STADIO Roma 29/10/2011

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ROMA • SABATO 29 OTTOBRE 2011 • WWW.M ETRO NEWS.IT

LA PROVA DEL 9

DOVE POTRÀ ARRIVARE QUESTA ROMA?

STASERA NE SAPREMO DI PIÙ

Gian Piero Gasperini e Luis Enrique si fronteggiano


Sabato 29 ottobre 2011

I DIAVOLI NASCONO A INIZIO NOVECENTO

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Il 16 dicembre 1899, su iniziativa di un gruppo di inglesi e italiani con la passione per il football, nacque il Milan Foot-Ball and Cricket Club, che ebbe come primo presidente Alfred Edwards. Il 15 gennaio 1900 il club fu affiliato alla Federazione Italiana Football e il 15 aprile fece il suo esordio ufficiale contro l’FC Torinese nelle semifinali del campionato. Il 27 maggio dello stesso anno vinse la Medaglia del Re grazie al 2-0 contro la Juventus. L’anno seguente il Milan fu subito campione d’Italia, vincendo il Genoa in finale per 3-0.

le formazioni

Roma

Disposizione tattica:

4-3-1-2 Curiosità

Scommesse: paga meglio il pareggio QUOTE IN PERFETTO equilibrio per la sfida RomaMilan: “1 e “2 si giocano a 2,65. Il possibile pareggio è l’opzione più alta da giocare, a 3.20. I risultati esatti 0-0 e 2-2 pagherebbero rispettivamente 8 e 15 volte la scommessa. L’esito più probabile al termine dei primi 45 minuti è ‘x’, quotato a 1,90 (il vantaggio romanista si gioca a 3,30, quello milanista a 3,25). I risultati esatti 0-0 e 2-2 pagherebbero rispettivamente 8 e 15 volte la scommessa. Roma e Milan si ritrovano di fronte in campionato per la 152esima volta nella loro storia. Il bilancio dei precedenti 151 confronti diretti, tutti in serie A, è largamente favorevole ai milanesi che si sono imposti in 69 occasioni contro le 38 di quelle capitoline. Il risultato di parità si è registrato 44 volta. La Roma ospita il Milan in campionato per la 76esima volta nella storia. Il bilancio delle 75 precedenti sfide andate in scena nella capitale è leggermente favorevole agli ospiti che hanno conseguito 26 successi a fronte di 22 sconfitte. Un risultato di parità, complessivamente 27 volte, ha caratterizzato l’ultimo confronto diretto: il 6 marzo 2010 Roma e Milan chiusero sullo 0-0 la partita valevole per la 27.a giornata dello scorso campionato. L’affermazione esterna più recente del Milan è del 20 marzo 2005: la squadra meneghina si impose per 2-0 in un incontro valevole per la 29esima giornata del campionato di Serie A 2004/05 andando a segno con Crespo (63’) e Pirlo su rigore (71’). Il successo interno, più vicino nel tempo, della Roma è legato alla 28esimaa giornata del campionato di Serie A 2007/08: il 15 marzo 2008 i giallorossi prevalsero per 2-1 ribaltando con le reti di Giuly (78’) e Vucinic (81’) l’iniziale svantaggio determinato da un centro di Kakà (56’). METRO

A DISPOSIZIONE Curci, Heinze, Pizarro, Taddei, Simplicio, Lamela, Borini

Cassetti

Burdisso

Stekelenburg

INDISPONIBILI Totti (incerto), Rosi, Lobont, Pjanic, Kjaer SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI nessuno

Juan

Taddei

Pizzarro De Rossi Gago Osvaldo

Bojan

Borini

Milan

Disposizione tattica:

4-3-1-2

Abbiati

A DISPOSIZIONE Amelia, Mexes, Ambrosini, Emanuelson, Robinho, El Shaarawy

Abbiati Nesta

INDISPONIBILI Gattuso, Pato, Flamini, Antonini SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Nesta, Nocerino

Thiago Silva Taiwo

Aquilani Van Bommel

Ibrahimovic

Nocerino

Boateng

Cassano

ARBITRA ANTONIO DAMATO Antonio Damato, 39 anni, è uno dei venti arbitri a disposizione della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A. Vive e lavora a Barletta dove è avvocato. Al termine della stagione 2010/2011, ha messo insieme 74 presenze in serie A, tra cui classiche del campionato come Juventus-Milan e Inter-Juventus della stagione 2009-2010, Milan-Roma della stagione 20102011 e l’andata dello spareggio-promozione di serie B del 2010 tra Torino e Brescia. Dal 1º gennaio 2010 è arbitro internazionale ma il suo esordio avviene questo mese, con la direzione di Gracia-Lettonia, valida per le qualificazioni ad Euro 2012. Un anno fa è stato pesantemente contestato da Rosella Sensi e dai tifosi che lo accusarono di parzialità per come aveva diretto RomaSampdoria. METRO

