RITMIKA Mag #112019

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LILACPHOTOMAGAZINE

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LE FARFALLE SPORT di LAURA SPARELLO Shop on line www.lefarfallesport.it


COPERTINA Sofia Raffaeli foto: Fabrizio Carabelli

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www.ritmikamagazine.it

REDAZIONE: Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 info@ritmikamagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini WEBMASTER: Fabio Principe

Numero della rivista LILACPHOTOMAGAZINE - Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata. Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. Registrazione al Tribunale di Monza con il numero 1342/2013 del 28.03.2013, decreto di accogl. iscrizione al registro stampa n. 12

CONTRIBUTORS: Luca Baccini, Fabrizio Carabelli, Nicole Guerriero, Davide Mariani, Andrea Savini, Laura Sparello 3


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RITMICA STAGE

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INTERVISTA

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PESARO WORLD CUP 2019 competizione internazionale

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KE FORMA

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Al via il nuovo stage Sestriere 2019

Ritmika Intervista Sofia Maffeis

Il bendaggio funzionale

FISIKO

Tutta questione di coordinazioone

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ASSOLUTI D'ITALIA 2019 Torino - 1 e 2 Giugno

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NUTRIMENTE

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1° TROFEO CITTA' DI MONZA

BIANCOSPINO: beneficio per cuore ed emotività

Italia vs Bielorussia

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ARTE DI NICOLE

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BEST PHOTO

Tra fotografia e Grafica digitale

... alla ricerca dell'espressività!


patrocinio di

COMUNE DI SESTRIERE

STAGE

RITMICA STAFF TECNICO INTERNAZIONALE

con la partecipazione della

ex Farfalla Azzurra

CAMILLA PATRIARCA

MANDACI UNA EMAIL, TI INVIEREMO TUTTE LE INFORMAZIONI ISCRIZIONI ANCORA APERTE PER INFO SPORT

INSIDE tel: 335 7832369 email: info@sport-inside.it 6


STAGE 1 01-03 Settembre

STAGE 2 05-08 Settembre 7

SESTRIERE 2019

APERTO A TUTTE LE GINNASTE

STAGE INTENSIVO 01-08 Settembre


RITMICA STAGE alle le farfsport A CHI SI RIVOLGE LO STAGE: aperto a tutte le fasce ed età. Lo Staff Tecnico Internazionale valuterà e suddividerà in gruppi di lavoro le ginnaste, in base all’età e al livello tecnico, solo in seguito all’iscrizione e durante l’attività stessa. Gli allenamenti prevedono sessioni alla mattina e al pomeriggio; il lavoro è rivolto in particolare alla ripresa dell’attività muscolare dopo il periodo di vacanze e alla tecnica degli attrezzi; sono previste lezioni di danza classica e attività di potenziamento in piscina e sul campo di atletica. STAGE 1 3 giorni Arrivo DOMENICA 1/09 presso il TH Villaggio Olimpico e inizio attività ore 10:00; termine Stage MERCOLEDI 3/09 dopo le ore 17:00. STAGE 2 4 giorni Arrivo GIOVEDI 5/09 presso il TH Villaggio Olimpico e inizio attività ore 10:00; SABATO sera ore 20:30 TOOLS BATTLE. Termine Stage DOMENICA 8/09 dopo le ore 17:00. INTENSIVO 8 giorni Arrivo DOMENICA 1/09 presso il TH Villaggio Olimpico e inizio attività ore 10:00; SABATO sera ore 20:30 TOOLS BATTLE. Termine Stage DOMENICA 8/09 dopo le ore 17:00. ACCOMPAGNAMENTO: le ALLENATRICI possono approfittare della partecipazione di loro ginnaste per assistere agli STAGE con una quota dedicata e alloggiare con le stesse. Su richiesta appartamenti “riservati” senza altre ginnaste con sovrapprezzo. I GENITORI se lo desiderano, possono scegliere di trascorrere i giorni dello STAGE presso il TH Villaggio Olimpico ad un prezzo convenzionato, usufruendo di tutti i servizi offerti, in altri appartamenti. Per le bimbe con età inferiore ai 7 anni consigliamo la partecipazione di un accompagnatore.

PER INFO SPORT

INSIDE tel: 335 7832369 email: info@sport-inside.it 8


SESTRIERE 2019 Disposizione 4 POSTI LETTO: 1 letto matrimoniale 2 letti singoli in zona giorno

GLI STAGE COMPRENDONO: alloggio presso il TH Villaggio Olimpico per i giorni stabiliti in appartamenti da 4 posti letto; pensione completa, in sala ristorante con vario buffet; rifacimento camere, biancheria compresa. Allenamenti quotidiani presso il Palazzetto dello Sport con Staff Tecnico Internazionale. E’ compreso l’utilizzo di piscina (obbligatoria la cuffia) e sala fitness, negli orari prestabiliti dall’organizzazione.

