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STADIO ROMA

DOMENICA 8 DICEMBRE 2013

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Speciale Roma-Fiorentina Contro la Fiorentina mancherà Balzaretti. Totti è convocato. Servono tre punti per restare in scia con la Juventus. Sarà il giorno di Mattia?

Mattia Destro, 22 anni è fuori per infortunio dal 26 maggio. Oggi partirà dalla panchina.

Montella: Gara dura ma non decisiva

SVOLTA A DESTRO

D’Ambrosio vicino Già a gennaio

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Prepartita

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Domenica 8 dicembre 2013

Montella sereno “Gara difficile ma non decisiva per la stagione” Il tecnico della Fiorentina ha le idee chiare: “Deciderà un episodio. Loro daranno tutto” ROMA. Poco più di novanta minuti per provare a sfatare un tabù. Nella sua carriera da allenatore, infatti, Vincenzo Montella non è mai riuscito a battere la “sua” Roma. Una vera e propria maledizione che il tecnico della Fiorentina spera di poter spezzare già nella gara di oggi. Per riuscirci, però, l’allenatore viola sa che la sua squadra dovrà giocare una partita perfetta. “La Roma sa quando accelerare, sa quando difendersi – ha detto ieri Montella loro sono pazienti, forse anche più di noi. Questo è stato fino ad oggi, magari

domani non varrà più. Rispetto moltissimo questo avversario, troveremo una squadra che ci affronterà al 101%. Intensità ed agonismo saranno altissimi”. Quella di oggi, ovviamente, per l’allenatore della Fiorentina non può essere una partita come tutte le altre. Sì perché Roma e la Roma rappresentano il suo passato, fatto di uno Scudetto vinto da giocatore nel 2001 e quattro mesi, brevi ma indimenticabili, passati sulla panchina dei giallorossi alla fine del campionato 2010-2011. In campo, però, non ci sarà spazio per i sen-

timenti. “Da allenatore non ho mai battuto la Roma? Mi auguro di cambiare le cose già in questa partita – ha detto Montella - con il Catania andammo vicini a vincere, ma anche lo scorso anno successe di tutto... Mi auguro di stuzzicare un po’ i miei giocatori. Questa vigilia somiglia molto a quella della partita in casa della Juventus dello scorso anno. Mi auguro di non vedere quell'approccio alla gara, serve soprattutto agonismo”.

voluto spendere qualche parola per applaudire poi il collega Rudi Garcia, accolto nella Capitale da una massiccia dose di scetticismo e autore di uno straordinario avvio di campionato. “È sicuramente un personaggio simpatico – ha detto – mi sembra un allenatore organizzato, paziente e pragmatico. Di solito cambia i tre attaccanti, ma non sempre parte con i giocatori più offensivi. Spesso aspetta di cambiare la gara in corso, questo deriva dalla sua esperienza e dalla coRUDI GARCIA noscenza della sua squaIl tecnico gigliato, però, ha dra”.

TOTTI Impossibile, in chiusura, non dedicare un pensiero anche a Francesco Totti, capitano e simbolo giallorosso accanto al quale Montella ha vinto lo Scudetto del 2001. “Io mi aspetto che giochi – ha affermato l’allenatore della Fiorentina – conoscendo tutto l’ambiente e anche quello che lui ha detto, non mi sorprenderebbe che giocasse addirittura dal primo minuto. Ovvio che preferirei che lui non giocasse – ha aggiunto - e lo stesso vale per Ljajic. Al di là dei singoli sarà una partita difficile contro un

avversario forte. Mi dispiace che un po’ ci temano, noi comunque dovremmo essere pronti prima di tutto mentalmente, perché sarà una partita ad alto agonismo, molto intensa”. Poi, prima dei saluti, Montella si è lasciato andare anche a una battuta divertente con i giornalisti. “Garcia ha detto che vuole vedere in camp undici lupi? Di solito i lupi si riescono ad allontanare con il fuoco – ha sorriso il tecnico viola - vorrà dire che ci porteremo un po’ accendini, magari anche qualche zippo anti vento...”.


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Garcia: “È ora di vincere In campo con undici lupi”

Il tecnico della Roma: “Sì all’uso della moviola” Siparietto con Pallotta, che si finge giornalista ROMA. Rudi Garcia vuole tornare a vincere. Proprio per questo l’allenatore della Roma ha garantito che oggi, contro la Fiorentina, “vedremo undici lupi in campo”. Dopo gli otto punti persi per strada nelle ultime quattro partite, il tecnico giallorosso si aspetta una reazione importante da parte dei suoi uomini. Perché vista la marcia della Juve, che grazie alla vittoria di venerdì sera contro il Bologna è distante 6 punti, il successo contro i viola diventa un imperativo. “Prima voglio vincere, poi magari viene fuori uno spettacolo gradevole - ha detto ieri Garcia in conferenza stampa - per me contro la Fiorentina conta solo vincere. Siamo imbattuti, giochiamo in casa, con 50mila tifosi che ci sostengono”.E per riuscire a portare a casa un risultato positivo, la Roma dovrà esprimersi

