X Inside Magazine 69

Page 1

X Inside Magazine numero 69

KTM DUKE 790 KTM SX-F 250 MXON - SMON


OFFERTA SPECIALE! CAMPIONATO ECCEZIONALE! ACQUISTA IN ANTICIPO MXGP-TV 2019! GUARDA IN DIRETTA

SABATO E DOMENICA LIVE

Disponibile per tutti i dispositivi

ACQUISTA ORA

Segui MXGP su:



Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 info@studioocus.com DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Messora Foto Coordinator: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini Post Produzione: Fabio Principe WEBMASTER: Fabio Principe Responsabile attività social: Gianmarco Cicuzza CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Messora,

FOTOGRAFIE: Davide Messora Fabio Principe Marco Crivellari Giuseppe Merigo In copertina Elia Sammartin Honda CRF 250 R Enduro Ph. Davide Messora Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute



Editoriale Con molto ritardo ma ci siamo, il numero 69 è arrivato! In questo numero abbiamo dato spazio a due novità Ktm: la regina della Mx2 e la Duke 690. Nel numero che state sfogliando abbiamo voluto dare spazio al nazione 2018, una gara particolare che per poco non ci portiamo a casa. America la terra delle possibilità e per qualche giro siamo stati sul tetto del mondo, una grande squadra con Cairoli, Lupino e Cervellin che hanno dato tutto per la maglia. Nell’articolo troverete anche delle riflessioni personali su quello che è l’esperienza del nazioni. Ormai siamo alla fien dell’anno e tra poco si tornerà di nuovo in pista per poter rivedere i nostri idoli. Nel prossimo numero uno speciale su Torino SX che vuole riprendere il testimone di Genova. Buona lettura a tutti e gasssssss sempre a manetta!!!!!!!!!!



NUMERO 69


CONTENUTI

Ktm Duke 790 Ktm SXF 250 MXON SMON



TEST testo e foto Davide Messora - tester Elia Sammartin

KTM DUKE 790



Per questo numero ci siamo convertiti alle ruote lisce, abbiamo voluto provare la nuova Ktm Duke 790. La piccola della casa Austriaca a prima vista può sembrare un po’ tozza nelle forme ma questa è solo l’apparenza perché il telaio e il motore sono veramente eccezionali e poi ha vari controlli e gestione che serve per calzare a pennello la moto sulle esigenze di ogni utente. Abbiamo potuto provare la moto sulle sponde del Lago di Garda e nella caotica Milano, il mezzo ha due facce, la prima sportiva dove tra le curve tira fuori tutto il suo potenziale, la seconda quasi uno scooter di grossa cilindrata per gli spostamenti in città. Il nostro Elia Sammartin ha provato per noi la moto sulle strade dell’alto Lago di Garda, e queste sono le sue sensazioni: “Ho potuto apprezzare i miglioramenti di questa nuova moto perché ho avuto la fortuna di poter guidare ail vecchio modello e la tecnologia che ora è presente su questa moto è veramente tanta e i miglioramenti sono incredibili.





La linea della moto è molto “figa” molto agile non ti da l’idea della grossa cilindrata, in moto di cubatura così grossa alle volte non sono così reattive come la Duke nello stretto. Le tre mappature sono ben distinti e si sente la differenza, il mezzo si adatta anche alla perfezione all’uso cittadino, ha una seconda ottima che ti consente di guidare senza usare troppo il cambio e non ti stressa a livello fisico. Il cambio elettronico è molto funzionale non pensavo che su una moto stradale potesse essere utile invece mi sono dovuto ricredere ed è molto bello da usare soprattutto quando l’andatura aumenta. La Duke 790 però mostra tutto il potenziale quando si vanno a togliere tutti i controlli elettronici e in quel caso la moto diventa una vera belva, prendi i giri com grande velocità e anche grazie ad un ottimo telaio la moto risponde alla grande a tutti i comandi. Bisognerebbe riprovarla con temperature un po’ più alte dove le gomme potrebbero offrire più grip.” A noi della redazione invece ci è toccato usarla nel tragit-


to casa ufficio. Le dimensioni della moto aiutano molto nel traffico, il cambio non devi usarlo troppo e la frizione è morbida percui non stanca troppo. Nelle prime uscite ci si deve fare l’abitudine all’on-off dell’acceleratore ma sono bastati alcuni km per capire come farla funzionare al meglio. Certo il tipo di moto richiede spazi dove poter usare tutto il suo potenziale ma nell’uso quotidiano non è poi così male. In autostrada e tangenziale quando si superano alcune velocità si sente la mancanza di un cupolino. In definitiva una gran moto soprattutto da utilizzare nel fine settimana in mezzo alle curve, unica pecca troppo silenziosa ma con uno scarico dedicato sarebbe tutto un’altra cosa. Un ringraziamento a LS2 per il casco della prova, ottimo prodotto sia nell’uso sportivo che in città. Alla five per i guanti che ci hanno protetto le nostre mani con una perfetta calzabilità.