TOOLS BATTLE

SABATO 7/09/2019 ore 20:30 presso PALAZZETTO DELLO SPORT di Sestriere La competizione prevede uno scontro diretto con gli attrezzi (tabellone all’americana) ad eliminazione diretta. Le squadre vincitrici riceveranno PRESTIGIOSI PREMI. La partecipazione è GRATUITA per tutte le partecipanti agli STAGE. L’INGRESSO AL PUBBLICO E LIBERO E GRATUITO.

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lဴeve BE RITMIKA INTERVISTA SOFIA MAFFEIS Foto di F. Carabelli

Abbiamo incontrato Sofia Maffeis la nuova scommessa individualista per l’Italia

Sofia Maffeis Si chiama Sofia Maffeis ed in forza alla società Polisportiva Varese ASD da poco diventata Centro Tecnico. Allenata dalla mamma e dalla D.T. della società Irina Roudaia è stata recentemente inserita nei programmi del Team Italia come individualista su indicazioni della DTN Emanuela Maccarani. Andiamo a conoscere meglio Sofia…

RITMIKA: Ciao Sofia, innanzitutto complimenti per i tuoi recenti risultati, ma partiamo dall’inizio: Chi è Sofia Maffeis ? A che età hai iniziato a fare ginnastica ritmica? SOFIA: Ho iniziato a 5 anni

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RK: Quante ore ti alleni al giorno e per quanti giorni alla settimana? A: Sei giorni su sette, dalle 6 alle 8 ore al giorno. RK: Cosa diresti a chi pensa di intraprendere questo sport? Lo consiglieresti? S: Che per me è lo sport più bello che c’è, le ragazze che lo praticano sono belle, determinate e sicure di sé. Sì, lo consiglierei a tutte le ragazze, è anche un grande insegnamento di vita. RK: Quali sono stati e quali sono i sacrifici che un’atleta al tuo livello deve fare quotidianamente? S: I sacrifici sono tanti, ma le soddisfazioni anche. Lavorare per otto ore, poi studiare non sono una cosa facile, ma la passione e la voglia di fare, ti aiutano a superare tutto. RK: Quali sono i rapporti con la tua allenatrice soprattutto quando questa è la tua mamma? S: Domanda complicata, mi allenano Irina e mia madre, tutte e due sono molto severe e pretendono molto. Ma io mi trovo bene con tutte e due e mi piace lavorare con loro. RK: Quale è stata la tua reazione quando hai saputo della convocazione nel Team Italia? S: Era il mio sogno potere entrare nel Team Italia, quando mi hanno detto che ero stata selezionata, ero felicissima e non ci credevo. RK: Quanto sei entrata per la prima volta su una pedana internazionale come ti sentivi? S: La mia intenzione era di fare bene la gara per non deludere la squadra, anche se avevo un po’ di paura. 17


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RK: Sei soddisfatta di queste tue prime competizioni come Team Italia? S: Si, ma desidero fare molto meglio e portare alla squadra risultati sempre migliori. RK: Come ti trovi con le altre ragazze del Team Italia? S: Sono tutte molto carine e mi hanno fatto subito sentire come in famiglia. RK: Quale è nella tua carriera sportiva il momento più bello che hai vissuto e quale il peggiore. S: La mia carriera sportiva è appena iniziata e ogni mio risultato sarà per me spero sempre un successo. I momenti peggiori? Spero di non averne, se mai arriveranno li affronterò. RK: Quali sono le tue aspettative per il tuo futuro agonistico? Il tuo sogno nel cassetto. S: Attualmente desidero allenarmi al meglio, e potere in un futuro riuscire ad arrivare alle Olimpiadi. RK: Quale tra le ginnaste del passato e del presente preferisci? S: Evgeniya Kanayeva, Olga Kapranova e Daria Kondakova RK: Hai qualche hobby? Come passi il tuo tempo libero. S: Tempo libero ne ho troppo poco, ma amo molto disegnare e leggere libri. RK: Solitamente che tipo di musica ascolti? S: Varie canzone italiane e straniere. RK: Oltre alla ginnastica ritmica quale sport ami seguire? 19


S: Ginnastica Artistica e il Nuoto RK: Un film che rivedresti all’infinito quale potrebbe essere? S: Hunger Games RK: Per concludere l’intervista, quali sono le persone che ti hanno maggiormente aiutata e che vorresti ringraziare? S: Grazie a mia nonna che mi ha allenato fino a quando avevo 12 anni, grazie a mia mamma e grazie a mio papà e Irina. RK: Grazie Sofia e in bocca al lupo per il tuo futuro! S: Grazie a voi per l’intervista, scusatemi se non sono una persona che scrive molto….. Crepi il lupo!

