X Inside Magazine numero 71
YAMAHA YZ 250 F MXGP 2019 SM Europeo
GUARDA IN DIRETTA
W
TE TAN IS
TUTTI I
D N OG E K NI E E
TU
V E!
SABATO E DOMENICA LIVE
TT I L EL E GARE
ACQUISTA ORA Disponibile per tutti i dispositivi.
Segui MXGP su:
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute
Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 info@studioocus.com DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Messora Foto Coordinator: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini Post Produzione: Fabio Principe WEBMASTER: Fabio Principe Responsabile attività social: Gianmarco Cicuzza CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Pizzighello Davide Messora,
FOTOGRAFIE: Davide Messora Fabio Principe Marco Crivellari Giuseppe Merigo In copertina YAMAHA YZ 250 F Ph. Davide Messora Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
Editoriale Eccoci qua dopo 4 gare di mondiale Motocross e la battaglia per il primato ad ora è ad appannaggio di soli 2 piloti: Antonio Cairoli e Tim Gajser. Herlings è ancora ai box e non si sa ancora quando ci sarà il suo rientro. Antonio e Tim ad Arco di Trento hanno fatto qualcosa di incredibile, le due più belle manche degli ultimi anni, tutti avete visto le immagini e l’unica cosa che si può dire è “cazzo che gasssss”. Gajser è stato perfetto non ha sbagliato niente e ha messo in seria difficoltà Cairoli, nella seocnda manche Antonio ci ha provato ma è caduto ma sinceramente ci sembrava al limite. Bisogna solo ringraziare questi due ragazzi hanno emozionato il pubblico sia a casa che quello presente a Arco. Nota stonata sono i distacchi abissali che hanno preso tutti quanti, Paulin nelle due manche è arrivato con 53 secondi sul groppone. Sicuramente i piloti alle spalle dei due battistrada non hanno il passo dei primi ma così è troppo e qualche pilota si deve fare un esame di coscenza. Top i nostri due giovanotti Alberto Forato e Mattia Guadagnini vincitori e leader nei rispettivi Euroepi, il nuovo che avanza e speriamo bene. Riparte anche la Supermoto con un Chareyre in grande spolvero. Ragazzi sempre gasssssssss a manetta e continuate a seguirci!!!
NUMERO 71
CONTENUTI
YAMAHA YZ 250 F MXGP 2019 Gp ARCO DI TRENTO SM Europeo Ottobiano
TEST Tester - Elia Sammartin - Testo e Foto Messora
YAMAHA YZ 250 F
Finalmente siamo riusciti a mettere le mani sulla piccola di casa Yamaha la 250. Il nuovo modello 2019 si migliora ancora rispetto al passato. Siamo andati a Mantova a provare la moto con il nostro tester Elia Sammartin. La pista Lombarda presentava il fondo molto secco e in alcuni punti era molto bucata terreno ideale per provare la duemezzo. Il nostro tester Elia Sammartin ha spremuto per bene la Yamaha per testare la bontà del progetto. Se Watson Gerts e Cervellin ottengono ottimi risultati nel mondiale vorrà dire che il progetto è buono. Queste le impressioni di guida del Nostro Elia Sammartin “Il feeling che ho avuto subito è stato ottimo fin dalle prime curve, la moto è leggera e ti da
fin da subito un senso di grande maneggevolezza. Mi sono trovato a mio agio con le dimensioni del serbatoio che a dispetto della concorrenza è molto più ingombrante ma è una sensazione che non avverti quando guidi, alcuni piloti si sono lamentati di questo particolare ma sinceramente io non ho avvertito questa problematica. Ho dovuto regolare la posizione di guida perché come era non riuscivo a trovare il feeling giusto ma una volta che ho sistemato tutto sono riuscito a guidare come piace a me. La moto è veramente maneggevole e l’avantreno ti dà una grandissima sicurezza soprattuto quando si vuole curvare dove non c’è l’appoggio la moto è molto precisa e si riesce a spingere forte perché hai la sensazione di avere sempre la moto stabile e sotto controllo. La sospensione con la taratura standard sui tratti
veloci e con molte buche si sono comportate in maniera perfetta e questo ti trasmette un grande senso di sicurezza e confort e ti consente di spingere perché non vanno in crisi facilmente. Il bilanciamento della moto è molto buono e questo insieme ad un ottimo pacchetto di telaio e sospensioni rende la moto stabile e precisa. Il motore ai bassi funziona molto bene, a Mantova giravo tranquillamente in terza marcia senza grossi problemi, questo significa che la moto ha un ottimo motore soprattutto a bassi regimi, mi sarebbe piaciute avere un po’ più allungo se facciamo un paragone con il 250 più performante sul mercato ovvero la KTM manca un pochino come potenza massima. A Mantova questa mancanza di potenza in alto si è fatta sentire diciamo che allunga poco e insistendo con la marcia mura un pochino. La centralina della moto si può programmare tran-
quillamente con l’app dal tuo telefono, la mappa che era inserito era quella per i fondi morbidi con poco grip e ho avvertito in alcuni punti della pista che interveniva tagliando la potenza e questa è una cosa che ho molto apprezzato. Ottimo l’accoppiamento delle plastiche e la costruzione della moto è ottima. Impianto frenante funziona bene anche dopo un utilizzo prolungato, le gomme di primo equipaggiamento mi sono piaciute. La frizione dopo alcune partenza ho notato che ha cominciato avere qualche problema. Posso dire che la moto è migliorata ancora rispetto ai modelli precedenti, i pro sono la maneggevolezza e il grande felling che avverti, unico piccolo neo forse la potenza massima.”
