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D2ina A2verina
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e l l a f r a f sport
LE FARFALLE SPORT di LAURA SPARELLO Shop on line www.lefarfallesport.it
COPERTINA foto: Dina Averina Fabrizio Carabelli
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www.ritmikamagazine.it
REDAZIONE: Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 info@ritmikamagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini SEGRETERIA: Lorella Maccarini WEBMASTER: Fabio Principe
Numero allegato della rivista LILACPHOTOMAGAZINE-Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata. Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. Registrazione al Tribunale di Monza con il numero 1342/2013 del 28.03.2013, decreto di accogl. iscrizione al registro stampa n. 12
CONTRIBUTORS: Paola Bellini, Fabrizio Carabelli, Davide Mariani, Serena Motta, Camilla Patriarca, Andrea Savini, Nicoletta Spagna, Laura Sparello 3
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INTERVISTA
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35° CAMPIONATO DEL MONDO
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Dalla pedana al palcoscenico VALERIA MARINO
Pesaro 30 Agosto - 3 Settembre 2017
FACE TO FACE
MARTA PAGNINI e ALESSIA MAURELLI
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NUTRIMENTE
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FISIKO
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A COME ALOE
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ATTREZZIAMO
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RITMICA STAGE - SESTRIERE 2017
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NON SOLO STRASS
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BEST PHOTO
Echinacea: segreto di salute
Quando la manipolazione fa "crack"
MSM contro le infiammazioni
Le Clavette
Allenati con le campionesse
I body e le norme
... alla ricerca dell'espressività!
i t m i1 t a i1 R aR K1 i m t K1 i1 i K1 R m a tmi K1 i1 i R m t K1a i1tm i R m t a i1 t K1 i1 R mi R t a i1 R miK1 R ti1 a RICCARDO TAGLIABUE
Siamo alle porte di una nuova stagione agonistica con tutti i campionati nazionali ai 'blocchi di partenza' e quest'estate in Italia si è disputata una manifestazione bellissima e di altissimo livello a Pesaro con i Mondiali. Una competizione che ha portato l'Italia di fronte al pubblico internazionale della Ritmica, dimostrando il nostro valore non solo con le ginnaste indiviadualiste e le "Frafalle", ma anche dal punto di vista organizzativo. In pedana si sono sfidate le miglliori atlete e sopra tutti hanno vinto le due sorelle Averina, che di fatto sono e saranno le ginnaste di riferimento e da battere nei prossimi anni. Hanno portato davanti agli occhi degli appassionati e delle varie società nazionali e non solo: tecnica, classe e tanto altro a partire dai loro body che sembrano uscire da sfilate dell'alta moda. Sicuramente la Ritmica in Russia e in altri paesi è storicamente uno sport nazionale, come da noi il calcio, ma ciò che abbiamo visto deve essere un punto di riferimento per tutti. Anche l'allenatice delle russe è dimostrazione di come viene vissuto da loro questo sport, accompagnando le sue atlete con il suo abbigliamento che spesso richiamava proprio quanto era in pedana, una cosa non certo passata inosservata. Per noi italiani una bellissima conferma della crescita di Alexandra Agiurgiuculese, che ha fatto vedere esercizi bellissimi e di alto livello. Le 'nostre' Farfalle hanno dato il meglio, ma forse è sfuggito qualche cosa e non siamo risuiti a salire sui gradini più alti del podio per piccole 'sfumature'... Ma in ogni caso rimaniamo tra i migliori al mondo. Una nota un po' dolente il pubblico, che ha si gremito gli spalti, dimostrando la crescita di questo sport, ma qualche fischio agli avversari si sarebbe potuto evitare... La tifoseria e il calore che si mette nel sostenere i propri colori è una cosa bellissima, ma ricordiamoci di non lasciarci trasportare dagli entusiasmi. Una delle cose più belle di questo sport è la classe con cui si pratica e lo stesso 'stile' sarebbe bello mantenerlo sempre e ovunque. 6
R i a i1tm a K1 R i a m K1 Ri1t iK1a a m t K1 i1 i K1 R m a tmi K1 i1 i R m t K1a i1tm i R m t a i1 R miK1 iK1 Devi sapere che puoi vincere. Devi pensare che puoi vincere. Devi sentire che puoi vincere. Sugar Ray Leonard
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DALLA PEDANA AL PALCOSCENICO
Valentina 8
foto R. Tagliabue
Marino1
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Valentina Marino1
Valentina Marino, nasce a Siracusa nel 1977. Fin dalla tenera età si dedica prima alla danza classica e poco dopo alla ginnastica ritmica. Le sue spiccate doti fisiche ed espressive, l’eleganza dei suoi movimenti nonchè la sua tenacia e grinta nelle competizioni vengono ben presto notate dagli alti ranghi della FGI così nel 1992 entra a far parte della Squadra Nazionale restandone titolare fino al ’96 e partecipando a 5 mondiali e ai Giochi Olimpici di Atlanta. A 19 anni termina la sua carriera agonistica e si dedica agli studi universitari conseguendo la Laurea Magistrale in Scienze Motorie. Ma la voglia e la passione dell’esprimersi col movimento del proprio corpo sono ancora forti e nel 2000 grazie alla compagnia Kataklò approda nel mondo dello spettacolo calcando i palchi più prestigiosi di tutto il mondo con le tournee in Brasile, Canada, Cina, Nord Europa, ecc..come ballerina/acrobata delle 4 produzioni della compagnia. I 7 anni di esperienza con Kataklò e lo studio delle arti circensi a Milano e tersicoree a Roma (con i maestri Gaetano Petrosino, Mauro astolfi, Dimitri Chabardin, Flavio Bennati, Annarita Larghi, Michele Oliva) la portano a consolidare il suo amore per il palcoscenico diventando una professionista matura e consapevole oltre che di grande impatto scenico per la sua fluidità e leggiadria che incantano lo spettarore. Dopo aver preso parte nel 2007 ne “La Divina Commedia – L’Opera” partecipa alla fondazione della compagnia Liberi Di…physical theatre con cui vanta numerose esperienze lavorative in teatro, tv, eventi e convention sia in italia che all’estero. Tra le collaborazioni più significative quella con Costa Crociere, Studio Festi, Circo Roncalli, Ambra Orfei, Gabriele Cirilli (Cirque du Cirill), Omar Fantini (Ridin’bergamo), Alessandra Amoroso (è protagonista del video “Fuoco d’Artificio” e torna in scena al fianco della cantante sul palco dell’Arena di Verona); In tv partecipa al Fiorello Show con il gruppo Rhythmix e con i Liberi Di è al Chiambretti Supermarket, Capodanno 5, Super Brain, Tu Si Què Vales (Barcellona), The Best-le Meilleur artiste(Parigi). Instancabile e piena di energia Valentina è costantemente alla ricerca del confronto con le diverse realtà artistiche che reputa la base fondamentale per una continua crescita. Oggi insegnante di acrobatica Aerea presso la Liberi di…Zone, danzatrice e acrobata affermata è anche mamma di uno splendido bambino!!! 10
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foto R. Tagliabue
RITMIKA: Ciao Valentina, ci fa molto piacere averti sulla nostra rivista. Partiamo da una domanda classica: perché hai iniziato nella Ritmica? VALENTINA: Qualsiasi genitore cerca per i propri figli un'attività che possa stimolarli e appassionarli. All'età di 8 anni dopo aver provato nuoto, pianoforte, danza classica, non avevo ancora trovato nulla che mi interessasse davvero... poi un giorno quasi per caso e dietro suggerimento di un'amica, mia madre mi portó in una palestra.. la società era la Libertas Athena di Siracusa... si faceva ginnastica ritmica!!! Ai tempi in pochissimi sapevano di cosa si trattasse... era uno sport quasi del tutto sconosciuto... soprattutto in una città del sud come Siracusa!! Dopo le prime lezioni le allenatrici (le professoresse Lucella Di Caro e Laura Nicosia) adocchiarono immediatamente le mie doti, così nel giro di pochi mesi sono stata inserita in agonistica ritrovandomi costantemente impegnata in gare e allenamenti!! Fu subito amore... e famiglia!! Era una splendida sensazione sentirsi parte di una squadra... dare il massimo non solo per me stessa ma anche per le mie compagne e per le mie allenatrici!!
