tadio S
Doni
Cassetti
Mexes
Juan
Simplicio
Riise
De Rossi Perrotta
Menez Totti
Borriello
ROMA • MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2011 • WWW.METRONEWS.IT
Romiao
Stad co i Olimp .45 ore 20
Dubbio Borriello-Vucinic Doni per Julio Sergio
Roma
Doni
Cassetti
Mexes
Juan
Simplicio
Riise
De Rossi Perrotta
Menez Totti
Shakhtar Out Kucher Pericolo Adriano
Srna
Chygrynskiy
Pyatov Rakitskiy
Rat
Jadson Gai
Hubschman
Willian Douglas Costa
Borriello Luiz Adriano
Srna
Chygrynskiy
Pyatov Rakitskiy
Jadson Gai
Hubschman
Willian Douglas Costa Luiz Adriano
Contro lo Shakhtar Totti e compagni cercano punti e stimoli per raddrizzare la stagione
Rat
LA RIPARTENZA CHAMPIONS LEAGUE Sfida chiave all’Olimpico Giallorossi per il riscatto Ucraini a viso aperto
Pre-partita
p. 3
Ranieri «Gruppo unito»
Pre-partita
p. 4
Lucescu «Voglio i quarti»
L’intervista
p. 2
Giannini «Roma, credici»
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
2
Borriello, sogno Champions Nel suo curriculum una “Coppa con le orecchie” c’è già, quella che il Milan vinse ad Atene contro il Liverpool, il 23 maggio 2007. In verità Marco Borriello poté vedere solo i suoi compagni alzarla dalla tribuna. Oggi, in maglia giallorossa, per il bomber napoletano si presenta la grande occasione di vivere una Champions da protagonista. La Roma si affida ai suoi gol per proseguire a sognare sulla strada di Wembley.
pre-partita
ROMA
L’intervista
Il principe Giannini: «Roma, credici!»
All. Ranieri IN PANCHINA Lobont N. Burdisso Castellini Taddei Brighi Greco Vucinic
Disposizione tattica:
Doni
Cassetti
Mexes
4-3-1-2
Juan
Simplicio
Riise
De Rossi Giuseppe Giannini, nato a Frattocchie il 20 agosto del 1964, è stato una bandiera della Roma. Nella sua quasi ventennale carriera di calciatore ha vestito per 15 anni la maglia della Roma, diventando anche suo capitano. Ha militato anche nelle file di Sturm Graz, Napoli e Lecce. Dal 2004 è allenatore. Nelle coppe europee ha giocato 38 gare, con all’attivo 7 reti, disputando una finale di Uefa (1990/91) persa contro l’Inter. Un turno agevole per la Roma? «Nemmeno per idea. Lo Shakhtar è una squadra veloce e non sarà semplice affrontarla. Poi l’allenatore Lucescu conosce bene il calcio italiano». Cosa può fare la differenza? «Di sicuro l’attacco della Roma, perché se Totti, Vucinic, Menez e Borriello stanno bene sono decisivi. Occhio però alla fase difensiva, perché sarà importante fare risultato pieno all’Olimpico, per andare a giocare in Ucraina con le spalle coperte». La Champions può diventare l’obiettivo primario della Roma? «Certo, la Roma deve crederci e andare il più avanti possibile per vedere cosa succede. Tutti i giocatori hanno voglia di togliersi una grande soddisfazione».
Perrotta
Menez
ROMA.
Totti
Borriello
All. Lucescu IN PANCHINA Khudzhamov Chyzhov Ishchenko Stepanenko Teixeira Moreno Eduardo
SHAKHTAR DONETSK Srna
Chygrynskiy
Pyatov Rakitskiy
Disposizione tattica:
4-4-1-1 Rat
Jadson Gai
Hubschman
Willian Douglas Costa Luiz Adriano
Arbitra Benquerença, con la Roma un solo precedente
Tocca al portoghese Olegario Benquerença arbitrare Roma-Shakhtar Donetsk. Gli assistenti saranno i connazionali Bertino Moranda e Joao Santos. Il lusitano ha già incrociato i giallorossi in Champions, nella sfida del 31 ottobre 2006 con l’Olimpiakos, terminata 1-1. I precedenti di Benquerença con le squadre italiane sono in tutto dieci, con 4 vittorie ‘azzurre’, 2 pareggi e 4 sconfitte. La scorsa stagione il portoghese ha diretto la semifinale di Champions tra Inter e Barcellona.
