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#GOLFINSIDE

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HOBNOB.it

2business

GOLF

FUSIOnar T


23 Ottobre 2014

8 Novembre 2014

Golf Club Villa D’Este

Golf Club Albenza

Golf to Business è un challenge riservato a team formati da due giocatori con qualunque hcp di gioco, formula 4 palle stb.

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PRIMA COPPIA CLASSIFICATA: settimana in una villa presso Is Arenas Residence sul golf* in Sardegna.

SECONDA COPPIA CLASSIFICATA: settimana in una villa presso Is Arenas Residence sul golf* in Sardegna.

Oltre ai premi di giornata sono previsti driving contest e nearest to the pin. * Viaggio A/R, trasferimenti e greenfee esclusi.

Per informazioni e iscrizioni HOBNOB srl Via della Taccona 27a Monza (MB) | Tel. 039325106

|

segreteria@hobnob.it


03.14 mensile |A 1 | N 3 | M 10 2014

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REDAZIONE: Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 redazione@golfinsidemagazine.com

DIRETTORE RESPONSABILE: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA Cristina Balestrini SEGRETERIA: Lorella Maccarini WEBMASTER: Fabio Principe

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata. Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. Supplemento a Lilac Photo Magazine Registrazione al Tribunale di Monza con il numero 1342/2013 del 28.03.2013, decreto di accogl. iscrizione al registro stampa n. 12

CONTRIBUTORS: Davide Messora e Marcello Motisi HANNO COLLABORATO: Francesco Gatti, Mattia Maffiuletti, Serena Farruggio e Matteo Silva FOTOGRAFIE: Riccardo Tagliabue, Marcello Motisi, Davide Messora, Fabio Principe FOTO DI COPERTINA: Otto - Open Torino 2014


CONTENUTI

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Editoriale

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OPEN TORINO

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regionale golf lombardia

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moda sul campo da golf

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PROVA - ASTON MARTIN

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tecnica - dal bunker


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editoriale di Riccardo Tagliabue

Anche quest’anno l’Open di Torino ha avuto un ottimo successo e siamo già pronti per il 2015, dove vedremo la bellissima location del Golf Milano (Monza) protagonista di questo evento non solo di livello nazionale. I nostri italiani non hanno brillato e nel prossimo numero daremo maggior spazio ai nostri azzurri e cercheremo di capire cosa non ha funzionato al 100%. A fine agosto si è anche concluso il challenge per amatori del Regionale Golf Lombardia che abbiamo seguito, dove tanti giovani sono stati tra i protagonisti. Una notizia che ha ‘scosso’ il mondo del golf è arrivata dalla Scozia, dove i membri del Royal and Ancient Golf Club di Saint Andrews hanno deciso di ammettere le donne. Sembra una cosa facile da comprendere nel 2014, ma così è stata cancellata una tradizione centenaria che durava da quando l'esclusiva associazione è stata fondata oltre 250 anni fa. In Scozia restano ancora alcuni storici golf club riservati agli uomini, come il Muirfield e il Royal St George's. Ma aci auguriamo che rpesto arrivino anche loro alla decisione di aprire i circoli anche al ‘gentil sesso’. Ci avviciniamo all’inverno e speriamo di poter giocare a golf per alcuni mesi, soprattutto dopo aver dovuto rinunciare a tante uscite con gli amici prima dell’estate, stagione condizionata dalla tanta acqua scesa dal cielo. 8


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OPEN

Torino La Mandria - 2014 di Marcello Motisi

anche quest’anno Torino è stata protagonista per del golf internazionale con il 71° Open. Grande vittoria di Hennie Otto, mentre i nostri portacolori deludono le attese, nonostante un grande Francesco Molinari al primo giorno ci abbia fatto ben sperare 10


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diciottesimo posto di Francesco Molinari, che ha fatto un ottimo 66 al primo giorno, ma che poi non ha saputo replicare chiudendo a -9. A -8 ha chiuso l’italiano Francesco Laporta, che ha saputo portare a termine un buon open con quattro buoni risultati 68 72 69 71. Ma il sud africano Hennie Otto ha messo tutti dietro chiudendo a -20 con 67 62 71 68, seguito dall’inglese David Howell a -18 e Stephen Gallacher a -17. L’anno prossimo siamo al Golf Milano (A Monza) e vedremo se i nostri riusciranno a rifarsi.