come nel finale della partita di Bergamo della scorsa settimana. “Dobbiamo giocare come abbiamo fatto nell'ultima mezz'ora contro l'Atalanta – ha detto l’allenatore francese - conta solo il risultato della Roma, non quello degli altri. Si affrontano due squadre che giocano bene e segnano, ma da queste partite può uscire anche uno scialbo 0-0. Totti? Ho parlato con lui, vedremo alla fine dell'allenamento se è pronto per andare in panchina o se non è ancora pronto”. SQUADRA E ARBITRI Quella di oggi, però, sarà anche la partita in cui la Roma potrà finalmente riabbracciare Mattia Destro, l’attaccante che potrebbe fare la differenza per i giallorossi in questa seconda parte di campionato. “Sabato scorso ha avuto un problema muscolare, per

questo a Bergamo non è stato possibile utilizzarlo – ha precisato il mister - adesso sembra che vada meglio, il problema sembra superato. Quando un giocatore non si allena per quasi 8 mesi, ha bisogno di lavorare molto. Questo fastidio muscolare lo ha frenato, ma il ginocchio è a posto e lui può aiutare la squadra”. Nessun dubbio, invece, sulle condizioni generali della sua Roma. “Una squadra che gioca gli ultimi 30 minuti come contro l'Atalanta –ha detto- sta bene dal punto di vista fisico”. Dopo che la scorsa settimana aveva puntato l’indice su alcune discutibili decisioni arbitrali che hanno frenato i giallorossi, ieri Garcia si è schierato in favore della tecnologia nel calcio. “Penso che sia una buona cosa aiutare di più gli arbitri e ritengo possibile farlo grazie al contributo dei video

Rudi Garcia suona la carica in vista della partita con la Fiorentina.

– ha affermato il tecnico Loro hanno forse meno di mezzo secondo per prendere una decisione, mentre noi vediamo 10 volte quello che succede in un'azione. Dobbiamo prendere esempio dal rugby che, rispetto al calcio, ha fatto un passo in avanti su questo argomento. So che è un dibattito difficile – ha aggiunto - ma l'inizio può essere quello

di sapere almeno se la palla sia entrata o meno, e sapere se un fallo sia stato commesso in area o meno. Non è facile per gli arbitri”. LO SCHERZO DI PALLOTTA Ma a Trigoria c’è stato tempo anche per un simpatico siparietto fra mister e presidente. “Buongiorno, sono James Pallotta da Boston – ha chiesto il presidente del-

la Roma, che si è finto un giornalista, al suo tecnico Ha intenzione di restare in piedi tutta la partita sulla linea di bordocampo?”. Uno scherzo al quale Garcia ha risposto tirando in ballo i giornalisti: «Non c'è una domanda sui cinesi, sullo stadio? Visto che qui c'è il presidente che è il vostro interlocutore... Grazie, James”.


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Formazione

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Sfida di moduli La Roma schiera un 4-3-3

La Viola si affida al 4-3-2-1

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Roma Fiorentina in campo

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24 DE SANCTIS 13 MAICON 17 BENATIA 5 CASTAN 3 DODÒ 16 DE ROSSI 15 PJANIC 6 STROOTMAN 24 FLORENZI 27 GERVINHO 88 BORRIELLO ALLENATORE: GARCIA

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1 NETO 40 TOMOVIC 15 SAVIC 2 RODRIGUEZ 23 PASQUAL 7 PIZARRO 21 AMBROSINI 10 AQUILANI 11 QUADR ADO 20 B. VALERO 49 ROSSI ALLENATORE: MONTELLA

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Da Pizarro a Pradè, la Viola è sempre più giallorossa Con il passaggio della Roma dalla famiglia Sensi al consorzio americano, i fratelli Della Valle hanno attinto a piene mani da Trigoria per creare una Fiorentina capace di stupire l’Italia ROMA. Da Roma a Firenze, più per circostanza che per volontà, “c’è ancora un gruppo di amici che non si arrendono mai”. Pradè, Montella, Pizarro, Aquilani e poi anche il Dottor Luca Pengue (medico sociale) e la Dottoressa Elena Turra (responsabile della comunicazione), l’ultima ad es-

sere arrivata a Santa Maria Novella. Dalla nuova Roma americana (eccezion fatta per Aquilani), e dalla ricerca della discontinuità, è nata la Fiorentina 2.0 targata Della Valle. Una squadra che la scorsa stagione ha fatto stropicciare gli occhi a tutta Italia e che, nella Capitale, ha dispensato pa-

recchio fiato nelle trombe dei nostalgici. “Ce l’avevamo in casa” è stata una delle litanie più ricorrenti della passata annata romanista, a ogni cambio sbagliato dall’allenatore; a ogni palla persa da un centrocampista; ogni volta che c’era da mettere sul banco degli imputati il Direttore Sportivo.

