ROMA • SABATO 20 OTTOBRE 2012 • WWW.M ETRO NEWS.IT
OLIMPICO ORE 20,45 Gli spalti dell’Olimpico si annunciano pieni per una sfida avvincente. Davanti si troveranno due grandi squadre; una, la Lazio, col vento in poppa, vuole vincere, l’altra, il Milan di Allegri, è obbligata a portare a casa il risultato.
Miroslav Klose
Alexandre Pato
SFIDA CHAMPIONS
Sabato 20 ottobre 2012
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BRASILE, CONFEDERATIONS CUP: FIFA PREOCCUPATA PER LAVORI STADI Il segretario generale della Fifa Jerome Valcke ha espresso “profonda inquietudine” per lo stato dell'avanzamento dei lavori in alcuni degli stadi che a giugno del 2013 dovrebbero ospitare la Confederations Cup in Brasile, prova generale dei Mondiali dell'anno successivo.
Stadi di proprietà
Lotito invoca la legge
Lazio
Disposizione tattica: 4-5-1 A DISPOSIZIONE BIZZARRI, CARRIZO, CIANI, SCALONI, BROCCHI, EDERSON, STANKEVICIUS, CANA, ONAZI, ROCCHI, KOZAK, FLOCCARI
Marchetti
Konko Biava
Dias
SQUALIFICATO Sculli
Lulic
Candreva È FERMA IN PARLAMENTO la legge sugli stadi. Quella che permetterebbe al nostro Paese di mettersi al passo con altri ben più evoluti come Spagna, Gran Bretagna e Olanda, tanto per citarne qualcuno, che hanno tutti adottato una normativa sugli stadi di proprietà. La legge che permetterebbe di abbandonare i vecchi impianti, come l’Olimpico di Roma, è invocata a gran voce anche dal patron della Lazio Claudio Lotito: “Mi auguro che con le dovute modifiche sia approvata in fretta”, diceva qualche giorno fa a Panorama.it. Approvato dalla Camera, il testo è ora in corso di approvazione al Senato dove sembra che l’iter si sia bloccato in una sorta di limbo. “Il Senato deve fare un sforzo. Due anni fa varò all’unanimità una norma che non conteneva appesantimenti burocratici. Alla Camera sono state aggiunte quattro righe che vanno assolutamente tolte – tuona il presidente biancoceleste - perché rappresentano un retaggio di carattere borbonico che un Paese civile e democratico come l’Italia, che insegue trasparenza, non può consentire. Nel 2012 non può esistere il potere di veto”, ammonisce ancora Lotito. Se quelle quattro righe verranno rimosse, secondo il numero uno della Lazio, “in un mese ci sarà la legge… È un problema di volontà e in questo Paese nessuno è intervenuto mai come all’estero dove lo Stato ha finanziato la costruzione di nuovi stadi”. Lotito chiede certezze dalla legge e poi, promette, presenterà subito un progetto per la realizzazione di una vera e propria cittadella Biancoceleste che sia aperta 24 ore su 24. METRO
Gonzalez
Hernanes Ledesma
Mauri
Klose
Milan
Disposizione tattica: 4-2-3-1
A DISPOSIZIONE GABRIEL, ZAPATA, ANTONINI, MEXES, ACERBI, NOCERINO, CONSTANT, FLAMINI, PAZZINI, PATO, NIAN
Abate
Amelia
SQUALIFICATI Ambrosini
Bonera Yepes
De Jong
De Sciglio
Emanuelson
Montolivo Boateng Bojan El Shaarawi
Dirige Paolo Tagliavento Ad arbitrare Lazio-Milan in programma questa sera alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico, sarà Paolo Tagliavento della sezione di Terni. Assistenti saranno Di Liberatore e Cariolato, mentre il IV Uomo è Nicoletti. Tagliavento poche settimane fa è stato al centro di contestazioni dopo l’espulsione del tecnico del Napoli Walter Mazzarri negli spogliatoi del Ferraris alla fine del primo tempo di Samp-Napoli. Ad attaccare a testa bassa l’arbitro il figlio del presidente biancazzurro Aurelio De Laurentiis. METRO
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Sabato 20 ottobre 2012 SENEGAL SQUALIFICATO DOPO SPARI ALLO STADIO Domenica scorsa, a quindici minuti dalla fine di Senegal Costa d'Avorio, valida per le qualificazioni per la Coppa d'Africa, i tifosi di Dakar hanno iniziato a appiccare incendi e sparare provocando la squalifica della loro squadra. La vittoria è andata alla Costa d’Avorio che nella partita di andata aveva vinto per 4 a 2.