RACE
Testo Davide Pizzighello - Foto Messora
GP of TRENTINO
Lo sloveno in forza alla Honda ufficiale è il mattatore della prima tappa su suolo italiano. Cairoli sempre vicinissimo non può nulla. Prado in MX2, a punteggio pieno, cerca la tabella rossa. MXGP Fin dalle qualifiche si è capito che la sfida sarebbe stata interessante e divertente: il leader di campionato Tony Cairoli su KTM ufficiale RedBull Racing ed il suo diretto inseguitore Tim Gajser su Honda HRC hanno battagliato col coltello fra i denti per aggiudicarsi la pole position, che è andata allo sloveno. In gara 1 Cairoli strappa l’hole shot con una moto di vantaggio su tutti, inseguito da Alessandro Lupino su Kawasaki del team olandese Gebben Van Venrooy, Yamaha Wilvo di Gautier Paulin, quindi Ivo Monticelli Standing Construct KTM e quinto Tim Gajser. Cairoli prova subito la fuga, ma è cosciente del fatto che la pista sia congegniale a Gajser che sul duro è un pezzo da novanta, ed infatti al primo passaggio è secondo.
Iniziano così una serie di giri record per contendere la leadership tra Tony e Tim: i due girano sui medesimi tempi e solo dopo il 12esimo giro Cairoli sente il fiato sul collo. Staccato di appena mezzo secondo, Gajser nella parte finale fa paura! Gli ultimi 2 minuti sono al cardiopalma, giri record da una parte e dall’altra: passa Gajser, Cairoli non molla e resta attaccato al battistrada della Honda #243, ma non ce la fa a sorpassare l’avversario, il quale va a vincere di pochissimo. 1° Gajser, 2° Cairoli, 3° Paulin, 4° Tonus, 5° Monticelli, 6° Lupino, 7° Simpson, 8° Seewer, 9° Jasikonis e 10° Van Horebeek. In gara 2 è Gajser a prendere l’holeshot, poi Cairoli e Paulin. Lo sloveno tenta subito la fuga per non arrivare allo scontro diretto con Cairoli e guadagna subito 2,2”. A metà manche Tony cambia passo e fa segnare un tempo stellare con 1:46.061, affianca Tim e lo passa, Gajser sembra stordito, ma si riprende subito e, durante il passaggio 14, approfitta
di un tentennamento della Ktm #222 per affondare il colpo passando in testa. Durante gli ultimi 2 giri succede di tutto: Tony va al comando, Tim è lì a pochi millesimi, sono entrambi determinati ad ottenere il massimo dal GP d’Italia. Peccato davvero per Cairoli, che commette un errore mentre stava spingendo fortissimo, cade e chiude a 18”. Vince Gajser su Cairoli, quindi Paulin, Tonus, Jasikonis, sesto Monticelli, quindi Coldenhoff, Searle, Bogers e Lupino decimo. In campionato Cairoli pt. 191, Gajser 175, Paulin 142, Jasikonis 120, Van Horebeek 113. MX2 Prado fa segnare la pole position per la classe MX2: lo spagnolo in sella alla KTM ufficiale è in forma dopo lo stop per infortunio, che gli è costato 50 punti lasciati per strada saltando il GP d’Inghilterra. Proprio qui, al Ciclamino di Pietramurata, ha ottenuto lo scorso anno la sua prima vittoria assoluta, dimostrando feeling col tracciato.
