STADIO MILANO Massimiliano Allegri allenatore del Milan
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
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Dopo i successi in Europa i due allenatori si sfidano in un derby che vale il futuro. Per la classifica e per la loro panchina
Andrea Stramaccioni tecnico dell’Inter
Mi gioco il posto
ANDREA LEONE FILMS e RAI CINEMA presentano
CLAUDIA
GERINI CRISTIANA
CAPOTONDI SABRINA
IMPACCIATORE VINICIO
MARCHIONI
UN FILM DI
GIORGIA
FARINA
Per mantenere un segreto... ci vuole una grande amicizia
DAL 7 MARZO AL CINEMA
ANDREA LEONE FILMS E RAI CINEMA PRESENTANO AMICHE DA MORIRE UN FILM DI GIORGIA FARINA CON CLAUDIA GERINI CRISTIANA CAPOTONDI SABRINA IMPACCIATORE VINICIO MARCHIONI CON LA PARTECIPAZIONE DI MARINA CONFALONE CORRADO FORTUNA ANTONELLA ATTILI TOMMASO RAMENGHI ADRIANO CHIARAMIDA GAETANO ARONICA GIOVANNI MARTORANA BRUNO ARMANDO MIMMO MANCINI ENRICO ROCCAFORTE RORI QUATTROCCHI GIOVANNI CALCAGNO E CON GIACINTO FERRO E CON LA PARTECIPAZIONE DI LOLLO FRANCO E CON LUCIA SARDO FOTOGRAFIA MAURIZIO CALVESI MUSICHE PASQUALE CATALANO MONTAGGIO MARCO SPOLETINI (A.M.C) SCENOGRAFIA TONINO ZERA COSTUMI FRANCESCA LEONDEFF SUONO GAETANO CARITO (A.I.T.S) PIERPAOLO MERAFINO SOGGETTO E SCENEGGIATURA FABIO BONIFACCI GIORGIA FARINA PRODUTTORE ESECUTIVO PAOLO LUCIDI OPERA REALIZZATA CON IL SOSTEGNO DELLA APULIA FILM COMMISSION IL FILM È STATO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO E IL PATROCINIO DELLA REGIONE PUGLIA - ASSESSORATO AL MEDITERRANEO, CULTURA E TURISMO UNIONE EUROPEA INIZIATIVA CO-FINANZIATA DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) DELLA U.E. VIAGGIARE IN PUGLIA DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA-MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’À CULTURALI QUESTO FILM E’ STATO REALIZZATO CON IL SOSTEGNO TAX CREDIT AI SENSI DELLA LEGGE 244/2007 UNA PRODUZIONE ANDREA LEONE FILMS CON RAICINEMA PRODOTTO DA ANDREA E RAFFAELLA LEONE REGIA GIORGIA FARINA
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Domenica 24 febbraio 2013
A tutto derby L’Inter schiera un 4-3-1-2 1 26
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L’Inter deve fare a meno di Pereira (fermato per un turno dal Giudice Sportivo) e di Ranocchia, fuori dai giochi per la distorsione al ginocchio (salvo un’infiltarzione dell’ultimo minuto). Il Milan recupera Antonini e, mentre è ancora in dubbio lo stato fisico di Nocerino, è certo che Allegri dovrà fare a meno di Flamini (che ha ancora problemi muscolari alla coscia sinistra). Pazzini, invece, nonostante il dolore al ginocchio partirà dalla panchina. 1 4 26 40 55 21 10 17 14 99 8
HANDANOVIC ZANETTI CHIVU JUAN JESUS NAGATOMO GARGANO KOVACIC KUZMANOVIC GUARIN CASSANO PALACIO
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ABBIATI DE SCIGLIO MEXES ZAPATA CONSTANT MONTOLIVO MUNTARI BOATENG NIANG BALOTELLI EL SHAARAWY
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Il Milan sceglie il 4-3-3 32 5
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ARBITRO: PAOLO MAZZOLENI
Il designatore Braschi ha scelto l’arbitro della sezione CAN di Bergamo per dirigere il big match della settima giornata di ritorno. Assistenti: Niccolai e Giordano. Arbitri Addizionali: Banti e Gervasoni. Quarto ufficiale: Maggiani.
