Progetto DigIT@lia
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Progetto DigIT@lia INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
ICT: INTERAZIONE, CONTROLLO E TRASPARENZA NEI SERVIZI PUBBLICI
SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE: E-LEARNING E 2.0
INFRASTRUTTURE DI TELECOMUNICAZIONE
ICT PER IL BENESSERE SOCIALE NEL FUTURO
FABBRICHE DIGITALI
ICT E DISABILITÀ
ALFABETIZZAZIONE DIGITALE
CONCLUSIONI
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Progetto  DigIT@lia    PREMESSA
A partire da un sogno di mezza estate, sono stati sufficienti due anni per raccogliere quasi 1.300 soci intorno DOOœ$VVRFLD]LRQH 3URVSHUD DFURQLPR GL Progetto SperaQ]D XQœ$VVRFLD]LRQH VHQ]D ILQL GL OXcro nata a VHWWHPEUH FRQ OœRELHWWLYR GL IDUH FUHVFHUH QHO 3DHVH L YDORUL GHOOœLPSHJQR UHVSRQVDELOH GHOOD WUDVSDUHQ]D H GHOOœRQHVWj LQWHOOHWWXDOH , VRFL GL 3URVSHUD VRQR VHQLRU PDQDJHU GœD]LHQGD GRFHQWL XQLYHUVLWDUL LPSUHQGLWRUL H SURIHVVLRQLVWL Fhe operano in oltre cinquecento differenti realtà aziendali dei piÚ svariati settori merceologici, accomunati dal YLYHUH OD UHDOWj LWDOLDQD FRQ OœDQVLD GL FKL YHGH DXPHQWDUH L SUREOHPL HG DO WHPSR VWHVVR GDOOD VSHUDQ]D H GDO desiderio di invertire questa tendenza. I soci di Prospera hanno scelto di impegnarsi in prima persona ed a titolo volontario per sostenere la speranza e le ambizioni delle nuove generazioni, offrendo loro un aiuto concreto per realizzarle; e pur essendo sovente in posizioni aziendali di rilievo, operano a titolo strettamente personale per sottolineare OœLPSHJQR OD SDVVLRQH H OD ILGXFLD ULSRVWD LQ XQœ$VVRFLD]LRQH FKH KD FRPH RELHWWLYR SULQFLSH SURSULR LO Cambiamento. Il Manifesto di Prospera, scritto in perfetto stile social con il contributo di tutti, contiene i principi etici e sociali DL TXDOL L VRFL VL LPSHJQDQR GL SRUWDUH DYDQWL DOOœDWWR GHOOD VRWWRVFUL]LRQH (œ QRVWUD FRQYLQ]LRQH FKH ³LO SRFR WHPSR GLVSRQLELOH GL WDQWL´ SRVVD GLYHQWDUH XQ YDORUH VLJQLILFDWLYR concentrato su specifiche aree, nelle quali il sapere e la conoscenza collettiva di Prospera possa diventare ³DFFHOHUDWRUH´ QHOOD LGHD]LRQH GL QXRYL VFHQDUL H QHOOD FUHD]LRQH GL QXRYH RSSRUWXQLWj VRSUDWWXWWR SHU L giovani. /D PLVVLRQH GHOOœ$VVRFLD]LRQH q GL FRLQYROJHUVL QHO Iuturo del Paese, affermando il merito quale capacità professionale e l'etica quale indirizzo nei comportamenti individuali, dell'impresa e delle istituzioni; ed il suo obiettivo primario è di condividere con la collettività italiana le competenze e le esperienze maturate dai suoi VRFL GDQGR RULJLQH D XQ FRQWHVWR LQ FXL OH LGHH H L SULQFLSL GHOOœ$VVRFLD]LRQH WURYLQR XQD ORUR FROORFD]LRQH mettendo in cantiere progetti che coinvolgano soprattutto giovani che si stanno avviando alle attività lavorative. I socL PHWWRQR TXLQGL D GLVSRVL]LRQH GHOOœ$VVRFLD]LRQH QHOOœDPELWR GHL WDQWL SURJHWWL DWWLYDWL OD propria esperienza e competenza professionale. )UD L VXRL VRFL 3URVSHUD DQQRYHUD QXPHURVL ³DGGHWWL DL ODYRUL´ GHO PRQGR GHOOœ,QIRUPDWLRQ &RPPXQLFDWLRQ TechnolRJ\ IDWWR XQLFR LQ FDPSR QD]LRQDOH IUD FXL L SULQFLSDOL PDQDJHU VLD GHOOD ³GRPDQGD´ VLD GHOOœ´RIIHUWD´ ,Q TXHVWœRWWLFD HG LQ VWUHWWD DGHUHQ]D FRQ OD SURSULD PLVVLRQH 3URVSHUD KD ODQFLDWR LO SURJHWWR 'LJ,W#OLD XQ progetto che si pone come obiettivo di far emergere idee, sovente anche semplici, il piÚ possibile concrete, SHU XWLOL]]DUH Oœ,&7 FRPH OHYD SHU LO FDPELDPHQWR /œ,QIRUPDWLRQ &RPPXQLFDWLRQ 7HFKQRORJ\ q XQR GHL SULQFLSDOL PRWRUL GL LQQRYD]LRQH LQ JUDGR GL FRQWULEXLUH in maniera determinante allo sviluppo sostenibile economico e sociale nazionale. In Italia, però, tale valore non è adeguatamente riconosciuto, le potenzialità del settore sono oggi ampiamente sottoutilizzate, ed il
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Progetto  DigIT@lia    Sistema Italia ha accumulato un preoccupante ritardo tecnologico nei confronti degli altri Paesi, distinguendosi in negativo per il rapporto spesa ICT/PIL. La flessione delle spese e degli investimenti per ICT in Italia, in misura ben superiore a quanto giustificato dalla crisi finanziaria ed economica mondiale, è uno dei sintomi di una bassa attenzione del nostro Paese YHUVR OÂś,QQRYD]LRQH HG DO WHPSR VWHVVR DWWHVR FKH OÂś,&7 VLD PROWLSOLFDWRUH GHOOD FUHVFLWD GHO 3,/ XQ IUHQR DOOD FUHVFLWD GHOOÂś(FRQRPLD $G HVHPSLR HOLPLQDUH LO digital divide ed agevolare la mobilitĂ sociale sono temi QRQ VROR ÂłFXOWXUDOL´ OD %DQFD 0RQGLDOH GLFKLDUD LQ XQ SURSULR VWXGLR VX SDHVL FKH LO GL DXPHQWR GHOOD SHQHWUD]LRQH GHOOD EDQGD ODUJD q LQ JUDGR GL VWLPRODUH XQ DXPHQWR GHOOÂś GHO 3,/ SUR FDSLWH HG autorevoli economisti dicKLDUDQR FKH ÂłOÂśLPSDWWR VXO 3,/ VDUHEEH VXSHULRUH D TXHOOR UHJLVWUDWR LQ SDVVDWR GD Internet (0,77%), dalla telefonia mobile (0,60%) e da quella fissa (0,43%); persino piĂš forte e immediato di TXHOOR FKH KDQQR DYXWR LQ SDVVDWR OD GLIIXVLRQH GHOOÂśHOHWWULFLWj H GHOOD IHUURYLD´ ,O ULODQFLR GHOOD FRPSHWLWLYLWj VL EDVD GXQTXH DQFKH VXOOD ULSUHVD GHJOL LQYHVWLPHQWL QHOOÂś,&7 DQFKH QHOOD coscienza che un paese che non è in grado di crescere e di innovare è un paese che non ha futuro, come SDYHQWDWR GDO Âł ƒ *OREDO &RPSHWLWLYHQHVV 5HSRUW´ GHO :RUOG (FRQRPLF )RUXP FKH FODVVLILFD OÂś,WDOLD DO ƒ posto nel mondo, nonostante la nostra nazione sia ancora accreditata fra i primi 10 leader economici al mondo. Intervenire sul comparto ICT in genere richiede certamente un intervento corale e deciso di tutti gli attori coinvolti, in primis GHOOD 3ROLWLFD H GHOOH ,VWLWX]LRQL PD DQFKH GHOOD 'RPDQGD 3ULYDWD H 3XEEOLFD GHOOÂś2IIHUWD GHOOÂś8QLYHUVLWj H GHOOD 5LFHUFD WURYDQGR LO FRUDJJLR H OD IRU]D SHU GHWHUPLQDUH LO QHFHVVDULR cambiamento, e IDFHQGR VLVWHPD FRQ OD YRORQWj GL GHILQLUH ÂłLQVLHPH´ OD VWUDWHJLD GL PHGLR H OXQJR SHULRGR LQWHUURJDQGRFL VX GRYH H FRPH GRYUHPPR HVVHUH DQFKH WUD DQQL H QRQ VROR DOOD ILQH GHO WULPHVWUH FKLHGHQGRFL ÂłLQVLHPH´ FRPH OÂś,&7 SRVVD FUHDUH Yalore ed abbattere i costi di processi stratificati e burocratizzati. Âł)DUH VLVWHPD´ FRQ XQÂśXQLFD VWUDWHJLD FRQGLYLVD SXz UHDOL]]DUVL VROR VXSHUDQGR OH IUDPPHQWDULHWj OÂśLQWHUHVVH H OÂśRSSRUWXQLWj GHL ÂłVLQJROL´ HG L ULYROL FKH LQTXLQDQR OÂśDWWXD]LRQH GL XQ Srogetto strategico per il Paese. Ed attori di questo tavolo comune non possono non essere le Istituzioni, il Governo, i rappresentanti della 'RPDQGD H GHOOÂś2IIHUWD OH 8QLYHUVLWj HG L &HQWUL GL 5LFHUFD Nella convinzione che un Paese non in grado di cresceUH H GL LQQRYDUH QRQ DEELD IXWXUR H FKH VL GHEED ÂłIDUH TXDOFRVD´ 3URVSHUD KD ODQFLDWR LO 3URJHWWR 'LJ,7#OLD XQÂśDJHQGD GLJLWDOH SHU OÂś,WDOLD GHOOH QXRYH JHQHUD]LRQL un progetto teso a sensibilizzare il Paese sulla situazione in cui si trova il settore ICT e soprattutto di promuovere iniziative concrete in grado di stimolare nuovi investimenti in ricerca, innovazione ed istruzione, di valorizzare il talento e il capitale umano, di suggerire nuovi processi ed aree di applicazione, nella speranza di innescare una rapida e profonda inversione di tendenza. /H SULQFLSDOL GLUHWWULFL GHO SURJHWWR 'LJ,W#OLD FRQVLVWRQR QHOOÂśLQGLYLGXDUH LQL]LDWLYH FRQFUHWDPHQWH SHUFRUULELOL ed in parallelo cooperare con le entitĂ che intendono favorire la liberazione di energie per il futuro della QRVWUD 6RFLHWj FRQ SDUWLFRODUH IRFXV VXOOH QXRYH JHQHUD]LRQL H TXDOLILFDUH FRPH OÂś,&7 SRVVD LQFUHPHQWDUH OD produttivitĂ e favorire innovativitĂ e capacitĂ di invenzione, che fanno parte della storia e del modo di essere del nostro Paese. Non si tratta, negli intendimenti di Prospera, di realizzare un documento che si presenti come una ennesima ´RSHUD FRPSLXWD´ ILQH D VH VWHVVD PD GL ODQFLDUH XQ ÂłSURJHWWR FRQWLQXR´ LGHDWR GDL VRFL H UHDOL]]DWR
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Progetto  DigIT@lia    soprattutto dai giovani che hanno contribuiWR DL *UXSSL GL /DYRUR FKH GLD OXRJR DG XQ FRQWULEXWR ³YLYR´ FKH evolve e si arricchisce nel tempo con le sollecitazioni, i contributi, i punti di vista e le critiche costruttive di chiunque ne abbia titolo, voglia, stimolo alla collaborazione. ,Q TXHVWœRWWLFD OD SULPD ³XVFLWD XIILFLDOH´ GL 'LJ,W#OLD q LO EDUFDPS GL ILQH VHWWHPEUH XQ PRPHQWR GL ULIOHVVLRQH LQWHUD]LRQH H VFDPELR SURSRVLWLYR VX TXDQWR HPHUVR QHL JUXSSL GL ODYRUR FRQ OœRELHWWLYR GL IDU nascere un concorso per idee che contribuiscano a generare proposte progettuali su come il Digitale possa contribuire a creare un futuro diverso per il Paese. /D QRVWUD VSHUDQ]D H OœRELHWWLYR SHU LO TXDOH FL SURGLJKHUHPR q GL FRLQYROJHUH QHO GLEDWWLWR OH ,PSUHVH OH Istituzioni, il mondo accademico, i giovani, rafforzando ed estendendo la community aggregata attorno al progetto, al fine di generare awarness sul tema di DigIt@lia presso chiunque possa svolgere un ruolo FRQFUHWR QHOOœDWWLYDUH R DQFKH VROR QHO SURPXRYHUH SURJHWWL WHVL DO UDJJLXQJLPHQWR GHOOœRELHWWLYR IDUH LQ PRGR che anche in Italia si attivino progetti, cantieri, iniziative tesi a dare al nostro Paese un futuro migliore, e PHWWDQR L JLRYDQL LQ FRQGL]LRQH GL PHJOLR HVSULPHUVL HG HYROYHUH JUD]LH DQFKH DOOœ,&7 Gli obiettivi di DigIT@lia sono certamente ambiziosi, ma concretamente realizzabili grazie al lavoro ed al contributo di noi tutti, donne e uomini che per background professionale detengono la competenza WHFQRORJLFD GHOOœ2IIHUWD R OD FRQRVFHQ]D GHOOH HVLJHQ]H GHOOD 'RPDQGD SHUFKp OH viviamo e le interpretiamo quotidianamente, o perchÊ siamo chiamati a formare e costruire competenze strategiche per il futuro. Sappiamo che la sola voce di noi soci di Prospera, insieme ai giovani digitali, non può creare quel cambiamento di paradigma chH SXz HVVHUH FRQTXLVWDWR VRODPHQWH FRQ LO FRQVHQVR H OœDGHVLRQH GLIIXVL /D nostra volontà è di aprire un dialogo e condividere le proposte che abbiamo sino qui delineato con chi, anche per ruolo, ha la capacità di ascoltare e con tutti coloro che, non essendo rassegnati al presente, vogliano realizzare il cambiamento. 6LDPR FRLQYROWL WXWWL LQ TXHVWR ³SURJHWWR FRQWLQXR´ SURIHVVLRQLVWL LPSUHQGLWRUL H PDQDJHU GL RJJL H GL LHUL professori, studenti di oggi fra cui crescono i professionisti, gli imprenditori ed i manager di domani, ed ancora chiunque aspiri ad una corretta collocazione nel mondo del lavoro e, non ultime, organizzazioni, istituzioni e associazioni. Crediamo che il Progetto Digit@lia, per la sua natura, debba continuare ad essere nutrito e alimentato da WXWWL FRORUR FKH FRQGLYLGRQR OœXUJHQ]D GHO FDPELDPHQWR
Il Presidente di Prospera Pier Luigi Curcuruto
³VLL WX VWHVVR LO FDPELDPHQWR FKH YXRL YHGHUH QHO PRQGR´ - Ghandi
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Progetto  DigIT@lia    INTRODUZIONE
Il documento che qui viene presentato rappresenta un primo contributo di Prospera alla elaborazione di una Agenda Digitale che, attraverso la definizione di piani e progetti concreti, consenta di consegnare alle nuove JHQHUD]LRQL XQÂś,WDOLD SL FRPSHWLWLYD H DWWUDWWLYD FRPSOHVVLYDPHQWH PLJOLRUH GL TXHOOD DWWXDOH.
Il framework di riferimento di questa Agenda è naturalmente rappresentato dalla Digital Agenda for Europe di cui essa condivide motivazioni, obiettivi, linee di azione e principi generali, ovvero che: ƒ /ÂśLQQRYD]LRQH UDSSUHVHQWD LO PRWRUH IRQGDPHQWDOH GL crescita, sviluppo e creazione di benessere di un Paese ƒ OÂś,&7 H OH WHFQRORJLH GLJLWDOL QH UDSSUHVHQWDQR OÂśLQIUDVWUXWWXUD DELOLWDQWH ƒ OÂśLQQRYD]LRQH VL UHDOL]]D VROWDQWR DWWUDYHUVR D]LRQL GL VLVWHPD EDVDWH VX RELHWWLYL FRQGLYLVL D FXL concorrono tutti i soggeWWL DSSDUWHQHQWL DL GLYHUVL PRQGL DOOÂśLQWHUQR GL XQ 3DHVH R GL XQ WHUULWRULR (imprese, finanza, universitĂ e formazione, settori pubblici, mondo politico-istituzionale).
Le difficoltà presenti nella situazione attuale pongono in modo ancora piÚ urgente e LQGLIIHULELOH OœHVLJHQ]D per il nostro Paese di elaborare una strategia di crescita che non può che realizzarsi attraverso una robusta iniezione di innovazione, recuperando il gap accumulato negli anni scorsi rispetto ai maggiori Paesi.
Rinunciare allo sWUXPHQWR GHOOÂśLQQRYD]LRQH FRPH VWUDWHJLD GL FUHVFLWD DWWUDYHUVR OR VYLOXSSR GL XQ HFRVLVWHPD composto da aziende disposte ad investire in sinergia con UniversitĂ , Centri di Ricerca e soggetti disposti ad esporsi sul fronte dei finanziamenti, significa condannare il Paese alla stagnazione e significa, soprattutto, ridurre le prospettive future e le opportunitĂ per i giovani.
4XHVWD $JHQGD 'LJLWDOH q OÂśHVSUHVVLRQH GHOOD YRORQWj GL 3URVSHUD GL PHWWHUH D GLVSRVL]LRQH LO NQRZ KRZ H OÂśHVSHULHQ]D FXPXODWD QHL VXRi 1.200 e piĂš associati per rilanciare una prospettiva di crescita, per sviluppare nuova occupazione qualificata in settori innovativi, accrescendo il grado di competitivitĂ e attrattivitĂ del Paese. Ăˆ solo in questa prospettiva di costruzione di capacitĂ , di competenze e di know how che si possono creare OH FRQGL]LRQL SHU FRQWUDVWDUH OD ÂłIXJD GHL FHUYHOOL´ H SHU JDUDQWLUH DL JLRYDQL XQ IXWXUR FKH QH YDORUL]]L LO talento. Il rilancio della crescita ed il futuro del nostro Paese non possono, dunque, che essere basati da XQÂśLQQRYD]LRQH GL VLVWHPD FKH QH IDFFLD GD PRWRUH H GD XQÂśLQIUDVWUXWWXUD GLJLWDOH FKH QH FRVWLWXLVFD OD PDWHULD prima e lo strumento abilitante.
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Progetto  DigIT@lia    /Âś$JHQGD 'LJLWDOH SHU OÂś,WDOLD GHOOH QXRYH JHQHUD]LRQL di Prospera si muove su diverse direttrici: ƒ Europa: DFFHOHUDUH OÂśDGR]LRQH GHOOÂś$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD DGDWWDQGROD DOOH VSHFLILFLWj GHO QRVWUR 3DHVH VHQVLELOL]]DQGR OH LVWLWX]LRQL DOOÂśXUJHQ]D QHO UDJJLXQJLPHQWR GL TXHVWR RELHWWLYR H collaborando con esse alla sua realizzazione ƒ Pubblica Amministrazione: supportare il processo di riorganizzazione e di recupero di efficienza e produttivitĂ della 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH DWWUDYHUVR XQD GLIIXVLRQH GHOOD FXOWXUD GHOOÂśLQQRYD]LRQH H GHOOD condivisione delle best practice finalizzata al miglioramento dei processi interni, delle competenze e delle professionalitĂ Âƒ Ricerca e UniversitĂ : FUHDUH XQ UDSSRUWR VLQHUJLFR WUD PRQGR GHOOD 5LFHUFD H GHOOÂś8QLYHUVLWj H PRQGR GHOOH imprese attraverso progetti concreti, agevolazioni e sgravi fiscali per aziende che investano LQ 5 6 SHU FRQVHQWLUH DOOÂś,WDOLD GL UHFXSHUDUH LO JDS ULVSHWWR DL PDJJLRUL 3DHVL
/Âś$JHQGD GL 3URVSHUD GHGLFD LQROWUH XQÂśDWWHQ]LRQH VSHFLILFD DOOR VYLOXSSR H DOOD FUHVFLWD GHO VHWWRUH ,7 FKH oggi si trova ad attraversare una difficile e complessa transizione sia tecnologica che di mercato ma FKHUDSSUHVHQWD OD ULVRUVD IRQGDPHQWDOH SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHJOL RELHWWLYL LQGLFDWL QHOOÂś$JHQGD
Il settore IT può contribuire, infatti, a supportare innovazioni che, non soltanto traguardino obiettivi di effLFLHQ]D H SURGXWWLYLWj PD DQFKH GL VRVWHQLELOLWj GL GLIIXVLRQH GHOOH FRPSHWHQ]H GL FRQWUDVWR DOOœHVFOXVLRQH da analfabetismo informatico, di aumento della condivisione e collaborazione attraverso i social network e i nuovi ambienti digitali.
/ÂśAgenda DLJLWDOH SHU OÂś,WDOLD GHOOH QXRYH JHQHUD]LRQL affronta tutte queste tematiche e articola una serie di proposte con un approccio sistemico a partire dalla consapevolezza che azioni frammentate ed episodiche non sono in grado di generare effetti significativi e duraturi.
/Âś$JHQGD q DUWLFRODWD VX WHPL FKLDYH HG DOOD VXD HODERUD]LRQH KDQQR FRQWULEXLWR DOWUHWWDQWL *UXSSL GL ODYRUR composti da aderenti a Prospera con la collaborazione di molti giovani, le cui idee e punti di vista sono stati decisivi per lo sviluppo delle proposte emerse.
, WHPL FKH FRPSRQJRQR OÂś$JHQGD 'LJLWDOH SHU OÂś,WDOLD GHOOH JLRYDQL JHQHUD]LRQL VRQR L VHJXHQWL
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Progetto  DigIT@lia    ƒ ICT: interazione, controllo e trasparenza nei servizi pubblici ƒ Infrastrutture di telecomunicazione ƒ ICT per il benessere sociale nel futuro ƒ Fabbriche digitali ƒ ICT e disabilitĂ Âƒ Superamento del Digital Divide: eLearning e 2.0 ƒ Alfabetizzazione digitale ƒ Ciascuno dei temi è stato elaborato dai Gruppi di Lavoro a 3 livelli: ƒ ƒ 8QÂśDQDOLVL GHOOD VLWXD]LRQH DWWXDOH DWWUDYHUVR LO FRQWULEXWR GL WXWWL JOL DGHUHQWL D 3URVSHUD H OÂśXWLOL]]R GL studi e documenti esistenti ƒ La definizione di possibili scenari e gli obiettivi da perseguire ƒ Le azioni proposte e le modalitĂ di realizzazione relative
Il quadro che esce dalle analisi è quello di un Paese in IRUWH ULWDUGR GL FUHVFLWD H GL XWLOL]]R GHOOœ,7 ELVRJQRVR GL LQWHUYHQWL XUJHQWL H VWUXWWXUDOL QHO VHJQR GHOOœLQQRYD]LRQH /H SURSRVWH HODERUDWH DOOœLQWHUQR GHOOH VH]LRQL UDSSUHVHQWDQR QHO ORUR LQVLHPH XQD ULVSRVWD D TXHVWD necessità indifferibile e vogliono essere un primo tassello alla costruzione di un progetto di futuro condiviso e fatto proprio non solo dal mondo politico e imprenditoriale ma anche dai giovani che ne saranno i protagonisti.
Per questo motivo Oœ$JHQGD 'LJLWDOH SHU Oœ,WDOLD GHOOH QXove generazioni vuole essere un progetto in progress DSHUWR DO FRQWULEXWR GL WXWWL FKH IDFFLD GD VSDUWLWR DOOD FRVWUX]LRQH GHOOœ,WDOLD GHO IXWXUR PD FRQ LO UHDOLVPR GL FKL ha i piedi ben saldi nel presente. Questo è il contributo che gli oltre mille manager di Prospera vogliono dare al proprio Paese nel quale credono, con la promessa di continuare a sognare un futuro positivo per i propri giovani.
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Progetto DigIT@lia ICT: I N T E R AZ I O N E , C O N T R O L L O E T R AS P AR E N Z A N E I S E R V I Z I P U B B L I C I
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II. PREFAZIONE III. EXECUTIVE SUMMARY IV. INTRODUZIONE AL TEMA 9 6&(1$5,2 $778$/( 81Âś,67$17$1($ '(, 6(59,=, 38%%/,&, 9 , /R VFHQDULR ,&7 QHOOÂśDPELWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL V.II. Alcune evidenze VI. SCENARIO A TENDERE: GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE PER MIGLIORARE I SERVIZI PUBBLICI $775$9(562 /Âś,&7 VI.I. Framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali VI.II. Il ruolo del cittadino: innovazione della citizen experience VI.III. Il ruolo delle imprese: innovazione della partnership con la PA VI.IV. Il ruolo delle PA: potenziamento della cooperazione applicativa per i servizi pubblici VII. PROPOSTE/AZIONI PER IL CAMBIAMENTO: I PASSI DA COMPIERE PER IL PROGRESSO DEI SERVIZI PUBBLICI VII.I. Azione 1 - Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilitĂ , il controllo e la valutazione VII.II. Azione 2 Âą 3RUWDOH SHU OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD WUDVSDUHQ]D GHL VHUYL]L SXEEOLFL VII.III. Azione 3 - Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese VII.IV. Azione 4 - Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e cittadini VII.V. Azione 5 - Osservatorio nazionale per i servizi pubblici VIII. CONCLUSIONI IX. GLOSSARIO (comprensivo di acronimi) X. BIBLIOGRAFIA
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I. PREFAZIONE
,O 6RWWRSURJHWWR , ³ICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubblici´ UDSSUHVHQWD XQR GHJOL DPELWL WHPDWLFL GL DUWLFROD]LRQH GHO SURJHWWR 'LJ,7#OLD QHOOœDPELWR GHOOœLQL]LDWLYD 3URVSHUD ILQDOL]]DWR D dHILQLUH XQD $JHQGD 'LJLWDOH SHU Oœ,WDOLD GHOOH QXRYH JHQHUD]LRQL I temi chiave GHO 6RWWRSURJHWWR , ³ICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubblici´ riguardano la FRQFH]LRQH GHOOœ,&7 FRPH IDWWRUH DELOLWDQWH SHU OD WUDVSDUHQ]D PLVXUDELOLWj controllo e miglioramento dei servizi pubblicL LQ XQD ORJLFD GL HYROX]LRQH GHOOœH-government tradizionale e del rapporto stesso PA-Cittadino e PA-Imprese. 1HOOœDPELWR GL WDOH FRQWHVWR WHPDWLFR - con specifico riferimento al processo di definizione, sviluppo e monitoraggio dei servizi erogati dalla PA - Cittadini e Imprese tipicamente non svolgono un ruolo del tutto attivo e propositivo; occorre quindi sostenere e scommettere su idee, progetti e azioni concrete che affrontino la costruzione del futuro in maniera sempre piÚ partecipata e condivisa. Nuovi modelli e strumenti di pianificazione, attuazione e verifica che, facendo leva sulla partecipazione, consentano un costante benchlearning finalizzato al governo della qualità dei servizi offerti: in questa dLUH]LRQH Oœ,&7 UDSSUHVHQWD XQ HOHPHQWR DELOLWDQWH SHU FRPSUHQGHUH LQ PRGR VLVWHPDWLFR OH UHDOL HVLJHQ]H della comunità ed effettuare scelte consapevoli e trasparenti, in un contesto di risorse limitate.
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II. EXECUTIVE SUMMARY
La mission GHO 6RWWRSURJHWWR , ÂłICT: Interazione, Controllo e Trasparenza nei Servizi Pubblici´ q riconducibile al perseguimento del seguente obiettivo generale: Âł/Âś,&7 GHYH SRWHU IDYRULUH XQD JHVWLRQH WUDVSDUHQWH FRQWUROODWD H SDUWHFLSDWD GHL VHUYL]L SXEEOLFi, non piĂš basata su rapporti prevalentemente one-way PA-Cittadini e PA-Imprese, ma che muova da un forte FRLQYROJLPHQWR GL WXWWL L VRJJHWWL H IDYRULVFD XQ SURFHVVR GL HYROX]LRQH GHOOÂśH-JRYHUQPHQW WUDGL]LRQDOH´ Lo VFHQDULR DWWXDOH GHOOÂś,&7 QHOOÂśDPELWR GHL servizi pubblici, contestualizzato rispetto alla dimensione comunitaria e nazionale in termini di normativa e obiettivi a tendere (Agenda Digitale Europea, Piano e-gov 2012, etc.), lascia identificare una serie di principali evidenze da tenere in considerazione ai fini della SURSRVL]LRQH H GHOOÂśDIILQDPHQWR GHJOL RELHWWLYL D WHQGHUH H GHOOH D]LRQL GD SRUUH LQ HVVHUH Si tratta prevalentemente di elementi legati alle modalitĂ di erogazione dei servizi, basate su una logica ancora prevalentemente one-way da parte della PA; emerge inoltre un certo grado di disomogeneitĂ sul territorio dei processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi. Inoltre, il grado di coinvolgimento di cittadini e imprese può essere concretamente evoluto in ottica partecipativa, sia nei processi di progettazione sia nei processi valutativi - VHFRQGR OÂśLQGLUL]]R GL &XVWRPHU 6DWLVIDFWLRQ 0DQDJHPHQW Âą sia nella valutazione FRQGLYLVD GHL ULVXOWDWL 6RQR UDYYLVDELOL VSD]L SHU XQÂśXOWHULRUH DUPRQL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL LQQRYDWLYL rispettR DOOÂśLPSLDQWR QRUPDWLYR H SHU OD GHILQL]LRQH GL PRGDOLWj GL PLVXUD]LRQH GHL VHUYL]L SXEEOLFL EDVDWH VX un comune sistema di metriche e indicatori, da utilizzarsi indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualitĂ , efficienza, efficacia, costi standard, gradimento, etc.). Lo scenario a tendere SURSRVWR q EDVDWR VXOOÂśLQQRYD]LRQH GHO FODVVLFR PRGHOOR JHVWLRQDOH Âł3ODQ-Do-Check$FW´ LQWURGXFHQGR XQD ORJLFD FROODERUDWLYD FKH SUHYHGD LO FRVWDQWH H DWWLYR FRLQYROJLPHQWR GHJOL VWDNHKROder GHL VHUYL]L LQ WXWWH OH IDVL FRQ QXRYR PRGHOOR GL JRYHUQR GHL VHUYL]L VXSSRUWDWR GDOOÂśLPSLHJR GL WHFQRORJLH ,&7 volto alla coerenza di indirizzo rispetto alle reali esigenze degli attori interessati. Il framework SURSRVWR D VXSSRUWR GHOOÂśLQWURGX]LRQe delle innovazioni nel seguito presentate si basa su due principali driver di miglioramento: ƒ
la definizione di un DSSURFFLR XQLIRUPH DOOÂśDQDOLVL, progettazione, realizzazione e valutazione dei servizi pubblici che muova verso un modello basato su leve di partecipazione, condivisione e benchlearning fra tutti gli stakeholders
ƒ
OÂśLGHQWLILFD]LRQH GL XQ set di soluzioni tecnologiche EDVDWR VXOOD FRQFH]LRQH GHOOÂś,&7 FRPH IDWWRUH abilitante per OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR OD WUDVSDUHQ]D e quindi il miglioramento dei servizi pubblici.
In coerenza con il framework proposto è possibile identificare un set di ipotesi di azione: ƒ
AZIONE 1 - COSTRUZIONE DI UNA MACRO ONTOLOGIA DEI SERVIZI PUBBLICI E DI METRICHE DI SUCCESSO PER LA MISURABILITĂ€, IL CONTROLLO E LA VALUTAZIONE
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Progetto  DigIT@lia    Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche per la misurabilitĂ , il controllo e la valutazione dei servizi erogati: realizzare un sistema di supporto alla classificazione, misurabilitĂ , controllo, benchmark e valutazione dei servizi pubblici e indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta. ƒ
AZIONE 2 Âą 3257$/( 3(5 /Âś,17(5$=,21( ,/ &21752//2 ( /$ 75$63$5(1=$ '(, 6(59,=, PUBBLICI
Realizzazione di un Portale - evoOX]LRQH GHO Âł3RUWDOH GHJOL ,WDOLDQL´ - SHU OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD trasparenza dei servizi pubblici: migliorare e valorizzare le azioni di amministrazione via web, favorendo la ULFHUFD OÂśLQIRUPD]LRQH H OD ULFKLHVWD IUXL]LRQH GL VHUYL]L RQ OLQH Rltre che la consultazione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi pubblici. ƒ
AZIONE 3 - SVILUPPO DI UNA PIATTAFORMA INTEGRATA A SUPPORTO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STAKEHOLDER PA, CITTADINI, IMPRESE
Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA, Cittadini, Imprese: favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder attraverso un sistema di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli attori dei servizi pubblici, in una logica orientata al crowdsourcing. ƒ
AZIONE 4 - SVILUPPO DI NUOVI CANALI DI CONTATTO TRA PA E CITTADINI
Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e Cittadini: evolvere le modalitĂ di contatto/ interazione tra HURJDWRUL GHL VHUYL]L H XWHQWL DWWUDYHUVR OÂśLQQRYD]LRQH GHL FDQDOL GL FRPXQLFD]LRQH WUDGL]LRQDOL HG HYROXWL (dispositivi mobili, TV intelligente, reti fisiche). ƒ
AZIONE 5 - OSSERVATORIO NAZIONALE PER I SERVIZI PUBBLICI
Costituzione di un Osservatorio Nazionale per i servizi pubblici: struttura istituzionale con compiti di informazione, diffusione iniziative di eccellenza e coinvolgimento dei soggetti interessati dalla sfera dei servizi pubblici, oltre che soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia.
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Progetto  DigIT@lia    III. INTRODUZIONE AL TEMA
La mission GHO 6RWWRSURJHWWR , q LQVLWD QHOOD VXD VWHVVD GHQRPLQD]LRQH ³,&7 ,QWHUD]LRQH &RQWUROOR H 7UDVSDUHQ]D QHL VHUYL]L SXEEOLFL´ ,Q WDOH DFURQLPR ULVLHGH OœDPbizione di esprimere e condensare i temi di proposta per il perseguimento del seguente obiettivo generale: ³/œ,&7 GHYH SRWHU IDYRULUH XQD JHVWLRQH WUDVSDUHQWH FRQWUROODWD H SDUWHFLSDWD GHL VHUYL]L SXEEOLFL QRQ SL basata su rapporti prevalentemente one-way PA-Cittadini e PA-Imprese, ma che muova da un forte FRLQYROJLPHQWR GL WXWWL L VRJJHWWL H IDYRULVFD XQ SURFHVVR GL HYROX]LRQH GHOOœH-JRYHUQPHQW WUDGL]LRQDOH´ &RVWUXLUH LO IXWXUR LQ PDQLHUD VHPSUH SL SDUWHFLSDWD H FRQGLYLVD DWWUDYHUVR XQœDGHJXDWD RVPRVL ICT-Servizi pubblici rappresenta un moltiplicatore di produttività e di efficienza per la crescita del Sistema Paese e per il complessivo sviluppo dei sistemi economici e sociali. Occorre quindi reinterpretare la tradizionale concezione del rapporto tra gli attori coinvolti nella filiera dei servizi pubblici - PA, Cittadini, Imprese - sostenendo e scommettendo su idee e progetti che affrontino la concezione della costruzione del futuro muovendo dai principi fondanti della partecipazione, della condivisione e del benchlearning.
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Progetto  DigIT@lia   Â
IV. 6&(1$5,2 $778$/( 81Âś,67$17$1($ '(, 6(59,=, 38%%/,&,
/œLQFLSLW GD FXL PXRYHUH SHU IRWRJUDIDUH OœDWWXDOH VFHQDULR GHL VHUYL]L SXEEOLFL SXz HVVHUH LO VHJXHQWH ³4XDOH q OR VFHQDULR DWWXDOH GHO VXSSRUWR RIIHUWR GDOOœ,&7 DL VHUYL]L SXEEOLFL" 2FFRUUH FRQIURQWDUVL VXL WHPL GHOOD WUDVSDUHQ]D PLVXUDELOLWj H FRQWUROOR  H GXQTXH GHOOD TXDOLWj´ 0XRYHQGR GDOOR VWDWR GHOOœDUWH LQ SULPR OXRJR q RSSRUWXQR SRUVL XQD VHULH GL GRPDQGH GL FRQWHVWR 4XDQWR Oœ,&7 q SUHVHQWe oggi e migliora la gestione ed erogazione dei servizi a cittadini e imprese? Quale è OœDWWXDOH OLYHOOR GL WUDVSDUHQ]D PLVXUDELOLWj H FRQWUROOR" 4XDO q OœDWWXDOH OLYHOOR GL HQJDJHPHQW GHOOH LPSUHVH nella misurazione di tutti i benefici indotti dagli investimenti sostenuti in ICT da parte delle PA e nella ideazione di nuovi servizi resi possibili dalla tecnologia? &RQ TXHVWL DVVXQWL RFFRUUH HVSORUDUH OœHVLVWHQWH GHILQLUH LO SHULPHWUR GHL VHUYL]L SXEEOLFL LQ UHOD]LRQH DOOœLPSLHJR GL WHFQRORJLH ,&7 QHOOœDFFezione delle variabili di Interazione, Trasparenza e Controllo, e articolarne la visione rispetto alle direttrici di coinvolgimento degli stakeholder (PA-PA, PA-Cittadini, PAImprese). /œRELHWWLYR GL TXHVWR FDSLWROR q GL VFDWWDUH XQœLVWDQWDQHD GHOOœDWWXDOH paesaggio dei servizi pubblici e pervenire alla definizione di un quadro di contesto coerente con gli assunti di cui sopra. 4XHVWD VLQWHVL GHOOœDWWXDOH VFHQDULR q SURSHGHXWLFD DOOD GHILQL]LRQH GHL WDUJHW H GHOOH SRVVLELOL D]LRQL FRUUHODWH da intraprendere per conseguirli.
V. /R VFHQDULR ,&7 QHOOœDPELWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL 3HU GHVFULYHUH OR VFHQDULR DWWXDOH GHOOœ,&7 QHOOœDPELWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL QHOOœDFFH]LRQH GHOOH YDULDELOL GL Interazione, Trasparenza e Controllo, è innanzitutto opportuno procedere a una contestualizzazione rispetto alla dimensione comunitaria e nazionale, in coerenza alle quali lœ$JHQGD 'LJLWDOH ,WDOLDQD dovrà necessariamente porsi in relazione. LIVELLO COMUNITARIO Europa 2020 A livello comunitario è stata definita la strategia Europa 2020, attraverso la quale si punta a rilanciare l'economia dell'UE per le sfide del prossimo decennio nel prossimo decennio. La strategia Europa 2020 individua tre priorità cardine, tra loro interconnesse, che si rafforzano a vicenda: x
Crescita intelligente: occorre sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione;
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Crescita sostenibile: occorre favorire un'economia piĂš efficiente sotto il profilo delle risorse, maggiormente compatibile rispetto al fattore ambientale e piĂš competitiva;
x
Crescita inclusiva: occorre promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
Al fine di conseguire tali priorità , la strategia Europa 2020 individua 7 iniziative faro (flagship initiatives), tra FXL Oœ$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD FKH YLHQH ULFRQGRWWD DOOD SULRULWj GHOOD FUHVFLWD LQWHOOLJHQWH Agenda Digitale Europea / $JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD PLUD D VWDELOLUH LO UXROR FKLDYH GHOOœ,&7 SHU UDJJLXQJHUH JOL RELHWWLYL FKH O 8QLRQH Europea si è prefissata per il periodo di programmazione che ha come orizzonte temporale il 2020 e ambisce a definire il percorso comune da seguire al fine di sfruttare al meglio il potenziale sociale ed HFRQRPLFR GHOOœ,&7 LQ SDUWLFRODUH GHO ZHE FKH FRVWLWXLVFH LO supporto essenziale delle attività socioeconomiche. Attraverso il perseguimento degli obiettivi definiti nell'Agenda Digitale Europea si mira a stimolare l'innovazione e la crescita economica, al fine di migliorare qualitativamente il vivere quotidiano dei cittadini e delle imprese. L'Agenda Digitale Europea individua una serie di azioni strategiche attraverso le quali affrontare in modo VLVWHPDWLFR OH DUHH ULWHQXWH SUREOHPDWLFKH Oœ$JHQGD VL SRQH TXLQGL TXDOH LQL]LDWLYD WUDVYHUVDOH FKH PLUD D favorire la crescita comunitaria rispetto alle dimensioni di crescita definite nella strategia Europa 2020. 1HOOœDPELWR GHOOD VWUDWHJLD (XURSD OD &RPPLVVLRQH (XURSHD KD LQGLYLGXDWR DOFXQL RVWDFROL SULQFLSDOL DO 1 SLHQR VIUXWWDPHQWR GHOOœ,&7 , indicati nell'anello interno della Figura 1, rispetto ai quali occorre attuare una serie di azioni atte a fornire una risposta esaustiva e unitaria a livello comunitario per colmare il ritardo HVLVWHQWH H FRQVHQWLUH DOOœ8( GL JLRFDUH XQ UXROR ULOHYDQWH QHO FRQWHVWR HFRQRPLFR JOobale. 6HFRQGR JOL LQGLUL]]L GHOOœ$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD OR VIUXWWDPHQWR GHO SRWHQ]LDOH GHOOœ,&7 SXz HVVHUH realizzato attraverso un circolo virtuoso di azioni e attività che interagiscono tra loro e funzionano correttamente, in coerenza con gli obiettivi di crescita. F IGURA 1 - O STACOLI contenuti Occorre in primo luogo mettere a disposizione AL PIENO e servizi ritenuti interessanti in un ambiente internet SFRUTTAMENTO interoperabile e senza confini; questo aspetto può DELL 'ICT incentivare la domanda di velocità e capacità maggiori, e creare di riflesso OœRSSRUWXQLWj GL LQYHVWLUH LQ UHWL SL YHORFL OD FUHD]LRQH GL UHWL SL YHORFL D VXD YROWD SXz generare la prospettiva di aprire la strada a servizi innovativi che poggiano su velocità piÚ elevate. Tale circolo virtuoso è evidenziato nell'anello esterno della stessa Figura 1.
/Âś$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD LQGLYLGXD XQD VHULH GL D]LRQL GD LQWUDSUHQGHUH SHU LO FRQVHJXLPHQWR GHOOH SURSULH finalitĂ , in risposta agli ostacoli individuati, le quali sono riconducibili ai seguenti macroambiti:
                                                           1
Cfr. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni COM(2010) 245 definitivo/2. Â
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Un mercato digitale unico e dinamico
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InteroperabilitĂ e standard
x
Fiducia e sicurezza
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Accesso ad internet veloce e superveloce
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Ricerca e innovazione
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Migliorare l'alfabetizzazione, le competenze e l'inclusione nel mondo digitale
x
9DQWDJJL RIIHUWL GDOOÂś,&7 DOOD VRFLHWj GHOO 8(
x
Aspetti internazionali
Queste azioni costituiscono le direttrici da attuarsi al fine di perseguire gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e definiscono lo scenario di riferimento a tendere delle trasformazioni che 2 caratterizzeranno nel lungo periodo l'economia e la societĂ , sempre piĂš digitalizzate .
LIVELLO NAZIONALE A livello nazionale, in coerenza con il quadro comunitario, sono stati definiti obiettivi, indirizzi e linee guida SHU UHDOL]]DUH XQœHYROX]LRQH 6LVWHPD 3DHVH YHUVR RELHWWLYL GL PLJOLRUDPHQWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL H GHOOœD]LRQH della PA rispetto ai propri compiti istituzionali. I capisaldi di questo disegno sono individuabili nella cornice di disposizioni, normative e piani di azione che in questi anni hanno condotto ad importanti interventi che, già oggi, consentono di registrare un mutamento GHOOR VWDWR DWWXDOH LQ GLUH]LRQH GHOOœLPSLHJR GL WHFQRORJLH ,&7 QHOOœDPELWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL %DVWL SHQVDUH DO ³FRPELQDWR GLVSRVWR´ GHO 3LDQR GL H-JRY GHO 1XRYR &RGLFH GHOOœ$PPLnistrazione 'LJLWDOH H GHO ' /JV GL DWWXD]LRQH GHOOD ULIRUPD VXO ODYRUR SXEEOLFR H SHU OœHIILFLHQ]D H OD trasparenza delle pubbliche amministrazioni ex Legge 15/2009 (c.d. Riforma Brunetta).
Piano di e-gov 2012 Il Piano di e-gov 2012, realizzato GDO 0LQLVWHUR SHU OD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH H OÂś,QQRYD]LRQH GHILQLVFH OD strategia nazionale in ambito e-government ponendosi un duplice e ambizioso obiettivo: da un lato si ambisce a dar corso a un processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, attraverso
                                                           2
 /ĹŻ žŽŜĹ?ĆšĹ˝ĆŒÄ‚Ĺ?Ĺ?Ĺ?Ĺ˝ Äž ĹŻÄ‚ Ä?ŽžƾŜĹ?Ä?Ä‚ÇŒĹ?ŽŜĞ ÄšÄžĹŻĹŻÍ›Ä‚Ç€Ä‚ĹśÇŒÄ‚ĹľÄžĹśĆšĹ˝ ÄšĹ? ƚĂůĹ? Ä‚ÇŒĹ?ŽŜĹ? ĚĂ Ć‰Ä‚ĆŒĆšÄž ĚĞůůĂ ŽžžĹ?Ć?Ć?Ĺ?one  Europea  avviene,  tra  Ĺ?ĹŻĹ? Ä‚ĹŻĆšĆŒĹ?Í• Ä‚ĆšĆšĆŒÄ‚Ç€ÄžĆŒĆ?Ĺ˝ ĹŻÄ‚ ƉƾÄ?Ä?ĹŻĹ?Ä?Ä‚ÇŒĹ?ŽŜĞ ÄšĹ? ƾŜ ĂƉƉŽĆ?Ĺ?ƚŽ ÍžĆ?Ä?Ĺ˝ĆŒÄžÄ?Ĺ˝Ä‚ĆŒÄšÍ&#x; Ä?ŚĞ ĞǀĹ?ÄšÄžĹśÇŒĹ?Ä‚ Ĺ? ĆŒĹ?Ć?ƾůƚĂƚĹ? Ć‰ĆŒĹ˝Ĺ?ĆŒÄžĆ?Ć?Ĺ?ǀĂžĞŜƚĞ ĆŒÄ‚Ĺ?Ĺ?Ĺ?ƾŜƚĹ? ĚĂĹ?ĹŻĹ? ^ƚĂƚĹ? DĞžÄ?ĆŒĹ? ŜĞů ĆŒÄ‚Ĺ?Ĺ?Ĺ?ƾŜĹ?Ĺ?žĞŜƚŽ ĚĞĹ?ĹŻĹ? Ĺ˝Ä?Ĺ?ĞƚƚĹ?Ç€Ĺ? ĚĞůů͛ Ĺ?ĞŜĚĂ Ĺ?Ĺ?Ĺ?ƚĂůĞ ĆľĆŒĹ˝Ć‰ÄžÄ‚ ͞ů͛ƾůƚĹ?žŽ Ä&#x; ĚĞů žĂĹ?Ĺ?Ĺ?Ĺ˝ ĎŽĎŹĎĎÍż. Â
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Progetto  DigIT@lia    OœLQWURGX]LRQH H LO VXSSRUWR GHOOH WHFQRORJLH ,&7 FKH ULVXOWL LPSURQWDWR D FULWHUL GL HIILFDFLD HIILFLHQ]D H HFRQRPLFLWj SURSUL GHOOœD]LRQH SXEEOLFD GD XQ DOWUR ODWR VL LQWHQGH LQQHVFDUH XQ FLUFROR YLUWXRVR FKH muovendo da un miglioramento della Pubblica Amministrazione, coinvolga cittadini, imprese e istituzioni propagandosi gradualmente a tutto il sistema. Nel Piano di e-gov 2012 sono indicate le priorità di intervento rispetto alle quali vengono declinate una serie di azioni da attivare ai diversi livelli di governo, individuando una pluralità di progetti e iniziative di LQQRYD]LRQH ILQDOL]]DWH DO FRQVHJXLPHQWR GHOOœRELHWWLYR JHQHUDOH GL PRGHUQL]]DUH H UHQGHUH SL HIILFLHQWH H trasparente tutta la Pubblica Amministrazione. Le iniziative del Piano di e-gov 2012 puntano a migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati a cittadini e imprese, riducendo contestualmente i costi per la collettività e contribuendo a fare assumere alla Pubblica Amministrazione un ruolo di guida strategica WHFQRORJLFD HG RUJDQL]]DWLYD GHOOœLQQRYD]LRQH ROWUH FKH GL XQ YRODQR GL VYLOXSSR GHOOœHFRQRPLD GHO 3DHVH Il Piano di e-gov 2012 definisce nel complesso circa 80 progetti, aggregati in 4 ambiti di intervento e 27 obiettivi da raggiungere entro tempi predefiniti.
Riforma D.Lgs. 150/2009 La Legge 15/2009 contiene gli indirizzi fondamentali della riforma della Pubblica Amministrazione. Nella legge sono contemplati i temi principali della riforma: performance, valutazione, trasparenza, premi e sanzioni disciplinari, dirigenza, contrattazione collettiva e azione collettiva. La Legge 15/2009 è attuata da due decreti legislativi. In particolare, il D.Lgs 150/2009 costituisce il perno della riforma e dà attuazione ai principi fondamentali definendo specifiche regole sulla programmazione, la trasparenza, il controllo, la premialità , la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari. Il medesimo decreto istituisce inoltre due soggetti fondamentali della riforma, quali gli Organismi indipendenti di valutazione e la Commissione per la YDOXWD]LRQH OD WUDVSDUHQ]D H OœLQWHJULWj GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH &,9,7
1XRYR &RGLFH GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH Il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) costituisce il secondo pilastro su cui si basa il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, oltre al D. Lgs n. 150/2009. ,O QXRYR &RGLFH GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH ' /JV ULQQRYD LO TXDGUR QRUPDWLYR LQ PDWHULD GL amministrazione digitale, integrando quanto inizialmente disciplinato nel D.Lgs. 82/2005, e definisce OÂśLQVLHPH GL UHJROH DWWH D JRYHUQDUH LO IXQ]LRQDPHQWR GHOOD 3$ GHO GRPDQL LQ FRHUHQ]D FRQ JOL RELHWWLYL GL maggiore digitalizzazione, efficienza e produttivitĂ .
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Progetto  DigIT@lia    ,O QXRYR &RGLFH GHOOœ$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOe ha aggiornato le regole di riferimento del paradigma WHFQRORJLFR FKH ULVXOWD LQ FRQVWDQWH HYROX]LRQH OD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOœD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD q LQWHVD FRPH vera e propria funzione di governo, imperniata sui principi di effettività e risparmio. I principi fondanti del nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale sono quelli di effettività della riforma e di incentivazione all'innovazione della PA: vengono introdotte una serie di misure premiali e sanzionatorie in ottica di favorire il virtuosismo delle pubbliche amministrazioni, le quali ¹ in conseguenza della razionalizzazione della propria organizzazione e dall'informatizzazione dei procedimenti ¹ potranno ottenere risparmi da utilizzare per il finanziamento di progetti di innovazione e per l'incentivazione del personale in essi coinvolto.
Questo contesto normativo conduce a una fotografia dello stato attuale in cui sono in corso di realizzazione QXPHURVH LQL]LDWLYH SHU OÂśDPPRGHUQDPHQWR GHOOD 3$ H GHL VHUYL]L SXEEOLFL LQ VHQVR ODWR ULVSHWWR D FXL q opportuno effettuare una riflessione in prospettiva su ulteriori spazi di miglioramento, riscontrabili con VSHFLILFR ULIHULPHQWR DL WHPL GHOOÂś,QWHUD]LRQH GHO &RQWUROOR H GHOOD 7UDVSDUHQ]D
Rapporto e-Gov Italia 2010 Un importante riferimento per la definizione dello scenario attuale in termini di iniziative intraprese e lo loro stato di attuazione è indubbiamente rappresentato dal Rapporto e-Gov Italia 2010, il quale evidenzia e DQDOL]]D LO JUDGR GL DYDQ]DPHQWR GHOOœH-Government in Italia, in particolare VHFRQGR XQœDFFH]LRQH WHUULWRULDOH 8QœLQWHUSUHWD]LRQH VLQWHWLFD HG HODERUDWD GHL FRQWHQXWL GHO 5DSSRUWR H-Gov Italia 2010 può fornire un elemento di immediatezza nella lettura dello stato attuale. Prendendo le mosse dalle evidenze elencate nel Rapporto e-Gov Italia 2010, si ritiene opportuno procedere DG XQœDQDOLVL UDJLRQDWD GHOOH VWHVVH FRQ OœRELHWWLYR GL IRUQLUH XQ TXDGUR GL VLQWHVL GHOOH LQL]LDWLYH FDOLEUDWR VXL principali fattori di interesse del presente ambito tematico. In tal senso è utile definire XQœRSSRUWXQD ULFODVVLILFD]LRQH GHOOH LQL]LDWLYH SUHVHQWL QHO 5DSSRUWR FKH DJLVFD secondo una duplice dimensione di variabili: x
7LSRORJLD GL IDWWRUH LPSDWWDWR GDOOÂśLQL]LDWLYD ,&7 ,QWHUD]LRQH &RQWUROOR 7UDVSDUHQ]D
x
Tipologia di asse di interazione tra JOL VWDNHKROGHU FRLQYROWL GDOOÂśLQL]LDWLYD 3$-PA, Pa-Cittadini, PaImprese).
Nella tabella seguente si riporta una sintesi della distribuzione delle iniziative descritte nel Rapporto e-Gov 3 Italia 2010, articolata e quantificata in funzione appunto delle suddette direttrici .
                                                           3
6L HYLGHQ]LD FKH SHU L 0DFUR 7HPL ³ ¹ 'RWD]LRQH WHFQRORJLFD UHWL H VHUYL]L LQIUDVWUXWWXUDOL GHOOD 3$´ H ³ ¹ &RSHUWXUD LQIUDVWUXWWXUDOH %DQGD /DUJD´ OD FODVVLILFD]LRQH ULVSHWWR DOOD GLUHWWULFH ,&7 QRQ q ULSRUWDWD LQ
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Figura 2 - Quadro di sintesi distribuzione iniziative ICT nel Rapporto e-Gov Italia 2010 Da tale quadro sintetico emerge con evidenza la presenza di numerose iniziative che impattano, in tutti i settori di intervento (macro temi) in cui risulta articolato il Rapporto e-Gov Italia 2010, sul fattore ICT inteso QHOOÂśDFFH]LRQH GL ,QWHUD]LRQH &RQWUROOR 7UDVSDUHQ]D UHQGHQGR HYLGHQWH OÂśRSSRUWXQLWj GL DVVXPHUH XQ indirizzo di sviluppo dei servizi pubblici coerenti con questa tipologia di intenti.
VI. Alcune evidenze
'DOOÂśDQDOLVL GHOOR VWDWR DWWXDOH ULIHULWD VLD DO FRQWHVWR QRUPDWLYR GL ULIHULPHQWR VLD DOOD IRWRJUDILD GHOOÂśHVLVWHQWH emergono una serie di evidenze (punti di attenzione) da considerare ai fini della proposizione e GHOOÂśDIILQDPHQWR GHJOL RELHWWLYL D WHQGHUH H GHOOH D]LRQL GD SRUUH LQ HVVHUH
Modalità di erogazione dei servizi /D ORJLFD FKH SHUPHD OD PRGDOLWj GL HURJD]LRQH GHL VHUYL]L ULIOHWWH DQFRUD XQœRWWLFD SUHYDOHQWHPHQWH RQH-way, ossia prevalentemente PA-centrica, con un livello ancora non ottimale di coinvolgimento degli utenti e dei soggetti che ne supportano la realizzazione. Emerge inoltre un certo grado di disomogeneità sul territorio in processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi. Rendere partecipi i cittadini e le imprese, includerli nei processi decisionali, significa prima di tutto fornire un'informazione adeguata sui processi e sull'azione amministrativa ed in secondo luogo rendere l'amministrazione trasparente, accessibile e dialogante, capace cioè di comunicare e di ascoltare per poi rendere efficaci le proprie azioni. Questo aspetto fornisce uno spunto per riflettere sulla possibile individuazione di spazi di maggiore coinvolgimento e partecipazione di tutti i soggetti coinvolti in ottica di network PA-Cittadini-Imprese, PXRYHQGR GD VWUXPHQWL FKH IDYRULVFDQR H VXSSRUWLQR XQ SURFHVVR GL HYROX]LRQH GHOOœH-government tradizionale in direzione di una gestione maggiormente trasparente, controllata e partecipata dei servizi pubblici.
Partecipazione dei cittadini
                                                                                                                                                                                                 quanto si tratta prevalentemente di iniziative che agiscono sulla dimensione infrastrutturale, non direttamente riconducibili ad un impatto in termini di Interazione, Controllo e Trasparenza. Â
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Progetto  DigIT@lia    Il rapporto PA-Cittadini risulta essere ancora poco concretamente evoluto in ottica partecipativa dei cittadini. Esistono pertanto margini per favorire un piÚ ampio e radicato rapporto di collaborazione e costante coinvolgimento dei cittadini/utenti sia nei processi decisionali sia in quelli valutativi, superando la visione GHOOD SDUWHFLSD]LRQH OLPLWDWD DOOD VROD UDFFROWD GHOOH SUHIHUHQ]H H SRWHQ]LDQGR OœLQGLUL]]R GL &XVWRPHU Satisfaction Management. (œ RSSRUWXQR ULIOHWWHUH VXOOœHVLJHQ]D GL JDUDQWLUH FKH OH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH LPSOHPHQWLQR IRUPH GL SDUWHFLSD]LRQH H FRQVXOWD]LRQH GHL FLWWDGLQL DOOH VFHOWH GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL DWWUDYHUVR OœDVFROWR LO reporting, la customer satisfaction, il coinvolgimento della cittadinanza, atte quindi a delineare nuove modalità di partecipazione civica per la valutazione dei risultati e miglioramento della qualità offerta.
Coinvolgimento delle imprese Il rapporto PA-Imprese risulta caratterizzato da una modalitĂ relazionale prevalentemente gerarchica, con OÂśLPSUHVD LQ YHVWH GL HVHFXWULFH GL SURJHWWL IXQ]LRQDOL DO FRQVHJXLPHQWR GHJOL RELHWWLYL GHOOD 3$ H QRQ pienamente coinvolta nei processi a monte di definizione delle esigenze, in progress di monitoraggio delle realizzazioni e a valle di valutazione condivisa dei risultati.
$UPRQL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL LQQRYDWLYL ULVSHWWR DOOÂśLPSLDQWR QRUPDWLYR Persistono alcune complessitĂ nel contemperare la realizzazione degli interventi di innovazione dei servizi pubblici attrDYHUVR OÂś,&7 ULVSHWWR DOOÂśLPSLDQWR QRUPDWLYR HVLVWHQWH
ModalitĂ di misurazione dei servizi pubblici Ad oggi non si dispone ancora di un comune sistema di metriche e indicatori che possa essere utilizzato indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualitĂ , efficienza, efficacia, costi standard, etc.). Nonostante a livello nazionale siano state recentemente intraprese azioni in tal senso, come ad esempio quelle finalizzate a misurare il livello di trasparenza di un sito pubblico attraverso una serie SUHGHWHUPLQDWD GL LQGLFL H DOJRULWPL LO SURFHVVR DSSDUH DQFRUD SHUIHWWLELOH GDO SXQWR GL YLVWD GHOOÂśLQFOXVLRQH GHO giudizio/parere espresso dai cittadini-utenti.
Da un primo screening, sono inoltre emerse alcune good practice, che operano nella direzione di una maggiore valorizzazione della customer experience nel quadro evolutivo dei servizi pubblici. Di seguito alcuni esempi: ƒ
Stork Âą Europa (www.eid-VWRUN HX SURJHWWR GL UHVSLUR WUDQVQD]LRQDOH FRQ OÂśRELHWWLYR GL SHUPHWWHUH l'interoperabilitĂ delle piattaforme d'identitĂ elettronica e consentire ai cittadini di stabilire nuove erelations di autenticazione attraverso le frontiere, semplicemente presentando la loro identitĂ
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Progetto  DigIT@lia    elettronica nazionale. Ad oggi esistono alcuni progetti pilota su servizi pubblici esistenti negli Stati PHPEUL GHOO 8( H VL LSRWL]]D GL HVWHQGHUH LO SHULPHWUR GHOOÂśLQL]LDWLYD DG DOWUL VHUYL]L DYYLR GL VRFLHWj conseguimento di rimborsi fiscali, ottenimento di documenti universitari, etc.). ƒ
Directgov - Gran Bretagna (www.direct.gov.uk): portale che contiene tutti i servizi e le informazioni che il governo britannico offre ai propri cittadini online. Il sito è diviso in sezioni (es: attualità , trasporti, salute, criminalità , etc.) e offre consulenza e informazioni, oltre a fornire collegamenti e PRGXOL LQ OLQHD R VFDULFDELOL QHFHVVDUL SHU OœHVSOHWDPHQWR GL YDUL WLSL GL SURFHGXUH ,O VLWR SXz HVVHUH QDYLJDWR LQ EDVH DO SURILOR HV JLRYDQL JHQLWRUL H SHU DUHD WHPDWLFD GL ULIHULPHQWR FRQ OœRELHWWLYR GL rendere sempOLFH H YHORFH SHU L FLWWDGLQL OœDFFHVVR DOOD GRFXPHQWD]LRQH GL LQWHUHVVH H IRUQLUH XQR strumento trasparente di interazione.
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Rewired State Âą Gran Bretagna (http://rewiredstate.org): iniziativa in cui in un weekend alcuni sviluppatori si ritrovano e realizzano applicazioni prototipali di e-gov che poi vengono messe a disposizione della PA.
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Social innovation camp Âą Gran Bretagna (www.sicamp.org): Iniziativa in cui rappresentanze dei cittadini, delle istituzioni e sviluppatori web si confrontano al fine di creare soluzioni di utilitĂ pubblica.
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Planungsverband - *HUPDQLD ZZZ SODQXQJVYHUEDQG GH LQL]LDWLYD FKH KD OÂśRELHWWLYR SULQFLSDOH GL raggiungere i cittadini, semplificando le informazioni e la partecipazione in materia di questioni di pianificazione territoriale per i 75 comuni consorziati della regione di Francoforte sul Reno-Meno.
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Beteiligungshaushalt Âą Germania (www.beteiligungshaushalt.freiburg.de): iniziativa della cittĂ di Friburgo in Breisgau per l'attuazione di uno sforzo di bilancio partecipativo (coinvolgere i cittadini QHOOD SLDQLILFD]LRQH GHO ELODQFLR H QHOOD JHQHUD]LRQH GL LGHH YROWH DO ULVSDUPLR H DOOÂśHIILFLHQ]D GHOOD spesa pubblica).
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Madridparticipa - Spagna (www.madridparticipa.org): portale per incrementare la partecipazione dei cittadini al processo decisionale nella città di Madrid, offrendo un dialogo piÚ dinamico e continuo tra rappresentanti politici e cittadini. Oltre al canale internet è possibile interagire via mobile.
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Digital Public Square Âą 6WDWL 8QLWL GÂś$PHULFD http://dps.dc.gov/): portale dell'amministrazione del distretto della Columbia, basato su tecnologie Web 2.0, che permette ai cittadini di partecipare al processo democratico e entrare in contatto con gli uffici dell'amministrazione e con altUL FLWWDGLQL (Âś possibile, ad esempio, aggiungere voci al wiki We the People, creare mashup di escursioni virtuali personalizzate in luoghi storici, seguire su Twitter il dipartimento per la tutela dei consumatori e gli affari normativi degli Stati Uniti (Consumer & Regulatory Affairs) o consultare gli ordini d'acquisto HPHVVL GDOO XIILFLR &RQWUDFWLQJ DQG 3URFXUHPHQW GHO 'LVWUHWWR GL &ROXPELD 4XHVWÂśHVSHULHQ]D q QDWD da un concorso, costato solo 50.000 dollari e che ha generato nuove applicazioni per un valore stimato di 2,6 milioni di dollari, rivolto ai cittadini per creare Apps for Democracy.
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NYCStat Stimulus Tracker ¹ 6WDWL 8QLWL Gœ$PHULFD (http://www.nyc.gov/html/ops/nycstim/html/home/home.shtml): sito che permette ai cittadini di PRQLWRUDUH FRPH YHQJRQR VSHVL L IRQGL GHO SDFFKHWWR GL VWLPROR DOOœHFRQRPLD ULFHYXWL JUD]LH DOOD OHJJH ³5HFRYHU\ $FW´ VLD D OLYHOOR GL SURJHWWR VLD GL FRQWUDWWR H GL VSHVD /D SRVVLELOLWj GL DYHUH XQR
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Progetto  DigIT@lia    strumento che mette in relazione il denaro speso e i risultati raggiunti dall'amministrazione pubblica, FRQVHQWH DL FLWWDGLQL GL YDOXWDUH OÂśHIILFLHQ]D QHOOÂśXWLOL]]R GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH H LO ORUR GLUHWWR LPSDWWR nelle singole aree della cittĂ . ƒ
IT DashBoard Âą 6WDWL 8QLWL GÂś$PHULFD http://usaspending.gov): Dashboard integrato nel portale globale di monitoraggio delle spese del governo federale, che permette ai cittadini di capire come viene assegnato e utilizzato il budget federale per l'Information Technology. Inoltre, permette agli utenti di creare mashup, applicazioni, widget, e grafici personalizzati e interattivi.
8QD SULPD YDOXWD]LRQH GœLQVLHPH GHOOR VFUHHQLQJ ODVFLD VXJJHULUH FKH D OLYHOOR HXURSHR OD VRILVWLFDzione GHOOœRIIHUWD GL VHUYL]L LQIRUPDWLYL q DOWD VLD SHU L VHUYL]L GL EDVH VLD SHU TXHOOL DYDQ]DWL PD VRQR DQFRUD GD sviluppare appieno i servizi transazionali via canale remoto e il dialogo bidirezionale tra utenti e Pubblica Amministrazione, che metta aO FHQWUR LO FLWWDGLQR H OH LPSUHVH ,QROWUH OD FRQRVFHQ]D H OœXWLOL]]R GHL VHUYL]L online si dimostra alta nei paesi in cui è forte la società civile e la cultura civica è matura, come nel caso della Gran Bretagna. Fino ad ora, le autorità pubbliche si sono concentrate prevalentemente sui fabbisogni nazionali, senza prendere sufficientemente in considerazione gli aspetti dell'e-government connessi al mercato unico europeo. Infatti, la maggior parte dei servizi pubblici online non può essere erogato a livello transfrontaliero, cosa che incide sulla mobilità delle imprese e dei cittadini. Questo tema è il nodo centrale che i governi europei saranno chiamati ad affrontare nei prossimi anni e le strategie di medio periodo si stanno concentrando proprio su interoperabilità ed accesso paneuropeo.
VII. SCENARIO A TENDERE: GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE PER MIGLIORARE I SERVIZI PUBBLICI $775$9(562 /œ,&7 'RSR DYHU GHOLQHDWR OR VWDWR GHOOœDUWH GHL VHUYL]L SXEEOLFL IRWRJUDIDQGRQH FULWLFLWj DUHH SDVsibili di evoluzione, elementi strategici e spazi di miglioramento, è fondamentale muovere dalla fotografia dello scenario attuale e chiedersi: ³4XDOL RELHWWLYL GL FUHVFLWD H PLJOLRUDPHQWR SRVVRQR SRUVL SHU UHDOL]]DUH VHUYL]L SXEEOLFL GL TXDOLWj DWWUDYHUVR Oœ,&7" &RPH LQFUHPHQWDUH OœDWWXDOH OLYHOOR GL WUDVSDUHQ]D PLVXUDELOLWj H FRQWUROOR GHL VHUYL]L SXEEOLFL ULVSHWWR DOOH GLPHQVLRQL 3$ FLWWDGLQDQ]D H LPSUHVH"´ 6L WUDWWD TXLQGL GL VDOLUH GL OLYHOOR FRQVHQWLUH DWWUDYHUVR OœLQGLYLGXD]LRQH GL XQD VHULH GL Rbiettivi di prospettiva, di definire il perimetro del to be dei servizi pubblici e di dare impulso alla progettazione di un nuovo scenario a tendere. 'RYH VL YXROH FRQGXUUH OœRIIHUWD GHOOD 3$" 4XDOL IDEELVRJQL GL QHWZRUN 3$-Cittadini-Imprese) possono essere individuati come direttrici prioritarie secondo le quali far progredire i servizi pubblici?
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Progetto  DigIT@lia    Il tema è delicato e allo stesso tempo strategico: la progettazione di obiettivi di sviluppo condivisi, ambiziosi e allo stesso tempo utili può rappresentare ¹ se adeguatamente realizzata ¹ un effettivo stimolo, oltre che una OHYD VWUDWHJLFD SHU LO SURJUHVVR GHO 6LVWHPD 3DHVH YHUVR SRVL]LRQL GL SULPœRUGLQH D OLYHOOR HXURSHR HG internazionale. La crescita della PA e del livello dei servizi da essa gestiti ed erogatL q DVVLPLODELOH DOOD TXDOLWj GL XQ ³WHVVXWR´ che - se opportunamente lavorato, cucito e assemblato ¹ assicura una vestibilità rispondente alle misure, alle esigenze e alle caratteristiche degli utilizzatori. Di seguito si descrivono le possibili finalità HG HYROX]LRQL FKH GRYUHEEHUR IDU SDUWH GHOOH SDJLQH GHOOœ$JHQGD GLJLWDOH LWDOLDQD SHU SURPXRYHUH XQ LPSLHJR GHOOœ,&7 IXQ]LRQDOH H LQ JUDGR GL IDYRULUH XQ HIIHWWLYD IXJD LQ avanti dei servizi pubblici? Relativamente ai target viene illustrato il paradigma di obiettivi di alto profilo, articolato e ben definito, che sia IRQGDPHQWDOH H SURSHGHXWLFR SHU FDOLEUDUH OH HIIHWWLYH ³D]LRQL´ GD FRPSLHUH SHU FRQVHJXLUH TXHVWL RELHWWLYL VIII. Framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali
/ÂśLGHD JHQHUDOH q GL LQQRYDUH LO FODVVLFR PRGHOOR JHVWLRQDOH Âł3ODQ-Do-Check-$FW´ LQWURGXFHQGR XQD ORJLFD collaborativa che preveda il costante e attivo coinvolgimento degli stakeholder dei servizi in tutte le fasi, in linea FRQ OÂśHYROX]LRQH WHFQRORJLFD H OH PRGDOLWj GL FRPXQLFD]LRQH DWWXDOL ,O WDUJHW GD UDJJLXQJHUH q GXQTXH XQ QXRYR PRGHOOR GL JRYHUQR GHL VHUYL]L VXSSRUWDWR GDOOÂśLPSLHJR GL WHFQRORJLH ,&7 YROWR DOOD FRHUHQ]D GL indirizzo rispetto alle reali esigenze degli attori interessati. Il framework SURSRVWR D VXSSRUWR GHOOÂśLQWURGX]LRQH GHOOH LQQRYD]LRQL QHO VHJXLWR SUHVHQWDWH VL EDVD VX GXH principali driver di miglioramento, ovvero: ƒ
la definizione di un DSSURFFLR XQLIRUPH DOOÂśDQDOLVL, progettazione, realizzazione e valutazione dei servizi pubblici che muova verso un modello basato su leve di partecipazione, condivisione e benchlearning fra tutti gli stakeholders (PA, Cittadini, Imprese, a cui si aggiungono Autority ed enti regolatori, che svolgono un ruolo rilevante nei processi di decisione e controllo)
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OÂśLGHQWLILFD]LRQH GL XQ set di soluzioni tecnologiche da implementare nello short term basato sulla FRQFH]LRQH GHOOÂś,&7 FRPH IDWWRUH DELOLWDQWH SHU OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR OD WUDVSDUHQ]D e quindi il miglioramento dei servizi pubblici.
Per la realizzazione delle soluzioni tecnologiche identificate potrĂ essere adottata la modalitĂ delle Fabbriche Digitali - HOHPHQWR SRUWDQWH GHOOÂś$JHQGD 'LJLWDOH SHU OÂś,WDOLD GHOOH QXRYH JHQHUD]LRQL GHVFULWWR QHO seguito del presente documento Âą che, ponendosi come entitĂ operative rivolte alla realizzazione di applicazioni software open source, progettate per essere erogate in forma di servizi sulla base dei requisiti specifici di business espressi da aggregazioni di Amministrazioni o di Imprese, possono rappresentare un fattore innovativo per la loro implementazione. La key idea risiede nel reinterpretare la tradizionale concezione del rapporto tra gli attori coinvolti nella filiera dei servizi pubblici Âą PA, Cittadini, Imprese - sostenendo idee e progetti che puntino alla costruzione
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Progetto  DigIT@lia    GHO IXWXUR EDVDQGRVL VXL SULQFLSL GL UHOD]LRQH SDUWHFLSDWLYD WUDVSDUHQ]D H TXDOLWj LQ XQœRWWLFD GL FRQWLQXRXV LPSURYHPHQW /œDUWLFROD]LRQH GHOOD SURSRVWD VL GHFOLQD VX WUH aree chiave di relazione interessate dalla proposta di miglioramento: PA-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA.
IX. Il ruolo del cittadino: innovazione della citizen experience
Alla luce dello scenario prospettato e delle sfide aperte, la Pubblica Amministrazione italiana ha bisogno di operare su di sÊ una trasformazione importante per non perdere il passo, essere piÚ moderna e sensibile a nuovi strumenti e soluzioni che possano semplificare la vita dei cittadini e coinvolgerli in azioni che mirano al miglioramento della qualità della vita. Si tratta in primo luogo di reinterpretare il consueto approccio che vede i servizi pubblici erogati SUHYDOHQWHPHQWH LQ XQœRWWLFD XQLGLUH]LRQDOH ¹ con la sola PA quale parte attiva nei confronti della popolazione utente ¹ mirando a una costruzione di una PA del domani sempre piÚ partecipata e interattiva da parte del cittadino GD LQWHQGHUVL FRPH ³XWHQWH´ GHL VHUYL]L SXEEOLFL LQ XQœDFFH]LRQH FKH quindi, a seconda della pertinenza, include anche le imprese). /œRWWLFD q GL PXRYHUH YHUVR XQ modello presente in ambito internazionale, in particolare nei paesi di cultura anglosassone, con casi concreti di governo aperto alla partecipazione del cittadino basati su portali di DFFHVVR DG XQœDPSLD JDPPD GL LQIRUPD]LRQL VXL VHUYL]L SXEEOLFL H VXOOD 3ubblica Amministrazione, siti trasparenti con dati quantitativi riferiti a temi generali come educazione, trasporti, ambiente, salute, e cosÏ via. Ad esempio, la recente strategia ICT del Governo Inglese, marzo 2011, si basa sulla fornitura dei servizi transazionali online ai cittadini e alle aziende, con lo scopo principale di semplificare e rendere piÚ efficiente OœLQWHUD]LRQH GHL IUXLWRUL GHL VHUYL]L FRQ OD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH H FUHDUH FDQDOL GL FROODERUD]LRQH H GL dibattito tra amministrazione ed aPPLQLVWUDWL /œDSSURFFLR EULWDQQLFR SUHYHGH OœLQWURGX]LRQH GL FRQWUROOL FHQWUDOL DO ILQH JDUDQWLUH OœLQWHJUD]LRQH H OœLQWHURSHUDELOLWj XQD FKLDUD H YHULILFDELOH URDGPDS ILQDQ]LDPHQWL DOO LQWHUQR di piani di spesa esistenti, trasparenza mediante la pubblicazione online dei contratti ICT e di come sono DOORFDWL L IRQGL H OœHVLVWHQ]D GL XQ XQLFR SXQWR GœDFFHVVR DL VHUYL]L SHU L FLWWDGLQL GLUHFW JRY XN Inoltre, analizzando i casi internazionale di maggiore successo, si evincono alcuni comuni denominatori: x
Obiettivi chiari e focalizzazione su bisogni e problemi reali e ben identificati;
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Processi aperti, trasparenti, semplici da utilizzare e che permettano un contraddittorio: gli amministrati come uno degli elementi attivi del processo stesso e non utilizzatori passivi;
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Accesso neutrale rispetto al canale. Inoltre i contenuti devono essere fruibili dalla massa, LQGLSHQGHQWHPHQWH GDO JUDGR GL HGXFD]LRQH H FXOWXUDOH OÂśXWLOL]]R GHO OLQJXDJJLR WHFQLFR q XQ deterrente alla partecipazione attiva;
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Progetto  DigIT@lia    x
Mutamento di approFFLR SHU OÂśDPPLQLVWUD]LRQH OÂśRELHWWLYR SULPDULR q OÂśHIILFLHQ]D H OD FUHVFLDW HFRQRPLFD SLXWWRVWR FKH OD ULGX]LRQH GHL FRVWL DVVRFLDWL FRQ OÂśHURJD]LRQH GHO VHUYL]LR
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Strategie e piani implementativi con chiare e stringenti milestones, monitorate quantitativamente e centralmente,sulla base di indicatori definiti ex-ante;
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3UHVHQ]D R VYLOXSSR DOOÂśLQWHUQR GHOOD VWHVVD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH GL FRPSHWHQ]H WHFQRORJLFKH avanzate e scambio di competenze e delle migliori pratiche del settore privato e pubblico;
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IQGLYLGXD]LRQH GL FDPSLRQL H UHVSRQVDELOL ³XQLFL HG XOWLPL´ DOOœLQWHUQR GHOOœDPPLQLVWUD]LRQH
In tal senso, la creazione di un appropriato network PA-Cittadini rappresenta il nuovo paradigma di XWLOL]]R GHOOœ,&7 YROWR D IDYRULUH XQD gestione trasparente, partecipata e controllata di informazioni legate ai servizi pubblici ULVSHWWR DOOœDVVH 3$-&LWWDGLQDQ]D DO ILQH GL RULHQWDUQH OœHURJD]LRQH LQ PDQLHUD sempre piÚ calibrata rispetto ai mezzi disponibili e alla declinazione della domanda, coinvolgendo gli utenti in tutte le fasi del processo, ovvero nella progettazione, misurazione, controllo e valutazione dei servizi. 4XHVWR SXz IDYRULUH OœRWWLFD GL XQ JRYHUQR XVHU JHQHUDWHG UHDOL]]DWR GDL FLWWDGLQL GDOOD ORUR LQWHOOLJHQ]D collettiva raccordata e messa in rete grazie al web con l'ambizione di sviluppare strumenti in grado di consentire interventi sui processi politici-amministrativi (es: wikicrazia) al fine di velocizzare le procedure e implementare la qualità della partecipazione al discorso pubblico. Tutto ciò rende necessario lo sviluppo di nuovi canali e di nuove modalità di gestione dei contatti con i cittadini, dovendo necessariamente acquisire la capacità di identificare con maggiore chiarezza il GHVWLQDWDULR GHO VHUYL]LR UHDOL]]DQGR XQœDGHJXDWD PDSSatura delle principali tipologie di bisogni in relazione a specifici segmenti di utenti. /D VHJPHQWD]LRQH JDUDQWLVFH XQœDWWHQ]LRQH FRVWDQWH DOOH HVLJHQ]H HWHURJHQHH GHO SXEEOLFR H contemporaneamente permette di rappresentare e integrare tra loro sia i bisogni espressi dei destinatari, sia quelli latenti. Con un tale approccio i singoli cittadini non vengono identificati in quanto tali da un punto di vista anagrafico, bensÏ in quanto appartenenti ad uno o piÚ segmenti di utenza o classi di bisogno.
