MikyMouse Magazine by Hellobrand

anno V - 2016 - mensile - Marzo

IL MAGAZINE GRATUITO INTERAMENTE DEDICATO AL TUO PET SHOP DI FIDUCIA

2016

n째

MAGAZINE

LO SCOTTISH FOLD BIRMANO

VITA DA CANI/GATTI la gestazione ed il parto

PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE la gratitudine

PROFESSIONE PROFESSIONISTI animali sul posto di lavoro

MIKYMOUSE BOUTIQUE

IL BOVARO DELLE FIANDRE

Il cane soldato e mandriano

Corner Glamour

SCHESIR LATTINA 85g - SENIOR Per la prima volta nella gamma Schesir in lattina da 85g vengono offerte 2 referenze specifiche per gatti anziani: POLLO con ALOE e TONNETTO con ALOE caratterizzati dalla bandina gialla “senior”. Abbiamo creato una formulazione di prodotto appositamente studiata per la fase di vita più avanzata, aggiungendo ALOE VERA ed altri importanti nutrienti. L’ALOE VERA: • aiuta ad innalzare le difese immunitarie in modo naturale • svolge un’azione stimolante e benefica sul tratto gastrointestinale • promuove il corretto assorbimento degli elementi nutritivi Questi prodotti sono inoltre caratterizzati da: • presenza di fruttoligosaccaridi (FOS), per ottenere un’azione prebiotica • presenza di fonti naturali di Omega 6 e Omega 3 che stimolano le difese immunitarie e promuovono la crescita di un pelo forte ed il benessere della cute • filetti finemente tritati in modo da favorire la digeribilità

SCHESIR LATTINA 140g – 4 NUOVE VARIETÀ 4 nuove referenze si aggiungono alla già amplissima gamma Schesir, in uno dei formati che riscontra maggior successo, ovvero il formato convenienza 140g:

TONNETTO CON PAPAYA

FILETTI DI POLLO CON GAMBERETTI

TONNETTO CON GAMBERETTI

TONNETTO CON PESCE AZZURRO

Vanno ad aggiungersi agli 8 già esistenti, così adesso ce n’è davvero per tutti i gusti! Anche queste novità, come tutta la linea Schesir, offrono la qualità a 360°: • ingredienti della stessa qualità di quelli utilizzati per il consumo umano • nessun colorante, né conservante, né appetizzante • tonno pescato in mare aperto con metodi eco-sostenibili • pollo “hormone free” • prodotto “cruelty free”

contact@agras-delic.com

www.schesir.it

Editoriale

C aro lettore , risale a pochi giorni fa la notizia che le numerose aree verdi del comune di Udine vedranno “fiorire” dei cartelli informativi che detteranno le regole di buon comportamento nei parchi. Tra le varie norme compare il divieto di condurre i cani entro i cinque metri dai giochi per bambini. Ai cani saranno riservate delle aree recintate, dette di sgambamento, all’interno delle quali i cani potranno essere lasciati liberi sotto il vigile controllo dei proprietari. Al di fuori di queste zone i quattrozampe dovranno essere condotti al guinzaglio e il proprietario, non è una novità, dovrà portare al seguito la museruola e il necessario per raccogliere eventuali deiezioni. Sempre nell’ambito del “galateo” del comportamento degli animali sarà vietato introdurre nei parchi cani femmine in calore, utilizzare giochi di proprietà in presenza di altri cani, rivolgersi agli animali con un registro vocale acuto, somministrare cibo all’interno dell’area. La verifica scrupolosa del rispetto di tali norme sarà rafforzata dalla presenza, negli spazi verdi, di agenti in borghese. Questi provvedimenti hanno da subito suscitato grandi polemiche tra i possessori di cani. Effettivamente ci sembra alquanto assurdo dover ricorrere a forze dell’ordine per il controllo del rispetto dei regolamenti... ma siamo in Italia e purtroppo spesso capita di incontrare persone che ignorano o fingono di non conoscere le norme che dettano il quieto vivere comune e a farne le spese sono anche i “ligi”! Ci sembra giusto che i cani non siano lasciati liberi in prossimità delle aree di gioco destinate ai minori, anche i cani più docili possono, infatti, essere spaventati dall’irruenza di un bambino e reagire, anche solo per difesa, con altrettanta irruenza... soprattutto se non sono cresciuti seguendo un percorso di educazione. Certamente un proprietario responsabile, e per fortuna parliamo della stramaggioranza dei possessori di cani, sa come comportarsi con il proprio fedele amico al fine di favorire il rispetto delle altre persone e degli animali nonché dell’ambiente. Sa quindi che non è opportuno uscire di casa senza sacchettino e paletta per raccogliere le deiezioni e sa quando è bene far relazionare il proprio cane con altri, sa inoltre intervenire tempestivamente qualora vi siano comportamenti anomali. Tutto sommato in fondo, per chi già abitualmente adotta tale condotta, i nuovi cartelli non rappresenteranno un limite né tanto meno un disagio e sicuramente aiuteranno a incrementare, si spera, la tolleranza da parte dei non possessori di animali. C’è da sperare comunque che le aree di sgambamento e gli spazi destinati agli animali in città vengano sempre più potenziate affinché i proprietari possano agevolmente portare in passeggiata i propri beniamini senza pensieri. Ci si augura infine che l’osservanza dei regolamenti da parte di tutti i cittadini possa rendere inutile l’impiego di risorse pubbliche destinate al controllo del rispetto delle norme stesse destinando tali risorse a bisogni della collettività più urgenti.

Barbara Pagnutti Resp. Marketing Miky Mouse

Tel. 0432.485086 www.mikymouse.it info@mikymouse.it

M&B Srl viale Tricesimo 101/18 33100 Udine UDINE

BUTTRIO

Marzo 2016

CODROIPO

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Miky Mouse premia tutti i clienti più fedeli con Carta Fedeltà, card disponibile presso tutti i punti vendita Miky Mouse. Partner

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MikyMouseGemona del F.

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Viale Tricesimo 101/18 33100 Udine (UD) Tel.+39.0432.485086 Fax. +39 0432.425217

Vic.Resia, 6 33100 Codroipo (UD) tel. +39 0432.820115

Via Taboga Ang. Via Cartiera S.S.Pontebbana tel. 0432.972726

Via B. Stringher, 13/C 33042 BUTTRIO tel. 0432.884132

LUN-SAB 9.00-19.30

LUN-SAB 9.00-12.30/15.30-19.30

LUN-VEN 9.00-13.00 e 15.00-19.30 SABATO orario continuato 9.00-19.30

MAR-SAB 9.00-12.30/15.30-19.30

Sommario

IL BOVARO DELLE FIANDRE

LA RAZZA DEL MESE

6 8

Cane: Il Bovaro delle Fiandre Gatto: Lo Scottish Fold

FIABE FRIULANE

La biele mulinarie e la tuine

NEWS PRODOTTI

VITA DA GATTI

Pag. 6

News dal mondo Pet

LO SCOTTISH FOLD

La gestazione ed il parto

VITA DA CANI

La gestazione ed il parto

PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE

La gratitudine

ANIMALI NELLA LETTERATURA

Pag. 8

Il “Nefasto filosofema” di Cartesio

PROFESSIONE PROFESSIONISTI

Miky Mouse Magazine - n° 52 Autorizzazione del Tribunale di Udine N° 2 del 10 Maggio 2013 Pubblicato a Udine, Novembre 2014 Editore HelloBrand Snc Coordinamento editoriale: Luisa Chiap Stampa: La Tipografica srl