1988 1989
1992
Delegazione Team Italia Bruxelles 12
Mi piaceva da matti entrare in pedana eseguire il mio esercizio e salire sul gradino più alto del podio! Vincevo!!!!! Le mie allenatrici dicevano che ero una garista... quindi non erano solo le mie doti fisiche a portarmi in alto ma anche e soprattutto la mia sicurezza e competitività in campo di gara! Tutto ció mi gratificava ed entusiasmava e mi rendeva sempre più consapevole delle mie potenzialità... quello era il mio mondo!! RK: In tutti gli anni di ginnastica quali sono i ricordi più belli che hai? VA: Sono tantissimi! Dal primo all'ultimo anno della mia carriera è stato un susseguirsi di emozioni indimenticabili. Una varietà di stati d'animo che non credevo possibili! La mia prima gara e il mio primo podio... ero una bimba di 9 anni e quella coppa tra le mie mani era per me una grande conquista e l'inizio della mia carriera! A 15 anni la gioia di ricevere la convocazione per la Squadra Nazionale guidata dalla temutissima professoressa Amalia Tinto! Lo stesso anno, il 1992, salivo con la Squadra Nazionale sul secondo e terzo gradino
1995
1996
Budapest
foto archivio Marino 13
del podio mondiale di Bruxelles: due medaglie inaspettate... storiche! Un traguardo significativo che aveva ricompensato la fatica di mesi e mesi di duro allenamento alla ricerca della perfezione. Ce l'avevamo fatta: eravamo su quel podio dietro soltanto alla Russia e i nostri cuori battevano all'unisono colmi di felicità. Tornata in società con le medaglie al collo mi aspettava una grande festa a sorpresa e la calorosa accoglienza delle mie compagne e allenatrici che mi avevano seguito da casa incollate alla TV con le dita incrociate e il fiato sospeso. Dopo Bruxelles, anno dopo anno, il privilegio di essere ancora titolare della Squadra Italiana ai campionati del mondo di Alicante (1993), Parigi (1994), Vienna (1995) e Budapest (1996), per coronare il sogno che sta nel cuore di ogni atleta: le Olimpiadi di Atlanta. Vittorie e sconfitte, lacrime di gioia e lacrime amare, la fatica e la voglia di andare avanti, il momento in cui non credi di farcela... cadi... ma poi ti rialzi più forte di prima perché quella é la tua vita ed è ciò in cui credi di più in assoluto..e allora capisci che non puoi mollare!!
foto archivio Marino 14
del podio mondiale di Bruxelles: due medaglie inaspettate... storiche! Un traguardo significativo che aveva ricompensato la fatica di mesi e mesi di duro allenamento alla ricerca della perfezione. Ce l'avevamo fatta: eravamo su quel podio dietro soltanto alla Russia e i nostri cuori battevano all'unisono colmi di felicità. Tornata in società con le medaglie al collo mi aspettava una grande festa a sorpresa e la calorosa accoglienza delle mie compagne e allenatrici che mi avevano seguito da casa incollate alla TV con le dita incrociate e il fiato sospeso. Dopo Bruxelles, anno dopo anno, il privilegio di essere ancora titolare della Squadra Italiana ai campionati del mondo di Alicante (1993), Parigi (1994), Vienna (1995) e Budapest (1996), per coronare il sogno che sta nel cuore di ogni atleta: le Olimpiadi di Atlanta. Vittorie e sconfitte, lacrime di gioia e lacrime amare, la fatica e la voglia di andare avanti, il momento in cui non credi di farcela... cadi... ma poi ti rialzi più forte di prima perché quella é la tua vita ed è ciò in cui credi di più in assoluto..e allora capisci che non puoi mollare!! RK: Quali sono stati i migliori risultati che hai conseguito? VA: Sicuramente le medaglie del campionato del mondo di Bruxelles sono state la miglior conquista ma la soddisfazione più grande è stata avere avuto l'onore di partecipare ai giochi olimpici di Atlanta... il risultato di per se non è stato quello sperato e la delusione è stata enorme, ma raggiungere la vetta dell'olimpo con i migliori del mondo è impagabile!!! RK: Perché un giorno hai deciso che era arrivato il momento di "appendere il cerchio, le clavette, la fune e il nastro alla parete"? VA: Già... prima o poi quel bivio si presenta davanti ai tuoi occhi ed è il momento di prendere una decisione. Quel bivio l'ho affrontato proprio dopo le Olimpiadi: mi sono guardata alle spalle, ho tirato le somme di un percorso lungo 12 anni. Nel mio bagaglio una serie di titoli regionali interregionali e nazionali, svariati tornei internazionali, cinque campionati del mondo con due medaglie al collo, i giochi olimpici di Atlanta: potevo ritenermi soddisfatta. In quegli anni era inusuale la presenza in squadra di una ginnasta di 20 anni di età... avevo dunque raggiunto il mio traguardo decisamente appagata!!! RK: In quel momento sapevi cosa avresti fatto dal giorno dopo? VA: Assolutamente no! C'è stato un momento in cui ho voluto godere della mia adolescenza... di tutto ciò che avevo ovviamente messo da parte per dedicarmi anima e corpo alla ginnastica: la scuola, gli amici, la famiglia! Ma poi qualcosa mi mancava: sentivo di poter fare ancora molto col mio corpo, con le mie capacità! La ritmica mi aveva donato eleganza ed espressività, forza e scioltezza ed io avevo una voglia irrefrenabile di sfruttare questi doni!! Ma come?? 15
Per prima cosa finita la scuola mi sono iscritta all'università, scienze motorie alla statale di Milano, poi nel 2000 è arrivata la risposta: sono entrata a far parte della compagnia di Physical Theatre kKtaklò diretta dall'ex ginnasta olimpionica Giulia Staccioli. Un cast eccezionale che vantava anche nomi importanti della ginnastica italiana tra cui gli olimpionici Irene Germini e Paolo Bucci. Era proprio quello che cercavo, era un po' come tornare a casa!. Era finita una favola ma stava per iniziarne un'altra... RK: Oggi lavori da tanti anni in una compagnia, ci descrivi un po’ cosa fai? VA: Ho conosciuto Stefano Pribaz, Davide Agostini e Giulia Piolanti in Kataklò; tutti ex ginnasti, condividevamo la stessa passione. Nel 2007 forti del nostro bagaglio ginnico e dell'esperienza teatrale assimilata con i Kataklò, decidiamo di creare la nostra compagnia: siamo i "Liberi Di..." physical theatre. Il nome in se racchiude la nostra idea di libertà nell'esprimersi con il movimento. Abbiamo unito le nostre capacità ginniche alle arti aeree circensi, alla danza e alla recitazione non parlata per raccontare storie e visioni in modo inusuale con eleganza, forza e un pizzico di ironia sempre in totale armonia con le musiche attentamente selezionate per essere perfettamente legate ad ogni coreografia. RK: Cosa ti piace di questo mondo della "danza e della ginnastica"? VA: Dalla ginnastica alla danza il passo è breve: il nostro non è solo uno sport... ma è arte e spettacolo perfettamente mixati insieme al gesto atletico. La sua bellezza sta nella possibilità di potersi esprimere raccontando se stessi attraverso il particolare ed universale linguaggio del corpo, sia in pedana che sul palco scenico. Grazie a questo forte legame tra la ginnastica e la danza ho potuto colmare il vuoto che si era creato nel periodo di transizione, quando mi chiedevo in che modo avrei potuto soddisfare la mia voglia irrefrenabile di muovermi e il teatro mi ha dato la risposta!! Questi due mondi inoltre mi hanno dato la possibilità di viaggiare, di conoscere gente nuova, luoghi e culture diverse dalla nostra. Sin da piccola sono stata abituata a spostarmi da una città all' altra in Italia e all'estero, per gli allenamenti collegiali e le trasferte per le gare, spesso lontana dai miei affetti familiari, sviluppando un forte spirito di adattamento. Ad aiutarmi innanzitutto la grande passione per la mia attività ed insieme la bellissima sensazione di far parte di una squadra che di fatto è sempre stata la mia seconda famiglia, con cui sono cresciuta e con cui ho condiviso le esperienze più intense e indimenticabili!! La situazione ora non è molto cambiata: la mia valigia è sempre pronta. Come artista ho viaggiato parecchio in tournée, in diverse parti d'Europa, poi il Brasile, il Canada, la Cina e proprio quest'anno a coronare il decimo anniversario dei "Liberi Di..." la conquista di Broadway con tre settimane di show nella grande mela!! 16
foto C. Quinto
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foto PicCollage
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LIBERI DI...