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Prendiamoli con le pinze Parola di tecnico
“IL MILAN ARRIVERÀ QUI per
fare bella figura e conquistare punti. Dobbiamo essere altrettanto bravi per non concedere niente e vincere la partita. La mia squadra deve essere sempre un gradino sopra all’avversario, indipendentemente da come si chiama”. Diceva questo ieri, nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro di stasera, il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic. Perché lui, nonostante i pronostici favorevoli ai suoi, non si fida affatto della squadra rossonera. “Il Milan è stata sempre una grande squadra, si deve affrontare al 120%. Dobbiamo prendere con le pinze questo Milan ferito e che ha tanta rabbia e voglia di prendere punti per riscattarsi”, ha detto l’allenatore biancoceleste. Anche se le due squadre si guardano da due opposti capi della classifica Petkovic sa che non basta esse-
re favoriti per battere il Milan, bisogna dimostrarlo sul campo: “Mi aspetto una Lazio con più rabbia dell’avversario”, ha detto. Del resto il tecnico non nasconde l’importanza di questo incontro anche a livello personale: “È una delle partite più importanti della mia carriera”, ha ammesso ieri a Formello, anche perché la Lazio è a un nuovo esame di maturità, per dimostrare che sa vincere anche con le grandi. “Per noi è uno dei tanti esami di maturità ed è importante per il prosieguo del nostro cammino. Sarà difficile dominare contro i Rossoneri ma domani si vedrà la maturità della mia squadra”. È una sfida importante, sul livello delle sfide contro il Napoli e Tottenham, dove abbiamo alternato cose buone e meno buone. Spero che riusciamo per 90 minuti a dimostrare il nostro valore”. METRO
Vladimir Petkovic invita i suoi a non sottovalutare l’avversario
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OSSERVATORIO VIMINALE, SUPPORTER SONO UNA RISORSA DA VALORIZZARE I tifosi sono una risorsa: è quanto è emerso dalla riunione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che si è tenuta presso lo stadio Meazza di Milano, presieduta da Pasquale Ciullo, e con i rappresentanti di FISSC, Federsupporters e ANDES, i capi degli steward degli stadi italiani.
Hernanes. Fantasia carioca
Mauri. Capitano nella bufera
Con quattro gol già all’attivo in questa stagione il fantasista brasiliano Hernanes è uno degli assi nella manica dello schieramento di Petkovic che ha trovato per lui la più congeniale collocazione tattica in campo. Pare che la Lazio sia talmente soddisfatta del 27enne che stia tentando di blindarlo con un contratto fino al 2018. L’attuale contratto scadrà nel 2015 ma il brasiliano vorrebbe un adeguamento della retribuzione, al momento di 1,7 milioni di euro a stagione. METRO
Mentre il mister Petkovic chiedeva alla squadra massima concentrazione per affrontare al meglio il big match con il Milan, il capitano Stefano Mauri continuava a essere nella bufera del calcio scommesse. E’ stato infatti ascoltato in settimana a Berna dai pubblici ministeri elvetici per alcuni movimenti di denaro su un conto intestato ai suoi genitori. Ha dovuto rispondere a test scritti e colloqui verbali. METRO Mauri ascoltato dai pm svizzeri per un filone dell’inchiesta calcioscommesse
Il centrocampista brasiliano ha già segnato 4 gol in campionato
Klose. Campione di fair play La doppietta all’Olympiastadion di Berlino contro la Svezia ha portato il tedesco Miroslav Klose a una sola distanza dal record, di 68 reti, di Gerd Muller come miglior bomber della nazionale tedesca. L’attaccante della Lazio ha ricevuto giovedì il Cartellino Viola, premio assegnato dalla Fiorentina a chi si distingue per gesti di fair play. Il riconoscimento è per aver ammesso il gol con la mano nella partita con il Napoli. Pensando all’incontro di oggi con il Milan, Klose vede una grande opportunità per la Lazio di dimostrare di poter lottare anche con le grandi. METRO
Candreva. Di nuovo in azzurro Dopo tre anni dall’ultima convocazione, Antonio Candreva è tornato a indossare la maglia azzurra della Nazionale di Prandelli per le amichevoli della settimana scorsa e, ammette il 25enne centrocampista romano, “debbo tutto alla Lazio. Indossare la maglia della Nazionale è il massimo per un calciatore”. Arrivato in casa biancoceleste in sordina col mercato di gennaio, in casa Lazio Candreva ha avuto la sua occasione di riscatto dopo essere finito a lungo nel dimenticatoio. E’ uno dei punti di forza della squadra di Petkovic e finora ha sempre giocato titolare in tutte le partite del campionato. METRO
È andato a Klose il premio fair play assegnato dalla Fiorentina
Candreva: “se sono di nuovo in Nazionale è merito della Lazio”.
