Hyde Park Photography Preview Promo Ita

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Hyde Park

photography

il magazine dei Fotografi

tema del mese

street PHOTOGRAPHY INTERVISTA A

MARKUS HARTEL E ERIc KIM REPORTAGE

Jeronimo Palomares Galvan


indice

4

6

editoriale

cosa stiamo cercando?

8 FELIX LUPA

10 ANNA MONTUORI

INTERVISTA A MARKUS HARTEL

consigli street photography

14 DARIO DUSIO

osservare le fotografie

16 IAN BRUMPTON

LUCA NAPOLI

street e cultura pop

LUIGI ZEZZA

PAOLO BOLOGNA

MASSIMO NAPOLI

18 LUCA FARINELLI

migliori fotocamere per strreet

22

20 come fare outdoor fotografico

MARCO MARASSI

SAGI KORTLER

INTERVISTA a erik kim


28 GARY GUMANOW

SERGE BOUVET

LUIS A.DE JESUS

street proviamo a darne una spiegazione

30 JERONIMO PALOMARS GALVAN

ED HAWCO

JIM WICKS

LUKAS VASILIKOS

MADDALENAZAMPITELLI

JANE MACNEIL

OMAR BIAGI

BIAGIO DE GIOVANNI

RAFFAELLO FERRARI

SARA NICOMEDI

40 NACHO LOPEZ, PROVOCATORE DELLA STORIA

web site - http://photo.rivistahydepark.org email - redazionehydeparkphoto@gmail.com ART DIRECTOR - MArco Savarese photo editor - alessio coghe direttore responsabile - antonio borghese

42 il rompiscatole

foto copertina - ian brumpton REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI NAPOLI CON IL N. 66 DEL 28/09/2009


redazione hyde park

EDITORIALE

di alessio coghe

Q

uando Marco mi ha contattato per parlarmi dell’idea dietro al progetto HYDE PARK PHOTOGRAPHY avevo già la certezza che si sarebbe trattato di una grande iniziativa. Questo perché ho avuto modo di conoscere Marco grazie alla mia collaborazione come fotografo e articolista per HYDE PARK, il magazine free press, da cui nasce questa nuova sfida editoriale in cui rivestirò il ruolo di photo editor . E mentre accettavo, ho pensato: questa è l’occasione che hai per fare la rivista dei tuoi sogni, quella che ha sempre desiderato e mai trovato in edicola! La sfida è ambiziosa: offrire un magazine che parli di fotografia concentrandoci sul linguaggio e la cultura dell’arte di scrivere con la luce. Già, l’arte. Spesso si dimentica che stiamo parlando di arte quando parliamo di fotografia, e questo è purtroppo ancora più vero in Italia, dove, fatte salvo rare eccezioni, l’editoria specializzata tratta la materia fotografica quasi esclusivamente per aggiornare i propri lettori sulle ultime uscite del mercato fotografico spingendo su un solo aspetto editoriale e cioè la “commerciabilità” della rivista, e non scrivendo articoli sul “dagherrotipo” o su “Henri Cartier Bresson”. Il risultato di questa situazione è che chi non ha intenzione di comprare una nuova fotocamera si troverà un magazine infarcito di articoli che non gli interessano. Da qui è nata l’idea di realizzare una rivista di fotografia fatta dai fotografi pensata per i fotografi e per chi si occupa di immagine, tanto a livello amatoriale che professionale. Dietro tutto questo c’è una redazione impegnata a selezionare e scegliere la linea editoriale e quindi il contenuto che di mese in mese offriremo ai nostri lettori. Nostra intenzione è quindi quella di offrire una rivista di contenuto totalmente aperta alla collaborazione degli utenti, ma con una estrema cura del prodotto per offrirvi un magazine raffinato e innovativo. Le esigenze editoriali e di mercato impongono un saper stare al passo con i tempi e quindi il magazine sarà strettamente connesso con il web. Anche la comunicazione è cambiata con l’avvento di internet e di questo HYDE PARK MAGAZINE terrà conto nel modo di proporsi ai suoi lettori e ai suoi collaboratori. Disponiamo di un sito internet che presenta il magazine al meglio e si fa strumento attivo sia come presentazione del prodotto che come approdo e luogo di interscambio tra la redazione e i propri lettori/collaboratori. Dal punto di vista personale il mio ruolo di photo editor e supervisore dei progetti presentati è un ruolo che mi sta coinvolgendo e coinvolgerà tantissimo in futuro. Questo lavoro comporta tutta una prima fase di contatto con i possibili artisti da coinvolgere nel progetto del mese: il magazine avrà un tema portante e su quello organizzeremo tutta la progettazione e selezione dei fotografi e propositori di contenuti. Inevitabilmente questo comporta scartare molti progetti che vengono sottoposti alla mia attenzione: puntiamo alla qualità per proporci con credibilità a livello internazionale. L’obiettivo dichiarato è appunto quello di offrire una vetrina di qualità per i fotografi, e per farlo la selezione impone scelte accurate per offrire un prodotto di alto livello. Chiaramente chi si proporrà per la rivista non è un fotografo professionista, ma un fotografo amatore o experienced che ha voglia ed esigenza di farsi conoscere e presentare il proprio lavoro. In queste settimane ho avuto modo di ammirare tantissimi lavori validi, ma anche tanti progetti che non hanno una coerenza di linguaggio e le foto appaiono slegate tra loro sia a livello stilistico che contenutistico. Di questo avremo modo di parlare in un articolo che ho intenzione di preparare proprio sulla presentazione di un portfolio/ progetto di immagini. Detto questo e, tornando alle nostre scelte editoriali, vorrei precisare che all’interno del magazine non scarteremo a priori l’opportunità di inserire articoli che parlino di fotocamere e attrezzatura, ma certamente lo faremo con un approccio diverso, più improntato ad informare su dove sta andando il mercato fotografico che ad una classica recensione del prodotto testato. Da qui partiamo dunque, noi abbiamo la certezza di avere iniziato un’avventura editoriale che ci porterà lontano. Ci crediamo, e siamo certi che conquisteremo tanti lettori ma anche tanti collaboratori desiderosi di mettersi in gioco su un magazine di qualità fatto dai fotografi e pensato per tutti coloro che amano la fotografia.