foto Skaphoto di N. Scarmagnani
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RK: Quante ore ti alleni tutti i giorni per mantenere il tuo fisico in perfette condizioni affinché ti permetta di fare le evoluzioni che fai? VA: Il carico di lavoro è certamente minore rispetto a quello affrontato in agonismo. Le mie doti di oggi sono quelle ereditate dall'intenso lavoro fatto negli anni passati con la ginnastica! Adesso il mio allenamento va dalle 4 alle 6 ore al giorno (molte delle quali sono dedicate alla sperimentazione, improvvisazione e ripetizione delle coreografie) ed ha come obbiettivo il mantenimento delle capacità fisiche già assimilate e lo studio costante delle tecniche dell'acrobatica aerea ,che prevedono in più un incremento della forza degli arti superiori, del lavoro di coppia o di gruppo, per quanto riguarda le prese acrobatiche, e delle tecniche dell'acroyoga. Assolutamente indispensabile è lo studio della danza in vari stili, dalla classica alla contemporanea dal modern al contact e al Flor work, il tutto unito alla componente teatrale, quindi interpretazione, espressività, studio del personaggio. Insomma una preparazione a 360 gradi!!
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foto archivio Marino 23
RK: Valentina da grande… come ti vedi nel tuo futuro? VA: Oggi sono un'ex ginnasta, un'acrobata ed un'artista affermata, coreografa e cofondatrice di una delle compagnie di physical theatre più in vista! Mi sono laureata in scienze motorie alla statale di Milano e sono mamma di uno splendido bambino di 5 anni. Alle porte il mio 40mo compleanno: un'età in cui in qualche modo fai una sorta di bilancio del tuo vissuto e pensi al futuro... Mi sono sempre detta che non si smette mai di crescere e di imparare, finché il mio fisico me lo permetterà e finche sentirò l'adrenalina farmi fremere dall'emozione prima di entrare in scena continuerò a salire sui palcoscenici che ospiteranno me e la mia compagnia. Poi mi vedo sicuramente dietro le quinte e perché no.... allargare la famiglia è un mio grandissimo desiderio!!! RK: Dalla tue esperienza fatta di anni di ginnastica ad alti livelli, dopo aver solcato palcoscenici importanti di teatri in diverse parti del mondo, quale consiglio ti senti di dare alle ragazze che oggi sono in pedana o che stanno per salirci? VA: Questa è una domanda molto impegnativa, che mi da delle responsabilità: credo
coltivare questa passione, farla propria e crederci sempre, senza mollare mai! Si presenteranno momenti difficili, ostacoli che sembreranno insormontabili, ma tenete sempre a fuoco l'obiettivo finale, il vostro sogno, la vostra favola. Volare non è facile, ci vuole impegno, dedizione e volontà. Siate umili ma testarde, prendetevi cura di voi stesse e godetevi ogni piccolo istante della vostra avventura! che semplicemente basti
RK: Grazie del tue tempo, quando e dove potremo vederti nei prossimi mesi? VA: Grazie mille a voi per questo tuffo nel mio passato: ho ripercorso con la mente i momenti più belli e intensi della mia vita fino ad oggi! Grazie alle mie allenatrici, alle mie compagne e amiche e colleghe di ieri e di oggi! Grazie soprattutto alla mia famiglia, a mamma Elvira e papà Giuseppe, i miei fans numeri 1, che mi hanno seguito sostenuto e supportato prima nel mio percorso ginnico poi nella mia carriera artistica permettendomi sempre di volare! Come già accennato questo è il decimo anniversario della mia compagnia! Saremo in scena il 23 settembre alle 21:00 al Teatro Martinitt di Milano all'interno della rassegna "Dance Explosion" con il "The Best of Liberi Di... 10 anni di acrobazie tra le nuvole". Vi aspetto!!! 24
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foto L. Conti
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di CAMILLA PATRIARCA foto di FABRIZIO CARABELLI Giornate intense quelle trascorse all'Adriatic Arena di Pesaro, la 35^ edizione dei Campionati del Mondo ha avuto luogo nella città di Rossini dal 30 agosto al 3 settembre. Per la prima volta nella storia della ginnastica ritmica l'Italia ha avuto il piacere e l'onore di organizzare questa importantissima competizione, alla quale hanno preso parte ben 54 paesi: 90 le ginnaste a scendere in pedana nel concorso individuale, 29 invece le squadre. Lavoro eccellente per il comitato organizzativo capitanato da Paola Porfiri, team manager della Federazione Italiana di Ginnastica ritmica, e di tutti i 200 volontari arrivati da tutto il modo per riuscire a dare il loro contributo a questo evento speciale. Giornate impegnative anche per la giudice italiana Elena Aliprandi, allenatrice dell'olimpionica Veronica Bertolini, impegnata a giudicare in tutti i giorni di gare, oltre che per la direttrice tecnica nazionale Marina Piazza che ha seguito le ragazze a partire dalle prove pedana fino al termine delle competizioni. Le individualiste italiane in gara Alexandra Agiurgiuculese, accompagnata da Spela Dagras e Magda Pigano, e Milena Baldassarri, allenata da Julietta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, sono riuscite ad entrare nella "top ten" mondiale classificandosi rispettivamente all'ottavo e al nono posto. Queste fantastiche ragazze alla loro prima esperienza mondiale sono riuscite a lasciare il segno e, nonostante la loro giovane età, hanno realizzato un risultato storico nella storia della ginnastica ritmica in Italia. La classifica è stata dominata dalla russa Dina Averina seguita a ruota dalla gemella Arina, entrambe svolgendo esercizi impeccabili e lasciando senza fiato il pubblico dell'Adriatic Arena di Pesaro. Sul terzo gradino del podio sale invece Linoy Ashram, ginnasta che quest'anno è riuscita a far parlare di sé grazie alla sua forza esecutiva ed alle sue composizioni mozzafiato. L'israeliana nonostante un errore alle clavette è riuscita a scavalcare la bielorussa Katsiaryna Halkina, che ha dovuto accontentarsi della medaglia di legno a causa di una brutta perdita durante l'esercizio alla palla. Tre le finali per attrezzo conquistate da Alexandra: palla, clavette e nastro, a quest'ultimo sfiorando addirittura per pochi decimi il podio. Conquista la finale al nastro in maniera sorprendente anche la giovane Milena, ginnasta ancora quindicenne che chiude la sua gara al sesto posto. Il podio Individualiste ALL-AROUND 01/09/2017 1- AVERINA Dina 2- AVERINA Arina 3- ASHRAM Linoy
RUSSIA RUSSIA ISRAELE
74,700 73,450 70,025
C 18,850 + P 18,550 + Cl 18,850 + N 18,450 C 18,150 + P 18,500 + Cl 18,550 + N 18,250 C 18,375 + P 17,400 + Cl 17,150 + N 17,100 27
Il Presidente della FIG Morinari Watanabe
Pesaro - Adriatic Arena
Classifica Individualiste Mondiale 2017
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Presidente della FGI Gherardo Tecchi
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1 AVERINA Dina 2 AVERINA Arina 3 ASHRAM Linoy 4 HALKINA Katsiaryna 5 MINAGAWA Kaho 6 ZENG Laura 7 VLADINOVA Neviana 8 AGIURGIUCULESE Alexandra 9 BALDASSARRI Milena 10 TASEVA Katrin 11 GRISKENAS Evita 12 KITA Sumire 13 HARNASKO Alina 14 FILIORIANU Ana Luiza 15 PAZHAVA Salome ...
