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Un pericolo pubblico Il Signor Sporcelli , personaggio incredibile da definirsi, viveva vicino alla nostra scuola ed era motivo di riso e curiosità per tutti noi bambini perché quando lo vedevamo uscire a piedi ne combinava di tutti i colori: camminava sempre fuori dai marciapiedi o in mezzo alla strada e quando doveva attraversare la strada non lo faceva mai sulle strisce ,ma casualmente dove le capitava senza mai guardare. E a vederlo al semaforo era tutto un programma perché non aspettava mai il colore verde e attraversava sempre e solo con il rosso, provocando frenate paurose e piccoli incidenti. Pensate che, ogni volta che ritornava a casa a piedi con la spesa dal supermercato ,ne combinava sempre una. La più bella è stata quando un giorno,mentre stava attraversando la strada ,si accorse di avere una scarpa slacciata e ha mollato bruscamente le borse per allacciarsela lì,in mezzo a un incrocio!!! Tutto quello che era nelle borse è rotolato fuori e lui, tranquillo ,dopo aver sistemato la scarpa, si è messo a mettere a posto le borse mettendo e ritirando fuori il loro contenuto fino a che ,secondo lui, tutto era a posto. 2
Nel frattempo attorno a Sporcelli si era creato un ingorgo di macchine che strombazzavano all’impazzata facendo un rumore assordante e i guidatori erano tutti scesi per insultarlo. Ma lui ,imperterrito ,continuava a sistemare la sua spesa e quando finì di mettere a posto tutto se ne andò come se nulla fosse, noncurante di tutto quello che aveva creato e di quello che gli veniva detto.
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La situazione pericolosa e caotica del suo passaggio non era certo meglio quando usciva con la sua bicicletta che a definirla tale era proprio un insulto alle biciclette. Il suo “mezzo” a forma di bicicletta aveva le ruote completamente sgonfie,al posto della sella c’era un cuscino pieno di toppe, il manubrio era arrugginito e storto,i pedali erano ciabatte legate rotte, puzzolenti e sporche. Questa bicicletta non aveva freni,non aveva fanali, non aveva campanello e neanche i rifrangenti. Inoltre,aveva i bulloni e la catena arrugginiti dove ,qualche volta , Il signor Sporcelli metteva dell’ olio di oliva che sgocciolava per tutta la strada. La bicicletta per poco non si piegava a metà da quanto peso doveva sopportare,visto che il signor Sporcelli era veramente grasso. Oltre a tutto questo la bici aveva un orribile colore verde fogna ed era veramente una schifezza orripilante. Da aggiungere che nella ruota posteriore c’erano anche due rotelline ridicole come quelle dei bambini piccoli. Quando correva naturalmente non rispettava i cartelli stradali,passava al semaforo solo con il rosso,era sempre che guardava,mentre pedalava, i cartelloni pubblicitari appesi ovunque,l correndo leggeva perfino il giornale. Molte volte tagliava la strada 4
alle corriere e alle macchine e cadeva ogni pochi istanti con la sua sgangherata bicicletta. Quando rientrava la sera rischiava ogni volta di essere investito perchè non aveva nella bici alcun catarifrangente. In un momento di lucidità il Signor Sporcelli andò dal meccanico per far sistemare la bicicletta ma il meccanico gli disse che era impossibile fare qualcosa, l’unica cosa era di acquistarne una nuova ma lui non ci pensò proprio e se ne andò con il suo rottame. Per aumentare la sua pericolosità , quando correva, spesso, metteva le cuffie tale da non avvertire le macchine che passavano vicino e non si metteva mai neanche un caschetto. Per un bel po’ gli è andata bene fino a quando…
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L’inevitabile Una mattina il Signor Sporcelli correva troppo veloce per la strada con la sua bici . Un vigile che era fermo ad un incrocio lo avvistò,lo rincorse per dargli una multa ma Sporcelli per scappare correva così forte che alla fine perse l’equilibrio e cadde a terra. Il vigile trafelato finalmente lo raggiunse e furibondo gli diede una bella multa salata. Sporcelli se la mise in tasca e naturalmente non la pagò. La multa rimase nella sua tasca per più di un mese senza essere mai pagata. Il vigile,nel frattempo lo aveva individuato,e lo teneva d’occhio in continuazione e una mattina lo vide con aria sospetta gettare qualcosa per terra. Il vigile,appena si allontanò andò a guardare cos’ era,trovò la vecchia multa e allora ne fece un’altra raddoppiata e gliela portò nella sua cassetta della posta Quando il signor Sporcelli la trovò a casa andò in cerca del vigile per insultarlo.