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Sabato 29 ottobre 2011

UNA STORIA COMINCIATA NEL 1927

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La data di nascita della A.S. Roma è stata lungamente discussa: ufficialmente viene infatti indicato il 22 luglio 1927, data del primo ordine del giorno nella centralissima Via Uffici del Vicario n. 35; in realtà sembra che l’accordo per la fusione sia stato raggiunto il 7 giugno dello stesso anno, come annunciato il giorno successivo da alcuni quotidiani romani. La squadra capitolina viene costituita grazie alla fusione di tre società calcistiche: l’Alba Audace, il Roman e la Fortitudo Pro Roma.

Roma: prepartita

“Non guardo la classifica” Enrique: “Più cattivi che a Genova”

UN PECCATO DI 17 ANNI FA Nel 1994, durante Italia-Spagna ai Mondiali americani, Luis Enrique ricevette una gomitata da Mauro Tassotti (nella foto); un gesto di cui l’ex difensore azzurro, oggi secondo di Allegri nel Milan, si è detto pentito sin dal primo momento. “‘Non ho nessun rancore - ha detto Luis Enrique alla vigilia della grande sfida di domani proprio con i rossoneri -. È successo in passato e in campo, per me si ferma lì. Gli darò la mano come ad Allegri”. METRO

TRE PARTITE IN UNA settimana e due gol subiti mercoledì a Genova. Con questo carico la Roma aspetta oggi all’Olimpico l’avversario da battere: il Milan di Massimiliano Allegri. Luis Enrique sa bene che sarà una partita difficile, contro una squadra in crescita, ma il tecnico della Roma ha l’aria di uno che sa guardare oltre le miserie di questa terra, di uno che sa di avere in mano una squadra in costruzione ma già di grande livello. “Sono contento dell’atteggiamento della squadra – ha detto ieri nella conferenza stampa di presentazione - anche se ci mancano ancora tantissime cose: la concentrazione in determinati momenti, la capacità di finalizzazione e altre, ma un allenatore non deve mai pensare che tutto sia fatto. Sarà una partita molto interessante. Ho visto i ragazzi in crescita e credo che ce la faremo”. Un allenatore sa leggere

segnali che dall’esterno non si colgono altrettanto facilmente e così, oggi, Luis Enrique si augura di vedere una Roma come quella di Genova, anche se è uscita sconfitta. “Non avevo mai visto la mia squadra giocare a quel livello per 90 minuti – ha detto ai giornalisti -. Alla Roma di Genova è mancata solo un po’ di cattiveria negli ultimi metri oltre a un po’ di concentrazione nei due gol subiti. Il resto, possesso palla,

la superiorità, la volontà di fare la partita, c’é stato. È stata la miglior partita da quando sono qui”, ha chiosato. Nulla sembra scalfire la convinzione del tecnico asturiano, neppure le parole del suo predecessore Vincenzo Montella che, fuori dalla lettera, suonavano pressappoco così: “Se a Roma avessi portato gli stessi risultati di Luis Enrique, sarei già stato esonerato”. Alla polemica dell’aeroplanino

LUIS ENRIQUE

Vincenzo Montella non condivide le tattiche di Enrique

risponde semplicemente: “Sono un privilegiato? Chiaro che lo sono, faccio il lavoro che più mi piace e sono allenatore della Roma. Non sono preoccupato per quanto riguarda il mio futuro. Non succederà niente: la volta che non sarò qui ci sarà un altro allenatore e la Roma resterà un’ottima squadra”. “Non ho niente contro alcun allenatore – ha aggiunto - tutti dipendiamo dalla classifica anche se io non la guardo. Non conosco la nostra posizione esatta, però i risultati fanno il nostro lavoro. È sempre stato così e sempre sarà”. METRO


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MILAN SUL PODIO 55 VOLTE

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In 106 stagioni sportive, a partire dall’esordio nazionale il 15 aprile 1900, il Milan ha disputato 101 campionati di massima serie (78 campionati di Serie A, 4 Campionati Federali, 10 di Prima Categoria, 5 di Prima Divisione e 4 di Divisione Nazionale) e 2 di Serie B, mentre per 3 volte non superò le eliminatorie regionali lombarde (1905, 1909 e 1913-1914). I rossoneri hanno vinto il campionato per 18 volte, in 15 casi si sono classificati secondi e 23 volte terzi. Nelle 108 stagioni sportive della massima serie, la società è arrivata dunque sul podio nel 54% dei casi.