RUS RUS ISR BLR JPN USA BUL ITA ITA BUL USA JPN BLR ROU GEO
La Direttrice Tecnica Prof.ssa Marina Piazza e la Responsabile Individualiste Azzurre Sig.ra Elena Aliprandi
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Dina AVERINA - RUSSIA Finale PALLA 2° Class. P 18,700 D 9,700 + E 9,000
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DINA A2verina
Campionessa del Mondo 2017 33
34
Dina AVERINA - RUSSIA Finale CERCHIO 1° Class. P 19,100 D 10,000 + E 9,100 35
D2ina A2verina
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Dina AVERINA - RUSSIA Finale CLAVETTE 1° Class. P 19,000 D 10,000 + E 9,000
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Dina AVERINA - RUSSIA Finale CERCHIO 2° Class. P 17,200 D 8,500 + E 8,700
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D2ina A2verina
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ARINA A2verina
Arina AVERINA - RUSSIA Finale CERCHIO 2° Class. P 19,000 D 9,900 + E 9,100
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Arina AVERINA - RUSSIA Finale NASTRO 1° Class. P 18,300 D 9,200 + E 9,100
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A1rina A2verina
A1rina A2verina
Arina AVERINA - RUSSIA Finale CLAVETTE 3° Class. P 17,800 D 8,900 + E 8,900
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Arina AVERINA - RUSSIA Finale PALLA 1° Class. P 18,950 D 9,700 + E 9,250 47
Linoy ASHRAM - ISRAELE Finale NASTRO 3° Class. P 16,650 D 8,000 + E 8,650 Finale PALLA 4° Class. P 17,925 D 9,200 + E 8,725 Finale CERCHIO 6° Class. P 16,900 D 9,000 + E 8,200
L2inoy A2shram 48
49
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K1atsiaryna H1alkina
Katsiaryna HALKINA - BIELORUSSIA Finale CLAVETTE 2° Class. P 18,050 D 9,100 + E 8,950 Finale PALLA 5° Class. P 17,800 D 8,900 + E 8,900 Finale CERCHIO 4° Class. P 17,600 D 8,800 + E 8,800
51
K1aho M2inagawa Kaho MINAGAWA - GIAPPONE Finale PALLA 8° Class. P 16,300 D 8,000 + E 8,300 Finale CERCHIO 3° Class. P 17,700 D 8,900 + E 8,800
52
53
L2aura Z2eng
Laura ZENG - STATI UNITI Finale NASTRO 5° Class. P 16,200 D 7,600 + E 8,600 Finale CLAVETTE 6° Class. P 17,050 D 8,600 + E 8,450 Finale PALLA 6° Class. P 17,050 D 8,500 + E 8,550
54
Neviana VLADINOVA - BULGARIA Finale CLAVETTE 4° Class. P 17,350 D 8,700 + E 8,650 Finale PALLA 3° Class. P 17,950 D 9,100 + E 8,850 Finale CERCHIO 5° Class. P 17,550 D 8,800 + E 8,750
N2eviana Vladinova
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A1lexandra A2giurgiuculese 56
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Alexandra AGIURGIUCULESE - ITALIA Finale NASTRO 4° Class. P 16,250 D 7,700 + E 8,550 Finale CLAVETTE 5° Class. P 17,250 D 8,600 + E 8,650 Finale PALLA 7° Class. P 17,000 D 8,300 + E 8,750
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Milena BALDASSARRI - ITALIA Finale NASTRO 6° Class. P 16,050 D 7,600 + E 8,450
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M1ilena B1aldassarri
Ex Ginnasta russa Jana Kudrjavceva
Ex Ginnasta ucraina Hanna Rizatdinova
Classifica Squadre Mondiale 2017
Ex Ginnasta russa Alina Kabaeva 62
1 RUS - Federazione Russa 2 BUL - Bulgaria 3 JPN - Giappone 4 ITA - Italia 5 BLR - Bielorussia 6 UKR - Ucraina 7 AZE - Azerbaijan 8 CHN - Repub.Popolare Cinese 9 FRA - Francia 10 UZB - Uzbekistan 11 FIN - Finlandia 12 USA - Stati Uniti d'America 13 BRA - Brasile 14 GER - Germania 15 ESP - Spagna ...
37.700 36.950 36.650 36.625 36.425 35.600 35.450 34.250 33.050 32.525 32.350 32.250 31.700 31.200 30.650
La Presidente della Federazione Russa di Ginnastica Ritmica Sig.ra Irina Aleksandrovna Viner
La squadra italiana, guidata da Emanuela Maccarani e tutto il suo staff composto da Valentina Rovetta, Olga Tishina, Arianna Facchinetti e la coreografa Federica Bagnera, chiude il concorso generale al quarto posto, con un buonissimo punteggio di 18.700 nell'esercizio ai 5 cerchi e una prova nel misto con 3 palle e 2 funi valutata con 17.925, più bassa rispetto al primo esercizio a causa della nota in esecuzione penalizzante. A dominare la Russia, medaglia d'oro a Rio 2016, al secondo posto la Bulgaria, squadra completamente rinnovata dopo i giochi olimpici, ed infine sul terzo gradino del podio il Giappone, dopo aver portato a termine due esecuzioni pulite e senza falli tecnici. Subito pronte a riscattarsi le farfalle azzurre, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Beatrice Tornatore ed Anna Basta, capitanate da Alessia Maurelli, il giorno successivo sono entrate in pedana più agguerrite che mai, riuscendo a conquistare una bellissima medaglia d'oro nell'esercizio ai 5 cerchi con la nota di 18.900. L'inno di Mameli è stato l'unico a suonare nell'Adriatic arena di Pesaro diverso da quello russo, permettendo quindi al pubblico di cantare a squarciagola e di acclamare le beniamine di casa. Seconda la Russia e terzo il Giappone ai 5 cerchi, quest'ultimo classificatosi anche al secondo posto nella finale del 3+2 con al comando la Russia. Terza invece la Bulgaria e quarta l'Italia. Si è conclusa quindi in bellezza questa 35^ edizione dei campionati del mondo di Pesaro, mondiale che rimarrà sicuramente nella storia della ginnastica ritmica italiana e che ha illustrato il panorama mondiale del prossimo quadriennio, che terminerà all'olimpiade di Tokyo 2020. 63
RUSSIA
Squadra Campione del Mondo 2017
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Squadra RUSSIA Finale 5 CERCHI 2° Class. P 18,700 D 10,000 + E 8,700 Finale 3 PALLE+2 FUNI 1° Class. P 18,900 D 10,000 + E 8,900
Podio della Squadra Russa con l'ex ginnasta connazionale Margarita Mamun
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BULGARIA
Bulgaria
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Squadra BULGARIA Finale 5 CERCHI 4° Class. P 18,250 D 9,700 + E 8,550 Finale 3 PALLE+2 FUNI 3° Class. P 18,600 D 8,900 + E 8,800
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GIAPPONE
Giappone
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Squadra GIAPPONE Finale 5 CERCHI 3° Class. P 18,600 D 10,000 + E 8,600 Finale 3 PALLE+2 FUNI 2° Class. P 18,650 D 10,000 + E 8,650
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Italia
ITALIA
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Squadra ITALIA Finale 5 CERCHI 1° Class. P 18,900 D 10,000 + E 8,900
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Squadra ITALIA Finale 3 PALLE+2 FUNI 4° Class. P 18,550 D 10,000 + E 8,550
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Orchestra Sinfonica G. Rossini
Gala finale Le giovani promesse della ginnastica ritmica e le campionesse impegnate nel Gala di chiusura dei Mondiali.
GAL 76
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RITMIKA IN MARTA PAGNINI E
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NTERVISTA ALESSIA MAURELLI
foto GinnasticaRitmicaItaliana
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foto GinnasticaRitmicaItaliana
Si raccontano sulle pagine della rivista Ritmika Marta Pagnini e Alessia Maurelli, alle quali sono state poste le medesime domande e le abbiamo messe a confronto. Due ragazze, due etĂ differenti, due caratteri diversi, ma entrambe hanno avuto un ruolo molto importante, ovvero quello di essere CAPITANO della Squadra Nazionale di Ginnastica Ritmica.
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Marta ha concluso la sua attivitĂ agonistica dopo le Olimpiadi di Rio 2016, terminando cosĂŹ una carriera ricca di successi, tra i quali ricordiamo l'oro nel Concorso Generale ai Mondiali di Montpellier nel 2011, il bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012 e l'oro nella finale Mondiale con l'esercizio ai 5 nastri di Stoccarda nel 2015. Ex ginnasta dell'Aeronautica Militare, entra a far parte della Squadra Nazionale a dicembre 2007 e inizia a gareggiare con la squadra titolare nel 2011.
