XINSIDEMAGAZINE.COM Numero 56
KTM250 EXC TPI - 300 MXGP 2017
Russia - Lombardia
Ca Len dar 2017 Giorgia MX
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Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell’ Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purchè con obbligo di citazione della Testata Il contenuto di quest’opera, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze o per un uso improprio delle informazioni contenute. Gli Autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti di qualsiasi natura o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute
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Via della Taccona 27/A, - 20900 Monza (MB) Italia Tel: +39 039 325106 - Fax: +39 039 325107 info@studioocus.com DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Messora Foto Coordinator: Riccardo Tagliabue DIREZIONE ARTISTICA: Cristina Balestrini Post Produzione: Fabio Principe WEBMASTER: Fabio Principe Responsabile attività social: Gianmarco Cicuzza CONTRIBUTORS: Fabio Principe, Davide Messora, Elisa Brambilla Valeria Farruggio FOTOGRAFIE: Davide Messora Domenico Mussillo Fabio Principe Marco Crivellari In copertina motore KTM EXC TPI Ph.KTM Numero Registro Stampa N° 563 Decreto Presidente Tribunale Novara del 27/05/2013
EDITORIALE
Questo mese nell’editoriale cercheremo di non fare errori! Molti lettori ci hanno scritto facendoci presente il problema, questo vuol dire che viene letta la nostra rivista! Ottobiano MXGP di Lombardia che ha preso il posto di Maggiora, non vogliamo dilungarci se era meglio una location o l’altro ma vogliamo precisare che il pubblico ha risposto presente e un certo Antonio Cairoli ha fatto tutto quello che ha potuto per rendere il Gp uno spettacolo unico. Il caldo 44° sabato 40° domenica hanno reso Ottobiano un inferno per tutti piloti, pubblico e noi fotografi. Un caldo così me lo ricordo in Bulgaria al mondiale Supermoto. Tornando a Ottobiano la gara ha regalato un’emozione dietro l’altra Cairoli ha letteralmente “cotti e magnati” come ha scritto sulla tabella il suo meccanico i suoi avversari nessuno ci è riuscito neanche il mago della sabbia Herlings che nella seconda manche ci ha provato ma anche lui ha alzato bandiera bianca, tanto da non riuscire a salire sul podio. Ora i punti di vantaggio sono 67 e da ora in poi si può pensare...di vincere il non mondiale Buona lettura a tutti Gass a manetta come sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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CONTENUTI MXGP 2017 Lombardia - Russia SM World Championship KTM 2 Stroke
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LOMBARDIA
Testo e Foto Davide Messora
Ottobiano entra nel mondiale a sostituire un circuito leggenda come Maggiora, tutti ormai sanno le vicissitudini dell’impianto Novarese e l’ultima notizia uscita sui giornali è la decisione da parte della procura di procedere all’abbattimento delle strutture esistenti. Non vogliamo soffermarci tanto su questi problemi ma ci dispiace che dopo pochi anni il circuito torni a essere preda di incuria ed erbacce. Roberto Gualini patron di Ottobiano insieme a Stefano Avandero hanno unito le forze per mettere insieme uno spettacolo unico. La pista pavese si è rifatta il trucco, nuovi colori per tribuna e strutture, il bar ristorante rifatto e la pista disegnata appositamente per il mondiale e non solo durante il fine settimana sono scesi in pista anche i due Europei più importanti 125 e 250. La questione pubblico nella giornata di sabato ci ha fatto temere che sarebbe stato un flop ma domenica gli appassionati hanno preso d’assalto le tribune naturali e sono stati oltre 15.000 gli spettatori presenti. Come spesso è avvenuto le gare in Italia ha sempre un sapore particolare, vuoi che una buona parte dei Team abita a casa nostra e non parliamo delle aziende di settore, il paddock sembra un formicaio di gente che si sposta a destra e a sinistra tra una presentazione o una sessione di autografi, dobbiamo ammetterlo i Gp d’Italia sono una figata pazzesca. Certo il fascino di Maggiora ci ha regalato qualcosa in più ma la gara di Ottobiano il Gp della Lombardia non è stato di meno. In questo undicesimo appuntamento rientro il campione in carica Tim Gajser, lo sloveno che ha saltato la