X. Il ruolo delle imprese: innovazione della partnership con la PA
1HOOÂś8QLRQH (XURSHD OD FDSDFLWj LQQRYDWLYD q ULWHQXWD GD VHPSUH XQD GHOOH SULQFLSDOL GHWHUPLQDQWL SHU OD competitivitĂ internazionale e pertanto una delle prioritĂ strategiche per lo sviluppo e il benessere di un sistema economico. &RQVHJXHQWHPHQWH OÂśLQQRYD]LRQH FRVWLWXLVFH GD VHPSUH XQR GHJOL HOHPHQWL FDUGLQH GHOOH SROLWLFKH GL VYLOXSSR SURPRVVH GDOOÂś8QLRQH (XURSHD
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Progetto  DigIT@lia    Inizialmente le principali iniziative sono state orientate prioritariamente su due assi: le azioni dirette, sviluppate attraverso il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre) o CCR, direzione generale della Commissione europea direttamente legata al commissario della ricerca, finalizzate a fornire elementi di VXSSRUWR GHOOœHODERUD]LRQH GHOOH SROLWLFKH JHQHUDOL GHOOœ8QLRQH H TXHOOH LQGLUHWWH FRVWLWXLWH SULQFLSDOPHQWH GDL programmi quadro nei quali è possibile ulteriormente distinguere tra progetti di ricerca, azioni di supporto o coordinamento alle attività di ricerca e azioni tese a favorire la mobilità dei ricercatori. Ad esse sono andate nel tempo ad aggiungersi iniziative specificatamente mirate allo sviluppo GHOOœLQQRYD]LRQH WUD OH TXDOL q SRVVLELOH FLWDUH LO SURJUDPPD TXDGUR SHU OœLQQRYD]LRQH H OD FRPSetitività 2007 &,3 H OœLQL]LDWLYD ³8QLRQH GHOOœLQQRYD]LRQH´ FKH UDSSUHVHQWD XQD GHOOH VHWWH LQL]LDWLYH IDUR SURPRVVH GDOOœ8QLRQH LQ RFFDVLRQH GHO ODQFLR GHOOD VWUDWHJLD (XURSD 4XDQWR ULSRUWDWR WHVWLPRQLD OœDWWHQ]LRQH ULYROWD DO WHPD ³LQQRYD]LRQH´ DWWHQ]LRQH FKH QRQ KD DYXWR VROX]LRQL di continuità nÊ in termini di impegno nÊ di risorse investite. Tale impegno, in alcuni casi, è stato premiato da importanti e rimarchevoli esempi di successo come nel caso del protocollo per le comunicazioni radiomobili cellulari Global System for Mobile Communications (GSM), che si è imposto come uno standard de facto universalmente riconosciuto e costituisce un successo HXURSHR ³UDJJLXQWR JUD]LH DO PL[ GL FRPSHWL]LRQH LQQRYD]LRQH H LQYHVWLPHQWL VXSSRUWDWL GD Xna regolamentazione pro-FRPSHWLWLYD´ FRPH KD HYLGHQ]LDWR LO FRPPLVVDULR HXURSHR 9LYLDQQH 5HDGLQJ Malgrado ciò, il confronto con i dati relativi agli USA, al Giappone e, piÚ in generale, con i paesi in via di sviluppo, relativi alla capacità di sostenere e VIUXWWDUH OœLQQRYD]LRQH ULYHOD FRPH L ULVXOWDWL RWWHQXWL GDOOœ(XURSD non siano stati proporzionali allo sforzo profuso e la distanza dai best in class sia ancora ampia. ,O WHPD GHOOœLQQRYD]LRQH q VWDWR DQFKH GL UHFHQWH ULSRUWDWR DOOœDWWHQ]LRQH GHO &RQVLJOio Europeo nella seduta GHO IHEEUDLR LQFHQWUDWD VXL WHPL GHOOœHQHUJLD H GHOOœLQQRYD]LRQH In tale occasione è stato presentato un report sulle priorità in materia di innovazione che richiamava i risultati ottenuti dal benchmark tra USA e UE. I dati hanno confermato il divario già esistente in termini di risultati GHOOœLQQRYD]LRQH HYLGHQ]LDQGR DGGLULWWXUD XQ WUHQG QHJDWLYR $QDORJR DQGDPHQWR q ULVFRQWUDELOH QHL FRQIURQWL del sud est asiatico. 4XHVWR ULWDUGR DFFXPXODWR GDOOœ(XURSD QHOOR VYLOXSSR GHOOH FDpacità di innovazione costituisce, pertanto, un GDWR FRQVROLGDWR ULWDUGR FKH DJJUDYDWR GDOOœDWWXDOH IDVH FRQJLXQWXUDOH QHJDWLYD SXz FRVWLWXLUH XQ XOWHULRUH IUHQR DOOD FDSDFLWj GL UHFXSHUR GHOOD FRPSHWLWLYLWj GHO VLVWHPD LQGXVWULDOH GHOOœ8QLRQH Le cause che hanno condotto alla situazione descritta sono molteplici e vanno ricercate non solo tra gli HOHPHQWL LQ FXL q FKLDUDPHQWH LGHQWLILFDELOH LO QHVVR GL FDXVDOLWj FRQ L ULVXOWDWL GHOOœLQQRYD]LRQH FRPH DG HV OœHQWLWj GHJOL LQYHVWLPHQWL PD DQFKH WUD L VRIt factors come la maggiore o minore attitudine DOOœLPSUHQGLWRULDOLWj IDWWRUH GL IRUWH GLVWLQ]LRQH WUD 86$ H 8( FRQIHUPDWR GD ULOHYD]LRQL VWDWLVWLFKH Proprio la consapevolezza di dover procedere euristicamente nella individuazione dei fattori che agiscono da FDWDOL]]DWRUL GHOOœLQQRYD]LRQH KD VSLQWR Oœ8QLRQH DG LQWURGXUUH JLj GDO GXH VWUXPHQWL OR (XURSHDQ ,QQRYDWLRQ 6FRUHERUG (,6 H Oœ,QQREDURPHWHU SHU PRQLWRUDUH H PLVXUDUH OH SHUIRUPDQFH QD]LRQDOL HG europee relative alla capacità di tradurre gli input di innovazione in altrettanti output.
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Progetto  DigIT@lia    ,Q ,WDOLD PROWR VSHVVR LO PDJJLRUH LPSXWDWR GHJOL VFDUVL ULWRUQL GHOOœLQQRYD]LRQH q VWDWR LQGLYLGXDWR QHO processo di trasferimento della stessa, processo che dovrebbe portare dalla ideazione/progettazione del prodotto o del servizio innovativo alla sua industrializzazione e commercializzazione su larga scala. In effetti ci sono molti esempi che avvalorano tale tesi, evidenziando come le risorse investite QHOOœLQQRYD]LRQH VLDQR ULPDVWH FRQILQDWH DOOœLQWHUQR GHO settore della ricerca e sviluppo al punto che, in alcuni casi, i termini ricerca e innovazione sono spesso stati usati come sinonimi. Al di là di una disamina approfondita delle potenziali cause, che va oltre lo scopo del presente documento, in questa sede ci proponiamo di esaminare le possibili azioni che andrebbero inserite prioritariamente nella GHILQL]LRQH GL XQœDJHQGD GLJLWDOH SHU UHFXSHUDUH LO JDS GL FRPSHWLWLYLWj OHJDWR DOOD OLPLWDWD FDSDFLWj GœLQQRYD]LRQH GHOOœ,WDOLD ULVSHWWR DL SDHVL OHDGHU Da questo punto di vista è interessante notare come la maggioranza delle iniziative finora proposte GDOOœ8QLRQH HXURSHD VRQR DFFRPXQDWH GDO WHQWDWLYR GL VRVWHQHUH HG LQFHQWLYDUH OœLQQRYD]LRQH PLJOLRUDQGR OD FDSDFLWj GHL GLYHUVL SOD\HU GHOOœLQQRYD]LRQH ¹ università , settori R&D, industria, - di accedere a canali di finanziamento agevolato. A riprova di ciò è possibile esaminare i principali strumenti proposti per il sostegno alla ricerca e DOOœLQQRYD]LRQH LQ DPELWR FRPXQLWDULR SHU LO SHULRGR ¹ 2013, indicati QHOOD FRPXQLFD]LRQH ³3RWHQ]LDUH OD ULFHUFD H OœLQQRYD]LRQH´ GLYXOJDWD GDOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD QHOOœRWWREUH QHL TXDOL LO VRVWHJQR ILQDQ]LDULR WUDPLWH OœLVWLWXWR GHL IRQGL FRPXQLWDUL UDSSUHVHQWD OR VWUXPHQWR SUHYDOHQWH GL VXSSRUWR Tuttavia, già a partire dallo stesso documento, era possibile individuare i primi tentativi di trovare forme DOWHUQDWLYH GL LQFHQWLYR DOOœLQQRYD]LRQH FKH LSRWL]]DYDQR OœXWLOL]]R GHJOL DSSDOWL SXEEOLFL FRPH OHYD SHU SURPXRYHUH OD ULFHUFD H OœLQQRYD]LRQH SDUWHQGR GDOOD FRQVWDWD]LRQH FKH ³>@ JOL DSSDOWL SXEEOLFL DPPRQWDQR DO GHO 3,/ GHOOœ8( OH DXWRULWj SXEEOLFKH VRQR LPSRUWDQWL DWWRUL GHO PHUFDWR HG KDQQR TXLQGL VWUXPHQWL HIILFDFL SHU VWLPRODUH OœLQYHVWLPHQWR SULYDWR QHOOD ULFHUFD H QHOOœLQQRYD]LRQH >@ &Lz SRWUHEEH DYYenire specificando nei bandi di gara i requisiti funzionali in modo tale da lasciare alle aziende ampie possibilità di proporre soluzioni innovative. Ciò costituirebbe per le imprese un forte incentivo a massimizzare l'efficacia e la performance dei prodotti e servizi da esse offerti, in particolare laddove le autorità pubbliche agiscono FRPH FOLHQWL GL ULIHULPHQWR ODXQFKLQJ FXVWRPHUV FRVWLWXHQGR PHUFDWL JXLGD SHU OH QXRYH WHFQRORJLH >@´ Tali novità arrivavano anche come diretta conseguenza della diffusione delle direttive europee 2004/17 e 2004/18 sugli appalti pubblici recepite in Italia dal decreto legislativo n.193 del 2006 meglio conosciuto come Codice Delise. A partire dal citato documento la commissione aveva successivamente pubblicato il manuale ³3URFXUHPHQW 0DQXVFULSW´ LQ FXL YHQLYDQR LQGLYLGXDWH GLHFL EHVW SUDFWLFHV WUD OH TXDOL YDOH OD SHQD FLWDUH OD UDFFRPDQGD]LRQH SHU OœDFTXLUHQWH SXEEOLFR GL LQQRYD]LRQH GL DJLUH FRPH ³LQWHOOLJHQW FXVWRPHU´ RYYHUR XQ acquirente che pianifica le sue esigenze future, definisce anticipatamente le modalità che adotterà per SURFHGHUH DOOœDFTXLVWR H FRPXQLFD WDOL LQIRUPD]LRQL DO PHUFDWR GDQGR XQ IRUWH LPSXOVR DOOD WUDVSDUHQ]D GHOOœD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD SHU GDUH OD SRVVLELOLWj DL VXRL DWWRUL GL SUHGLVSRUVL SHU VRGdisfare tale domanda di LQQRYD]LRQH H OœXWLOL]]R GL QRUPH FRQWUDWWXDOL FRPH VWUXPHQWR GL LQFHQWLYR DOOœLQQRYD]LRQH GHILQHQGR anticipatamente le regole per lo sfruttamento dei diritti intellettuali legati allo sfruttamento dei frutti GHOOœLQQRYD]LRQH
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Progetto  DigIT@lia    Ciò VL WUDGXFH VRVWDQ]LDOPHQWH LQ XQD HYROX]LRQH GHO UXROR GHOOœDFTXLUHQWH SXEEOLFR GD VRJJHWWR FKH VL OLPLWD DG DFTXLVLUH L EHQL H VHUYL]L VWDQGDUG JLj GLVSRQLELOL VXO PHUFDWR D VRJJHWWR FKH XWLOL]]D OœDSSDOWR SXEEOLFR come meccanismo per stimolare il mercato H LQFHQWLYDUH OD GLVSRQLELOLWj GHOOH D]LHQGH DG LQYHVWLUH QHOOœ innovazione. In tale senso il cambio di paradigma rispetto alle iniziative precedentemente adottate è totale: non si tratta solo di capovolgere il meccanismo di intervento incentivando la domDQGD GL LQQRYD]LRQH SL FKH OœRIIHUWD PD GL LQWHQGHUH OœLQQRYD]LRQH LQ XQœDFFH]LRQH SL DPSLD GL TXDQWR IDWWR ILQRUD DQGDQGR D ULFRPSUHQGHUH DQFKH TXHOOœLQQRYD]LRQH GL SURFHVVR H RUJDQL]]DWLYD OD FXL FDUHQ]D PROWR VSHVVR QRQ KD FRQVHQWLWR DOOD SXEEOLFD amPLQLVWUD]LRQH GL VIUXWWDUH OH SRWHQ]LDOLWj GL PLJOLRUDPHQWR GHOOœHIILFLHQ]D LQVLWH QHOOœLQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD 7DOL LQGLFD]LRQL DFTXLVWDQR XOWHULRUH YDORUH QHOOœDWWXDOH FRQJLXQWXUD HFRQRPLFD FKH UHQGH YLHSSL GLIILFROWRVR OœXWLOL]]R GHOOD OHYD ILQDQ]LDULD FRPH VWUXPHQWR GL VRVWHJQR DOOœLQQRYD]LRQH VLD SHU OD PDQFDQ]D GL ULVRUVH finanziarie tout court sia per una scarsa compatibilità tra il time-to-market degli investimenti in Ricerca e sviluppo e quelli estremamente brevi che occorrono per riportare il sistema industriale del paese in condizioni di competitività . ,Q VLQWHVL VRVWHQHUH OœLQQRYD]LRQH DWWUDYHUVR OD GRPDQGD VL WUDGXFH QHOOœRULHQWDUH OœXWLOL]]R GHOOH ULVRUVH ILQDQ]LDULH H GHJOL DVVHW GL FXL OD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH JLj GLVSRQH SHU OœHURJD]LRne dei suoi servizi fondamentali, per stimolare e sostenere, senza costi aggiuntivi, la prestazione innovativa delle imprese LWDOLDQH PLJOLRUDQGR QHO FRQWHPSR OœHIILFLHQ]D GHOOD PDFFKLQD DPPLQLVWUDWLYD Condizione necessaria affinchÊ un tale cambio di paradigma possa avere corso è la definizione di una strategia che coinvolga tutti gli attori attraverso una serie di azioni coordinate. ,Q SULPR OXRJR q QHFHVVDULR SUHSDUDUH OœDFTXLUHQWH SXEEOLFR DO QXRYR UXROR FKLDPDWR D VYROJHUH FLz LPSOLFD che la Pubblica Amministrazione si doti di centrali di committenza qualificate in grado di recepire le esigenze QRQ VROR GHOOD PDFFKLQD DPPLQLVWUDWLYD PD GHOOœLQWHUD FROOHWWLYLWj H GL GHFOLQDUH WDOL HVLJHQ]H LQ WHUPLQL GL acquisti di innovazione; il chÊ si traduce nella FDSDFLWj SHU OœDFTXLUHQWH SXEEOLFR GL ³LQWHOOLJHUH´ OœLQQRYD]LRQH ovvero percepirne il valore potenziale in termini di qualità ed efficienza e di tradurlo in una proposta di acquisizione sufficientemente flessibile da lasciare alle aziende la possibilità di confrontarsi FRPSHWLWLYDPHQWH DQFKH LQ IXQ]LRQH GHOOD ORUR SURSHQVLRQH DG LQYHVWLUH HVVH VWHVVH QHOOœLQQRYD]LRQH RJJHWWR della proposta. Parallelamente le imprese dovranno migliorare la propria capacità di competizione cooperativa. Soprattutto in un paese come il nostro, caratterizzato da una forte incidenza di piccole e medie imprese, occorre LQFRUDJJLDUH OœLQQRYD]LRQH VHWWRULDOH DWWUDYHUVR OD FUHD]LRQH GL UHWL GL LQQRYD]LRQH OD FROODERUD]LRQH WUD LO settore pubblico e quello privato e la cooperazione con organizzazioni e aziende internazionali, favorendo la SRVVLELOLWj GL FRQGLYLVLRQH GHL ULVFKL OHJDWL DOOœLQQRYD]LRQH Terzo, occorre modificare il contesto normativo di riferimento in maniera da rendere disponibili gli opportuni strumenti legislativi chH SRQJRQR OœDFTXLUHQWH SXEEOLFR LQ FRQGL]LRQH GL SRWHU HIIHWWLYDPHQWH VWLPRODUH LO mercato attraverso la domanda di innovazione. /œDWWXDOH OHJLVOD]LRQH LWDOLDQD LQIDWWL GHULYD GLUHWWDPHQWH GDOOH GLUHWWLYH FRPXQLWDULH H UHODWLYH DJOL acquisti pubbliFL DQFKH VH WDOL GLUHWWLYH SURSRQHYDQR QXRYL VWUXPHQWL PDJJLRUPHQWH RULHQWDWL DOOœLQQRYD]LRQH
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Progetto  DigIT@lia    rispetto ai tradizionali modelli di appalto ¹ sistemi dinamici di acquisizione, dialogo competitivo, aste elettroniche ¹ a distanza di piÚ di un lustro dalla loro emanazione i dati a consuntivo dimostrano che tali VWUXPHQWL QRQ KDQQR UDJJLXQWR OR VFRSR H OD ORUR GLIIXVLRQH FRQ OœLPSRUWDQWH HFFH]LRQH GHOOH DVWH elettroniche, appare fortemente limitata. $OOD OXFH GL WDOL ULVXOWDWL Oœ8QLRQH (XURSHD KD UHFHQWHPHQWH SURSRVWR QXRYL VWUXPHQWL QRUPDWLYL TXDOL OœDSSDOWR pre-commerciale e il parteneriato pubblico-privato, invitando gli stati membri a sperimentare ed incentivarne OœXWLOL]]R /œDSSDOWR SUH-commerciale ha il vantaggio di consentire una competizione sia nella fase progettuale, in cui le aziende si confrontano sul piano delle soluzioni, sia in quello successivo di acquisizione vera e propria in cui la competizione si sposta sul piano della efficienza. Nel caso del partenariato pubblico-privato (PPP) la principale novità consiste nella possibilità che un partner SULYDWR SRVVD DIILDQFDUH OœDFTXLUHQWH SXEEOLFR SDUWHFLSDQGR DOOH YDULH IDVL GHO SURJHWWR H FRQGLYLGHQGR ULVFKL tradizionalmente sostenuti dal settore pubblico e spesso contribuendo al finanziamento del progetto stesso. Per ciò che concerne questo aspetto è inoltre importante evidenziare che la modalità della Fabbrica Digitale può costituire un ulteriore opportunità , capace di trasformare il partenariato secondo modelli piÚ ampi di compartecipazione a livello di sistema e non di singole entità . *OL VWUXPHQWL GL SDUWHQDULDWR SXU FRVWLWXHQGR XQ GHFLVR SDVVR DYDQWL ULVSHWWR DOOH WUDGL]LRQDOL JDUH GœDSSDOWR presentano ancora dei limiti; nel primo caso qualora la richiesta di innovazione riguardi i processi piÚ che le tecnologie, nel secondo a causa della complessità del procedimento di identificazione dei rischi e di definizione della struttura contrattuale, fattori che determinano un allungamento dei tempi di avvio GHOOœLQL]LDWLYD YDQLILFDQGR LQ DOFXQL FDVL i vantaggi conseguibili e restringendo il campo utile di applicazione a progetti con orizzonti temporali di medio-lungo termine. La soluzione per il superamento dei limiti attuali, come la stessa Unione Europea ha riconosciuto , non può che arrivare dagli stati membri, che dovranno farsi carico di individuare e sperimentare soluzioni normative innovative che consentano di semplificare le procedure di gara e lasciare maggiori margini di flessibilità nella contrattualizzazione dei fornitori, migliorando nel contempo la trasparenza e la possibilità di competere per le PMI, cosÏ come accaduto di recente in Germania. /œDYYLR GHOOD FRQVXOWD]LRQH VXO OLEUR YHUGH VXJOL DSSDOWL SXEEOLFL SXEEOLFDWR DG LQL]LR GDOOœ8QLRQH Europea, rappresenta un ulteriore stimolo per raccogliere proposte da parte di tutti i paesi membri, ed è finalizzata a presentare entro l'inizio del 2012 proposte legislative destinate a semplificare e aggiornare la normativa europea sugli appalti pubblici. Tra le proposte indicate dagli operatRUL GL VHWWRUH LWDOLDQL QHOOœDPELWR GL WDOH FRQVXOWD]LRQH YDOH OD SHQD FLWDUH TXHOOD GL LQQDO]DUH OH VRJOLH SHU OœDIILGDPHQWR FRQ SURFHGXUD QHJR]LDWD R OœHOLPLQD]LRQH GHOOD WULSDUWL]LRQH WUD lavori, forniture e servizi, Occorre, comunque, evidenziare che, contestualmente alla revisione della normativa sugli appalti pubblici, il OHJLVODWRUH LWDOLDQR DYUHEEH OœRSSRUWXQLWj GL ULYHGHUH DJJLRUQDUH R LQ DOFXQL FDVL GHILQLUH H[ QRYR OD normativa riguardante strumenti potenzialmente innovativi, finora rimasti inapplicati, al fine di agevolarne
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Progetto  DigIT@lia    OÂśXWLOL]]R H IDYRULUQH OD GLIIXVLRQH FRQGL]LRQL QHFHVVDULH SHU DUULYDUH DG XQD PDVVD FULWLFD GL XWLOL]]R FKH permetta di conseguire effettive economie di scala. A cominciare dalla firma digitale, pietra angolare attorno alla quale ruotano tutti i potenziali servizi che la pubblica amministrazione potrebbe offrire ai cittadini, da quelli primari che richiedono lo scambio di documenti informatici tra cittadini e PA, per arrivare a quelli di e governement avanzato. La recentH HPDQD]LRQH GHO QXRYR &RGLFH GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH ' /HJLVODWLYR FRVWLWXLVFH OÂśXOWLPR PD SUREDELOPHQWH VROR LQ RUGLQH WHPSRUDOH LQWHUYHQWR VXOOD PDWHULD LQWHUYHQWR FKH VL YD D VRPPDUH ad una lunga serie che ha avuto inizio con la legge 57/97 (legge Bassanini) ma che non ha tuttavia FRPSOHWDWR OÂśDUPRQL]]D]LRQH GHOOD GLVFLSOLQD QRUPDWLYD LQ PDWHULD H SRVWXOD OD SLHQD DWWXD]LRQH GHOOR VWHVVR &$' DOOÂśHPDQD]LRQH GHO 5HJRODPHQWR WHFQLFR H GHOOH OLQHH JXLGD QRQ DQFRUD SXEEOLFDWH $OOÂśHVWremo opposto si colloca la tematica del cloud computing. In questo caso al legislatore è richiesto di LQWHUYHQLUH LQ XQ FRQWHVWR LQ FXL OD QRUPDWLYD q GHO WXWWR DVVHQWH H UDSSUHVHQWD OÂśRVWDFROR PDJJLRUH FKH impedisce agli amministratori pubblici di sperimentare una tecnologia promettente dal punto di vista del FRQWHQLPHQWR GHL FRVWL GHOOÂśD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD In effetti, il cloud computing è rimasto finora materia di studio a causa della difficoltĂ di definire con certezza alcuni aspetti essenziali delle clausole contrattuali quali la giurisdizione applicabile, i profili di responsabilitĂ GHJOL DWWRUL FKH LQWHUYHQJRQR QHOOÂśHURJD]LRQH GHO VHUYL]LR VLD QHJOL DVSHWWL GL FRQVHUYD]LRQH GHL GDWL VLD LQ quelli di rispetto della privacy. In tal senso il legislatore è pertanto chiamato a fornire in primis una indicazione di principio che faccia chiarezza sulla possibilitĂ o meno di applicare la legislazione nazionale indipendentemente dal luogo fisico in FXL OÂśRSHUDWRUH GL VHUYL]L GL FORXG FRPSXWLQJ KD LQVWDOODWR OH sue infrastrutture. Ăˆ auspicabile che il legislatore italiano recepisca con rapiditĂ tali istanze, anticipando ed anzi, facendosi SDUWH DWWLYD SHU GHILQLUH OD QRUPDWLYD FRPXQLWDULD GHJOL DSSDOWL SHU OÂśLQQRYD]LRQH GDQGR DO SDHVH OÂśRSSRUWXQWLj di acquisire una posizione di leadership europea cosĂŹ come giĂ accaduto in passato in materia di e procurement.
XI. Il ruolo delle PA: potenziamento della cooperazione applicativa per i servizi pubblici
1HOOœRWWLFD GL XQ FDPELDPHQWR HIILFDFH GHlla PA, un altro target da perseguire è individuabile nel migliorare il coordinamento tra le varie PA garantendo un elevato livello di interoperabilità fra i sistemi informativi e le banche dati, con l'obiettivo di elevare l'efficienza complessiva dei servizi erogati. La PA dovrebbe porsi al cittadino sempre piÚ come interlocutore che offra un servizio completo e integrato; le transazioni informatiche dovrebbero sviluppare ed esaurire interi procedimenti amministrativi con risultati WDQJLELOL SHU OœXWHQWH attraverso scambi informativi coerenti con standard predefiniti e idonei requisiti di sicurezza e riservatezza.
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Progetto  DigIT@lia    /œHVSHULHQ]D PDWXUDWD QHJOL DQQL KD HYLGHQ]LDWR FRPH OD SRVVLELOLWj GL RIIULUH XQ VHUYL]LR D FLWWDGLQL H LPSUHVH necessita spesso di una stretta interazione tra amministrazioni pubbliche. Risulta evidente, quindi, come sia importante la creazione di un network delle PA sulla stessa linea di sviluppi attuati a livello europeo. I principali benefici che ne deriverebbero possono essere individuati nei seguenti:
Cooperazione Âą tra PA per migliorare l'offerta dei servizi
Scambio di informazioni Âą tra PA per l'adempimento dei requisiti legali e degli impegni politici
Scambio e riutilizzo di dati Âą tra PA per aumentare l'efficienza amministrativa e ridurre gli oneri amministrativi di cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche
Migliorare l'offerta dei servizi pubblici Âą IDFLOLWDQGR OÂśDGR]LRQH GL ORJLFKH RQH-stop
Ridurre i costi Âą per la PA, imprese e cittadini tramite l'aumento dell'efficienza
Non a caso, già da tempo, è stato creata la piattaforma europea EUPAN (European Public Administration Network), finalizzata a mettere a disposizione delle PA uno strumento per lo scambio di idee, esperienze e good practice utili al miglioramento delle performance, della competitività e della qualità dei servizi erogati. In Italia, i concetti di cooperazione applicativa su reti pubbliche hanno da tempo ottenuto la necessaria attenzione e strategicità , si è infatti lavorato per rendere operativi i paradigmi associati alla rete che collega le amministrazioni pubbliche (SPC - Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione ed il suo sottoinsieme SPCoop ¹ Sistema pubblico di cooperazione). Attualmente, l'interoperabilità fra amministrazioni si sviluppa in modo tale che siano identificati i servizi ed i dati che ogni amministrazione può rendere disponibili sulla rete e, relativamente ad ogni servizio, che siano rispettate le politiche di sicurezza, di accesso, di controllo della qualità ed della correttezza delle erogazioni. /œLQVLHPH GHOOH ULVRUVH SURFHGXUH GDWL VHUYL]L GL RJQL VLVWHPD UDSSUHVHQWD XQ GRPLQLR FKH GHILQLVFH LO confine di responsabilità del sistema stesso. Dalla figura seguente, che rappresenta uno scenario di interoperabilità tra amministrazioni di diverse regioni, VL FDSLVFH FRPH WUDPLWH L SDUDGLJPL GL XWLOL]]R LQGLYLGXDWL VL WHQWL GL DJHYRODUH OR VYLOXSSR HIILFDFH GHOOœHJRYHUQPHQW WUDPLWH OœLQWHJUD]LRQH GHL SURFHVVL GL EDFN-office relativi a servizi interni (PA-PA) ed esterni, con lo scopo di erogare i servizi finali in maniera unitaria.
Figura 3 - Scenario di interoperabilitĂ tra amministrazioni di varie regioni (Âś LQIDWWL QHFHVVDULR JDUDQWLUH DOOÂśXWHQWH FLWWDGLQR R LPSUHVD OD SRVVLELOLWj GL ULYROJHUVL DG XQR VSRUWHOOR unico per la fruizione di un servizio, senza avere la percezione del coinvolgimento di piĂš amministrazioni.
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Progetto  DigIT@lia    Un esempio di sistema verticale sviluppato anche grazie a questo tipo di cooperazione può essere quello del sistema unico regionale di prenotazione. Tutte le ASL e le strutture sanitarie di una determinata Regione erogano, su tutto il territorio, i propri servizi in modo integrato, permettendo ai cittadini di usufruire di questa offerta semplicemente prenotando diversi tipi di servizi secondo le proprie esigenze. La fase precedente alla creazione di questo sistema, è stata caratterizzata da un processo di standardizzazione di protocolli e da una condivisione di dati e servizi tra diverse ASL. Risulta chiaro che, per migliorare le procedure interne alle 3$ H GL FRQVHJXHQ]D OœRIIHUWD GHL VHUYL]L OD cooperazione applicativa è un requisito di primaria importanza ed il suo potenziamento si posiziona tra le priorità strategiche del decisore pubblico. Tutti i paesi europei si stanno muovendo in questa direzione. L'Inghilterra è sicuramente in fase piÚ avanzata; basta pensare che già dal 2002 gli sviluppi software si basano sull' e-GIF (e-Government Interoperability Framework), che fornisce le linee guida, emanate dal governo britannico, che definiscono l'insieme minimo delle politiche e delle specifiche tecniche che disciplinano i flussi di informazione attraverso sistemi pubblici e le sue interazioni con i cittadini, gli intermediari e le imprese in tutto il mondo. Ma la prova definitiva che a livello europeo si sta lavorando sul fronte dell'interoperabilità in maniera seria, è in fatto che l'EIF (European Interoperability Framework) sia arrivato ormai alle seconda versione e a breve sono previsti ulteriori confronti per la definizione della strategia EIS (European Interoperability Strategy). XII. PROPOSTE/AZIONI PER IL CAMBIAMENTO: I PASSI DA COMPIERE PER IL PROGRESSO DEI SERVIZI PUBBLICI 6L ULSRUWDQR GL VHJXLWR DOFXQH SULPH LSRWHVL GL D]LRQH DWWXDELOL QHOOœDPELWR GHL SULQFLSDOL GULYHU GL PLglioramento individuati (modello di governance e supporto delle soluzioni ICT). Per alcune delle aree di intervento proposte nel seguito sono indicate, quando esistenti, le best practice a livello nazionale e internazionale.
XIII. Azione 1 - Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilitĂ , il controllo e la valutazione
Per agevolare la classificazione, la misurabilitĂ , il controllo, il benchmark e la valutazione dei servizi pubblici si propone di sviluppare una macro ontologia e un sistema di metriche/indicatori necessari a indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta. I risultati della valutazione dei servizi pubblici, cosĂŹ come vengono percepiti dagli utenti e piĂš in generale GDOOÂśRSLQLRQH SXEEOLFD UDSSUHVHQWDQR XQD FRPSRQHQWH HVVHQ]LDOH QHO SURFHVVR GL PLJOLRUDPHQWR TXDOLWDWLYR degli stessi.
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Progetto  DigIT@lia    Sarebbe utile in primo luogo realizzare una macro ontologia dei servizi a livello nazionale, classificando in PDQLHUD XQLIRUPH OœXQLYHUVR HWHURJHQHR GHL VHUYL]L SXEEOLFL ¹ pur mantenendo la gestione del servizio localizzata sul territorio ¹ per disporre di uno strumento di catalogazione omogenea di concetti, processi, informazioni, elementi, attori, ruoli e loro relazioni reciproche. Per rendere i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione sempre piÚ efficienti, sia dal punto di vista della produttività che da quello della qualità , è determinante il coinvolgimento ed il supporto specifico del singolo FLWWDGLQR LPSUHVD 2FFRUUH FLRq RULHQWDUVL DOOœXWLOL]]DWRUH ILQDOH &LWWDGLQR ,PSUHVD H SHUFHSLUH OH VSHFLILFKH richieste provenienti dagli attuali e potenziali destinatari.
LA MACRO ONTOLOGIA Per poter sviluppare al meglio l'interazione tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione, controllare i risultati delle azioni adottate, confrontare le performance delle diverse iniziative e garantire la massima trasparenza della pubblica amministrazione è necessario applicare un sistema di metriche e di misurazioni. Qualsiasi sistema di indicatori ha bisogno di fondare la propria azione su un insieme omogeneo di oggetti, la cui identificazione e il cui riconoscimento siano condivisi all'interno della comunitĂ di riferimento. In modo particolare un sistema complesso come quello della pubblica amministrazione non può prescindere da una mappatura dettagliata di tutti i servizi esistenti. Una ontologia generale della Pubblica amministrazione è lo strumento chiave per consentire una governance efficace del cambiamento, poichĂŠ consente di far collaborare le innumerevoli realtĂ locali italiane. La catalogazione dei servizi è quindi il primo passo per avviare politiche di collaborazione, di standardizzazione e di utilizzo di un linguaggio condiviso nelle PA. Prendendo a riferimento analoghe esperienze nel settore privato è possibile adottare una metodologia VLPLODUH QHOOÂśDPELWR GHO SXEEOLFR VHUYL]LR SXz ULVXOWDUH XWLOH XQLIRUPDUH OLQJXDJJLR H SDUDPHWUL GL PLVXUD]LRQH e valutazione dei singoli servizi, attraverso dati confrontabili e omogenei rispetto alle amministrazioni e alla tipologia di servizi coinvolti. ,Q WDO VHQVR XQÂśLQWHUHVVDQWH HVSHULHQ]D GD FXL SRWHU WUDUUH VSXQWR q OÂśLQL]LDWLYD Patti Chiari realizzata da un consorzio bancario che, muovendo da una preliminare classificazione comune GHL VHUYL]L RIIHUWL GDOOH EDQFKH RSHUD DO ILQH GL VHPSOLILFDUH H UHQGHUH PDJJLRUPHQWH WUDVSDUHQWH OÂśLQWHUD]LRQH utenti-istituti di credito. /ÂśHVSHULHQ]D 3DWWL &KLDUL 1HOOÂśDPELWR GHOOÂśLQL]LDWLYD 3DWWL &KLDUi, il consorzio ha definito un insieme di parametri finalizzati a confrontare un sottoinsieme di prodotti offerti dalle banche alla loro clientela, prendendo in particolare considerazione i conti correnti. In un primo momento, sono stati definiti gli oggetti del confronto, ovvero i prodotti finanziari, e gli attributi da considerare per la valutazione dell'oggetto. Successivamente, sono stati definiti gli attori del sistema (banche, clienti privati, imprese) e le caratteristiche degli attributi utili alla valutazione finale. 1HOOR VSHFLILFR VL q VWDELOLWR FKH L GDWL GHOOÂśHODERUD]LRQH VDUHEEHUR GRYXWL HVVHUH ƒ
Semplici;
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Â
Progetto  DigIT@lia    ƒ
Omogenei;
ƒ
Aggiornati tempestivamente.
3DUWHQGR GDOOD GHILQL]LRQH GHOOÂśRQWRORJLD H GDOOD PDSSDWXUD GHL SURGRWWL RIIHUWL GDL GLYHUVL LVWLWXWL Gi credito, le finalitĂ che il consorzio è riuscito a conseguire sono state: ƒ
La possibilitĂ di mettere a confronto i prodotti/servizi offerti dagli istituti di credito;
ƒ
/ÂśRSSRUWXQLWj GL UHQGHUH GLVSRQLELOH D WXWWL L FOLHQWL XQ SRUWDOH SHU OD YHULILFD GHL Srodotti piĂš adatti alle proprie esigenze;
ƒ
La possibilitĂ di certificare le banche che hanno aderito all'iniziativa e che hanno rispettato determinati requisiti.
La proposta per la Pubblica Amministrazione 3UHQGHQGR OH PRVVH GDOOœLQL]LDWLYD 3DWWL &KLDUL H GHFOLQDQGR WDOH PRGDOLWj GL HVSHULHQ]D QHOOœDPELWR GHOOD 3$ è propedeutico compiere dei passi preliminari. Nella tabella che segue si riportano i key-item da considerare nella definizione della macro ontologia per i servizi pubblici e le rispettive azioni da intraprendere. KEY-ITEM
AZIONE In primo luogo, è necessario identificare il sottoinsieme di oggetti utili ad assolvere gli obiettivi dati. Si devono dunque definire delle macro aree di classificazione dell'attività della pubblica amministrazione suddividendo i servizi pubblici in due macro categorie:
OGGETTI
ƒ
direttamente utili al cittadino, cui è possibile ricondurre la scuola, la sanità , OœLQIRUPD]LRQH L WUDVSRUWL HWF
ƒ
utili alla collettività , cui è possibile ricondurre ad esempio la riscossione delle tasse, la gestione delle sanzioni amministrative, i servizi verso le altre amministrazioni, etc.;
Una volta definiti gli oggetti e dopo aver dunque definito quelle che sono le fonti dei dati che verranno sottoposti ad analisi, è importante definire gli attori dello scenario di riferimento. ATTORI
In questa fase è importante considerare che la classificazione degli attori è dettata dal UXROR FKH TXHVWL VYROJRQR DOOœLQWHUQR GL XQ GHWHUPLQDWR FRQWHVWR DG HVHPSLR LO FLWWDGLQR SXz HVVHUH XQœXWHQWH XQR VWXGHQWH XQ SD]LHQWH XQœLPSUHVD XQ FRQWULEXHQWH etc.) distinguendo tra coloro che fruiscono di un servizio da coloro che lo forniscono.
ATTRIBUTI
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Infine, per completare il quadro dello scenario di riferimento, devono essere identificati gli attributi che andranno ad essere valutati per ciascun oggetto sottoposto ad analisi. Questa fase risulta essere molto delicata e complessa poichĂŠ se non correttamente
Progetto  DigIT@lia    JHVWLWD SXz GHYLDUH OœDQDOLVL H FRQGXUOD D ULVXOWDWL FRQWUDGGLWRUL VH DG HVHPSLR VH VL prendesse in considerazione la percentuale di titoli scolastici conseguiti in un certo istituto si rischierebbe di valutare positivamente anche scuole di basso profilo).
Valutazione Per quanto riguarda la misurazione e la valutazione dei servizi pubblici, è necessario definire un sistema di metriche/indicatori volti a raccogliere il giudizio di tutti gli stakeholder coinvolti e per ciascuno di questi occorre individuare criteri di misurazione differenti per i vari assi di interazione (PA-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA). 6RIIHUPDQGR OœDWWHQ]LRQH VXOOœDVVH 3$-Cittadini, il sistema di metriche/indicatori per la valutazione della PA SXz FRQVHQWLUH GL DWWULEXLUH XQ SHVR ULOHYDQWH DQFKH DOOœHVSUHVVLRQH GHO JUDGLPHQWR VHQWLPHQW GHOOœXWHQWH FKH potrà concorrere a determinare un coefficiente di qualità del servizio, da assumere quale indicatore prestazionale sintetico, IXQ]LRQDOH DG XQœD]LRQH GL YDOXWD]LRQH TXDOLWDWLYD GHL VHUYL]L SXEEOLFL ,Q XQœRWWLFD GL rendere i servizi offerti dalla PA sempre piÚ competitivi ed efficienti, legati non solo ai livelli di produttività ma DQFKH DOOD TXDOLWj SRWUj TXLQGL GLYHQLUH LPSRUWDQWH OœDSSRUWR VSHFLILFR GHOOœXWHQWH LO FXL FRQWULEXWR SRWUj FRVWLWXLUH XQ LPSRUWDQWH IDWWRUH GL YDOXWD]LRQH GHO VHUYL]LR VWHVVR ,Q WDO PRGR LO UXROR GHOOœXWHQte contribuirà a IDYRULUH OœHYROX]LRQH GHOOœHIILFLHQ]D VWHVVD GL XQ VHUYL]LR
Tipologia valutazione
Pre-utilizzo
Post-utilizzo
Valutazione soggettiva Aspettative del cittadino (es. accessibilitĂ al servizio, competenza GHOOÂśRSHUDWRUH FRUGLDOLWj GHOOÂśRSHUDWRUH FRVWL GHO prima di usufruire del servizio WHPSL GÂśDWWHVD WHPSR ULVROX]LRQH servizio controversie)
Valutazione su quanto realmente percepito dopo OÂśXWLOL]]R GHO VHUYL]LR
I valori relativi alle valutazioni oggettive pre(es. numero uffici coinvolti, numero impiegati, servizio derivano dagli Calcolo statistico servizio erogato numero SDVVDJJL WHPSL GÂśDWWHVD WHPSR LQWHQWL GHOOÂś(QWH FKH HURJD risoluzione controversie) il servizio Valutazione oggettiva
del
Per una reale misurabilitĂ della qualitĂ dei servizi, è necessario porsi obiettivi chiari, oggettivi e misurabili: ciò VL VRVWDQ]LD QHOOD GHILQL]LRQH GL XQ SLDQR SOXULHQQDOH GHJOL LQYHVWLPHQWL H GL ÂłJRDO´ VSHFLILFL H FULWHUL GL misurazione estremamente puntali, quali ad esempio: ƒ
la soddisfazione del cliente rispetto ai servizi IT, rilevata attraverso survey, su scala che va da 1 a 5, FRQ XQ ³JRDO´ GL YDOXWD]LRQH •
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Progetto  DigIT@lia    ƒ
la disponibilitĂ della rete al 97% in orario lavorativo;
ƒ
la disponibilitĂ del centralino al 97% in orario lavorativo;
ƒ
la % di chiamaWH DOOœKHOS GHVN ULVROWH GXUDQWH OD FKLDPDWD VWHVVD FRQ XQ ³JRDO´ •
ƒ
OD GHOOH VSHVH ,7 ULVSHWWR DOOH VSHVH FRPXQDOL FRPSOHVVLYH FRQ XQ ³JRDO´ “
'HILQL]LRQH GHOOœLQGLFDWRUH /œLQVLHPH GL WXWWH OH YDOXWD]LRQL VYROWH LQ EDVH DL FULWHUL GHILQLWL potranno essere espressi da un coefficiente omogeneo di valutazione del servizio, definibile come ISQ (Indicatore Sintetico di Qualità ), del quale a titolo puramente esemplificativo vengono di seguito evidenziate le caratteristiche e le modalità di determinazione. Per poter analizzare un sistema occorre infatti preventivamente individuare tutte le variabili che entrano in JLRFR QHO VLVWHPD GL YDOXWD]LRQH VXGGLYLGHQGROH WUD YDULDELOL ³SRVLWLYH´ DO QXPHUDWRUH GHOOD IRUPXOD ULSRUWDWD GL VHJXLWR H TXHOOH ³QHJDWLYH´ DO GHQRPLQDWRUH Volendo esprimere la metrica di valutazione con una formula matematica avremo che:
Dove per: ƒ
,64 VL LQWHQGH OÂśLQGLFDWRUH VLQWHWLFR GL TXDOLWj
ƒ
, fattori positivi;
ƒ
, fattori negativi.
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Ottimo
Buono
Adeguato
Migliorabile
Peso
Descrizione
Fattori positivi
Nelle tabelle seguenti si riporta un esempio di applicazione del calcolo in funzione dei suddetti fattori:
Progetto  DigIT@lia  Â
0,75
1
Competenza tecnica GHOOÂśRSHUDWRUH
1
0,25
0,5
0,75
1
CordialitĂ GHOOÂśRSHUDWRUH
0,5
0,25
0,5
0,75
1
PossibilitĂ di sospendere la pratica e riprenderla in un secondo momento
0,7
0,25
0,5
0,75
1
Costi elevati servizio
Peso del
Ottimo
0,5
Buono
0,25
Adeguato
1
Migliorabile
PossibilitĂ di usufruire del servizio interamente on-line
Descrizione
Fattori negativi
Â
1
1
0,75
0,5
0,25
7HPSL GÂśDWWHVD
1
1
0,75
0,5
0,25
Tempo risoluzioni controversie
0,5
1
0,75
0,5
0,25
I fattori presi in esame possono essere sia giudizi soggettivi (espressi dal cittadino/impresa) sia giudizi oggettivi ricavati dal confronto del servizio offerto rispetto ad un benchmark di riferimento. Accorpando i singoli ISQ degli enti/amministrazioni (precedentemente suddivisi in settori e tipologie di servizio in base alla macroontologia) può pertanto essere ricavato un unico indicatore sintetico di qualità JOREDOH ULVXOWDQWH GDOOD PHGLD GL WXWWL L VHUYL]L ³YDOXWDWL´
Il sistema di metriche e indicatori risulta funzionale al monitoraggio, alla misurazione e al controllo dei servizi, oltre che alla loro eventuale riprogettazione/rimodulazione in funzione dei valori rilevati.
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XIV. Azione 2 Âą 3RUWDOH SHU OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD WUDVSDUHQ]D GHL VHUYL]L SXEEOLFL
Per agevolare il conseguimento degli obiettivi di Interazione, Controllo e Trasparenza dei servizi pubblici può risultare utile lo sviluppo del Portale unico integrato dei servizi pubblici LQ VHJXLWR 3RUWDOH FRQ OÂśRELHWWLYR di migliorare e valorizzare le azioni via web da parte delle Amministrazioni. Il Portale, che rappresenta uQD HYROX]LRQH GHO Âł3RUWDOH GHJOL ,WDOLDQL´ q YROWR D IRUQLUH VHUYL]L HG D IDYRULUH OD diffusione di conoscenza, mettendo a disposizione delle categorie interessate (cittadini, amministrazioni, imprese, organi di osservazione e monitoraggio) un patrimonio di strumenti ed informazioni che "riducano le distanze" tra utenti finali e PA e semplifichino lo svolgimento dei processi legati ai servizi pubblici. /ÂśRWWLPL]]D]LRQH GHOOH LQL]LDWLYH JLj LQ HVVHUH FRPH DG HVHPSLR HVSHULHQ]H GL SRUWDOL SHU OD ULFHUFD H Oa fruizione interattiva di servizi pubblici (es: italia.gov.it, vivifacile.gov.it, direct.gov.uk) o di portali per la consultazione e la diffusione trasparente di dati quantitativi sui servizi pubblici (es: dati.piemonte.it, XVDVSHQGLQJ JRY SXz SRUWDUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ ÂłVLQJOH SRLQW RI DFFHVV´ SHU DFFHGHUH DG XQD 3$ virtuale, concettualmente articolato in due aree logiche, a seconda della tipologia di interazione richiesta GDOOÂśXWHQWH ƒ
la prima area logica è dedicata alla ricerca, informazione e richiesta/accesso ai servizi on line: OœXWHQWH GLVSRQH GL XQ YHUR H SURSULR UHSRVLWRU\ GHL VHUYL]L LQ FXL DWWUDYHUVR XQD ULFHUFD GLQDPLFD suddivisa per macroaree (es: lavoro, istruzione, sanità , etc.), ottiene informazioni sul servizio che sta cercando (individuando le PA/Enti che lo erogano e le procedure/dati necessari al suo espletamento), esegue on line la richiesta di attivazione del servizio stesso, verifica la lavorazione in SURJUHVV RWWLHQH OœRXWSXW ULFKLHVWR HG HVprime la propria valutazione.
ƒ
la seconda area logica è dedicata alla consultazione/fruizione dinamica del patrimonio informativo FRUUHODWR DL VHUYL]L SXEEOLFL OœXWHQWH SRWUj DFFHGH DG XQD VHULH GL GDWL TXDOL-quantitativi sui servizi, (es: dashboard basati su indicatori di qualità , tempi, efficienza, gradimento, costi VWDQGDUG HWF FRQVXOWDELOL GLQDPLFDPHQWH LQ XQœRWWLFD GL FUHVFHQWH DFFRXQWDELOLW\ GHOOD 3$ /D possibilità di drill down sugli indicatori fino al livello piÚ elementare può consentire di rendere PDJJLRUPHQWH ³DWWUDWWLYD´ OD SXEEOLFD]LRQH GL WDOL GDWL FHOHEUH VHQ]D QHFHVVDULDPHQWH GRYHU DUULYDUH a tanto, è ad esempio la pubblicazione delle note spese dei ministri inglesi).
La creazione di tali aree si ricollega al dibattito in corso sugli OpHQ 'DWD H VXOOœ2SHQ *RYHUQPHQW WHPL FKH DO GL Oj GHOOœLGHD GL EDVH GL WUDVSDUHQ]D H GL SDUWHFLSD]LRQH GLUHWWD VRQR VHQ]œDOWUR HPHUVL LQ UHOD]LRQH DOOD possibilità di utilizzare Internet come canale di diffusione universale. Lo scopo del Portale è anche quello di recepire i possibile input del dibattito pubblico aperto con i cittadini SHU DLXWDUH OH DPPLQLVWUD]LRQL QHOOœD]LRQH GL JRYHUQR H QHOOD SURJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GL VHUYL]L VHPSUH piÚ vicini alle esigenze dei cittadini. Ad esempio, la disponibilità di informazioni in materia di investimento e di utilizzo per la spesa corrente, può rappresentare la base su cui far crescere una dinamica partecipativa dei cittadini, mediante dibattiti, raccolta
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Progetto  DigIT@lia    di proposte e nuove iniziative che il Portare recepisce dai vari punti di raccolta (es. Osservatorio nazionale per i servizi pubblici). Dotandosi di strumenti adeguati, gli amministratori pubblici potranno prendere in carico tali iniziative e svilupparle, utilizzando il Portale come strumento di condivisione e riscontro verso i promotori. In questo modo i responsabili delle PA diverrebbero veri e propri Project Manager delle amministrazioni pubbliche, con risultati valutabili da tutti e collegati alle loro valutazioni professionali. Ovvero alla misurazione della performance dei progetti di investimento effettuati, relativamente al rispetto di tempi, scopi e qualità previsti, e di identificare i responsabili degli investimenti. Il Portale potrà poggiare su assunti quali: classificazione omogenea dei servizi pubblici (macroontologia), individuazione di un sistema di metriche comuni, utilizzo di infrastrutture di connettività già operanti con successo nella PA (SPC - Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione ed il suo sottoinsieme SPCoop ¹ Sistema pubblico di cooperazione), adozione di tecnologie evolute di identificazione dell'utente (single signon, carte servizi), impiego di strumenti di georeferenziazione per localizzare i luoghi fisici e ricostruire il link tra erogazione reale e virtuale dei servizi. In una logica ancor piÚ estesa di fruizione efficiente e diffusa dei servizi pubblici, si potranno inoltre valutare i temi connessi ai modelli di transazione, per permettere al cittadino di scegliere la combinazione di strumenti di pagamento/canali di contatto, piÚ rispondenti alle proprie esigenze. 4
Dal punto di vista tecnologico, si pensa ad uno strumento progettato in ottica Service Portal progettato con VWUDWHJLD ³FLWL]HQ-FHQWUHG´ LQ JUDGR TXLQGL GL JDUDQWLUH OœDFFHVVLELOLWj DOOH LQIRUPD]LRQL HG DL VHUYLzi per WLSRORJLD GL SURILOR HV VWXGHQWL LWDOLDQL R VWUDQLHUL LWDOLDQL DOOœHVWHUR R VWUDQLHUL UHVLGHQWL ODYRUDWRUL GLSHQGHQWL R con Partita IVA; pensionati e disabili) oltre che per aree tematiche, mediante un accesso guidato alle UXEULFKH WHPDWLFKH GœLQWHUHVVH SHU RJQL SURILOR GL XWHQ]D GHO 3RUWDOH FRPH QHOOœHVSHULHQ]D GLUHFW JRY 8N $OWUD IURQWLHUD HYROXWLYD SHUFRUULELOH q TXHOOD GHOOœLQWHJUD]LRQH WUD LQIRUPD]LRQL H VHUYL]L D FDUDWWHUH QD]LRQDOH con quelli di competenza territoriale, perseguibili mediDQWH OœLQWHJUD]LRQH FRQ HQWL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL pubbliche locali (Regioni, Province E Comuni) superando le barriere burocratiche ed annullando, di fatto, il ³FRQIOLWWR GL FRPSHWHQ]H´ 5
6LJQLILFDWLYR D TXHVWR SURSRVLWR OœHVHPSLR GL ³6HUYLFH &DQDGD ´ VXOOa cooperazione federale e territoriale mediante strumenti multi-VHUYLFH VWUXPHQWR FKH KD DLXWDWR D VHPSOLILFDUH OœDSSURFFLR DO SUREOHPD GHO bilinguismo, sempre piÚ attuale in ottica di una società multirazziale e multietnica. Sempre al fine di facilitare OœDFFHVVR DL FRQWHQXWL H VWLPRODUH OœXWLOL]]R GHL VHUYL]L IUXLELOL GD 3RUWDOH GL JUDQGH possono risultare le tecnologie basate su motori di interpretazione semantico-ontologica, in grado di intercettare qualsiasi richiesta proveniente dagli utenti del PorWDOH LQ ³OLQJXDJJLR QDWXUDOH´ H ULFRQGXUUH OD ULFKLHVWD LQ PDQLHUD VWUXWWXUDWD YHUVR L FRQWHQXWL GœLQWHUHVVH
                                                           4
Content Portal, orientato alla integrazione dei contenuti basata sul routing e differenziato per profilo di utenza; Service Portal: orientato alla creazione di un unico punto di accesso ai servizi transazionali ma anche di DW e di BI. 5
http://www.servicecanada.gc.ca/eng/home.shtml Â
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Progetto  DigIT@lia    Ê LSRWL]]DELOH DQFKH Oœutilizzo dei social media (Twitter, Facebook, etc.) per una diffusione piÚ ampia possibile di questi dati, non solo alla comunità di esperti IT, ma anche a tutti i cittadini interessanti ad essere LQIRUPDWL DOOR VWHVVR PRGR SRWUHEEHUR HVVHUH UHSOLFDWH SHU L VHUYL]L GHOOD 3$ PRGDOLWj GL YDOXWD]LRQH ³GDO EDVVR´ FRPH DYYLHQH LQ VRFLDO QHWZRUN GHGLFDWL DG DOWUL VHUYL]L HV 7Uip Advisor, Ok notizie, Anobii). $ WDO SURSRVLWR SRWUHEEH HVVHUH LQWHUHVVDQWH DQFKH IRUQLUH LO GHWWDJOLR VX TXDQWR OœXWLOL]]R GL SLDWWDIRUPH interoperabili abbiano consentito il saving negli investimenti pubblici. Come indicato anche in documenti 6 ufficiali della Commissione Europea , la ORJLFD GHOOœLQWHURSHUDELOLWj FRQVHQWH LO VXSHUDPHQWR GHOOœDSSURFFLR GL VYLOXSSR ³D VLORV´ UDFFRPDQGDQGR GL HYLWDUH VROX]LRQL VX PLVXUD GHILQHQGR UHJROH GL FRRUGLQDPHQWR GHL progetti, stabilendo un set condiviso di regole (common standards). 7DOH ORJLFD LQVLHPH DG XQ DSSURFFLR SURJHWWXDOH ³DJLOH´ SHUPHWWH GL riutilizzare sviluppi software già effettuati per realizzare nuovi servizi che le PA sono chiamate ad erogare, evitando pertanto potenziali sprechi di risorse ad ogni mutamento degli obiettivi politici. Nel Portale, tale virtuoso riutilizzo di risorse potrebbe quindi essere documentato e consultabile da tutti. La frontiera verso cui far evolvere il Portale è quella di costituire un repository unico di informazioni disponibili non solo per i cittadini, ma anche per le imprese (integrando i portali già esistenti) e per le stesse 3$ FLz FRQVHQWLUHEEH WUD OœDOWUR GL XQLILFDUH OH IRQWL GL LQIRUPD]LRQH DG RJJL GLVSHUVH VX GLYHUVL VLWL H SRUWDOL Il Portale potrebbe anche faYRULUH H FRQVHQWLUH QHOOœDPELWR GHOOD 3$ OD rilevazione delle eccellenze e OœDGR]LRQH GL ORJLFKH GL SURFHVV LPSURYHPHQW tramite il benchlearning. Il Regolatore del settore (es: il 0LQLVWHUR SHU OD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH H /œLQQRYD]LRQH SRWUHEEH IDYRULre la diffusione delle good practice rilevate, rendendole immediatamente disponibili per tutte le PA, e collegando la valutazione dei responsabili amministrativi al progressivo allineamento a tali practice (pubblicando ad esempio le risultanze provenienti GDOOœ2VVHUYDWRULR QD]LRQDOH SHU L VHUYL]L SXEEOLFL
                                                           6 Cfr. http://ec.europa.eu/isa/strategy/doc/annex_ii_eif_en.pdf Â
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Progetto  DigIT@lia    XV. Azione 3 - Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese
Si propone di sviluppare una piattaforma integrata con funzionalitĂ avanzate 2.0, in grado di favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder interessati. La piattaforma si pone come GRUVDOH GL ULIHULPHQWR SHU OÂśLQQRYD]LRQH GHOOH PRGDOLWj UHOD]LRQDOL WUD JOL stakeholder lungo le direttrici Pa-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA, attraverso un insieme di soluzioni tecnologiche a supporto della gestione degli aspetti di progettazione partecipata, confronto, condivisione di idee, esigenze e finalitĂ legate ai servizi pubblici. La piattaforma è concepibile come sistema complesso, logicamente suddivisibile in un set di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli stakeholders, quali: ƒ
una piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini volta a favorire OÂśLQWHUD]LRQH DWWUDYHUVR LO FRLQYROJLPHQWR H OÂśLQWHUVFDPELR FRQ L FLWWDGLQL FRQ RELHWWLYL ILQDOL TXDOL OD ULOHYD]LRQH GL QXRYH LGHH OR sviluppo di idee prototipali e la progettazione partecipata di servizi;
ƒ
una piattaforma di collaboration & control PA-Imprese con il minimo comun denominatore GHOOÂśHIILFLHQ]D QXRYD ORJLFD SHU OD YHULILFD SDUWHFLSDWD H OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L RULHQWDWD DL ULVXOWDWL
ƒ
una piattaforma di communication & sharing PA-PA, attraverso la quale si ottenga un incremento in termini di efficacia, favorendo lo scambio di informazioni tra key decision maker, direzioni sistemi e ICT, direzioni comunicazione, ed altri ruoli di rilievo nella PA.
Lo sviluppo della/e piattaforma/e potrĂ peraltro essere assegnato come specifico ambito di intervento a una )DEEULFD 'LJLWDOH VSHFLDOL]]DWD DOOÂśLQWHUQR GHOOD TXDOH VYLOXSSDUH H FRQVROLGDUH XQD VSHFLILFD HFFHOOHQ]D nazionale. Piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini Il coinvolgimento dei cittadini per migliorare la gestione e la qualitĂ dei servizi offerti dalla Pubblica $PPLQLVWUD]LRQH KD FRPH SUHFRQGL]LRQH O DGR]LRQH GHOO DSSURFFLR ZHE SHU VWLPRODUH OÂśLQWHUD]LRQH H OD partecipazione dei cittadini nei confronti della PA. /ÂśLQWURGX]LRQH GL XQD SLDWWDIRUPD GL FURZGVRXUFLQJ EDVDWD VX XQ DSSURFFLR web 2.0 con canali di EURDGFDVWLQJ DG DOWR SRWHQ]LDOH GL DXGLHQFH GDOOÂśDVSHWWR VHPSOLFH H LQWXLWLYR GL YHUVDWLOH GLIIXVLRQH WUD L cittadini, accessibile da qualsiasi tipologia di device, ha una funzione non solo consultiva ma soprattutto propositiva, rappresentando al contempo un importante stimolo verso la partecipazione della cittadinanza ed un passo importante verso un maggior dialogo e coinvolgimento di tutti i cittadini nella definizione delle esigenze della PA. Attraverso la pubblicazione in tempo reale di piccoli messaggi di testo (microblogging), immagini, audio e YLGHR H OÂśXVR GL VWUXPHQWL TXDOL IRUXP ZLNL EORJ VRFLDO QHWZRUN OD SLDWWDIRUPD SXz JDUDQWLUH XQ LQIRUPD]LRQH costante e aggiornata e consentire di comunicare con i cittadini secondo uQ DSSURFFLR YROWR DOOÂśHQJDJHPHQW
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Progetto  DigIT@lia    SLDQLILFDQGR H SURJHWWDQGR LQVLHPH D ORUR VHUYL]L PLUDWL DFFUHVFHQGR DOWUHVu OD SHUFH]LRQH GL ÂłSURVVLPLWj´ dell'amministrazione ai cittadini. In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti: ƒ
favorire la partecipazione dei cittadini alla pianificazione e alla progettazione dei servizi della PA
ƒ
tenere aggiornati i cittadini sulla vita amministrativa e sulle attivitĂ della PA presenti e future
ƒ
stimolare il dibattito sui temi politico-amministrativi
ƒ
monitorare in tempo reale il tono della comunitĂ su progetti presenti e futuri
ƒ
favorire la nascita di nuove idee e progetti
ƒ
VIUXWWDUH DO PHJOLR LO VXSSRUWR GHOOÂś,&7 DWWUDYHUVR IXQ]LRQL ZHE GHOOD SLDWWDIRUPD EORJ IRUXP ZLNL etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e cittadinanza.
Piattaforma di collaboration & control PA-Imprese Ăˆ universalmente riconosciuto, anche a livello europeo, che la semplificazione dei rapporti fra imprese fornitrici e pubblica amministrazione è elemento rilevante a supporto della competitivitĂ e che le tecnologie GHOOÂśLQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH UDSSUHVHQWDQR XQ LPSRUWDQWH IDWWRUH DELOLWDQWH SHU FRQVHJXLUH risultati significativi in tempi brevi. La piattaforma è lo strumento messo a disposizione della PA e delle imprese fornitrici per gestire la SDUWHFLSD]LRQH H OD FROODERUD]LRQH GL TXHVWH XOWLPH QHOOD GHILQL]LRQH GHOOH HVLJHQ]H GHOOD 3$ LQ XQÂśRWWLFD finalizzata al conseguimento dei risultati e non solo al raggiungimento degli obiettivi contrattuali (SLA), dove la partecipazione congiunta di Ministeri, enti locali e nazionali ed imprese favorisce la sintesi di obiettivi FRQFUHWL GL SROLWLFD SHU OD SURJHWWD]LRQH H OÂśHURJD]LRQH GHL VHUYL]L SXEEOLFL DOOD FLWWDGLQDQ]D 1HOOÂśDIIURQWDUH OD VILGD H QHO FUHDUH XQD SLDWWDIRUPD DO VHUYL]LR GHOOÂśLQWHUD]LRQH WUD 3$ H IRUQLWRUL FL VL EDVD sulla opportunitĂ di valorizzare gli investimenti del sistema pubblico e di sfruttare la trasversalitĂ degli strumenti web 2.0 per proporre un nuovo modello di interazione fra la pubblica amministrazione e le imprese, basato su due concetti chiave: ƒ
OD FHQWUDOLWj GHOOÂśXWHQWH
ƒ
OÂśLQWHJUD]LRQH GL LQIRUPD]LRQL H VHUYL]L LQ RWWLFD GL ULVXOWDWR DWWHVR
In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti: ƒ
definire le modalitĂ collaborative con cui le imprese possono contribuire alla pianificazione degli investimenti in progetti IT
ƒ
individuare nuove modalitĂ di esecuzione delle forniture IT a supporto dei servizi pubblici
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ULGLVHJQDUH OD PRGDOLWj GL YHULILFD GHOOÂśDOOineamento agli obiettivi coinvolgendo in maniera attiva le LPSUHVH QHOOÂśDPELWR GL XQ SURFHVVR GL DXWRYDOXWD]LRQH FRQGLYLVD
ƒ
creare spazi web condivisi quali incubatori di proposte volte al continuous improvement della relazione fra PA e imprese
ƒ
sfruttare al PHJOLR LO VXSSRUWR GHOOÂś,&7 DWWUDYHUVR IXQ]LRQL ZHE GHOOD SLDWWDIRUPD EORJ IRUXP ZLNL etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e i fornitori
Piattaforma di communication & sharing PA-PA Come per le aziende private, la risorsa piĂš preziosa nella PA è rappresentata dal cosiddetto "capitale umano", dall'insieme delle competenze e know-how dei dipendenti e collaboratori. La piattaforma di communicatione & sharing PA-3$ KD OÂśRELHWWLYR GL PHWWHUH LQ FRPXQLRQH TXHVWH FRPSHWHQ]H H SHUPHWWHUH XQÂśDQDOLVL condivisa e partecipata di problematiche, relative soluzioni ed esperienze di successo maturate. Sul fronte delle istituzioni, il tema della gestione delle conoscenze e delle informazioni sta diventando cruciale anche per le amministrazioni pubbliche per tre aspetti fondamentali: ƒ
i cittadini, che sempre piĂš hanno accesso alle informazioni, richiedono servizi su misura e di qualitĂ elevata
ƒ
i rapidi mutamenti di contesto richiedono anche alle amministrazioni pubbliche la capacitĂ di rispondere rapidamente ed efficacemente al cambiamento
ƒ
OH IXQ]LRQL HG L VHUYL]L SXEEOLFL VRQR VHPSUH SL ³DG DOWD GHQVLWj GL FRQRVFHQ]D´ DQFKH SHU HIIHWWR dello sviluppo tecnologico.
In tal senso, i principali obiettivi della piattaforma sono ravvisabili nei seguenti: ƒ
OÂśDXPHQWR GHOOD RPRJHQHLWj GHOOÂśRIIHUWD LQ WHUPLQL GL VHUYL]L GD SDUWH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH
ƒ
la diffusione, la condivisione e il riuso di esperienze maturate con successo in determinati ambiti o settori
ƒ
OÂśLQFUHPHQWR GL VHUYL]L GL TXDOLWj OXQJR WXWWD OD GRUVDOe nazionale
ƒ
VIUXWWDUH DO PHJOLR LO VXSSRUWR GHOOÂś,&7 DWWUDYHUVR IXQ]LRQL ZHE GHOOD SLDWWDIRUPD EORJ IRUXP ZLNL etc.) per ottimizzare il dialogo tra la PA e le imprese.
XVI. Azione 4 - Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e cittadini
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Progetto  DigIT@lia    Si propone di definire un piano di intervento finalizzato a promuovere ed evolvere le modalitĂ di contatto e LQWHUD]LRQH WUD HURJDWRUL GHL VHUYL]L H XWHQWL VIUXWWDQGR OH LQQRYD]LRQL LQWURGRWWH GDOOÂś,&7 QHL FDQDOL GL comunicazione tradizionali ed evoluti per consentire una piĂš ampia e snella veicolazione e gestione delle informazioni. In particolare si registrano alcuni macro-trend di interesse: il rapido incremento delle connessioni a banda ODUJD PRELOH H OD FRQFH]LRQH GHOOD 79 FRPH RJJHWWR ÂłLQWHOOLJHQWH´ D FLz VL DJJLXQJH OD GLVSRQLELOLWj GL numerosi punti di accesso costituiti da reti fisiche sul territorio (alcuni giĂ operativi, altri di possibile DWWLYD]LRQH GD FXL SRVVRQR HVVHUH IUXLWL DQFKH L VHUYL]L SXEEOLFL ,Q TXHVWÂśRWWLFD q SRVVLEile ampliare le fasce GL XWHQWL FKH DFFHGRQR DL VHUYL]L UHDOL]]DUH XQ XOWHULRUH FDQDOH GL ULWRUQR SHU OÂśLQWHUD]LRQH &LWWDGLQL-PA (ad HVHPSLR q JLj FRQVXHWXGLQH HVSULPHUH XQ JLXGL]LR GL JUDGLPHQWR VXOOH DSSV H FRQVROLGDUH XQÂśLPPDJLQH moderna e innovativa della PA. Le direttrici principali su cui si ipotizza di agire sono le seguenti: ƒ
Servizi erogati attraverso dispositivi mobili: la sempre maggiore diffusione della banda larga PRELOH H OœHOHYDWR OLYHOOR GL ³LQWHOOLJHQ]D´ GHL WHUPLQDOL VWD DELOLWDQGR QXRYH possibilità di FRPXQLFD]LRQH WUD 3$ H FLWWDGLQL /D SURSRVWD FRQVLVWH QHO GHILQLUH OœLQVLHPH GHL VHUYL]L GHOOD 3$ fruibili su terminali mobili, definendo un piano di realizzazione di apposite applicazioni in grado di rendere disponibili agli utenti contenuti ed informazioni della PA, riutilizzando quanto già realizzato SHU OœHURJD]LRQH GL VHUYL]L DWWUDYHUVR LO FDQDOH ZHE
ƒ
Servizi erogati attraverso la TV: secondo gli esperti del settore, il connubio delle tecnologie internet e TV rappresenterĂ un nuovo paraGLJPD SHU OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L VHPSUH SL LQWHUDWWLYL H SHU OD GLIIXVLRQH GL LQIRUPD]LRQL H DVVLVWHQ]D OÂśDUHD GL LQWHUHVVH SHU OD 3$ q TXLQGL XWLOL]]DUH LO QXRYR paradigma di televisione personale e interattiva (over-the-top TV), mediante la realizzazione di DSSRVLWH DSSOLFD]LRQL SHU OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L GL SXEEOLFD XWLOLWj LQIRUPD]LRQH HG DVVLVWHQ]D DL cittadini, fruibili direttamente dalla televisione;
ƒ
Servizi erogati attraverso reti fisiche: XQ DVSHWWR ULOHYDQWH GD FRQVLGHUDUH QHOOœDPELWR GHOOR sYLOXSSR GL QXRYL FDQDOL GL FRQWDWWR ULJXDUGD OœLQL]LDWLYD ³5HWL $PLFKH´ 6L SRWUHEEH YDOXWDUQH OœXOWHULRUH estensione (includendo ad esempio altre reti fisiche quali la grande distribuzione); in tale modo potrà essere ampliato il ventaglio dei punti di accesso informativi e interattivi per consentire una fruizione dei servizi pubblici basata su una ancor piÚ elevata prossimità della PA rispetto agli utenti.
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Progetto  DigIT@lia    XVII. Azione 5 - Osservatorio nazionale per i servizi pubblici
(Âś SRVVLELOH LSRtizzare la costituzione di un Osservatorio nazionale per i servizi pubblici, atto a svolgere una funzione di supporto articolata su varie competenze, mettendo a fattor comune esperienze maturate su VFDOD QD]LRQDOH H ORFDOH /Âś2VVHUYDWRULR VL SRQH FRPH VHGH permanente di informazione e organo di coinvolgimento dei soggetti interessati alla tematica dei servizi pubblici, oltre che come soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia. 7UD JOL VWUXPHQWL GL FXL VL SXz DYYDOHUH OÂś2VVHUYDWRULR FÂśq LO 3RUWDOH SHU OÂśLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD trasparenza dei servizi pubblici, per attingere al patrimonio informativo pubblicato come Repository di riferimento. /Âś2VVHUYDWRULR SXz IDYRULUH XQD PLJOLRUH UHOD]LRQH 3$-Cittadini-Imprese fondata su principi di interazione, VHPSOLFLWj FKLDUH]]D FRPSDUDELOLWj GHL VHUYL]L RIIHUWL FRQ LO FRPSLWR SULPDULR GL IDYRULUH OÂśHIILFLHQ]D GHOOÂśDWWLYLWj SXEEOLFD H LO PRQLWRUDJJLR GHOOD TXDOLWj GHL VHUYL]L UHVL UDFFRJOLHQGR OH SUH]LRVH LQGLFD]LRQL FKH LO Cittadino-,PSUHVD YRUUj IRUQLUH DOOÂś2VVHUYDWRULR /Âś2VVHUYDWRULR SRWUj RSHUDUH LQ SRVL]LRQH GL LQGLSHQGHQ]D GL JLXGL]LR H GL YDOXWD]LRQH H VYROJHUH autonomamente il non facile compito di cooperare e partecipare alle attivitĂ dei singoli enti pubblici al fine di garantire: x
la trasparenza dei sistemi adottati;
x
la visibilitĂ degli indici di andamento gestionale delle amministrazioni pubbliche.
3HU SRWHU VYROJHUH L SURSUL DGHPSLPHQWL LQ DXWRQRPLD q QHFHVVDULR FKH OÂś2VVHUYDWRULR VLD WHU]R HG imparziale, in libertĂ di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontĂ , senza condizionamenti dai VRJJHWWL YDOXWDWL (Âś RSSRUWXQR IDUH LQ PRGR FKH OH GHFLVLRQL H OH D]LRQL LQWUDSUHVH QRQ VL SRQJDQR FRPH imposizione di regole e comportamenti unidirezionali PA/Cittadino-,PSUHVD H FRVWLWXLUH XQÂśRUJDQL]]D]LRQH SDULWHWLFD FRQ L GLYHUVL DWWRUL FRLQYROWL 6WDWR &LWWDGLQL ,PSUHVH SHU QRQ IDU SUHYDOHUH OÂśLQWHUHVVH GL XQ JUXSSR particolare. 9ROHQGR ULSDUWLUH L UXROL DOOÂśLQWHUQR GHOOÂś2VVHUYDWRULR q DG HVHPSLR SRVVLELOH LSRWL]]DUH XQÂśRUJDQL]]D]LRQH partecipata collegialmente da Associazioni dei consumatori, Rappresentanti delle imprese, Rappresentanti della Pubblica Amministrazione. 7UD OH FRPSHWHQ]H LVWLWX]LRQDOL GHOOÂś2VVHUYDWRULR SRWUHEEHUR HVVHUH FRQVLGHUDWH OH VHJXHQWL x
monitoraggio sistematico dei servizi pubblici in termini di qualitĂ , efficienza, modalitĂ di erogazione e nelle varie articolazioni settoriali e territoriali;
x
confronto e condivisione tra gli stakeholder, con funzioni di coinvolgimento e animazione di tavoli di lavoro tra gli attori istituzionali interessati;
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Progetto DigIT@lia x
LQGLYLGXD]LRQH DUHH GL HFFHOOHQ]D QHL VHUYL]L SXEEOLFL SHU UHSOLFDUH ³EHVW SUDFWLFH´ LQ FRQWHVWL DQDORJKL e settori caratterizzati da criticità per la prevenzione di eventuali inefficienze;
x
realizzazione analisi di benchmark tra le PA in merito alla gestione ed erogazione dei servizi pubblici;
x
definizione di potenziali azioni correttive/migliorative dei servizi pubblici.
attingendo ai dati del Portale per alimentarle e, successivamente, pubblicarle mediante lo stesso Portale. I passaggi operativi per poter svolgere le attività sopra elencate si potrebbero articolare in: x
Predisposizione di strumenti per la raccolta delle impressioni di Cittadini-Imprese;
x
Raccolta delle indicazioni di Cittadini-Imprese (parametri) che entrano in gioco nella misurazione e valutazione di un servizio (demandato alle realtà regionali e locali);
x
Costruzione di metriche per la misurazione della qualità del servizio;
x
Gestione del dato (acquisizione,verifica bontà del dato);
x
Applicazione delle metriche e diffusione dei risultati;
x
Certificazione delle attività svolte;
x
Supporto per la definizione di azioni correttive nei confronti delle amministrazioni pubbliche;
x
Monitoraggio ed eventuale ridefinizione degli algoritmi e dei pesi nel tempo.
Figura 4 - Ipotesi di passaggi operativi dell'Osservatorio
3UHGLVSRVL]LRQH GHJOL VWUXPHQWL SHU OD UDFFROWD GHO ³VHQWLPHQW´ GL &LWWDGLQL-Imprese Come accennato in relazione alla costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche di successo per la misurabilità, il controllo e la valutazione, è fondamentale individuare i parametri ³VHQVLELOL´ che concorrono alla costruzione di una metrica di misurazione, per rendere il risultato più aderente possibile alla percezione del cittadino. 3HU IDU TXHVWR RFFRUUH FKH O¶2VVHUYDWRULR SUHGLVSRQJD DSSRVLWL VWUXPHQWL SHU ULOHYDUH LO VHQWLPHQW GL &LWWDGLQLImprese rispetto ai servizi pubblici, quali ad esempio il Portale unico integrato dei servizi pubblici, al fine di ricavarne parametri e pesi che entrino a far parte delle metriche di misurazione.
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Progetto  DigIT@lia    Uno strumento che si presta a svolgere questo compito è, ad esempio, il questionario. I questionari redatti potranno essere di due tipi: a risposta multipla e a risposta libera. /D SULPD WLSRORJLD VHUYLUj D UDFFRJOLHUH LO ³SHVR VRJJHWWLYR´ FKH &LWWDGLQL-Imprese desiderano assegnare alle VLQJROH FDUDWWHULVWLFKH GHO VHUYL]LR 6DUj FXUD GHOOœ2VVHUYDWRULR VWLODUH XQD SULPD OLVWD SUHYHQWLYD GL caratteristiche da sottoporre al giudi]LR GHOOœLQWHUYLVWDWR /D VHFRQGD WLSRORJLD VHUYLUj SHU LQGLYLGXDUH OH ³FDUDWWHULVWLFKH´ FKH &LWWDGLQL-Imprese ritengono determinanti per rappresentare le qualità principali del servizio offerto.