Con la maglia della Roma David Pizarro ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa .

LA DIASPORA In principio, fu Daniele Pradè. Nell’estate del 2011, quella dello storico passaggio dai Sensi al consorzio americano, Franco Baldini decide di puntare su un nuovo DS, Walter Sabatini, e per Pradè non c’è più spazio. Lui attende con pazienza la chiamata giusta, che arriva dai viola un anno più tardi quando i Della Valle lo scelgono, affiancandolo a Macia, per il dopo Corvino. I viola vanno ricostruiti dalle fondamenta e il sogno di Pradè è Vincenzo Montella, rivelazione dell’anno con il Catania. Ma anche la Roma, dopo averlo scartato 12 mesi prima, lo corteggia. Le parti sembrano essere molto vicine, l’Areoplanino vuole tornare in quella che sente casa sua, eppure all’ultimo sfuma l’accordo con Baldini e Sabatini. La firma arriva col club viola, ma c’è tanto da lavorare.

La Fiorentina rivoluziona la rosa e uno dei primi nomi fatti da Montella è David Pizarro. Per la Roma di Zeman il Pek è un esubero, così Pradè riesce a prenderlo senza sborsare un euro. Nel cuore del centrocampo, vicino al cileno, l’areoplanino sogna un altro ex romanista (ceduto al Liverpool dai Sensi nel 2009): Alberto Aquilani. Dopo una trattativa complicata e anche grazie ai buoni uffici di Macia, ex dirigente dei Reds, il centrocampista di Montesacro torna in Italia dopo i prestiti a Juventus e Milan. GLI ANNI ROMANISTI “La Roma è la mia debolezza”, pensieri e parole di Vincenzo Montella in piena trattativa per il ritorno sulla panchina giallorossa, nel maggio 2012. Uno che nella Capitale ha vinto uno Scudetto e segnato una caterva di gol, 4 dei quali indimen-

ticabili per ogni tifoso romanista perché arrivati nella stessa serata e contro i rivali cittadini. Ma la Roma è stato, e probabilmente è ancora, un grande amore anche per Alberto Aquilani. Cresciuto nel settore giovanile di Trigoria e lasciato partire per fare cassa, la sua ultima immagine in giallorosso è il rigore segnato nella sfortunata serie degli ottavi di Champions persi con l’Arsenal all’Olimpico. Di dichiarata fede romanista anche Pradè, “figlioccio” di Franco Sensi che lo ha portato in società e gli ha fatto fare esperienza negli “anni d’oro”, i primi 2000. Separazione burrascosa per Pizarro, a colpi di certificati medici e incomprensioni con Ranieri prima e Luis Enrique poi, in mezzo più di un tricolore sfiorato da protagonista e gli anni spettacolari con Spalletti.


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L’Intervista

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“La Roma deve sfruttare la carica dei suoi tifosi” Il doppio ex Ciccio Graziani: “Sfida da tripla, ma il fattore campo sorride ai giallorossi” ROMA. Campione del Mondo e idolo, tra le altre, della “Fielsole” e della Curva Sud dell’Olimpico. Ciccio Graziani ci racconta le sue sensazione su Roma-Fiorentina. Sarà spettacolo stasera? Penso proprio di sì. La Fiorentina verrà all’Olimpico per vincere, è una squadra che gioca sempre aperta e non fa ostruzionismo. Entrambe le squadre hanno un tasso tecnico elevatissimo, mi aspetto una bella

Ciccio Graziani.

partita. Viste le caratteristiche dei viola, potrebbe essere un vantaggio per la Roma che fatica meno con le big. Chi ci arriva meglio? Tutte e due, allo stesso modo. La Roma è reduce da una lieve flessione, ma solo di risultati. I quattro pareggi consecutivi pesano ma viste le prestazioni non si può parlare di crisi. La Fiorentina si è rimessa in una situazione positiva. I giallorossi hanno tutta la voglia e l’entusiasmo di ricominciare a vincere, si approcceranno con la rabbia che serve per riprendere il percorso. Montella e Garcia, un suo giudizio. Montella è un giovane-vecchio, è davvero bravo. Mi piace come sta in panchina, la sua educazione non lo spinge mai a fare polemica. E mi piace pure Garcia, ha portato una mentalità di-

versa nel nostro Campionato. Vuole vincere attraverso il gioco, con la palla sempre a terra e continui scambi di ruolo per non dare mai punti di riferimento. Entrambe le squadre giocano sempre per i tre punti, quando non sono in giornata si vede lontano un miglio. Quanta differenza c’è tra Giallorossi e Viola? La classifica dice che la differenza c’è ed è enorme, la Roma ha una posizione ottimale. La Fiorentina, anche se ora è in ritardo, potrà essere protagonista. I viola hanno pagato qualche infortunio eccellente. Ma va detto che pure i giallorossi, con Totti, non sono stati più fortunati. In questo momento gli uomini di Garcia sono tra i protagonisti assoluti della Serie A, la sorpresa maggiore. Per chi è più importante la sfida di stasera? Per la Roma, perché viene