Russia per un problema si è allenato poco e sul fondo duro della sua pista di Makole e tornare in gara sulla sabbia di Ottobiano non è certo una passeggiata ma Gajser non si è risparmiato. Tm sostituisce Samuele Bernardini che ha deciso di farsi operare il prossimo 7 luglio al ginocchio infortunatosi in Germania, al suo posto fino alla fine della stagione con opzione per il 2018 il pilota svedese Anton Gole. Nella lista degli infortunati esce Shaun Simpson, ma purtroppo il fine settimana dell’inglese si ferma alla partenza della manche di qualifica dove in una caduta di gruppo si procura la rottura del polso. Il fondo sabbioso di Ottobiano assomiglia molto a quello delle piste del Belgio, più si gire e più diventa difficile e bucata e se sommata al caldo asfissiante possono chiamarlo inferno. Le prove libere vedono Antonio Cairoli compie 4 giri e fa segnare il miglior tempo, incredibile come un pilota nel giro di pochi giri riesce a capire dove mettere le ruote ed essere più veloce di tutti gli altri. Herlings e Paulin sono vicinissima a pochi centesimi e subito si è capito che sarebbe stato un grandissimo fine settimana. Antonio Cairoli nelle time practice ha di nuovo fatto 4 giri ma questa volta ha rifilato 8 decimi a Herlings. La manche di qualifica è stata spettacolare, al via Antonio parte malissimo e alla prima curva è in fondo al gruppo, in testa invece spunta il giallo Suzuki di Armis Jasikonis, il gigante sotto gli occhi attenti di Stefan Everts scappa via nella prima parte di gara, Paulin cade Herlings non trova il ritmo ma da dietro un pi-
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lota vestito di blu Italia con il numero 222 comincia la sua lenta rincorsa verso la vetta. Antonio sorpassa uno dopo l’altro i suoi avversari fino ad arrivare al secondo posto e tutti credevano che si sarebbe accontentato e invece non è stato così. Cairoli ha raggiunto e superato Jasikonis. Si chiude la prima giornata con negli occhi un’altra grandissima prestazione dell’otto volte campione del mondo. Domenica mattina ci si sveglia sotto il diluvio universale, un classico temporale estivo ma che non serve neanche a rinfrescare e abbassare la temperatura, siamo sempre nel cuore della Pianura Padana e l’umidità ti uccide sei sempre sudato anche stando fermo, la lancetta del termometro si è fermata ai 40°. Cairoli cambia posizione al cancello, in qualifica ha scelto il primo posto tutto interno, Antonio si piazza al centro e questa volta non sbaglia e alla prima curva è al comando. Tony con un ritmo incredibile guidando in modo pazzesco, Herlings ci ha provato a tenuto duro per alcuni giri ha tenuto il passo e ha provato ad affiancarlo ma Tony ha lanciato un’occhiata che ha gelato l’o-
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landese. Da quel momento Herlings ha perso terreno e Cairoli ha potuto vincere in solitaria. Paulin ha chiuso in terza posizione Seconda manche ancora più bella e combattuta tra i due piloti ufficiali KTM Cairoli e Herlings. I due sono partiti subito fortissimo e con un ritmo da paura hanno preso il largo, Antonio dava l’impressione di poter tenere a bada l’olandese. Jeffrey però non si è fatto intimorire e riesce a passare in testa. Herlings spinge come un matto per cercare di prendere del vantaggio ma alle sue spalle Antonio non ha fretta studia il suo avversario e quando lo vede in difficoltà fisica lo attacca e torna in testa. Cairoli batte giri veloci uno dopo l’altro fino ad arrivare ad avere oltre 25 secondi di vantaggio, Herlings è in difficoltà ha speso tutte le sue energie per tenere testa a Cairoli ed arriverà alla fine stravolto e non andrà neanche sul podio.
