Anno 3 - numero 38 - Venerdì 16 novembre 2012 - www.iospio.it
MARIA GRAZIA CUCINOTTA LA DIVA CHE TRAE FORZA DALLE SUE RADICI RACCONTA LA SUA VITA TRA SUCCESSI, FAMIGLIA E PASSIONI
LAURA CHIATTI
BELEN
FICO-BALOTELLI
ANCH’IO HO CEDUTO ALLA CHIRURGIA
PACE FATTA CON EMMA E CON CORONA
SUPERMARIO È SPARITO MA RAFFAELLA SPERA
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CI RISIAMO, FRA LA FICO E SUPERMARIO È DI NUOVO IL GELO I
l lieto fine sembra proprio non voler arrivare. Dopo la riappacificazione del mese scorso (con tanto di foto del bacio sul terrazzo della casa di lei a Napoli), la storia fra Raffaella Fico e Mario Balotelli sarebbe finita. Di nuovo. A lanciare la notizia
è stato il Daily Mail che, tramite la testimonianza di una fonte anonima vicina alla soubrette, ha svelato i dettagli di quella che sembra essere una crisi irreversibile. Raffaella, infatti, non avrebbe più notizie di SuperMario da circa un mese, anzi, dal giorno in cui è stata scattata la foto che li ritrae sul balcone. Da quel momento la showgirl non avrebbe ricevuto neanche lo straccio di una telefonata. Ma c’è di più: la loro ultima conversazione sarebbe sfociata addirittura in un acceso diverbio. Il motivo? Il luogo di nascita del bambino. Mentre il giocatore vorrebbe che Raffaella partorisse a Manchester, infatti, la soubrette sarebbe inflessibile e vorrebbe far nascere il bebè in Italia in modo da poter contare sulla vicinanza della mamma. “Raffaella sperava che le cose fra lei e Mario si fossero rimesse a posto – ha detto la fonte misteriosa - ma lui è tornato a comportarsi come al solito e non si fa sentire da settimane, dopo che l’ultima volta hanno anche que-
stionato su dove far nascere il figlio. Raffaella vorrebbe avere una relazione stabile, in un’atmosfera serena, anche se il suo sogno più grande è quello di sposarsi in chiesa con un bel vestito e una cerimonia in grande stile, circondata da amici e parenti”. D’altra parte solo qualche giorno fa la Fico aveva usato parole di fuoco contro il suo ex compagno, accusandolo di non avere troppo a cuore la nascita del bambino. “Essere un buon padre non significa solo dare il proprio DNA – aveva detto Raffaella a Diva e Donna – perché un buon padre deve stare vicino alla donna con la quale ha scelto di avere un figlio, dev’essere presente, interessarsi. Non è che uno può arrivare all’ultimo momento e prendersi tutto il pacchetto”. Ma per Balotelli, si sa, il “colpo di testa” è all’ordine del giorno. E non nel senso calcistico del termine. Così il calciatore ha deciso di tirare fuori dal cilindro un’altra delle sue bravate: dodici ore prima dell’ultima gara di campionato del sua Manchester City, l’attaccante è stato avvistato in uno dei locali più alla moda della città. E Mario non si è certo limitato a
dare un’occhiata, ma è rimasto fino a notte inoltrata. Per carità, Balotelli non era stato convocato per la gara contro il Tottenham, ma come riferiscono i tabloid poteva essere richiamato anche all’ultimo momento, anche solo per accomodarsi in panchina. Ed è proprio questo che, ora, i giornali gli contestano: l’aver pensato più a se stesso che al club. E mentre qualcuno ipotizza che, ora, Roberto Mancini sarebbe pronto a mettere sul mercato l’ex attaccante dell’Inter, l’unica cosa certa è che SuperMario è stato visto arrivare insieme a un gruppo di amici e amiche al Panacea Restaurant and Bar
(ameno posto dove una bottiglia di champagne può costare anche più di mille sterline) verso l’una di notte e non si sa nemmeno a che ora sia tornato a casa. Una bravata che potrebbe mettere fine alla sua esperienza inglese. Almeno a quella calcistica.
AI FERRI CORTI Secondo la stampa britannica, Roberto Mancini sarebbe stufo dei colpi di testa di Balotelli e sarebbe pronto a cederlo nella prossima finestra di mercato.
VALERIO SCANU: “POTREI INNAMORARMI DI UN UOMO” D
opo i reciproci insulti via Twitter, Valerio Scanu e Selvaggia Lucarelli tornano a fare scintille. Stavolta via radio. La blogger, infatti, ha deciso di intervistare il cantante uscito da Amici durante il suo programma radiofonico. Così, dopo aver parlato della capigliatura alla Lady Oscar sfoggiata da Scanu nell’ultimo periodo, ecco che Selvaggia ha chiesto apertamente
al suo ospite di chiarire una volta per tutte se fosse gay o meno. “Mi aspettavo una domanda più intelligente – ha risposto scocciato Scanu – mi fai pensare che il tuo cervello sia vittima della spending review anche lui”. Poi, però, il cantante si è tranquillizzato e ha proseguito. “Se ne dicono tante su tutti, soprattutto quando sei un po’ nel…ti faccio l’esempio: quando scrivo qualsiasi cosa
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su Twitter, viene subito cercato il lato negativo della cosa. Quando uno sta in vi-
sta, come lo sono stato io, adesso un po’ meno sinceramente perché non vado in televisione da un po’, ci sono voci che circolano”. Poi, finalmente, Valerio ha accettato di rispondere alla domanda inziale. “Ecco…per adesso lo smentisco – ha concluso – Per adesso, nel senso che comunque potrei anche innamorarmi di un uomo, potrei. Ma per ora non è mai accaduto. Se mi dovesse far perdere la testa un uomo, l’importante è essere felici”. AMICI MAI Dopo aver polemizzato su Twitter, Valerio Scanu e Selvaggia Lucarelli non se le sono mandate a dire in diretta radiofonica.
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LA CIPRIANI FINISCE IN OSPEDALE: “PICCHIATA DA LELE MORA” U
n’amicizia da favola che si tinge di giallo. Mercoledì notte, intorno alle due, l’ex “Pupa” Francesca Cipriani si è presentata al Pronto Soccorso del Policlinico di Milano dove ha prima chiesto di essere medicata e poi ha raccontato di essere stata aggredita. Da chi? Nientepopodimenoche dal suo grande amico Lele Mora. O almeno così ha assicurato la soubrette di Sulmona. Sì perché Mora, che dopo essere stato scarcerato per motivi di salute è stato affidato in prova ai servizi sociali alla comunità di don Mazzi, non ci sta e minaccia querele. Cosa sia successo realmente è ancora un mistero. Tutto è iniziato martedì sera, quando l’ex manager delle starlette è entrato nella taverna Parioli, il ristorante milanese di cucina romana dove la Cipriani dice di essere stata picchiata. Tempi, motivi e modalità del presunto parapiglia sono ancora sconosciuti. Da una parte Lele Mora, che giura di non aver sfiorato la soubrette, ha assicurato di essere arrivato nel locale mentre Francesca stava già litigando con il fidanzato e di aver solo assistito alla scena. Una versione confermata, seppur parzialmente, dalla titolare della taverna, Francesca Leggieri, che ha materialmente chiamato l’ambulanza quando l’ex gieffina ha cominciato a dire di “non riuscire a muovere più il braccio”. “Non ho visto Mora picchiarla – ha detto la donna a Repubblica – devono aver avuto
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elen Rodriguez depone l’ascia di guerra ed è pronta a fare la pace. Con tutti. Negli ultimi giorni, infatti, la soubrette ha colto l’occasione per lasciarsi alle spalle le vecchie ruggini. Con chi? Ma con Emma Marrone (che, dopo averle ricordato il furto del fidanzato Stefano De Martino, le ha fatto gli auguri per la gravidanza) e con il suo storico ex Fabrizio Corona. La prima
fuoco dicendo di “essere preoccupata come cittadina perché un pregiudicato che stava espiando una lunga pena sia stato scarcerato a distanza di un anno, dopo avere convinto i giudici circa la revisione critica dei suoi precedenti errori esistenziali e per il modello di vita esibito, per dare poi sfoggio di mondanità al Parioli, ristorante milanese in voga, in compagnia di giovani indossatori e aggredire una donna inerme e indifesa". Ma se in un primo momento la ragazza sembrava non aver riportato né traumi
una discussione, questo sì. Poi lei ha avuto una crisi, è caduta perché non si sentiva bene e ha battuto la testa… Poi qui ci sono le telecamere, quello che è successo veramente potrà essere verificato”. Dall’altra parte, invece, la Cipriani non solo ha insistito sulla tesi dell’aggressione, ma per bocca del suo avvocato Marco de Giorgio ha lanciato altra benzina sul
riappacificazione è avvenuta durante un’intervista, nella quale Belen ha voluto mettere le cose a posto. “Ringrazio molto Emma per gli auguri – ha detto la soubrette – e auguro anche a lei il meglio”. Più o meno un trattato di pace che, comunque, permetterà all’argentina, sempre nell’occhio del ciclone, di schivare altre polemiche in futuro. Ben più sorprendente, invece, la riappacificazione fra la showgirl e il suo ex compagno. “Con Fabrizio – ha dichiarato Belen durante una puntata del nuovo programma di Simona Ventura, ‘Cielo che Gol!’ – ci siamo anche incontrati in aereo e abbiamo fatto una chiacchierata in pace”. Più o meno le stessa versione confermata anche da Corona, che si è limitato a commentare: “Abbiamo fatto pace, ci voleva”. Dopo aver chiuso questa parentesi molto particolare della sua vita, quindi, per la Rodriguez dovrebbe aprirsi una fase molto più tranquilla. Anche perché, ormai, sembra proprio che la presentatrice, che si è congedata da “Colorado” per entrare
né ferite, tanto che le era stato affidato un codice verde, ora la situazione sembra essere cambiata. La Cipriani, infatti, sarebbe stata dimessa dall’ospedale solo nel pomeriggio di mercoledì, dopo essere stata sottoposta a Tac e altri esami, e avrebbe riportato “ecchimosi sul braccio sinistro, tumefazioni al viso e altre parti del corpo” dovute a una scarica di calci e pugni. “I colpi alla testa – ha detto l’avvocato – hanno provocato uno stato commotivo con conseguente perdita di senso tattile alla mano destra”. Ma in attesa che si faccia chiarezza su quanto realmente accaduto, in molti hanno provato a trovare una spiegazione al presunto litigio fra due persone che non avevano mai fatto mistero di stimarsi reciprocamente. Appena appresa la notizia dell’arresto di Mora, infatti, Francesca aveva affidato a IoSpio il grido: “Lele Mora Santo Subito”, mentre una volta uscito dal carcere la Cipriani era stata una delle prime ad andarlo a trovare a casa. Ora, invece, qualcuno ha messo in giro la voce che all’origine del diverbio ci sarebbero delle vecchie questioni di denaro. Sarà vero? COME IN UN GIALLO Mentre Francesca Cipriani ha detto di essere stata schiaffeggiata da Lele Mora, l’ex manager dei vip ha smentito l’accaduto promettendo querele a chi sostiene il contrario.