Animali nei luoghi di lavoro

LE INDAGINI DELL’ISPETTORE MIKY

Redazione: HelloBrand snc Via Cincinnato, 1 33010 Tavagnacco - Udine Tel. 0432.1790255 info@hellobrand.it www.hellobrand.it

I sospetti dell’ispettore Miky

MIKYMOUSE BOUTIQUE

Corner Glamour

Progetto grafico & art direction: Mint Graphics - www.graficamint.com

MIKY E MOUSE ZONE

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Pubblicità & Spazi: info@graficamint.com

Educazione cinofila in pillole Carnevale al Miky Mouse

Sede negozi MikyMouse viale Tricesimo 101/18 33100 Udine Tel. 0432.485086

Marzo - Aprile

Leggi il Magazine anche online: www.issuu.com/hellobrand I consigli e le indicazioni contenute nel Magazine, sono da considerarsi come spunti. Prima di iniziare qualsiasi terapia o dieta, rivolgersi sempre al proprio veterinario.

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Magazine online

Hanno collaborato: Giulia Catapano Luisa Chiap Barbara Pagnutti

EVENTI DEL MESE

MikyMouse.it

Le foto dei nostri amici Marzo 2016

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La Razza del mese: Cane

IL BOVARO DELLE FIANDRE il cane soldato e mandriano

Il Bovaro delle Fiandre possiede il carattere calmo e ragionevole del saggio audace. Attraverso il fuoco del suo sguardo, rivela intelligenza, energia e sagacia. Bisogna assolutamente proteggere sempre le sue attitudini al lavoro.

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La Razza del mese: Cane Storia

Il suo nome originale è “Bouvier des Flandres”, ma veniva anche chiamato “Vlaamse Koehond”. La razza è presente già da molti secoli nelle colline fiamminghe, ma la storia del Bovaro delle Fiandre ha ufficialmente inizio soltanto nel secolo scorso. Il primo soggetto registrato esordì nel 1910 all’esposizione internazionale canina di Bruxelles, tuttavia lo standard di razza fu stabilito solo nel 1937. Le sue origini sono incerte, ma si presuppone sia il risultato di un incrocio tra l’ormai scomparso alano spagnolo e il pastore della Linguadoca. Importatori di ambedue le razze e primi fautori dell’incrocio sarebbero stati i dominatori spagnoli. In seguito ci sarebbe stato un innesto di sangue del pastore del Brie e il pastore di Piccardia. Gli allevatori belgi sostengono però che gli esemplari allevati in Francia recano in sé le tracce del griffone Korthals e del pastore di Beauce. Il Bovaro delle Fiandre era utilizzato un tempo come conduttore di bestiame, cane da tiro e per far girare la ruota della zangola. La modernizzazione delle attrezzature delle fattorie ne modificò l’impiego originario, portandolo a essere scelto come cane da guardia per la proprietà e l’azienda agricola, come cane da difesa e da polizia. La polizia belga, infatti, lo utilizza fin dalla fine del XIX secolo. In parecchi casi, un tempo, i poliziotti di ronda erano muniti di due cani, un leggero ma più nevrile Pastore Belga e un più grosso e potente ma meno reattivo Bovaro delle Fiandre. Durante la prima guerra mondiale il Bovaro delle Fiandre fu massicciamente utilizzato come ausiliario dei soldati in battaglia, con eccezionale coraggio portava i messaggi e soccorreva i feriti - così come il fortissimo mastino belga da traino, di cui ne furono utilizzati circa 50.000 esemplari, con il risultato che la razza si estinse - ma questo impiego ne sfoltì pericolosamente le fila. Una volta cessato il conflitto la razza venne rilanciata da una poderosa opera di riconsolidamento operata dagli allevatori fiamminghi.

Carattere Dotato di grande personalità, il Bovaro delle Fiandre è un cane molto intelligente, caratterizzato da un notevole equilibrio psichico e facile da addestrare, può essere impiegato per molti lavori fornendo sempre ottime prestazioni. È un lavoratore instancabile, rustico e dal temperamento straordinario Oggi in molti paesi viene impiegato, per esempio, come cane da guardia, guida per i ciechi e cane poliziotto poiché grazie al suo olfatto eccezionale è infallibile come cane antidroga. Totalmente devoto al proprio padrone non ha problemi ad adattarsi alla vita in famiglia diventando un ottimo cane da compagnia. Come da classificazione, è inteso che la funzione nella quale eccelle è quella di cane da pastore, con particolari doti nella conduzione del bestiame.

Com’è fatto

La coda è generalmente tagliata la prima settimana di nascita lasciandone circa 2- 3 vertebre. I colori sono generalmente il fulvo o il grigio, spesso tigrato o con strisce color grigio-antracite. Ammesso nelle gare di esposizione ma non favorito il nero. Il pelo è molto folto. Quello di copertura forma con il sottopelo uno strato protettivo perfettamente adeguato anche ai climi più rigidi. Ruvido al tatto e lungo circa 6 cm. Gli occhi non sono né prominenti né infossati, di forma leggermente ovale e collocati orizzontalmente. Il colore è il più scuro possibile rispetto al manto. Le orecchie se tagliate sono triangolari, bene erette, attaccate alte e molto mobili; se integre, sono a triangolo portate in avanti in linea col cranio. La testa ha un aspetto massiccio, con assi cranio-facciali paralleli. Stop poco pronunciato. Muso largo, forte e irsuto. I piedi sono corti, rotondi e compatti. Luisa Chiap

Testa e muso

massiccia, resa ancora più imponente dalla presenza di barba e mustacchi; muso largo e possente con canna nasale diritta.

Orecchie

triangolari, flessuose e con attaccatura alta. corpo corto e raccolto, inscritto nel quadrato; dorso corto; groppa il più possibile orizzontale; addome poco retratto. scuri, ovali, distanziati, di media grandezza, con espressione vigile.

Tronco Occhi Arti e piedi

forti, diritti e con buoni appiombi, tanto visti dal davanti che di lato.

Coda

briosa e molto mobile.

Mantello

caratterizzato da pelo grossolano, lungo circa 6 cm, con sottopelo duro e ispido, può variare dal fulvo al nero, anche tigrato (marrone con striature scure).

Taglia e peso

medio grande; altezza 59-68 cm, peso 27-40 kg.

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Razza del mese: Gatto

LO SCOTTISH FOLD Il gatto dalla testa di gufo Le caratteristiche orecchie piegate in avanti danno allo scottish fold un aspetto che ricorda il gufo, misterioso signore delle foreste. Ma, nonostante lâ&#x20AC;&#x2122;espressione un poâ&#x20AC;&#x2122; inquietante di animale impaurito e guardingo, Ă¨ un gattone pacifico, affettuoso, calmo e rassicurante. Il suo corpo robusto e rotondo fa subito ritrattare la prima impressione.