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Diventa capitano dopo la sua prima Olimpiade, quella di Londra, e guida la sua squadra, rinnovata quasi al completo, fino a Rio 2016, dove conclude con un quarto posto. Alessia, anche lei facente parte del gruppo sportivo dell'Aeronautica Militare, arriva in Nazionale a gennaio 2014 e nell'estate dello stesso anno entra nella squadra titolare, solo qualche mese prima del Campionato del Mondo dove il team vince la
foto F. Carabelli
Marta impegnata come cronista in una recente competizione Internazionale.
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medaglia d'argento nel concorso generale. Dopo l'Olimpiade di Rio diventa capitano, conquistando molte medaglie nelle tappe di Coppa del Mondo svolte quest'anno, concludendo con l'oro nella finale ai 5 cerchi nei recenti Campionato del Mondo svolti a Pesaro. Vediamo ora le similitudini e le differenze che caratterizzano queste 2 ragazze.
Alessia in azione con "Le farfalle" durante i Mondiali di Pesaro appena conclusi
foto F. Carabelli
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"Ho iniziato ad 8 anni, per caso, A danza classica mi annoiavo e trovavo sempre una scusa per non andarci... così mia mamma mi ha portata a provare ginnastica artistica. Lì mi hanno notata e il giorno stesso sono passata alla ritmica!"
Quando hai iniziato a
"La mia prima gara è stato il Torneo Regionale aAlieve a Montevarchi. Fu la prima ed ultima volta nella mia vita in cui ero sicura che sarei arrivata prima... arrivai 13esima, ultima della mia società... mi servì a capire da subito che per arrivare prima bisognava davvero lavorare tanto."
Qual è stata la t
"Sono entrata in Nazionale a 16 anni dopo due settimane di prova. Con me c'era anche Julieta Cantaluppi! Furono giorni difficili in cui mi sentii davvero incapace, ma alla fine quando mi comunicarono di essere stata presa accettai con grande entusiasmo questa sfida. Da qui ad entrare titolare però ne passarono di anni... ben 3!"
Quando sei ent della squadr
"La mia prima gara in squadra fu la Coppa del Mondo di Pesaro nel 2011! Grandissima responsabilità, mi sentivo tutti gli occhi addosso perché ero "la nuova" e avevo paura di non essere all'altezza di una squadra oramai super titolata e già due volte Campione del Mondo. Una volta vinta la paura però provai emozioni incredibili, che mi fecero capire quanto amassi la ginnastica ritmica!"
Qual è stata la con la squadr
"il mio body preferito è senz'altro quello dei 5 Nastri di Rio." "La mia gara del cuore è il Mondiale di Kiev 2013: nuova squadra, nuovi esercizi, nuovo quadriennio e nuove regole... tutto ignoto, tutto diverso, una sfida importante che si concluse con due medaglie d'argento che porto nel cuore e nella mente." 84
RITM
Qual è il tuo b
Qual è la gara che
MIKA: praticare ginnastica?
"Ho iniziato ginnastica all'età di nove anni, prima praticavo ginnastica artistica, ma mi fu detto che non ero portata e per ripicca sono andata a provare ginnastica ritmica, e me ne sono innamorata subito."
tua prima gara?
"La mia prima gara di ginnastica l'ho fatta a 10 anni, Torneo Allieve, ma purtroppo sono arrivata fra le ultime, anche se ero molto contenta della mia prestazione."
trata a far parte ra nazionale?
"Sono entrata in Nazionale nel 2014. La mia prima convocazione però fu nel 2012, ma fui l'unica scartata tra le sei ginnaste da scegliere per rinnovare la squadra dopo le olimpiadi di Londra."
tua prima gara ra nazionale?
body preferito?
e porti nel cuore?
"La mia prima trasferta fu quella di Tashkent nel 2014 a soli due mesi dal mio arrivo in nazionale, ma entrai in squadra inizialmente come riserva, poi entrai titolare in entrambi gli attrezzi alla World Cup di Sofia nello stesso anno."
"Il mio body preferito è senza dubbio quello di Cerchi e Clavette di Rio nel 2016." "La mia gara del cuore è stata la mia prima a Sofia nel 2014, ricordo di essere uscita dalla pedana e aver detto di volerci rientrare subito." 85
w
"Essere capitano nella ginnastica ritmica può voler dire molte cose. Io in questo ruolo ho riconosciuto in prim'ordine RESPONSABILITÀ. O meglio, io mi sono sentita responsabile di tante cose e ogni giorno ho cercato di mantenere la promessa di essere presente per le mie compagne. Il capitano secondo me deve essere in grado di amalgamarsi alla sua squadra senza annullarsi, di mettere da parte i propri bisogni per aiutare le compagne ma senza dimenticarseli... è una combinazione delicata di onori e oneri che si impara a gestire col tempo." "Il mio portafortuna più potente è sempre stata una frase detta dalla mia nonna... mi diceva "fai tutto bene" prima di ogni prova importante della mia vita, è questo mi dava una forza incredibile" "Sicuramente i Giochi Europei di Baku 2015... in un momento in cui stavo soffrendo personalmente per un periodo no è arrivata anche la gara no... una cosa tira l'altra purtroppo, e in quella trasferta era tutto sbagliato, tutto difficile... se ci penso ricordo ancora la sensazione terribile di sconfitta dopo quella competizione. "L'allenamento più faticoso che io ricordi (da titolare ovviamente) è stato quello in campo gara di diverse gare... spesso capita di avere poco tempo per fare molto ripetizioni ,e di dover gestire anche l'emozione della prova pedana... una combinazione che ricordo dura da sopportare fisicamente !!!" "Di risate in palestra ce ne siamo fatte davvero tante! Ricordo una volta in particolare quando Alessia Maurelli si mise improvvisamente a gridare durante l'esercizio per distrarre il nostro coreografo Gjergj durante una difficoltà dove guardava sempre Camilla Patriarca!" "L'infortunio più grande della mia carriera è stata la mia schiena... anche se prima dovrei dire le due operazioni al menisco (nel giro di pochi mesi) in realtà la più grave e sofferta é stata la schiena... Purtroppo soffro di una grave forma di scoliosi, e questo per un breve periodo di tempo mi ha impedito di continuare gli allenamenti. Per fortuna una equipe davvero valida di medici mi ha aiutata a tenere sotto controllo la colonna e , con il sostegno anche del corsetto, sono arrivata "sana e salva" alla fine della mia lunga carriera agonistica!" "Ad Alessia vorrei dire che sono orgogliosa di aver visto il suo carattere cambiare e modificarsi sempre più a favore della squadra e del lavoro collettivo... è una ragazza dal grande carisma, che trascina sicuramente le sue Farfalle verso un mare di positività ! Forza Ale, sono sempre con te! 86
Cosa significa per t
Hai qualche scaraman
Qual'è stata la ga
Qual'è stato l'allena durante la tu
Un episodio
Nel corso della tua c l'infortunio
Cosa vorresti dire
te essere capitano?
"Capitano per me significa essere un punto di riferimento per le mie compagne, sia dentro la palestra che fuori, riuscire a dare ad ognuna di loro sempre il giusto consiglio. Per me è davvero un onore, perché è un ruolo davvero prestigioso!!" "Prima di entrare in gara ci chiudiamo in cerchio tutte sei stringendoci
nzia prima della gara? le mani e guardandoci negli occhi, prendendo la forza fra di noi."
ara più deludente?
"Sono entrata in Nazionale nel 2014. La gara più deludente, in termini di risultato, è l'Olimpiade di Rio, con un amaro quarto posto."
amento più faticoso ua carriera?
"Gli allenamenti più faticosi, sono sono stati per la preparazione dei Mondiali di Stoccarda, nel periodo estivo, ma questi sono stati ripagati da una medaglia d'oro e una d'argento nelle finali Mondiali di Specialità."
o divertente?
"Uno degli episodi più divertenti, è stato quando a fine allenamento, ho video chiamato la Maccarani mentre facevo un giro in cosacco."
carriera qual'è stato più grave?
ad Alessia/Marta?
