1.Relaz su biocompatib e non tossicità NEW PRP

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DENSITY PLATELET GEL PRP/PRF DISPOSITIVO MEDICO PER L’ODONTOIATRIA, MAXILLO FACCIALE, MEDICINA ESTETICA, CHIRURGIA ESTETICA, MEDICINA GENERALE, CHIRURGIA ORTOPEDICA, ORTOPEDIA, MEDICINA DELLO SPORT, DERMATOLOGIA, TRICOLOGIA, OFTALMOLOGIA, FLEBOLOGIA, GERIATRIA, MEDICINA VETERINARIA ETC. IDONEO PER L’ ACCELERAZIONE DEI PROCESSI DI GUARIGIONE E CICATRIZZAZIONE TISSUTALE E OSSEA : P.R.P. (PLASMA RICCO DI PIASTRINE), P.R.F. ( MEMBRANA SUTURABILE E NON) AUTOLOGHI E OMOLOGHI

Relazione su sicurezza del dispositivo medico SISTEMA GP-Kit di preparazione di Plasma Ricco di Piastrine e Gel Piastrinico

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UNI EN ISO 9001 - 2008 UNI EN ISO 13485 - 2004


Relazione su sicurezza del dispositivo medico SISTEMA GP-Kit di preparazione di Plasma Ricco di Piastrine e Gel Piastrinico Il dispositivo medico in oggetto è costituito dal kit occorrente per il prelievo venoso e il trasferimento tra le provette e dalle provette, in cui si inseriscono rispettivamente il sangue venoso e il plasma ricco di piastrine, dopo la prima centrifugazione della provetta con anticoagulante. Le provette del “SISTEMA GP” -Kit di preparazione di Plasma Ricco di Piastrine e Gel Piastrinicosono di tre tipi e contengono rispettivamente: • ACD-A (soluzione di citrato di sodio, acido citrico e destrosio); • cloruro di calcio al 10%, utilizzato normalmente per aumentare la concentrazione di calcio nel sangue; • cloruro di calcio, in cui si inserir‡ un riempitivo osseo sintetico - β-TCP (beta fosfato tricalcico) o idrossiapatite, che è un bio-materiale assorbibile, oppure un riempitivo osseo naturale, quale polvere di osso naturale omologo omofilizzato. L’ ACD-A è un anticoagulante, normalmente utilizzato nella pratica dei prelievi e delle trasfusioni, a base di acido citrico, citrato di sodio e destrosio, che sono bio- ed emocompatibili per l’organismo umano, essendo normalmente presenti anche nel latte di origine bovina, e nelle sacche di trasfusione di sangue. L’anti-coagulante (ACDA -soluzione di citrato tri-sodico e destrosio) contiene citrato e destrosio: il citrato ha un azione chelante per il calcio presente nel campione di sangue prelevato, ovvero il citrato lega l atomo di calcio a tenaglia, come se fosse stretto tra le chele di un granchio. Il destrosio non esplica alcuna azione deleteria, servendo alla conservazione e alla sopravvivenza delle piastrine e dei globuli. Per quanto riguarda

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le quantità impiegate, da studi ematologici e da procedure operative trasfusionali (http://www.transfusionmedicine.org/dona zione.aspx?id=1) è reso noto che l’anticoagulante (ACD-A) somministrato deve avere un rapporto di 1 ml per ogni 10-12 ml di sangue processato per garantire la perfetta anticoagulazione delle cellule raccolte; sul valore più basso si basa il quantitativo di ACD-A presente nella provetta del d.m. in oggetto. Il problema di eventuale citrato in e ccesso non si pone, anche per i centri trasfusionali, dove la quantità di anti-coagulante presente nelle sacche di sangue è mediamente maggiore al rapporto suddetto, vista la variabilità della quantità di calcio presente nel sangue da soggetto a soggetto: se tale eccesso non comporta problemi al paziente soggetto a trasfusioni, di certo non può comportare problemi al d.m. in oggetto, dal quale si ottiene un prodotto che va nei tessuti e non nel sangue. Si fà riferimento ad una citazione tratta dal sito web della Società Italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia (http://www.transfusionmedicine.org/dona zione.aspx?id=1): “La somministrazione dell ACD-A non provoca alcun danno trattandosi essenzialmente di acido citrico e zucchero destrosio. L’unico effetto collaterale che può provocare è un formicolio alle labbra dovuto alla riduzione dei livelli del calcio (durante una trasfusione)” . Si riporta anche un testo da un articolo scientifico molto esplicativo tratto da: Review and guidelines for regional anticoagulation with citrate in continuous hemofiltration H.M. Oudemans-van Straaten, Department of Intensive Care, Onze Lieve Vrouwe Gasthuis, Amsterdam These guidelines are approved by the Quality Committee of the Dutch Federation of Nephrology, chairman P. Terwee. “During CVVH, the extracorporal circuit has


to be anticoagulated. Administration of citrate in the extracorporal CVVH circuit provides adequate regional anticoagulation without an effect on coagulation in the patient. As a result, CVVH with citrate does not increase the risk of bleeding …… In the systemic circulation, ionised calcium (ionCa) rises again due to dilution of the extracorporal blood, the replacement of calcium and the liberation of calcium from the calcium-citrate complex when citrate is metabolised. As a result, a sistemi effect on coagulation does not occur. Citrate is converted to citric acid, yielding bicarbonate, and is further metabolised in the citric acid (Krebs) cycle in liver, skeletal muscle and renal cortex, or it is metabolised to glucose (gluconeogenesis). This contribution is part of the guideline “Anticoagulation in continuous venovenous hemofiltration (CVVH)” as being developed by the NVIC Committee Nephrology and Intensive Care. The guideline is approved by the Dutch Federation of Nephrology. Aim of the present contribution is to describe the principles, clinical applications, metabolic consequences and monitoring of regional anticoagulation with citrate in CRRT in the adult ICU population. The different systems for CRRT with citrate are described. They are home made and typically etermined by local facilities. The present contribution focuses on continuous venovenous emofiltration (CVVH). The modes of continuous venovenous hemodiafiltration (CVVHDF) and - hemodialysis (CVVHD) are mentioned briefly. Several systems for anticoagulation with citrate in CVVH and CVVHD(F) have been described. For CVVH, there principally are two options: postdilution and predilution . Citrate is always administered prefilter, since it is applied for anticoagulation. The terms post- and predilution refer to the site where the substitution fluid is administered. Postdilution. In the postdilution mode, the

