#GOLFINSIDE
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HOBNOB.it
2business
GOLF
FUSIOnar T
23 Ottobre 2014
8 Novembre 2014
Golf Club Villa D’Este
Golf Club Albenza
Golf to Business è un challenge riservato a team formati da due giocatori con qualunque hcp di gioco, formula 4 palle stb.
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PRIMA COPPIA CLASSIFICATA: settimana in una villa presso Is Arenas Residence sul golf* in Sardegna.
SECONDA COPPIA CLASSIFICATA: settimana in una villa presso Is Arenas Residence sul golf* in Sardegna.
Oltre ai premi di giornata sono previsti driving contest e nearest to the pin. * Viaggio A/R, trasferimenti e greenfee esclusi.
Per informazioni e iscrizioni HOBNOB srl Via della Taccona 27a Monza (MB) | Tel. 039325106
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segreteria@hobnob.it
01.14 mensile |A 1 | N 5 | M 072014
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REDAZIONE: Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 redazione@golfinsidemagazine.com supplemento a Lilac Photo Magazine DIRETTORE RESPONSABILE: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA Cristina Balestrini SEGRETERIA: Lorella Maccarini WEBMASTER: Fabio Principe
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata. Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. Supplemento a Lilac Photo Magazine Registrazione al Tribunale di Monza con il numero 1342/2013 del 28.03.2013, decreto di accogl. iscrizione al registro stampa n. 12
CONTRIBUTORS: Davide Messora e Marcello Motisi, HANNO COLLABORATO: Francesco Gatti, Mattia Maffiuletti, Serena Farruggio e Mattia Faruggio FOTOGRAFIE: Riccardo Tagliabue, Marcello Motisi, Davide Messora, Fabio Principe FOTO DI COPERTINA: Francesco Molinari - Open Torino 2013
CONTENUTI
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Editoriale
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Francesco Molinari
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regionale golf lombardia
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moda sul campo da golf
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prova auto - tiguan
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tecnica - approcio
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editoriale a cura di XXXXXXXXX
d’acqua forntale e due diverse posizioni della palla. Ma questa rivista vuole dialogare con i golfisti di tutti i giorni e quindi daremo spazio anche a gare dedicate agli amatori, partendo dal Regionale Golf Lombardia. Ci sarà anche una parte ‘moda’, dove presenteremo alcuni capi da utilizzare in campo e non solo: da come arrivare in club house a come poter giocare comodamente e con stile le nostre buche. Tutti mesi presenteremo anche un’automobile, non vogliamo fare una vera e propria prova (per quello esistono le riviste specializzate o il web), ma vogliamo dare una chiave di lettura golfistica ad alcuni mezzi, cioè vivere l’auto per andare e tornare dal golf: come ci stanno le sacche, la comodità e lo stile. Prossimamente avremo interviste a persone e ‘personaggi’ del nostro mondo, che ci racconteranno le loro storie e come vivono questo mondo, sia dal punto di vista professionale che come amatori praticanti. Ci auguriamo sinceramnete che possiate godere di questo nuovo progetto e che possiate passare un po’ di tempo in ‘nostra’ compagnia. Noi ci auguriamo, da appassionati, di aver fatto cosa gradita e speriamo che nei prossimi mesi potremo trovare spazio sul vostro pc per una lettura piacevole.