Per il secondo anno consecutivo a Torino si sono disputati gli Open di golf, un appuntamento importante per il golf italiano e per tutto l’ambiente a livello internazionale. Nonostante un agosto caratterizzato dal mal tempo, i giorni dell’evento piemontese sono stati sotto un tempo meteorologico buono, con sole e qualche nuvola. Molti golfisti italiani speravano che il nostro tricolore potesse svettare in alto, sui pennoni dietro il ‘podio’ di questo appuntamento, ma purtroppo i nostri ‘azzurri’ non sono riusciti ad andare oltre il 11


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francese Romain Wattel, 2013) se non si fosse piazzata la palla. Preso il comando non lo ha più mollato, anche a dispetto di chi pensava che non avrebbe tenuto, specie dopo il terzo turno in cui aveva rallentando accusando dolori alla schiena per aver subito da poco un intervento chirurgico. Nel quarto ha giocato con grande attenzione cercando le occasioni propizie e ha chiuso il conto con quattro birdie, l’ultimo praticamente decisivo alla buca 15, senza bogey. Howell è partito come una furia con un eagle, poi ha aggiunto altri sette birdie, che non gli sono serviti per vincere, ma che hanno alla fine danneggiato Gallacher, togliendogli la seconda piazza. Lo scozzese di birdie ne ha infilati sei nelle prime otto buche, ma poi è riuscito a farne solo un altro. Otto non ha nascosto la sua gioia. “Sono veramente felice. Ho un feeling speciale con l’Italia e mi trovo a mio agio su questo tipo di percorsi. Anche se nel 2008 il tracciato aveva caratteristiche differenti, le sensazioni positive sono state le medesime. Il maggior ostacolo durante il torneo? Le mie condizioni fisiche, perché l’infortunio alla schiena in certe fasi di gioco mi ha condizionato. Vincere a due sole settimane dall’intervento chirurgico che ho subito è stato un gran risultato”.

ll sudafricano Hennie Otto ha vinto con 268 colpi (67 62 71 68, -20) il 71° Open d’Italia, disputato sull’impegnativo percorso del Circolo Golf Torino. Il 38enne sudafricano di Boksburg, si è imposto per la seconda volta nella massima manifestazione italiana di golf, dopo il successo del 2008 al Castello di Tolcinasco G&CC, e per la terza nell’European Tour tenendo testa nel giro finale agli attacchi di David Howell, poi secondo con 270 (-18) e di Stephen Gallacher, terzo con 271 (-17). Lo scozzese le ha tentate tutte per arrivare in uno dei primi due posti che gli avrebbe garantito l’accesso di diritto nella squadra continentale di Ryder Cup. Ora, malgrado la grande prova, dovrà sperare in una wild card e attendere le decisioni del capitano, l’irlandese Paul McGinley, così come Francesco Molinari, che però ha concluso al 18° posto con 279 colpi (66 72 69 72, -9), dopo un giro finale con parecchi problemi (72, par) e che peraltro non è apparso al termine molto ottimista. Al quarto posto con 272 (-16) lo scozzese Richie Ramsay e l’olandese Joost Luiten, al sesto con 275 (-13) l’austriaco Bernd Wiesberger, che è stato per tutta la gara nelle posizioni d’avanguardia, e al settimo con 276 (-12) il danese Andreas Harto e gli inglesi Ross Fisher, Lee Slattery e Simon Dyson. Al 18°, insieme a Francesco Molinari, il nordirlandese Darren Clarke e lo spagnolo Alvaro Quiros, che probabilmente si attendevano qualcosa di più dalla loro prestazione. Otto ha dato una svolta al torneo con il 62 (-10) del secondo giro, punteggio con cui avrebbe demolito il giro record del percorso (66, -6 del

A Hennie Otto, oltre all’assegno di 250.000 euro, è andato il Trofeo e un pregiato orologio Rolex, mentre Francesco Molinari, primo degli italiani, ha ricevuto un prezioso gioiello di Damiani e Lipparelli, come detto, ha ottenuto la Coppa FIG quale miglior amateur azzurro. 13


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FRANCESCO MOLINARI

“Ci sono stati troppi alti e bassi nella mia prestazione per riuscire a trovare la giusta continuità nell’arco delle 18 buche. E’ stato un torneo in chiaroscuro. Sono mancato nei momenti chiave. Due giri positivi e due giri meno. So di aver dato il massimo, quindi non ho niente da recriminare. La Ryder Cup? Non sono molto ottimista. Avrei dovuto chiudere in altro modo la gara. Ce l’ho messa tutta, ma ho pagato in termini di punteggio”. Per lui un 72 (par) con cinque birdie, un bogey e due doppi bogey.