Milan: prepartita

“Agganciati al primo posto”

Allegri: Totti, uno capace di far paura giusto. Dobbiamo rimanere agganciati alla vetta. La Roma gioca bene – ha aggiunto mercoledì ha perso immeritatamente. Bisogna fare una buona partita sul piano tecnico e dinamico, ci vorrà grande disponibilità da parte di tutti”. Sulla formazione titolare che scenderà in campo non sono stati sciolti tutti

MASSIMILIANO ALLEGRI

i dubbi: secondo il tecnico livornese dovrebbero rientrare Van Bommel e Nesta, ma rimangono i ballottaggi Taiwo-Zambrotta e Robinho-Cassano. Proprio per il talento barese Allegri non ha lesinato sui complimenti: “Antonio sta facendo la miglior stagione della sua carriera - ha detto infatti - sia a livello tecnico che fisico, ma soprattutto per il fatto che si è messo completamente a disposizione della squadra”. Nella lista dei convocati non figura Seedorf: “Clarence ha fatto un buon allenamento col gruppo, ma era il primo - ha spiegato Allegri -. Credevo che fosse ancora troppo presto portarlo, visto che è stato fuori più di 20 giorni”. Philippe Mexes, da poco rientrato dopo il grave infortunio al ginocchio, non potrà giocare a causa di un colpo alla mano che gli ha causato una microfrattura; non potrà quindi aiutare la squadra a difen-

MEXES, LA ROMA NEL CUORE Nessun problema di coscienza per l’ex romanista Philippo Mexes (nella foto), sette anni, 267 partite, 16 reti e 139 vittorie nella capitale. Un nuovo infortunio lo tiene fuori dal campo dell’Olimpico. In una delle tante interviste concesse ieri, comunque, ha ricordato che quello con la Roma non lo considera un divorzio: “Sono stati sette anni bellissimi, ma a un certo punto è cambiato tutto in società e non si è parlato del mio rinnovo. Poi ho avuto un infortunio molto grave e da aprile non ho più giocato. Spiace solo non aver potuto lasciare la Roma con un bell’addio, ma tutto quello che ho vissuto lì mi è rimasto nel cuore». Mexes sente ancora Totti e De Rossi: “Li seguo sempre, la Roma ha un bel progetto e Luis Enrique può fare bene”. METRO Foto Daniele Badolato - LaPresse

“È UNA GARA CHE VALE lo scudetto”, ha affermato senza mezzi termini, poco prima della partenza per Roma, l’allenatore del Milan Massimiliano Allegri. La sua squadra affronterà oggi pomeriggio all’Olimpico la Roma di Luis Enrique. “È uno scontro diretto - ha aggiunto - e dobbiamo interpretarla nel modo

VAN BOMMEL dersi dai gol della Roma la quale deve fare a meno della sua bandiera. “Francesco Totti è un grande campione – ha detto di lui il tecnico nerazzurro - inventa sempre qualcosa sia con palla in movimento che da fermo. È un punto di riferimento per la squadra e quindi è sempre un pericolo per gli avversari, e quando giocano contro di noi meno campioni ci sono in campo meglio è”. METRO



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GIALLOROSSI DA RECORD. 11 VITTORIE DI SEGUITO IN A

Roma: approfondimento

Il 26 febbraio 2006 la Roma, battendo la Lazio per 2-0 nel derby, stabilisce il record assoluto di 11 vittorie consecutive nella Serie A italiana, primato precedentemente appartenuto, con 10 vittorie, a Bologna, Juventus e Milan. La striscia di vittorie viene poi interrotta, il 5 marzo 2006, dal pareggio casalingo per 1-1 con l’Inter (rete di Taddei al 9’ e pareggio di Materazzi all’89’). La stessa Inter ha poi battuto tale record nel campionato successivo con 17 vittorie consecutive.