Raccolta dei parametri Dopo avere raccolto i suggerimenti da parte di Cittadini-,PSUHVH RFFRUUH SDVVDUH DOOœDFFRUWD YDOXWD]LRQH GHL dati e alla costituzione di una classifica EDVDWD VXO SULQFLSLR GHOOD ³PHGLD PRGDOH´ RVVLD FRQWDQGR TXDQWH YROWH XQ GDWR VL SUHVHQWD DOOœLQWHUQR GHO IHQRPHQR DQDOL]]DWR H SUHQGHQGR in considerazione i dati che manifestano il numero maggiore di presenze; questo passaggio può consentire di stilare la lista dei parametri finali, che entreranno a far parte del sistema di valutazione. 6DUj FRPSLWR GHOOœ2VVHUYDWRULR GHWHUPLQDUH LO numero di parametri da utilizzare e i pesi che assumono DOOœLQWHUQR GHO VLVWHPD GL PLVXUD]LRQH 8QD YROWD GHILQLWL L SDUDPHWUL GD XWLOL]]DUH DOOœLQWHUQR GHO VLVWHPD GL PLVXUD]LRQH RFFRUUHUj GHFLGHUH TXDOH organizzazione si farà carico di raccogliere i dati delle singole realtà del territorio. 8QœLSRWHVL q TXHOOD GL LGHQWLILFDUH QHOOH 5HJLRQL OœHQWH GL FROORTXLR WUD Oœ2VVHUYDWRULR H OH VLQJROH UHDOWj ORFDOL LQ XQœRWWLFD GL FHQWUDOL]]D]LRQH WHUULWRULDOH GHOOH LQIRUPD]LRQL DO ILQH GL VIUXWWDUH JOL DWWXDOL FDQDOL Gi comunicazione Regione-Provincia-Comune. 6WDELOLWR OœLQWHUORFXWRUH SRWUj HVVHUH LQYLDWD XQœDSSRVLWD FRPXQLFD]LRQH DOOH VLQJROH 5HJLRQL IRUQHQGR x
LO IRUPDOLVPR GL FROORTXLR FRQ OÂś2VVHUYDWRULR
x
la cadenza di acquisizione del dato.
Tutti i dati raccolti dai singoli Enti verranno classificati per servizio e comunicati periodicamente DOOÂś2VVHUYDWRULR VHFRQGR XQD SHULRGLFLWj FRQFRUGDWD Il dato quindi verrĂ raccolto localmente, mentre le analisi e le valutazioni saranno svolte a livello nazionale GDOOÂś2VVHUYatorio.
Costruzione di metriche di misurazione
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Progetto  DigIT@lia    In questa fase saranno definiti tutti gli algoritmi di calcolo e le metriche, suddivise per caratteristiche del servizio e per Ente. Le metriche avranno validità nazionale, e quindi al loro interno non potranno rientrarvi parametri che presentano particolarità oggettive di un singolo territorio. 7XWWL L SHVL GHILQLWL QHOOH VLQJROH PHWULFKH DYUDQQR DQFKœHVVL YDOLGLWj QD]LRQDOH PD SRWUDQQR GLIIHULUH D seconda della tipologia di metriche. $G HVHPSLR ³LO WHPSR GœDWWHVD SHU LO ULFHYLPHQWR GL XQ VHUYL]LR´ DYUj XQ SHVR PDJJLRUH LQ XQD PHWULFD FKH valuta un servizio on-line, rispetto alla metrica di un servizio di offerto allo sportello.
Gestione del dato e verifica ,Q XQÂśRWWLFD GL open data tutti i dati, le classifiche calcolate e gli algoritmi utilizzati saranno resi pubblici, in PRGR GD DFFUHVFHUH OÂśHIILFLHQ]D H OD WUDVSDUHQ]D GHOOD 3$ Qualsiasi Ente o persona fisica o giuridica potrĂ riapplicare gli algoritmi per riottenere il risultato degli indicatori specifiFL SHU ILQL LQIRUPDWLYL R DOWUL VFRSL ULPDQHQGR SHUDOWUR LQ FDSR DOOÂś2VVHUYDWRULR OD GHILQL]LRQH degli algoritmi. 8QR GHL FRPSLWL GHOOÂś2VVHUYDWRULR VDUj DQFKH TXHOOR GL DFFHUWDUH DWWUDYHUVR DSSRVLWL QXFOHL GL YHULILFD LO GDWR fornito dai singoli Enti. I nuclei avranno il compito di segnalare agli organi preposti eventuali irregolaritĂ e, nei FDVL GL GROR DFFHUWDWR OÂś2VVHUYDWRULR DYUj IDFROWj GL QRQ IRUQLUH R UHYRFDUH OD FHUWLILFD]LRQH DOOÂś(QWH
Applicazione delle metriche e diffusione del risultato /œ2VVHUYDWRULR VL SRQH FRPH (QWH SUHSRVWR D GHILQLUH H DSSOLFDUH OH PHWULFKH SHU RWWHQHUH OœIndicatore Sintetico di Qualità . 6DUj VWLODWD XQD FODVVLILFD VXO SRUWDOH GHOOœ2VVHUYDWRULR GHOOH 3$ ³YLUWXRVH´ FKH PHJOLR VL VRQR FRPSRUWDWH QHL confronti di Cittadini/Imprese. /œ2VVHUYDWRULR VL IDUj SRUWDYRFH GHOOH LQL]LDWLYH LQ DWWR H IXWXUH GHOOH 3$ QRQ FHUWLILFDWH R FRQ ,64 PROWR basso, pubblicandole nel proprio portale.
Certificazione ISQ La certificazione è un riconoscimento alle realtà di eccellenza presenti alOœLQWHUQR GHO QRVWUR 3DHVH H VL prefigge di: x
aiutare il cittadino-impresa a indirizzare le proprie scelte verso le strutture migliori;
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Progetto  DigIT@lia    x
aiutare lo Stato a destinare le proprie risorse finanziare secondo principi meritocratici.
Per conseguire la certificazione gli Enti dovranno fornire i dati secondo tempi e formalismi concordati.
Supporto agli Enti /œ2VVHUYDWRULR VL SRQH OœRELHWWLYR GL DLXWDUH JOL (QWL LQ GLIILFROWj SURPXRYHQGR WDYROL GL GLVFXVVLRQH H partecipando attivamente con essi per individuare partLFRODUL VHWWRUL GL LQHIILFLHQ]D R UHSOLFDUH ³EHVW SUDFWLFH´ adottate in contesti analoghi. 3HU WXWWL JOL (QWL FKH OR ULFKLHGRQR Oœ2VVHUYDWRULR RIIUH OD SURSULD GLVSRQLELOLWj D SDUWHFLSDUH DOOD IDVL LQL]LDOL GL avviamento di nuovi progetti, per portare a fattor comune tutte le esperienze in cui è stato coinvolto, sia le ³EHVW´ FKH OH ³EDG SUDFWLFH´ SHU SURPXRYHUH OH LQL]LDWLYH YLQFHQWL H EORFFDUH LQL]LDWLYH FRQ VFDUVL ULWRUQL VXO servizio.
Monitoraggio e ridefinizione degli algoritmi e dei pesi nel tempo &RPH WXWWL JOL LQGLFDWRUL q IRQGDPHQWDOH FKH DQFKH Oœ,64 ULPDQJD DJJLRUQDWR QHO WHPSR DIILQFKp OD sensazione che Cittadini-,PSUHVH SHUFHSLVFRQR VLD PROWR YLFLQD D TXHOOR FKH OœLQGLFDWRUH ULVSHFFKLD Per ottenere questo è necessario che vi sia una costante verifica tra i pesi adottati nelle metriche e i giudizi HVSUHVVL GDJOL XWHQWL VLD DGHJXDQGR DOOœRFFRUUHQ]D L SHVL DOOœLQWHUQR GHOOH PHWULFKH VLD DUULFFKHQGR JOL DOJRULWPL DWWUDYHUVR OœLQWURGX]LRQH GL QXRYL SDUDPHWUL &RQ LO FRQWLQXR PRQLWRUDJJLR GHL Jiudizi espressi e con XQœDWWHQWD DQDOLVL GHL IHHGEDFN VL SRWUDQQR FRUUHJJHUH HYHQWXDOL HUURUL HYLGHQ]LDWL GDO PRGHOOR ,Q TXHVWR PRGR Oœ,64 VDUj OR VSHFFKLR UHDOH GHOOD VRGGLVID]LRQH GHL IUXLWRUL GHO VHUYL]LR H GDUj D &LWWDGLQLImprese uno strumento sempre piÚ efficace per determinare la miglior offerta alle proprie esigenze.
XVIII. CONCLUSIONI
/ÂśLQFUHPHQWR GHO OLYHOOR GL LQWHUD]LRQH H FRLQYROJLPHQWR GL FLWWDGLQL H LPSUHVH OD SRVVLELOLWj GL FRQGLYLVLRQH delle informazioni tra le pubbliFKH DPPLQLVWUD]LRQL OÂśDXPHQWR GHO JUDGR GL WUDVSDUHQ]D GHULYDQWH GDOOD digitalizzazione dei servizi pubblici sono solo alcuni degli obiettivi di alto livello considerati come tassello essenziale di una strategia di riforma della PA e del suo modo di operare, in ottica di Interazione, Trasparenza e Controllo dei servizi pubblici. /ÂśDIIHUPD]LRQH GL XQD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH VHPSUH SL SDUWHFLSDWLYD LQWHUDWWLYD H WUDVSDUHQWH QHL confronti dei propri utenti (cittadini e imprese) rappresenta un presupposto fondamentale per i decision maker pubblici, sia in fase di progettazione che di correzione o rimodulazione delle politiche pubbliche e dei
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Progetto  DigIT@lia    servizi erogati. L'adozione di strumenti e di logiche open policy, ovvero caratterizzate da una forte interazione, possono ambire a diventare parte integrante delle modalità con cui la PA si rivolge agli utenti. In tale modo, la Pubblica Amministrazione centrale, regionale e locale può acquisire la consapevolezza che ognuna di esse è parte di un unico sistema interconnesso e che tutte agiscono nel rispetto degli stessi principi e regole di carattere generale, previsti dalla Costituzione e normati dalla legislazione ordinaria. La PA GHYH SUHVHQWDUVL XQLWD H FRHVD QHL FRQIURQWL GHJOL XWHQWL H OœHIILFLHQ]D H OœHIILFDFLD GHO loro agire sono elemento strategico dello sviluppo della società moderna. /œ,&7 KD XQ UXROR IRQGDPHQWDOH LQ WXWWR TXHVWR HG q LO YRODQR SHU XQœHIILFDFH ULVWUXWWXUD]LRQH GHOOœDPPLQLVWUD]LRQH SXEEOLFD VLD QHL UDSSRUWL FHQWUR-territorio sia in quello con cittadini e imprese. Le iniziative messe in campo finora in termini di Interazione, Trasparenza e Controllo della PA hanno senza dubbio permesso di realizzare servizi piÚ congeniali al rapporto tra gli stakeholder PA-Imprese-Cittadini, spesso con positive ricadute sulla società nel suo complesso in termini operativi (per lo snellimento delle SUDWLFKH GL YLVLELOLWj SHU OD WUDVSDUHQ]D RWWHQXWD QHOOœHVHFX]LRQH GHL SURFHGLPHQWL DPPLQLVWUDWLYL GL efficienza (per la riduzione dei tempi di esecuzione) e di know-how (per la consapevolezza maturata). Si assiste infatti alla presenza di numerosi software, applicazioni e banche dati nati in epoche diverse e secondo disegni e logiche differenti. Ad oggi le migliori pratiche internazionali spingono verso la costruzione di architetture dati federate, in grado di integrare dati e moduli software. Un progetto di tali dimensioni VLJQLILFKHUHEEH GD XQ ODWR FRQVHJXLUH XQ YDOLGR ULWRUQR HFRQRPLFR VXOOœLQWHUR VHWWRUH ,&7 H XQ IRUWH PLJOLRUDPHQWR GHOOœHIILFLHQ]D HG HIILFDFLD GHOOD 3$ H GDOOœDOWUR LQ WHUPLQL HFRQRPLFL H GL VSHVD SXEEOLFD XQ costo sostenibile rispetto al ritorno in termini di benefici ottenibili. 3DUWHQGR GDOOœDQDOLVL VYROWD H GDOOH D]LRQL LQGLYLGXDWH VL WUDWWD GXQTXH GL RWWLPL]]DUH YDORUL]]DUH DUULFFKLUH H veLFRODUH DO PHJOLR OH LQL]LDWLYH LQ HVVHUH H LQ GLYHQLUH DO ILQH GL FUHDUH XQD ³3$ LQWHJUDWD´ LQ JUDGR GL SRWHU cooperare a livello centrale, regionale e locale e rendere interattivi gli utenti fino al coinvolgimento degli stessi nella pianificazione dei faEELVRJQL ROWUH FKH FROODERUDUH FRQ OH LPSUHVH IRUQLWULFL LQ XQœRWWLFD QXRYD H finalizzata al conseguimento dei risultati e non esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi contrattuali.
XIX. GLOSSARIO (comprensivo di acronimi)
Voce/Acronimo
Descrizione
ADE
Agenda Digitale Europea (Digital Agenda for Europe)
CAD
&RGLFH GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH
CE
Commissione Europea
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Progetto DigIT@lia Voce/Acronimo
Descrizione
CIVIT
Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche
DIGITPA
Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
E-GOV
E-government
EIF
European Interoperability Framework
ICT
Information and Communication Technology
MPAI
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione
PA
Pubblica Amministrazione
UE
Unione Europea
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Progetto DigIT@lia XX. BIBLIOGRAFIA
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Europa 2020, Strategia per la crescita nell'Unione europea (http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_and_jobs/em0028_it .htm)
x
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Eurobarometer (http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm)
x
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione (http://www.innovazionepa.gov.it/)
x
Innovatori PA (http://www.innovatoripa.it/)
x
CIVIT (http://www.civit.it/)
x
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Iniziativa "Reti Amiche" (http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/servizi-per-il-cittadino/retiamiche/presentazione.aspx)
x
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Iniziativa "Linea Amica" (http://www.lineaamica.gov.it/chi_siamo)
x
DigitPA, Italia.gov.it (http://www.italia.gov.it)
x
EIF European Interoperability Framework for European public services (http://ec.europa.eu/isa/strategy/doc/annex_ii_eif_en.pdf)
x
Government ICT Strategy, March 2011, UK Cabinet Office
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Federal cloud computing strategy, Vivek Kundra U.S. Chief Information Officer, 08/02/2011
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European Digital Competitiveness report, 2010. European Commission, 17/05/2010
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Institute for Government britannico (http://www.instituteforgovernment.org.uk/publications/23/systemerror)
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Portale dei servizi governo britannico (http://www.direct.gov.uk/en/index.htm)
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Official Website del governo USA sugli investimenti in IT (http://it.usaspending.gov/)
x
Portale della città di Vancouver, Performance Measurement and Management (http://www.cityofvancouver.us/performance.asp?menuid=10462&submenuid=17767)
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Progetto DigIT@lia x
Citizen Report Cards (http://www.pgexchange.org/index.php?option=com_content&view=article&id=164&Itemid=160)
x
Community Score Cards (http://www.pgexchange.org/index.php?option=com_content&view=article&id=143&Itemid=137)
x
THINK! The Innovation Knowledge Foundation (http://www.thinkinnovation.org/it/)
x
STORK, European eID Interoperability Platform (www.eid-stork.eu/)
x
Rewiredstate, Iniziativa per sviluppo di applicazioni prototipali di e-gov per la PA (http://rewiredstate.org)
x
Social Innovation Camp (www.sicamp.org)
x
Planungsverband, Iniziativa di pianificazione territoriale partecipata della regione di Francoforte sul Reno-Meno (www.planungsverband.de)
x
Beteiligungshaushalt, Iniziativa della città di Friburgo in Breisgau per il bilancio partecipativo (www.beteiligungshaushalt.freiburg.de)
x
Madridparticipa, Iniziativa di cittadinanza partecipativa al processo decisionale nella città di Madrid (www.madridparticipa.org)
x
E-democracy, forum di democrazia partecipativa (http://forums.e-democracy.org)
x
Service Canada (http://www.servicecanada.gc.ca/eng/home.shtml)
x
e-GIF, e-Government Interoperability Framework, ed EIF, European Interoperability Framework (http://ec.europa.eu/isa/strategy/index_en.htm)
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Progetto DigIT@lia
S U P E R AM E N T O D E L D I G I T AL D I V I D E : E - L E AR N I N G E 2.0
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Progetto DigIT@lia
INDICE
1. EXECUTIVE SUMMARY
2. LE TECNOLOGIE DISPONIBIL I PER SUPERARE IL DIGITAL DIVIDE
3. LE ESPERIENZE IN CUI TECNOLOGIA E APPRENDIMENTO SI SONO INCONTRATE 4. LE PROPOSTE ͛/Ed Zs EdK IDENTIFICATE 5. SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA
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Progetto  DigIT@lia    1. E X EC UT IV E S UM M AR Y Oggi moltissime famiglie dispongono di strumenti tecnologici che fino a pochi anni fa erano accessibili a SRFKL VLD SHU PRWLYL HFRQRPLFL FKH SHU OD GLIILFROWj GÂśXVR In particolare, la diffusione di computer connessi a Internet in banda larga, di smartphone e tablet, di console di gioco con elevati livelli di interattivitĂ , ha contrLEXLWR DOOÂśLQWHUQR GHOOH IDPLJOLH DOOD GLIIXVLRQH GHOOD conoscenza di nuovi modi di comunicare, di apprendere e di condividere conoscenze ed esperienze. ( VRQR RYYLDPHQWH L SL JLRYDQL DG DYHUH GDWR LO PDJJLRUH FRQWULEXWR DOOÂśLQWURGX]LRQH GL TXHVWH WHFQROogie nei nuclei famigliari, coinvolgendo molto spesso anche gli altri membri della famiglia in queste esperienze. In SDUWLFRODUH OÂśLQWURGX]LRQH GHOOH QXRYH WHFQRORJLH QHO SHUFRUVR IRUPDWLYR GHL JLRYDQL VRSUDWWXWWR QHL SULPL DQQL GL VFXROD UDSSUHVHQWD XQÂśopportunitĂ concreta e reale di contaminazione tecnologica del nucleo famigliare e di conseguenza del nostro paese. Inoltre, grazie alle molte iniziative di sperimentazione in corso da qualche anno in diversi istituti scolastici, molti giovani hanno la pRVVLELOLWj GL XWLOL]]DUH TXHVWH QXRYH WHFQRORJLH DQFKH DOOÂśLQWHUQR GHOOD VFXROD D GLPRVWUD]LRQH FKH TXHVWH WHFQRORJLH VRQR SDUWLFRODUPHQWH DGDWWH SHU LO PRQGR GHO ÂłOHDUQLQJ´ Ma le esperienze in questo senso, sia in Italia che nel mondo, indicano molto chiaramente che non si deve FRPPHWWHUH OÂśHUURUH GL IDUH XQD WUDVSRVL]LRQH OLQHDUH GDO PRQGR UHDOH R ÂłDQDORJLFR´ D TXHOOR YLUWXDOH R ÂłGLJLWDOH´ DG HVHPSLR SRUWDUH OD FDUWD VX VXSSRUWR HOHWWURQLFR QRQ LQGXFH QHVVXQ YDQWDJJLR Qp GDO SXQWR GL YLVWD GHOOÂśDSSUHQdimento nĂŠ della facilitĂ di fruizione della conoscenza. Ăˆ invece fondamentale sfruttare appieno le nuove funzionalitĂ che queste tecnologie offrono in termini di multimedialitĂ , interattivitĂ , socialitĂ , integrabilitĂ , ecc. Solo in questo modo si può offULUH XQD ÂłXVHU H[SHULHQFH´ YHUDPHQWH D YDORUH DJJLXQWR LQ JUDGR GL GDUH XQ DLXWR H XQ VRSSRUWR FRQFUHWR DOOH HVLJHQ]H GL (in)formazione dei giovani. Partendo da queste considerazioni sono state sviluppate delle proposte di soluzioni dedicate DOOÂśDSSUHQGLmento per gli studenti attraverso il seguente percorso metodologico: x x x
Rilevazione delle principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato Rilevazione delle esperienze significative di utilizzo di nuove soluzioni tecnologiche dedicate 7 DOOÂśDSSUHQGLPHnto Sessioni di brainstorming con la documentazione raccolta finalizzate alla generazione di idee e proposte
Nello specifico sono state selezionate e sviluppate due proposte progettuali: x
3URSRVWD )RFDOL]]DWD VXOOÂśDSSUHQGLPHQWR GHOOH OLQJXH VWUDQLHUe per i bambini delle scuole HOHPHQWDUL FKH SUHYHGH OÂśXWLOL]]R GL FRQWHQXWL VHOH]LRQDWL JLj SUHVHQWL LQ UHWH LQVHULWL LQ XQ DPELHQWH GL collaborazione 2.0 in cui scuole italiane e straniere possono collaborare tra loro.
                                                           7
 La  raccolta  di  esperienze  riportata  nel  documento  non  vuole  essere  esaustiva Â
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Proposta 2: Orientata ai ragazzi delle scuole medie e superiori che prevede di introdurre in chiave innovativa i tablet/smartphone in sostituzione dei testi scolastici tradizionali. La proposta consiste nella definizione, progettazione e realizzazione di apps dedicate a specifici moduli formativi capaci di in integrare informazioni nozionistiche, esperienze interattive di laboratorio, contenuti multimediali e interazioni tra studenti e insegnanti in games formativi interattivi, divertenti e stimolanti.
2. L E T E CNO LO G I E D IS PO NI B ILI P ER S U P ER AR E IL D IG IT AL DI VI D E 2. 1 I So c ia l N et w ork I social network stanno riscuotendo un successo ed una diffusione ben al di là delle piÚ ottimistiche previsioni. I numeri da questo punto di vista sono impressionanti: siti come Facebook raccolgono ormai piÚ di 600 milioni di utenti ed alcune previsioni danno come possibile già entro fine 2011 il raggiungimento degli 800 milioni di iscritti (ed anche oltre in teoria dati gli ampi margini che ci sono nei BRIC ¹ Brasile, Russia, India e Cina). Non meno impressionanti sono i numeri di altri siti: Twitter ha oltre 175 milioni di utenti ed anche LinkedIn, un network prettamente orientato all'uso professionale, ha piÚ di 80 milioni di utenti. Tali servizi si sono diffusi nel mondo consumer dato che consentono agli utilizzatori di sviluppare la loro rete GL UHOD]LRQL LQ XQ¾RWWLFD DWWLYD H SDUWHFLSDWLYD VLD FKH VL WUDWWL GL DPLFL VLD FKH VL WUDWWL GHOOD UHWH GHOOH UHOD]LRQL professionali. Tutti questi servizi si caratterizzano per un'estrema facilità di utilizzo, grazie ad interfacce utente moderne e ben studiate, e per la possibilità di contribuire all'arricchimento dei network, in una logica di user-generated content, con contenuti anche multimediali che fanno sÏ che questi siti rappresentino un patrimonio di dati immenso: su Facebook ad esempio vengono condivisi piÚ di 30 miliardi di contenuti (link, album di foto, note, ecc.) ogni mese. Le analisi teoriche e le esperienze pratiche ci dicono che i social network non si sviluppano in modo totalmente casuale ma presentano una struttura in cui da un lato esistono dei percorsi relativamente brevi che connettono persone apparentemente distanti (la cosiddetta teoria dei "sei gradi di separazione" sostiene che ognuno è separato dagli altri da non piÚ di sei soggetti intermHGL H GDOO¾DOWUR HVLVWRQR XQD VHULH GL soggetti chiave che contribuiscono in maniera piÚ marcata a far funzionare la rete con la loro capacità di influenzare un gran numero di altri individui grazie al grado di connessioni molto piÚ elevato della media. Esistono diversi tipi di social network: i piÚ famosi sono diffusi su scala globale, ma altri, meno conosciuti, sono molto significativi a livello locale, con numeri che vanno dalle decine alle centinaia di milioni di utenti (come Vkontakte in Russia, Orkut in Brasile o Qzone in Cina). Oltre a questi, negli ultimi anni si stanno diffondendo social network specializzati (vedi Togetherville per i bambini o Quora, che si focalizza su domande e risposte). La presenza di cosÏ tanti utenti, in larga parte motivati e partecipativi, ha attirato la presenza delle aziende. Esse possono sperimentare nei social network nuovi modelli di comunicazione con i consumatori (ma anche con i partner), muovendosi su un terreno nuovo, non privo di sfide.
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Progetto DigIT@lia
I social network generalisti sono luoghi che non si possono controllare e dove possono nascere discussioni VX WHPL DUELWUDUL LQ RJQL PRPHQWR ,Q TXHVW RWWLFD OD SUHVHQ]D GL XQµD]LHQGD SXz HVVHUH LPSRUWDQWH DQFKH QHO caso si limitasse ad un ascolto passivo: nel caso si diffondessero notizie o giudizi con un potenziale impatto negativo (magari rapidamente, grazie all'effetto virale), un ascolto attento permetterebbe di identificare in tempo il problema ed eventualmente di intervenire in modo da mitigare possibili ripercussioni negative in termini di reputazione ed immagine. Le aziende possono però passare anche ad una strategia più attiva stimolando la discussione con il consumatore e con i propri partner in un'ottica interattiva e collaborativa sia a fini di customer care, sia per raccogliere spunti ed idee utili per l'innovazione di prodotti e servizi (il boom dei social network è la riprova che la gente vuole essere ascoltata ed essere in qualche modo protagonista). Inoltre si può tentare di coinvolgere gli iscritti al network per la promozione del proprio brand sfruttando questa volta in positivo l'effetto virale ed il fatto che esistano soggetti in grado di influenzare significativamente l'opinione all'interno dei social media. Per quanto riguarda il social networking in ambito enterprise, sono sempre più numerose le proposte che presentano un'interfaccia Facebook-like. Esse possono servire sia per la collaborazione e comunicazione interne alle aziende, sia soprattutto per interagire con comunità esterne di partner ed utenti in un'ottica collaborativa e con strumenti che gli utenti hanno dimostrato di apprezzare, dato il successo di Facebook o Twitter. Infine da sottolineare anche gli aspetti di sicurezza dei social network: in questo caso soprattutto in tema di privacy si assiste a grossi cambiamenti dato che le politiche predefinite dai gestori dei servizi sono pensate per far circolare liberamente le informazioni. In questo contesto diventano molto importanti i comportamenti individuali che richiedono consapevolezza ed attenzione in un'ottica di autotutela. Anche il mondo scolastico ha saputo sfruttare a pieno i concetti dei social network per creare network scolastici finalizzati a mettere in contatto gli studenti e gli insegnanti. Uno dei principali social network scolastici è Studenti.it che raccoglie una serie di servizi quali: appunti di studi, forum di discussione, informazioni utili sul mondo della scuola, informazioni sul mondo del lavoro, università, master e concorsi. Studenti.it ha lanciato una applicazione gratuita iPhone Appunti per tutti gli studenti italiani: 200 materie per oltre 60.000 documenti disponibile per piattaforma iPhone e iPod Touch. La nuova applicazione di Studenti.it permette di consultare il servizio Appunti anche in mobilità, avendo acceso alle stesse funzionalità del portale: si potrà cercare ogni tipo di appunto, consultare il materiale didattico.
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Progetto DigIT@lia Edmodo è un social network che mettere in contatto studenti e docenti per la condivisione di appunti, esercizi e per uno scambio di idee. Grazie a questo nuovo servizio in logica Web 2.0, i docenti potranno distribuire materiale didattico e multimediale riguardante la propria materia di insegnamento. Edmondo è molto diffuso negli USA e di recente ha rilasciato anche la possibilità di accederci via mobile. Schoology è un social network dedicato a studenti e ad insegnanti e si configura come uno strumento a metà tra un portale social e una web application GHGLFDWD DOO¶e-learning. Questo servizio consente all'insegnante di creare uno spazio personale riservato alla propria classe. In questo modo ogni studente ha la possibilità di iscriversi al gruppo e partecipare alle attività didattiche della propria scuola/classe. Nell'ultimo periodo sono anche nati social network scolastici e universitari specializzati per tematica come ad esempio GiuriSUN.net è un social network per gli studenti di giurisprudenza. 2. 2 La gi or na t a t ip i ca de l giov an e d ig ita l e La giornata è caratterizzata da un frequente utilizzo di dispositivi tecnologici.
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Progetto  DigIT@lia    2.3 LIBRERIE DIGITALI Nel corso degli ultimi anni sono nati diversi servizi online spHFLDOL]]DWL R PHQR QHOOœRIIULUH QXPHURVL OLEUL Hbook) di testo e scolatici a pagamento e gratuiti. Per leggere gli e-book è necessario un dispositivo hardware (computer, palmare, laptop, tablet, e-book reader). Nel futuro gli ebook potranno sostituire i libri di testo scolastici integrando oltre al contenuto di testo didattico anche contenuti multimediali come immagini, audio e video.
Di seguito alcuni dei principali servizi presenti oggi sulla rete Internet: Google Libri è uno strumento sviluppato da Google per permettere la ricerca nel testo di libri antichi digitalizzati oppure in commercio. Sul sito di Google Libri è presente una selezione di dichiarazioni ufficiali di rappresentanti delle maggiori biblioteche coinvolte nel progetto di digitalizzazione, con il link ai comunicati stampa ufficiali. Project Gutenberg è un'iniziativa avviata con l'obiettivo di costituire una biblioteca di versioni elettroniche liberamente riproducibili di libri stampati. Il progetto Gutenberg è la piÚ antica iniziativa del settore e i testi disponibili in questa biblioteca libera sono per la maggior parte di pubblico dominio, o in quanto mai coperti da diritto d'autore o da copyright. Sono disponibili anche alcuni testi coperti da copyright che hanno ottenuto dagli autori il permesso alla nuova forma di pubblicazione. Scuolabook è la prima libreria digitale pensata per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Sul portale è possibile acquistare gli eBook scolastici, ossia libri in formato elettronico. Gli eBook sono generalmente offerti in formato Adobe PDF e sono equivalenti a quelli della versione su carta, con una visualizzazione molto simile al formato cartaceo, ma con l'aggiunta di una vasta gamma di opzioni di lettura e fruizione. Garamond ¹ didattica digitale presenta il suo catalogo di libri scolastici digitali per i libri di testo nella scuola secondaria di primo grado e nelle scuole superiori. Ogni testo ha un costo di 9,90 Euro, invece per le scuole che intendono fruire del servizio in "comodato d'uso", per gli anni successivi al primo il costo di ogni testo è ridotto a 4.90 Euro per alunno. 2. 4 E- Le a rni ng 2 .0 Nuovi modelli di formazione a distanza /œDYYHQWR GHOOH WHFQRORJLH GLJLWDOL QHOOD IRUPD]LRQH D GLVWDQ]D KD HYROXWR L SDUDGLJPL GHOOD IRUPD]LRQH secondo metodi e modelli innovativi, efficaci, accessibili e centrati sui bisogni delle persone. Sempre piÚ spesso vengono sviluppate esperienze formative che permettono di imparare facendo (learning by doing). Le lezioni o informazioni, sono erogate su piattaforme miste (blended learning). Le persone, si incontrano in classi virtuali H VLPXODQR OD UHDOWj DWWUDYHUVR ³VHULRXV JDPHV´ Le lezioni sono strutturare in webquest, fruibili DQFKH VX FDQDOL ³PRELOL´ GHO WLSR mobile learning. Partecipazione, interazione e uso di spazi virtuali sono i meccanismi alla base dei nuovi modelli formativi, riportati nei prossimi paragrafi.
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Progetto  DigIT@lia    Partecipazione attiva a simulazioni di eventi Trasposizione in ambiente simulato di una rappresentazione concettuale della realtà , per RIIULUH DOOœXWHQWH maggiore identificazione e comprensione del contesto operativo. Permette la partecipazione contemporanea di un gruppo di persone, per realizzare una esperienza formativa di gruppo. Ad esempio, simulazione antirapina DOOœLQWHUQR GL XQD SLattaforma mondi virtuali. Dopo una prima fase di briefing operativo e introduzione al tema, gli utenti accedono via pc ad un ambiente reale simulato, dove partecipano attivamente ad una rapina. Altro esempio, simulazione disaster recovery, per aumentare la familiarizzazione dei ruoli manageriali nei confronti del processo. 8VR GL VSD]L YLUWXDOL ³SURILODWL´ /œDSSUHQGLPHQWR q UHVR SRVVLELOH GDOOD IUXL]LRQH GL VSD]L YLUWXDOL HYHQWXDOPHQWH SURILODELOL PHVVL D disposizione delle persone che devono essere formDWH H ³FRVWUXLWL´ H ³PRGHUDWL´ GDL IRUPDWRUL VWHVVL $WWUDYHUVR OœXVR GL TXHVWR PRGHOOR q SRVVLELOH OœRWWLPL]]D]LRQH GHO UXROR GL JHVWLRQH H JXLGD GHOOœLQVHJQDQWH QHL FRQIURQWL GHL IUXLWRUL GHOOœDSSUHQGLPHQWR &RPH SRVVLELOL HVHPSL blog moderati (per la creazione di classi digitali profilate e sicure), eventi virtuali SHU OœRUJDQL]]D]LRQH GL SHUFRUVL GL IRUPD]LRQH social learning networks SHU OD FRVWLWX]LRQH GL ³UHWL GLJLWDOL´ GLQDPLFKH H RUJDQL]]DWH
Fruizione di formazione su applicazioni interattive /œLQWHUDWWLYLWj DG RJJL DVVXPH VHPSUH PDJJLRUH ULOHYDQ]D QHO FRQWHVWR GHOOD IRUPD]LRQH H GHOOœDSSUHQGLPHQWR IUXLWR DWWUDYHUVR FDQDOL ZHE /H QXRYH GLVSRQLELOLWj WHFQRORJLFKH GL UHWH GL FRQWHQXWL H GL funzionalità , rendono possibile la creazione GL DSSOLFD]LRQL LQWHUQHW DSHUWH ³IXQ]LRQDOL]]DWH´ H D GLVSRVL]LRQH degli utenti. Soggetti come la matematica, assumono un aspetto del tutto diverso, grazie allo sviluppo di DSSOLFD]LRQL GLQDPLFKH SHU OœDVVLPLOD]LRQH LQWHUDWWLYD GHL FRQFHWWL ,Q DOWUL FDVi, servizi e applicazioni internet evolute mettono a disposizione degli utenti, dei veri e propri poster digitali interattivi nei quali veicolare e controllare in modo facile ed efficace contenuti web di ogni tipo (immagini, video, suoni, testi).
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Progetto  DigIT@lia    Mobile learning /œDSSUHQGLPHQWR FRQ O DXVLOLR GL GLVSRVLWLYL PRELOL FRPH 3'$ WHOHIRQL FHOOXODUL ULSURGXWWRUL DXGLR GLJLWDOL fotocamere digitali, registratori vocali, pen scanner, è reso possibile grazie alla crescita sempre maggiore di informatica e tecnologia delle comunicazioni, e, ad oggi, assume valenza sempre piÚ che sperimentale. Piazza Federica q OœHVSHULHQ]D PRELOH GHOOœ8QLYHUVLWj )HGHULFR ,, GL 1DSROL ,O SRUWDOH SHUPHWWH OD IUXL]LRQH GL lezioni e contHQXWL VX FDQDOL ³PRELOL´ , IUXLWRUL ULFHUFDQR OH]LRQL just-in-time, just-for-me ("appena in tempo, solo per me") in formati piccoli e gestibili, da poter utilizzare laddove ne abbiano bisogno.
Interazione con i social network, trend futuri PiÚ autonomia, sviluppo di servizi di formazione/consultazione La disponibilità sempre maggiore di contenuti, lezioni, informazioni, lascia sempre piÚ scelta agli individui FRPH VLQJROL ,O UXROR GHO IRUPDWRUH VL SRQH FRPH JXLGD H FDWDOL]]DWRUH GHO SURFHVVR (œ possibile supporre che i nuovi modelli formativi possano incoraggiare e supportare gli individui e i team per indirizzare in modo autonomo i problemi di apprendimento o i percorsi formativi da affrontare. Modelli e strumenti nuovi possono contribuire attivamente allo sviluppo di un cultura aperta e abilitante per il lavoro e OœDSSUHQGLPHQWR. La formazione e la consultazione, possono assumere il ruolo di supporto efficace nella creazione di archivi estesi di informazioni, contenuti, dati, sempre a disposizioQH ,Q TXHVWœRWWLFD q SRVVLELOH SHQVDUH LQ WHUPLQL GL ³consumerization´ OœXVR GL VWUXPHQWL H VLVWHPL .5 Nu ov i mod el li d i in t e raz ion e e co ll ab or a z ion e Community Una comunità virtuale o comunità online è generalmente conosciuta come un insieme di persone che FRQGLYLGRQR XQ LQWHUHVVH XQ DUJRPHQWR XQ DSSURFFLR FRPXQH DOOœLQWHUD]LRQH H DOOD FROODERUD]LRQH WUD persone, condividendo idee e pensieri attraverso una rete telematica ad oggi prevalentemente individuata QHOOD UHWH LQWHUQHW *UD]LH DOOœLQWHUD]LRQH OH SHUVRQH VSHULPHQWDQR RSSRUWXQLWj FRQGLYLVH GL FUHVFLWD FXOWXUDOH o di svago: in generale ci si ritrova e ci si riunisce virtualmente con una frequenza piÚ o meno assidua, per scambiarsi materiale, le ultime news, condividere pareri. Le comunità virtuali si appoggiano su svariate modalità di ambienti comunicativi. La struttura online di una comunità virtuale permette di soddisfare le necessità di comunicazione dei propri membri, sia nella forma individuale (one-to-one) che collettiva (many-to-many e one-to-many), a seconda delle esigenze.
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Progetto  DigIT@lia    Esempio di community:
Windbusinessfactor Progetto innovativo che la divisione Business di Wind ha realizzato per sostenere la nascita delle start up e OD FUHVFLWD GHOOH LPSUHVH LQQRYDWLYH LQ ,WDOLD /ÂśRELHWWLYR SULQFLSDOH q TXHOOR GL DLXWDUH L JLRYDQL H PHQR giovani) imprenditori a WUDVIRUPDUH XQÂśLGHD LQ XQ EXVLQHVV XQD VWDUW XS LQ XQÂśD]LHQGD GL VXFFHVVR consentendo di accedere ai fattori chiave per sviluppare un business sostenibile: relazioni, conoscenze,opportunitĂ . http://www.windbusinessfactor.it/
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Progetto  DigIT@lia    Comunità di Pratica e comunità di interesse 6RQR ³*UXSSL GL SHUVRQH FKH FRQGLYLGRQR XQ LQWHUHVVH XQ LQVLHPH GL SUREOHPL XQD SDVVLRQH ULVSHWWR D XQD WHPDWLFD H FKH DSSURIRQGLVFRQR OD ORUR FRQRVFHQ]D HG HVSHULHQ]D LQ TXHVWœDUHD PHGLDQWH LQWHUD]LRQL FRQWLQXH ´ (Wenger E., McDermott, R., Snyder, W. M.; 2007). In queste comunità gli individui mirano a un apprendimento continuo e hanno consapevolezza delle proprie conoscenze. Non esistono differenze di tipo gerarchico: tutti hanno uguale importanza perchÊ il lavoro di ciascuno è di beneficio all'intera comunità . La finalità è il miglioramento collettivo. Le comunità di pratica tendono all'eccellenza, a prendere ciò che di meglio produce ognuno dei collaboratori. Consigli, esperienze, buone pratiche, documenti, sonR IRUPH FRQ FXL OH FRPXQLWj GL SUDWLFD IDQQR FLUFRODUH OD ³FRQRVFHQ]D SUDWLFD´ DOOœLQWHUQR GHOOœRUJDQL]]D]LRQH Una comunità di pratica deve possedere tre caratteristiche: x un campo tematico, ovvero un terreno comune di confronto; x un insieme di persone e UHOD]LRQL FKH VL FRVWUXLVFRQR VL DLXWDQR OœXQ OœDOWUR IDYRUHQGR OœDSSUHQGLPHQWR condiviso; x XQD SUDWLFD RYYHUR OœLQVLHPH GL LGHH VWRULH LQIRUPD]LRQL H GRFXPHQWL FRQGLYLVL GDO JUXSSR Le comunità di interesse sono invece comunità virtuali in cui i partecipanti condividono un comune interesse R SDVVLRQH HV WLIRVL GL XQD VTXDGUD DSSDVVLRQDWL GL XQ FRPSOHVVR R GL XQ JHQHUH PXVLFDOH /œRELHWWLYR q quello di condividere le proprie conoscenze con altri ed ottenere maggiori informazioni sul tema attraverso la FRQGLYLVLRQH 6L WUDWWD GL XQ ³GR XW GHV´ - questa tipologia di community comporta un livello di interazione maggiore rispetto ad altre: i membri di questi gruppi hanno intensi scambi di idee ed opinioni sull'argomento che li lega, ignorando spesso altri aspetti della loro personalità o dei loro interessi. La partecipazione ad una comunità di interesse può essere impegnativa, divertente e creare forti legami tanto che i membri della comunità si incontrano spesso (sia dal vivo che virtualmente su web) e per lunghi periodi. &RQ OœDIIHUPD]LRQH GHO :(% OœDVSHWWR WHFQRORJLFR DO VHUYL]LR GHOOH &RPXQLWj GL 3UDWLFD DVVXPH XQ UXROR imprescindibile. Questo è vero a partire dalle preliminari fasi di progettazione, vista la necessità di implementare un ambiente virtuale che consenta ai suoi membri di lavorare online rispondendo puntualmente alle necessità degli stessi. La riscoperta della comunità quale motore creativo assume oggi un ruolo di primaria importanza per le organizzazioni che trovano ormai solo nellœLQQRYD]LRQH OœXQLFR SDUDPHWUR di differenziazione per raggiungere un apprezzabile vantaggio competitivo e per continuare a crea valore per OœLQWHUR HFRVLVWHPD RUELWDQWH LQWRUQR DG HVVH ,O IDWWRUH VFDWHQDQWH GL TXHVWD ULYDOXWD]LRQH GHO FRQFHWWR GL comunità è, come già detto, il Web nella sua ultima versione 2.0. Esso ha favorito e accelerato maggiormente il naturale processo di aggregazione che si attua quando persone con gli stessi interessi si riconoscono come tali. Si è passati infatti da un Web statico SUHVWDELOLWR GDOOœDOWR DG XQ :HE GLQDPLFR GRYH tutti hanno la possibilità di agire. Esempi di comunità di Pratica/Interesse: FIAT (VSHULHQ]D 3URPRVVD GD ),$7 OD FRPXQLWj ³4XHOOLFKHEUDYR´ http://www.quellichebravo.it):
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Progetto DigIT@lia Linkedin http://www.linkedin.com/
LinkedIn è un servizio social impiegato principalmente per networking professionale. L'uso che si può fare del programma è molteplice; trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di persone presenti all'interno della propria lista di contatti o del proprio network. I datori di lavoro possono inoltre pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati. Altri esempi di business community sul web dedicate ai professionisti che vogliono sviluppare la loro rete di contatti professionali sono le seguenti: XING Piattaforma tedesca di social business networking (https://www.xing.com):
VIADEO Piattaforma francese (http://www.viadeo.com/it/connexion):
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Progetto  DigIT@lia    Crowdsourcing Il termine crowdsourcing (da ³crowd´ JHQWH FRPXQH H ³outsourcing´ HVWHUQDOL]]DUH XQa parte delle proprie attività ) è un neologismo che definisce un modello di business QHO TXDOH XQœazienda R XQœistituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in una comunità virtuale. Questo processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque portali su internet. Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise e per i freelance la possibilità di offrire i propri servizi su un mercato. Esso consiste sostanzialmente in una metodologia di collaborazione con la quale le imprese chiedono un contributo attivo alla rete, delegando ad un insieme distribuito di persone, che si aggregano intorno ad una piattaforma web, lo sviluppo di un progetto o di una SDUWH GL XQœDWWLYLWj GL XQœD]LHQGD /H JUDQGL LPSUHVH SHU SRWHU ULPDQHUH FRPSHWLWLYH KDQQR VHPSUH FHUFDWR DOOœHVWHUQR OœHVSHULHQ]D H OD VSHFLDOL]]D]LRQH /œDYYHQWR GHOOH SLDWWDIRUPH SDUWHFLSDWLYH ZHE FRQVHQWH GXQTXH D FRPPXQLWLes distribuite su tutto il globo di trovare la soluzione ad un problema di ricerca e sviluppo, di design, di advertising o altro.
Esempi di Crowdsourcing: Wikipedia OÂśHQFLFORSHGLD FUHDWD GDJOL XWHQWL GL LQWHUQHW http://www.wikipedia.org/ ) viene considerata un esempio di crowdsourcing volontario.
7UD OH EHVW SUDFWLFH LWDOLDQH LQ DPELWR FURZGVRXUFLQJ q GD VHJQDODUH OÂśHVSHULHQ]D GL 0XOLQR %LDQFR (http://www.nelmulinochevorrei.it/), protagonista del lancio di una piattaforma di innovazione partecipativa FUHDWD FRQ OÂśRELHWWLYR GL UDFFRJOLHUH OH LGHH GHL SURSUL FRQVXPDWRUL DQDOL]]DUOH H FRPSDWLELOPHQWH FRQ OD mission aziendale, visione e i valori del brand, realizzarle.
http://zooppa.com/ è un social network per creativi, lanciato a inizio 2007 che vogliono sfidarsi nella creazione di pubblicità per le piÚ importanti marche e aziende (Google, Nike, Enel, Telecom..) che commissionano progetti alla rete, incentivando la sfida tra i consumatori con la messa in palio di premi e ³YLVLELOLWj´ PHGLDWLFD
Co-working
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Progetto  DigIT@lia    6L FKLDPD FRZRUNLQJ OHWWHUDOPHQWH ODYRUDUH LQVLHPH XQœLGHD VHPSOLFH PD DOOR VWHVVR WHPSR ULYROX]LRQDULD che prevede la condivisione temporanea di spazi in cui svolgere la propria attività . Il co-working è quindi il ritrovo sociale di lavoratori che, sebbene continuino a lavorare in maniera indipendente, condividono alcuni valori comuni e sono interessati alle sinergie che si creano lavorando nello stesso luogo fisico (affitto, elettricità , riscaldamento, etc.). Non si tratta di un ufficio o di uno studio associato: ogni postazione di lavoro ha associato un proprio listino prezzi, sulla base dei servizi inclusi ed in base alle esigenze del singolo lavoratore. In Italia le prime esperienze di co-working sono arrivate poco piÚ di un anno fa e il successo è stato tale che, oggi, i co-workers hanno possibilità di trovare un luogo di condivisione dello spazio lavorativo in quasi tutte le grandi città . Esempi di co-working in Italia: Rete Cowo Ad oggi conta 21 spazi affiliati in 10 città ed offre ad ogni libero professionista un pacchetto, che parte dal base e si differenzia da sede a sede. In generale nel pacchetto base sono compresi scrivania, sedia e collegamento internet, ma il numero di postazioni varia in base agli spazi, ovunque personalizzati e arredati VHFRQGR LO JXVWR GHO SURSULHWDULR H LQ TXDOFKH FDVR q SRVVLELOH FRQWDUH VX VHUYL]L ³VSHFLDOL´ TXDOL ]RQH UHOD[ strumenti specifici o sale riunioni (http://coworkingproject.com/). La pillola 400 $ %RORJQD VL WURYD LQYHFH OœDVVRFLD]LRQH /D 3LOOROD FKH RIIUH XQR VSD]LR PRGHUQR H FRQIRUWHYROH DL lavoratori itineranti, completo di servizi quali utilizzo di stampante, fax, cancelleria, rilegatrice e sala riunioni (http://www.lapillola.net/sito/home.html).
Co-working Udine (Âś XQÂśDVVRFLD]LRQH FKH SUHYHGH OÂśDFFHVVR DOOH postazioni di co-working, comprese di parcheggio gratuito e sevizi plus a pagamento, oltre che permettere delle agevolazioni per i servizi di uffiCity Business Center e accedere alle aree riservate intranet. (http://coworkingudine.wordpress.com/) Attraverso i Social Media i Brand possono dialogare direttamente con le persone
3ULPD GHOOÂśDYYHQWR GHL VRFLDO PHGLD QRQ FÂśHUD PRGR GL ULFHYHUH FRPPHQWL IHHGEDFN R LQWHUD]LRQL direttamente dagli utenti finali, come invece accade oggi per qualsiasi contenuto pubblicato online. Oggi i
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Progetto  DigIT@lia    media sono le persone. Con i loro blog e network di relazioni sono in grado di essere piĂš influenti e virali di qualsiasi altro vecchio media. Ăˆ importante che il vertice e le strategie aziendali siano sensibili a questo cambiamento e si facciano promotori delle innovazioni introdotte dal web sociale nella creazione e cura della relazione con il cliente. Nei mass media le aziende potevano comprare spazi pubblicitari sui mezzi di massa per raggiungere il target di riferimento. Oppure potevano conquistare spazi pubblicitari attraverso uffici stampa, sponsorizzazioni e pubbliche relazioni. Oggi il media mix ideale prevede mezzi comprati, B U Y E D (o paid), ossia spazi pubblicitari classici sui media tradizionali (TV, Stampa, etc.); mezzi posseduti, O W N E D , ossia i canali di cui siamo proprietari e che non dobbiamo pagare per fare pubblicitĂ , come house organ, canali tv, siti web, blog, pagine Facebook, etc.; mezzi guadagnati, E AR N E D , ossia tutte le pagine dei blog, di Facebook, di Flickr o YouTube e di tutti gli altri social media che hanno replicato, commentato, condiviso, viralizzato, interagito con i contenuti Webank sui loro network. Coaching Il Coaching è un metodo di sviluppo delle potenzialitĂ dei singoli, dei gruppi e delle organizzazioni che ha FRPH ILQH XOWLPR OÂśDOOHDQ]D FRQ LO SURSULR FOLHQWH QHO SHUFRUVR GHOOD VXD DXWRUHDOL]]D]LRQH /ÂśDWWHQ]LRQH GHO FRDFK q RULHQWDWD DOOD SHUVRQD DL VXRL SRWHUL H WDOHQWL LO FRDFK GHYH VDSHU Dscoltare le persone, capirle, comprenderle, assumerle creativamente e criticamente; il coach è consapevole delle proprie potenzialitĂ , sa come valorizzarle, svilupparle, allenarle. Il coach utilizza la metodologia di coaching per la quale è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici e non crea nel cliente aspettative infondate. Business Coaching: il focus del coaching è la competenza professionale. Il coach supporta il suo cliente nel raggiungimento degli obiettivi professionali e lo accompagna in un percorso personalizzato per lo sviluppo ottimale delle proprie competenze relazionali professionali e motivazionali. Rispetto ai manager ed agli LPSUHQGLWRUL LO FRDFK VYROJH DQFKH XQÂśLPSRUWDQWH IXQ]LRQH GL FRQIURQWR IRUPD]LRQH H VXSSRUWR DOOHQando auto-efficacia, leadership, chiarezza della visione ed efficacia degli obiettivi. Executive Coaching: è il business coaching riservato ai top manager ed executive. La relazione si svolge QHOOÂśDPELWR GL RUJDQL]]D]LRQL D]LHQGDOL JRYHUQDWLYH QR SURILt o educative. Il contratto di coaching è stipulato tra tre soggetti: committente (azienda), coach, cliente (manager). Coaching Organizzativo: (Âś LO FRDFKLQJ DO FRQWHVWR RUJDQL]]DWLYR ,O FRPPLWWHQWH QRQ q LO VLQJROR PD OÂśLQWHUD organizzazione, che può eVVHUH XQÂśD]LHQGD XQD VFXROD XQÂśRUJDQL]]D]LRQH QR SURILW XQ RVSHGDOH HWF /ÂśLQWHUYHQWR GL FRDFKLQJ FRQVHQWH DOOÂśRUJDQL]]D]LRQH GL LQGLYLGXDUH R IDUH FKLDUH]]D VXOOH PHWH IXWXUH GL tradurle in obiettivi e mettere in atto le modalitĂ strategiche piĂš funzionali alla realizzazione degli obiettivi stessi. Team coaching: ,O FRDFK LQWHUYLHQH LQ XQ JUXSSR FRPH IDFLOLWDWRUH /ÂśLQWHUYHQWR GL FRDFKLQJ IDFLOLWD DL VLQJROL membri del team il passaggio da una visione centrata sulle proprie competenze e modi di pensare, ad una YLVLRQH GÂśLQVLHPH GHOOH FRPSHWHQ]H XWLOL DOOR VYLOXSSR GHO JUXSSR ,O FRDFK RSHUD DQFKH SHU IDU FRPSUHQGHUH DL PHPEUL OD QHFHVVLWj GL XQÂśLQWHUGLSHQGHQ]D FKH SHUPHWWD GL RWWLPL]]DUH H RULHQWDUH OH SHUIRUPDQFH GHO gruppo verso un obiettivo condiviso e partecipato.
Banca del Tempo La Banca del Tempo è un tipo di associazione che si basa sullo scambio gratuito di "tempo".
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Progetto  DigIT@lia    Ciascun socio, quindi, mette a disposizione qualche ora per dare ad un altro socio una determinata competenza. Le "ore" date vengono "calcolate" e "accreditate" o "addebitate" nella Banca. Può succedere cosÏ, che non sia la stessa persona a "rimborsarle", ma un'altra, in modo da incrociare in maniera ottimale la GRPDQGD H OœRIIHUWD GL RUH ELODQFLDQGR OH YDULH ULFKLHVWH Tutti gli scambi sono gratuiti; solo è previsto un rimborso spese (per esempio, per i mezzi di trasporto o eventuali materiali utilizzati nel lavoro svolto) e una quota associativa, per lo piÚ annuale, variabile da Banca a Banca. Ogni ora viene valutata per un'ora, indipendentemente dal valore monetario del tipo di prestazione svolta. Le attività delle Banche del Tempo sono molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità , babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc. Anche il tempo dedicato all'organizzazione, all'accoglienza, e alle riunioni o feste viene in genere valutato come tempo scambiato e quindi accreditato o addebitato nel conto personale del socio. Esistono numerose Banche di questo tipo in tutte le regioni italiane, ma dato il fine volontaristico e gli scarsi budget a disposizione solo una fetta limitata di esse può offrire una vera e propria operatività online, DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL VRIWZDUH IUXLELOL YLD ZHE H J (PLOLD-5RPDJQD 9DOOH Gœ$RVta, etc.)
2. 6 Ev o luz i on e d el l i ngua ggi o d i co mun ic az io ne Il processo di convergenza digitale, tuttora in atto, sta contribuendo ad un radicale cambiamento di approccio delle persone con i contenuti che possono essere generati e fruiti attraverso la rete. $ GLIIHUHQ]D GL TXDOFKH DQQR ID GRYH OœXWHQWH VXELYD XQD FRPXQLFD]LRQH GDO FHQWUR DOOD SHULIHULD R LQ XQD logica top-down, adesso si è cambiata completamente la prospettiva. La comunicazione è diventata multi direzionale e partecipativa, cioè ciascun individuo ha la capacità non solo di fruire dei contenuti degli altri, ma anche di crearne dei nuovi e condividerli con una sua comunità di utenti. /œHYROX]LRQH GL TXHVWR DSSURFFLR GL FRPXQLFD]LRQH q VWDWR IDYRULWR VLD GD XQD IDFLOLWj GL XWLOL]]R GHOOH tecQRORJLH VWHVVH VLD GD XQD IRUWH VSLQWD GHOOH SHUVRQH D VRFLDOL]]DUH IDYRUHQGR OœHPHUJHUH GL XQ SXEEOLFR attivo, critico o semplicemente impegnato in prima persona non solo nella fruizione, ma anche produzione dei contenuti. Possiamo individuare tre caratteristiche principali di questo nuovo modo di concepire la comunicazione QHOOœHUD GHO ZHE Tutti coloro che sono collegati ad internet possono creare contenuti indipendentemente dagli altri parametri socioeconomici (età , professione, reddito, istruzione etc.); Tutti i contenuti generati possono essere condivisi e catalogati mediante un sistema di indicizzazione VSRQWDQHR H SRSRODUH FRVLGGHWWR ³IRONVRQRPLD´ SDUROH FKLDYH FKH VL GLIIHUHQ]D GHOOD WDVVRQRPLD FODVVLFD per la natura sociale della classificazione dei contenuti; Si può commentare il contenuto proposto da altri utenti con semplici commenti scritti o con altri contenuti multimediali (video o filmati audio) o attribuendo un voto di rating. &RQ OœDYYHQWR GHO ZHE JOL LQGLYLGXL WHQGRQR D FRVtruire un rapporto privilegiato con i loro personal media, utilizzandoli come strumenti fondamentali alla costruzione delle relazioni di fiducia tra persone presenti nel loro stesso network.
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Progetto  DigIT@lia    Chiunque può attraverso un proprio blog, o su una pagina dei social network, avviare conversazioni con altre persone su uno o piÚ argomenti; queste conversazioni (i post), si intrecciano tra loro attraverso parole chiave e/o link reciproci tra gli articoli, costruendo cosÏ Ecosistema QHO TXDOH OœLQIRUPD]LRQH LQL]LDOH VL dipana e propaga in infiniti rivoli, ma in qualche modo coordinati ed ordinabili. Per questi motivi il web 2.0 è diventato lo strumento attraverso il quale si è realmente concretizzata OœHUD GHOOœDFFHVVR, che si fonda su tre pilasti fondanti: OœLQWHUD]LRne la condivisione la partecipazione /œLQWHUD]LRQH offre a ciascun individuo la possibilità di fruire, in tempo reale e senza alcun vincolo, dei FRQWHQXWL FKH SL OR LQWHUHVVDQR HVSULPHQGR FRVu XQ SHUVRQDOLVVLPR GLJLWDO VHOI GRYH OœXWHQWH FRVWUXLVFH XQD propria agenda mediatica. Questi contenuti possono essere condivisi con altri utenti della rete. In questo modo la comunicazione si fa partecipativa, perchÊ ciascuno può dare il suo spunto nella diffusione dei contenuti che diventano cosÏ accessibili a tutti.
Modelli di business Prima di passare ad esempi concreti su come questo nuovo modo di comunicare che ha realmente cambiato OD YLWD GL WXWWL H VRSUDWWXWWR KD PRGLILFDWR OÂśLQWHUD]LRQH FRQ LO PRQGR HVWHUQR YDOH OD SHQD IDUH XQ EUHYH accenno ai modelli di business derivanti dalla natura partecipativa dei contenuti veicolati sul web: x
free: consente di offrire un servizio senza dover pagare nessun corrispettivo, il beneficiario del servizio accetta di essere esposto a messaggi pubblicitari (es: quotidiano on line)
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nothing free: tutti i servizi sono a pagamento (es: ITunes, Google Adsense, etc)
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free to use, pay for service: è un modello che si ritrova nei progetti di open source, dove il software nativo viene sviluppato e distribuito gratuitamente, mentre a pagamento sono le customerizzazioni, i SOXJLQ OœDWWLYLWj GL VXSSRUWR H FRQVXOHQ]D HWF HV /LQX[ 8EXQWX 5HGKDW
freedom to pay: gli utenti possono utilizzare il prodotto per un periodo di prova gratuito oppure in alcuni casi fare una donazione D IDYRUH GHJOL VYLOXSSDWRUL TXHVWÂśXOWLPR FDVR q DSSOLFDELOH VROR D FRPXQLWj RQ line molte diffuse e largamente condivise come Wikipedia.)
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Freemium: è quello che si avvicina alla filosofia del Web 2.0, infatti il livello base del servizio è gratuito e consente di operare fino ad un certo limite oltre il quale se si vogliono utilizzare funzionalità piÚ avanzate o senza limiti viene richiesto un corrispettivo.(Es: Google Earth).
4XHVWL PRGHOOL GL EXVLQHVV QDVFRQR FRPH ULVSRVWD DG XQD GHOOH ]RQH GœRPEUD che derivano da Internet, cioè OD SURWH]LRQH GHO GLULWWR GœDXWRUH H OœRQHUH GHOOœXWHQWH GL FRQRVFHUH L WHUPLQL SHU OœXWLOL]]R GHOOH ULVRUVH RQ-line. 6X TXHVWR WHPD q QDWD XQœRUJDQL]]D]LRQH QR-profit a livello internazionale chiamata Creative Commons (CC), la quale offre la possibilità di tutelare le opere che vengono create degli autori attribuendo loro delle specifiche licenze che consentono a quanti detengono i diritti di copyright di trasmettere alcuni di questi diritti al pubblico e di conservarne degli altri.
Esempi linguaggi di comunicazione Twitter e Facebook Due incredibili piattaforme aggregatrici di contatti e frammenti di vita, un buco della serratura dal quale spiare e farsi spiare, ma anche strumenti semplici ed immediati per comunicare. Questo in due parole i fenomeni sociali che sono entrati nella vita di milioni di persone, grazie alla loro capacità di far sentire le persone parte GL XQD UHWH DWWUDYHUVR XQ GLDORJR FRQWLQXR H GDOOD IDFLOLWj GHOOH LQIRUPD]LRQL GRYXWD DO ³SDVVDSDUROD YLUWXDOH´ rappresentano per antonomasia cosa significa il web 2.0. Twitter è una piattaforma di microblogging che mette a disposizione una serie di servizi quali la pubblicazione di brevi messaggi in rete (di norma fino a 140 caratteri), oltre ad immagini, video, file audio ³ PS ´ WUD DPLFL FROOHJKL GL ODYRUR OH D]LHQGH HG L ORUR FOLHQWL Tali contenuti sono pubblicati all'interno del Network e possono essere visibili a tutti o soltanto a coloro i quali fanno parte della propria community. Molte persone sparse per il mondo comunicano durante tutta, o buona parte, della giornata attraverso i vari Social Network a disposizione. Motto che contraddistingue Twitter è la seguente: "What are you doing?" Cioè: "Cosa stai facendo?".Con tale domanda si vuole sottintendere che quando si inserisce del testo, lo scopo è quello di aggiornare le persone che ci seguono su cosa si sta scrivendo, sul nostro stato ecc. Cosa sta a significare il termine Twitter? Esso è il suono della parola Tweeter, cinguettare, ed infatti un messaggio in Twitter è detto Tweet (cinguettio o cip). Passiamo a Facebook, cosa è? Sul piano tecnologico è un applicativo del Web 2.0, per la precisione un Social Software. Due precisazioni sono d'obbligo. Quando si parla di Web 2.0 si fa riferimento alla "seconda generazione" del Web, caratterizzata dal concetto-chiave che la piattaforma non è piÚ il software, ma il Web Dentro il Web 2.0, il Social Software rappresenta una generazione di applicativi la cui funzione è di rendere possibile la condivisione di contenuti digitali (testi, immagini, video), i propri commenti ad essi, la categorizzazione degli stessi (tagging).
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Progetto DigIT@lia Sul piano materiale, invece, Facebook è un album, un portfolio che consente di raccogliere e condividere immagini, filmati, note di testo, messaggi, con altri utenti della Rete. Sul piano sociale, Facebook è un sistema per ripristinare, attivare e mantenere contatti con altre persone, confermando l'ipotesi della Teoria dei sei gradi separazione (sulla teoria si veda Wikipedia). Infine sul piano antropologico Facebook costituisce per giovani e meno giovani un momento di effettiva costruzione del Sé, attraverso: x
la possibilità che offre all'utente di fornire una propria autorappresentazione (le famose "fotine" di FB);
x
l'opportunità che fornisce di autonarrarsi (mediante le informazioni su gusti, tendenze, scelte e quant'altro che si possono inserire nel profilo);
x
le narrazioni condivise con gli altri (dai messaggi in bacheca, alle chat che si possono intrattenere con gli utenti che sono connessi mentre anche noi lo siamo, le proprie "note", un vero e proprio blog interno).
I podcast Con il termine inglese podcasting si intende il processo di cattura di un evento audio, video, una canzone, discorso etc, caricato su un sito web o in un blog, dove sono archiviati in una forma di struttura di dati chiamata RSS feed. Utilizzando particolari software chiamati aggregatori (es: iTune di Apple) gli utenti si abbonano a determinate pagine web contenenti i loro feed preferiti per scaricare automaticamente questi file sui propri lettori multimediali. Per ricevere un podcast sono necessari: x x x
un qualsiasi supporto connesso ad internet (un PC, ad esempio) un programma client apposito (spesso gratuiti) un abbonamento presso un fornitore di podcast (spesso gratuiti)
Uno dei vantaggi è il fatto che il file nel suo formato originale è distribuito su un dispositivo portabile del tutto indipendente da quello della registrazione. Il podcast è uno strumento utilizzato soprattutto nei siti delle reti radiotelevisive. Enciclopedie on-line La struttura di un'enciclopedia digitale ed il suo essere in naturale evoluzione sono proprietà particolarmente adatte a un formato per computer, fruibile su supporti di memorizzazione locale o in rete; di conseguenza tutte le maggiori enciclopedie stampate hanno adottato questo metodo di distribuzione entro la fine del XX secolo. Tali pubblicazioni (basate prima su supporti CD-ROM e poi su DVD) hanno il vantaggio di essere prodotte a basso costo ed essere facilmente trasportabili; al contrario della forma stampata in genere includono contenuti multimediali, quali animazioni, registrazioni audio e registrazioni video. Un altro significativo beneficio di questa nuova forma è costituito dai collegamenti ipertestuali tra voci concettualmente legate tra loro, il che permette di rendere assai più rapida la consultazione. Le enciclopedie consultabili in rete hanno tutti questi vantaggi, con quello aggiuntivo di essere (potenzialmente) dinamiche: nuove informazioni possono essere mostrate quasi immediatamente, piuttosto che dover attendere la successiva pubblicazione su un supporto fisico. Per fornire aggiornamenti tra le nuove edizioni numerose
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Progetto DigIT@lia enciclopedie su carta pubblicavano tradizionalmente dei supplementi annuali, come soluzione parziale al problema del mantenersi aggiornate, ma questo metodo richiedeva ovviamente al lettore lo sforzo aggiuntivo di verificare le voci sia sui volumi originali che sui supplementi annuali. Alcune enciclopedie basate su formato digitale e consultabili attraverso un personal computer offrono la possibilità di aggiornamenti online, sulla base di una registrazione a pagamento; in questo caso gli aggiornamenti sono integrati con il contenuto già disponibile. L'informazione in un'enciclopedia stampata necessita di una qualche forma di struttura indicizzata. Tradizionalmente il metodo impiegato è quello di presentare le informazioni ordinate alfabeticamente secondo il titolo della voce. Tuttavia, con l'avvento dei formati dinamici digitali, la necessità di imporre una struttura predeterminata è teoricamente venuta meno. Nondimeno, la maggior parte delle enciclopedie in formato digitale offre un insieme di strategie di organizzazione delle voci, ad esempio per area di categorizzazione dell'oggetto o per ordine alfabetico. (es. Wikipedia, Treccani)
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Progetto DigIT@lia SMS Il termine SMS (acronimo dell'inglese Short Message Service, servizio messaggi brevi) è comunemente usato per indicare un breve messaggio di testo inviato da un telefono cellulare ad un altro. Tra i principali vantaggi percepiti dell'SMS, alla base della straordinaria diffusione di questo servizio come sistema di comunicazione, c'è il basso costo rispetto ad una lunga telefonata (vantaggio in realtà spesso inesistente, perché una conversazione via SMS è costituita da più sms a distanza di tempo, l'uno in risposta all'altro) e la possibilità di rendere la comunicazione asincrona, cioè di leggere il messaggio in un qualsiasi momento successivo alla ricezione; l'SMS è inoltre particolarmente diffuso per inviare auguri in caso di ricorrenze o per altri tipi di approcci relazionali, in quanto mezzo particolarmente discreto e quindi più agevole da gestire soprattutto per le persone più timide. A causa delle limitazioni alla lunghezza del messaggio e della relativa scomodità dell'introduzione di testi con l'esigua tastiera normalmente disponibile sui cellulari, gli SMS sono spesso scritti in un linguaggio sintetico e ricco di abbreviazioni, importato poi nelle chat di Internet nonostante la disponibilità di una tastiera completa. Un tipico esempio è l'uso del "6" invece della parola "sei" (voce del verbo essere). Lo stesso fenomeno è avvenuto con diversa estensione e forma in tutte le lingue. L'uso delle abbreviazioni è diminuito con l'introduzione di algoritmi basati sulla frequenza d'uso delle parole, che cercano di indovinare la parola che si vuole digitare prima che si sia finito di comporla interamente (dizionari T9) e che riducono il tempo necessario all'introduzione del testo; questo rende le abbreviazioni meno utili e più laboriose da usare perché non presenti nel dizionario, tuttavia non tutte le parole sono presenti nel dizionario preregistrato, e talvolta è necessario aggiungerne manualmente di nuove, o comporle all'istante attraverso altre parole o pezzi di esse.
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Progetto DigIT@lia 2. 7 Le N uov e T ecn olo gie
Nuovi Device Internet TV 6RQR GLVSRQLELOL VXO PHUFDWR 79 FKH GLVSRQJRQR GL VFKHGH GL UHWH SHU O¶DFFHVVR D ,QWHUQHW WDOL GLVSRVLWLYL consentono di fruire direttamente dei servizi televisivi forniti su Internet sia dai provider abituali (Rai, Mediaset ad esempio) che da nuovi fornitori (http://www.qriocity.com, http://www.google.com/tv/). 6L YHGD DG HVHPSLR O¶RIIHUWD GHO FRVWUXWWRUH 6RQ\ DO OLQN FKH VHJXH http://www.sony.it/hub/televisori-lcdbravia/2/2/article/sony-internet-tv Gli internet tv consentono inoltre di accedere nativamente alla funzionalità social (Youtube, facebook, twitter). (¶ LQWHUHVVDQWH QRWDUH FRPH LO GLVSRVLWLYR VPDUWSKRQH R WDEOHW $QGURLG SXz IXQ]LRQDUH GD WHOHFRPDQGR
Monitor 3D Monitor per computer per la visualizzazione 3D GL RJJHWWL LPPDJLQL YLGHR FKH SHUPHWWRQR XQ¶HVSHULHQ]D XQLFD SHU O¶XWHQWH /¶XWLOL]]R GL WDOL PRQLWRU GHYH HVVHUH FRDGLXYDWR GD GHJOL RFFKLDOLQL 1HL PRQLWRU GL XOWLPD JHQHUD]LRQH DXWRVWHUHRVFRSLFL QRQ q QHFHVVDULR O¶XWLOL]]R GHJOL RFFKLDOL '
Monitor Touch Monitor verticali o orizzontali (tavolino) in grado ti proiettare immagini/video e/o eseguire applicazioni multimediali. Attraverso una combinazione di software e hardware permette ad uno o più utenti di manipolare contenuti digitali con l'uso di movimenti naturali, gesticolazione delle mani od oggetti fisici es. spostare o ingrandire immagini o video, posizionare oggetti sullo schermo.
Stampante La stampante è diventata un hub di applicazioni strumento di svago, lavoro e crescita. Le applicazioni, residenti o accedibili via Cloud, permettono di interagire con i contenuti digitali in un modo totalmente nuovo e direttamente dalla stampante stessa. Gli sviluppatori possono oggi creare nuove gamme di applicazioni sia
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Progetto  DigIT@lia    per il mercato consumer che business, sostenendo ampiamente il nuovo trend che prevede la gestione digitale delle informazioni.
Tablet Un tablet può essere visto come un PC portatile a cui manca la tastiera e composto dal solo display, che SHUz GLYHQWD VHQVLELOH DO WRFFR /œLQWHUD LQWerfaccia del sistema (User Interface) viene rivista per essere comoda da utilizzare sia con un pennino (per display resistivi, quelli con tecnologia piÚ datata) che con le sole dita (per display capacitivi, come iPad, Galaxy Tab e tutti gli altri che verranno). Un tablet permette di navigare in rete/Internet (WiFi o 3G), di inviare email, di guardare video, di ascoltare musica, di giocare, di leggere libri e giornali, di gestire i propri documenti. Ipad /œLSDG q LO WDEOHW SURGRWWR GDOOD $SSOH q GRWDWR di uno schermo da 9,7 pollici con retroilluminazione a LED e supporto al multi-touch. In tre mesi sono stati venduti tre milioni di esemplari. ,O PDU]R q VWDWD ULODVFLDWR OœL3DG FKH RUD GLVSRQH GL GXH IRWRFDPHUH XQD DQWHULRUH H XQD SRVWHULRUH e un design piÚ compatto con un peso inferiore. Nel primo weekend di vendite USA, il nuovo iPad 2 Apple ha fatto registrare il sold out con 1 milione di esemplari venduti. /œL3DG VL FDUDWWHUL]]D SHU OœHVWUHPD VHPSOLFLWj GL XWLOL]]R /D IUXL]LRQH GHL FRQWHQXti risulta molto intuitiva tanto che persone non esperte (bambini e anziani ad esempio) riescono ad usarlo efficacemente
eBook (reader) /ÂśH%RRN q XQ WDEOHW VSHFLDOL]]DWR SHU OD IUXL]LRQH GL OLEUL GLJLWDOL ĂŠ HUUDWR FRQIRQGHUH XQ TXDOXQTXH documento in formato digitale con un eBook, dato che l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma, in modo da rendere la lettura il piĂš possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un librR /ÂśH%RRN SL IDPRVR q LO .LQGOH SURGRWWR GD Amazon. Dispone di connessione 3g per il download diretto di eBook dalla libreria Amazon online, ha una batteria con lunga durata, si legge anche in luoghi con molta illuminazione. A differenza dei tablet tipo iPad non consente la fruizione di altri contenuti (filmati, mappe, applicazioni).
Smartphone Gli smartphone sono telefoni evoluti che espandono le funzionalità di base dei telefoni mobili tradizionali SHUPHWWHQGR OœHVHFX]LRQH GL DSSOLFD]LRQL GLYHUVH FRPH ad esempio mappe, navigazione internet, applicazioni social. I maggiori costruttori di smartphone sono Nokia, Apple, RIM (Blackberry), HTC. Smartphone Operating System Le funzionalità aggiuntive degli smartphone sono possibili grazie ai Sistemi Operativi Mobile che sono OœDPELHQWH QHO TXDOH ³JLUDQR´ OH DSSOLFD]LRQL $SSV /œ IHEEUDLR q VWDWR VLJODWR XQ DFFRUGR WUD 1RNLD H Microsoft che quindi fornirà il sistema operativo Win7 Mobile su Hardware Nokia. Le apps per Win7 Mobile
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Progetto  DigIT@lia    stanno crescendo rapidamente (circa 13.000), ma App store di Apple (350.000 circa) e Market Share di Google (Android) (250.000 circa) guidano il mercato. $SSOH XWLOL]]D OœL26 1RNLD XWLOL]]D 6\PELDQ H :LQ 0RELOH %ODFNEHUU\ q LGHQWLILFDWR FRQ LO QRPH VWHVVR Samsung usa Android (da notare che Android è sviluppato da Google). V ENDITE MONDIALI Q4-2010 DI SMARTPHONE PER TIPOLOGIA DI OS (œ LQWHUHVVDQWH FRQVLGHUDUH FRPH LO FRQILQL WUD VPDUWSKRQH H WDEOHW VLD VHPSUH SL ODELOH QHO VHQVR FKH OH funzionalità sono paragonabili. Instant Messaging (chat) (œ XQ WLSR GL FRPXQLFD]LRQH EDVDWD VXO WHVWR WUD GXH R SL SHUVRQH FKH XVDQR GLVSRVLWLYL WDEOHW VPDUWSKRQH ecc) connessi alla rete tramite un client (ad esempio: Skype, MSN Messenger, Yahoo Messenger, Google talk, ecc.) Viene definito instant poichÊ a differenza della e-PDLO OœLQWHUD]LRQH WUD OH SHUVRQH q LPPHGLDWD HG q noto se il mio interlocutore è online e può rispondere (vedere presence). Sui terminali evoluti (tablets, smartphone) possono di fatto sostituire gli SMS; infatti sulle ultime release di BlackBerry e Nokia gli SMS sono visualizzati come messaggi di Chat. Presence La presenza (presence) è una funzionalità dei client di Instant messaging che descrive lo stato del mio interlocutore. Posso ad esempio sapere se è online, impegnato in una riunione, al telefono o disponibile.
IM Clients funzionalità avanzate - Videocomunicazione personale Tutti gli IM Clients, oltre alla chat e presence, dispongono di funzionalità avanzate che permettono ad esempio videocomunicazione gratuita su Internet, condivisione del desktop e di documenti, chiamata a telefoni fissi o mobile (a pagamento). In ambito aziendale tali Clients consentono la videocomunicazione semplice ed efficace tra colleghi e sempre piÚ spesso si pongono come alternaWLYD DO WHOHIRQR GD VFULYDQLD PHGLDQWH OœXWLOL]]R GL WHUPLQDOL FKH sostituiscono il telefono o mediante cuffie o auricolari. Collaboration ¹ Condivisione documentale Gli IMClients spesso incorporano funzionalità collaborative ovvero la possibilità di condividere documenti ODYRUDQGR ³D TXDWWUR PDQL´GLUHWWDPHQWH VXO GRFXPHQWR ILQDOH HYLWDQGR OD FRQVXHWXGLQH GL ³IDU JLUDUH´ YLD PDLO le versioni in evoluzione del documento. Insieme con i servizi audio e video gli strumenti IM sono strumenti estremamente efficaci per consentire la collaborazione tra persone per studio e lavoro evitando ad esempio la necessita di incontrarsi fisicamente nella stessa stanza. Federation ¹ Federazione
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Progetto  DigIT@lia    I clients IM di produttori (Microsoft, Yahoo, Google) o di società (IntesaSanpaolo, Telecom, IBM) non possono comunicare tra di loro a meno che non siano supportati meccanismi di Federation. Con questo termine si indica la possibilità di interazione tra società /strumenti diversi. Normalmente tra società /strumenti federati è disponibile sottoinsieme delle funzionalità rispetto alle funzionalità complete che si avrebbero DOOœLQWHUQR GL XQD VLQJROD FRPXQLWj /D SRVVLELOLWj GL IHGHUDUH SHUPHWWHUj OD FRPXQLFD]LRQH ,0 FKDW presence, videocomunicazione, collaborazione) tra società /strumenti diversi cosÏ come ad esempio già oggi avviene per le mail. Videoconferenza (apparati di, sale di videoconferenza) Per videoconferenza si intende la possibilità di mettere in comunicazione audio e video due o piÚ gruppi di persone che si trovano in sale (di videoconferenza). (œ XQR VWUXPHQWR PROWR GLIIXVR LQ DPELWR D]LHQGDOH GD PROWL DQQL H RJJL VWD YLYHQGR XQD IRUWLVVLPD trasformazione tecnologica grazie alla possibilità di utilizzare la connettività internet al posto della costosa linea ISDN (canali telefonici digitali dedicati). In ambito aziendale negli ultimi anni sta nascendo la necessità di integrare i diversi dispositivi di DXGLR YLGHRFRPXQLFD]LRQH SHUVRQDOH YHGL ,0&OLHQWV FRQ DSSDUDWL GL YLGHRFRQIHUHQ]D ³WUDGL]LRQDOH´ SHU consentire comunicazioni semplici ed efficaci su reti diverse (Intranet per comunicare tra colleghi, ISDN o Internet per comunicare tra aziende Business to Business o verso il cliente finale Client To Business). Telepresence Per Telepresence si intende una tipologia di videoconferenza di elevatissima qualità ; gli interlocutori remoti VRQR YLVXDOL]]DWL D JUDQGH]]D D OD TXDOLWj GHO YLGHR q +' H OœDUFKLWHWWXUD GHOOœDPELHQWH FRORUH GHOOD VDOD disposizione delle scrivanie e delle webcam) consentono la fruizione di una esperienza audio e video che di fatto è paragonabile alla presenza di tutti gli interlocutori nella stessa sala. (œ XWLOL]]DWD LQ DPELHQWH D]LHQGDOH GD XWHQWL WRS
Cloud ,O FRQFHWWR GL &ORXG QXYROD D FXL FL VL ULIHULVFH QRUPDOPHQWH FRQ LO WHPLQH ³VHUYL]LR QHOOD QXYROD´ R ³VHUYLFH LQ WKH FORXG´ LQGLFD FKH LO VHUYL]LR QRQ q HURJDWR GD XQD HQWLWj VSHFLILFD VHUYHU DG HVHPSLR PD GD XQD HQWLWj accessibile in qualche modo da Internet (o genericamente su una rete anche privata). Si possono distinguere tre tipologie fondamentali di Cloud Computing: ž ž ž
SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi in remoto, spesso attraverso un server web. PaaS (Platform as a Service) - Ăˆ simile al SaaS, ma, invece che uno o piĂš programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc. IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto. Questo tipo di Cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta al momento in cui un cliente ne ha bisogno, non vengono assegnate a prescindere dal loro utilizzo effettivo.