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Razza del mese: Gatto Storia La leggenda narra di un gatto dalle “orecchie pendenti” portato in Europa dalla Cina, da un marinaio. Notizia non del tutto infondata poiché fin dal Settecento, si avevano notizie di viaggiatori che tornavano dalla Cina raccontando di avere visto mici senza orecchie. Inoltre, nel suo Trattato di zootecnica del 1897 il professor Cornevin segnalava la presenza in Cina di alcuni gatti dalle orecchie piegate, allevati per essere ingrassati e poi... mangiati. Il primo soggetto segnalato proveniva dalla Scozia come suggerisce il nome: Scottish, che significa appunto “scozzese”; e Fold, con il significato di “piegato”, dalla sua particolare caratteristica. La capostipite di razza è una gattina bianca dalle curiose orecchie piegate in avanti, ritrovata nel 1961 presso la fattoria McRae, a Coupar Angus, nella regione del Tayside, dove il pastore e allevatore di British Shorthair William Ross, notò la graziosa gattina Susie. Ben presto si fece regalare uno dei suoi cuccioli e, insieme alla moglie, iniziò un programma di selezione per stabilizzare la curiosa caratteristica di questi felini. Il riconoscimento della razza non fu né semplice né immediato. I coniugi Ross dovettero inviare alcuni esemplari negli Stati Uniti, dove ottennero il tanto sospirato status nel 1978.

Carattere Lo Scottish Fold è un gatto mediamente attivo, poco reattivo, molto affettuoso, dolce e remissivo. È socievole, ma sensibile e timido e accoglie con enorme diffidenza gli estranei. Poco vocale e discreto, è il gatto ideale per una persona sola con tempo e affetto da dedicare al proprio amico e conduce una vita regolare e tranquilla. Questo gatto non si adatta facilmente alle novità, non ama gli ambienti rumorosi e sconosciuti e, quando qualcosa lo disturba, cerca immediatamente un rifugio. Ama la vita domestica e vi partecipa con curiosità, ma non è affatto invadente. Tuttavia, per la sua bontà e assenza di agressività è adatto anche ai bambini.

Com’è fatto È un gatto sano e robusto, resistente alle malattie e al freddo. Ha un corpo morbido e tondeggiante, ma mai pesante. Gli arti sono di media lunghezza. Il collo robusto sostiene una testa rotonda con guance piene e sviluppate. Gli occhi sono grandi e tondi, il colore in accordo col mantello. Il naso è corto e largo e le labbra sono leggermente rivolte all’insù, atteggiate a un perenne sorriso. I cuscinetti delle vibrisse hanno forma molto arrotondata. La coda è di media lunghezza, portata dritta e normalmente flessibile. Il pelo è molto folto, soffice; la razza ammette due varietà: Scottish Fold a pelo corto e Scottish Fold a pelo lungo. Le orecchie sono la vera particolarità di questo gatto. Nei cuccioli iniziano a piegarsi intorno ai 21 giorni di vita, ma ciò non accade in tutti i soggetti. Il gene responsabile delle orecchie piegate è a dominanza incompleta: almeno uno dei genitori deve possedere questo carattere per generare gattini dalle orecchie piegate. Anche se entrambi i genitori hanno questo gene, nella cucciolata nasceranno sempre alcuni gattini che presentano orecchie normali. Luisa Chiap

Testa e muso

larga, rotonda, fronte ampia, collo corto e robusto.

Orecchie

piccole, ben distanziate, con punta arrotondata e ripiegata verso il basso.

Occhi

rotondi, grandi e ben distanziati.

Zampe Coda

da corte a medie con muscoli compatti e solidi; piedi compatti e rotondi. la sua coda è affusolata, di media lunghezza, ma sempre proporzionata al corpo.

Mantello

corto, di tessitura soffice, spesso rialzato dal corpo.

Colori

la gamma di colori ammessi è ampia e comprende la maggior parte delle tonalità dell’American Shorthair: blu, nero, bianco, crema, smoke, rosso, chinchilla, silver shaded, squama di tartaruga, tabby, blotched o mackerel, bicolore. Sono esclusi i colori e i disegni che indicano ibridazione: colourpoint, chocolate, lilac o gli stessi combinati con il bianco.

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Fiabe Friulane

FIABE FRIULANE

La nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, è una terra piena di dicotomie e colori a contrasto e proprio per questo piena di fascino come una foto in bianco e nero. Il Friuli è fatto di toni dolci e severi nel contempo, aspri e soavi, tumultuosi e lenti, ma sempre misterioso, non del tutto svelabile, come la Natura. In questa terra di guerrieri e contadini, gli animali hanno rappresentato gli aiutanti e i consiglieri più preziosi per l’uomo. La ricchissima tradizione orale friulana narra di animali e altre magiche creature che accompagnano l’uomo fin dalle sue origini. La biele mulinare e la tuine La bella mugnaia e la gattina (racconto di Roveredo) A Ovedasso un tempo c’erano parecchi mulini; la gente mangiava polenta tre volte al giorno. Una notte, in uno di questi, era ancora al lavoro una bella fanciulla che macinava il grano. Nell’oscurità, dietro le inferriate della minuscola finestra, ad un tratto si presentarono tre spiritelli che chiesero alla fanciulla: - Bella, bella ragazza vuoi venire al ballo? Accanto al fuoco quasi spento era accoccolata la gattina custode del mulino, si chiamava Tuìne. La ragazza le voleva molto bene e, ogni giorno, a pranzo, le dava sempre il primo boccone. Allora chiese consiglio alla bestiola: - Tuìne, Tuìne, consigliami tu. Cosa devo fare? Devo andare o è meglio restare? Allora la gattina rispose: - Sì, vai pure, ma fatti dare un vestito nuovo color delle stelle! E improvvisamente ecco il vestito! Mentre setacciava la farina gli spiritelli la invitarono di nuovo: - Vuole venire al ballo

allora quella bella ragazza? - Cosa devo fare? – chiesa la fanciulla alla gattina. - Fatti dare un bel paio di scarpe! Così facendo la ragazza ebbe tutto l’occorrente per fare bella figura al ballo. Erano le quattro del mattino quando cantò il gallo e gli spiritelli scomparvero. Tornata a casa la fanciulla raccontò tutto l’accaduto alla matrigna. Questa, invidiosa della fortuna della bella figliastra, la sera successiva mandò la figlia al mulino così che avrebbe avuto anch’essa un bel vestito per il ballo. Ma questa era brutta, cattiva e irosa. Mentre fingeva di lavorare, giunsero puntuali gli spiritelli che la invitarono al ballo. Quella si rivolse a Tuìne con parole poco cortesi: - Squallida gattaccia, tu lo sai cosa devo fare? La gattina rispose: - Poiché tieni solo per te le cose più buone da mangiare, consigliati da sola! Allora gli spiritelli capirono che quella era una persona malvagia, entrarono nel mulino, la graffiarono, la spettinarono, le strapparono le vesti e il tormento durò fino all’alba. Il giorno dopo la matrigna mandò la figlia-

