Lilac Photo Magazine 01

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01 APRILE 2013

LA PERLA



01 APRILE 2013

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THE LILAC HOURS

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LA PERLA

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COVER

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“Curiosity killed the cat”. Ma non sempre succede e per questo nasce un articolo come quello che state leggendo. A tutti è capitato di vedere una fotografia e domandarsi: “E questa come l’hanno fatta?”. Secondo noi questo è positivo, questo vuol dire che siete curiosi e che state sfogliando la rivista giusta, perché noi abbiamo deciso di non tenerci tutti i segreti, ma di raccontarveli. Ogni mese su COVER realizzeremo un servizio sull’immagine di copertina: da come è nata l’idea fino alla sua realizzazione. Non vogliamo essere un manuale di immagine, ma uno strumento stimolante e ricercato per chi della fotografia vuole fare il proprio cibo per la mente. Una bella fotografia parte da una buona idea, senza la quale non si va da nessuna parte. Poi bisogna essere in grado di realizzarla e avere tutti gli strumenti giusti per farla: noi vi spieghiamo tutto ciò che serve sapere. Quando l’idea della Cover 01 era ancora sulla carta, uno dei primi problemi che ci siamo posti è stata la scelta dei materiali da far “volare” e che rendessero reale quello che era nella nostra mente: un’esplosione di colore.



nome: Sebastiano Pessina anno: 1971 camera : canon 1 d mark IV ottica preferita : 28-70 \ 400 2.8 luce preferita : flash sportivo preferito: Roger Federer modella preferita: Linda Evangelista cantante preferito: Steven Tyler - Aerosmith album preferito: The Dark Side of the Moon



dall’altra parte

dell’obiettivo

Francesca

Belussi Ricordo con un certo imbarazzo la mia prima esperienza in studio. Avevo 17 anni e mi affacciavo al mio primo servizio fotografico : produrre le immagini per il book da proporre alle agenzie. Da sempre sono stata molto fotogenica ma le luci fredde dello studio, la tensione da non dare a vedere, le espressioni e i movimenti innaturali da riprodurre con disinvoltura hanno fatto di quella prima esperienza un momento per nulla semplice. Mi domandavo di continuo come fosse possibile che le modelle riuscissero, al contrario di quanto sentivo io, a sembrare assolutamente rilassate. Col tempo ho imparato che la questione sta tutta nella conoscenza del tuo corpo, di sapere a memoria come ogni millimetro di te stessa reagisce sotto sforzo, quali muscoli si contraggono e quali nervi si tendono nelle più diverse posizioni. Ogni modella nel suo percorso impara questo aspetto fondamentale del suo lavoro, sa in che misura il suo corpo può dare il meglio ma anche in che modo può scivolare, può sudare, si può gonfiare, graffiare e addirittura spezzare.

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Niccolò Chimenti- 2012


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