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Progetto  DigIT@lia    Esempi di questi servizi sono ad esempio: ž Amazon: ha recentemente introdotto sul mercato la possibilità di acquisire server virtuali semplicemente acquistandoli dal sito amazon http://aws.amazon.com/ec2/. ž ASUS: fornisce un sistema di backup e sincronizzazione di dati su Internet http://www.asuswebstorage.com ,O FRVWR q GL FLUFD DOOœDQQR FRQ VSD]LR LOOLPLWDWR ,O VHUYL]LR q LQ alta affidabilità e disponibile 7x7, h24 ž HP: il Cloud Printing permette di riprodurre su stampante le informazioni che viaggiano via Cloud (pubblico e privato), inviando i lavori attraverso qualsiasi dispositivo connesso, e abilitando nuovi modi di operare in mobilità . ž Microsoft: x 3HU JOL XWHQWL SULYDWL q GLVSRQLELOH LO VHUYL]LR :LQGRZV /LYH FKH RIIUH LQ ³WKH FORXG´ posta elettronica, applicazioni Office (Word, Powerpoint, Excel), chat con MSN Messenger. x Per gli user aziendali a breve verrà rilasciato il servizio Office 365 che permetterà , a fronte del pagamento di un canone mensile, le funzionalità di Office, di Videocomunicazione (Lync il messenger per le Aziende), di portale Sharepoint. I servizi sono sempre attivi, ridondati geograficamente per poter garantire SLA compatibili con le esigenze aziendali.
Unified Communcation and Collaboration (UCC) ¹ Innovazione o Evoluzione tecnologica? &RQ LO WHUPLQH 8&& VL LQWHQGH GHVFULYHUH XQ QXRYR PRGR GL FRPXQLFDUH FKH q UHVR SRVVLELOH GDOOœXWLOL]]R simultaneo ed integrato di tutte le tecnologie che sono state descritte nei punti precedenti. 7XWWDYLD QHO FDVR GHOOD 8&& OœXWLlizzo integrato delle parti è molto di piÚ del semplice utilizzo dei singolo strumenti e dispositivi. Nel caso della UCC si può parlare di un cambiamento di abitudini e di cultura per TXDQWR FRQFHUQH OœXWLOL]]R GHOOH WHFQRORJLH VWHVVH /œHYROX]LRQH WHFQRORJLFD QRQ VHPSUH LQIDWWL YD GL SDUL SDVVR FRQ OœLQQRYD]LRQH 1HJOL DQQL DEELDPR DYXWR costante evoluzione tecnologica ma molto meno frequentemente si è avuto anche innovazione. 6L SURYL DG HVHPSLR D YDOXWDUH OœHYROX]LRQH WHFQRORJLFD GHJOL VWUXPHQWL SHU VFrittura e degli strumenti per comunicare. Negli anni si è passati dalle macchine da scrivere, a quella elettronica/digitale, ai Word Processor e in maniera analoga si è passati dal telefono analogico, al telefono digitale/VoIP al PC/tablet con un software. Nel passaggio da macchina da scrivere a macchina da scrivere elettronica cosÏ come da telefono analogico a telefono digitale/VoIP e softphone si è trattata di innovazione tecnologica che ha sicuramente ottenuto benefici in termini di riduzione dei costi e qualche funzionalità in piÚ ma che in estrema sintesi non ha cambiato le abitudini e consuetudini lavorative.
Viceversa il PC con un word processor che: ž integra le funzionalità evolute dei caratteri tipografici (da una intuizione geniale di Steve Jobs che descrive lui stesso al seguente video YouTube Steve Jobs' 2005 Stanford Commencement Address) ž permette di scrivere, riscrivere, correggere ed evitare errori ortografici ž permette tramite una stampante collegata al pc stesso di stampare in modo semplice e veloce a casa o in ufficio ž è stata vera innovazione e ha permesso a tutti di poter scrivere e stampare lettere, presentazioni, tesi, articoli con la qualità e la professionalità di una tipografia tUDVIRUPDQGR OR VWXGHQWH OœLPSLHJDWR la persona comune in uno scrittore professionista.
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Progetto  DigIT@lia    La stessa cosa sta accadendo in questi anni con gli strumenti per comunicare e il cambiamento in atto si può già verificare; sempre meno infatti facciamo telefonate dLJLWDQGR QXPHUL PD VHPSOLFHPHQWH ³FOLFFKLDPR´ tramite il nostro dispositivo (PC/tablet + software) su una icona di presenza del mio interlocutore. So già che LO PLR LQWHUORFXWRUH Fœq HG q GLVSRQLELOH 1RQ KR OD QHFHVVLWj GL VDSHUH FRPH VLD FROOHJDWR WHOHIono fisso, mobile, softphone) e non devo alzare una cornetta e comporre il numero ma dalle mie cuffie con le quali ascolto la musica posso rispondere alla richiesta di comunicazione. &RQ OD VWHVVD VHPSOLFLWj SRVVR FRQGLYLGHUH ³DO YROR´ GRFXPHQWL H ODYRUDUFL D ³TXDWWUR PDQL´ VHQ]D OD necessità di incontrare fisicamente il mio interlocutore. /œLQQRYD]LRQH q QHOOœXVR GHOOH WHFQRORJLH GD SDUWH GHOOH SHUVRQH HG q LQQRYD]LRQH YHUD TXDQGR JUD]LH alla tecnologia le persone cambiano e migliorano il loro modo di vivere e di lavorare.
Una definizione della Unified Communication and Collaboration potrebbe essere quella di (Rick McCharles Definition of Unified Communications, Its Features and Benefits http://www.ric.ca/blog/2008/04/definition-ofunified-communic.html) ³$Q HYROYLQJ FRPPXQLFDWLRQV WHFKQRORJ\ DUFKLWHFWXUH ZKLFK DXWRmates and unifies all forms of human and device communications in context, and with a common experience. Its purpose is to optimize business processes and enhance human communications by reducing latency, managing flows, and eliminating device and media deSHQGHQFLHV ´ &RPH VL SXz YHGHUH GDOOD GHILQL]LRQH DO FHQWUR Fœq OœHVVHUH XPDQR H QRQ OD WHFQRORJLD FKH q XQ PH]]R R XQ dispositivo. Sono migliorate e ottimizzate le comunicazioni interpersonali e le relazioni che sono il motore di ogni cosa. /œLPSDWWR Pigliorativo della Unified Communication and Collaboration sarà per tutti: nel proprio lavoro, nello studio, nella scuola e nella vita personale di ciascuno di noi. Tecnologie e-learning Learning management system (LMS) /œDFURQLPR /06 UDSSUHVHQWD OD SLDWWDforma applicativa (o insieme di programmi) che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning. Alla base, tale sistema provvede alle funzionalità di gestione degli utenti, gestione dei contenuti, amministrazione del processo formativo. Il learning management system presidia la distribuzione dei corsi on-line, l'iscrizione degli studenti, il tracciamento delle attività on-line. Gli LMS spesso operano in associazione con gli LCMS (learning content management system) che gestiscono direttamente i contenuti, mentre all'LMS resta la gestione degli utenti e l'analisi delle statistiche. La maggior SDUWH GHL /06 VRQR VWUXWWXUDWL SHU IDFLOLWDUQH GRYXQTXH H LQ TXDOXQTXH PRPHQWR OœDFFHVVR H OD JHVWLRQH GHL contenuti. Esempio di LMS: la piattaforma open source Moodle. Modelli di riferimento di LMS: Scorm (per la standardizzazione dei processi). Piattaforme: web, virtuali Principalmente le iniziative di E-Learning utilizzano come canali tecnologici piattaforme web/intranet in grado di offrire agli utenti spazi virtuali profilati, moderabili e personalizzati per uso formativo e di e-learning.
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Progetto  DigIT@lia    A seconda delle esigenze specifiche, dei casi, e delle necessità formative, vengono utilizzate soluzioni esistenti o sviluppate soluzioni ad hoc. Principalmente, gli spazi virtuali web/intranet sono in grado di definire un perimetro di utenti, assegnare dei ruoli, e veicolare verso gli stessi una serie di contenuti specifici. Come ambito tecnologico di nicchia, le piattaforme per la realizzazione di ambienti virtuali caratterizzati in tre GLPHQVLRQL /D IUXL]LRQH GL WDOL DPELHQWL DYYLHQH DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL DSSOLFD]LRQL client che permettono la fruizione degli ambienti rilasciati sui server GHOOœDSSOLFD]LRQH Piattaforme video on demand In questa tipologia di formazione è l'utente che definisce il palinsesto dei contenuti multimediali secondo i propri desideri e le proprie necessità /D ³OH]LRQH´ DYYLHQH DWWUDYHUVR OœHURJDzione dei contenuti PXOWLPHGLDOL VWHVVL /H SLDWWDIRUPH YLGHR VRQR LQ JUDGR GL DVVRFLDUH DL FRQWHQXWL VWHVVL IXQ]LRQDOLWj ³ ´ (commento, rating, inoltro, segnalazione), assegnando di fatto al fenomeno formativo una piÚ spiccata connotazione sociale. Piattaforme per la creazione di lezione e dei contenuti I percorsi di e-learning sono strutturati in lezioni. Caratteristiche delle lezioni sono la: modularità (le lezioni sono scomponibili in learning object), interattività HIILFDFLD GHOOœLQWHUD]LRQH XRPo/macchina), esaustività (raggiungimento di un obiettivo), interoperabilità (tra diverse piattaforme o tipologie di formazione). I contenuti dei corsi didattici sono oggetti multimediali (pagine HTML, animazioni 2D o 3D, contributi audio, contributi video, simulazioni, esercitazioni interattive, test). Possono essere progettati in diversi formati e molto spesso sono costruiti ad hoc. Tra gli strumenti per la realizzazione dei contenuti: ž
Blackboard: piattaforma per la progettazione, la creazione e il rilascio di contenuti multimediali GLUHWWDPHQWH DOOÂśLQWHUQR GHO /HDUQLQJ 0DQDJHPHQW 6\VWHP
ž
eFront Learning SLDWWDIRUPD SHU OD VWUXWWXUD]LRQH OÂśRUJDQL]]D]LRQH H OD JHVWLRQH Gi LMS formativi, di lezioni e di contenuti multimediali
Tecnologie Web/Enterprise 2.0 Allo scopo di identificare le tecnologie che identificano il web 2.0 di seguito si riporta una la definizione IRUQLWD GD :LNLSHGLD GL :HE ³:HE q XQ WHUPLQH FRQLDWR GD 7LP 2œ5HLOO\ H 'DOH 'RXJKHUW\ GHOOD 2œ5HLOO\ 0HGLD FDVD HGLWULFH DPHULFDQD VSHFLDOL]]DWD LQ SXEEOLFD]LRQL ULJXDUGDQWL OH QXRYH WHFQRORJLH H Internet in particolare) nel 2004 e fa riferimento ai cosiddetti servizi Internet di seconda generazione quali siti di social networking, wiki, strumenti di comunicazione e folksonomy che enfatizzano la collaborazione e la FRQGLYLVLRQH WUD XWHQWL 2œ5HLOO\ 0HGLD LQ FROODERUD]LRQH FRQ 0HGLD/LYH ,QWHUQDWLRQDO KD XWLOL]]DWR WDOH termine per intitolare una serie di conferenze che hanno decretato la popolarità (e le critiche) di questo WHUPLQH RUPDL GLYHQWDWR XQD EX]]ZRUG LQ DOFXQH FRPPXQLW\ WHFQLFKH H GL PDUNHWLQJ ´ 'DO SXQWR GL YLVWD WHFQRORJLFR Oœ(QWHUSULVH FRPSUHQGH OœDSSOLFD]LRQH GL VWUXPHQWL GL social computing riconducibili al cosiddetto Web 2.0 - ovvero blog, wiki, RSS e strumenti che vengono presentati di seguito.
Blog Un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore (blogger) pubblica piÚ o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni,
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Progetto DigIT@lia considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video. Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete". Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby. Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog. Dal 2001 ad oggi sono nati molti servizi in italiano che permettono di gestire un blog gratuitamente. Tra i più utilizzati ci sono: Blogger, Wordpress.com (v. immagine), Splinder, Clarence, Blogsome, Tiscali, Il Cannocchiale, Io Bloggo, Bloggerbash, Blogdrops, NoiBlogger, Libero, LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace, Skyrock. Chi invece vuole creare un blog da gestire in totale autonomia, può utilizzare una delle numerose piattaforme di gestione blog; le più diffuse sono: Blogger, Wordpress, MovableType, TypePad, dBlog, Nucleus, Pivot, Dotclear, Drupal, Ciaoblog.it. Queste piattaforme possono essere utilizzate su un dominio proprio (anche con hosting a pagamento), per generare un servizio maggiormente personalizzato.
Wiki Un wiki è un sito web (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che viene aggiornato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso. La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) procedendo non solo per aggiunte come accade solitamente nei forum (v. voce successiva), ma anche cambiando e cancellando ciò che hanno scritto gli autori precedenti. Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. Il termine wiki indica anche il software collaborativo utilizzato per creare il sito web e il server. Attualmente la Wikipedia (v. immagine) in lingua inglese è il più grande wiki seguita da quella tedesca. Il software wiki è un tipo di software collaborativo che opera su un sistema wiki, e che permette generalmente di creare e modificare pagine Web con un semplice browser. È difficile stabilire quali siano i motori wiki più comuni, anche se un'ipotetica lista potrebbe comprendere UseModWiki, TWiki, MoinMoin, PmWiki, MediaWiki, Atlassian Confluence.
Forum La parola forum (plurale in latino fora) è utilizzata in italiano per indicare l'insieme delle sezioni di discussione in una piattaforma informatica, una singola sezione, oppure il software utilizzato per fornire questa struttura (detto anche "board").
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Progetto DigIT@lia In un Forum più soggetti scrivono dei messaggi in relazione alle tematiche proposte (le tematiche del Forum). I messaggi permangono nel tempo, quindi il mezzo si presta ad un approfondimento dei temi, oltre che ad uno scambio di idee e opinioni tra i partecipanti. I più utilizzati tra i software gratuiti sono MyBulletinBoard (v. immagine), phpBB, FluxBB e Simple Machines Forum, JForum mentre tra quelli a pagamento vi sono vBulletin e Invision Power Board.
Rich Internet Application Le Rich Internet Application (RIA) sono applicazioni web che possiedono le caratteristiche e le funzionalità delle applicazioni desktop, senza però necessitare dell'installazione sul disco fisso. Le RIA si caratterizzano per la dimensione interattiva, la multimedialità e per la velocità d'esecuzione. Infatti la parte dell'applicazione che elabora i dati è trasferita a livello client e fornisce una pronta risposta all'interfaccia utente, mentre la gran parte dei dati e dell'applicazione rimane sul server remoto, con notevole alleggerimento per il computer utente. Le RIA si fondano perciò su un'architettura di tipo distribuito. Adobe Flex si è affermato quale principale piattaforma tecnologica per la realizzazione di RIA. Altri ambienti di sviluppo per RIA sono Silverlight di Microsoft, lanciato in contemporanea con la suite Microsoft Expression, e JavaFX, creato da Sun Microsystems e divenuto un prodotto Oracle. Mash-up Un mash-up è un sito o un'applicazione web di tipo ibrido, cioè tale da includere dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti. Un esempio potrebbe essere un programma che, acquisendo da un sito web una lista di appartamenti, ne mostra l'ubicazione utilizzando il servizio Google Maps per evidenziare il luogo in cui gli stessi appartamenti sono localizzati. Un altro esempio di mash-up è quello fatto nel periodi natalizio tra twitter e google maps: un diverso modo di fare gli auguri di Natale (v. immagine)
Widget e Gadget I Widgets (o Gadget) sono applicazioni client-side realizzate usando gli standard Web. Esempi comprendono semplici orologi, stock tickers, news streamer, giochi e meteo, ma anche applicazioni complesse che prendono dati da diverse sorgenti per comporle e presentarle all'utente in un modo interessante ed utile. Normalmente lo scopo di un widget è quello di esporre funzionalità di un programma più complesso per IDFLOLWDUH O¶LQWHUD]LRQH GHOO¶XWHQWH FRO SURJUDPPD VWHVVR Esistono diverse specifiche che definiscono un insieme di interfacce ed eventi che hanno lo scopo di permettere a chi scrive l'applicazione di accedere alle informazioni di configurazione del widget, monitorare i cambiamenti nella presentazione del widget, determinare informazioni locali, monitorare aggiornamenti del widget ed altro. 8Q HVHPSLR GL GUDIW GL VSHFLILFKH SHU O¶LPSOHPHQWD]LRQH GHL ZLGJHW q TXHOOD SXEEOLFDWD GDO :HE Applications Working Group del World Wide Web Consortiun (W3C) denominata Widgets 1.0: APIs and Events.
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Progetto  DigIT@lia    Really Simple Syndication (RSS) Il Really Simple Syndication è uno dei piÚ popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità , l'estensibilità e la flessibilità . L'applicazione principale per cui è noto sono i feed RSS, che permettono di essere aggiornati su nuovi articoli o commenti pubblicati nei siti di interesse senza doverli visitare manualmente uno a uno. Per poter leggere un flusso RSS (chiamato anche feed RSS) è necessario avere a disposizione un programma in grado di effettuare il download di un feed RSS (è sufficiente che l'utente indichi al programma l'URL del feed) e visualizzarne i contenuti in base alle preferenze dell'utente. Questo programma è chiamato aggregatore di notizie o feed reader.
Newsletter La newsletter è un notiziario scritto che può contenere immagini diffuso periodicamente per posta elettronica. Oggi è prevalentemente in formato HTML. L'oggetto della newsletter può spaziare dall'informazione all'intrattenimento, anche se diversi portali e provider talvolta usano questo canale in modo invadente e con fini prettamente pubblicitari, che si collocano fra il mailing e lo spam vero e proprio. La frequenza di invio è variabile, può ad esempio essere giornaliera, mensile o anche saltuaria. La ricezione in genere è gratuita, anche se talune newsletter divulgative, che trattano argomenti di nicchia, possono talvolta essere a pagamento. Le newsletter devono rispettare la normativa relativa alla privacy, della quale si occupa il Garante, che vieta l'invio di messaggi informativi o pubblicitari non sollecitati. La dinamica di comunicazione della newsletter è caratterizzata da un singolo utente o gruppo editoriale che invia messaggi unilateralmente verso la massa di iscritti, mentre questi ultimi possono inviare messaggi email al solo mittente originario, e non anche a tutti o ad alcuni degli altri iscritti, che restano vicendevolmente anonimi. Quest'ultimo aspetto segna la differenza sostanziale fra newsletter e mailing list: in quest'ultima ogni iscritto può infatti inviare messaggi all'intera massa di iscritti, creando discussioni sia private che pubbliche.
6WUXPHQWL ¾7ZLWWHU OLNHœ Twitter è una rete di informazione real-WLPH FKH FRQVHQWH VL VHJXLUH OœHYROX]LRQH GHOOH LQIRUPD]LRQL FKH VL trovano interessanti. Il cuore di twitter sono piccoli testi di informazioni chiamati Tweets. Ogni Tweet è composto da 140 caratteri di lunghezza in cui possono essere inclusi link, tag e menzioni. Š 7ZLWWHU UXRWD LQWRUQR DO SULQFLSLR GHL ³VHJXLWRUL´ 4XDQGR VL VFHJOLH GL VHJXLUH XQ DOWUR XWHQWH GL 7ZLWWHU L tweets di tale utente vengono visualizzati in ordine cronologico inverso, sulla home page di Twitter. Se seguite 20 persone, si vedrà una miscela di tweets scorrere la pagina: Aggiornamento sui cereali per la colazione, nuovi link, consigli musicali, tra cui riflessioni sul futuro dell'istruzione. 
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6WUXPHQWL ¾)DFHERRN OLNHœ Facebook è una piDWWDIRUPD VRFLDOH FKH FRQVHQWH GL FRQQHWWHUVL FRQ DPLFL FROOHJKL FRPSDJQL GL VWXGLR (œ possibile usare Facebook per rimanere in contatto con amici, caricare le foto che si vogliono, pubblicare link e video e mantenersi aggiornato sulle persone che si incontrano. Gli utenti creano profili che spesso contengono fotografie e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici accettati dall'utente stesso.
6WUXPHQWL ¾<RX7XEH OLNHœ YouTube è uno strumento web che permette di guardare, caricare e condividere video. La maggior parte dei contenuti su YouTube viene caricata dai singoli utenti, anche se le società dei media tra cui la CBS, BBC, VEVO e altre organizzazioni offrono parte del loro materiale tramite il sito, come parte del programma di partnership di YouTube. YouTube consente l'incorporazione dei propri video all'interno di altri siti web, e si occupa anche di generare il codice HTML necessario. Il limite di durata dei video è di 15 minuti, devono essere ciascuno massimo di 2 GB di "peso". I contenuti dei video che possono essere caricati sono solamente quelli che rispettano le linee guida definite da YouTube. Social Bookmarking Il social bookmarking è un servizio basato sul web, dove vengono resi disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale. I siti di social bookmarking organizzano il loro contenuto tramite l'uso di tag (etichette, categorie). La popolarità di questi siti è in costante crescita, in quanto sono uno strumento facile e intuitivo per individuare, classificare, ordinare e condividere le risorse Internet attraverso la pratica dell'etichettatura e categorizzazione (tagging). Ulteriori risultati possono essere ottenuti raggruppando insieme piÚ tag.
Social Network dedicati ai Libri I social network dedicati ai libri consentono agli utenti iscritti di mettere in linea la propria libreria attraverso i codici ISBN o un motore di ricerca interno, condividendo recensioni, commenti, votazioni, dati sull'acquisto e sulla lettura, lista dei desideri e suggerimenti con altri utenti, direttamente o attraverso gruppi.
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Progetto DigIT@lia Alcuni siti consentono la visualizzazione delle librerie degli altri utenti ed eseguono in automatico un calcolo di compatibilità con la propria, espresso in percentuale. Questa funzione consente di individuare le librerie simili alle proprie e di tenere d'occhio quelle più affini ai propri gusti, per scoprire nuovi libri e nuovi autori.
3. L E E S P ER I ENZ E IN CUI T E CN O LO G I A E AP P R E N DIM E NT O SI SO NO I NCO NT R AT E 3. 1 P ort a li fo rm at iv i L'e-learning è una modalità di erogazione di contenuti formativi basata sul confronto a distanza come canale di comunicazione. Le tecnologie tipiche di internet a supporto di consultazioni multimediali contribuiscono ad arricchire i contenuti d'apprendimento e mettono appunto a disposizione risorse e servizi di comunicazione e di collaborazione a distanza quali forum, chat, e-mail. Queste logiche, oltre ad annullare la distanza fisica, rendono i corsi più coinvolgenti e attrattivi, migliorando la qualità e l'efficacia dell'apprendimento. L'e-learning offre la possibilità di gestire in modo flessibile il tempo dedicato alla formazione, grazie alla disponibilità dei corsi on line fruibili in ogni momento della giornata, garantendo percorsi di apprendimento personalizzati che rispondono alle esigenze di tutti a costi ed impatti generalmente inferiori rispetto a un corso d'aula. L'e-learning, grazie ai servizi di comunicazione a distanza che lo caratterizzano, stimola O¶DSSUHQGLPHQWR collaborativo, basato sulla comunicazione e la condivisione delle esperienze di apprendimento tra i partecipanti ai corsi. Ad oggi sono molteplici le esperienze che, in Italia e nel mondo, hanno come destinatari sia gli studenti - dalle scuole elementari agli istituti universitari - che i docenti. Di seguito alcuni esempi significativi.
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Portale dedicato alOœHURJD]LRQH GL FRQWHQXWL IRUPDWLYL SHU EDPELQL (GXFDWLRQ&LW\ FRP q XQ SRUWDOH IRQGDWR QHO FRQ OœRELHWWLYR GL RIIULUH XQœHVSHULHQ]D IRUPDWLYD innovativa e basata sullo sviluppo e sulla proposizione di contenuti formativi di alta qualità erogati attraverso modalità di interazione digitale. Si tratta di un portale dedicato alla formazione dei bambini (che frequentano principalmente le scuole elementari e medie) nel quale i contenuti formativi sono presentati attraverso la proposizione di video, giochi, eventi che possono essere utilizzati individualmente oppure in JUXSSR LQVLHPH DL SURSUL JHQLWRUL DPLFL DOOœLQWHUQR GHO SRUWDOH q SUHVHQWH XQD VH]LRQH VSHFLILFD GHGLFDWD DL genitori e una agli insegnanti). Attualmente il portale è utilizzato da circa 15.000 scuole frequentate da alunni che parlano inglese come seconda lingua e collocate geograficamente in USA, Gran Bretagna e Cina. La società che offre i servizi sopra descritti ha sede a Leicestershire (Gran Bretagna) e Chicago (USA), conta circa 100 collaboratori tra educatori, team di supporto scolastico, ideatori di contenuti e SURJUDPPDWRUL ,QROWUH GLVSRQH GL XQ DPSLR QHWZRUN PRQGLDOH GL VSHFLDOLVWL QHO VHWWRUH GHOOœHGXFD]LRQH infantile che svolgono il ruolo di advisor. Nel 2010 ha generato ricavi per circa 10 milioni di dollari che sono VWDWL UHLQYHVWLWL SHU OD PDJJLRU SDUWH QHOOD FUHD]LRQH GL QXRYL VHUYL]L QHOOœDJJLRUQDPHQWR JUDWXLWR GHL FRQWHQXWL RIIHUWL H QHO FRQVROLGDPHQWR GHL FHQWUL GL HODERUD]LRQH GDWL FRQ OœRELHWWLYR GL JDUDQWLUH OD continuità e la qualità del servizio erogato. Benefici (GXFDWLRQ&LW\ FRP FRQVHQWH GL WHVWDUH XQœHVSHULHQ]D GL DSSUHQGLPHQWR QXRYD GLYHUWHQWH LQWHUDWWLYD H FRLQYROJHQWH DWWUDYHUVR OD TXDOH q SRVVLELOH VYLOXSSDUH OD GLPHQVLRQH ³LQWHUQD]LRQDOH´ GHL EDPELQL incoraggiarli e supportarli nel percorso di sviluppo personale, consentire a genitori e insegnanti di partecipare attivamente allo sviluppo dei bambini. Riferimenti www.Educationcity.com
Aula365: un portale educativo per docenti e alunni Sviluppato in America Latina, Aula365 è un portale educativo dedicato a docenti, bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Fin dal lancio, Aula365 ha puntato sul Web 2.0 offrendo contenuti didattici multimediali, cosÏ dD UHQGHUH OœHVSHULHQ]D GL QDYLJD]LRQH SL VWLPRODQWH H SDUWHFLSDWLYD 2OWUH D UHJLVWUDUH gratuitamente se stessi, i docenti infatti possono invitare tutti i loro studenti a prendere parte attiva alla comunità . /œLQWHUDWWLYLWj GHO VLWR HPHUJH FKLDUDPHQWH GDlla tipologia di supporti utilizzati per la fruizione dei contenuti: filmati educativi, inglese multimediale, fumetti biografici e infografie animate. Le materie affrontate sono astronomia, biologia, chimica, ecologia, fisica e matematica. Venendo incontrR DOOH HVLJHQ]H GHJOL DOXQQL L ILOPDWL VXSSRUWDQR L GRFHQWL H WUDVIRUPDQR OœDSSUHQGLPHQWR LQ
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Progetto  DigIT@lia    XQœHVSHULHQ]D OXGLFD FRQVHQWHQGR GL SUHQGHUH DSSXQWL LQ VH]LRQL VSHFLILFKH H GL FRPPHQWDUH L ILOPDWL Aula365 offre anche il Blog Scolastico, che propone settimanalmente notizie ed aggiornamenti, segnalati alla comunità via email. Inoltre il blog permette di approfondire i temi affrontati mediante la lezione WUDGL]LRQDOH R GLJLWDOH LQ XQ OXRJR GL LQFRQWUR YLUWXDOH IDYRUHQGR OœDSSUHQGLPHQWR Wiki Aula365 è un repository in cui la comunità di alunni e docenti co-costruisce in maniera paritaria e contributiva la conoscenza. 1HOOD VH]LRQH 3URI 9LUWXDOH OœXWHQWH SXz SURSRUUH DG XQ WHDP GL GRFHQWL HVSHUWL GRPDQGH GXEEL R FXULRVLWj relative ad un certo argomento: la risposta viene fornita in tempo quasi reale. Aula365 ha una pagina Facebook ed un blog aperto (http://aula365italia.blogspot.com), disponibile anche su mobile.
anche
agli
utenti
non
registrati
Aula365 collabora con il portale Junior di Rai Net e con InnovaScuola del Ministero della Pubblica Istruzione per la pubblicazione di learning object che trattano lo studio della matematica e filmati in inglese. Benefici Tramite Aula365 i docenti possono creare contenuti da condividere con altri docenti e nel contempo abituare gli alunni a condividere idee ed esperienze attraverso la partecipazione a blog tematici Riferimenti 3HU Oœ,WDOLD www.italia.aula365.com Ambiente on line: For Docenti For è un ambiente di formazione continua per tutti i docenti italiani ed è un laboratorio di sviluppo professionale flessibile e personalizzabile. Oltre alla possibilità di accedere ai corsi di formazione, la piattaforme prevede anche: FORnews: progetti, strumenti e opinioni. In queste sezioni il docente trova articoli e interviste ad esperti H FROODERUDWRUL VX SURJHWWL SURPRVVL GDOOœ$JHQ]LD 1D]LRQDOH SHU OR 6YLOXSSR GHOO $XWRQRPLD 6FRODVWLFD VRQR disponibili inoltre strumenti e opinioni che nascono da e per la formazione, e che informano sui risultati dei PRQLWRUDJJL H VXOOœXWLOL]]R GHL WRRO SHU OH GLVFLSOLQH FORum. Sono forum moderati da un esperto che definisce gli obiettivi e pianifica il lavoro del gruppo. Qui è possibile discutere, scambiarsi idee e confrontarsi con i colleghi, ma anche leggere materiali utili scelti dal moderatore per un miglior inquadramento della tematica affrontata. Al termine dei lavori, insieme al moderatore, il docente partecipa alla stesura del report dell'attività . La durata di ciascun forum è di tre mesi durante i quali vengono affrontate le problematiche educative didattiche e formative correlate al tema in oggetto. Chiunque sia interessato potrà proporre nuovi argomenti di discussione che saranno valutati dalla redazione ed eventualmente proposti alla community. FORgroup. Sono laboratori di cooperazione, della durata di tre mesi, che facilitano e promuovono il lavoro collaborativo tra pari sotto la guida di un esperto. Il docente ha la possibilità di lavorare in un ambiente in cui vari strumenti di lavoro on line, quali wiki, blog, forum, video conferenza, gli consentiranno di organizzare il lavoro e interagire col gruppo per la durata minima di tre mesi. Oltre a inscriversi ai gruppi esistenti, il docente potrà proporre alla redazione nuovi argomenti di lavoro che, una volta vagliati e valutati dalla redazione, saranno eventualmente proposti alla community.
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Progetto DigIT@lia Aree tematiche. Ciascuna Area Tematica, in continua evoluzione, mette a disposizione svariati strumenti per lo studio delle tematiche di maggior rilievo e delle discipline. Verranno proposti percorsi articolati che guideranno il docente all'utilizzazione delle risorse disponibili: articoli, attività, materiali di studio. A ciascuna area sono inoltre collegati i FORgroup e FORum per l'approfondimento collaborativo. Benefici Disponibilità di un ambiente on line di collaborazione, partecipazione e condivisione che consente una formazione continua per i docenti Riferimenti ANSAS (ex-Indire) - http://puntoeduri.indire.it/afpi/login/index.php?Msg=
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Ambiente on line: Puntoedu SoSstudenti Puntoedu SoSstudenti è un ambiente per l'apprendimento online di supporto alla didattica ordinaria, rivolto in particolare agli studenti italiani del biennio della scuola media superiore. Non si tratta di un ambiente che si sovrappone alle normali attività in presenza o che propone "ripetizioni on line" e neppure di un sistema centralizzato di servizi in conflitto con l'autonomia della scuola. Sono gli insegnanti stessi che decidono se iscrivere i propri studenti all'ambiente on line, seguendoli nelle loro attività di studio e personalizzando il loro percorso. L'insegnante può scegliere le attività didattiche e le risorse ad esse correlate che meglio si adattano allo stile di apprendimento e alle esigenze dei suoi studenti. Gli studenti, guidati dagli insegnanti, potranno trovare in questo ambiente molteplici occasioni per esercitarsi, fare pratica e confrontarsi sia con esperti sia tra di loro. Puntoedu SoSstudenti offre infatti una ricca serie di attività di apprendimento ideate da esperti, docenti universitari ed insegnanti. Ad oggi, le discipline proposte sono tre: Fisica, Matematica e Inglese. Si tratta degli ambiti disciplinari che presentano per gli studenti maggiori difficoltà e criticità. E' già previsto, in un futuro prossimo, l'ampliamento ad altre discipline tra cui Italiano e Latino. Le attività di apprendimento si realizzano attraverso: - Esercitazioni che prevedono la realizzazione di più compiti o la soluzione di diversi problemi, secondo percorsi interattivi e multimediali. Possono contenere: schede di autovalutazione strumenti per l'autocorrezione schede teoriche per il ripasso dimostrazioni guidate link a risorse Internet - Laboratori, ovvero attività progettate e condotte on line da un docente esperto, relative ad una determinata tematica, rivolte a gruppi di alunni e declinate secondo precise sequenze di intervento. - Discussioni e confronto per la socializzazione dei problemi e delle difficoltà in forum moderati da docenti o esperti. Ogni forum ruoterà intorno alle principali difficoltà che la disciplina presenta, guardando sia agli aspetti contenutistici che metodologici. L'ambiente mette infine a disposizione anche una serie di strumenti di lavoro tra cui calcolatrici, dizionari, generatori di testo, etc. Benefici La possibilità di studiare in ambienti on line e con tecnologie digitali tUDVIRUPD O¶HVSHULHQ]D IRUPDWLYD LQ XQ momento estremamente coinvolgente, accrescendo la motivazione degli studenti e il loro grado di partecipazione al processo formativo Riferimenti ANSAS (ex-Indire) - http://puntoeduri.indire.it/studenti/iscrizione/attori.htm
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MyMathLab: il web Tutor per insegnare ed apprendere meglio la matematica Descrizione MyMathLab offre una serie di corsi online da utilizzare a completamento multimediale dei libri di testo Pearson in matematica e statistica. Rivolto ad insegnati e studenti, MyMathLab permette agli studenti un apprendimento attivo, modulare, accessibile da scuola e da casa tramite web ed adattabile nello stile e nella velocità di apprendimento alle esigenze del singolo studente. MyMathLab rende disponibili numerosi strumenti multimediali a supporto dello studio:
Compiti per casa interattivi: relativi al libro di testo in uso e al livello del corso. Molti esercizi sono a risposta libera, pur fornendo suggerimenti, esempi già risolti ed infine soluzioni guidate.
Piano di studi personalizzato: viene generato quando lo studente ha completato un test; indica gli argomenti in cui lo studente ha dimostrato padronanza e propone esercizi per gli argomenti in cui lo studente è risultato meno preparato.
Contenuti multimediali (letture video, animazioni e un libro di testo multimediale): per aiutare la comprensione e migliorare il rendimento individuale.
Per i docenti sono inoltre disponibili esercizi, quiz e test online da assegnare come compiti a casa o in classe. Inoltre MyMathLab permette di tracciare i risultati degli studenti e di calcolare il voto alla fine del corso. Benefici Migliorare le performance matematiche degli studenti Riferimenti Fonte: Repubblica http://www.mymathlab.com/
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NEMO: e-learning della Scuola di dottorato in Neuroscienze 1(02 q OœDPELHQWH LQWHJUDWR RQOLQH SHU OD GLGDWWLFD DYDQ]DWD H OœH-learning della Scuola di dottorato in 1HXURVFLHQ]H UHDOL]]DWR QHOOœDPELWR GHO ³3URJHWWR H-OHDUQLQJ IRQGDPHQWL GHOOH QHXURVFLHQ]H´ SURSRVWR H realizzato dal CISI in collaborazione con il NIT e la Scuola e finanziato dalla Compagnia di San Paolo. Il progetto propone la realizzazione e la sperimentazione di corsi, attività e risorse didattiche online 2D e 3D sulle neuroscienze e la realizzazione di uno spazio di aggregazione virtuale tra gli studenti e i docenti della Scuola che favorisca la collaborazione e la condivisione di esperienze, di risorse e di conoscenze. Il SURJHWWR KD LQROWUH OœRELHWWLYR GL IDYRULUH DWWUDYHUVR LO 1(16 1HWZRUN RI (XURSHDQ 1HXURVFLHQFH 6FKRROV la collaborazione tra le scuole di dottorato e di promuovere la visibilità nazionale e internazionale della Scuola, dei dottori di ricerca e delle ricerche sulle neuroscienze realizzate a Torino. NEMO è composto da un insieme di parti strettamente interconnesse e integrate tra loro: - un sito web multimediale per fornire informazioni e servizi didattici e amministrativi agli studenti, ma anche per la promozione di attività didattiche e di ricerca della Scuola; - una piattaforma e-OHDUQLQJ UHDOL]]DWD FRQ 0RRGOH SHU OD JHVWLRQH OœHURJD]LRQH H LO PRQLWRUDJJLR GHL FRUVL e delle attività didattiche a distanza; - un campus YLUWXDOH ' LQ 6HFRQG/LIH SHU OœLPSOHPHQWD]LRQH H OD VSHULPHQWD]LRQH GL VSD]L GLGDWWLFL YLUWXDOL tridimensionali per le attività didattiche e di comunicazione della Scuola; - alcuni strumenti di social network della Scuola (Flickr, YouTube, Facebook, Slideshare) per favorire OœDSSUHQGLPHQWR LQIRUPDOH H SURPXRYHUH SURFHVVL GL FRVWUX]LRQH H FRQGLYLVLRQH GHOOH FRQRVFHQ]H Benefici Favorire la collaborazione e la condivisione di esperienze, di risorse e di conoscenze Riferimenti Estratto da http://cisiweb.unito.it/Progetti/e-learning%20Scuola%20di%20dottorato/default.aspx
L'ateneo napoletano Federico II sbarca su iTunes U L'Università Federico II di Napoli continua ad investire sul web-learning al fine di portare l'offerta formativa DQFKH DO GL IXRUL GHOOH DXOH XQLYHUVLWDULH FRQ OœRELHWWLYR GL DQGDUH LQFRQWUR DOOH HVLJHQ]H GL FKL FRPH L IXRULsede o i professionisti, non sempre possono frequentare i corsi in ateneo. Pertanto tra qualche mese sarà possibile ascoltare il corso di Chimica sul lettore Mp3 mentre si è in treno, sfogliare le slide di Economia Politica direttamente sull'iPhone e sull'iPad, approfondire l'ultima lezione di Letteratura Italiana con i link consigliati dal docente. Di seguito è riportato un approfondimento relativo agli elementi principali che caratterizzano le nuove modalità e i nuovi canali di erogazione dei contenuti formativi proposti GDOOœ8QLYHUVLWj )HGHULFR ,, GL 1DSROL ITUNES U: dRSR O 8QLYHUVLWj GL 2[IRUG 6WDQIRUG H <DOH Oœ8QLYHUVLWj )HGHULFR ,, q OD SULPD D OLYHOOR nazionale ad avere aperto il proprio canale su iTunes U, la sezione dello store di Apple che offre podcast e
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Progetto  DigIT@lia    videocast con accesso gratuito, che consente di accedere a centinaia di corsi (PodStudio) da guardare DOO LQWHUQR GL L7XQHV R GD VFDULFDUH VX TXDOVLDVL GLVSRVLWLYR /œRELHWWLYR GHOOœ$WHQHR q TXHOOR GL UHQGHUH IUXLELOL in totale circa 300 corsi, 5.000 lezioni e 1.000 podcast includendo anche contenuti in lingua inglese per proporre un'offerta formativa sempre piÚ vicina alle esigenze e al linguaggio del mondo giovanile. WEB-LEARNING: uQ DOWUR SXQWR HOHPHQWR FKH FDUDWWHUL]]D OH OH]LRQL PXOWLPHGLDOL GHOOœ8QLYHUVLWj )HGHULFR ,, q LO IRUPDW VFHOWR SHU OœHURJD]LRne dei contenuti formativi che consente di ascoltare la voce del docente scorre durante la consultazione delle slide con gli schemi della lezione, mentre accanto possono essere pubblicate risorse interattive (link, immagini, ecc.) e materiali di approfondiPHQWR SGI HFF FRQ OœRELHWWLYR di andare oltre il paradigma dell'e-learning, per adottare quello del web-learning, piÚ aperto e interattivo. FEDERICA: è il nome della piattaforma web-learning che oltre ai PodStudio offre anche servizi come il ³/LYLQJ /LEUDU\´ XQD ³ELEOLRWHFD YLYHQWH´ LQ FXL L GRFHQWL VHJQDODQR H UHFHQVLVFRQR OH ULVRUVH RQOLQH SL LQWHUHVVDQWL SHU RJQL IDFROWj L ³&RXUVH:DUH´ FDWDORJR FRQ L SURJUDPPL GL WXWWL L FRUVL LQ SURJUDPPD SHU O DQQR DFFDGHPLFR H L ³&DPSXV '´ ULSURGX]LRQH WULdimensionale dell'Ateneo che permette di muoversi DOO LQWHUQR GHL OXRJKL SL VLJQLILFDWLYL /D VWUDWHJLD GL IXQ]LRQDPHQWR GL ³)HGHULFD´ q O RSHQ DFFHVV FKH consente di rendere le risorse disponibili per tutti e su qualsiasi piattaforma o dispositivo: pertanto non è DSHUWD VROWDQWR DJOL LVFULWWL DOOœ8QLYHUVLWj FRPH DFFDGH QHL SULQFLSDOL VHUYL]L GL H-learning), ma a chiunque anche ai professionisti che hanno bisogno di aggiornamento, agli stranieri che trovano interessanti i corsi, ecc. (le pagine sono visitate da utenti provenienti da oltre 180 paesi del mondo). Benefici I contenuti didattici sono messi a disposizione di tutti gli utenti interessati (non solo agli iscritti DOOœ8QLYHUVLWj D VWXGLDUH DSSURIRQGLUH OH SURSULH FRQRVFHQ]H R L WHPL GL LQWHUHVVe professionale Riferimenti Fonte: Corriere della Sera http://www.federica.unina.it/
Pisa, e-learning per i futuri medici /œ8QLYHUVLWj GL 3LVD KD ODQFLDWR GD OXJOLR XQ QXRYR VHUYL]LR GL H-learning dedicato ai futuri medici: per accedervi basta collegarsi al portale e iscriversi e iniziare a studiare davanti al computer. Si chiama e-Med ed è aperto a tutti previa registrazione. Sono presenti cinquanta ore di lezioni ed esercitazioni come buon viatico culturale per affrontare con maggiore tranquillità il test di ingresso alla facoltà di Medicina di Pisa, XQD GHOOH SL SUHVWLJLRVH Gœ(XURSD , FRUVL PXOWLPHGLDOL YDQQR GDOOœDQDWRPLD DOOD ILVLFD GDOOD ELRORJLD FHOOXODUH DOOD FKLPLFD 6L VWXGLD LQ PRGR interattivo e poi si affrontano le simulazione in vista del test vero e proprio che si svolgerà a settembre. Il portale è anche un mezzo di orientamento ¹ spiega un professore ordinario al dipartimento di Ingegneria GHOOœ,QIRUPD]LRQH GHOOœDWHQHR SLVDQR - grazie al quale gli studenti possono verificare la loro preparazione e il loro interesse per particolari settori scientifici, sia come strumento per recuperare alcune lacune una volta iscritti all'università . La piattaforma e i contenuti on line sono stati realizzati da un gruppo di docenti e dottorandi della facoltà di Medicina e da un team di esperti in tecnologie multimediali della facoltà di ingegneria.
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Progetto DigIT@lia Benefici Permettere a studenti e insegnanti di collaborare insieme per creare progetti di studio Riferimenti Fonte: Corriere della Sera
California Learning Resource Network Il California Learning Resource Network, CLRN, offre agli educatori indicazioni e suggerimenti per VHOH]LRQDUH HG XWLOL]]DUH PDWHULDOH HOHWWURQLFR SHU IDYRULUH O¶DSSUHQGLPHQWR GHJOL DOXQQL VHFRQGR JOL standard di contenuto definiti dallo State Board of Education. Il sito del CLRN rende disponibile un database ricercabile online, contenente learning objects digitali quali video, software, link a siti Internet, riferimenti a libri di testo relativi a scienze, matematica, arti visive e dello spettacolo, inglese generale e sviluppo del linguaggio ed educazione fisica. Il CLRN si propone di supportare un numero sempre maggiore di docenti, catalogando materiale educativo elettronico in base alle esigenze, interessi e preferenze espresse dagli educatori in un survey annuale Benefici Permettere ai docenti di selezionare testi digitali che rispondano agli standard stabiliti dallo State Board of Education Riferimenti http://www.clrn.org/fdti/
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Progetto Classi 2.0 Progetto Classi 2.0 è una sperimentazione didattica e tecnologica che fornisce a singole classi, dalle HOHPHQWDUL DOOH VXSHULRUL XQ LQFHQWLYR VLJQLILFDWLYR SHU PRGLILFDUH OœDPELHQWH GL DSSUHQGLPHQWR XWLOL]]DUH LO web, realizzare e conGLYLGHUH FRQWHQXWL GLJLWDOL ODYRUDUH SHU OœLQFOXVLRQH H OœLQWHJUD]LRQH QHOOœLQVHJQDPHQWR di tutti i giorni. ,O 3URJHWWR FRQ LO FRLQYROJLPHQWR GHOOH 8QLYHUVLWj H GHOOœ$JHQ]LD 1D]LRQDOH SHU OR 6YLOXSSR GHOOœ$XWRQRPLD Scolastica (ex ¹ Indire), ha una durata WULHQQDOH FRQ OœLQWHQ]LRQH GL GLIIRQGHUH PHWRGRORJLH H VWUXPHQWL D SDUWLUH GDOOH FODVVL FRLQYROWH QHOOH VFXROH VHOH]LRQDWH GDO 0LQLVWHUR GHOOœ,VWUX]LRQH H GDJOL 8IILFL 6FRODVWLFL Regionali. Obiettivo finale è individuare nuovi modi per vivere lo studio e le relazioni 'al passo con i tempi', FRQ OœDWWHQ]LRQH GHOOD VFXROD LWDOLDQD DL VDSHUL WUDGL]LRQDOL H OD FXULRVLWj YHUVR WXWWR LO PRQGR GL FRQRVFHQ]H costituito dalle tecnologie. Il processo di miglioramento che il progetto vuole promuovere comprende piÚ lLYHOOL FKH YDQQR GDOOœDPELWR RUJDQL]]DWLYR D TXHOOR GLGDWWLFR H FKH D SDUWLUH GDOOœDQDOLVL GHL ELVRJQL GHOOD VFXROD GRYUDQQR SUHYHGHUH OœLQWHJUD]LRQH GHOOH WHFQRORJLH VLD LQ WHUPLQL VWUXPHQWDOL FKH PHWRGRORJLFL ,O IRFXV TXLQGL QRQ UXRWD attorno alla tecnologia in senso stretto, ma alle dinamiche di innovazione che essa può innescare Benefici ,QQRYDUH OœDPELHQWH H OH PHWRGRORJLH GL DSSUHQGLPHQWR GHOOD VFXROD Riferimenti MIUR (www.scuola-digitale.it)
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BBC learning
La TV inglese BBC, annoverabile tra le società televisive piÚ innovative al mondo, ha creato un vero e proprio portale dedicato alla formazione, estremamente completo e strutturato in diverse sottosezioni con contenuti diversi a seconda del target di riferimento. La formazione offerta copre le aree tematiche piÚ GLVSDUDWH VSD]LDQGR GDOOD PDWHPDWLFD DOOH VFLHQ]H GDOOœLQIRUPDWLRQ WHFKQRORJ\ DOOœHFRQRPLD GDOOD PXVLFD alle lingue e alla geografia. Nello specifico, esiste un portale dedicato agli studenti delle scuole (Learning 6FKRROV GRYH L YDUL FRQWHQXWL VRQR RUJDQL]]DWL ROWUH FKH SHU PDWHULD DQFKH LQ UHOD]LRQH DOOH IDVFH GœHWj FRQ FRQWHQXWL VSHFLILFL H GLIIHUHQ]LDWL D VHFRQGD GHOOD IDVFLD $OOœLQWHUQR GHO SRUWDOH VRQR SUHVHQWL GXH XOWHULori sottosezioni dedicate ai genitori degli alunni per indirizzarli al meglio nel supporto dei propri figli nello studio, a scuola e a casa, e agli insegnanti, che possono cosÏ trovare materiale utile a supporto delle proprie lezioni, nonchè collaborare su forum e blog dedicati. Benefici Piattaforma integrata in grado di offrire supporto a tutti gli attori coinvolti nel processo formativo. Riferimenti http://www.bbc.co.uk/learning/subjects/childrens_learning.shtml
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Progetto  DigIT@lia    3. 2 St ru me nt i Sulla base di quanto sta accadendo in diversi paesi Europei e negli Stati Uniti, nel corso dell'ultimo anno scolastico anche in Italia sono state attivate sperimentazioni dedicate agli gli studenti legate all'utilizzo di supporti informatici (esempio Lavagne multimediali, IPAD, e-book). Tali sperimentazioni, attivate ad oggi dalle elementari a tutti i gradi del percorso scolastico, hanno la finalità di testare nuove logiche di apprendimento, rendere disponibili agli studenti nuove esperienze multimediali e cercare iniziative per ridurre il costo economico per le famiglie e il "peso fisico" dei libri (soprattutto grazie all'uso dei Tablet). Di seguito riportiamo alcune esperienze (all'inizio è riportata anche il caso della sperimentazione di una scuola Americana, che ha fatto un pò da apripista in materia).
Sperimentazioni tablet nelle scuole Webb School di Knoxville, in Tennessee (œ negli Stati Uniti che oggi sono in corso gli esperimenti piÚ importanti di apprendimento con le nuove tecnologie. Una scuola privata secondaria, la Webb School di Knoxville, in Tennessee, ha reso REEOLJDWRULR OœXWLOL]]R GHOOœL3DG LQ FODVVH /œDVVXQ]LRQH Gi base è che ormai i ragazzi e anche i piÚ giovani usino questi dispositivi normalmente a casa, per cui vale la pena che il loro utilizzo cominci a far parte GHOOœHGXFD]LRQH YHUD H SURSULD Il tablet in dotazione permette di leggere tutti i libri scolasticL DOOHJJHUHQGR OR ]DLQR GHJOL VWXGHQWL /œL3DG q un dispositivo costoso e la scuola ha pensato di concedere i tablet in leasing agli studenti per un prezzo di GROODUL DO PHVH OœHTXLYDOHQWH GL HXUR SHU WUH DQQL Gli insegnanti della scuola cittadina sono comunque entusiasti, perchÊ chiaramente utilizzare un tablet, che è praticamente un piccolo computer, non solo nei laboratori di informatica ma anche durante la lezione, permetterà di sperimentare molte piÚ cose, prima impensabili con solo un libro di testo e un quaderno sul banco. (œ SRVVLELOH FKH QHO PRPHQWR LQ FXL JOL H-book reader saranno a colori, i libri verranno letti su questi dispositivi, piuttosto che sui tablet, per permettere una lettura piÚ confortevole agli studenti. Il tablet infatti QHO PHGLR OXQJR WHUPLQH SXz HVVHUH VFRUDJJLDQWH SHU OœDOXQQR D FDXVD GHOOœDIIDWLFDPHQWR DOOD YLVWD GRSR OH ore di lettura. ,Q FODVVH SHUz OœL3DG JRGH GL QXPHURVL YDQWDJJL LQ WHUPLQL GL IXQ]LRQDOLWj DJJLXQWLYH DG HVHPSLR OH funzionalità operative in una FODVVH GL DOJHEUD DXPHQWDQR GL PROWR DOWUR HVHPSLR q FKH OœL3DG SRVVLHGH uno sketchpad, per disegnare e scrivere a mano libera. $OWUD IXQ]LRQDOLWj GL FXL JRGH LO WDEOHW q OD SRVVLELOLWj GL VLQFURQL]]DUH L WDEOHW GHOOœLQVHJQDQWH FRQ TXHOOR GHJOL alunni, in modo che, per esempio nei quiz a risposta multipla, il professore possa vedere quali risposte VWDQQR VFHJOLHQGR SUDWLFDPHQWH LQ WHPSR UHDOH 6H TXDOFRVD ULVXOWD SDOHVHPHQWH QRQ FKLDUD OœLQVHJQDQWH SXz WRUQDUH LQGLHWUR D FRUUHJJHUOD ( SHU TXHVWR QRQ Fœq pericolo che i ragazzi vadano su siti non autorizzati, perchÊ si verrebbe subito a sapere. In sintesi, secondo alcuni insegnati i voti degli alunni che utilizzano queste applicazioni sono comunque migliorati, anche se tutto dipende da come si utilizza un dispositivo.
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Albosaggia: eBook per gli alunni delle elementari 6HJXHQGR OœHVHPSLR GHOOœ8QLYHUVLWj GL 3DGRYD FKH FRPH YHGUHPR KD DQQXQFLDWR OœLQWURGX]LRQH GHO SULPR corso sperimentale italiano con eBook, la sperimentazione tocca anche le scuole elementari. $G $OERVDJJLD LQ SURYLQFLD GL 6RQGULR XQD FODVVH HOHPHQWDUH VFHOWD DOOœLQWHUQR GHO SOHVVR FKH GLSHQGH GDO VHFRQGR FLUFROR GLGDWWLFR GL 6RQGULR VDUj GRWDWD GL H%RRN SHU OœDQQR -2012. Ad ogni alunno sarà affidato un eBook reader: la spesa totale (pari a circa 115.800 euro) è sostenuta grazie a fondi comunali, contributi regionali e rette derivanti dal servizio mensa per la restante parte. 'RSR TXHVWD VSHULPHQWD]LRQH OœDGR]LRQH GHJOL H%RRN H GHL GHYLFH GRYUj HVWHQGHUVL DQFKH DOOH DOWUL FODVVL In DWWHVD FKH VL FRQRVFD OD FODVVH SUHVFHOWD DQFKH JOL LQVHJQDQWL VRQR DWWHQWL DOOœHYROYHUVL GHOOD VLWXD]LRQH In base alla selezione della classe, i docenti riceveranno un eBook reader a giugno, e anche a loro saranno assegnati i compiti delle vacanze: imprDWLFKLUVL VXOOœXVR GHO GHYLFH SHU QRQ DUULYDUH LPSUHSDUDWL DO momento di avvio della sperimentazione. Grazie alla collaborazione delle principali case editrici scolastiche, il problema relativo alla presenza della doppia versione (cartacea e digitale) dei OLEUL GL WHVWR q ULVROWR RUD ELVRJQD FRQFHQWUDUVL VXOOœDFFHVVR soprattutto economico, ai mezzi e ai supporti, dagli eBook reader ai tablet.
Istituto Comprensivo 2 di Taormina/Trappitello A Taormina, in Sicilia, in una scuola media, 20 alunni della seconGD % GHOOœ,VWLWXWR &RPSUHQVLYR GL Taormina/Trappitello hanno in uso un iPad a testa, consegnato direttamente nelle mani dei loro genitori, che ne sono responsabili legalmente. /H WDYROHWWH VRQR VWDWH FRQFHVVH LQ FRPRGDWR GœXVR DL UDJD]]L FKH SRVVRQR DEbandonare gli zaini SHVDQWL H DUULYDUH D VFXROD FRQ L OLEUL GL WHVWR FDULFDWL VXOOœL3DG LQ IRUPDWR H%RRN 3HU ORUR DQFKH OD possibilità di connettersi a Internet attraverso la rete wi-fi della scuola per ricerche con finalità didattiche. Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo dagli studenti della scuola media di Taormina che non vedevano l' ora di poter utilizzare la tavoletta: I ragazzi sono entusiasti- spiega il dirigente scolastico anche i compiti dovranno essere fatti sull'Ipad ed eventualmente consegnati agli insegnanti. Credo si tratti di un modo per rivoluzionare non solo il mondo della scuola ma anche quello dell'apprendimento. Ed era questo l'obiettivo che il ministero ci aveva chiesto di raggiungere. Insieme a questa sperimentazione, all'istituto comprensivo 2 di Taormina hanno già compiuto un altro passo avanti verso un futuro sempre piÚ tecnologico: Se la scuola va rivoluzionata bisogna farlo fino in fondo ¹ sostiene un docente - e cosÏ abbiamo eliminato le vecchie lavagne sostituendole con le LIM, lavagne interattive multimediali. Funzionano con il touch screen, basta sfiorarle con un dito ed è possibile scrivere o disegnare sulla superficie. In classe abbiamo installato anche dei televisori per seguire i programmi di Rai Educational. Tale sperimentazione si basa sulla ricerca di un punto di contatto con il mondo dei giovanissimi: Noi docenti abbiamo il dovere di conoscere a fondo i gusti e le passioni degli studenti - dice un altro professore - dobbiamo imparare il loro linguaggio e far sÏ che la scuola non diventi un ambiente ostile. Amano la tecnologia e da oggi verranno a scuola piÚ volentieri ed anche i genitori sono soddisfatti perchÊ potranno lasciare a casa quegli zaini cosÏ dannosi per la salute dei nostri bambini
Sei Scuole Superiori e due Scuole Medie Altoatesine
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Progetto  DigIT@lia    /D VSHULPHQWD]LRQH QHOOœXVR GHO WDEOHW FRLQYROJH DQFKH VHL LVWLWXWL GHOOœDUHD DOWRDWHVLQD Oœ,7& %DWWLVWL Oœ,7* 'HODL Oœ,VWLWXWR 5DLQHUXP LO /LFHR 6FLHQWLILFR 7RQLROR Oœ,7& /D 9LOOD Oœ,VWLWXto "Marcelline" nonchÊ un QXFOHR ULVWUHWWR GL UDJD]]L GHOOD VFXROD PHGLD GHOOœ,VWLWXWR FRPSUHQVLYR (QULFR )HUPL H GHOOH 8JR Foscolo". Il dispositivo adottato per la sperimentazione è il Toshiba Folio 100; ogni singolo studente e professore partecipante ne avrà uno personale per tutta la durata della sperimentazione. La realizzazione del progetto, primo in Italia per numero di studenti e docenti coinvolti, è stato possibile JUD]LH DOOœ$UHD 7HFQRORJLH 'LJLWDOL GHO 7,6 LQQRYDWLRQ SDUN FKH KD VRWWRVFULWWR accordi con alcune tra le principali case editrici nazionali (Mondadori e Zanichelli) e al parziale finanziamento da parte GHOOœ,QIRUPDWLFD GHOOD 3URYLQFLD ,Q DJJLXQWD DL FRQWHQXWL GL QDWXUD SUHWWDPHQWH VFRODVWLFD VDUDQQR disponibili, grazie alla collaborD]LRQH GHL JUXSSL 56& H $WKHVLD DQFKH L TXRWLGLDQL ORFDOL ³$OWR $GLJH´ H ³'RORPLWHQ´ SHU SRWHU DIIURQWDUH DWWUDYHUVR OD VSHULPHQWD]LRQH DQFKH L WHPL GœDWWXDOLWj Dal 2010, infatti, le case editrici devono fornire insieme al libro di testo anche contenuti digitali tramite cd o DFFHVVR YLD ZHE LQROWUH GDOOœDQQR SURVVLPR L GRFHQWL GRYUDQQR VFHJOLHUH L WHVWL VFRODVWLFL FKH KDQQR DQFKH una versione digitale. I tablet forniti agli utenti della sperimentazione sono basati su software libero, come previsto dalle linee guida della Provincia: ciò permetterà di accedere e sviluppare ulteriormente, e su misura per le esigenze degli studenti, le applicazioni già esistenti. *OL VYLOXSSL LQ FRUVR FRQVHQWRQR OœXVR GHOOD VWHVVD DSSOLFD]LRQH DQFKH VX DOWUL GHYLFH FRPH SHU esempio i telefoni cellulari di ultima generazione e, vantaggio da non sottovalutare per i posteri, i nostri progressi potranno poi essere sfruttati, migliorati e ampliati anche in altri progetti da altri utenti. La Provincia di Bolzano ha pertanto avviato il progetto per dotare le scuole pubbliche altoatesine di libri di WHVWR LQ IRUPDWR HOHWWURQLFR QHOOD VSHULPHQWD]LRQH L OLEUL GL WHVWR VX WDEOHW QRQ VRQR OœXQLFD QRYLWj H OœRELHWWLYR GHO SURJHWWR q DQFKH RIIULUH DOOH FODVVL GHJOL VWUXPHQWL GLJLWDOL SHU approfondire i contenuti ed andare oltre il libro di testo.
Liceo Lussana di Bergamo &RQ OœDQQR q VWDWR DWWLYDWR SHU LO /LFHR 6FLHntifico Lussana di Bergamo un nuovo corso sperimentale nel quale, al posto di quaderni e libri, troveranno spazio tra i banchi 17 iPad e 6 eReader. Dopo il primo trimestre sono già disponibili le prime evidenze: secondo gli insegnanti, gli allievi della 4ªL, FKH XVDQR OœL3DG LQ FODVVH VRQR PLJOLRUDWL ULVSHWWR DO SULPR TXDGULPHVWUH GHOOœDQQR SUHFHGHQWH FRQ XQ innalzamento di livello (e di voti) in tutte le materie. 6HFRQGR L SURIHVVRUL LQQDQ]LWXWWR ³L ULVXOWDWL VL YHGRQR SHUFKp L UDJD]]L VRQR IRUWHPHQWH motivati, in quanto VRQR PHVVL DO FHQWUR GHO SURJHWWR HGXFDWLYR VYLOXSSDWR VHFRQGR XQD ³GLGDWWLFD ODERUDWRULDOH´ FKH PLUD D IDU VYLOXSSDUH QHOOœDOXQQR QXRYH FRPSHWHQ]H DWWUDYHUVR L VXRL DELWXDOL PH]]L GL FRPXQLFD]LRQH´ (œ TXL VL LQVHULVFH LO VHFRQGR SXnto fondamentale: se la scuola italiana non è pronta per la tecnologia, gli studenti sÏ. E hanno molto da insegnare ai loro docenti, non solo a livello di uso delle tecnologie ma anche SHU OH PRGDOLWj GL IDUH ³GLGDWWLFD QHOOH WHFQRORJLH³ FRQFHWWR GLYHUVR GDO IDUH ³GLGDWWLFD FRQ OH WHFQRORJLH´ Non piÚ dunque un modello in cui si forniscono informazioni e si pretendono conoscenze, ma un sistema nuovo che costringe gli insegnanti a nuovi sforzi e nuovi metodi di valutazione
FacoltĂ di economia dell'ateneo di Padova Primo corso universitario in Italia basato interamente su eBook. Il corso, indirizzato al momento a 26
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Progetto  DigIT@lia    studenti italiani e stranieri, completamente digitale ed in inglese, si chiama "Italian Entrepreneurship", VRWWRWLWROR ³2UJDQL]]D]LRQH H JRYHUQR GHOOH SLFFROH H PHGLH LPSUHVH´ , FRQWHQXWL VRQR GHGLFDWL DOOD conoscenza del modello della imprenditorialità del made in Italy e ne sottolineano i successi ed il brand: altro obiettivo della sperimentazione è quello di studiare l'impatto dell'ebook sulla didattica dei docenti e sull'apprendimento degli studenti. Il docente, grazie alla tecnologia, aumenta in modo considerevole la collaborazione con gli studenti e con gli stessi colleghi, e ripensa i metodi della didattica. Dal canto suo, lo studente ripensa i propri modelli di apprendimento: apprendimento che risulta multitasking, con tempi personali di adattamento, pur svolgendosi il corso in un'aula tradizionale in modo da evitare il piÚ completo isolamento dello studente. Sono previsti anche momenti di studio, incontro e scambio con alcune aziende eccellenti del nord-est, che guardano con molta attenzione all'innovazione e alla internazionalizzazione. L'utilizzo dei volumi elettronici consentirà infatti di sviluppare nuovi strumenti di condivisione e interazione sul testo da parte di studenti e docenti che potranno dare indicazioni e suggerimenti, porre domande e confrontarsi Benefici Il primo vantaggio tangibile sarà quello degli zaini, che perderanno qualche chilo. Il secondo è legato al costo comSOHVVLYR SHU IDPLJOLH FKH ULVXOWD VLFXUDPHQWH LQIHULRUH D TXHOOR GHOOH VROX]LRQL ³WUDGL]LRQDOL´ 0D OD YHUD PDUFLD LQ SL VHFRQGR OH VSHULPHQWD]LRQL LQ FRUVR q OœHQWXVLDVPR GL WXWWL JOL VWXGHQWL FKH affronteranno la scuola con uno strumento piÚ allineato con la loro generazione, possono percepire ³VHQVD]LRQL PXOWLPHGLDOL´ QRQ SRVVLELOL FRQ L QRUPDOL OLEUL H FKH SRVVRQR XVDUH OR VWUXPHQWR DQFKH SHU XVR privato e non unicamente scolastico. Riferimenti Webb School di Knoxville Scuola Elementare di Albosaggia (SO) Oœ,7& %DWWLVWL Oœ,7* 'HODL Oœ,VWLWXWR 5DLQHUXP LO /LFHR 6FLHQWLILFR 7RQLROR Oœ,7& /D 9LOOD Oœ,VWLWXWR "Marcelline" (Bolzano) Liceo Lussana (Bergamo) Istituto Comprensivo 2 di Taormina (Catania) Facoltà di economia dell'ateneo di Padova http://www.webbschool.org/ http://www.pianetaebook.com/2011/01/dalle-parole-ai-fatti-lipad-obbligatorio-a-scuola-5116 http://www.pianetaebook.com/2011/01/albosaggia-ebook-per-gli-alunni-delle-elementari-4724 http://www.provinz.bz.it/usp/285.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=351582 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/19/taormina-rivoluzione-in-classe-ipadal.html http://www.libero-news.it/news/485624/I_libri_vanno_in_soffitta__Bergamo_apre_all_Ipad.html http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/19/news/libri-e-penne-addio-e-ebook-3729242
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Progetto  DigIT@lia    Free Digital Textbook Initiative (FDTI) Nel Maggio 2009 il governatore dalla California ha lanciato la Free Digital Textbook Initiative per offrire agli studenti delle scuole superiori libri di testo gratuiti in formato digitale e open-source. La FrHH 'LJLWDO 7H[WERRN ,QLWLDWLYH PLUD TXLQGL D GLIIRQGHUH OD FRQRVFHQ]D H OœXVR GL OLEUL GLJLWDOL JUDWXLWL DO ILQH GL ULGXUUH L FRVWL JDUDQWLUH DQFKH DJOL DOXQQL LQ FRQGL]LRQL GLVDJLDWH OœDFFHVVR DG XQD HGXFD]LRQH GL ottima qualità e favorire la collaborazione tra distretti scolastici. La FDTI tiene comunque conto del fatto che non tutti gli studenti a casa possiedono un pc, pertanto produce i free digital textbook su dvd, fornisce computer alle famiglie che ne sono prive e continua a ricercare device low-cost che gli studenti possano utilizzare anche a casa. Inoltre la FDTI favorisce la collaborazione tra insegnanti che possono modificare i digital textbook su alcuni argomenti, inserendo approfondimenti o spunti di riflessione, in modo da stimolare gli studenti e migliorare OœDSSUHQGLPHQWR 2YYLDPHQWH L GLJLWDO WH[WERRN PRGLILFDWL GHYRQR VRGGLVIDUH JOL VWDQGDUG GHILQLWL GDO 6WDWH %RDUG RI (GXFDWLRQ ,Q TXHVWR VHQVR OœLQL]LDWLYD q VWUHWWDPHQWH FROOHJDWD DO &DOLIRUQLD /HDUQLQJ 5HVRXUFH Network. Benefici SWLPRODUH OœDSSUHQGLPHQWR FRQ VXSSRUWL SL YLFLQL DOOœHVSHULHQ]D TXRWLGLDQD GHJOL DOXQQL GYG SF HWF SHUPHWWHUH DL GRFHQWL GL DSSURIRQGLUH WHPDWLFKH SL LQWHUHVVDQWL SHU OD ORUR FODVVH LQ EDVH DOOœDPELHQWH H DO background degli studenti, ridurre i costi dei libri di testo Riferimenti http://instructionaltech.rusd.k12.ca.us/digital_textbooks.htm
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Individualized Digital Learning /œLQL]LDWLYD L-LEAP della Edmunds Middle School, Burlington, Vermont, USA, ha offerto ad ogni studente un ODSWRS GD XWLOL]]DUH D VFXROD H D FDVD SHU OœDSSUHQGLPHQWR L FRPSLWL H SURJHWWL GL VXR LQWHUHVVH In tal modo ognuno può apprendere secondo i suoi ritmi, approfondire i temi di maggiore interesse tramite SURJHWWL VSHFLILFL H LPSDUDUH D FROODERUDUH FRQ JOL DOWUL VWXGHQWL ,QROWUH IDYRUHQGR OœXWLOL]]R GL WHFQRORJLH 9R,3 gli alunni possono entrare in contatto e conoscere i loro coetanei di paesi diversi (es:Uganda) e perfino partecipare alle comunicazioni interattive insegnanti-genitori. Benefici &DPELDUH OœHVSHULHQ]D GHOOœDSSUHQGLPHQWR H UHQGHUOD SL LPPHGLDWD H PHQR DVWUDWWD FRQ OœXWLOL]]R GHOOD tecnologia Riferimenti http://www.edweek.org/ew/articles/2011/03/17/25ileap.h30.html?tkn=RXYFYQXIuN8um%2BhdbRH7t4LjAv TZX5lvWw6C&intc=es
La Lavagna Interattiva Multimediale in classe: nuovi percorsi didattici La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) VYROJH XQ UXROR FKLDYH SHU OÂśLQQRYD]LRQH GHOOD GLGDWWLFD FRQVHQWH GL integrare le 7HFQRORJLH GHOOÂś,QIRUPD]LRQH H GHOOD &RPXQLFD]LRQH QHOOD GLGDWWLFD LQ FODVVH e in modo trasversale alle diverse discipline. Il progetto Scuola Digitale - Lavagna QDVFH SHU VYLOXSSDUH H SRWHQ]LDUH OÂśLQQRYD]LRQH GLGDWWLFD DWWUDYHUVR OÂśXVR delle tecnologie informatiche. A tal fine, si prefigge di dotare le scuole con Lavagne Interattive Multimediali per la didattica in classe. Introdurre una lavagna interattiva in aula equivale ad "aprire" la classe al digitale: non sono piĂš infatti gli allievi ad essere "portati" in sala per la classica "ora di informatica", ma è il multimediale ad entrare in classe. La classe diventa, in modo nuovo, un ambiente di apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo. Mantenendo il classico paradigma centrato sulla lavagna H XWLOL]]DQGR PHWRGL WUDGL]LRQDOL GÂśLQVHJQDPHQWR come la lezione frontale, il docente potenzia, con la multLPHGLDOLWj H OD SRVVLELOLWj GÂśXWLOL]]DUH VRIWZDUH GLGDWWLFR LQ modo condiviso, la propria attivitĂ ; facilita la spiegazione dei processi, la descrizione di situazioni e ambienti, OÂśDQDOLVL GL WHVWL 7XWWR FLz FRQVHQWHQGR XQD YLVXDOL]]D]LRQH GLUHWWD H FRQGLYLVD GHOOÂśRJJHWWR VX FXL q FRQYRJOLDWD WXWWD OÂśDWWHQ]LRQH GHJOL DOOLHYL DYHQGR DOWUHVu FRQWHVWXDOPHQWH OD SRVVLELOLWj GL VDOYDUH L SHUFRUVL GLGDWWLFL SURSRVWL per successivi utilizzi o per la distribuzione agli studenti (inclusi quelli assenti). Oltre che per la didattica frontale, la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo interattivo/dimostrativo, cooperativo, costruttivo, per condurre dunque attivitĂ collaborative e laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e la ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti. La LIM nella didattica della matematica può supportare attivitĂ che avvicinano la disciplina alla quotidianitĂ
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Progetto  DigIT@lia    degli studenti. Per raggiungere questo obiettivo, una esperienza concreta parte dalla ricerca di configurazioni geometriche nella vita reale e utilizza la LIM per ricercare fonti iconografiche, lavorare su testi e software disciplinari (Geogebra) in un'ottica di collaborativa La LIM non è strumento adatto solo alla didattica delle tecnologie o delle discipline scientifiche. In una scuola secondaria di II grado italiana, la tecnologia è utilizzata per coinvolgere i ragazzi ed integrare gli studenti stranieri in attivitĂ per arricchire il lessico, e per migliorare l'organizzazione del testo. In una scuola primaria di Lastra a Signa (FI) la LIM viene sperimentata nelle attivitĂ di storytelling, ovvero nella comprensione del racconto in lingua e nella memorizzazione di vocaboli e strutture linguistiche. Nell'anno scolastico 2006/2007, a causa di un progressivo spopolamento dell'isola, alla scuola secondaria di I JUDGR GL 0DUHWWLPR LQ 6LFLOLD VL VRQR LVFULWWL VROR GXH VWXGHQWL 'DWH OH FLUFRVWDQ]H OÂś8IILFLR 6FRODVWLFR 3URYLQFLDOH avrebbe potuto JDUDQWLUH SHU OD VFXROD VROR OÂśLQVHJQDPHQWR GHOOÂśDUHD ORJLFR PDWHPDWLFD H TXHOOR GHOOD OLQJXD italiana. Il progetto Marinando (MARettimo IN Ambiente di appreNDimento Online) ha gemellato l'istituto con alcune scuole toscane e, con il supporto dell'Agenzia Nazionale per l'Autonomia Scolastica, ha realizzato una sperimentazione di didattica a distanza per le altre discipline. La sperimentazione ha fatto uso delle LIM e di un sistema di videoconferenza. In un liceo scientifico di Lentini (Siracusa) la LIM è integrata in un modello di blended learning: affronta OÂśLQVHJQDPHQWR GHOOD letteratura inglese con un approccio graduale ai testi e risponde all'esigenza di modulare una personalizzazione dei percorsi di studio. I contesti di maggiore diffusione della lavagna nel mondo risultano Stati Uniti, Canada e Regno Unito; a questi paesi si aggiunge il Messico, che negli ultimi anni ha assistito all'adozione diffusa della lavagna digitale, grazie ad un intervento di politica educativa tradottosi in ingenti investimenti sulla tecnologia. Negli Stati Uniti è stato promosso nel 2004 il National Education Technology Plan, un piano specifico per O LQWURGX]LRQH GHOOÂś,&7 QHOOH VFXROH VWDWXQLWHQVL 1HO Regno Unito, l'introduzione delle LIM è il risultato di un circolo virtuoso che si è innescato tra la fine degli anni '90 e il 2000 e che è stato finalizzato ad una progressiva innovazione delle infrastrutture tecnologiche delle scuole. In questo quadro si inseriscono anche alcuni piani di investimento che sono stati intrapresi tra il 2003 e il 2004 dal Dipartimento dell'Educazione, e che hanno previsto lo stanziamento di circa 50 milioni di sterline per l'acquisto di lavagne digitali. In Messico, la diffusione delle LIM ha registrato un incremento quando, nel 2003, la SecretarĂa de EducaciĂłn PĂşblica ha incluso questa tecnologia nel progetto Enciclomedia /ÂśLQL]LDWLYD GHGLFDWD DOOD GLIIXVLRQH GL FRQWHQXWL GLJLWDOL SHU OH VFXROH PHVVLFDQH KD favorito, con uno stanziamento pari a 1,8 miliardi di dollari, la distribuzione di dotazioni tecnologiche per la didattica multimediale in aula. Gli insegnanti sono stati coinvolti in attivitĂ di formazione coordinate da equipe di esperti della didattica disciplinare provenienti dal mondo accademico. Benefici Contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietĂ di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc) nella didattica. &RVWUXLUH XQ DPELHQWH GL DSSUHQGLPHQWR DGHJXDWR DOOD VRFLHWj GHOOÂśLQIRUPD]LRQH H GHOla conoscenza. Sviluppare una didattica centrata sullo studente e sui suoi bisogni. Accrescere il livello di attenzione, la motivazione, il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti. Riferimenti MIUR
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Progetto  DigIT@lia   Â
La casa di Cliccolo
Cliccolo è uQD SRVWD]LRQH LQIRUPDWL]]DWD GLVHJQDWD SHU VFRSL GLGDWWLFL UHDOL]]DWD GDOOœD]LHQGD WRULQHVH UniDida S.r.l. Per dimensioni e decorazioni, nella configurazione standard è principalmente adatta all'uso da SDUWH GL EDPELQL GDL DL DQQL /D ³&DVD GL &OLFFROR´ q LQYHFH XQ YHUR H SURSULR FHQWUR IRUPDWLYR multimediale che si serve proprio di questo strumento per migliorare le tecniche di insegnamento ed apprendimento. Create nel 2010, al momento ne esistono 2 in Italia, entrambe ubicate a Torino e focalizzate VXOOœLQVHJQDPHQWR GHOOœLQJOHVH DL EDPELQL GHOOH VFXROH GHOOœLQIDQ]LD H SULPDULD LQ RUDULR H[WUDscolastico, sabato e domenica compresi. Cliccolo si configura come un vero e proprio banco scolastico informatizzato equipaggiato con uno schermo di ultima generazione, che consente di interagire con la macchina attraverso una penna emulando la scrittura su un quaderno (Interactive Pen Display). Questo banco interattivo accompagna lo studente nel percorso didattico con immagini animate e sequenze audio, consentendogli di interagire con un docente virtuale, spesso un disegno animato, toccando oggetti sullo schermo, spostandoli o scrivendo. L'uso del microfono completa le modalità di interazione con la possibilità di sincronizzare l'avanzamento della lezione con le risposte pronunciate dallo studente. Benefici Ha lo scopo di invertire un paradigma frequentemente utilizzato per proporre l'uso dell'informatica all'interno degli istituti scolastici: non si tratta infatti di uno strumento per insegnare l'informatica, ma di un modo di utilizzare l'informatica per insegnare ogni altra disciplina. Riferimenti www.cliccolo.it, http://www.giovanigenitori.it/baby-friendly/corsi/imparare-con-cliccolo
Google Scholar: tecnologie per la ricerca nella letteratura accademica Il servizio gratuito fornito da Google (ancora in versione beta) si pone come uno strumento per la ricerca di informazioni nella letWHUDWXUD DFFDGHPLFD PRQGLDOH HOHQFDQGR JOL DUWLFROL YDOXWDQGR LO WHVWR OÂśDXWRUH OD SXEEOLFD]LRQH LQ FXL q ULSRUWDWR OÂśDUWLFROR H LO QXPHUR GL YROWH LQ FXL LO GRFXPHQWR YLHQH FLWDWR LQ DOWUL WHVWL accademici. Il servizio si rivolge anche: 1. agli Editori affinchĂŠ pubblichino i propri contenuti al fine di avere visibilitĂ mondiale ma si offre anche alle case editrice accademiche come uno strumento di catalogazione. 2. ai Bibliotecari per aiutare gli iscritti a reperire le risorse nelle biblioteche siano esse elettroniche o cartacee. Si pone come alternativa gratuita e multilingue ad altri servizi come www.sciverse.com
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Progetto DigIT@lia Benefici Per gli studenti è possibile effettuare ricerche su scala mondiale di contenuti di carattere accademico disponendo immediatamente nella ricerca dei riferimenti, numero di citazioni, collegamenti al contenuto in formato elettronico se disponibile. Riferimenti http://scholar.google.it http://www.info.sciverse.com/scopus/
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Progetto DigIT@lia 3. 3 Cont en ut i Accanto alle sperimentazioni portate avanti nelle scXROH FRQ O¶RELHWWLYR GL UHQGHUH VHPSUH SL LQWHUDWWLYR l'apprendimento, si riscontra un incremento di iniziative di digitalizzazione di contenuti e di informazioni precedentemente fruite dagli studenti in formato cartaceo: un esempio di questi interventi è lo sviluppo e il diffondersi dei musei virtuali. La digitalizzazione ha la finalità di modificare significativamente la fruizione trasformando i contenuti classici e statici in una e vera esperienza multidimensionale, passando dalla staticità alla mobilità culturale attraverso piattaforme dinamiche, favorendo così il dialogo e la condivisione ("il museo virtuale diviene così un acceleratore culturale attraverso il quale si ha la possibilità di DSSUHQGHUH FRQRVFHQ]D H FXOWXUD LQ FRQWHVWL GHO WXWWR ³DFFHOHUDti´ *OL LQWHUYHQWL SHU UHQGHUH LQWHUDWWLYD OD IUXL]LRQH VRQR RJJL LQ FRUVR XQ SR¶ VX WXWWL L FRQWHQXWL GD TXHOOL "tipicamente" scolastici a quelli più di apprendimento sensoriale per i bambini delle scuole dell'infanzia). Di seguito alcune esperienze significative.