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matteo manassero

“E’ stata una settimana, molto intensa lungo la quale sono riuscito a esprimere sprazzi di grande golf, alternati a qualche brutto colpo che ha appesantito il mio score. Non ho avuto la giusta consistenza nel gioco lungo. Mi ha fatto piacere vedere così tanta gente all’Open d’Italia. Oggi c’erano molte famiglie e questo conferma il crescente interesse degli italiani, di tutte le fasce d’età, verso il golf”.

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DIETRO LE QUINTE DELL’OPEN

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Un Open non è solo in campo, ma vive anche prima e dopo la competizione tra le 18 buche. vi mostriamo qualche curiosità . 29


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REGIONALE GOLF LOMBARDIA 2014 Presso il Golf di zoate si è disputata la finalissima di uno dei challenge più prestigiosi a livello nazionale per gli amatori Dopo una stagione ricca di gare in tutti i circoli con almeno 18 buche della Lombardia, si è arrivati a fine agosto alla finalissima. In questo 2014 oltre 3.000 giocatori hanno provato a conquistare un posto per Zoate, ma solo 96 golfisti hanno avuto questo diritto. Un anno caratterizzato da un tempo meteo particolare, con tanta pioggia nei mesi di giungno e luglio; ma questo non ha tenuto lontani i golfisti da questo circuito, che in pochi anni è diventato uno dei più ambiti non solo a livello regionale. La caratteristica di questo circuito è che ognuno gioca con il proprio Hp e questo mette tutti sullo steso livello e infatti alla fine sono arrivati golfisti di ogni tipo di Hp e di età. Tanti i giovani quest’anno alla finalissima ed è stato bello vedere che proprio i due contendenti finali fossero proprio dei ragazzi ha dato qualche cosa di più... Si pensa spesso che i ragazzi non abbiano voglia di lottare, ma a Zoate abbiamo assistito esatamente al contrario e questo ha riempito di gioia

tutti quanti. La società Hobnob di Monza che l’organizza assieme alla T.W.O ha già in programma alcune novità per il 2015 e abbiamo sentito direttamente Riccardo Tagliabue (organizzatore del challenge assieme a Stefano Orsi). “Abbiamo con piacere dimostrato che si può organizzare un challenge su un territorio vasto come la Lombardia che coinvolge tutti i circoli (dice Tagliabue) e siamo felici che ci siano tanti giocatori che ci conoscono e che vogliono proprio partecipare. Alcuni ci seguono in tutte el prove, dando vita ad un golf ‘itinerante’ ed è soprattutto questo che ci piace. Devo ringraziare i numerosi sponsor che da anni ci seguono e che grazie al loro ‘contributo’ possiamo andare avanti e guardare sempre al futuro. Per l’anno prossimo non sappiamo ancora se andremo in tutti i circoli, perchè alcuni ci sembrano ‘poco collaborativi’ e non ne capiamo il motivo. Comunque il Regionale prosegue anche per gli anni a venire e pensiamo di creare anche qualche cosa di nuovo per stimolare i campi e i giocatori, arrivederci al 2015”. 32


Grazie ad una buona condotta di gara, il valtellinese ha saputo conquistare un premio prestigioso. A soli 17 anni è miglior giocatore lombardo tra gli amatori. Un risultato importante per il neo vincitore del challenge che a questo punto speriamo di vedere nei prossimi anni anche in gare piÚ prestigiose nel panorama nazionale ed internazionale.

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patrick hylton (Golf Valtellina)

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Tiro sulla buca 1 di Patrick Hylton mentre sullo sfondo il suo avversario, Gabriel Invernizzi, guarda l’approcio al green

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Patrick impegnato in campo con il suo drive e con il suo caddie Monica, che lo ha assistito e accompagnato durante il match play. Il vincitore 2014 dovrà rimettere in palio il suo Trofeo nel 2015 e vedremo se sarà in grado di riconquistare l’ambito premio.

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il golf club zoate è stata l’ottima location per la finalissa assistita da un perfetto tempo meteorologico 41


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Gabriel Invernizzi 2째 classificato


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gli 8 finalisti: Giorgia Ragazzini Giovanni Gritti Luigi Bajetti Franco di Caterina Augusto Giannini Patrick Hylton Maurizio Biacchi Gabriel Invernizzi

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Andrea Russiello (Golf Sanremo) vincitore red bull final 5 48


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Il vincitore Hylton con il secondo classificato Invernizzi e il vinciore del 2013 Vanotti che ha rimesso in palio il trofeo