Stadio
Metro Stadio è uno speciale di Metro, quotidiano indipendente del mattino pubblicato dal lunedì al venerdì e distribuito gratuitamente da N.M.E. New Media Enterprise Srl Registrazione n. 788 del Tribunale di Milano del 15 dicembre 2006. Direttore responsabile: Giampaolo Roidi Realizzazione S.E.T. s.r.l. Via Fattori, 3/c 10141 - Torino - tel 011 3350411 - fax 011 3828355 - e-mail: direzione@editriceset.it Pubblicità Visibilia2 Pubblicità via della Purificazione 94/95 Roma Tel: +39 06.95.21.32.00 Corso Garibaldi 99 Milano Tel: +39 02.36.58.67.50 Stampa, Litosud srl, via Carlo Pesenti, 130 - 00156 Roma Amministratore unico Mario Farina Sede legale N.M.E via Carlo Pesenti, 130 00156 - Roma
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
Menez, ora o mai più Claudio Ranieri lo ha più volte ribadito negli ultimi tempi: Menez è l’uomo che può fare la differenza in questa Roma. In autunno era arrivata la “benedizione” di Bruno Conti: “Jeremy è più forte di me”. Che questa sia l’annata più bella del francese in maglia giallorossa lo dimostra anche la convocazione del ct Blanc per la partita col Brasile. E il “piccolo Zidane” vuole ribadirlo anche in Champions.
3
pre-partita
«Lottare fino alla fine» Mexes: «Il gruppo è unito»
La formazione
J. Sergio out In porta Doni Totti c’è
ROMA. Nel momento più
delicato della stagione giallorossa, Claudio Ranieri non abbandona i panni del condottiero. La sconfitta contro il Napoli all’Olimpico ha con tutta probabilità messo in archivio il discorso scudetto, ma il tecnico giura di non aver smarrito nemmeno un briciolo di entusiasmo. “Ne ho ancora tantissimo, perché me lo trasmettono i giocatori”. Con i quali, ribadisce sempre Ranieri, non c’è alcun problema: “Ho detto ai giocatori che se il problema ero io sarei andato via. Loro mi hanno detto di no. Stiamo bene e lotteremo fino alla fine. I nomi dei miei sostituti? Solo gossip”. L’obiettivo, adesso, è dimenticare l’incubo Cavani e le contestazioni di Trigoria. “Il ko con il Napoli - dice il tecnico -
Julio Sergio non recupera e tra i pali si riaffaccia Doni. Lobont si accomoda in panchina. Mexes farà coppia con Juan al centro della difesa, con Cassetti e Riise terzini. Castellini e Burdisso sono pronti a subentrare. A centrocampo Pizarro è ancora out e il trio in mediana sarà formato da De Rossi, Perrotta e Simplicio. Convocati anche Taddei, Greco e Brighi. Confermato Menez sulla trequarti. L’attacco è il vero dubbio di Ranieri: solo all’ultimo si saprà se sarà Borriello o Vucinic ad affiancare Totti. In panchina anche il giovane Pettinari. METRO
DALLO SPOGLIATOIO.
Per Claudio Ranieri è già sfida verità.
è stato avvertito ma non per mancanza di stimoli. Loro hanno semplicemente giocato meglio. Ricominciamo dallo Shakhtar, che è una signora squadra. Qualcuno al momento del sorteggio aveva detto che siamo stati fortunati, ma si ricrederà. Mi aspetto
una partita molto bella. Conosco bene Lucescu e lo saluterò con molto piacere. I ragazzi sono carichi, ho fiducia”. Un ottimismo che vale anche per il campionato, dove il Milan ormai sembra irraggiungibile. Ma per il mister niente è perduto. “Abbiamo davanti
molte squadre, ma non molliamo. Il campionato quest’anno si vince a 80 punti”. Anche Philippe Mexes rassicura: lo spogliatoio è unito. “Non ci sono problemi - afferma il francese - tra di noi, è un bel gruppo. Stiamo vivendo un momento no e dobbiamo uscirne
il prima possibile. I cali di tensione? Purtroppo non sappiamo spiegarceli, forse è un problema di fiducia. A volte succede che le cose non vanno come si vorrebbe. Ma mancano ancora tante partite alla fine della stagione, e i calcoli li faremo alla fine”. METRO
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
4
Luiz Adriano, gol a ritmo di samba L’Europa si accorse di lui dopo il gol che permise all’Internacional di Porto Alegre di vincere il Mondiale per Club contro il Barcellona. Era il 2006, e Luiz Adriano era un giovane ma giù promettente talento. Arrivato in Ucraina nel 2007, il verdeoro ha subito vinto il titolo nazionale e conquistato l’anno successivo la Coppa Uefa, realizzando una rete nella finale con il Werder Brema. In questa edizione della Champions ha già siglato tre reti.
