GENITORI NEL MONDO WEB PRONTUARIO SUGLI STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA SICUREZZA E LA PROTEZIONE DEI MINORI
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PREMESSA Ormai i computer sono entrati nelle nostre case con una facilità quasi inaspettata e, con la stessa facilità, i giovani si sono appropriati di questa straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione. Abbiamo però genitori che conoscono gli ultimissimi modelli di questi strumenti tecnologici da comprare ai propri figli ma non fanno nulla per impararli ad usare perché considerati “roba per giovani”. Ci dimentichiamo però che sono sempre bambini e, come tali, hanno bisogno di una guida e di regole per poter spaziare in questo grande mondo del web. Ciò che possiamo fare quindi come genitori è promuovere un uso CONSAPEVOLE e RESPONSABILE di Internet affinché i propri figli siano consapevoli delle potenzialità ma anche dei rischi connessi alle nuove tecnologie e imparino ad evitarli. Lo scopo di questa guida è quindi spingere i genitori a sostenere l’uso del web in famiglia con il dialogo, il confronto e la promozione e non con il controllo, la sanzione e la censura. Diventerete genitori un po’ più consapevoli e capaci, diventando attivi nel rapporto tra figli e web e non solo inermi spettatori.
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SOMMARIO Premessa
Pag. 2
Cosa è internet e che cosa offre.
Pag. 4
La posta elettronica
Pag. 5
Chat e forum
Pag. 6
La ricerca di informazioni
Pag. 7
Il social network
Pag. 8
Rischi in internet
Pag. 9
Problemi ergonomici
Pag. 10
Come intervenire
Pag. 10
Problemi comportamentali
Pag. 10
Come intervenire
Pag. 12
Pirateria audiovisiva e download
Pag. 13
Pornografia e Pedopornografia
Pag. 13
Come intervenire
Pag. 14
Ciber-Bullismo
Pag. 16
Come intervenire
Pag. 17
Educarsi ed educare ad internet
Pag. 19
Gli strumenti di controllo ed i filtri automatici
Pag. 20
Il metodo educativo
Pag. 21
Conclusioni
Pag. 24
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COSA E’ INTERNET? E CHE COSA OFFRE? Ci sono molte persone che, pur avendo accesso a internet, non hanno ancora avuto modo di conoscerne le caratteristiche fondamentali. L’Unione Europea pone come problema sociale il mancato utilizzo del web denunciando nuove forme di analfabetismo e di emarginazione, relativo agli adulti definiti “immigrati digitali”. Internet è un sistema che permette di collegarsi con qualsiasi persona, organizzazione o "sito" che abbia un indirizzo su una delle tante reti connesse; e così facendo svolgere una delle tante attività diverse consentite non solo dalla tecnologia, ma soprattutto dai servizi che vengono messi a disposizione. Questo sistema permette a ognuno di noi di trasmettere informazioni, idee e opinioni; non solo di riceverle. Siamo tutti, contemporaneamente, produttori e consumatori di contenuti: il sistema ci permette di essere davvero, e totalmente, interattivi. Funziona su scala planetaria; non ha sede geografica, né confini. Ci sono infiniti modi di usare l’internet. Si può utilizzare per la ricerca di informazioni, per la posta elettronica, per le chat, i social network e i giochi online.
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LA POSTA ELETTRONICA L’uso fondamentale dell’internet (prima ancora della ricerca di dati e informazioni) è la "posta elettronica" o e-mail. Oltre a offrire una serie di vantaggi pratici, cosa molto meno di qualsiasi altro mezzo di comunicazione: non solo del telefono o del fax, ma anche della posta ordinaria. Con uno o due minuti di collegamento telefonico urbano possiamo spedire e ricevere decine o centinaia di messaggi, da e per qualsiasi destinazione in tutto il mondo. Lo stesso messaggio può essere mandato contemporaneamente a quanto indirizzi vogliamo. Un altro vantaggio importante dell’e-mail è che non ha orario; possiamo scrivere quando vogliamo, senza disturbare come faremmo con il telefono; la persona cui scriviamo leggerà se e quando vuole e ci risponderà nel momento che riterrà più opportuno. Consigli o I messaggi di posta elettronica non sono sicuri quindi terze persone possono accedere a dati personali; o Non utilizzate il carattere maiuscolo in quanto sinonimo di “parlare a voce alta”; o Aprire la posta di contatti conosciuti per evitare i virus che possono danneggiare i dati nel vostro computer.