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Graziani ha collezionato 52 presenze con la maglia Viola e 57 con quella della Roma.

da quattro pareggi e deve mantenere corta la classifica se vuole ambire allo Scudetto. La Fiorentina può giocarsela fino alla fine per i suoi obiettivi che, però, non sono gli stessi dei giallorossi a oggi. La Roma può lottare per il tricolore? L’obiettivo iniziale era quello di rientrare in Europa, magari in Champions. Però oggi è lì su, e secondo me può giocarsela fino alla fine.

Chi può rompere gli equilibri della partita? Per la Roma Gervinho, con la sua velocità può mettere in seria difficoltà la difesa viola. Per la Fiorentina sarebbe scontato dire Rossi, allora faccio i nomi di Cuadrado e Borja Valero. Sono il cuore della squadra, danno il cambio di passo. Chi vince? Può succedere di tutto, ma vedo la Roma favorita. Deve sfruttare il fattore campo,

che in Italia conta parecchio, e la rabbia che ha dentro. Il primo ricordo che le viene in mente legato a un Roma-Fiorentina? Giocavo nella Fiorentina e perdemmo all’Olimpico per una magia di Falcao, una cosa mai vista. Ricordo che con un colpo di tacco al volo mise la palla in testa a Pruzzo. Quel gol, più che Roberto, lo fece il Divino. Flavio Di Stefano


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Aspettando il Capitano la Stamattina Garcia deciderà se e come impiegare Totti, fuori dalla partita contro il Napoli a ottobre

La Roma sarebbe a un passo da Antonio Sanabria.

ROMA. La Roma tira un sospiro di sollievo. Il nome di Francesco Totti, infatti, è tornato nella lista dei convocati. E anche se sarà difficile vederlo in campo oggi, il Capitano potrà sostenere i suoi compagni direttamente dalla panchina. Non una cosa da poco, visto che Totti è l’uomo più carismatico di questa squadra, il simbolo al quale tutti si affidano quando le cose vanno male. Lunedì mattina il numero dieci giallorosso si è sottoposto ad una

visita svolta dal professor Mariani nell’ambito del protocollo di recupero stilato dallo staff medico. Gli esami hanno mostrato un significativo miglioramento delle condizioni fisiche del Capitano, che martedì ha ricominciato a calciare senza avvertire alcun problema e ha aumentato i carichi di lavoro fino a tornare in gruppo alla vigilia del match. Troppo poco per poter tornare a guidare i compagni già da oggi contro i Viola. Totti, che è fuori dal

18 ottobre, quando si infortunò durante la sfida vinta da giallorossi per 20 sul Napoli, dovrà aspettare la partita della prossima settimana contro il Milan (lunedì 16 dicembre alle ore 20,45). E visto che i rossoneri sembrano essere in netta ripresa rispetto a un avvio di campionato davvero fallimentare, al fuoriclasse della Roma verrà chiesto di fare la differenza da subito. ROMA TOTTIDIPENDENTE Nonostante l’ottimo ruolino di marcia fatto registrare nelle prime quattordici giornate, infatti, questa squadra ha dimostrato di essere molto legata alle prodezze del suo asso. Quasi una banalità se si pensa che, fino a quando ha giocato, Francesco è stato il miglior calciatore del Campionato per rendimento. È anche per questo che Rudi Garcia, paradossalmente, non ha nessuna intenzione di affrettare il suo recupero. Sa da una parte l’avere Totti in campo vuol dire moltiplicare esponenzialmente l’imprevedibilità della squadra e quindi, il numero delle palle gol, dall’altra un’eventuale ricaduta potrebbe mettere a rischio la stagione

del numero dieci e della Roma. A dirlo sono i numeri. Senza il Capitano, i giallorossi hanno raccolto “appena” tre vittorie con Napoli (dove entrambi i gol sono stati realizzati quando Francesco era già uscito), Udinese e Chievo, e quattro pareggi con Torino, Sassuolo, Cagliari e Atalanta. A preoccupare Garcia, però, è un altro dato. Nelle sette partite che la Roma ha giocato con Totti, infatti, i giallorossi hanno segnato ben 20 reti, contro i sette gol realizzati nelle sette partite senza il Capitano. Una “coincidenza”, da qualche settimana, ha fatto suonare più di qualche campanello d’allarme a Trigoria. Rudi ha perso l’uomo fondamentale per i suoi schemi, quello c a pace d i lan-


