Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XXX n. 3 - Dicembre 2019 - Centro Studi La Torre S.r.l.
All'interno
DANCE ACADEMY corsi, stage e seminari di formazione
ANDY LEMOND in giuria al Concorso Expression con il suo hip hop camaleontico LE LUCI NEL SAGGIO DI DANZA Come utilizzarle al meglio? PROMUOVI LA TUA SCUOLA DI DANZA Consigli e strategie
Veronica PEPARINI INTERVISTA ESCLUSIVA
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FIRENZE C/O DANZAINFIERA 21, 22 E 23 FEBBRAIO 2020 MODERN JAZZ CONTEMPORANEO • CLASSICO E NEOCLASSICO HIP HOP E DANZE URBANE • COMPOSIZIONE COREOGRAFICA • DANZA FANTASIA
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GIURIA
BORSE DI STUDIO PREMI SPECIALI 24.000€ DI MONTEPREMI
DANIEL AGESILAS
stage-danse-angers.fr
Danzatore e coreografo, ex Borse di studio Direttore degli studi coreografici Stage International Danse Angers con gli al Conservatorio Nazionale insegnanti dell’Opéra di Parigi, ad Angers Superiore di danza di Parigi. (Francia).
ANDY LEMOND
Coreografo della Dance Academy di Toronto e per numerose compagnie. Fondatore della Broadway Academy of Dance e organizzatore dell’International Dance Camp Festival in Germania
MASSIMO GERARDI
Ballerino, Coreografo e docente alla SEAD Salzburg experimental academy of dance
LOTTE SIGH
44e Stage International
Danse Angers 2020
la-events.de Borse di studio Lezioni all’International Dance Camp Festival a Konstanz (Germania)
sead.at Borse di studio Una settimana di lezioni intensive alla SEAD a Salisburgo (Austria)
cph-dance.com
Coreografa, direttrice artistica e fondatrice della Copenhagen Contemporary Dance School
MORTEN INNSTRAND
Coreografo, direttore artistico e fondatore della Copenhagen Contemporary Dance School
JAN ÅSTRÖM
Borse di studio Lezioni alla Copenhagen Contemporary Dance School
cph-dance.com Borse di studio Lezioni alla Copenhagen Contemporary Dance School
balettakademien.se
Direttore del Balettakademien Stockholm
Borse di studio Una settimana di lezioni con insegnanti internazionali all’International Summer Festival della Balettakademien di Stoccolma (Svezia)
JAY ASOLO
Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante
Borse di studio Borsa di studio per “Retro Kings & Queens Summer Intensive” con la Retro Kings & Queens Company a Dublino (Irlanda).
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TASHA BERTRAM
Ballerina, insegnante, attrice, cantante, esaminatrice e Trustee della Russian Ballet Society.
russianballetsociety.co.uk Borse di studio Due settimane di corso di Balletto, Contemporaneo. Insegnanti da tutto il mondo e master class speciali e seminari per ospiti selezionati a Londra (Regno Unito).
RICHARD D’ALTON
Insegnante di Classico Senior presso il Conservatório de Dança do Vale do Sousa (Portugal) e Coreografo Residente per iRule...Dance (USA)
JUAN POLO COBOS
Insegnante al Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma e insegnante presso Adams Valencia
GEORGINA RIGOLA PEÑA
Insegnante e coreografa, fondatrice e direttrice artistica del Barcelona Dance Center, BCN CITY BALLET e del Certamen Internacional de Danza Ciutat de Barcelona
Borse di studio Richard d’Alton 2020 Summer Intensive (Portogallo). Broadway Dance 2020 Summer Intensive (Irlanda). Tokyo The Academy 2020 Summer Intensive (USA). Ent’Artes 2020 Summer Intensive (Portogallo).
rcpdmariemma.com Borse di studio Una settimana di lezioni presso il Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma a Madrid e borsa di studio per il Summer Camp Adams a Valencia (Spagna).
barcelonadancencenter.wordpress.com Borse di studio Una settimana di lezioni intensive in estate con Cuballet dal 22 giugno al 18 giugno a Barcellona (Spagna). Premio speciale 15 giorni con BCN CITY BALLET per prendere parte alla creazione di nuove coreografie a Barcellona (Spagna).
streetfunk.co.uk
JP OMARI
Insegnante e coreografo di Hip Hop, fondatore della scuola Streetfunk a Brighton.
INNA YURENEVA
Insegnante al Greenwich Conservatory Ballet
MARIE PISKOROVÁ VESELÁ
Coreografa e direttrice artistica del workshop Tanec Bez Hranic Dance without Limits
Borse di studio Uno degli Streetfunk Hip Hop Dance Camps Streetfunk Style Sessions (in estate o in ottobre) a Brighton (Regno Unito).
greenwichconservatoryballet.com Borse di studio Due settimane per Greenwich Conservaotry’s Classical Ballet Intensive oppure Contemporary Intensive a Greenwich (Connecticut, USA).
tanecbezhranic.cz Borse di studio Una, due o tre settimane per Tanec Bez Hranic Dance Without Limit (Estate 2020) a Praga (Repubblica Ceca).
idadance.com Borse di studio
Stage dell’I.D.A. International Dance Association a Ravenna (Italia).
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NOVITÀ
FIRENZE C/O DANZAINFIERA Sabato 22 febbraio 2020
EXPRESSION GRAND PRIX È RISERVATO AI VINCITORI DI CONCORSI DI DANZA NAZIONALI E INTERNAZIONALI, CHE SARANNO I PROTAGONISTI DI QUESTA SPECIALE COMPETIZIONE
KLEDI KADIU
TRACY INMAN
Ballerino, insegnante e fondatore della Kledi Dance.
Co-direttore della Ailey School di New York
KATHRYN BRADNEY
MARCO CHIODO
Direttrice del Prix de Lausanne
Danzatore, coreografo, regista e capo balletto per Notre Dame de Paris
CRITERI DI AMMISSIONE: Sono ammessi al Grand Prix ballerini solisti, coppie o gruppi (dai 12 in su), classificati al 1° o al 2° posto in concorsi di danza nazionali e internazionali nel 2018 e/o 2019. Gli stili ammessi sono: • Modern Jazz Contemporaneo; • Classico e Neoclassico; • Hip Hop e Danze Urbane; • Composizione Coreografica. SELEZIONE: Gli aspiranti partecipanti dovranno inviare entro e non oltre il 16 gennaio 2020 il video e documentazione attestante il piazzamento a danza@idadance.com. SEGRETERIA ORGANIZZATIVA EXPRESSION COMPETITION I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2 Ravenna - Italia Tel. +39 0544 34124 e-mail: danza@idadance.com
Il Grand Prix Expression IDA è un concorso a numero chiuso, saranno selezionate massimo 12/15 esibizioni a discrezione della direzione del concorso Expression. I danzatori selezionati si esibiranno sabato 22 febbraio 2020 al Padiglione Basilica dalle 18.30 (l’orario potrebbe subire variazioni). PREMIO: Verrà assegnato un premio del valore di 1.000€ e una targa esclusiva con le firme dei giurati.
Direttrice artistica e coordinatrice del concorso: Roberta Fadda - Responsabile Settore Danza E.R. ASI Ente di Promozione Sportiva CONI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
Per le scuole di danza A.S.D. verrà rilasciata documentazione valida ai fini degli adempimenti formali.
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
danzainfiera.it
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FEBBRAIO 2020 FIRENZE
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Edizione 2020
Il sogno delle audizioni internazionali a Danzainfiera 2020 Le grandi accademie a caccia di talenti Un ricco calendario di opportunità per studiare e ballare all’estero. Danzainfiera, il più grande ed originale evento fieristico internazionale dedicato alla danza e al ballo, mira a riaffermarsi luogo di incontro e formazione per il quindicesimo anno consecutivo nella splendida Fortezza da Basso di Firenze, da giovedì 20 a domenica 23 Febbraio 2020. Il tema di quest’anno? MAKE IT POSSIBLE! Perché Danzainfiera ha offerto opportunità concrete per ogni ballerino che vi ha partecipato con stage, lezioni, concorsi, incontri e soprattutto audizioni. Torna infatti anche in questa edizione, la sezione “International Academies Open Days” che si pone come obiettivo quello di dare opportunità concrete di studio e crescita all’estero. I ragazzi e le ragazze avranno la possibilità di prendere parte alle audizioni per accedere ad accademie e centri di formazione riconosciuti a livello internazionale: un’opportunità unica per ottenere borse per percorsi annuali di studio. Il calendario delle audizioni per il week-end vedrà la presenza della Vaganova Ballet Academy di San Pietroburgo con la docente Irina Sitnikova, di Joffrey Ballet School da New York con la collaborazione del Direttore della Sezione Musical Matthew Prescott che terrà anche l’audizione di classico e jazz, di The Ailey School con il direttore artistico Tracy Inman ed infine l’audizione con Petrusjka Broholm – Principal Female Teacher di ABT The American Ballet Theatre Jacqueline Kennedy Onassis School. Non solo però audizioni: quest’anno Danzainfiera organizzerà anche una tavola rotonda rivolta ai ragazzi che vogliono diventare ballerini professionisti. Come si trova lavoro in questo mondo? A dare consigli saranno coinvolti direttori artistici e rappresentanti di accademie internazionali, direttori di corpi di ballo e di concorsi internazionali come il Prix de Lausanne. Un momento di riflessione in cui si parlerà del giusto approccio per partecipare alle audizioni, di come far tesoro dei propri insuccessi, di quali strumenti siano necessari per costruirsi una carriera nella danza; ed ancora quali le differenze tra la selezione tramite audizione o tramite concorso per l’accesso alle compagnie. Questi interrogativi saranno sviscerati alla presenza del pubblico in un incontro aperto che ha l’obiettivo di aiutare e supportare ballerini e docenti nel proseguo del loro lavoro.
20 - 23 Febbraio 2020 Fortezza da Basso, Firenze
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
editoriale In un periodo storico complicato come il nostro, dove giovani e meno giovani sono alla ricerca di riferimenti ed esempi, se la danza, da sempre espressione delle culture e delle società, si sviluppasse come movimento di critica sociale, potrebbe senza ombra di dubbio acquisire valore nella ricostruzione di un’umanità in difficoltà. Oggi come oggi, in un mondo sempre più incoerente, dove la globalizzazione ha ridotto drasticamente le distanze, cancellando (virtualmente) i confini, torna preponderante un clima di chiusura e diffidenza. Sembra un mondo assopito, legato a valori anacronistici, dove la speranza si concentra sugli ideali e sui giovani. La danza dovrebbe rendersi portavoce di messaggi sociali, di ideali giovani utilizzando come unica fonte di comunicazione, l’espressione artistica. La danza ha un grande potere, la capacità dei corpi di unirsi, muoversi, parlare e soprattutto “sentirsi”. Sentire l’altro, capirne le debolezze per costruirne la forza, significa anche percorrere strade comuni, significa raggiungere un obiettivo comune. Di norma questo percorso viene seguito nella costruzione della coreografia e questo potrebbe davvero essere il vero punto di forza della danza, degli insegnanti di danza, che, in tutto questo, diventano punti di riferimento per la costruzione di un mondo a colori. I veri motori di quello che potrebbe diventare un vero e proprio movimento sociale apartitico, portatori di valori come l’uguaglianza, il rispetto, l’educazione e l’inclusione, in totale contrapposizione con i venti d’odio alla ribalta nella nostra quotidianità. Ci troviamo così davanti esperienze vere e concrete, come quella di Matteo Addino, che nella realizzazione del suo sogno, la costruzione di una baby company unica sul panorama italiano, L’Experience Company IDA, ha seguito quotidianamente i valori che da sempre lo caratterizzano come coreografo ed insegnante, uguaglianza ed inclusione sociale. Matteo ha creato coreografie contro il bullismo e combatte quotidianamente contro tutti i pregiudizi, accogliendo nel suo mondo, colore e amore. Questo è un esempio vero e concreto, ma se tutte le scuole di danza, tutti i giovani insegnanti si ponessero piccoli obiettivi quotidiani fondati su valori sani, qualcosa potrebbe senza dubbio cambiare. Un movimento silenzioso, ma allo stesso tempo carico di energia, quell’energia propria dei giovani. La speranza è in mano loro, il cambiamento è in mano loro. La danza non sarà il movimento sociale rivoluzionario, ma, a piccoli passi, gli insegnanti di danza potrebbero diventare gli attivisti del quotidiano, coloro che, grazie alla loro arte, potrebbero trasmettere un messaggio alternativo, capace di colorare un mondo, che vediamo oggi più che mai in bianco e nero.
Valentina Minguzzi
In copertina Veronica Peparini © Foto di Fabio Marcato Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Monica Morleo Hanno collaborato a questo numero: Elena Baldisserri, Sara Benedetti, Romeo Cuturi, Omar De Bartolomeo, Elisabetta Gaia Guarasci, Gianni Mancini, Valentina Minguzzi, Michele Olivieri, Viola Poggio, Sharon Remartini, Rita Valbonesi. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Fabio Marcato, Brescia e Amisano Teatro alla Scala, Alberto Calcinai, Giovanni Chiarot (Zeroidee), Archivio Danzainfiera, Alessandro Dobici, DSPhoto, Matteo Mattesanti, Fabrizio Maiorano, Riccardo Panozzo, Shutterstock, IStock Photo, Barbara Silvestri. Un ringraziamento particolare a Chiara Cestelli, Marco Chiodo, Silvia Gribaudi, Andy Lemond, Veronica Peparini, Allegra Quagliarini, Sandra Zynda. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com
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sommario
EXPRESSION anno XXX n. 3 - dicembre 2019
12 VERONICA PEPARINI
Una donna e una passione chiamata danza di Monica Morleo
16 LESTER HORTON
e la sua tecnica dalle linee nette e chiare di Gianni Mancini
19 GRACES
Tra danza, teatro e performance le “Grazie” firmate Silvia Gribaudi di Monica Morleo
a pag.
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21 GISELLE
un inarrestabile atto d’amore per la danza di Michele Olivieri
24 PROMUOVERE LA SCUOLA DI DANZA quale strategia adottare? di Monica Morleo
26 NUREYEV. LA VITA di Elisabetta Gaia Guarasci
51 ANDY LEMOND e il suo hip hop style
54 MARCO CHIODO SI RACCONTA Da Notre Dame de Paris ad un nuovo varietà italiano
57 EDUCAR(SI) ALL’AUTOSTIMA
DANCE ACADEMY®
CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE a pag. 27
Esploriamo l’adolescenza di Rita Valbonesi e Alice Montecavalli
61 CINEMA E DANZA
Il nuovo racconto coreografico nel Joker di Todd Philips di Monica Morleo
62 LE LUCI NEL SAGGIO DI DANZA Come utilizzarle al meglio di Sharon Remartini
64 MEDICINA DELLA DANZA SPECIALE IDA 52 IDA e il Concorso Expression incubatori di speranze nei giovani nel mondo della danza
Infortunio muscolo-scheletrico. Valutazione tramite screening dei fattori di rischio nei ballerini adolescenti. di Omar De Bartolomeo, Viola Poggio, Sara Benedetti e Romeo Cuturi
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Veronica Peparini inizia a danzare all'età di 11 anni insieme a suo fratello Giuliano il cui grande talento ha da sempre rappresentato per lei una fonte di ispirazione per seguire e raggiungere le sue qualità tecniche. Veronica ha realmente intrapreso la sua “strada maestra” intorno ai 18 anni quando superò brillantemente le audizioni per entrare a far parte del corpo di ballo di Domenica in, un periodo storico della televisione italiana in cui esistevano corpi di ballo formati da ballerini che possedevano solide basi di danza classica. Tuttavia la sua più importante occasione lavorativa si presenta quando Luca Tommassini la porta con sé nella tournée europea e mondiale di Kylie Minogue, a seguito della quale stabilì per diversi anni la sua dimora a Londra. Dopo questa lunga esperienza all’estero come ballerina, nasce in lei il desiderio di tornare in Italia dove scopre di avere un naturale talento insegnante. Da questo momento inizia a creare le sue prime coreografie con i suoi stessi allievi, trasformando la coreografia in una delle sue principali passioni professionali.
di Monica Morleo
VERONICA PEPARINI U N A D O N N A E U N A PA S S I O N E C H I A M ATA D A N Z A 12
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Veronica Peparini arriva a Ravenna dopo mesi di intenso lavoro dedicati al nuovo programma ideato da Maria de Filippi Amici Celebrities. Cominciamo la chiacchierata dopo che Veronica ha preso un buon cappuccino che, come ha confessato in un’altra occasione, è una di quelle cose che non deve mai mancare nel suo camerino. Veronica in che modo è cambiata la danza in Italia rispetto ai tempi in cui c’erano i corpi di ballo in televisione e il varietà andava per la maggiore? Quel genere era molto bello e ricco ma è ormai morto. I ragazzi di oggi quando guardano un programma televisivo devono recepire più e diversi stimoli e questa necessità si riflette anche nelle coreografie: è importante proporre qualcosa che lo coinvolga con un linguaggio sicuramente più attuale. Ecco perché, soprattutto nelle puntate serali di Amici, si propongono coreografie e pezzi di danza con messaggi che coinvolgano i giovani d'oggi a tutto tondo. E oggi invece in che modo la danza può dare qualcosa ai giovani attraverso la televisione? Amici è un programma longevo che va già in onda da 17 anni e io sono insegnante e coreografa della scuola dal 2013. In questi anni credo che siamo riusciti a lanciare un messaggio positivo anche concentrandoci su diversi generi e discipline per arrivare a trasmettere una vera e propria passione. Le possibilità che vengono date agli allievi della scuola hanno lo scopo di evocare nei giovani
Nelle immagini: nella pagina a fianco, nello studio di Amici. In questa pagina, Veronica durante la lezione allo Stage Expression 2019
spettatori il sogno di essere anche loro protagonisti delle future edizioni del programma; in tal senso gli allievi di Amici diventano un punto di riferimento costante, una possibilità, una speranza. Per questo e per molti altri fattori, Amici è un programma che riesce ancora a dare molto, rinnovandosi ogni anno, dando nuova linfa alla presenza della danza in televisione, creando qualcosa che prima non esisteva. Nel tempo il programma ha incrementato la qualità dei suoi contenuti anche grazie alle coreografie create per il serale da mio fratello Giuliano; una qualità che si riflette in generale nella ricerca di in un più alto livello della danza in tutti gli altri contesti televisivi e non. E tu come insegnante e coreografa cosa pensi di aver apportato ad Amici? Devo dire che anche io nel mio piccolo lavoro già da tempo per portare qualcosa di nuovo grazie alla mia esperienza, lavorando con i ragazzi sempre con nuovi stimoli e nuove coreografie. Nella creazione delle mie coreografie do' tutta me stessa con il mio bagaglio di esperienze e ad oggi aggiungo anche un mix di hip
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hop, e questo devo dire che mi piace molto. Le prove poi sono un momento di condivisione in cui posso mostrare il mio livello artistico per trasmetterlo in pratica ai ragazzi più desiderosi di imparare. A chi si vuole approcciare al mondo della danza in televisione cosa consigli? Credi sia importante partecipare ad un talent per un ragazzo del secondo millennio? Consiglio di studiare con calma, perché oggi va tutto troppo veloce, e di studiare tutto con tutti gli insegnanti possibili, ampliando così le proprie vedute artistiche, alla ricerca della propria “strada maestra”. Il mio consiglio è di ricercarsi e di studiare sempre quelle che sono le basi; anche quando ricerchi altre cose è sempre necessaria una base solida in tutte le discipline ed è importante avere una consapevolezza del tuo stile, del tuo essere, perché da lì puoi ampliare e spaziare in altri campi. Il corpo serve per la ricerca e l’espressione: più sviluppi qualcosa di nuovo più ti concentri su quello che sai. Ecco perché è importante studiare e carpire quanti più segreti possibili da ogni insegnante che incontri nel tuo percorso. Passare per il talent è sicuramente una scelta strettamente personale, tuttavia se un ragazzo decide di partecipare e frequentare la “nostra” scuola lo deve fare solo con un’ottica di miglioramento e avere la possibilità di andare in altre direzioni che ti permettono di scoprire il tuo corpo in maniera diversa.