in maternità, abbia trovato l’uomo della sua vita. “Ho incontrato l’uomo che ho sempre voluto – ha detto ancora a Simona Ventura – una persona del Sud, con il carattere molto simile al mio, caparbio, di successo. Ha una famiglia stupenda, senza paranoie”. Forse è anche per questo che per Belen le nozze non sono più un tabù. “Premetto che non credo al matrimonio come contratto – ha spiegato la Rodriguez a un settimanale – sono molto romantica, songo una festa con la mia famiglia e mio padre che mi accompagna dal mio sposo. In Italia o Argentina? Agli amici direi in Italia – ha raccontato – perché sarebbe
difficile portare tutti in Argentina, è più facile che ci raggiunga la mia famiglia che è abituata a bolare fra Europa e Sud America. L’Italia è la mia casa– ha aggiunto – ormai mi sono ‘compromessa’ a vita con un italiano: fare un figlio è più che sposarsi, sarò legata a vita a Stefano”.
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GOSSIP IN PILLOLE
di Luciano Verre
CARO AMICO TI INVITO (A BOLOGNA, A CASA-DALLA) COSÌ CHIACCHIERIAMO UN PO’ È più vivo che mai il ricordo di Lucio Dalla, scomparso il 1 marzo 2012. Per questo è in arrivo una bella notizia. Grazie a un accordo fra gli eredi dell’artista e il Fai, il Fondo Ambiente Italiano di cui Dalla era socio e sostenitore, la casa del cantante (in via Massimo D’Azeglio, 15, a Bologna) potrà essere visitata come mai era accaduto da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre. Il biglietto per accedere a tutte le stanze costerà 10 euro e l’intero ricavato sarà destinato alla ricostruzione del Municipio di Finale Emilia, rimasto distrutto nel terremoto. Potremo così ammirare i luoghi dove Lucio scriveva le sue canzoni, riceveva gli amici, custodiva i suoi segreti. Potremo anche osservare (è stato lasciato intatto, esattamente come Dalla lo aveva voluto) il buffo citofono di casa Dalla con il nome “Comm. Domenico Sputo”, pseudonimo dietro il quale Dalla mascherava scherzosamente la sua privacy. Poi vedremo lo studio, la sala cinema, la sala del pianoforte, i suoi mille quadri e ritratti, i tanti oggetti collezionati nei viaggi intorno al mondo. Saranno tre giorni importanti, meglio esserci.
QUANDO PAPA WOJTYLA DISSE A CLEMENTE MIMUN: “FIGLIOLO NON BESTEMMIARE” È uscito un libro di ricordi dal fascino particolare, che vi consigliamo di leggere. Si intitola “Ho visto cose…” (editore Mondadori, prezzo 18 euro) e lo ha scritto il giornalista Clemente Mimun, direttore di notiziari televisivi famosi: TG1, TG2, TG5. Ripercorre le tappe più importanti della sua carriera, attraverso gustosi aneddoti (e anche simpatici gossip). Memorabili gli incontri che ha avuto, per esempio quello con Giovanni Paolo II. Ecco uno stralcio: “Mi guardò severo, disse che bestemmiavo troppo e aggiunse con fare gentile: mi devi promettere che smetterai. Lo promisi. Non ho bestemmiato per sette anni, poi ho ceduto su un gol della Roma (Mimun è tifoso della Lazio, ndr), durante il derby e mi sono sentito in colpa. Ma non col Padreterno, con l’uomo Karol al quale avevo fatto una promessa”. Questi e mille altri ricordi da non perdere nel libro di Clemente Mimun. Molto bello, complimenti! APPASSIONATO Clemente J. Mimun è anche un grande tifoso della Lazio, società della quale è stato consigliere d’amministrazione fra il 1998 e il 1999.
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P O O C S I M M A R G E L TE DESTINO CRUDELE: A SAN VALENTINO CORONA E LA MORIC DIVORZIANO Loro che dicevano di amarsi tanto. E ciccì e cicciò. L’emblema della felicità. Poi era arrivata Belen Rodriguez, lui aveva perso la testa e l’aveva lasciata. Parliamo di Fabrizio Corona e Nina Moric che ora, dopo la separazione, sono alla soglia del divorzio. Il giudice del tribunale di Milano ha deciso la data di comparizione per il definitivo addio: 14 febbraio, giorno di San Valentino. Beffardo il giudice o beffardo il santo?
TORNA LA MILANO DA BERE, TUTTI ACCORRONO Tutti ne avevano voglia, ma nessuno aveva il coraggio di cominciare. Così ci ha pensato Gennaro D’Avanzo, direttore del San Babila, mitico teatro milanese nell’omonima piazza. Ha invitato 50 lady e 50 sciuri della Milano bene per un aperitivo meneghino con canzoni, aneddoti e ricordi delle tradizioni milanesi. Si sono presentati in 200, un successo strabiliante e Gennaro ha deciso: “Allora creiamo l’evento, tutte le domeniche aperitivo meneghino al San Babila”. Poi dicono che gli italiani non hanno voglia del passato.
TUTTI PAZZI PER I MUFFIN DI MELISSA SATTA Ormai è un appuntamento fisso: il lunedì sera, tutti a casa di Melissa Satta e del fidanzato attaccante rossonero Kevin Prince Boateng. I giocatori del Milan si prenotano durante gli allenamenti: “Dai Kevin, stasera tutti da te”. Ma cos’è che li attira tanto? Presto detto. La bellisima Melissa Satta, ex di “Striscia” ed ex di Bobo Vieri, cucina da Dio i mitici muffin soffici con cioccolato e pezzi di frutta, abbondando sull’arancia. I dolcetti avrebbero conquistato anche l’algido Allegri. Melissa spera una sera che bussi anche Berlusconi.
COSA BEVI? ACQUA E CHAMPAGNE Persino Afef e Naomi Campbell, che sedevano al tavolo vicino, sono rimaste incantate. Poche sere fa al Baretto di Via Senato a Milano sono entrate, falcando come gazzelle, la stilista milanese Miuccia Prada e la giornalista britrannica Anna Wintor, direttrice di Vogue. Subito i proprietari Vincenzo Zagaria ed Ermanno Taschera si sono prodigati in mille inchini pilotandole verso il tavolo più in vista. “Cosa prepariamo per voi?”, hanno chiesto. E loro: “Soltanto acqua e champagne, stasera ci va così”. La notizia si è sparsa in un baleno. E ora è di moda la cena a base di acqua e champagne. Del resto c’è crisi...
CHE BELLI I DUE FAGIANI Sappiate che, quando erano fidanzati liberi e belli, il politico Franco Fiorito (ora detenuto a Regina Coeli a Roma accusato di calunnia, falso e peculato) e Samantha Reali, nell’intimità più sfrenata si chiamavano Fagiano e Fagiana. Amore bucolico.
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Venerdì, 16 novembree 2012
UNA OCCHIO NERO PER MAX GIUSTI Attimi di suspance ad “Affari Tuoi”, il game show di Rai 1. Max Giusti si è presentato con un occhio nero come una prugna e l’umore in tono. “Se lo rivedo me lo magno, guarda come m’ha conciato”, ripeteva alla truccatrice che provvedeva al restauro. Con chi ce l’aveva? Con Roberto Ciufoli della “Premiata ditta” che, durante una partitella a tennisgli aveva rifilato una pallata in faccia. In onda ci è andato imprecando.
IL FIGLIO SEGRETO DI ENZO IACCHETTI Povero Iacchetti, a “Striscia” gli hanno combinato uno scherzo davvero barbino. Per sei mesi gli hanno fatto credere (opera di Ezio Greggio) di avere un figlio illeggittimo. Tutti glielo chiedevano, cameramen, elettricisti, segretarie, persino in mensa. “Psicologicamente ero a pezzi, sull’orlo della depressione”. Poi lo scherzo è rientrato. Ora stanno tutti i campana: come si vendicherà il povero Enzo?
NESSUNO RINUNCIA AL ROSARIO DELLE 18 Sapete qual è il programma televisivo quotidiano più seguito del pomeriggio? Il “Rosario delle ore 18”, in onda su “TV2000”, il canale del Vaticano diretto da Dino Boffo. È in diretta dalla grotta di Lourdes e i picchi di share sfiorano il 6 per cento tutti i giorni. Un successo. La fede ci aiuta a superare i problemi quotidiani.
MARCO BOCCI L’ARRAMPICATORE Che cosa fa l’attore Marco Bocci quando non è in TV nella fiction campione di audience “Squadra antimafia 4?”. Lascia la città e corre in montagna. “Sono appassionato di arrampicata libera e anche se è uno sport pericoloso a me fa bene, mi rilassa. Lì sono solo, io e la parete, devo arrivare in cima, non puoi distrarti”. Mai caduto? “Caduto no, rimasto appeso nel vuoto sì, ma insomma a me piace così”.
IL NUOVO LOOK DI CALDEROLI La più contenta e soddisfatta pare sia la sua compagna Gianna Gancia. E anche lui ne va fiero. L’ex ministro Roberto Calderoli ha perso molto peso a causa di una brutta peritonite e ora che è tornato “magrissimo” vuole restare così. Ha rinnovato il guardaroba con abiti giovanilissimi e pranza a casa: mozzarella, prosciutto crudo, pomodori e rughetta romana. Un figurino. Complimenti.