pre-partita
Lucescu «Gara complicata»
La formazione
Capitan Sirna: «Temo Totti»
Kucher ko Dubbio Eduardo
MILANO. La Roma è avvertita: lo Shakhtar non vuole dimostrare di essere una semplice meteora. Certo, il primo posto nel girone conquistato davanti all’Arsenal di Arsene Wenger è già di suo un ottimo biglietto da visita, ma Mircea Lucescu, da vecchio volpone, sa bene come seminare trappole alle squadre italiane, che ben conosce. Per questo ha voluto curare la trasferta di Roma nei minimi particolari: la squadra ucraina è arrivata in Italia già nel pomeriggio di sabato, ha preso alloggio alla Borghesiana e ha assistito alla sconfitta dei giallorossi contro il Napoli all’Olimpico. Ma il tecnico romeno non crede ad una crisi degli avversari: “La Roma - dice - è una formazione piena di grandi campioni. Siamo consapevoli dell’importanza
DALLO SPOGLIATOIO. Il dubbio di Lucescu riguarda l’attacco: schierare il solo Luiz Adriano e irrobustire il centrocampo, o affiancargli Eduardo? Per il resto, la formazione è fatta. Kucher è out e davanti a Pyatov agirà la coppia centrale RakitskiyChygrynskiy, con Srna e Rat sulle fasce. Gli altri difensori convocati sono Ischenko e Chyzhov. Ancora infortunato Fernandinho, in mezzo il tecnico avrà a disposizione Gai, Jadoson, Costa e Willian: in caso di modulo a una sola punta, è pronto Hubschmann. In panchina anche Vytsenets, Stepanenko, Teixeira e Tomas. Completano la panchina gli attaccanti Moreno e Mkhitaryan. METRO
Mircea Lucescu, Dmytro Chygrynskyy, Darijo Snra lanciano la sfida ai giallorossi.
della gara. MI aspetto senza dubbio una partita complicata, ma vogliamo raggiungere i quarti”. L’ex mister di Inter e Brescia traccia poi un parallelo tra le ultime due panchine giallorosse: “La squadra di Spalletti mostrava un calcio più fluido, questa
di Ranieri più pragmatico”. Della Roma, il capitano dello Shakhtar Darijo Sirna teme soprattutto l’attacco: “Totti, Borriello, Vucinic e Menez - spiega il difensore croato - possono creare pericoli in qualsiasi momento. Ma il nostro obiettivo è quello
di segnare almeno un gol all’Olimpico. Poi a Donetsk sarà una partita diversa”. Si aspetta una gara difficile anche il presidente del club ucraino, Rinat Akhmetov: “I giallorossi - dice - sono forti, hanno giocatori bravi. Ma noi vogliamo essere più bravi
e faremo tutto per dimostrarlo”. Pur dichiarandosi soddisfatto del raggiungimento degli ottavi, il patron degli ucraini non si accontenta: “Come ho detto dopo la vittoria sul Braga, non vogliamo fermarci qui, ma cercheremo di andare oltre”. METRO
Speciale Gamma Suzuki Way of Life.
Gamma Suzuki All Inclusive: SI NO SI NO SI NO
Clima CD Mp3 4 Airbag
SI NO SI NO SI NO
ABS Sedili sdoppiabili Euro 5
SI NO
3 anni di garanzia
a partire da e
*
8.470
*Offerta valida per immatricolazione entro il 28/02/2011, prezzo riferito a modello Alto GL 1.0 5 pt ipt esclusa. L'auto nella foto può avere accessori ottenibili a pagamento. Alto: consumo ciclo combinato: 4,4 l/100 km. Emissioni di CO2 ciclo combinato: 103 g/km. Swift: consumo ciclo combinato: 5,0 l/100 km. Emissioni CO2 ciclo combinato: 116 g/km. Splash: consumo ciclo combinato: 5,0 l/100km. Emissioni CO2 ciclo combinato: 119 g/km.
AUTOSPORT Divisione AUTOIMPORT S.p.A. dal 1957 www.autosportsuzuki.it
Centro Principale Via Salaria 745 (Aeroporto dell’Urbe) tel. 0688648329
Filiali
Via delle Tre Fontane 170 (EUR) Tel. 065922202 Via Trionfale 14123 (ang. Via Cassia) Tel. 0630310055 Via Mattia Battistini 184/F Tel. 0661240210 Via Veturia 49 (Alberone) Tel. 06784601 Via Tiburtina 1166 (GRA usc.13) Tel. 064116177 Via Appia Nuova 888/E (IV Miglio) Tel. 0671287652
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
6
Così gli ucraini in Champions La squadra ucraina si è imposta, vincendo il gruppo H e centrando la prima qualificazione agli ottavi della sua storia. Nella fase a gironi gli uomini di Lucescu si sono scontrati con gli inglesi dell’Arsenal, i portoghesi dello Sporting Braga e il Partizan Belgrado. All’attivo hanno un bottino di 12 reti fatte e 6 subite (5 a Londra contro l’Aresenal che poi arrivò secondo), 5 le vittorie e una sola sconfitta .
gli ospiti
Lo Shakhtar si affida ai suoi talenti brasiliani IL PROFILO. La Roma ha sentito in anticipo odore di quarti di finale. La gara tra i giallorossi e lo Shakhtar infatti ha rischiato di non giocarsi, quando il 28 gennaio scorso uscì la notizia della possibile esclusione delle squadre ucraine dalle competizioni internazionali. Un possibile accesso automatico alla fase successiva, la cui eventualità è poi subito rientrata con un comunicato da parte di Fifa e Uefa che hanno ricevuto le dovute garanzie riguardo le ingerenze politiche sulla Federcalcio ucraina. Il club che si troverà di fronte la squadra di Ranieri è soprannominato la “squadra dei minatori” , dal nome šachtar. A partire dagli anni novanta, con la nascita del campionato ucraino, lo Shakhtar Donetsk ha insidiato la leadership della Dinamo Kiev, fino a conquistare il primo titolo ucraino nel 2002 sotto la
Lucescu in cerca di rivincita sull’Italia
nazionale della propria storia, la Uefa, sconfiggendo in finale il Werder Brema e diventando così l’unica compagine ucraina a vincere il trofeo.