Partenza a razzo per lo spagnolo che fa gara a se: dietro se la giocano il leader di campionato Thomas Olsen su Husqvarna Rockstar Energy Factory, partito male in decima posizione e finito in quinta, Tom Vialle su Ktm Redbull Factory Racing, il belga Jago Geerts su Yamaha del team Kemea e l’inglese Ben Watson suo compagno di team. Chiude al comando Prado, Geerts secondo e Vialle in terza piazza. In gara 2 è sempre Prado che parte davanti e se ne va; alle sue spalle Geerts, Watson, Olsen, Vialle e Jacobi su Kawasaki F&H si giocano i punti importantissimi per il prosieguo del mondiale. Vince gara 2 Prado, secondo Geerts e terzo Watson. Il podio di giornata vede spiccare Prado, secondo gradino per Geerts e gradino piÚ basso per Vialle. Per i nostri portacolori: Cervellin non ancora al 100% chiude decimo, Zonta diciottesimo, Lesiardo venticinquesimo. In campionato Olsen pt.170, Prado 150, Jacobi 147, Watson 129, Geerts 107.
Race testo Davide Pizzighello e foto Davide Messora
Gp of NETHERLANDS
n scena sulla sabbia di Valkenswaard, in Olanda, il nostro orgoglio siciliano vince qualifiche, gara 1 e gara 2, ottenendo così la terza vittoria di GP su tre disputate.
MXGP: Il portacolori del team De Carli in sella alla KTM ufficiale fa registrare il miglior tempo nelle qualifiche, evento che gli regala la pole position al cancelletto di partenza, suo pezzo forte; il siciliano è determinato fin dallo hole shot, che fa suo. Tony Cairoli sa bene che deve mettere più punti possibile nel cassetto, approfittando dell’assente, e padrone di casa, Jeffrey Herlings, ancora convalescente per la frattura al piede, ma presente in pista per rilasciare qualche intervista. Dicevamo: hole shot per Cairoli, che viene scavalcato da un sorprendente Max Anstie (su KTM del team Standing Construct) e terzo posto per Tim Gajser su HRC, rivale diretto di Cairoli per la lotta al titolo, che però cadrà al quinto giro per poi rimontare fino ad una buona settima posizione, che però,
di fatto, lo taglia fuori dalla sfida per la vittoria del GP. All’ottavo giro cade anche Anstie per via della sabbia insidiosa e molto stancante: di fatto lascia Tony indisturbato a condurre in solitaria e quindi vincere gara 1. Chiude secondo Clement Desalle su Kawasaki ufficiale del team Monster Energy e terzo Gautier Paulin su Yamaha Wilvo. Quarto il lituano Arminas Jasikonis su Husqvarna Factory, diretto da Kimi Raikkonen, e quinto Jeremy Van Horebeek, quasi appiedato fino ad un mesetto fa e pronto a domare la Honda del team francese SR. Peccato per Ivo Monticelli su KTM e compagno di squadra di Anstie che è caduto inseguendo un piazzamento nei primi 5 della top class e chiudendo 18°. Alessandro Lupino chiude 32° su Kawasaki. Gara 2 si apre esattamente come gara 1, con un super Cairoli che conquista l’hole shot, ingrana un’altra marcia e se ne va indisturbato inanellando giri veloci uno dietro l’altro. L’unico che può tenere quel ritmo, ma sempre inseguendo, è lo slo-
veno Tim Gajser che porta la sua Honda ufficiale a chiudere ad 1.461 secondi dal leader di campionato. Terzo posto sotto la bandiera a scacchi per Van Horebeek, quindi Jasikonis e quinto Desalle, che guadagna il secondo gradino del podio del GP d’Olanda precedendo Gajser. Le dichiarazioni di Cairoli dopo la fine di gara 2: “La gara è andata molto bene, sono contento per la vittoria del Gran Premio. Avevo dei problemi alla spalla ma la situazione è migliorata nel corso della giornata, non sono ancora al 100% ma è bastato per fare la differenza.” In campionato troviamo Cairoli con 147 punti, Gajser 125, Desalle 103, Paulin 102, Van Horebeek 102. MX2: Il ritorno di Jorge Prado con la sua KTM RedBull ufficiale annuncia fin dalle qualifiche che il re della classe MX2 ha fame di vittoria. Prado parte bene in gara 1 ed indisturbato va a vincere davanti a Thomas Kjer Olsen su Husqvarna Rockstar Energy Factory Racing, leader del mondiale, e quindi terzo
il tedesco Henry Jacobi su Kawasaki del team F&H. In gara 2 Il solito Prado parte a razzo e fa gara a se, alle sue spalle il belga Jago Geerts su Yamaha del team Kemea Monster Energy e terzo il danese Olsen. Vincitore di giornata a punteggio pieno è Prado, secondo Olsen, che mantiene però la tabella rossa di leader del mondiale, e terzo gradino del podio per Geerts. In campionato Olsen vanta 136 punti, Jacobi 113, Vlaanderen 107, Prado 100, Watson 95. WMX: In scena anche le donne del mondiale motocross per la prima prova, però con una grandissima assenza, quella della sei volte campionessa del mondo Kiara Fontanesi, ancora convalescente e quindi non al 100%. Vince il GP Verstappen, seconda Van De Ven e terza Papenmeier, tutte su Yamaha.