CLOONEY TELEFONA A PANNOFINO Sorpresa per Francesco Pannofino, l’attore romano che doppia tutti i film di George Clooney. “Ero a casa e ha squillato il telefono. ‘Ciao, sono George’ mi ha detto ‘volevi dirti bravi per tuoi voci, io molti sexy con tuoi voci, molti grazi. E ha aggiunto: Franci, cosa pensi tu di mia lingua italiana?’ IMMAGINA, ho risposto e temo che lui non abbia gradito la mia ironia”.
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PRESI AL VOLO: ELISA DI FRANCISCA “STO PER APRIRE UNA GELATERIA E PER UN PO’ LASCIO LA SCHERMA” Signorina Elisa, è da questa estate che volevamo complimentarci con lei per gli ori vinti alle Olimpiadi di Londra nel fioretto individuale e in quello a squadra (accanto alla storica rivale e Valentina Vezzali, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori). “Grazie, ma… un po’ in ritardo, non crede?”. Vero. In effetti volevamo prenderla “al volo” per un altro fatto. “Allora dica, perdonato”. È vero che sta per aprire una gelateria a Jesi, la sua città? “Yessssssss… Come corrono le notizie. Era tra i miei sogni, adoro il gelato, in passato ho fatto la cameriera per mantenermi e mi ci vedo bene ora dietro al banco a servire goloserie e a chiacchierare con i clienti”. Investe i 140 mila euro vinti con l’oro di Londra? “Esatto. Prima pensavo solo alla gloria, ora penso anche al mio futuro”. Abbandonerà la scherma? “ Certo che no. Ma penserò un po’ ai miei gelati”. Inviterà la rivalissima Valentina Vezzali, che è di Jesi come lei? “Cerrrrtoooo… ma quella sera tutti i gelati saranno finiti, quindi nisba”. CAMPIONESSA Elisa Di Francisca ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Londra sia nel fioretto individuale sia in quello a squadre, confermando come la scherma sia il fiore all’occhiello dello sport azzurro.
SI DICE IL PECCATO… ● Chi è l’attore italiano, vedovo dop o 55 anni d’amore, che dorme con le ceneri della moglie nella sua camera da letto e al mattino, quando si alza, “sto attento a non fare rumore per non svegliarl a, è un dolore che non ha cura”? Aiutino: in tv ha fatto il restauratore, ora fa il generale cattivo, ma lui è una pasta d’uomo. ● Chi è la diva che è scappata in America e da lì fa sapere a tutti: “Voglio un bellissimo uomo di due metri, che gioca a baseball e mi conquista con le rose. Voglio staccarmi dal fango che nell’ultim o anno mi hanno tirato addosso”. Aiutino: a dispetto del suo nome, è italianis sima. ● Chi è il musicista italiano che preg a prima di ogni suo concerto e dopo spie ga: “Pregare significa abbandonarmi a una volontà superiore, dimenticare me stesso e tornare a far parte di un flusso cosmico, universale”. Aiutino: in testa , oltre la musica, ha un sacco di ricci. ● Chi è la diva italiana che si è avvicina ta alla naturopatia, perché ama le cose semplici, e raccontando un episodio della sua vita, ha detto: “Recentemente sono stata in Puglia e gironzolando qua e là mi sono messa a guardare un signore che faceva la mozzarella, è stato un momento di grande serenità interiore”. Aiutino: ha qualcosa in comune con la moglie di Barack Obama. ● Chi è il conduttore televisivo che quan do aveva 13 anni fu chiamato dalla madre e si sentì dire: “Questa è una sigaretta , ora, pagni, ti faccio fumare io”. La donna acce prima che ci pensino i tuoi comse la sigaretta e gliela passò, ma alla prima boccata disse: “A proposito, rico rdati che tuo padre è morto che tu avev i 16 mesi per un tumore ai polmoni, fum ava troppo”. Lui, ha incominciato a tossire e da qual momento non ha più tocc ato una sigaretta, mai e poi mai. Aiutino: oggi ha 51 anni ed è perennemente abbronzato.
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DA FARNESI MESSAGGI IN CODICE ALLA SAFRONCIK: “FRA NOI DUE NON È SUCCESSO NIENTE. PER ORA”
SINGLE INCALLITO Roberto Farnesi è stato uno dei protagonisti della fiction di successo “Le tre rose di Eva”.
GILETTI: “DOPO ANTONELLA CLERICI, NON TROVERÒ MAI PIÙ L’ANIMA GEMELLA” Ha bisogno della solitudine e custodisce uno splendido ricordo della sua ex Antonella Clerici. Massimo Giletti non si smentisce anzi, rilancia. Uno degli ultimi scapoli d’oro della nostra tv, infatti, ha voluto ribadire ancora una volta la sua allergia per le storie d’amore tradizionali. “Quando torno a casa la sera, dopo cento telefonate e ore di discussione, aprire la porta e ritrovarmi una donna che insiste perché vuole portarmi fuori a cena, no, questo proprio no – ha detto il presentatore a Diva e Donna – non la
soffro la solitudine. La cerco, ne ho bisogno”. Stesso discorso per la paternità, di cui il presentatore non ha mai sentito il bisogno. “Mai – ha ribadito – mi piacciono i bambini, ci gioco benissimo, ma non sento nessun bisogno di perpetuare la specie dei Giletti”. Eppure, nonostante di donne ne abbia conquistate una lunga sfilza, ce n’è una che per Massimo ha ancora un significato speciale. “Ho avuto molte storie con persone famose che non si sanno – ha detto il giornalista – Antonella è una donna che amo molto. Una storia belle, intensa, di cui conservo bellissimi ricordi”. Poi, prima dei saluti, ecco che il presentatore dell’Arena ha voluto dedicare un pensiero (non troppo ottimista) verso il futuro. “Se ho paura che al 99% non incontrerò la mia anima gemella? Nel mio caso diventa il cento per cento. Sono scettico”. Forza Massimo, non disperare!
diversi campi dell’arte e comunque la galleria dei suoi personaggi rimane insuperata, sono sempre esilaranti. Mi ha molto colpito che nel documentario di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni c’è molto Borotalco. C’è un’intervista al padre di Carlo che ritiene Borotalco il suo film migliore, c’è un affetto particolare che Carlo ha per Borotalco. Questo film, comunque, è un po’ un piccolo prodigio. Per me è stata un’occasione unica. Io mi sono trovata a una proiezione a Los Angeles con Jack Nicholson, Warren Beatty e altri grandi attori e per sbaglio Borotalco era privo di sottotitoli in inglese. Non vi dico il mio imbarazzo. Dopo un minuto ho cominciato a scusarmi e Nicholson, con la mano, mi ha detto “No no, aspetta, andiamo avanti”. Hanno visto tutto il film e hanno sempre riso nei punti giusti, lo hanno amato. Borotalco è davvero un film speciale”.
LA DOPPIA ANIMA DI FRANCESCO SALVI Un film di denuncia con qualche risata leggera. È questo “Il sole dentro”, la nuova pellicola di Paolo Bianchini che annovera fra i suoi protagonisti Francesco Salvi. E proprio l’ex cabarettista di Drive In è intervenuto ai microfoni di Radio Monte Carlo per parlare di questa sua fondamentale esperienza. “È un film autoprodotto che poi è piaciuto molto e preso dalla grande distribuzione che lo sta faBISIO? “VALE” PIÙ cendo girare – ha detto Salvi ad AlDI SHARON STONE fonso Signorini - parla dell’Africa Gli spot non hanno nulla da invidiare con uno sguardo all’attualità perché ai grandi colossal di Hollywood. Alc’è una storia di bambini che vengono meno da punto di vista del cachet dei presi perché giocano molto bene a testimonial. Parola di Renato Franco, calcio e poi abbandonati in modo giornalista del Corriere della Sera, che brusco una volta in cui si capisce che non saranno dei campioni. È FRANCESCO ha parlato con Monica Sala e Max VeSALVI negoni di questa nuova tendenza. “Le gente che non ha niente, il villaggio cifre fanno impressione – ha detto il giornalista si autotassa per fare partire questo ragazzo nel corso di RMC In Tempo Reale - se voperché questi talent scout si fanno anche gliamo fare una classifica, al primo posto c’è pagare. Un’altra metà della storia racconta la Robert Pattinson, il vampiro di Twilight, che vicenda di due adolescenti che una decina di si porta a casa 12 milioni di dollari per fare la anni fa si sono imbarcati clandestinamente pubblicità a un profumo. Il povero Brad Pitt nella stiva di un aereo, ma non sono sopravinvece se ne porta a casa solo 7. Perché alla vissuti al viaggio. È un film di denuncia vero, fine contano anche gli incassi al cinema: Patma fatto con sentimento e con qualche risata tison, con la saga dei vampiri, ha fatto super molto leggera che fa capire ancora meglio incassi, mentre Pitt è un po’ fermo. Proseguendo questo universo”. Un’ulteriore testimonianza, nella nostra hit parade – ha detto - ci sono questa, sulla poliedricità di un artista che, Jude Law con 4 milioni di dollari, Nicole partito dal cabaret, non disdegna di cimentarsi Kidman un po’ in discesa con 3 e mezzo e nel cinema impegnato. “È bello avere una poi si arriva a Katie doppia anima così non ci si annoia – ha Holmes con 2 e aggiunto Salvi - si può parlare tra sé e sé e mezzo e poi trovare qualcuno che risponde ed è anche un Gwyneth modo di saggiare varie situazioni. Pa l t r ow A volte sono le circostanze con 2 miche ti impongono di fare delle lioni, ancose che non avevi previsto che se poi e capita che ti trovi anche in famimeglio di prima”. glia, con Chris MarCARLO VERDONE tin, non credo SECONDO abbiano problemi ELEONORA GIORGI di soldi”. Il motivo di questi ingaggi Un maestro di Cistraordinari? Semplice, perché chi acnema che merita di quista è facilmente influenzabile da essere celebrato. È queste star. “Funziona proprio così – ha detto questo il ritratto di il giornalista – è interessante però considerare Carlo Verdone diun paragone con il mercato italiano perché si pinto da Eleonora stenta a crederlo, ma George Clooney viene Giorgi. L’attrice, pagato meno di Bonolis, quindi per una camospite del propagna pubblicitaria per l’Italia Clooney viene gramma “Teo pagato 750.000 euro, mentre Bonolis arriva a in tempo reaun milione di euro. Questo perché un’azienda le”, ha parlato, tra sul mercato italiano preferisce investire su un le altre cose, del docufilm personaggio nazionalpopolare che va in onda “Carlo!” presentato alla tutti i giorni davanti a milioni di telespettatori Festa del Cinema di e ha una capacità di penetrazione maggiore – Roma e dedicato a alanche se sembra paradossale – di uno come l’attore e regista romano. Clooney che è conosciuto in tutto il mondo. “È stato bello condividere Sempre rimanendo in Italia, uno come Bisio il red carpet con Carlo – viene pagato 700.000 euro, più di Sharon ha detto la Giorgi - lui Stone che invece ne porta a casa “solo” merita appieno di essere 550.000”. celebrato, si esprime in
ROBERTO FRANCO
sembra proprio che il bello scapolone si sia deciso a mettere su famiglia anche se, come lui stesso ha ammesso, “manca la materia prima”. Poco dopo, però, ecco che Farnesi ha parlato della collega Anna Safroncik. “È bella e intelligente – ha detto – forse è troppo esigente o è spaventata dalla sua popolarità: tra noi non è successo niente che sia andato oltre la fiction ma non è detto che non possa accadere nella seconda serie”. Che Roberto abbia deciso di mandare un messaggio in codice alla collega?