Nella stagione 2006/2007 i giallorossi sconfissero lo Shakhtar all’Olimpico per 4-0
guida dell’italiano Nevio Scala e riuscendo nell’impresa anche nel 2005, nel 2006 e nel 2008. Da lì la squadra divenne competitiva anche sul palcoscenico continentale, richiamando
giocatori di valore internazionale come Francelino Matuzalem, Ciprian Marica, Cristiano Lucarelli e Nery Castillo. Nella stagione 2008-2009 ha vinto il primo trofeo inter-
netsk per gli ucraini. Contro le squadre del paese dell’ex Unione Sovietica, la Roma ha giocato fin qui sei volte, e il bilancio è in totale parità: tre vittorie e tre sconfitte, tra le quali spicca un URNA BENEVOLA E PRECE- 1-4 a Kiev contro la Dinamo DENTI IN PARITA’. Ora lo nella stagione 2007-2008. Shakhtar Donetsk si prepara ad incrociare il destino A DONETSK SI PARLA BRASIdella Roma. Gli ucraini, LIANO. Lo Shakhtar è una allenati da Mircea Lucescu, squadra internazionale. In in patria hanno già prati- organico parecchi giocatori camente il titolo in tasca e ucraini, ma la formazione sono lanciati verso verso il titolare è composta nella 6° scudetto, il secondo con- sua totalità da stranieri. Mister Lucescu si affida al secutivo. Bene anche in Champions, gruppo brasiliano compogli arancio-neri infatti sono sto da Fernandinho, Jadson, riusciti a piazzarsi al primo Luiz Adriano, William, Douposto davanti all’Arsenal glas Costa e Texeira. Ma non nel gruppo H. Per la Roma vanno dimenticati il difencomunque è il miglior sore ceco Hubschmann, i sorteggio possibile, con- croati Srna ed Eduardo ed siderando le squadre che il nigeriano Aghahowa. Il avrebbe potuto incrociare e sorvegliato speciale della i precedenti. difesa della Roma sarà Luiz Nella stagione 2006/2007 Adriano, 23 anni attaccante goleada giallorossa all’O- veloce e col senso del gol. limpico, finì 4-0, e 1-0 a Do- METRO
IL MISTER. Mircea Lucescu
lo conosciamo bene. L’allenatore rumeno in Italia ha occupato diverse panchine. Dopo un’esperienza al Pisa, è stato direttore sportivo del Brescia ed ha allenato anche Reggiana e Inter: con gli emiliani arrivò ultimo in serie A nella stagione 1996/1997 mentre con i nerazzurri fu esonerato prima della conclusione della stagione . Successivamente ha guidato Galatasaray e Besiktas, dal 2004 guida lo Shakhtar Donetsk, con il quale ha vinto una coppa Uefa e tre campionati ucraini e contrasta il dominio della Dinamo Kiev nel calcio ucraino. METRO
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
La Roma fa gol in Borsa Oltre che avere milioni di tifosi in tutto il mondo, l’As Roma strizza l’occhiolino ai risparmiatori. Così il tifoso giallorosso, oltre che tifare, può investire i suoi risparmi sulla sua squadra del cuore e avere dei forti benefici come quando quest’estate si diffuse la voce di una possibile cessione al Gruppo Fioranelli: un balzo del 14% che fece sorridere molti risparmiatori. Nell’ultimo mese il titolo ha fatto +5,74%. Si attende la reazione della borsa dopo che le ultime notizie danno in dirittura d’arrivo l’ok alle trattative con la cordata Usa.
9
argomenti
DiBenedetto re di Roma Una settimana per chiudere ROMA. In
campionato si respira un’aria a dir poco pesante. Sull’aspetto finanziario si intravede un raggio di sole. L’amministratore delegato di Unicredit Fedrico Ghizzoni afferma senza troppi giri di parole che la trattativa va avanti: il made in Usa è ad un passo a varcare la soglia dell’Olimpico. La trattativa in esclusiva con il consorzio statunitense guidato da Thomas R. DiBenedetto è già iniziata tanto che la Movsesian, uno dei componenti del gruppo statunitense, parla già da proprietario e afferma nitidamente che il progetto, prevede di coltivare e accrescere il marketing globale, attualmente
carente. Non c’è che Quattro manager in cerca di conferma dire che oltre oceano danno per quasi concluso il passaggio anche se le parole corrono molto di più dei fatti. Eppure fino a qualche settimana fa erano in cinque sul nastro di partenza per potersi garantire l’As Roma. Cinque acquirenti a far ritornare in auge sotto l’aspetto finanziario una società che quando si trattava di investire ha sempre avuto il freno a mano tirato. Alla fine la Compagnia Italpetroli, attuale proprietaria della società, ha puntato il dito sulla cordata capitanata da DiBenedetto. A Roma vogliono uno zio d’America che Con l’arrivo del gruppo americano potrebbero cambiare ponga fine a salti mor- gli equilibri interni alla società, con l’arrivo di nuovi tali e miracoli, braccia manager e dirigenti sportivi.