Nelle immagini: a sinistra, Veronica con la figlia. A destra, nello studio di Amici.
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Negli anni Amici ha dimostrato di essere un programma di qualità sempre crescente che segue costantemente gli allievi che ne fanno parte sia nel periodo vissuto all'interno della scuola sia nel periodo che sussegue la fine del programma. Amici è una scuola a tutti gli effetti ed è un percorso serio condotto da professionisti di alto livello e di grande attualità, in cui è stata inserita anche molto ricerca, e il cui impegno è di dare un futuro ai ragazzi anche una volta conclusa l’esperienza televisiva, lontana dai riflettori. Comunque oggi, talent o non talent, penso che si passi troppo spesso dall’essere allievo ad essere insegnante e questo non è certamente formativo perché il passaggio è decisamente troppo veloce. Nella realtà di un ballerino bisogna infatti darsi un tempo per ballare professionalmente e successivamente prepararsi ad insegnare con un proprio nuovo “modo”… se manca questo passaggio come docente non si riuscirà a lasciare nulla di consistente ai
Nell’immagine: Veronica e Andrea Muller allo Stage Expression 2019.
propri allievi. Esistono sicuramente le eccezioni a questa regola: si tratta delle persone che hanno un talento davvero speciale nel saper insegnare, ma questi sono assolutamente casi rarissimi. Cosa pensi invece dei “soliti” detrattori nei confronti dei talent? Che non bisogna pensare che il lavoro che si visiona durante la puntata televisiva, specie nella versione serale, si concretizzi alla singola puntata. Durante la settimana c’è un lavoro di preparazione, di “cesello” molto intenso, perché i ragazzi devono studiare anche dieci differenti coreografie a serata e spesso anche in stili diversi che non sono tanto nelle loro corde … non è così facile! E infine… una curiosità. Come trascorri la tua “giornata tipo” quando sei coinvolta nel programma? Quando lavoro per Amici la mia vita è dedicata al programma televisivo dalla mattina alla sera. Crei coreografie e non riesci a fare altro, quindi l’insegnamento lo pratico solo all’interno della scuola televisiva e qualche volta con dei workshop esterni come quello ha organizzato Ida oggi, ma per questi il tempo è sempre meno. Inoltre nei miei impegni di quest’anno si è aggiunta anche la nuovissima edizione di Amici Celebrities che è stata una bella esperienza anche se c’è stato un approccio diverso da quello che applico con i consueti allievi. Le “celebrità” sono state brave a mettersi in gioco. Ho osservato Veronica Peparini insegnare realmente “ la passione”, quella stessa passione che già mi aveva espresso attraverso le sue parole e che si evince dai suoi occhi vividi mentre spiega ai ragazzi e dispensa loro consigli preziosissimi. Tra le tante pillole di crescita professionale gli ha spiegato che,
oggi più che mai, bisogna differenziarsi e che ci sono milioni di cose da condividere oggi, ma solo alcune di queste sono possibili: è la musica che fa muovere il corpo e solo alcuni elementi sono possibili con la musica prescelta e con i movimenti coreografici che, durante il workshop IDA, ha proposto ai ragazzi. Il divenire è in mezzo e il tutto deve diventare fluido perché nella coreografia non ci sono pezzi separati, altrimenti non può essere forte e incisiva per chi la guarda: “ non bisogna farsi “mangiare” dalla coreografia, bisogna entrarci dentro. la coreografia deve diventare sempre più forte; una vera e propria storia in modo fluido crea e racconta la diversità!”. Saluto Veronica e penso alla sua umiltà quando ammira una lezione di hip hop dei suoi piccoli ballerini e ancora quando rimane in ultima fila insieme a loro per scaldarsi e provare una nuova coreografia. Da quella sera non l’ho più vista solo come un “personaggio televisivo”, una famosa coreografa e una insegnante appassionata, diretta e giusta, ma soprattutto come una donna, una di noi, con un lavoro che ama e porta avanti con una passione viscerale, un amore accanto (che ormai non è più una sorpresa) e una vita familiare con due figli da gestire tra mille impegni.
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LESTER
HORTON TECNICA
e la sua
dalle linee nette e chiare di Gianni Mancini Docente di Tecnica della Danza Moderna e della Danza Classica presso il Liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba" di Torino. Docente Formatore IDA.
L
ester Horton fu un importante pioniere della danza moderna, un genio del teatro. Oltre ad essere un grande coreografo, fu un costumista, un pittore. Un uomo incredibile. Una volta entrato nel suo mondo, sei entrato in un ambiente completamente creativo: gente di tutti i colori, musica di tutte le nazioni. Lester Horton nacque in una famiglia della classe operaia a Indianapolis il 23 gennaio 1906. Da bambino e adolescente fu affascinato dalle danze indiane, dalla pittura e dal costume. Nel 1922, all’età di sedici anni, vide la sua prima esibizione di Danza professionale. I danzatori della Denishawn, diretti da Ruth St. Denis e Ted Shawn, erano andati a
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Indianapolis, presentando versioni modernizzate di danze indiane (Americane ed Asiatiche), giapponesi, siamesi e giavanesi. I costumi colorati e i movimenti esotici affascinarono Horton, seducendolo nella decisione di diventare un ballerino. Iniziò così a studiare danza classica e danza moderna. Si trasferì temporaneamente a Chicago e studiò danza classica con Adolf Bolm alla Pavley-Oukrainsky School, ma era insoddisfatto della rigidità di questa disciplina. Nel 1926 tornò in Indiana coreografando danze rituali indiane per l’Indianapolis Little Theatre. Nel 1929 fu invitato in California per unirsi alla Michio Ito’s Company che produsse lo spettacolo “Plays for Dancers”. Fu qui che Horton
Nelle immagini: a sinistra Lester Horton. Sopra, “Revelations” (Alvin Ailey, 1960) della Alvin Ailey American Dance Theater. In basso, “The Beloved” (Lester Horton, 1948).
imparò l’uso organico degli oggetti di scena, che in seguito sarebbero diventati parte integrante della sua stessa coreografia. Rimase poi in California per il resto della sua vita. Divenne famoso sulla Costa Occidentale come il coreografo di oltre quaranta coreografie, otto film e numerosi spettacoli di Night Club. Nel 1946 fondò la sua scuola e la sua compagnia “Dance Theater” in un piccolo studio sulla Melrose Avenue a Hollywood, California. La troupe di Horton fu una delle prime nel paese a ospitare una compagnia interrazziale di ballerini. Lester fu piuttosto rivoluzionario fu il primo ad avere una compagnia con due primi ballerini neri. Ma essere sulla West Coast aiutava. C’erano molte persone nere, asiatiche e
messicane a Los Angeles, perciò l’idea della fusione tra razze era radicata. Martha Graham dirigeva una compagnia interrazziale sulla East Coast, anche se non quanto quella di Lester. Lester era all’avanguardia, e faceva ciò che era necessario: si rendeva conto che doveva usare i danzatori migliori a prescindere dal loro colore. Gli audaci esperimenti di Horton con le tecniche di Danza Moderna interessarono nuovi spettatori e molti studenti. I suoi allievi erano una lega di culture e nazioni, messicani, giapponesi, spagnoli, neri e bianchi. Horton esigeva molto dai suoi ballerini. Richiedeva lo studio della Danza Classica, insegnava loro a leggere la musica, cucire, lavorare con le luci, creare scenografie e oggetti di scena. La compagnia lavorava insieme come una “famiglia” per mantenere il teatro. Trascorrevano ore senza paga dirigendo lo studio, insegnando classi, gestendo la pubblicità e partecipando praticamente a tutti gli aspetti della produzione, del design e dell’esecuzione. Horton era il responsabile delle coreografie ma tutti i suoi danzatori condividevano le responsabilità per quanto riguardava il fare ricerca sul contenuto dei nuovi balletti che lui concepiva. Quando si progettava un balletto su una particolare cultura, si studiavano l’arte, la musica, la storia e le danEXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Nell’immagine: “Sarong Paramaribo” (Lester Horton)
ze tradizionali di quel popolo. Era risaputo e accettato che i membri della compagnia avrebbero dovuto adempiere a compiti di ricerca e condividere quello che avevano scoperto nella riunione successiva. Questo lavoro non aveva lo scopo di influenzare direttamente la coreografia di Horton, ma piuttosto di dare ai danzatori un sistema di riferimento entro il quale costruire la caratterizzazione. Horton creò una delle principali tecniche di danza moderna codificata rinomata per la forza, l’allungamento e il rafforzamento del corpo umano preparandolo al suo uso come strumento di danza espressiva. Con questa Tecnica ogni muscolo del corpo è allungato e ogni sezione del corpo è isolata. “Ci sono esercizi per le dita, i polsi, le spalle, per gli occhi, per il collo, per il busto e per le braccia, questi derivavano dal suo amore per il teatro orientale” afferma una sua ex danzatrice Bella Lewitzky. La Tecnica Horton non è limitata al concetto di uno o due movimenti e del contrasto tra di essi. La Tecnica è dinamica e drammatica, sviluppa sia la forza che la flessibilità, e lavora con un’energia costantemente in movimento. L’obiettivo principale di molte classi per principianti è creare allungamento nella colonna vertebrale e nei tendini dei polpacci. In tutti i livelli c’è anche enfasi sullo sviluppo della musicalità e delle qualità artistiche. Horton era famoso per la produzione di ballerini con muscoli della coscia lunghi e magri e il basso schiena flessibile ma forte. L’uso espressivo della colonna arrotondata e arcuata è simile alla teoria del contraction and release della Tecnica Graham e così come quest’ultima e come nella Tecnica Humprey il torso è considerato l’origine di tutti i movi-
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menti. Altri punti di partenza per il movimento erano le spalle, lo sterno, il diaframma e la cintura pelvica. Lester sviluppò una Tecnica che ha testato la capacità del corpo di muoversi ai suoi estremi, di usare tutti i piani spaziali e livelli di movimento. I movimenti lenti erano esageratamente lenti, quelli veloci erano esageratamente rapidi e richiedevano uno sforzo e un controllo incredibile. Posizioni e braccia aperte erano predominanti, ogni parte del corpo era allungata al limite fisico. La meraviglia della Tecnica Horton è che ti porta ad esplorare ogni parte del tuo corpo, è un’esplorazione dei limiti estremi di esso e della sua anatomia. Una Tecnica dalle linee nette e chiare che la rende perfettamente accessibile anche a chi comincia a danzare, o ai non danzatori. Molti tra coloro che si formarono con Horton emersero dalla sua compagnia. Tra questi, Alvin Ailey, considerato il suo successore, nel 1958 fondò l’Alvin Ailey American Dance Theatre.
bibliografia • M. B. Perces, A. M. Forsythe, C. Bell (1992), The Dance Technique of Lester Horton, Pennington, Princeton Book Co Pub • Joshua Legg, (2011), Introduction To Modern Dance Techniques, Pennington, Princeton Book Co Pub
Tra danza, teatro e performance
leGrazie
firmate Silvia
Gribaudi
Silvia la tua poetica è ormai sulla bocca di tutti, come pensi di aver dato un nuovo accento alla danza italiana? Bella domanda che nessuno mi ha mai fatto e quindi in effetti mi spiazza… Non ci ho mai riflettuto. Quanto alla danza italiana so che mi conoscono gli addetti ai lavori e so che in molti spettatori hanno visto i miei lavori ma immagino anche come il nostro ambiente non incida molto sulla società e che la danza, specie in Italia, rimane un po’ di nicchia. Sono comunque sicura che il passaparola sia importante come sia importante la concentrazione su quello che faccio perché quello che porto nelle mie performance ha una sua precisa identità. Ho iniziato proprio lavorando sul tempo dell’ironia, magari in modo diverso, ma sul solco di coreografi come Roberto Castello e Giorgio Rossi di Sosta Palmizi. Quindi se le persone sono incuriosite e ne parlano mi fa piacere, anzi non posso che esserne soddisfatta.
Foto di Matteo Maffesanti
Chi sarebbero oggi le Tre Grazie? Cosa significa Grazia? Come e in quanti modi si può esprimere e interpretare la Grazia? Graces è una performance ispirata alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus (Aglaia, Eufrosine e Talia) erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. Incontriamo Silvia Gribaudi, artista, coreografa e regista torinese, alla Nid platform di Reggio Emilia alla vigilia di una replica della sua nuova creazione in bilico tra coreografia, performance e teatro.
di Monica Morleo
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Perché gli uomini in scena? C’era un’urgenza e una necessità vera di lavorare con altre forme fisiche diverse dal femminile. I danzatori li ho scelti conoscendoli, sentendoli liberi di esprimersi, con il piacere dello stare in scena in maniera semplice e con umanità, ho cercato i movimenti che valorizzano il corpo dei perfomer che ho davanti e li ho scelti seguendo questa ottica. E le tre grazie sono loro? E tu cosa rappresenti? Si sono loro, ma a volte sono anche io. Nello spettacolo tutto può cambiare e mutare. Io in scena sono la coreografa, una sorta di Canova che può anche invertire l’ordine. Chi rimane è l’opera? Mi chiedo anche chi sono io veramente? Cambio ruolo? Nello spettacolo però siamo sempre quasi tutti in scena perché dialoghiamo in una continua ricerca di quello che siamo e rappresentiamo. E con il pubblico che rapporto hai? Ogni replica lo ascolto in modo diverso il pubblico e cerco con lui un rapporto comico molto forte e riuscito, a volte lo sento più vicino, altre volte lo sento più distante. Nei miei lavori, e sempre di più con questo, il rapporto con il pubblico è cercato e non è accessorio. Mi chiedo sempre in che modo possiamo animare il pubblico facendolo ride20
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Foto di Riccardo Panozzo
In Graces parli della bellezza, in che modo la rappresentate in scena? Il lavoro è ispirato alla statua delle tre grazie del Canova che vengono rappresentate da diversi quadri che mettono in scena la rappresentazione di ciò che per noi è bello. Ho messo in scena alcuni stereotipi della danza anche attraverso il neoclassico che è divertente da danzare ed è una continua sorpresa. Credo che tutto quello che sia ritenuto bello non lo deve essere perché oggettivamente accolto come tale e per questo nello spettacolo c’è una mia riflessione, un modo per dire la mia su cose su cui non sono d’accordo.
Foto di Giovanni Chiarot-zeroidee
Come sei riuscita ad emergere ugualmente proponendo una cifra stilistica così differente dallo status attuale, chi ti ha aiutato in tal senso? Grazie a tante persone che ho conosciuto durante il mio percorso e che mi hanno aiutato e mi hanno sostenuta nella mia ricerca. In primis Opera Estate Festival e il Festival di Castiglioncello con cui prosegue una certa continuità professionale sin dal 2009, il Network Anticorpi con la sua vetrina e la Giovane danza d’Autore che sono una rete molto attiva in tutta Italia. Diverse sono state le collaborazioni attivate per ogni produzione: R.osa è uscito ad esempio con il sostegno de La corte ospitale e del Festival di Sant Arcangelo e sempre il Festival di Sant Arcangelo ha sostenuto anche Graces. Ora la cosa più difficile che riscontro in Italia è quando inizi a sognare produzioni più grandi, con più danzatori in scena, e fai più fatica a trovare le risorse. Bisogna sicuramente migliorare questo aspetto.
re ma con una riflessione: il valore del ridere esilarante e nello stesso tempo di riflessione è un punto di incontro tra ridere ed essere arrabbiati, ribelli. Continua ancora il tuo lavoro sulle parti molli e grasse? E credi ancora che qualsiasi forma fisica possa danzare? Le parti grassi sono quelle parti che quando cammini hanno una loro danza, quelle parti che prendono un movimento da un’unica spinta e che tutti noi sperimentiamo, la maggior parte di noi spesso lo sperimenta proprio ad esempio con l’avanzare dell’età. Il mio lavoro parte sempre da qui, questi sono punti di forza che rimangono come dati di fatto ma il mio lavoro si sta trasformando. Dato che ho dato tanto spazio a questi pilastri, ora parlo di altro anche se il mio corpo continua a parla di me e delle mie precedenti riflessioni. Ora mi concentro di più sul tipo di drammaturgia, di come cerchiamo le strategie e di cosa significa di mettersi in scena di fronte ad un pubblico nuovo in ogni replica e ogni volta che mettiamo in scena lo spettacolo acquisiamo sensibilità nei confronti del pubblico e cerco di attivare nuove strategie che catturino lo spettatore all’interno di una costruzione coreografica e drammaturgica comica.