Tony vince e la sua felicità è contagiosa per il pubblico che sotto il podio esulta insieme al siciliano. Sul terzo gradino del podio sale Max Anstie. Dopo la gara in conferenza stampa dopo una domanda di un collega Antonio se la prende con i media che danno pochissimo spazio al Motocross, dura presa di posizione da parte dell’otto volte Campione Del Mondo ma sicuramente la sua uscita non troverà riscontro infatti lunedì nessun giornale o televisione ha parlato della vittoria di Antonio come tutti ben sanno sono i soldi che dettano le regole del mercato ed a oggi il motocross non ha ancora questo potere.
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GP mxgp RUSSIA
Testo e Foto Davide Messora
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Dalla Russia con amore si intitolava un famoso film ma nel 2017 potremmo ridefinire il titolo con Dalla Russia con l’acquazzone! Si torna in Russia dopo molti anni, Orlyonok sul Mar Nero a due passi da Sochi dove sono andate in scena le Olimpiadi Invernali e dove si disputa il Gp di Formula 1, tutti pensavano di trovare strutture all’avanguardia ed invece ci sembra di essere ripiombati nell’epoca comunista. Per quanto riguarda la pista e le strutture del circuito non si può dire niente, il tracciato è veramente bello e molto tecnico, è fuori dalla pista che ci si trova a confronto di una realtà “diversa” dalla nostra, ma per il futuro sapremo che cosa ci aspetta. Nella gara russa purtroppo perdiamo due piloti per infortunio Valentin Guillod e Jeremy Van Horebeek tutti e due con una rottura della mano. Il sabato sotto un bel sole è stato Arnaud Tonus ha vincere la manche di qualifica, Cairoli chiude al terzo posto ma senza forzare su di un fondo che non è proprio il suo preferito. Nella serata di sabato il tempo meteorologico ha cominciato a farci capire che cosa ci sa-
rebbe toccato il giorno dopo. Domenica mattina la pioggia fa la sua comparsa sulla pista, la direzione gara decide di spostare la manche dell’Europeo 300 facendo scendere in pista per prima la Mx2 e la MXGP che hanno disputato il warm up. Alla fine delle due prove il fondo era perfetto ma il peggio doveva ancora arrivare. A pochi minuti dalla partenza della prima manche della MX2 si è abbattuto in finimondo. Alcuni punti della pista si sono strasformati in laghi, i piloti della MX2 non si sono tirati indietro Jeremy Seewer è perfetto non commette nessun errore e vince la manche, la tabella rossa
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Paul Jonass non è proprio a suo agio e chiude al sesto posto. La pioggia lascia il posto al fango, la MXGP entra in pista con le condizioni della pista al limite del praticabile. Cairoli parte in testa e questo è un grande vantaggio, i piloti a centro gruppo già alla fine del primo giro passano davanti alla pit lane senza occhiali. Antonio tiene la testa della gara per 9 giri ma poi deve lasciare il passo ad uno scatenato Herlings che sembra a suo agio nel fango russo, Tony non cerca a tutti i costi di tenergli testa e si porta a casa un ottimo secondo posto. Terzo Clement Desalle che dopo una brutta partenza è riuscito a recuperare tante posizioni in condizioni davvero proibitive. Gara 2 il sole torna a splendere ma la pista è sempre in condizioni pessime, davanti alla pit lane bisogna essere fortunati e non cadere perché si rischia di rimanere intrappolati. Al via Febvre e Desalle sono strepitosi e prendono la testa della gara, il francese sembra essere in palla guida senza risparmiarsi e sembra lanciato verso la vittoria di manche che gli manca da molto tempo. Febvre però non ha fatto i conti con i doppiati e quando si trova sulla sua strada un certo Herlings che su una delle salite rimane piantato e Febvre tampona
l’olandese, diciamo che in tutto il circuito si era formata una sola traiettoria dove poter mettere con sicurezza le ruote e Febvre non ha ragionato e ha commesso un errore che gli è costata la vittoria. Desalle ringrazia e vince manche e Gp il secondo di fila dopo la Francia. Febvre all’arrivo si scaglia contro chiunque indossi una maglia KTM secondo il pilota Yamaha Herlings lo ha ostacolato apposta. Herlings sale sul podio in seconda piazza e terzo Paulin. Antonio Cairoli è quinto assoluto ma sempre e comodamente in testa al campionato