Chi è Thomas l’immobiliarista ROMA. Thomas Richard DiBenedetto è un nome che è sinonimo di successo: fonda la prima società immobiliare nel 1983. Nel 1992 diventa presidente del Boston International Group, società finanziaria che investe in miniere di carbone, oro e argento. È il principale azionista della ITI International LLC, che fornisce supporto tecnico di materiali per condotte di gas e petrolio. È direttore della Alexander’s Inc., società immobiliare che l’anno scorso ha fatturato 236 milioni di dollari, e chairman della Jefferson Waterman International, società di relazioni internazionali che ha rapporti con i governi di mezzo mondo. Nella capitale ha messo piede nelle vesti di turista, poi da business-man e ora, se tutto andrà come da previsione, an-
che da presidente. Dalle intenzioni passa subito ai fatti tanto da essere avvistato in Tribuna Monte Mario a gustarsi Roma-Inter. Quella fu una serata magica in quanto un tuffo a volo d’angelo di Mirko Vucinic fece sentire per la prima volta a DiBenedetto il boato dell’Olimpico. Un brivido unico tanto da chiedere con estrema innocenza, chi fosse quel giocatore con la maglia numero nove, che fece tremare le fondamenta dello stadio. Quando prese l’aereo per Boston, si promise di ritornare a breve. Detto fatto. Infatti per la sfida casalinga con il Bari DiBenedetto era sempre seduto in Tribuna Monte Mario: ammirò un altro successo per 1-0. Anche da questi piccoli segnali si può intuire che lui può essere il nuovo Re di Roma. METRO
È un vincente: nel baseball ha vinto con i Red Sox
aperte dunque a Thomas DiBenedetto. Anche perché nel vecchio continente gli altri club si sono già affidati agli investitori stranieri. In Inghilterra dieci club (Chelsea, Manchester Utd e City, Liverpool, Arsenal, Fulham, Birmingham, Aston Villa, Sunderland, Blackburn) sono ormai in mano ai russi, arabi, americani, indiani e cinesi. A sostenere il partito degli “imprenditori stranieri” si è mosso anche Claudio Ranieri che ha dato semaforo verde all’operazione. L’allenatore giallorosso gli spalanca le porte anche se predilige comunque una scelta entro i nostri confini nazionali. Però di Berlusconi o di Mo-
ratti non se ne trovano così facilmente in giro e allora, vista anche l’esperienza inglese con il Chelsea, mette il pollice all’insù per la cordata americana. Il cammino in Champions League risulta basilare per la Roma anche sotto i fini delle entrate: 20-25 milioni di euro sono stati già garantiti per l’accesso agli ottavi ed un eventuale passaggio del turno porterebbe nuova linfa nelle casse della Roma. Ovviamente questo comporterà una valorizzazione ulteriore del club: la Sensi vuole cedere la mano, lasciando in eredità una società sana e piena di futuro e ambizioni. METRO
Gli sconfitti alla finestra
L’imprenditore Giampaolo Angelucci ROMA. Il consorzio sta-
tunitense è stato scelto a scapito di altri quattro acquirenti che avevano presentato una proposta ufficiale di acquisto per l’As Roma. A guidare il gruppo degli esclusi (in rigoroso ordine di apparizione) c’è in prima posizione Giampaolo Angelucci noto anche come “il re delle cliniche romane”, ma anche editore di “Libero” e “il Riformista”: ha presen-
tato un’offerta di acquisto che supera i 100 milioni di euro. Subito dopo c’è il fondo di Abu Dhabi Aabar, peraltro azionista per il 4,99% di UniCredit. L’offerta per l’acquisto della Roma si aggira intorno ai 130140 milioni di euro a cui si va ad aggiungere un discreto aumento di capitale. Per fare in modo che la proposta araba prendesse corpo si è mossa la Mubadala, ov-
vero il fondo immobiliare già noto sponsor del Team Ferrari in F1, formando una cordata con l’Abu Dhabi Aabar. Negli ultimi giorni disponibili per presentarsi sul nastro di partenza, è spuntata anche una pista francese. A dare il suo placet sull’operazione è Vincent Candela, campione d’Italia con la squadra giallorossa nel 2001, affermando che l’offerta presentata dai
transalpini prevede un progetto serio, ampio e dettagliato presente in circa cinquanta pagine che l’ex campione d’Italia ha letto in maniera molto interessata. Dalle piramidi è spuntato anche Naguib Sawiris, l’egiziano proprietatrio della Wind, ma la notizia che la società non è proprietaria dello stadio, lo ha tolto subito dai possibili acquirenti.
METRO
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
10
argomenti
Srna non ha dubbi sul passaggio del turno Il capitano dello Shaktar Donetsk, Darijo Srna, non ha alcun dubbio sul passaggio del turno, dichiarando apertamente che è stato un vantaggio aver incontrato la Roma negli ottavi di finale anche perché conoscono in maniera dettagliata il modulo di gioco di Claudio Ranieri, compreso i giocatori stessi. Il centrocampista classe 1982, non è un giocatore qualsiasi tanto che i più importanti club europei gli hanno puntato già occhi addosso: in Italia c’è la Juventus in pole position.