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Panchine in bilico La stracittadina decisiva anche per i due tecnici
Rumors danno Allegri vicino alla panchina della Roma
Un derby che vale una stagione. La prossima. Sì perché tanto Allegri quanto Stramaccioni sanno alla perfezione che un pezzetto della loro riconferma per il prossimo anno passa (anche) per la gara di stasera. Normale, quindi, che la vigilia della stracittadina sia stata all’insegna della pretattica. Ieri il tecnico rossonero aveva fissato la sua conferenza stampa per le 13,45, ma poi, visto che il collega nerazzurro aveva messo in agenda il suo appuntamento con i giornalisti per le 15, Allegri si è esibito in un colpo di teatro: spostare l’incontro con la stampa alle 18. Una pretattica nella pretattica che è servita a aggiungere un pizzico di sale all’incontro. Come se a rendere più saporita questa sfida non ci avessero già pensato le gare di Coppa che hanno incoronato il Milan come favorito d’obbligo per il derby. Una considerazione che non trova d’accordo Stramaccioni. “Il Milan favorito? Non la penso così -
Stramaccioni: “i miei calciatori e il mio presidente sono la mia forza”
ha detto l’allenatore - conosco il potenziale della mia squadra. Anche nella scorsa stagione sembravamo dover essere solo sparring partner. E poi, invece...”. Il tecnico dell’Inter, che ha vinto due derby su due, ha deciso di fare un po’ di melina anche sull’impiego di Antonio Cassano, che potrebbe partire dalla panchina. “Possono esserci esclusioni eccellenti - ha ammesso - questo non vuol dire che Cassano non giocherà. Metterò in campo l'Inter migliore”. Inevitabile, in conclusione, un
accenno alla prima gara di Balotelli con la maglia rossonera. “Ho sentito tante discussioni su Mario, ma i tifosi interisti non hanno bisogno di lezioni di comportamento da nessuno”. Massimiliano Allegri, dal canto suo, smorza: “Balotelli? Sa bene che atmosfera troverà. Sarà preso di mira dagli avversari. Sarà una prova di maturità perché deve pensare solo a giocare e placare i suoi istinti”. E, sulla gara, avverte: “Dobbiamo cercare di rimanere davanti all'In-
ter in classifica”. Già perché Allegri, tentato dalle sirene romaniste, sa l’importanza del derby di stasera. “È un momento decisivo - ha ammesso - tre mesi fa ci avevano già fatto i funerali. Stasera il Milan farà una gara diversa da quella di mercoledì con il Barcellona, sappiamo che affronteremo una squadra che ha voglia di rivalsa. Ha giocatori di qualità che possono risolvere la partita con una giocata. Non dovremo avere presunzione, sarà una gara equilibrata”.
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Domenica 24 febbraio 2013
Il derby...
Beppe Bergomi: “Giocare contro Balotelli è una motivazione in più. L’Inter vincerà 1 a 0”
Nel 1982, a soli 19 anni, Beppe Bergomi si è laureato campione del Mondo con l’Italia
MILANO: Un esordio dolce come il primo bacio. Quando Beppe Bergomi ha debuttato nella stracittadina di Milano era il 6 settembre del 1981. Una gara di Coppa Italia terminata 22 grazie a un gol dello “Zio” a un minuto dalla fine. Oggi, a trentadue anni di distanza, per l’ex difensore interista il derby della Madonnina conserva ancora il sapore speciale di
un match da vincere a tutti i costi. Una partita che, anche ora che è una delle voci più apprezzate di Sky Sport (stasera commenterà il derby insieme a Fabio Caressa), Beppe non riesce a considerare come tutte le altre. Il Milan arriva alla stracittadina con un punto di vantaggio sull’Inter. Se lo aspettava? Sinceramente è una grandissima sorpresa. All’inizio della stagione vedevo una grande differenza fra le due squadre. L’Inter mi sembrava la favorita per lo scudetto mentre il Milan lo vedevo lontano dalle prime. Va dato merito alla società rossonera per aver tenuto duro con un allenatore che alla fine è riuscito a trovare la quadratura del cerchio. Come si spiega questa involuzione dell’Inter? Non è semplice. La situazione è critica, ma paradossalmente è a un punto dalla Champions. Certo, l’assenza di Milito è grave ma può essere gestita. Sono ancora convinto che l’Inter sia una buona squadra costruita per vincere subito. Senza Milito chi può essere l’uomo derby? Guarin. Lui è l’unico che in questo momento può spaccare in due la partita con lanci e verticalizzazioni. Dov’è, invece, che i nerazzurri possono andare in sofferenza? Bisogna capire come le due squadre sono riuscite a recuperare dalle partite di Coppa. L’Inter non deve