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CHAT E FORUM La parola chat significa "chiacchierata": infatti, le chat sono quei luoghi virtuali in cui c'e' la possibilità di avviare dei dialoghi online, in tempo reale, tramite una connessione Internet, mettendo in contatto non solo amici, ma anche perfetti sconosciuti, potendo scegliere inoltre di chattare in totale anonimato. Ogni social network internet dispone di una chat e lo spazio virtuale in cui si sviluppa la chat è la cosiddetta "chatroom", ovvero la stanza delle chiacchiere, dove gli utenti avviano dialoghi, scambiandosi confidenze e opinioni. Tutti i sistemi di conversazione, siano "sincroni" come le chat e le conferenze o "asincroni" come i forum e possono essere aperti o chiusi: cioè disponibili a tutti coloro che vogliono partecipare, oppure riservati solo alle persone "invitate". Per esempio chiunque può aprire una "stanza" in una chat e decidere se la vuole "aperta" (cioè visibile e accessibile a tutti) o "chiusa" (cioè solo per invito). Inoltre nelle chat (come, ovviamente, nelle liste e gruppi di discussione) è possibile decidere se si desidera dialogare con tutti oppure privatamente con uno dei partecipanti. Consigli o Non utilizzare, se possibile, la vera identità ma un “nickname”; o Se non si conosce l’interlocutore, evitate di diffondere dati personali.
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LA RICERCA DI INFORMAZIONI La ricerca di notizie, informazioni e documentazione su un argomento che si desidera approfondire, è l’aspetto di cui più comunemente si parla, ma non è l’unica funzione di internet. Il metodo più diffuso, e oggi anche il più pratico, per questo utilizzo è la World Wide Web (WWW). Naturalmente la definizione abituale di "banca dati" è impropria; sulla rete non si trovano solo "dati" ma informazioni di ogni genere e su ogni argomento, commenti, opinioni, eccetera. C’è anche una certa abbondanza di satira e di umorismo. Insomma è come accedere direttamente, e senza muoversi da casa o dall’ufficio, a un’immensa biblioteca mondiale. Consigli o Utilizzate internet con i minori incoraggiandoli a parlare e fare domande per cercare insieme le risposte; o Ricordate ai vostri figli che non tutto quello che trovano su internet è vero; o Per le ricerche di informazioni è opportuno utilizzare esclusivamente siti per bambini, per evitare accesso a siti con materiale esclusivo per adulti.
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I SOCIAL NETWORK
Sono siti di aggregazione sociale che permettono di mettersi in contatto con una moltitudine eterogenea di utenti, accumunati da un interesse o un argomento comune. Probabilmente conoscerai Facebook, ma ne esistono innumerevoli altri, come Twitter, LinkedIn e Youtube per fare qualche esempio. I Social Network si basano principalmente sulla condivisione di contenuti e l'interazione tra utenti. È grazie ai Social Network e che gli utenti si sono trasformati da utilizzatori passivi ad autori attivi di contenuti. In pratica, per usare uno di questi social, ci si iscrive al portale, si genera un profilo e si cercano gli amici ed i conoscenti che appartengono allo stesso social per poter comunicare con loro. La comunicazione può avvenire anche via posta o via telefono senza l’utilizzo delle reti sociali. Grazie a queste ultime abbiamo la possibilità di avere un quadro molto più ampio delle persone che conosciamo, e siamo anche in grado di sapere sempre, in tempo reale, cosa fanno, cosa pensano o chi conoscono.