citrate is infused as a tri-sodium citrate solution before the filter and the replacement fluid contains low sodium and no buffer or low buffer. Additional calcium is infused via a separate line if necessary. Predilution. In the predilution mode, citrate is either added to the replacement fluid, which contains no other buffer or a combination of citrate and bicarbonate, or citrate is infused as a separate trisodiumcitrate solution in addition to an adjusted replacement fluid. The calcium is administered by a separate infusion. Predilution reduces efficacy of clearance, which may be compensated by a higher filtrate flow. The predilution system of Pallson strikes by its simplicity. CVVHD(F). For CVVHD(F), the citrate is infused as a tri-sodium citrate solution before the filter. Generally a calcium-free dialysate is used and calcium is infused via a separate line. Citrate and anticoagulation For optimal anticoagulation, citrate dose is adjusted to blood flow. A target concentration of citrate of 3-5 mmol/l should be attained before the filter to reach an ionised calcium (ionCa) concentration of less than 0.35 mmol/l, necessary to inhibit coagulation. In the different systems described, citrate is either infused as a separate solution or, citrate is included in the replacement fluid. In the latter option, as described for predilution, a fixed relation between citrate flow and blood flow is not guaranteed, since flow of the replacement fluid varies with UF flow and desired fluid removal. If UF flow diminishes or a more negative fluid balance is desired, less citrate is administered and early clotting of the filter is precipitated. This might affect filter survival time negatively. Control of anticoagulation is best with citrate administered in a separate solution. Several formulations of citrate solutions are reported with tri-sodium citrate solutions varying from 2 to 30 %. The lower the concentration, the higher the volume infused and to be stored.

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Some solutions are commercially available, but not yet on a regular base in the Netherlands, some are home made. The different solutions also vary in the proportion of trisodium citrate and citric acid. A citrate dextrose-A (ACDA) solution is used as well, containing citrate 74.8 mmol/l, citric acid 38.1, sodium 221 mmol/l and glucose 124 mmol/l …. As a result, an equimolar infusion of citrate may differ in the amount of sodium infused and the buffer potential of the solution …”.

paziente, rendendo inalterate le caratteristiche del prodotto, che si ottiene dall’utilizzo del dispositivo medico “SISTEMA GP” , senza originare effetti di cito-tossicità e bioincompatibilità, per quel che si è detto sopra e anche per le informazioni contenute nelle schede di sicurezza, che classificano tali sostanze non pericolose per l uomo e per l’ambiente. Sono tutte emocompatibili, come si evince dalle loro innumerevoli applicazioni nel campo dei prelievi e trasfusioni di sangue.

Da testi di chimica clinica e procedure operative di centri trasfusionali è noto che il rapporto ottimale di diluizione anti-coagulante e sangue sia: 1 ml di ACD-A con 9 ml di sangue. L ACD-A è contenuta nella provetta del dispositivo in oggetto nella quantità minima per inibire la cascata di coagulazione, rispettando il suddetto rapporto volumetrico, indicato anche da referenze scientifiche internazionali (Fleming AW: Intraoperative Salvage. Autologous Transfusion, Sandler SG, Silvergleid AJ, eds: American Association of Blood Banks, Arlington, Virginia, 1983, pp. 41-56.; US Pharmacopeia National Formulary, USP XXI, NF XVI,1985). Il cloruro di calcio è una sostanza inorganica, che contiene ioni calcio ed è anch’esso normalmente utilizzato nella pratica delle trasfusioni, per aggiungere l’elemento calcio al sangue o nel caso del dispositivo in oggetto al prodotto emo-derivato del PRP o GP. Anche il cloruro di calcio è inserito nella provetta in quantità rapportata a quella dell anticoagulante che ha chelato il sangue nell’altra provetta, per cui si ripristina il valore iniziale di calcio presente nel campione iniziale di sangue. Nell applicazione del prodotto PRP o GP, contenente tracce di sostanze, quali ACD-A o cloruro di calcio, nei tessuti non procurano effetti pericolosi; non vi sono casi clinici di tale rischio. Tutte queste sostanze non entrano nel sistema di circolazione sanguigna del

Conclusioni Dalla ricerca bibliografica effettuata risulta che i kits contenenti ACD-A e cloruro di calcio sono commercialmente utilizzati da 3-5 anni. I prodotti formulati dalla società Industrie Biomediche e Farmaceutiche s.r.l., contenenti ACDA e cloruro di calcio, sono analoghi a molti altri prodotti presenti sul mercato relativamente alle: (i) indicazioni d uso, (ii) composizione (iii) modalità d uso. La sicurezza e l’efficacia del dispositivo si basa sull equivalenza di questo prodotto con quelli approvati dal Ministero della Salute e alla dimostrazione di applicazione di Buone Norme di fabbricazione Gestione della Qualità. Si conclude che l utilizzo del dispositivo “SISTEMA GP” per la preparazione di concentrato e gel piastrinici è sicuro. Napoli, 4 Ottobre 2009 Industrie Biomediche e Farmaceutiche Srl


Bibliografia scientifica

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