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FEDERCALCIO: ABETE, OK INVESTITORI STRANIERI MA SERVE LEGGE STADI Ben vengano nuovi investitori stranieri nel calcio italiano. Sono i concetti ribaditi dal presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. “Ho sempre considerato un valore aggiunto la presenza nel calcio di grandi famiglie - ha spiegato Abete - ma sono positive le alleanze internazionali”.
E ora risalire la china Allegri incita i suoi uomini “RISALIRE LA CLASSIFICA”. È
Massimiliano Allegri
la parola d’ordine con cui ieri Massimiliano Allegri si è presentato in conferenza stampa per la presentazione dell’incontro odierno all’Olimpico con una Lazio super agguerrita. “La squadra sta crescendo e piano piano risaliremo la classifica - ha aggiunto il tecnico toscano - Ora porsi come obiettivo il primo, il secondo o il terzo posto è inutile. Per come abbiamo giocato avremmo meritato più dei 7 punti che abbiamo in classifica. Dobbiamo risalire, e non bastano una o due partite. Serve un filotto di risultati, a cominciare dalla partita contro la Lazio, che non sarà per nulla facile”. Intanto, finalmente,
dopo quasi due mesi di inattività è di nuovo a disposizione della squadra Alexandre Pato e Allegri ha molta fiducia e grandi aspettative nel ritorno del brasiliano che, dopo una
sfilza incredibile di infortuni, ora dovrebbe poter giocare con costanza. “Il ritorno di Pato è importante per la squadra e per lui”, ha detto il mister ai giornalisti. “E’ la prima convocazione dopo l’infortunio, sta bene fisicamente e mentalmente, ha solo bisogno di giocare e mettere minuti nelle gambe per trovare una condi-
“Il campionato è lungo” Allegri candida l’Inter a rivale delle due capolista Juventus e Napoli. “Sono le due squadre che in questo momento lottano per lo scudetto, ma il campionato è lungo - ha notato l’allenatore rossonero -. C’è spazio perché rientrino altre, e l’Inter ha tutte le carte in regola per tornare in alto e vincere lo scudetto”. METRO
zione ottimale”, tanto che Allegri non esclude a priori la possibilità di lanciare Pato da titolare: “E’ una valutazione che sto facendo, è più probabile però che giochi Pazzini”. Secondo lui “Pato sotto l’aspetto mentale sta bene. Durante gli allenamenti mi è sembrato sereno. E’ normale che non giocando da molto tempo non ha minuti nelle gambe”. Sull’incontro con la Lazio ha le idee ben chiare: “Sarà una gara difficile sia per loro che per noi, entrambe le squadre scenderanno in campo con la consapevolezza dell’importanza del match e la Lazio sta dimostrando di avere buonissime qualità”. La Lazio, Allegri lo sa bene “è una squadra tecnica, di palleggiatori, se va in vantaggio difficilmente poi subisce, dovremo fare una partita attenta a livello tattico e tecnico”. METRO
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40MILA EURO DI MULTA ALLA LAZIO PER I CORI RAZZISTI CONTRO IL TOTTENHAM La commissione disciplinare dell’Uefa ha sanzionato il club biancoceleste a causa della “condotta impropria dei tifosi durante la partita del Gruppo J di Europa League giocata in casa del Tottenham Hotspur FC” disputata a Londra lo scorso 20 settembre.
Bojan. Aspettando di segnare
El Shaarawi uomo gol Il ventenne calciatore savonese Stephan El Shaarawy, meglio conosciuto da amici e ammiratori con il soprannome di ‘Faraone’ per via delle sue origini egiziane, è l’uomo gol dell’incontro di stasera stando ai pronostici dei bookmaker. Con il gol segnato il 3 ottobre 2012, durante la partita vinta per 3-2 in casa dello Zenit, il primo per lui in Champions League, è diventato il marcatore più giovane della storia del Milan nella ChamMETRO pions.