E diamo il via ad una nuova avventura con questo magazine dedicato al golf. Ne esistono tante di riviste dedicate a questo bellissimo sport, ma siamo certi che dare spazio all’immagine con una nuova idea editoriale possa trovare spazio tra gli appasionati di questo gioco. Abbiamo pensato a cosa poteva interessare ai giocatori medi, a coloro a cui piace fare 18 buche e che a volte vogliono vedere qualche cosa legato alla loro passione. Come giocano i professionisti e come affrontano gare importanti e in questo numero, considerando che tra poco ci saranno gli Open a Torino, abbiamo pensato di rivivere il 2013 attraverso Francesco Molinari. Fotografie che raccontano più di tanti commenti i momenti salienti del suo Open, di come ha affrontato alcuni colpi e di come ha giocato. Attraverso queste immagini siamo certi che tutti gli appassionati potranno godere del suo movimento, di come si preparava al colpo da fare e della tensione e la stanchezza che si leggeva in viso nelle ultime buche. La parte tecnica è affidata a due professionsiti, abbiamo voluto un uomo e una donna per avere uan doppia chiave di lettura e durante l’anno vedremo tutti i vari bastoni contenuti nella sacca da golf e le varie ‘difficoltà’ in cui ogni giocatore potrebbe trovarsi: in questo primo numero partiamo dall’approccio, considerando un ostacolo
Riccardo Tagliabue 8
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OPEN
Torino La Mandria - verso il 2014 ripercorriamo il 2013 con Francesco Molinari L’Open del 2013 a Torino è stato un grandissimo successo per tutta l’Italia golfistica, con una grandissima presenza di pubblico e uno spettacolo incredibile, sia con il gioco in campo che con tutto quello che è stato organizzato all’esterno. Il top sarebbe stato finire con la vittoria di un Italiano e Francesco Molinari ha sfiorato questo risultato e fino all’inizio dell’ultimo giro la speranza di tutti poteva essere un sogno che si realizzva. Alcuni errori di troppo e unpo’ di tensione forse ci hanno tolto quel successo.
di Riccardo Tagliabue
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Da quel momento sembra più teso e alla buca 5 perde un’altro colpo e va a -8. Alla buca 8 sembra arrivato il momento del riscatto e dopo un primo tiro finito in bunker, esce con un colpo perfetto e va direttamnete in buca facendo birdie e ripotandosi a -9. Anche alla 9 (decisamente più risollevato dal risultato precendete), parte con un bel drive, un’altro bel colpo e un approcio perfetto che gli consente un solo putt e quindi un’altro birdie e ritorna a -10. Alla buca 10 ritorna nuovamente teso in viso, poco rilassato e commete un errore che lo porta a -9, per le rimanenti buche gioca un buon golf, ma non sembra ritrovare lo stimolo giusto per forzare il ritmo e sembra addirittura subire il campo. La 16 è forse la buca che nessuno vorrebbe mai fare, la buca che nessun golfista che sta per aggiudicarsi un titolo importante vorrebbe affrontare: Francesco sbaglia il primo tiro e va a sinistra nel pubblico; il secondo tiro dal rough è un brutto colpo che lo fa finire nel buncker e da li ne esce, ma lontano dalla buca e ci sono altri due colpi prima di chiudere la buca, finendo così a perdere 2 copli che lo portano a -7. Il suo volto si fa scuro e ancora più teso, forse a due buche dalla fine si è reso conto che il suo sogno all’Open di Torino avrebbe potuto finire li. Considerando che i suoi avversari che hanno giocato prima (e di cui si sanno già i risultati) hanno chiuso a -12 il francese Julien Quesn e -11 a parimerito l'inglese Steve Webster e l'irlandese David Higgins. Molinari arriva alla 18, tra du ali di folla, felice per un grande Open e un po’ deluso e con il pensiero già all’anno successivo.