"Il mio infortunio più grave, è stato prima degli Interregionali di Categoria all'età di 14 anni, perchè mi sono rotta il polso sinistro giocando a nascondino con le mie compagne di classe, una settimana prima della gara." "Marta per me, è stata il mio più grande esempio, sia come persona, che come capitana e ginnasta. Mi ha sempre aiutata a superare ogni momento difficile, e ha condiviso con me tutti i momenti più belli all'interno della Nazionale." 87
NUTRIm en t e ANDREA SAVINI | NATUROPATA Sports Nutrition Specialist - ISSN
ECHINACEA: SEGRETO DI SALUTE
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L’Echinacea rappresenta uno dei rimedi naturali più utilizzati ed efficaci per migliorare lo stato di salute e per rafforzare il sistema immunitario: è strumento fondamentale per la prevenzione di stati influenzali e parainfluenzali considerato alla stregua di un antibiotico naturale.
Originaria del Nord degli Stati Uniti, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteracee, a fusto corto e non ramificato con foglie strette e petali porpora chiaro. La sua composizione annovera quali principi attivi nella radice chetoalcheni e chetoalchini con derivati idrossilici differenziati tra estratti di Echinacea pallida ed Echinacea angustifolia, olio essenziale tra lo 0.2 ed il 2%, derivati poliacetilenici, derivati dell’acido caffeico tra i quali l’echinacoside – fino all’11% la cinarina è assente – glicoproteine, polisaccaridi. La radice dell’Echinacea pallida non contiene alcammidi a differenza dell’Echinacea angustifolia.
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Potenzia efficacemente il sistema immunitario, fungendo da prezioso alleato dell’organismo umano nella battaglia contro microrganismi patogeni sia in fase di prevenzione che durante l’ammalamento. Nuove evidenze acquisite attraverso studi clinici hanno evidenziato come un preparato a base di erbe contenente estratto di radice di echinacea sia stato efficace per il trattamento precoce degli stati influenzali almeno tanto quanto farmaci specifici in commercio. Nel dettaglio, i risultati di uno studio in doppio cieco pubblicati sulla rivista scientifica Current Therapeutic Research, confermano i benefici terapeutici dell’echinacea nel trattamento degli stati influenzali. Nello studio sono stati arruolati 473 pazienti con manifestazioni influenzali per meno di 48 ore. Ad un gruppo è stato somministrato per 10 giorni un preparato a base di echinacea ed all’altro gruppo per 5 giorni un inibitore della neuraminidasi e per altri 5 giorni del placebo. Gli inibitori della neuraminidasi sono farmaci che prevengono la proliferazione dei virus influenzali nell’organismo alleviandone i sintomi causati dell’infezione. Il monitoraggio dei pazienti ha permesso di valutare come in entrambi i gruppi fosse alta la percentuale di miglioramento e recupero, tant’è che i due trattamenti risultavano parimenti efficaci con una migliore tendenza per il gruppo trattato con il preparato a base di echinacea.
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L’effetto dell’Echinacea è tanto più significativo quanto più tempestivo è il suo impiego alla comparsa dei primi sintomi. Alla base di questi risultati sta la sua azione immunomodulante che si manifesta con una stimolazione aspecifica delle reazioni difensive e che si concretizza in un globale aumento della resistenza dell’organismo all’aggressione degli agenti patogeni. In particolare si osserva un incremento della fagocitosi, con aumento del numero di neutrofili, della produzione di linfociti T e della loro attività citotossica, nonché del rilascio di citochine, linfochine e interferoni coinvolti nelle prime fasi della risposta immunitaria.
A prescindere dall’impiego durante la malattia, l’Echinacea trova efficace logica d’impiego in fase preventiva, iniziando il trattamento due-tre mesi prima dell’esordio del periodo invernale durante il quale è più probabile sviluppare la malattia influenzale. Ma l’echinacea oltre che a fungere da supporto al sistema immunitario, ha anche funzione antinfiammatoria e rigenerativa a livello delle mucose orali e delle vie respiratorie: grazie a ciò, oltre alle forme bronchiali, trova appropriato impiego anche in caso di tosse e in tutte le forme a carico delle vie respiratorie.
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Oltre a quanto appena descritto e proprio grazie alla sua capacità antinfiammatoria e di rimarginazione, può risultare efficace nel trattamento delle ferite anche applicata sulla cute con le formulazioni in crema o pomata, utili altresì a contrastare e trattare problematiche della pelle come dermatiti e scottature, oppure le afte. Visto il suo potenziale antibatterico e antinfiammatorio, l’echinacea è utilizzata anche nel trattamento di infezioni alle vie urinarie come la cistite, pur non risultando tra i rimedi più rapidi ed efficaci. Una forma d’impiego coerentemente sicura è rappresentata dal macerato glicerico, diluendone in un bicchiere d’acqua 10 gocce per fare poi degli sciacqui in caso di mal di gola. Dietro il suggerimento di un medico o di un professionista preparato, si può utilizzare sempre il macerato glicerico o la tintura madre per via sistemica in dosaggi che devono essere funzionali al bisogno specifico ed alle caratteristiche di ogni singolo individuo. Altra metodica d’impiego è rappresentata dalla tisana che si può preparare versando 1 cucchiaino da the di echinacea essiccata in una tazza d’acqua ben calda per poi lasciare riposare per 10 minuti prima di berla. Per quanto utile e con innumerevoli proprietà benefiche, vanno sempre e comunque tenute in considerazione alcune accortezze d’impiego e relative controindicazioni, controindicazioni di cui tenere conto con accortezza rispettandole scrupolosamente.
Innanzitutto l’Echinacea non deve essere assunta per un periodo superiore a 10 giorni. E’ sconsigliata nei pazienti allergici ed è controindicata per chi è allergico alla famiglia delle Asteracee, per chi soffre di malattie autoimmuni o sta assumendo farmaci immunosoppressori. La somministrazione a bambini di età inferiore ad 1 anno è controindicata, a causa di possibili effetti indesiderati sul sistema immunitario ancora immaturo del bambino. L’uso per i bambini tra gli 1 e i 12 anni di età è sconsigliato in quanto non esiste letteratura che ne documenti sufficientemente sia l’efficacia che soprattutto la tollerabilità. In assenza di dati sufficienti, è sconsigliato l’uso durante la gravidanza e l’allattamento. 92
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DAVIDE MARIANI | OSTEOPATA
QUANDO LA MANIPOLAZIONE FA “CRACK”. La tecnica “HVLA” (high-velocity, low-amplitude; alta-velocità bassa-ampiezza) è una delle tecniche a disposizione dei terapisti manuali quali osteopati, chiropratici e fisioterapisti. Questa tecnica consiste nel muovere rapidamente e con precisione i capi ossei di un’articolazione al fine di ridurre le cosiddette “disfunzioni articolari”, ai più note, nel gergo comune, come “blocchi articolari”.
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Il movimento rapido dell’articolazione provoca spesso la generazione di un suono particolare, simile a un “crack”, lo stesso udibile quando ci si scrocchia le dita della mano. Questa tecnica può essere utilizzata su varie articolazioni, tra cui anche quelle della colonna vertebrale. CHE COSA PROVOCA IL RUMORE ARTICOLARE? Tra le teorie più accreditate vi è quella della “cavitazione articolare”. Per meglio comprendere questa spiegazione scientifica bisogna però analizzare brevemente l’anatomia di un’articolazione.
Quasi tutte le articolazioni sono costituite da due capi ossei avvolti da una membrana sinoviale, una sorta di sacchetto contenente del liquido sinoviale (costituito prevalentemente da acqua, acido ialuronico e glicoproteine) deputato a fornire i nutrimenti necessari alle cartilagini articolari e a ridurre l’attrito durante i movimenti dell’articolazione stessa.
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Durante le tecniche di HVLA, il rapido movimento dei capi articolari induce la distensione della capsula sinoviale con conseguente diminuzione della pressione al suo interno. La pressione negativa generata è tale da creare una cavitazione dei gas disciolti all’interno del liquido articolare. La miscela di gas (ossigeno, azoto e anidride carbonica) creata per effetto della pressione negativa tende a collassare e a creare il caratteristico suono “pop” o “crack”. Una volta avvenuto il fenomeno della cavitazione articolare, l’articolazione ritorna nei suoi parametri fisiologici. Per udire nuovamente uno schiocco articolare è spesso necessario attendere qualche minuto. Questo tempo è necessario alla nuova formazione della miscela gassosa articolare.