Graces coreografie Silvia Gribaudi; drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti; con Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo; produzione Zebra coproduzione Santarcangelo dei teatri. Progetto vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019 e sostenuto da ResiDanceXL 2018 azione Network Anticorpi XL coordinato da L’ Arboreto _Teatro Dimora Mondaino, IntercettAzioni Centro residenze Lombardia e ARTEFICI - Artisti Associati Gorizia. Tutte le date del tour su: www.silviagribaudi.com/tour-2019-may
Giselle
UN INARRESTABILE ATTO D’AMORE PER LA DANZA di Michele Olivieri Critico di danza e balletto (ANCT/AICT), recensore dal Teatro alla Scala e Membro del Consiglio Internazionale della Danza CID UNESCO Paris
I
l Teatro alla Scala ha riproposto “Giselle”, titolo in due atti di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges da Théophile Gautier, nello storico allestimento di Jean Coralli e Jules Perrot con l’iconica ripresa coreografica di Yvette Chauviré. L’importanza di tale recupero è tessuto nel rispetto dell’originale intenzione tanto da divenire, nel tempo, l’emblema del balletto esemplare. Una trasposizione spirituale tra le più incantevoli, che si erge a sovrana del periodo romantico, così caratterizzata da tendenze riconducibili ad un lirismo sentimentale, appassionato, languido e sognante capace di suscitare quell’atmosfera suggestiva, fondata su un rapporto amoroso, vissuto con incantata trepidazione ma al contempo ineluttabilmente
doloroso. Tragedia che si consuma per due volte nel corso della narrazione, nel primo atto prende le sembianze di Giselle, nel secondo atto quelle di Albrecht, suscitando nella scena conclusiva quel senso di candore seppur nel convincimento che tutto è andato perduto. Mancava dal palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano dal 2016, ma in questi anni la produzione ha girato il mondo: dopo le rappresentazioni in programma presso l’NCPA di Pechino nel mese di agosto, Giselle è tornata alla Scala dal 17 settembre all’8 ottobre scorsi. Questo balletto continua ad attrarre il pubblico italiano e internazionale; non è un caso che il Corpo di Ballo scaligero diretto dal Maestro Frédéric Olivieri abbia ottenuto notevoli riscontri anche nel corso delle
passate tournée in Oman, Brasile, Hong Kong, Parigi e nelle più recenti trasferte: in Cina nel 2016, a Costa Mesa (California) nel 2017 e nel 2018 ancora in Cina e nel corso della prima visita in assoluto della Scala in Australia. Una storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine e il bianco stuolo di Villi, affascinanti quanto spietate. Ricco e completo nella sua classicità l’allestimento scaligero, perfetto nella struttura coreografica, permette di porre in risalto la versatilità degli artisti e la specificità della produzione firmata dal tempio milanese, essendo altresì impreziosita dall’allestimento di Aleksandr Benois (rielaborati oggi da Angelo Sala e Cinzia Rosselli) creato appositamente per la Scala e patrimonio della compagnia EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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da innumerevoli decenni. Fu proprio Yvette Chauviré, straordinaria étoile scomparsa da pochi anni, ad essere interprete alla Scala della sua versione, per la prima volta sul palcoscenico scaligero nel 1950. Nel corso degli otto spettacoli andati in scena recentemente a Milano sono apparsi in scena gli artisti che hanno ottenuto notevole successo nelle recite internazionali, accanto a due superstar che hanno aperto le rappresentazioni: per la prima volta insieme alla Scala in questo titolo l’étoile Svetlana Zakharova e David Hallberg, eccezionale artista ospite. L’esecuzione musicale è stata affidata all’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala diretta con mano sicura da David Coleman. Nelle successive recite sono tornati nei ruoli di Giselle e Albrecht i protagonisti della trasferta a Pechino: Vittoria Valerio e Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. Nel ruolo di Myrtha si sono alternate Maria Celeste Losa poi Alessandra Vassallo, nel ruolo di Hilarion Mick Zeni, poi Christian Fagetti e Marco Agostino, mentre il passo a due dei contadini è stato affidato a Martina Arduino con Nicola Del Freo, ad Antonella Albano con Federico Fresi, Alessandra Vassallo con Mattia Semperboni, e una recita ai giovanissimi Linda Giubelli e Domenico Di Cristo. Nella recente tournée questa versione di Giselle era attesissima a Pechino: un trionfale ritorno dopo tredici anni dalla prima e unica visita del Balletto scaligero nella Capitale cinese, accolto con straordinario calore da un pubblico entusiasta che ha gremito l’Opera
Nelle immagini dell’articolo: “Giselle” interpretata da Svetlana Zakharova e dal corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Foto di Brescia-Amisano Teatro alla Scala 22
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House del National Centre for the Performing Arts, con applausi finali tra i dieci e i quindici minuti, applausi a scena aperta e standing ovation per tutto il Corpo di Ballo e gli artisti impegnati nei ruoli principali. La cura e la raffinatezza hanno esaltato la tradizione classica accademica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Il primo atto si apre in un villaggio nella Renania medievale, durante la vendemmia, appare una giovane contadina, Giselle, che vive in una vicina casetta con sua madre Berthe. La ragazza adora ballare e darebbe la vita per questa sua passione. Entra in scena un giovane vestito da popolano, Loys, che abita nei pressi ma che in realtà è, sotto mentite spoglie, il principe di Slesia, Albrecht. Giselle ignora le sue nobili origini; in un primo momento titubante, accetta poi la corte del giovane, di cui si innamora. Giselle e Albrecht, nei panni di Loys, danza-
no gioiosamente nonostante i continui richiami della madre di lei, che l’ammonisce per le sue precarie condizioni di salute. La madre è inoltre ossessionata dalla leggenda delle Villi e diffida istintivamente di Loys, temendo di vedere un giorno la figlia trasformata in una Villi. I giovani innamorati affidano il destino del loro amore allo sfogliare i petali di una margherita; l’innocente gioco termina con un presagio negativo. Wilfred, amico del principe, tenta invano di dissuaderlo dal continuare questa relazione con la giovane contadina. Entra in scena Hilarion, il guardiacaccia, geloso di Giselle, che nota furtivamente il mantello del giovane sconosciuto e la sua spada con uno stemma. In lontananza, il suono di un corno annuncia una battuta di caccia. Arriva la corte, impegnata nella battuta, ed entra nel villaggio per trovare ristoro. Tra i vari componenti del seguito, c’è anche la promessa sposa di Albrecht, la principessa Bathilde, con suo padre, il Duca di Curlandia.
Giselle offre loro del vino e Bathilde, impressionata dal candore, dall’innocenza e dalla dolcezza della giovane contadina, le fa dono del suo medaglione. Hilarion si aggira intanto furtivamente, osservando Loys inquieto e preoccupato. Questo conferma i suoi sospetti. Il rivale in amore, accecato dalla gelosia, smaschera allora il principe davanti a tutti, mostrando la spada con lo stemma. Giselle, perdutamente innamorata, nella disperazione prende la spada di Albrecht per uccidersi, ma poi impazzisce e muore per il dolore tra gli sguardi inorriditi dei presenti e lo strazio della madre. Il secondo atto si svolge in una radura illuminata dalla luna nei pressi della tomba di Giselle. Hilarion è sconvolto dal rimorso per la morte di Giselle e si reca presso la sua tomba. Nelle vicinanze vi sono i suoi amici, che cercano di distoglierlo e portarlo via. Ad un tratto i giovani percepiscono intorno a loro una presenza irreale e, spaventati, fuggono. Entrano in scena Myrtha, l’implacabile regina delle Villi, e le sue discepole. Giselle, evocata dalla sua tomba e accolta da Myrtha e dalle creature soprannaturali, danza con esse. Hilarion è intanto inseguito dalle Villi, che lo costringono a danzare fino alla morte. Albrecht arriva disperato alla ricerca della tomba di Giselle; il fantasma della ragazza appare davanti a lui e gli ricorda il funesto presagio della margherita, il fiore cui avevano affidato il destino del loro amore. Egli implora il suo perdono, ma Myrtha raduna a sé tutte le sue discepole costringendo Albrecht a danzare. L’intento è quello di punire il giovane per
il suo tradimento d’amore e farlo morire per sfinimento. Giselle supplica inutilmente Myrtha di risparmiarlo. Quindi inizia a proteggerlo, sorreggendolo e danzando con lui per tutta la notte. Alle prime luci dell’alba le Villi sono costrette a svanire, Albrecht è salvo grazie all’amore di Giselle che, non appartenendo più alle Villi, torna per il riposo eterno nella sua tomba. Ai piedi della sepoltura rimane il giovane principe, solo e affranto dal dolore. Si narra che l’autore del libretto, alla lettura del “De l’Allemagne” di Heinrich Heine rimase turbato dalla suggestività dei luoghi descritti e soprattutto dalla saga delle Villi: vendicative e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte alla ricerca continua dei loro traditori. Nel libro di Heine, inoltre, le Villi provano un irrefrenabile desiderio e amore per la danza, aspetto che contribuì a fare di questa leggenda la fonte di ispirazione del balletto: “Vestite da spose e coronate di fiori... meravigliosamente belle, le Villi danzano alla luce della luna sempre più appassionatamente a mano a mano che sentono scivolare via l’unica ora che è loro concessa per danzare, poiché dopo dovranno nuovamente ridiscendere nelle loro tombe fredde come il ghiaccio”.
Una produzione immortale in cui tradimento e redenzione fanno da corona al capolavoro composto da limpidezza e nitidezza, peculiarità ormai rare sia in natura che nell’animo umano perché l’autentica magnificenza risiede intorno alla virtù del cuore, in special modo ritroviamo tutto ciò nel “Ballet Blanc” così ricco di personaggi fantastici ed eterei, rappresentati magicamente dai tutù bianchi indossati dalle ballerine in punta, che ben s’immedesimano in un ideale crepuscolare e decadente grazie alle architettoniche costruzioni coreografiche le quali culminano nel “grand pas de deux” finale, eterno emblema dell’ideale romantico di stampo coreutico. La versione firmata dalla Chauviré, dopo gli unanimi ed entusiasti riscontri mondiali, colleziona nuovamente l’unanime plauso da parte di critica e di pubblico. Un gioiello perfetto che la Scala preserva quale simbolo di un repertorio immortale nella sua rapita gestualità ottocentesca. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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di Monica Morleo
esempio programmando le azioni per ogni settimana o ogni mese) e registrare sempre l’eventuale scostamento di tempi per migliorare ed aggiustare frequentemente la strategia scelta.
S
ponsorizzate, annunci a pagamento, contenuti sempre uguali nella giungla comunicativa che ogni giorno vediamo e “subiamo” guardando i social newtorks. In che modo possiamo creare con risultati apprezzabili una buona comunicazione per la nostra scuola di danza ed emergere da questa giungla? E quali le 6 regole fondamentali delle quali non possiamo prescindere per far conoscere e crescere la nostra scuola? 1) Innanzitutto bisogna pensare in “grande”. Occorre pensare, molto 24
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prima di iniziare l’anno accademico, a cosa voglio comunicare e attraverso quali modalità, perché la comunicazione è fondamentale non solo per avere più iscrizioni ma occorre per mostrare agli altri “chi sono, cosa faccio e qual è la mia proposta”. Avendo poi riflettuto su questo aspetto fondamentale occorre creare una strategia comunicativa che venga seguita e rispettata per tutto l’anno. 2) Per rendere efficace la strategia comunicativa deve essere fissata su pilastri ben saldi, ovvero su concetti che ci possano identificare tutto l’anno. Parte integrante della strategia è costruire la nostra programmazione comunicativa su base annuale in modo ben delineato con l’identificazione dei punti di controllo (ad
3) Pubblicare sempre nei tempi prefissati. Sono impegnato/a perché faccio tutto da solo/a? Fa niente… l’importante è darsi dei tempi che siano fattibili e raggiungibili: meglio poca e buona informazione che pagine vuote senza alcuna strategia. 4) La comunicazione, oggi più che mai, deve coinvolgere l’utente a 360° quindi, per promuoversi in modo efficace, occorre avere una buona idea e mantenere un concetto fermo che sappia emozionare e coinvolgere. Il fruitore deve sentirsi partecipe della comunicazione e la scuola di danza deve essere “vissuta” in prima persona. 5) In che modo superare il rumore di fondo grazie alla nostra strategia? Il consiglio è studiare i competitors
prima a livello locale poi anche a livello regionale. Da una parte per differenziarsi, dall’altra per “carpire” i segreti vincenti di altre scuole che, anche se lontane geograficamente dalla nostra, possano essere adattati al proprio territorio e alla propria scuola. 6) Avere un sito della scuola di danza. Il sito della scuola è ancora uno strumento importante per la promozione perché è il nostro canale istituzionale. Fondamentale inserire i concetti imprescindibili della nostra mission che stanno alla base della strategia comunicativa e che sia fruibile sui dispositivi mobili perché diverse ricerche hanno dimostrato come il consumo informatico sia maggiormente fruito in mobile. E anche qui la presentazione non deve essere tanto lunga quanto raccontare chi sono e come lo faccio in modo chiaro ed equilibrato. Una volta fissata la nostra idea comunicativa e dopo aver fissato la strategia annuale è utile anche domandarsi come si possano utilizzare gli strumenti pubblicitari a pagamento e quali siano gli strumenti più adatti a noi:
• Può bastare la pubblicità sui social networks? E, se si, in che modo può essere utilizzata con buoni risultati? Anche qui occorre differenziare i pubblici di riferimento (mamme, adolescenti, adulti?) e capire se e come differenziare il messaggio; infatti utilizzare lo stesso messaggio su tutti i social networks non è particolarmente corretto; corretto è invece mantenere lineare il concetto alla base e declinarlo in diversi modi. • Lo strumento che sembra andare per la maggiore è la sponsorizzata su Facebook… ma è davvero la soluzione ad ogni problema? Anche in questa occasione bisogna focalizzare l’attenzione sui target (pubblici) che vogliamo raggiungere e riflettere ancora una volta: abbiamo espresso a sufficienza il concetto che sta alla base della nostra progettazione comunicativa? Abbiamo mai pensato che potrebbero non essere sufficienti solo i parametri della localizzazione e la parola chiave “danza” in ogni sua declinazione? Quando in comunicazione non si ottengono risultati rilevanti (che non si misurano in più iscritti ma in maggiore visibilità) occorre prenderne atto e andare avanti. Il consiglio è ad esempio di inserire nelle sponsorizzate di corsi di bambini interessi che possano comparire a mamme e non
indicare nella parola danza un tag perché comparirà solo agli addetti ai lavori e a chi è già “saturo” rispetto a notizie di questo tipo. Diverso è se rivolgiamo una sponsorizzata per far conoscere un evento o un seminario dedicato agli addetti ai lavori che saranno quindi ben lieti di vedere il contenuto e non si sentiranno infastiditi. • In che modo invece utilizzare invece Instagram a pagamento? Questo social ha certamente allargato la frontiera di conoscenza tra i più giovani che preferiscono scattare foto e girare video (che ora vanno tra l’altro per la maggiore). Anche su questo social bisogna continuare quindi con una ben precisa linea editoriale scelta: ad esempio, se nel concetto comunicativo ho deciso di puntare tutto sulla professionalità posterò foto e video che la testimoniano; se ho deciso invece di puntare sui valori e sulla affidabilità così da convincere a portare più bambini piccoli dovrò, ad esempio, cercare testimonianze di persone che si sono già affidate alla nostra scuola. • Per fare pubblicità esistono altre strade? Un altro strumento utile può essere google che ha una vasta gamma di servizi a pagamento per farci trovare più agevolmente e con Google adv ad esempio l’annuncio sponsorizzato può comparire proprio nel momento in cui qualcuno cerca un prodotto o servizio simile a quello che si offre. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Nureyev. La vita di Elisabetta Gaia Guarasci
Edito a giugno 2019, il corposo libro Nureyev. La vita, dal titolo stringato che sa di “definitivo”, appare un caposaldo nella bibliografia sul danzatore russo, non soltanto per la sua ampiezza. Gode, infatti, di importanti patrocini: Kavanagh (non nuova alle biografie dei protagonisti del balletto) è l’autrice scelta da Wallace Potts, compagno del danzatore negli anni londinesi, ed è stata autorizzata dalla Rudolf Nureyev Foundation europea e la Rudolf Nureyev Dance Foundation americana. La genesi dell’opera è segnata da lunghe ricerche, dal 1997 fino alla pubblicazione in Inghilterra dieci anni dopo (e pazienza se ce ne sono voluti altrettanti per attraversare la Manica, con traduzioni in italiano e francese). Il fil rouge cronologico ripercorre tutte le tappe di una travolgente carriera in venti capitoli (con alcuni titoli - La sussurratrice di cavalli, per esempio comprensibili solo alla lettura); l’accurato ritratto professionale e personale si dipana fra accenni storici e frequenti citazioni di protagonista e co-protagonisti; le micro-biografie dedicate ad alcuni di loro (per esempio Alexander Pushkin, maestro e mentore a Leningrado), danno una contestualizzazione utile, ma, a volte, dispersiva per il lettore. Nureyev è personalità dirompente e carismatica; sempre fuori dalle righe, definito “il corvo bianco”, “the white crow”, ora titolo del film di Ralph Fiennes, tratto dal libro. Interprete rivoluzionario della danza maschile: dal suo Albrecht in poi, i principi del balletto acquistano personalità e indipendenza, esigono spazio e sguardi sulla scena, sono personaggi in evoluzione, a cui lui dà, di volta in volta, nuove sfaccettature, grazie alle letture o a tormenti ed esaltazioni interiori. La biografia non nasconde il carattere spigoloso, tracotante, perfino ingrato, come con Clara Saint, artefice della fuga all’aeroporto di Parigi. Eppure Rudolf, nonostante fama e denaro, sente solitudine e nostalgia, senso di colpa verso i suoi affetti in patria, vittime di intimidazioni del KGB, le stesse da cui lui fugge; ma è in gioco la sua vita di danzatore (e omosessuale) e per la prima volta decide per se stesso. 26
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Julie Kavanagh, Nureyev. La vita, La Nave di Teseo, Milano, 2019, pp. 973.