Nel 2013 Francesco Molinari è stato il grande protagonista dell’Open di Torino, facendo due giornate bellissime al giovedì e al venerdì (quest’ultimo giorno concluso con ben 7 birdie). Il nostro campione ha saputo fare due giri bellissimi che lo hanno portato al tee della 1 al sabato ad iniziare al comando a -9, a parimerito con il cileno Felipe Aguilar e all'irlandese Simon Thornton. Il terzo giro per Francesco non è stato all’altezza dei giorni precedenti e forse un po’ di pressione ha iniziato a giocare brutti scherzi; forse la pressione del tanto pubblico che nel week end si è ritrovato presso il circolo ‘La Mandria’ di Torino, forse la possibilità di mettere un sigillo importante, hanno condizionato un po’ il gioco del piemontese, che proprio su questo campo ha iniziato a muovere i ‘primi passi’ golfistici. Comunque al termine del sabato era al secondo posto con un bellissimo -10, ad un solo colpo di distanza dalla testa della competizione. Fin dalla mattina della domenica Franceso è apparso teso in viso, concentrato, ma sicuramente con una pressione emotiva molto forte. Il via nella prima buca, di fornte a migliaia di persone che credevano di poter assistere al grande risultato, Francesco non inizia nel migliore dei modi sbagliando il drive e finendo nella parte destra della buca, non avedo la visuale libera per tirare al green il secondo colpo, conclude così una buca che nei precedenti giri gli ha sempre valso un birdie con un par. Ma nella buca successiva perde subito un colpo: primo tiro nel rought, secondo ancora nel rought e alla fine è un bogey. 13
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Il caddie per un giocatore di golf è fondamentale: un amico, una persona fidata, un professionista che sa indicarti il ferro giusto al momento giusto, un valido consigliere in ogni momento della partita, colui che sa trovare la parola giusta in ogni situazione, colui che sa stare al suo posto e controllare che intorno al giocatore nulla possa interferire con il gioco e con la concentrazione del giocatore stesso. Francesco Molinari al suo Open a Torino aveva Jason Hempleman. L’intesa tra i due è sempre stata ottima e durante tutti i giorni dell’Open la sensazione è che tra i due andsse tutto per il verso giusto. La concentrazione per entrambi era al 100% e le loro facce erano l’espressione di un obiettivo unico.
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quarto giorno - La bella uscita dal bunker della 8 (par 3)... Con questo colpo infila direttamnete in buca e torna a -9
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quarto giorno - un’altra uscita dal bunker in un par 3, ma qui siamo alla 16 e purtroppo in questa buca perde 2 colpi e alla fine è a -7
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l’arrivo di Francesco alla 18 e il suo saluto al grande pubblico di Torino 2013... L’appuntamento è rimandato al 2014!
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REGIONALE GOLF LOMBARDIA un challenge di golf che in tre anni ha saputo conquistare i golfisti non solo della regione foto archivio Marcello Motisi
Nato sulla scia del Trofeo Golf Monza e Brianza, il ‘Regionale Golf Lombardia’ è stato voluto dalla società Hobnob di Monza per mettere in connessone tutti i circoli della regione che avevano almeno 18 buche. Ne è uscito un challenge aperto a tutti i golfisti, soprattutto agli amatori. In pochi anni ha riscosso un successo notevole, diventando un punto di riferimento per i giocatori lombardi, che possono prendervi parte in tutte le tappe che si tengono nei circoli che contano almeno 18 buche. Dalle prove di circolo i vincitori di ogni categoria netta accedono alla finalissima di due giorni: nel 2012 è stata presso il Circolo Golf Brianza e ha vinto Franco Guerrieri, nel 2013 eè stato il Circolo Golf Molinetto ad ospitare i circa 100 finalisti e ad aggiudicarsi la vittoria è stato Livio Vanotti. Quest’anno a fine agosto i numerosi concorrenti si troveranno a Zoate. Al venerdì tutti i vincitori di tappa parteciperanno al ‘taglio’ dove solo i migliori 8 accederanno alla finale del giorno dopo, dove si sfiderano in un bellissimo match play su 9 buche: per due giri sulle seconde nove, mentre i due concorrenti che