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WORLD CUP PESARO 2019 UN GRANDE SPETTACOLO NELL’ANNO DEL 150° FGI Testo e foto di FABRIZIO CARABELLI

Anche quest’anno Pesaro, con la bellissima coreografia della Vitrifrigo Arena, è stata per un weekend la capitale mondiale della ginnastica ritmica in occasione della prima tappa della Coppa del Mondo 2019. SUBITO FARFALLE DI BRONZO NELL’ALL AROUND. Le Farfalle Nazionali, Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Anna Basta e Letizia Cicconcelli, conquistano la medaglia di bronzo nel concorso generale. Dopo la performance con le 5 palle della giornata precedente, valsa loro la terza posizione provvisoria, eseguono l’esercizio misto con i 3 cerchi e le 4 clavette dall’alto contenuto tecnico. La routine, creata dalla Direttrice Tecnica nazionale Emanuela Maccarani e dallo staff dell’Accademia di Desio, viene valutata dalla giuria internazionale con un punteggio di 25.400 che, sommato al 24.000 della giornata precedente, piazzano la squadra italiana in terza posizione alle spalle della Russia, oro con 51.050 punti, e della Bulgaria, argento con 49.600 punti.

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Team Russia

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Team Bulgaria

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Team Italia

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ALEXANDRA E MILENA CONQUISTANO LE FINALI DI SPECIALITÀ. Si parte con le qualificazioni dei primi due attrezzi, cerchio e palla, con ben 72 individualiste in gara. La classifica dopo queste prime rotazioni vede al primo posto le favorite russe Arina Averina, seguita dalla gemella Dina. L’atleta di casa Milena Baldassarri (Faber Ginnastica Fabriano) con un 20.450 alla palla e un 20.800 al cerchio si posiziona in quinta posizione provvisoria, conquistando l’accesso ad entrambe le finali di specialità. L’altra italiana, Alexandra Agiurgiuculese (Aeronautica Militare) invece, non riesce ad esprimere il proprio potenziale e, a causa di qualche piccolo errore alla palla, non va oltre un 18.550 che, sommato al 20.100 del cerchio, la pone al dodicesimo posto provvisorio nel concorso generale. Purtroppo però Alexandra non riesce a strappare il pass per le finali di specialità. Giungiamo ora alla giornata conclusiva per l’assegnazione del titolo individuale all’around. Si parte con le qualificazioni agli ultimi due attrezzi, clavette e nastro. Le fortissime gemelle russe Dina e Arina Averina trionfano nell’All around salendo sui primi due gradini del podio rispettivamente con il totale di 85.750 e 83.750 punti, seguite dalla medaglia di bronzo conquistata dalla bulgara Boryana Kaleyn con il punteggio di 80.400. L'aviere dell'Aeronautica Militare Alexandra Agiurgiuculese si piazza al decimo posto con il totale sui quattro attrezzi di 77.900 e strappa il pass per la finale di specialità alle clavette, sfiorando di pochissimo quella al nastro. L'atleta della Faber Fabriano Milena Baldassarri invece, a causa di alcuni errori sia alle clavette che al nastro, chiude l'All around in undicesima posizione, alle spalle della compagna di Nazionale, con il totale di 77.350.

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ORO E ARGENTO PER LE FARFALLE E ALEXANDRA NELLE FINALI DI SPECIALITÀ. Siamo alla giornata conclusiva di questa edizione delle World Cup di Pesaro 2019, giornata trasmessa con una diretta nazionale da La7. Ed in questa giornata finale la nostra bandiera si alza due volte nel palazzetto gremito in ogni ordine di posto e invaso da bandiere tricolori. La prima volta per omaggiare la splendida medaglia d'oro conquistata dalla Squadra Nazionale nella finale di specialità alle 5 palle. Le Farfalle capitanate da Alessia Maurelli con Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli e Anna Basta vincono in un tripudio assordante grazie ad un punteggio di 25.400, lasciandosi alle spalle la Russia (25.300) ed il Giappone (24.950). Nell'altra finale a squadre, quella ai 3 cerchi e 4 clavette, il gruppo azzurro si accontenta del 5° posto a causa di una perdita dell'attrezzo. La finale del misto viene vinta dalla Bulgaria, seguita dal’Ucraina e da Israele. La seconda volta il tricolore sventola nella Vitrifrigo Arena per celebrare la medaglia d'argento di Alexandra Agiurgiuculese nella finale di specialità individuale alle clavette. L'aviere dell'Aeronautica Militare sale sul secondo gradino del podio grazie al punteggio di 20.950, che le permette di precedere la bielorussa Halina Harnasko nella finale vinta dalla russa Dina Averina. Nelle finali di specialità buona prova anche delll'altra individualista azzurra Milena Baldassarri, che chiude al quinto posto alla palla ed al settimo posto al cerchio. Dina Averina infine si porta a casa la medaglia d'oro anche nella finale al nastro, con il podio completato dalla bulgara Katrin Taseva e dalla bielorussa Alina Harnasko. Si conclude così questa tappa speciale per i nostri colori in un’atmosfera calorosa, festante e ben organizzata, con lo spettacolare Gala finale interpretato dalle atlete che hanno preso parte alle competizioni ed alle bellissime coreografie proposte dai vari Comitati Regionali Italiani con la partecipazione di tante bambine e ragazze emozionate nel calpestare una pedana tanto prestigiosa e che sicuramente sognano di calcare un domani da protagoniste. 37