Un’occasione di riscatto

I tecnici: “La Roma prenderà il volo” CAMBIO DI MENTALITÀ . Rivoluzione culturale. Idea di gioco costante. Queste le parole d’ordine a Trigoria, concetti da ripetere e assimilare quando sul campo non arrivano i risultati. La sconfitta di Genova non ha scalfito minimamente la certezza che sia stata presa la strada giusta, una strada innovativa in un calcio, quello italiano, troppo

WALTER SABATINI

attento a estremizzare solo l’importanza del risultato. A Roma, nella Roma, c’è voglia di cambiare e la forza di portare avanti senza esitazioni questa idea nuova di calcio. Luis Enrique ha la fiducia di tutti, dal primo dirigente al giocatore meno utilizzato e la sua forza è questa: “Noi fac- FRANCO BALDINI ciamo la nostra proposta di gioco, convinti che la strada presa sia quella giusta – ha detto il tecnico dopo la sconfitta di Genova - Sono veramente contento della mia squadra, a volte il calcio è ingiusto e contro il Genoa è stato ingiustissimo. La mia è una squadra di campioni e lo dico a voce alta”. Non ha paura Luis Enrique anche se l’avversario si chiama Milan: “Non temo alcun avversario che viene a giocare all’Olimpico. Ovviamente preferivo arrivare a questa partita con una vittoria, ma faremo la nostra gara e il campo ci dirà chi è il migliore. La squadra sarà pronta a rialzarsi già contro i rossoneri, il

calcio non può essere sempre ingiusto. Il Milan è la squadra campione d’Italia, ma ce la faremo”. La convinzione del tecnico asturiano è contagiosa e i dirigenti che lo hanno scelto, Baldini e Sabatini, sono sempre più convinti della bontà della scelta fatta: è solo questione di tempo e la Roma prenderà il volo: “La crescita è sensibile – ha detto il DS giallorosso Walter Sabatini – Non c’è preoccupazione, in un percorso come il nostro ci sta di perdere qualche partita, dobbiamo solamente insistere. Il campionato è lungo, avendo acquisito una mentalità di questo tipo e avendo gli strumenti per sviluppare questo tipo di gioco, vinceremo molte partite. Ci proveremo subito con il Milan, è un vantaggio scendere in campo pochi giorni dopo la sconfitta di Genova. Contro il Milan sarà una grande partita, abbiamo la possibilità di riscattarci subito, contro un grande avversario”. METRO

NON TEMIAMO IL MILAN “Non abbiamo paura del Milan”. Non lascia spazio a interpretazioni Luis Enrique, convinto che la sua proposta di gioco possa essere la carta vincente all’Olimpico. Nonostante la sconfitta di Genova, la Roma arriva serena all’appuntamento con i campioni d’Italia del Milan. Nessun timore reverenziale, la Roma è stata costruita per cercare di imporre il suo gioco sempre, a prescindere dall’avversario. METRO



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IL FUOCO E LA PAURA NEI COLORI DEL MILAN

Milan: approfondimento

Durante tutta la sua storia il Milan ha avuto come colori distintivi il rosso e il nero. Tali colori furono scelti per rappresentare il fuoco dei diavoli milanisti (rosso) e la paura degli avversari nell’affrontarli (nero). I giocatori indossano una maglia a strisce rosse e nere, motivo per il quale fu dato loro il soprannome di rossoneri, pantaloncini bianchi e calzettoni neri. La divisa di trasferta è sempre stata di colore bianco. Tale divisa è considerata dai tifosi milanisti portafortuna nelle finali di Coppa dei Campioni/Champions League.

Difficilissimo Olimpico

Galliani: “Puntiamo allo scudetto” NON BASTANO CERTO quattro gol al Parma e la terza vittoria consecutiva in campionato per soddisfare pienamente Adriano Galliani. L’Amministratore delegato rossonero conosce alla perfezione la storia del Milan e sa che vincere a Roma non è impresa facile: negli ultimi 14 anni il Milan ci è riuscito all’Olimpico solo due volte: “A Roma sarà difficilissimo, sarà uno scontro

diretto tra due squadre aspiranti allo scudetto. Grazie a tre vittorie consecutive siamo riusciti a scalare posizioni in classifica e contro la Roma dovremo continuare su questa strada, perché adesso si riapre il campionato con le difficoltà di sempre. Nel calcio bisogna stare calmi, perché può capitare di perdere le partite, ma credo che con questo organico si possa competere per lo scudetto. Si gioca ogni tre giorni e ogni partita fa storia a sé. Questo è un campionato molto equili-