Race testo Davide Pizzighello e foto Davide Messora
Gp of GREAT BRITAIN
Dopo aver “sbancato” in Argentina, Tony Cairoli si ripete anche in Inghilterra: il pilota siciliano in sella alla KTM del team De Carli vince in Gara 1 a Matterley Basin e porta a casa un secondo posto in Gara 2. Sul podio troviamo anche Tim Gajser e Gautier Paulin.
MXGP Sul terreno duro e bucato di Matterley Basin va in scena un bel duello tra i due protagonisti di questo inizio di mondiale motocross, Cairoli e Gajser: Tony parte velocissimo in gara 1 seguito a ruota da Tim che, subito con il coltello tra i denti sul duro (terreno che predilige), attacca dopo soli quattro minuti di gara e passa al comando. A metà gara uno spettacolare crash vede Tim catapultato dalla sua Honda HRC, costringendolo all’inseguimento: Tony ringrazia e va a vincere la manche, guadagnando punti importantissimi in campionato, davanti a Gautier Paulin, su Yamaha Wilvo, e Gajser. Monticelli crolla in 15esima posizione e Alessandro Lupino cade, finendo in ultima piazza.
In gara 2, stessa partenza da manuale di Tony Cairoli con la sua KTM che “mette le ali”: come successo in precedenza, Gajser si attacca al posteriore e sorpassa il nove volte campione del mondo. Lo sloveno, questa volta senza errori, va a vincere gara 2 con poco più di un secondo di vantaggio su Cairoli, che inserisce il turbo nell’ultimo giro, ma non ce la fa a passare in testa: sarebbe stato bello se Tony avesse iniziato a spingere forte a -2 giri dalla fine… avrebbe vinto? In ogni caso, nel dopo gara, Tony esterna la sua felicità per la vittoria di giornata su una pista veloce e difficile, con la paura di farsi male dopo la caduta del sabato. Proprio in tema di infermeria, i grandi assenti Herlings e Febvre rendono le cose più facili ai primi due del mondiale per quanto riguarda la vittoria finale. Alle spalle dei fuggitivi troviamo il francese Gautier Paulin su Yamaha a quasi un minuto di distacco, dato significativo sul ritmo imposto della testa del gruppo. Monticelli chiude decimo con una buona prova, Lupi-
no tredicesimo e Bernardini venticinquesimo. MX2 Con il campione in carica Jorge Prado fuori per un infortunio alla spalla, via libera agli inseguitori. A vincere sul tracciato inglese è Thomas Kjer Olsen su Husqvarna Rockstar Energy Factory Racing: dopo aver vinto entrambe le manche si proietta in vetta al campionato con 94 punti, 16 in più del tedesco Henry Jacobi su Kawasaki del team F&H che chiude con un secondo ed un terzo posto, lanciando un chiaro messaggio di sfida allo spagnolo. Il giovanissimo pilota KTM Tom Vialle, gran sorpresa di questo weekend con due partenze a razzo, chiude con un terzo ed un quarto posto che gli valgono il 3° gradino del podio a fine giornata. Quarto Calvin Vlaanderen su Honda HRC, quinto Ben Watson su Yamaha Monster Energy. Chiude settimo il nostro Michele Cervellin su Yamaha SM Action dopo un ottimo quinto posto in gara 1. Attardati invece Joakin Furbetta, 24° su Husqvarna, e Morgan Lesiardo, 28° su KTM RACESTORE MX2 MAX BART .