Al di là della “rudimania”, che imperversa ancora oggi, cosa resta della prima icona pop del balletto del XX secolo? Innanzitutto la dedizione alla danza: «la sua vera impresa [è stata] mettersi in prima posizione ogni mattina». Poi certamente la “fame di conoscenza”: «Era solito dire: ‘Puoi perdere la tua patria e tutti i tuoi averi ma non potranno mai toglierti il tuo sapere’». Secondo Nureyev, ciascuno deve “costruirsi” occasioni professionali e personali: «Sei tu che crei il tuo destino»! Così ha fatto, nel bene e nel male, anche contro la malattia, anche contro il tempo. «Ho imparato un modo di essere. Io vedevo un uomo che combatteva [...] per le verità in cui credeva»: nelle parole di Sylvie Guillem, il profondo insegnamento del “dáimon” di Rudolf Nureyev.
Dance Academy CORSI STAGE SEMINARI DI FORMAZIONE I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno e aderente al sistema SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche degli Insegnanti di Danza). I diplomi rilasciati sono allineati alla normativa nazionale in materia di insegnamento (come delibera 1569/2017 e 1574/2017 della legge di bilancio). Corsi, seminari e stage IDA sono validi come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del conseguimento del tesserino tecnico ASI/CONI in base alla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate – è previsto che gli insegnanti debbano effettuare aggiornamenti periodici (almeno uno ogni due anni).
Sez. ASI Danza E.R. ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO
ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l.
RILASCIO TESSERINO TECNICO PER INSEGNANTI
Via Paolo Costa 2, Ravenna | tel. 0544.34124 | danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001:2015 DANCE ACADEMY
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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA
CORSO DI
PROPEDEUTICA MODERN DANCE
(Maggiori informazioni a pag. 34)
DIPLOMA RILASCIATO Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI PROPEDEUTICA MODERN DANCE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). UDINE Scuola Di Danza Ceron Via Baldasseria Bassa 231 11/12 gennaio 2020 01/02 febbraio 2020
MILANO Sede in via di definizione 14/15 marzo 2020 18/19 aprile 2020 RAVENNA* Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 04/05/06 settembre 2020 Insegnanti ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. SILVIA ARDIGÒ Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti. Assistente MATILDE CERON (Udine)
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Obiettivo del corso Lavorare con i bambini richiede grande professionalità, competenza e coscienza e solo attraverso lo studio approfondito si può arricchire il bagaglio culturale necessario. Il corso vuole far conoscenza dei principi fondamentali di didattica, pedagogia e anatomia oltre che tecnica. Programma Attraverso un lavoro teorico/pratico si farà un viaggio nel mondo dei bambini dai 3 ai 10 anni e ci si concentrerà su: principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all’età; lavoro sull’organizzazione del saggio.
Esame Al termine del corso ci sarà il test attitudinale finale che certifica l’acquisizione dei contenuti del corso. Il superamento dell’esame dà diritto al Diploma e vale anche come test parziale per il corso completo di Insegnante di Modern. Il Corso infatti è anche parte del Corso di Insegnante di Modern (nuove date in via di definizione) Selezione Per accedere al corso è necessario inviare il proprio curriculum, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, tramite mail alla segreteria didattica a danza@ idadance.com in formato PDF o .doc e intitolando sia il file, sia l’oggetto mail con i propri dati come segue: “Nome Cognome CV Modern”, poi attendere la conferma di idoneità per procedere al pagamento e/o affiliazione. Quota 390 euro da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
CORSO DI
PROPEDEUTICA DANZA CLASSICA DIPLOMI RILASCIATI Diploma di Tecnico ASI/CONI e DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PROPEDEUTICA DANZA CLASSICA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico e previa affiliazione come socio insegnante.
RAVENNA Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 18/19 gennaio 2020 08/09 febbraio 2020
MILANO Sede in via di definizione 11/12 gennaio 2020 15/16 febbraio 2020
Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
Programma - Glossario della danza , avviamento 1 (4-5 anni), avviamento 2 (5-6 anni) - Psicologia della danza nell’età dello sviluppo, Propedeutica A (6-7 anni) - Propedeutica B (7-8 anni), esercitazioni pratiche dei 4 livelli presentati - Propedeutica C (8-9 anni) - Propedeutica D (9-10 anni) fine del percorso propedeutico alla danza. Al termine del corso ci sarà il test attitudinale finale che certifica l’acquisizione dei contenuti del corso e che vale come test parziale per il corso completo di Insegnante di Danza Classica.
Selezione Per accedere al corso è necessario inviare tramite e-mail il proprio curriculum alla segreteria didattica all’indirizzo danza@idadance.com in formato PDF o .DOC intitolando la mail come segue: “Nome Cognome CV Classico”, poi attendere la conferma di idoneità. Quota 435 € da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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CORSO DI
INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)
Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico.
RAVENNA Centro Studi la Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 18 /19 gennaio 2020 08 /09 febbraio 2020 28 /29 marzo 2020 18 /19 aprile 2020 09 /10 maggio 2020 06/07 giugno 2020 (esami) Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
Obiettivo del corso Il corso vuole fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, seguendo le basi della metodica Vaganova, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 14 anni. Programma Durante le lezioni frontali verranno affrontati: la programmazione, le principali tappe pedagogiche, correzione dei principali errori, scelta e conoscenza musicale per ogni singolo esercizio fino alla capacità di valutazione obiettiva dei propri allievi. Il programma sarà composto di: studio degli esercizi alla sbarra, esercizi al centro, allegro e tecnica di punte e maschile.
Quota € 910 da versare in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell’inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Possibilità di finanziamento agevolato e rateizzazione. Per informazioni contattare la segreteria a danza@idadance.com Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
A chi si rivolge Ad insegnanti alle prime esperienze, ad allievi che hanno completato la formazioni in enti lirici o privati e a docenti che sono già attivi nelle scuole e che vogliono rinfrescare o rafforzare il proprio percorso. A chi ha almeno 18 anni. Selezioni per accedere al corso È richiesto invio curriculum a danza@idadance. com con oggetto: “Richiesta ammissione corso di Insegnante di Classico.
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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
Foto di Alberto Calcinai
I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)
CORSO DI
COMPOSIZIONE COREOGRAFICA Titoli rilasciati: Diploma di Tecnico ASI/ CONI e Diploma di Specializzazione in Composizione Coreografica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa affiliazione come socio insegnante.
DIREZIONE ARTISTICA E COORDINAMENTO: Emanuela Tagliavia RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DURATA: 5 weekend Il percorso approfondirà diversi temi ed aspetti con seminari di scrittura coreografica, drammaturgia, analisi del movimento ed illuminotecnica al fine di studiare gli aspetti del lavoro compositivo. I cinque moduli sono acquistabili anche separatamente, senza l'obbligo di completare il percorso. Ad ogni modulo verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.
EMANUELA TAGLIAVIA | Dal singolo alla coralità 25/26 gennaio 2020 Dopo una breve lezione di tecnica contemporanea e lo studio di sequenze si lavora su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate e dal materiale proposto. LORELLA RAPISARDA | Il Sistema Laban/Bartenieff applicato alla coreografia e all’insegnamento
della danza 14/15 marzo 2020 Le 4 categorie principali del Sistema Laban/Bartenieff (Corpo, Spazio, Qualità, Forma) e la loro applicazione alla coreografia e all’insegnamento della danza EMANUELA TAGLIAVIA | Il corpo e la sua poetica 04/05 aprile 2020 Considerare gli aspetti drammaturgici nel lavoro di composizione, analizzare un testo, un‘immagine pittorica, esplorare i confini, ricercare il movimento, creare sequenze, espressione del corpo e della sua poetica. DIEGO TORTELLI | Il labirinto di Dedalo 16/17 maggio 2020 Una danza spezzata che vuole raccontare la tragedia e innovazione costante del Corpo, una danza che non aspetta il tempo che scorre, ma che lo plasma a suo compiacimento, caratterizzata da movimenti più rigidi e geometrici, incorporando contorsioni degli arti e controllo delle braccia. SHARON REMARTINI, FABIO PASSERINI | Illuminotecnica e movimento 20/21 giugno 2020 Basi dell’illuminotecnica: teorie della luce, tipologie di proiettori, ottiche. Luce nella danza, nel musical e nell’opera. Come interfacciarsi con i diversi elementi scenotecnici di uno spettacolo. Come sviluppare un progetto illuminotecnico, con inerente discussione e confronti Quota Intero Percorso: €750 (in un'unica soluzione oppure tre rate da €280). QUOTA SINGOLO MUDULI: €190 (in un'unica soluzione entro 15 giorni prima della data di inizio). Sconto del 20% per i soci Gold IDA Modalità d'iscrizione: Il percorso è a numero chiuso ed è rivolto a persone con almeno 18 anni di età. Maggiori informazioni su www.idadance.com o contattare la segreteria IDA: Tel. 0544/34124, e-mail danza@idadance.com VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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PERCORSO DI
ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa frequentazione di almeno due laboratori (per bambini e per adulti) e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). Ad ogni laboratorio sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Al completamento di ogni corso (tre laboratori) sarà rilasciato il relativo diploma.
Insegnante RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperienziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering.
Obiettivi del corso L’obiettivo del nuovo percorso IDA che integra i principi dell’anatomia esperienziale alla danza è conoscere il proprio corpo sia internamente che esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Programma La proposta si articola attorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrendo gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento con un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l’obbligo di completare il corso. A chi è rivolto il corso Danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e abbia voglia di sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.
CORSO DI
CORSO DI
ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI Lab: La fabbrica dei desideri RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 15/16 febbraio 2020 Programma: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo
ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI Lab: Organi si manifestano nel movimento RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 7/8 marzo 2020 Programma: Minor tensione e miglior flessibilità
Quote 220 € cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del laboratorio. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20€. SCONTO 390€ se si acquistano contemporaneaomente entrambi i laboratori in programmazione. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del laboratorio. Modalità d’iscrizione Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www. idadance.com
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)
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CORSO DI
ACROBIMBO® ACTIVITY Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI ACROBIMBO® ACTIVITY riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Il diploma si ottiene previo superamento degli esami a fine corso e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante).
CESENA Accademia 49 Via don Giovanni Minzoni 390 25/26 gennaio 2020
Insegnante SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni.
Obiettivi del corso Il corso propone attività, movimento, energia tra terra e aerea. L’acrobatica aerea scende a terra per creare un dialogo tra flying e floor. Programma Per stare in volo bisogna essere capaci di usare il pavimento come spinta e motore. Le discipline aeree toccano terra e ci permettono di capire come essere utilizzate a favore della nostra forza e della nostra elasticità. La studio delle reazioni del corpo prepareranno la mente alle posizioni aeree. Elasticità del tappeto permette al corpo di trovare un impatto migliore nell’acquisizione delle tecniche di verticale, capovolta indietro e prime acrobazie senza mani e a coppia. L’ultimo giorno gli allievi sosterranno la prova d’esame.
Quota 220€ in un’unica soluzione da versarsi 15 giorni prima dell’inizio del primo modulo. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20€. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
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CORSO PER LA QUALIFICA DI
MAESTRO DI DANZA CORSO RICONOSCIUTO DALLA COMUNITÀ EUROPEA CON VALIDITÀ NAZIONALE ED EUROPEA Autorizzazione richiesta alla P.A. Titolo rilasciato
Qualifica per Maestro di Danza, riconosciuta a livello nazionale ed europeo 6° livello EQF, rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna Rivolto ad allievi di tutte le regioni RAVENNA | Centro Studi la Torre , Via Paolo Costa 2
MODULI DEL CORSO:
DANZA CLASSICA 18/19 gennaio 2020;8/9 febbraio 2020; 28/29 marzo 2020; 18/19 aprile 2020; 09/10 maggio 2020; 06/07 giugno 2020 Insegnante: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
PROPEDEUTICA MODERN DANCE 4/5/6 settembre 2020 Insegnante: ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.
COMPOSIZIONE COREOGRAFICA Il corso di Composizione coreografica è costituito da 5 moduli
25/26 gennaio 2020 | DAL SINGOLO ALLA CORALITÀ 04/05 aprile 2020 | IL CORPO E LA SUA POETICA Insegnante: EMANUELA TAGLIAVIA 14/15 marzo 2020 | IL SISTEMA LABAN/BARTENIEFF APPLICATO ALLA COREOGRAFIA E ALL’INSEGNAMENTO DELLA DANZA Insegnante: LORELLA RAPISARDA 16/17 maggio 2020 | IL LABIRINTO DI DEDALO Insegnante: DIEGO TORTELLI 20/21 giugno 2020 | ILLUMINOTECNICA E MOVIMENTO Insegnante: SHARON REMARTINI, FABIO PASSERINI
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ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI E PER ADULTI Il corso di Anatomia Esperienziale in Movimento è costituito da sei laboratori di cui due valevoli per il percorso di Maestro di danza: 15/16 febbraio | ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI 7/8 marzo | ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI Insegnante RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperienziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering.
STORIA DELLA DANZA E DELLA MUSICA Un weekend interamente dedicato all’approfondimento storico 04 luglio 2020 | STORIA DELLA DANZA Insegnante: ALESSANDRO PONTREMOLI Docente di Storia della Danza e di Teatro educativo e sociale all’Università di Torino, docente del modulo di Storia della danza. 05 luglio 2020 | STORIA DELLA MUSICA Insegnante FRANCESCO RAGNI Laureato in Maestro Collaboratore per la Danza presso il Conservatorio di musica "A. Casella" dell'Aquila e l'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Docente di Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza presso il Liceo Coreutico "Piero della Francesca" di Arezzo.
PRODUZIONE DEGLI SPETTACOLI DAL VIVO 18/19 luglio 2020 Insegnante: MONICA MORLEO Appassionata di danza, teatro e musica, da anni si occupa di organizzazione e distribuzione teatrale, tournée e consulenze in ambito associativo.
Il corso è riconosciuto a livello giuridico e conferisce una prestigiosa qualifica in grado di aprire nuove prospettive professionali. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi “La Torre” in collaborazione con Iscom E.R. e la Regione Emilia-Romagna. Valorizza da un lato la professionalità dell’insegnante di danza, offrendo dall’altro garanzie ai genitori che alle scuole di danza affidano i loro bambini sin dalla più tenera età. La qualifica di Maestro di danza si ottiene completando il percorso costituito dai corsi di seguito elencati, ottenendo le relative qualifiche e superando l’esame finale. Requisiti di accesso • Possedere un Diploma di scuola secondaria superiore; • Avere compiuto 18 anni • Essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazioni attestanti: - la frequenza di corsi di danza presso Enti privati o pubblici per almeno cinque anni; - un’esperienza almeno biennale come ballerino in rassegne/ spettacoli teatrali o diploma di qualifica di danzatore; • Conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea, essere capace di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmomusicale e possedere fluidità di movimento corporeo • Buona capacità di espressione e comprensione della lingua italiana, nel caso di candidati stranieri
Piano di studi personalizzato Coloro che hanno già frequentato edizioni precedenti dei corsi IDA hanno la possibilità di seguire piani di studio personalizzati. Per maggiori informazioni e quote e percorsi personalizzati contattare la segreteria a: formazione@cslatorre.it Modalità di iscrizione È richiesto invio curriculum a danza@idadance. com con oggetto: “Richiesta ammissione corso di Maestro di danza”.
Costo € 2.250 (esclusa la tassa d’esame di € 250) in un’unica soluzione o pagamento rateizzato (cedole e modalità di iscrizione sul sito www.idadance.com) Per partecipare al corso è obbligatoria l’affiliazione IDA.
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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SEMINARIO DI
TURN PROGRESSION NEL MODERN JAZZ BOLOGNA Sede in via di definizione 28 marzo 2020
MILANO Sede in via di definizione 4 aprile 2020
Insegnante GIANNI MANCINI Diplomato al Liceo Coreutico “Germana Erba” si specializza in danza Jazz presso l’OffJazz di Nice, in tecnica Horton presso l’Alvin Ailey di New York e nell’insegnamento della Danza Classica con Ramona De Saa. Laureato in Scienze Motorie e Sportive. È docente di Tecnica della Danza Moderna e Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba” di Torino.
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Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Attraverso lo studio di nozioni teoriche e pratiche si avranno gli strumenti per insegnare la tecnica del giro all’interno di una lezione di Modern jazz. Attraverso l’apprendimento di precise progressioni pedagogiche si potranno formare allievi tecnicamente preparati e allo stesso tempo consapevoli degli elementi acquisiti.
NOVITÀ
Quota 110€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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SEMINARIO DI
RELEASE & FLOORWORK ONE ROMA L'Art de La Danse 1 febbraio 2020 dalle 11.00 alle 17.00
BOLOGNA Sede in via di definizione 14 marzo 2020 dalle 11.00 alle 17.00 Insegnante CARLA RIZZU - Coreografa, regista e danzatrice freelance appassionata e specializzata nelle metodologie di Floorwork e Contact. Fonda nel 2009 il gruppo Nervitesi e si dedica alla realizzazione di progetti di danza & teatro. Attualmente alterna periodi di creazione a quelli di formatrice in masterclass, workshop e seminari.
SEMINARIO DI
CONTACT IMPROVISATION ROMA L'Art de La Danse 2 febbraio 2020 dalle 9.00 alle 15.00
BOLOGNA Sede in via di definizione 15 marzo 2020 dalle 9.00 alle 15.00 Insegnante CARLA RIZZU - Coreografa, regista e danzatrice freelance appassionata e specializzata nelle metodologie di Floorwork e Contact. Fonda nel 2009 il gruppo Nervitesi e si dedica alla realizzazione di progetti di danza & teatro. Attualmente alterna periodi di creazione a quelli di formatrice in masterclass, workshop e seminari.
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Release: la tecnica Release insegna a sviluppare la propriocezione e a muoversi senza imitare, ma piuttosto si basa sull’ascolto del proprio corpo e sulle sensazioni cinestetiche individuali. Essa pone alla base del training, la convinzione che il corpo ha la necessità di rilassare alcuni “blocchi” provocati dalla tensione muscolare per potersi muovere liberamente e con maggior flessibilità. Contenuti Floorwork One: - ascolto profondo del respiro. - analisi ed esplorazione delle infinite possibilità di generare movimento. - spirale e creazione di un vortice energetico. - costruire rampe di atterraggio e di propulsione da e verso il suolo - creare sintonia fra corpo e mente, vivendo il momento presente e sentendoci in equilibrio con il proprio sé. - sviluppo e acquisizione di fiducia in se stessi.