ricadere negli stessi errori di Firenze. L’importante è che la squadra non conceda campo e gli attaccanti aiutino in fase di copertura. Se gioca da squadra allora l’Inter può vincere. Il punto debole di questo Milan? Io sto sentendo solo critiche verso la difesa del Milan, ma la coppia è la migliore che possono schierare in questo momento. Mexes ha esperienza e, se resta concentrato, è un buon giocatore, Zapata è veloce e utile. Il problema è che se non viene coperta dal centrocampo, qualsiasi difesa va in difficoltà. L’Inter deve stare attenta, sfruttare le palle inattive e lavorare bene sul mediano basso del Milan. Se Guarin riesce a pressare bene lì, con le ripartenze corte possono fare male. Come andrà a finire Vincerà l’Inter. Gioca in casa, ha grandi motivazioni e poi gioca contro Balotelli. Un pronostico? Il suo collega Costacurta ha detto che fi nirà 2-2… È arrivato Ponzio Pilato! Secondo me vince l’Inter 1-0. Lei si ricorda il suo primo derby? Certo. Era il 6 settembre 1981, Coppa Italia. È finita 2-2 con un mio gol all’ottantanovesimo. Aveva dei riti scaramantici prima della partita? No, c’erano un po’ situazioni strane. Per me era importante la barba. Se vincevamo la lasciavo. Sono molto religioso, non credo alla scaramanzia. L’attaccante rossonero che più l’ha messa in diffico tà? Gullit e Van Basten. Due giocatori davvero straordinari. ANDREA ROMANO
Beppe Bergomi, campione del mondo con la Nazionale nel 1982, è stato inserito nella “FIFA 100”, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, redatta in occasione del centenario della Fifa. In 20 anni di militanza nelle fila dell’Inter ha collezionato oltre 500 presenze, 2 Scudetti, 1 Supercoppa italiana, 1 Coppa Italia e 3 Coppe Uefa.
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Domenica 24 febbraio 2013
...degli ex
Billy Costacurta: “Ora il Milan è la squadra più in forma del campionato. Finisce 2 a 2”
MILANO. I suoi primi 90 minuti in Serie A li ricorda ancora oggi. Difficile dimenticarli: era il 20 dicembre 1987 e a San Siro si giocava il derby. Sacchi, quel giorno, doveva fare a meno di Franco Baresi. Nemmeno il tempo di pensarci e la “6” del Milan che si apprestava a vincere tutto finì sulle spalle di Alessandro Costacurta. Iniziò così una storia lunga vent’anni, piena di successi. La storia di un predestinato per cui “il derby non può essere una partita qualsiasi”. Nemmeno oggi che ha smesso gli abiti da calciatore e ci racconta le sue sensazioni nell’immediata vigilia. Il Milan arriva a giocarsi la stracittadina a +1 dall’Inter, se lo aspettava? Sinceramente no. Ma credo che, in gran parte, sia dipeso dal comportamento dell’Inter, che nelle ultime giornate ha rallentato sensibilmente. Il Milan ha avuto il grande merito di invertire la rotta dopo la prima parte di stagione molto deludente, Allegri ha fatto un buonissimo lavoro ed è riuscito a trovare la quadratura in corsa. Però, se i nerazzurri non avessero rallentato così drasticamente, la rimonta sarebbe stata impossibile in così poco tempo. Senza l’uomo derby Milito, qual è il pericolo principale per la difesa milanista? Ne cito due: Guarin e Palacio. Il primo è il classico giocatore che può spezzare le difese avversarie, ha uno strapotere fisico impressionate e una buonissima tecnica. Invece i movimenti dell’argentino possono dare molto fastidio ai centrali avversari. Tra l’altro, partiti Thiago Silva e Nesta, Allegri non ha una coppia da grandissima squadra. Non è un caso che abbia alternato diversi uomini in quella posizione, ma chiunque dovesse giocare rischia di andare in difficoltà. Balotelli, invece, l’uomo più atteso. Che clima troverà? È facile prevedere che i fischi sovrasteranno gli apBilly Costacurta ha giocato nel Milan per 20 stagioni, vincendo 7 Scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Coppe dei Campioni, 4 Supercoppe Uefa e 2 Coppe Intercontinentali.