arriveranno alle ultime buche, si giocheranno il prestigioso Trofeo sulle prime. Fin dalla prima edizione il Comitato Regionale della FIG ha patrocinato e riconosciuto questo bellissimo torneo che coinvolge tutti i circoli e i loro tesserati. Altri sponsor hanno sotenuto il circuito a partire dalla Red Bull, con il challenge ‘Red Bull Final 5’, dove i golfisti in campo si giocano la vittoria dei premi e l’opportuità di vincere la gara nella gara sulle ultime 5 buche. Un challenge che ha appassionato tutti e che ha dato una sferzatà di novità nel nostro ambiente. In questi anni oltre 9.000 giocatori hanno preso parte alle competizioni, ognuno con il proprio handicapp e sul campo dove preferiva giocare. Alla finale non solo gioco golf, ma tante iniziative: da sfilate di moda, a spettacoli di musica e danza, a bellissime caddies al fianco dei finalisti... Oltre allo spettacolo musicale gestito dalla Red Bull. Una grande festa del golf e un modo per vivere i club non solo in campo. Appuntamneto quindi per quest’anno a Zoate l’ultimo week end di agosto. 36
Il detentore dell Trofeo ‘Regionale Golf Lombardia’ Livio Vanotti, campione in carica dopo la bella e inaspettata vittoria del 2013 presso il Circolo Golf Molinetto. Quest’anno rimetterà in palio l’ambito Trofeo presso il circolo di Zoate.
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Appuntaneto a Zoate
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Il Regionale Golf Lombardia si disputa in tutti i circoli con almeno 18 buche della regione
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La sfida del 2013 tra Sofia Branca e Livio Vanotti
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livio vanotti 1째 classificato 44
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Sofia Branca 2째 classificata
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Marco Casartelli 1째 classificato 2013
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La sfida del 2012 tra Franco Guerrieri e Salvatore Figini 50
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Franco Guerrieri 1째 classificato
Salvatore Figini 2째 classificato
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Anna Maria Grossi 1째 classificata 2012 55
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Prepariamoci all’estate
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ci vviciniamo ai mesi più caldi dell’anno, vediamo quali sono i capi per giocare e arrivare al circolo foto Riccardo Tagliabue (www.studiofocus.com) Modella: Serena Farruggio Modello: Mattia Farruggio Location: Circolo Brianza Country Club (Usmate)
Cappello: in paglia Chervò Smanicato: Chervò modello Aligat Gonna: Chervò modello Justo Drive: Ping Guanto: Fit 39
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Abito: Chervò modello Jowett Borsa: Ralph Loren Bracciale e orecchini: Birikini Sacca: Cobra
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Camicia: Standartex Clarkson, chambray urban style due tasche con ricamo STX fluo Short: Standartex Hudson taglio classico antimacchia Sacca: Nike
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Gilet: Standartex Kendall, imbottito idrorepellente Camicia: Standartex Benson, oxford urban con tasca sinistra, con ricamo STX fluo Bermuda: Standartex Barken, all season con tasche anteriori, monostretch Sacca: Cobra
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LUI: Polo: RLX by Ralph Laurent Pantaloni: RLX by Ralph Laurent LEI: Polo: Ralph Laurent linea Golf Bermuda: Ralph Laurent linea Golf Borsa: Biribag Bracciali e orecchini: Birikini
LUI: Polo: tecnica Peak Performace Pantaloni: tecnici Peak Performance Guanto: Fit 39 Sacca: Nike LEI: Smanicato: in cotone Peak Performance Pantaloni: tecnici Peak Performance Guanto: Fit 39 Bracciale, collana e orecchini: Birikini Sacca: Titleist