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Approcciandosi alla Contact Improvisation instauriamo in continuazione connessioni tra due o più elementi. Attraverso un flusso continuo ci relazioniamo con noi stessi, con gli altri, con la terra, con l’ aria, con lo spazio è tutto questo attraverso i nostri organi sensoriali. Tramite il tatto possiamo sperimentare un meraviglioso nutrimento che arriva direttamente nelle cellule durante e dopo la pratica della danza Contact. In Contact One studieremo la struttura e la funzione della pelle; attraverso il tocco tradurremo le emozioni in azione, la ricerca il piacere, il respiro, la presenza in peso, la direzionalità in un ponte per muoverci, la morbidezza nell’essere più spugnosi, densi. Ossa, muscoli, organi, pelle ogni sistema sembra portare a diverse densità e dinamiche e questo è un modo meraviglioso per estendere il nostro potenziale in modo da riuscire a combinare ed armonizzare i differenti sistemi in situazioni diverse. E ancora utilizzeremo i corpi per costruire rampe di atterraggio e di propulsione. Ma soprattutto instaureremo tante nuove Relazioni.
Quota 110 € da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data il prezzo aumenterà di €20 Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
Quota 110 € da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data il prezzo aumenterà di €20 Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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SEMINARIO DI
PRODUZIONE DEGLI SPETTACOLI DAL VIVO RAVENNA
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione
Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 18/19 luglio 2020
Insegnante MONICA MORLEO Appassionata di danza, teatro e musica, da anni si occupa di organizzazione e distribuzione teatrale, tournée e consulenze in ambito associativo.
Programma Dall’idea, alla realizzazione e alla comunicazione di uno spettacolo dal vivo.Come organizzare uno spettacolo avendo un’idea in testa? Progettazione, fattibilità, tempistiche, modalità tecniche e considerazioni economiche per organizzare al meglio il proprio progetto di spettacolo. Come comunicare e promuovere lo spettacolo per rendere l’evento partecipato da un pubblico numeroso? Elementi teorici, esercitazioni pratiche e case history per conoscere in due giorni i principi chiave della produzione di uno spettacolo dal vivo.
Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)
SEMINARIO DI
STORIA DELLA DANZA E DELLA MUSICA RAVENNA
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione
Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 04/05 luglio 2020 Insegnanti ALESSANDRO PONTREMOLI Docente di Storia della Danza e di Teatro educativo e sociale all’Università di Torino, docente del modulo di Storia della danza. FRANCESCO RAGNI Docente di Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza presso il Liceo Coreutico “Piero della Francesca” di Arezzo
Programma STORIA DELLA DANZA: Elementi di Storia della danza. Il modulo offrirà le principali linee guida per lo studio della storia della danza dal Medioevo alla contemporaneità. STORIA DELLA MUSICA: Il modulo prevederà una panoramica sulla musica per la danza dal punto di vista storico e un approfondimento sulla musica per la lezione di danza, con particolare riferimento ai criteri per individuare quella più funzionale per la / il docente di danza al fine di raggiungere i propri obiettivi didattici.
Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
*Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)
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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
PERCORSO DI
FISIODANZA Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. Diploma rilasciato Diploma di specializzazione in FISIODANZA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi).
Si ottiene previa la frequentazione di tutti i seminari. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione. NOTA: I tre seminari possono essere seguiti insieme oppure distintamente in base alle proprie necessità.
Seminario di Sbarra a terra MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 7/8 marzo 2020 Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.
Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
Seminario di Stretching dinamico e statico MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 21/22 marzo 2020 Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Un seminario per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.
Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
Seminario di Fisiotecnica e piccoli attrezzi MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 16/17 maggio 2020 Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.
Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente.
Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
CORSO DI INSEGNANTE DI HIP HOP
HIP HOP SCHOOL EVOLUTION
Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI HIP HOP riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame teorico/pratico e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante).
RAVENNA
Programma Comprendere il movimento dell’Hip Hop dalle sue origini è fondamentale per l’insegnante che porta in sala uno stile sintesi di culture e sottoculture di un’epoca lontana e luoghi distanti. In breve, le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: • Cenni storici • Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia) • Studio della musica • Lavoro coreografico • Inserimento della figura dell’insegnante di danza all’interno del contesto lavorativo • Requisiti richiesti • Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop.
Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 11/12/13 settembre Insegnanti DANIELE BALDI ILENJA ROSSI ALESSANDRO PAPA
HIP HOP LAB Insegnante DANIELE BALDI
Quota 340€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso. Sconto del 50% per i vecchi allievi: se hai già frequentato il corso Hip Hop School nelle scorse edizioni puoi accedere al corso con uno sconto del 50% sulla quota d’iscrizione. Non perdere l’occasione per aggiornare la tua formazione! Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
RAVENNA Centro Studi La Torre 9 luglio 2020
LA COREOGRAFIA ED IL SUO UTILIZZO Giornata dedicata allo studio ed elaborazione di una coreografie: creazione, sviluppo ed utilizzo di una coreografia. Aggiornamento riservato ad insegnanti in possesso di qualifica Hip Hop School Evolution IDA con l'obiettivo di fornire nuovi input per l'elaborazione di coreografie, da utilizzare durante il proprio lavoro. Analisi e definizione degli obiettivi: 1) lavoro coreografico per creazione di un piccolo spettacolo (relazione tra ballerini, movimenti sul palco); 2) lavoro coreografico da utilizzare all'interno della lezione
STAGE
UDINE Scuola Di Danza Ceron 19 gennaio 2020
Insegnanti DANIELE BALDI e ANDREA COMUZZI
Una giornata di lezioni Hip Hop. In questa occasione verranno assegnate 5 Borse di Studio IDA per Campus Dance Summer School IDA in programma a Ravenna dal 10 al 14 luglio (le modalità verranno definite in seguito).
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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ
CORSO DI INSEGNANTE DI
HIP HOP DANCE PER BAMBINI Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI HIP HOP DANCE PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame teorico/pratico e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante).
MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 7/8 marzo 2020 21/22 marzo 2020
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 28/29/30 agosto 2020
IRENE ROSSI Laureata in Scienze Motorie ed educatrice di attività motoria diplomata CONI, insegnante di Modern jazz e Hip Hop diplomata IDA ELIA DEL NIN Ballerino di Hip-Hop e Break-Dance, coreografo e insegnante ELISA DI MAIO Ballerina, insegnante e coreografa Hip Hop, componente attiva della Crew Yessai Squad
Obiettivo del corso Il corso si pone come obiettivo la formazione di insegnanti capaci di avvicinare bambini e ragazzi alla danza Hip Hop in modo semplice, intuitivo e corretto. Ampio spazio sarà dato alla parte pedagogica e relazionale, per dare ai futuri insegnanti le nozioni per costruire lezioni efficaci ed appropriate alle età degli allievi, seguendo le tappe del loro sviluppo psicomotorio, dai 3 anni fino all’adolescenza. Programma Il fulcro di questo percorso sarà riuscire a capire come coinvolgere gli allievi all’ interno di una lezione divertente e varia, ma allo stesso tempo utile allo studio di basi e tecniche necessarie per la pratica di questa disciplina, senza tralasciare l’approccio culturale che permetterà ai ragazzi di appassionarsi e quindi di identificarsi in maniera completa e personale. In particolare il corso si incentrerà su: • principi di didattica e pedagogia • sviluppo psicomotorio e anatomia dello sviluppo in relazione all’età • capacità coordinative e condizionali (forza, velocità, resistenza) • tipologia di lezione in progressione in base all’età • mappatura musicale in base alle esigenze didattiche • giochi didattici, percorsi e andature • trofismo, posture, allungamento • utilizzo delle tecniche di base e varianti • freestyle: ricerca del proprio stile/attitudine, delle proprie doti fisiche, creazione e utilizzo di skill. • composizione coreografica: utilizzo delle basi e tecniche acquisite valorizzando le capacità e lo stile personale di ogni allievo, sviluppato attraverso il freestyle. • cenni storici sulla cultura hip hop A chi si rivolge Ad insegnanti che vogliono compiere un percorso formativo grazie al quale possono migliorare ed approfondire le proprie conoscenze, ad aspiranti insegnanti con buona tecnica e a tutti coloro che vogliono comprendere il lavoro che si affronta in una lezione di hip hop per bambini. Requisiti richiesti Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. Quota 390€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Sconto del 20% per i Soci Gold IDA RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del seminario Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI
PILATES MATWORK®
Titoli rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma FIF-EFA di INSEGNANTE DI PILATES MATWORK riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ.
CORSI DI PILATES Pilates advanced training
Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale
FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES
ANCONA | S. Sergi 28-29 marzo e 18-19 aprile 2020
BARI | M. Manca 04-05 aprile e 09-10 maggio 2020
BOLOGNA | S. Sergi 29 feb.-1 marzo e 14-15 marzo 2020
CATANIA | M. Alampi 4-15 marzo e 04-05 aprile 2020
FIRENZE | E. Cinelli 07-08 marzo e 28-29 marzo 2020
MILANO | E. Cinelli 14-15 marzo e 04-05 aprile 2020
ROMA | M. Alampi 25-26 gennaio e 08-09 febbraio 2020
SALERNO | M. Alampi 22-23 febbraio e 07-08 marzo
VERONA | S. Sergi 15-16 febbraio e 07-08 marzo 2020
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Programma in sintesi • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates; • Esercizi pre-pilates codificati; • Esercizi base; • Laboratori di gruppo; • Masterclass Quota d’iscrizione 520€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 285€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 280€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 416€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. Requisiti Si consiglia di aver praticato Pilates. Esame Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training. Note Il corso è a numero chiuso. Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.
Reformer
Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates
Cadillac
Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates
Pilates Barre
Il pilates incontra la danza
Wunda Chair
Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates
Spine Corrector
Una nuova visione dell’attrezzo
Pilates Props
I piccoli attrezzi del pilates
Pilates in gravidanza e terza età Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com
PACCHETTO PILATES MATWORK
PILATES MATWORK + PILATES ADV. TRAINING + PILATES PROPS
850 euro
Il pacchetto non è soggetto ad ulteriori scontistiche
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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CORSO DI
STRETCH & ROLL
I trigger point: tecniche di release e stiramento BOLOGNA MILANO NAPOLI
22-23 febbraio 18-19 gennaio 28-29 marzo
S. Giuliani S. Giuliani M. Alampi
Programma in sintesi • Lo stretching • Lezione frontale: stretching analitico, stretching globale, release dei trigger point • Laboratorio didattico: analisi della lezione, tipi di stretching, trigger point e meridiani miofasciali • Le catene muscolari • Lavoro a coppie, lavoro individuale, programmazione Quota d’iscrizione 260€ da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 208€ riservato a insegnanti IDA, studenti e Laureati in Scienze Motorie (regolarmente tesserati come socio Gold istruttore per l’anno in corso), titolari e istruttori di Scuole Affiliate IDA (regolarmente tesserati come Socio Silver per l’anno in corso). Esame Test scritto. Titoli rilasciati (previo superamento esame) Diploma FIF/ASI di Istruttore di Stretch & Roll, diploma nazionale di tecnico ASI/CONI, inserimento nell'albo dei tecnici ASI/CONI e Tesserino Tecnico ASI/ CONI. Supporti allo studio La dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. N.B. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.
SEMINARIO DI
FLEXIBILITY
Mobilità Articolare e Flessibilità Muscolare BOLOGNA FIRENZE MILANO UDINE
22 febbraio 23 maggio 28 marzo 25 gennaio
A. Neyroz A. Neyroz A. Neyroz A. Neyroz
Programma in sintesi • Introduzione teorica alla mobilità • Riscaldamento • Analisi e pratica della mobilità base • Esercizi per la coordinazione e per gli atteggiamenti corporei • Mobilità avanzata a corpo libero • La mobilità con l’ausilio di attrezzi • Esercizi a coppie per la mobilità • Le tecniche corrette per fare assistenza durante lo stretching • Teoria e pratica dello stretching post allenamento Quota d’iscrizione 190€ da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 152€ riservato a insegnanti IDA, studenti e Laureati in Scienze Motorie (regolarmente tesserati come socio Gold istruttore per l’anno in corso), titolari e istruttori di Scuole affiliate IDA (regolarmente tesserati come Socio Silver per l’anno in corso). Titolo rilasciato A tutti coloro che sono in possesso di una qualifica FIF come istruttore, o di analoga qualifica di altre federazioni o Enti (previa richiesta) e Laureati in Scienze Motorie e sono in regola con il tesseramento come Socio Gold Istruttore FIF per l’anno in corso, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Flexibility”. Ai Soci Silver viene invece consegnato un attestato di partecipazione. Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. N.B. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI
YOGA
(CORSO INTENSIVO) Corso di yoga tradizionale sulla disciplina al quale si è ispirato l’intero settore olistico
RAVENNA
dal 26 agosto al 2 settembre 04/05/06/07/08 dicembre Programma in sintesi • Cultura e filosofia indiana • Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia • Posturologia e propriocettività • Asana: un aspetto dello yoga • Pranayama • Il rilassamento (tecniche e metodologia) • Fisiologia sottile • Alimentazione • Avvio alla Didattica • Normative e aspetti legali. Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: • Cultura e filosofia • Asana • Normative e aspetti legali • Didattica • Psicologia e comunicazione • Mudra • Pranayama • Fisiologia sottile • Raja-yoga: tecniche di meditazione Il programma completo del corso è visionabile sul sito www.fif.it / corsi e master / insegnante di yoga (300 ore)
Quota d’iscrizione (per ogni anno di corso) 1450€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da 800€ ciascuna, oppure quattro rate da 400€ ciascuna. Sconto 20% riservato a: insegnanti IDA, studenti e Laureati in Scienze Motorie (regolarmente tesserati come socio Gold istruttore per l’anno in corso), titolari e istruttori di Scuole Affiliate IDA (regolarmente tesserati come Socio Silver per l’anno in corso).
Docenti Rita Babini (coordinatrice e insegnante del corso), TdR e D.O. Rita Valbonesi (posturologa, osteopata e terapista della riabilitazione), Donato De Bartolomeo, Paolo Taroni, Roberta Mariotti, avv. Cristina Morelli, dott. Alexander Bertuccioli. Struttura del corso Sono previste 7 ore effettive di teoria/pratica per ogni giornata, per cui l'allievo potrà concentrarsi e immergersi totalmente nello studio delle tecniche yoga. Il corso è a numero chiuso. Si consiglia di aver praticato yoga. Test ed esame è previsto un esame (test di controllo delle conoscenze acquisite per accedere al secondo anno) che si terrà l'8 dicembre 2020, giornata che coincide con la fine del primo anno di corso. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni. Le giornate perse non saranno rimborsate e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Requisiti richiesti Per poter accedere al corso è necessario, prima Il secondo anno di corso intensivo prevede una settimana di studio, a giugno, nel Centro Studi La Torre ed una a fine agosto, con “ritiro residenziale”. L'intero percorso prevede la dell'iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae. Novità: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui com- discussione di una Tesi. pensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato il diploma “IN- Diploma rilasciato Insegnante di Yoga. SEGNANTE ginnastica / yoga” oltre a quello di abilitazione all'inse- Supporti allo studio Dispensa in forma cartacea. gnamento dello Yoga
YOGA DYNAMIC SCHOOL
LO YOGA PER IL FITNESS OLISTICO Diploma rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Dynamic Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di esame scritto e pratico. NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma "INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA", oltre a quello di abilitazione all'insegnamento dello Yoga.
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DANCE ACADEMY
ROMA
DATE: 07/08 marzo 2020; 21/22 marzo 2020; 04/05 aprile 2020 Insegnanti: Rita Babini, Donato De Bartolomeo
Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga FIF/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari. Programma in sintesi Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. Esame Prova Pratica Supporti allo studio Dispensa in forma cartacea.
Quota d’iscrizione 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20%: 556€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. Modalità d’iscrizione: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance. com. Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l'iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga.
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
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CORSO PER LA QUALIFICA DI
INSEGNANTE DI YOGA PER BAMBINI
Genitori e bimbi incontrano lo yoga: corso di specializzazione di insegnante di yoga per gruppi di bambini e genitori con i bambini (didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni)
Diplomi rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI YOGA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene frequentando tutti e tre gli appuntamenti e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). È possibile frequentare anche un singolo modulo senza completare il corso. A ciascuno dei tre appuntamenti sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione.
Un nuovo strumento di lavoro utile all’insegnamento dello Yoga: il corso, suddiviso in tre appuntamenti, è rivolto agli insegnanti di yoga e a tutti gli insegnanti che vogliano integrare la loro conoscenza e che desiderano lavorare con gruppi di bambini e genitori con i bambini.
IL SOLE E I SUOI PIANETI MILANO
01/02 febbraio e 29 febbraio/01marzo 2020 Insegnante RITA VALBONESI Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi.
OSSERVIAMO, DISEGNIAMO, MODELLIAMO LE POSTURE
Quote “Il sole e i suoi pianeti”: 390€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. “Educare all'autostima” e “Osserviamo, disegnamo, modelliamo le posture di genitori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti”: 230€ cadauno da versarsi 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. Sconto 20%: 184€ cadauno riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso.
MILANO
Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso.
EDUCARE ALL'AUTOSTIMA MILANO
13/14 giugno 2020 Insegnante RITA VALBONESI L'insegnante sarà affiancata da uno psicologo Contesto teorico e pratico: differenziare l'autostima dal concetto di Sé; laboratori per educare il genitore alla propria autostima attraverso giochi che costruiscono l'autostima del bambino; gli ambiti fondamentali dell'autostima: 1) sociale, 2) scolastico, 3) familiare, 4) corporeo; relazione tra autostima è auto-efficacia; come promuovere l'autostima nei propri figli Proposte pratiche utilizzando yoga e giochi ala scoperta: della fiducia di base, della fiducia nella propria persona, della fiducia relazionale, della fiducia nelle proprie competenze. Laboratori: che costume scegli di indossare per proteggerti, il labirinto magico, la tombola della fiducia, viaggio nello spazio
DI GENITORI E BIMBI E SCOPRIAMO NUOVI ORIZZONTI
27/28 giugno 2020 Insegnante RITA VALBONESI L'insegnante sarà affiancata da un fisiatra o posturologo Fisiologia della postura; analisi del movimento che conduce verso la forma; il lavoro muscolare nel mantenimento dell'equilibrio; I sistemi della postura: Il recettore oculare, Apparato vestibolare, Il sistema somato sensoriale, I Piedi, Diaframmi Laboratori: il gioco dello specchio, il collezionista di catene, la forma Interna e la forma esterna, nuovi orizzonti
Modalità d'iscrizione Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance. com
VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).