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Per un autunno di golf

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siamo ormai alla fine di quest’estate molto ‘particolare’ e inizia la stagione autunnale foto Riccardo Tagliabue (www.studiofocus.com) Modella: Serena Farruggio Modello: Matteo Silva

Camicia Alden denim urban country, con fessini fluo e ricamo fluo stx Gilet Kendal esterno beige, interno verde bosco Pantaloni Barken marroni monostretch Giacca Livingstone marrone effetto deeply used Tutto Standartex Casual Instinct 61


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Camicia Clarkson chambray denim, con fessini fluo e ricamo fluo stx Gilet Kendal esterno verde bosco, interno beige Pantaloni Lenox slow jeans 5 tasche classici Tutto Standartex Casual Instinct

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LUI: indossa polo Pamno, gilet Walton e pantalone Max, tutto Peak Performance. Guanto Titleist. LEI: outfit tutto by Peak Performance: nel dettaglio, maglia Tec, pantalone Veron e giacchina Dun. Il guanto è Taylormade.

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LUI: polo e pantalone by Ralph Lauren, cintura Berignano e scarpa Footjoy. LEI: polo e pantalone by Colmar con scarpa Footjoy.

LUI: total look by Chervò. Pantalone Skinny, polo Angonara, felpa Puff. Guanto Taylormade, scarpa Footjoy e sacca Ping. LEI: veste polo Amnex, giacca Missy e pantalone Starry tutto di Chervò. Guanto Taylormade e scarpa Footjoy. Sacca Nike. 67


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LUI: Polo cotone multicolor Pantalone cotone tinta unita LEI: Smanicato cotone viola Pantalone tecnico fucsia

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Idea Regalo da Golf e Non Solo: Coprilegni

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Sportivi non solo in campo

La prova del mese di #GOLFINSIDE

Per fare il colpo giusto dal tee ci vuole potenza e tecnica, la nostra auto di questo mese ha sicuramente tanta potenza la tecnica è tutta nelle mani e nei piedi di chi guida.

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Alla Aston martin quando hanno concepito questa macchina hanno detto: “In molti pensavano che l’abbinamento del nostro leggendario 6,0 litri V12 con la compatta sportiva Vantage fosse troppo ambizioso, troppo audace. Ma noi eravamo sicuri di poter creare qualcosa di veramente speciale. V12 Vange S ne è la prova inconfutabile. Eccitante, potente e sprizzante di determinazione, rappresenta la vera essenza del concetto Vantage, concentrato ed esaltato per regalare pure emozioni di guida”. Dopo averla provata noi di Golf Inside siamo certi che questa macchina sia puro divertimento. Piacevole da guidare, si percepisce che sulle gomme posteriori ci sono tanti cavalli pronti a spingere in avanti questo ‘bolide’ con la targa, ma anche l’andatura ‘normale’ è estremamente piacevole. Non c’è rumore e l’abitacolo è confortevole, partendo da suo impianto audio per arrivare all’inserimento delle marce, dallo sterzo al comfort delle sospensioni. Poi tutto cambia in pochi istanti, quando si decide invece di schiacciare a fondo il pedale del gas e togliere un po’ di ‘controlli’ elettronici. A questo punto la Aston Martin Vantage S V12 vi dimostra per cosa è nata... correre. In cicuito è divertente e mette in luce le sue grandi doti

di auto nata per correre: dall’erogazione dei suoi tantissimi cavalli alla franta potente e precis. I cavalli sono ben 573... Forse paragonati ad un tiro da golf è come mandare un drive ben oltre i 300 metri... e come dicevamo poi non basta solo andare lunghi, ma bisogna restare anche in campo e quindi ci vuole tanta tecnica. In questo caso l’elettronica aiuta tanto, ma non bisogna lasciarsi prendere, sorpattutto nei primi chilometri. Bisogna imparare a conoscerla e a rispettarla, a quel punto ci si può divertire tanto. Andare al golf con questo ‘mezzoì è bello e divertente e anche la nostra attrezzatura trova spazio nel baule. Un paio di sacche da golf non di gorssa dimesnione ci stanno bene con tutti i ferri e i legni. Chiaramente se la nostra attrezzatura ci aspetta già al circolo tutto è più semplice. Ma l’idea di fare un week end in Toscana con la Vantage S V12 in piacevole compagnia con le due sacche nel bagagliaio non mi dispiace... Un’auto decisamente chic, che non da troppo nell’occhio, con tante dotazioni di serie e la possibilità di arricchire il modello ‘base’. Aston Martin è un simblo inglese come il nostro sport.. Buon divertimento a tutti.