TEST testo e foto Davide Messora - tester Elia Sammartin

KTM SXF 250





La regina della Mx2, la 250 più performante sul mercato, il nostro tester Elai Sammartin ha provato la 2019 sulla pista di Tenno, fondo molto duro e bucato. La linea delle plastiche e il design è bellissimo e tutto accoppiato al 100%. La versione che abbiamo potuto provare è impreziosita da una serie di Power Parts che rendono la moto ancora più bella. La moto si conferma ancora una volta al top, il motore mi ha impressionato sembra di usare una 450, sul terreno duro di Tenno ho usato praticamente solo la terza marcia. Il motore ai bassi non è cattiva e quando insisti prende i giri con cattiveria e spinge veramente forte. Unica cosa che non mi è piaciuta tanto è l’impostazione dell’avantreno un pochino alto per i miei gusti ma sono indicazioni personali e basterebbe lavorarci sopra per trovare la giusta posizione.


La frizione è molto buona e anche dopo un uso intenso non da segni di cedimento, i freni sono migliorati soprattuto quello posteriore, le gomme di primo equipaggiamento sono ottime e sul terreno duro mi hanno trasmesso un buon feeling. Il launch controll è incredibile, sulla moto era già anche installato il gancio forcella, abbiamo porvato a fare diverse partenze e con grazie all’aiuto del launch si parte veramente forte, certo la pista di Tenno non ha un grande piazzale di partenza ma la moto scatta veramente forte. La moto è pronto gara non serve farci altro, quella che abbiamo avuto in prova aveva anche già installato il silenziatore Akrapovic. Un ringraziamento particolare alla pista di Tenno che ci ha aperto l’impianto per l’occasione.




Di seguito le power parts: -piastre forcella -ruote -tappo serbatoio -silenziatore Akrapovic -tappi serbatoio olio freno e frizione -braccialetti comando freno e frizione -coppia manopole -protezione attuatore frizione -dispositivo bloccaggio forcella in partenza -coperchio carter frizione





Race testo foto Davide Messora

MXON RED BUD


Il Nazioni è la gara che decreta la fine della stagione, un evento unico nel suo genere nessun altro sport annovera una manifestazione del genere è diverso da qualsiasi coppa del mondo. E’ una gara che una volta nella vita tutti gli appassionati di motocross dovrebbero vedere e se poi metti che sii è svolta negli Usa ha un sapore speciale. Tutti noi guardiamo i piloti Yankee con una stima particolare forse perchè sono molto più cool rispetto ai nostri ragazzi. Dopo quattro non di vittorie della Francia andare in America sembra mettere su un piatto d’argento la possibilità di tornare alla vittoria per i ragazzi di Roger De Coster. La pista scelta è Red Bub nello stato dell’Indiana la pista più Europea di tutta gli Usa, fondo sabbioso un invito a nozze per i nostri. La Francia detentrice del titolo si presenta con Paulin ormai capitano indiscusso, Dylan Ferrandis e dopo il forfait di Febvre il c.t. Pascal Pinot ha chiamato Jordan Tixier, molti si erano già indignati per la non convocazione di Musquin ma se si prova a fare un ragionamento a mente lucida la sua non chiamata ha un senso, nel Nazioni vince la squadra che riesce ad essere più costante e avere tre piloti che corrono nel mondiale probabilmente riescono a tenere un ritmo più alto.