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LUI: Polo: Parhole in Jersey di cotone con collo bicolore Pantaloni: Parhole in cotone elasticizzato con doppia tasca per tee e alza pitch e marca palla in cintura Guanto: Golf e Non Solo Scarpe: FootJoy LEI: Polo: Parhole in piquet di cotone con bordo in raso a pois Short: Parhole stampato in cotone elasticizzato con marca palla in cintura Guanto: Fit 39 Scarpe: Nike
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Guanti: Fit 39 Palla: Pinnacle BLING
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Palle multicolor: Pinnacle BLING
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Drive personalizzati multicolor: by Golf e Non Solo
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Comodamente con le sacche La nuova TIGUAN della Volkswagen è un’auto in cui fare stare tutta l’attrezzatura per il golfista, che ama viaggiare in compagnia. a cura di Fabio Principe
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La prova del mese di #GOLFINSIDE
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L’auto che ci ha accompagnati in questo mese e che ha portato i nostri modelli in campo con tutta l’attrezzatura per il servizio ‘moda’ è stata la Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 4 Motion. Il gruppo Audi Volkswagen è da sempre vicino al mondo dei golfisti, organizzando e sponsorizzando diversi tornei. Anche i concessionari partecipano a questa attività e l’auto che abbiamo utilizzato ci è stata messa a disposizione da Pirola Auto. Decisamente un mezzo comodo per gli spostamenti su strada, ma che non disdegna di mettere le ruote in fuoristrada. Le sacche hanno molto spazio nell’ampio baule. 77
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La nostra rivista non vuole veramente fare delle prove auto, dei test drive che possono essere trovati sulle riviste specialistiche di settore, facilmente consultabili sul web. Noi vogliamo dare le nostre sensazioni da golfisti, valutando alcune peculiarità dei diversi modelli con cui possiamo andare sui vari campi. Dalle più comode, alle più versatili a quelle più d’impatto, alle sportive. Per questo mese abiamo utilizzato la nuova Tiguan della Volkswagen in versione 2.0, 4 ruote motrici, cambio automatico e motore con 140 cv. Un’automobile decisamente comoda, che assomiglia molto alla ‘sorella maggiore’ Tuareg, dove trovano un comodo alloggio tutte le sacche anche per 4 giocatori, che grazie anche alla possibilità di abbattere un solo sedile posteriormente, i giocatori possono comodamente caricare tutto: dall’attrezzatura ad eventuali bagagli per un week-end fuoricasa. La facilità di guida per questa Tiguan mette tutti d’accordo, sia per chi vuole raggiungere il club in città o chi ama andare a giocare in montanga. Infatti grazie anche alle 4 ruote motrici quest’automobile raggiunge senza probemi e in totale sicurezza qualunque golf club, anche quelli di ‘campagna’, che sono raggiungibili tramite stradine accidentate e sterrate.
Ma è anche l’auto giusta per chi vuole andare a fare una comoda gita fuoriporta con tutta la famiglia al lago, al mare o in montagna. Infatti gli ampi spazi all’interno rendono comodi tutti gli spostamente, anche quellli che costringono a restare seduti per diverse ore, grazie anche ad un ottimo sistema delle sospensioni, che rende confortevole il viaggio. Buona anche l’insonorizzazioned dell’abitacolo e il motore turbodiesel non è rumoroso. La sicurezza è ben garantita dagli aribag e dall’impianto frenante, pronto e deciso in ogni situazione. Le prestazioni generali del motore non sono eccezionali, ma in linea con la tipologia dell’auto, che non nasce sicuramente per una guida sportiva. Adatta a tutti: dalla mamma con i bimbi che va a fare la spesa, all’uomo che vuole viaggiare per lavoro in totale comodità, alla donna manager che vuole un’auto sicura e che possa portarla d’appertutto, così come per l’uomo che ama la comodità e la sobrietà... Per noi golfisti è un mezzo ideale, dove possiamo caricare tutto ciò che ci serve, dal carrello alle sacche da golf. E se alla fine della partita la sacca non è completamente pulita non abbiamo la preoccupazione di rischiare di sporcare i sedili o altro... abbiamo anche spazio per cambiarci le scarpe protetti sotto il baule, quando è aperto.