Bojan non ha ancora segnato una rete in Rossonero.
Foto Simone Spada - LaPresse
L’attaccante serbo, in prestito dalla Roma, sul campo rossonero deve ancora prendere le misure, tanto è vero che è ancora a secco di gol. In compenso è un prolifico appassionato di social network. Su twitter ha postato di recente una fotografia che lo ritrae con il compagno di squadra Robinho, con il quale dimostra di avere una grande intesa. Peccato che entrambi abbiamo al momento collezionato lo stesso numero di reti in campionato! METRO
I bookmaker puntano sul Faraone per il gol
Amelia. Esordio di stagione
Pato. Il ritorno del papero
Da quando è al Milan Pato ha avuto 16 infortuni
Pato è finalmente pronto per fare il suo debutto stagionale dopo quasi due mesi dalla distrazione muscolare che lo ha arrestato, per l’ennesima volta, lo scorso 22 agosto. Il brasiliano partirà dalla panchina, il miglior modo per consentirgli un rientro graduale, ma sono in tanti a sperare il Papero ritrovi la via del gol e che il suo rientro dia una sferzata a questo Milan che ha bisogno come l’ossigeno dei tre punti dell’Olimpico. METRO
Esordio stagionale tra i pali rossoneri per Marco Amelia. Con il titolare Abbiati fuori gioco a causa dei non risolti problemi alle vie respiratorie, il secondo portiere del Milan oggi difende la porta dagli assalti di una Lazio agguerrita e decisa a portare a casa i tre punti della vittoria. L’incontro di oggi rappresenta una grande occasione di far vedere le sue capacità per il portiere, cresciuto nelle giovanili della Roma. METRO Oggi tocca ad Amelia difendere la porta rossonera.
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CANADA FUORI DA MONDIALI 2014, IL CT HART SI DIMETTE Stephen Hart si è dimesso da commissario tecnico del Canada, due giorni dopo l’umiliante sconfitta (8-1) contro l’Honduras che è costata alla squadra la qualificazione per i Mondiali del 2014 in Brasile. La Federcalcio canadese ha accettato le dimissioni di Hart.
Mercato 2013 si apre la caccia
Il Milan vuole Yanga-Mbiwa, la Lazio Huntelaar
SE C’È UN “MESTIERE”, CHE
non va mai in vacanza è quello di chi per professione cerca calciatori da acquistare. E in attesa della sessione invernale di gennaio 2013, gli uomini mercato delle varie squadre si muovano sullo scacchiere. Il Milan ha già puntato gli occhi su diversi campioni del prato verde. Escluso Mario Balotelli che ad Adriano Galliani piace parecchio ma costa troppo, i dirigenti rossoneri sono fortemente tentati dal mettere le mani sul difensore francese del Montpellier Yanga-Mbiwa. Sfuggito al Milan nella sessione estiva di calciomercato, Yanga-Mbiwa rimane un obbiettivo del Milan che tenterà di acquistarlo già nel gennaio 2013. Nel mirino di Galliani e dell’uomo mercato rossonero Ariedo Braida, anche parecchie stelle del campionato olandese. E non solo Kevin Strootman, del PSV Eindhoven
ma anche Bruno Martins Indi, terzino del Feyenoord. La squadra lombarda è interessata anche a Luis Carlos Almeida da Cunha, meglio noto come, Nani, l’ala portoghese del Manchester United. Anche la Lazio si guarda intorno, Il club biancoceleste fino a poche settima-
ne fa sembrava interessato a mettere le mani sull’attaccante olandese Jan Huntelaar, il cui contratto è in scadenza. Le trattative sono andate aventi, si parlava di contratto a lunga scadenza, di bonus legati ai risultati ma negli ultimi giorni pare che a Formello abbiano cambiato idea.