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RISCHI IN INTERNET Leggendo le pagine precedenti abbiamo visto come l’utilizzo di internet può portare ad un grande arricchimento culturale del suo utilizzatore, oltre che ad un’apertura totale al mondo. Ma, come tutte le cose, sulla stessa medaglia ci sono due facce. Mentre un uso corretto di internet porta a questo “allargare gli orizzonti”, dall’altro lato, un uso dei bambini senza regole e senza buon senso porta sicuramente a dover affrontare dei rischi a volte, purtroppo, molto seri. Quando si parla di protezione dei minorenni durante la navigazione in Internet, però, bisogna capire che, come ogni persona, il minore ha le sue esigenze e le sue peculiarità, ed ha bisogno quindi di un particolare adattamento della regola. Per questo motivo, più che presentare regole per proteggere i minori in Internet, bisogna fare attenzione a quali sono i rischi di Internet, dai quali occorre proteggere i minorenni. Ciascun genitore deciderà dopo, in maniera informata, quali regole di protezione dare ai propri bambini e come motivarle. I maggiori pericoli che un uso sregolato di internet può produrre sono: 1. Problemi ergonomici; 2. Problemi comportamentali per dipendenza da computer e giochi; 3. Pirateria audiovisiva e download; 4. Pedopornografia; 5. Cyber-Bullismo.
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PROBLEMI ERGONOMICI Un prolungato utilizzo del PC ed una scorretta postura davanti allo stesso può causare dolori articolari (soprattutto collo e schiena) e fastidi alla vista. Come intervenire? Preferire il computer fisso al portatile perché pensato per un utilizzo prolungato e quindi prevede un posizionamento stabile ed ergonomico; Per il PC portatile prevedere almeno l’ausilio di un supporto a forma di leggio vietando, in ogni caso, l’utilizzo dello stesso da coricati o seduti senza il dovuto supporto.
PROBLEMI COMPORTAMENTALI Come tutti gli strumenti di comunicazione, anche la rete non è esente da cattivi usi e da abusi che, negli ultimi anni, hanno talvolta portato ad osservare nel campo della salute mentale, una moderna forma di dipendenza, definita internetdipendenza, retomania o anche Internet Addiction Disorder (I.A.D.). I minori più a rischio di dipendenza sono quelli che: da poco utilizzano la rete internet e che quindi sono più vulnerabili a situazioni rischiose; trascorrono molte ore davanti al computer rischiando di entrare in contatto con materiale inadeguato o persone capaci di tenerlo “uncinato”; vanno alla ricerca di sensazioni forti, pertanto sono soggetti che si lasciano facilmente coinvolgere in situazioni dove possono osare; hanno poca comunicazione con i genitori e quindi hanno bisogno di più affetto ed attenzioni oppure hanno nei loro riguardi un atteggiamento molto oppositivo; non hanno una vita sociale attiva. 10
Con la dipendenza si può quindi finire “incollati ad una sedia” e ad un monitor per giornate intere, rinunciando a salutari e reali esperienze di vita, portando i minori ad una evidente dipendenza analoga a quella per l’alcool e le droghe (in alcuni casi si sono riscontrati anche seri problemi di astinenza da computer). Contemporaneamente l’isolamento sociale sostiene il ricorso ad Internet per cercare occasioni di socializzazione virtuale che possono sconvolgere i delicati equilibri dell'identità, creando la possibilità di sperimentare ruoli e parti del Sé non sperimentabili nella vita reale. L'abuso nell'utilizzo delle informazioni (overload informativo) disponibili in rete può portare inoltre ad un sovraccarico cognitivo che satura il cervello riducendo l'attenzione razionale. In questo caso potrebbero verificarsi cali del rendimento scolastico. Inoltre, i bambini, nella comunicazione, utilizzano in maniera scorretta la lingua, non rispettando le regole di sintassi e di grammatica. La dipendenza più vicina ai minori delle scuole primarie è sicuramente quella verso i videogiochi. I videogiochi, come i libri e come i giochi tradizionali, non sono educativi né diseducativi, né utili né dannosi. Ce ne sono semplicemente di adatti e non adatti. Sta agli educatori saper orientare bambini e ragazzi nella scelta dei videogiochi, proprio come avviene per quello che riguarda i libri o i giochi tradizionali. I videogiochi presentano molti rischi. Il più pericoloso è che tengono lontani bambini e ragazzi da un uso più creativo del computer. 11