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LUCA BACCINI | FISIOTERAPISTA

BENDAGGIO FUNZIONALE Il bendaggio funzionale è usato in ambito sportivo per effettuare prevenzione infortuni, curare o portare a termine una riabilitazione. E’ utile nel caso di eventi traumatici articolari, muscolari, tendinei e legamentosi. Lo scopo è quello di avere la maggior mobilità articolare possibile, permettendo movimenti non dolorosi o che non portino ad un aggravamento del trauma, limitando o inibendo del tutto i movimenti che non possono essere effettuati a causa dell’infortunio. A differenza di un apparecchio gessato o di un tutore che blocca totalmente il movimento, l’atleta potrà comunque effettuare allenamenti o, per quanto possibile tecnicamente, gare, che altrimenti sarebbero impossibili da effettuare. L’obiettivo quindi del bendaggio funzionale è di limitare selettivamente alcuni movimenti, stabilizzando un’articolazione instabile, inibendo totalmente, se necessario, o parzialmente alcuni movimenti, scaricare strutture muscolo tendinee affaticate o infiammate, contenere e sostenere legamenti danneggiati. In caso di traumi pregressi che abbiano portato a lesioni o danni alle articolazioni, il bendaggio funzionale permette di dare un supporto esterno alle strutture articolari danneggiate permettendo all’atleta di allenarsi o gareggiare in tranquillità, senza alterare più di tanto la routine d’allenamento o il gesto tecnico in gara, in quanto il bendaggio andrà ad assorbire e scaricare le forze che andrebbero a gravare sul tessuto danneggiato facendo il “lavoro” al suo posto. In questi casi il bendaggio viene effettuato appena prima dell’allenamento o della gara, in alcuni casi anche solo in un momento particolare dell’allenamento dove la struttura danneggiata è particolarmente messa sotto stress, e poi viene tolto ad allenamento o gara conclusa.

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In caso di traumi recenti può essere necessario bloccare vari movimenti dannosi o dolorosi e sarà necessario un bendaggio di “immobilizzazione” parziale abbastanza rigido. Col procedere della riabilitazione si andrà a dosare la ripresa dei movimenti e si passerà a bendaggi più dinamici, meno rigidi, utilizzando tecniche e materiali diversi che consentano trazioni ed elasticità maggiori. Nella fase finale della riabilitazione si potrà usare un bendaggio per stimolare il rinforzo di alcuni muscoli o inibirne in parte altri, stabilizzare dinamicamente articolazioni per poter aumentare i carichi di lavoro in allenamento, o anche solo per garantire un supporto psicologico all’atleta nel ritorno in gara con carichi massimali e prestazioni “al limite” sapendo di poter contare su un bendaggio che lo aiuta nel prevenire ulteriori problemi o ritardi nella completa guarigione. Nella ripresa delle competizioni infatti, oppure anche in allenamento quando si ritorna a provare il gesto tecnico massimale può essere utile un bendaggio che a livello propriocettivo dia un aiuto nella coordinazione e nell’esecuzione in velocità, garantendo all’atleta il miglior assetto muscolo scheletrico coordinativo possibile. MATERIALI E TECNICHE Nel bendaggio funzionale è previsto l’uso di vari materiali: - Bende elastiche adesive - Bende anaelastiche adesive - Bende coesive o autoaderenti, che non aderiscono alla pelle ma solo su se stesse - Salvapelle, sottilissima benda in schiuma di poliuretano per proteggere la pelle Ogni tipo di benda è adatta ad un certo tipo di scopo che si vuole ottenere dal bendaggio funzionale che si andrà ad effettuare e che può essere: - Preventivo-sportivo - Terapeutico-riabilitativo - Post traumatico - Compressivo Che si effettueranno con tecniche di bendaggio di: - Immobilizzazione - Contenzione - Compressione - Correzione - Combinate o miste

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TIPI DI BENDAGGIO Bendaggio preventivo / sportivo E’ un bendaggio che ha la finalità di prevenire traumi articolari in atleti che abbiano avuto traumi pregressi che abbiano alterato il normale assetto articolare, che abbiano danneggiato i legamenti o che tendono a sovraccaricare i tendini. E’ un bendaggio molto dinamico e poco limitante se non in particolari e selezionati movimenti articolari. Si useranno tecniche di contenzione con bende elastiche adesive, tape ( anaelastico adesivo), bende coesive o combinazioni di queste a seconda della contenzione o della limitazione articolare che si vuole dare, permettendo e guidando i movimenti permessi.