In casa biancoceleste intanto accelerano le trattative per il rinnovo del contratto a Senad Lulic che piace molto ai dirigenti del Chelsea. Dunque è in vista un adeguamento del contratto per il laterale sinistro bosniaco. Ancora incerto
A sinistra Yanga-Mbiwa e, in alto, Jan Huntelaar
invece il futuro di Modibo Diakitè, il cui contratto è in scadenza il prossimo giugno. L’irritazione di Lotito nei confronti del difensore francese e delle sue “richieste assurde” è forte: “Diakitè ha rifiutato proposte che gli sono arrivate dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Russia. Gli avrebbero offerto cifre importanti, ingaggi più alti dei suoi colleghi. Ha anche
rifiutato Genoa e Fiorentina, ora il ragazzo deve capire che sta perdendo la Lazio non in termini economici ma a livello ambientale. Abbiamo provato più volte con lui e col suo procuratore a fargli rinnovare il contratto. Entrambi ci hanno sempre risposto che non ci sarebbero stati problemi, ma fino ad ora non è andata così”. METRO
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PUTIN,GARANTIRE SICUREZZA SOCI 2014 e MONDIALI 2018 Il leader del Cremlino Vladimir Putin guarda lontano e chiede alle forze dell'ordine di continuare ancora più efficacemente la lotta al terrorismo e di assicurare in modo adeguato la sicurezza durante i grandi eventi sportivi, le Olimpiadi invernali di Soci nel 2014 e i Mondiali di calcio nel 2018.
Il big match di Vladimir Petkovic
Se vince la sfida col Milan, PER VLADIMIR PETKOVIC
l’ottava giornata di campionato sarà anche una prova del nove. Il big match con il Milan di Allegri per il tecnico di Sarajevo è un passaporto verso la gloria. Se la Lazio dovesse vincere la sfida, Lotito, che lo ha voluto sulla panchina di Formello, lo porterà in palmo di mano. Il fino a poche settimane fa sconosciuto allenatore è la vera sorpresa della stagione. L’Olimpico si annuncia strapieno. E Petkovic arriva all’appuntamento con le carte in regola per mettere nel paniere un buon risultato. Con Klose ed Hernanes schierati in campo punta al colpaccio. Insomma una squadra a ranghi quasi completi (ancora bloccati Radu e Diakitè, quest’ultimo anche per la querelle sul rinnovo del contratto) che sulla carta, e soprattutto per la grinta, può battere il Milan. Il tecnico bosniaco ha messo ha
punto novità tattiche: al agosto del 1963, sotto il posto del collaudato ed segno del Leone. Si è traoffensivo 4-1-4-1 proporrà sferito in Svizzera duranil 4-5-1. Una cosa è certa te la terribile guerra dei Petkovic vuole ripetere Balcani. Vive a Locarno l’impresa di Reja dello scor- con la moglie Ljiljana e so anno, quando la squa- le due figlie, Ines e Lea. dra romana riuscì a supe- E’ in possesso di tre citrare il Milan grazie a due tadinanze: quella bosniareti nel finale di partita. ca, croata e svizzera. Par“Finora abbiamo fatto il la otto lingue. In terra nostro dovere” ha detto elvetica costruisce la sua pochi giorno fa in una carriera calcistica. E non intervista. Ora aspetto la solo. E’ infatti un persoconferma di sabato: voglio naggio molto attivo anche che la Lazio dimostri di nel sociale, per la preciessere grande con le gran- sione con la locale Caritas. Nella sua carriera da caldi”. Nella Capitale il tecnico ciatore, Petković ha vinto balcanico si è subito accli- nella stagione 1984matato, ha preso casa 1985 il campioall’Olgiata a pochi minuti nato jugoslala da Formello. Stanno impa- vo con rando ad apprezzarlo maglia del Saraanche i tifosi che al suo jevo prima di esordio sulla panchina trasferirsi biancoceleste si chiedeva- in Svizzeno perplessi chi mai fosse questo “sconosciuto”. Petkovic è nato a SaraVladimir Petkovic jevo il 15
un trionfo
ra dove, a partire dal 1987, ha vestito le maglie di Chur 97, Sion, Martigny, Bellinzona, Locarno e Buochs. METRO
Il Flaminio “Col Flaminio che ci fai?” . Il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha risposto così a chi, in occasione della presentazione dell’evento “Spqr sport day”, gli chiedeva se il nuovo stadio della squadra sarà il Flaminio. “Se volete che la Lazio dopo 1-2 anni chiuda, allora questa è la soluzione. Chi lo ha mai presentato il progetto di questo stadio? L’iter è molto lungo. Uno stadio lo potremmo avere in 5-6 anni’’ METRO
Sabato 20 ottobre 2012 EGITTO: SCARSA SICUREZZA, CAMPIONATO CALCIO SLITTA SINE DIE In Egitto la Federazione (Efa) ha deciso di far slittare nuovamente, e non si sa fino a quando, l'inizio del campionato di calcio di massima serie. Il ministero dell'Interno non ha fornito le garanzie richieste sugli aspetti della sicurezza. L'inizio del campionato era previsto per il 17 settembre.