Esperienze di biodiversità in rete Il progetto mira a sensibilizzare i giovani alla protezione dell'ecosistema attraverso strumenti multimediali per gli studenti delle scuole elementari e medie italiane. ( VWDWR GHQRPLQDWR ³(VSHULHQ]H GL ELRGLYHUVLWj LQ UHWH´ HG q LO QXRYR SURJHWWR FKH LO ::) LQ SDUWQHUVKLS con Oracle Education Foundation indirizza agli studenti delle scuole elementari e medie italiane con l'obiettivo di sensibilizzarli nei confronti della biodiversità e far capire loro l¶LPSRUWDQ]D GHOOD SURWH]LRQH GHOO¶HFRVLVWHPD Alla base dell'iniziativa didattica una serie di percorsi di studio e un lavoro di gruppo attraverso il quale insegnanti e studenti entreranno nel vivo delle proposte educative di WWF per fare esperienza sulla biodiversità. Tutti i lavori, che riguarderanno la visione giovanile di tutte quelle forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati, andranno realizzati e condivisi tramite la piattaforma tecnologica per le scuole ThinkQuest messa a disposizione da Oracle Education Foundation. Durante la programmazione, i ragazzi potranno prendere spunto dai programmi scientifico-educativi proposti da Wwf per osservare la biodiversità in tutte le sue sfaccettature, studiarla anche attraverso censimenti e rilievi di vegetazione, ricrearla in giardini, orti, balconi, fioriere, a scuola o a casa, o addirittura metterla in scena con rappresentazioni, video, poesie, cartelloni e disegni. /¶HVSHULHQ]D FRQGRWWD YHUUj VXFFHVVLYDPHQWH UDFFRQWDWD VX 7KLQN4XHVt, la comunità online protetta che ospita oltre 548 mila insegnanti e studenti di tutto il mondo, in modo che i ragazzi attraverso lavori completi di immagini, disegni, testi e contenuti multimediali, possano condividere le proprie esperienze e suggerire soluzioni per uno sviluppo ecosostenibile della propria comunità confrontandole con le proposte provenienti da ragazzi di altre nazioni. Benefici 6WLPRODUH O¶DSSUHQGLPHQWR H OD FUHDWLYLWj DWWUDYHUVR JOL VWUXPHQWL PXOWLPHGLDOL Riferimenti WWF in partnership con Oracle Progetto 150DIGIT - L'Italia delle scuole
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Progetto  DigIT@lia    ³ ',*,7 ¹ /œ,WDOLD GHOOH VFXROH´ q XQ SURJHWWR FKH DIILDQFD ³(VSHULHQ]D ,WDOLD´ FRQ OœRELHWWLYR GL raccogliere le storie dei diversi territori italiani e di farle dialogare con il racconto istituzionale dei promotori e degli organizzatori degli eventi torinesi. (Esperienza Italia: a Torino da marzo a novembre 2011 mostre e DYYHQLPHQWL FXOWXUDOL FKH UDFFRQWDQR Oœ,WDOLD GL RJJL OD VXD VWRULD OD VXD PHPRULD H OH sue prospettive future). Il progetto si rivolge in particolare alle scuole, ma è aperto anche ad altre realtà , associazioni, enti, singoli visitatori, che abbiano voglia di raccontare le tante storie dei territori italiani, tanto ricchi di risorse perchÊ tanto diversi per storia, cultura e vissuto. "150DIGIT" consente di creare nuovi contenuti e interagire con le mostre. In un innovativo ambiente di comunicazione online a cui si accede dalla sezione "Visita" tutti i partecipanti possono fruire dei contenuti SURSRVWL GDJOL HYHQWL GL ³(VSHULHQ]D ,WDOLD´ YHGHUH OH RSHUH HVSRVWH DFFHGHUH D PDWHULDOL PXOWLPHGLDOL raccogliere spunti didattici e di approfondimento. Soprattutto possono collaborare con la produzione di materiali originali che andranno ad arricchire la proposta 'ufficiale' delle mostre. I giovani in particolare, servendosi dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie, possono realizzare racconti in grado di dare un contributo fondamentale alla progettazione del futuro del nostro Paese. Uno specifico ambiente di formazione alla scrittura digitale D-Writing accompagna insegnanti e studenti nella creazione dei loro racconti (testi scritti, video, immagini, registrazioni audio, etc.). "150DIGIT" è uno spazio di supporto alla visita, per le scuole ma non solo: - Prima di visitare le mostre, si può progettare online il percorso di visita, esprimendo preferenze e taggando i contenuti ai quali s'intende dare maggiore attenzione - Durante la visita vera e propria, mostrando accanto alle opere esposte i contenuti prodotti dai vari territori italiani, senza sostituirsi al momento della meraviglia e del fascino che solo le mostre e la creatività degli allestitori e degli esperti possono offrire. Nel caso della mostra Fare gli Italiani un apposito dispositivo permette di 'catturare' immagini da portare a casa - Tornati a casa, la visita continua... Si possono aggiungere nuovi contenuti e sarà possibile rivedere il percorso fatto attraverso un videoclip delle sequenze 'catturate' durante la visita. Il video può essere rielaborato in modo personale e condiviso con gli altri visitatori che partecipano al progetto Benefici Raccontare i territori italiani approfondendo le tematiche GHOOH PRVWUH GL ³(VSHULHQ]D ,WDOLD´ VHFRQGR visioni ed esperienze personali da affiancare alle proposte istituzionali. Sostenere lœimpegno degli insegnanti ed in particolare degli studenti capaci come nessun altro di vedere la realtà in maniera diversa, forti dei loro sensori generazionali. Valorizzare l'uso dei nuovi linguaggi FRQ XQœDWWHQ]LRQH VWUDWHJLFD DOOœXVR GHJOL VWUXPHQWL GLJLWDOL GD SDUWH dei giovani, per osservare e interpretare il loro e il nostro mondo. Dare la massima centralità ai contenuti SHU VRVWHQHUH OœLQQRYD]LRQH GHJOL DPELHQWL GL IRUPD]LRQH FRQ SDUWLFRODUH DWWHQ]LRQH DOOœXVR GHOOH QXRYH WHFQRORJLH QHOOH FODVVL OH VXSHUILFL LQWHUDWWLYH FRPH OD /DYDJQD Interattiva Multimediale (LIM) e i dispositivi di uso quotidiano come i cellulari di ultima generazione). Riferimenti "150 DIGIT - L'Italia delle scuole" è un'iniziativa del Comitato Italia 150, ideata da Luca Toschi con il Laboratorio di Strategie della Comunicazione (CSL) dell'Università di Firenze, sviluppata da ANSAS (ex-
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Progetto  DigIT@lia    Indire), dal Virtual Reality & Multi Media Park (VRMMP), dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca sul Multimedia e l'Audiovisivo (CIRMA), e promossa dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) che lo ha inserito fra le azioni di innovazione nell'area della formazione e della didattica
Musei virtuali 086(2 '(//œ,5$4 Il Museo Virtuale permette la visita da remoto dei principali reperti del paese. Il museo non si sovrappone a quello reale di Baghdad, ma si presenta come una selezione delle opere piu' significative del territorio iracheno e della sua civiltà e comprende inoltre alcuni manufatti custoditi nei diversi musei di tutto il mondo e visibili solo girando nei cinque continenti. Il Museo raccoglie complessivamente 70 reperti dei quali 40 con ricostruzioni 3D. Un percorso che tecnologicamente si articola in 40 modelli tridimensionali, 22 filmati (videoclip di tre minuti l'uno circa) e 20 siti archeologici (carte geopolitiche interattive che consentono di aprire planimetrie, ricostruzioni e tavole cronologiche). Un patrimonio esplorabile in sei ore e in tre lingue: italiano, inglese e arabo. Operativamente sono otto le sale da vedere, ciascuna corrisponde ad una fase storica: preistorica, sumerica, accadico-neosumerica, babilonese, assira, achemenide-seleucide, partico-sasanide e islamica. La peculiarità del portale è la sua struttura completamente multimediale: a differenza dei siti del Metropolitan, del British Museum e del Louvre, che rimangono contenitori statici e cristallizzati di immagini, LO PXVHR GHOOœ,5$4 q XQ OXRJR GRYH O XWHQWH LQWHUDJLVFH YHUDPHQWH SURWDJRQLVWD GL SHUFRUVL GLQDPLFL 3HU esempio, in un museo reale, dell'oggetto d'arte in mostra si ha pressochÊ una percezione frontale e quindi limitata. Sono presenti ricostruzioni in 3D che non solo consentono di girare intorno all'opera cogliendone la volumetria e i dettagli, ma anche di entrarci dentro. Ogni ambiente si presenta con un allestimento diverso ed ospita manufatti con tre livelli di approfondimento: una 'scheda' illustra il contesto cronologico e culturale a cui appartiene l'oggetto, ed è corredata da un testo descrittivo scientifico; la voce 'explora' consente di seguire la ricostruzione 3D dell'oggetto realizzata fedelmente grazie a sofisticate tecnologie in laser scanner per realtà virtuali; infine, alcuni reperti sono spiegati da un filmato di non piÚ di tre minuti, che racconta una vicenda storica, un ritrovamento o una tecnica artigianale antica.
MUSEO DEGLI UFFIZI Il museo rappresenta il sito ufficiale della Galleria degli Uffizi: tramite una mappa consente una visita virtuale alle diverse sale del museo, di ciascuna delle quali sono visibili diverse opere, con un breve commento. Le opere sono suddivise inoltre per nazionalità e periodo storico, ed è presente un indice alfabetico degli artisti esposti. Per facilitare la visita del museo, Google ha realizzato uno strumento alternativo al classico tour degli Uffizi: un tour virtuale della Galleria degli Uffizi di Firenze visitabile comodamente da casa, senza recarsi a Firenze. Il servizio si chiama Google Art Project e presenta ben 17 musei in tutto il mondo (gli Uffizi sono
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Progetto  DigIT@lia    OœXQLFR PXVHR LWDOLDQR SUHVHQWH Quello degli Uffizi infatti, è un vero e proprio virtual tour della celebre Galleria in grado di fornire tutte le informazioni necessarie impreziosendo il tutto con una galleria di immagini e video particolarmente esaustiva. La Galleria degli Uffizi è infatti il primo museo italiano a possedere un applicazione basata su di esso e VXOOH RSHUH GœDUWH FKH YHQJRQR PRVWUDWH D PLJOLDLD GL SHUVRQH RJQL JLRUQR LO VRIWZDUH PHWWH D GLVSRVL]LRQH GHOOœXWHQWH WXWWL JOL VWUXPHQWL QHFHssari per intraprendere la visita in maniera approfondita (dando per HVHPSLR OœRSSRUWXQLWj GL DYHUH DVVRFLDWR DG RJQL RSHUD GœDUWH OD SURSULD GHVFUL]LRQH Le opere visitabili sono piÚ di 1000, ad altissima risoluzione per osservare anche particolari difficilmente visibili ad occhio nudo. A disposizione del visitatore ci sono le mappe dei musei, storie e didascalie, possibilità di crearsi gallerie personali: insomma, tutta una serie di funzionalità e servizi a disposizione del navigatore. Il tutto può esser XWLOH SHU IDUVL XQœLGHD GL FRVD DVSHWWDUVL GD XQ PXVHR FRVD VL YXROH approfondire o scartare da una Galleria. La mappa interattiva infatti indica il nome delle sale e dove sono allocate mentre le immagini delle opere posseggono tutte le informazioni utili, dalla descrizione alla sala di appartenenza, passando per immagini e video dedicati.
MUSEI CAPITOLINI Il tour virtuale dei Musei Capitolini completamente interattivo e multimediale è sviluppato con la tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva ed è realizzato mediante sofisticate tecniche di elaborazione e montaggio fotografico. ,O WRXU SHUPHWWH OD YLVLWD GHO PXVHR HIIHWWXDQGR XQD SDVVHJJLDWD YLUWXDOH PXRYHQGRVL DOOœLQWHUQR GHJOL ambienti. Grazie al movimento del mouse è possibile ruotare a 360°, versR OœDOWR H YHUVR LO EDVVR H zoomare fino ad avvicinarsi ai diversi elementi presenti nelle sale: sculture, quadri, dettagli architettonici, rivestimenti, soffitti e pavimenti. In totale sono 45 gli ambienti censiti per 71 hot spot (punti di vista) differenti. In ogni sala si accede ad una VH]LRQH PXOWLPHGLD FRQWHQHQWH OD JDOOHULD IRWRJUDILFD OœDXGLR JXLGD H LO YLGHR GHVFULWWLYR GHOOœDPELHQWH 3HU PXRYHUVL DOOœLQWHUQR GHO 0XVHR q SRVVLELOH XWLOL]]DUH OH PDSSH LQWHUDWWLYH FKH ORFDOL]]DQR JOL KRW VSRW Benefici La ricostruzione in alta tecnologia (3D o realtà virtuale) offre un approccio e un apprendimento interattivo, sonoro, visivo alle opere. La strutturazione dei musei permette a molte persone che non possono recarsi LQ ORFR GL YHGHUH OH RSHUH GœDUWH questi musei virtuali e i tour permettono allo studente di osservare SDUWLFRODUL GL XQœRSHUD FKH XQ OLEUR QRQ SXz IDUH HPHUJHUH OD FRQVXOWD]LRQH SHUPHWWH TXLQGL DJOL VWXGHQWL GL ³WRFFDUH´ FRQ HVSHULHQ]H PXOWLPHGLDOL L FRQWHQXWL GHJOL VWXGL FKH VWDQQR SRUWato avanti) Riferimenti (alcuni esempi) Nome Museo
Ubicazione
Casa Buonarroti
Firenze
Galleria Borghese
Roma
*DOOHULD &LYLFD GÂś$UWH 0RGHUQD H &RQWHPSRUDQHD
Torino
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Progetto  DigIT@lia    Galleria degli Uffizi
Firenze
Galleria Estense
Modena
*DOOHULD 1D]LRQDOH GÂś$UWH $QWLFD GL 3DOD]]R %DUEHULQL
Roma
*DOOHULD 1D]LRQDOH GÂś$UWH $QWLFD GL 3DOD]]R &RUVLQL
Roma
Musei Capitolini
Roma
Musei Vaticani
Roma - CittĂ del Vaticano
Pinacoteca di Brera
Milano
The State Hermitage Museum
S. Pietroburgo
Bauhaus-Archiv Museum fĂźr Gestaltung
Berlino
Centre Pompidou
Parigi
MusĂŠe du Louvre
Parigi
Museo del Prado
Madrid
Jolly Learning: imparare giocando Jolly Learning è un portale di formazione dedicato ai bambini delle scuole elementari attraverso il quale sono veicolati dei contenuti formativi con una particolare focalizzazione sugli aspetti legati alla fonetica. ,O SRUWDOH q QDWR QHO FRQWHVWXDOPHQWH DOOD VWHVXUD D ILQL GL ULFHUFD VFLHQWLILFD GHO ³7KH 3Konics +DQGERRN´ XQ PDQXDOH LQ FXL VRQR UDFFROWH OH HVSHULHQ]H SL VLJQLILFDWLYH H OD FRQRVFHQ]D DFTXLVLWD LQVHJQDQGR IRQHWLFD DOOœLQWHUQR GHOOH VFXROH 3DUDOOHODPHQWH DOOD VWHVXUD GHO PDQXDOH q VWDWR FUHDWR XQ programma (Jolly Phonix e Jolly Grammar) attraverso il quale fosse possibile apprendere la fonetica in modo divertente e soprattutto utilizzabile con una popolazione di bambini di età inferiore (circa 4 anni). Benefici -ROO\ /HDUQLQJ FRQVHQWH GL WHVWDUH XQœHVSHULHQ]D GL DSSUHQGLPHQWR QXRYD GLYHUWHnte e basata sul coinvolgimento sfruttando la capacità dei bambini di memorizzare e apprendere rapidamente contenuti IRUPDWLYL DWWUDYHUVR OœXVR GHOOD IRQHWLFD Società di riferimento http://www.jollylearning.co.uk
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Learnenglishkids.britishcouncil.org e Anglomaniacy.pl
I due print screen sopra riportati non rappresentano che due esempi tra i tanti siti internet espressamente GHGLFDWL DL EDPELQL LPSHJQDWL QHOOœ LPSDUDUH OœLQJOHVH FRPH VHFRQGD Oingua, offrendo supporto anche ai loro genitori e ai loro insegnanti. Sia il sito inglese che quello polacco sono organizzati in modo da rendere disponibili diversi giochi a sfondo linguistico, canzoni, esercizi di listening, cartoni animati in formato flash, presentazioni e worksheet, tutti creati e sviluppati da professori e professionisti della formazione, consultabili online gratuitamente, aiutando il ragazzo nel suo processo di apprendimento della lingua inglese. Il sito polacco anglomaniacy.pl oltre a presentare, ad esempio, sezioni specifiche legate al lessico e alla grammatica riporta diversi link ad altri siti della stessa tipologia (es. numerosi collegamenti a dizionari on line e web page di giochi didattici): questo a sottolineare ancora una volta la totale gratuità del servizio e OœRWWLFD FROODERUDWLYD GL TXHVWH LQL]LDWLYH Oltre alle varie sezioni alle quali i ragazzi possono accedere esercitandosi nel miglioramento del proprio inglese, coniugando apprendimento e divertimento, è possibile trovare anche aree dedicate, rivolte ai genitori dei ragazzi, che possono in questo modo supportare al meglio i propri figli nello studio della lingua, indirizzandoli e scegliendo i contenuti ritenuti piÚ adatti, e agli insegnanti, che possono utilizzare gli strumenti descritti direttamente in aula come materiale didattico per le proprie lezioni. Benefici 3RVVLELOLWj SHU L UDJD]]L GL XVXIUXLUH GL XWLOL VWUXPHQWL D VXSSRUWR GHOOR VWXGLR GHOOœLQJOHVH FKH DWWUDYHUVR GL essi potrà avvenire in maniera piÚ interattiva e stimolante rispetto alle modalità di studio canoniche. Coinvolgimento di genitori e insegnanti nel coadiuvare i ragazzi nello studio. Riferimenti http://learnenglishkids.britishcouncil.org/en/ http://www.anglomaniacy.pl/
3. 4 S oc ia l Le prime piattaforme di e-learning sviluppate negli anni passati avevano il vantaggio di sfruttare la flessibilitĂ nella fruizione e di annullare le distanze logistiche. Tuttavia, presentando esperienze d'apprendimento molto simili a quella "classica", risultavano estremamente limitate le esperienze di interattivĂ , di confronto e di scambio tra studenti. $O ILQH GL IDYRULUH OÂśDSSUHQGLPHQWR LQIRUPDOH H SURPXRYHUH SURFHVsi di costruzione e condivisione delle conoscenze, nell'ultimo periodo stanno sviluppandosi anche nel mondo della formazione sperimentazioni di strumenti di "social networking" dinamici di condivisione di risorse: sono diverse le esperienze dove gli studenti europei si confrontano su temi, mettendo a fattor comune le proprie riflessioni e creando anche veri e propri gemellaggi fra le scuole.
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Progetto  DigIT@lia    Informatici Senza Frontiere ¹ Progetto Bambini al pc ,O SURJHWWR ³%DPELQL DO SF´ q VWDWR DYYLDWR FRQ OœRELHWWLYR GL URPSHUH OœLVRODPHQWR D FXL VRQR FRVWUHWWL L EDPELQL GHL UHSDUWL GL OXQJD GHJHQ]D RVSHGDOLHUD WUDPLWH OœXVR DELOLWDQWH GHOOD WHFQRORJLD /D SULPD LQL]LDWLYD VL q VYROWD DOOœLQWHUQR GHOOD VH]LRQH 3HGLDWULD GHOOœ2VSHGDOH GL %UHVFLD FRQ OœLQVWDOOD]LRQH GL SF FROOHJDWL DG XQD UHWH ZLUHOHVV /œDFFHVVR DG ,QWHUQHW FRQVHQWH DL SLFFROL SD]LHQWL GL JLRFDUH SDUODUH FRQ IDPLOLDUL HG DPLFL DO GL IXRUL GHOOœRVSHGDOH WUDPLWH 6N\SH H ULPDQHUH FROOHJDWL FRQ LO PRQGR Informatici Senza Frontiere sta valutando la possibilità di rendere disponibili programmi di e-learning per mantenere i bambini in contatto con la loro scuola. ,O SURJHWWR ³%DPELQL DO SF´ VRVWHQXWR DQFKH GDOOH GRQD]LRQL GL )XMLWVX 6LHPHQV =XULFK $VVLFXUD]LRQL H +LO/LJKW q VWDWR UHSOLFDWR SUHVVR Oœ2spedale Burlo Garofalo di Trieste. Benefici Socializzazione online dei piccoli e dei giovani costretti a lunghe degenze Riferimenti Fonte: Corriere della Sera www.informaticisenzafrontiere.org
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eTwinning: una classe grande quanto l'Europa eTwinning è un luogo di scambio virtuale che ha messo in contatto - senza soggiorni all'estero e lezioni obbligatorie - quasi 11.600 scuole e migliaia di insegnanti dell'Ue, permettendo di confrontarsi su specifici SLDQL HGXFDWLYL DWWUDYHUVR OD GLGDWWLFD H OœDSSUendimento. Lanciato dalla Commissione europea nel gennaio 2005, nell'ambito del programma eLearning, eTwinning nasce come progetto di eurogemellaggio on line e gradualmente è cresciuto e si è alimentato sul portale dove scuole, insegnanti e dirigenti scolastici dei paesi europei si trovano per raccontare esperienze didattiche, proporre iniziative comuni, creare una rete di lavoro interculturale. Già un anno dopo il lancio effettivo, il portale eTwinning ha riscosso successo in tutta Europa e soprattutto in Italia dove si contano circa 1.600 scuole (elementari, medie e superiori), registrate nel portale ufficiale e 1.460 docenti coinvolti nelle varie attività di partnership avviate con altri istituti europei. Il sistema è semplice da usare e facilmente accessibile: sul sito c'è una mappa che consente di trovare tutte le scuole interessate a un gemellaggio ed è possibile prendere contatti anche cercando informazioni sul tipo di progetto. Solo in Polonia, tra le ultime nazioni a iscriversi, in pochi mesi le scuole registrate hanno raggiunto quota 1.277; in Francia sono 1.137 gli istituti registrati, in Germania 742, ma in assoluto i piÚ entusiasti sono stati gli spagnoli, con 1.523 scuole coinvolte. Tra le iniziative premiate, per ciò che riguarda la fascia d'età tra i tredici e i diciannove anni, due sono state proposte da istituti italiani. La prima nell'ambito dell'innovazione pedagogica ha visto protagoniste due scuole: un liceo francese e un liceo italiano che hanno realizzato il primo Club della Filosofia under 18 su internet, con l'obiettivo di promuovere uno spirito di riflessione e il confronto sulle diversità culturali. Il progetto ha incluso una videoconferenza, degli spazi di lavoro on-line settimanali e un'area di risorse digitali. E come lingua di scambio, per gli studenti italiani e per quelli delle altre scuole partner in Ungheria, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, è stato scelto il francese. L'altra iniziativa premiata è stata quella legata al tema delle risorse digitali, relativamente al misterioso fenomeno dei cerchi nel grano. Tre scuole, un istituto belga, un istituto italiano e uno greco hanno usato un free software per sviluppare e creare dei materiali, destinati all'apprendimento della matematica e di altre materie scientifiche. I materiali hanno fornito agli studenti un ruolo piÚ attivo nell'apprendimento, e gli insegnanti hanno usato le reti scolastiche per condividere le esperienze e discutere gli aspetti didattici. Benefici Possibilità si collaborazione tra istituti scolastici ed enti formativi su scala europea, mitigando di fatto il problema delle distanze geografiche Riferimenti Fonte: Corriere della Sera Social-network scolastico: la diffusione della peer education La peer education è una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status; un LQWHUYHQWR FKH PHWWH LQ PRWR XQ SURFHVVR GL FRPXQLFD]LRQH JOREDOH FDUDWWHUL]]DWR GD XQœHVSHULHQ]D profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti
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Progetto  DigIT@lia    transferali intensi. L'educazione fra pari è il processo grazie al quale dei giovani, istruiti e motivati, intraprendono lungo un periodo di tempo attività educative, informali o organizzate, con i loro pari (i propri simili per età , background e interessi), al fine di sviluppare il loro sapere, modi di fare, credenze e abilità e per renderli responsabili e proteggere la propria salute. L'educazione fra pari ha luogo in piccoli gruppi o con un contatto individuale e in molteplici posti: in scuole e università , circoli, chiese, luoghi di lavoro, sulla strada o in un rifugio o dove i giovani si incontrano. Benefici Essere educatori coetanei permette di accedere allo stesso linguaggio e agli stessi valori e comportamenti adottati dai compagni. I mezzi della "trasmissione" possono essere diversi quali attività ludico-espressive, circle-time, giochi relazionali, etc... La pratica è particolarmente sviluppata nei paesi anglosassoni con programmi ad hoc che mirano prima di tutto all'educazione alla salute e alla prevenzione di situazioni di disagio, in questi ultimi anni si sta affermando anche nel resto dei paesi occidentali. La peer education è attualmente considerata una delle metodologie piÚ efficaci DOOœLQWHUQR GHOOH VWUDWHJLH GL SUHYHQ]LRQH GL FRPSRUWDPHQWL D ULVFKLR WUD L JLRYDQL TXDVL WXWWD OD ELEOLRJUDILD q ULIHULWD SULQFLSDOPHQWH D LQWHUYHQWL DOOœLQWHUQR GL FRQWHVWL VFRODVWLFL Negli Stati Uniti sono documentati fin dagli anni Ottanta innumerevoli progetti di prevenzione ed educazione VDQLWDULD FKH XWLOL]]DQR OœHGXFD]LRQH WUD SDUL In Europa il principale riferimento è (XURSHHU LO 3URJHWWR (XURSHR VXOOœHGXFD]LRQH WUD SDUL volto alla SUHYHQ]LRQH GHOOœ$,'6 WUD JOL DGROHVFHQWL LQ DPELWR VFRODVWLFo ed extrascolastico. In Francia GD YHQWœDQQL VL sono avviate a livello locale e sperimentale iniziative di prevenzione sanitaria e promozione del benessere D IDYRUH GHJOL DGROHVFHQWL FKH KDQQR DQFKH FRPH ULIHULPHQWR OœHVSHULHQ]D FDQDGHVH VLQWHWL]]DWD QHL SULQFLSL GHOOD &DUWD GL 2WWDZD OD TXDOH VRWWROLQHD OœLPSRUWDQ]D GL FRQIHULUH DL JLRYDQL JOL VWUXPHQWL SHU assicurare loro un maggiore controllo sulla propria salute. In Italia negli ultimi dieci anni sono progressivamente aumentate le esperienze che utilizzano questo modello nel lavoro con i giovani: in particolare, oltre al progetto nazionale avviato nel 1999/2000 dal Ministero della Pubblica Istruzione negli istituti medi di 20 province, si ricordano le esperienze, ampiamente documentate in pubblicazioni e convegni, condotte nelle Aziende Sanitarie di Bologna, nella provincia di Varese e nei territori di Verbania H GHOOD SURYLQFLD GL &XQHR ,Q SDUWLFRODUH SHU TXDQWR ULJXDUGD 9HUEDQLD Oœ$6/ GHO 9&2 KD VYLOXSSDWR QHJOL ultimi anni una grande esperienza in materia di peer education, riconosciuta a livello nazionale, fondata sulla cooperazione di una pluralità di soggetti: adolescenti, insegnanti, operatori del servizio sanitario, SURIHVVLRQLVWL YRORQWDUL OœRUJDQL]]D]LRQH GL YRORQWDULDWR &RQWRUQR 9LROD YDQta una pluriennale esperienza nella formazione di insegnanti e di peer educator e nel coordinamento degli interventi di prevenzione nelle scuole secondarie). Riferimenti http://www.peer-education.it/ http://www.provincia.torino.it/istruzione/cesedi/peer/index.htm http://www.volontariatomarche.it/giovanecittadinanza/2_CHE_COSA_E_PEER_EDUCATION.pdf http://www.asl1.liguria.it/pdf/Abstract_Peer.pdf
A scuola di Facebook: il lavoro si fa "social"
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Progetto  DigIT@lia    6L WUDWWD GL XQœLQL]LDWLYD GHGLFDWD DOOH D]LHQGH H DL SURIHVVLRQLVWL EDVDWD VXOOœRIIHUWD GL RUH GL OH]LRQH VX un totale di 500) da fruire a distanza. Le lezioni sono erogate attraverso una piattaforma open source, si tengono prevalentemente via web (attraverso videoconferenze, chat, forum) con la presenza di alcuni momenti fruibili streaming (in diretta) soprattutto nel caso di testimonianze e di esperienze aziendali. Complessivamente solo 40 ore si svolgono in spazi fisici reali. /œLQL]LDWLYD FRQVHQWH GL FRQGLYLGHUH ³SRVWDUH´ ³WDJJDUH´ ³OLQNDUH´ DJJLRUQDUH 7ZLWWHU OD SDJLQD GL Facebook, caricare un video su Youtube, gestire un blog con Wordpress basandosi su logiche di interazione 2.0. Sulla base di queste logiche, la squadra di consulenti e di formatori di Len (Learning Education Network sito http://www.lenformazione.it) ha lanciato il primo master nazionale gratuito in "Social Media Marketing". Benefici /œLQL]LDWLYD FRQVHQWH GL IUXLUH GL FRQWHQXWL IRUPDWLYL HURJDWL FRQ GLYHUVH PRGDOLWj GL LQWHUD]LRQH FKH consentono di apprendere a distanza, in modo agevole, rapido ed interattivo grazie alla possibilità di condividere le esperienze formative agite. Riferimenti Fonte: Repubblica
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Progetto  DigIT@lia    4. L E PR O PO ST E ' œ, 1 7 (5 9 (17 2 ID E NT IFI C AT E 4. 1 Im pa ri a mo le l ing ue
Come abbiamo visto nei capitoli precedenti le tecnologie consentono di metterci in comunicazione sul web con persone di qualsiasi parte del mondo, di scrivere e rispondere in tempo reale, di parlare e vederci, di condividere documenti multimediali di qualsiasi forma. Inoltre il web offre in forma gratuita e accessibile a tutti contenuti formativi di ogni genere, dai video animati per bambini su YouTube che insegnano la fonetica in modo divertente e naturale ai giochi di apprendimento animati.
La nostra proposta consiste nella realizzazione di una collaborazione tra una scuola elementare italiana e una scuola elementare straniera (in prima fase una americana o inglese) e unire le due scuole virtualmente in ambiente web studiato in logica 2.0. /D VFHOWD GL FRQFHQWUDUVL VXOOœDSSUHQGLPHnto linguistico come obiettivo di riferimento consente di identificare XQD ³GLUHWWULFH HGLWRULDOH´ GHOOœDPELHQWH YLUWXDOH ZHE VHQ]D HVFOXGHUH R OLPLWDUH D SULRUL OH WLSRORJLH GL contenuto da utilizzare per tale scopo.
La nostra proposta, oltre agli aspetti tecnici legati alla progettazione e fruizione del portale, si propone OœRELHWWLYR GL UHDOL]]DUH XQ DPELHQWH YLUWXDOH LQ FXL OœHYROX]LRQH GHL FRQWHQXWL q OLEHUD H VSRQWDQHD trasformando il processo di apprendimento in una esperienza formativa efficace, dinamica e partecipativa DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL VWUXPHQWL 5LYROJHQGRFL DG XQ SXEEOLFR JLRYDQH ULWHQLDPR RSSRUWXQR SUHVLGLDUH OR strumento al fine di garantire una coerenza dei contenuti che si traduce in una coerenza formativa. A tale scopo, è necessario definire regole e processi di presidio e governo della piattaforma gestiti direttamente da insegnanti e genitori delle scuole coinvolte.
/ÂśLQL]LDWLYD LQROWUH VWUXWWXUDWD DWWUDYHUVR XQD PXOWLFDQDOLWj GL IUXL]LRQH GD XQ ODWR VL SURSRQH OÂśRELHWWivo di VSRVWDUH OÂśDWWHQ]LRQH VXL FRQWHQXWL H QRQ VXO PH]]R LQIRUPDWLFR SHU L SL JLRYDQL H GDOOÂśDOWUR ULGXUUH LO GLJLWDO GLYLGH DWWUDYHUVR OÂśXWLOL]]R SL IUHTXHQWH GHO SRUWDOH SHU LO SXEEOLFR DGXOWR , JLRYDQL LQWURGXFHQGR TXHVWL QXRYL VWUXPHQWL DOOÂśLnterno dei propri contesti familiari, rappresentano quindi il motore per realizzare quel cambiamento oramai inevitabile imposto dalle nuove tecnologie digitali favorendo al contempo OÂśDOIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH GHL JHQLWRUL H GHOOD IDPLJOLD
In tale ambiente gli insegnanti, gli studenti e i loro famigliari potranno:
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Progetto  DigIT@lia    x
XWLOL]]DUH OH WHFQRORJLH GL &KDW SHU ULODQFLDUH LQ FKLDYH PRGHUQD LO FDUR ³DPLFR GL SHQQD´ LQ XQ ambiente protetto, sicuro e moderato da genitori e insegnanti
x
FUHDUH XQD FRPPXQLW\ GHJOL ³DPLFL GL SHQQD´ FRQ FXL FRQYHUVDUH LQ OLQJXD VFDPELDUVL RSLQLRQL H pareri
x
creare e organizzare viaggi di scambio culturale moderato da insegnanti e genitori
x
utilizzare le tecnologie Audio e Video per sperimentare conversazioni in lingua tra studenti, insegnanti e famigliari su argomenti comuni alle scuole italiane e straniere che partecipano al progetto
x
creare e pubblicare video lezioni e test di apprendimento interattivi in lingua
x
trovare un insieme selezionato di link a musica, filastrocche, video e giochi divertenti a cui gli studenti e i loro famigliari possono dedicarsi anche da casa apprendendo le lingue
x
trovare uno spazio Wiki per progettare e realizzare il primo dizionario animato dai bambini; consiste in un ambiente in cui gli studenti e gli insegnanti possono inserire disegni (animali, oggetti, etc.) e video, abbinandone la spiegazione e la pronuncia
x
FUHDUH XQR VSD]LR GL ³VFDPELR FXOWXUDOH´ LQ FXL JOL VWXGHQWL VL VFDPELDQR FXULRVLWj H LQIRUPD]LRQL sulle proprie tradizioni, festività nazionali, guide turistiche sui propri paesi, ecc.
Azioni
x
Individuazione delle scuole da coinvolgere nel progetto
x
Selezione sul web dei contenuti da mettere a disposizione sul sito
x
Realizzazione del portale in logica Web 2.0
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Progetto  DigIT@lia   Â
4. 2 Le AP P S ne ll o z ai no
La seconda proposta è rivolta alle scuole medie e superiori e nasce dalla considerazione che la semplice trasposizione di ciò che è analogico in digitale non funziona. Leggere un libro tradizionale in digitale attraverso un tablet di qualsiasi tipo non rappresenta alcun valore DJJLXQWR VH QRQ q DEELQDWR DG XQD FRPSOHWD ULYLVLWD]LRQH GHOOœHVSHULHQ]D GL DSSUHQGLPHQWR
,O SXQWR GL IRU]D GHL WDEOHW q OD FDSDFLWj GL UHQGHUH LQWHUDWWLYD GLYHUWHQWH H PXOWLVHQVRULDOH OÂśHVSHULHQ]D GL utilizzo e su questo a nostro avviso bisogna puntare.
La proposta consiste nel coinvolgere studenti, insegnanti e societĂ informatiche nel disegno, progettazione e realizzazione di apps formative da rendere disponibili su tablet.
Per ciascun modulo formativo potrĂ essere resa disponibile un apps caratterizzata da: x
percorso di apprendimento caratterizzato da obiettivi da raggiungere e superare, riprendendo OÂśHVSHULHQ]D GHL JDPH
x
utilizzo di contenuti multimediali (video, audio, musica, etc.)
x
ORJLFKH VRFLDO DWWUDYHUVR OÂśDFFHVVR alla community di studenti e insegnanti e alle sezioni di Q&A
x
crediti formativi in funzione della partecipazione alla community e al superamento degli obiettivi.
8Q HVHPSLR FRQFUHWR SRWUHEEH HVVHUH OD FUHD]LRQH GL XQÂśDSSOLFD]LRQH IRUPDWLYD VX XQ WHPD di fisica (es. la IRU]D GL JUDYLWj /ÂśDSSOLFD]LRQH DFFHVVLELOH YLD ZHE H YLD PRELOH ROWUH DOOD UDSSUHVHQWD]LRQH QR]LRQLVWLFD GHL FRQFHWWL IRUPDWLYL VXOOÂśDUJRPHQWR LQ RJJHWWR SRWUj HVVHUH LQWHJUDWD FRQ YLGHR PXOWLPHGLD HVSOLFDWLYL WHVW GL apprendimento L ULVXOWDWL SRWUHEEHUR HVVHUH LQYLDWL DOOÂśLQVHJQDQWH GL ULIHULPHQWR JHQLWRUL WRRO GL VLPXOD]LRQH HV LQVHUHQGR DOFXQL SDUDPHWUL LO WRRO VLPXOD JOL HIIHWWL GHOOD IRU]D GL JUDYLWj IRUQHQGR XQÂśHVSHULHQ]D XQLFD GL DSSUHQGLPHQWR /ÂśDSSOLFD]LRQH SRWUHEEH Dnche connettersi a facebook/twitter per la pubblicazione dei propri progressi con gli amici.
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Progetto DigIT@lia
Agli studenti e insegnanti delle scuole selezionate saranno resi disponibili tablet e specialisti di informatica che spiegheranno tutte le potenzialità dei device e parteciperanno alla definizione delle specifiche GHOO¶DSSOLFD]LRQH La realizzazione delle apps potrà avvenire attraverso un concorso a premi aperto in rete in cui società e privati potranno partecipare con le loro soluzioni (stesso principio che Zooppa utilizza nel campo pubblicitario). La giuria sarà composta dalle società informatiche che hanno partecipato al progetto e dagli alunni e insegnanti.
Azioni
x
Individuazione delle scuole e delle società informatiche che partecipano alla sperimentazione
x
,QGLYLGXD]LRQH GHL SDUWQHU ILQDQ]LDUL SHU VXSSRUWDUH O¶LQYHVWLPHQWR
x
Progettazione del concorso a premi
5. SIT O G R AF I A E B IB LIO G R AF I A www.ilsole24ore.it - nova.ilsole24ore.it www.creativecommons.org - www.creativecommons.it www.wikipedia.com - it.wikipedia.org www.repubblica.it www.corriere.it www.blogcomunicazione.it www.enterprise20.it blogsfere.it www.facebook.com www.twitter.com www.treccani.it piercesare.blogspot.com/2010/02/dal-punto-di-vista-antropologico-per.html magazine.terre.it/notizie/rubrica/10/articolo/1201/coworking-lufficio-di-tutti www.lapillola.net/sito/home.html www.7thfloor.it coworkingudine.wordpress.com
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Progetto  DigIT@lia    coworkingmilano.com smallbusinessonlinecommunity.bankofamerica.com/index.jspa www.Educationcity.com www.italia.aula365.com http://puntoeduri.indire.it/ http://www.mymathlab.com/ http://cisiweb.unito.it/Progetti/e-learning%20Scuola%20di%20dottorato/default.aspx http://www.clrn.org/fdti/ http://www.scuola-digitale.it http://www.federica.unina.it/ http://www.webbschool.org/ http://www.pianetaebook.com/2011/01/dalle-parole-ai-fatti-lipad-obbligatorio-a-scuola-5116 http://www.pianetaebook.com/2011/01/albosaggia-ebook-per-gli-alunni-delle-elementari-4724 http://www.provinz.bz.it/usp/285.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=351582 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/19/taormina-rivoluzione-in-classe-ipadal.html http://www.libero-news.it/news/485624/I_libri_vanno_in_soffitta__Bergamo_apre_all_Ipad.html http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/19/news/libri-e-penne-addio-e-ebook-3729242 http://instructionaltech.rusd.k12.ca.us/digital_textbooks.htm http://www.edweek.org/ew/articles/2011/03/17/25ileap.h30.html?tkn=RXYFYQXIuN8um%2BhdbRH7t4LjAvT ZX5lvWw6C&intc=es http://scholar.google.it http://www.info.sciverse.com/scopus/ http://www.150digit.it/ http://www.jollylearning.co.uk http://www.informaticisenzafrontiere.org http://www.peer-education.it/ http://www.provincia.torino.it/istruzione/cesedi/peer/index.htm http://www.volontariatomarche.it/giovanecittadinanza/2_CHE_COSA_E_PEER_EDUCATION.pdf http://www.asl1.liguria.it/pdf/Abstract_Peer.pdf http://www.ric.ca/blog/2008/04/definition-of-unified-communic.html Don Tapscott e Anthony D. Williams ¹ ³:LNLQRPLFV ´ Bruno Lamborghini ¹ ³/œLPSUHVD :HE´ Alessandro Prunesti ¹ ³6RFLDO PHGLD H FRPXQLFD]LRQH GL PDUNHWLQJ´ UC201-UC-intro-pub.pptx da Microsoft Technical Conference 19-21 Aprile 2011-04-21, ³5HWKLQN <RXU 1HWZRUNLQJ DQG 0RELOLW\ 6WUDWHJ\ IRU )XWXUH 6XFFHVV´ (ULF 3DXODN *DUWQHW Rick McCharles - Definition of Unified Communications, Its Features and Benefits Steve Jobs' 2005 Stanford Commencement Address Wired Italia (rivista)
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Progetto DigIT@lia
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Progetto DigIT@lia
I N F R AS T R U T T U R E D I T E L E C O M U N I C AZ I O N E
Stato corrente ed evoluzione necessaria delle infrastrutture di telecomunicazioni a supporto dello sviluppo
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Progetto DigIT@lia Indice
1 2 2.1 2.1.1 2.1.2 2.2 2.3 2.4 2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.4.4 3 3.1 3.1.1 3.1.2 3.2 3.3 3.4 4 4.1 4.2 4.3 4.3.1 4.3.2 4.3.3 4.4 4.5 5
Executive Summary Stato Corrente delle infrastrutture di Telecomunicazione in Italia Digital Divide Area Imprese Area consumer Mobile Internet Considerazioni circD O¶,QIUDVWUXWWXUD GL $FFHVVR Indicatori di qualità e trend di sviluppo BroadBand Quality Score index Networked Readiness Index Visual Networking Index (VNI) /¶,WDOLD nello scenario internazionale Aree di applicazione della Larga Banda Urbanistica Smart City - Barcellona Smart Work Center - Amsterdam Sanità Istruzione e Ricerca Tecnologia ed applicazioni innovative Evoluzione attesa per Larga Banda ed Infrastrutture di Telecomunicazione in Italia Agenda Digitale Europea 2020: sviluppo digitale Europeo Il Cloud: le applicazioni in rete La rete a supporto dei servizi Area Consumer Area Imprese Pubblica amministrazione (e-Government) Banda Ultra Larga: definizione Soluzioni tecnologiche Considerazioni e Raccomandazioni
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Progetto  DigIT@lia    Executive Summary
Nella nRVWUD 6RFLHWj LQ ,WDOLD VWLDPR DVVLVWHQGR DG XQD HYROX]LRQH GRYH OÂśDFFHVVR DOOD %DQGD /DUJD VL configura sempre piĂš come un servizio universale, alla base dello sviluppo economico, come un indicatore GHOOD TXDOLWj GHOOD YLWD H GHOOD VROLGLWj GHOOÂśHFRQRPLa proiettata verso il futuro. /R VFHQDULR FRUUHQWH GHOOD %DQGD /DUJD LQ ,WDOLD VL SXz UDSSUHVHQWDUH VHFRQGR GXH SULQFLSDOL VHJPHQWL OÂśDUHD Imprese e Consumer.
Area Imprese La Banda Larga si colloca come un elemento fondamentale per le esigenze di connettivitĂ e competitivitĂ delle aziende che oggi competono sui mercati globali. Soprattutto nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia 5RPDJQD 9HQHWR H /RPEDUGLD OD %DQGD /DUJD GL TXDOLWj HÂś VFDUVDPHQWH Giffusa. Una nota positiva: per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario migliorato. Le PMI appaiono infatti maggiormente orientate ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet (specialmente di eGovernment, ma anche per reagire alla concorrenza).
Area Consumer. 1HOOÂśDUH FRQVXPHU LO 'LJLWDO 'LYLGH RYYHUR OÂśDFFHVVR DOOD /DUJD %DQGD GL SULPD H GL VSHFLDOPHQWH VHFRQGD generazione rimane ancora un problema rilevante per una parte non trascurabile della popolazione. Si GHYRQR SHUz UHJLVWUDUH VIRU]L SHU FROPDUH DOPHQR LQ SDUWH WDOH VHSDUD]LRQH (Âś QHFHVVDULR SHUz VRWWROLQHDUH che le scelte tecnologiche volte ad aumentare la pervasivitĂ della Larga Banda nella maggior parte dei casi non si basano sulle ultime tecnologie in fibra, ma sul rame, ponendo potenzialmente le basi per un Digital Divide di ritorno rispetto alla nuova rete di accesso a Banda UltraLarga.
Scenario Evolutivo. La CommiVVLRQH (XURSHD KD GHILQLWR FRQ Oœ$JHQGD 'LJLWDOH XQ SLDQR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL XQœLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH LQ JUDGR GL DELOLWDUH QXRYH IRUPH GL FRPXQLFD]LRQH H VXSSRUWDUH OD FUHVFHQWH domanda di connettività proveniente dalle Aziende, dai Cittadini e dalla Pubblica Amministrazione. /œRELHWWLYR ODYRUDQGR VLD VXOOD GRPDQGD GL FRQQHWWLYLWj VLD VXOOœRIIHUWD GL LQIUDVWUXWWXUH GL FRPXQLFD]LRQL H VHUYL]L q JLXQJHUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ ³PHUFDWR XQLFR GLJLWDOH´ DELOLWDWR GD XQD UHWH GL DFFHVVR D %DQGD
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Progetto  DigIT@lia    UltraLarga e da applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini economici e VRFLDOL IDYRUHQGR QXRYH IRUPH GL EXVLQHVV H PLJOLRUDQGR L VHUYL]L DL FLWWDGLQL FRPH OD VDQLWj H OœLVWUX]LRQH
Si prospetta perciò con chiarezza OD QHFHVVLWj SHU Oœ,WDOLD GL SURFHGHUH FRQ UDSLGLWj DOOD UHDOL]]D]LRQH GHOOD nuova rete di accesso (NGAN) a Banda Ultra Larga basata su fibra ottica. Necessità evidente per le Imprese, per la Pubblica Amministrazione e per i Consumatori Privati.
Secondo LO %URDGEDQG 4XDOLW\ 6FRUH XQLYHUVLWj 2YLHGR H 2[IRUG Oœ,WDOLD VL FROORFD DO DJOL XOWLPL SRVWL WUD L paesi piÚ sviluppati per qualità della Banda Larga. Essendo ormai provata la correlazione diretta tra la penetrazione della Banda Larga e la crescita del PIL, è evidente la forte necessità di realizzare una rete di DFFHVVR D %DQGD 8OWUD /DUJD SHU VXSSRUWDUH LO ULODQFLR GHOOœHFRQRPLD
Figura 5 %URDGEDQG 4DOLW\ 6FRUH 8QLYHUVLWDÂś GL 2[IRUG H 2YLHGR
Le raccomandazioni, come emergono dallo studio: -Ââ&#x20AC;?
Rete NGA.
Accelerare la realizzazione della nuova rete di accesso in Fibra (NGA). -Ââ&#x20AC;?
Distretti industriali.
Elevare la prioritĂ di copertura con la NGA dei distretti industriali. -Ââ&#x20AC;?
Banda Ultra Larga.
La nuova rete fibra è la condizione di base per accogliere le raccomandazioni della commissione Europea FRQWHQXWH QHOOϫ$JHQGD ´ HG HYLWDUH FRVu XQ 'LJLWDO 'LYLGH GL ULWRUQR -Ââ&#x20AC;?
Approccio Evolutivo.
La rete creata avrĂ un lungo tempo di vita: le scelte politiche e tecnologiche devono tenerne fermamente conto. -Ââ&#x20AC;?
Sistema Paese
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Progetto  DigIT@lia    &RQVLGHUDUH OD UHWH 1*$ QRQ VROR FRPH XQ HOHPHQWR D VHÂś VWDQWH PD FRPH SDUWH HVVHQ]LDOH GHOOR VYLOXSSR del sistema paese nel suo complesso. -Ââ&#x20AC;?
Quadro normativo
Definire un quadro normativo certo e stabile, con riferimento non solo alle infrastrutture, ma anche alle DSSOLFD]LRQL FKH XWLOL]]HUDQQR OD UHWH HJ H&RPPHUFH 7HOHODYRURÂŤ
Stato Corrente delle infrastrutture di Telecomunicazione in Italia /ÂśDFFHVVR DOOD ODUJD EDQGD HYROYHUj QHFHVVDULDPHQWH XQ VHUYL]LR XQLYHUVDOH HTXLSDUDbile alle utilities e un indicatore della qualitĂ della vita. In questo paragrafo si vogliono quindi evidenziare quali sono gli indicatori GL DFFHVVR DOOÂśLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH SHU OÂśDUHD EXVLQHVV H FRQVXPHU
Digital Divide La scarsitĂ di accesso alla banda larga in Italia ha tre declinazioni: x
il digital divide totale che si registra nelle aree completamente escluse dalla larga banda (centrali non collegate in fibra ottica) o dove le centrali non erogano neanche una banda minima di 1 Mbps (cosiddetta AD6/ ³OLJKW´ FRQ YHORFLWj GL FROOHJDPHQWR GL NE
x
il digital divide di prima generazione dove il segnale offerto non supera i 7 Mbps
x
il digital divide di seconda generazione che investe chi non è servito dalla cosiddetta ADSL2+ (20 Mbps).
/œHQWLWj GHO digital divide di prima e seconda generazione è diversificata, con alcune regioni già broadband (Lazio, Liguria, Campania) o comunque con un basso tasso di digital divide (Puglia, Sicilia e Sardegna), e regioni dove invece il divario infrastrutturale penaOL]]D DPSL VHJPHQWL GL SRSROD]LRQH GDOOœXWLOL]]R GHOOD UHWH Le ragioni di questo divario sono molteplici, legate al territorio o alla scarsa domanda che non giustifica HFRQRPLFDPHQWH LQWHUYHQWL GL DGHJXDPHQWR VWUXWWXUDOH 'L VHJXLWR OœDQDOLVL SHU UHJLRQH
Figura 6: Copertura netta BB e Digital Divide (%linee), FONTE Elaborazione RIIR su dati Ministero dello SViluppo Economico Âą Infratel Italia
Nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia Romagna, 8 9HQHWR H /RPEDUGLD FÂśq VFDUVD GLVSRQLELOLWj GL EDQGD D 0ESV q PLJOLRUH LQYHFH OD FRSHUWXUD D 0ESV .
                                                           8  RIIR:  Rapporto  sull'innovazione  delle  Regioni  2010 Â
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Progetto  DigIT@lia    Questa copertura appare comunque insufficiente per le esigenze di connettività e competitività delle aziende sui mercati globali.
Area Imprese Il grafico di seguito evidenzia un divario infrastrutturale che colpisce le aree di insediamento industriale.
Figura 7:Larga banda nei distretti industriali (% linee), FONTE elaborazione RIIR su dati MISE 2000
9
Per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario confortante: le PMI appaiono pronte ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet. A dispetto della domanda non troppo elevata di banda larga da parte delle imprese (basti considerare che in Italia gli accessi broadband sono appena 13 milioni), è emerso che il 95,1% delle imprese ha dichiarato di utilizzare il computer e il 93,7% dispone di una FRQQHVVLRQH DG ,QWHUQHW /œLPSLHJR GHO FRPSXWHU FRLQYROJH quattro addetti alle imprese su dieci.
Area consumer ,Q ,WDOLD OœDFFHVVR GHL SULYDWL GDOOH DELWD]LRQL DO %URDGEDQG ULPDQH OLPLWDWR SHU FLUFD PLOLRQL GL ,WDOLDQL SHU regioni morfologiche del territorio o di economicità della copertura. Questa situazione è alleviata per circa 4 PLOLRQL GL SHUVRQH GDOOD SUHVHQ]D GHOOœDFFHVVR PRELOH R ZLUHOHVV PD QRQ VRGGLVID OH HVLJHQ]H SUHVHQWL H 10 future dei consumatori, e prima ancora dei cittadini, del territorio italiano . Ad oggi la tecnologia prevalente per accedere alla larga banda è quella di rete fissa in virtÚ della pervasività GHOOœLQIUDVWUXWWXUD LQ UDPH LO GRSSLQR WHOHIRQLFR FKH QDWD SHU OD IRQLD QHO WHPSR q VWDWD DJJLRUQDWD DOOH necessità di Internet e della trasmissione dati con interventi di adeguamento al digitale (collegamento delle centrali in fibra e dotazione delle centrali con apparati di trasmissione e distribuzione del segnale digitali). Per quanto pervasivo, tuttavia, il rame lascia privi di copertura (per mancato adeguamento delle centrali, per la presenza di vecchi apparati in multiplex o per problemi connessi alla eccessiva distanza dalle centrali) quasi 8 milioni di italiani concentrati prevalentemente nelle aree montane e rurali del PaesH OœDUFR DOSLQR
                                                           9
 Istat,  "Le  tecnologie  dell'informazione  e  della  comunicaÇ&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; ĹśÄ&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x17E; /ĹľĆ&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ä&#x17E;Í&#x;Í&#x2022; ĎŽĎŹĎĎŹ Â
10  RIIR:  Rapporto  sull'innovazione  delle  Regioni  2010 Â
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Progetto  DigIT@lia    Oœ$SSHQQLQR FHQWUDOH H PHULGLRQDOH ODGGRYH QRQ YL q FRQYHQLHQ]D HFRQRPLFD SHU JOL RSHUDWRUL QHO SRUWDUH OD larga banda sostenendo investimenti comunque onerosi per una domanda ancora scarsa o marginale. A livello globale, il trend è una GHFLVD FUHVFLWD QHOOœXWLOL]]R GL EDQGD FRPH GLPRVWUDWR GDO UHFHQWH VWXGLR &LVFR 11 Networking Index: nel 2015 il traffico IP mondiale sarà 4 volte quello registrato nel 2010, con il traffico dati mobile che aumenterà di ben 26 volte rispetto al 2010. Di segXLWR YLHQH PRVWUDWD OD FUHVFLWD VWLPDWD VHPSUH VX VFDOD PRQGLDOH GHOOœXWLOL]]R GL EDQGD SHU L PHUFDWL consumer e business.
Figura 8: Crescita stimata del traffico dati 2010-2015, FONTE Cisco VNI June 2011
3DUWHQGR GDOOœDQDOLVi del mercato residenziale in Italia, abbiamo assistito tra il 2003 e il 2005 ad una crescita annuale di contratti broadband vicina al 100%, crescita decisamente rallentata negli ultimi anni ed attestatasi ormai intorno al 15% annuo. Ciò è dovuto principalmente al target del mercato residenziale: nel 2010 la banda larga è utilizzata dalle famiglie che possiedono un PC (che rappresentano il 61.3% delle famiglie 12 italiane) contro una media EU27 del 71.2% . Tra queste, la maggiore domanda proviene dalle famiglie con figli giovani (74%) e con capo famiglia 13 dirigente, professionista o imprenditore (89%).
Figura 9: Households with access to a computer at home, FONTE OECD, ICT database and Eurostat, Community Survey on ICT usage in households and by individuals, July 2010.
                                                           11  Cisco  Visual  Networking  Index  http://www.cisco.com/web/IT/solutions/sp/sp_strategy/visual_networking_index.html   12  OECD,  ICT  database  and  Eurostat,  Community  Survey  on  ICT  usage  in  households  and  by  individuals,  July  2010  13  Fonte:  Rapporto  Caio  sulla  banda  larga,  2009 Â
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Progetto DigIT@lia Il rallentamento della crescita della domanda si può perciò addurre alla progressiva saturazione di questo bacino di utenza. Si può ragionevolmente ipotizzare che la crescita nella domanda di Internet a Banda Larga proseguirà anche negli anni a venire grazie a alcuni fattori: o
O¶DPSOLDUVL GHOOH IXQ]LRQDOLWj per le quali gli individui accedono ad Internet. Nel tempo, O¶XWLOL]]R GL ,QWHUQHW VL q HYROXWR GDOOR VFDPELR GL HPDLO H FRQVXOWD]LRQH GL GDWL DOOD IUXL]LRQH GL servizi multimediali di intrattenimento, comunicazione e social networking
o
sviluppo servizi avanzati fruibili su rete, legati non più esclusivamente al possesso di un PC. Gli apparati che si arricchiscono di funzionalità grazie alla rete sono oggi molto vari, dagli smartphone ai tablet, fino ad arrivare alla TV. È interessante a tal proposito notare come sia i tradizionali broadcaster televisivi, come ad esempio la RAI (e BBC in Gran Bretagna presenta un interessante caso), mettano a disposizione del pubblico i contenuti in modalità streaming e, viceversa, i tradizionali Internet Service Provider evolvano verso piattaforme di televisione via IP. Il caso della TV di stato inglese è emblematico: iPlayer, il servizio online GHOOD %%& SHU O¶DFFHVVR D FRQWHQXWL 79 H Uadio è stato lanciato ormai 4 anni fa ed ha più volte superato la cifra record di 100 milioni di richieste (streaming o download) al mese, grazie ad un servizio semplice, on demand, fruibile da 20 diversi dispositivi (pc, televisione, 14 consolle, dispositivi mobili) .
o
e-Government : mettendo a disposizione dei cittadini servizi della Pubblica Amministrazione online si stimolano anche le fasce di cittadini meno vicine al mondo tecnologico (tipicamente gli over 65) a fare uso dei servizi via Internet. Al momento però, solo il 15% della popolazione italiana usufruisce servizi online per la PA, contro una media 16 europea del 28% .
15
Mobile Internet Il mercato di Internet Mobile merita una nota a parte. Oggi l'accesso al Web da terminale mobile rappresenta un'importante opportunità di sviluppo della comunicazione per molti settori. Una serie di fattori ne favorisce la crescita: -‐
l'aumento costante della penetrazione degli SmartPhone
-‐
l'avvento dei terminali di nuova generazione
-‐
la diffusione di connessioni più veloci (tecnologie 3G/3.5G/4G)
14 Fonte: http://www.bbc.co.uk/pressoffice/pressreleases/stories/2010/01_january/14/iplayer.shtml 15 Piano e-‐gov2012: http://www.governo.it/governoinforma/dossier/piano_e_gov_2012/ 16 Fonte: Eurostat 2010
130
Progetto  DigIT@lia    -Ââ&#x20AC;?
LQ SURVSHWWLYD OÂśDYYHQWR GL /7( WHFQRORJLD *
Si tratta di una modalitĂ di connessione alla rete che risponde a diverse esigenze: mobilitĂ , di accedere ad ,QWHUQHW ODGGRYH FÂśq FDUHQ]D GL EDQGD GD FRQQHVVLRQH ILVVD RSSXUH VHPSOLFHPHQte di non avere un canone fisso elevato.
Esistono diverse opzioni tecnologiche per i dati in mobilitĂ : -Ââ&#x20AC;?
Collegamento ad Internet GPRS 30-40 Kb/s (massimo valore teorico di 171 Kb/s);
-Ââ&#x20AC;?
Collegamento ad Internet EDGE 150-170 Kb/s (massimo valore teorico di 200 Kb/s), è l'evoluzione del GPRS;
-Ââ&#x20AC;?
Collegamento ad Internet UMTS: tecnologia che per la trasmissione dati (quindi per le connessioni a internet) prevede un valore massimo teorico di 384 Kb/s;
-Ââ&#x20AC;?
Collegamento ad Internet HSDPA: la velocità massima prevista è di 7,2 Mb/s.
La velocitĂ della rete mobile dipende, oltre che dalla tecnologia supportata dal dispositivo, da molti altri fattori: -Ââ&#x20AC;?
la tecnologia di rete
-Ââ&#x20AC;?
la copertura di rete della zona in cui ci si trova
-Ââ&#x20AC;?
le condizioni di traffico nella cella radio
-Ââ&#x20AC;?
la connessione della cella alla rete internet (backowling)
-Ââ&#x20AC;?
le condizioni atmosferiche
-Ââ&#x20AC;?
VH OÂśXWHQWH q IHUPR R LQ PRYLPHQWR
/ÂśDFFHVVR DOOD UHWH GDWL PRELOH ROWUH FKH GD VPDUWSKRQH SXz DYYHQLUH DWWUDYHUVR ,QWHUQHW .H\ /ÂśRSSRUWXQLWj RIIHUWD GDOOD FRQQHVVLRQH PRELOH q molto rilevante e contribuisce in modo fondamentale alla 17 cultura, giĂ molto diffusa presso I cosiddetti Millennials o Generation Y , del rimanere connessi in qualunque momento, da qualunque luogo e con qualsiasi dispositivo.
A livello statistico, dalla ricerca Audiweb Trends del dicembre 2010, si riscontra una crescita costante GHOOÂśDFFHVVR GD VPDUWSKRQH FHOOXODUH 3'$ ULVSHWWR DOOR VWHVVR SHULRGR GHOOÂśDQQR SUHFHQGHWH 6RQR
                                                           17  I  Millennials,  dalla  definizione  che  ne  hanno  dato  Howe  e  Strass,  comprendono  le  generazioni  divenute  maggiorenni  nel  XXI  secolo.  Si  tratta  cioè  dei  nati  dopo  il  1982. Â
131 Â Â
Â
Progetto  DigIT@lia    infatti, 31,2 milioni gli individui che dichiarano di poter accedere a internet da casa e 6,2 milioni quelli che dichiarano di poter accedere in mobilitĂ attraverso il proprio dispositivo mobile. Sempre dalla stessa ricerca, emergono le principali attivitĂ effettuate da coloro che possiedono un cellulare con connessione a internet: -Ââ&#x20AC;?
il 51,4% naviga su internet
-Ââ&#x20AC;?
il 26,2% consulta i motori di ricerca
-Ââ&#x20AC;?
il 25,8% invia o riceve e-mail
-Ââ&#x20AC;?
il 24 % accede ai social network
-Ââ&#x20AC;?
il 19,8% consulta itinerari/mappe.
I benefici della navigazione da smartphone vanno oltre queste tipiche attivitĂ del mondo consumer e si estendono a diverse entitĂ : -Ââ&#x20AC;?
per la pubblica amministrazione: offrire accesso ai cittadini in modalitĂ multicanale permette di creare, a costi molto piĂš contenuti, nuovi servizi rivolti ad un pubblico piĂš ampio, aumentando nel contempo la produttivitĂ dei dipendenti
-Ââ&#x20AC;?
per gli operatori: sono i beneficiari diretti del Mobile Internet, poichĂŠ possono offrire direttamente servizi aggiuntivi ai propri clienti ed aprirsi cosĂŹ a nuove fonti di ricavo
-Ââ&#x20AC;?
per le aziende: dotarsi di un canale di comunicazione per il mobile significa raggiungere un nuovo pubblico, potenzialmente a maggiore capacitĂ di spesa del pubblico tradizionale.
8QœXOWHULRUH ULFHUFD GHOOœDXWRULWj %ULWDQQLFD SHU OH WHOHFRPXQLFD]LRQL 2IFRP ULYHOD FRPH LQ ,WDOLD OœRSSRUWXQLWj IRUQLWD GDOOœ,QWHUQHW PRELOH VLD VWDWD DFFROWD FRQ HQWXVLDVPR GDO PHUFDWR ,O UDSSRUWR 18 International Communications Market Report , infatti, mostra che la penetrazione di cellulari nel nostro Paese è la piÚ elevata al mondo (150%) e che gli utenti mobile italiani sono tra i primi utilizzatori delle DSSOLFD]LRQL VRILVWLFDWH $OWUL GDWL LQWHUHVVDQWL SHU Oœ,WDOLD FKH HPHUJRQR GDO UDSSRUWR ULJXDUGDQR LO SURILOR GHJOL utilizzatori: risulta infatti che il 13% delle famiglie utilizza esclusivamente un dispositivo mobile per accedere a internet con una quota di abitazioni servite solo dalla banda larga mobile pari al 29%, mentre il 26% della popolazione sopra i 13 anni e il 66% degli utilizzatori abituali di internet dispone di un cellulare intelligente. Questi dati confermDQR FRPH LO PHUFDWR LWDOLDQR VLD DOOœDYDQJXDUGLD HG DWWHQWR DOOH LQQRYD]LRQL WHFQRORJLFKH un segnale importante anche per la banda larga fissa. Gli italiani sono pronti ad accogliere le novità ed i servizi a valore aggiunto che aziende e Pubblica Amministrazione possono realizzare grazie ad infrastrutture piÚ performanti, con benefici economici per tutti gli interessati.
                                                           18http://stakeholders.ofcom.org.uk/market-Ââ&#x20AC;?data-Ââ&#x20AC;?research/market-Ââ&#x20AC;?data/communications-Ââ&#x20AC;?market-Ââ&#x20AC;? reports/cmr10/international/  Â
132 Â Â
Â
Progetto  DigIT@lia    &RQVLGHUD]LRQL FLUFD Oœ,QIUDVWUXWWXUD GL $FFHVVR La rete di accesso è la struttura che permette di portare la connettività ad internet verso gli utilizzatori, siano essi privati che imprese.
(Âś LPSRUWDQWH SHUFLz IDUH DOFXQH RVVHUYD]LRQL PROWR ULOHYDQWL SHU FRPSOHWDUH LO TXDGUR ,WDOLDQR
$VVHQ]D GL XQD UHWH ³FDEOH´ In Italia, contrariamente alla maggioranza dei paesi OCSE, non risulta preVHQWH XQD UHWH ³&DEOH 7Y´ /D ³7Y YLD &DYR´ VL Hœ HYROXWD JUD]LH DOOœHYROX]LRQH WHFQRORJLFD LQ XQD UHWH GL DFFHVVR DG LQWHUQHW PROWR SHUIRUPDQWH FUHDQGR XQ DFFHVVR DOWHUQDWLYR DOOœXVXDOH GRSSLQR LQ UDPH /œDVVHQ]D GHO ³&DYR´ LQ ,WDOLD SRQH OœDFFHVVR DG internet nel nostro paese, dipendente in modo piÚ stretto GDOOœLQIUDVWUXWWXUD LQ UDPH LQ FRUVR GL LQYHFFKLDPHQWR H GDOOH WHFQRORJLH FRUUHODWH
Invecchiamento della rete La rete di accesso attuale, si presenta come una lunghezza media del doppino molto bassa. Tale FRQGL]LRQH LQVLHPH D IRUWL LQYHVWLPHQWL HIIHWWXDWL QHJOL DQQL Âś KD VLFXUDPHQWH IDYRULWR H VXSSRUWDWR OD penetrazione della tecnologia xDSL in Italia. &Lz QRQRVWDQWH VL DVVLVWH DG XQ LQYHFFKLDPHQWR ILVLRORJLFR GHOOÂśLQIUDVWUXWWXUD (Âś TXLQGL Rpportuno accelerare OÂśLQYHVWLPHQWR QHOOD UHWH GL QXRYD JHQHUD]LRQH 1*$1 QRQ VROR SHU DXPHQWDUH OD TXDQWLWj GL %DQGD PD DQFKH SHU DIIURQWDUH OÂśLQYHFFKLDPHQWR
Interrelazione tra Mobile Internet e Accesso in Fibra La disponibilità di Mobile Internet è strettamente correlata alla rete di Accesso in Fibra: i due scenari devono perciò essere trattati come parte di un unico progetto. La correlazione risiede nel fatto che per poter gestire OœDOWLVVLPD TXDQWLWj GL WUDIILFR VXSSRUWDWD GDOOH QXRYH WHFQRORJLH UDGLo, le antenne dovranno essere raggiunte da una connessione in fibra. Connessione che è intrinsecamente parte della NGAN, la rete di accesso di QXRYD JHQHUD]LRQH /D VLQHUJLD Hœ XQ IDWWR GHYH SHUFLRœ HVVHUH WUDWWDWD FRPH WDOH
Indicatori di qualità e trend di sviluppo In un ambiente sempre piÚ caratterizzato da un esponenziale incremento di contenuti audio e video ad alta definizione e dalle esigenze della nuova ondata di applicazioni web 2.0, la velocità di download e upload e la latenza rimangono parametUL HVVHQ]LDOL SHU OD GHILQL]LRQH GHOOD ³FXVWRPHU H[SHULHQFH´ GHO FLWWDGLQR LQWHUQHW
133 Â Â
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Progetto  DigIT@lia    Emerge cosÏ la necessità di adottare degli indici comunemente condivisi nella valutazione della qualità della banda larga. 1H HVDPLQHUHPR WUH RVVHUYDQGROL SHU Oœ,WDOLD x
Broadband Quality Score Index
x
Network Readiness Index
x
Visual Networking Index
BroadBand Quality Score index ,O ³%URDGEDQG 4XDOLW\ 6FRUH´ %46 LQGH[ q GHILQLWR GD 6DLG %XVLQHVV 6FKRRO GHOOœ8QLYHUVLWj GL 2[IRUG H 19 GDOOœ8QLYHUVLWj GL 2YLHGR come un punteggio combinato di tre parametri quali la velocità di download , la velocità di upload e la latenza di una connessione. 4XHVWL IDWWRUL LQGHQWLILFDQR OœDELOLWj GL XQD FRQQHVVLRQH QHO VXSSRUWDUH XQD VSHFLILFD DSSOLFD]LRQH ,QWHUQHW da una videoconferenza consuPHU D XQ YLGHR DG DOWD GHILQL]LRQH VLQR DG XQœDSSOLFD]LRQH GL VRFLDO networking. Sono stati considerati i dati provenienti da 40 milioni di test effettuati sulla velocità di connessione Internet attraverso il sito speedtest.net. In questo modo i ricercatori sono stati in grado di valutare la qualità della banda larga in 72 paesi del mondo ed incrociando questo dato con il livello di penetrazione della banda larga si è arrivati ad una classifica della Broadband Leadership. /œDQDOLVL FRQGRWWD precedenti.
19
evidenzia i trend di evoluzione della banda Larga su scala globale rispetto agli anni
Il primo dato rilevato è un diffuso miglioramento della qualità della banda larga a livello globale come dimostrano i seguenti dati: x
Incremento della qualitĂ della banda larga del 48% dal 2008
x
Incremento della velocitĂ di download media globale del 49% in soli tre anni (3.271 Kbps nel 2008, 4.882 nel 2009 Kbps e 5.920 Kbps nel 2010 )
x
Incremento della velocitĂ media di upload globale del 69% in soli tre anni (794 Kbps nel 2008, 1.345 Kbps nel 2009. Kbps 1.777 nel 2010)
                                                           19  Broadband  Quality  Score  III,  A  global  study  of  broadband  quality.Í´  Oxford  Said  Business  School,  Universidad  De  Oviedo.  September  2010  Â
134 Â Â
Â
Progetto DigIT@lia x
Diminuzione della latenza media del 25% arrivando ad un valore di 142ms
,Q TXHVWR VFHQDULR GL JOREDOH HYROX]LRQH O¶,WDOLD QRQ ULHVFH DG HVSULPHUH VRVWDQ]LDOL miglioramenti e si trova TXLQGL D SHUGHUH SRVL]LRQL FRPH YHUUj HYLGHQ]LDWR SL DYDQWL QHOO¶DQDOLVL GHO TXDGUDQWH GHL OHDGHU
19
Considerando lo studio BQS i diversi paesi del mondo sono stati classificati sulla base della loro capacità attuale di supportare in maniera più o meno efficace una gamma di applicazioni dalle esigenze variegate. I paesi sono stati suddivisi in cinque categorie da quella con paesi in cui la Banda Larga è in grado di soddisfare applicazioni di base fino ad una fascia di paesi con banda larga già in grado di sostenere le esigenze dettate dalle applicazioni future.
Figura 10: Broadband quality Ranking per grado di prontezza alle applicazioni, FONTE Broadband Quality Score III, A global study of broadband quality.± Oxford Said Business School, Universidad De Oviedo. September 2010
-‐
14 paesi ricadono nella fascia più avanzata in cui la banda larga è già pronta per le applicazioni Internet del futuro. Possiamo citare la TV ad alta definizione e servizi di video comunicazione ad alta qualità (telepresenza per i consumer).
-‐
34 paesi vanno a comporre la seconda e la terza fascia in cui la banda larga soddisfa i requisiti per godere sia dei servizi principali offerti attualmente da Internet ( social networking, video streaming a bassa definizione, video conferencing di base , condivisione di file di piccole dimensioni) sia applicazioni internet (come instant messaging, email, navigazione web).
/¶,WDOLD q SRVL]LRQDWD QHOOa seconda metà del gruppo di paesi nei quali la qualità della banda larga è appena sufficiente alle esigenze attuali.
Incrociando il BQS con il livello di penetrazione della banda larga si è ottenuto il quadrante globale dei leader in cui spicca il contrDVWR WUD OD SRVL]LRQH GHOO¶,WDOLD ULVSHWWR DOOH DOWUH HFRQRPLH OHDGHU LQ (XURSD TXDOL )UDQFLD e Germania.
135
Progetto DigIT@lia /D SRVL]LRQH QHO TXDGUDQWH LQ EDVVR D GHVWUD GHOO¶,WDOLD VL WUDPXWD QHO SRVWR QHOOD FODVVLILFD GHL paesi leader per la banda larga. Il trend GHJOL XOWLPL WUH DQQL GLPRVWUD XQ SHJJLRUDPHQWR FKH KD SRUWDWR O¶,WDOLD dal 63° posto del 2008, al 68° del 2009 sino al 72° attuale.
Figura 11: Broadband Leadership per paese, FONTE Broadband Quality Score III, A global study of broadband quality.± Oxford Said Business School, Universidad De Oviedo. September 2010
Networked Readiness Index 20
,O ³1HWZRUNHG 5HDGLQHVV ,QGH[´ elaborato ogni anno dal World Economic Forum in associazione con INSEAD è un indice rappresentativo del modo in cui le differenti forze economiche mondiali sfruttano O¶LQQRYD]LRQH ,&7 /¶HODERUD]LRQH GL TXHVWR YDORUH VWDWLVWLFR DYYLHQH VXOOD EDVH GL WUH FDUDWWHULVWLFKH SULQFLSDOL SURSULH GHO SDHVH in esame: -‐
Condizioni ambientali a contorno del mondo ICT
-‐
Livello di coinvolgimento di tutti gli stakeholder a livello nazionale
-‐
Utilizzo delle tecnologie ICT
,O FDOFROR GHOO¶LQGLFH DYYLHQH DWWUDYHUVR O¶DQDOLVL GL YDULDELOL GLVWULEXLWH QHOOH VXE FDWHJRULH FKH VHJXRQR 1
Subindice ambientale
2
-‐
Condizione del mercato
-‐
Condizione politica e regolatoria
-‐
&RQGL]LRQH GHOO¶LQIUDVWUXWWXUD
Subindice della readiness -‐
Readiness del settore Consumer
-‐
Readiness del settore Business
20
World Economic Forum, http://www.oecd.org/
136
Progetto  DigIT@lia    -Ââ&#x20AC;? 3
Readiness del settore Amministrazione Pubblica
6XELQGLFH GHOOÂśXWLOL]]R -Ââ&#x20AC;?