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KTM EXC TPI
THE NEW ERA OF 2 STROKE KTM introduce l’inizione sui modelli 250 - 300 2 Tempi
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Ponte Nossa Bergamo a due passi dalla sede di KTM Italia dove si è svolta la prova delle nuovissime e tanto attese 2 tempi a iniezione. Angelo Crippa grande capo di Ktm Italia ha introdotto questa moto come l’invenzione del secolo, l’iniezione è stata inserita sui modelli 250 e 300 ed è un passo avanti tecnologico importante sia come emissioni che come prestazioni. Grazie all’iniezione ora i due tempi potranno entrare nell’omologazione europea sulle emissioni. Crippa ha anche illustrato gli investimenti che Ktm sta facendo e farà nei prossimi anni per aumentare i volumi di vendita. 200.000 moto prodotte a livello globale e 140 milioni di euro di investimento. Ktm è ancora leader in Italia nel segmento anche se c’è stato un caldo di vendite dovuto anche alla mancanza del prodotto 2 tempi da gennaio a oggi. Il progetto dell’iniezione sui 2 tempi è nato nel 2004 ed ha assorbito una quantità di risorse enorme per portare a termine il progetto. Il primo prototipo con l’iniezione non era performante e aveva delle problematiche di affidabilità e grazie alla collaborazione con l’università di Graz si è arrivati alla realizzazione di questa moto. Dal 2014 in poi si è andati a lavorare di fino per arrivare ad avere le stesse prestazioni di un motore a carburatore. Da un punto di vista tecnico il motore è molto complesso, e la prima cosa è stata mettere gli iniettori sul cilindro e far si che la lubrificazione della valvola selenoide che entra nel corpo farfallato andasse a lubrificare tutte le parti del motore. La lubrificazione che avviene tramite l’aria e i gas di aspirazione vanno a lubrificare la parte inferiore dell’albero motore e cuscinetti di banco e la biella
e dopodichè con la risonanza dei gas va a lubrificare la parte superiore. Il problema è stato quello di capire dopo posizionare l’entrata dell’olio del miscelatore e nebulizzarlo insieme alla benzina e grazie alle lamelle. Con la vibrazione e l’apertura delle lamelle si riesce a nebulizzare l’olio che andrà a lubrificare tutte le parti. Il Mix benzina e olio e avviene direttamente nel cilindro. Nel serbatoio dell’olio ci stanno circa 700 gr che per un uso racing equivalgono a circa 5 pieni. Nel caso di rottura del tubo che porta l’olio dal serbatoio al corpo farfallato la centralina motore va in protezione e la moto si ferma. La sensoristica che troviamo su questa nuova moto è identica a quella che è presente sui 4 tempi. Per capire quanto Ktm è stata attenta nella valigetta che viene consegnato al cliente viene fornito un cablaggio connetto la spina e il miscelatore fa tre cicli di spurgo dell’aria e questo serve nel caso che venga sostituito il cilindro e per far si che non si verifichi il grippaggio per aria presente nel tubo. La differenza con il vecchio 2 tempi dove si faceva la manutenzione in casa è sempre la stessa ma con una parte elettronica in più, il cliente si deve ricor-
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dare che la moto ha tutto una serie di sensoristica in più. Ktm mantiene la semplicità del 2 tempi ma con qualcosa in più. La centralina è stata sviluppata ad hoc per questi modelli con una strategia i controllo dedicato e una costruzione semplice sviluppata da Continental. La cosa eccezionale di questa moto è la possibilità di partire dal mare e arrivare in montagna senza pensare alla carburazione e anche nelle giornate calde non bisogna preoccuparci di niente. La vera rivoluzione di questo motore è il posizionamento degli iniettori sul cilindro nella zona dei condotti di aspirazione posteriori e questa idea è venuta fuori grazie alla collaborazione con l’università di Graz. Il corpo farfallato è da 39 mm prodotto da Dellorto. Sotto il serbatoio troviamo quell’olio, il tappo si trova dietro al canotto dello sterzo, il tappo presenta una chiusura di sicurezza, il tubo passa all’interno del trave e arriva al serbatoio. Ktm consiglia l’uso di olio Motorex e sconsiglia quelli pre miscelati, tipo quelli degli scooter. Grazie all’iniezioni i consumi sono stati ottimizzati.