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Recenti studi scientifici hanno però dimostrato quanto lo schiocco articolare non sia di per se un indice dell’efficacia della tecnica. In buona sostanza la mancanza del “crack” articolare non significa che la tecnica non sia stata efficace e risolutiva della disfunzione articolare. Come tutte le tecniche manipolative, anche l’HVLA presenta delle controindicazioni, è pertanto compito del terapeuta valutare quando è possibile eseguire questa tecnica nella più totale sicurezza per il paziente. Va ribadito inoltre che l’HVLA non è il solo metodo per trattare le disfunzioni articolari, esistono infatti altri approcci terapeutici (tecniche indirette) in grado di ottenere il medesimo risultato.
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NICOLETTA SPAGNA | ESPERTA DI ALOE VERA MSM è il gel che completa la gamma di prodotti a marchio Foreverliving ideati per offrire un rapido sollievo in caso di dolore ai muscoli ed alle articolazioni dopo un sovraccarico di lavoro o in seguito a distorsioni e stiramenti. L'MSM (Metil Sulfonil Metano) è una fonte naturale di sulfuro organico, un componente fondamentale del tessuto connettivo e delle giunture; è una sostanza presente in ogni singola cellula del nostro organismo ed oltre a svolgere un'azione antinfiammatoria e antidolorifica, gioca un ruolo chiave nella ricostruzione delle cartilagini. Fra i componenti del gel stabilizzato compare inoltre la lignina, indispensabile per veicolare in profondità dei tessuti tutto l'effetto benefico dell'MSM. Grazie alla sua nuova formula, MSM rappresenta il prodotto ideale per ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore nei pazienti con disturbi reumatici. Inoltre contribuisce al raggiungimento di ottimi risultati nel processo di riabilitazione a seguito di traumi derivanti dall'attività sportiva. È possibile consigliare l'uso di questo prodotto anche nel trattamento dell'acne. MSM Gel, inoltre, può essere applicato anche durante il trattamento di dermatiti, eczemi e psoriasi per lenire il prurito.
Forever Living Products - Fondata nel 1978 a Scottsdale, in Arizona, è leader mondiale nella coltivazione, produzione e distribuzione di prodotti a base di Aloe Vera. Presente in 200 paesi su 210 esistenti sul pianeta, vanta l'approvazione di 200 ministeri della Sanità e di tutte le più importanti certificazioni di qualità ed eccellenza. Puoi trovare ed acquistare direttamente on line i prodotti Forever visitando la pagina FB: https://m.facebook.com/nicolettaspagnaFE/
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AttrezziAmo LAURA SPARELLO | LE FARFALLE SPORT
Tutti o quasi conosciamo gli attrezzi che caratterizzano la ginnastica ritmica. Palla, fune, cerchio, clavette e nastro sono ormai noti a fan e non di questo sport, ma forse non tutti conoscono esattamente le caratteristiche, le evoluzioni storiche e le difficoltà che li caratterizzano.
Prendiamo in considerazione le CLAVETTE, l’attrezzo che le ginnaste considerano il più insidioso. Anche se tutti gli attrezzi della ginnastica ritmica celano diverse insidie nel loro utilizzo, è facilmente comprensibile la difficoltà delle clavette. Si tratta, infatti, dell’unico attrezzo doppio. Capite bene che è importante riuscire a maneggiare le clavette allo stesso modo con entrambe le mani, non esiste mano “comoda” o “scomoda” (termini molto graditi alle ginnaste). Molti sono i movimenti che necessitano di un perfetta simbiosi tra mano destra e sinistra ma molti sono anche i movimenti asimmetrici in cui una mano compie un determinato movimento, mentre l’altra ne compie uno totalmente differente. Capite quindi che la caratteristica di fondo per riuscire a maneggiare questo attrezzo è la coordinazione. Nel corso del tempo l’attrezzo ha subito un’evoluzione importante e si tratta, forse, di quello che ha caratterizzato i maggiori studi di ingegneria per riuscire ad arrivare alla forma che oggi vediamo. Forse non tutti sanno che la ginnastica ritmica nasce ai primi anni del ‘900 anche se pare che già ai tempi degli egizi le donne si destreggiassero in danze simili alla disciplina da noi tanto amata. In ogni caso agli esordi della ginnastica ritmica moderna le clavette erano totalmente in legno, con notevole difficoltà per le ginnaste di allora. Nell’evoluzione storica di questo sport e con l’arrivo dell’era contemporanea le clavette sono diventate di plastica. 100
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foto di R. Tagliabue
AttrezziAmo Il cambio di materiale ha concorso a rendere l’attrezzo di più facile utilizzo, tuttavia non si sono risolti i classici problemi di un eventuale urto con esso. Molti sono i lividi che le ginnaste si procurano durante gli allenamenti, ma vi assicuro che i più dolorosi sono quelli fatti con questo attrezzo. Credo sia per questo motivo che lo studio sia andato oltre. Più o meno un paio di anni fa, infatti, si è iniziato a vedere in campo gara l’arrivo delle clavette in gomma. Certo, non si può dire che il problema dei lividi fosse superato, si tratta comunque di un attrezzo rigido che viene maneggiato ad una certa velocità. Tuttavia è indubbio che la gomma sia meno dura della plastica e quindi causa danni minori. Se pensate che questo attrezzo non potesse evolversi più di così, devo purtroppo disilludervi. Negli ultimissimi anni si è fatto un passo ancora avanti che ha portato alla creazione di un nuovo concetto di costruzione degli esercizi. Sono arrivate infatti le clavette ad incastro. Come non pensarci prima? Ricordiamo che l’estremità inferiore di questo attrezzo si compone di una piccola sfera di 3 cm circa mentre l’estremità superiore ha una forma più larga con un grande foro centrale che ben si presta all’incastro. Certo, c’è incastro e incastro che ogni marchio ha sviluppato in modo differente. Chacott, primo creatore di questa idea, produce clavette collegabili pertanto non rimangono agganciate a meno di non aggiungere dello scotch tipo quello medico sulla sfera inferiore. L’evoluzione di questa idea ha portato Sasaki e Venturelli a inventare clavette ad incastro introducendo delle lamelle interne che creano un sottovuoto in grado di far rimanere le clavette perfettamente agganciate per tutto il tempo desiderato. E’ facile rendersi conto che questa novità apre la strada alla creazione di nuovi tipi di maneggi, maestrie, originalità, rischi e molto altro ancora, cose prima mai viste. Quindi largo alla fantasia! 102
Arina Averina foto di F. Carabelli 103
foto di R. Tagliabue
AttrezziAmo
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INFORMAZIONI UTILIILE Spesso vi sarà capitato di imbattervi durante l’acquisto delle clavette in due differenti misure: 41 cm e 45 cm di lunghezza. Da cosa dipende questa suddivisione? Dall’età e soprattutto dall’altezza della ginnasta. Misurare le clavette corrette è molto semplice: basta prendere la sfera posta all’estremità inferiore tra il pollice e l’indice e appoggiare la restante parte della clavetta sul braccio teso in avanti. La misura è corretta se l’estremità superiore non tocca il mento della ginnasta. In questo modo ovviamente si evita che la clavetta possa far del male alla ginnasta durante il suo utilizzo.
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media partner
con il patrocinio di
partner tecnici
COMUNE DI SESTRIERE
RITMICA
STAGE
www.ritmikamagazine.it
ALLENATI CON LE CAMPIONESSE
4.5.6.7 SETTEMBRE 7.8.9.10 SETTEMBRE
SESTRIERE 2017
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Dal 4 al 10 settembre scorsi, presso la splendida cittadina montana di Sestriere si è svolto il primo appuntamento di “RITMICA STAGE allenati con le Campionesse”. Più di 80 ginnaste delle fasce Silver e Gold hanno avuto l’opportunità di riprendere l’attività sportiva agonistica dopo la pausa estiva in modo decisamente grintoso, grazie all’affiancamento della squadra San Giorgio ’79 (Campione d’Italia dal 2013), e al prezioso supporto delle insegnanti Elena Aliprandi, Camilla Patriarca, Chiara Marelli e della coreografa Francesca Frassinelli. Scegliere Sestriere per lo svolgimento dello Stage non è stato un caso: questo Comune situato a ben 2.035 mt è infatti il più alto d’Italia, ed è una meta gettonatissima dagli sportivi, proprio perché l’altitudine favorisce l’ossigenazione dell’organismo, e garantisce quindi risultati ottimali d’allenamento.