ELEONORA GIORGI
Single e contento. Almeno per il momento. Nonostante le paparazzate che lo ritraevano prima a Napoli e poi a Desenzano in atteggiamenti affettuosi con Roberta Morise, Roberto Farnesi ha voluto smentire la nascita di un legame con l’ex di Carlo Conti. E visto che fra loro due ci sarebbe solo una bella amicizia, l’attore toscano ha sottolineato di essere ancora in cerca del vero amore. L’identikit della sua donna ideale? È lo stesso Farnesi a tracciarlo per il settimanale Vero Tv. “Sicuramente deve avere un bell’aspetto ma anche cervello – ha spiegato Roberto - deve essere semplice, onesta e svolgere un lavoro al di fuori dello spettacolo“. Insomma,
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di Roberta Beta
GLI INSEGNAMENTI DELLA NONNA DI MATTHEW MODINE Simpatico e altissimo, Matthew Modine, è il presidente di giuria del festival del Cinema in corso in questi giorni a Roma. Non solo attore e regista, il protagonista del poetico film “Birdy-Le ali della libertà”, ha presentato, nel foyer dell’Auditorium, la sua mostra fotografica realizzata negli anni Ottanta sul set di Stanley Kubrick: Full Metal Jacket. Ad ogni scatto è legato un aneddoto raccontato con simpatia dall’autore al direttore artistico del festival, Marco Muller, tra la folla festante di cinefili. Certo che Matthew, quando interpretò il ruolo di Joker, soldato reporter, era veramente bello, un po’ meno oggi anche a causa della tinta di capelli biondo dorato, tipico delle signore attempate. Alla domanda del perché avesse deciso di scattare tutte quelle foto dal set, Modine, ha risposto che
fu sua nonna ad insegnargli fin da piccolo a tenere un diario per segnare i momenti salienti della sua vita e con lo stesso spirito, oggi, ha la possibilità di ricordare una delle più belle esperienze di lavoro. Gli scatti presentati in mostra, sono stati realizzati con una macchina fotografica manuale, Rolleiflex, nonostante Kubrick abbia cercato in tutti i modi di convincere l’attore a utilizzare una Minolta digitale, ma Modine, dislessico dall’infanzia, ha preferito continuare ad immortalare il mondo guardandolo sottosopra attraverso la Rolleiflex famosa per inquadrare l’obiettivo al contrario.
QUEL “TERREMOTO ITALIANO” DI VIOLANTE Tra tanti figli di papà che intraprendono la carriera artistica Violante Placido è almeno una delle attrici più modeste, nel senso positivo della parola. Dopo aver debuttato giovanissima, nel 1993 insieme a suo padre, la figlia del blasonato Michele è stata pure più volte scritturata dal cinema americano. Con George Clooney Violante ha interpretato il ruolo di una giovane prostituta italiana nella pellicola dedicata alla regione Abruzzo “The American” e con Nicholas Cage ha lavorato nel film della Marvel “Ghost rider”, un fumettone di grande successo in tutto il mondo, non stupisce, la sua presenza nel film francese “Il Cecchino” presentato fuori concorso al festival del cinema di Roma.
Poche scene ma ben selezionate e recitate con un mostro del cinema d’Oltralpe, Mathieux Kassovitz, sotto la vivace direzione del padre, regista del film: “un terremoto tutto italiano”, così la pulzella ha descritto il lavoro fatto con il genitore, riferendosi al convulso gesticolare tipico nostro e conseguenza di un processo creativo molto istintivo. Con la Placido, nel cast, oltre alla star Daniel Auteil, anche il bel Luca Argentero, auto definitosi figlio putativo del Placido regista, il quale ha dichiarato in conferenza stampa che alla chiamata di Michele non si può mai dire di no.
IL TIMORE VERSO LA STAMPA DI ALESSANDRO PREZIOSI
MYRIAM CATANIA? UNA “MIRACOLATA”
Prezioso di nome e di fatto, Alessandro è sempre più restio a confrontarsi con il pubblico. Tinto di rosso il capello fluente per recitare nella parte del chirurgo plastico più “diva” del film “Il Volto di un’altra”, l’ex protagonista delle serie televisive Vivere ed Elisa di Rivombrosa, non ha riscosso un grande successo personale all’Auditorium di viale De Coubertin scalzato dalla forza dirompente del regista Pappi Corsicato e dalla semplicità della collega Laura Chiatti. È possibile che le ultime vicende sentimentali legate alla separazione dall’attrice Vittoria Puccini abbiano reso il bell’Alessandro intimorito dalla stampa e questo deve essere stato fortemente percepito dalla folla di giornalisti che gremiva la Sala Sinopoli durante la conferenza stampa. E sì che l’attore napoletano ne avrebbe di cose belle da raccontare come la sua partecipazione attiva alla raccolta fondi della onlus abruzzese Adricesta che svolge ricerca e sostegno a favore dei malati dei reparti pediatrici e oncoematologici dell’ospedale Civile di Pescara e del Pausilipon di Napoli! Ma niente: lui con la stampa è quasi muto!
Myriam si considera una miracolata perché dopo il grave incidente qualche anno fa interessò, tra le altri parti del corpo, anche il viso, ha potuto continuare a recitare senza nemmeno avere il problema di una cicatrice. Molte donne, invece, credono che sia una miracolata per essere riuscita ad impalmare il bello del cinema italiano Luca Argentero. In effetti pur facendo parte di un clan molto forte e compatto nell’ambito cinematografico italiano (sua zia è Simona Izzo, suo nonno è stato uno dei più grandi doppiatori e sua madre, Rossella, è una delle più attive registe nel panorama della fiction), è lei che vive della luce riflessa del marito, il quale è diventato famoso grazie al Grande Fratello. Myriam lavora molto come doppiatrice, naturalmente, ma come attrice è molto meno quotata di Luca, nonostante i due si siano conosciuti sul set di “Carabinieri” dove lui era famosissimo e lei non la conosceva nessuno. Non si può certo dire che Argentero l’abbia sposata per interesse! E lei, soddisfattissima, dichiara in una intervista che il marito oltre ad essere geloso di lei è pure molto meglio nella vita di quanto non lo sia al cinema. Attenta Myriam, l’invidia è molto pericolosa, non conviene stimolarla!
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DAGLI ESORDI NEL MONDO DELLA PUBBLICITÀ FINO ALL’ATTUALE SFIDA COME PRODUTTRICE MARIA GRAZIA CUCINOTTA RIPERCORRE CON IOSPIO TUTTE LE TAPPE DELLA SUA CARRIERA E SVELA: “LO STRESS? LO COMBATTO CUCINANDO PER LE PERSONE CHE AMO”
GRAZIE ALLA MIA FAMIGLIA SONO RIUSCITA A RESTARE CON I PIEDI PER TERRA di Angelo Perrone La nostra conoscenza risale a 23 anni fa. Da allora decidemmo di lavorare insieme e subito si instaurò un rapporto di amicizia, lealtà e fiducia reciproche. Pur di non accettare lavori compromettenti o di poca qualità, preferiva fare a modella per la pubblicità che l’aiutò a mantenersi a Roma, avendo lasciato la sua Messina. Voleva arrivare al successo, ma a modo suo, con l’onestà e il rigore che la contraddistinguono da sempre. Le piace la buona cucina e il nostro quartier generale è pranzare da Ilaria alla trattoria la Torre Ficini nel cuore di Trastevere. Maria Grazia, che ricordi hai del tuo primo viaggio negli States? Indimenticabile. L’atterraggio a Los Angeles, le prime interviste per “il Postino”, le passeggiate a West Hollywood, i nostri primi amici gay della zona. Un momento magico, irripetibile. Come hai fatto fino ad ora a non montarti mai la testa? Mi ha aiutato la mia famiglia, che mi ha sempre insegnato e ricordato che l’umiltà viene sempre al primo posto. E poi gli amici di cui mi sono circondata (compreso te) e l’arrivo di Giulio, mio marito. Questi i segreti del successo della mia vita. Le tappe della tua carrieLONTANA DAGLI SCANDALI Nonostante il grande successo, Maria Grazia ha sempre scelto di mantenere un basso profilo.
ra sono tantissime. A quali sei più legata? Ho iniziato facendo moda e pubblicità, in attesa della grande occasione. Girai uno spot per una nota pasta italiana al fianco di Gerard Depardieu con la regia di Ridley Scott. Da lì capii che qualcosa stava cambiando. Dopo arrivò “il Postino”, poi “I Laureati” con Pieraccioni, “Camere da letto” con Abatantuono, poi l‘esperienza di 007, “Ho fatto a pezzi mia moglie” al fianco di Woody Allen…insomma di bei ricordi ne ho tanti. Poi hai deciso di fare anche la produttrice. Sì, mi piace molto, sto avendo grandi soddisfazioni. Mi piace lavorare dietro le quinte, scoprire nuovi talenti, nuovi sceneggiatori, lanciare registi emergenti. Ho trovato belle storie che possono far innamorare anche fuori dal-
l’Italia. È questo il mio goal! Ed ecco “C’è sempre un perché”, primo film italiano che vede la partecipazione, nella produzione, della Cina. Stiamo nella fase del montaggio. È una vera commedia all’italiana, girata tra la Cina e l’Italia (Sicilia) che spero catturerà il consenso della gente. Con me ci sono Valeria Marini e Sergio Assisi e il protagonista cinese, Huang Hai Ho, sarà un autentica rivelazione. Il film uscirà il prossimo anno, E hai appena finito di girare in Romagna un altro film al fianco di Giancarlo Giannini. “Oggi a te, domani a me” è una divertente commedia diretta da Marco Limberti con due bravissimi comici, Omar Fantini e Diego Casale, dove mi trovo a recitare, per la seconda volta, con il grande Giancarlo Giannini. Lui è un vero maestro. Nel
www.iospio.it cast c’è anche Anna Falchi. A proposito di colleghe cosa mi dici della tua rivalità con Monica Bellucci e Sabrina Ferilli? Non c’è assolutamente rivalità tra noi. Ognuna ha il suo spazio ben preciso. Ammiro la determinazione di Monica, ha lasciato l’Italia, è andata a Parigi e si è costruita la carriera film dopo film.