Molti di questi videogiochi aiutano i bambini e i ragazzi a sviluppare un’incredibile prontezza di riflessi, ad affinare le capacità logiche e il ragionamento oltre, chiaramente, a far provare loro il brivido della sfida e della vittoria. Vengono però creati e distribuiti giochi che mostrano o addirittura inneggiano alla violenza, talvolta nelle sue forme estreme: videogiochi in cui il giocatore deve sparare a persone comuni per strada o deve tiranneggiare i ragazzini a scuola. Come intervenire? Occorre limitare la quantità di tempo trascorso quotidianamente on line, possibilmente non instaurando un'abitudine quotidiana che deve essere a tutti i costi rispettata; E’ importante integrare le attività on line con simili attività reali (es. acquisti, svaghi o relazioni sociali), poiché in tal modo non si trasforma la Rete nello strumento privilegiato di relax, di evasione e di contatto con se stessi; La socializzazione reale non deve mai essere totalmente sostituita da quella virtuale; Nel caso in cui si avverte che il minore ha una necessità incontrollabile di collegarsi ad Internet, occorre chiedere aiuto ad una persona competente; Al fine di limitare i rischi di dipendenza, è meglio stabilire degli orari non fissi; Almeno un giorno alla settimana si deve imporre “astinenza”; La regola principale per un corretto uso da parte dei minori dei videogiochi è quello di acquistare o far giocare i bambini con videogiochi adatti alla loro età. Basta controllare le fasce di età stampate all’esterno della custodia del gioco stesso. Per quanto riguarda invece i giochi online, bisogna sempre visionare i siti a cui accedono i minori e controllare che il loro contenuto sia adatto all’età dei bambini.
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PIRATERIA AUDIOVISIVA E DOWNLOAD Sarebbe meglio non autorizzare il minore allo scambio di file protetti da diritto d'autore (video, musica o programmi) o farli scaricare attraverso il web o altri canali. Se decidete di non autorizzarlo, la regola è che non si fa e basta. Se decidete di autorizzarlo, invece, la regola è che il bambino deve mostrarvi regolarmente cosa scarica, cioè cosa trasferisce sul suo computer e cosa permette agli altri di scaricare dal suo. Deve mostrarvi il contenuto delle cartelline e, a richiesta, aprire i file, cioè fare andare i filmati o i brani musicali. Bisogna ricordare, tuttavia, che appropriarsi di materiale coperto dai diritti d'autore è reato. Le possibilità di venire scoperti sono molto rare ma, se ciò dovesse accadere, come genitori dovete dare conto all’Autorità Giudiziaria delle azioni dei vostri figli.
PORNOGRAFIA E PEDOPORNOGRAFIA E’ impossibile impedire che il bambino, crescendo, incontri siti pornografici. Avrà mille luoghi e occasioni per farlo. L'importante è che sappia che quello che troverà non è il vero sesso con cui avrà esperienza nella vita. Quello con la pornografia è però un incontro che avviene generalmente in modo causale navigando in internet. 13
Al contrario, invece, quello con la pedopornografia non è un incontro casuale ma un metodo abilmente costruito da criminali specialisti su minori inesperti. Il pedofilo telematico è generalmente un grande esperto sull’uso dei sistemi informatici oltre che un esperto psicologo. Per l’approccio online utilizza tecniche comuni, cioè iniziano a creare da subito un clima di fiducia ed amicizia fingendosi coetaneo dei bambini. Si assicurano più volte che il bambino sia solo comunque che non sia controllato da persone adulte. il caso, per esempio, di bambini che utilizzano computer nelle loro stanze, in tarda serata, senza visione dei genitori.
o E’ il la
Gradualmente introducono argomenti erotici, inviando anche foto a tema sessuale per convincere il minore che tutto è normale e che anche altri bambini lo fanno. Successivamente utilizzano le e-mail e il telefono per convincere il bambino ad un incontro reale. Come intervenire? o Utilizzate sempre filtri di protezione che impediscono l’accesso a siti vietati ai minori; o Dare ai vostri figli un’adeguata informazione sessuale, relativa alla loro età, in quanto hanno bisogno di adulti competenti per rispondere alle tante domande che l’argomento produce; altrimenti avranno coetanei o, peggio ancora, estranei come riferimento; o Posizionate sempre il computer in una zona di passaggio, accessibile e visibile a tutta la famiglia; o Fate utilizzare come e-mail quella di famiglia;
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o Spiegare ai bambini il perché non devono essere forniti dati personali in internet, come ad esempio età, indirizzo, numero di telefono, scuola ecc.; o Fatevi chiedere il permesso se deve incontrare qualcuno con un appuntamento preso su internet; o I bambini non dovrebbero mandare mai loro foto o collegarsi con la webcam senza la presenza di un genitore; o Ricorda e soprattutto insegna che in rete, a volte, alcune informazioni non sono vere, che le persone che si incontrano non sono quello che dicono di essere e che quello che ti propongono non è sempre gratuito.