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psicologia e comunicazione stra a lavare quei miseri panni al ruscello, ma un pezzo dell’abito lacero scivolò di mano alla poverina che poté solo stare a guardare la corrente che se lo trascinava a valle. Allora corse al mulino più basso e chiese al mugnaio: - Bel mugnaio hai visto una stoffa scendere da questa limpida acqua? - Certo! L’ho appesa lì fuori, sulla porta. Ma quando la graziosa ragazza staccò la stoffa dal chiodo una stella le si posò sulla fronte. – Oh come sei bella! – esclamò il mugnaio pieno di meraviglia. Tornata a casa, la giovane raccontò l’accaduto alla matrigna. ma questa, rosa sempre di più dall’invidia, rinchiuse la bella figliastra e mandò la figlia a lavare i panni al ruscello. Questa, di proposito, lasciò cadere una stoffa nel ruscello, poi corse dal mugnaio: - Hai per caso visto un pezzo di stoffa? Uno straccio trascinato via da questa maledetta acqua? - Sì. Guarda, l’ho appesa lì. La ragazza andò a staccare la stoffa ma le cadde sulla fronte una coda di maiale. Inorridita corse a casa a raccontare l’accaduto alla madre. Un giorno passò un principe a cavallo; ave-

va udito che lì abitava una fanciulla bellissima. Andò dalla matrigna per chiederla in sposa e questa prontamente accettò, ma svelta rinchiuse in cantina la figliastra e fece indossare un velo alla brutta figlia. Così il principe e la brutta salirono sulla carrozza che li avrebbe portati al castello. Lungo il tragitto si fermarono per abbeverare i cavalli ad un laghetto incantevole e ben presto udirono una voce misteriosa che diceva: - Uccellini, uccellini uscite dal nido e ovunque avvisate che la mia sorellastra mi ha rubato lo sposo! Il principe subito sollevò il velo e scoprì l’inganno. D’impeto spinse la brutta nel lago, dove annegò, e corse, senza darsene pensiero, a prendersi la sua promessa. La matrigna era già che festeggiava con i paesani quando una cornacchia cominciò a gracchiare svolazzando fra la gente: - Cuà, cuà, tua figlia è annegata là! La matrigna corse al laghetto per conoscere la verità e ben presto poté vedere come viene punita la malvagità! Luisa Chiap

Questione di fiuto!

Un pasto esclusivo per i nostri amici a 4 zampe, da qui nasce Exclusion Mediterraneo, una linea superpremium che utilizza sola carne disidratata, ottenuta dalla carne fresca attraverso uno specifico processo di cottura che ne elimina circa il 60% di acqua, rimuove i batteri, i virus e i parassiti, garantendo una concentrazione proteica 5 volte superiore alla carne fresca. I migliori ingredienti della tradizione mediterranea, un mix di fibre, frutta e verdura e antiossidanti naturali migliorano la digestione, aiutano a combattere il danno natu ossidativo cellulare e conservano il prodotto naturalmente. Ad ogni cane la sua crocchetta, ecco perché Exclusion offre una vasta gamma di prodotti che soddisfano i gusti di ogni palato e le esigenze di età e taglie diverse dei nostri amici a 4 zampe.

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News prodotti

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Sera Reptil Professional Carnivor è un mangime coestruso di nuova generazione per rettili carnivori come le tartarughe acquatiche. L’anello esterno contiene proteine e grassi di alta qualità. Nel nucleo centrale sono contenute alghe, vitamine e sali minerali di vitale importanza e alghe per il rafforzamento delle autodifese. Un ottimale rapporto calcio/fosforo garantisce una sana crescita delle ossa e del carapace. Ideale anche per tartarughe più vecchie che sono abituate a mangiare cibo vegetale. Disponibili nel pratico secchiello da 1kg.

Il fieno di pascolo protetto Bunny viene prodotto con fonti di energie neutre in termini di CO2, in piena armonia con la natura. Viene raccolto in pascoli protetti, non trattati con concimi e insetticidi. I pascoli vengono mietuti regolarmente per garantire la varietà delle piante ma soprattutto tardivamente per non danneggiare le covate degli animali. Questo fieno di qualità premium presenta una straordinaria varietà di piante, erbette e fiori, che vengono poi delicatamente essiccati all’aria calda per mantenere inalterati i colori naturali e la varietà dei gusti. In questo modo i fuscelli lunghi e croccanti risultano ben accettati dai roditori. Disponibile nel formato da 600gr.

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Vita da Gatti

LA GESTAZIONE E IL PARTO il punto di vista felino

La gestazione nei cani è un momento molto delicato, e dura solitamente dai 58 ai 63 giorni. Un prolungamento di questo periodo, infatti, è indice di problemi legati a condizioni ambientali sfavorevoli, come l’eccessivo rumore o il disturbo nel luogo scelto dalla cagna per partorire, o della cosiddetta sindrome del cucciolo singolo, in cui il piccolo cresce oltre la disponibilità di ossigeno fornito dalla placenta e diviene ipovitale e il rischio di morte è molto elevato. L’accertamento della gravidanza è possibile solo dopo il 20° giorno. La particolare situazione ormonale della cagna non permette una diagnosi precoce tramite l’esame del sangue, come avviene per la donna. Il test della relaxina e l’ecografia addominale sono le metodiche più usate. L’ecografia in particolare ci permette non solo di verificare se la cagna è in dolce attesa, ma anche di valutare se i cuccioli sono vivi e vitali e di dimensioni adeguate. Non definisce invece con sicurezza il numero dei cuccioli, dato rilevabile solo tramite una radiografia eseguita alla fine del primo mese di gestazione. Le modificazioni corporee si rendono evidenti solo nell’ultimo terzo della gestazione, quando si sviluppano le mammelle e l’addome inizia ad aumentare di volume. Non dimentichiamo che, dal punto di vista comportamentale, la nostra presenza è fondamentale per l’equilibrio della madre e dei nascituri. Recenti studi hanno dimostrato che, ad esempio, accarezzare spesso la pancia della madre, oltre a tranquillizzare questa, rende i cuccioli più inclini al contatto umano. Nei gatti l’intervallo fra l’accoppiamento e il parto varia dai 64 ai 69 giorni. I segni che confermano la gravidanza sono: assunzione di un comportamento materno, arrossamento dei capezzoli verso la terza settimana, rigonfiamento dell’addome, aumento di peso. Un veterinario esperto sarà in grado di individuare una gravidanza con la palpazione dell’addome molto presto, già dopo i 17-20 giorni: attenzione ad evitare il fai da te che potrebbe provocare un aborto! Ci vogliono dolcezza ed esperienza! L’utero del gatto è a forma di Y ed ha una sorta di corno per ogni lato. I cuccioli cresceranno in queste “corna uterine”: a 20 giorni dal concepimento gli embrioni (appunto palpabili) sono grandi come noccioline ed equidistanti tra loro. A partire dal 15°-20° giorno di gestazione, attraverso un ecografia è possibile distinguere i battiti cardiaci dei piccoli. Dopo i 32 giorni i feti galleggiano in membrane piene di liquido, sono aumentati di volume e difficili da distinguere con la palpazione. I capezzoli sono ingranditi e rosa (ma questo avviene anche quando la gatta è in calore, quindi da solo questo sintomo non è significativo di gravidanza); a partire dal 43° giorno circa si possono osservare con i raggi x le strutture ossee dei piccolini e distinguerne effettivamente il numero preciso (i raggi x non vanno fatti all’inizio della gravidanza). Si utilizzano abitualmente anche come alternativa all’ecografia quando è necessario distinguere tra la gravidanza, una falsa gravidanza, o la piometra. Dopo i 49-50 giorni, i gattini