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APPROCCIO al GREEN
LA PALLA PRIMA DI UN OSTACOLO A POCHI METRI DAL GREEN COME DOBBIAMO COMPORTARCI SE E’ NELL’ERBA ALTA O FACILE DA GIOCARE L’obiettivo per ogni giocatore è quello di mettere la palla in buona posizione per il tiro succevssivo (soprattutto in fairway), ma non sempre questo accade. Questa rubrica vuole dare dei consigli utili a tutti i golfisti per giocare alcuni colpi in cui è facile trovarsi nel giro delle 18 buche. Sappiamo che ogni tiro è differente e che spesso dobbiamo adattare il nostro gioco alle varie situazioni in cui ci troviamo. Ognuno di noi ha il proprio stile e il proprio gioco, ma ci sono dei consigli utili che possono servire a tutti e che poi ognuno può adattare come meglio crede al suo movimento. In questo numero di #GOLFINSIDE cerchiamo di capire come possiamo approciare al green, avendo
davanti un ostacolo d’acqua e la palla nel rough. Solitamente di fronte agli ostacoli d’acqua possiamo trovare la nostra pallina nell’erba più o meno alta e più o meno infossata in essa. La condizione psicologica gioca un ruolo importante, ma il giocatore non deve lasciarsi condizionare dall’acqua e deve giocare il colpo giusto per mettere la palla in bandiera. Fondamentale questo tiro perché molto spesso ci si trova in questa situazione perché si è sbagliato il tiro precedente e quindi abbiamo un colpo importante magari per salvare il par. Grazie ai nostri professionisti cerchiamo di darvi i consigli giusti per fare questo colpo, tenendo presente le due possibilità di come possiamo trovare la palla. 90
a cura di Francesco Gatti e Matia Maffiuletti Nati rispettivamente a Genova il 03/02/1990 e a Bergamo il 01/05/1988. Entrambi professionisti di golf, giocatori e insegnati, condividiamo questa passione da gennaio di quest'anno, mese in cui è iniziata la nostra attività di studio tecnico di questo meraviglioso sport. Uno studio in continua evoluzione attraverso varie visite a scuole di golf estere e acquisizioni di certificazioni relative a diversi aspetti del mondo del golf. Pur avendo dedicato molto tempo a Tornei e viaggi in giro per il mondo, abbiamo trovato il tempo e il modo di laurearci senza trascurare così la nostra formazione di base. Il golf per noi oltre ad essere una grande passione, è uno stile di vita. Uno sport capace di coinvolgere ed entusiasmare giocatori di qualsiasi età e con qualsiasi ambizione. Il compito di noi professionisti è quello di rendere ancora più piacevole e stimolante l’approccio a questo sport, attraverso varie attività, trasmettendo non solo nozioni tecniche, ma anche strategiche e psicologiche.
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QUESTE LE CONDIZIONI DEL TIRO: Ci troviamo a 65 m circa dalla bandiera, abbiamo la palla in rough e un grande ostacolo d'acqua di fronte a noi a difesa del green. La bandiera è collocata al centro del green così da permetterci la possibilità di far rotolare la palla per qualche metro. 91
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colpo con un buon lie (in buona posizione) Per affrontare questo colpo, dove la palla è leggermente sollevata sull'erba, scegliamo un sand-wedge. Osservando dapprima la posizione della palla e successivamente il volo che vorremmo che descrivesse compiendo degli swing di prova, focalizziamo la nostra attenzione sul nostro obiettivo che in questo caso è il green e non il solo superamento dell'ostacolo. Molti giocatori soffrono questa tipologia di colpo perché si concentrano esclusivamente sul "non perdere la palla in acqua" e non sul movimento che devono compiere per evitare che questo accada.
Prendendo posizione sulla palla prestiamo attenzione a: - palla in centro ai piedi - faccia del bastone appena aperta - mani leggermente avanzate - peso del corpo più sulla gamba sinistra - linee del corpo che mirano leggermente più a sinistra rispetto alla faccia del bastone Nel fare il movimento la cosa più importante è la fluidità dello stesso senza improvvise decelerazioni. La faccia del bastone deve rimanere square o leggermente aperta per tutta la durata del colpo per far si che il bastone non si incastri nell'erba.