EMX 250 Trionfo per il nostro portacolori Alberto Forato su Husqvarna, che vince entrambe le manche, nelle quali si segnala una novità, cioè la presenza in pista anche dei piloti dell’europeo 250. Sul secondo gradino del podio sale il francese Rubini su Honda e gradino più basso conquistato dall’olandese Van De Moosdijk. EMX2T Per la classe due tempi vince il gran premio di casa Brad Anderson su KTM, alle sue spalle il ceco Kovar su Gas gas e terzo il sanmarinese Andrea Gorini su Yamaha.
EUROPEO SM ROUND 1
Race testo Davide Pizzighello - Foto Messora
Il ritorno del marziano e di una super TM. Thomas Chareyre su TM trionfa davanti alla Honda di Elia Sammartin ad Ottobiano round d’apertura dell’Europeo Supermoto Pista South Milano, Ottobiano (PV), 14 aprile 2019. La prima tappa delle cinque previste dell’ European SM Championship ha visto trionfare il francese sei volte campione del mondo Thomas Chareyre che, alla guida della TM Factory, ha dominato entrambe le manche della classe S2. La pioggia non ha graziato i rider in pista ma non ha impensierito i numerosi spettatori che si sono gustati derapate e staccate al limite, comodamente seduti in tribuna coperta da dove si vede il tracciato nella sua totalità. I nostri portacolori hanno avuto un buon debutto con Sammartin (Honda Phoenix Racing Team) finito secondo davanti al francese Nicolas Cousin (Phoenix Racing Team Honda), ottavo Diego Monticelli (TM Factory Team), quattordicesimo Gioele Filippetti (Birba Racing TM), diciottesimo Giò Bussei (SBD Racing TM) e ventesimo Michael Vertemati (Vertemati Factory Team). In gara 1 holeshot per il tedesco Markus Class (Phoenix Racing Husqvarna) davanti a
Chareyre e Sammartin, ma in fondo al rettilineo di partenza scivolata di Class, ne approfitta Chareyre che prende la testa del gruppo, seguito dal vicentino Sammartin e dal pilota del TMS Motorsport, Milan Sitniansky. Class riparte nelle ultime posizioni ma ha presto raggiunto il centro del gruppo con una gran rimonta. Thomas ha condotto la prima manche fino a chiuderla vittorioso dopo 12 giri davanti al ceco Pavel Kejmar (Degasoline Motorsport TM), Elia Sammartin, Simon Vilhelmsen (Vermeservice Husqvarna), Milan Sitniansky (Tuning Motorsport Honda), Gioele Filippetti. In gara 2 è ancora Chareyre che questa volta non sbaglia la partenza e fa gara a sé nonostante la pista bagnata dalla forte pioggia,alle sue spalle Nicolas Cousin, Elia Sammartin, Markus Class e gli italiani Gioele Filippetti e Diego Monticelli. Dopo qualche passaggio cadono nella parte di sterrato Kejmar e Giovanni Bussei, mentre al comando il campione in carica continua a guadagnare secondi, finendo per tagliare il traguardo in solitaria davanti a Nicolas Cousin, Markus Class, Elia Sammartin, Diego Monticelli e il progressivo Sitniansky. In campionato Thomas Chareyre parte col piede giusto e mette in tasca la prima vittoria assoluta risultato di due
manche perfette nonostante il meteo avverso ed una pista molto tecnica e spettacolare, adatta a divertire pubblico e piloti In classe S2 Lites Cup si aggiudica questo primo round assoluto l’asiatico Simon Vilhelmsen (Vermeservice Husqvarna) davanti al ceco Erik Provaznik (Region Racing CZ Yamaha), lo svizzero Raul Tschupp (TM Andorra), il tedesco Jannik Hintz su Husqvarna e il finlandese Eero Madisson su KTM. Infine la neonata Junior Cup, riservata ai giovani piloti di età inferiore ai 21 anni, ha visto la vittoria del tedesco Jannik Hintz su Husqvarna con un secondo ed un primo posto davanti allo spagnolo Jaume Gaya (Suzuki Grau). Il prossimo appuntamento con il Campionato Europeo S2 Supermoto sarà a Busca, sempre in Italia, sabato 18 maggio 2019.