Venerdì, 16 novembre 2012 E per lei che veniva dalla moda non è stato per niente facile. Quindi brava. Entrambe hanno cantato in passato. Tu ci hai mai pensato? A dire il vero per colpa tua, e sottolineo tua,
feci la cover di “Rumore” di Raffaella Carrà per omaggiarla in una mia ospitata a “Carramba”, ma ripeto per opera tua che mi hai convinto. E per fortuna che Raffaella mi perdonò, ma io non canto mai, no grazie. Che musica ascolti a casa? Pausini, Ra-
camente unica. Non la cambierei per nessun altra città internazionale. Poi certo mi piacciono New York, Los Angeles, Shangai. Ma Roma è Roma. E poi naturalmente sono legata alla mia Messina. Come non potrei? La Sicilia ce la invidiano in tutto il mondo e ogni volta che posso lavorarci ci vado molto volentieri. Non tutti sanno, forse, che ami cucinare. Sei talmente brava che po-
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professionalità e serietà (come Vincenzo Mollica, Clemente J. Mimun, Manuela Moreno) agli spettacoli di intrattenimento. Stimo molto il lavoro di Antonella Clerici, Mara Venier, Barbara D’Urso. Ognuna con il suo proprio stile. Noi donne siamo le più forti. E al cinema cosa ti appassiona? Non ho un genere preferito, basta che sia vero cinema, fatto bene, alla grande. Amo la commedia, il drammatico, il noir. Se gli americani sono bravi nei film d’azione, d’effetto, noi italiani colpiamo dritto al cuore con le nostre storie. Non ci batte nessuno.
IMPEGNATA Maria Grazia Cucinotta posa insieme a Paola Concia e a Vladimir Luxuria durante la manifestazione contro l'omofobia e per i diritti dei gay svoltasi a Roma nel 2009.
AMICI PER LA PELLE Angelo Perrone e Maria Grazia Cucinotta sono ottimi amici da qualcosa come 23 anni.
mazzotti, Antonacci. Ma anche Madonna, Jennifer Lopez, Beyonce. Hai viaggiato in tutto il mondo. Di recente sei stata anche a Mosca come ambasciatrice della moda italiana. A quale città sei più legata? Roma, nel modo più assoluto. Magi-
tresti aprire una catena di ristoranti in tutto il mondo e sarebbe un grande successo. Passione innata? Devo tutto a mia madre, la osservavo, ne rubavo i segreti, ne ho fatto tesoro. Cucinare mi aiuta a combattere lo stress che magari ho accumulato durante la settimana lavorativa. Lo faccio spesso e molto volentieri (pasta alla norma e timballo di patate i suoi piatti forti). Prima del cinema hai lavorato anche in televisione. Ti tenne a battesimo Renzo Arbore con “Indietro tutta”. Che rapporto hai con la tv oggi? Seguo di tutto. Dai vari tg dove ho amici che ci lavorano con
Un’ultima domanda, sei sempre stata vicino al mondo omosessuale tanto da aggiudicarti allo scorso gay village il premio come il personaggio eterosessuale più vicino al mondo lgtb. Come te lo spieghi? Quando Vladimir Luxuria ci invitava a Muccassassina per puro divertimento tu non avevi bisogno di convincermi, ci sono sempre venuta volentieri. Mi sentivo protetta dall’ambiente. Poi il World Pride del 2000, con al fianco Vladimir ed Imma Battaglia, fu un evento più grande di me. La diretta al Tg1 di Gad Lerner con Fabrizio Del Noce al taglio del nastro… da allora è nato un rapporto speciale che è destinato a durare per sempre. I gay sono il pubblico più fedele che un artista può augurarsi di avere. E sono grata a loro per questa continuità nei miei confronti.
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COSÌ IL FESTIVAL DEL CINEMA SI È ILLUMINATO DI STELLE
di Roberta Beta
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estival bagnato, festival fortunato. Così è stato il debutto del 7° Festival Internazionale del film di Roma, sotto gli ombrelli ma anche avvolto in un anomalo caldo australe. Madrina dell’evento la rediviva Claudia Pandolfi, molto magra e sciupata, probabilmente voluta da un direttore artistico piuttosto contestato, a mio parere erroneamente, per aver portato nella Capitale dei film più intellettuali che di cassetta. La prima giornata del festival ha visto il debutto sul red carpet del regista russo Khudoijanaazarov: Aspettando il Mare, definito da molti “una boiata pazzesca”, parafrasando il ragionier Fantozzi quando descriveva il film culto degli Anni 20 “La Corazzata Potemkin”. La cosa divertente è che la maggior parte del pubblico presente in sala era là solo perché si trattava della serata inaugurale. Interessante, più che altro, la presenza del presidente di giuria, l’attore americano Matthew Modine, il quale ha presentato, nel foyer della Sala Petrassi, il suo diario fotografico realizzato nel 1985 sul set di “Full Metal Jacket”, diretto dallo scomparso Stanley Kubrick. Una interessante lezione di cinema seguita da un capannello di fans, per fortuna, piuttosto esiguo, che ha permesso ai presenti di farsi fotografare con l’attore e pure di farsi autografare i dvd del film. Tra le pellicole più interessanti in concorso di sicuro c’è la storia grottesca dipinta dal regista Pappi Corsicato e interpretata da Laura Chiatti e un repellente Alessandro Preziosi, bravissimo a rendere viscida la parte del chirurgo plastico René vanitoso oltremisura. Come sempre lo spazio VIP più accogliente è quello di BNL con il presidente Luigi Abete in pole position tra le persone più simpatiche tra tutti i “potenti” sponsor dell’evento; di fronte all’ingresso del tappeto rosso, la postazione del gruppo bancario ha ospitato Carlo Verdone, Ricky Tognazzi, Valentina Cervi e molti protagonisti italiani e stranieri del festival, mettendo a disposizione dei fortunati invitati ogni tipo di golosità a tutte le ore del giorno e della sera. Altra location strategica e blindatissima è lo Spazio F e Ypsilon, situata nei pressi dell’Auditorium. Diretto dall’occhio vigile di Susanna Maurandi, lo spazio, durante il giorno, è uno dei posti dedicati ai photocall e alle interviste degli attori e dei registi mentre di sera ospita i party più glamour, come quello della casa di produzione Fandango e quello del Nordic Film Fest. L’essere defilato, come posto, è molto utile a depistare i fanatici che passano le giornate a rincorrere i propri beniamini. Il personaggio cult di questa settima edizione del film festival è senza dubbio Sylvester Stallone, alla faccia di chi va in giro dicendo che a Roma quest’anno ci sono solo celebrità di serie B. Sly, come lo chiamano i facenti parte del suo entourage, sulle orme del suo personaggio più amato, l’inossidabile Rocky Balboa, ha partecipato ad un incontro con i giovani della borgata romana di Tor Bella Monaca per raccontare la sua esperienza di attore dalle difficoltà degli esordi al successo pla-
netario. Un'altra celebrità sembra che sia passata a Roma: purtroppo però non è andata oltre le quinte dell’Auditorium. Mi riferisco a Jude Law, invitato dal direttore Marco Muller ma tenutosi alla larga da tutti per la calvizie incipiente ed un sovrappeso poco consoni all’immagine di un sex symbol. Hanno dato buca invece le star del quarto ed ultimo capitolo della saga vampiresca “Twilight”. Di Robert Pattinson e Kristen Stewart, che sembrerebbe essere l’attrice più pagata del momento nonostante la giovane età, non si è sentito neppure un sospiro. Non hanno avuto tutti i torti, il film è una discreta carnevalata anche se probabilmente è quello che ha subito le maggiori pressioni per ottenere un biglietto. Alla vigilia di martedi 13 non si sentiva parlare altro che di Bella e Edward! Eppure in contemporanea sono stati diversi i film internazionali “firmati” che sono stati presentati nelle diverse sezioni. Fra questi “Goltius and the Pelican Company” diretto da Peter Greenaway e interpretato da Flavio Parenti, attor giovane bello e snob che quatto quatto si sta imponendo più nelle pellicole straniere, era il fidanzato della figlia di Woody Allen in “To Rome with Love”, che in quelle italiane. Purtroppo il Parenti, nonostante abbia interpretato il ruolo del principe azzurro nella versione fiction della favola “Cenerentola”, non buca lo schermo e non lo riconosce nessuno. Solo l’occhio clinico di chi scrive lo ha potuto notare al buffet della serata promossa da Alitalia e dedicata al cortometraggio in bianco e nero, diretto da Antonello Sarno e prodotto da Tiziana Rocca, sugli aeroporti romani che negli anni della Dolce Vita erano frequentati dalle celebrità quasi quanto la mitica Via Veneto. A farla da padrona, però, alla fine,
è stata come sempre la Disney che, come accadde al festival di Venezia qualche anno fa, ha scelto l’Italia per presentare in anteprima assoluta il nuovo film animato di Natale intitolato “Ralph Spaccatutto”. Il tappeto rosso, calcato da volti famosi accompagnati dai figli, tra cui anche il regista Paolo Virzì, che ha doppiato la caramella verde assistente del Re, e il piccolo figlio avuto dalla bellissima moglie Micaela Ramazzotti, era un inno al Natale, con albero altissimo e circondato di regali e tante Babbe Natale che accoglievano gli ospiti sotto una tormenta di neve finta. Peccato che la temperatura romana di quel giorno sfiorava i 25 gradi centigradi. La storica casa di produzione ha sfornato l’ennesimo capolavoro questa volta dedicato, dopo gli incubi notturni di “Monsters & Co”. ai videogiochi. Adatto a grandi e piccini, il protagonista, ha assicurato il successo che certamente metterà d’accordo tutte le categorie di spettatori strappando un sorriso sia agli snob tradizionalisti che ai più moderni sostenitori dell’evoluzione in tutti i campi. Anche la Dreamworks non ha mancato l’appuntamento con il festival offrendo ad una platea, che ha visto tra le prime file il Presidente di BNL mescolato tra una folla festante di bambini, il suo ultimo capolavoro firmato da Guillermo del Toro e Peter Ramsey: Le 5 leggende! Commovente il finale della storia dedicata a tutti coloro che non vogliono smettere di credere alla magia del Natale, delle uova di Pasqua, della Fatina dei Dentini e soprattutto dei Sogni D’Oro: il regista Ramsey, sotto lo sguardo commosso di Muller, si è trattenuto tra i bambini autografando i biglietti d’ingresso e disegnando gli schizzi dei protagonisti del film! In un momento difficile come questo, rispolverare gli antichi valori è certamente di buon auspicio per il futuro nostro e dei nostri figli!