DANCE ACADEMY
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CAMPUS
DANCE SUMMER SCHOOL K L E D I K A D I U
s. d’eustacchio f . a n g e loz z i
RAVENNA JULY
10 14
VERONICA P E PA R I N I
2020
M A T T E O A D D I N O
V I R G I L I O P I T Z A L I S
A N D R E A S M U L L E R
D O R I A N G R O R I
R O B E R T A B R O G L I A
M A R C O C H I O D O
d A N I E L E B A L D I
EMANUELA TA G L I A V I A
C A R L A R I Z Z U
R I T A VA L B O N E S I
ALESSANDRO P A P A
MASSIMILIANO S C A R DA C C H I
L O R E T A ALEXANDRESCU
ANTEPRIMA Il programma completo, tutti gli aggiornamenti e le modalità d'iscrizione su
idadance.com
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EXPRESSION DANCE MAGAZINE
ANTEPRIMA
CAMPUS
DANCE SUMMER SCHOOL
CAMPUS LAB CARLA RIZZU
CAMPUS OPEN CLASS
CONTACT IMPROVISATION Approcciandosi alla Contact Improvisation instauriamo in continuazione connessioni tra due o più elementi. Attraverso un flusso continuo ci relazioniamo con noi stessi, con gli altri, con la terra, con l’ aria, con lo spazio è tutto questo attraverso i nostri organi sensoriali. Tramite il tatto possiamo sperimentare un meraviglioso nutrimento che arriva direttamente nelle cellule durante e dopo la pratica della danza Contact.
DAL 10 AL 14 LUGLIO 2020 MODERN
KLEDI KADIU VERONICA PEPARINI VIRGILIO PITZALIS MATTEO ADDINO
CLASSICO
DORIAN GRORI MASSIMILIANO SCARDACCHI LORETA ALEXANDRESCU
HIP HOP
ANDREAS MULLER
CONTEMPORANEO
SABATINO D'EUSTACCHIO FEDERICA ANGELOZZI EMANUELA TAGLIAVIA
RELEASE&FLOORWORK CARLA RIZZU
MARCO CHIODO LABORATORIO DI TECNICHE COREOGRAFICHE Durante il seminario si approfondiranno tecniche varie per lo sviluppo di coreografie anche nell’ottica di sviluppo di un ipotetico show.
CAMPUS UNDER 12 10 E 11 LUGLIO 2020
CAMPUS HIP HOP LAB
DANIELE BALDI
LA COREOGRAFIA ED IL SUO UTILIZZO Giornata dedicata allo studio ed elaborazione di una coreografie: creazione, sviluppo ed utilizzo di una coreografia. Aggiornamento riservato ad insegnanti in possesso di qualifica Hip Hop School Evolution IDA con l'obiettivo di fornire nuovi input per l'elaborazione di coreografie, da utilizzare durante il proprio lavoro. Analisi e definizione degli obiettivi: 1) lavoro coreografico per creazione di un piccolo spettacolo (relazione tra ballerini, movimenti sul palco); 2) lavoro coreografico da utilizzare all'interno della lezione
MODERN
ROBERTA BROGLIA
MATTEO ADDINO
CLASSICO
MASSIMILIANO SCARDACCHI
LORETA ALEXANDRESCU
HIP HOP
ALESSANDRO PAPA
ANATOMIA ESPERIENZIALE
RITA VALBONESI
Per maggiori informazioni:
IDA International Dance Association Via Paolo Costa 2 Ravenna Tel. 0544 34124 | danza@idadance.com
EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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2020
AFFILIAZIONE
Ulteriori informazioni sui vantaggi per chi si affilia all’International Dance Association le potete trovare su
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SOCIO
GOLD (insegnante) E 140,00
comprende:
TECNICO TESSERINO/20 21 2020
• Rilascio Tesserino Tecnico ASI / CONI, iscrizione annuale al Registro Nazionale del Settore e inserimento nell’albo Nazionale dei tecnici dell’Ente di Promozione Sportiva ASI / CONI, in ottemperanza alle Leggi Regionali in materia sportiva che disciplinano la figura dell’insegnante visualizzabile sul sito ASI sotto la denominazione: “danza sportiva” • Rilascio tesserino insegnante IDA (valido fino al 31 dicembre dell’anno di affiliazione) e inserimento albo istruttori I.D.A. www.idadance.com • T-shirt ufficiale IDA Teacher • Abbonamento alla rivista “Expression” • Polizza assicurativa infortuni con ente di promozione sportiva • Polizza assicurativa R.C.T.
SCONTI: • Novità Sconto del 50% sull'iscrizione a CAMPUS DANCE SUMMER SCHOOL, STAGE EXPRESSION • Eventi gratis se affiliati da almeno 10 anni consecutivamente come Socio Gold Insegnante • Sconto del 10% sugli articoli per la danza del nostro catalogo di vendita www.fit-shop.it • Sconto del 20% su seminari e corsi I.D.A. • Sconto del 33% su Pegaso Università Telematica Online • Sconto del 20% su Università Telematica San Raffaele Roma * Possono tesserarsi come “SOCIO GOLD (insegnante)”: diplomati IDA, laureati in Scienze motorie (o in corso di studi), tecnici di Federazioni o Enti CONI, istruttori in possesso di titoli vari
SOCIO
SILVER E 40,00
comprende:
• Assicurazione contro gli infortuni • Abbonamento alla rivista “Expression” • In caso di riconoscimento della propria certificazione non IDA: rilascio del diploma ASI / CONI e rilascio tesserino di Tecnico Nazionale ASI / CONI e iscrizione all’albo nazionale dei tecnici ASI / CONI
• Sconto del 10% su eventi, stage e convegni I.D.A. L’affiliazione come socio Silver è obbligatoria: • per partecipare a corsi e seminari dell’I.D.A. • per la conversione di certificazioni non IDA di altri enti o federazioni
SOCIO
BASIC E 10,00
comprende:
• Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli eventi I.D.A. • Abbonamento alla rivista “Expression”
* Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza. L’affiliazione è necessaria per accedere a convegni ed eventi.
SCUOLA AFFILIATA
con affiliazione automatica all'Ente di Promozione Sportiva CONI (ASI)
E 100
(con inserimento autonomo da parte dell’ASD o SSD dei tesserati/soci all'ASI, Ente di Promozione Sportiva / CONI + tutti i servizi indicati su idadance.com)
E 200
OPPURE
(con servizio di inserimento dei tesserati/soci all'ASI, Ente di Promozione Sportiva / CONI da parte di FIF + tutti i servizi indicati su idadance.com
AFFILIAZIONE 2020
SOCIO GOLD INSEGNANTE
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VANTAGGI INCLUSI ASSICURAZIONE RESPONSABILITÀ CIVILE
TESSERINO DI TECNICO NAZIONALE
DIPLOMA DI TECNICO NAZIONALE IDA ASI / CONI
L’affiliazione come Socio Gold Insegnante prevede in automatico una polizza RCT con copertura dei rischi professionali nello svolgimento della propria attività, indifferentemente da dove essa sia svolta.
Il tesseramento come Socio Gold Insegnante comprende il rilascio del tesserino di Tecnico Nazionale ASI / CONI e l’inserimento nell’Albo Nazionale ASI (con l’apposita qualifica come da elenco CONI).
Il Socio Gold Insegnante riceve il diploma di Tecnico Nazionale IDA ASI / CONI e ad ulteriore conferma della legittimità giuridica del titolo acquisito è presente la firma del Presidente ASI.
Polizza con massimale di 3.000.000 di euro Franchigia di 2.000 euro In accordo con ASI, IDA ha stipulato un’esclusiva convenzione con una Compagnia Assicuratrice nazionale leader del settore.
Il diploma IDA / ASI e il Tesserino Tecnico nazionale sono requisiti necessari per svolgere legalmente il ruolo di insegnante per le discipline di competenza presso tutte le società o associazioni sportive italiane.
A.S.I.: ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVO RICONOSCIUTO DAL CONI
A.S.I.: ENTE RICONOSCIUTO DAL MINISTERO DELL’INTERNO
ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)
diploma di INSEGNANTE DI
MODERN DANZA SPORTIVA rilasciato a
RISERVATO AI SOCI GOLD INSEGNANTE
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Il Presidente I.D.A.
POLIZZA R.C.T. POLIZZA INFORTUNI
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RILASCIO TESSERINO TECNICO ASI / CONI INSERIMENTO NELL’ALBO NAZIONALE ASI / CONI e nel Registro Nazionale del Settore SCONTI tariffe agevolate per la partecipazione a corsi, seminari e stage
UNIVERSITÀ Sconto 33% Pegaso Università Telematica Sconto 20% Università Telematica San Raffaele
Il Presidente A.S.I.
Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2015
IL QR CODE SARÀ INSERITO NEI DIPLOMI IDA A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2020
È una importante novità ad ulteriore garanzia in caso di controlli. In tempo reale permette di verificare la registrazione nell'albo Nazionale dei Tecnici ASI /Coni delle qualifiche professionali di tutti coloro che sono in regola con l'affiliazione Gold Istruttore FIF.
INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION via Paolo Costa 2 • Ravenna • tel. 0544 34124 • danza@idadance.com • www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION
PROGETTO DIDATTICO
PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE Esami di livello direttamente nelle sedi con rilascio di attestato
MODERN JAZZ CONTEMPORANEO CLASSICO HIP HOP Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione. Le domande saranno accettate fino a esaurimento disponibilità. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza. Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formaivo. • Novità: Servizio di assistenza tecnica tramite Whatsapp riservato in esclusiva ai referenti tecnici delle scuole aderenti per confrontarsi in linea diretta con gli insegnanti referenti del progetto. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.
TAVOLA ROTONDA
per gli insegnanti delle scuole che aderiscono al progetto didattico
RAVENNA | 9 luglio 2020 Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna tel. 0544 34124 danza@idadance.com
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Un appuntamento dedicato agli insegnanti delle scuole aderenti al Progetto Didattico IDA, con gli insegnanti referenti: Roberta Broglia, Rosita di Firma e Massimiliano Scardacchi. L'appuntamento è valevole come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del Tesserino Tecnico ASI
… A P R O P O S I TO D I
Andy Lemond
e il suo hip hop style CHI È ANDY LEMOND
Danzatore e coreografo poliedrico, Andy ci racconta della sua formazione avvenuta praticamente sul palco basando il suo stile su Jazz Dance, Funky Jazz, Modern, Hip-Hop e Afro. Dai più, viene chiamato il Camaleonte perché il suo stile di danza è davvero particolare; si tratta di un mix di diversi stili di danza, che sono combinati tra loro in modo molto creativo e quindi espressi in un modo completamente nuovo e questo è sicuramente dovuto alla sua formazione: “ho studiato diversi stili tra cui anche la danza classica. Io stesso sono un mix tra due paesi, mio padre è canadese, mia madre è turca. Vivo a Friburgo, in Germania, da venticinque anni, ma ho vissuto anche a Milano per due anni e a Parigi per tre”. I SUOI STUDI
Lemond ha studiato prima alla Universal School of Jazz in Ontario (Canada) e poi a New York con Alvin Ailey e al Broadway Dance Center, oltre ad essersi formato come attore per due anni. Ha poi completato la sua formazione lavorando come ballerino in compagnie come la Nora Granger Modern Company di Parigi e la Tap Luis Dancers di Toronto; in Europa e negli Stati Uniti con Jane Fostin, Lalah Hathaway, Trible Jam, Whitney Houston, Paula Abdul e Madonna. Come coreografo ha poi collaborato con artisti famosissimi come Shaggy, Kylie Minouge, Shania Twain, N’Sync, The Dome e con compagnie come la Dance Academy di Toronto, B. The Show Crew e The Harlem Dancers.
IL SUO FUTURO
Negli ultimi anni ci confessa che uno dei suoi desideri è stato quello di riportare la sua esperienza insegnando in tutta Europa in seminari incentrati sull’hiphop e il funky jazz. Seguendo questo suo desiderio ha deciso di fondare nel 2010 International Dance Camp Festival: “volevo dare ai ballerini di tutta Europa l’opportunità di prendere lezioni da insegnanti di fama mondiale di tutti i tipi di danza e di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti ; credo che sia proprio questa la diversità che ha reso unico e particolare questo Camp da me ideato, in cui , tra gli altri, vengono organizzati anche diversi progetti sociali che gravitano attorno alla danza”. LA SUA CARRIERA IN ITALIA
Ci racconta poi che con l’Italia ha un rapporto davvero speciale, sia per aver vissuto il nostro paese come residente sia per la sua esperienza pluriventennale di docente del Festival Danza Bolzano, grazie alla quale molti danzatori e amatori di tutta Italia hanno avuto la possibilità di partecipare ai sui workshop. “sono stato il primo insegnante in quel festival ad insegnare funky jazz and hiphop”. La sua è dunque carriera che gli ha permesso di conoscere numerosi insegnanti molto validi in tutta Europa e in Italia. Tra i tanti italiani che ha conosciuto e con cui ha lavorato insieme per molti anni cita: Betty Style, ballerina hip hop di Milano che ha ballato nel film Street Dance 2 e che ad oggi realizza coreografie per molti personaggi famosi in Italia. Roberta Fontana, insegnante e coreografa di modern molto famosa in Italia e che lavora in tutto il mondo. Ultimo , non di certo per importanza, Luciano Di Natale, noto insegnante di jazz e contemporaneo.
Andy sarà in giuria alla 16° edizione di EXPRESSION INTERNATIONAL DANCE COMPETION Andy Lemond sarà uno degli ospiti in giuria alla sedicesima edizione del Concorso Expression per assegnare una borsa di studio per il suo Camp, un’occasione unica per il vincitore di questa borsa di studio perchè avrà la possibilità di sperimentare nell'International Dance Camp Festival quasi 30 diversi stili di danza che spaziano dal mondo della danza urbana con Hip Hop, Popping, Locking alla danza classica, dal Jazz al Modern affidati ad uno staff di ballerini straordinari ed educatori esperti… In bocca al lupo ai partecipanti! Maggiori informazioni a pag. 2 e su
concorsoexpression.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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IDA e il
Concorso Expression incubatori di speranze nei giovani nel mondo della danza CHIARA CESTELLI 19 anni, Sansepolcro (Arezzo) Sead (Salzburg Experimental Academy of Dance) Grazie ad un’audizione organizzata dalla Sead (Salzburg Experimental Academy of Dance) in collaborazione con IDA, Chiara ha vinto una prima selezione che poi ha reso possibile la sua permanenza a Salisburgo. Come hai fatto ad arrivare fino a qui? Mi iscrissi davvero all’ultimo momento, incuriosita da questa struttura perché rappresenta un tipo di scuola che lavora sulla sperimentazione della danza contemporanea. Per la prima audizione italiana eravamo in 45 ballerini e mai mi sarei aspettata di entrare nella scuola. I giudici si sono mostrati sin dal primo momento molto distaccati e noi allievi avevamo seguito solo due lezioni preparatorie. La seconda audizione ha avuto luogo a Salisburgo nel mese di maggio: facevamo un sacco di audizioni quasi ogni giorno. Audizione dopo audizione il numero di ballerini si riduceva fino ad arrivare agli ultimi 190 e tra questi mi hanno scelta! Lì per lì non ci credevo… sembrava tutto surreale. Come ti stai trovando e che tipo di percorso di studi stai seguendo? La scuola è molto intensa: una sessione dura quattro o cinque settimane a cui segue una settimana di pausa per tornare a casa dai propri cari. L'accademia risulta personalmente molto 52
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utile per tutte le discipline che solitamente frequento. Nell’ultima sessione, ad esempio, abbiamo svolto corsi di danza classica, contemporanea e yoga. In altre sessioni ci saranno, invece, storia della danza, workshop sull’utilizzo delle luci, prevenzione contro gli infortuni. Nel programma sono previste anche sessioni con Tai chi e karate, per rafforzare la persona, e ancora sessioni di musica e anatomia. In generale ogni giorno seguo lezioni per 6/7 ore di danza, salvo giornate più intense per performance e spettacoli vari. La scuola dura quattro anni e all’inizio del terzo si può esprimere la propria scelta tra intraprendere la strada del ballerino individuale o quella del coreografo. Io, essendo appena arrivata, devo ancora decidere e sperimentare tanto. Sono state rispettate le tue aspettative e fino a quando svolgerai il tuo percorso presso questa struttura? Il sistema è molto organizzato e alla fine di ogni sessione siamo invitati a scrivere una lettera alla direttrice, per parlare della nostra crescita personale all’interno del percorso formativo svolto. Uno dei concetti cardine dell'accademia è il rispetto: danno grande fiducia ai ragazzi, rendendogli possibile fare anche esercizio in-
NUOVE SELEZIONI PER SEAD 25 gennaio 2020 (unica data in italia) L’unica audizione italiana per entrare nella prestigiosa scuola SEAD si svolgerà presso la sede dell’IDA, in via Paolo Costa 2 a Ravenna, dalle ore 14 alle 18. Gli aspiranti affronteranno prove di balletto e di danza contemporanea. Chi vuole partecipare può registrarsi su www.sead.at
dividuale. C’è una cucina comune… insomma è come se fossimo in una grande casa. Quando sono molto stanca, alla sera trascorro del tempo insieme ai miei compagni e anche quando vivo dei momenti di insicurezza, perché non è sempre facile, percepisco sempre un’aria positiva. Abbiamo in comune la stessa esperienza e in quei giorni in cui ti senti giù di morale tutti sono pronti ad ascoltarti, senza giudicare. Credo che in Italia per quanto riguarda la danza contemporanea ci sia ancora tanto da fare, in quanto presenta dei limiti; infatti sono molte le sfaccettature di questo stile che non sono considerate nel nostro paese. In Italia siamo certamente più radicati nella danza classica e per questa disciplina esistono molte più possibilità rispetto alla danza contemporanea. In definitiva, posso confermare che si tratta di una scuola completa che offre davvero tanto ai suoi allievi. Mi ritengo molto fortunata e sono davvero felice e mai stanca di studiare. Ringrazio dal profondo del cuore la IDA che mi ha permesso di fare questa audizione; per me ha rappresentato una grande fortuna.