Dopo le spiegazioni tecniche di Arnaldo Nicoli e Paolo Fabiano con il nostro tester Elia Sammartin siamo scesi in pista per provare i due nuovi gioielli 250 e 300. Abbiamo potuto provare le due versione della 250 e 300 sia la standard che la versione six days, modello con una dotazione di serie più ricca rispetto alla versione base. Il feeling con le due moto è molto simile tra le due cilindrate, un piccolo problema che ho avvertito su entrambe è stato con il freno posteriore, nella mia guida mi piace molto la frenata aggressiva e sui nuovi Ktm dovevo insistere molto sul pedale. La frizione idraulica mi è piaciuta molto su entrambe le moto sempre precisa, il confort che si avverte saliti in sella è ottimo e anche la posizione manubrio sella pedane è molto confortevole. Le moto sono molto simili come assetto, nella pista dove abbiamo provato la moto mi sarebbe piaciuta più una taratura più dura, sicuramente in una linea o sul un tratto più tecnico la taratura così morbida avrebbe sicuramente dato una mano. Mi è piaciuta molto la risposta al gas del 250 molto progressivo e lineare secondo me ad un utente amatore che prova a fare enduro per le prime volte questa 250 ti aiuta veramente tanto. Il 300 ha un motore molto corposo e a rispetto della versione a carburatore la moto è migliorata moltissimo. Unico neo rispetto al vecchio modello mi sembra
che spinga un po’ meno agli alti regimi bisogna lavorare di più con il cambio e insistere meno sulla marcia ma la moto guadagna molto quando si trova il brutto perché è più facile usare il gas. Abbiamo usato le moto con due differenti gommature per la standard gommata Maxis la Six Days e la Factory con Metzeller. Nella pista
dove abbiamo provato la moto dove era poco bucato e alcune zone erano bagnate e altre molto asciutte mi è piaciuta molto la Maxis, Metzeller ti da subito un ottimo feeling ma la gomma anteriore Maxis mi ha fatto una buonissima impressione. Le moto sono molto facile da usare per come funziona il motore sembra di guidare una
moto elettrica e questa caratteristica per un utente amatoriale può essere un plus valore. Ho apprezzato la differenza delle due mappe, la soft ti aiuta molto sul viscido la mappa hard nelle zone dove si può spalancare il gas veramente molto reattiva. Pregi e difetti di entrambe le moto, le sensazioni di guida sono molto simili tra loro, ho apprezzato la gestione della potenza, ho provato a lavorare con i click della forcella e si sentono le regolazioni la parte che non mi è piaciuto sono il freno posteriore e che la moto mura abbastanza in fretta. A me è piaciuto moltissimo la 250 che rispetto allo scorso anno è migliorata notevolmente.