FACCE DA FESTIVAL Da sinitra: la madrina dell’evento Claudia Pandolfi, Carlo Verdone e Claudia Gerini, Sylvester Stallone insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno e il direttore del Festival Marco Muller.
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A T S I V R E L’ INT
PROTAGONISTA DEL FILM DI PAPPI CORSICATO “IL VOLTO DI UN’ALTRA”, LA BELLISSIMA LAURA CHIATTI PRIMA SPIEGA A IOSPIO PERCHÉ NELLO SHOWBIZ CONTA PIÙ L’ESSERE CHE L’APPARIRE, POI RACCONTA COSA L’HA SPINTA A SOTTOPORSI A UN INTERVENTO DI CHIRURGIA ESTETICA AL SENO
IN QUESTO LAVORO BISOGNA CEDERE ALL’APPARENZA di Roberta Beta
A
mio avviso è stata l’attrice migliore di questa settima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma: Laura Chiatti, esempio viven-
te di come il vino buono possa stare comodamente a riposare in una botte piccola. Forse il personaggio di Bella, protagonista del film grottesco “Il Volto di un’altra”, le si confà particolarmente. Eppure nel ruolo di una donna
affamata di successo e disposta a tutto pur di restare il più a lungo possibile nell’Olimpo delle celebrità scalcagnate del rutilante mondo della televisione trash, la Chiatti è fortissima. A me piacque an-
che nel film “Scandalosa Kiara” e nonostante l’attrice umbra abbia ricevuto perfino il premio Razzie, come peggior interpretazione nel film diretto da Carlo Verdone “Io, loro e Lara”, credo che registi di calibro come Roberto Faenza e Pappi Corsicato, non si avvalgano di artisti improvvisati per i loro lavori. Perfino il cinema americano l’ha voluta in una parte diretta da Sofia Coppola. Il film è “Somewhere” e racconta la storia di un divo americano vittima del suo successo. Ho incontrato Laura in occasio-
COPPIA D’ASSI Laura Chiatti e Alessandro Preziosi, protagonisti diel film “il Volto di un’altra” sfilano sul red carpet del Festival Internazionale del Cinema di Roma.
ne della conferenza stampa del film presentato in concorso al festival. Laura, come ti sei avvicinata al personaggio di Bella? In realtà Bella è un personaggio molto lontano da me ma soprattutto è un tipo di donna che io non ho mai nemmeno conosciuto. Io non avendo fatto mai teatro non ho una preparazione studiata per entrare nel personaggio che devo interpretare, seguo semplicemente il mio istinto. E a cosa ti sei ispirata per interpretarla? Mi sono messa alla prova, in realtà. Bella è una donna contaminata dal contesto in cui vive, un contesto finto e superficiale. Nonostante questo, ad un certo punto della sua vita lei pensa perfino di avere un’anima, non solo un volto e un corpo e si trova a vivere in pieno conflitto tra “essere” e ”apparire”. Ma il dubbio dura poco.
www.iospio.it Per Laura conta più l’essere o l’apparire? Per me, che faccio questo mestiere, credo che contino entrambi. Mi spiego meglio. Come attrice spesso mi trovo costretta a cedere all’apparire. Io di mio, invece, sono un tipo assai poco ambizioso perché mi basterebbe affermarmi nel mio piccolo. Purtroppo, però, e questo è il lato meno bello della medaglia, sono talmente esposta per lavoro che a volte metto in dubbio perfino le mie certezze. Sei vanitosa? Per niente, figurati che non mi guardo mai riflessa per quanto sono insicura. Perché allora indossi sempre dei tacchi vertiginosi che ti mettono in mostra? Quella dei tacchi è una mia fissazione, forse perché non essendo una pertica, anzi diciamo pure che non raggiungo nemmeno l’altezza media, sui tacchi mi sento a mio agio. Nel film dici una frase assurda: “Piuttosto che rinunciare ai tacchi venderei un rene”. Non è un po’ forte come affermazione? Normalmente non mi piace interferire sulle sceneggiature dei
Venerdì, 16 novembre 2010 film ai quali lavoro, io tendo a fare la mia parte e basta ma quella frase sono stata io a dirla spontaneamente, probabilmente perché ai tacchi io non potrei mai rinunciare. È una frase eccessiva, me ne rendo conto, ma nel contesto del dialogo ci stava perfettamente e allora, insieme al regista, abbiamo deciso di lasciarla. Tu sei favorevole alla chirurgia plastica? Io di base sono contraria agli abusi. Quelle donne che ad un certo momento della loro vita decidono di tirarsi la faccia trasformandosi in maschere tutte uguali non le capisco. Ti confesso una cosa: all’inizio di questo film avevo pensato di aumentare un po’ il mio seno perché dopo le riprese io dimagrisco sempre talmente tanto che mi ritrovo completamente piatta. L’ho fatto subito dopo!
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NINA MORIC DICE ADDIO AL SILICONE “GLI UOMINI MI RENDEVANO INSICURA”
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ra il club delle pentite del silicone può contare su un altro illustre membro. Nei giorni scorsi, infatti, anche Nina Moric ha deciso di fare mea culpa e di tornare al naturale. Un cammino che l’ex naufraga ha pensato bene di annunciare nel salotto televisivo di Silvia Toffanin. “Ho tolto le labbra e tutto il resto” ha annunciato Nina a Verissimo, riferendosi al silicone con cui si era fatta gonfiare labbra e altre parti del volto. Ma la Moric, che anche senza chi-
RITOCCATA Anche Laura Chiatti ha ceduto alla tentazione di farsi aiutare dalla chirurgia estetica.
ESPERTA La dottoressa Fiorella Donati è un vero punto di riferimento per i vip (e non solo) che vogliono ricorrere al bisturi.
delle celebrità deluse dai “ritocchini” è in continuo aumento. Una tendenza che, per il chirurgo dei vip Fiorella Donati, si spiega con un cattivo approccio alla materia. In molti, infatti, desiderano assomigliare a qualcun altro senza cercare di tirare fuori di meglio da se stessi. Così, viste le premesse, il risultato non può che essere fallimentare. Come fare, dunque, ad avvicinarsi alla chirurgia estetica senza avere rimpianti? Il primo trucco, secondo la dottoressa, è quello si scegliere bene il chirurgo. “Spesso chi si è pentito si è messo nelle mani degli inesperti - ha detto la dottoressa - a volte le persone non scelgono quello che reputano il miglior chirurgo, ma si affidano o all’amico dell’amico o agli incapaci. In questo modo si avranno solo cattivi risultati”. In secondo luogo, bisogna gestire nel migliore dei modi la fase post operatoria. “Jamie Lee Curtis si è lamentata della chirurgia estetica - ha aggiunto la dottoressa - lei si è sottoposta a una ‘lipoaspirazione’, ma quello è un intervento definitivo dopo il quale bisogna stare attenti a non ingrassare perché si mette peso nelle zone limitrofe. Lei ha messo su pancia e braccia grosse ma è normale, da qualche parte il grasso deve pur andare. Tutti gli attori hanno “rifatto” qualcosa, maschi compresi, ma chi riesce a nascondere l’intervento è perché ha fatto ginnastica o una dieta”. Insomma, il messaggio è arrivato forte e chiaro: guai a pensare che un semplice intervento possa risolvere tutti i problemi in un colpo solo. Per quello ci vorrebbe la bacchetta magica.
rurgia estetica può contare su una bellezza davvero fuori dal comune, ha voluto anche spiegare i motivi che erano alla base della sua scelta di “ritoccarsi”. “Avevo accanto uomini che mi rendevano insicura – ha spiegato – avevo bisogno di mettere sempre qualcosa in faccia perché non mi sentivo mai a posto”. Un paradosso per una donna capace di far schiattare di invidia molte delle sue colleghe, al quale ora l’ex moglie di Fabrizio Corona ha deciso di mettere fine con l’aiuto di un chirurgo estetico che “ha tolto tutte quelle cose che aveva messo – ha aggiunto la Moric – sono d’accordo con la chirurgia estetica ma quando è eccessiva ci si rovina”. Poi, prima dei saluti, ecco che la Moric ha voluto rispondere alle parole di Corona sulla sua fragilità. “Io non sono fragile, io sono vulnerabile e sensibile - ha voluto chiarire l’ex modella serba - Sono io che proteggo Fabrizio. È lui che ha bisogno di me”. Negli ultimi tempi, però, il numero SGONFIATA Nina Moric è solo l’ultima delle “pentite” della chirurgia estetica. L’ex modella ha deciso di togliersi il silicone e tornare a un aspetto più “naturale”.