Non stiamo dicendo che i vari Tomac, Barcia e Plessinger siano dei fermi ma negli ultimi anni hanno dimostrato di non riuscire a tenere il passo dei vari Cairoli ed Herlings se poi ci mettiamo che si è corso su una pista di sabbia il gioco è fatto. Red Bud è un punto cardine della storia del motocross Made in Usa là si può paragonare e Glen Helen o Unadilla se poi ci aggiungi il fango che ha creato non pochi problemi e reso il fondo congeniale per i piloti europei. La giornata di venerdì è destinata alla presentazione delle squadre, il pubblico ha preso d’assalto il rettilineo di partenza per applaudire i propri beniamini. Prima dell’uscita dei padroni di casa un squadra che avremmo potuto chiamare come America B ha strappato appalusi e non solo il Portorico di Travis Pastrana e Kevin Windham e Rayo Sipes, la federazione ha usato questa idea per una raccolta fondi in beneficenza, certo Pastrana è anni che non corre una gara di motocross e Windham lo abbiamo trovato un pò sovrappeso contando che anche lui si è ritirato da diverse stagioni. Ma la mossa pubblicitaria ha avuto il suo effetto hanno strappato più attenzione loro che nazionali più blasonate, Oltre alla Francia e agli Usa si





poteva benissimo mettere tra i probabili aspiranti alla vittoria l’Olanda del campione in carica della MXGP Jeffrey Herlings, l’Italia di Antonio Cairoli e per il podio la Germania di Ken Roczen che torna al Nazioni dopo diversi anni di assenza. Tre piloti per Nazione divisi in classi MXGP MX2 e Open, nella prima giornata si corre divise per classi e la somma del punteggio vale per la pole position, niente qualifiche al mattino solo libere e l’ingresso al cancello è deciso con il ballottaggio, dall’una esce: Usa seconda e Italia decima, non male si può fare bene. Il fango regna sovrano e molte moto non arrivano a fine gara, una su tutte la Kawasaki di Eli Tomac. La prima gara vede in pista i piloti della classe regina, duello serrato Cairoli, Herlings e Tomac. al via Antonio è spettacolare partenza che ha lasciato di stucco Herlings che alla prima curva scivola portandosi dietro Desalle. Jeffrey entra in pit lane per pulire gli occhiali e riparte dopo 40 secondi e qui mette in scena una delle cose più straordinarie di tutta la stagione, si butta a testa bassa e giro dopo giro passa gli avversari come se fossero birilli, sotto la bandiera a scacchi è terzo. Cairoli fa la sua gara, prende margine e poi amministra e porta all’Italia la vittoria. To-



mac out. Alla fine della prima giornata la nostra nazionale con Tony, Alessandro e Michele è messa molto bene. La domenica ci si sveglia ancora sotto la pioggia, ma al Nazioni non ci si ferma neanche con l’uragano in arrivo. Scende in pista il gruppo B per giocarsi un posto nel gruppo che conta. Portorico con Sipes e Whindham ci metteno del loro e portano la squadra tra i grandi. Il warm-up passa tranquillo in una calma apparente, la gente si aggira nel paddock con il fango fino alle caviglie ma con il sorriso, tutti cercano di strappare una foto con i loro idoli, naturalmente tutti in fila ad aspettare il proprio turno. Il motocross è uno sport ancora bello dove ognuno ha la propria bandiera ma sempre con rispetto. Nella prima manche MXGP e MX2 si assiste a qualcosa di incredibile, Jorge Prado prende la testa della gara e con una guida a dir poco esaltante tiene bene per metà gara poi deve lasciare spazio al Herlings. Prado chiude terzo e in mezzo ci si mette Paulin che al Nazioni si trasforma e torna a essere veloce. Cairoli alla prima curva cade e deve recuperare dalla 19° fino alla sesta, grande Cervellin che chiude 10°. Tagola grossa come una casa



per gli Olandesi Vlandeeren viene colpito da una pietra, Calvin era senza occhiali, i medici dopo averlo visitato non hanno dato parere positivo a scendere in pista, per la squadra le velleità di vittoria sembrano essere appese ad un filo. La seconda gara vede scendere in pista La MX2 con la Open. Lupino al via decide di fare il rodeo e passa davanti alla pit lane appeso alla moto dopo un contatto alla prima curva. Ma chi ha fatto qualcosa di incredibile è Glen Coldenhoff, l’ufficiale Ktm è imprendibile vince con margine su Lawrence e ancora Prado. L’italia chiude 12° e 14°. Ultima gara della giornata e si decide il Nazioni l’Italia ce la può fare è ad un passo dal sogno, ma come spesso succede i sogni non si avverano. Cairoli quando ormai si trova davanti a Paulin deve togliersi gli occhiali e nel fango non può tenere lo stesso ritmo. Coldenhoff e Herlings sono primo e secondo, terzi assoluti con due piloti. Paulin terzo, Cairoli quarto e un eccezzionale Lupino quinto. La Francia vince solo grazie ad un super Paulin che porta a quota 5 i trofei vinti consecutivamente. La nostra Nazionale ottiene un incredibile secondo posto