Testo Davide Messora Foto Davide Messora -Marco Crivellari - Domenico Mussillo
SUPERMOTO WORLD CHAMPIONSHIP
FUOCO AD ALBAIDA Il caldo spagnolo fa da sfondo al primo round del mondiale Supermoto 2017
CHAREYRE vince in Spagna Lasciamo per un attimo il Campionato Europeo Supermoto per tuffarci nel Mondiale, Prima prova di solo due per questo 2017. Il teatro è Albaida in Spagna a due passi da Valencia, il caldo torrido è il protagonista che non ha dato tregua a piloti e addetti e ai lavori. Il circuito di Albaida è un’ottima struttura con un tratto in fuoristrada ricavato da una parte della pista di Motocross unico problema la difficoltà nel trovare punti dove cercare il sorpasso se non con manovre limite. La formula per questo 2017 sono tre manche dove in gara tre la prima fila viene retrocessa in terza con l’inversione, cioè il pilota che detiene la pole dovrà partire dalla nona posizione, formula simile alla SBK che avrebbe dovuto aumentare la spettacolarità anche se così non è stato. 20 piloti iscritti a questo primo appuntamento mondiale, solo sei di questi si possono dire piloti da mondiale che possono aspirare alla vittoria, se in più si somma che la seconda e ultima gara di campionato viene corsa in Colombia si può capire perché molti piloti non partecipano. Il detentore del titolo Thomas Chareyre è il favorito anche per questa stagione
e sicuramente dopo lo stop in Grecia nell’Europeo vorrà sicuramente rifarsi. Oltre a Thomas e Monticelli suo compagno di squadra e i due piloti SWM Schmidt e Borella altri due pilota possono cercare di portarsi a casa l’ambito trofeo, Markus Klass e Lukas Hoellbacker che in sella alle loro Husqvarna possono
cercare di dire la loro. I primi a scendere in pista e assaggiare l’asfalto bollente sono stati i piloti del Campionato Europeo solo asfalto, novità assoluta in ambito internazionale che ha preso lo spunto dagli ottimi risultati nel campionato Italiano, folto il numero di pilota Italici. Il tratto di asfalto di Albaida è molto corto e i migliori piloti gi-
ravano sono i 34 secondi. Thomas nelle prime prove libere usa la sessione per cercare il giusto feeling e l’assetto, con una sezione in sterrato molto tecnica e soprattutto lunga non si può sbagliare la taratura delle forcelle e del mono. Chareyre risulta il piÚ veloce in pista ma Schmidt lo tallona da vicino e sono solo 112 centesimi a dividere il francese dal tedesco. Terzo Diego Monticelli che dopo la vittoria in Grecia sembra un pilota trasformato e anche nel campionato Italiano ha ottenuto grandi risultati. Borella solo sesto autore di diverse scivolate senza conseguenze ma che non gli hanno permesso di trovare il giro giusto. Nel secondo turno di prove libere Thomas abbassa
Foto in alto: Lukas Hoelbacker Foto al centro: Thomas Chareyre Foto in basso: Partenza gara 3
il miglior tempo di quasi 2 secondi, dietro il campione della TM Luks Hoellbacher ma con un distacco di più di 8 decimi. I tempi sul giro incominciano a diminuire per tutti la pista diventa sempre più gommata e lo sterrato diventa meno scivoloso anche se la polvere infastidisce i piloti. Le qualifiche hanno visto Thomas faticare più del previsto per strappare la pole position a Markus Class, di solito il pilota francese compie pochi giri giusto quelli per buttare lì il tempone e poi conservare le gomme in vista della gara, sono stati ben 14 i giri compiuti da Thomas e la pole è venuta fuori solo al 12°. Dietro a Class l’austriaco Hoellbacker che chiude la prima fila. Schmidt solo quarto ed è rientrato sotto la tenda molto arrabbiato per non essere riuscito ad partire in prima fila, a chiudere il gruppo dei migliori 5° Monticelli e 6° Borella, il terzo italiano in pista Gianola ha chiuso 19° a oltre 5 secondi dalla pole position. Per la giornata di domenica organizzazione e direzione gara hanno deciso un programma di gare molto stretto con la partenza della terza e ultima manche alle 14, decisione presa abducendo al problema caldo e pubblico che non sarebbe rimasto a vedere la gara nel pomeriggio. Sinceramente visto il gran caldo non è stata una grande decisione far correre i pilota a mezzogiorno e se sommiamo il poco pubblico presente non è stata una gran mossa. Come negli ultimi anni la supermoto anche se è scarsa di piloti di livello e il pubblico scarseggia lo spettacolo che si vede in pista è di ottimo e livello e divertente e adrenalinico. In gara 1 Thomas Chareyre non è preciso al via e deve tener duro alla prima staccata per tenere testa a Class, nelle retrovie ottima partenza di Borella