plausi, visto che l’Inter gioca in casa. Di sicuro al suo ingresso ci sarà una gran confusione, ma non credo che, per lui, possa essere un problema. Basta la prima giocata riuscita e passa tutto in secondo piano. Cosa ha il Milan più dell’Inter? La condizione fisica, nell’ultimo tratto di Campionato è tra le squadre che hanno fatto meglio, nel 2013 è senza dubbio la migliore, risultati alla mano ha una media punti da scudetto. Al contrario, l’Inter è in grande difficoltà. E in questi momenti, per forza di cose, non puoi avere la tranquillità mentale che serve per giocar bene. Lei che rapporto aveva con la stracittadina? Da giocatore la vivevo con serenità, l’unico derby che ho sentito emotivamente è stato quello nella semifinale di Champions, ma lì ci giocavamo tantissimo. Ero abituato a disputare incontri importanti, forse per questo motivo riuscivo sempre a dormire la notte prima della gara, ma di certo non posso dire che sia una partita qualsiasi. Tra l’altro, io ho fatto l’esordio da titolare proprio in un derby, e l’ho vinto. Giocai in coppia con Filippo Galli, indossai la “6” di Baresi che era squalificato. Come finisce stasera? Vi avverto che con i pronostici sono davvero un disastro, nel 95% dei casi sbaglio. Volete saperlo lo stesso? Sì…
Ci sono tanti fattori che mi portano a pensare che possa finire in parità, ma non uno 0-0. In tutta onestà, le due difese non mi trasmettono grande fiducia. Ma Allegri e Stramaccioni hanno a disposizione punte di grandissima qualità. Mi sbilancio e dico 22: Balotelli e Montolivo per il Milan, Guarin e Palacio per l’Inter. FLAVIO DI STEFANO
Billy Costacurta, stasera inviato speciale sul campo per Sky Sport
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Dal rossonero al nerazzurro
Il faccia a faccia di Fantantonio col passato
Cassano all’Inter cominciò così: “Strama. Oh, Strama. Bene bene”. Era il 6 maggio 2012, il giorno del derby di ritorno: nel sotto passaggio, che dagli spogliatoi porta al terreno del “Meazza”, Milan e Inter erano una di fronte all’altra. Il talento di Bari Vecchia vestiva ancora il rossonero, eppure già ammiccava all’altra sponda dei Navigli. Qualche tempo dopo fu proprio Stramaccioni a rivelare l’aneddoto che diventò subito tormentone. “Wes mi ha detto: ‘questo è un fenomeno’”. Fantantonio si era già informato sulle referenze del suo prossimo allenatore e, di lì a poco, sarebbe uscito allo scoperto. Dal
ritiro della Nazionale lancia la prima stoccata alla società: “Vedrò se resto al Milan o no. Io un’Idea ce l'ho, ma la dico a chi so io”. Antonio non si sente più importante a Milanello e poco importa se la società lo ha assistito da vicino nella delicatissima operazione che ha subìto al cuore. Ormai vuole cambiare aria e vuole farlo alla sua maniera: con scarsa sobrietà. “Cassano chiedeva di andare via – racconterà Galliani a trattativa conclusa – mandava sms in continuazione all'allenatore e a me. Era un martello continuo”. A fine agosto Inter e Milan trovano l’accordo (anche Pazzini rientra nell’affare).
Nel primo giorno da nerazzurro, Antonio si presenta così: “Dopo l’Inter c’è il cielo”. Lo stesso cielo verso cui lanciò la maglia rossonera, dopo la trasformazione di un rigore che valse il 3-0 nel derby e un’espulsione per doppio giallo. Poi continua: “Al Milan non ho sbagliato io, qualcun altro che sta sopra l'allenatore ha sbagliato, prometteva, tanto fumo e niente arrosto era, per questo sono dovuto andare via. Se era Galliani? Lo state dicendo voi”. Stasera, in nerazzurro e senza Wes, proverà a dare un dispiacere a Galliani e salvare la panchina di “Strama”.
COLPI DI G ENIO E ‘CASS ANATE’ Il giocatore di Bari Vecchia ha vestito le maglie di Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan e Inter, mettendosi in luce per le sue giocate fantasiose ma anche per il carattere ribelle e poco incline alle regole. Fabio Capello, ai tempi della panchina giallorossa, coniò per le sue inteperanze il termine ‘cassanate’. Celebre rimane l’imitazione proprio del tecnico friulano che Antonio regalò (involontariamente) alle telecamere ai tempi del Real Madrid.