QUI VINSE LO SCUDETTO

Allegri e Galliani si preparano alla difficile prova dell’Olimpico

brato e già nel prossimo weekend ci saranno scontri diretti importantissimi”. Alle parole dell’amministratore delegato fanno eco quelle del mister Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese non è ancora contento del suo Milan, forse per i 12 gol già subiti dall’inizio del torneo, o semplicemente perché alle porte c’è una sfida delicata come quella con la Roma: “Contro il Parma abbiamo ini-

ziato un p’ trotterellando, poi i ragazzi hanno segnato e tutto è andato in discesa - queste le parole del tecnico rossonero - A Roma, però, non dovrà accadere, sarà tutta un’altra partita, molto difficile. Quando affrontiamo squadre del nostro livello non possiamo permetterci di essere molli all’inizio, dobbiamo essere in grado di mantenere la giusta concentrazione per tutto l’arco della gara”. Lo dice chiaramente Alle-

gri, senza giri di parole, all’Olimpico sarà un vero e proprio scontro diretto: “A Roma sarà uno scontro per lo scudetto, la tensione sarà alta, è una squadra difficile da affrontare, una squadra molto tecnica che gioca molto bene a calcio, bisognerà fare una buona partita sia a livello agonistico sia a livello tattico. Noi vogliamo vincere perché il nostro obiettivo è raggiungere la vetta il prima possibile”. METRO

“Roma – Milan è una partita-scudetto”, parola di Massimiliano Allegri. Il tecnico rossonero, dopo aver archiviato la terza vittoria consecutiva in campionato, guarda con sospetto alla sfida di questa sera dell’Olimpico, stadio nel quale ha comunque festeggiato il suo primo scudetto da allenatore, il diciottesimo della storia gloriosa storia del Milan. Ricordi bellissimi ma Massimiliano Allegri non si fida della Roma di Luis Enrique, squadra ancora in costruzione ma già in grado di lottare per una posizione alta in classifica. METRO


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IL CLUB DELLA LUPA TREDICESIMO AL MONDO

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Nella classifica mondiale per club IFFHS di tutti i tempi, aggiornata al dicembre 2009, la Roma occupa il tredicesimo posto mentre la classifica mondiale per club IFFHS relativa al periodo maggio 2010 - aprile 2011 pone la Roma al quarantaseiesimo posto. La Roma è la squadra italiana che partecipa da più tempo ininterrottamente (dal 1998) a una competizione europea. Tra le stagioni 1980-1981 e 1981-1982 la Roma stabilisce il proprio record di 30 risultati utili consecutivi in campionato, frutto di 15 vittorie e 15 pareggi.

Roma: l’allenatore

Enrique alla prova Milan

Luis insegue la felicità dei giocatori ANCORA NON CI SIAMO . bita col Genoa nel turno inQuesta Roma targata Usa frasettimanale a dirlo, Luis Enrique aveva non sembra ancora messo le aver trovato il ritmani avanti mo giusto per già dal prepoter compepartita: tere per lo scu“Adesso la detto. Roma non E non è solo può vincela sconfitta sure il campionato – diceva ancora non siamo una squadra forte, siamo in costruzione. Poi non so cosa capiterà fra 3 o 4 mesi”. Oggi pomeriggio all’Olimpico arriva il Mi-

lan di Allegri e i tifosi si aspettano dal tecnico asturiano qualcosa di più di una squadra da costruire. Luis Enrique è arrivato sulla panchina giallorossa con un contratto biennale e un progetto in cui la nuova proprietà ha creduto e della cui bontà deve convincere, coi fatti, pubblico e tifosi. Il giovane tecnico si è formato nella scuola di pensiero del Barcellona, ma di paragoni con Guardiola non vuole sentir parlare: “Quando la Roma ha deciso di prendermi come

allenatore lo ha fatto non solo per un modello di gioco o per le idee, ma anche perché è alla ricerca di