Utilizzo nel settore Consumer
-Ââ&#x20AC;?
Utilizzo nel settore Business
-Ââ&#x20AC;?
Utilizzo nel settore Amministrazione Pubblica
,O WUHQG SHJJLRUDWLYR GHOOœ,WDOLD HYLGHQ]LDWR GDOOœLQGLFH %46 WUDWWDWR QHO SDUDJUDIR SUHFHGHQWH WURYD XQ QXRYR riscontro nei dati di un framework consolidato come quello presentDWR GDO :RUOG (FRQRPLF )RUXP QHO ³7KH 21 Global Information Technology Report 2010¹ ´ che si trova a celebrare la sua decima edizione. ,Q TXHVWR PRGR DEELDPR OD SRVVLELOLWj GL YHULILFDUH OœDQGDPHQWR GL XQ GDWR VLJQLILFDWLYR H FRQVLVWHQWH QHO corso degli XOWLPL DQQL ,O ULVFRQWUR q SLXWWRVWR DOODUPDQWH LQ TXDQWR YHGLDPR FRPH OD SRVL]LRQH GHOOœ,WDOLD YDGD SHJJLRUDQGR QHO FRUVR GHJOL XOWLPL DQQL 1HOOH XOWLPH HGL]LRQL GHO UHSRUW Oœ,WDOLD FRQWLQXD D SHUGHUH LQ PRGR constante dalle 3 alle 4 posizioni ogni anno. Anche il punteggio di readiness in valore assoluto è passato nel corso del 2009 da 4.2 a 4.0.
Figura 12: Networked, Readiness index for Italy, FONTE The Global Information Technology Report 2010Âą 2011, World Economic Forum, INSEAD - 2011
Visual Networking Index (VNI) 22
,O WHUPLQH Âł9LVXDO 1HWZRUNLQJ ,QGH[´ è stato sviluppato per di individuare ed analizzare le tendenze e i modelli di utilizzo della rete Internet IP. Attraverso lo strumento Cisco Visual Networking Index (VNI, 2010-2015) sono state costruite le seguenti proiezioni sulla rete fissa: -Ââ&#x20AC;?
Il traffico IP globale aumenterĂ di un fattore di quattro dal 2010 al 2015, raggiungendo i 80 exabyte al mese nel 2015 rispetto ai circa 20 exabyte al mese nel 2010.
-Ââ&#x20AC;?
Entro il 2015, il traffico IP globale annuale raggiungerà quasi uno zettabyte (965 exabyte). Uno zettabyte è un trilione di gigabyte.
                                                           21   The  Global  Information  Technology  Report  2010Í´2011,  World  Economic  Forum,  INSEAD  -Ââ&#x20AC;?  2011  22   http://www.cisco.com/web/IT/solutions/sp/sp_strategy/visual_networking_index.html Â
137 Â Â
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Progetto  DigIT@lia    -Ââ&#x20AC;?
Entro il 2015, il video globale raggiungerĂ il 61% del traffico Internet dei consumatori (dal 40% nel 2010).
-Ââ&#x20AC;?
A livello globale, il trafILFR GL GDWL PRELOL DXPHQWHUDÂś GL YROWH WUD LO H LO
Per quanto riguarda la rete mobile, le previsioni sono le seguenti: -Ââ&#x20AC;?
Il traffico generato dai tablet aumenterĂ di 205 volte: il piĂš alto tasso di crescita finora mai registrato per qualsiasi tipologia di dispositivo mobile
-Ââ&#x20AC;?
Per il quinquennio 2010- 2015 in tutto il mondo il traffico dati su rete mobile aumenterĂ di 26 volte raggiungendo i 6.3 exabyte al mese o un tasso di crescita annuale di 75 exabyte entro il 2015, spinto da un incremento dei dispositivi in grado di connettersi in mobilitĂ che offrono applicazioni video e servizi accessibili a tutti.
-Ââ&#x20AC;?
4XHVWÂśDXPHQWR GL WUDIILFR VLJQLILFD XQ WDVVR DQQXR GL FUHVFLWD FRPSRVWR GHO ULVSHWWR DOOR VWHVVR SHULRGR GHOOÂśDQQR SUHFHGHQWH 'XH L SULQFipali trend che spingono questa crescita: la moltiplicazione dei dispositivi mobile-ready come tablet e smartphone e la diffusione massiccia del consumo di contenuti video in mobilitĂ .
-Ââ&#x20AC;?
Entro il 2015 saranno oltre 5,6 miliardi gli apparecchi collegati alla rete mobile - 1,5 miliardi di nodi machine to machine - TXDVL OÂśHTXLYDOHQWH GL XQD FRQQHVVLRQH SHU RJQL SHUVRQD DO PRQGR ,O video in mobilitĂ rappresenterĂ il 66 % di tutto il traffico dati mobile entro il 2015, con un aumento di 35 volte dal 2010-2015: il piĂš alto tasso di crescita di qualsiasi applicazione mobile presa in considerazione dal Visual Networking Index (VNI) Global Mobile Data Forecast.
Possiamo riassumere la crescita del traffico Internet globale secondo queste tre direttrici, globali ma valide anche per lo scenario Italiano: x
Crescita del numero di Utenti: sia Consumer che Business.
x
Crescita del numero di Devices quali smartphones/tablet capaci di connettersi alla rete dati ,QWHUQHW 5LJXDUGR D TXHVWR LQGLFDWRUH Oœ,WDOLD q WUD L SULPL SDHsi per numeri di dispositivi mobili per persona e per la velocità con cui avviene il refresh tecnologico degli stessi. La creazione da parte dei service provider di piani tariffari flat ( non piÚ basati sulla durata della connessione e sulla quantità di dati scaricati durante la navigazione) è un altro fattore determinante per lo sviluppo di servizi in mobilità e la crescita del traffico mobile italiano
x
Crescita delle Applicazioni/Servizi quali il video (sempre piĂš in alta definizione) e social networking che hanno fatto esplodere il traffico dei contenuti in rete. Secondo il VNI, per quanto ULJXDUGD OÂś,WDOLD VL VWLPD FKH LO QXPHUR GL XWHQWL 9LGHR LQ ,QWHUQHW FUHVFHUj GDL 0LOLRQL GHO ai 32 Milioni nel 2014 ( crescita del 62%) facendo passare il traffico video HD in rete dai 16 Megabyte/minuto ai 27 Megabyte/minuto nei prossimi 5 anni. Crescite molto simili anche per i volumi di traffico video Standard Definition.
138 Â Â
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Progetto  DigIT@lia   Â
/Âś,WDOLD QHOOR VFHQDULR LQWHUQD]LRQDOH Comparando la situazione italiana con quella europea, la mappa indica il numero di linee con accesso al EURDGEDQG SHU RJQL DELWDQWL QHO ,O YDORUH SHU OÂś,WDOLD VL DWWHVWD D ODGGRYH )UDQFLD *HUPDQLD H *UDQ %UHWDJQD KDQQR YDORUL DWWRUQR DO (Âś SRVVLELOH QRWDUH OD FRUUHOD]LRQH SRVLWLYD WUD OÂśDQGDPHQWR delle economie nazionali anche a seguito del periodo di crisi e la penetrazione della banda larga.
Figura 13: Broadband Penetration Rate, FONTE Eurostat
Come si evince dalla panoramica sulla domanda residenziale e business, la situazione del nostro Paese SUHVHQWD VL SHU PROWL YHUVL FRPSOHVVD FDUDWWHUL]]DWD GD DOFXQL OLPLWL PD DQFKH PROWH RSSRUWXQLWj (Âś LQ SDUWLFRODUH LO FRQIURQWR FRQ OÂś(XURSD R FRQ OÂśDUHD 2&6( FKH RIIUH HOHPHQWL GL ULIOHVVLRQH SRLFKp FRQVHQte di SRVL]LRQDUH OÂś,WDOLD ULVSHWWR DG HFRQRPLH DQDORJKH QHOOR VFHQDULR GL VYLOXSSR GHOOD UHWH H GL LQGLYLGXDUH situazioni di ritardo cosĂŹ come leve da utilizzare, nella definizione delle policy, per accelerare lo sviluppo di una infrastruttura vitale. Mentre Internet in Europa sta conoscendo una vera e propria esplosione, con una penetrazione tra le IDPLJOLH FUHVFLXWD GL ROWUH SXQWL SHUFHQWXDOL GDO DO OÂś,WDOLD ULPDQH LQGLHWUR FRQ XQD SHQHWUD]LRQH del 53%. Ben lontani quindi dalla media UE che si attesta intorno al 65% delle famiglie. Nonostante il trend VLD SRVLWLYR SRLFKp LO QXPHUR GL IDPLJOLH FRQ FRQQHVVLRQH ,QWHUQHW q LQ FRVWDQWH DXPHQWR OÂś,WDOLD RFFXSD SRVL]LRQL GL UHWURJXDUGLD QHOOD GLIIXVLRQH GHOOD 6RFLHWj GHOOÂś,QIRUPD]LRQH VLD ULVSHWWR DOOÂśDFFHVVR D ,QWHUQHW GD FDVD FKH ULVSHWWR DOOD SHQHWUD]LRQH GHOOD EDQGD ODUJD 'RSR OÂś,WDOLD WURYLDPR VROWDQWR *UHFLD 5RPDQLD H Bulgaria, di certo non le economie piĂš avanzate.
Famiglie con accesso a Internet nella UE a 27, anno 2009 (valori %)
Figura 14: Households having access to the internet at home,FONTE Eurostat
(Âś WXWWDYLD GD VHJQDODUH FKH JOL LWDOLDQL XWLOL]]DQR OD UHWH GL WHOHIRQLD PRELOH SHU O DFFHVVR D ,QWHUQHW LQ PLVXUD comparativamente piĂš alta rispetto a quanto avviene in media nella UE, nonostante il mobile rimanga una modalitĂ sĂŹ di un certo peso, ma certamente non ancora alternativa alla connessione da rete fissa.
139 Â Â
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Progetto  DigIT@lia    Concludendo, il confronto internazionale ci mostra un Paese in ritardo nello sviluppo della domanda di ,QWHUQHW H QHOOœLQIUDVWUXWWXUD D /DUJD%DQGD 'D XQ SXQWR GL YLVWD HFRQRPLFR FL SRVL]LRQLDPR FRPH WHUPLQL GL paragone, in un gruppo con Francia, Germania, Regno Unito, mentre dal punto di vista della penetrazione della rete la nostra posizione q SL YLFLQD D TXHOOD GHL SDHVL GHOOœDOODUJDPHQWR 8( 5RPDQLD %XOJDULD &LSUR QRQRVWDQWH L WUHQG GL FUHVFLWD GHOOœXOWLPR DQQR SUHVHQWLQR VHJQDOL LQFRUDJJLDQWL Aree di applicazione della Larga Banda Alcuni esempi significativi.
Urbanistica Una delle macro-DUHH LQ FXL OœLQWURGX]LRQH GL XQœLQIUDVWUXWWXUD EURDGEDQG SHUPHWWHUHEEH LO PLJOLRUDPHQWR GHOOD YLWD TXRWLGLDQD GHL FLWWDGLQL q VHQ]D GXEELR TXHOOD OHJDWD DOOœXUEDQLVWLFD GHOOH JUDQGL FLWWj La situazione urbanistica mondiale vede una progressiva ma costante migrazione della popolazione da comunità geograficamente sparse verso aree urbane sempre piÚ densamente popolate. Nei prossimi 5 anni si prevede che circa 500 milioni di persone raggiungeranno i centri urbani a loro piÚ vicini; entro il 2050 si 23 24 prevede che piÚ di 100 nuove città avranno una popolazione maggiore del milione di abitanti . /œLPSDWWR DPELHQWDOH GL TXHVWD XUEDQL]]D]LRQH q VLJQLILFDWLYR OH FLWWj FRQVXPDQR LO GHOOœHQHUJLD FKH viene prodotta a livello mondiale e sono responsabili dellœ GHOOH HPLVVLRQL FKH FRQWULEXLVFRQR DOOœDXPHQWR GHOOœHIIHWWR VHUUD /D QHFHVVLWj GL VYLOXSSDUH TXHVWL QXRYL DJJORPHUDWL XUEDQL LQ PRGR ELODQFLDWR VRVWHQLELOH H non inquinante è un fattore che ad oggi deve essere considerato critico. /œXUEDQL]]D]LRQH Qel 21 secolo deve tenere in considerazione anche lo sviluppo delle reti di WHOHFRPXQLFD]LRQH SHUFKp DO JLRUQR GœRJJL FDVH XIILFL RVSHGDOL VFXROH FHQWUDOL HOHWWULFKH VRQR FROOHJDWH DOOD rete e ne fanno uso massiccio. Le nuove città che vengono progettatH LQ RWWLFD ³GLJLWDOH´ R TXHOOH JLj SUHVHQWL FKH YHQJRQR PRGHUQL]]DWH GLYHQWDQR SL HIILFLHQWL DXPHQWDQGR OD SURGXWWLYLWj GHL FLWWDGLQL YHORFL]]DQR OœDFFHVVR DL VHUYL]L SXEEOLFL H supportano le grandi aziende private a creare nuovi modelli da un punto di vista socio-economico. Alla base di tali benefici vi è una corretta pianificazione urbana digitale, che sia sostenibile e che possa poggiare su una solida piattaforma di reti di accesso a banda larga (broadband), che rappresentano il vero abilitatore per lo sviluppo delle città del 21imo secolo. Esistono dei casi in cui una sapiente strategia digitale si sta rivelando determinante per il successo ed il riconoscimento di una città o di una nazione. A livello mondiale sono in fase avanzata molti progetti, in particolare nei paesi asiatici in via di sviluppo. Ad esempio la città di Seoul ha previsto un sistema di
                                                           23
  T HE  F INANCIAL  E XPRESS ,  ARTICOLO  Í&#x17E;h RBAN  INFRASTRUCTURE  AND  SEC URITY  PLATFO RM Í&#x;  ,  PUBBLICATO  8  S ETTEMBRE  2010, Â
HTTP :// WWW . FINANCIALEXPRESS . COM / NEWS / URBAN -Ââ&#x20AC;? INFRASTRUCTURE -Ââ&#x20AC;? AND -Ââ&#x20AC;? SECURITY -Ââ&#x20AC;? PLATFORM /678677/0 Â 24
 IIED  ʹ  I NTERNATIONAL  I NSTITUTE  FOR  E NVIRONMENT  AND  D EVELOPMENT ,  ARTICOLO  Í&#x17E; ON ' T  BLAME  CITIES  FOR  C LIMATE  CHANGE ,  SEE  THEM  AS Â
SOLUTIONS Í&#x; Â PUBBLICATO Â 26/9/2008, Â HTTP :// WWW . IIED . O RG / HUMAN -Ââ&#x20AC;? SETTLEMENTS / MEDIA / DON %E2%80%99 T -Ââ&#x20AC;? BLAME -Ââ&#x20AC;? CITIES -Ââ&#x20AC;? FOR -Ââ&#x20AC;? CLIMATE -Ââ&#x20AC;? CHANGE -Ââ&#x20AC;? SEE -Ââ&#x20AC;? THEM -Ââ&#x20AC;? SOLUTIONS Â
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Progetto  DigIT@lia    posizionamento e guida che attraverso una rete wireless cittadina e capillare via Web fornisce ai cittadini in strada che ne fanno richiesta il perFRUVR SHU DUULYDUH DG XQD FHUWD GHVWLQD]LRQH VHFRQGR PHWULFKH ³JUHHQ´ basate cioè sul percorso in grado di minimizzare le emissioni di gas inquinanti. Il nome di questa iniziativa è 25 ³6HRXO 3HUVRQDO 7UDYHO $VVLVWDQW´ YLVLRQDELOH VXO ZHE . Un servizio di questo tipo riduce molto le emissioni di CO2 , soprattutto nelle città ad elevata densità e traffico (come Seoul stessa ad esempio), contribuendo al benessere comune ed ad una migliore qualità della vita.
Il BroadBand nel settore urbanistico ha un importante effetto anche nei centri rurali o scarsamente abitati. In Svezia è stato sperimentato che sfruttando la massiccia diffusione della banda larga (la Svezia è il paese con la maggiore diffusione di tecnologie in fibra, Fiber-To-The-x, FTTx, in Europa), si riescono a remotizzare molti servizi che richiederebbero lo spostamento fisico di molte persone verso le città principali, come ad esempio il telelavoro.
Smart City - Barcellona In Europa, un recente progetto nella cittĂ di Barcellona ha impattato in modo molto positivo il settore della PRELOLWj H GHL WUDVSRUWL SXEEOLFL LQ SDUWLFRODUH TXHOOR UHODWLYR DL EXV HG DOOH PHWURSROLWDQH /ÂśLPSOHPHQWD]LRQH di una rete cablata e wireless broadband nella cittĂ permette la diffusione di contenuti pubblicitari, notiziari, itinerari raccomandati, informazioni turistiche, tabelle di orari in formati testuali e multimediali presso le stazioni ed i mezzi in movimento (bus e treni/metropolitane). La banda larga resa disponibile dalla rete ha SHUPHVVR DQFKH OÂśLQVWDOOD]LRQH di sistemi di videosorveglianza, di infomobilitĂ e sicurezza pubblica/controllo XUEDQR ,Q XOWLPD DQDOLVL OD UHWH LQ TXHVWLRQH IRUQLVFH LQILQH OÂśDFFHVVR JUDWXLWR DG ,QWHUQHW DL FLWWDGLQL TXDQGR questi sono in movimento fuori casa o fuori ufficio.
Smart Work Center - Amsterdam
/D FLWWj GL $PVWHUGDP QHOOD FRPPXQLW\ GL $OPHUH KD UHDOL]]DWR XQD UHWH GL ³6PDUW :RUN &HQWHUV´ 6L WUDWWD GL FUHDUH OœLQIUDVWUXWWXUD SHU FRQVHQWLUH XQD PRGDOLWj GL ODYRUR VRVWHQLELOH ,O FRQFHWWR q TXHOOR GL IRUQLUH D (QWL LocalL ,PSUHVH H FLWWDGLQL XQœLQIUDVWUXWWXUD SHU VRVWHQHUH OD FUHVFLWD HFRQRPLFD PLJOLRUDQGR OD TXDOLWj GHOOD vita e nel contempo affrontare il problema del riscaldamento globale. /R ³6PDUW :RUN &HQWHU´ PHWWH D GLVSRVL]LRQH GHL ODYRUDWRUL VXSSRUWR H FRQQHWWLYLWj SHU Oœ,&7 FRPH DG esempio collaborazione basata su TelePresence) ma anche servizi finanziari, di catering e di asilo per Bambini. Tutto questo in aree facilmente raggiungibili con mezzi di trasporto privato o pubblico.
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 S EOUL  P ERSONAL  T RAVEL  A SSISTANT  (PTA),  SITO  WEB  UFFICIALE  DEL  PROGETTO  HTTP :// TOPIS . SEO UL . GO . KR / ENG / Â
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Progetto  DigIT@lia    Sanità Le soluzioni basate su architetture digitali possono risolvere molte problematiche legate al mondo della sanità . In particolare due grandi aree rilevanti sono la telemedicina e la migrazione delle procedure burocratiche verso un approccio elettronico. Le attuali tecnologie per la telemedicina permettono una visita a distanza tramite strumenti video in alta definizione che possano replicare la presenza del dottore nella locazione del paziente e viceversa. Oltre al video, è possibile anche remotizzare e veicolare sulla rete i parametri vitali (temperatura, elettrocardiogramma, ecc..) di un paziente, rendendo possibile una visita medica completa a distanza. Nelle nazioni che coprono vaste aree geografiche continentali il problema della distanza viene accentuato in quanto ciascun mediFR YHGH ULGXUUH LO VXR OLYHOOR GL ³SURGXWWLYLWj´ SHUFKp WUDVFRUUH SDUWH GHO VXR WHPSR viaggiando. /R VWHVVR VYDQWDJJLR VL SUHVHQWD WXWWDYLD DQFKH QHL SDHVL GL GLPHQVLRQL SL ULGRWWH FRPH Oœ,WDOLD QHL FDVL LQ cui assistenze mediche specialistiche siano necessarie in aree lontane da presidi medici. 8Q DOWUR HVHPSLR GL XWLOL]]R GHOOD WHOHPHGLFLQD ULJXDUGD WXWWH OH DUHH LQ FXL SHU DOFXQL SHULRGL GHOOœDQQR sussistono delle difficoltà logistiche nel raggiungerle.
Figura 15: Esempio di telemedicina
8Q UHFHQWH VWXGLR HIIHWWXDWR GDOOÂś2VSHGDOH 6DQ )LOLSSR 1HUL KD PRVWUDWR FRPH OÂśXWLOL]]R GL WHFQLFKH GL telemedicina in ambito cardiologico possano dimezzare i tempi di ospedalizzazione per il trattamento dello 26 scompenso cardiaco .
Attraverso le infrastrutture digitali è possibile semplificare molto i servizi digitali per il cittadino: le pratiche facili (certificati e prescrizioni), le interazioni con i CUP (Centri Unici di Prenotazione), i referti online, il pagamento dei ticket, la richiesta di modulistica e di istruzioni alle ASL, la cartella clinica elettronica sono tutti servizi che possono essere realizzati in modo piÚ efficiente e veloce tramite le infrastrutture digitali accessibili tramite Internet dai cittadini. Il fattore abilitante di telemedicina e servizi sanitari digitali per i cittadini è la disponibilità di accessi alla rete e di banda larga sul territorio nazionale. Investendo in questa piattaforma di supporto si potrà godere di benefici in aree che, come visto, conducono a grossi benefici per i cittadini.
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 S TUDIO  DEL  S AN  F ILIPPO  N ERI  DIMO STRA  GRANDI  VANTAGGI  CLINICI  E  PROBLEMI  BUROC RATICI Â
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HTTP :// WWW . CARDIONET . IT / DIVULGATIVO / RASSEGNASTAMPA / DEFAULT . HTML ?S COMPENSO -Ââ&#x20AC;? CARDIACO -Ââ&#x20AC;? TELEMEDICINA -Ââ&#x20AC;? DIMEZZA -Ââ&#x20AC;? LE -Ââ&#x20AC;? OSPEDALIZZAZIONI -Ââ&#x20AC;?490 Â
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Progetto  DigIT@lia    Istruzione e Ricerca Il sistema di istruzione di scuole ed università non può prescindere dalle tecnologie ICT. Tecniche di elearning, corsi a distanza e condivisione dei contenuti didattici tra studenti e professori stanno diventando VHPSUH SL LPSRUWDQWL SHU OR VYLOXSSR GHOOœLVWUX]LRQH QHO VLVWHPD SDHVH /D GLVSRQLELOLWj GL %DQGD/DUJD contribuisce a ridurre le distanze per gli studenti rendendo facilmente disponibili contenuti didattici multimediali (live o registrati) che possono aumentare la preparazione. Le Università potrebbero cosÏ creare una piattaforma di apprendimento e condivisione elettronica a cui gli studenti accedono da ogni luogo ed in qualunque momento, migliorando non solo la loro preparazione ma riducendo anche la logistica nei campus universitari. Il sistema universitario italiano ha una forte componente nel settore della ricerca scientifica. La condivisione di informazioni tra università ed enti di ricerca nazionali è fondamentale per garantire il successo di TXHVWœDUHD 6SHVVR OH DSSOLFD]LRQL GHOOD ULFHUFD ULFKLHGRQR VLPXOD]LRQL FRPSOLFDWH FKH JHQHUDQR HOHYDWL quantitativi di traffico tra sistemi di calcolo complessi. Ad esempio, le ricerche sulla sintesi delle proteine (fondamentali per il settore medico) oppure le analisi dei dati provenienti dalle sonde spaziali (fondamentali per le ricerche astronomiche) comportano delle attività che assorbono moltissime risorse presenti negli enti di ricerca nazionali: pochi istanti nei sistemi usati per la rivelazione dei neutrini possono generare un quantitativo di traffico pari a quello di centinaia di migliaia di PC 27 contemporaneamente . La ricerca non può prescindere da questi sistemi ed applicazioni che pongono un forte requisito sulle infrastrutture digitali per fornire risultati attendibili e scientificamente corretti. /D SUHVHQ]D GL UHWL D ODUJKLVVLPD EDQGD QHO VHWWRUH GHOOœLVWUX]LRQH H ULFHUFD q TXLQGL XQD QHFHVVLWj fondamentale.
Tecnologia ed applicazioni innovative Alcuni esempi di applicazioni che, grazie alla Banda Ultra Larga, possono portare cambiamenti in positivo nella vita e nelle relazioni.
Robotic Telepresence: 8QD QXRYD WHFQRORJLD FKH OLEHUD OH SHUVRQH GDL FRQILQL GL XQD VDOD ULXQLRQL R GHOOœXIILFLR SHUPHWWHQGR ORUR GL connettersi da ogni ambiWR GHOOœDPELHQWH GL ODYRUR ³$Q\ERWV´ SXRœ PXRYHUVL QHOOœXIILFLR FRQWUROODWR D GLVWDQ]D SHUPHWWHQGR DOOœRSHUDWRUH UHPRWR GL VHQWLUH HG HVVHUH XGLWR GL YHGHUH H GL HVVHUH YLVWR ³$E\ERWV´ Hœ IRUQLWR XQR VFKHUPR FDPHUD PLFURIRQR HG DOWRSDUODQWH FUHDQGR XQœHVSHULHQ]D UHDOH GL FRPXQLFD]LRQH remota
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 C ALIFORNIA  I NSTITUTE  OF  T ECHNOLOGY  ʹ  H ARVEY  B.  N EWMAN ,  PUBBLICAZIONE  Í&#x17E;E ETWO RKING  FO R  HIGH  ENERGY  AND  NUCLEAR  PH YSICS  AS Â
GLOBAL Â E-Ââ&#x20AC;?S CIENCE Í&#x;Í&#x2022; Â HTTP :// ULTRALIGHT . CALTECH . EDU / WEB -Ââ&#x20AC;? SITE / COMMON / PUBLICATIONS / ARTICLE /2004/09 CHEP 04/N ETWO RK _ FO R _HEP. PDF Â
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Progetto  DigIT@lia   Â
Augmented Reality 3RWHU XVDUH XQ 3HUVRQDO FRPSXWHU R XQ ³WDEOHW´ SHU SRWHU SURYDUH XQ SDLR GL RFFKLDOL GD VROH ³YLUWXDOL´ H YHGHUH FRPH VWDQQR /D WHFQRORJLD VL FKLDPD ³$XJPHQWHG 5HDOLW\´ R 5HDOWj $XPHQWDWD (ssa integra oggetti RQ ' LQ IOXVVL YLGHR ³OLYH´ LQ WHPSR UHDOH ,O YLGHR YLHQH SURFHVVDWR SHU PHVFRODUH LO PRQGR UHDOH FRQ TXHOOR virtuale, accessibile sia tramite apparecchi fissi che mobili
Smart Connected Vehicle Ogni veicolo ha una rete di sensori ed una base dati di informazioni che potrebbero aiutare le altre auto ad evitare incidenti, ostacoli, rallentamenti del traffico ed altri problemi. Abilitando i vari veicoli a comunicare tra ORUR H FRQ OH DXWRULWDœ GL FRQWUROOR GHOOD VWUDGD VL RWWLHQH XQD ³UHWH´ GL LQIRUPD]LRQL GHVWLQDWD D IDFLOLWDUH LO flusso del traffico.
Evoluzione attesa per Larga Banda ed Infrastrutture di Telecomunicazione in Italia Agenda Digitale Europea 2020: sviluppo digitale Europeo 7UDPLWH Oœ$JHQGD 'LJLWDOH Oœ8QLRQH (Xropea ha definito una roadmap per la realizzazione di un framework in grado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di connettività proveniente dalle aziende, dai cittadini e dalla pubblica amministrazione. PiÚ in generaOH OR VFRSR GHOOœ$JHQGD 'LJLWDOH q TXHOOR GL JLXQJHUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ ³PHUFDWR XQLFR GLJLWDOH´ EDVDWR VXOOD UHWH D %DQGD 8OWUDODUJD H VX DSSOLFD]LRQL LQWHURSHUDELOL FKH VLD LQ JUDGR GL produrre dei benefici in termini economici e sociali, abilitando nuove forme di business, e migliorando i VHUYL]L DL FLWWDGLQL FRPH OD VDQLWj H OœLVWUX]LRQH
Le sette aree di intervento identificate dal Commissario Europeo alle comunicazioni sono le seguenti:
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Progetto  DigIT@lia    1) Mercato digitale frammentato. Attualmente la regolamentazione del commercio online è ODVFLDWD DL VLQJROL 6WDWL 0HPEUL H OD PDQFDQ]D GL XQœXQLFD OHJLVOD]LRQH VXL SDJDPHQWL HOHWWURQLFL rallenta lo sviluppo omogeneo oltre le frontiere interne. 2) Interoperabilità . In Europa esistono standard diversi adottati nei vari Stati Membri, e molto VSHVVR TXHVWR LPSHGLVFH OœLQWHURSHUDELOLWj GL DSSOLFD]LRQL H GLVSRVLWLYL QHL YDUL VWDWL 3HU TXHVWR VL UHQGH QHFHVVDULR SURPXRYHUH OœXWLOL]]R GL VWDQGDUG FRPXQL H SLDWWDIRUPH DSHUWH 3) Crescita dei crimini elettronici. Per promuovere le attività basate su Internet bisogna innanzitutto che i cittadini europei si fidino della rete come strumento da utilizzare per tali attività . (œ QHFHVVDULR UHDOL]]DUH XQD UHWH VLFXUD LQ JUDGR GL ULVSRQGHUH D WXWWH OH PLQDFFH HG DOOR VWHVVR tempo capace anche di difendere la privacy dei singoli cittadini. 4) ,QYHVWLPHQWL VXOOœLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH ,Q WXWWD Oœ8QLRQH (XURSHD VL UHJLVWUDQR LQYHVWLPHQWL LQVXIILFLHQWL D JDUDQWLUH OœDFFHVVR D EDQGD ODUJD HG XOWUDODUJD D WXWWL L FLWWDGLQL SHU TXHVWR JOL Stati Membri devono farsi promotori di finanziamenti alle imprese che decidono di investire in LQIUDVWUXWWXUD PD VHQ]D ULSHWHUH OœHVSHULHQ]D GHL PRQRSROL 5) Investimenti in ricerca ed innovazione. Gli investimenti in ricerca e sviluppo risultano essere spesso ridotti e frammentati. Le piccole e medie imprese sovente non riescono a convertire i risultati delle loro ricerche in prodotti innovativi da immettere sul mercato. Si presenta la necessità di coordinare gli investimenti per creare un ecosistema dove le imprese ICT (e non solo) Europee possano sviluppare prodotti e servizi innovativi, accedere rapidamente ai finanziamenti, ed utilizzare infrastrutture di ricerca condivise tra i vari Stati Membri. 6) Alfabetizzazione informatica. /œ(XURSD VRIIUH GL XQD ULGRWta alfabetizzazione informatica e di una crescente carenza di personale qualificato in ambito ICT. Oltre la metà dei cittadini europei (250 milioni) si collega ogni giorno a Internet, ma un altro 30% non lo ha mai fatto. Questo rallenta la diffusione di sHUYL]L RQOLQH HG LPSHGLVFH GL VIUXWWDUH L EHQHILFL FKH Oœ,&7 SXz JHQHUDUH LQ WHUPLQL GL SURGXWWLYLWj 3HU VXSHUDUH TXHVWD EDUULHUD q QHFHVVDULD XQœD]LRQH FRRUGLQDWD WUD JOL Stati Membri in termini di formazione ed istruzione. 7) ICT per indirizzare i problemi di carattere sociale. Le principali sfide sociali che ogni Stato deve affrontare sono legate al miglioramento delle vita dei propri cittadini ed alla salvaguardia GHOOœDPELHQWH , VHUYL]L SRWUHEEHUR HVVHUH PLJOLRUDWL WUDPLWH DSSOLFD]LRQL FRPH LO WHOHODYRUo, OœDVVLVWHQ]D VDQLWDULD UHPRWD VHUYL]L GL H-governament ecc, con un impatto ambientale prossimo DOOR ]HUR /œ(XURSD VWD VIUXWWDQGR SRFR OœRSSRUWXQLWj GL XWLOL]]DUH OD UHWH FRPH VWUXPHQWR SHU contribuire alla risoluzione dei grandi temi sociali. /œDJHQGa digitale Europea parte da queste consideazioni per definire le azioni volte a superare gli ostacoli DWWUDYHUVR OœLPSHJQR GHOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD H GHL VLQJROL 6WDWL 0HPEUL
/Âś$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD IRUQLVFH LQGLFD]LRQL DIILQFKp LO &RQVLJOLR DGRWWL 'Lrettive o gli Stati Membri legiferino in modo che la rete diventi uno strumento flessibile, aperto ed interoperabile che permetta la
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Progetto  DigIT@lia    creazione di un mercato unico dei servizi digitali che siano fruibili da tutti i cittadini europei, indipendentemente dal loro stato di appartenenza. 3HU UHDOL]]DUH TXHVWR RELHWWLYR WXWWL JOL 6WDWL 0HPEUL WUD FXL Oœ,WDOLD GRYUDQQR VHJXLUH OH UDFFRPDQGD]LRQL GHOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD SDUWHQGR LQQDQ]LWXWWR GDOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQœLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH SHU JDUDQWLUH ai citWDGLQL DEELDQR OœDFFHVVR DL FRQWHQXWL H DL VHUYL]L FKH GHVLGHUDQR Per questo, secondo il commissario, l'Europa ha bisogno di una infrastruttura di accesso a internet veloce e VXSHUYHORFH D SUH]]L FRPSHWLWLYL H ODUJDPHQWH GLVSRQLELOH FRQ OœRELHWWLYR GL UDggiungere tutti i cittadini europei con la banda larga entro il 2013. Obiettivo è fare in modo che entro il 2020, tutti i Cittadini Europei abbiano accesso a connessioni molto piÚ rapide, superiori a 30 Mbps, e che almeno il 50% delle famiglie europee possa usufruire di collegamenti internet al di sopra di 100 Mbps.
Per realizzare questo piano ambizioso occorre elaborare una politica Europea basata su una combinazione di tecnologie e con due obiettivi principali paralleli: x
garantire la copertura universale della banda larga (combinando reti fisse e senza fili) con velocitĂ di connessione crescenti fino a 30 Mbps
x
favorire la diffusione e l'adozione su una vasta porzione del territorio dell'UE di reti di accesso di nuova generazione (NGAN) che consentano connessioni superveloci superiori a 100 Mbps.
In mancanza di un intervento regolatorio appropriato, vi è il rischio che i risultati ottenuti non siano ottimali e che le reti veloci a banda larga siano concentrate in poche zone ad alta densità di popolazione, con costi di accesso importanti e tariffe d'uso elevate. Per mitigare questo rischio, la Commissione intende adottare una raccomandazione che delinei un quadro comune delle strategie in modo tale da: x
assicurare una riduzione dei costi legati alla diffusione della banda larga su tutto il territorio dell'UE,
x
garantire una programmazione e un coordinamento adeguati e ridurre il carico amministrativo.
Il Cloud: le applicazioni in rete 8QD VLJQLILFDWLYD HYROX]LRQH GHOOD ³PRGDOLWj GL IUXL]LRQH´ GHOOH DSSOLFD]Loni ICT è la crescente adozione del PRGHOOR ³LQ WKH FORXG QHOOD QXYROD
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Progetto  DigIT@lia    Applicazioni fino a pochi anni fa nei installate e residenti nei DataCenter aziendali, vengono ora virtualizzate e rese disponibili da piattaforme dove la localizzazione fisica perde rilevanza. 1RQ VL Hœ WUDWWDWR GL XQ FDPELDPHQWR LPSURYYLVR Qp OR VL SXz GHILQLUH FRQFOXVR $VVLVWLDPR DG XQD evoluzione verso applicazioni distribuite in rete.
Figura 16 /ÂśHYROX]LRQH YHUVR LO PRGHOOR &ORXG
Il ruolo della UHWH GLYLHQH HYLGHQWHPHQWH FHQWUDOH (OHPHQWL FKH OÂśLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH GHYH IRUQLUH SHU supportare il modello rappresentato dal cloud sono: x
qualitĂ
x
affidabilitĂ
x
banda Ultra Larga (velocitĂ bidirezionale)
x
bassa latenza
e, forse ancora piĂš importante: x
disponibilitĂ pervasiva della rete di accesso
sia nei distretti industriali che nelle aree residenziali.
Figura 17 $QGDPHQWR GHJOL LQYHVWLPHQWL H GHOOÂśLQVWDOODWR QHO FORXG
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Progetto  DigIT@lia    ,O ³FORXG´ KD GLPRVWUDWR GL JHQHUDUH QRWHYROL ULGX]LRQL dei costi e contestualmente una migliore flessibilità e ³WLPH WR PDUNHW´ 4XHVWR WUHQG YDOLGR SHU JURVVH LPSUHVH SUHVHQWD DQFKH PDJJLRUL SRWHQ]LDOLWj SHU OH 3LFFROH H 0HGLH ,PSUHVH 30, /D VSHVD SHU Oœ,&7 LQFLGH LQ SURSRU]LRQH PDJJLRUH VXO ELODQFLR GHOle PMI, limitando cosÏ il potenziale di innovazione. In Italia, dove il tessuto delle PMI è molto esteso, il modello nel cloud si presenta come ottimale per contribuire a migliorare: x
produttivitĂ
x
competitivitĂ
x
innovazione
x
controllo dei costi
La rete a supporto dei servizi Di seguito vengono riportati alcuni esempi di servizi con i relativi requisiti di rete
Area Consumer 5DJLRQL FKH GHWHUPLQDQR OÂśHVLJHQ]D GL XQD FRQQHVVLRQH GL TXDOLWj SHU LO PHUFDWR FRQVXPHU VRQR x
i dipendenti possono accedere piĂš facilmente alle risorse aziendali grazie al Telelavoro
x
la Pubblica Amministrazione sta investendo sullo sviluppo di servizi sempre piĂš vicini al cittadino o direttamente accessibili da casa (es. Portali Istituzionali).
x
si sta fortemente sviluppando la fornitura di servizi online per il consumer come Video Gaming, e-Commerce
Figura 18: Esempi applicazioni mercato Consumer
Area Imprese ,QWHUHVVDQWL SHU DXPHQWR GHOOD FRPSHWLWLWYLWDÂś H ULGXDLRQL GHL FRVWL VRQR WUD JOL DOWUL x
Telelavoro: vantaggi economici ed ambientali, legati alla riduzione degli spostamenti dei GLSHQGHQWL H GHOOH FRQVHJXHQWL HPLVVLRQL GL &2 DOOÂśRWWLPL]]D]LRQH GHL FRQVXPL H GHJOL VSD]L
x
soluzioni di collaborazione che possano favorire la produttività ed una maggiore interazione FRQ OH D]LHQGH GHO VHWWRUH SHU ³IDUH VLVWHPD´
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Progetto  DigIT@lia    x
luoghi di lavoro piĂš efficienti ed intelligenti (grazie ai sistemi di building automation abilitati dalla rete) e piĂš interconnessi al tessuto sociale circostante, grazie allo sviluppo di strutture complementari (es asili, luoghi ricreativi, etc)
Figura 19: Esempi applicazioni mercato business
Pubblica amministrazione (e-Government) Alcuni esempi per la Pubblica Amministrazione: x
distribuzione dei servizi (telemedicine, visite a distanza, assistenza agli anziani)
x
controllo delle risorse (building automation, videosorveglianza)
x
aumento della produttivitĂ (videocomunicazione)
x
formazione (scuola digitale, corsi di aggiornamento per la P.A.)
x
³avvicinamento al cittadino´ QHOOœDFFHVVR ai servizi pubblici (portali istituzionali, Reti Amiche, etc)
x
colmare il divario infrastrutturale, sociale ed economico tra Nord e Sud, offrendo alle aziende la possibilitĂ di decentralizzare le risorse e le strutture nelle aree meno sviluppate del nostro Paese.
Banda Ultra Larga: definizione 8QD GHILQL]LRQH LQ EUHYH GHOOD %DQGD 8OWUD /DUJD HÂś OD VHJXHQWH
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x
Connessione ad altra velocita, con banda simmetrica e bassa latenza
x
Capace di supportare le applicazione della prossima generazione quali video HD, 3DHD o LQWHUDWWLYR SHU *DPLQJ 7HOHPHGLFLQD H LQWHUD]LRQL VRFLDOL FRQ XQD 4XDOLWj GHOOÂś(VSHULHQ]D GL livello appropriato
x
Capace di gestire piĂš flussi simultanei verso differenti utenti in una singola abitazione, con una differente qualitĂ di servizio
Progetto DigIT@lia In termini tecnici, questo significa una rete con Banda bidirezionale e simmetrica maggiore di 50 Mbs e bassa latenza
Soluzioni tecnologiche La crescente domanda di accesso a banda larga, oggi disponibile tramite diverse tecnologie cablate (es. DSL, cavo, Ethernet, PON, ecc) e wireless (WiFi, WiMax, 3G, LTE, ecc) ha permesso di avere bitrate sempre maggiori negli ultimi due decenni. Se si analizza la crescita delle velocità in accesso, si nota che esse sono cresciute con un tasso del 50% annuo. Tale richiesta di banda sempre maggiore è stata anche dettata da un aumento significativo delle applicazioni in rete (es. video) che spesso richiedono delle caratteristiche diverse dalle infrastrutture attualmente in uso (simmetricità, sicurezza, etc).
Figura 20: Crescita esponenziale della velocità media di accesso per connettività Broadband, FONTE Graham Finnie, HeavyReading
Nessuna delle tecnologie basate sulle attuali infrastrutture di accesso in rame sarà in grado di far fronte alla domanda di connettività nel lungo termine. Va inoltre tenuta in considerazione la crescente domanda di accesso alle reti radio-mobili, che costituiscono un complemento indispensabile per fornire servizi in mobilità. Studi di settore dimostrano che solo reti di accesso in fibra ottica (le cosiddette architetture FTTx) potranno VXSSRUWDUH TXHVWD FUHVFLWD QHL GHFHQQL IXWXUL H FKH VLD GL YLWDOH LPSRUWDQ]D LQYHVWLUH VX XQ¶LQIUDVWUXWWXUD GL rete flessibile e pronta a future applicazioni e tecnologie.
Mentre vi è accordo sulla necessità di reti di accesso in fibra, è in corso un dibattito circa la migliore architettura da adottare per tali reti, sia in termini di topologie delle infrastrutture che di tecnologie di trasporto. I due tipi fondamentali di topologie, descritti di seguito, sono:
punto-multipunto
punto-punto
Le topologie di rete di tipo punto-multipunto sono realizzate tramite dispositivi di multiplazione passivi che XWLOL]]DQR VWDQGDUG WHFQRORJLFL GL WLSR 321 3DVVLYH 2SWLFDO 1HWZRUN SHU WUDVPHWWHUH VX XQ¶Xnica fibra condivisa.
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Figura 21: Topologie multipunto
Le topologie punto-punto, invece, utilizzano una fibra (o una coppia di fibre) dedicata tra ciascun POP (Point of Presence) del Fornitore di Servizi e l'utente. Tale topologia permette di fornire un mezzo di comunicazione trasparente sul quale è possibile utilizzare diverse tecnologie di trasporto (Ethernet, FiberChannel, SDH / SONET, ecc).
Figura 22: Topologie punto-punto
In entrambi i casi le fibre sono stese dal POP verso diversi punti di distribuzione (sia sotterranei che in cabine di distribuzione a livello stradale), dai quali si dipartono a loro volta le fibre dedicate ad ogni utente (o gruppi di utenti). La differenza tra le due topologie è lHJDWD DO QXPHUR GL ILEUH WUD LO 323 H OœDUPDGLR GL distribuzione.
'DO SXQWR GL YLVWD GHOOH RSHUH GL LQJHJQHULD FLYLOH OD UHDOL]]D]LRQH GL XQÂśLQIUDVWUXWWXUD FRQ WRSRORJLD SXQWRpunto ha un impatto di poco superiore a quello necessario per una rete punto-multipunto.
Figura 23: Ripartizione dei costi di realizzazione di un infrastruttura di rete, FONTE Corning & FTTH Council Europe
Analizzando gli ultimi trend tecnologici si può rilevare un continuo aumento nella densità di interfacce degli apparati attivi e, contemporaneamente, una progressiva riduzione dei costi di ciascuna interfaccia.
La topologia punto-punto consente una separazione fisica delle fibre in accesso paragonabile a quella delle reti in rame (unbundling). L'utilizzo di tale infrastruttura può essere pertanto di grande interesse commerciale e consente la condivisione di investimenti in una rete fisica comune da parte di piÚ fornitori di connettività .
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Progetto  DigIT@lia    Questo dato assume un valore rilevante alla luce di quanto la Commissione Europea ha stabilito circa i criteri GL RULHQWDPHQWR SHU OœDVVHJQD]LRQH GHJOL DLXWL GL 6WDWR XWLOL DOOD UHDOL]]D]LRQH GL UHWL D EDQGD ODUJD "Qualunque sia il tipo di architettura di rete di accesso di nuova generazione che potrà beneficiare di aiuti di Stato, dovrebbe sostenere la separazione effettiva ed integrale e soddisfare tutte le diverse tipologie di accesso alla rete che gli operatori possono chiedere (inclusi ma non limitati all'accesso ai condotti, fibre e 28 ELWVWUHDP ´
La scelta di una tecnologia Fiber To The Home (FTTh), paragonata a FTTb o FTTc, permette di evitare SRWHQ]LDOL ³FROOL GL ERWWLJOLD´ WHFQRORJLFL QHOOD UHWH GL DFFHVVR )77K SUHYHGH FRQWUDULDPHQWH DJOL DOWUL VFHQDUL di creare una rete completamente in Fibra dalla centraOH DOOD SUHVD GHOOœXWHQWH ILQDOH FUHDQGR XQD VROX]LRQH ed uno scenario certamente preferibile.
9D LQILQH WHQXWR SUHVHQWH FKH LO FLFOR GL YLWD GL XQœLQIUDVWUXWWXUD SDVVLYD FDYL DUPDGL GL GLVWULEX]LRQH HWF q normalmente superiore ai 40 anni. Possiamo perciò attenderci che durante questo periodo saranno sviluppate nuove applicazioni che potrebbero richiedere delle velocità molto superiori rispetto a quelle attualmente utilizzate. Considerazioni e Raccomandazioni
Osservando i trend di sviluppo globali, dal punto di vista economico e tecnologico, lo scenario obiettivo per OÂś,WDOLD GHYH FRQVLGHUDUH WUD JOL DOWUL L VHJXHQWL SXQWL x
Rete NGAN in fibra
Deve essere realizzata una rete in Fibra diffusa e distribuita sul territorio disponibile per utenti finali ed operatori di telecomunicazione. In particolare FTTh (Fiber to the Home) appare essere la tecnologia piÚ DGDWWD /D UHWH LQ UDPH GRYUj HVVHUH GLVPHVVD SHU RWWLPL]]DUH L FRVWL GL ³2SHUDWLRQV´ x
³)LEHU 1DWXUDO 0RQRSRO\´
La rete di accesso potrebbe configuraUVL FRPH ³0RQRSROLR 1DWXUDOH´ RYYHUR UHDOL]]DUVL OœLPSRVVLELOLWj GL DYHUH piÚ infrastrutture in parallelo in concorrenza. La normativa dovrà prevedere, ove necessario, metodologie
                                                           28  Trad.  da  Communication  from  the  Commission  -Ââ&#x20AC;?  Community  Guidelines  for  the  application  of  State  aid  rules  in  Ć&#x152;Ä&#x17E;ĹŻÄ&#x201A;Ć&#x161;Ĺ?ŽŜ Ć&#x161;Ĺ˝ Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x2030;Ĺ?Ä&#x161; Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x2030;ĹŻĹ˝Ç&#x2021;ĹľÄ&#x17E;ĹśĆ&#x161; ŽĨ Ä?Ć&#x152;Ĺ˝Ä&#x201A;Ä&#x161;Ä?Ä&#x201A;ĹśÄ&#x161; ĹśÄ&#x17E;Ć&#x161;Ç Ĺ˝Ć&#x152;ĹŹĆ?Í&#x2022; ÍždÄ&#x17E;Ç&#x2020;Ć&#x161; Ç Ĺ?Ć&#x161;Ĺ&#x161; Ć&#x152;Ä&#x17E;ĹŻÄ&#x17E;Ç&#x20AC;Ä&#x201A;ĹśÄ?Ä&#x17E;ÍżÍ&#x2022; ͞ώϏϏϾ͏ ώϯϹ͏ϏϰͿ Í&#x17E;Ç Ĺ&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E;Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x161;Ĺ&#x161;e  type  of  the  NGA  network  architecture  that  will  benefit  from  State  aid,  it  should  support  effective  and  full  unbundling  and  satisfy  all  different  types  of  network  access  that  operators  may  seek  (including  but  not  limited  to  access  to  ducts,  fibre  and  bitsĆ&#x161;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ä&#x201A;žͿÍ&#x2DC;Í&#x;   Â
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Progetto  DigIT@lia    alternative per garantire la competizione, compensando opportunamente gli investimenti secondo una ³ODGGHU RI LQYHVWPHQW´ DSSURSULDWD x
Banda Ultra Larga (Ultra BroadBand).
(œ DXVSLFDELOH XQD UHWH GL $FFHVVR D %DQGD 8OWUD /DUJD GLIIXVD VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH FKH SHUPHWWD OR VYLOXSSR GL XQœRIIHUWD GL FRQQHWWLYLWj SHUYDVLYa e tecnologicamente evoluta. La nuova rete fibra è la FRQGL]LRQH GL EDVH SHU DFFRJOLHUH OH UDFFRPDQGD]LRQL GHOOD FRPPLVVLRQH (XURSHD FRQWHQXWH QHOOœ´$JHQGD ´ HYLWDQGR FRVu XQ 'LJLWDO 'LYLGH GL 5LWRUQR x
Mobile Internet
Sviluppo di un accesso Mobile Internet di ultima generazione, ben integrato con la NGAN (Next Generation Access Network) per ottenere sia un accesso uniforme in mobilitĂ , che per chiudere eventuali sacche di 'LJLWDO 'LYLGH ,O 0RELOH ,QWHUQHW QRQ HÂś DOWHUQDWLYR DOOD UHWH LQ ILEUD LQ TXDQto la fibra deve raggiungere le antenne. x
Copertura dei Distretti Industriali
Determinante per lo sviluppo economico del paese è garantire la copertura con Ultra BroadBand anche dei Distretti Industriali per permettere al tessuto economico di guadagnare produttività e competitività x
Approccio Evolutivo
/ÂśLQYHVWLPHQWR VXOOD UHWH H LO VXR VIUXWWDPHQWR DYUDQQR XQ OXQJR WHPSR GL YLWD OH VFHOWH SROLWLFKH H WHFQRORJLFKH GHYRQR WHQHUQH IHUPDPHQWH FRQWR (Âś QHFHVVDULR FUHDWH XQÂśDUFKLWHWWXUD VFHJOLHQGR XQD tecnologia LQ JUDGR GL VXSSRUWDUH LO SL SRVVLELOH OÂśHYROX]LRQH IXWXUD x
Concorrenza
La NGAN (Next Generation Access Network) e la regolamentazione relativa, devono garantire una libera e positiva concorrenza.
Una considerazione a parte, per rilevanza ed importanza, merita OœDVSHWWR QRUPDWLYR. Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per garantire un quadro normativo chiaro e stabile, per definire priorità e stimoli, concorrenza e sviluppo. Inoltre la pubblica amministrazione può (e deve) giocare un ruolo di apripista realizzando e offrendo servizi digitali.
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Agenda Digitale
Progetto  DigIT@lia    (œ IRQGDPHQWDOH DGRWWDUH XQœ$JHQGD 'LJLWDOH SHU Oœ,WDOLD 8Q TXDGUR RUJDQLFR FKH GHILQLVFD RELHWWLYL PHWRGL tempi per dotare il paese delle infrastrutture digitali necessarie allo sviluppo. Con infrastrutture si devono LQWHQGHUH QRQ VROR JOL HOHPHQWL ³ILVLFL HG DUFKLWHWWXUDOL´ PD DQFKH LO TXDGUR QRUPDWLYR LO VXSSRUWR DOOD GLJLWDO economy, semplificazioni procedurali e burocratiche. x
Quadro Normativo
/Âś$JHQGD 'LJLWDOH GHILQLWD GDOOÂś8QLRQH (XURSHD UDSSUHVHQWD XQ RWWLPR TXDGUR GL ULIHULPHQWR /D normativa italiana deve essere aggiornata per dare un contesto stabile e definito agli investimenti in LQIUDVWUXWWXUD H SHU IDFLOLWDUH OÂśDGR]LRQH GL ÂłXQ DSSURFFLR GLJLWDOH´ LQ PROWL VHWWRUi: Â&#x192;
eGovernment (servizi interni ed esterni alla Pubblica Amministrazione)
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Assistenza Sanitaria a distanza
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Telelavoro
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eCommerce
sono alcuni esempi. x
DifficoltĂ nella realizzazione delle infrastrutture
6SHVVR VL ULVFRQWUDQR PROWH GLIILFROWj QHOOœRWWHQHUH WXWWi i permessi e accordi necessari per procedere alla UHDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH FLYLOL (œ DXVSLFDELOH VHPSOLILFDUH OH SURFHGXUH SHU HYLWDUH LQXWLOL GXSOLFD]LRQL H lungaggini. Inoltre è utile intervenire per:
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Sfruttare la sinergia tra la creazione di opere pubbliche (strade, reti elettriche, acquedotti) e la costruzione delle opere civili per le telecomunicazioni
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Facilitare la cablatura degli edifici, imponendola nelle nuove costruzioni (o ristrutturazioni), agevolandola negli edifici esistenti
Progetto DigIT@lia
ICT P E R I L B E N E S S E R E S O C I AL E N E L F U T U R O
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Progetto DigIT@lia IN DI CE
Prefazione
Executive Summary
1 Il Contesto: rischi ed opportunità
2 La proposta strategica: una piattaforma dinamica per il Welfare 3 Lavoro: la Bacheca Intelligente del Welfare
4 Formazione ed Educazione: Percorsi formativi dinamici ϱ hŶĂ ĂƌƚĂ Ě͛ŝĚĞŶƚŝƚă ƉĞƌ ůĂ &ĂŵŝŐůŝĂ
ϲ hŶĂ WƵďďůŝĐĂ ŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶĞ ͞Wŝƶ ĂŐŝůĞ͟ I prossimi passi Bibliografia
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Progetto DigIT@lia PREFAZIONE Questo documento propone una visione del futuro del nostro modello sociale "nella prospettiva della vita buona nella società attiva", capace di concorrere alla costruzione della coesione sociale, fondamentale obiettivo della nostra società, così come è stato individuato dall'Unione Europea con la Strategia di Lisbona In particolare, nel recente Libro bianco, è stata la Commissione Europea a sottolineare lo stretto legame tra salute e prosperità economica, avvalorando il concetto cardine evidenziato dalla Strategia di Lisbona, che pone al centro il benessere dei cittadini per la crescita e l'occupazione. La considerazione cui non si sfugge: "Le tendenze demografiche, i grandi cambiamenti nella coscienza dei bisogni e nella struttura delle risposte, la globalizzazione sregolata e una crescita dell'economia che rimane al di sotto del potenziale stanno progressivamente sgretolando la rete delle vecchie sicurezze". Ricostruire un welfare capace di riproporre la centralità della persona e della sua salute significa ridurre la povertà, l'emarginazione e il disagio sociale, incrementando la produttività del lavoro, i tassi di occupazione e la crescita complessiva dell'economia. "La sfida a cui siamo chiamati non è solamente economica ma, prima di tutto, progettuale e culturale. Vogliamo riproporre la centralità della persona, in sé e nelle sue proiezioni relazionali..." (ISTAT 2010). ll confronto che si intende sollecitare con questo contributo verte su aspetti specifici che già di per sé conducono ad un nuovo sguardo sulla nostra società e sulle regole sulle quali si fonda. Le disfunzioni, gli sprechi ed i costi del modello attuale di welfare; la capacità di transitare verso un nuovo modello sociale proattivo che consideri prioritario accompagnare le persone lungo tutto l'arco della vita senza perdere di vista il binomio opportunità ± responsabilità; un sistema di governance che garantisca la sostenibilità finanziaria e gli obiettivi strategici anche attraverso il costante e proficuo confronto con le migliori esperienze internazionali. 8Q PRGHOOR FKH VL FRQIURQWD FRQ XQD PROWLWXGLQH GL ³FLWWDGLQL GLJLWDOL´ FKH DJLVcono in un contesto globale e sono in grado di esprimere i loro bisogni dando un contributo attivo. In questo contesto la tecnologia rappresenta uno strumento abilitante per migliorare la proposizione dei servizi Welfare verso i cittadini che ricoprono un ruolo centrale, ottimizzando inoltre i costi attraverso una maggiore integrazione degli attuali processi e servizi.
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Progetto  DigIT@lia    E X E C U T I V E S U M M AR Y Il cambio culturale in atto pone la tecnologia ed il suo utilizzo al centro della vita quotidiana dei cittadini. I nuovi strumenti di comunicazione fanno in modo che ogni individuo sia sempre piÚ connesso in rete e si avvalga di servizi on-line con un tasso crescente. Sta aumentando la necessità di poter gestire in modo efficiente e dinamico tutto ciò che ruota intorno alla vita del singolo cittadino ed il suo percorso di vita : dalla formazione, al lavoro, alla famiglia, alla salute sino alla relazione con la Pubblica Amministrazione. La sociètà moderna ha, infatti, esigenze sempre piÚ complesse e allo stesso tempo aspettative piÚ elevate in termini di migliore qualità della vita, bassi costi, velocità e flessibilità delle risposte. (œ LQGXEELR FKH Oœ,&7 UDSSUHVHQWL XQ IDWWRUH DELOLWDQWH LQ JUDGR QRQ VROR GL DOODUJDUH OH FDSDFLWj GL VHUYL]LR DO FLWWDGLQR Pa anche di rendere questo stesso proattivo nel richiedere ed indirizzare i servizi che meglio possano rispondere alle proprie esigenze di benessere. Guidare questo cambiamento significa rileggere i rapporti tra lavoro e impresa, Pubblica Amministrazione e cittadini, disegnare una nuova democrazia economica che coinvolga e renda partecipi tutti, riconoscendo come Internet abbia cambiato strutturalmente i percorsi di partecipazione sociale. Le nuove tecnologie capaci di integrare, correlare ed analizzare dati dovranno potersi affiancare ad attività di trasformazione e semplificazione dei processi che governano il mondo della Pubblica Amministrazione. ,O JUXSSR GL JLRYDQL FKH KD UHGDWWR LO SUHVHQWH GRFXPHQWR SDUWHQGR GD XQœDQDOLVL GHO FRQWHVWR LQ FXL YLYLDPR KD SRVWR particolare attenzione e rilievo al mondo del lavoro ed alla capacità di questo stesso di incidere non solo sul sistema competitivo del paese, ma anche sullo stato di benessere della sua comunità . Il primo passaggio, però, è stato quello di tracciare una proposta strategica che illustra una Piattaforma dinamica e collaborativa di servizi, attiva a livello nazionale, ma in grado di agire attraverso un sistema federato nei diversi contesti regionali. Questa piattaforma aspira a ritagliare i servizi al cittadino in funzione del loro profilo e partendo da una notevole FDSDFLWj HODERUDWLYD LQ JUDGR GL LQWHJUDUH GDWL GLYHUVL SURYHQLHQWL GD IRQWL GLYHUVH RSHUDQGR SHUWDQWR FRQ XQœXQLFD YLVWD GHO FLWWDGLQR /D SLDWWDIRUPD VL DUWLFROD SHU DUHH ³YHUWLFDOL´ FKH PHJOLR Vviluppano problematiche e richieste: il lavoro, la IDPLJOLD OœDVVLVWHQ]D VRFLDOH OœLQFOXVLRQH HWF 3UHVXSSRVWR IRQGDPHQWDOH DOOD VXD UHDOL]]D]LRQH q XQ SURFHVVR GL trasformazione parallelo della Pubblica Amministrazione, che affacciandosi a tale piattaforma, deve poter interagire in PRGR ³VQHOOR´ HG HIILFDFH QRQFKp XQ FRVWDQWH PLJOLRUDPHQWR GL TXHOOR FKH YLHQH GHILQLWR LO GLJLWDO GLYLGH La piattaforma come detto deve potersi comporre gradualmente attraverso i diversi moduli tematici. Il primo considerato, il lavoro, prevede lo sviluppo di due idee progettuali : 1.
/D ³%DFKHFD ,QWHOOLJHQWH GHO :HOIDUH´ KD OœRELHWWLYR GL FRLQYROJHUH WXWWL JOL DWWRUL &LWWDGLQL ,PSUHVH 6WXGL Professionali, Enti Pubblici, Università , Istituti Finanziari) e sviluppare in modo proattivo servizi su misura e dinamici SHU LO FLWWDGLQR FKH YL VL DIIDFFLD FRQ OH VXH HVLJHQ]H SHU LQQHVFDUH LO FLUFROR YLUWXRVR ³ODYRUR EHQHVVHUH VLVWHPD FRPSHWLWLYR´ /D %DFKHFD QRQ q XQ SRUWDOH PD XQ VLVWHPD GLQDPLFR VHPSUH DWWLYR FKH q LQ JUDGR GL ricercare e comunicare tempestivamente attraverso i vari canali e di rispondere sempre piÚ alla richiesta di lavoro della persona, associandovi anche una serie di servizi ed informazioni correlate.
2.
Il co-working in cloud. Questi due concetti, specie se usati entrambi, possono permettere di coniugare obiettivi fra ORUR DSSDUHQWHPHQWH RSSRVWL RYYHUR OD QHFHVVLWj GL VWLPRODUH H GDUH QXRYL VSD]L H VWUXPHQWL DOOÂśLPSUHQGLWRULD
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Progetto  DigIT@lia    JLRYDQLOH DO WHPSR VWHVVR GL SURPXRYHUH OœLQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD QHOOH SLFFROH H PHGie aziende, ottimizzando di FRQWUR L FRVWL GL JHVWLRQH JOL VSD]L H OœXWLOL]]R GHOOH ULVRUVH LQIRUPDWLFKH ,O WHPD GHO ODYRUR QRQ VL SXz YHGHUH VH QRQ VWUHWWDPHQWH FRQQHVVR H FROOHJDWR D TXHOOR GHOOœHGXFD]LRQH H IRUPD]LRQH professionale, in particolare sul WHPD DEELDPR SRVWR OœDWWHQ]LRQH D WXWWL TXHJOL DVSHWWL GL IRUPD]LRQH FKH VRQR QHFHVVDUL H fondamentali da seguire in quei percorsi di carriera che saranno sempre piÚ ampi (globali) e discontinui (lavoro a tempo determinato) nonchÊ variabili. 3.
Percorsi Formativi dinamici. Questo progetto interpreta e continua la linea di innovazione sin qui seguita che vede nella tecnologia di innovazione la capacità di reagire alle esigenze di domani che sono quelle di flessibilità e costante cambiamento. PoichÊ avere una ODXUHD QRQ VDUj OœXQLFD FRQGL]LRQH QHFHVVDULD SHU DIIURQWDUH JOL DQQL lavorativi a seguire e poichÊ questi non riguarderanno un unico interlocutore di lavoro sarà necessario potersi DIILGDUH DG XQ ³PRWRUH GL LQWHOOLJHQ]D´ LQ JUDGR GL LQWHUSUHWDUH H FRQIRUPDUH OœHVLJHQ]H IRUPDWLYD LQ UHOD]LRQH DO percorso ed esperienza di lavoro e non solo.
Sicuramente in questi anni il profondo mutamento socio-HFRQRPLFR KD ³WUDYROWR´ OD )DPLJOLD HG LPSRVWR OD QHFHVVLWj GL affrontarne le problematiche in modo aperto: dal caPELR GL UXROL DOOœLQWURGX]LRQH GL QXRYL VRJJHWWL DOOœDWWHQ]LRQH GHL disabili e gli anziani, sino alla gestione di situazioni di discontinuità sia economiche che sociali. Il poter vedere la famiglia come unico soggetto diventa una possibile lettura che aiuta ad individuare meglio le necessità nel loro contesto e ad ottimizzare i servizi che la Pubblica Amministrazione indirizza oggi ancora in modo separato per problemi e componenti. La nostra proposta a quanto evidenziato è una: 4.
&DUWD GÂśLGHQWLWj GHOOD )DPLglia. Essa parte dal presupposto che gli Enti della Pubblica Amministrazione possano collaborare in modo trasversale e quindi poter correlare ed integrare dati ed informazioni provenienti da diverse DUHH GL VHUYL]LR ,QROWUH SUHYHGH DQFKH XQÂśLQWHUD]LRQH FRn le amministrazioni locali che hanno il diretto contatto con OH IDPLJOLH H FKH JRYHUQDQR DOFXQH VSHFLILFKH HVLJHQ]H GL VHUYL]LR FRPH OÂśDVVLVWHQ]D VRFLDOH /D ULFKLHVWD GHOOD &DUWD GÂś,GHQWLWj GHOOD IDPLJOLD DWWLYHUj OÂśLQGLYLGXD]LRQH H PDSSDWXUD GHOOH FDUDWteristiche di questa stessa nonchĂŠ la situazione attuale dei servizi erogati e le possibili richieste e necessitĂ . Ogni possibilitĂ di richiesta di servizio e GLDORJR FRQ JOL HQWL SUHSRVWL SXz DYYHQLUH DQFKH DWWUDYHUVR OÂśDUHD GHGLFDWD GHOOD 3LDWWDIRUPD GLQamica del Welfare.
(œ FKLDUR FKH ULYHGHUH XQ VLVWHPD SHU LO %HQHVVHUH GHOOD 6RFLHWj LQ FKLDYH ³FLWWDGLQR´ SDUWHQGR GD HVVR SUHVXSSRQH XQ enorme e profondo cambiamento della Pubblica Amministrazione- Consapevoli che la trasformazione è in atto e gli interventi che si stanno attuando sono diversi, in merito abbiamo voluto inserire un progetto innovativo, detto di ³%XVLQHVV $JLOLW\´ FKH SXz VLFXUDPHQWH FRQWULEXLUH D UHQGHUH L SURFHVVL GHJOL HQWL SXEEOLFL SL VHPSOLFL ³DJLOL´ ottimizzandone i costi e favoreQGRQH OœLQWHUD]LRQH HG LQWHURSHUDELOLWj Figura ¹ Progetti per il Benessere sociale del futuro
1HOOœDPELWR GHJOL LQWHUYHQWL SURJHWWXDOL FKH DEELDPR GHOLQHDWR QRQ VLDPR YHQXWL PHQR QHO FRQVLGHUDUH OR VWUXPHQWR GL ascolto, interazione ed amplificazione che è oggi la rete internet in generale ed il Web2.0 in particolare. Ciò ci ha SHUPHVVR GL SHQVDUH FKH XQR GHL SULPL SDVVL RSHUDWLYL FKH VL SXz LQL]LDUH D UHDOL]]DUH q OœRUJDQL]]D]LRQH GL ³-DP´ progetto di ascolto e contribuzione di idee tramite tecniche web2.0) per categorie di cittadini, in particolare i giovani, per avere un contributo di idee . In modo che anche il cittadino stesso entri a far parte del processo di trasformazione e sia parte attiva e responsabile del cambiamento.
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Progetto  DigIT@lia    Inoltre la nostra visioQH VL SURSRQH GL SDUWLUH GD TXHOOR FKH Fœq JLj H GL WURYDUH WHFQRORJLH IOHVVLELOL LQ JUDGR GL LQWHJUDUOR H FRVu SDUWLUH GDOOœHQRUPH SDWULPRQLR GL GDWL H FRQRVFHQ]H FKH VRQR YDULDPHQWH GLVWULEXLWH LQ SRUWDOL VLWL HG LQL]LDWLYH analoghe. Il percorso è complesso e coinvolge piÚ attori provenienti sia dal mondo pubblico sia da quello privato; pertanto sarà IRQGDPHQWDOH SRWHU LSRWL]]DUH OD FRVWLWX]LRQH GL XQ ³&RQVRU]LR´ FRPSRVWR GD L SULQFLSDOL (QWL SUHYLGHQ]LDOL LO 0,85 OD Confindustria , le associazioni di categoria, etc., che sia espressione unica e sistemica alla realizzazione della Piattaforma dinamica e dei suoi moduli verticali.
1 IL CONTESTO: RISCHI ED OPPORTUNITĂ&#x20AC; 9LYLDPR LQ XQÂśHSRFD LQ FXL OH esigenze dei cittadini sono sempre piĂš complesse e cambiano dinamicamente in funzione di molteplici fattori ambientali: tutto è piĂš flessibile, le aspettative verso i tempi di attesa sono sempre piĂš ristrette, LO WHPSR OLEHUR D GLVSRVL]LRQH q VSHVVR PLQRUH H GLVWULEXLWR LQ IDVFH GÂśRUDULR GLYHUVH GD SHUVRQD D Sersona. Negli ultimi anni è cresciuto il livello di consapevolezza e le aspettative dei cittadini; ne consegue che ĂŠ indispensabile ripensare il welfare con servizi propositivi e personalizzati per meglio rispondere ai bisogni dei singoli cittadini. Come citato dalla Commissione Europea sulla salute e dalla Strategia di Lisbona, il benessere dei cittadini, inteso come legame indissolubile tra salute e prosperitĂ economica ha un ruolo cardine per OÂśRFFXSD]LRQH e la crescita della nostra societĂ . Un welfarH SL LQFOXVLYR q DQFKH XQÂśRSSRUWXQLWj SHU DXPHQWDUH OD FRPSHWLWLYLWj GHO VLVWHPD. Sentirsi piĂš tutelati dal XQ VLVWHPD FROOHWWLYR GL JDUDQ]LH VSLQJH DG LQYHVWLUH H ULVFKLDUH GL SL VXOOH SURSULH LGHH SURSULR FLz GL FXL OÂś,WDOLD KD SiĂš bisogno. Riflettere su un nuovo modello di benessere sociale per il futuro rappresenta una grande opportunitĂ per pensare a QXRYL H SL DYDQ]DWL VHUYL]L JXDUGDQGR DOOH JUDQGL SRWHQ]LDOLWj FKH OÂś,&7 SXz HVSULPHUH Dalla capacitĂ diffusiva di un sistema a rete, alla potenza eODERUDWLYD FRQGLYLVD FRQ ORJLFKH ÂłFORXG´ SHU DUULYDUH D nuovi sistemi di intelligenza capaci di leggere, interpretare, suggerire, correlare quantitĂ di dati eterogenei provenienti da fonti diverse sino alle nuove applicazioni che forniscono servizi semplici su supporti mobili. OpportunitĂ per i cittadini che li utilizzano e per le imprese che li realizzano, una grande occasione di rilancio del FRPSDUWR ,&7 H GHOOÂśLQQRYD]LRQH LQ JHQHUDOH / LQIUDVWUXWWXUD LQWHUQHW ULPDQH DOOD EDVH SHU DPSOLDUH LO ZHOIDUH QHlla societĂ della rete e della conoscenza. Proponendoci una visione futura del nostro modello sociale "nella prospettiva della vita buona nella societĂ attiva" che sia capace di concorrere alla costruzione della coesione sociale, si vuole evidenziare come le relazioni tra welfare, societĂ ed economia siano oggi sempre piĂš complesse, dinamiche, ed influenzate dalle continue trasformazioni del contesto culturale, sociale, politico e tecnologico della nostra societĂ . ,QWHQGHQGR TXLQGL FRPH ÂłZHOIDUH´ OR ÂłVWDU EHQH´ GHOOÂśLQGLYLGXR FRPH VLQJROR H FRPH HOHPHQWR GHOOD VRFLHWj LO GRFXPHQWR KD OÂśRELHWWLYR GL ULVFRSULUH H ULFRVWUXLUH XQ ZHOIDUH FDSDFH GL ULSURSRUUH OD FHQWUDOLWj GHOOD SHUVRQD QHO FRQWHVWR VRFLRculturale in cui viviamo.
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Progetto  DigIT@lia    Dal recente rapporto annuale ISTAT sulla situazione del Paese nel 2010 (ISTAT 2010) si ottiene un ritratto puntuale ed HVDXVWLYR GHOOœDWWXDOH VLWXD]LRQH GHO QRVWUR 3DHVH H GHOOH VXH SULQFLSDOL DUHH GL YXOQHUDELOLWj GRYH YLHQH IRWRJUDIDWR XQD riduzione ulteriore del benessere sociale percepito. x
I giovani risultano ancor oggi i piÚ colpiti dal fenomeno di mancata occupazione e il tasso specifico , già tra i piÚ bassi delle medie europee, è diminuito negli ultimi due anni di circa altri sei punti percentuali, con fenomeni di estrema gravità nel Mezzogiorno (meno di tre giovani su 10 occupati).
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Neanche OÂśLVWUX]LRQH ha rappresentato uno scudo per tale tendenza alimentando ancora di piĂš i volumi dei cosiddetti Neet (giovani tra i 15 e i 29 anni fuori dal circuito formativo e lavorativo) e il IHQRPHQR GHOOÂśDEEDQGRQR GHL SHUFRUVL GL formazione scolastica.
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Le donne si sono trovate a dover fronteggiare una parziale esclusione dal mercato del lavoro e un carico di lavoro familiare H GL FXUD FKH KD UHVR DQFRUD SL FULWLFR XQ VLVWHPD GL ³ZHOIDUH IDPLOLDUH´ JLj GHEROH H VRUWR QHO WHPSR SHU supplire alle carenze di un sistema pubblico al momento lontano da una sua efficienza di modello.
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La categoria degli anziani KD FRQWLQXDWR D UDSSUHVHQWDUH XQÂśDOWUD IDVFLD GL YXOQHUDELOLWj FUHVFHQWH FRQ HYLGHQWL limitazioni di sostegni e supporti, siano essi provenienti da reti informali (care-giver), servizi a pagamento e strutture pubbliche.
6HSSXU OÂśLQGDJLQH ,67$7 HYLGHQ]L FKLDUDPHQWH TXDOL VLDQR RJJL OH DUHH PDJJLRUPHQWH FULWLFKH q FRPXQTXH IRQGDPHQWDOH comprendere il contesto attuale, nel suo insieme, per meglio interpretarne le dinamiche, i rischi emergenti e le opportunitĂ e cosĂŹ meglio indirizzare le nostre proposte di innovazione. A beneficio della sintesi ci siamo avvalsi della metodologia di analisi PEST (veGL ILJ FKH HYLGHQ]LD L SULQFLSDOL HOHPHQWL FDUDWWHUL]]DQWL OD 3ROLWLFD OÂś(FRQRPLD OD 6RFLHWj H OÂśXWLOL]]R della Tecnologia.