ma questo Nazioni si poteva e forse si doveva vincere, nel giorno dove Lupino e Cervellin hanno fatto la loro miglior gara della stagione ci è mancato il nostro capitano Antonio Cairoli ma a lui non gli si può imputare niente pè stato grande, e forse se non fosse scivolato in gara 1 staremmo qui a osannare i nostri ragazzi, ma con i se e con i ma non si fa la storia. Grazie Ragazzi ci avete fatto sognare. Finisce un altro lungo anno di gare, lunedì mattina torniamo in pista e il sole ci accoglie, tempo bastardo. Un anno lungo fatto di tante gare e di tanti viaggi, la stanchezza è tanta e quando siamo di ritorno in areoporto pensiamo che finalmente ci si potrà passare le domeniche a casa ma lo sguardo è già proiettato verso il 2019.





Gallery Race Foto Davide Messora












Race testo e foto Marco Crivellari

SMON SPAGNA



Il Circuit de la Ribera di Guadassuar ci ha regalato due giornate davvero emozionanti e piene di colpi di scenda, caldo e sole hanno fatto si che l’edizione 2018 del Supermoto delle Nazioni rimanga ben impressa nei ricordi di piloti e appassionati di questa specialità. La Maglia Azzurra è ottimamente rappresentata da Diego Monticelli, Elia Sammartin e Edgardo Borella. Questo tracciato di recente costruzione si è presentato davvero ben fatto, veloce, tecnico ma soprattutto “nuovo” per i piloti di tutte le nazioni. La nostra nazionale si è contesa la vittoria contro la Nazionale Francese la quale si è aggiudicata questa edizione per un solo punto di vantaggio. In gara 1 il nostro Diego Monticelli scatta velocissimo alla partenza conquistando anche l’holeshot ma purtroppo dopo poche curve non è riuscito a tenere testa all’attacco del pilota francese Laurent Fath. Durante il sesto giro, Monticelli riesce a riprendere la testa della gara ma purtroppo dopo pochi giri viene raggiunto dal francese Chareyre a cui non riesce a tenere testa. Edgardo Borella purtroppo si vede costretto al ritiro a causa di una brutta caduta all’ingresso della parte offroad.



In gara 2 Diego Monticelli non scatta benissimo al via, ma grazie ad una guida veloce e pulita, riesce a prendere il comando a circa metà della gara battagliando con il francese Bidart, quest’ultimo di trova poi costretto al ritiro lasciando il comando fino alla fine a Diego Monticelli che taglia il traguardo seguito dal francese Fath. Elia Sammartin dopo essere partito dalla dodicesima posizione riesce a tagliare il traguardo in sesta posizione. Nell’ultima heat di giornata Elia Sammartin riesce a partire molto bene e mantiene la seconda posizione per l’intera gara alle spalle del francese Bidart e tallonato stretto dall’altro francese Chareyre. Edgardo Borella purtroppo non riesce a risalire oltre alla sesta posizione dovuto anche dal fatto della brutta caduta subita in gara 1. Il risultato finale è Italia con 17 punti, Francia con 16 e Repubblica Ceca con 27. Il C.T. della Nazionale Italiana Massimo Beltrami ha dichiarato di essere molto soddisfatto di questo risultato, di aver visto un grandissimo impegno da parte dei nostri ragazzi, queste le sue parole: “Sono soddisfatto perché abbiamo migliorato il terzo posto



del 2017, ma soprattutto ho visto un ottimo atteggiamento da parte dei ragazzi. Dopo le difficoltà di gara 1 non potevamo più permetterci errori e non ne abbiamo commessi. I tre piloti sono stati molto veloci e, al di là degli episodi sfortunati, si sono comportati davvero bene, sia partendo dalla seconda piazza sia scattando dalla seconda parte della griglia. Abbiamo sfiorato la vittoria e ciò lascia grande fiducia per il futuro”. Con un terzo posto nel 2017, un secondo nel 2018, ci aspettiamo una vittoria al SMON 2019 che si svolgerà sul bellissimo tracciato di Carole (Francia) il prossimo 22 Settembre 2019.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.