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USCIAMO dal bunker A VOLTE QUANDO TIRIAMO AL GREEN LA PALLA NON VA DOVE VOGLIAMO E CADE NELL’OSTACOLO DI SABBIA, A VOLTE È AL CENTRO DELL’OSTACOLO E ‘FACILMENTE’ GIOCABILE, MA A VOLTE LA SFORTUNA POSIZIONA LA NOSTRA PALLA SOTTO LA SPONDA

Ci troviamo ad un par 4, nonostante avessimo fatto un buon tee-shot piazzandolo in mezzo al fairway, abbiamo malauguratamente sbagliato il secondo colpo al green e la nostra palla è finita in bunker. Avvicinandoci all'ostacolo capiamo subito che non siamo stati troppo fortunati perché la pallina... è finata un bunker.

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colpo palla infossata …..si è infossata nella sabbia. Avendo giocato il pitch come secondo colpo, la nostra pallina è arrivata in bunker con una parabola quasi verticale, ed ecco fatto il cosiddetto "fried egg" A questo punto, per uscire da questa scomoda situazione, non dobbiamo far altro che prestare attenzione ad alcuni accorgimenti: - posiziono la palla al centro dello stance - affosso maggiormente i piedi nella sabbia, per abbassare il baricentro, così da poter far scavare più facilmente il bastone nella sabbia - tengo la faccia del bastone square, per fare in modo che il bounce lavori il meno possibile - allineo le mie differenti parti del corpo leggermente a sinistra rispetto al mio obiettivo, per fare in modo che

il mio bastone arrivi all'impatto con una traiettoria più esterna-interna rispetto alla linea di tiro - posiziono il peso del corpo a sinistra, per promuovere un angolo d'attacco più verticale all'impatto. U0na volta fatto ciò, eseguo uno swing completo, senza decelerare al momento dell'impatto, altrimenti vanificheremo l'utilità dei punti precedenti, con l'idea di far scavare il bastone qualche centimetro prima della palla, senza aver un contatto diretto con essa. Aspettatevi di vedere un volo di palla piuttosto basso, con poco backspin. Se l'esito del colpo risulta positivo ritenetevi dei grandissimi "bunker saver"!!! 85


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colpo sotto sponda ….si è posizionata nei pressi della sponda del bunker. Anche in questo caso, ci troviamo in una posizione poco fortunata dal bunker, ma possiamo comunque ottenere delle ottime soddisfazioni. Per affrontare questo colpo prendiamo la posizione corretta di fronte alla palla, che consiste nel: - posizionare il mio stance in modo da garantirmi un buon equilibrio durante l'esecuzione del colpo. In questo caso, per essere ben bilanciato, dovrò avre il piede sinistro fuori dall'ostacolo e il piede destro dentro. - apro leggermente la mia faccia del bastone, per evitare che il mio bastone si incastri nella sabbia, utilizzando il bounce per farlo scivolare - apro leggermente le linee del mio corpo rispetto alla mia linea di tiro

- assecondo l'inclinazione del terreno con le spalle, senza contrastarla, altrimenti si rischia che il bastone non scivoli - tengo il peso leggermente a sinistra per favorire, anche in questo caso, un angolo d'attacco discendente eseguiamo il nostro swing completo, sapendo che la sponda bloccherà il nostro bastone dopo l'impatto, ma cerchiamo di non farci intimorire aggredendo la sabbia. Anche in questo caso non vogliamo un contatto diretto con la palla, ma vorremo che il bastone scavasse leggermente prima di essa. Aspettatevi di vedere un volo di palla alto e lento e la palla non farà una grande distanza, ma tenderà a fermarsi poco dopo il primo rimbalzo.

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Nuova Vanquish Volante è pura essenza Aston Martin distillata in un’automobile splendidamente scolpita. Le incredibili prestazioni, la meticolosa cura costruttiva ed il senso del lusso più raffinato sono ora combinati con l’edonismo della guida a cielo aperto per creare un’esperienza unica ed affascinante. Vestita di un abito in fibra di carbonio, Vanquish Volante mantiene il dinamismo possente della sorella Coupé evidenziandolo con sottile piacere. La GT per eccellenza si è ora trasformata in eccellente Volante. Per sperimentare il fascino della Nuova Vanquish Volante: ASTON MARTIN ITALY Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel: 02 43510988 info@astonmartinmilano.it www.astonmartinmilano.it

Consumi ed Emissioni CO2 Consumi (litri per 100 Km): Urbano 21,4; Extra Urbano 10,2; Combinato 14,4. Emissioni CO2: 335 g/Km




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