L'albero fare per sapere

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Gruppo di lavoro omogeneo etĂ 4 anni : ORSETTI anno scolastico 2012-2013

Insegnanti:

Gabriella Barbuio, Roberta Regini, Anna Maria Zanetti, Ida Tuozzi, Nadia Ostan


MOTIVAZIONI: • è un soggetto molto disegnato dai bambini • per imparare ad osservare ed apprendere alcune tecniche di base che gli permetteranno di diventare “veramente creativo” • lo stereotipo nel disegno è un punto d'arrivo per il bambino, se lasciato li diventa causa di perdita di interesse per il disegno stesso, se non viene stimolato con tecniche nuove. Il bambino è creativo quando ha la possibilità di fare confronti e mettersi in relazione con i suoi coetanei. L'insegnante attraverso la tecnica, dimostra praticamente ciò che dopo dovranno fare i bambini. Non si insegna il soggetto ma la tecnica. OBIETTIVI: • educare e stimolare la creatività del bambino • educare ad osservare le cose in modo più approfondito • imparare la regola per disegnare un albero: “ IL RAMO CHE SEGUE E' SEMPRE PIU' SOTTILE DI QUELLO CHE LO PRECEDE”


DOMANDE STIMOLO: • In quale stagione siamo? • Da cosa si capisce che siamo in inverno? • Come fa l'albero a stare in piedi? (conosciamo la struttura dell’albero: radici, tronco, ramo) Le attività di base per la comunicazione visiva sono importanti per arricchire le conoscenze tecniche del bambino, per dargli la possibilità di non ripetere ma di ricercare e variare. E' fondamentale lasciargli lo spazio per sperimentare, provare e riprovare senza paura di “sbagliare”. Si privilegiano AMBITI LEGATI ALL'EDUCAZIONE: • percettiva (pensare) • visiva (osservare) • tattile (toccare) • linguistica (il bambino si esprime) • manipolativa-costruttiva (il bambino realizza)


‌ disegniamo liberamente un albero con la matita‌

‌dopo aver osservato gli alberi in giardino e prestata maggiore attenzione alle parti che lo compongono ridisegniamo un albero con i pastelli a matita marrone‌


‌con il cotton - fioc e la tempera‌


‌con la carta da pacchi pre -ritagliata‌


‌con la carta da pacchi strappata‌


…soffiando, con l’ausilio di una cannuccia, la tempera diluita… “tecnica del soffio”


…e poi ancora, utilizzando i rotoli interni della carta igienica, realizziamo l’albero tridimensionale…


Ritorniamo ad osservare gli alberi in maniera più approfondita e scopriamo che:

“il ramo che segue è sempre più sottile di quello che lo precede”


Mettiamo in pratica questa regola disegnando l’albero con tre spessori di pennello e di pennarello‌


…e poi ancora rappresentiamo l’albero attraverso il nostro corpo: “Tanti alberi tanti bambini… formano un bosco”

…e più bambini insieme possono formare un solo albero… …e dall’alto di una sedia lo osserviamo a turno…


…rappresentiamo graficamente l’albero fatto con il corpo…


…infine costruiamo l’albero di Bruno Munari. Pieghiamo un foglio dal lato più lungo per due volte…

…strappiamo lungo le linee segnate con la matita…


‌ procediamo con la piegatura dei rami.

Ecco realizzato l’albero di Munari!


Con lo stesso precedente procedimento…

…costruiamo ora tutti insieme l’albero gigante…


…per questo grande ramo ci vogliono quattro mani…

…e una piegatura di precisione!

Ma guardate che risultato!


Solleviamo ora tutti insieme il nostro capolavoro!


Alla conclusione del laboratorio sentendosi “campioni nel disegnare alberi � i bambini hanno ricevuto una medaglia.



La documentazione raccolta ha offerto l’opportunità ai bambini di rendersi conto del percorso svolto e delle loro conquiste.


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