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che riesce a stare tutto interno e scavalcare diversi avversari, purtroppo Eddy non riesce a tenere il passo dei primi e finirà al sua manche in sesta posizione. Thomas come spesso è successo in questi ultimi anni cerca di scappare, ma Chareyre è il migliore pilota al mondo e si vede anche nella condotta di gara. Nei primi giri cerca di strappare e prendere vantaggio, nella parte centrale amministra e da l’impressione a Class di poter tornare sotto e impensierirlo e nel finale altro cambio di ritmo e vittoria con margine. Terzo un ottimo Diego Monticelli che è riuscito a guadagnare una posizione rispetto alle prove, Marc Schmidt è stato autore di una prova opaca con due cadute che lo hanno tolto dalle posizioni di vertice e ha concluso solo quinto. Thomas Chareyre in gara 2 non sbaglia in partenza e con tranquillità alla prima curva è già in testa, Hoelbacker non sbaglia e surclassa Class e si porta in seconda posizione, i due alfieri di Husqvarna si gettano all’inseguimento di Chareyre e verso metà gara arrivano molto vicini al francese che dopo essersi voltato un paio di volte Tom ha girato la manopola del gas di 180° ed ha salutato i due inseguitori. Marc Schmidt anche in questa seconda manche non ha brillato, non ha trova-
to il passo per cercare di rimanere attaccato ai primi tre, Monticelli non ha saputo replicare la bella prima manche e si è dovuto accontentare del 5° posto. Arriviamo alla terza e ultima manche dopo la prima fila viene spostata in terza e la pole position parte in nona posizione. Parlando con Thomas prima della manche era preoccupato sul fatto che è molto difficile superare sulla pista di Albaida e la fase della partenza diventa importantissima. Per la terza manche in pole Schmidt che prende subito la testa della gara inseguito da Monticelli che gli fiata sul collo. Chareyre dalla nona posizione parte come una fionda e già alla seconda curva sopravanza tre suoi avversari, al secondo giro affonda il sorpasso prima su Borella e poi Gimenez, al terzo passaggio Monticelli da strada al suo capo squadra e in un attimo è già alle spalle di Schmidt. Thomas ci prova ad attaccare il tedesco della SWM per ben 14 giri ma Marc non sbaglia e chiude tutte le porte. Chareyre ci ha dato l’impressione, poi confermata da lui dopo la gara, di non affondare il sorpasso e non rischiare di buttare al vento la gara. Sotto la bandiera a scacchi Schmidt e SWM colgono la prima vittoria nel Mondiale Supermoto e grazie a questo risultato Marc si porta a casa il secondo gradino del podio. Sul podio troviamo ovviamente Thomas Chareyre sul gradino più alto secondo
Schmidt e terzo Hoelbacker che a pari punti con Class ma con il miglior risultato in gara 3, Monticelli perde il podio per soli 2 punti. Il Mondiale per la seconda e ultima prova si sposta in Colombia dove nel 2015 hanno fatto oltre 20.000 spettatori, per i piloti non è una trasferta facile anche se Bprom paga le spese di trasferta. Certo i piloti che hanno accumulato più di 30 punti dal primo non so quanto potrebbe essere importante andare in Colombia per giocarsi le posizioni di rincalzo. Vedere un mondiale di Supermoto con solo due prove di cui una dall’altra parte del mondo fa un po’ tristezza ancora una volta diciamo e speriamo che per il futuro ci possano essere delle novità per riportare la disciplina ad una dimensione più decorosa.
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Ph. Davide Messora