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Roma si tuffa sul mercato

E intanto Sabatini prova a chiudere gli acquisti del blaugrana Sanabria e di Danilo D’Ambrosio

ciare Gervinho negli spazi e di esaltare le caratteristiche di Florenzi, l’unico in grado di trasformare un palleggio al limite della propria area in un contropiede irresistibile. E anche se la rosa giallorossa abbonda di qualità, non c’è nessuno che possa fare un lavoro simile a quello del numero dieci. Una dipendenza, questa, che è stataaccentuata da alcune situazioni esterne. È vero che nelle ultime quattro partite la Roma è sembrata lontana da quella squadra spumeggiante di inizio anno, ma è altrettanto vero che, con un pizzico di fortuna in più e qualche errore arbitrale in meno, ora le cose potrebbero essere molto diverse. OCCHIO AL MERCATO Per questo la società ha capito che, per continuare a lottare per le posizioni che contano, è necessario intervenire sul mercato. Otto punti persi per strada nelle ultime quattro partite sono tanti, forse troppi per una squadra che ha lasciato tutti a bocca aperta. Walter Sabatini ha deciso di aprire il portafogli per portare a Trigoria qualche pedina in grado di aumentare la competitività di u n a squad r a dal livello tecnico indiscutibile quando è al completo, ma decisamente migliorabile nelle seconde linee. Così, con Marquinho che stenta a trovare spazio, Borriello che non sembra avere molto a che spartire con gli schemi messi a punto da Rudi Garcia, Bradley che sembra fornire tanta quantità ma poca qualità e con Burdisso pronto a partire pur di non perdere la Nazionale in vista dei Mondiali, il Direttore Sportivo potrebbe essere chiamato a fare gli straordinari. LA STELLA BLAUGRANA Il primo rinforzo per la nuova Roma potrebbe essere Antonio Sanabria, il 17enne attaccante paraguaiano diventato la stella della cantera del Barcellona. Nonostante il suo grande talento, però, in prima squadra la punta è chiusa da assi come Messi, Neymar, Pedro, Tello

e Cuenca. Così, anche se negli ultimi giorni tanto il ds Zubizarreta quanto l'allenatore Martino gli hanno garantito un grande futuro al Barcellona, il giocatore sarebbe orientato ad accasarsi all’estero. E se nei giorni scorsi il procuratore di Sanabria aveva espresso il suo parere favorevole su un trasferimento del suo assistito in Italia, ora la stampa spagnola ha parlato di un incontro fra alcuni emissari della Roma e i vertici del club Catalano per cercare di arrivare ad un accordo “amichevole” fra le parti. I giallorossi, che avrebbero già raggiunto un’intesa con l’entourage del calciatore, avrebbero infatti offerto una cifra vicina ai tre milioni per chiudere la trattativa già a gennaio. NOMI CALDI Quello di Sanabria, però, non è certo l’unico nome finito sui taccuini degli osservatori della Roma. I giallorossistanno seguendo molto da vicino anche Danilo D’Ambrosio, esterno del Toro che sembra ormai in rotta di collisione con la società di Cairo. Il suo contratto scade a giugno, ma sembra ormai chiaro che il terzino non rinnoverà per accasarsi altrove a parametro zero. Uno scontro frontale che potrebbe spingere la Roma a farsi avanti già a gennaio. In base alle indiscrezioni circolate in settimana, i giallorossi avrebbero messo sul piatto il cartellino di Nico Lopez, ora in comproprietà con l’Udinese in modo da evitare lo “sgarbo” di acquistare a zero uno dei giocatori più rappresentativi del Torino. In attesa di una risposta da parte dei granata, Walter Sabatini starebbe tenendo d’occhio anche il suo vecchio pallino Javier Pastore. Il fantasista argentino, ex Palermo, non sembra riuscire a imporsi nel Paris Saint Germain e accoglierebbe di buon grado un ritorno in Italia. Il costo del suo cartellino è esorbitante, ma il ds romanista potrebbe sfruttare i buoni rapporti che legano la società capitolina a quella parigina, cementati dalla cessione estiva di Marquinhos, per chiedere il prestito del talento che ha bisogno di giocare per non perdere il volo che porta dritto ai Mondiali brasiliani di questa estate. A destare le maggiori preoccupazioni, tuttavia, è il cen-

Danilo D’Ambrosio.