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O R E T S E DALL’ LA VITTORIA DI OBAMA? È TUTTO MERITO DELLE... MUTANDE DI KATY PERRY
PROBLEMI DA FIRST LADY
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MENTRE LA MAMMA DELLA BRUNI FINISCE NELL’OCCHIO DEL CICLONE, LA CINA CHIEDE ALLA MOGLIE DEL FUTURO PRESIDENTE DI CONGEDARSI DALLA MUSICA PER NON OFFUSCARE IL MARITO. PROPRIO COME ERA SUCCESSO IN FRANCIA CON SARKOZY
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na vittoria frutto del suo programma, del suo carisma e della sua capacità di presentarsi come simbolo della modernità che avanza? Niente affatto. Se Obama è riuscito a farsi rieleggere alla guida degli Stati Uniti il merito è tutto di un paio di mutande. Anzi, di un paio di boxer di Katy Perry. La cantante, che per tutta la durata della campagna elettorale è stata una delle più accese sostenitrici di Barack, avrebbe infatti voluto mettere il suo zampino in una rielezione che ha fatto storia. A svelare il singolare retroscena ci ha pensato il Sun. Pochi giorni prima delle elezioni, la bella Katy avrebbe regalato al presidente un paio di boxer portafortuna con sopra impressa la faccia dell’inquilino della Casa Bianca. Così, ora che tutto è andato come sperava, la Perry avrebbe deciso di spifferare ad amici e conoscenti il suo simpatico dono, rivendicando per sé i meriti della rielezione di Obama. E chissà se, al momento di conoscere i risultati, Barack stesse indossando proprio quelle mutande.
TROPPO FAMOSA Peng Liyuan, moglie del futuro presidente della Cina Xi Jinping.
ANCHE LA CINA HA LA SUA CARLÀ di Geraldine di Poppa
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IMPEGNATA La bella Katy Perry è stata una delle più accese sostenitrici di Barack Obama durante le ultime elezioni americane.
n altare del 1500 ha messo nei guai la famiglia di Carla Bruni. Sì perché Marisa Borini Bruni Tedeschi, vedova dell’industriale e compositore piemontese Alberto Bruni Tedeschi e mamma dell’ex premiere dame francese, è finita al centro di una singolare controversia giudiziaria. Secondo l’accusa, infatti, l’ottantaduenne signora avrebbe portato all’estero un preziosissimo altare in terracotta, risalente al sedicesimo secolo, uscito dalla scuola del ceramista fiorentino Adrea Della Robbia. Niente di strano se non fosse che l’opera, comunque di proprietà della famiglia piemontese, non può oltrepassare i confini nazionali senza l’autorizzazione della Sovrintendenza dei Beni Culturali. Una mossa incauta, che ha fatto formulare al PM l’ipotesi di reato per esportazione illecita (punito con un anno di reclusione o con una multa fino a 5mila euro). Da qui il procedimento davanti al giudice del Tribunale penale di Roma, il gup Alessandra Boffi, dove la signora Bruni Tedeschi ha patteggiato il mimino della pena.
Ma se sua madre ha dovuto fare i conti con questo intoppo internazionale, Carlà può consolarsi con la soddisfazione di aver “fatto scuola” anche all’estero. Anzi, in Cina. Il prossimo presidente della Repubblica Popolare, Xi Jinping, si trova a dover affrontare le stesse problematiche che avevano fatto masticare amaro al suo “collega” Nicolas Sarkozy. Anche Xi, infatti, è sposato con una donna molto più famosa di lui. Sua moglie è la cantante Peng Liyuan, generale maggiore nell’esercito cinese (anche se nel corpo artistico) e volto arci noto della tv del suo Paese. Una fama dovuta soprattutto alla ripetuta partecipazione di Peng al Capodanno cinese, vero evento da 24 ore di trasmissione dove molti cantanti-militari esaltano a ritmo di musica le meraviglie del partito. Purtroppo per la Liyuan, però, in Cina non esiste la figura della “first lady”, così le è stato (non troppo) gentilmente chiesto di farsi da parte in modo da non oscurare il marito con la sua fama. Quando si dice, l’amore.
NEI GUAI Marisa Borini Bruni Tedeschi, vedova dell’industriale e compositore piemontese Alberto Bruni Tedeschi e madre dell’ex Premiere Dame francese, si deve difendere per un altare di terracotta.
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“CARO PAUL, TI VOGLIO BENE”. PIPPA MOLLA LA PENNA, YOKO ONO FA PACE CON MCCARTNEY Finalmente Yoko Ono può staccarsi l’etichetta di “strega”. Dopo che per decenni l’artista giapponese era stata additata come la causa dell’allontanamento di John Lennon dai Beatles e, quindi, dello scioglimento del quartetto di Liverpool, ora le cose sembrano essersi aggiustate. Anche
STRANA COPPIA Yoko Ono e Paul MacCartney hanno preso parte alla colonna sonora del nuovo film di Judd Apatow “This Is 40”.
perché il mese scorso Paul McCartney aveva spiegato come la vedova di Lennon non c’entrasse nulla con la fine dei Fab Four. “Anche se non ci fosse stata lei – aveva detto Paul ad Al- Jazeera - prima o poi, in un modo o nell'altro John se ne sarebbe andato comunque". Parole, queste, che hanno riempito di gioia la musicista, che ha voluto ringraziare pubblicamente McCartney per aver messo fine a quelle odiose voci. "Pensavo che la gente sapesse che non ero io la responsabile - ha detto Yoko in un'intervista al Guardian - ma sorprendentemente molte persone ancora lo credevano. Così ora vorrei dire 'Grazie, Paul ... Ti voglio bene, ti voglio bene'". Recentemente, però, il cantante ha deciso di tornare sull’argomento nel corso di una nuova intervista, concessa stavolta al conduttore britannico David Frost. "Lei certamente - ha detto Paul durante la chiacchierata che andrà in onda in questo mese- non è stata la causa della rottura: la band era già in crisi. Quando è arrivata Yoko, John è stato molto attratto dalla sua visione delle cose. Lei gli ha mostrato un altro modo di vivere e di essere. In quel momento era però già tempo per John di lasciare. Sarebbe successo comunque, in un modo o nell'altro". Negli ultimi mesi, però, “Macca” ha avuto affrontare un altro grattacapo. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, infatti, lo scorso maggio il bassista e sua moglie Nancy Shevell hanno rischiato seriamente di morire. I due, che si dirigevano verso la casa nell’Est Sussex, erano a bordo del loro elicottero quando il pilota ha perso il controllo del velivolo a causa di un mancamento, rischiando così di schiantarsi contro un albero. Per fortuna, però, Paul e Nancy se la sono cavata solo con un grande spavento.
Altro che nuova J. K. Rowling. Sembra proprio che Pippa dovrà trovarsi un novo lavoro il prima possibile. A poco più di una settimana dal lancio, infatti, la sua guida al party perfetto è già candidata al poco invidiabile titolo di flop letterario dell’anno. Così, dopo aver fatto il pieno di recensioni negative ed essere stato bollato dai critici come la “summa di tutte le ovvietà”, il volume della Middleton non si è mosso dagli scaffali delle librerie. A nulla sono servite le sontuose campagne pubblicitarie e la sforbiciata sul prezzo di copertina (passato da 25 a 12,5 sterline): in una decina di giorni il libro di Pippa ha fatto registrare solo 2mila esemplari venduti. Una vera e propria batosta per la Middleton che, però, si può consolare con l’anticipo di 400mila sterline (il record assoluto in Gran Bretagna per una scrittrice esordiente) che la casa editrice “Penguin” ha
già versato sul so conto. E pensare che durante la presentazione, accompagnata da un'elegante colazione in un locale di Chelsea, la giovane si era augurata di essere così "fortunata" da avviarsi a una promettente "carriera di scrittrice". Visti i risultati, Pippa dovrà ricredersi e scegliere un’altra strada. Niente paura, però, la Middleton è in buona compagnia. Sono tanti, infatti, i vip che hanno fallito nelle vesti di
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Venerdì, 16 novembre 2012
io SPIO 21
DA JAMES BOND A DAVID PATRAEUS IL SUO LIBRO È UN FLOP ANCHE PER LE “SPIE” SONO TEMPI DURI scrittore. Basti pensare che l'epopea autobiografica di Wayne Rooney dedicata ai
suoi 10 anni nella Premier League (primo appuntamento editoriale nell'ambito un contratto stellare: 5 milioni di
ACCONTO RECORD La casa editrice Penguin ha versato a Pippa ben 400 mila sterline per il suo libro “Celebrate”. La somma rappresenta l’anticipo più cospicuo per esordiente mai fatta registrare nel Regno Unito. sterline per 5 libri in 12 anni) ha venduto solo 6mila copie, mentre l'inno alla paternità scritto da Alec Baldwin (“A Promise to Ourselves. A Journey Through Fatherhood”) ha trovato solo 12 acquirenti.
LONDRA 25 NOVEMBRE 2012
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di Geraldine di Poppa Ebbene sì, Daniel Craig è parente di James Bond, quello vero. A renderlo noto è il sito Ancestry.com, specializzato nelle ricerche genealogiche, che è giunto alla curiosa scoperta che l’attore che interpreta l’agente 007 sarebbe parente del famoso ornitologo statunitense James Bond, fonte d’ispirazione per lo scrittore Ian Fleming. Secondo lo studio dei ricercatori inglesi, Bond e Craig avevano un rapporto di parentela con il Re Edoardo III d’Inghilterra, Josh di Gaunt, duca di Lancaster. Lo scrittore, che stava cercando un nome che fosse il più noioso possibile per il protagonista del suo primo libro Casino Royale, prese in prestito il nome dell’ornitologo per dare forma al suo agente con licenza di uccidere. “Quando ho scritto il primo romanzo – ha detto Fleming - ho voluto che l’agente fosse estremamente noioso, un uomo poco interessante, volevo che fosse mero strumento”. Di questi tempi, però, sembra proprio che gli agenti segreti siano sotto l’occhio del ciclone. In questi giorni, infatti, è circolata la notizia delle dimissio-
ni del direttore della Cia, l’agenzia per la sicurezza nazionale americana, il generale David Petraeus, l’uomo che ha messo fine alla guerra in Iraq e ha guidato quella in Afghanistan. Il motivo dell’addio? Un tradimento amoroso. L’agente della Cia avrebbe tradito sua moglie con la biografa, Paula Broadwell autrice del libro “All inn: the education of general David Petraeus”, la relazione potrebbe risalire ai tempi in cui entrambi si trovavano in Afghanistan. L’Nbc afferma che l’amantescrittrice non solo è sposata e ha due figli, ma è anche sotto indagine dell’Fbi perché accusata di aver provato ad accedere alle email di Petraeus con l’intento di trovare informazioni segrete. È proprio vero che “il bello delle storie di famiglia è che non sai mai quello che puoi trovare”.