Figura 1.1 Âą PEST
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Progetto  DigIT@lia    Ad integrazione di quanto sintetizzato valgono alcuni approfondimenti e considerazioni sul tessuto sociale che connota il nostro paese. Il tessuto sociale attuale Il fenomeno della globalizzazione H GHOOD GLIIXVLRQH GœLQIRUPD]LRQH DWWUDYHUVR GLIIHUHQWL FDQDOL GL FRPXQLFD]LRQH KD modificato radicalmente e definitivamente le caratteristiche, le aspettative e le richieste di ciascun cittadino. Oggi la società ha raggiunto un grado di maturità superiore ed è ormai cosciente dei propri diritti ed aspettative e chiede che ad esse si risponda in maniera puntuale, immediata, personalizzata ed integrata. La società italiana, in particolare, sta cambiando ed ogni regione e comune presentano caratteristiche molto diverse oltre a quelle tradizionali tra Nord e Sud. Il Welfare ha come obiettivo il benessere di tutte le persone, in particolare quelle che sono direttamente coinvolte in situazioni di povertà e disoccupazione, malattia, invalidità , vecchiaia. in particolare, va posta attenzione alla variabile immigrazione (dal decreto flussi 2010 sono previsti in Italia poco meno di 100mila unità ) per il buon funzionamento del sistema Welfare. 'XH VRQR L PDJJLRUL IHQRPHQL VX FXL SRUUH OœDFFHQWR LQ TXHVWR DPELWR OD disoccupazione giovanile e il piÚ recente fenomeno di disoccupazione degli extra comunitari. I giovani sono ancora oggi i piÚ colpiti dal fenomeno di mancata occupazione e il tasso specifico , già tra i piÚ bassi delle medie europee, è diminuito negli ultimi due anni di circa altri sei punti percentuali, con fenomeni di estrema gravità nel Mezzogiorno (meno di tre giovani su 10 occupati). Allo steso tempo, la società italiana sta cambiando ed ogni regione e comune presenta delle caratteristiche molto diverse oltre a quelle tradizionali tra Nord e Sud: la presenza non omogenea sul territorio di migliaia di extra comunitari (legali e clandestini) sta variando il numero GHOOH SHUVRQH FKH YLYRQR LQ XQ FHUWR WHUULWRULR FDPELDQGR DG HVHPSLR OœDVVHWWR GHO mercato del lavoro. Questa è una sfida difficile con la quale il nuovo Welfare dovrà fare i conti (Fondazione Leone Moressa 2010), dove si deduce come il tasso di disoccupazione straniero e italiano in valore assoluto sia diverso nelle YDULH UHJLRQL Gœ,WDOLD ,QROWUH QHO FRUVR GHOOœXOWLPR YHQWHQQLR QHL 3DHVL GHOOœ8QLRQH (XURSHD OœDVSHWWDWLYD GL YLWD q DXPHQWDWD FRQ OH GRYXWH GLIIHUHQ]H DOOœLQWHUQR GHOOœ8QLRQH (XURSHD ,6TAT 2003). La media è 78,9 anni per gli uomini e 84,2 anni per le donne (ISTAT 2010). I sistemi sanitari nei paesi europei occupano un posto sempre piÚ importante e le spese dedicate alla salute pubblica non sono mai state cosÏ elevate e rappresentano una percentuale crescente del PIL. La necessità di alcuni paesi di ridurre le VSHVH FRPSRUWHUj GL IDWWR DQFKH WDJOL DOOD VSHVD VDQLWDULD /œRELHWWLYR FXL ODYRUD OœOCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) in accordo con la Commissione Europea è di raggiungere questi obiettivi di riduzione con un aumento di efficienza piuttosto che con una riduzione di prestazioni; raggiungibile soprattutto con una SL ULJRURVD YDOXWD]LRQH FOLQLFD FRQ OH QXRYH WHFQRORJLH VSHFLDOPHQWH QHO FDPSR GHOOœ,&7 eHealth o telemedicina). Ci si trova di fronte ad una duplice sfida: da un lato una spesa crescente del PIL da destinare alla spesa sanitaria, GDOOœDOWUR XQ DXPHQWR GHOOD ORQJHYLWj GHOOœHWj ODYRUDWLYD H TXLQGL GHOOD QHFHVVLWj GHL *RYHUQL GL JDUDQWLUH FRQGizioni di vita decorosi per una popolazione destinata ad invecchiare. Un altro aspetto da evidenziare è relativo alle scuole italiane, in particolare il livello e qualità di istruzione non piÚ adeguati ai tempi moderni ed al mondo del lavoro; un paese orientato al futuro è solido e responsabile nella misura in cui fornisce prospettive, punti di riferimento e certezze alle generazioni piÚ giovani, che saranno gli adulti di domani. 3HU TXHVWR PRWLYR YDQQR IDYRULWH OH SROLWLFKH GL PLJOLRUDPHQWR GHOOœDWWXDOH sistema di istruzione nelle scuole italiane per la FRVWUX]LRQH GHO FLWWDGLQR GHO IXWXUR 'L IDWWR Oœ,WDOLD q DJOL XOWLPL SRVWL LQ (XURSD SHU OD VSHVD UHODWLYD DOOœLVWUX]LRQH Fome
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Progetto  DigIT@lia    HYLGHQ]LDWR GDWL SXEEOLFDWL GDO ,VWDW QHOOœDQQXDOH UHVRFRQWR VXOOH ³6SHVH VRVWHQXWH GDOOH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH LWDOLDQH´ H D TXHVWR HOHPHQWR YD DJJLXQWR LO ULVFKLR OHJDWR DOOœDXPHQWR GHJOL DOXQQL VWUDQLHUL QHOOH VFXROH SXEEOLFKH. La crisi attuale sta anche pesando sul bilancio delle famiglie italiane: non tutti possono permettersi di pagare per OœLVWUX]LRQH GHL ILJOL PD VL GHYH GLPHQWLFDUH FKH LQ XQD VRFLHWj FKH GHYH IDUH L FRQWL FRQ OD JOREDOL]]D]LRQH OD FRQRVFHQ]D DSSURIRQGLWD GHOOD OLQJXD VWUDQLHUD H GHOOœLQIRUPDWLFD GLYHQWDQR PDWHULD GL FUHVFHQWH LPSRUWDQ]D H GLYHQWD VHPpre piÚ ULOHYDQWH OD GLIIXVLRQH GL QXRYL PHWRGL GL LQVHJQDPHQWR EDVDWL VXOOH QXRYH WHFQRORJLH TXDOL DG HVHPSLR OD ³YLUWXDO FROODERUDWLRQ´ ,QROWUH SHU VHPSOLILFDUH H VXSSRUWDUH OœLQVHULPHQWR LQ XQ PRQGR GHO ODYRUR LQ HYLGHQWH FRQWUD]LRQH VWD GLYHQWDQGR fondamentale il legame tra scuole, università e aziende al fine di fornire i giusti indirizzi ai giovani in termini di specializzazioni richieste dal mercato del lavoro visto anche in una logica globale. Altro fattore che desta preoccupazione è la tempistica H OœHIILFDFLD FRQ FXL VL LQFRQWUDQR GRPDQGD H RIIHUWD GL ODYRUR. ,QIDWWL JOL DWWXDOL WHPSL FKH XQ JLRYDQH LPSLHJD SHU WURYDUH XQœRFFXSD]LRQH VHULD KDQQR QRWHYROL ULSHUFXVVLRQL D OLYHOOR GœLQGLSHQGHQ]D HFRQRPLFD HG LQVHULPHQWR VRFLDOH Il livello di occupazione ed i tempi lunghi per trovare un lavoro stabile sono altri rischi ai quali il paese deve fare attenzione, in quanto influiscono negativamente sulla creazione di nuove famiglie, sulle natalità e sulla soddisfazione/benessere della persona stessa. GOL DWWXDOL WHPSL QHFHVVDUL D WURYDUH XQœoccupazione portano i giovani a costruire una famiglia in età matura (età media attuale di 35 anni per le donne), in cui la fertilità diminuisce portando a un ridimensionamento della famiglia e alla diminuzione delle nascite. Molte famiglie non possono permettersi economicamente un secondo figlio e i motivi sono molteplici. Secondo Chiara 6DUDFHQR VRFLRORJD OœDLXWR VL HURJD Š5LFRQRVFHQGR QRQ VROR SHU YLD fiscale, il costo dei figli. e sostenendolo non con misure una tantum (Porqueddu 2008). Infatti, è soprattutto creando le condizioni perchÊ la madre lavori che si possono aiutare queste famiglie ma purtroppo i servizi non sono ancora adeguati, affidabili e accessibili ad una famiglia con due genitori che lavorano e a pensare che la povertà diminuisce a 1/4 quando si passa da un adulto che lavora a due con il vantaggio di un maggiore benessere della famiglia. $ WDO SURSRVLWR LQ ,WDOLD OœLQDGHJXDWD UHJROD]LRQH SXEEOLFD OD VFDUVD GLIIXVLRQH H GLYHUVLILFD]LRQH GHL Vervizi per bambini da D DQQL H OD SUHYDOHQ]D GHOOœRIIHUWD SULYDWD IRU-SURILW GHWHUPLQDQR XQD QRWHYROH GLIILFROWj QHOOœDFFHVVR DL VHUYL]L GD SDUWH delle famiglie. In particolare non risulta ancora scalfita la storica differenza in termini di copertura che esiste tra regioni del 1RUG H UHJLRQL GHO 6XG QRQRVWDQWH LO QXPHUR GHL QLGL GœLQIDQ]LD VXO WHUULWRULR LWDOLDQR VLD DXPHQWDWR 0DULDQR Tutto ciò innesca un circolo vizioso che ha pesanti riflessi su tutto il sistema paese: riduzione della natalità , aggravio del sistema famiglia (pensionati che sostengono i giovani, giovani che non sviluppano nuovi nuclei famigliari) contrazione delle nascite, emarginazione. E ancora, tutto questo si manifesta in mancato ossigeno, creatività , competenze nel nostro sistema impresa risultante in perdita di competitività . Il fine ultimo è quindi quello di invertire tale tendenza, innescare un circolo virtuoso che parte dal mercato del lavoro e vi ritorna accrescendo competitività e generando nuovo benessere. Di certo le nuove tecnologie a rete, mobili ed intelligenti possono costituire una leva fondamentale del cambiamento per avviare il sistema competitivo e quindi contribuire allo stato di benessere della nostra società .
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Progetto  DigIT@lia    La diffusione della Tecnologia (ICT)
Il contesto tecnologico attuale è diversificato: mentre da un lato le tecnologie evolvono con un ritmo notevolmente sostenuto, la Pubblica Amministrazione (PA) mostra un forte ritardo nella loro applicazione anche se molto si sta cercando di fare negli ultimi anni Nel dettaglio, il quadro relativo alle amministrazioni locali (PAL) desumibile dai dati raccolti attraverso una specifica LQGDJLQH VWDWLVWLFD GHOOœ,VWDW 5DSSRUWR VXOOœ,&7 QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH HYLGHQ]LD XQD VLWXD]LRQH GL adeguatezza dHOOH GRWD]LRQL WHFQRORJLFKH PD ULWDUGL QHOOœDGR]LRQH GL WHFQRORJLH SL DYDQ]DWH H QHOOœXVR SL FRPSOHVVR GL quelle di base. Con riferimento alle soluzioni di e-government emerge una notevole eterogeneità tra le diverse amministrazioni, in gran parte imputabile al fattore dimensionale. $SSDUH DQFRUD PRGHVWD OœDWWHQ]LRQH YHUVR OœLQIRUPDWL]]D]LRQH GHOOH VWUXWWXUH GL GLUHWWR FRQWDWWR FRQ OœXWHQ]D ILQDOH 3HU TXDQWR ULJXDUGD L VLWL ZHE LQ JUDQ SDUWH VL WUDWWD GL ³VLWL YHWULQD´ FRQ VFDUVL OLYHOOL GL LQWHUDWWLYità tranne che per alcuni relativi DL VLWL GHOOH JUDQGL 3$ (V ,136 ,1$,/ 4XHVWH HYLGHQ]H YHQJRQR FRQIHUPDWH GDOOœDQDOLVL GL XOWHULRUL LQIRUPD]LRQL UHODWLYe ai servizi di e-JRYHUQPHQW ULOHYDWL VHFRQGR OD SURVSHWWLYD GHOOœXWHQWH 6L WUDWWD GHOOD GLVSRQibilità di 43 servizi on-line per cittadini ed imprese, di competenza di comuni, province, regioni, Asl. Di questi, in media, solo 4 su 43 risultano pienamente transattivi, mentre poco meno della metà sono costituiti solamente da moduli scaricabili da consegnare allo sportello. Situazioni di eccellenza vengono registrate sia tra i comuni piccoli e medio-piccoli sia tra le realtà maggiori. Considerando il rapporto tra individui e pubblica amministrazione, si registra invece un netto ritardo del nostro Paese per quanto riguarda la diffusione di comportamenti di interazione on-line con la PA. In particolare, emerge un consistente digital divide derivante dal livello di istruzione anche per la semplice ricerca di informazioni sui siti della PA. &UHVFH OœXVR GHOla posta elettronica per le comunicazioni interne e soprattutto per gli scambi informali, mentre rimane SUHYDOHQWH OœXWLOL]]R GHOOD FDUWD SHU JOL DWWL XIILFLDOL Attualmente la Pubblica Amministrazione è investita da una evoluzione tecnologica e da un prepotente processo di rinnovo finalizzato alla sua ricollocazione in un mondo dove efficienza, efficacia e rapidità predominano. /œDWWXDOH HYROX]LRQH WHFQRORJLFD SUHYHGH XQR VFHQDULR GL VYLOXSSR VWUDRUGLQDULR SHU OœXWLOL]]R GHO :HE QHL SURVVLPL DQQL volte gli utenti connessi in rete, 100 volte la velocità delle reti, 1000 volte i dispositivi connessi in rete 1000000 volte il numero delle transazioni in rete). Tale evoluzione sarà nelle reti fisse dove si sta affermando la banda larga (si intende OœDPELHQWe tecnologico digitale ai massimi livelli di interattività ), nella telecomunicazione Mobile, nella convergenza tra dati, voce e video e nelle reti virtuali private (VPN- rete virtuale che sfruttando la rete Internet pubblica, unisce in modo sicuro e protetto le sezioni remote di una azienda) [4]. Le imprese, le PA e i cittadini sono e saranno gli attori sempre piÚ impattati. Sulle imprese si vedranno: x
Elevati livelli di conoscenza e servizio del cliente.
x
1XRYL PRGHOOL GL XWLOL]]R GHOOÂśLQIRUPDWLFD D GLVWDQza e a consumo.
x
Gestione di grandi quantitĂ di informazione grazie alla progressiva riduzione dei costi.
Sulle PA si riscontrerĂ :
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Progetto  DigIT@lia    x
FacilitĂ ad entrare in contatto e fornire servizi al cittadino in maniera personalizzata e proattiva.
x
Miglioramento dei canali di comunicazione tra Amministrazioni che consentirĂ grande. efficienza e mascheramento GHOOD FRPSOHVVLWj DO FLWWDGLQR HG DOOÂśLPSUHVD
x
2WWLPL]]D]LRQH GHOOÂśXVR GHOOH ULVRUVH SXEEOLFKH DWWUDYHUVR OÂśDSSOLFD]LRQH GHOOH WHFQRORJLH
Il cittadino avrĂ a disposizione: x
Navigazione internet ad alta velocitĂ sia da terminali fissi che device mobili.
x
Fruizione di contenuti multimediali via web.
x
Telefonia su internet (esempio Skype).
x
Telelavoro, teleformazione e telemedicina (Es.http://www.vitual-hospital.org).
x
ServL]L SHUVRQDOL]]DWL H SURSRVWL LQ PDQLHUD SURDWWLYD VX GLYHUVL FDQDOL GÂśDFFHVVR XWLOL]]R
Le sfide attuali provengono dal cittadino che necessita di avere la possibilitĂ di interagire con la PA attraverso un punto di accesso (virtualmente) unificato (eliminazione dei vincoli geografici di accesso), inoltre deve conoscere solo di cosa ha bisogno (quale servizio) e non ha la necessitĂ di conoscere il funzionamento interno della PA che invece deve comprendere le necessitĂ del cittadino (e non viceversa). /ÂśH-government del futuro dovrĂ essere caratterizzato da back-office delle Amministrazioni pienamente integrati ed interoperabili e i processi della PA dovranno essere trasversali rispetto alle unitĂ organizzative e alle Amministrazioni. Quindi in sintesi le sfide per le PA sono: x
Vista unica del cittadino, integrando tutti i dati realtivi al singolo individuo.
x
$XPHQWR XWLOL]]R GL QXRYH WHFQRORJLH PRELOHV EODFNEHUU\ ÂŤ WUD L FLWWDGLQL
x
Sicurezza delle reti e rispetto della data privacy del cittadino.
x
NecessitĂ di supportare nuovi standard.
x
Proposizione di servizi personalizzati.
x
Proposizione di servizi integrati su differenti canali e in modalitĂ proattiva.
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Progetto  DigIT@lia    2 LA PROPOSTA STRATE GICA: UNA PIATTAFORMA DINA MI CA PER IL W ELFARE Abbiamo raccolto diverse idee prRYHQLHQWL SULQFLSDOPHQWH GDOOD UHWH PROWH GL HVVH YHGRQR QHOOœ,&7 XQ IDWWRUH DELOLWDQWH LQ grado di allargare le capacità di servizio al cittadino e di coinvolgerlo per meglio comprendere le sue esigenze e raccoglierne idee e suggerimenti. Una prima esigenza emersa riguarda la progettazione e introduzione di nuove tipologie di servizi on-line offerti in maniera SURDWWLYD H QRQ VROR UHDWWLYD DO FLWWDGLQR HG DOOH IDPLJOLH SL ³SHUVRQDOL]]DWL´ ³LQFOXVLYL´ ³UHOD]LRQDOL´ H ³GLQDPLFL´ QHl tempo, per: x
consenWLUH OD UHDOL]]D]LRQH GL XQ VHUYL]LR PLUDWR FKH DVFROWL OH HVLJHQ]H GHOOÂśXWHQWH
x
mettere a fattor comune le idee giĂ esistenti che molto spesso sono eseguite in modo scarso o parziale
x
consentire un adattamento continuo ai cambiamenti sociali e tecnologici,
x
QRQ SHUGHUH GL YLVWD OÂśHIILFLHQ]D DFFHVVLELOLWj WUDVSDUHQ]D VHPSOLILFD]LRQH HFF DQFKH SHU ULVSHWWDUH OÂśHVLJHQ]D GL ridotti costi di erogazione.
Una seconda esigenza è legata alla realizzazione (tenendo conto delle sperimentazioni già presenti) dL XQR ³VSRUWHOOR XQLFR´ GHL VHUYL]L DO FLWWDGLQR FRPH UHWH IHGHUDWD GL VHUYL]L LQ XQ TXDGUR QD]LRQDOH XQLFR DSHUWR YHUVR FROODERUD]LRQL internazionali. Questa iniziativa, sfruttando lo scambio di dati e informazioni tra i differenti attori (Enti pubblici, aziende, istituti di credito università ), oltre a comportare notevoli risparmi di costi e una maggiore proattività nella erogazione dei VHUYL]L SXz UDSSUHVHQWDUH XQD OHYD GHWHUPLQDQWH SHU OD UHDOL]]D]LRQH GHOOœ2SHQ *RYHUQPHQW 7DOH RELHWWLYR ULFKLHGH LO raggiungimento di una piena interoperabilità tra i diversi attori. Tutto ciò utilizzando maggiormente la rete internet come strumento ed infrastruttura abilitante per la riduzione delle GLVHJXDJOLDQ]H VRFLDOL HG LO FRQWUDVWR GHOOœLPSRYHULPHQWR FUHVFHQWH
Affinchè tali esigenze possano essere soddisfatte in modo appropriato, sono stati individuati due pre-requisiti fondamentali Il primo è relativo al coinvolgimento attivo dei cittadini nella progettazione di nuovi servizi grazie a strumenti di web 2.0 (ad es., e-Democracy ed e-partecipation) garantendo una crescente partecipazione degli utenti di servizi di welfare ai processi decisionali; Il secondo legato a una maggiore convergenza tra politiche sociali e politiche economiche riorganizzando la società ed i UDSSRUWL GL ODYRUR $G HVHPSLR LO ULFRUVR DG XQ GHELWR SXEEOLFR DJJLXQWLYR ³EXRQR´ ILQDOL]]DWR DG LQYHVWLPHQWL QHOOH UHWL GL comunicazione e nelle infrastrutture a banda larga può essere opportuno allo scopo di liberare risorse da destinare a servizi di welfare.
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Progetto DigIT@lia Ne consegue che è imprescindibile disegnare un nuovo modello di Welfare senza :
il ruolo di ascolto ed amplificazione della rete, che una società post-modena deve avviare
un processo di integrazione per garantire ai servizi al cittadino una vista unica e dinamica nel tempo
un intervento di innovazione orientato a creare efficienza e liberare risorse per avviare un circolo virtuoso di crescita.
La Piattaforma dinamica per il Welfare è la sintesi delle esigenze raccolte e discusse, col fine di realizzare un nuovo modello per il Benessere della Società che sia in grado di generare servizi dinamici al cittadino in tutto il suo percorso di vita attraverso la conoscenza degli eventi verificatisi. Si tratta di una piattaforma in grado di offrire ai diversi enti pubblici e privati che vengono in contatto con il cittadino XQ¶XQLFD YLVWD (vedi figura 2.1). Un punto di partenza, ma allo stesso tempo un punto di arrivo non facile da realizzare in quanto presuppone un radicale e continuativo intervento a livello centrale da parte delle Pubblica Amministrazione e non solo.
Figura 2.1 ± Piattaforma dinamica per il Welfare
La trasformazione nei processi e nel mondo di lavorare della Pubblica Amministrazione, tuttora in atto, sarà fondamentale e condizionante la realizzazione di una piattaforma che aspira a co-generare (enti e cittadini) servizi di qualità
La Piattaforma, come detto è un sistema dinamico e ciò significa che può comporsi e svilupparsi nel tempo. Essa si compone di uno strato primario, fondaPHQWDOH H WUDVYHUVDOH FKH YHGH QHOO¶LGHQWLWj GHO FLWWDGLQR XQ XQLFR SXQWR FRPXQH G¶LQJUHVVR H QHOO¶LQWHJUD]LRQH GHOOH EDQFKH GDWL GHL GLYHUVL FRPSDUWL O¶HOHPHQWR DELOLWDQWH 3RL VL VYLOXSSD LQ PRGXOL YHUWLFali per aree di servizio, che però sono in grado fUD ORUR GL LQWHUDJLUH HG LQWHJUDUVL (¶ GLIILFLOH SDUODUH GL ³EHQHVVHUH´ SHU DUHH perché ognuna automaticamente avvia ed alimenta tutta la serie delle successive. Le aree che abbiamo focalizzato, sono quelle che in qualche modo le recenti indagini statistiche hanno rilevato come critiche e quindi prioritarie: x
Lavoro
x
Formazione ed Educazione
x
Famiglia
x
Servizi Sociali (anziani, immigrati, disabili)
x
Sanità
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Progetto  DigIT@lia    In questo documento si è scelto di non indirizzare la parte relativa alla Sanità , in quanto il tema meriterebbe uno specifico approfondimento data la complessità . &RQVDSHYROL GHOOD FRPSOHVVLWj OHJDWD DOOœLPSOHPHQWD]LRQH GL XQD WDOH SLDWWDIRUPD OD QRVWUD SURSRVWD FRQVLGHUD GL procedere per gradi, andando a sviluppare quelle aree che sono fra loro strettamente correlate e che possono in qualche modo contribuire ad avviare un circolo virtuoso in grado di rivitalizzare il sistema competitivo del paese. &Lz VLJQLILFD DYHUH GDWR SULRULWj DOOœDUHD GHO /DYRUR H D WXWWH TXHOOH DUHH FKH FRQ HVVR GHYRQR FUHVFHUe ed interagire.
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Progetto  DigIT@lia    3 LAVORO: LA BACHECA INTELLIGENTE DEL W ELFARE /œDSSURFFLR SURSRVWR FRQVLVWH QHOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQD VROX]LRQH FKH DEELDPR FKLDPDWR OD Bacheca Intelligente del Welfare, ovvero una piattaforma web proattiva, collaborativa, di interazione e comunicazione al servizio del cittadino, LQGLUL]]DWD SULQFLSDOPHQWH D FRVWUXLUH XQD SURSRVWD SHU ULVSRQGHUH DOOH HVLJHQ]H GHO FLWWDGLQR DWWUDYHUVR OœDQDOLVL GHOOH FDUDWWHULVWLFKH GHO VLQJROR GHOOœRIIHUWD ODYRUDWLYD GHJOL HYHQWXDOL SHUFRUVL IRUPDWLYL disponibili e/o sostegni finanziari utili DOOœDYYLR DOOD QXRYD SURIHVVLRQH Target della Bacheca sono principalmente i giovani dai 25 ai 30 anni, che si affacciano al mondo del lavoro o che cercano una dimensione al suo interno, che si pongono interrogativi sul futuro e che sono consapevoli di dover compiere delle scelte. Gli interrogativi sono principalmente relativi al come poter coniugare la ricerca di un lavoro che sia in linea col proprio percorso di studi, al come scegliere percorsi formativi necessaUL SHU HVVHUH FRVWDQWHPHQWH DOOLQHDWL DOOœRIIHUWD GL ODYRUR SURSRVWD GDOOH D]LHQGH H DOOœHYROX]LRQH GHO PRQGR GHO ODYRUR VWHVVR Hanno OœHVLJHQ]D GL SURJUDPPDUH XQD IDPLJOLD, scegliere come poter bilanciare tra esigenze lavorative ed esigenze personali e IDPLJOLDUL HG HVVHUH LQIRUPDWL H VDSHUH FRPH SRWHU DFFHGHUH DOOœRIIHUWD GL VHUYL]L GL DVVLVWHQ]D DJOL DQ]LDQL DL EDPELQL  Sono giovani che sanno di essere cittadini globali, pronti a partire e a tornare; diversi di loro arrivano da altri paesi con lœHVLJHQ]D GL LQWHJUDUVL H GL SRWHU JLRFDUH DOOD SDUL FRQ L JLRYDQL QDWL H FUHVFLXWL QHO QRVWUR SDHVH Tutti crescono in ambienti in cui la tecnologia è pervasiva, il suo utilizzo è quotidiano e continuo e il saper parlare piÚ OLQJXH q XQœHVLJHQ]D H QRQ SLÚ solo un desiderio. Sono giovani consapevoli che il loro presente e futuro è in forte evoluzione, le loro esigenze lavorative, formative, famigliari e personali sono altamente dinamiche; il loro benessere dipenderà dalla capacità di coniugare questo continuo FDPELDPHQWR FRQ XQœRIIHUWD DOWUHWWDQWR GLQDPLFD H SHUVRQDOL]]DWD GL VHUYL]L GD SDUWH GL LPSUHVH SXEEOLFKH H SULYDWH mondo accademico, pubblica amministrazione, associazioni e enti finanziari. La Bacheca dovrà essere centrata sul cittadino, sul suo profilo, cioè dalle sue conoscenze, aspirazioni e preferenze espresse e quindi dovrà essere capace di anticipare le sue esigenze integrando i servizi e le informazioni provenienti dai YDUL DWWRUL GHO VLVWHPD :HOIDUH /D FRPXQLFD]LRQH H OœLQWHJUD]LRQH GHOOH LQIRUPD]LRQL GHYRQR DGDWWDUVL DOOœHYROX]LRQH GHL profili e alle mutevoli esigenze degli utenti in tempi veloci. La Bacheca quindi si appoggerà su un insieme di banche dati, sia strutturate sia non (ad esempio informazioni in rete), integrandole ed analizzandole al fine di creare una vista unica e dinamica per i cittadini che animano il sistema creando di fatto un costante sistema di relazione con gli attori che vi aderiscono. La Bacheca deve integrare molteplici attori, abbracciando gli enti pubblici e le aziende private, la Pubblica Amministrazione, il mondo accademico e gli istituti finanziari. Cosa ancor piÚ importante, deve saper integrare e sapersi muovere attraverso tre dimensioni: quella Nazionale, quella Regionale e quella Locale, per poter essere la sintesi e LO OXRJR GL DVFROWR GL HVLJHQ]H H RSSRUWXQLWj (œ LQIDWWL QHFHVVDULR VDSHU FRQLXJDUH OœRIIHUWD GL VHUYL]L ORFDOL HV DVLOL Qido) FRQ VHUYL]L UHJLRQDOL HV VDQLWj FRQ VHUYL]L QD]LRQDOL HV ,136 FRQ OœRIIHUWD GHO PRQGR GHO ODYRUR GL D]LHQGH FKe operano su scala locale, nazionale e multinazionale, con il mondo accademico che deve aiutare la transizione dallo studio al lavoro pur conservando la funzione di erogatore costante di aggiornamento formativo. Il tutto in modalità dinamica, personale, proattiva. /D ILJXUD HYLGHQ]LD OœLQWHUD]LRQH WUD L GLYHUVL DWWRUL SDVVDQGR SHU LO ³FHQWUR VWHOOD´ RYYHUR LO VLQJROR FLWWDGLQR ULVSHWWR Dl quale sono elaborati ed aggregati informazioni e servizi offerti dai singoli attori.
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Progetto  DigIT@lia    Figura 3.1 Gli attori della bacheca intelligente La Bacheca dovrà dotarsi di un sistema di ascolto ULFKLHVWH LGHH H SUREOHPL DO ILQH GL ³DGDWWDUVL´ DOOH PXWDWH HVLJHQ]H SHU SRL SURSRUUH LQ PDQLHUD GHO WXWWR SURDWWLYD LQWHUDJHQGR H ³VROOHFLWDQGR´ L FLWWDGLQL DWWUDYHUVR GLYHUVL FDQDOL GL comunicazione (mobile, internet mail etc). 5LWHQLDPR FKH TXHVWR LQL]LDOH ³PLFURFRVPR´ SRVVD JUDGXDOPHQWH HVSDQGHUVL VH RJQL DWWRUH q LQ JUDGR GL DJLUH H contribuire proattivamente, in particolare si ipotizza che la filiera possa operare come descritto di seguito. Le Aziende che vi aderiscono mettono a disposizione la loro offerta di lavoro ma anche di stage o di corsi di VSHFLDOL]]D]LRQH YLUWXDOL FKH KDQQR UHDOL]]DWR SHU L SURSUL GLSHQGHQWL FRQ OœRELHWWLYR GL FRQWULEXLUH D TXHO SHUFRUVR formativo che pRVVD IDYRULUH OœLQVHULPHQWR LQ D]LHQGD GHL FLWWDGLQL ,Q SDUWLFRODUH OH D]LHQGH KDQQR XQ UXROR FKH YD ROWUH DG HVHPSLR ³DXWRWDVVDQGRVL´ SHU RIIULUH RSSRUWXQLWj GL IRUPD]LRQH VXO FDPSR DQGDQGR D FROPDUH GHILFLW GL HVSHULHQ]D GL QHRODXUHDWL LQ XQœRWWLFD GL crescente responsabilità sociale o offrendo supporti on-line di esperti del settore. Le Università DWWUDYHUVR OœDJJLRUQDPHQWR GHOOœHOHQFR GHL QHRODXUHDWL R VSHFLDOL]]DQGL IDQQR GD IDFLOLWDWRUL WUD GRPDQGD H offerta di lavoro per i loro studenti, creano XQ VLVWHPD GL UHOD]LRQH FRQ OH D]LHQGH SHU DGHJXDUH OœRIIHUWD GL IRUPD]LRQH DOOH ULFKLHVWH VSHFLDOLVWLFKH /H 8QLYHUVLWj LQROWUH FRQWULEXLUDQQR DOOœDOLPHQWD]LRQH GL XQD VH]LRQH GL FRUVL YLUWXDOL D FXL SRVVR accedere i cittadini. Gli Enti Pubblici preposti, possono contribuire alla pubblicazione di offerte di lavoro, alla fornitura di incentivi alle aziende FKH KDQQR DYYLDWR QXRYH GLQDPLFKH GL ODYRUR QRQFKp DG RIIULUH WXWWD XQD VHULH GL VHUYL]L FROODWHUDOL SHU ³VHPSOLILFDUH´ pratiche burocratiche (sportello unico on-line) o associare e garantire eventuali servizi di assistenza e sopratutto la trasparenza che il cittadino in maniera sempre piÚ evidente e forte chiede alla PA. Gli Enti Pubblici inoltre potranno anche mettere a disposizione, in una logica di Cloud parte della loro infrastruttura tecnologica al fine di supportare giovani idee imprenditoriali che necessitano però di investimenti infrastrutturali per avere potenze elaborative a disposizione. Gli Istituti Finanziari DQFKœHVVL FRQ OD ORJLFD GHOOœ´DXWRWDVVD]LRQH´ SUHGLVSRQJRQR FRQWULEXWL SHU FRUVL GL IRUPD]LRQH R servizi a tassi agevolati. I Cittadini, attivando il loro profilo, possono inserire il curriculum vitae, richiedere lavoro, condividere esperienze lavorative, ricevere il modello di finanziamento piÚ congruo alla loro situazione specifica (da un prestito allo studio per uno studente a un finanziamento per un lavoratore autonomo), avere indicata la scuola piÚ appropriata per la formazione dei loro figli, etc. Al cittadino verrà data anche la pRVVLELOLWj GL FUHDUH OD SURSULD ³FDUWD GL LGHQWLWj IDPLOLDUH´ LQVHUHQGR OD FRPSRVL]LRQH GHO proprio nucleo familiare, i suoi bisogni e le sue peculiarità per poter essere seguito e supportato dallo stato in maniera tempestiva ed adeguata. I cittadini avranno la possibilità di creare delle comunità virtuali intorno a temi o problematiche di reciproco interesse DUULYDQGR DQFKH LQ DOFXQL FDVL D FRVWLWXLUH ³FRRSHUDWLYH YLUWXDOL´ ILQDOL]]DWH DOOD FRQGLYLVLRQH GL FRPSHWHQ]H VNLOO FDQDOL commerciali e/o economici per realizzare un idea imprenditoriale. Altri interlocutori sono ad esempio Onlus, associazioni di Categoria, Sindacati, etc. La Bacheca Intelligente, sarà un sistema dinamico che attraverso un motore di intelligenza è in grado di correlare un insieme di dati a disposizione, di trarne informazioni e servizi volti a rispondere alle esigenze espresse o potenziali del cittadino. Essa deve poter essere in costante elaborazione e raggiungere il cittadino su qualsiasi strumento indicato, anche supporti mobili, TXDQGR VL SUHVHQWD LO ³PDWFK´ R ULVFRQWUR SL FRQJUXR DOOH ULFKLHVWH
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Progetto  DigIT@lia    Il concetto base sta nel realizzare un sistema welfare che pone al centro il singolo cittadino e lo segue nelle varie fasi della sua vita, ne conosce e ne esalta le peculiarità , intercettando in maniera propositiva le esigenze e possibili offerte in WHUPLQL GL SURSRVWH IRUPDWLYH FROODERUDWLYH ODYRUDWLYH DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL UHJROH VRILVWLFDWH LPSOHPHQWDWH PHGLDQWH la moderna tecnologia. 4XHVWD %DFKHFD GHYH DYHUH XQœDUHD LQ FXL i cittadini stessi, creando comunità , si possano autogestire per rispondere ad DOFXQH HVLJHQ]H VHPSOLFL HG HVWHPSRUDQHH ,QROWUH SRWUj WUDVFLQDUH H YDORUL]]DUH XQœDUHD GL YRORQWDULDWR GRYH YHQJRQR rese disponibili ore o servizi . Chiave è il concetto della proattività del sistema, rappresentato ad esempio dalle segnalazioni al cittadino in cerca di lavoro attraverso SMS/ via mail o accedendo direttamente ad internet, di offerte di lavoro piÚ vicine al suo curriculum o delle azioni (es. corsi di specializzazione o esperienze) da fare per arrivare ad essere idoneo per un certo lavoro. Per realizzare meglio questa sinergia e/o integrazione tra i vari attori del lavoro comprese le scuole e le università ; si VXJJHULVFH OœXWLOL]]R GL XQ SRUWDOH XQLFR GHO ODYRUR che già esiste ma non è utilizzato da tutti gli attori e manca di svariati servizi) dove i vari attori, attraverso un meccanismo di pubblicazione e sottoscrizione, fruirebbero delle giuste informazioni . In questo modo si arriverebbe a un maggior allineamento tra offerta e richiesta di lavoro con un miglioramento GHOOœRFFXSD]LRQH H GHOOD VRGGLVID]LRQH GHO FLWWDGLQR
Per rendere tangibile le potenzialità della Bacheca Intelligente del Welfare sono stati discussi alcuni profili ipotetici di uomini e donne della fascia di età tra i 25 e i 35 anni e verificare il valore della Bacheca attraverso le loro esigenze di Welfare. Eccone un paio. Paola Ho 30 anni, sono italiana, sposata da 4, non ho figli, non ancora. Mio marito Marco ha un lavoro molto impegnativo. è spesso via. Ho genitori anziani che vivono a 200 km di distanza, entrambi con pensione minima, mio papà è diabetico. Sono laureata in economia e lavoro presso un'azienda manifatturiera della Lombardia. Ho un contratto a tempo determinato di 2 anni con scadenza a fine 2011. Parlo italiano e inglese, ho una conoscenza informatica di base. Vorremmo avere un figlio ma stiamo rimandando il momento, siamo preoccupati dalla precarietà del mio lavoro e dall'assistenza necessaria. Sicuramente non potremmo fare affidamento sui nonni e non potremmo occuparcene in prima persona a tempo pieno. Vorrei un lavoro che mi dia la tranquillità di un rapporto continuativo e vorrei essere sicura di avere le competenze necessarie per stare al passo con i tempi. Sono infatti consapevole che le specializzazioni richieste dalle aziende cambiano costantemente e non vorrei trovarmi fuori dal mercato del lavoro. Vorrei essere serena sapendo che i miei genitori ricevono l'assistenza necessaria e che mia papà sia monitorato quotidianamente. Paola accede alla Bacheca ed aggiorna il suo profilo alla luce delle sue nuove esigenze, il sistema correlando i vari dati provenienti dai differenti attori cerca e costantemente segnala a Paola nuove opportunità di lavoro che le garantiscano un rapporto professionale continuativo, anche se su base contratti a tempo determinato. Il sistema inoltre propone a Paola un piano formativo(corsi in aula presso centri di formazioni o universitari e/o via web) che le consentano di rispondere ad ulteriori offerte di lavoro per lei individuate sempre dal sistema intelligente, inoltre la bacheca le suggerisce un network di esperti e/o cittadini con i quali condividere le sue esigente e aspettative . Inoltre le vengono segnalati servizi di assistenza ai bambini piÚ flessibili in termini di fasce orarie, consentendo a Paola di poter pensare di diventare mamma con la dovuta serenità . Vengono inoltre segnalate a Paola servizi di teleassistenza remota per i suoi genitori.
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Progetto  DigIT@lia    In aggiunta, Paola può ricercare la disponibilità di ulteriori lavoratori (ad es. una badante filippina) sulla base delle sue esigenze. Si può pensare di andare oltre, creando una rete a livello di cittadino che contempli la possibilità di scambio di attività su base volontaria (es. Banca ore) per fornire soluzioni alternative. Nel caso specifico, Paola utilizzando la Bacheca può entrare in relazione con altri genitori con esigenze analoghe e concordare di accompagnare / andare a prendere i bambini a scuola a giorni alternati oppure ha la possibilità di individuare anziani che vivono nella stessa area che siano disponibili a farlo. Stefano Ho 25 anni, celibe, sono nato in Italia, figlio di genitori tunisini, sono cittadino italiano. I miei genitori sono ritornati in Tunisia. Sono laureando in Giurisprudenza e per mantenermi faccio il pizzaiolo la sera in un ristorante di Milano. Parlo anche l'inglese e ho la passione per Internet, uso facebook e skype per comunicare con la mia famiglia e gli amici. Vorrei trovare lavoro presso uno studio legale, avere accesso senza rischi di discriminazione. Vorrei trovare un modo per sostenermi economicamente durante il praticantato, pur essendo consapevole che rischio di non percepire nulla piÚ di un rimborso spese. Vorrei mantenere costantemente aggiornate le mie competenze e specializzarmi nelle aree di maggiori attualità . $ 6WHIDQR OD %DFKHFD VHJQDOD FKH OD VXD 8QLYHUVLWj RIIUH XQ VHUYL]LR SHU IDFLOLWDUH OœDFFHVVR DJOL VWXGL SURIHVVLRQDOL *OL studi professionali possono avere immediato accesso ai laureandi / laureati piÚ qualificati e indicare elementi di VSHFLDOL]]D]LRQH H DSSURIRQGLPHQWR FKH VXSSRUWHUDQQR OD VFHOWD IUD L FDQGLGDWL /œDVVRFLD]LRQH GL FDWHJRULD FRQ OœDLXWR GL LVWLWXWL ILQDQ]LDUL SXz FRVWUXLUH XQD ERUVD GL VWXGLR FKH IDFLOLWL OœLQWHJUD]LRQH GL 6WHIDQR H che gli consenta di entrare nel mondo del lavoro senza la preoccupazione economica durante il periodo di praticantato. In aggiunta Stefano può contattare altri cittadini desiderosi di condividere la loro via al successo.
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Progetto  DigIT@lia    Schema logico e governo della Bacheca Intelligente del Welfare
,Q VLQWHVL GL VHJXLWR q UDSSUHVHQWDWD OœLGHD SURJHWWXDOH GHOOD %DFKHFD GHO FLWWDGLQR Figura 3.2 Schema del Sistema Bacheca Il sistema bacheca è alimentato da differenti banche dati in rispetto dei vari attori come profili utente (curricula, esigenze lavorative, caratteristiche del cittadino, ..), offerte di lavoro, corsi di formazione e domande di assistenza alla occupazione; DWWUDYHUVR XQ PRWRUH GL LQWHOOLJHQ]D JDUDQWHQGR OœLQWHJULWj GHL GDWL q LQ JUDGR GL UHOD]LRQDUH H verificare le varie informazioni per produrre in tempo reale una Proposizione di servizi proattivi al singolo cittadino oltre che garantire una governance del dato e dei servizi con una riduzione dei costi.
Il sistema, basato su componenti di Master Data Management , Regole di Processo e Business Analytics, deve essere in grado di analizzare e correlare le varie fonti di informazione proveniente dai diversi attori (uffici di collocamento, aziende, scuole professionali, universitĂ , lavoratore ecc.) elaborarne i dati e creare delle relazioni aziendali che attraverso un sistema di regole/analytics possa essere in grado di far scaturire degli eventi specifici e prevederne degli altri adatti ai diversi profili di utenti.
Un sistema articolato e ricco di servizi come quello che proponiamo per la Bacheca Intelligente del Welfare deve essere alimentato, gestito, aggiornato affinchÊ possa mantenere il ruolo per il quale è stato ideato. Il costo e la complessità di gestione si riducono ingegnerizzando opportunamente il sistema. Strutturando i dati ed automatizzando i processi,gli attori del sistema possono diventare anche i gestori dello stesso. Occorre lavorare per questo su tre macro-aree: Processi, Strumenti, Organizzazione e Cultura. I Processi principali da SUHVLGLDUH SHU JRYHUQDUH LQ PDQLHUD HIILFDFH LO VLVWHPD ³%DFKHFD ,QWHOOLJHQWH´ VRQR x
,O SURFHVVR GL ³YLWDOLWj´ SHU JDUDQWLUH o
un sistema sempre vivo e dinamico che risponda alle nuove esigenze degli attori
o
contenuti sempre aggiornati sulle aree tematiche identificate
o
identificazione ed inserimento di nuove tematiche
x
,O SURFHVVR GL ³ULVSHWWR GHOOH UHJROH´ SHU YDOXWDUH OœDGHUHQ]D GHO VLVWHPD DOOH QRUPDWLYH YLJHQWL GDWD SULYDF\ ILUPD digitale, ecc.)
x
Il processo di monitoraggio del sistema per garantire la diVSRQLELOLWj GHO VLVWHPD RUH VX JLRUQL DOOÂśDQQR
x
Il processo di gestione della sicurezza e ³FRQWLQXLWj GL VHUYL]LR´ o
per proteggere il sistema da accessi impropri ai dati, o utilizzi indesiderati del sistema
o
per garantire la disponibilitĂ e la reperibilitĂ dei dati anche in caso di fenomeni naturali catastrofici
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Il processo di standardizzazione, modellazione e replica dei contenuti.. La definizione e preparazione di modelli di contenuti di riferimento (modelli) possono semplificare i processi di acquisizione e archiviazione dei dati come per esempio per l'offerta di lavoro e stage, il formato dei curriculum vitae o le offerte dagli istituti finanziari. Attraverso OœXWLOL]]R GL FRQQHWWRUL FDSDFL GL GLDORJDUH FRQ GLYHUVH WHFQRORJLH GL JHVWLRQH GHL GDWabase è possibile automatizzare O LQWHJUD]LRQH FRQ OH EDVL GL GDWL XQLYHUVLWDUL DO ILQH GL RWWHQHUH XQD SXEEOLFD]LRQH DXWRPDWLFD GHOOœHOHQFR GHL neolaureati o specializzandi. (œ LPSRUWDQWH FUHDUH DQFKH GHL calendari condivisi tra professionisti per abilitare il supporto on-line di esperti nei vari settori di industria che possono essere cosÏ ingaggiati per organizzare dei corsi di aggiornamento o di formazione a chi necessiti di supporto sulle tecnologie informatiche.
Gli Strumenti sono sia i diversi mezzi/canali attraverso i quali la Bacheca può essere fruita dai cittadini che i sistemi evoluti che ne costituiscono il motore. In questo caso occorre presidiare opportunamente: x
la gestione e aggiornamento dei canali fisici e digitali attraverso i quali gli attori eventualmente anche non ancora informatizzati, disabili, anziani possano accedere ai servizi. Multicanalità non significa solo aggiungere canali all'interazione ma integrare i canali esistenti in un'esperienza di interazione piÚ ampia ed è intesa come presenza all'interno dei Social Network, gestione e invio di email in modo automatico, gestione degli SMS sia ricevuti che inviati, produzione e fruibilità di documenti per gli attori non ancora informatizzati e raggiungibilità dei moderni dispositivi portatili con contenuti e formati adeguati. Per quanto riguarda i criteri di accessibilità , la Bacheca Intelligente del Welfare dovrà rispettare i 22 requisiti definiti dalla legge Stanca OHJJH Q GHO JHQQDLR H VXFFHVVLYR GHFUHWR PLQLVWHULDOH GHOOœ luglio 2005).
x
Il Motore GHO VLVWHPD %DFKHFD SXz HVVHUH UHDOL]]DWR PHGLDQWH O DGR]LRQH GL VLVWHPL LQWHOOLJHQWL GL ³DQDOLVL GHL FRQWHQXWL´ H JHVWLRQH GLQDPLFD GHOOH UHJROH FRPSOHVVH FKH SRVVDQR SHU HVHPSLR o
Identificare aree in cui le offerte di lavoro non sono coperte da relative domande, oppure nuove professioni richieste e non direttamente indirizzate dai curriculum vitae pubblicati
o
Mantenere aggiornato un sistema di relazione UniversitĂ -$]LHQGH SHU DGHJXDUH OÂśRIIHUWD GL IRUPD]LRQH DOOH richieste specialistiche che possono essere indirizzate dalle aziende
o
Identificare il modello di finanziamento piĂš congruo alla specifica situazione del cittadino (prestito allo studio per uno studente o finanziamento per un lavoratore autonomo)
o
Trovare la migliore soluzione di impiego delle ore di volontariato messe a disposizione dal cittadino
Gli aspetti organizzativi e gestionali VRQR IRQGDPHQWDOL SHU OœDGHJXDWD UHDOL]]D]LRQH H FRQWLQXLWj QHO WHPSR GHOOD Bacheca (VVD GRYUj HVVHUH ³JRYHUQDWD´ LQ WHUPLQL GL OLQHH VWUDWHJLche di sviluppo e finalità da un Consorzio che veda il MIUR, gli enti previdenziali, Confindustria e le associazioni di categoria. In seguito su indicazione del consorzio dovranno essere individuate le diverse aree operative dedicate : x
Area contenuti: identificazione dei servizi nuovi e presidio e manutenzione di quelli esistenti; valutazione e GLVHJQR GHL FDQDOL DWWUDYHUVR L TXDOL LO VHUYL]LR YLHQH IUXLWR PRGHOOR GL EXVLQHVV SHU OÂśHURJD]LRQH GHO VHUYL]LR marketing dei servizi erogati presso i potenziali fruitori e eventuali stakeholder e prescrittori
x
Area alleanze, partnership e marketing istituzionale: gestione delle alleanze e partnership tra i diversi attori che HURJDQR L VHUYL]L QHOOÂśDPELWR GHOOÂśHFRVLVWHPD XQLYHUVLWj D]LHQGH RQOXV DQFKH DO Iine di identificare nuove modalitĂ di erogazione dei servizi in ottica collaborativa,
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Progetto DigIT@lia x
Area tecnica: impostazione e controllo del modello tecnico-operativo di erogazione del servizio; include competenze di strutturazione e modellazione dei database, modelli architetturali di erogazione del servizio multicanale, modellazione tecnica dei servizi erogati,
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Area processi per la loro gestione efficace.
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Progetto  DigIT@lia    Coworking e Cloud a supporto dei giovani imprenditori
Un nuovo fenomeno in crescita è quello del Coworking: soluzione che consente di risolvere molteplici problemi aziendali: la domanda flessibile di spazi per i lavoratori, la spesa da sostenere per avere una struttura permanente di uffici, lo spreco di tempo e risorse per muovere persone verso un unico luogo di lavoro solo per poter accedere a una serie di servizi e infrastrutture tecnologiche. Uno spazio di lavoro in Coworking è uno luogo di lavoro aperto, condiviso da molteplici freelance e aziende, il cui costo e la cui manutenzione sono piÚ economici delle strutture, oltre che essere di solito piÚ vicino a dove vivono i lavoratori. Tutto ciò è particolarmente vero quando si tratta di giovani imprenditori che vogliono far partire una nuova azienda senza andare incontro agli inevitabili investimenti in uffici e infrastrutture IT. (spazi fisici, scrivanie, telefoni, rete di telecomunicazione, stampanti, aree riunione, servizi di segreteria in comune). ,O &RZRUNLQJ RIIUH SURSULR TXHVWR OD SRVVLELOLWj GL DFFHGHUH DOOœLQIUDVWUXWWXUD H D WXWWL VHUYL]L QHFHVVDUL GRYe poter lavorare in maniera efficace e flessibile. Sono stati censiti fin qui 820 spazi di Coworking attivi nel mondo (Deskmag, Maggio 2011)
Figura 3.3 Città principali che offrono servizi di Coworking Il fenomeno è sorto in America, ma si è diffuso velocemente al di fuori; oggi piÚ di 470 spazi sono infatti al di fuori degli Stati Uniti. Anche in Italia sono partiti alcuni progetti che sono considerati di particolare interesse dalla comunità web internazionale. A titolo esemplificativo si può far riferLPHQWR DO ³&RZRUNLQJ 3URMHFW E\ &RZR´ XQ SURJHWWR PLUDWR D GLIIRQGHUH LO &RZRUNLQJ attraverso un programma di affiliazione.
3DUWHQGR GDOOœHVLJHQ]D GL DFFHGHUH D VSD]L H LQIUDVWUXWWXUH LO IHQRPHQR KD YHORFHPHQWH DYXWR XQœHYROX]LRQH QHO ³VRFLDOH´ mostrandosi come un nuovo luogo di condivisione delle proprie esperienze, problemi e successi, particolarmente efficace per strutture snelle o per freelance. Non solo: nei luoghi del Coworking è già oggi possibile incontrare piccoli imprenditori e dipendenti di aziende, oltre a lavoratori freelance, che la prima volta hanno usufruito di servizi logistici e tecnologici, ma che poi sono tornati nello stesso luogo anche per incontrare persone diverse, appartenenti a contesti professionali differenti, ma operanti sullo stesso territorio. (The Promise of the Cloud workplace). :LNLSHGLD GHILQLVFH LQIDWWL LO &RZRUNLQJ FRPH ³LO ULWURYR VRFLDOH GL ODYRUDWRUL FKH VHEEHQH FRQWLQXLQR D ODYRUDUH LQ PDQLHUD indipendente, condividono alcuni valori comuni e sono interessati alle sinergie che si possono creare nel momento in cui VL ODYRUD FRQ DOWUL SURIHVVLRQLVWL QHOOR VWHVVR OXRJR ILVLFR´ :LNLSHGLD 8QD YDULDELOH IRQGDPHQWDOH SHU XQœHIILFDFH LPSOHPHQWD]LRQH GHO &RZRUNLQJ q OœDFFHVVR D XQœLQIUDVWUXWWXUD ,7 H D VHUYL]L applicativi in modalità dinamica, con un modello di pagamento a consumo che possa avvenire da ogni luogo e con ogni strumento. Tutto ciò ben si coniuga con il Cloud Computing, che non è semplicemente una nuova modalità di HURJD]LRQH GHOOœ,7 PD EHQVu XQ IDWWRUH DELOitante per reinventare la propria impresa o per lanciarne di nuove. Cloud vuol
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Progetto  DigIT@lia    GLUH RJJL OD SRVVLELOLWj GL FRJOLHUH XQ QXRYR YDORUH LPSUHQGLWRULDOH OœLQQRYD]LRQH OD IOHVVLELOLWj H OD YHORFLWj LO WXWWR Easato VXOOœLQWHJULWj GHL GDWL H OD VLFXUH]]D GHO SURprio ambiente, riducendo in parallelo costi e complessità . Coniugare il Coworking con il Cloud VLJQLILFD RIIULUH OœDFFHVVR D WHFQRORJLH FKLDYH TXDOL VWUXPHQWL GL VRFLDO collaboration, software avanzati di analytics, di commercio elettronico e gestionali; il tutto con modelli di pagamento personalizzati, basati sui consumi in tempo reale e con il necessario livello di controllo e flessibilità . La flessibilità del modello ben si sposa con le esigenze dinamiche del giovane, cosÏ come lo abbiamo identificato nel nostro target, alla ricerca di flessibilità e di accesso ai servizi in funzione delle necessità in continua evoluzione. La Pubblica Amministrazione locale ha quindi la possibilità di cogliere le opportunità offerte dal Coworking e dal Cloud, offrendo ai giovani la possibilità di entrare in modo diverso nel mondo del lavoro, accedendo agli strumenti necessari per costruire il proprio presente e futuro, accedendo a clienti e fornitori, interagendo con i servizi pubblici e privati, sviluppando un nuovo mercato di servizi. Saper guidare una simile opportunità può portare a una realizzazione virtuosa di Coworking e Cloud che potrebbe spingersi fino a diventare OœDFFHOHUD]LRQH GL LQL]LDWLYH LPSUHQGLWRULDOL HVLVWHQWL R OœLQFXED]LRQH GL QXRYH LQL]LDWLYH imprenditoriali $QFRUD XQD YROWD WXWWR FLz q SRVVLELOH VROR EDVDWR VXOOœLQWHUD]LRQH GL PROWHSOLFL DWWRUL HQWL SXEEOLFL aziende, università , associazioni e istituti finanziari). Infine, iniziative di Coworking e Cloud potrebbero trovare la loro collocazione naturale nella Bacheca Intelligente del Welfare.
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Progetto  DigIT@lia    4 FORMAZIONE ED EDUCAZIONE: PE RCORSI FORMATIVI DI NA MICI ,QWHUURJDQGRVL VXO UXROR GHOOœ,&7 SHU LO EHQHVVHUH VRFLDOH QRQ FL VL SXz HVLPHUH GDOOœDQDOL]]DUH LO UXROR GHO VLVWHPD educativo, che è fondamentale per garantire un futuro solido e responsabile, attraverso uno sviluppo dinamico di FRPSHWHQ]H FKH VRGGLVILQR OH ULFKLHVWH GHO PHUFDWR GHO ODYRUR /œRELHWWLYR SULQFLSDOH GL XQ VLVWHPD IRUPDWLYR FKH contribuisca al benessere sociale è quello di creare prospettive, punti di riferimento e ragionevoli certezze innanzitutto a coloro che saranno gli adulti di domani. Immaginando il sistema educativo del futuro, si individuano alcune evoluzioni. La prima vede ogni studente con il proprio computer portatile o tablet sotto braccio, sempre on-line. Il computer è usato sia dentro sia fuori le regolari lezioni, dentro e fuori l´edificio scolastico, attraverso una banda larga multi canale: orari piÚ flessibili, possibilità di seguire le lezioni da casa, sessioni totalmente on-OLQH FROOHJDPHQWL YLGHR FRQ VFXROH DOOœHVWHUR SHU progetti multilingua. L´accesso alle conoscenze e alle altre culture diventa qualcosa di facile e naturale, non artificioso o programmato. In tutto questo, il ruolo dell´insegnante non perde di valore; il docente rimane una forza e una guida stabile per aiutare i giovani a muoversi dentro la giungla dell´apprendimento. A complemento, un approccio inclusivo che assicuri XQœHTXLWj QDWXUDOH DOO�DFFHVVR q LPSUHVFLQGLELOH La seconda direttrice dipinge la dimHQVLRQH GHOOR VWXGHQWH DOOœLQWHUQR GHO SL DPSLR VWDWXV GL FLWWDGLQR 8Q QXRYR PRGHOOR per il Benessere della Società deve poter essere in grado di generare servizi dinamici al cittadino in tutto il suo percorso di vita attraverso la conoscenza degli eventi verificatisi, e nel caso specifico lungo tutto il percorso formativo del cittadinostudente. Questo sarà disponibile attraverso la Bacheca Intelligente del Welfare. Il cittadino-studente, attivando il suo profilo, può inserire il curriculum vitae, richiedere lavoro, condividere esperienze lavorative, ricevere il modello di finanziamento piÚ congruo alla sua situazione specifica (da un prestito allo studio per uno studente a un finanziamento per un lavoratore autonomo) o avere indicazioni sulla scuola piÚ appropriata per la formazione dei figli. Il sistema formativo ai vari livelli farà da facilitatore tra domanda e offerta di lavoro per i propri VWXGHQWL FUHDQGR XQ VLVWHPD GL UHOD]LRQH FRQ OH D]LHQGH SHU DGHJXDUH OœRIIHUWD GL IRUPD]LRQH DOOH ULFKLHVWH VSecialistiche. Adeguate tecniche di analisi predittiva possono inoltre consentire non solo di consolidare i dati passati, ma anche di fare EXRQH SUHYLVLRQL VXOOH HVLJHQ]H IXWXUH /D EDFKHFD LQWHOOLJHQWH SXz HVVHUH LO OXRJR GœDJJUHJD]LRQH YLVXDOL]]D]LRQH H scambio di questo tipo di informazioni. /œHOHPHQWR GLIIHUHQ]LDQWH ULVSHWWR DL VHUYL]L DWWXDOPHQWH IRUQLWL RQ-OLQH GRYUj HVVHUH OD FDSDFLWj GL SURSRUVL TXDOH ³PRWRUH´ attivo, dinamico e intelligente nella raccolta dati, promozione, ampiezza, diversificazione, adattamento e livelli di servizio GDO ODWR GHOOœRIIHUWD H QHOOD SURILODWXUD OLYHOOR GL LQWHUDWWLYLWj H GL IUHTXHQWD]LRQH GDO ODWR GHOOD GRPDQGD ,O ULVXOWDWR VDUj XQ QXRYR HTXLOLEULR GLQDPLFR QHOOœLQFRQWUR WUD RIIHUWD H GRPDQGD GL IRUPD]LRQH DELOLWDWR da un sistema educativo flessibile, adattabile e rispondente alle singole necessità del cittadino-studente lungo il suo percorso di vita; questo equilibrio vedrà un impatto sulla disponibilità di competenze adeguate al mutato (ed in evoluzione) scenario economico, con ricaduta su una crescente e sostenibile occupazione di qualità .
/ÂśRELHWWLYR SULPDULR GL XQ VLVWHPD IRUPDWLYR FKH VXSSRUWL DO PHJOLR OH HVLJHQ]H GHO FLWWDGLQR-studente e delle sue aspettative in termini di benessere sociale sarĂ quello di fornire la possibilitĂ di trovare un lavoro su base continuativa, di integrarsi nella societĂ italiana se immigrato o di ricollocarsi nel mondo del lavoro qualora ne fosse uscito. Oggi non esiste un legame davvero efficace fra offerta di lavoro e formazione necessaria e idonea, tantomeno ritagliata sulle esigenze del
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Progetto  DigIT@lia    VLQJROR 3XUWURSSR QRQ VL ULHVFRQR DG DQDOL]]DUH OH RIIHUWH GL ODYRUR GLVSRQLELOL LQFURFLDQGROH FRQ OœRIIHUWD H LQGLYLGXDQGR in tempo reale dei comportamenti rilevanti sul mercato del lavoro che possano essere degli input per decisioni e adeguamenti rapidi del sistema formativo. A rendere il quadro piÚ complesso, si aggiungono le tendenze demografiche, la forte globalizzazione e una crescita dell'economia che rimane al di sotto delle necessità del Paese. Inoltre, anche i flussi immigratori pongono delle nuove VILGH VLD QHOOD JHVWLRQH GHOOœLPPHGLDWD LQWHJUD]LRQH H IRUPD]LRQH VLD LQ RWWLFD VWUDWHJLFD GL TXHOOD FKH VDUj OD composizione della società del futuro. Oggi, non esiste una scheda elettroniFD GHOOœRFFXSD]LRQH SHU FLDVFXQ FLWWDGLQR LQ FXL WUDFFLDUH GD XQ ODWR ODYRUL HIIHWWXDWL FRPSHWHQ]H H VWDWR FRUUHQWH H GDOOœDOWUR ODYRUL ULILXWDWL H VXVVLGL ULFHYXWL DO ILQH GL ULGXUUH FRPSRUWDPHQWL DQRPDOL Altro fattore che desta preoccupazione è la tempistica con cui si incontrano domanda e offerta di lavoro. Gli attuali tempi OXQJKL SHU XQ JLRYDQH SHU WURYDUH XQœRFFXSD]LRQH VWDELOH KDQQR QRWHYROL ULSHUFXVVLRQL D OLYHOOR GL LQGLSHQGHQ]D HFRQRPLFD e inserimento sociale. Tutto questo si manifesta in mancato ossigeno, creatività , competenze nel nostro sistema impresa risultante in perdita di competitività . Invertire tale tendenza significherebbe innescare un circolo virtuoso che parte dal mercato del lavoro e vi ritorna accrescendo competitività e generando nuovo benessere. *OL LQYHVWLPHQWL LQ 5LFHUFD H 6YLOXSSR HG LQ LQQRYD]LRQH GRYUHEEHUR SHUPHWWHUH WUD OœDOWUR GL UDIIRU]DUH OD FRRSHUD]LRQH WUD ³XQLYHUVLWj FHQWUL GL ULFHUFD VHWWRUH SXEEOLFR SULYDWL H WHU]R VHWWRUH D OLYHOOR QD]LRQDOH H LQWHUQD]LRQDOH´ permettendo risanamento e crescita, superando le frammentazioni e sviluppando conoscenza e competenza tali da valorizzare e sostenere le eccellenze locali. Le aree di miglioramento del sistema formativo potrebbero essere riassunte cosÏ di seguito: x
FlessibiOLWj HG DGDWWDPHQWR GHOOÂśRIIHUWD IRUPDWLYD VXSHULRUL XQLYHUVLWj FRUVL VSHFLDOLVWLFL DOOD HYROX]LRQH GHO PRQGR del lavoro e conseguente allineamento della formazione del corpo docente.
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Maggiore sinergia tra il mondo accademico, quello della ricerca e le D]LHQGH SHU ULODQFLDUH OÂśLQQRYD]LRQH H IRUQLUH input di lungo periodo al sistema formativo).
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Maggiori incentivi a ricerca e innovazione.
Le notre idee progettuali sono principalmente indirizzate a rispondere al primo e al secondo punto Il Profilo dinamico per la Formazione Per poter generare un sistema di relazione tra Lavoro e Formazione attraverso le funzionalitĂ della Bacheca Intelligente, il punto di partenza sarĂ la predisposizione di un sistema di profilatura e personalizzazione dinamico del visitatore in base a dati personali, servizi fruiti, corsi frequentati etc .In tal modo la bacheca intelligente potrĂ comporre e aggiornare nel corso GHO WHPSR LO SURILOR GHO FLWWDGLQR IUXLWRUH PHWWHQGR D GLVSRVL]LRQH SRWHQ]LDOPHQWH GL WXWWD OD UHWH OÂśLQVLHPH di competenze, LQWHUHVVL FRPSHWHQ]H DFTXLVLWH R VYLOXSSDWH XQD VRUWD GL SURILOR IRUPDWLYR LQ VHQVR DPSLR GHO YLVLWDWRUH DOOÂśLQWHUQR H R DOOÂśHVWHUQR GHOOD EDFKHFD FRPXQLWj $O FRQWHPSR OD EDFKHFD SRWUj UHFHSLUH GDOOD UHWH VWHVVD FRPPHQWL H YDOXWD]LRQL sul profilo del cittadino rendendo il curriculum vivo e supportato da contributi esterni. Non piĂš quindi un curriculum statico HVSUHVVLRQH GHOOÂśDXWRYDOXWD]LRQH XQLFD GHO FLWWDGLQR PD XQ SURILOR GLQDPLFR FKH DFFROJD L FRPPHQWL GHL SURSUL GRFHQWL dei datoUL GL ODYRUR SDVVDWL H DQFKH SRWHQ]LDOPHQWH IXWXUL 8Q SURILOR GXQTXH FKH LQWHUDJLVFD DQFKH FRQ L WUHQG VXOOÂśRIIHUWD di lavoro sempre piĂš dinamici e segnali le lacune di competenze o esperienze, che inevitabilmente si vanno a creare. I Percorsi intelligentL H Âľ,O &RQVXOHQWHÂś SHU OD )RUPD]LRQH La conseguenza naturale sarĂ la gestione dinamica e intelligente del percorso formativo, come incontro adattivo di GRPDQGD H RIIHUWD GL IRUPD]LRQH SHU OÂśLGHQWLILFD]LRQH GHO SHUFRUVR LQGLYLGXDOH SL LGRQHR
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Progetto  DigIT@lia    Il percorso di un cittadino nel mondo del lavoro sarà sempre piÚ discontinuo, sia per tipologia di contratti sia per la QHFHVVLWj GL FDPELDUH FRQ PDJJLRUH IUHTXHQ]D PDQVLRQH D]LHQGD R DQFKH VHWWRUH GœLPSLHJR Pertanto il cittadino avrà bisogno di una guida nel proprio percorso nel mondo del lavoro che lo aiuti a capire e possibilmente anticipare le evoluzioni in corso e ad adattare il di conseguenza il proprio profilo in termini di formazione ed esperienze; una guida che gli consenta anche di guardare al mondo globale e di coglierne le opportunità di crescita; dunque una guida che in base alle esigenze del singolo cittadino possa suggerire una particolare scuola di formazione in DXOD R XQ FRUVR YLUWXDOH GD FRQLXJDUH FRL SURSUL LPSHJQL R XQ WLURFLQLR SUHVVR XQœD]LHQGD R XQœHVSHULHQ]D DOOœHVWHUR SHU accrescere conoscenze linguistiche ed esperienza internazionale. La Bacheca Intelligente, grazie al proprio motore dinamico e alle connessioni col tessuto economico e sociale a livello locale, nazionale e internazionale poWUj VYROJHUH TXHVWR UXROR GL JXLGD H GLYHQWDUH LO ³FRQVXOHQWH´ GL FLDVFXQ FLWWDGLQR QHOOœDUHD GHL SHUFRUVL IRUPDWLYL Tutto ciò, predisponendo un insieme di servizi, da differenziare sulla base del target di riferimento, quali ad esempio: x
corsi di formazione professionali di specializzazione e di ricerca, sulla base dei meccanismi di incontro tra domanda e offerta di cui si è già parlato;
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pagina personale col proprio curriculum e le proprie aspirazioni future, integrate coi contributi provenienti dalla rete e i percorsi proposti dalla Bacheca;
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disponibilitĂ di esperti on-line per un confronto sul proprio percorso formativo;
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portale di accesso a sorgenti qualificate e di riferimento per la diffusione della conoscenza. In questo ambito sarĂ cruciale individuare collaborazioni di alto livello con professionisti;
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sezione dedicata alle lingue straniere, da un lato al fine di promuovere integrazione culturale e linguistica da offrire a FLWWDGLQL VWUDQLHUL GDOOÂśDOWUR FRQ OR VFRSR GL LQFHQWLYDUH LQ PRGR VHPSOLFH H IUXLELOH OÂśXVR GL OLQJXH VWUDQLHUH
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VYLOXSSR GL WHPL H DSSURIRQGLPHQWL VX DUJRPHQWL SL ÂľFODVVLFLÂś OHWWHUDWXUD VWRULD HFRQRPLD
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VSD]L GÂśLQWHUD]LRQH GHGLFDWL D IUHTXHQWDWRUL GHOOD EDFKHFD EORJ FRPXQLWj VRFLDOL H SURIHVVLRQDOL LQ UHWH
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spazi complementari dedicati a hobbistica e altri temi di interesse / cultura popolare;
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servizi generali di pubblica utilitĂ ;
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servizi di aggiornamento e assistenza su normative locali e nazionali.
,Q GHILQLWLYD OD %DFKHFD ,QWHOOLJHQWH SHU OD IRUPD]LRQH SRWUj IDFLOLWDUH OÂśDccesso al mondo del lavoro nel rispetto delle esigenze individuali e innescare quel circolo virtuoso.
/ÂśHYROX]LRQH GHO VLVWHPD IRUPDWLYR (Âś WXWWDYLD RSSRUWXQR VHJQDODUH FKH RJJL VH DQFKH OD %DFKHFD ,QWHOOLJHQWH IRVVH GLVSRQLELOH LO VLVWHPD IRUPDWLYR Qon sarebbe in grado di adeguare abbastanza rapidamente la propria offerta alle esigenze e ai percorsi dinamici individuati. Ci sono troppi vincoli e barriere, in termini di infrastrutture, corpo docente, materiale didattico, legislazione e organizzazione.
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Progetto  DigIT@lia    /œ,&7 SXz DLXWDUH D VXSHUDUH DOFXQL GL TXHVWL YLQFROL QRQ TXHOOL OHJLVODWLYL H RUJDQL]]DWLYL PD SHUORPHQR TXHOOL RSHUDWLYL legati alle infrastrutture e al materiale didattico. Si può, infatti, utilizzare la tecnologia per introdurre soluzioni di e-learning quali classi virtuali, didattica remota, materiale scolastico digitale, registrazione delle lezioni, personalizzazione del corpo docente. Queste tecnologie non solo consentono di dare risposta a tutta una serie di esigenze logistiche di chi lavora già o GL FKL KD YLQFROL IDPLOLDUL H SHUVRQDOL PD VRSUDWWXWWR LQ UHDOWj VHPSOLILFDQR OœRUJDQL]]D]LRQH GHOOœRIIHUWD IRUPDWLYD 1RQ VL YXROH FHUWR VXJJHULUH GL VSRVWDUH LQWHUDPHQWH OœRIIHUWD IRUPDWLYD VX FDQDOL GLJLWDOL PD DOPHQR LQ FHUWH DUHH VL dovrebbe iniziare a farne un uso piÚ intensivo. Si potrebbe cominciare da progetti pilota rivolti ad alcune tipologie di fruitori. In ultima istanza, si vuole prefigurare un possibile sviluppo futuro raggiungibile attraverso la bacheca intelligente proposta. Si pensi aOOD SRVVLELOLWj GL IDUH ULIHULPHQWR D XQD EDVH GL GDWL H LQIRUPD]LRQL DPSLD D SLDFHUH SXUFKp ³DIILGDELOH´ LQ RJQL FDPSR LQ TXDOVLDVL LVWDQWH 3HU FHUFDUH GL ULVSRQGHUH DOOD VHJXHQWH GRPDQGD ³'RYH H TXDQGR IX RUJDQL]]DWD OD SULPD mostra di Caravaggio negOL 6WDWL 8QLWL"´ SRWUHPPR XWLOL]]DUH XQ VHPSOLFH PRWRUH GL ULFHUFD R TXDOVLYRJOLD HQFLFORSHGLD cartacea o on-line probabilmente impiegando alcuni o parecchi minuti per trovare una o la piÚ probabile risposta. In realtà già oggi è possibile immaginare che QHO SURVVLPR IXWXUR Oœ,7 VLD LQ JUDGR GL PHWWHUH D GLVSRVL]LRQH XQ VLVWHPD FKH interpretando la domanda, risponda direttamente con una confidenza oltre il 90% e in un tempo inferiore a 3 secondi; TXHOOR FKH LPSLHJKHUHEEH TXHOOœHVSHUWR GHOOD PDWHULD FKH JLà conoscesse con ragionevole certezza la risposta. Ecco quindi prefigurarsi uno scenario nel quale il motore intelligente evolve ulteriormente. Da centro di raccolta di offerta GL IRUPD]LRQH IUXLELOH LQ YDULH IRUPH D ³FRQVXOHQWH´ GL SHUFRUVL GL IRUPD]LRQe in base a profilo, competenze e trend evolutivi, a divenire formatore stesso, punto di riferimento autorevole di conoscenza ed esperto del sapere da interrogare con linguaggio naturale per rispondere a quesiti e richieste in qualsiasi istante, per qualsiasi argomento.
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Progetto  DigIT@lia    5 UNA CARTA DÂśIDE NTITĂ&#x20AC; PER LA FAMIGLIA La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della societĂ indipendentemente dalla razza, cittadinanza o religione e ha il diritto di essere protetta dalla societĂ e dallo Stato (art. 16 della DichLDUD]LRQH 8QLYHUVDOH GHL 'LULWWL GHOOÂś 8RPR 4XHOOR FKH LQ UHDOWj VL ULVFRQWUD QHOOÂśDWWXDOH VWDWR PRGHUQR q LQYHFH XQD FUHVFHQWH GLIILFROWj GHOOD IDPLJOLD FKH VL WURYD investita da grandi processi di trasformazione : dal cambio di ruolo della donna, al concetto di famiglia di fatto o allargata, alle difficoltĂ economiche che portano ad allargare il nucleo verso gli anziani e a contrarre le nascite. /H ODFXQH GHO VLVWHPD GHL VHUYL]L DOOD SHUVRQD H OÂśLQDGHJXDWH]]D GHOOH SROLWLFKH VRFLDOL FRVWULQJRQR LO QXFOeo famigliare, in SDUWLFRODUH OH GRQQH DG HVHUFLWDUH XQD IXQ]LRQH VSHVVR VXUURJDWRULD GHOOÂśLQWHUYHQWR SXEEOLFR Sono ormai evidenti le forti tensioni che investono il mondo del welfare familiare: si assiste ad un generale mutamento delle aree di bisogno cKH VL DPSOLILFDQR H GLYHUVLILFDQR LQ SDUWLFRODUH VXL WHPL GHOOD WXWHOD GHOOÂśLQIDQ]LD GHJOL DPPDODWL degli anziani,oltre che dei bisogni relativi a casa e lavoro. $ ULVFRQWUR GL TXHVWR XQÂśLQGDJLQH ,VWDW ULIHULWD DO GHFHQQLR FL GLPRVWUD TXDQto in questo periodo siano aumentati le separazioni (+39,7%) e i divorzi (+51,4% ). (ISTAT 2007) Ancora una volta la propensione a ricorrere alla separazione o al divorzio non è uniforme sul territorio nazionale, il sud Italia ne registra un minor numero per una mentalitĂ piĂš conservatrice. (Articolo della Repubblica Âą 6 Agosto 2008)
&L VRQR DQFKH SUREOHPL OHJDWL DOOœLQYHFFKLDPHQWR GHOOD SRSROD]LRQH DOOD QRQ DXWRVXIILFLHQ]D H DOOH IRQWL GL ILQDQ]LDPHQWR necessarie per questa emergenza socio-sanitaria. I provvedimenti finalizzati al contenimento della spesa in ambito sanitario e sociale hanno determinato una riduzione dei servizi e degli interventi a sostegno dei piÚ fragili e dei diversamente abili. Una famiglia italiana su dieci ha almeno un membro disabile al suo interno ed oltre un terzo di queste famiglie è composto GD SHUVRQH GLVDELOL VROH 7XWWDYLD Oœ GHOOH IDPLJOLH FRQ SHUVRQH GLVDELOL QRQ ULVXOWD DVVLVWLWD GDL VHUYL]L SXEEOLFL HG q pertanto la famiglia stessa che maggiormente si prende cura della persona disabile. In Italia un numero sempre crescente di famiglie ricorre, per il supporto assistenziale, a personale straniero remunerato privatamente. Nasce cosÏ il fenomeno delle badanti che rappresentano la risposta spontanea della famiglia alle lacune dello stato sociale odierno. Questa situazione di disagio è ancora piÚ insostenibile se si pensa che nelle famiglie con grossi problemi economici può DFFDGHUH SHUVLQR FKH OœDQ]LDQR VLD SULYDWR GHOOD VXD LQGLSHQGHQ]D HFRQRPLFD GDJOL VWHVVL PHPEUL GHO Vuo nucleo familiare. Se i giovani non hanno una prospettiva, la famiglia Ê costretta a sopravvivere con il contributo delle pensioni dei nonni che GLYHQWD FRVL ³XQ DPPRUWL]]DWRUH VRFLDOH´
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Progetto  DigIT@lia    Un altro punto di attenzione riguarda le coppie di fatto. In Italia la convivenza non è, al momento, disciplinata da una legge specifica. Ciò vuol dire che la situazione delle coppie di fatto spesso è vaga e confusa e i due partner rischiano di vedersi negati alcuni diritti fondamentali. 8QœDOWUD LPSRUWDQWH DUHD GL DWWHQ]LRQH SHU OH IDPLJOLH LWDOLDQH q OD JHVWLRQH GHL ILJOL FKH VLQ GDOOœLQIDQ]LD FRVWLWXLVFRQR SHU L genitori fonte di preoccupazione, di doveri, di impegno economico e mentale. AffinchÊ questi bambini crescano sani, socialmente attivi e indipendenti, occorre che la famiglia prima, la scuola e lo stato poi, li educhino, li gestiscano, li indirizzino verso interessi sani e costruttivi. Occorre quindi privilegiare la dimensione promozionale rispetto a quella assistenziale,affinchÊ si possano progettare percoUVL GL LQQRYD]LRQH QHOOH SROLWLFKH IDPLOLDUL WHQHQGR FRQWR GL FRPH OœHQWLWj IDPLJOLD VLD LQ FRQWLQXR PXWDPHQWR FRSSLH di fatto, famiglie allargate, famiglie multi etniche). Le famiglie che hanno al loro interno soggetti in difficoltà , come ad esempio anziani o disabili , spesso sono oggetto di politiche sociali o assistenziali unicamente rivolte al soggetto in difficoltà , senza che venga presa in considerazione la globalità delle relazioni familiari. Quando poi le famiglie presentano piÚ problemi vengono addirittura seguite da diversi servizi o Enti, senza che tra questi vi sia l'indispensabile raccordo attorno alla dimensione della famiglia nella sua globalità . Occorre TXLQGL FRQLXJDUH OD GLPHQVLRQH SHUVRQDOH FRQ TXHOOD IDPLOLDUH H TXHVWœXOWLPD FRQ OD GLPensione sociale e pubblica. La frammentarietà di erogazione di alcuni servizi assistenziali e la possibilità di vedere il nucleo famigliare come un unico che deve poter trovare equilibrio e sostenibilità nel contesto socio-economico è oggetto della nostra proposta. /œXWLOL]]R GL VLVWHPL LQ JUDGR GL LQWHJUDUH H FRUUHODUH GDWL SURYHQLHQWL GD GLYHUVH IRQWL LQ TXHVWR FDVR GD GLYHUVL GLSDUWLPenti di enti pubblici, può contribuire a delineare la mappa dei bisogni e delle caratteristiche della famiglia. QuestD PDSSD OœDEELDPR GHILQLWD OD FDUWD GœLGHQWLWj GHOOD IDPLJOLD. /D FDUWD GœLGHQWLWj q OR VWUXPHQWR DWWUDYHUVR LO TXDOH q SRVVLELOH GHVFULYHUH XQ ³DOEHUR´ SXQWXDOH H SUHFLVR GHOOD famiglia in termini di composizione, problematiche, bisogni e peculiarità . (œ XQD IRWRJUDILD GLQDPLFD H QRQ VWDWLFD FKH SHUPHWWH GL PRQLWRUDUH QHO WHPSR L PXWDPHQWL DL TXDOL LQHYLWDELOPHQWH OD famiglia è soggetta e di accompagnarla in tutte le sue fasi. /D FRVWUX]LRQH GHOOD &DUWD Gœ,GHQWLWj GHOOD )DPLJOLD SUHVXSSRQH XQ GRSSLR LQtervento da parte della Pubblica Amministrazione centrale e locale: 1. Il comune, su richiesta del cittadino di avere la carta, raccoglie i dati di composizione del nucleo famigliare dichiarato 2. La pubblica amministrazione centrale, operando, in modo trasversale alla raccolta delle specifiche situazioni dei membri della famiglia è in grado di comporre la mappa e quindi di evidenziare le aree di sinergia e proposte di intervento, etc. 3. Il comune, e non solo, in relazione alle specifiche competenze e responsabilità dovrà poter al meglio incontrare i bisogni del nucleo famigliare.,
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Progetto  DigIT@lia    Questa tipologia di intervento che richiede una costante collaborazione, interazione e trasparenza tra cittadino, OœDPPLQLVWUD]LRQH ORFDOH H JOL HQWL SXEEOLFL QRQ SXz SUHVFLQGHUH GDO grande processo di trasformazione della Pubblica Amministrazione (Rif. Capitolo Pubblica Amministrazione : Business Agility). (QWUDQGR QHOOR VSHFLILFR GHOOD &DUWD Gœ,GHQWLWj GHOOD )DPLJOLD TXHVWD SRWUHEEH HVVHUH LQL]LDOPHQWH XQ WHVVHULQR plastificato nuPHUDWR JUDWXLWR FKH VHUYH DG LGHQWLILFDUH OœLQWHUR QXFOHR IDPLJOLDUH FRQ XQ PLFURFKLS SHU OD PHPRUL]]D]LRQH GL GDWL HG LQIRUPD]LRQL HWHURJHQHH PD TXHVWR QRQ HVFOXGH OD SRVVLELOLWj FKH OD FDUWD Gœ,GHQWLWj GHOOD famiglia possa convergere alla tessera sanitaria e possa anche prescindere da un supporto fisico. Questa carta consentirebbe di accedere a molteplici servizi in diversi ambiti nel comune e/o appartenenza.
circoscrizione di
'LJLWDQGR LO QXPHUR GL FDUWD VXOOD ³3LDWWDIRUPD GLQDPLFD´ QHOOD VH]LRQH GHGLFDWD DOOD ³)DPLJOLD´ q SRVVLELOH LGHQWLILFDUVL HG accedere in qualsiasi orario della giornata a tre macro-aree di lavoro: Area Consultazione, dove è possibile visionare le iniziative promosse dal Comune riguardanti attività ludiche, sportive, culturali, di beneficienza o per ricercare le farmacie di turno e le strutture sanitarie specializzate, piuttosto che per raccogliere le indicazione sui trasporti pubblici; Area Operativa, per poter usufruire di Servizi on-line come il pagamento di tasse/utenze, PHQVH VFRODVWLFKH Oœ LVFUL]LRQH alle scuole e alle attività correlate (attività sportive, gite ecc) oltre che ai campus estivi. Area Ricerca Convenzioni per verificare il circuito degli enti associati alle iniziative promosse dal Comune e verificare eventuali sconti e promozione cui il possessore della carta ha diritto. /D FDUWD GœLGHQWLWj GHOOD IDPLJOLD QRQ VHUYH VROR SHU DFFHGHUH DOOD ³3LDWWDIRUPD GLQDPLFD´ PD SHUPHWWH DQFKH GL XVXIUXLUH di una serie di servizi ed agevolazioni se presentata dal titolare della carta o da uno dei membri della sua famiglia presso Oœ HQWH FRQYHQ]LRQDWR Le agevolazioni possono essere di varia natura: ed in funzione delle caratteristiche economiche e sociali della famiglia FRPH DJHYROD]LRQL SHU OœDFTXLVWR GL OLEUL VFRODVWLFi, priorità alla fruizione di alcuni servizi, come la distribuzione di pasti ed assistenza sociale, etc. Il beneficio di questo strumento è bilaterale; la famiglia è cosi in grado di ricevere tutti i servizi e il supporto specifico per le VXH HVLJHQ]H H Oœamministrazione pubblica riesce ad intervenire sui bisogni reali ed attuali delle famiglie in modo tempestivo e concreto, ottimizzando e razionalizzando costi ed iniziative. /D VILGD SHU Oœ,&7 VDUj TXHOOR GL IDFLOLWDUH HG DJHYRODUH LO OXQJR H FRPSOHVVR ODYoro di integrazione, ottimizzazione, protezione e distribuzione di dati che riguardano non solo il singolo cittadino, ma anche il suo sistema complesso di vita che è la famiglia e il contesto territoriale in cui vive. Intervenendo ad assicurare un adeguato livello di interoperabilità e VWDQGDUGL]]D]LRQH WUD WXWWL JOL VWUDWL WHFQRORJLFL IDYRUHQGR DQFKH OœLQWHJUD]LRQH WUD L QXRYL GLVSRVLWLYL OH DSSOLFD]LRQL H le reti e rispondendo cosÏ rapidamente ai cambiamenti che i nuovi contesti socio-economici richiederanno. Non va dimenticato inoltre che per poter rendere realizzabili simili progetti non è necessario solo una radicale trasformazione della Pubblica Amministrazione, ma anche un graduale cambio culturale del cittadino che deve poter imparare a conoscere H VIUXWWDUH OH QXRYH WHFQRORJLH ,QIDWWL VSHFLILFL LQWHUYHQWL SHU OD ULGX]LRQH GHO ³'LJLWDO 'LYLGH´ FRPH promuovere un maggiore utilizzo della rete Internet, permetterebbero una migliore ridefinizione dei servizi indirizzati alla IDPLJOLD DOOœLQGLYLGXR H non solo, come ad esempio : x
Introdurre nuove tipologie di servizi on-line per le famiglie, piĂš personalizzati ed inclusivi, anche al fine di ridurre i FRVWL GHOOÂśHURJD]LRQH GHJOL VWHVVL
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Progetto  DigIT@lia    x
Progettare una nuova rete di protezione sociale che tuteli la flessibilitĂ del lavoro e i momenti di inattivitĂ professionale.