sono allungati, ma con la testolina abbastanza grande da potersi distinguere l’una dall’altra. Sintomi tardivi della gravidanza sono infatti i movimenti dell’addome con sporgenze a forma di pera, facilmente visibili nel corso delle ultime due settimane. Non esistono ancora dei test di laboratorio per diagnosticare la gravidanza dei gatti. Quando si arriverà a due settimane prima del parto è consigliabile non far uscire la gatta e sarà utile insegnarle a usare la cuccia che avrete preparato (ad esempio una scatola di cartone aperta dal un lato e sopra, foderata da ovatta e fogli di giornale, che sono comodi da cambiare). La cuccia andrà sistemata in luogo appartato e caldo e se la gatta preferisce un luogo diverso, spostategliela. Si raccomanda di chiudere i cassetti, armadi, credenze, poiché le gatte spesso scelgono questi posti per andare a partorire. Lo stadio del travaglio dura dalle 12 alle 24 ore e la gatta si mostra irrequieta, respira in modo accelerato, fa dei richiami vocali e continuamente le fusa, può vomitare e può uscire qualche goccia di sangue dalla vagina o liquido chiaro. Se si premono delicatamente i capezzoli fuoriescono delle gocce di latte. In questa fase è bene che la gatta si trovi nella cuccia che le avete preparato, poiché se la trasferite improvvisamente, può ritardare o sospendere volontariamente il parto e cercarsi un luogo più tranquillo, oppure può, a metà del travaglio, spostare i primi nati, rimandando a più tardi l’espulsione degli altri. Il

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parto richiede generalmente dalle 2 alle 6 ore e l’intervallo tra la nascita di un gattino a quello successivo è di circa 30- 60 minuti. La gatta inizialmente si lecca continuamente la vulva e in seguito compare una bolla scura che è la membrana fetale, attraverso la quale si può intravedere il gattino. La nascita del primo gattino può richiedere 30-60 minuti e spesso mamma gatta emette miagolii acuti. Dopo la nascita di ogni gattino, segue l’espulsione delle membrane e della placenta, mamma gatta le strapperà con i denti in modo da liberare i gattini e sarà anche lei a recidere il cordone ombelicale. Potrebbe accadere che dopo la nascita dei primi gattini, il parto si interrompa per poi riprendere tranquillamente dopo 12-24 ore. Alcune gatte durante il parto cercano disperatamente la vicinanza rassicurante del proprietario che, in questo caso, dovrà starle vicino, fino a che mamma gatta non decida di rivolgere tutte le attenzioni ai propri gattini. Se il parto avviene in modo regolare, mamma gatta inizia a mangiare con appetito e assume un atteggiamento rilassato e beato. Se dovessero presentarsi delle difficoltà nel parto, chiamate il vostro veterinario. Una gatta domestica di medie dimensioni in genere può mettere al mondo 4 o 5 gattini. I siamesi sono leggermente più proliferi, mentre i persiani sono meno fertili. Luisa Chiap

Vita da Cani

LA GESTAZIONE E IL PARTO il punto di vista canino

Anche se non è un metodo infallibile,

misurando quotidianamente la temperatura rettale della cagna si può prevedere con approssimazione il momento del parto. Circa 24 ore prima della nascita dei cuccioli, la temperatura scende di circa un grado, passando dai fisiologici 38,5°C a 37,537°C. Nei 2-3 giorni precedenti mamma cagna mostra segni comportamentali caratteristici: ricerca luoghi tranquilli e bui, “fa il nido” ed è irrequieta. Assecondando la sua natura, è buona norma predisporre un giaciglio in una zona non disturbata della casa, con coperte morbide e stracci in abbondanza. Solitamente il parto non presenta particolari problemi: l’inizio si manifesta con tremori, respirazione affannosa e, a volte, vomito, cui seguono le contrazioni uterine che portano all’espulsione del feto. In media tra l’espulsione di un cucciolo e il successivo possono passare da mezz’ora al alcune ore. Se la cagna smette di spingere senza avere partorito nessun cucciolo, o passano più di quattro ore senza che espella il cucciolo successivo, è il momento di chiamare il veterinario che provvederà a somministrare farmaci per aiutare il parto o a eseguire un parto cesareo. Per partorire la cagna si mette in decubito laterale e spesso sono chiaramente visibili le contrazioni addominali atte a far avanza-

re i cuccioli nel canale del parto. Il primo feto dovrebbe essere espulso entro le 2 ore dall’inizio delle contrazioni e l’intervallo di tempo che deve intercorrere tra l’espulsione di un cucciolo e l’altro non deve superare i 60 minuti (mediamente è di 30 minuti); bisogna però considerare che possono esserci dei casi in cui anche intervalli molto più lunghi (fino a 4 ore) non sono da considerarsi anomali, soprattutto nei cani di piccola taglia come Carlino, Yorkshire, Chihuahua, Pinscher, ecc. per i quali andrebbe anche valutato con il proprio veterinario l’eventualità di un parto cesareo. Stesso discorso vale nel caso in cui si disturbi l’animale con continue visite e rumori molesti, che possono anche far interrompere il parto e far si che la cagna cerchi nuovi luoghi più tranquilli dove partorire. In linea di massima, però, un parto non dovrebbe durare più di 24 ore. Con l’espulsione dei piccoli, in genere si ha anche uno scolo verdastro e maleodorante. Sarà poi la madre a liberare i cuccioli dalla placenta, che mangerà, e a tranciare con i denti il cordone ombelicale. Finito di partorire la cagna tende a rilassarsi e ricercare nuovamente la presenza del proprietario, che non deve toccare i cuccioli per evitare reazioni aggressive da parte della madre. Luisa Chiap

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Psicologia e comunicazione

LA GRATITUDINE

Il dizionario Treccani così definisce il termine gratitudine: sentimento e disposizione d’animo che comporta affetto verso chi ci ha fatto del bene, ricordo del beneficio ricevuto e desiderio di poterlo ricambiare. Quale più potente sentimento riconosciamo nei nostri amici a quattro zampe se non questa inesauribile fonte di “gioia di dare”. Chi di noi tornando a casa non viene letteralmente assalito dalla felicità incontenibile e festosa del fedele cane e dai rimproveri ansiosi del micio di casa. Chi non conosce tutta questa abbondanza di gesti inequivocabili che vogliono significare: Ti voglio tanto bene! Sei tornato! Finalmente! Mi sei mancato da morire! I nostri amici tutti i giorni ci ringraziano per averli scelti, per aver scelto di dividere i nostri spazi, i nostri tempi e le nostre risorse con loro, ci sono grati per aver scelto di condividere l’esperienza di vita con loro, per aver scelto proprio loro! Anche nell’antichità questo fenomeno veniva riconosciuto e lodato, tanto da essere ricordato in testi, cronache, racconti e trattati. Gli antichi che hanno voluto lasciare testimonianza della gratitudine, della saggezza e della benevolenza dei nostri domestici amici sono davvero molti. Oggi conosciamo Claudio Eliano, uno scrittore e filosofo romano di Preneste che scriveva in greco. Fra il II e il III sec. d.C. compose, spinto sia dalla curiosità scientifica che dal desiderio di affrontare una ricerca spirituale, il trattato, in 17 libri, intitolato “Sulla natura degli animali”.