trocampo. I tre titolari De Rossi, Pjanic e Strootman si sono dimostrati il vero punto di forza di una squadra che, soprattutto con qualche torto arbitrale in meno, ha dimostrato di poter battere chiunque. A non convincere fino in fondo, tuttavia, sono state le riserve. Sabatini, quindi, è alla ricerca di una pedina a basso costo che possa rivelarsi utile alla causa giallorossa. Tramontata l’idea di uno scambio con l’Inter

con Kuzmanovic, la Roma sembra tenere in caldo le piste che portano a Kucka (che però piaceanche al Milan) e a Nocerino. IN USCITA La dirigenza, ovviamente, sta cercando di chiudere qualche operazione in uscita. Il primo a salutare Trigoria potrebbe essere Nicolas Burdisso, ormai confinato al ruolo di riserva ma che può contare su un contratto (in scadenza) con cifre

da titolare.Per lui si è mosso il Milan, a caccia di un difensore da affiancare Mexes e Rami, per blindare la difesa. In attesa di novità sulla spalmatura del contratto di Borriello, che potrebbe facilitargli il trasferimento verso altre piazze, a gennaio potrebbero salutare (momentaneamente) la Roma anche i giovani Romagnoli e Caprari, che hanno bisogno di mettere nelle gambe qualche spezzone di partita. Andrea Romano


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Svolta a Destro L’ora di Mattia

A dieci mesi dall’intervento al ginocchio, la punta giallorossa è pronta a dimostrare di meritare una maglia da titolare ROMA. Mattia Destro è pronto. Anzi, prontissimo. Dopo le due panchine consecutive con Cagliari e Atalanta, oggi

l’ex attaccante del Siena potrebbe fare il suo esordio stagionale contro la Fiorentina, lasciandosi così alle

Mattia Destro durante la sua “tipica” esultanza.

spalle l’infortuno al ginocchio (operato addirittura dieci mesi fa) che gli ha impedito di vestire la maglia della Roma da quell’infausto 26 maggio. Ma anche se Mattia non può certo essere al meglio della forma, tanto Walter Sabatini quanto Rudi Garcia aspettano impazienti il suo rientro. Da una parte, infatti, la società ha dimostrato di puntare tantissimo sull’attaccante, arrivando a sacrificare Osvaldo per offrirgli il ruolo di centravanti titolare di una squadra affamata e ambiziosa. Dall’altra, invece, il tecnico francese sorride perché sa di avere una freccia in più a disposizione nel suo arco. Soprattutto in questo momento in cui la Roma stenta a trovare la via del gol. Senza Totti, che con i suoi movimenti da finto attaccante riesce a dare imprevedibilità alla manovra e a mettere costantemente i compagni

davanti al portiere avversario, i giallorossi si sono scoperti poco cinici e incapaci di finalizzare tutte le occasioni di gol che sono riusciti a costruirsi, soprattutto con Sassuolo e Chievo. Con Borriello che, nonostante il grande impegno, sembra non riuscire ad integrarsi al meglio negli schemi offensivi di Garcia e con Florenzi, Gervinho e Ljajić che non fanno certo della concretezza la loro arma principale, la Roma si è scoperta bella ma leziosa, devastante fino alla trequarti ma con le polveri bagnate quando serviva quello che la buttasse dentro. Ora Mattia ha ventitré partite per dimostrare di essere l’uomo giusto per questa Roma e per la Nazionale di Cesare Prandelli che a fine campionato volerà in Brasile per Mondiali. Due traguardi che la punta di Ascoli non vuole mancare.

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Arbitra Orsato, con lui Roma imbattuta in casa ROMA. Un nome che è legato a un brutto ricordo. Ad arbitrare la partita del lunch time di oggi fra Roma e Fiorentina sarà Daniele Orsato, il fischietto della sezione di Schio che ha diretto una partita che i tifosi giallorossi difficilmente riusciranno a dimenticare. Fu proprio lui, infatti, ad arbitrare il derby in finale di Coppa Italia del 26 maggio scorso, finito 1-0 per la Lazio. In Serie A Orsato ha diretto la Roma in 12 occasioni (sei le vittorie, quattro i pareggi e due le sconfitte), l’ultima il 19 ottobre, quando i giallorossi, che dovettero rinunciare a Totti a partita in corso, si imposero per 2-0 sul Napoli grazie alla doppietta di uno straripante Miralem Pjanic. Ma anche se con il fischietto di Montecchio Maggiore la Roma è imbattuta in casa, il

nome di Orsato evoca una serie di ricordi non certo piacevoli. Come nel 2011, quando il Genoa si impose sui capitolini per 4-3, decretando la fine dell’avventura di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa, o come due stagioni fa, quando i giallorossi, guidati da Luis Enrique, vennero travolti per 4-2 in casa del Lecce. Sono ben 16, invece, le gare di Serie A in cui Orsato ha arbitrato la Fiorentina (otto le vittorie, sei le sconfitte e 2 i pareggi). L’ultima volta è stata all’Olimpico contro la Lazio nell’incontro, finito 0-0, valevole per la settima giornata della stagione in corso. Sotto la direzione dell’arbitro di Schio, poi, la Fiorentina ha rimediato quattro sconfitte. L’ultima risale al 30 marzo del 2013 e i gigliati vennero sconfitti dal Cagliari per 2-1.

Daniele Orsato arbitrerà l’incontro.