Le ginnaste della San Giorgio '79 Desio: Anita Confalonieri, Martina Germani, Veronica Bertolini, Francesca Ferrari, Erica Falcomer, Eleonora Tagliabue, Martina Brambilla, Rebecca Riccò, Giorgia Galli, Gaia Pozzi; durante gli allenamenti era presente anche Francesca Majer.
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Il Palazzetto dello Sport inoltre ha offerto uno spazio perfetto per svolgere intense ore di allenamento in pedana, a corpo libero o con gli attrezzi e lezioni di danza classica, intervallate da momenti di relax in piscina o presso il teatro del Villaggio Olimpico di Sestriere, che è diventato la casa delle ginnaste per questa settimana.
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Nella serata di Sabato 9 Settembre inoltre si è concretizzata una grande sorpresa: le ragazze della Squadra San Giorgio ’79, capitanate dalla 5 volte Campionessa Italiana Veronica Bertolini, si sono esibite in uno spettacolo di ginnastica ritmica aperto al pubblico. Le atlete hanno dato sfoggio della loro bravura, presentando esercizi della scorsa stagione e dandoci qualche anticipazione delle nuove coreografie. La serata è stata aperta dal Sindaco, Sig. Valter Marin, che ha sottolineato quanto la città sia legata alle discipline sportive ricordandoci proprio il motto “Sestriere: una montagna di sport”. 114
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Al termine dello stage tutte le atlete hanno ricevuto un attestato di partecipazione, il porta badge omaggiato da Le Farfalle Sport ed un ricco cadeau offerto dal nostro sponsor Adorn Style Me Vintage, che con i suoi ottimi prodotti contribuirà a far apparire sempre perfette le acconciature delle ginnaste. “RITMICA STAGE Allenati con le Campionesse” è un appuntamento destinato a ripetersi, visto il grande successo riscosso già dalla prima edizione. La rivista Ritmika Mag non vede l’ora di aggiornarvi per le prossime iniziative! Vi lasciamo alle foto dello Stage, e vi aspettiamo al prossimo appuntamento!
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PAOLA BELLINI | RITMIKA STILE
NON SOLO Chiunque abbia avuto l’occasione di essere spettatore a una gara di ginnastica ritmica dal vivo o in tv non può non essere rimasto incantato, oltre che alla bravura delle ginnaste, anche dalla loro eleganza. Eleganza sì nei movimenti ma anche neI loro look scintillanti. Negli ultimi vent’anni circa, il codice internazionale dei punteggi ha infatti dato molta più libertà alla creazione dei body e quindi ad ogni gara assistiamo a una vera e propria sfilata. L’attuale codice in vigore per il quadriennio agonistico 2017-2020 esplicita esattamente queste regole di moda.
foto di F. Carabelli 120
O Â STRASS REQUISITI PER I COSTUMI Çš 8Q FRUUHWWR FRVWXPH GL JLQQDVWLFD GHYH essere in materiale non trasparente; tuttavia, i costumi che abbiano delle parti in pizzo dovranno essere foderati (dal tronco al petto).
Çš /D OXQJKH]]D H FRORUH L GHO WHVVXWR FKH ULFRSUH le gambe devono essere identici per le due gambe (è vietato l’effetto “arlecchinoâ€?), solo lo stile (taglio o decorazioni) può essere diverso.
Çš /D VFROODWXUD VXO GDYDQWL H VXO GRUVR GHO Çš 8Q JRQQHOOLQR FKH QRQ GHYH FDGHUH SLÂť LQ EDVVR costume non deve essere oltre la metĂ dello dell'area pelvica sopra il costume o sul collant o sterno e non piĂš in basso della base delle il costume lungo intero.w scapole.
ǚ ,O WDJOLR GHO FRVWXPH DOOD VJDPEDWXUD QRQ deve superare la piega dell’anca (massimo); indumenti intimi indossati sotto il costume non devono essere visibili oltre le cuciture del costume stesso. ǚ ,O FRVWXPH GHYH DGHULUH DOOD SHOOH SHU permettere ai giudici di valutare la corretta posizione di tutte le parti del corpo; tuttavia, sono consentiti applicazioni decorative o dettagli purchÊ le applicazioni non mettano a rischio la sicurezza della ginnasta. ǚ , FRVWXPL GHOOD VTXDGUD GHYRQR HVVHUH identici (stesso materiale, stile, disegno e colore). Tuttavia, se il costume è fatto di un materiale disegnato, possono essere tollerate alcune leggere differenze dovute al taglio. E’ permesso indossare : ǚ &ROODQW OXQJR VRSUD R VRWWR LO FRVWXPH ǚ 8Q FRVWXPH OXQJR LQWHUR XQLWDUG D condizione che sia aderente alla pelle. 121
Leggendo queste semplici e poche regole è chiaro che sia abbastanza facile sbizzarrirsi
foto di F. Carabelli
Çš , FRVWXPL SRVVRQR HVVHUH FRQ R VHQ]D maniche, ma i costumi da danza con bretelle fini non sono autorizzati.
NON SOLO STRASS sia per le stiliste che per le allenatrici, che spesso diventano stiliste, sia per le sarte. La penalizzazione per chi “infrange” le regole del codice è comunque di 0,30 punti. Al di là di questa parte tecnica e specifica del regolamento della ginnastica ritmica, la scelta del body della ginnasta non è mai casuale. Solitamente il costume di gara è abbinato nel colore all’attrezzo utilizzato nell’esercizio e nello stile alla musica scelta. Per esempio se la musica è allegra la ginnasta avrà un body colorato magari saranno stati scelti anche colori fluò, mentre se la musica è più seria o importante (come ad esempio una musica classica) il body sarà più grintoso o elegante e saranno preferiti colori più sobri. Dal 2013 è richiesta la presenza di passi ritmici di danza caratteristici della musica scelta negli esercizi di ginnastica ritmica, quindi si preferisce evidenziare i tratti specifici del pezzo musicale anche attraverso il body della ginnasta. Le fonti di ispirazione per la fattura e i colori sono le più vaste: abiti di stilisti, colori tipici delle nazioni (quando si usano ad esempio musiche folkloristiche), fantasie floreali o geometriche e tanto altro. Negli ultimi anni ci sono state creazioni molto fantasiose e originali anche per quanto riguarda le maniche (lunghe, corte, a sbuffo, senza maniche, una manica lunga e una corta) e i gonnellini (in tulle, colorati, a frange, nude look, corto davanti e più lungo dietro, con spacchi laterali).
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Per quanto riguarda le decorazioni si è passato negli anni dalle paillettes agli strass anzi a fiumi di strass di qualsiasi colore, anche se il più gettonato resta il colore argento, e a pietre di varie misure e colorazioni. Recentemente sono comparsi sui body decorazioni floreali in rilievo, piume e inserti di vari tessuti in rilievo o no: tutto ciò contribuisce ad aggiungere un tocco di stravaganza all’abbigliamento della ginnasta. Alcune ginnaste preferiscono la cosiddetta “tutita”, quella che il codice chiama unitard. Anche il body può diventare un unitard aggiungendo un lungo pantalone attillato che può essere colorato o color nude e che a volte richiama le decorazioni del body ed è anch’esso ricco di strass. Ma non solo il costume di gara fa il look della ginnasta! Come già anticipato gli attrezzi richiamano sempre i colori dei body, così come il trucco e gli accessori dei capelli (mollette e forcine). In conclusione vorrei evidenziare che ci sono ginnaste che oltre a uno stile tecnico esecutivo personale, ben riconoscibile e caratteristico, sono identificabili anche per un chiaro stile nella scelta dei body. Esempi recenti di queste ginnaste sono: Ganna Ritzadinova, Katsiaryna Halkina e nel passato ad esempio Daria Kondakova, Alina Kabaeva. Queste ginnaste sono riuscite a caratterizzarsi in tutto e per tutto e risultano immediatamente riconoscibili al pubblico.
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GALA PESARO - "dab dance" foto Fabrizio Carabelli
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Ritmica nel Cuore 126