Se accade di essere contattati da un utente che invia materiale pedo-pornografico o fa intendere di avere rapporti sessuali con minori, è fondamentale: o conservare il testo della conversazione con l’indicazione del giorno e dell’ora, insieme ai dati relativi al server e canale in cui si è conversato o l’indirizzo del sito che consente di conversare attraverso le chat room; o conservare il nick name della persona; o contattare con urgenza gli uffici della Polizia Postale della propria provincia preferibilmente per telefono, in modo da consentire agli operatori di svolgere accertamenti in tempo reale.
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CYBER – BULLISMO Con il termine cyberbullismo o bullismo online si indicano quegli atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, le chat, i blog, i telefoni cellulari, i siti web o qualsiasi altra forma di comunicazione riconducibile al web. Esistono molte forme di cyber-bullismo che consistono nel far circolare sul web false indiscrezioni su una persona, nel pubblicare foto compromettenti o nell’invio di e-mail o messaggi istantanei aggressivi o intimidatori. La forma più comune di bullismo online riguarda la pubblicazione su internet o l’invio a una terza persona di un messaggio riservato – e-mail o istantaneo – che espone al pubblico imbarazzo la persona che lo ha inviato credendolo destinato a un uso privato. Il cyber-bullo è un soggetto che indossa una sorta di maschera virtuale, sfrutta questa nuova situazione per compiere dei comportamenti disinibiti e aggressivi. Non solo il bullo ha l'impressione di essere invisibile, ma anche la stessa vittima apparire tale: entrambi, infatti, assumono identità virtuali e nicknames. Il cyber-bullo non ha contatto fisico né emozionale con la sua vittima e tende quindi ad effettuare un attacco psicologico molto più orribile e violento, senza a volte rendersi conto delle conseguenze. Il livello di sofferenza creato anche da forme non particolarmente pesanti di cyber-bullismo può essere tanto più intenso quanto più la vittima è fragile. E' comprensibile che molti esperti lo considerino uno dei fenomeni più preoccupanti della Rete, ed il 16
problema comincia ad essere affrontato anche dal punto di vista legislativo. Il cyberbullismo rappresenta un doppio rischio. I bambini possono caderne vittime, ma possono loro stessi diventare cyberbulli. Infatti, molti cyberbulli lo sono senza sapere di esserlo. Pensano che in fondo quello che stanno facendo è solo una burla, uno scherzetto un po' monello, ma in fondo innocente. Questi scherzetti sono fatti per fare pagare qualche presunto torto. Altre volte è solo "così, tanto per fare uno scherzo". A volte sono i genitori di questi bambini che, inconsapevolmente, rafforzano questo comportamento in quanto pensano che sia dovuto alla normale crescita, o alla mancanza di autostima, o al carattere un po’ burlone, o che è un problema dell’ambiente scolastico. Come intervenire? o Parliamo ai nostri bambini della violenza su Internet e incoraggiamoli a rivolgersi a noi se vedono o hanno accesso a scene o contenuti in grado di turbarli. Spieghiamo loro la differenza tra violenza reale e violenza “virtuale”; o Proteggiamo i nostri bambini dai contenuti che incitano all’odio su Internet e aiutiamoli a identificare simboli come svastiche, riferimenti sprezzanti alle razze, rappresentazioni caricaturali di alcuni gruppi etnici, ecc.; o È importante che ascoltiate il bambino, sia esso vittima degli atti di Bullismo che colui che perpetua il Bullismo; o Per la vittima è importante capirne gli stati d’animo; è importante farne crescere l’autostima; è importante ascoltarlo, sempre; è importante soprattutto renderlo indipendente.;
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o Per i genitori di coloro che perpetuano il Bullismo continua ad essere importante capire gli stati d’animo del ragazzo, ed è importante fargli capire il valore della compassione, il valore dell’autorità scolastica, il valore delle regole, e soprattutto il valore del rispetto della vita altrui; o Non assecondate vostro figlio solo per il timore di non ammettere che esiste un problema.