Bendaggio terapeutico / riabilitativo In generale è applicato in associazione alle sedute fisioterapiche, alla fine delle terapie fisiche o dell’ fkt per lesione capsulo-legamentose a seguito di distorsioni, lesioni muscolari o tendinee. Serve ad accompagnare e guidare il ritorno al giusto pattern di movimento della struttura lesionata in via di guarigione. E’ un bendaggio che può essere molto rigido all’inizio e che diventerà sempre più dinamico col migliorare della patologia. Si useranno tecniche che andranno dall’immobilizzazione alla contenzione usando maggiormente tape o combinazioni tape – benda elastica adesiva con protezione di benda coesiva a seconda della dinamicità del movimento richiesto nella fase riabilitativa.

Bendaggio Post-traumatico In genere effettuato subito dopo il trauma, a seconda della gravità può essere molto rigido ed avere una componente compressiva, diminuirà di rigidità successivamente nel caso di traumi articolari o verrà eliminato nel caso di traumi muscolari. Il bendaggio da trauma articolare è completamente diverso da quello muscolare sia nella tecnica che nei materiali che nei tempi di guarigione. Nel caso di trauma articolare con componente compressiva sono utilizzate bende coesive (eventualmente, in alcune zone articolari, compresse di schiuma adesiva per dare compressione a zone irregolari) combinate a tape. Nel caso di traumi muscolari bendaggi compressivi con compresse di garza nella zona lesionata per amplificare l’effetto compressivo.

Bendaggio compressivo Si effettua in caso di traumi in fase acuta, dove l’obiettivo primario e immediato è evitare lo stravaso ematico o il gonfiore articolare. E’ usato anche in fase successiva nel caso di traumi pregressi. Si usano bende coesive trazionando più o meno a seconda della compressione che si vuole dare. 75


ESEMPI Esempi di applicazione possono essere: PATOLOGIE CAPSULO LEGAMENTOSE Dove in fase acuta si confezionerà un bendaggio compressivo con benda autoaderente a cui si sovrapporrà un bendaggio di immobilizzazione o contenzione con tape. Questo servirà a prevenire il versamento (se effettuato nell’immediato, sul campo gara) o a ridurlo se effettuato in tempi successivi, e a bloccare ( se non è possibile valutare nell’immediato l’entità del danno) o limitare i movimenti dolorosi o che peggiorerebbero la situazione. In fase post acuta non servirà più il bendaggio compressivo e verrà modificato man mano il bendaggio di contenzione in base all’evolversi della situazione, aumentando sempre più la dinamicità e l’elasticità del bendaggio inserendo nel confezionamento anche bende elastiche adesive combinate in vario modo col tape. PATOLOGIE TENDINEE INSERZIONALI Lo scopo è quello di tenere il tendine affetto da sovraccarico funzionale in posizione accorciata. A seconda delle situazioni si possono effettuare vari bendaggi con tecniche e materiali diversi. TRAUMI MUSCOLARI Lo scopo è quello di favorire la cicatrizzazione della lesione e limitare lo stravaso ematico con un bendaggio compressivo che abbia la finalità di avvicinare i lembi della lesione e tenerli a contatto il più possibile. Si effettuerà quindi un bendaggio compressivo abbastanza stretto con benda autoaderente e compressa in garza o in schiuma di poliuretano ( meglio se adesiva ) posizionata sull’area della lesione. Per concludere si mette in evidenza che il bendaggio funzionale è un grande aiuto nella gestione dei traumi ma che un bendaggio fatto male, con materiali inadatti o con tecniche errate rispetto al trauma, può peggiorare la situazione e può creare ulteriori danni o allungare le tempistiche di risoluzione del problema.