SPIA E FATTI SPIARE Daniel Craig ha dichiarato che interpretare l’agente segreto più famoso del mondo ha di fatto “compromesso” la sua privacy”.
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Venerdì, 16 novembre 2012
VINTAGE
L’OROSCOPO
io spio
da venerdì 16 a giovedì 22 novembre Ariete: Situazione un pochino precaria, ma sapete bene che la colpa di tutto questo è vostra. Ci sono dei colleghi con i quali varrebbe la pena collaborare o di cui avere timore! Fate un po' voi! Consiglio: Cercate di guardarvi intorno! KEIRA KNIGHTLEY
(NEW JERSEY, 1 MAGGIO 1984)
Gemelli: Non contate troppo, su promesse fatte a voce o su parole dette tanto per farvi stare tranquilli! Purtroppo non è ancora giunto il momento di mettere in pratica i vostri sogni. Consiglio: Non fermatevi alla superfice delle cose! HEIDI KLUM
(BERGISCH GLADBACH, 1 GIUGNO 1973)
Cancro: Avrete proprio bisogno della vostra verve e della vostra spontaneità per concludere degi affari importanti, senza pensare troppo al risultato finale. Consiglio: Cercate di usare tutti i vostri contatti! KIERA CHAPLIN
(BELFAST, 1 LUGLIO 1982)
Leone: In questa settimana è probabile che vi facciate delle idee sbagliate su acuni collaboratori o su alcuni colleghi, ma questo vostro modo di considerare le persone a volte, si rivela limitante. Consiglio: Dovreste dare una possibilità in più agli altri! AMY ADAMS
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LEE MARVIN
(TEDDINGTON, 26 MARZO 1985)
Toro: Forse questa settimana il lavoro non sarà proprio il vostro primo pensiero, poiché avrete altro a cui pensare, a torto o a ragione! Se non starete attenti, potreste combinare qualche guaio. Consiglio: Dovreste darvi una svegliata! KERRY BISHE
“LIBERTY VALANCE” di Joe Denti “Le vecchie case sono esattamente come gli essere umani, sempre piene di sorprese” (Lee Marvin)
N
ato a New York il 19 febbraio 1924, Lee Marvin era figlio di un dirigente pubblicitario e di una scrittrice di moda. Fin da bambino, dimostrò un carattere forte e indipendente che lo portò ben presto ad essere un ribelle tra i banchi di scuola. Espulso da diversi istituti per cattiva condotta, da adolescente si trasferì, con i genitori, in Florida dove si appassionò alla caccia e alla pesca, nei selvaggi territori dell’Everglades. Terminati gli stu-
(VICENZA, 20 AGOSTO 1974)
Vergine: In questo momento non state usando il modo più giusto per affrontare il vostro lavoro, quello di pretendere troppo da tutti, solo per ottenere un risultato migliore. Consiglio: Considerate di più i sentimenti delle persone! JÉRÉMIE ELKAÏM
(PARIGI, 29 AGOSTO 1978)
Bilancia: Alcune questioni che riguardano il vostro passato forse potrebbero alterare il vostro giudizio su alcuni affari che dovreste portare a termine. Ora, però, siete sicuramente più maturi. Consiglio: Non abbiate paura di sbagliare alcune valutazioni! SAMANTHA BARKS
(LAXEY, 2 OTTOBRE 1990)
Scorpione: Sicuramente avrete la vostra bella rivincita, anche nei confronti di quelli che vi hanno abbandonato sul più bello perché non si fidavano più delle vostre capacità! Consiglio: Concludete un affare che avete iniziato da tempo! ANTHONY KIEDIS
(GRAND RAPIDS, 1º NOVEMBRE 1962)
Sagittario: Settimana in cui dovrete continuare per la vostra strada e non scendere a compromessi con chi vorrebbe farvi credere di non essere all’altezza. Alla fine le vostre qualità emergeranno. Consiglio: Non svendete il vostro talento! AMANDA SEYFRIED
(ALLENTOWN, 3 DICEMBRE 1985)
Capricorno: È giunto il momento di abbattere qualche barriera che avevate alzato con colleghi, per permettere loro di collaborare e di riuscire, insieme, a costruire qualcosa di concreto! Consiglio: Focalizzatevi di più sul vostro futuro! VANESSA PARADIS (SAINT-MAUR-DES-FOSSÉS, 22 DICEMBRE 1972) Acquario: Se in questa settimana vi porrete dei limiti, allora avrete buone opportunità di portare a compimento i vostri obiettivi. Il vostro problema infatti è di perdervi sempre in mille cose diverse. Consiglio: Non abbiate paura di restare delusi! RAMSEY NASR
(ROTTERDAM, 28 JANUARI 1974)
Pesci: Dovrete dare una svecchiata alla vostra immagine di perfezione e staticità, dando la precedenza a tutte quelle mansioni che più sfruttano la vostra fantasia e creatività. Consiglio: Cercate di non pensare solo al lavoro! YOLANTHE SNEIJDER-CABAU
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(IBIZA, 19 MARZO 1985)
MOSTRI SACRI Lee Marvin in una scena del famoso film “L’uomo che uccise Liberty Valance”. La pellicola può contare su un cast d’eccezione composto da John Wayne, James Stewart e Vera Miles. di alla St. Leo University, il richiamo all’avventura lo indusse ad arruolarsi nella United States Marine Corps. Durante la seconda guerra mondiale, partecipò alla vittoriosa battaglia di Saipen, nel Pacifico, dove gran parte della sua divisione fu falciata dal fuoco delle mitragliatrici giapponesi, nella conquista del monte Tapochan. Nel corso di un’azione d’assalto i proiettili nemici lo colpirono ai glutei procurandogli una lesione al nervo sciatico. Sarebbe andata peggio se alcuni colpi non fossero stati deviati dalle monete che teneva nella tasca posteriore dei pantaloni. I dottori raccontarono che, quando si svegliò sulla nave ospedale, Marvin pianse per la vigliaccheria di non essere più al fianco dei suoi compagni in battaglia. Mentre lavorava come idraulico in un teatro di New York, dopo es-
sere stato decorato e congedato dal Corpo dei Marines, fu casualmente notato dall’impresario di uno spettacolo che lo chiamò a sostituire un attore infortunatosi durante le prove. Una piccola parte che gli procurò altri ingaggi Off-Broadway e che lo incoraggiò a tentare la fortuna a Hollywood. Inizialmente, venne utilizzato sui set come consulente nelle scene di combattimento e l’uso delle armi. Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1951, anno in cui sposò Betty Ebiling, e la sua gavetta durò fino a quando Fritz Lang trovò in lui la faccia e il fisico giusto, per dar vita ad uno spietato gangster, che sfigura la protagonista con il vetriolo, in “Il grande caldo”. Pubblico e critica rimasero sconcertati per la violenza raccontata nella pellicola e Marvin continuò a rafforzare la sua immagine adatta alla parte del “cattivo”. Giunse al culmine di questo filone con il personaggio di Valance, in “L’uomo che uccise Liberty Valance”, 1962, diretto da John Ford, al fianco di John Wayne e James Stewart. Con Ford, instaurò un solido legame d’amicizia, tanto da essere uno dei pochi ad avere il permesso di salire sulla barca del regista, appassionato di pesca d’altura, specialità nella quale Marvin era un campione. Erano gli anni in cui le sue colossali sbornie con gli amici divennero famose nell’ambiente di Hollywood. Sotto l’effetto del whiskey, rivelava un’immagine completamente diversa dai suoi personaggi. La sua allegra simpatia venne notata da Elliot Silverstein, che lo affiancò a Jane Fonda, nel western comico “Cat Ballou”,1965, dove Marvin si esibisce in un duplice ruolo che gli valse l’Oscar e l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, come miglior attore protagonista. Nel 1967, è nel cast del film, per cui verrà ricordato nella storia del cinema, “Quella sporca dozzina”, di Robert Aldrich. Il successo fu tale che
CATTIVO (SOLO SUL SET) Lee Marvin ha vinto il premio Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Cat Ballou, commedia western diretta da Elliot Silverstein nel 1965. l’anno successivo,tornò ad indossare la divisa, affiancando il più celebre degli attori giapponesi, Toshiro Mifune, in “Duello nel Pacifico”, di John Boorman. I due film lo trasformarono nel beniamino dei soldati impegnati durante la guerra del Vietnam, e lui, con il grado di tenente della riserva, spesso si ritrovò con loro al fronte. Nel 1970, dopo il divorzio, si sposò con una cara amica, conosciuta ai tempi di Woodstock, Pamela Feeley, decidendo di vivere lontano dai riflettori, trasferendosi nel suo ranch, a Tucson, in Arizona. Nella moltitudine dei ruoli interpretati, verso la fine della sua carriera fu ottimo protagonista in “Gorky Park”. Accanito fumatore e bevitore, Lee Marvin, posò elmetto e fucile, il 29 agosto 1987. Gli fu fatale un infarto. Aveva solo 63 anni.
PISTOLERO Marvin ha recitato con Claudia Cardinale, Burt Lancaster nel film “I Professionisti”, 1966. Lee interpreta il ruolo di Henry, veterano dell’esercito ingaggiato insieme ad altri tre specialisti per salvare la moglie del ricco Mr Grant, rapita da un rivoluzionario messicano.