Libro IV, 44: «In Egitto, i gatti, le manguste, i coccodrilli e inoltre i falchi offrono una buona testimonianza che la natura degli animali non è affatto indocile; quando vengono trattati bene, sono ben capaci di ricordarsi dei benefici ricevuti. Un modo per adescarli è solleticare con cibi appetitosi il loro ventre; quando poi li abbiamo resi domestici, si mantengono docilissimi e non assalirebbero mai i loro benefattori; una volta che sia stata annullata in loro l’aggressività legata alla loro natura e specie. L’uomo invece, che è un essere dotato di ragione, che ha avuto il privilegio dell’intelletto, che ha ottenuto il senso dell’onore e si suppone che abbia anche il merito di saper arrossire, può diventare un acerrimo avversario di una persona che gli è amica e per un motivo molto futile e occasionale svela a tutti i segreti che gli sono stati confidati da chi aveva avuto fiducia in lui.»

Libro I, 8: «Un tale di nome Nicia, senza accorgersene, si era distanziato dai suoi compagni cacciatori ed era precipitato dentro una fornace dove stava bruciando del carbone. I suoi cani, visto ciò che era capitato al loro padrone, non vollero allontanarsi dal luogo della sciagura e si misero in un primo momento a mugolare e ad abbaiare; cercarono poi di trascinare i passanti là dove era avvenuta la disgrazia, mordendo, ma in modo lieve e cauto, i loro abiti, quasi volessero implorarli perché portassero aiuto al padrone. Un uomo, infine, si insospettì per il loro strano comportamento, li seguì e, avendo trovato Nicia incenerito dentro la fornace, poté arguire dai suoi poveri resti quanto era accaduto.»

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Luisa Chiap

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Animali nella letteratura

IL “NEFASTO FILOSOFEMA” DI CARTESIO

Era il 1637 quando a Leida venne pubblicato, in lingua francese, il “Discours sur la méthode” del filosofo René Descartes ed è a questa data che si fa risalire l’origine della separazione fra il mondo umano e quello animale. Cartesio nel suo trattato sosteneva che gli animali, in quanto privi di linguaggio, fossero privi di ragione; quindi, seppur dotati di un apparato fonatorio adatto alla produzione di un linguaggio, le loro emissioni sonore non fossero in realtà accompagnate da alcuna attività cognitiva. Questa esposizione segnò l’insanabile crasi fra l’animale umano e l’animale non umano, decretando per quest’ultimo la totale sottomissione all’uso e abuso da parte dell’uomo. All’animale, dopo millenni di amicizia, collaborazione, sacrificio e fedeltà, veniva tolta l’anima. Da quel momento le cose non fecero che peggiorare e questa è una macabra storia che non serve narrare. Negli ultimi tempi però molte coscienze hanno iniziato a risvegliarsi, a ricordare che gli animali sono per l’uomo messaggeri e promesse; a intuire che gli animali e nessun altro conoscono i segreti dell’origine dell’uomo1; a rammentarci che i primi a guardarci negli occhi, a scrutare le nostre coscienze senza giudicarci, sono stati loro e non noi stessi. Il “mutismo” dell’animale ci ricorda la sua diversità da noi, diversità necessaria al fine di poter incondizionatamente offrire compagnia alla solitudine dell’uomo come specie. Poiché questo è il fatto: l’uomo è l’unica specie sola.

Di recente l’eccelso neuroscienziato Antonio R. Damasio ha sfruttato come criterio ispiratore delle sue ricerche l’inviolabile principio speculativo di Cartesio, cercando di sanare la drastica separazione fra emozione e intelletto da questi decretata. Così il professor Damasio con le sue affascinanti indagini sul cervello umano, fondate soprattutto su analisi di casi clinici, è riuscito a dimostrare il valore cognitivo del “sentimento” distinguendo fra il sentire di base e il “sentire delle emozioni”… proprio laddove “comunichiamo con gli animali”! Il chiarimento neurobiologico della funzionalità emotiva potrà molto presto spiegarci scientificamente quello che noi tutti, amanti degli animali, sappiamo: che senza i nostri migliori amici non possiamo sopravvivere, che il cervello umano soccombe a se stesso se gli animali, riconosciuti da tutti oramai come i più eccellenti mediatori emozionali2 , non ci sostengono nella nostra evoluzione, che gli animali sono, per citare Cacciari “i nostri angeli necessari”. Segnalo un bel libro che racconta di quando imparavamo dagli animali e di come grazie a loro sapevamo essere felici, di recente pubblicato per i tipi de Il Saggiatore: J. Berger, Perché guardiamo gli animali? 1 - I primi uomini hanno dipinto gli animali, solo molto più tardi altri uomini ed è più che ragionevole pensare che la prima metafora fosse animale.

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2 - Si vedano a tal proposito le linee guida della nostra Regione per le terapie con gli animali definite nell’ottobre 2014, in base alla legge regionale 8/2012.

Luisa Chiap

Professione professionisti

LA PRESENZA DEGLI ANIMALI NEI LUOGHI DI LAVORO La presenza degli animali da affezione nei luoghi di lavoro fa aumentare la soddisfazione, il profitto, giova al buonumore, ai rapporti tra colleghi ma anche agli affari, in quanto, gli impiegati lavorano di più e meglio. Negli Stati Uniti, dove questa tendenza ha preso piede e zampa, le persone non si separano mai dai loro beniamini e sempre più aziende permettono ai dipendenti di portare con sè i propri amici animali e hanno addirittura attrezzato degli spazi per le passeggiate e i bisogni. E da noi che cosa succede? Sono soprattutto le piccole e le medie imprese e qualche comune a permettere l’ingresso di queste creature nelle zone lavorative. Tra queste spiccano quelle che hanno una vocazione verso il “creativo” e poi c’è sempre una più folta schiera di liberi professionisti che non rinuncia alla compagnia del proprio caro animale in ufficio. Insomma, sempre più avvocati, notai, architetti, pubblicitari, librai e negozianti preferiscono avere accanto il proprio animale d’affezione.