As Roma, cercasi certezza disperatamente (e presto) ROMA. Dopo la sconfitta
contro il Napoli in campionato (secondo semaforo rosso consecutivo, un solo punto nelle ultime tre gare), capitan Totti ha affermato che questa Roma dovrà correre di più: sia in campo che a livello di risultati. Se le tensioni a livello sportivo non mancano, in queste ultime ore si segnala un lievissimo rallentamento che porterà al passaggio di proprietà del club. Nella giornata nera della squadra, non arrivano, ancora, schiarite sul fronte societario: mancano ancora alcuni dettagli sulla documentazione della cordata Usa. “Rinviare” oramai è una parola che incute timore all’ambiente giallorosso a cui troppe persone stanno ricor-
rendo. Oramai sotto il profilo dei risultati si sta con fin troppa frequenza rinviando l’arrivo della vittoria “scaccia crisi”. Già perché la Roma è entrata in un tunnel che un mese fa circa nessuno aveva messo in preventivo. Così come tutte le situazioni difficili che si rispettino, ci vuole un attimo ad entrarci e un secolo ad uscirci. La tifoseria giallorossa vuole che questa svolta arrivi il più in fretta possibile e già la gara di Champions contro lo Shakthar deve essere un’opportunità da non fallire, sia in ambito sportivo che in quello monetario. “Rinviare” l’hanno pronunciata anche i vertici di Unicredit. L’atteso incontro che sancirà il via libera alla trattativa in esclusiva con
il gruppo americano di Thomas DiBenedetto, è slittato più di una volta e i tifosi in questo momento hanno bisogno solo di una cosa: certezze. Il continuo slittamento di questo atteso incontro, deriva dal fatto che la composizione della cordata statunitense potrebbe avere qualche sorpresa dell’ultimo minuto. Fino adesso la composizione prevede cinque imprenditori: DiBenedetto, Ruane, D’Amore, Pallotta e Movsesian. Non è escluso infatti che l’elenco possa allungarsi o che vi sia l’ingresso di un’altra figura che possa sostituire i sopraccitati imprenditori. La convocazione di Unicredit è comunque un ottimo segnale per la piazza giallorossa, anche perché è stata già
verificata la tracciabilità dei fondi della cordata e questo controllo ha dato esito positivo. Adesso bisogna limare i dettagli come per esempio l’invio di alcuni documenti integrativi che da Boston sono oramai alle porte della capitale per essere depositati sulla scrivania di chi dovrà sancire il tanto sospirato “ok”. Se il problema relativo al futuro del club sembra avere comunque dei risvolti positivi, adesso la risposta più importante spetta a Totti e compagni. D’ora in poi sarà vietato fallire, a partire da questa sera. METRO
Vincent Candela si è speso in prima persona per la cessione della Roma a un gruppo francese
Soltanto Totti non si discute
Sulla rosa futura decideranno gli americani. Pochi i veri incedibili ROMA. Il vero cuore pul-
sante di una Roma che sta vivendo il suo peggiore periodo di questa stagione è senza dubbio Francesco Totti. Il capitano che nonostante gli eventi non sorridono è il primo a fare da collante tra i tifosi e la società. Totti è l’anima di questa squadra e anche se viene impiegato a pochi minuti dal termine (vedi a Marassi contro la Sampdoria), non alza affatto i toni per non buttare ulteriore benzina sul fuoco. La curva giallorossa adora il suo capitano anche perché è in questi momenti che il numero dieci deve sobbarcarsi sulle spalle tutta la responsabilità di indossare una fascia che è il simbolo di un’intera città. Mai come in questo periodo le sirene di mercato sono così forti da poter anche infastidire la società. Nei momenti di maggior debolezza si fanno avanti senza pietà coloro che vogliono fare il grande colpo. Si sfrutta così a pieno la situazione delicata del club giallorosso, per strappare già adesso una promessa di trasferimento per quest’estate. In questa maniera viene anticipata di fatto la concorrenza. Si-
curamente un piatto prelibato per molti è Philippe Mexes, il quale sembra vicino ad un rinnovo ma solo perché in questo caso non si corre il rischio che la Roma possa cederlo a parametro zero. Il numero cinque giallorosso è infatti in scadenza di contratto e un suo mancato rinnovo può fare gola a molti club, che dovrebbero così trattare solo con il giocatore per definire l’ingaggio e non con la società di appartenenza. In questo caso la Roma non vuole che si verifichi tutto ciò e così è ad un passo la
tanto attesa firma: 5 milioni di ingaggio a stagione, come lui richiedeva. I club che volevano assicurarsi le sue prestazioni, Milan in primis, rimangono alla finestra anche perché adesso le carte in tavola sono cambiate. In attesa di conoscere l’evolversi dei prossimi sviluppi societari, si è calcolato che la cessione di Mexes frutterà alla società capitolina circa 10 milioni di euro, una cifra a cui la Roma non vuole di certo rinunciare. La lista dei possibili partenti in casa giallorossa potreb-
be avere anche un altro nome illustre entrato nel cuore della tifoseria: il futuro dell’esterno norvegese John Arne Riise alla Roma è tutt’altro che scontato. L’ex terzino sinistro del Liverpool è infatti molto seguito in Europa e anche negli Stati Uniti. Sulle sue tracce si è mosso da tempo il Werder Brema e anche alcuni club norvegesi starebbero provando a riportarlo in patria. Werder scatenato in questa fase di mercato in quanto ha nel mirino anche Juan. Il 32enne difensore brasiliano potrebbe
tornare così in Bundesliga dopo aver vestito la maglia del Bayer Leverkusen ma sulle sue tracce c’è anche il Flamengo. Intanto il Manchester United ci riprova per Daniele De Rossi: sono pronti infatti 40 milioni di euro. Manchester e Real Madrid stanno cercando di fargli svestire la maglia giallorossa e per fare questo Alex Ferguson avrebbe messo sul piatto anche una contropartita tecnica come Federico Macheda (attualmente alla Sampdoria) e il De Rossi, Mexes e Riise centrocampista brasiliano sono i pezzi pregiati del Anderson. METRO mercato giallorosso.