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Per la Lazio missione riuscita
Pancaro: “uno scudetto a Roma vale tre volte di più” parlare dei due scudetti conquistati rispettivamente con la maglia della Lazio e del Milan. Partiamo da questi ultimi. Quale le ha dato maggior soddisfazione?
PIPPO PANCARO, GIUSEPPE
all’anagrafe, oggi ha quarantuno anni e fa l’allenatore. Nell’attesa di avere una panchina tutta sua, siede su quella del Modena dividendola, da secondo, con il suo ex compagno alla Lazio, Dario Marcolin. Da giocatore ha vinto molto; nella sua bacheca, figurano una Mitropa Cup, due Coppe Italia, tre Supercoppe di Lega, una Coppa delle Coppe e tre Super Coppe d’Europa, per non
Non penso di fare torto a nessuno se dico che quello vinto con la Lazio ha tutt’ora un sapore diverso. Forse perché è stato il primo, forse perché a Roma sulla sponda biancoceleste si è vinto meno, forse per tante altre circostanze, ma devo dire che, anche se ho continuato a vincere a Milano, lo scudetto con la Lazio ha rappresentato l’apice della mia carriera. Credo che vincere uno scudetto a Roma valga almeno tre volte quello vinto altrove. Due Campionati vinti con due allenatori così diversi all’apparenza: Eriksson e Ancelotti.
Due allenatori che al pri-
mo colpo d’occhio possono sembrare profondamente diversi, invece erano molto simili; in particolare nella gestione dello spogliatoio, riuscendo con il dialogo e il savoir faire a far andare d’accordo le personalità dei tanti campioni che avevano a disposizione. Ferme restando la preparazione e le qualità tecnico tattiche: indiscutibili! Cosa pensa della scelta di Lotito e Tare di affidare la squadra a un allenatore praticamente sconosciuto come Petkovic ?
È una scelta che ha confermato la competenza della dirigenza biancoceleste. Pektovic è arrivato con tutti i dubbi del caso, in pochi, lo conoscevano. Ci ha messo un po’ a far metabolizzare il tipo di calcio che voleva far fare ai suoi giocatori, ma poi con il lavoro ci è riuscito. Oggi le prestazioni in campo e soprattutto i risultati par-
lano per lui: la Lazio cerca di ottenere sempre la vittoria attraverso il gioco e grande personalità. Se si pensa a questa giornata di campionato il big match è senz’altro Juventus – Napoli anche se Lazio – Milan sembra l’incontro che darà maggiori risposte, designando chi, fra le due, potrà dare fastidio alle altre due per la conquista dello scudetto.
Io sono dell’idea che la Juventus continui a essere, se possibile anche di più rispetto allo scorso anno, incredibilmente superiore alle altre. Il Napoli e la Lazio sono sullo stesso livello. La Lazio è più forte del Milan a prescindere dal risultato della partita. Anche se non deve fare l’errore di sentirsi superiore prima di giocarsela. Una brutta sconfitta potrebbe minare psicologicamente la squadra dopo quest’inizio di campionato molto positivo. METRO
Vladimir Petkovic
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MONDIALI 2022; QATAR VUOLE 1 MILIONE DI LAVORATORI STRANIERI Il Qatar ha bisogno di un milione di lavoratori stranieri in più in vista dei Mondiali di calcio del 2022 che si terranno a Doha. Lo dichiara Azfar Khan, esperto di migrazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), esprimendo la sua preoccupazione per il rispetto dei diritti dei lavoratori
La fiducia di Galliani
Ma Allegri adesso deve vincere GIORNI DI PASSIONE per Massimiliano Allegri. Dopo la sconfitta con l’Udinese, ma forse è più esatto dire disfatta, per l’allenatore dei rossoneri erano circolate voci su un possibile esonero del tecnico. E invece Allegri continua a guidare la squadra di Milanello ed ha incassato la fiducia di Adriano Galliani. L’ad rossonero è convinto, anzi, che “la squadra è in crescita” e che il Milan “è destinato ad essere più veloce nelle prossime partite”. Conclusione di Galliani: “mai pensato di sostituire Allegri”. Sia come sia l’allenatore dopo la sconfitta nel derby con l’Inter non può permettersi altri scivoloni con la Lazio. Per la sconfitta con l’Inter allegri rigira le responsabilità sull’arbitro Valeri: “abbiamo giocato bene, ma è stato lui a condizionare tutta la gara a nostro sfavore”. Con la Lazio vuole, anzi, deve vincere ma deve sta-