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Lo trovò ad un incrocio e gli disse di tutto con brutte parole e il vigile pe scappando tagliò con la bici la strada a delle macchine e ,poi ,correva così forte che non si accorse che una macchina stava uscendo da un parcheggio. Quando se la trovò davanti cercò di frenare con i piedi 7
credendo che la macchina andasse diritta ma questa girò e gli agganciò la ruota della bicicletta così da trasportarlo per un certo tratto. Ad un certo punto la macchina si fermò di colpo e la ruota si sganciò dal paraurti e dall’urto Sporcelli volò e andò a sbattere contro un muretto,le ruote della bicicletta si staccarono e una colpì in testa Sporcelli che dopo tutto questo era pieno di ferite e botte. In più aveva anche numerosi tagli,i denti che gli tremavano,non riusciva a camminare,non muoveva il braccio e aveva una lunga ferita dalla caviglia al ginocchio.
Venne accorso dal guidatore, dal vigile e da tutti i passanti che chiamarono subito l’autoambulanza. 8
Quando arrivo in ospedale venne sgridato da tutti per il suo comportamento di non rispetto delle regole della strada .Il medico gli diagnosticò un brutto trauma cranico,un braccio e una gamba rotta che furono costretti ad ingessare. Inoltre per la gravità del trauma cranico doveva restare in osservazione per più di un mese. E questa non era la prima volta che lo sgridavano. Era stato pochi giorni prima dal medico per un brutto attacco di cuore dovuto a una cattiva alimentazione e un pessimo stile di vita. Ne combinava in continuazione.
Regole da rispettare 9
Il vigile si sentiva in parte responsabile di quello che era successo a Sporcelli e così andò all’ ospedale a trovarlo .Lo trovò anche discretamente bene e dopo aver chiacchierato un po’ con lui si mise con pazienza a elencargli i comportamenti corretti come pedone e come ciclista. Il vigile gli ripeteva lentamente…… Devi sempre attraversare sulle strisce pedonali….. Quando attraversi devi sempre guardare a destra e a sinistra…… anche se è verde… Devi guardare sempre i segnali stradali…e rispettare le indicazioni del vigile.. Non camminare o correre in mezzo alla strada… Se sei in bici devi correre sulle piste ciclabili,se sei a piedi devi assolutamente camminare sui marciapiedi.. Non passare mai davanti a macchine e bus anche se sono fermi…. Non devi fare mai acrobazie con la bici…
Non ti sognare mentre cammini o corri in bici di ascoltare la musica con le cuffiette…… 10
E se vai in bici…è consigliabile il caschetto… Il Signor Sporcelli ascoltava con interesse e attenzione e poi ci meditò su. Uscì dall’ospedale dopo un mese e quando tornò a casa trovò una splendida bicicletta regalata dal vigile. Quando la vide si commosse e la continuava a guardare ammirato:aveva un bellissimo telaio multicolore,tutte le parti erano smaglianti e nuove,le ruote erano grosse e più larghe di altre,la sella era morbida e confortevole,il manubrio aveva dei comandi ed era di acciaio lucente con delle manopole di gomma rugosa per impugnarla bene; i freni funzionavano perfettamente , aveva un campanello con un suono squillante,un fanale luminosissimo e catarifrangenti ovunque in modo da affrontare tutte le strade in qualsiasi ora del giorno. Non aveva mai visto niente di più bello!!!!
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Da quel giorno cominciò ad uscire con una coscienza diversa: iniziò a rispettare tutte le regoli stradali e il vigile, vedendolo comportarsi così da buon ciclista e pedone, si sentì fiero di avergli insegnato così bene. Essendo il Signor Sporcelli in un periodo di dieta e volenteroso a fare tanta attività fisica , si organizzò la settimana con i vari orari inserendo palestra, corse a piedi e corse con la bici. Continuando così migliorò molto fisicamente e diventò un ottimo ciclista tanto da iscriversi anche a delle gare. Ne vinse più di una!!!!
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Questo gli portò tanta notorietà nella città e lui si sentiva molto orgoglioso. La sua nuova fidanzata Meticolosa Pulitelli lo accompagnava sempre ovunque e tifava sempre per lui. In questo periodo di gloria gli offrirono perfino di cambiare lavoro e così venne assunto come vigile urbano dal Comune e ogni tanto lo vediamo ,nei vari incroci della città,tutto impegnato a insegnare ai bambini più piccoli le regole della strada. Oggi non abita più vicino alla nostra scuola e abbiamo saputo che ha comperato una villettina in una nuova zona perché ha progetti matrimoniali. Si dice in giro anche che vorrebbe aprire una autoscuola. Chissà se è vero. Ma questo non ha importanza perché noi lo ricorderemo sempre come un personaggio strano ma che, alla fine di tutto queste storie,ci ha insegnato qualcosa.
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