4 | EDITORIALE editoriale


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY

photo.rivistaydepark.org | 5


redazione hyde park

COSA STIAMO CERCANDO? PICCOLA GUIDA PER GLI UTENTI DI HP PHOTOGRAPHY

V

edere la propria proposta fotografica pubblicata in una galleria del nostro social network o nelle pagine del nostro magazine è una bella soddisfazione. Però, HP Photography, per esigenze editoriali opera una selezione dei lavori inviati. Chiaramente non tutti i lavori che gli utenti ci inviano meritano di essere pubblicati, e questo ha molto a che vedere su come si presenta un portfolio di immagini. Conoscere questo aspetto si rivela fondamentale non solo per HP Photography, ma, visto nell’ottica del fotografo per la sua crescita. Mettere insieme le foto che andranno a comporre un portfolio di immagini presuppone innanzitutto una conoscenza del proprio fotografare e di quello che vogliamo raccontare che non può essere approssimativa. Preparare un portfolio non è selezionare un pò di foto dal proprio hard disk, e non equivale neanche a mettere tutte le nostre preferite. Un portfolio dovrebbe innanzitutto avere una sua struttura coerente, e dovrebbe proporre un linguaggio il più possibile omogeneo. Meglio ad esempio che le foto siano o tutte in bianco e nero o tutte a colori: altrimenti rischiamo di presentare un set di immagini già palesemente in contraddizione tra loro. Questa è la prima cosa che salta all’occhio di ogni photoeditor. Avere uno stile passa anche attraverso una propria visione del bianco e nero o del colore. Anche il formato delle foto dovrebbe essere univoco in un progetto:il rapporto dovrebbe essere sempre lo stesso: 2:3, 3:4, 1:1, 16:9... Per piacerci, evitate inoltre di inviarci 45/50 foto. Non serve, non è quello che cerchiamo. Il portfolio ideale conta da 7 a 12 foto, bastano per presentare il fotografo e per farci capire di che stoffa siete fatti. Quindi poche foto ma buone e ben selezionate. Saper selezionare dai propri lavori è fondamentale per ogni fotografo, ed è importante quanto il saper fare foto. Tenete a mente questa ricetta e non sbaglierete. E scoprirete che poi non è così difficile essere pubblicati su HP Photography.

6 | cosa stiamo cercando?


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foto di Luigi zezza photo.rivistaydepark.org | 7


bianco nero


street photography


FELIX LUPA

FELIX LUPA NATO NEL 72 IN UCRAINA, CHE FACEVA PARTE DELL’UNIONE SOVIETICA. E’ UN FOTOGRAFO DI SECONDA GENERAZIONE. FOTOGRAFO FREELANCE DAL 1995, LAVORA CON QUOTIDIANI ISRAELIANI. LAVORA A PROGETTI PER MAGAZINE E TELEVISIONE. HA ESPOSTO IN NUMEROSE MOSTRE INTERNAZIONALI. SPECIALIZZATO IN REPORTAJE, DOCUMENTALE E STREET PHOTOGRAPHY. Ultimamente Felix ha deciso di concentrarsi sulla street nella quale lui vuole presentare un occhio pubblico, veicolando messaggi sulla strada. Ci sono molte sfaccettature, messaggi complessi nel quale i sensi lavorano veicolando at alta velocitA’ la sensazione del momento decisivo della strada e della vita dell’uomo. L’abilita’ a vedere e connettersi con le situazioni umane E’ come un istinto primordiale, come respirare, e l’occhio pubblico E’ il mE’dium attraverso il quale l’artista esprime il suo particolare punto di vista.


