A SCUOLA DI GUGGENHEIM
«ARTE e LETTERATURA » …dal segno alla grafia…
Scuola dell’infanzia statale «G. Rodari» di Ceggia – VE gruppo bambini di 4 anni a.s. 2012 -2013 Insegnanti: Gabriella Barbuio, Roberta Regini, Anna Maria Zanetti, Ida Tuozzi, Nadia Ostan
«La narrazione di un mito o di una fiaba ci avvicinano ad un passato remoto, ma rappresentano allo stesso tempo modelli ancora attuali, comuni a tutte le epoche» (V. Propp).
… i bambini si destarono a notte fonda, risvegliati, la luna era già alta… Hansel corse subito sul sentiero in cerca delle briciole ma, gli uccelli del bosco le avevano mangiate… … “non ti preoccupare” disse Hansel alla sorella “troveremmo la strada di casa.” Si misero in cammino ad un certo punto, trovarono una casetta …
René Magritte «L’impero della luce»
Comprendere fin da piccoli che ognuno di noi può lasciare traccia di sé nel mondo che lo circonda, è sicuramente il modo migliore per affermare la propria identità e unicità, per far sapere a se stessi e agli altri che si esiste. Per questo motivo è importante aiutare i bambini a scoprire a quanti e a quali modi diversi possiamo ricorrere per lasciare traccia di noi.
Hansel e Gretel, per ritrovare la strada del ritorno, hanno utilizzato prima dei sassi e poi delle briciole di pane…
… con il dito e poi con dei semini traccio il percorso lasciato da Hansel e Gretel sul sentiero.
Grazie alle tracce lasciate da Hansel, sperimento un nuovo percorso: … Punti,
linee e segni
sono l’ABC della comunicazione visiva. Come per scrivere un pensiero il bambino deve imparare l’alfabeto, così per disegnare deve imparare le regole del linguaggio visivo. Il PUNTO… è il segno più piccolo che posso tracciare quando tocco una superficie, e può avere forme e dimensioni diverse… … scopro e sperimento vari modi di fare un punto utilizzando strumenti e materiali diversi:
… con il dito nella pasta di sale
‌ con colla e sabbia colorata‌
… con pennello, dito e colore…
… con colore e tappo in sughero…
… imitando i Puntinisti anche io creo la mia opera…
Gino Severini « Mare=ballerina»
La linea… … se un punto inizia a muoversi su una superficie, lascia una traccia: nasce così una linea. La linea è presente in tutta la realtà: basta osservare il contorno degli oggetti, la forma degli alberi, i rami, le onde del mare, le dune di sabbia, i fuochi d’artificio… Al di là della concezione astratta della linea, invitiamo i bambini a fare le loro esperienze, scoprendo e osservando le tante linee possibili, le righe sottili e grosse, le tracce dei fili….. per giocare, costruire, segni e forme strane e soprattutto, creare sviluppando la fantasia.
‌ dopo aver tracciato con il dito dei segni nella farina e nella schiuma da barba, utilizzando la colla, li rappresento in modo casuale, sul foglio.
… con fili di lana inzuppati …
… con le ruote delle macchinine…
… traccio…
… linee ondulate …
… linee graffiate …
… linee soffiate …
… linee ritagliate…
… mi diverto a sgocciolare il colore con i pennelli… come Pollock.
Jackson Pollock « Alchimia»
Se una linea si chiude, delimita una superficie ponendosi come elemento di divisione tra lo spazio interno e quello esterno: si costruisce cosĂŹ una figura piana, una superficie, una forma.
GIOCHIAMO CON LE FORME : il cerchio
Mondrian « Composizione »
… il triangolo…
… il quadrato…
Kandinsky « Punte nell’arco»
… nelle opere di Kandinsky ritroviamo le linee e le forme con cui abbiamo giocato …
Kandinsky « Giallo, rosso, blu»
Uno dei maggiori esponenti e protagonisti della pittura italiana è
CAPOGROSSI. Le sue ricerche sui segni l’hanno portato a creare un suo alfabeto misterioso e ad inventare, utilizzando infinite combinazioni, un nuovo modo di dipingere. GLI STRANI SEGNI DI CAPOGROSSI
Lo strano segno che assomiglia ad un pettine o a una forchetta è l’elemento principale dell’opera e sta alla base di una composizione ritmica : tale forma può essere ripetuta molte volte secondo i propri criteri espressivi …
… dopo aver osservato le opere di Capogrossi invento il mio segno e creo la mia opera d’arte…