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EDUCARSI ED EDUCARE A INTERNET L’uso di internet non deve essere vietato ai più giovani ma assolutamente regolamentato. È necessario educare i ragazzi affinché evitino le insidie di una navigazione libera. E’ compito dei genitori conoscere internet e i suoi meccanismi, essere consapevoli dell’attrattiva esercitata sugli adolescenti da tale strumento, visitare i siti, valutare gli argomenti accessibili ed in seguito far navigare in sicurezza i propri figli applicando dei filtri. Per proteggere i bambini da contenuti indesiderati presenti sul web, esistono, quindi, vari metodi, riconducibili a due metodi principali: o L’utilizzo di strumenti di controllo e di filtri automatici dei contenuti, che consentono al genitore di seguire le attività on line dei figli e di impedire che i bambini accedono a determinati tipi di siti. o Il metodo educativo, che mira a responsabilizzare i bambini, a condividere con loro le esperienze di navigazione, e a dar loro gli strumenti conoscitivi e culturali per proteggersi in autonomia.
Ogni genitore sceglie, in base ai propri criteri, quale dei due approcci privilegiare e quale mix tra i due eventualmente adottare.
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Gli strumenti di controllo e i filtri automatici Per il controllo dei siti visitati, molti genitori hanno l'abitudine di consultare la cronologia del browser, ma i ragazzi più "furbi" imparano prestissimo a ripulire la cronologia prima che il computer vada nelle mani del genitore. Esistono molti prodotti in circolazione che si basano sul filtro di parole chiave e liste di siti, ma fanno riferimento prevalentemente alla lingua inglese e non sono affidabili al 100%. Dal momento che le esigenze di navigazione del minore inoltre si evolvono molto rapidamente, è molto più facile quindi controllare a posteriori, che filtrare a priori. Per i più piccoli, una soluzione può essere quella di installare degli appositi browser per bambini, i quali si basano non su liste di siti proibiti ma, al contrario, su liste di siti visitabili ("white list"). Uno dei più noti è KidZui, che però è in inglese, lingua che per molti genitori rappresenta un ostacolo, mentre per i bambini può essere un'opportunità in più. Altrimenti, in italiano, c'è Il Veliero. Un'alternativa è un sistema di reportistica come YuControl (in italiano), che consente al genitore di essere informato in tempo reale e/o periodicamente sulla navigazione web effettuata dal figlio.
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Il metodo educativo Il principio fondamentale che permette ad un genitore di educare e responsabilizzare il bambino per un uso corretto di internet o del computer in generale è quello di non dettare mai le regole ma spiegarle sempre affinché queste vengano capite e seguite dal minore. Durante la stesura di questo opuscolo sono già stati inseriti dei consigli specifici per particolari problemi connessi alla navigazione. Ora di seguito sono evidenziate le regole generali per una navigazione sicura. 1.
Il computer deve essere posizionato in una zona di passaggio di casa, mai nella stanza del bambino;
2.
Sperimentare per primo l’utilizzo di internet perché l’esperienza diretta consente di affiancare i bambini durante la navigazione;
3.
Accertarsi che tutti in casa rispettino le regole;
4.
Educare i bambini alla riservatezza sul web;
5.
Stabilire regole ben precise su come, quando e quanto utilizzare Internet;
6.
Conoscere gli amici on line dei propri figli;
7.
Verificare quali siti sono stati visitati, innanzi tutto parlandone con loro, altrimenti consultando la cronologia del browser;
8.
Assicurarsi che i bambini non possano incontrare nessuno, nella vita reale, conosciuto on line, senza il consenso dei genitori;
9.
Tenere lontani i bambini dalle chat-room, a meno che non siano state controllate prima;
10. Insegnare ai bambini la buona educazione in rete. Esiste una “netiquette”, cioè, un “Galateo della 21
rete” che raccoglie i principi fondamentali basati sul rispetto degli altri utilizzatori. 11. Ricordarsi che i bambini non sempre sono vittime. Spesso sono anche autori (Cyberbullismo). Agire nell’anonimato seduti comodamente alla scrivania, non li autorizza a mancare di rispetto alle persone. Sanno perfettamente che nella vita reale meriterebbero una punizione. 12. Disconnettersi dalla rete quando non si utilizza internet.