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY


FELIX LUPA

street photography web: www.felixlupa.com nazionalitĂ : ucraina


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FELIX LUPA


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FELIX LUPA


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY


redazione hyde park

Semplici consigli per ottenere il massimo dalla Street Photography foto di MATTEO zannoni 8 | semplici consigli per la street photography


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY

A

A volte, mentre ricerchiamo di mettere in pratica tecniche “nascoste” ci scordiamo di tenere a mente quelle che sono le regole base della fotografia. Ecco, ad esempio, alcuni “ovvi” consigli da ricordare quando si scattano fotografie per le strade della vostra città. Avvicinatevi al soggetto. Molto spesso il soggetto che volete catturare nella fotografia, potrebbe confondersi con l’ambiente principale pieno di elementi a volte frenetici, tipici della fotografia di strada. Avvicinatevi al vostro soggetto e cercate di renderlo l’elemento primario dell’immagine Siate buoni osservatori. La fotografia in strada si basa fondamentalmente sull’osservazione della gente, sulle loro azioni e reazioni e sul loro collocamento contestuale. Tenete i vostri occhi in costante all’erta, come se vi trovaste su un campo di battaglia. Scattate molte fotografie. Solitamente tendo a scattare fotografie soltanto quando sono sicuro di avere un buon soggetto nella mia inquadratura. Mentre da un lato questa sia una buona pratica, dall’altro può farvi perdere diverse opportunità. Non abbiate il timore di scattare più fotografie del dovuto e soprattutto non abbiate paura di cancellare gli scatti “noiosi” e tecnicamente scadenti una volta trasferite le fotografie sul computer. Non perdete tempo con i settaggi di esposizione. Nella “Street Photograhy” capitano situazioni che tendono a scomparire molto in fretta. Non perdete tempo a cercare il miglior metodo di valutazione dell’esposizione e concentratevi sulla fotografia. Se necessario, scattate in modalità automatica o scattate in RAW, di modo che potrete correggere l’esposizione della fotografia in un secondo momento. Riducete al massimo il vostro equipaggiamento. Spesso la gente si spaventa nel vedere la vostra Canon EOS 5D con un obiettivo 24-70mm e il flash montato e tende a nascondersi. Cercate di essere discreti e di sembrare “normali” amatori fotografi (come quelli con gli occhi a mandorla che si incontrano nelle principali città d’arte in Italia). Utilizzate dei grandangoli. Partecipare alla scena significa anche essere molto vicini alla stessa. Utilizzando un grandangolo o una focale corta potete inserire nella vostra immagine un numero apprezzabile di element. Partecipate alla situazione. Cercate di interagire con la scena e, se possibile convincete i soggetti a “recitare” per voi; il vecchietto sulla sedia, lo strillone che vende i giornali, saranno lieti di posare per voi se vi vedranno come un amico, piuttosto che come qualcuno che vuole rubare la loro immagine per poi fuggire. Scattate di nascosto: In maniera opposta da quanto specificato nel punto precedente, approfittate di alcune situazioni delicate per scattare fotografie “di nascosto”. Per tale scopo armatevi di teleobiettivi e cercate di non dare nell’occhio tenendo un look casual. Le foto migliori le ho scattate in spiaggia, in costume, e confondendomi tra la folla. Imparate a conoscere il vostro equipaggiamento: La “Street photography” è spontanea e immediata e in alcuni momenti sarà necessario utilizzare velocemente i vostri strumenti, per cui una conoscenza approfondita degli stessi vi favorirà in questa direzione.

photo.rivistaydepark.org | 9


ANNA MONTUORI

ANNA MONTUORI Sono nata a Napoli nel 1969, vivo a Milano dal 1974. Madre di due bambini, lavoro in una casa editrice e il mio settore E’ quello pubblicitario. Ho acquistato una fotocamera per la prima volta nel 2007, e da allora la mia visione del mondo E’ cambiata. Preferisco i ritratti e la street photography, specialmente la zona di transizione tra la luce e l’ombra.


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY


ANNA MONTUORI


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY


ANNA MONTUORI

street photography web: http://flickriver.com/photos/annamontuori nazionalitĂ : italiana


HP PHOTOGRAPHY | STREET PHOTOGRAPHY

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