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DAVIDE MARIANI | OSTEOPATA

TUTTA QUESTIONE DI COORDINAZIONE… UNO DEGLI ASPETTI PIÙ INCREDIBILI DELLA GINNASTICA RITMICA È SENZA DUBBIO LA CAPACITÀ, QUASI SOVRANNATURALE, DI QUESTE MERAVIGLIOSE ATLETE DI RAGGIUNGERE UN LIVELLO DI COORDINAZIONE MOTORIA TALE DA PERMETTERE L’ESECUZIONE DI ESERCIZI ESTREMAMENTE DIFFICILI, FACENDOLI APPARIRE DEL TUTTO NATURALI, QUASI BANALI. Siamo abituati a vedere le ginnaste lanciare palle, cerchi, clavette, nastri a 4 o 5 metri di altezza per poi recuperarli, dopo aver svolto delle autentiche acrobazie, senza nemmeno guardare l’attrezzo. Il tutto, mantenendo una leggiadria e una delicatezza impressionanti. Mancare un attrezzo è un evento quasi raro nelle competizioni di altissimo livello. Ciò significa che le atlete che gareggiano nelle più importanti competizioni internazionali hanno sviluppato un grado di coordinazione motoria sopra la media. La coordinazione motoria è una capacità gestita direttamente dal sistema nervoso centrale (SNC) e si manifesta già dalle prime fasi dell’infanzia. Il neonato impara piano piano a muovere gli arti in modo corretto al fine di raggiungere degli obiettivi, come ad esempio il gattonamento o il cammino.

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Sappiamo con assoluta certezza che la coordinazione è uno dei parametri migliorabili attraverso l’allenamento. Il nostro SNC, attraverso la ripetitività del gesto tecnico, “impara” a gestire nel migliore dei modi la comunicazione tra l’apparato sensoriale e gli organi di movimento. Nello specifico, analizzando la ginnastica ritmica, la coordinazione motoria si manifesta attraverso la perfetta sinergia tra occhio, orecchio (organo deputato all’equilibrio) e arto superiore. Difatti, recenti studi scientifici hanno dimostrato, ancora una volta, la stretta relazione tra struttura e funzione. Una buona struttura sottende una buona funzione del corpo; una struttura “disfunzionale” porterà, invece, inevitabilmente ad un’alterazione della funzione. I ricercatori hanno scoperto l’esistenza di alcuni fattori che perturbano la coordinazione motoria, tra questi, un ruolo fondamentale è interpretato dalla muscolatura cervicale. Un sovraccarico dei muscoli cervicali (soprattutto la muscolatura tra colonna cervicale e cranio) è in grado di alterare in modo significativo la coordinazione motoria sia dell’arto superiore che anche di alcuni parametri legati alla camminata.

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Nello specifico, viene messo in evidenza come un sovraccarico della muscolatura cervicale possa interferire in modo importante nell’alterare la coordinazione tra occhio e arto superiore. Da ciò è facile intuire come una incoordinazione, anche infinitesimamente piccola, tra occhio e movimento dell’arto superiore possa inficiare negativamente sulle abilità di una ginnasta durante il lancio o il recupero di un attrezzo. La cosa importante è però sottolineare che in questi articoli non si parla mai di “dolore”. L’assenza di dolore non equivale all’espressione di una corretta fisiologia. Quindi, un atleta asintomatico (che non avverte dolore) non è per forza di cose un atleta che sta bene e che si esprime al massimo delle sue potenzialità. Come dimostrato dagli articoli scientifici, le disfunzioni muscolari e articolari, anche in assenza di dolore, sono in grado di nuocere in modo significativo sulle performances dell’atleta stesso. Pertanto, come già scritto in un precedente articolo, l’atleta dovrebbe imparare a prendersi cura di sé quotidianamente così da evitare di incappare in fastidiosi infortuni. La differenza tra un oro, un argento, un bronzo o una medaglia di legno… passa anche dalla corretta fisiologia della colonna cervicale. In conclusione, ci tengo a ringraziare la società Ginnastica San Giorgio ‘79 Desio e la direttrice tecnica Aliprandi Elena che, dal 2013, mi permettono, in qualità di osteopata, di svolgere un’attività preventiva e curativa nei confronti delle ginnaste del Centro Tecnico desiano. Una visione societaria lungimirante rivolta al benessere delle proprie atlete sottolinea il fatto che, per ottenere grandi risultati, sono i dettagli a fare la differenza.

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OSTEOPATA DAVIDE MARIANI DISPONIBILE SU APPUNTAMENTO LE VISITE OSTEOPATICHE SONO RIVOLTE AI PAZIENTI DI TUTTE LE FASCE D’ETÀ, DAL NEONATO AL PAZIENTE ANZIANO. ATTRAVERSO UN’ATTENTA ANAMNESI ED UN ESAME POSTURALE COMPLETO, L’OSTEOPATA VA ALLA RICERCA DELLA CAUSA DEL PROBLEMA E, ATTRAVERSO IL TRATTAMENTO MANUALE, DELLA SUA RISOLUZIONE. DAVIDE, GRANDE APPASSIONATO DI SPORT, AFFIANCA, IN QUALITÀ DI OSTEOPATA ATLETI DILETTANTI E PROFESSIONISTI. COLLABORA ANCHE CON MEDICI SPECIALISTI QUALI ORTOPEDICI, DENTISTI, GNATOLOGI, PEDIATRI E POSTUROLOGI.