L’astrofisica Margherita Hack già nel 1979 portava con sè, al lavoro, il suo cane Dick, e inoltre, l’osservatorio dove lavorava ospitava anche una colonia felina. L’amata professoressa Hack condivideva il fatto che gli animali rendessero più facile la vita e che fossero un grande motore sociale. Queste Creature domestiche stanno diventando una realtà sempre più importante, per contro però, esistono delle persone che gli animali non li amano o ne hanno addirittura paura. L’impatto tra chi li possiede e chi li teme è molto forte, necessiterebbe più tolleranza da entrambe le parti e maggiore educazione al rispetto delle altrui esigenze. Chi ama gli animali dovrebbe prestare attenzione a mettere in atto tutti gli accorgimenti per non disturbare chi gli animali non li sopporta e viceversa. Ricordiamo che tutte queste Creature preziose sono degli amici che hanno bisogno di noi per la cura e il sostentamento, ma che in cambio ci danno tanto affetto e serenità. Lord Byron incise questa frase sulla tomba

del suo adorato cane:” qui giacciono i resti di chi possedette bellezza senza vanità, forza senza insolenza, coraggio senza ferocia e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi”. Frasi su cui riflettere: “auguro a tutti che l’amore per gli animali si diffonda in maniera virale”. “Molte persone non metteranno mai piede in un rifugio, canile o gattile e per questo molti animali non lo metteranno mai fuori...” “Avere sofferto rende più permeabili alla sofferenza altrui” (Abbè Pierre). “I gatti entrano nella vita delle persone con un solo scopo: molte di queste magiche creature sono “guaritrici”, ecco perchè dove ci sono più persone dovrebbero esserci più gatti”. “Gli animali ci ascoltano, ci spiano, chiaccherano e, quando vengono scoperti, fingono di essere animali.”

Laura Montoneri Volontaria Enpa presso il Rifugio del Cane di Udine

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Le indagini dell’ispettore Miky

I SOSPETTI DELL’ISPETTORE MIKY

Era una fredda mattina di febbraio quella in cui l’ispettore Miky camminava tranquillo sul sentiero che costeggia tutt’intorno al lago del Bosco. Lo spettacolo era incantevole....il lago era tutto ghiacciato e la brina che copriva la vegetazione aveva ricamato preziosi merletti. I cuccioli erano già a scuola e nel Bosco stavano fervendo le tante attività del mattino. Stamane Miky si sentiva in pace con il mondo e credeva che nulla potesse turbare questo stato di grazia.....quando sentì in lontananza il rombo di un motore e si rese conto che si trattava dell’auto di ordinanza del commissariato guidata da Ricky. Era già pronto al fatto che il nostro agente sarebbe corso verso di lui chiamandolo a gran voce quando....si accorse che Ricky non si stava affatto dirigendo verso di lui ma verso Amilcare il cuoco che lo aspettava guardingo su una panchina lungo il lago. Vide Ricky passare una busta ad Amilcare e li osservò confabulare insieme. La scena, nemmeno a dirlo, insospettì Miky che senza farsi notare ritornò immediatamente al commissariato per vedere che aria tirasse e magari chiacchierare con Paolina, la segretaria. “ Come capo? Dov’è Ricky? Ah..beh...sì, ecco mi ha detto che andava dal dentista...sa ....il medico dei denti, ecco...sì.” Miky pensò che Paolina non sapeva proprio mentire ma non insistè. La questione però non era se Paolina sapeva raccontare o no le bugie, piuttosto gli premeva capire cosa stava succedendo! Tutto il pomeriggio lo passò rimuginando tra un pensiero e l’altro aspettando il ritorno di Ricky. “Paolinaaa!!!” Tuonò “Ma dove è finito Ricky!!” “Capo...” rispose una vocina flebile dall’altra stanza “ Ha telefonato che ...ah sì ecco, sì....è andato dal dermatologo...sì il dermatologo..della

pelle, ecco “ “E quando intende tornare di grazia?” Sbottò il nostro ispettore “Tornare..sì..ecco...dopo che sarà passato dall’oculista perché aveva un brufolo nell’occhio.. ecco sì...” C’era un aria pesante in ufficio e da bravo investigatore qual era, a Miky i conti non tornavano, cosa stavano tramando Ricky e Amilcare? Perché Ricky non era tornato in ufficio quel giorno? Perché Paolina sfornava una scusa dopo l’altra? L’ispettore non vedeva l’ora di tornare a casa e sfogarsi con la signora Miky che aveva lo strabiliante potere di schiarire le nubi più cupe. Entrando in casa però Miky si rese subito conto che la moglie non c’era nonostante fosse l’ora di cena. Dopo qualche minuto la chiave girò nella toppa e la signora Miky entrò. “Ma ti sembra questa l’ora di tornare? Ero preoccupato!” Ghignò Miky. La signora era evidentemente in imbarazzo e rispose “Eh beh....ho incontrato .....si....ti ricordi la Luisona, quella che abitava vicino a casa di mio padre....sai, parla parla e il tempo è passato. Vabbè dai....adesso scaldo la cena. A te com’è andata? Problemi? Paolina, tutto bene? Si sposa quella ragazza? Eh noi alla sua età.....blablablabla e poi blablabla”. La signora Miky non la finiva più di parlare, questo non era da lei e l’ispettore era sempre più confuso. Durante la notte fece sogni agitati e al mattino si svegliò con un forte mal di testa. Il mistero diventava sempre più fitto e ancor più quando Ricky candidamente gli comunicò “Capo, oggi esco prima, la saluto” A quel punto Miky con un magone pesantissimo pensò di seguirlo e per farlo dovette dar sfogo a tutte le più stravaganti strategie: immaginatevi un topone dal viso familiare che segue un agilissimo topo praticamente in mezzo al nulla....chiaramente il piano fallì e Ricky riuscì a seminarlo. Affranto tornò a casa deciso ad affrontare il discorso anche con la moglie...se ci fosse stata. “No” pensò “Questo è decisamente troppo....” Passando in cucina però, si rese conto che c’era un biglietto, scritto con lettere ritagliate da un giornale, che recitava così: “ Se tua moglie vuoi riabbracciare, alla mensa della scuola devi volare” All’ispettore si gelò il sangue. Avevano rapito sua moglie. Ma chi? Amilcare? Certo, l’appuntamento era alla mensa della scuola...e Ricky era for-

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se suo complice? E cosa volevano? Denaro? No, tutti sanno che l’ispettore Miky non è ricco....e allora cosa? La vita di sua moglie era in pericolo e doveva agire di corsa. In poco tempo doveva elaborare un piano e doveva farlo senza l’aiuto di nessuno, non poteva fidarsi di nessuno.... Decise di andare alla mensa della scuola, a costo della vita. Arrivato là, l’ambiente circostante e l’edificio sembravano tranquilli, nemmeno una luce era accesa. “Beh, ovvio” pensò l’ispettore “La luce potrebbe attirare i curiosi, certo”. Aprendo la porta piano piano, lo investì un fortissimo odore di lasagne al forno. La tensione era fortissima e la sua schiena era percorsa da brividi...quando, all’improvviso, .......”AUGUUURIIIIIIII!!!!”. La luce si accese di botto e Riky Paolina con il fidanzato, Amilcare, la gallina Pia, Odilla la faina, la maestra Orietta e perfino il Sindaco La Talpa...tutti gli abitanti del Bosco intervenuti a festeggiare l’anniversario di matrimonio di Miky e signora. La cena era stata preparata da Amilcare e per questo lui e Ricky si erano incontrati di nascosto ed è sempre per seguire l’organizzazione della festa che la signora Miky faceva tardi la sera. Tutti avevano voluto fare una sorpresa al nostro topone brontolone dal cuore tenero e per quello avevano agito nel segreto più segretissimo. Sua moglie gli si avvicinò e lo baciò con affetto mentre tutto gli amici applaudivano. Miky era completamente frastornato: gliel’ avevano fatta! era felice anche se una punta di tristezza faceva capolino....loro gli avevano fatto una sorpresa e lui li aveva sospettati. Da bravo poliziotto, aveva sospettato di tutti, sopratutto di chi si era dimostrato sempre fidato. Non era stato capace di uscire dal suo ruolo, non era riuscito a guardare oltre. La moglie, che lo conosceva bene, lo prese sottobraccio e gli sussurrò : “ Non ti angustiare caro, siamo stati molto bravi. Ci sarebbe cascato chiunque. Divertiti, fanne tesoro ma divertiti...” Miky le sorrise con gratitudine e voltandosi, vide il sindaco Augusto la Talpa dirigersi verso di lui. P.R.