Dovete devono:
inoltre
spiegare
ai
bambini
che
non
1. Dare alcuna informazione personale come: o cognomi, il proprio e quello di qualsiasi altra persona (insegnanti, vicini, allenatore, parroco...); o il proprio nome di battesimo si può dare, ma quello dei familiari è meglio di no; o indirizzi di casa, scuola o anche posta elettronica; o numeri di telefono; o orari di qualsiasi familiare e di qualsiasi attività (scuola, lavoro genitori impegni sportivi o socio-ricreativi); o informazioni sul livello economico, dirette o indirette (che macchina si ha, se la madre ha gioielli, di quante stanze si compone l'abitazione, se avete la seconda casa, e naturalmente reddito familiare); o informazioni sulla zona in cui si abita (in campagna, isolata, in condominio, in periferia, vicini cordiali o che si fanno i fatti propri); o informazioni dettagliate sulla composizione della famiglia; o fotografie di sé o dei familiari o della propria abitazione, della scuola e via dicendo; o informazioni sui vicini e sul vicinato in generale.
2. Rispondere ad un messaggio che li faccia sentire confusi o a disagio; 3. Condividere la password e mai usare password facilmente rintracciabili. Le password vanno inoltre cambiate molto spesso; 22
4. Scaricare programmi senza il vostro permesso, in quanto, senza volerlo, potrebbero scaricare spyware o virus informatici; 5. Rispondere alle provocazioni ricevute tramite e-mail, chat etc.; 6. Aprire i messaggi se non si conosce la persona che lo ha inviato: meglio cancellarli direttamente; 7. Fare acquisti su internet senza la supervisione dei genitori.
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CONCLUSIONI L’avvento di queste nuove tecnologie ha evidenziato un vuoto generazionale tra i genitori ed i figli che intacca soprattutto la sfera della comunicazione familiare. Ed è proprio per questo che si è pensato di redigere un opuscolo diretto principalmente ai genitori, per confrontarsi sul ruolo della famiglia rispetto alla nuova sfida educativa. È necessario mettere in moto un meccanismo di adeguamento dei genitori al linguaggio dei bambini e al loro mondo, così che siano in grado di guidare, monitorare e correggere l’utilizzo di internet. Chi scrive è un gruppo di genitori “analfabeti digitali” che, nell’ambito di un Progetto PON, hanno capito che, in fondo in fondo, l’uso del computer e di internet non è poi così difficile o così lontano dalla nostra portata. Conoscere almeno le basi di una buona navigazione ci fa diventare, sicuramente, genitori un po’ più responsabili nei confronti dei nostri figli e capaci di affiancarli pian piano nel loro mondo. E chissà se saranno proprio loro a chiederci dei consigli. Sarà la soddisfazione più grande.
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REALIZZATO NELL’AMBITO DEL CORSO DI FORMAZIONE PON: “INTERNET IN FAMIGLIA” FF 1 FSE 2011-59 LA DIRIGENTE SCOLASTICA MICELI MARIA EMMA ESPERTA PON SARAGUSA MARIA TUTOR PON COSTANZO GIULIA CONSULENTE ESTERNO SIMONETTA IPPOLITO GENITORI CORSISTI AQUILINO MARIA TERESA
GIGLIOTTI RAFFAELLA
BARRETTA ROSINA
GIGLIOTTI ROSINA
BENEDIKTOVA OLGA
GRANDINETTI ANNA MARIA
CHIRUMBOLO SAVERINA
GUALTIERI DONATELLA
COSTANZO ORNELLA
MASTROIANNI DONATELLA
CRISTIANO GIOVANNA
MAZZA ROBERTA
DAVCLI MARIA GRAZIA
MONTESANTI MARCELLA
DE FAZIO ANTONELLA
SESTO ROSA MARIA
FAZIO ANTONELLA
STOIAN FLORI CRISTINA
FERRAIUOLO ROSETTA
STRANGIS CAROLINA
TORCASIO SANTINA
VATALARO ROSINA
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