re intanto attento a non perdere. Il tecnico rossonero pochi giorni prima della sfida con la squadra capitolina si mostrava fiducioso: “L’obiettivo di tutti è quello di cominciare a risalire la classifica, senza stare a parlare di primo posto, secondo posto o terzo posto. Abbiamo avuto delle difficoltà e dobbiamo migliorare in diverse situazioni, ma sono sicuro che da qui in avanti le cose andranno meglio”. Nato a Livorno l’11 agosto 1967 Allegri ha iniziato la sua carriera calcistica con il Cuoiopelli nella stagione 1984-1985 e a concluso la sua carriera con gli scarpini chiodati nel 2003 con all’attivo 374 partite e 56 reti. In Serie A ha disputato 101 incontri segnando 19 reti, gran parte delle quali con il Pescara. Ha iniziato la carriera di allenatore sulla panchina dell’Aglianese, nel 2003. E’ poi passato ad allenare
la Spal e il Grosseto. Nel novembre del 2006 è stato chiamato dall’Udinese, per passare l’anno successivo (ma per pochissime settimane) sulla panchina del Lecco. Nel 2008 ha firmato un contratto annuale con il Cagliari, ottenendo il suo primo ingaggio da allenatore di Serie A. Il 25 giugno 2010 arriva l’ingaggio del Milan. Sotto la sua guida nel 2011 il Milan ha conquistato il titolo di campione d’inverno. Il 7 maggio 2011 ha vinto lo scudetto con due giornate d’anticipo grazie allo 0-0 contro la Roma. Il 6 agosto 2011 ha vinto
con il Milan la Supercoppa italiana battendo a Pechino l’Inter per 2-1. Il 13 gennaio 2012 ha prolungato il suo contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2014. A gennaio 2012 gli è stato conferito il premio come “Miglior allenatore Aic” del 2011. METRO
Massimiliano Allegri
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CALCIO: CUBA; FUGGITI ALTRI 3 GIOCATORI, INTERVIENE BLATTER A ogni partita, o quasi, della Nazionale di Cuba all'estero qualche giocatore scappa. E' successo anche a Toronto, alla vigilia della sfida per le qualificazioni mondiali. Tre calciatori sono scomparsi. Il problema preoccupa anche la Fifa e Joseph Blatter, il quale garantisce che se ne occuperà personalmente.
Il Milan ha pur sempre un nome Ielpo: “Mi sono dimesso da tifoso rossonero”
MARIO IELPO OGGI È UN
avvocato di successo. Ma la carriera forense non lo ha allontanato dal vecchio amore per il calcio che, fra 1984 il 1998, lo ha visto grande protagonista fra i pali di Siena, Lazio, Cagliari, Milan e Genoa. Te l’aspettavi che all’ottava giornata del Campionato questo Lazio - Milan valesse così tanto per entrambe le squadre?
“Da tempo ho dichiarato che quest’anno tifo Lazio. Mi sono “dimesso” da tifo-
so del Milan e, tra le squadre per cui simpatizzo, Lazio quest’anno è nettamente la più forte. Non conosco l’allenatore, mi sembra un tipo tranquillo, giudizioso, non s’inventa nulla di strano e fa quello che deve fare. Al Milan se togli Pato e Robinho, che quest’anno non abbiamo ancora praticamente visto, restano dei giocatori che nel Milan non dovrebbero esserci mai. A parte Montolivo e forse qualcun altro, restano tutti giocatori che nella loro carriera hanno giocato in squadre di secondo piano: Chievo, Genoa, Parma ecc. La Lazio invece può contare su un organico meglio assortito”. Qualcuno potrebbe obiettare che il tuo discorso vale per la difesa mentre già guardando un centrocampo formato da De Jong, Montolivo, Nocerino e Boateng non trova riscontri.