SANDRA ZYNDA 18 anni Siena
Borsa di studio per Richard D’Alton Summer Intensive (Portogallo) “Partecipare al Concorso è stata un’esperienza meravigliosa che mi ha dato l’opportunità di mostrare il duro lavoro svolto durante l’anno. Sono molto grata di aver ricevuto la borsa di studio al Richard D’Alton Summer Intensive perché mi ha permesso di partecipare ad un’esperienza che mi ha arricchito dal punto di vista personale ma soprattutto artistico. Ho seguito tutte le discipline proposte con entusiasmo e ho avuto la possibilità di sperimentare nuove discipline che hanno arricchito il mio bagaglio culturale. Non ho incontrato nessuna difficoltà e mi sono trovata molto bene sia con tutti i docenti che con i compagni di corso. Tutte le mie aspettative sono state rispettate e ho trovato quest’esperienza magnifica e di grande aiuto per il mio sviluppo artistico… Non potevo chiedere di meglio, è stata una settimana piena di danza e arte che mi ha arricchito da tutti i punti di vista”.
Expression International Dance Competition vedrà la sua sedicesima edizione a Firenze presso Danzainfiera il 21, 22 e 23 febbraio 2020. La giuria internazionale assegnarà premi in denaro e borse di studio per tutto il mondo. Maggiori informazioni a pag. 2 e su
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ALLEGRA QUAGLIARINI 10 anni Fabriano (An)
Borsa di studio per Richard D’Alton Summer Intensive (Portogallo) “A febbraio ho partecipato ad Expression per la prima volta come solista, in un assolo di danza contemporanea preparato con il mio insegnante Mauro e ho anche partecipato con il mio gruppo di contemporaneo nella categoria composizione coreografica ed è in quella occasione che sono stata notata ed ho ricevuto la borsa di studio dal maestro Richard D’Alton per il suo Summer Intensive in Portogallo. La borsa è stata del 100% e ho avuto l’occasione di partecipare ad una settimana di studio intensa presso il “Conservatorio de Danca do vale do Sousa” a Paredes (Porto). Ho seguito le classi di danza classica, modern, contemporary, composizione coreografica, jazz, Bollywod e stretching e poi ho avuto anche la possibilità di esibirmi nello show case finale, danzando il mio assolo dal titolo “Everything trying”. Gli insegnanti erano tutti molto bravi e ci hanno fatte sentire a nostro agio nonostante le difficoltà della lingua inglese, con cui si tenevano tutte le lezioni. Un’ altra piccola sfida che ho accolto con piacere, è stata studiare nuovi stili come Bollywod e jazz. Come prima esperienza di studio all’estero sono rimasta molto soddisfatta e mi auguro di fare tante altre esperienze del genere che possono accrescere il mio bagaglio di conoscenze!”. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Foto di Alessandro Dobici
Da Notre de Dame De Paris ad un nuovo varietà italiano:
MARCO CHIODO SI RACCONTA
Marco Chiodo danzatore, coreografo, regista e capo balletto segue da diversi anni le produzioni di David Zard, da poco mancato, seguendo in particolar modo il musical Notre Dame de Paris e attualmente sta curando le coreografie del nuovo show di Enrico Brignano Un’ ora sola vi vorrei.
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di Monica Morleo
Che cosa ha apportato Notre Dame De Paris alla commedia musicale italiana? Notre Dame de Paris è unico nel suo genere. Ha un'alchimia di molteplici fattori: la fusione tra le musiche e le coreografie dinamiche e da cardiopalma, sia acrobatiche che danzate. Il testo con i suoi importanti messaggi di vita e la regia curata dei diversi personaggi che esaltano l'amore in tutte le sue forme rendono immortale lo show.
anche iniziato a lavorare con musicisti di grandissima fama.
Foto di Fabrizio Maiorano
Come è iniziato il tuo rapporto con David Zard e cosa ti ha lasciato in “eredità”? David nel suo lavoro è stato un vero pioniere perché ha inventato un mestiere. La priorità per David era la preoccupazione per il pubblico e proprio di recente mi hanno fatto notare un video in cui pregava il pubblico di non accalcarsi e di aprirsi perché nessuno si facesse male: erano i primi anni ’90 e lui pregava il pubblico in ginocchio sul palco. Di certo erano tempi in cui la sicurezza non era particolarmente garantita come oggi che ci sono i servizi che la tutelano. Quello che porto sicuramente in eredità è quanto lui ci tenesse a fare bene quello che faceva. Secondo David se c’era un problema lo potevi sempre risolvere ma lo risolveva sempre con un sorriso per tutti; se però capitava il giorno in cui si arrabbiava era meglio “evaporare” perché diventava una sfida di “uno contro tutti”. David mi ha sempre insegnato il rispetto reciproco e per questo, quando diceva qualcosa a chiunque, si prendeva comunque atto del suo consiglio perché la sua esperienza di palcoscenico superava sempre il sapere di tutti. Ora continua la mia collaborazione con il figlio, e amico, Clemente Zard che continua non solo a portare in giro il lavoro del padre ma che ha
Puoi spiegare cosa fa esattamente un capo balletto e in che modo rispetta le coreografie originali? Il lavoro più difficile è insegnare una coreografia creata da un’altra persona e insegnare anche con diversi dettagli insieme a ruoli diversi. In ogni nuovo allestimento metto comunque di mio l’imprint a livello di anima, il leit motiv e l’intenzione anche a livello registico. Quando inizia una nuova tournée di Notre Dame si hanno davanti 10 spettacoli a settimana per 10 mesi e il danzatore entra in una routine che solitamente non gli fa bene. Per fortuna dico sempre ai performer che ci pagano per una cosa che ci è sempre piaciuta fare e che il nostro lavoro deve essere quello di cercare di trasmettere al pubblico delle emozioni (che è una cosa bellissima), ma se tu questo pensiero non ce l’hai stai togliendo qualcosa al pubblico. Il pubblico si emoziona se tu regali emozioni che spesso, durante la vita di tutti i giorni, non si riescono a vivere e si riempie godendo delle emozioni che provoca lo spettacolo. E se i danzatori scelti non imparassero qualche sequenza? Ti è mai capitato di cambiare una coreografia originale? No, la coreografia deve rimanere tale e non è possibile cambiarla per assoluto rispetto, semmai mi chiudo in sala un giorno intero per far imparare un passo o una sequenza che non viene naturale. Ecco perché sin dalle audizioni del corpo di ballo di Notre Dame gli vengono insegnate la coreografia dei clandestini, la festa dei folli donne e uomini in call back e solo all’ultima selezione l’improvvisazione in musica. Chiaramente è diverso se le coreografie sono mie EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Foto di Fabrizio Maiorano
spressione, di ricercare l'interpretazione, di essere versatili e di ricercare continuamente prima in se stessi poi verso il mondo, perché più conosci e più un domani potrai raccontare, perché più vibri e più sei in sintonia.
così come è successo, ad esempio, per le selezioni del nuovo spettacolo di Enrico Brignano: ho organizzato due giorni di audizioni in cui ho testato coreografie modern, capacità tecniche a livello di cabaret e di show, poi un call black in cui gli ho fatto ballare la sigla che avevo già coreografato. Ho scelto danzatori che avessero qualità diverse così le coreografie e lo spettacolo glielo puoi cucire addosso, altrimenti il risultato è sicuramente mediocre. In che modo le coreografie che segui sono cambiate per essere sempre di più impatto nei confronti dello spettatore? Una mente creativa è sempre alla ricerca del cambiamento, di migliorare e rendere più bello un prodotto e questo porta, in questo caso il coreografo, a modificare e riadattare alcuni passaggi o movimenti per migliorare lo show. L'unica enorme modifica che ad oggi portiamo in tour è il quadro del Val d'amore, che è completamente diverso rispetto alla coreografia della prima edizione.
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E come vedi i danzatori di oggi rispetto a quando danzavi tu? Io avevo voglia di riscatto, venivo dalla Calabria, oggi vedo più superficialità ed è proprio una sensazione che vivo e che non riesco a spiegarmi. Chi non è stato sul palco non può capire cosa ha portato un tipo di ricerca e se non stai assimilando, chiedo sempre: che cosa stai facendo? In quella lezione cosa hai appreso? La devi avere tua, devi sapere come sei arrivato. L’esperienza sul palco è decisiva per diventare un vero danzatore. E nei workshop che tieni che cosa cerchi di trasmettere ai ragazzi? In che modo cerchi di “passargli” la tua esperienza? Noto sempre di più che i ragazzi (per fortuna non tutti) si sono evoluti con un ideale molto forte "dell'apparire e dell'immagine", che in alcune circostanze va anche bene. Nelle mie classi cerco di trasmettere che noi viviamo in un mondo di suoni e vibrazioni, oltre alla tecnica cerco di insegnargli che bisogna essere sensibili, vivere di passione, cercare l'e-
Vedo che hai lavorato come coreografo anche per diversi video clip. Oggi è meno facile trovare coreografie nei videoclip, secondo te cosa è cambiato in tal senso? Credo che oggi, essendoci più tecnologia e più modi per creare effetti in un video clip, la coreografia abbia molto meno spazio. Ci sono ancora molti artisti che nei loro video usano la coreografia per ampliare il tormentone o solo per creare un prodotto con quel target. In fin dei conti trovo anche giusto che l'evoluzione porti ad un cambiamento. Programmi artistici per le prossime settimane? Siamo ai primi giorni di prova, Enrico propone un varietà a tutto tondo ma più fresco e attuale con contenuti multimediali. Il corpo di ballo è composto da sei donne, di cui alcune provenienti dall’esperienza del programma televisivo Ciao Darwin. Sono poi particolarmente felice perché tra loro ci sono calabresi come me che hanno molta voglia di lavorare pienamente… Quindi direi lavoro, lavoro, lavoro! Marco Chiodo parteciperà come giurato a
Expression Grand Prix Firenze 22 febbraio 2020 Maggiori informazioni a pag. 5 e su
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G E N I TO R I E B I M B I I N C O N T R A N O LO YO G A
EDUCAR(SI) ALL’AUTOSTIMA esploriamo l’adolescenza
N
el percorso “Genitori e bimbi incontrano lo yoga” è previsto un modulo dove le docenti Rita Valbonesi e Alice Montecavalli creano dei laboratori teorici pratici sull’autostima al fine di sostenere ed educare gli insegnanti in questo cammino. La dott.ssa Montecavalli a tal proposito scrive: «Definire il costrutto di autostima non è semplice, in quanto si tratta di un concetto che ha un’ampia storia di elaborazioni teoriche. Una definizione concisa e condivisa in letteratura potrebbe essere la seguente: “Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà relativamente a se stesso, alla propria persona, alle proprie capacità”».
di Rita Valbonesi Fisioterapista Osteopata. Insegnante di danza, yoga e Garuda.
e di Alice Montecavalli psicologa e psicoterapeuta
Sono tre gli elementi fondamentali che ricorrono costantemente nel costrutto di autostima: 1. la presenza nell’individuo di un sistema che consente di auto-osservarsi e quindi di auto-conoscersi; 2. l’aspetto valutativo che permette un giudizio generale di se stessi; 3. l’aspetto affettivo che permette di valutare e considerare in modo positivo o negativo gli elementi descrittivi. Il “seme” dell’autostima è insito in ciascuno individuo già dalla nascita ma non è un’abilità posseduta in termini assoluti, bensì una facoltà che va coltivata, addestrata e sviluppata. L’autostima infatti si costruisce passo dopo passo sin dai primi giorni di vita ed ha a che fare, soprattutto, col rapporto con i genitori o con le figure primarie di riferimento. Un attaccamento sicuro si instaura quando la figura di riferimento primaria sa percepire i segnali del bambino e sa rispondere in maniera pronta ed adeguata ai suoi bisogni, alternando la gratificazione con una sana tolleranza alla frustrazione. EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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L’autostima si nutre dell’autoconoscenza.
“È meraviglioso rendere felice qualcuno... perché non inizi da te stesso?” Durante i primi anni di vita, l’autoconcetto è più plasmabile e, pertanto, più suscettibile a incorporare valori, valutazioni e aspettative provenienti dalle figure di riferimento. Tuttavia, durante la crescita e soprattutto nel corso dell’adolescenza, è molto meno coerente, più arbitrario e variabile. In adolescenza il concetto di autostima coinvolge e allarga il campo di osservazione e di confronto all’altro poiché si costruisce e “ distrugge” nel rapporto con gli altri. Gli adolescenti sono estremamente sensibili ai messaggi della società e del gruppo di coetanei e aderiscono facilmente ai canoni che vengono loro proposti dall’esterno. L’autostima degli adolescenti si può considerare generalmente in quattro ambiti specifici: sociale, scolastico, familiare e dell’immagine corporea. Esistono indicatori di bassa autostima? È estremamente riduttivo un elenco in risposta a questo quesito, ma si possono riportare i seguenti come i più importanti: • scarsa considerazione di sé • tendenza ad evitare il rischio • tendenza all’idealizzazione dell’altro • manifestazione di eccessiva timidezza o chiusura • difficoltà nell’espressione e nel controllo delle proprie emozioni • senso di svalutazione di sé con verbalizzazioni e commenti auto svalutanti • paura del rifiuto con tendenza all’accondiscendenza all’altro con mancato soddisfacimento dei propri desideri • ricerca di attenzione (anche con comportamenti provocatori od aggressivi).
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Ma quali sono i punti chiave allora per lo sviluppo o il miglioramento dell’autostima? • aiutare a porsi obiettivi chiari, concreti, specifici, temporalmente prossimi e aiutare a prendere consapevolezza sui propri punti di forza e sui propri limiti • dare feedback positivi durante l’esecuzione di un compito sottolineando l’importanza della motivazione, dell’impegno e premiando anche il processo e non soffermandosi solamente sul risultato. Non è l’esito l’unico aspetto che conta ma l’impegno la dedizione e la motivazione che devono essere premiati al di là del risultato • proporre compiti ottimamente sfidanti evitando al contrario confronti e competizione • aiutare a tollerare la frustrazione proponendola senza evitarla e sottolineandone gli aspetti evolutivi legati al suo superamento • offrirsi come ponte relazionale primario che media con l’esterno e legge le emozioni del bambino o del ragazzo traducendole in parole o in concetti • utilizzare lodi e consolazioni indipendentemente dalla prestazione perché la figura di riferimento possa risultare accettante in maniera incondizionata. L’amore e la relazione non sono legati al risultato del compito • offrire spinte alla scoperta e moniti al pericolo riferendosi ad un sistema di regole da rispettare accompagnando verso la responsabilità e la capacità di prendere decisioni • offrire protezione e rassicurazione livello emotivo. Fondamentale è il dialogo basato su un ascolto attivo che cerchi di evitare la svalutazione, l’umiliazione o il senso di insofferenza.
Per lavorare sull’autostima dell’altro è necessario essere disposti a lavorare sulla propria
La cosa più importante è tenere presente che l’adulto è un MODELLO; un adulto con una bassa autostima instaurerà una relazione col il bambino/ragazzo che maggiormente sarà da ostacolo allo sviluppo di una sana stima personale perché non fungerà da modello positivo. Un genitore, un insegnante, un adulto di riferimento che prova spesso un senso di inferiorità, che necessita frequentemente di solitudine, che difficilmente resiste alla pressione sociale, che tollera a fatica le critiche e dà uno scarso rilievo ai giudizi positivi, che si concentra maggiormente sui difetti che sulle risorse, tenderà ad assumere un atteggiamento giudicante, portato al confronto valutativo con l’altro, con un senso di scarsa chiarezza delle regole, con aspettative modulate in funzione dei risultati e non delle capacità o della motivazione. Dobbiamo diventare quello che desideriamo insegnare. Il luogo da cui iniziare è sempre dentro se stessi. La disponibilità ad imparare per tutta la vita è un’espressione naturale della pratica del vivere consapevolmente. Quando educhi, ti educhi. Quando insegni, impari. Riteniamo fondamentale, quindi, educare gli adolescenti ad esplorare in modo consapevole il vortice di emozioni che li “animano” quotidianamente. Inoltre, in questo periodo storico, dove la tecnoliquidità sta portando ad una tecnodipendenza (cit. Cantelmi: “Tecnoliquidità. La psicologia ai tempi di internet: la mente tecnoliquida” ) e sta creando un problema molto diffuso nei ragazzi, lavorare con lo yoga può diventare uno strumento che aiuta a riscoprire e riconoscere il corpo e a dare vita a nuovi confini. È necessario fare delle proposte che portino i ragazzi a sentire il corpo, il respiro e l’energia. Il lavoro sarà rivolto a tutte le catene muscolari.
Le asana verranno scelte per creare la possibilità di fare esperienza di come il corpo si può esprimere in modo fluido e dinamico su tutti i piani di movimento. Apprendere nuovi schemi corporei darà la possibilità alla mente di sviluppare una nuova flessibilità e di riconoscere nuovi punti di vista per generare un pensiero creativo, le emozioni verranno elaborate e migliorerà la sensazione di sicurezza e di autostima. A tal proposito è stata scelta come proposta:
SALUTO AL SOLE - SURYA NAMASKARA
È un rito millenario. L’intera sequenza permette di attivare tutto il sistema muscolare e gli organi interni, stimolando la concentrazione, la respirazione, il sistema cardiocircolatorio. Il piano di movimento é sulla dimensione sagittale. Lavorare su questo piano rafforza la capacità di intervenire e cambiare completamente la realtà che ci circonda per migliorarla, inoltre incrementa la capacità di passare all’azione e di realizzarsi. Dal punto di vista posturale agisce sull’allineamento dei tre pesi del corpo: bacino, torace e capo. A livello energetico il bacino rappresenta la parte istintiva, il torace rappresenta la parte emozionale, il capo la parte intuitiva. Allineamento posturale ed energetico creano e mantengono in chi pratica il saluto al sole un benessere fisico e psichico.
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Vorrei portare l’attenzione a cosa fanno le mani in questa sequenza Iniziano giunte davanti al cuore (area deputata alle emozioni), nello yoga è un mudra, per la medicina cinese rappresenta l’incontro di meridiani. Si portano verso l’alto (il cielo, universo) passando davanti al capo (area deputata all’intuito). E dal cielo vengono portate verso la terra e si appoggiano alla terra che simboleggia il radicamento, mettere le radici. Infatti in questo momento le due mani e i due piedi creano una forma geometrica: il quadrato.