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La Viola sfida la cabala La Fiorentina ha vinto 14 volte all’Olimpico L’ultima due anni fa grazie a Jovetic e Lazzari stagione 1937/1938. Allora l’incontro si concluse con un pesante 4-0 per i padroni di casa, grazie alla tripletta di Michelini e al gol di Scaramelli. Un risultato che, curiosamente, la Roma riuscì a bissare nella prima giornata del campionato 1990/1991, quando a regalare la vittoria ai giallorossi furono le marcature di Voeller al 17’, di Salsano al I NUMERI La vittoria più rotonda in 42’ e di Carnevale al 62’ e favore dei giallorossi risale al 65’. L’affermazione con alla prima giornata della maggior scarto di reti in favore degli ospiti, invece, è andata in scena nella diciassettesima giornata di andata della stagione 1960/1961. Al fischio finale la Fiorentina si impose per 1-3 grazie alle reti di Hamrin al 23’, alla doppietta di Petris (54’ e 67’) e al gol della bandiera del romanista Schiaffino al 70’. L’incontro con più gol segnati si è disputato nella ventinovesima giornata della stagione 1954/55. Allora finì 3-4 in favore dei gigliati (gol di Virgili al 3’ e al 67’, di Cavazzuti al 4’, di Mariani al 22’, di Bortoletto al 44’, di Segato al 50’ e di Celio al 62’). Jovetic ha griffato l’ultima vittoria della Fiorentina.

ROMA. Guai a lasciarsi ingannare dalle statistiche. Sì perché a giudicare semplicemente dai precedenti, quella di stasera sembrerebbe una partita a senso unico. Nelle settantaquattro volte in cui le due squadre si sono affrontate in casa dei giallorossi, infatti, solo in quattordici occasioni i viola sono riusciti a mettere in cascina una vittoria. Negli altri sessanta incontri, invece, la Roma è riuscita a spuntarla trentatré volte,

mentre il risultato “x” è uscito in ventisette occasioni. Ma anche se i numeri non sorridono certo alla squadra di Montella, la cronaca delle ultime partite dimostra come questa Fiorentina abbia tutte le carte in regola per centrare una vittoria che potrebbe mettere in discussione.

Gabriel Batistuta, bandiera della Viola, ha trascinato la Roma allo Scudetto del 2001.

I PRECENDENTI L’ultimo successo della Fiorentina in casa della Roma è relativamente recente. Si giocava la 33a giornata della stagione 2011/2012 e finì 12 per i gigliati grazie alle reti di Jovetic e Lazzari, con Totti che segnò il gol del momentaneo pareggio della Roma. L’ultimo successo dei padroni di casa, invece, è il 4-2 della 16a giornata della scorsa stagione (reti di Castan, Roncaglia, El Hamdaoui, Osvaldo e doppietta di Totti). La partita che rimarrà

per sempre impressa nei cuori dei giallorossi, però, è andata in scena il 26 novembre del 2000. Dopo 83 minuti di assedio sterile, la squadra di Fabio Capello riuscì a trafiggere Toldo grazie a un potentissimo destro dalla trequarti di Batistuta, su assist di testa di Gianni Guigou. Il Re Leone, che in estate aveva salutato la Fiorentina proprio per provare a vincere il campionato con i giallorossi, non esultò per quel gol che valeva già un pezzo di Scudetto e si mise a pian-

gere in mezzo al campo fra gli abbracci dei campagni. I GOL Nei 74 incontri in cui la Fiorentina ha fatto visita alla Roma, sono state realizzate 186 reti (111 a favore della squadra di casa e 75 per gli ospiti). Ma se nel primo tempo sono stati segnati 84 gol (53 per i giallorossi, 31 per i viola), nelle ripresa il numero delle reti sale fino a raggiungere quota 102 (58 in favore dei giallorossi, 44 per la Fiorentina).



Domenica 8 dicembre 2013

Roma-Fiorentina

Oggi parte la maratona dei regali tra le vie dello shopping e i mercatini allestiti per le feste nei quartieri romani. Perché allora, al termine del match Roma-Fiorentina, non approfittare per iniziare la caccia al regalo perfetto? Se invece si vuole respirare fino in fondo l’atmosfera del Natale, la Mostra dei 100 Presepi è quello che fa per voi. Buon divertimento. PIAZZA NAVONA Si inizia con il più classico tra i mercatini natalizi romani: quello di Piazza Navona nel rione Parione. Sulle bancarelle, fedeli alla tradizione, addobbi di ogni tipo e prezzo per l’albero e il presepe. Si dice infatti che per assicurarsi un nuovo anno all’insegna della prosperità, bisogna acquistare qui un oggetto per l’addobbo natalizio. Ma anche giocattoli, dolci, scopine scacciaguai e calze della Befana. Fino al 6 gennaio feriali: ore 10,00 - 1,00 festivi e prefestivi: ore 10,00 - 2,00 RIONE PARIONE Anche nelle vie limitrofe della storica Piazza Navona, tra via dei Coronari, via dell’Orso e Sant’Eustachio, il Natale si farà sentire con esibizioni di artisti di strada, concerti di mandolino, cori