Cassano ha segnato solo un gol nel derby di Milano. Allora, però, vestiva rossonero
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Dal nerazzurro al rossonero
La prima volta di Balo con la maglia del Milan
La storia tra Mario Balotelli e l’Inter è finita il giorno in cui il “Triplete” ha smesso di essere solamente un sogno folle; quando ha preso i contorni di qualcosa che somiglia al destino. Perché, se batti 3-1 il Barcellona nell’andata delle semifinali di Champions, è segno che il grande Dio del Calcio ti ha messo gli occhi addosso. Tutto il popolo nerazzurro, quel 6 aprile 2010, aveva in mente solo la finale di Madrid. Troppo poco, invece, per Mario. Un talento cristallino che spesso deve fare i conti con un carattere complesso, incline alla sindrome da “Why always me?”. Non poteva sopportare i fischi che gli erano
piovuti addosso dopo un tiro senza senso da 30 metri, poco importa se l’Inter era quasi in finale dopo 38 anni. Appena finita la partita, con la rabbia che continuava a montare, si è tolto la maglia e l’ha gettata in terra. Ha mandato al diavolo uno stadio intero, il suo stadio. Eppure, già un mese prima, aveva messo a dura prova la pazienza dei tifosi interisti. È il marzo 2010 quando Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, oltre al Tapiro d’oro gli consegna una maglia del Milan, con tanto di numero 45 e il suo nome sulle spalle. Davanti alle telecamere si rifiuta di indossarla ma, una volta al-
lontanata la troupe, non resiste alla tentazione e si guarda allo specchio vestito di rossonero. Tutto sommato sta bene e inizia a farci un pensierino. Un tarlo che non lo abbandona nemmeno nei due anni e mezzo alla corte di Mancini. A gennaio la pazza idea di un suo passaggio al Milan comincia a diventare qualcosa di più di una voce. Quando apre il calciomercato Berlusconi nega l’interesse per l’attaccante definendolo “Una mela marcia”. Una mela marcia che, qualche settimana dopo, acquisterà per 20 milioni di euro. Mario ringrazia e con la nuova maglia segna 4 gol in 3 partite.
CROCE E DELIZ IA DEL CAL CIO NOS TRANO Anche Mario Balotelli è celebre per i suoi colpi di testa, soprattutto fuori dal campo. L’attaccante, dopo aver vinto lo storico Triplete con l’Inter, è approdato al Manchester City dove, nonostante godesse della massima fiducia da parte dell’allenatore Roberto Mancini, non è riuscito a rigare dritto. Così, dopo essere venuto quasi alle mani col tecnico durante un allenamento, Supermario è tornato in Italia per vestire la maglia del Milan. Questo è il suo quarto derby milanese, il primo però tra le fila rossonere.
A inizio gennaio Berlusconi aveva definito SuperMario una “mela marcia”
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Vittorie nei derby Inter imprendibile
Nerazzurri in vantaggio, ma il Milan ha realizzato l’unico “cappotto”
Con quello di oggi, le partite che hanno visto scontrarsi nel campionato di Serie A i due club, sono 158. Guidano la classifica dei derby nel campionato italiano i nerazzurri, in vantaggio sui rossoneri di 10 lunghezze, con 59 vittorie contro le 49 del Milan.
I PAREGGI In totale le due squadre hanno pareggiato 49 volte, ma il segno ‘x’ negli utlimi 24 anni si è fatto vedere ben poco in schedina, per la precisione una sola volta. Infatti il pareggio tra Inter e Milan manca in Serie A da ben 16 sfide, l’ultimo risale all’ottobre 2004
quando il match terminò a reti inviolate. I rossoneri, poi, si sono aggiudicati la stracittadina con maggior scarto di gol nella storia. Era il maggio del 2001 e finì 6-0 per il Milan.
l’Inter che si è imposta sei volte nelle ultime otto partite disputate con il Milan nel massimo campionato, vincendo anche sei degli ultimi sette derby giocati come squadra ospitante.
COSÌ IN CAMPIONATO LE VITTORIE Le ultime tre stracittadine Il Milan finora ha collesono state appannaggio del- zionato nove vittorie e tre pareggi, perdendo solo una delle ultime 13 gare di campionato (4-2 contro la Roma). L’Inter invece, nelle ultime 5 giornate, ha vinto solo una volta (in casa contro il Chievo) nonostante vada in rete da 10 partite consecutive (media di 2 gol a partita). Purtroppo non è altrettanto invidiabile il fatto che i nerazzurri non abbiano subito gol solo in tre occasioni. ATTENTI A... Fredy Guarin: dotato di un gran tiro, può essere l’arma in più di Stramaccioni.
Christina Abbiati: “che bravi El Shaarawy e Boateng”
Mario Balotelli: non ha mai segnato nel derby di Milano.
Capitan Zanetti, per lui questo è il derby numero 40