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IL PERICOLO DEL FUMO PASSIVO Non c’è dubbio che negli ultimi anni il tasso di percentuale dei fumatori rispetto alla popolazione si è ridotto. Campagne di sensibilizzazione, maggiore conoscenza dei rischi che si corrono o di quelli che si fanno correre a chi respira il fumo passivo, norme e leggi specifiche della sanità, il divieto di fumare nei luoghi pubblici, in Italia, in questi anni, non sono certo mancati. Quello che forse non si sa è che anche i nostri animali d’affezione rientrano tra le ragioni che contribuiscono ad abbassare il consumo di sigarette. Moltissime le persone che vivono con un cane, un gatto o un altro animale e che hanno provato a smettere di fumare. Una buona percentuale di fumatori-proprietari di queste creature preziose ha combattuto il vizio proprio per evitare di danneggiare la salute dell’amico con la coda, le piume, le pinne. Esiste, però, ancora un preoccupante rovescio della medaglia perché sono ancora troppi i fumatori che ignorano i rischi che il fumo passivo: linfoma, tumori al naso e polmoni nei cani e nei gatti, oltre a reazioni allergiche, infezioni agli occhi e problemi respiratori. Laura Montoneri Volontaria Enpa presso il Rifugio del Cane di Udine

ADOZIONE DEL CUORE

Isti, dolcissima e generosa cagnetta incrocio Pastore, è una Meticcia femmina sterilizzata di taglia media, dal mantello nero e bianco a pelo lungo. E’ iscritta all’anagrafe canina, vaccinata e con profilassi antiparassitarie eseguite. Isti è allegra e attiva, intraprendente anche se non più giovanissima. Adatta a famiglie con esperienza e desiderose di condividere momenti e attività assieme al proprio cane. Isti è compatibile anche con altri cani di pari taglia e ha imparato in genere a condividere gli spazi con altri animali. Proveniente da una situazione e con un trascorso difficili, lei è bisognosa di attenzioni, anche dal punto di vista veterinario. Isti sa esprimere gratitudine, amore e una fedeltà incondizionata. Puoi venire a conoscerla presso il Rifugio del Cane, in via Gonars, 42 a Udine nei giorni di lunedì, giovedì e sabato dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

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Marzo 2016

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Calendario Miky Mouse

VINCITORI DEL CONTEST DI CARNEVALE A 4 ZAMPE!

Questione di fiuto! QUESTI SPLENDIDI AMICI SARANNO PREMIATI IL 26 MARZO ALLE ORE 16.00 PRESSO IL PUNTO VENDITA DI UDINE

Ecco a voi le volontarie dell’associazione “Oasi Felina di Cercivento” con i nostri colleghi Paolo e Katia durante la giornata di raccolta solidale di sabato 20 Febbraio nel punto vendita MiKy Mouse di Gemona! Un grazie alle volontarie!

Per cani con questo tipo di problematiche la ricetta Exc Marzo 2016 Miky Mouse Magazine lusion Diet Intestinal Dog, utilizza nella sua r www.facebook.com/exclusiondorado icetta un’unica fonte proteica altamente digeribile, il maiale, e un’ unica fonte di carboidrati, il riso, anch’essa altamente diwww.exclusion.it

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GIORNATE

PROMOZIONALI promozioni

APRILE

MARZO

Venerdì 1

Venerdì 25

- Udine: Frontline – speciale antiparassitari

Sabato 26

- Udine: Almo Nature Day - Buttrio: Trainer Day

Sabato 2

- Udine: Trainer Day - Udine: Farmina Day - Gemona: Prolife Day

Venerdì 8

- Udine: Schesir Day

Martedì 29

Sabato 9

- Udine: Almo Nature Day

- Udine: Prolife Day - Buttrio: Almo Nature Day - Gemona: Exclusion Day

Sabato 16

- Udine: Exclusion Day & Advantix Day speciale antiparassitari - Buttrio: Prolife Day - Codroipo: Almo Nature Day - Gemona: Schesir Day

SABATO 26 MARZO PRESSO IL PUNTO VENDITA MIKY MOUSE DI UDINE

- Premiazione delle più belle mascheren di Carnevale a 4 zampe che hanno vinto il contest delle foto su facebook - Giornata solidale di raccolta fondi da parte dell’associazione UADA - Brindisi pasquale e colomba per tutti!

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Marzo 2016

Click La Bacheca Click del MikyMouse Magazine, vi aspetta con immagini divertenti o semplicemente uniche, così come sono i vostri fidati amici. ps: cari amichetti pelosi e non, dite ai vostri padroncini di farvi tante foto, in modo da farvi ammirare dagli altri amici che leggono il MikyMouse Magazine. Invia le foto con una piccola descrizione o saluto a: magazine@mikymouse.it

CLICK

NUMERI UTILI Anagrafe canina e ufficio tutela animali domestici comune di Udine 0432/271931 Ordine dei medici veterinari provincia di Udine 0432/501466 Enpa Rifugio del cane via Gonars 42 mail: udine@enpa.org - tel: 0432/522263 Fauna selvatica: provincia di Udine Servizio risorse naturalistiche 0432/279822 Fauna selvatica in difficoltà: servizio vigilanza faunistica della provincia di Udine 800.961969 ALTRI CANILI FVG Canile comprensoriale Comunità collinare 0432-801288 Rive d’Arcano 0432-955160 Il Girasole Protetto 0431-60375 (canile convenzionato con il comune di Udine) Canile comprensoriale della Carnia Tolmezzo 0433-44253 Rifugio di Villotta di Chions 0434-630420 ALTRE ASSOCIAZIONI Dingo 339-4231606 Amici della Terra 0432-479481 Amico Gatto 0432-510258 Animali di città 0432-486004 Cagnetta amica 0432-478974 LAC - Lega abolizione caccia 338-1980127 LAV - Lega Anti Vivisezione 0434-41368 340-8322628 Wwf Sezione regionale Friuli Venezia Giulia 040-360551 0432-502275 ASS6 Servizio veterinario 0434-369830 0434-369834 / 0434-369833 / 0434-369832 Sterilizzazioni a basso costo 0434-630420 / 335-7054488 INFORMAZIONI Per denunce, maltrattamenti e abbandoni Polizia municipale del proprio comune Carabinieri Per recupero animali vaganti o feriti Polizia municipale del proprio comune Settore veterinario Ass competente per territorio 118 Per segnalazione e censimento colonie feline Polizia municipale del proprio comune settore veterinario Ass competente per territorio Per reperibilità veterinari Ass 118

DAKOTA

SWEETY

LEONE

CIUFFY

TOSCA

LA FAVO L A PE R LUCREZ IA

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- 7 AN N I