www.marianiosteopatia.it 81


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Campionato Nazionale

ASSOLUTI D'ITALIA

2019 Foto di F. Carabelli

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AGIURGIUCULESE ALEXANDRA

AERONAUTICA MILITARE

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BALDASSARRI MILENA

GINNASTICA FABRIANO

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RUSSO ALESSIA

ARMONIA CHIETI

4 5 6 7 8 9 10 11

CORRADINI NINA TORRETTI TALISA GHERARDI EVA SWAHILI MAFFEIS SOFIA NICOLOVNA ALLOVIO CATERINA BEVILACQUA SOFIA BRAMBILLA MARTINA VIGNOLINI CHIARA

GINNASTICA FABRIANO

79,450

CERCHIO (2) 21,000 PALLA (1) 20,300 CLAVETTE (1) 20,950 NASTRO (1) 17,200

76,400

CERCHIO (1) 21,500 PALLA (3) 19,150 CLAVETTE (3) 19,700 NASTRO (5) 16,050

71,650

SENIOR

CERCHIO (5) 17,650 PALLA (5) 18,000 CLAVETTE (4) 18,950 NASTRO (2) 17,050

GINNASTICA FABRIANO ARMONIA CHIETI

POLISPORTIVA VARESE ARMONIA CHIETI AURORA FANO

SAN GIORGIO 79 DESIO MOTTO VIAREGGIO

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68,700 67,050 66,400 65,200 64,650 64,250 64,200 63,200


CAMPIONESSA 84


ITALIANA 2019 85


CAMPIONESSA 86


ITALIANA 2019 87


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Assoluti d'Italia

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RAFFAELI SOFIA PASQUINI MARTINA LEONE ALESSIA JUDITH ELEONORA TAGLIABUE CENTOFANTI CAMILLA DE LUCA CAMILLA RICCO' REBECCA

56,100 AURORA FANO 44,450 EUROGYMNICA TORINO 44,350 SAN GIORGIO 79 DESIO 43,950 OPERA ROMA 41,750 AURORA FANO 41,500 SAN GIORGIO 79 DESIO 39,900 GINNASTICA FABRIANO

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JUNIOR

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NUTRIm en t e ANDREA SAVINI | NATUROPATA Sports Nutrition Specialist - ISSN

BIANCOSPINO BENEFICO PER CUORE ED EMOTIVITÀ

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Il biancospino o Crataegus Oxyacantha, è una pianta della famiglia delle Rosaceae, tipica delle zone temperate, che vive soprattutto in corrispondenza dei terreni incolti in prossimità dei boschi : in alcune regioni del nord del nostro Paese, è stato vietato l’impiego di nuove piante in quanto ritenuto un vettore di diffusione del batterio Erwinia amylovora, responsabile di una malattia conosciuta col nome di "colpo di fuoco batterico", malattia che colpisce tendenzialmente i frutteti. Fu Teofrasto, filosofo e botanico Greco antico, discepolo di Aristotele, a definirlo con questo nome, nome utilizzato e mantenuto poi anche dalla botanica moderna. In antichità, i Greci lo utilizzavano durante i matrimoni per adornare gli altari ritenendolo di buon auspicio. Nella Roma antica venne chiamato bianca spina per il colore bianco dei suoi fiori e per le sue spine e fu consacrato alla dea Flora, dea della primavera, oltre che alla dea Maia, dea del mese di maggio che proprio in quel mese imponeva castità e purificazione. Nel Medioevo, sempre a maggio, veniva posta una pianta di biancospino al centro della piazza principale al fine di favorire danze che portassero prosperità ed allontanassero la sfortuna. Durante la rivoluzione, i francesi lo chiamarono albero della libertà. Venendo a tempi più prossimi ai nostri, il biancospino ha trovato e trova apprezzamento ed utilizzo per la cura del sistema cardio-circolatorio in funzione di una specifica capacità d’azione antiossidante e cardioprotettiva.

Il biancospino è un'erba medicinale e officinale che annovera tra i propri principi attivi • flavonoidi • composti triterpenici • ammine • steroli • tannino • derivati purinici

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Tra le sue azioni terapeutiche sono apprezzate quella vasodilatatoria, antipertensiva, antiaritmica, riduttiva la frequenza cardiaca, risparmiatrice di ossigeno da parte del muscolo cardiaco, modulatrice la concentrazione intracellulare di calcio, sedativa sul sistema nervoso centrale. Trova pertanto indicazione nei casi di ipertensione, aritmie, battito accelerato, nevrosi cardiache, stati di ipereccitabilità con aritmie.