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colpo con cattivo lie (brutta posizione) Per affrontare al meglio questa situazione che capita, aimé piuttosto spesso, dobbiamo apportare delle piccole modifiche alla posizione del corpo davanti alla palla rispetto all'approccio che si effettua da un buon lie. La scelta del bastone rimane la stessa ovvero il sand-wedge. A differenza dell'altro approccio dove potevamo aspirare a mettere la palla vicina alla buca, in questa situazione più delicata il nostro consiglio è quello di accontentarsi di metterla in green, limitando possibili danni e lasciandoci comunque la possibilità di imbucare con il putt.
Le differenze principali nella posizione del corpo sono: - palla spostata leggermente verso il piede destro per avere un agolo d’attacco più verticale - faccia del bastone appena aperta - mani avanzate rispetto alla palla - peso del corpo sempre sulla gamba sinistra, assicurandoci che rimanga li per tutta la durata del colpo. - linee del corpo mirano leggermente a sinistra per favorire l'azione in avanti Resistiamo alla tentazione di voler "alzare" noi la palla usando troppo le mani... a questo ci penserà il bastone con il suo loft.
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DOMANDE ai professionisti ALCUNI DEI NOSTRI LETTORI INVIANO LA DOMANDA SECONDO IL LORO STILE DI GIOCO E DELLE LORO NECESSITĂ€
Michele Marcali: vorrei sapere il modo migliore per uscire dal rough nelle vicinanze del green senza fare flappa o andare lunghi. Le principali cause della flappa sono tre: - rilascio dei polsi anticipato (potrebbe causare anche un "top", quindi scarso controllo della distanza) - traiettoria del bastone troppo interna - centro dello swing (lo sterno) che si avvicina alla palla nel downswing rispetto alla posizione di partenza. Il consiglio e' quello di mettere la palla nel mezzo dei piedi con il peso sulla gamba sinistra per tutto lo swing, cercando di arrivare all'impatto con le mani davanti alla palla senza modificare il loft che avevo in partenza, mantenendo lo sterno nella stessa posizione, sviluppando il movimento attorno ad esso. 104
Federica Capello come posizionare i piedi per poter fare un approccio con volo alto per superare l'acqua frontale? lo stance (posizione dei piedi) non è la parte del corpo che influisce sull'altezza del volo della palla. Ad ogni modo lo stance e i fianchi negli approcci è bene che puntino leggermente a sinistra rispetto alla faccia del bastone, così da facilitare il corpo a ruotare in avanti. Lo stance deve essere tale da garantire l'equilibrio per tutta la durata del movimento.
Matteo Silva Come allenare e migliorare i colpi di sensibilità, cioè quelli che difficilmente si provano in campo pratica? E’ corretto sugli approcini corti con il sand o wedge mettere sempre la palla sul destro con il peso tutto a sinistra, oppure in alcuni casi è necessario variare la posizione? Il consiglio per allenare la sensibilità è quello di ripetere lo stesso colpo con bastoni differenti cercando di ottenere lo stesso risultato. Nel chip e nel pitch la palla va posizionata generalmente nel centro dei piedi o leggermente più a destra, con il peso sulla gamba sinistra lungo tutto il movimento in modo tale da ottenere un angolo d'attacco più verticale. L’unico caso dove la palla va spostata più sul piede sinistro e il peso è centrale è nel lob.
Fabio Bonvini cosa fai per sciogliere i muscoli in preparazione del colpo? Il consiglio e' quello di fare dei respiri lunghi e profondi con la pancia e non con il torace, scuotendo le braccia verso il basso focalizzando l'attenzione sul nostro obiettivo e non sui possibili brutti colpi.
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