Luis Enrique stenta a dare altri valori” aveva spiegato sentano felici”. Tutto sta ora a vedere frutti; l’esame con il Milan durante il ritiro estivo della squadra. E infatti aveva come passare dalle parole si fa perciò fondamentale. messo subito in chiaro: ai fatti. Per ora il modello METRO “Non vengo qui per impiantare il gioco del Barca, ma per insegnare il mio modo di fare calcio, che gli somiglia. Il sistema poi dipende sempre dai giocatori a disposizione, dalle loro qualità”. Se la sua panchina sia più o meno solida non sembra una preoccupazione per lo spagnolo: “Il nostro obiettivo è convincere i giocatori della bontà del progetto – diceva dal ritiro della Roma a Riscone di Brunico - ci proveremo con tutte le nostre forze e il massimo dell’impegno e se non ce la faremo andremo a casa e verremo soNato a Gijon nel 1970, Luis Enrique ha iniziato la stituiti. Voglio costruire una carriera di calciatore nelle giovanili dello Sporting squadra compatta, in sintonia, Gijon, arrivando a debuttare nella Liga nel 1989. in modo che la coesione del Acquistato dal Real Madrid vi resta fino al 1996 per gruppo permetta di superare poi passare al Barcellona dove rimarrà fino a fine le difficoltà quando queste arcarriera, nel 2004. Nel 2008 assume l’incarico di alleriveranno. Dobbiamo metternatore della formazione B del Barcellona, prendenci alle spalle i problemi deldo il posto di Pep Guardiola che passa alla squadra l’anno passato. Per noi è fonprincipale. METRO damentale che i giocatori si


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Roma: i migliori gol

BORRIELLO GIALLOROSSO UNICO EX DEL MILAN Marco Borriello (75 presenze e 21 reti in rossonero) è l’unico ex milanista presente oggi nelle fila della Roma, mentre nella rosa dei campioni d’Italia gli ex sono ben quattro: Marco Amelia, cresciuto calcisticamente nella formazione giallorossa, senza però avere la possibilità di esordire in serie A, Philippe Mexes, sette stagioni all’ombra del Colosseo e 183 partite giocate in serie A indossando la maglia giallorossa, Alberto Aquilani, proveniente dalle giovanili della Roma, con la quale ha esordito in serie A (era il 10 maggio 2003) e poi ha disputato 102 partite, e Antonio Cassano, a Roma, dal 2001 al 2006, per un totale di 161 presenze e 52 reti all’attivo.

SIMBA NON FA RIMPIANGERE BATISTUTA

Foto Raffaele Rastelli/LaPresse

Osvaldo è stato soprannominato Simba dai

PARMA-ROMA 0-1

tifosi romanisti, come il figlio del Re Leone nella celebre saga Disney, per le analogie fisiche e nel modo di esultare con un altro attaccante romanista del passato, l’argentino Gabriel Omar Batistuta, il cui appellativo era proprio Re Leone. Nonostante in precedenza avesse occupato anche il ruolo di seconda punta, il ruolo naturale di Osvaldo è quello di punta centrale. METRO

Parma-Roma, giocata il 25 settembre 2011, finisce 0-1 con il primo gol segnato da Osvaldo in questo campionato. Il campione argentino, naturalizzato italiano, realizza al 50°. METRO

ROMA-ATALANTA 3-1

OSVALDO ESULTA PER IL PRIMO GOL DI BOJAN

ROMA-PALERMO 1-0

Domenica scorsa l’attaccante argentino Erik Manuel Lamela segna il suo primo gol in campionato 2011-2012, contro il Palermo, al 7° minuto.

AP Photo/Riccardo De Luca

Foto Alfredo Falcone - LaPresse

All’81° il brasiliano Fabio Simplicio (nella foto accanto) segna il gol del trionfo, all’Olimpico contro l’Atalanta, il 1° ottobre 2011. METRO

Al 20° del primo tempo contro l’Atalanta, Bojan Krkic segna il suo primo gol con la Roma nel campionato 2011-2012 . Bojan Krkić Pérez, noto semplicemente come Bojan , è di nazionalità spagnola e origini serbe. È cugino di quarta generazione dell’attaccante argentino Lionel Messi, i trisavoli dei due giocatori erano fratelli. Bojan è un giocatore che può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, anche se predilige quello di centravanti. Destro naturale, gioca bene anche col sinistro ed è molto abile nel dribbling. Le sue principali qualità sono la velocità e la concretezza sotto porta. METRO



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SULL’ERBA DI SAN SIRO DA PIÙ DI 80 ANNI

Milan: l’allenatore

Dal 1926 il Milan gioca le partite casalinghe nello stadio Giuseppe Meazza, noto come San Siro dal nome del quartiere in cui sorge. Dal 1948 l’impianto viene usato insieme all’Inter. La costruzione dello stadio iniziò nel dicembre 1925 per volere di Piero Pirelli, allora presidente rossonero, e il nuovo impianto fu ufficialmente inaugurato l’anno seguente con una partita tra Milan e Inter (6-3 per i nerazzurri). Dal 1935 è di proprietà del Comune di Milano e nel 1980 fu intitolato a Giuseppe Meazza, ex calciatore di entrambe le società milanesi nonché della Nazionale italiana.