“Nocerino ha giocato tre
quarti della sua carriera al Palermo, Boateng in Inghilterra non lo volevano più. Sono dei buoni giocatori, ma di corsa e non di tecnica. Lo scorso anno hanno potuto dare un contributo fondamentale alla squadra
perché arrivavano in corsa sul lavoro di Ibrahimovic che apriva veri e propri varchi nelle difese avversarie. Oggi i varchi sono chiusi e vanno a sbattere contro un muro a causa delle loro scarse qualità tecniche”. Kevin Prince Boateng
Su queste basi sembrerebbe che fra Lazio e Milan non ci sarà partita. Ma il Milan ha pur sempre un nome che potrebbe suggestionare la Lazio.
“In realtà è uno svantaggio per il Milan, la rosa è da mezza classifica ma dovendo sopportare il peso del blasone rischia di rivelarsi ancor meno competitiva e scivolare ancora più in basso. Il problema è che in una partita secca non c’è un divario così netto, differenza che invece esiste sul campionato dove non ci sarà gara: arriverà prima la Lazio. Poi, tornando sul singolo incontro, nel calcio può succedere di tutto, il Milan ha perso con la Sampdoria in una maniera scandalosa, facendo la partita, relegandola nella propria metà campo andando sotto nell’unica sortita offensiva degli avversari. Praticamente quello che è successo alla Lazio contro il Genoa”.
Tra i biancocelesti chi ti ha colpito di più?
“Candreva, sta giocando veramente bene, mi piace moltissimo e sta dando qualcosa di più di quello che si potrebbe pretendere da lui. Poi ci sono giocatori come Klose, goal a parte, che mi piace per il suo modo d‘intendere il calcio. Lo ammiro a prescindere dalle doti tecniche e poi Marchetti che è un grandissimo portiere. Ma il vero segreto credo che sia il senso del gioco che gli ha saputo dare Pektovic”. Dove può arrivare questa Lazio?
“Sicuramente al terzo posto. Non è ancora pronta per lo scudetto, la Juve è troppo superiore, ma se saprà sfruttare eventuali passi falsi del Napoli potrebbe anche superarlo, impresa che è ampiamente alla sua portata”. METRO
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UN CONSIGLIO NAZIONALE ANTI-VIOLENZA NELLO SPORT PER LA SERBIA Il premier serbo Ivica Dacic e il suo vice Alksandar Vucic sono stati nominati ai vertici del Consiglio nazionale per la lotta alla violenza nello sport. La nomina è giunta sull’onda delle polemiche seguite agli incidenti di martedì scorso a Krusevac dopo la partita fra le nazionali under 21 di Serbia e Inghilterra.
Quest’anno la parola d’ordine è Lazio Style
Campeggia accanto all’aquilotto la nuova parola d’ordine della Lazio. È Style, come lo stile che si è data la squadra con le nuove divise formali affidate alla sartoria Boggi Milano. Trionfa il total blu per l’abito sartoriale a 2 bottoni dal fit asciutto realizzato in lana stretch “pin stripes” 280 gr. La camicia è tono su tono mentre la cravatta, in sallia di seta con righe sotto nodo, porta i colori della società con codino grigio in contrasto. A completare l’abito, una classica francesina in vitello nero abbinata alla sua cintura. Per la stagione invernale verrà aggiunto uno slipover sottogiacca, ovviamente color Navy e un cappotto con pettorina scalda collo, sempre sugli stessi toni. Stesso look, ma con un abito dal taglio più classico abbinato a camicia bianca collo Windsor, METRO sper la dirigenza e allo staff tecnico. E i tifosi? Aspettano il merchandising.
Il cuore rossonero di Facebook con Allegri Sondaggio veloce su Facebook alla pagina Milannews, luogo ufficiale sul social network della testata giornalistica rossonera. Oggetto, ovviamente, Massimiliano Allegri, per il quale la stagione non sembra essere delle più facili. La sconfitta nel derby, immeritata a sentire i commenti dei tifosi, non ha fatto altro che peggiorare le cose. Eppure i tifosi vogliono bene al loro tecnico. In pochi minuti qualche centinaio di diavoletti rossoneri hanno risposto alla domanda se Allegri debba restare al Milan o meno: oltre 300 hanno rinnovato la propria fiducia in Allegri, sperando che d’ora in poi le cose vadano meglio. In 130, invece, sono stati drastici: esonero per il tecnico rossonero, altrimenti la stagione non si salva. METRO