gospel, musica etnica e menestrelli che racconteranno gli aneddoti più misteriosi e sconosciuti della Roma capitolina. Da non perdere anche la Mostra del Giocattolo e quella dei Presepi più antichi, allestite nelle stesse vie. PIAZZA RE DI ROMA Ispirato alla tradizione dei mercati dell’Avvento del Nord Europa, in particolare di quelli di Hidelberg con cui la piazza è gemellata proprio dal Natale di 2 anni fa, il mercatino di Piazza Re di Roma è un’altra tappa fissa di turisti e romani in cerca di regali. NATALE ALL’AUDITORIUM Organizzato dal Forum Austriaco di Cultura Roma, anche quest’anno tra la Pista di pattinaggio e la Casetta di Babbo Natale nel Villaggio del Natale all’Au-

ditorium Parco della Musica, prende vita un mercatino di Natale particolare. Qui infatti tra dolci tipici dell’Austria, zuppe di Gulasch, Wiener Würstel e bancarelle, si raccolgono fondi destinati alla beneficenza. Viale Pietro De Couberten, 30, dalle 10.00 alle 17.00 IL MERCATINO DEGLI ARTIGIANI Da sabato 7 a venerdì 13 dicembre 2013, i Portici di Eataly Roma ospteranno le bancarelle del Mercatino degli Artigiani: dolci e prodotti tipici della cucina romana, oggettistica, quadri e tanti giochi per bambini rigorosamente artigianali. Piazzale XII ottobre 1492 dalle 10:00 alle 21:00, IL MERCATINO BENEFICO Festa grande a Piazzale Ankara (Stadio Flaminio) dove dal 10 al 13 dicembre saranno presenti oltre centocinquanta espositori. Alla manifestazione parteciperanno anche le Cooperative Onlus e le Associazioni di volontariato che si occuperanno dell’albero della “Bontà”, una raccolta di pacchi-dono per aiutare le fasce sociali più deboli, in particolare anziani e bambini poveri. Un Natale ‘buono’ per davvero.

Dopo partita

LE VIE DEL NATALE Così si chiama il mercatino allestito all’interno dell’Ippodromo delle Capannelle. Stand e punti ristoro per un pomeriggio dedicato ai regali e al divertimento dei più piccoli grazie all’intrattenimento con animatori, giochi gonfiabili e il Luna Park esterno. Via Appia Nuova, 1255 MERCATINO VINTAGE E’ organizzato da Les Coquettes il mercatino dalla formula open dove può partecipare chiunque abbia qualcosa da esporre, vendere o promuovere. Un paradiso per gli amanti del vintage che potranno tovare nei capi e negli accessori secondhand il regalo giusto per questo Natale. Solo oggi dalle 11 alle 20 Grand Hotel Fleming, piazza Monteleone da Spoleto 20, (Collina Fleming).

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renzo in Lucina, si esibiran- cioccolata e perfino un preno nelle più belle piazze di sepe realizzato con delle matite. Quest'anno inoltre Roma e nelle basiliche. sarà presente un laboratorio per bambini che li farà enI 100 PRESEPI Fino al 6 gennaio nelle Sale trare ancora di più nell'atdel Bramante di Piazza del mosfera del Natale. Popolo si potrà ammirare Piazza del Popolo la mostra 'I 100 presepi'. Nei Basilica Santa Maria tre saloni della Basilica di del Popolo Santa Maria del POpolo, in Dalle 09.30 alle 20.00 tutti uno spazio di oltre 350 mq, i giorni compresi i festivi, 183 presepi provenienti da Natale, S.Stefano, Capodanoltre 30 paesi regaleranno no ed Epifania. ai visitatori un assaggio del- Biglietto d'ingresso: € 7.50; la creatività italiana. Oltre Over 65 € 6.50; Bambini (4ai presepi artisitici n mate- 10 anni) € 5.50; Gruppi (miriale classico, daranno pre- nimo 25 persone) con presenti composizioni realiz- notazione obbligatoria € zate nei materiali più di- 5.50; Istituti scolastici (misparati: dalla pasta alle con- nimo 25 alunni) con prechiglie del Mediterraneo, al notazione obbligatoria € legno, la lana, il pane, i bot- 5.00. toni, il corallo, il vetro, la

NON SOLO MERCATINI CORI SOTTO L’ALBERO Anche quest’anno torna a portare calore e atmosfera il Festival dell’Avvento: una maratona vocale interpretata da oltre 40 formazioni corali provenienti da tutto il mondo che, partendo dalla suggestiva Piazza San Lo-

STADIO

Bancarelle a Piazza Navona.



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