L’ottimismo di Massimiliano

Allegri all’Olimpico testa la squadra SULLO SCUDETTO dell’anno

passato, il numero 18 per il Milan, c’è scritto senza ombra di dubbio il suo nome. Massimiliano Allegri, 44 anni, livornese, ha vinto lo scudetto alla sua prima stagione rossonera, come avevano fatto prima di lui Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Alberto Zaccheroni. Come era capitato anche ai suoi illustri predecessori, le sue mosse iniziali erano state accolte da un certo scetticismo. Del resto sul suo arrivo c’erano molte perplessità: era solo alla seconda esperienza in serie A dopo i due anni passati nel Cagliari di

Cellino e si confrontava con predecessori del calibro di Sacchi e Capello, allenatori che hanno vinto tanto. Oggi, alla seconda stagione rossonera, con uno scudetto in tasca e la squadra a soli due punti dalla testa della classifica, Massimiliano Allegri può davvero

dire di essere sulla buona strada per mettersi al pari con il palmares di livello degli allenatori che sono venuti prima di lui. E l’occasione per farlo non dovrebbe mancare: il rinnovo di contratto col Milan si profila infatti già all’orizzonte. Quello attuale scadrà a giugno e

anche se la politica del club sui contratti in scadenza è la medesima per giocatori e tecnico, cioè si decide a fine stagione, le parole del tecnico toscano dimostrano una certa serenità in proposito: “Ho parlato con Galliani, siamo assolutamente d’accordo su tutto. Io sono in scadenza come lo sono altri giocatori, ma non c’è problema. Non mi aspettavo certo di essere trattato diversamente e firmare prima, anzi direi che per me si tratta di uno stimolo in più”. Più che sul quasi certo rinnovo, in questo momento pare importante, per il tecnico, focalizzarsi sul rendimento della squadra, che sembra avere ancora troppi cali di tensione: “Ora l’importante è provare a tornare in vetta – ha spiegato - e le due prossime partite prima della sosta saranno fondamentali in

questo senso. Dobbiamo trovare maggiore concentrazione per evitare di complicarci la vita come a Lecce. E anche col Parma siamo partiti troppo piano e abbiamo subìto un gol evitabile”. Oggi sarà la volta della Roma di Luis Enrique che, dopo la sconfitta col Genoa, cerca la vittoria a tutti i costi. Per Allegri sarà l’occasione per testare il rendimento dei suoi. METRO

GIOVANE VINCITORE Oltre ad aver riportato lo scudetto al Milan dopo 7 anni Massimiliano Allegri è diventato anche, da quando si assegnano i 3 punti per la vittoria, il secondo allenatore più giovane a vincere un campionato italiano dopo Roberto Mancini. METRO


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MILANELLO: LA MASCOTTE DISEGNATA DA WARNER BROS

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Per diversi anni il logo del Milan fu semplicemente la bandiera di Milano. Un soprannome che deriva dai colori della società è ‘Il Diavolo’ e di conseguenza come logo fu usata anche l’immagine di un diavolo rosso. Lo stemma riporta i colori sociali rosso e nero a sinistra e la bandiera del Comune di Milano (una croce rossa su sfondo bianco) sulla destra, con l’acronimo ACM sopra e l’anno della fondazione (1899) sotto. Dal 2006 il Milan ha una mascotte ufficiale: Milanello, un diavolo rosso con la divisa rossonera e un pallone da calcio disegnato dalla Warner Bros.

Milan: i migliori gol

Simone Spada / LaPresse

Tripletta di Nocerino mercoledì scorso a San Siro, in occasione di Milan-Parma. Il centrocampista napoletano con due reti in centoventi secondi ha mandato ko il Parma e nel finale, dopo la rete di Ibrahimovic, ha sigillato il 4-1 portandosi a casa il pallone della partita. Per il Milan l’affare delle ultime ore di mercato si rivela sempre più prezioso. “Sembravo l’ultima ruota del carro, invece dimostro di essere un buon giocatore”. Antonio Nocerino, ormai capocannoniere del Milan, è al settimo cielo dopo la tripletta contro il Parma. Ma non tradisce il suo carattere modesto. In una intervista dice chiaro e tondo: “Non sono un fenomeno, ma so fare il mio dovere”. Del resto dopo il gol assestato al Palermo, la sua vecchia squadra, aveva tenuto un profilo basso: “E’ stato una casualità fare un gol contro la mia ex squadra. Alla fine ho salutato i tifosi del Palermo perché saranno sempre nel mio cuore. Ci tenevo a fare una bella prestazione, a sinistra mi sento a mio agio e gioco meglio, visto che sono cinque anni che gioco in quella posizione. Poi in una squadra forte come il Milan tutto riesce più facile”. METRO