GLI STUDI DI FARMACOLOGIA HANNO DIMOSTRATO EFFETTI • inotropo positivi con aumento della forza di contrazione cardiaca • dromotropo positivi con aumento della velocità di conduzione dell’impulso elettrico • batmotropo negativo con diminuzione dell’eccitabilità delle cellule cardiache • incremento della perfusione e della circolazione coronarica • antipertensivi Tali effetti cardiovascolari sono stati attribuiti con maggiore riferimento alla frazione flavonoidica. Dei suoi flavonoidi studiati, luteolina, iperoside e rutina pare siano risultati attivi come la teofillina nell’aumentare la contrattilità cardiaca ed il flusso coronarico, mentre la vitexina ed i suoi derivati si sono rivelati meno potenti. Il biancospino agisce sul sistema cardiovascolare dilatando la muscolatura dei vasi sanguigni riducendo la resistenza periferica ed abbassando la pressione arteriosa, oltre che agendo direttamente sul miocardio provocando così un’azione inotropa positiva. 108


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Resta inteso che l’effetto terapeutico del biancospino non risulta essere immediato, bensì interviene progressivamente ed inizia ad evidenziarsi dopo alcuni giorni a seconda del soggetto trattato, del problema sul quale si agisce e della relativa stadiazione dello stesso. Oltre che in ambito cardiovascolare, il biancospino viene impiegato negli stati d’ansia, nel trattamento dei casi di insonnia e nei disturbi del sonno indotti da stress, il tutto grazie all’azione specifica delle antocianidine e dei flavonoidi. Disponibile in diverse forme fitoterapiche, viene frequentemente utilizzato nella formulazione di integratori contenenti più principi attivi. Pur essendo un rimedio molto sicuro, non va comunque sottovalutato il fatto che possa dare eventi quali disturbi gastrici, tachicardia, palpitazioni, vampate di calore, vertigini, dispnea, mal di testa, epistassi. Il biancospino è sconsigliato in gravidanza e in allattamento, in persone con pressione bassa ed in associazione a farmaci antipertensivi. E’ poi controindicato il suo impiego in pazienti che assumono betabloccanti, digitale e altre terapie specifiche per patologie cardiache : tale controindicazione è finalizzata ad evitare un potenziale effetto terapeutico sinergico e sommatorio, condizione che potrebbe esporre il paziente a possibili effetti collaterali potenzialmente gravi e letali. Resta sempre opportuno evitare il fai da te, rivolgendosi al proprio medico o professionista della salute competente in materia.

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Per appuntamento: Legnano (MI) e Monza (MB) 111


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Foto di F. Carabelli

TEAM ITALIA JUNIOR

TEAM ITALIA SENIOR

INDIVIDUALISTE ITALIA SENIOR

Siria Cella Giulia Segatori Alexandra Naclerio Serena Ottaviani Simona Villella Alessia Leone

Alessia Maurelli Martina Centofanti Martina Santandrea Agnese Duranti Anna Basta Letizia Cicconcelli

Milena Baldassarri Alexandra Agiurgiuculese Alessia Russo Sofia Maffeis

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TEAM BIELORUSSIA JUNIOR

TEAM BIELORUSSIA SENIOR

INDIVIDUALISTE BIELORUSSIA SENIOR

Yauheniya Kel Polina Kovalyova Palina Slancheuskaya Marharyta Yatseuskaya Viktoryia Padkidysh Palina Aliaksandrava Irina Leparskaya

Arina Tsitslilina Hanna Haidukevich Anastasyia Rybakova Hanna Shvaiba Aryna Sushchynskaya Karyna Yarmolenka

Anastasiia Salos Dziatlava Zlata

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TEAM ITALIA JUNIOR

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TEAM BIELORUSSIA JUN

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NIOR

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TEAM ITALIA

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TEAM BIELORUSSIA

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INDIVIDUALISTE

Anastasiia Salos 132


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Milena Baldassarri

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Alexandra Agiurgiuculese 140


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Alessia Russo

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Dziatlava Zlata

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Sofia Maffeis

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INDIVIDUALISTE JUNIOR esibizioni

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Sofia Raffaeli

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Eleonora Tagliabue

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Sara Rocca

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arte di nicole Per manipolazione fotografica si intende un' alterazione o modifica di un' immagine attraverso una serie di metodi e tecniche atte a ottenere un determinato risultato. Essa può avvenire prima, durante o dopo lo scatto[1]. Nel nostro caso, ciò avviene chiaramente dopo lo scatto. l'idea delle mie elaborazioni è quella di togliere la ginnasta dal loro contesto abituale e di trasportarla in un'altra dimensione o realtà (spesso fantasiosa), in modo da enfatizzare il più possibile la bellezza di questo sport e di trasmettere qualcosa a chi sta guardando. Sono molteplici i fattori che mi influenzano o che mi ispirano a fare una determinata modifica o a "disegnare" un determinato paesaggio. Spesso mi lascio guidare anche dal sentimento e dalle sensazioni che mi trasmette l'immagine. [1] Wikipedia, 31.05.2019, ore 13:13

@nikynikon_amateur_photography 164


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Ritmica nel Cuore 170


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