Gli yogi hanno capito che attraverso gli occhi (che sono sistema nervoso centrale) si può sostenere e controllare la mente. Dharana è tradotto abitualmente come concentrazione volontaria attiva osservando un oggetto. Risulta importante quindi proporre ai ragazzi, ma non solo, esercizi di fissazione dello sguardo su un oggetto per sostenere la mente. Per tutte queste considerazioni si è pensato di integrare la sequenza del saluto al sole con il quadrato in modo tale che ogni volta che guarderanno l’immagine, oltre a visualizzare la sequenza che dovranno eseguire, visualizzeranno anche il simbolo del quadrato che immediatamente genererà l’informazione di stabilità e radicamento.
Questo simbolo rappresenta: • la base, il mondo terreno e materiale; • la struttura portante, che sorregge e contiene altre forme (si trova in molti elementi architettonici e pittorici); • ordine, fermezza e stabilità; • in occidente la razionalità del pensiero, in oriente lo spazio sacro abitato dalla divinità; • l’elemento terra, con la sua espansione nei 4 punti cardinali (numero di questa figura geometrica). Alla fine della sequenza le mani dalla terra ritornano al cielo per finire davanti al cuore della persona. Un significato potrebbe essere: "l’uomo deve collegarsi al suo cuore, al suo capo e commettersi con una coscienza universale, ma deve mantenere sempre delle buone radici con la terra. Nutrirsi, radicarsi per potersi sempre elevare e portare dentro il cuore questo “nutrimento” e diventare forte e flessibile allo stesso tempo, esattamente come fa l’albero". La medicina cinese identifica l’adolescenza nella stagione della primavera, stagione ricca di energia, ricca di emozioni contrastanti che creano una sensazione di instabilità e insicurezza oltre che di ricerca ed esplorazione.
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Rita Valbonesi insegna al
Corso per la qualifica di Insegnante di Yoga per bambini Genitori e bimbi incontrano lo yoga: corso di specializzazione di insegnante di yoga per gruppi di bambini e genitori con i bambini (didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni). Il percorso si suddivide in tre moduli. “Il sole e i suoi pianeti”: il primo modulo costituito da due weekend dove si propongono delle Asana, delle tecniche respiratorie utilizzando giochi, e momenti di concentrazione. “Educare all’autostima”: il terzo weekend la Dott.sa Montecavalli attraverso dei laboratori educa all’autostima. “Osserviamo, disegniamo, modelliamo le posture di genitori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti”: il quarto weekend è dedicato alla postura. Maggiori informazioni a pag. 45 e su idadance.com
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detta di critica e pubblico, Joker è stato uno dei film più belli del 2019. Più che un fumetto, Joker mette davanti agli occhi dello spettatore l’origine di un personaggio che hai l’illusione di conoscere da una vita ma che poi ti accorgi di non conoscere affatto. Grazie a questa pellicola, magistralmente interpretata da Joaquin Phoenix, hai la possibilità di conoscere l’uomo che sta dietro alla figura di Joker che tutti conosciamo: Arthur Fleck. Il film si basa infatti sul racconto della vita di Arthur che soffre di seri disturbi mentali (ride sguaiatamente senza alcun motivo) e per questi è messo ai margini della società, impossibilitato a realizzare se stesso e a rientrare nei canoni di quella stessa società che fa di tutto per non accettarlo. Oltre ad essere un film con chiavi registiche particolarmente efficaci, nel film di Todd Phillips spicca l’utilizzo innovativo che il regista fa del movimento e della danza con la quale racconta momenti culmine della storia legati alla fragilità umana di Fleck/ Joker, creando maggiore attenzione e suspense nello spettatore. Il primo momento coreografico avviene dopo il primo delitto in metropolitana. Dopo aver corso disperatamente per far perdere le sue tracce, Arthur si ferma in un lurido bagno pubblico e balla davanti allo specchio in “una danza lenta, intima, dal gesto contemporaneo, muove le braccia e le mani come un danzatore giapponese, per finire faccia a faccia con lo specchio, è l’inizio di una fase nuova, qualcosa di irrevocabile è avvenuto” (Massimiliano Volpini) e da quel punto in poi quando Arthur danzerà ci sarà sempre un momento decisivo nella narrazione della storia. In questi passaggi infatti la danza aiuta l’uomo Arthur Fleck nel rappresen-
tare la ricerca assoluta del proprio io più profondo cercando un modo efficace per riscattarsi dalla sua vita “senza senso” e acquisire un senso di libertà e di espressione dei suoi desideri inespressi. Non a caso, chiari sono i riferimenti alla danza Butoh, nata in Giappone negli anni ’50 all’indomani della disfatta della Seconda Guerra Mondiale per scacciare la negatività e per “gridare” contro la disumanizzazione e la perdita di valori dovute alla guerra. Elementi tipici di questa danza, che vengono riproposti nel film, sono la nudità del ballerino, il corpo dipinto di bianco, le smorfie grottesche ispirate al teatro classico giapponese, la giocosità delle performance e l’alternarsi di movimenti estremamente lenti con convulsioni frenetiche. Per dar voce alle sue pulsioni più profonde Arthur utilizza infatti una danza silenziosa e autentica che non ha bisogno di orpelli e che lo conduce nell’inconscio e lo fa esprimere senza veli, senza colpe e senza pregiudizi: ciò che ci sta mostrando Fleck danzando è la vera essenza della sua anima. Proseguendo per diverse altre sequenze “danzate” del film si arriva all’espressione più autentica di Arthur quando Fleck si trasforma de-
finitivamente in Joker. Verso il finale della pellicola e sulle note di Rock & Roll Part 2 di Gary Glitter la danza passa dall’isolamento e dalla gracilità della preparazione di un guerriero con la danza dai tratti orientali, ad una danza totalmente “sfacciata” perché rivolta a un pubblico immaginario pronto ad applaudirlo. Si passa da una danza inversa ad una danza con movimenti con il bacino e le gambe, con le braccia spalancate, le spalle in fuori e alla fronte alta, gli occhi fieri e sigaretta tra le dita come se fosse una vecchia stella di Hollywood. In questa scena, che verrà certamente ricordata nella storia del cinema e della danza, Joker attira su di sé i riflettori che ha atteso da tutta una vita, diventando lo showman che avrebbe da sempre voluto essere, e proprio sulla “sua” scala che, durante tutto il film, ha rappresentato solo la faticosa salita verso casa. Senza voler svelare il finale (perché consigliamo assolutamente di vedere questo film) Arthur Fleck rimane solo Joker lasciando definitivamente la danza dai tratti goffi e chiudendo con una danza in cui gira e salta fiero, con la mente completamente libera.
Bibliografia e citazioni Mara Siviero “Joker: il rapporto del film con la danza e i musical” Martina Barone “Joker: danza e follia nell’interpretazione di Joaquin Phoenix” Massimiliano Volpini: nota del coreografo EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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Come utilizzare al meglio le
LUCI
nel saggio di danza di Sharon Remartini
Negli spettacoli teatrali, ma ancor più facilmente negli spettacoli di danza, le luci possono diventare degli importanti alleati della nostra idea registica. La luce è innanzitutto quell’elemento che permette di esaltare le forme dei danzatori, i loro movimenti e le loro doti fisiche e artistiche. Queste forme vengono fatte emergere principalmente grazie alle luci di taglio, la cui provenienza è laterale: queste luci si rivelano fondamentali nel balletto in quanto donano tridimensionalità al corpo. Importante è anche il controluce, ovvero la luce che arriva da dietro, che “bagna” le figure dei ballerini esaltandone sempre le forme del corpo, ma creando anche un’ambientazone della scena in generale. Altrettanto importante è la luce frontale, la cui provenienza, come
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dice la parola stessa, è frontale e permette di non lasciare in ombra i visi dei ballerini, aiutando anche a illuminare lo spazio teatrale. Un altro elemento indispensabile quando si sperimenta con le luci sono i colori. Principalmente saranno adeguati all’incarnato dei ballerini e spesso si usano infatti toni caldi tendenti al lilla, al rosa o all’ambra, ma talvolta anche usando toni freddi tendenti al blu. In generale si consiglia comunque di non tenere un solo unico colore per tutte le provenienze di luce, ma di contrastare: ad esempio si possono utilizzare controluce freddi e tagli caldi ottenendo così sul corpo del ballerino un effetto più dinamico. In base al significato della coreografia e a quello che si vuole ottenere, si può poi “giocare” con le provenien-
ze, l’intensità e il colore. A volte è anche interessante vedere il contrasto del corpo con l’ambiente circostante usando per esempio solo luci di taglio o controluce, nonostante magari tutta la scena rimanga buia. Infine, se si dispone di elementi scenici o fondali, è importante esaltare anche questi con la luce, per dare più plasticità alla scena. Se avete a disposizione per Natale un teatro in cui organizzare un saggio a tema, il consiglio può essere di esaltare con le luci oltre al corpo dei ballerini anche tutti gli elementi che lo circondano. Per esempio i costumi che sotto il periodo natalizio hanno colori tradizionali come il rosso, l’oro, l’argento di per se colori difficili da esaltare. Per illuminare il rosso invece non c’è altra scelta che
usare in modo sapiente una luce rossa, perché qualsiasi altro colore usato dalla luce smorzerebbe il tono del costume. Per quanto riguarda l’oro e l’argento, anche se può sembrare banale, la luce bianca riesce a dare quel tono di brillantezza e magia che in ogni spettacolo natalizio che si rispetti si cerca sempre di evocare. Se poi sono presenti oggetti di scena una buona scelta può essere quella di esaltarli con degli speciali, cioè delle luci che illuminano solo quell’elemento in un determinato momento chiave della storia, rendendo lo spettacolo più dinamico e intrigante dal punto di vista narrativo.
Per conoscere più a fondo il rapporto tra Illuminotecnica e il movimento si potrà seguire la sezione dedicata all’interno del Corso di composizione coreografica, diretto e coordinato da Emanuela Tagliavia, che si terrà a Ravenna, nelle sale Ida, tra il 20 e il 21 giugno 2020. I docenti Sharon Remartini e Fabio Passerini si incentreranno sulle basi dell’illuminotecnica (teorie della luce, tipologie di proiettori, ottiche); sull’utilizzo della luce nella danza, nel musical e nell’opera; su come interfacciarsi con i diversi elementi scenotecnici di uno spettacolo e su come sviluppare un progetto illuminotecnico. Sarà possibile seguire il seminario anche a chi non frequenta l’intero corso sia come modulo singolo che all’interno del percorso formativo del Maestro di danza. Maggiori informazioni a pag. 31 e su idadance.com Immagini Nella prima foto, “Désassemblage” di e con Tiziano Portas. Nelle seguenti, “Murmuration” di Emanuela Tagliavia. In scena Giulia Lunardi e Martina Dalla Mora.
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MEDICINA DELLA DANZA
INFORTUNIO
MUSCOLO-SCHELETRICO VALUTAZIONE TRAMITE SCREENING DEI FATTORI DI RISCHIO NEI BALLERINI ADOLESCENTI
di Omar De Bartolomeo, Viola Poggio, Sara Benedetti, Romeo Cuturi
I
n questo breve articolo introdurremo un importante studio scientifico condotto nel corso di quest’anno da Viola Poggio, laureanda in fisioterapia e ballerina, che è riuscita, insieme alla nostra équipe fisioterapica, a integrare le abitudinarie valutazioni del ballerino a un nuovo approccio di screening e di studio statistico, volto a riconoscere il legame tra alcune caratteristiche anatomiche e tecniche e la probabilità di incorrere in infortuni. Abbiamo infatti utilizzato un format già in uso, costituto da un report che riassume le anamnesi, patologiche pregresse e gli infortuni e la valutazione tecnico-fisioterapica funzionale del ballerino. Lo studio, di tipo pre-season, è stato somministrato a ballerini per un periodo di 3 anni (2016-2019), arruolando 98 balleri-
ni. Lo screening comprende misurazioni quali peso, altezza, comparsa di menarca e tipologia di punte utilizzate per le allieve di sesso femminile, infortuni precedenti o in corso, analisi posturale, caratteristiche dell’en dehors, range di escursione articolare in rotazione esterna ed interna di anca, forza muscolare, flessibilità muscolare tramite Thomas test, test di coordinazione, lassità articolare tramite Beighton test e infine l’allineamento durante il gesto tecnico. Tra i tanti parametri e misure raccolte, abbiamo deciso di considerare per lo studio statistico 6 parametri: 1) BMI (body mass index, vale a dire peso/altezza in metri al quadrato); 2) lassità articolare: utlizzando il test di Beighton (tabella 1); 3) forza muscolare: valutazione dei muscoli: ileopsoas, abduttori d’anca, rotatori d’anca, flessore ed estensore lungo dell’alluce, muscolatura intrinse-
Tabella 1
TEST DI BEIGHTON
(punteggio massimo ottenibile 9) mobilità passiva in dorsiflessione della V articolazione metacarpofalangea opposizione del pollice sull’avambraccio iperstensione di gomito ≥ 10° iperestensione di ginocchio ≥ 10° flessione di tronco sul piano sagittale fino a toccare con i palmi delle mani a terra 64
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Nelle immagini: sopra, valutazione della forza muscolare; a destra in alto, valutazione dell’extra-rotazione di tibia; in basso, valutazione dell’allineamento durante l’esecuzione del gesto tecnico
ca dei piedi ed infine la muscolatura addominale. È stata utilizzata una scala MRC da 1 a 5 dove ogni punteggio corrisponde a una prestazione specifica e adattata alla popolazione dei ballerini; 4) flessibilità muscolare tramite Thomas test; 5) allineamento durante l’esecuzione di gesti tecnici della danza classica: demiplié in parallelo e in en dehors, relevé in parallelo e en dehors, passé in parallelo eendehors, I arabesque, cambré e I, II e III port de bras; 6) infortuni precedenti. Dall’analisi dei dati abbiamo trovato interessanti spunti di riflessione. Innanzitutto, il numero complessivo degli infortuni raccolti durante gli anni di riferimento degli screening è 123, con una media di 1.25 infortuni/allievo. Il 73% degli allievi ha riportato almeno un infortunio durante l’anno accademico relativo al periodo di osservazione. 42 allievi su 98 risultano infortunati al momento dello screening di cui 17 di sesso maschile e 25 di sesso femminile con un tasso di infortunio del 42.5%. La maggioranza degli infortuni riportati è data da sovraccarico delle strutture muscolo-tendinee e fratture da stress del II e III metatarso e della tibia.
Per quanto riguarda l’analisi dei 6 fattori di rischio possiamo dire che: 1) BMI: non c’è evidenza per confermare o rifiutare l’ipotesi per cui un BMI inferiore a 16, quindi sottopeso, sia un fattore di rischio nel campione osservato (p<0.001); 2) Beighton test: i ballerini oggetto di studio hanno raggiunto una media al test di 6.22. Analizzando i risultati in relazione al sesso si osserva una differenza statisticamente significativa tra maschi e femmine (p=0.00005) nella distribuzione dei punteggi, infatti la media dei soggetti di sesso femminile è di 6.9 mentre quella dei maschi è di 5.3. Il 60% dei soggetti ha totalizzato un punteggio maggiore o uguale a 6 quindi la maggioranza del campione può essere considerata ipermobile. Per quanto riguarda la relazione tra il punteggio ottenuto nel Beighton test e la probabilità di infortunio, si osserva che i soggetti appartenenti al range di ipermobilità alto sono associati ad una maggiore probabilità di incorrere in infortuni (p=0.079); EXPRESSION DANCE MAGAZINE
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3) test muscolari: il punteggio che rappresenta la forza muscolare è dato dalla somma dei punteggi dei test di ogni muscolo preso in considerazione, per cui un soggetto può totalizzare un punteggio massimo di 110. Il valore medio ottenuto dal campione è 92, con valori similari per maschi e femmine. I risultati ottenuti indicano che la forza muscolare è associata una minor probabilità di incorrere in infortuni (p=0.068). A parità di massa muscolare, non ci sono differenze significative tra uomini e donne; 4) allineamento: la media dei punteggi ottenuti dagli allievi è di 12,8 su una scala che va da 0 a 42. Le analisi di questa variabile, considerata singolarmente, non hanno dato risultati significativi, quindi non può essere considerata un fattore di rischio; 5) flessibilità: la relazione tra la rigidità muscolare e la probabilità di infortunio è statisticamente significativa, indicando che ad un maggiore numero di muscoli coinvolti corrisponde una maggiore probabilità di incorrere in infortunio. Non si evidenziano differenze significative per genere; 6) infortuni: l’infortunio è statisticamente collegato ad avere un secondo infortunio. Concludendo, analizzando i dati e i risultati statistici, si osserva che dei 6 fattori presi in osservazione solo 4 di questi, nel campione considerato, sono associati ad una maggiore probabilità di infortunio. Un valore superiore a 6 al Test di Beighton, forza muscolare non adeguata, flessibilità e infortuni precedenti, sono tutti fattori associati ad una maggiore probabilità di incorrere in infortunio. Interessante osservare che un punteggio alto al Test di Beighton è associato ad una maggiore probabilità di incorrere in un infortunio. Analizzando i punteggi del test Beighton in relazione alla forza muscolare, quest’ultima risulta un fattore protettivo rispetto al numero di infortuni. Infatti tra coloro che hanno ottenuto un punteggio alto al Beighton test chi possiede maggiore forza muscolare ha meno
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probabilità di incorrere in un infortunio. Di conseguenza, una scarsa forza muscolare può esporre maggiormente all’infortunio. Questo sottolinea l’importanza della preparazione tecnica e atletica come mezzi per ridurre il rischio di infortunio e, soprattutto tra le ballerine, non viene data importanza ad una corretta preparazione atletica. L’analisi dei dati suggerisce però che gli effetti della forza siano un importante fattore protettivo nei confronti degli infortuni, soprattutto in situazioni di aumentata flessibilità tipica delle ballerine. Analizzando i dati sulla flessibilità e distensibilità muscolare, si osserva che vi è una relazione tra l’occorrenza di infortuni e il numero di muscoli coinvolti durante il test. Risultato importante che dà spazio all’ipotesi per cui gli studenti di danza classica non diano sufficiente importanza allo stretching di determinati gruppi muscolari concentrandosi invece sul raggiungimento di determinati range di movimento articolare. L’infortunio precedente sembra essere il dato con maggior significatività statistica tra quelli elencati precedentemente, ed è un fattore di rischio correlato al numero di infortuni successivi. Questo suggerisce l’importanza delle figure sanitarie di supporto per i ballerini nell’affrontare un percorso corretto di prevenzione, cura a riabilitazione/rieducazione post-infortunio.
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