MILAN-PALERMO 3-0

MILAN-PARMA 4-1

AP Photo/Antonio Calanni

GRANDE NOCERINO NUOVA STELLA ROSSONERA


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CAPITAN FUTURO A CENA A MILANO

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Il tifo

Anticipi di calciomercato o gossip prepartita per scoraggiare gli avversari? La notizia è stata data in esclusiva dal sito MilanNews.it: Daniele De Rossi giovedì è stato avvistato in un noto ristorante di Milano in compagnia di alcuni amici. “A meno di 48 ore dalla sfida tra i rossoneri e i giallorossi e con un contratto ancora lontano dal rinnovo, la presenza di Capitan Futuro a Milano non può di certo passare inosservata”, scrive l’agenzia rossonera. Ma Daniele fa spallucce e rassicura i suoi supporter. Il suo cuore, per ora, è giallorosso.

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE CON IL CUORE IN CAMPO C’è un cuore che batte nel cuore di Roma: questo lo slogan dell’Unione Tifosi Romanisti nata il 28 gennaio 2000 e moralmente associata all’A.S. Roma. In particolare, l’Unione Tifosi Romanisti ha come scopo di promuovere e sviluppare il tifo sportivo in favore delle squadre dell’A.S. Roma, nel rispetto delle norme etiche di educazione civica e sportiva, delle leggi dello Stato e di osservanza delle direttive morali di comportamento. Anche quest’anno l’Utr nominerà i Cavalieri della Roma. La cerimonia è in programma per 19 novembre 2011 ore 11.00, nella Sala Monsignor Di Liegro della Provincia di Roma. Gli ultimi a essere nominati sono stati, l’anno scorso, Mariolina Bernardini figlia di Fulvio Bernardini; Davide Bordoni, assessore comune di Roma; Gianfranco Caporlingua, imprenditore; Davide Ciaccia, amministratore delegato Atletico Roma; Serena Dandini conduttrice televisiva; Giovanni Floris, giornalista; Cristoforo Gentile, imprenditore; Antonio Olivieri, dirigente amminitrativo; Stefano Petrucci, presidente Acer; Giorgio Rossi, tecnico massaggiatore; Mirella Sacerdoti, cardiologa, figlia di Renato Sacerdoti; Carlo Mazzieri, imprenditore, commercialista. Madrina dell’evento fu l’Assessore alle Politiche dello Sport della Provincia di Roma Patrizia Prestipino. METRO

TIFOSI MILAN È aperta la caccia a Miss Diavoletta, la ragazza testimonial dei tifosi del Milan. Tutti i siti e i forum dei rossoneri chiedono alle pasionarie della squadra milanese di mandare foto e ai supporter di votare per la più bella, ma anche la più milanista. Come il più milanista e bello dei tifosi può concorrere al titolo di Mister Diavoletto, sempre sugli stessi forum. Più paludata la ricerca di Miss Milan, solo sui forum ufficiali, anche perché si tratta quasi di un marchio registrato. Nei Milan Store infatti da parecchio compare una linea di gadget e abbigliamento tutta al femminile, destinata alle appassionate della squadra presieduta da Silvio Berlusconi, che vogliano sfoggiare sempre e dovunque le prove tangibili della propria fede. Fra tanto Inferno, comunque, c’è chi suggerisce di stare attenti. Come recitava qualche settimana fa un titolo di SkyTv non proprio apprezzato dai tifosi: “Diavolo esci da questa crisi”, Al Milan serve l’esorcista”. Aggiungendo drastici giudizi sul celebre attacco del Milan: Allegri ha un problema serio in attacco: “Ibra va e viene (non solo per via degli infortuni) e imbocca il viale della depressione, Cassano è umorale, Pato è un caso clinico. Si attende il rientro di Robinho, che potrebbe essere utile per alzare il livello della competizione interna, visto che Inzaghi - che scalpita più che mai - sembra proprio non essere considerato”. METRO




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