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
12
Guardiola ha rifiutato il Qatar Josep Guardiola e il Barcellona sarà il binomio vincente anche per la stagione 20112012. L’allenatore blaugrana ha infatti sciolto ogni dubbio sul suo futuro rinnovando per un altro anno (come è sua consuetudine fare) il sodalizio. Con questa scelta, Guardiola spegne così definitivamente le sirene che provenivano soprattutto dal Qatar, con un’offerta milionaria per vestire i panni da allenatore della Nazionale: 20 milioni di euro erano pronti per lui.
gli altri match
Barcellona-Arsenal La vendetta? MILANO. Un anno fa il
Barcellona ipotecò il passaggio del turno già all’Emirates Stadium, con un pareggio spettacolo per 2-2. I blaugrana volarono così senza problemi alle semifinali, visto che al ritorno si imposero senza problemi al Camp Nou con un roboante 4-1. L’Arsenal di Wenger è una squadra molto giovane che quest’anno ha imparato anche ad imporsi in campo internazionale (vedi la straripante vittoria contro il Braga), anche se Fabregas e compagni stentano a trovare la costanza in quelle geometrie chirurgiche e veloci in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Il passaggio del turno è un dovere anche perché la finalissima si disputerà nel mitico stadio di Wembley. Il Barcellona dal canto suo ha un blasone in questa competizione continentale che
Arsenal-Barcellona si gioca nel nome di Cesc Fabregas
Il sogno blaugrana si chiama Fabregas parla da solo. Il gioco di Guardiola adesso è il più imitato in tutto il mondo e la classe di Lionel Messi
MILANO. Chissà se durante la partita all’Emirates Stadium il presidente basco Rosell, faccia un pensierino a Cesc Fabregas. Non è infatti un mistero che il suo predecessore Laporta è la ciliegina sulla torta abbia bussato più di una di un contesto dalla ca- volta al club londinese per ratura tecnica veramente chiedere informazioni sul giocatore. Il Barcellona straordinaria. METRO
aveva intavolato una trattativa partendo da un’offerta di 35 milioni per il trequartista, ma l’Arsenal ha risposto con un gentile “sorry” dopo aver informato il Barcellona della reale valutazione del giocatore: 72 milioni di euro. Della trattativa Arséne Wenger non ne fa di certo un mi-
stero tanto da ipotizzare uno scambio simile ad una provocazione: Fabregas per Messi. Quest’ultimi due sono ottimi amici tanto che il numero dieci blaugrana ha inviato un sms al fantasista dell’Arsenal per farlo ritornare in Spagna, ma il tutto si è rivelato vano. METRO
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
13
Lucescu e Ranieri, eterni secondi Vincenti all’estero, ma non in Italia. Il romeno Mircea Lucescu (sulla panchina dell’Inter nella stagione ‘98-’99) ha portato a casa campionati romeni con Dinamo e Rapid Bucarest, due scudetti turchi (Galatasaray e Besiktas), una Supercoppa col Galatasaray e la Uefa con la Shakhtar Donetsk nel 2008-’09. Ma nessun trofeo in Italia. Ranieri invece ha vinto Supercoppa Ueafa e Coppa di Spagna con il Valencia, mentre in Italia può vantare soltanto la Supercoppa e la Coppa Italia con la Fiorentina, entrambe nel 1996.
