappresenta in realtà una sorta di “ripartenza” in quanto creata dagli stessi soci fondatori della famosa OutDry. Al timone di HDry ci sono infatti gli amministratori Matteo Morlacchi, ingegnere con un background di oltre 20 anni nella progettazione e produzione di tessuti tecnici volti all’utilizzo sportivo, e Maurizio Ostani, classe ’79, ricco di una lunga esperienza nella distribuzione di suole e componenti per calzature nell’omonima azienda di famiglia.
HDry è ripartita a gonfie vele, grazie al supporto di quei brand (tra i quali Scarpa, Ferrino, Rossignol, ecc) che credono nel potenziale e nei vantaggi di una tecnologia che punta tutto sull'impermeabilizzazione dei prodotti outdoor attraverso la laminazione diretta, in 3 dimensioni, di una membrana impermeabile e traspirante. Il prosieguo dunque di un concetto che vide la luce per la prima volta nel 2006, quando si impose sul mercato dell’outdoor e non solo, grazie a quell’innovazione che vinse anche il premio ISPO "Eco Design - Form Follow Sustainability" nel 2008
E il successo di questo concetto deriva in primis dalla effettiva soddisfazione dei consumatori finali, che trovano finalmente in HDry la soluzione al problema di piedi umidi e freddi causati della penetrazione e al ristagno dell’acqua all’interno della propria calzatura, tipica dei sistemi tradizionali dove la membrana è abbinata alla fodera.
Ciao Matteo, come e quando nasce
HDry? HDry nasce nel 2018, su iniziativa dello stesso gruppo di tecnici e ingegneri fondatori di OutDry, riprendendone la stessa filosofia innovativa e proseguendone lo sviluppo tecnologico. Anche per HDry quindi, l’innovazione risiede tutta nel come la membrana è “integrata” nella calzatura, cioè dove viene posizionata.
“Spostare la barriera dell’impermeabilità quanto più possibile allo strato esterno della scarpa”. Cosa intendete con questa affermazio-
ne? Ancora oggi, nella gran parte delle scarpe impermeabili con membrana, questa è posizionata all’interno della scarpa, incollata alla fodera (si trova infatti scritto nelle descrizioni “fodera impermeabile”). L’acqua può quindi penetrare attraverso la tomaia e viene fermata dalla membrana solo quando è già entrata nella scarpa. Chiaramente, non è la soluzione ideale, perché anche se l’acqua non raggiunge il piede, ristagna nella calzatura e la appesantisce. La costruzione HDry sposta invece la membrana molto più all’esterno, insieme alla tomaia, ed evita così ogni penetrazione d’acqua.
Quali vantaggi regala la tecnologia HDry? In sostanza i vantaggi sono gli stessi che ritroviamo in una giacca tecnica (a 2 o 3 strati) dove tessuto esterno
e membrana sono uniti insieme: l’acqua non può penetrare. Cosa che accadrebbe invece se la membrana fosse unita alla fodera della giacca (cosa che avviene appunto nelle scarpe con “fodera impermeabile”). In sostanza, HDry fa fare un grande salto in avanti alle performances delle scarpe impermeabili, che in effetti erano rimaste un po’ indietro. Niente penetrazione d’acqua significa anche maggiore leggerezza e più traspirabilità, molto importanti in un uso outdoor o alpinistico intensivo. Per chi volesse “visualizzare” meglio la tecnologia e i suoi benefici, consigliamo di scaricare la app HDry, che si trova sia sullo store di Apple che su quello di Google, cercando appunto HDry.
La sostenibilità è ormai un concetto chiave nel mondo outdoor, come vi ponete nei confronti di questa tema-
tica? HDry offre molti concreti benefici in termini di sostenibilità ed è anche per questo che molti marchi stanno adottando la nostra tecnologia. In effetti HDry appresenta uno di quei casi in cui un uso più efficace dei materiali con moderne tecniche costruttive, permette una maggiore sostenibilità. La ragione è presto spiegata: posizionando la stessa membrana quanto più possibile all’esterno, si rende più efficace l’impermeabilità e si evita la penetrazione dell’acqua. Questo significa una minore necessità di utilizzare trattamenti idrorepellenti (PFCs) sulla tomaia e una vita più lunga della calzatura, le cui componenti strutturali non sono esposte all’azione di idrolisi. Inoltre HDry, non essendo fabbricante di membrane, non è vincolata ad un particolare materiale o polimero. Scegliamo quindi i materiali più performanti e con minore impatto ambientale: HDry è infatti PTFE-free, PFCs-free e certificato Oeko-Tex.
Progetti futuri? Sono in cantiere molte innovazioni di processo nelle applicazioni dove siamo già presenti (scarpe, guanti e zaini) e qualcosa nell’abbigliamento tecnico che crediamo sarà rivoluzionario.