giochi
Aspettando il calcio d’inizio SUDOKU 1
SUDOKU 2
DAMA 1
DAMA
Tiro di gambitto - Bianco muove e vince in 4 mosse Media difficoltà
2
Bianco muove e vince in 3 mosse. Blocco
DAMA 2 - 1. 19-14 10x19 2. 16-12 30x14 3. 12x10 SUDOKU 1
le SOLUZIONI
SUDOKU 2
DAMA 1 - 1. 19-23 21x7 2. 20x4 27x20 3. 4-8 9x27 4. 8x22
Stadio
mercoledì 16 febbraio 2011
14
Fuori due in attacco Attaccanti con la valigia in mano, pronti a salutare la capitale a giugno. Gli unici a viaggiare verso la riconferma sono Totti e Borriello, tutti gli altri sono in bilico. Dopo la sospensione della patente a Rio, il club giallorosso sta valutando di rescindere il contratto con Adriano, per lui si apriranno le porte di un club brasiliano. A giugno anche uno tra Vucinic e Menez è dato in partenza, ma anche i centrocampisti offensivi rischiano: Pizarro e Taddei dovrebbero essere ceduti per sfoltire la rosa.
giochi
Aspettando il calcio d’inizio QUIZ calcio
7
7
5 6 7
scopri il PERSONAGGIO
7
Gli occhi di? Walter Mazzarri Il mento di? Daniele De Rossi Il naso di? Riccardo Montolivo La bocca di? Amauri
scopri il PERSONAGGIO
Gli occhi d
La città do ve allena è affacciata su l mare.
3
i? ia? d o l as iro de la.
viol el g Itluon so, n club è
suo len a ta lia del t s i amp mag trocale. La n e C ion naz
di? ca ba haosecgn LA a il primo gol o at Parm di questa stagione
Il mento di?
Professione centrocampista, il tiro da fuori area è la sua specialità.
le SOLUZIONI
6
6 3 4
1
QUIZ calcio
5
2
Quale allenatore ha vinto più trofei nella storia del basket italiano? a) Dan Peterson b) Piero Bucchi c) Cesare Rubini Quale ciclista ha vinto l’edizione 2010 della Vuelta, il Giro di Spagna? a) Vincenzo Nibali b) Alberto Contador c) Jan Ulrich Quante medaglie olimpiche ha vinto Jury Chechi? a) Virtus Bologna b) Victoria Libertas Pesaro c) Olimpia Milano In quale sport troviamo le stones? a) Curling b) Hockey su ghiaccio c) Softball 6 In una partita di baseball quanti sono i giocatori in campo? a) 18 b) 10 c) 22 Quanti record del mondo detiene Federica Pellegrini? a) 1 b) 2 c) 4
RISPOSTE: 1 - Risposta esatta: b (Celestine Babayaro dell’Anderlecht, ha esordito il 24 novembre 1994, all’età di 16 anni e 87 giorni contro la Steaua Bucarest). 2 – Risposta esatta: c (9, cinque volte il Milan, due la Juventus, una il Parma e la Lazio). 3 – Risposta esatta: a (a 15 anni 9 mesi 6 giorni, in Roma-Fiorentina del 2 maggio 1937). 4 – Risposta esatta: c (con 5 reti, come Diego Forlan, David Villa e Wesley Sneijder, ma in virtù dei tre assist forniti ai compagni e dei minuti giocati, è stato giudicato dalla Fifa capocannoniere). 5 – Risposta esatta: a (Qatar). 6 – Riposta esatta: c (75, in 15 stagioni). 7 – Risposta esatta: a (Cristiano Ronaldo, nel 2008, Luis Figo nel 2000, Eusebio, nel 1965).
4
2
Quante squadre italiane hanno vinto la Supercoppa d’Europa? a) 11 b) 5 c) 9 Chi è stato il calciatore più giovane a segnare in serie A? a) Amadeo Amadei b) Alessandro Del Piero c) Bruno Conti Chi è stato il capocannoniere dei Mondiali in Sudafrica? a) Luis Fabiano b) David Villa c) Thomas Muller Dove si giocheranno i Mondiali di calcio del 2022? a) Qatar b) Russia c) Francia Quante reti ha segnato Giuseppe Giannini con la maglia della Roma? a) 90 b) 69 c) 75 Quanti calciatori portoghesi hanno vinto il Pallone d’Oro? a) 3 b) 1 c) 5
sport
3
1
Chi è stato l’ultimo pilota italiano di Formula 1 a vincere il Gran Premio di Montecarlo? a) Riccardo Patrese b) Jarno Trulli c) Michele Alboreto
QUIZ altri
2
Chi è il giocatore più giovane ad aver giocato in Champions League? a) Mario Balotelli b) Celestine Babayaro c) Ruud Gullit
sport
RISPOSTE: 1 - Risposta esatta: b (nel 2004 su Renault). 2 - Risposta esatta: c (19, di cui 15 scudetti, 1 coppa Italia, 1 Coppa Campioni e 2 Coppe delle Coppe). 3 – Risposta esatta: a (raccoglie il testimone di Marco Giovannetti, l’ultimo italiano a imporsi nel 1990). 4 – Risposta esatta: b (un oro a Atlanta 1996 e un bronzo a Atene 2004, specialità: anelli). 5 – Risposta esatta: a (Curling, sono le pesanti pietre di granito levigato). 6 – Risposta esatta: a (9 giocatori per squadra). 7 – Risposta esatta: b (due, nei 200 e 400 metri femminile stile libero).
1
QUIZ altri