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Coinvolgere i cittadini nella definizione di nuovi servizi,o semplicemente migliorare quelli esistenti, grazie a strumenti di Web 2.0
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Realizzare uno sportello unico dei servizi alle famiglie.
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RHDOL]]DUH XQD FDUWD GÂśLGHQWLWj GHOOH IDPLJOLH FKH WHQJD FRQWR GHO PXWDWR FRQFHWWR GL IDPLJOLD H GHOOH VXH QHFHVVLWj
6 UNA PUBBLICA AMMI NISTRAZIONE Âł3I Ă&#x2122; AGILE´ /D 3LDWWDIRUPD GLQDPLFD GHO :HOIDUH GRYUj HVVHUH XQÂśLQL]LDWLYD LQ JUDGR GL DGDWWDUVL DG XQR Vcenario sociale italiano ed europeo in continua evoluzione. Basti ricordare che tutti i Paesi Europei sono di fronte ad una duplice sfida: da un lato reperire le risorse finanziarie per una VSHVD FUHVFHQWH GHO 3,/ GD GHVWLQDUH DOOD VSHVD VDQLWDULD GDOOÂśDOWUR VXSSRUWDUH OD SRSROD]LRQH QHOOÂśDXPHQWR GHOOD ORQJHYLWj H GHOOÂśHWj ODYRUDWLYD fino alla soglia dei 70 anni. 3HU IURQWHJJLDUH TXHVWH VILGH OÂś,WDOLD KD LQWUDSUHVR XQ SHUFRUVR GL WUDVIRUPD]LRQH ÂłGHOOR VWDWR FHQWUDOH LQ VWDWR IHGHUDOH´ Ed è, a nostro avviso, con il profilarsi del sopra descritto scenario sociale che le modalitĂ di erogazione delle pensioni e delle prestazioni a supporto del welfare ed i servizi sanitari ed assistenziali alla persona, saranno sempre piĂš legati fino a comportare una trasforma]LRQH GHOOÂśDWWXDOH PRGHOOR GL HURJD]LRQH GHL VHUYL]L GD SDUWH GHJOL (QWL SUHSRVWL La Piattaforma dinamica del Welfare potrebbe essere lo strumento ideale per supportare il nuovo modello di approccio proattivo degli Enti Previdenziali ed Assicurativi. Da uQ DSSURFFLR VRVWDQ]LDOPHQWH UHDWWLYR OD Âł3UHYLGHQ]D 6RFLDOH´ VWD RJJL SDVVDQGR DG XQ DSSURFFLR SURDWWLYR SHU anticipare e indirizzare al meglio i bisogni dei cittadini. Tutto ciò grazie al patrimonio di dati ed applicazioni che gli Enti Previdenziali ed Assicurativi hanno a disposizione e che consente di determinare in anticipo quali servizi possono essere proposti alle diverse categorie di cittadini o imprese. La proattivitĂ , però, per essere agita ha come presupposto che tutta la rete funzioni e tutti gli attori siano in grado di operare. Essa si realizza attraverso processi che si autoalimentano nel momento in cui esiste un canale aperto (come la ipotizzata la Piattaforma del welfare) capace di interconnettere in maniera dinamica tutti gli attori. In particolare, perchĂŠ la Piattaforma possa essere animata dagli Enti Pubblici è prerequisito che la PA si trasformi sulla base dei principi di exit, voice e loyalty proposti da Hirschman e ripresi in Italia dal Ministro Brunetta. Exit, la possibilitĂ di scegliere tra fornitori alternativi di servizi pubblici, che richiama la necessitĂ di ridisegnare il perimetro di azione tra pubblico e privato. Voice, la critica costruttiva o la protesta con la quale i cittadini pretendono maggiori e migliori servizi pubblici. Loyalty OD FUHGLELOLWj GHOOR 6WDWR FKH QDVFH GDOOD VRGGLVID]LRQH SHU OD TXDOLWj GHL VHUYL]L H GHOOÂśDIILGDELOLWj GHOOÂśDPPLQLVWUD]LRQH 6HJXHQGR TXHVWH GLUHWWULFL L FLWWDGLQL GLYHQJRQR FHQWUR JXLGD H ULIHULPHQWR GHOOÂśDWWLYLWj GHOOÂśDPPLQLVWUD]LRQH
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Progetto  DigIT@lia    Quanto GHVFULWWR GHYH HVVHUH SRVVLELOH DQFKH SHU LO FLWWDGLQR FOLHQWH GHOOœDPPLQLVWUD]LRQH HG DIILQFKp FLz VLD concretamente possibile si deve facilitare la voice e rendere exit una minaccia credibile anche per le aziende pubbliche. La logica della trasformazione culturale è quella win-win , nella quale vincono cittadini e le imprese che otterranno servizi di qualità ed i dipendenti pubblici meritevoli. Vince lo Stato che, nel produrre servizi migliori, risparmia e consente di ottenere risorse aggiuntive ad esempio per i settori del welfare e della ricerca o dello sviluppo delle imprese. $QFKH /RUG 1DW :HL UHVSRQVDELOH SHU LO JRYHUQR EULWDQQLFR GHO SURJUDPPD ³%LJ 6RFLHW\´ KD UHFHQWHPHQWH LOOXVWUDWR L principi ispiratori della riforma del welfare ideata dal Governo britannico. 3L SRWHUH DL FLWWDGLQL FRLQYROJHQGROL QHOOœDPPLQLVWUD]LRQH GHO 3DHVH H QHOOœHURJD]LRQH GHL VHUYL]L SXEEOLFL DQFKH LQ DPELWL LPSRUWDQWL FRPH OD VDQLWj WUDVSRUWL SXEEOLFL OD VLFXUH]]D H OœLVWUX]LRQH DOOR VFRSR GL UHVSRQVDELOL]]DUOL HG HVDOtare il loro spirito di iniziativa. Ma anche di realizzare cospicui risparmi per lo Stato, realizzando con il tempo, un massiccio trasferimento di poteri e doveri alle comunità locali ed alle organizzazioni civili. Ma tutto a beneficio dei cittadini, perchÊ le persone conoscono bene i loro problemi e spesso sanno meglio come risolverli meglio di quanto possa fare un livello centrale. (œ LQWRUQR D WXWWR TXHVWR FKH UXRWD OD %LJ 6RFLHW\ LO JUDQGH SURJHWWR GL ULIRUPD GL 'DYLG &DPHURQ Nel nuovo modello lo Stato si farà da parte su alcuni servizi e saranno le comunità locali, raccolte in cooperative o associazioni di volontariato a gestire tutta una serie di servizi pubblici. E lo faranno attraverso i fondi messi a disposizione della Big Society Bank o attraverso fondi creati dagli stessi cittadini. Questo permetterà alla comunità civile di essere artefice del proprio destino e di rispondere agli specifici bisogni della loro realtà territoriale. /H VWLPH GHO *RYHUQR SDUODQR GL ULVSDUPL WUD Oœ HG LO D VHFRQGD della tipologia di servizi, risorse che il Governo potrà investire di nuovo in interventi ed attività a vantaggio della Big Society. 3HU TXDQWR ULJXDUGD L SURFHVVL GL WUDVIRUPD]LRQH FKH VWDQQR DYYHQHQGR LQ ,WDOLD DG HVHPSLR Oœ,136 KD YLVWR FUHVFHUH progressivamente le proprie responsabilità da Ente erogatore di pensioni ad attuatore delle politiche sociali di sostegno alle fasce piÚ deboli della popolazione, politiche che sono oggi sempre piÚ legate ad una interazione profonda tra i diversi attori della filiera del welfare. /œDWWXD]LRQH GHOOH SROLWLFKH VRFLDOL VHJXH LO QDWXUDOH VXFFHGHUVL GHJOL HYHQWL GHOOD YLWD LQJUHVVR QHO PRQGR GHO ODYRUR QDVFLWD GHL ILJOL  /œLQWURGX]LRQH GHL GHFUHWL DWWXDWLYL GHO Federalismo Fiscale, ad esempio, sta introducendo nuovi ruoli per gli Enti Locali che sono chiamati ad erogare una serie di servizi precedentemente erogati a livello di governo centrale. ,Q TXHVWR FRQWHVWR XQ HQWH FHQWUDOH FRPH Oœ,136 SRWUHEEH HVVHUH LQWHUHVVDWR D VYROJHUH LO UXROR GL HURJDWRUH GL VHUvizi, offrendo una serie di servizi minimi (alcuni analisti parlano già di LEP-Livelli Essenziali di Prestazione di tipo digitale) YHUVR JOL (QWL /RFDOL FKH QHOOœDPELWR GHOOD SURSULD DXWRQRPLD H GHOOH SURSULH GHOHJKH SRWUDQQR XWLOL]]DUOL SHU VYLOXSSDUH componenti aggiuntive e specifiche. Ancora una volta la Piattaforma del Welfare potrebbe diventare uno degli strumenti capaci di realizzare il principio GHOOœXWLOLWj FRQGLYLVD. Essa, infatti, potrebbe supportare e strutturare il dialogo tra le amministrazioni impegnate lungo la filiera della previdenza, facilitando, in ultima analisi, i processi di sussidiarietà verticale e orizzontale di uno stato che sta evolvendo sempre piÚ verso un modello di tipo federale.
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Progetto  DigIT@lia    La portata di un progetto come la Piattaforma del Welfare va, però, ben al di là dei confini di una singola amministrazione perchÊ potrebbe favorire un processo ancor piÚ profondo di ridefinizione del modo stesso con cui la PA crea valore per il sistema paese. 'DO SXQWR GL YLVWD GHOOœXWHQWH OD 3XEEOLFa Amministrazione appare, infatti, come un vasto conglomerato di uffici, strutture, competenze e servizi, la cui distribuzione e articolazione tra i diversi livelli dello Stato è spesso difficile da comprendere e conoscere completamente. Quello che il citWDGLQR ³YHGH´ QRQ q FKH OD ULVXOWDQWH GL XQD FRPSOHVVD VHULH GL SULQFLSL OHJJL H UHJRODPHQWL FKH QHO ORUR insieme, determinano la struttura percepita della PA, la sua articolazione in ruoli e livelli, la tipologia di servizi che essa eroga, la sua stessa capacità di porsi in ascolto e al servizio della cittadinanza. In effetti la forma della PA SURSULR FRPH LO ³FRQILQH´ GL XQD TXDOXQTXH VWUXWWXUD FRPSOHVVD DSSDUH FRPH XQ HOHPHQWR dinamico che evolve nel tempo, al variare di fattori interni (leggi e regolamenti, capacità e risorse), ed esterni (rapporti pubblico-privato, aspettative di cittadini ed imprese, valori e vocazioni del territorio). ,Q TXHVWR FRQWHVWR OœHYROX]LRQH YHUVR OD 3$ GLJLWDOH LPSOLFD XQ cambiamento sostanziale del concetto di Pubblica $PPLQLVWUD]LRQH FKH QHOOD SHUFH]LRQH GHO FLWWDGLQR QRQ q SL XQ ³luogo dove si va´ SHU FKLHGHUH XQ VHUYL]LR PD GLYHQWD ³OœLQVLHPH GHL VHUYL]L SXEEOLFL FKH YHQJRQR PHVVL D VXD GLVSRVL]LRQH´ Il passaggio alla PA digitale comporta, in altre parole, un ribaltamento radicale WUD OœLGHD GL 3$ FRPH ³OXRJR´ H OœLGHD GL 3$ FRPH ³VHUYL]LR´ H VXJJHULVFH XQ approccio completamente diverso alla progettazione dei servizi e degli strumenti di accesso alla PA, che non possono essere piÚ pensati semplicemente come emanazioni delle singole amministrazioni, ma devono cambiare forma diventando sistemi articolati e complessi, capaci di modellarsi attorno al cittadino e ai suoi bisogni. Pertanto la Piattaforma del Welfare appare in linea con la necessità , ormai condivisa, di puntare alla creazione di nuove strutture digitali di servizio di tipo federato dedicate ai grandi temi della società contemporanea (il welfare, per OœDSSXQWR PD DQFKH OD VDQLWj OœLPSUHVD OœDPELHQWH HWF La tecnologia, in ultima analisi, si configura come un importante fattore di trasformazione perchÊ, sommandosi ai fattori piÚ tipicamente endogeni, contribuisce a dar vita ad una nuova geometria di servizio GHOOœHFRVLVWHPD SXEEOLFR Le tecnologie, in altre parole, consentono di realizzare una sorta di continuum infrastrutturale che attraversa strutture, enti e territori ma non è assolutamente scontato capire dove collocare il punto di sintesi ideale tra spinte centrifughe di servizio e spinte centripete di razionalizzazione. Immaginiamo la Piattaforma del Welfare come uno strumento di comunicazione, che serva a mettere a conoscenza i cittadini, le imprese, di quelli che sono i comportamenti virtuosi da seguire in ambito previdenziale e sanitario. I comportamenti virtuosi sono quelli che legati a stili di vita che minimizzano gli impatti sulla salute e che possano, ad HVHPSLR LQGLUL]]DUH L JLRYDQL D FRVWUXLUH JLj GDOOœLQJUHVVR QHO PRQGR GHO ODYRUR XQD SHQVLRQH LQWHJUDWLYD R IRQGL GL garanzia per i periodi di difficoltà della persona. /œDVSHWWR Fomunicativo è pertanto fondamentale per spingere ad una cambiamento di approccio cittadini e delle imprese YHUVR OD SUHYHQ]LRQH H OœDQWLFLSR GHL SRVVLELOL PRPHQWL GL GLIILFROWj GHOOD SHUVRQD R H GHOOœLPSUHVD JUDYDQGR LO PHQR possibile sui conti dello Stato. /D 3LDWWDIRUPD GHO ZHOIDUH LQROWUH DWWUDYHUVR XQœD]LRQH FRRUGLQDWD H VLQHUJLFD VXO IURQWH GHOOD GRPDQGD H VX TXHOOR GHOOœRIIHUWD SXz DJLUH GD PRWRUH GL ULGLVHJQR GHOOH PRGDOLWj GL LQWHUD]LRQH DOOœLQWHUQR GHOOœHFRVLVWHPD SXEEOLFR DO ILQH GL creare un VLVWHPD GL VHUYL]LR FDSDFH GL SRUUH ³DO FHQWUR´ LO FLWWDGLQR H GL DJJUHJDUH DWWRUQR D OXL L YDUL DWWRUL SXEEOLFL H privati interessati a partecipare ai diversi processi di creazione di valore.
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Progetto  DigIT@lia    Il valore della Piattaforma bacheca del welfare è anche quello di rendere trasparenti ai cittadini, alle imprese i processi delle singole P.A. o degli Enti erogatori di servizio. Questo passaggio implica una revisione dei processi di colloquio tra le PP.AA. in modo da mettere il cittadino al centro del modello di servizio. Sul fronte della domanda occorrerà , evidentemente, definire linee guida e modelli di riferimento, concordare principi e modalità di segmentazione, stabilire obiettivi e servizi minimi da erogare per i diversi segmenti di utenza e territori e, infine, identificare i soggetti e le strutture responsabili della orchestrazione complessiva dei progetti. 6XO IURQWH GHOOœRIIHUWD RFFRUUHUj DXPHQWDUH H VWUXWWXUDUH OH PRGDOLWj GL FRQIURQWR H GLDORJR FRQ LO VLVWHPD SXEEOLFR LQ modo da realizzare, secondo modalità cooperative, le componenti funzionali necessarie ai diversi domini. In questo modo sarà possibile dare vita a piattaforme aperte e standardizzate basate su applicativi intermedi e modulari ri-utilizzabili per una pluralità di servizi e di contesti diversi. /D 3LDWWDIRUPD GHO :HOIDUH SXz FRVu LQWHUSUHWDUH XQ ³SXQWR´ VLQWHVL GHOOH WHQVLRQL LQ JLRFR FRQILJXUDQGR OD EDFKHFD VWHVVD FRPH XQ FDWDOL]]DWRUH GL QXRYH IRUPH GL VLQHUJLD WUD L GLYHUVL DWWRUL GHOOœHFRVLVWHPD SXEEOLFR /H GLQDPLFKH H OH YDULDELOL Ln JLRFR QHO SURFHVVR GL WUDVIRUPD]LRQH GHOOD 3$ VRQR GL FHUWR FRPSOHVVH H ULFKLHGRQR SL IURQWL GœD]LRQH LQ PHULWR DEELDPR voluto tracciare un progetto operativo in linea con quanto sin qui tracciato e pre-requisito fondamentale ai nuovi modelli di servizio che abbiamo ipotizzato. Infatti ogni amministrazione o ente pubblico necessita di dotarsi di modelli di servizio maggiormente agili e flessibili per incrementare le proprie prestazioni , anticipare i cambiamenti e migliorare capacità e tempi di risposta, in una parola per aumentare la propria "destrezza e agilità operativa". L'agilità risulta misurata nella capacità di saper lavorare efficientemente e in maniera dinamica lungo la propria rete di servizio e di relazioni integrando nella filiera altre amministrazioni, fornitori di servizi di valore aggiunto, dipendenti e utenti, Nuovi modelli di co-operazione e interoperabilità vengono richiesti attraverso la condivisione di informazioni e processi aperti, trasparenti ma al tempo stesso sicuri e affidabili in una crescente necessità di collaborazione che protegga però il carattere sensibile delle informazioni preservando pertanto il sistema da anomalie e usi fraudolenti. Un sistema di PA piÚ intelligente passa attraverso una innovazione sicura, capace di uscire dai vincoli e dai limiti dei tradizionali paradigmi operativi riconoscendo però l'esigenza di un sano e necessario grado di conservatorismo. Il paradosso dell'informazione introdotto dal fenomeno del "data-explosion", per cui a un numero crescente di dati corrisponde un minore valore informativo e di conoscenza, può essere oggi indirizzato con successo da tecniche avanzate di gestione di dati (business intelligence e advanced business analytics) attraverso la messa a disposizione della pubblica amministrazione di un insieme ampio e articolato di strumenti informatici e piattaforme di collaborazione intelligente per migliorare la produttività e ottenere elevati livelli di efficienza ed efficacia singoli e di sistema. Si stima che l'effetto combinato di queste strategie e pratiche operative possa ridurre i costi della Pubblica $PPLQLVWUD]LRQH HXURSHD GHO ILQR DO SHU LO QRVWUR SDHVH OLEHUDQGR ULVRUVH H YDORUH SHU XQ DPPRQWDUH SDUL D Ÿ 150 ¹ 300 miliardi con una possibile spinta alla crescita di produttività del 0,5% nei prossimi dieci anni quindi un conseguente significativo incremento del benessere sociale del paese. Le strategie identificate possono essere ricondotte a 5 filoni/azioni principali su come: x
migliorare il livello di trasparenza delOD 3$ VHPSOLILFDQGR OÂśDFFHVVR H OD FRQGLYLVLRQL GL GDWL H LQIRUPD]LRQL WUD DJHQ]LH per un approccio cittadino-centrico (open data)
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Progetto  DigIT@lia    x
VWLPRODUH OÂśXWLOL]]R GL VWUXPHQWL H PHWRGL SHU IDFLOLWDUH DQDOLVL H FRQIURQWL LQWHUFHWWDUH ELVRJQL PLJOLRUDUH OH SUHVWD]Loni (es. strumenti di misurazione di performances, motori di comparazione, etc.)
x
segmentare categorie di utenza e popolazione per personalizzare iniziative e programmi
x
VXSSRUWDUH DQDOLVL H GHFLVLRQL DWWUDYHUVR OÂśXVR HVWHQVLYR GL DOJRULWPL DXWRPDWL]]DWL H strumenti intelligenti di supporto alla decisioni
x
favorire lo sviluppo di muovi modelli operativi, prodotti e servizi attraverso il coinvolgimento del settore privato, nonprofit e di reti sociali...
,O ULVXOWDWR GHOOÂśXWLOL]]R FRPELQDWR GL TXHVWH VWUDWHJLe potrebbe produrre tre effetti dal punto di vista del valore economico creato: x
vantaggi di costo per migliori efficienze operative e di spesa
x
riduzione delle inefficienze legate alla rimozione di errori e comportamenti fraudolenti
x
miglioramento della capacitĂ di raccolta fiscale e contributiva
Ovviamente per garantire il risultato finale occorrerĂ sviluppare adeguate policy e linee guida per favorire la creazione del valore attraverso processi di analisi dei dati e la condivisione di dati e informazioni tra le diverse organizzazioni. La bacheca intelligente e la piattaforma dinamica del Welfare rappresentano in tal senso un primo passo semplice ma al tempo stesso concreto e abilitante per la nostra PA in questo percorso di evoluzione dal presente status quo.
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Progetto  DigIT@lia    7 I PROSSI MI PASSI
Le idee progettuali precedentemente tracciate, come detto, sono il risultato di un gruppo di lavoro di giovani che operano nel mondo ICT e della raccolta di informazioni e survey avvenute via Internet, ma riteniamo che debbano essere DUULFFKLWH FRQVROLGDWH DWWUDYHUVR XOWHULRUL PRPHQWL GL ³DVFROWR´ PLUDWL D VSHFLILFL JUXSSL UDSSUHVHQWDWLYL PoichÊ il principio che ci ha ispirato è la Rete e la capacità di ascolto ed interazione che essa offre diventa difficile non disegnare scenarL GL EHQHVVHUH GHOOD VRFLHWj IXWXUD SUHVFLQGHQGR GDOOœXWLOL]]R GL TXHVWD VWHVVD SHU GLVHJQDUH XQ PRGHOOR GL VHUYL]L ³SDUWHFLSDWR Per fare questo la nostra idea è avviare attività di ascolto e co-SURJHWWD]LRQH DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL XQD metodologia detta JAM. La JAM è una discussione di gruppo gestita via web su temi di interesse strategico per una organizzazione o un gruppo di persone. Tipicamente ha una durata molto limitata nel tempo (da 12 a 72 h) ed è preceduta da una campagna di comunicazione su i temi che verranno discussi che ha lo scopo di stimolare la preparazione sui temi stessi. La JAM è quindi da considerarsi LO PRPHQWR ILQDOH H GL VLQWHVL GL XQ SURFHVVR GL GLVFXVVLRQH ³SUHSDUDWD H LQIRUPDWD´ La JAM si presenta come un sito web nel quale il partecipante può partecipare a forum interattivi, approfondire contenuti, rispondere a sondaggi, esprimere idee, valutare e commentare le idee altrui. Date le tecnologie usate, la JAM consente partecipazioni contemporanee di migliaia di persone/cittadini favorendo lo VFDPELR H OœDUULFFKLPHQWR GHOOH LGHH FRQ OH VWHVVH ORJLFKH GL XQ ³EUDLQ-VWRUPLQJ´ Sono previsti ruoli di facilitatori ed animatori che aiutano ad indirizzare e stimolare la discussione. Nel durante ed al termine sono utilizzati software specifici di Business Intelligence per analizzare la grande quantità di contenuti normalmente generati. x
5LWHQLDPR TXLQGL FKH OD -$0 VLD XQ RWWLPR VWUXPHQWR SHU VSLQJHUH OœLQQRYD]LRQH H OD FUHDWLYLWj GD XQ DXGLHQFH SHU raggiungere risultati tangibili proprio peUFKq XWLOL]]DQGR OœRQ-line e il virtual collaboration avvia conversazioni approfondite. Diversamente da altri approcci, essa non si basa su messaggi, o real time chat, ma è un evento strutturato, in uno spazio di tempo definito quindi non si limita ad essere uno strumento per esprimere semplicemente idee. In sintesi essa permette di :
x
coinvolgere contemporaneamente migliaia di persone
x
raccogliere in tempi brevi grandi quantitĂ di idee di innovazione ed arricchirle per interazione
x
DELWXDUH DOOÂśXVR GHOOH QXRve tecnologie.
Pertanto facendo leva sulla JAM i prossimi passi, necessari alla messa a punto della nostra idea progettuale di Piattaforma dinamica del Welfare e i suoi moduli verticali, tematici; sono : A. Attivare un sistema di ascolto a tempo determinato, attraverso JAMs tra gruppi definiti.:
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Jam via social network, con i nativi digitali, quelli che domani vivranno il nuovo sistema Welfare e che TXLQGL YRUUDQQR ³GLUH OD ORUR´ DG HVHPSLR FRLQYROJHQGR L PDWXUDQGL GL XQ FDPSLRQH GL OLFHL HG LVWLWXWL italiani.
x
Jam indirizzato ad un campione di imprese (campione eterogeneo che rappresenti fasce sociali diverse).
x
Jam indirizzato alle universitĂ .
B. ,Q SDUDOOHOR GRYUj HVVHUH DYYLDWD XQœDQDOLVL GLIIXVD H SXQWXDOH VXO WHUULWRULR QD]LRQDOH SHU ULOHYDUH OœHQRUPH patrimonio già in essere,di iniziative di innovazione tecnologica e di informazioni e dati che è opportuno FDSLWDOL]]DUH 8Q HVHPSLR VX WXWWL ULPDQHQGR QHOOœDUHD YHUVR FXL VRQR VWDWL LQGLUL]]DWL L QRVWUL VIUR]L LO /DYRUR LQ merito oggi esistono già iniziative rilevanti di Portali e Siti sia trasversali che locali. che aiutano e guidano alla ricerca del lavoro. Partire dalla loro conoscenza, integrazione, nonchè comprensione di eventuali limiti e problemi può creare una prima base di conoscenza e di impostazione del lavoro di sviluppo successivo .Saranno poi le nuove tecnologie di integrazione (SOA) e ottimizzazione delle risorse informatiche (CLOUD) ad abilitare la loro espansione, in termini di diffusione che quantità e complessità di servizi
Vi è un senso di urgenza per portare nuovamente il paese a crescere, la sfida è quella di creare un modello innovativo di accesso unificato ai servizi per i cittadini che possa semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione e le imprese al fine di portare efficienza, maggiore competitività ed innovazione.
³, QHYHU ZHDU D ZDWFK EHFDXVH , DOZD\V NQRZ ZKDW WLPH LW LV ,W LV DOZD\V 12: $QG QRZ LV ZKHQ \RX VKRXOG GR LW ´ Steve Mariucci Head coach, Detroit Lions football team.
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Progetto  DigIT@lia   Â
BIBLIOGRAFIA
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Progetto  DigIT@lia    ³3LRQHHULQJ WKH ZD\´ 071 *URXS ILQDO DXGLQW UHVXOWV \HDU HQGHG GLFHPEUH 3RUTXHGGX 0 ³&RQ GXH ILJOL q GLIILFLOH DUULYDUH D ILQH PHVH´ &RUULHUH GHOOD 6HUD RWWREUH 5DSSRUWR VXOO¶,&7 QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH http://www.innovazionepa.gov.it/media/559661/rapporto_ict_pa.pdf 6DFFRQL 0 ³/LEUR %LDQFR VXO )XWXUR GHO 0RGHOOR 6RFLDOH´ 0LQLVWHUR GHO ODYRUR GHOOD VDOXWH H GHOOH 3ROLWLFKH Sociali 6DFFRQL 0 ³/LEUR 9HUGH VXO IXWXUR GHO PRGHOOR VRFLDOH´ 0LQLVWHUR GHO /DYRUR GHOOD 6DOXWH H GHOOH 3ROLWLFKH 6RFLDOL 6DQQD 5 7HVHOOL $ µ/¶LQIRUPD]LRQH QD]LRQDOH VXL VHUYL]L SHU O¶LQIDQ]LD¶ http://www.ires.it/files/report_serv_infanzia.pdf 0 /XFD¶ 3 %RVL 7 9HFFKLDWR ´6HVVLRQH )DPLJOLH H :HOIDU´ 0DJJLR http://www.politichefamiglia.it/media/37794/12 ³7RZDUGV UHFRYHU\ DQG SDUWQHUVKLS ZLWK FLWL]HQV 7KH FDOO IRU LQQRYDWLYH DQG RSHQ JRYHUQPHQW´ ± Ministerial Meeting of the OECD Public Governance Meeting ± 15 Novembre 2010, ³7RZDUGV UHFRYHU\ DQG SDUWQHUVKLS ZLWK FLWL]HQV 7KH FDOO IRU LQQRYDWLYH DQG RSHQ JRYHUQPHQW´ ± Ministerial Meeting of the OECD Public Governance Meeting ± 15 Novembre 2010 ± Intervento Ministro R.Brunetta Wikepedia, 2011, http://it.wikipedia.org/wiki/Coworking
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Progetto DigIT@lia
F AB BR IC H E D IG IT AL I
194
Progetto DigIT@lia IN DI CE Contesto di riferimento
197
Contesto Pubblico ................................................................................................................................... 197 Contesto Industriale ................................................................................................................................ 197 Università e Ricerca ................................................................................................................................. 198 /¶,7 LQ ,WDOLD DPELWR SXEEOLFR ................................................................................................................. 199 /¶,7 LQ ,WDOLD DPELWR LQGXVWULDOH .............................................................................................................. 200 Scenario evolutivo
201
Ambito pubblico ....................................................................................................................................... 201 Ambito industriale .................................................................................................................................... 201 Il Cloud Computing .................................................................................................................................. 202 Il Cloud Computing nella realtà italiana ................................................................................................. 203 Requisiti della trasformazione digitale Proposta: Fabbriche Digitali
204
205
Missione delle Fabbriche Digitali condivise .......................................................................................... 205 Definizione operativa di Fabbrica Digitale ............................................................................................. 206 Localizzazione della Fabbrica Digitale ................................................................................................... 207 Clienti e mercato di riferimento .............................................................................................................. 208 Open source e cloud computing ............................................................................................................ 208 Modello economico della Fabbrica Digitale .......................................................................................... 209 Modelli di Partnership .............................................................................................................................. 211 Governo delle attività delle Fabbriche Digitali condivise .................................................................... 212 Modello operativo delle Fabbriche Digitali
212
Modelli di riferimento ............................................................................................................................... 212 Collocazione nel tessuto produttivo ...................................................................................................... 213 Relazione con la filiera produttiva .......................................................................................................... 213 Relazioni tra le Fabbriche Digitali .......................................................................................................... 214 Relazioni con il Territorio ........................................................................................................................ 214 Creazione di valore nelle Fabbriche Digitali
215
Fabbriche Digitali condivise per la PA ................................................................................................... 215 Fabbriche Digitali condivise per le PMI ................................................................................................. 217
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Progetto DigIT@lia Esempi di possibili Fabbriche Digitali 218 Esempio: Filiere produttive di PMI ......................................................................................................... 218 Esempio: Sanità ....................................................................................................................................... 218 Esempio: Filiere distributive e di logistica ............................................................................................ 219 Esempio: Sviluppo di conoscenza a livello multidisciplinare e multiterritoriale .............................. 219 Esempio: Aziende di trasporto pubblico ............................................................................................... 220 Esempio: Efficientamento e ottimizzazione dei fornitori tramite e-procurement .............................. 220 Esempio: Co-progettaziRQH LQ PRGDOLWj ³FURZG-VRXUFLQJ´ ................................................................ 221 (VHPSLR $PSOLDPHQWR GHO PHUFDWR DWWUDYHUVR O¶XWLOL]]R GL H&RPPHUFH H ,QWHUQHW PDUNHWLQJ ..... 221 Fabbriche Digitali e giovani Talenti
223
Risorse umane: i giovani talenti ............................................................................................................. 223 Fattori motivazionali ................................................................................................................................ 224 Fattori di successo delle fabbriche digitali per i giovani talenti ......................................................... 225 Fattori abilitanti delle Fabbriche Digitali
226
Fattori intrinseci ....................................................................................................................................... 226 Fattori di innovazione .............................................................................................................................. 227 Fattori finanziari ....................................................................................................................................... 227 Fattori sistemici ........................................................................................................................................ 227 Conclusioni
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228
Progetto  DigIT@lia    Contesto di riferimento In un mondo in cui stanno mutando gli equilibri sociali, politici ed economLFL XQD VWUDWHJLD GL FUHVFLWD ÂłLQWHOOLJHQWH 29 VRVWHQLELOH HG LQFOXVLYD´ è una prioritĂ condivisa e sostenuta a livello europeo con specifiche iniziative. A livello 30 FRPXQLWDULR q LQ SDUWLFRODUH ULFRQRVFLXWD OÂśLPSRUWDQ]D GHOOR VYLOXSSR GHOOÂśHFRQRPLD GLJLWDOe , ritenuta ad elevato potenziale per la diffusione di conoscenza, cultura e servizi, con positive ricadute dirette in termini sociali ed economici. Gli LQYHVWLPHQWL LQ 5LFHUFD 6YLOXSSR H ,QQRYD]LRQH GRYUHEEHUR SHUPHWWHUH WUD OÂśDOWUR GL UDIIRU]DUH OD FRRperazione tra ÂłuniversitĂ , centri di ricerca, settore pubblico, privati e terzo settore, a livello nazionale e internazionale´ SHUPHWWHQGR risanamento e crescita, superando le frammentazioni, e sviluppando infine conoscenza e competenza per valorizzare e sostenere le eccellenze locali. Esaminando la realtĂ italiana, occorre analizzare sotto diverse prospettive settori pubblico e privato. CONTESTO PUBBLICO 31 Nel recente documento "Una riforma per la PA" (ottobre 2010) è stata indicata una prevista riduzione della spesa pubblica pari a 62 miliardi di euro nel periodo 2008-2013, con una riduzione di circa 300mila unitĂ del personale (-8.4%) e un aumento di produttivitĂ annua del 2% a paritĂ di servizi erogati. Fino ad oggi i risultati sono stati ottenuti principalmente nella PA centrale. Ă&#x2C6; inoltre stato richiesto dall'UE la riduzione degli oneri amministrativi per le Imprese del 25% entro il 32 2012, con un risparmio a regime stimato in 17 miliardi di euro annui. D'altra parte, la Corte dei Conti ha indicato come, sulla base dell'analisi del periodo 2006-2008, la sola riduzione del personale non sia sufficiente ad ottenere riduzioni di spesa. Le tecnologie in questo caso possono essere usate con una duplice valenza. Da un lato è possibile utilizzare la digitalizzazione delle informazioni per ridurre i costi e velocizzare i processi amministrativi, attraverso dematerializzazione GHOOD GRFXPHQWD]LRQH ILUPD HOHWWURQLFD LQWHJUD]LRQH GHOOH FRPXQLFD]LRQL /ÂśXVR GHOOH WHFQRORJLH SHUPHWWH LQROWUH GL trasformare i processi stessi, introducendo ulteriori efficientamenti rispetto alle modalitĂ tradizionali di esecuzione. Si tratta in questo caso di intervenire innanzitutto sul funzionamento interno della macchina amministrativa a paritĂ di servizi erogati. Ă&#x2C6; piĂš interessante identificare invece opportunitĂ di piĂš ampia e profonda innovazione di servizio, verso i Cittadini e le ,PSUHVH WUDVIRUPDQGRQH LO UDSSRUWR FRQ OD 3$ ,Q DPELWR ORFDOH DG HVHPSLR OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L RQOLQH VSHFLH VH integrati, ha una positiva ricaduta sulle realtĂ territoriali.
CONTESTO INDUSTRIALE
                                                           29
http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_anx\d_jobs/em0028_it.htm
30
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32010H0410:IT:NOT
31
http://www.innovazionepa.gov.it/media/598248/un%20anno%20di%20riforma%20pa.pdf
32
http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunite_in_sede_di_controllo/2010/delibe ra_12_2010_contr_cl.pdf Â
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Progetto  DigIT@lia    1HO VHWWRUH LQGXVWULDOH LQYHFH q LQ FRUVR XQ SURIRQGR FDPELDPHQWR GHOOD JHRJUDILD GHOOÂśLQGXVWULD PRQGLDOH FRPH 33 HYLGHQ]LDWR QHO GRFXPHQWR GL &RQILQGXVWULD GL OXJOLR VXOOÂśDQDOLVL GHJOL VFHQDUL industriali . Si sono aperti (o addirittura spalancati) nuovi mercati, con imponenti volumi potenziali e con complessitĂ del tutto nuove da affrontare. Sono mutati FRQWHPSRUDQHDPHQWH L PRGHOOL SURGXWWLYL H OD ÂłPDSSD GHOOH FRQYHQLHQ]H GL FRVD GRYH FRPH H SHU FKL SURGXUUH´ FRQ variazioni significative negli assetti industriali e nelle filiere globali. Citando lo studio: Âł/D ULVSRVWD GHOOH LPSUHVH DO FDPELDPHQWR GL VFHQDULR q DYYHQXWD ULRUJDQL]]DQGR OH SURGX]LRQL LQQRYDQGR L prodotti, puntando su un piĂš alto valore aggiunto fondato su qualitĂ e servizio, ricorrendo a nuove competenze HVWHUQH PHGLDQWH OÂśDVVXQ]LRQH GL ODXUHDWL FRQ SL IUHTXHQ]D GL XQ WHPSR 8Q LQGL]LR GHO FDPELDPHQWR occupazionale nelle imprese manifatturiere è dato dal calo del peso degli operai, dal 65,6% del 2001 al 63,2% nel H GDOOÂśDXPHQWR GHJOL LPSLHJDWL GDO DO Âł Varie iniziative sono state adottate da quelle imprese, in particolare di medie dimensioni, che hanno saputo mantenere o addirittura rafforzare la propria posizione competitiva. Tra queste, hanno avuto particolare rilvanza accordi di partnership, internazionalizzazione, accorta delocalizzazione, innovazione. In definitiva, gli interventi sono stati volti a razionalizzare la produzione per focalizzare gli investimenti su design, progettazione e marketing, ovvero su quegli ambiti di massima rilevanza in termini di vantaggio competitivo, come 34 LQGLFDWR QHOOR VWXGLR $VVLQIRUP Âł,7 SHU OR VYLOXSSR´ di Aprile 2010. Nello studio citato è stata inoltre evidenziata la trasformazione dei modelli produttivi, delineando una progressiva evoluzione verso reti di imprese, caratterizzate GDOOÂśHFFHOOHQ]D GL SURGRWWR VHUYL]LR FKH SHUPHWWDQR OÂśLQWHJUD]LRQH GL SURGRWWL H FRPSHWHQ]H LQ XQD LQWHUD ILOLHUD ,Q TXHVWo modo è possibile ottimizzare investimenti e costi grazie alle economie di scala, massimizzando la capacitĂ di raggiungere i mercati, ma conservando nello stesso tempo la capacitĂ di eccellere nel rispettivo dominio o nicchia produttiva. In altre parole, si può cosĂŹ valoUL]]DUH OÂśHFFHOOHQ]D VSHFLILFD GHOOH GLYHUVH UHDOWj FRPELQDQGR SHUz OH GLYHUVH FDSDFLWj SHU competere su scale e ambiti di respiro internazionale. UNIVERSITĂ&#x20AC; E RICERCA 35 Nella definizione della strategia europea per crescita ed occupazione , il Consiglio Europeo ha posto tra gli altri i seguenti obiettivi: Â&#x192; Â&#x192;
migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, per portare al 3% del PIL i livelli d'investimento pubblico e privato combinati in tale settore; migliorare i livelli d'istruzione, puntando a ridurre i tassi di dispersione scolastica, e aumentando la percentuale delle persone che hanno completato l'istruzione terziaria o equivalente.
                                                           33
http://www.confindustria.it/indcong.nsf/ASCS/CF46C5C97B7A210DC12577B60053151A?openDocument&MenuID=41698C473CBDEC 34C12577B9002FDBCC
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http://www.assinform.it/aree_sx/informazioni/comunicati/comunicato_It_per_lo_sviluppo.htm
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Ambito UniversitĂ e Ricerca
Progetto  DigIT@lia    Si tratta in questo modo di voler sostenere una economia in cui conoscenza e creatività giocano un ruolo importante, 36 stimolando la cooperazione in ambito nazionale ed internazionale. Con questi obiettivi, il programma UE2020 propone WUD OœDOWUR ³O LQL]LDWLYD ¾<RXWK RQ WKH PRYHœ SHU PLJOLRUDUH VRSUDWWXWWR O HIILFLHQ]D GHL VLVWHPL G LVWUX]LRQH O DSSUHQGLPHQWR non formale e informale, la mobilità degli studenti e dei ricercatori, ma anche l'ingresso dei giovani nel mercato del ODYRUR´. 1HO FDVR LWDOLDQR ³pur rilevando diverse iniziative a livello sia universitario sia imprenditoriale per migliorare il rapporto tra Università , ricerca e mondo delle imprese, non si vede ancora chiaramente quale sia il modello di governance a cui tendere per far sÏ che formazione e ricerca possano aiutare la competitività del nostro Paese. D'altro canto il ritardo sull'innovazione che sconta l'Italia non è indipendente dall'allontanamento progressivo del mondo delle imprese da quello 37 delle Università ´ , ma è anche legato al basso livello di investimento delle imprese Italiane (investimenti in ricerca e sviluppo peri allo 0,65% del PIL in Italia, contro una media UE del 1,21%). Oltre a questo, la frammentazione comporta XQD HOHYDWD GLIILFROWj QHO WUDGXUUH OœLQYHVWLPHQWR LQ HIIHWWLYD FDSDFLWj SURGXWWLYD H FRPSHWLWLYD 6RQR TXLQGL QHFHVVDUL meccanismi abilitanti che permettano di attrarre investimenti, migliorandone oltretutto il ritorno produttivo attraverso una piÚ efficace capitalizzazione di competenze e capacità . / œ,7 I N I T A L I A : A M B I T O P U B B L I C O Nelle ultime due decadi, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha presentato luci ed ombre, non arrivando quindi a soddisfare le aspettative nÊ gli obiettivi posti. ,O QXRYR &RGLFH GHOOœ$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH HQWUDWR LQ YLJRUH OR VFRUVR JHQQDLR q XQœRSSRUWXQLWj FRQFUHWD SHU cercare di recuperare il gap di innovazione della PA sia locale che centrale italiana. Si tratta di un complesso organico di QRUPH FKH KD OœRELHWWLYR GL FUHDUH OH FRQGL]LRQL JLXULGLFKH HG RUJDQL]]DWLYH SHUFKp VL SRVVD DWWXDUH ILQDOPHQWH OD WUDVIRUPD]LRQH GHOOœDPPLQLVWUD]LRQH GD FDUWDFHD D GLJLWDOH FRQ L YDQWDggi precedentemente indicati. 1HOOD VXD SULPD HGL]LRQH LO &RGLFH GHOOœ$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH VHJQz XQœLPSRUWDQWH VYROWD QHOOD YLWD GHOOH amministrazioni pubbliche e nei rapporti di queste con i cittadini e le imprese. Per la prima volta veniva infatti sancito da una legge il diritto dei cittadini di relazionarsi con le amministrazioni pubbliche attraverso le tecnologie telematiche, ossia DWWUDYHUVR ,QWHUQHW H LO FRPSXWHU /œDOWUD IDFFLD GHOOD PHGDJOLD HUD OœREEOLJR SHU OH DPPLQLVWUD]LRQL GL DWWUH]zarsi in conseguenza, in modo da rendere effettivamente esigibili i nuovi diritti. Sono cosÏ emersi nel tempo numerosi esempi di eccellenza delle Amministrazioni, con impatto positivo, visibile e diretto sul Sistema Paese. Purtroppo non è andata sempre cosÏ: molte altre Amministrazioni si sono trincerate dietro le difficoltà di applicazione di XQD OHJJH IDWWD VRSUDWWXWWR GL SULQFLSL H GDOOœDOWUD SDUWH PROWL FLWWDGLQL QRQ VRQR QHDQFKH VWDWL LQIRUPDWL GHOOH QXRYH possibilità e quindi non hanno preteso quelli che erano loro nuovi diritti. Questo nuovo Codice nasce sulla base delle esperienze maturate, e introduce una serie di innovazioni per incidere effettivamente sui comportamenti delle Amministrazioni e, quindi, sulla qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e
                                                           36 http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/growth_and_jobs/em0028_it.htm
37 http://www.assinform.it/aree_sx/informazioni/comunicati/comunicato_It_per_lo_sviluppo.htm
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Progetto  DigIT@lia    VXOOœHIILFLHQ]D GHOOD PDFFKLQD SXEEOLFD SHUPHWWHQGR DOOH DPPLQLVWUD]LRQL GL ODYRUDUH PHJOLR H GL VSHQGHUH PHQR H D Cittadini e Imprese di fruire di servizi snelli, veloci ed efficienti. / œ,7 I N I T A L I A : A M B I T O I N D U S T R I A L E /œHFRQRPLD GHO QRVWUR paese è tradizionalmente sostenuta dal tessuto di quelle aziende, spesso a gestione familiare che con meno di 250 dipendenti e di 50 Milioni di fatturato vengono definite Piccole Medie Imprese (PMI). In Italia le PMI 38 costituiscono il 99% delle aziende itaOLDQH FRQFHQWUDQR FLUFD Oœ GHL SRVWL GL ODYRUR H JHQHUDQR LO GHO IDWWXUDWR . Data la loro dimensione, questa tipologia di aziende è meno resiliente alle oscillazioni del mercato e ha quindi sofferto particolarmente gli effetti della crisi. Nel 201 DQQR FKH DYUHEEH GRYXWR VHJQDUH OD VYROWD H OœLQL]LR GHOOD ULSUHVD VRQR VWDWL oltre 11.000 i fallimenti delle PMI registrati, in crescita del 20% rispetto al 2009 (Cerved). 39
Per quanto riguarda la spesa ICT, è stata negli ultimi anni direttamente impattata dallo scenario macroeconomico . La domanda appare poi fortemente frammentata e tesa a soddisfare solo esigenze di base in termini di incremento di HIILFLHQ]D ,Q JHQHUDOH Oœ,&7 q SHUFHSLWR FRPH VWUXPHQWR GL SXUD ULGX]LRQH GHL FRVWL RSHUDWLYL H LQ TXanto tale, un costo a VXD YROWD GD ULGXUUH XOWHULRUPHQWH R PDQWHQHUH DO PLQLPR 1RQ VL ULVFRQWUD IUHTXHQWHPHQWH XQ XWLOL]]R GHOOœ,&7 LQ LQL]LDWLYH di innovazione della produzione o dei modelli di business, e quei casi di eccellenza sono a loro volta scarsamente valorizzati e diffusi, non diventando quindi patrimonio comune del territorio o della filiera come invece accade in altri ambiti. In realtà , le PMI che hanno investito in tecnologia hanno evidenziato un trend inverso, dato che (cfr studio BCG): -
crescono piĂš in fretta (+1.2% dei ricavi negli ultimi 3 anni rispetto a -4.5% per le imprese che non attive su internet) raggiungono una clientela piĂš internazionale (14.7% delle vendite sono internazionali contro il 4.1% per le imprese off line) assumono piĂš SHUVRQH LO KD DVVXQWR QHJOL XOWLPL DQQL ULVSHWWR DOOÂś GHOOH D]LHQGH RIIOLQH
sono piĂš produttive (il 65% delle aziende online attive dichiara di aver aumentato la propria produttivitĂ , contro un 25% delle aziende off line)
Tuttavia, mentre nellH JUDQGL D]LHQGH OÂśXWLOL]]R GL VWUXPHQWL GL FROODERUD]LRQH RQOLQH q RUPDL FRQVROLGDWR QRQ VL SXz GLUH altrettanto per le PMI. Per citare un numero, oltre il 50% delle PMI con meno di 10 dipendenti non hanno un sito internet. Le ragioni di questa situazione sono sia culturali (scarsa conoscenza e propensione ad abbracciare nuovi canali) che strutturali (limitate risorse, know-how accesso alla tecnologia, come evidenziato nel confronto della tavola di seguito, , estratto da World Economic Forum: The Global Competitiveness Report 2010Âą2011).
3URSULR OœHYLGHQ]D GL FDVL GL HFFHOOHQ]D GLPRVWUD FKH Oœ,&7 SXz H GHYH HVVHUH ³ORFDOL]]DWR´ ULVSHWWR DOOH QHFHVVLWj locali/nazionali per diventare un fattore competitivo. Limiti infrastrutturali (banda larga innanzitutto), di offerta (tipicamente
                                                           38
 %&* 6WXGLR Âł)DWWRUH ,QWHUQHW´ DSULOH Â
39 Âł3URJHWWR 3DHVH ,&7 SHU OR VYLOXSSR 30, &RQILQGXVWULD &RRUGLQDPHQWR 6HUYL]L H 7HFQRORJLH
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Progetto  DigIT@lia    VWDQGDUGL]]DWD VX QHFHVVLWj JOREDOL H VRSUDWWXWWR GL DOIDEHWL]]D]LRQH H FXOWXUD GœXVR ,&7 QHO VHQVR SL DPSLR HG avanzato del termine, sono i principali fattori che frenano lo sviluppo di servizi e capacità abilitanti specializzate per la nostra realtà imprenditoriale. /D PDQFDQ]D GL LQFHQWLYD]LRQL VSHFLILFKH QRQ LQFRUDJJLD LQROWUH OœDGR]LRQH GHOOH WHFQRORJLH 1RQ VL WUDWWD GL WDQWR XQD PDQFDQ]D GL FDSDFLWj ,&7 TXDQWR GL SHUVRQDOL]]D]LRQH GHOOœRIIHUWD VXOOH SHFXOLDUL QHFHVVLWj dello scenario industriale italiano, di cultura di adozione ed uso delle tecnologie, e di elementi abilitanti, tecnologici, finanziari e fiscali.
SCENARIO EVOLUTIVO AMBITO PUBBLICO Tra le varie aree di intervento, assume particolare rilevanza la necessitĂ di semplificare i rapporti tra la Pubblica $PPLQLVWUD]LRQH H L &LWWDGLQL ,PSUHVH &RPH LQGLFDWR OÂśHYROX]LRQH YHUVR VFHQDUL GL FRPSOHWD GHPDWHULDOL]]D]LRQH DYUHEEH ricadute positive non solo in termini di costi, ma anche di sviluppo e diffusione di tecnologie e servizi e della relativa FXOWXUD GÂśXVR ,Q SDUWLFRODUH OÂśXWLOL]]R GHOOH WHFQRORJLH QHL UDSSRUWL FRQ OD 3$ LQGXUUHEEH QDWXUDOPHQWH XQ PDJJLRUH XVR delle stesse anche tra le stesse PMI, e accelererebbe il processo di alfabetizzazione ICT, fattore a sua volta indispensabile per innescare il volano del cambiamento. La ricaduta positiva degli investimenti interesserebbe quindi OÂśRSHUDWLYLWj GHOOD PDFFKLQD DPPLQLVWUDWLYD LO FRVWR GHOOD VWHVVD SHU LO 3DHVH HG LQILQH OR VYLOXSSR GL FXOWXUD ,&7 H GL innovazione in Italia. In ambito sociale, ad esempio, attualmente circa il 30% della popolazione italiana comprende anziani e disabili, con il 40 ULVFKLR GL XQ FUHVFHQWH GLJLWDO GLYLGH ,Q SDUWLFRODUH OÂś,WDOLD KD GD WHPSR QRUPDWLYH GL DYDQJXDUGLD QHOOÂśDPELWR dellÂśDFFHVVR DL VHUYL]L LQIRUPDWLFL GD SDUWH VRJJHWWL GLVDELOL PD SHFFD LQ WHUPLQL GL HIIHWWLYD DSSOLFD]LRQH GHOOH GLVSRVL]LRQL %HQFKp OÂśDFFHVVLELOLWj H OÂśXVDELOLWj GHL VLWL :HE GHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH VLD XQ DVSHWWR ULOHYDQWH GHOOD QRUPDWLYD OÂśHIIHttiva rispondenza dei servizi a questi requisiti è molto bassa. In aggiunta, anziani, disoccupati e persone con bassa scolarizzazione utilizzano internet in percentuali ridotte rispetto al resto della popolazione. Ă&#x2C6; questo uno scenario dove sarebbero evidenti i vantaggi secondo le metriche indicate in precedenza (efficienza, efficacia, cultura). 3DUWLUH GDO QXRYR &RGLFH GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH 'LJLWDOH H FRQFHUWDQGR OH LQL]LDWLYH D OLYHOOR &HQWUDOH H WHUULWRULDOH 5HJLRQL), permetterebbe sia la creazione di un VDQR HFRVLVWHPD FRPSHWLWLYR FKH OÂśRSSRUWXQLWj GL VYLOXSSR GL XQD FDWHQD GHO YDORUH EDVDWD VXOOÂśLQQRYD]LRQH AMBITO INDUSTRIALE ,O PRGHOOR FRPSHWLWLYR GHOOH LQGXVWULH HYROYH YHUVR DJJUHJD]LRQL FRPSHWLWLYH IOHVVLELOL H GLQDPLFKH YHUH H SURSULH Âł5HWL´ LQ grDGR GL PDVVLPL]]DUH OD FRPSHWLWLYLWj GHO VLVWHPD YDORUL]]DQGR OH VLQJROH HFFHOOHQ]H LQ XQÂśRIIHUWD FRPSUHQVLYD GL SURGRWWL e servizi. Le Reti evolvono in chiave attuale i modelli distrettuali, localizzati territorialmente, e favoriscono lo sviluppo di ÂłRUJDQL]]D]LRQL YLUWXDOL´ GLVWULEXLWH
                                                           40 /HJJH Q GHO JHQQDLR Âł'LVSRVL]LRQL SHU IDYRULUH OÂśDFFHVVR GHL VRJJHWWL GLVDELOL DL VHUYL]L LQIRUPDWLFL´ H VXFFHVVLYH regolamentazioni Â
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Progetto  DigIT@lia    Il fenomeno delle Reti di imprese ha valenza pratica e non è solo un fenomeno spontaneo. In italia, dal 2009 è stata 41 42 LQWURGRWWD LQIDWWL OD GLVFLSOLQD GHO ³FRQWUDWWR GL 5HWH´ , al quale si applicano le disposizioni relative ai Distretti produttivi, con la possibilità di agire in modo collettivo verso istituzioni amministrative e finanziarie. Secondo queste discipline, le Reti devono evidenziare obiettivi strategici ed attività comuni finalizzate al miglioramento del posizionamento sul mercato in termini di competitività ed innovazione. IL CLOUD COMP UTING Un elemento di rottura degli attuali equilibri è il fenomeno del cosiddetto Cloud Computing. Wikipedia lo definisce in questo modo: ³,Q LQIRUPDWLFD FRQ LO WHUPLQH FORXG computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che 43 permettono l'utilizzo di risorse hardware (storage, CPU) o software distribuite in remoto ´. Una definizione simile è strettamente connessa ad aspetti quali mobilità , flessibilità , servizi, innovazione. Gli attori di questa rivoluzione sono i fornitori di servizi e di infrastrutture, che riescono tramite queste nuove tecnologie a mettere a disposizione delle aziende o dei privati cittadini servizi creati su misura, rendendoli fruibili ovunque e con qualsiasi dispositivo. Le informazioni diventano quindi accessibili a molteplici utilizzatori in modo dipendente soltanto dal contesto, creando modi del tutto nuovi di collaborare e creare valore. Si abbattono in questo modo significative barriere di ingresso, quali il costo di approvvigionamento iniziale delle risorse ICT, i costi e le competenze necessarie per gestirle e manutenerle. Conta solo il servizio e la possibilità di accedervi, gli investimenti iniziali sono annullati o fortemente ridotti, le economie di scala (stesso servizio condiviso tra piÚ utenti) DEEDWWRQR L FRVWL GL JHVWLRQH /œXWLOL]]DWRUH ,PSUHVD R $PPLQLVWUD]LRQH SXz OLEHUDUH H ULDVVHJQDUH IRQGL ULGXFHQGR OœLQYHVWLPHQWR LQ LQIUDVWUXWWXUH ³ILVLFKH´ H LQ DFTXLVWR GL EHQL IRFDOL]]Dndole in investimenti finalizzati a creare valore, UHDOL]]DQGR QXRYL VHUYL]L FKH RWWLPL]]LQR R WUDVIRUPLQR L SURSUL PRGHOOL RSHUDWLYL H DGGLULWWXUD FKH UDSSUHVHQWLQR XQœRIIHUWa verso il proprio mercato (o verso nuovi mercati).
Il Cloud Computing cambia i paradigmi finora applicati per i servizi ICT. Non si acquistano o noleggiano piÚ apparati, preoccupandosi poi di usarli al meglio, ma si demanda questo a società di servizi specializzate (Cloud Service Provider), SDJDQGR D TXHVWR SXQWR VROR OœHIIHWWLYR GHO VHUYL]LR GHILQLWR H PLVXUDWR VXOOD EDVH GL PHWULFKH ULFRQRVFLXWH GDOOœXWLOL]]DWRUH Ad esempio, pagherò un servizio di gestione documentale per pratica o per utente registrato, non per byte immagazzinati, numero di processori, istanze di database. Infine, gli adeguamenti tecnici e normativi saranno realizzati a carico del Cloud Service Provider, semplificando enormemente costi e complessità gestionali. Potrò inoltre immaginare di usare forme di 44 Cloud pubbliche, private o ibride , sulla base delle mie reali necessità e priorità .
                                                           41 'HFUHWR ,QFHQWLYL´ FRQYHUWLWR QHOOD OHJJH DSULOH 42 ³'HFUHWR 6YLOXSSR´ OHJJH OXJOLR Q SXEEOLFDWD VX VXSSOHPHQWR 2UGLQDULR n. 136 alla G.U. 31 luglio 2009, in vigore dal 15 agosto 09 43 http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_computing  44
La  IRUPD SXEEOLFD JDUDQWLVFH XQ DFFHVVR DSHUWR H JOREDOH KD XQD VLFXUH]]D OLPLWDWD YL VL DFFHGH YLD ,QWHUQHW HG Hœ VROLWDPHQWH ad uso gratuito o a bassissimo costo. Servizi di questo tipo sono ad esempio la posta elettronica e la condivisione di documenti: i dati
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Progetto  DigIT@lia    6WD TXLQGL FRQVHJXHQWHPHQWH HYROYHQGR LO PRQGR GHOOœ,7 GD XQ SDVVDWR LQ FXL q VHPSUH VWDWR YLVWR FRPH XQ IRUQLWRUH GL infrastruttura e materiale informatico, alla gestione di un mix di servizi e tecnologie finalizzate alla trasformazione dei SURFHVVL GL EXVLQHVV H GHL PRGHOOL RSHUDWLYL 'L FRQVHJXHQ]D VWD FDPELDQWR LO PRGHOOR GHOOœ,7 QHOOH D]LHQGH H RYYLDPHQWH DQFKH SHU JOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH ,&7 QRQ SL JHVWRUH GL VHPSOLFL WHFQRORJLH ³FRPPRGLW\´ PD HURJDWRUH GL VHUYL]L abilitati dalle tecnologie e con valore per il business, in termini di servizi offerti alla clientela finale, di supporto e trasformazione dei processi e dei modelli operativi. 45
/Âś,7 HYROYH H VL WUDVIRUPD LQ XQD IRUPD GL VHUYL]LR DUULYDQGR D SDUODUH GHOOH YDULH FDSDFLWj LQ IRUPD GL ÂłDV D 6HUYLFH´ . Ă&#x2C6; un passaggio particolarmente valido per tutti, ma in particolare ancora piĂš rilevante per quelle realtĂ medio-piccole che non hanno la forza economica e operativa necessaria per sviluppare e mantenere complesse soluzioni ICT. In quanto tale, è particolarmente rilevante per realtĂ come quella industriale italiana, caratterizzata da una miriade di Piccole e Medie Imprese (oltre 4 milioni), piuttosto che per le Amministrazioni Pubbliche. IL CLOUD COMP UTING NELLA REALTĂ&#x20AC; ITALIANA La rivoluzione portata dal Cloud offre al nostro paese enormi potenzialitĂ . Uno studio del Cebr (vedi figura di VHJXLWR VWLPD LO EHQHILFLR JHQHUDWR GDO &ORXG VXOOÂśHFRQRPLD GHO QRVWUR SDHVH LQ FLUFD 0OQ (XUR DQQR XQ YDORUH maggiore di quello atteso ad esempio in Gran Bretagna e Spagna.
Tuttavia, il principio della standardizzazione su cui si basa il Cloud, per cui tutti i fruitori di un determinato servizio hanno accesso alle medesime funzionalità , rappresenta un limite per la specifLFD UHDOWj LWDOLDQD 1HOOœDPELWR SULYDWR LQIDWWL OD nostra industria compete tipicamente dove specializzazione ed eccellenza rappresentano elementi chiave di GLIIHUHQ]LD]LRQH GHOOœRIIHUWD FKH PDO VL FRQFLOLDQR FRQ OD ³QRUPDOL]]D]LRQH´ VX VFDOD JOREDOH GHl servizio. Una particolare
                                                                                                                                                                                                                        risiedono sul Cloud pubblico di proprietĂ del Cloud Service Provider, e gli utenti possono accedervi in qualunque momento. Gli SLA in questo caso sono spesso limitati, e tipicamente definiti dal Cloud Service Provider con possibilitĂ bassa o nulla di negoziazione. /D IRUPD SULYDWD LQYHFH SUHYHGH OÂśXWLOL]]R GL XQ DFFHVVR FRQWUROODWR H ULVHUYDWR KD XQD VLFXUH]]D HOHYDWD H IXQ]LRQD WUDPLWH cRQQHVVLRQH ,QWHUQHW H ,QWUDQHW /ÂśDVSHWWR UHODWLYR DJOL 6/$ GL VHUYL]LR q IRQGDPHQWDOH H OÂśXVR q D SDJDPHQWR (Âś XQD IRUPD Wipicamente RVSLWDWD SUHVVR GDWD FHQWHU GL SURSULHWj GHOOÂś$]LHQGD R GHOOÂś$PPLQLVWUD]LRQH .  45 Si fa normalmente riferimento alle seguenti tre categorie di servizi: IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto. Questo tipo di Cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta al momento in cui un cliente ne ha bisogno, non YHQJRQR DVVHJQDWH D SUHVFLQGHUH GDO ORUR XWLOL]]R HIIHWWLYR &RPSUHQGH OÂśHURJD]LRQL GL VHUYL]L TXDOL OD FDSDFLWj GL LPPDJD]]Lnare dati o la potenza computazionale. SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi in remoto, spesso attraverso un server web. Questo acronimo FRQGLYLGH LQ SDUWH OD ILORVRILD GL XQ WHUPLQH RJJL LQ GLVXVR $63 $SSOLFDWLRQ VHUYLFH SURYLGHU GLIIHUHQ]LDQGROD FRQ OÂśLQWUoduzione delle DUFKLWHWWXUH ÂłPXOWL-WHQDQW´ FRQGLYLVe tra piĂš fruitori. PaaS (Platform as a Service) - Ă&#x2C6; simile al SaaS, ma, invece che uno o piĂš programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma VRIWZDUH FKH SXz HVVHUH FRVWLWXLWD GD GLYHUVL VHUYL]L SURJUDPPL OLEUHULH HWF (Âś XWLOL]]DWD LQ DPEiti dove la personalizzazione delle applicazioni è un elemento differenziante Â
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Progetto  DigIT@lia    realtĂ produttiva (un distretto ad esempio) potrebbe voler e dover condividere servizi ICT utili per la co-progettazione di un manufatto, trovando nel Cloud un mezzo per superare quelle altrimenti insormontabili barriere di ingresso: costi iniziali per OÂśDFFHVVR DO VHUYL]LR FDSDFLWj GL UHDOL]]D]LRQH HG HVHUFL]LR 1HOOÂśDPELWR SXEEOLFR OH QRUPDWLYH HXURSHH H QD]LRQDOL SRUWDQR DG RYYLH FRQVHJXHQWL YHUWLFDOL]]D]LRQL H OLPLWD]LRQL GHL servizi, che vanno riflesse non solo nel servizio in sĂŠ (funzionalitĂ ), ma anche nelle modalitĂ di erogazione (ad esempio, GDWL SUHVHQWL VX WHUULWRULR QD]LRQDOH R FRPXQLWDULR UHVSRQVDELOLWj GHOOÂśLQWHJULWj H GHO WUDWWDPHQWR GHOOÂśLQIRUPD]LRQH REEOLghi di riservatezza, eccetera). In questo caso, servizi Cloud verticalizzati permetterebbero non solo di diffondere rapidamente (e successivamente mantenere in modo tempestivo) in tutte le Amministrazioni interessate determinate funzionalitĂ , ma DQFKH GL IDFLOLWDUH OÂśLQWHJUD]LRQH WUD $PPLQLVWUD]LRQL DWWUDYHUVR la razionalizzazione delle componenti applicative e di processo. Ă&#x160; TXLQGL HYLGHQWH FRPH LO IDWWRUH ÂłULGX]LRQH FRVWL´ VLD XQD YRFH LPSRUWDQWH PD QRQ QHFHVVDULDPHQWH GHWHUPLQDQWH QHOOÂśXWLOL]]R GHO &ORXG QHOOD QRVWUD UHDOWj /D FUHD]LRQH GL YDORUH VHFRQGR Oe diverse accezioni, e soprattutto di valore specifico per la competitivitĂ del Sistema Paese, è un fattore decisionale ancora piĂš importante. Ă&#x2C6; un fattore che ben si lega con la necessitĂ di trasformare non solo la produttivitĂ , ma anche la capacitĂ competitivitĂ e di innovazione nazionale. 2FFRUUH LQILQH FRQVLGHUDUH L YLQFROL FKH OLPLWDQR R LPSHGLVFRQR OÂśDFFHVVR D VHUYL]L GL TXHVWR WLSR XQD YROWD UHVL GLVSRQLELOi. ,QQDQ]LWXWWR TXHOOD VFDUVD FRPSHWHQ]D DOIDEHWL]]D]LRQH QHOOÂśXVR GHOOÂś,&7 LQ DPELWR SXEEOico e privato si propaga anche D VHUYL]L &ORXG ,Q VHFRQGR OXRJR FRPH LQGLFDWR LQ SUHFHGHQ]D FÂśq XQD OLPLWDWLVVLPD GLVSRQLELOLWj GL VHUYL]L &ORXG specializzati per le varie realtĂ italiane. Infine, ma non meno importante, la diffusione capillare della banda larga rappresenta un inibitore decisivo anche in realtĂ di eccellenza. In conclusione, il rischio è che il nostro sistema produttivo sia soggetto a un un vero e proprio "Digital Divide" per la mancanza di risorse finanziarie, tecniche e di competenze, che innescano nel loro insieme un circolo vizioso di inefficienza. L'accesso a servizi in modalitĂ Cloud consentirebbe invece di utilizzare in modo flessibile, economicamente competitivo, e senza distogliere risorse dal proprio "core" operativo.
REQUISITI DELLA TRASFORMAZI ONE DIGITALE Ă&#x2C6; possibile a questo punto sintetizzare i punti esposti in precedenza in alcuni fattori che abilitino la trasformazione dallo scenario attuale a quello evolutivo. Sono di seguito indicati solo quelli aventi valenza sistemica e di cambio di paradigma. In primo luogo, è necessario sviluppare un modello ibrido, che concili capacitĂ globali e locali (nazionali e regionali), SHUPHWWHQGR GL XWLOL]]DUH OÂś,&7 FRPH YHUR H SURSULR PRWRUH GHOOD WUDVIRUPD]LRQH GHO 6LVWHPD 3DHVH D OLYHllo industriale e DPPLQLVWUDWLYR 4XHVWR SHUPHWWHUHEEH GL QRQ FRQFHSLUH SL OÂś,&7 FRPH XQ VHPSOLFH FRVWR GD ULGXUUH PD DQFKH FRPH SDUWH LQWHJUDQWH GHO VLVWHPD GL FUHD]LRQH GHO YDORUH DIILDQFDQGR DOOH FRVLGGHWWH ÂłFRPPRGLW\´ DQFKH FDSDFLWj IRUWHPHQWH vertiFDOL]]DWH VXOOÂśHFFHOOHQ]D R VX VSHFLILFKH QHFHVVLWj ORFDOL /H FDSDFLWj ,&7 GRYUHEEHUR HVVHUH TXLQGL UHDOL]]DWH H PHVVH D GLVSRVL]LRQH GHOOÂśHFRVLVWHPD GD centri di eccellenza specializzati, caratterizzati da un corretto mix di capacitĂ realizzativa qualificata e di competenza funzionale. Questi centri di eccellenza dovrebbero inoltre polarizzare ed aggregare YDUL VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL RSHUDQWL QHOOÂśHFRVLVWHPD VWHVVR superando i limiti strutturali di frammentazione della nostra realtĂ nazionale.
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Progetto  DigIT@lia    Quanto realizzato dai centri di eccellenza dovrebbe essere reso fruibile secondo varie modalità , in base alle necessità GHOOœXWLOL]]DWRUH $OFXQH UHDOWj SRWUHEEHUR SRUWDUH LQ FDVD L VHUYL]L DOWUH SRWUHEEHUR DSSRJJLDUVL VX XQ 6HUYLFH 3URYLGHU R Cloud Service Provider) di propria scelta. Lo sviluppo e applicazione di competenze ICT e di settore rende possibile la realizzazione delle attività dei centri di eccellenza. In questo ambito giocano un ruolo chiave i giovani talenti, che portano nativamente la conoscHQ]D QHOOœXVR delle nuove tecnologie, in modo del tutto diverso da quanto fatto dalle generazioni precedenti. 6RQR LQILQH IDWWRUL FULWLFL GL VXFFHVVR OD GLIIXVLRQH GHOOD EDQGD ODUJD OD IRUPD]LRQH OœHOLPLQD]LRQH R GUDVWLFD ULGX]LRQH Gel GLJLWDO GLYLGH Oœincentivazione degli investimenti, in altre parole la realizzazione di una politica sistemica funzionale allo VFRSR H FKH WUDVFHQGH OœDPELWR VSHFLILFR Non è possibile rispondere a questi requisiti con un approccio tradizionale, per i limiti e le necessità di sistema indicati in precedenza. Occorre invece considerare modelli innovativi, disegnati specificamente in rispondenza a questi requisiti: ecco quindi le Fabbriche Digitali.
PROPOSTA: FABBRICHE DIGITALI MISSIONE DELLE FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE Il concetto delle Fabbriche Digitali condivise nasce dai requisiti espressi in precedenza, rispondendo alla necessità di migliorare ed evolvere il Sistema Paese, in termini di operatività e competitività , utilizzando pienamente il potenziale RIIHUWR GDOOœLQQRYazione digitale e le capacità portate dai giovani talenti. La missione delle Fabbriche Digitali è quindi di: trasformare bisogni immediati in servizi concreti e fruibili, immediatamente utilizzabili. Per raggiungere questi risultati, le Fabbriche Digitali devono allora: realizzare software applicativi in modalità open source in risposta a requisiti espressi da aggregazioni di Amministrazioni o di Imprese, mettendoli a disposizione sia dei richiedenti sia di soggetti terzi che possano erogare servizi seguendo il SDUDGLJPD ³FORXG´ Una Fabbrica Digitale ha quindi la funzione di trasformare degli input (specifiche, richieste dal territorio) in un output (software open source, utilizzabile direttamente o esercibile come servizio da un Cloud Service Provider. Si potrebbe cosÏ LQWHJUDUH OœRIIHUWD GL SURGRWWL WHFQRORJLH H VHUYL]L GL YDOHQ]D JOREDOH FRQ VHUYL]L WDOL GD VRGGLVIDUH OH VSHFLILFKH HVLJHQ]e nazionali o territoriali.
I vantaggi delle Fabbriche Digitali condivise per il Sistema Paese sono numerosi:
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Disponibilità di servizi specializzati, di elevato valore per nicchie di mercato di scarso interesse globale ma di VSHFLILFD ULOHYDQ]D SHU Oœ,WDOLD DQFKH FDWWXUDQGR H PHWWHQGR D IDWWRU FRPXQH HFFHOOHQ]H ³EHVW SUDFWLFH´ GL YDORUH SHU OœLQWHUR 6LVWHPD FRQ prassi analoghe a quelle già adottate nelle aggregazioni industriali (Distretti); 'LIIXVLRQH GHOOœ,&7 QHO 6LVWHPD 3DHVH, facilitata proprio dalla rispondenza a esigenze specifiche per la nostra UHDOWj VSHFLDOPHQWH ODGGRYH OœLQIUDVWUXWWXUD WHFQRORJLFD VL q sviluppata piÚ lentamente e il tessuto industriale è meno consistente Sviluppo di competenze ICT QHOOœDPELWR GL DSSOLFD]LRQL YHUWLFDOL]]DWH VXOOD 3$ R VXOOH ,PSUHVH QD]LRQDOL H quindi di valore per il Sistema Nazionale anche oltre la realizzazione dello specifico servizio; Opportunità per i giovani talenti di sviluppare competenze funzionali e di servizio a diretto contatto con il PRQGR LQGXVWULDOH R GHOOD 3$ PD QHOOœDPELWR GHOOD )DEEULFD 'LJLWDOH DVVRFLDQGR TXLQGL OD FRPSUHQVLRQH funzionale delle specifiche esigenze locali alla capacità realizzativa metodologicamente strutturata; Opportunità di aggregare Ricerca, Imprese e ICT SHU OD FRQFUHWD H UDSLGD WUDVSRVL]LRQH GHOOœLQQRYD]LRQH LQ prodotto/servizio, accorciando ed accelerando il processo di trasferimento di conoscenza tra gli attori del sistema, e favorendo il rafforzamento delle eccellenze attraverso il superamento delle complessità e della frammentazione del nostro Sistema.
Le Fabbriche Digitali rappresentano inoltre una importante opportunità occupazionale, in particolare per i giovani. Come HVSRVWR LQ SUHFHGHQ]D VRQR SURSULR OH JHQHUD]LRQL ³QDWLYH GLJLWDOL´ DG DYHUH TXHO WLSR GL FXOWXUD GœXVR GHOOœ,&7 FKH SXz H GHYH HVVHUH XWLOL]]DWD SHU FDPELDUH SUDVVL FRQVROLGDWH /D FRQWLJXLWj DO PRQGR GHOOœLVtruzione superiore e universitaria fornisce un naturale punto di riferimento ai neo-occupandi, in quanto possibile ponte anche verso successivi sbocchi verso imprese o pubblica amministrazione. Si crea a questo punto un volano occupazionale innescato e sostenuto dal YDORUH JHQHUDWR H QRQ ILQDOL]]DWR DOOœRFFXSD]LRQH LQ TXDQWR WDOH OH ULFDGXWH SRVLWLYH QHO PHGLR H OXQJR WHUPLQH FRQ LO possibile sviluppo di innovazione digitale costante e di elevato contenuto, sarebbero perfino superiori a quelle del brevemedio termine. Questo circolo virtuoso è importante soprattutto, ma non solo, per le aree del Sud che potrebbero beneficiare di questo volano iniziale per accelerare lo sviluppo del territorio, non solo in ambito tecnologico. DEFINIZIONE OPERATIVA DI FABBRICA DIGITALE Definiamo operativamente come Fabbrica Digitale una entità operativa rivolta alla realizzazione di applicazioni software open source, progettate per essere erogate in forma di servizi sulla base dei requisiti specifici di business espressi da DJJUHJD]LRQL GL $PPLQLVWUD]LRQL R GL ,PSUHVH /H HVLJHQ]H LQGLUL]]DWH SRVVRQR HVVHUH GL WLSR ³YHUWLFDOH´ VSHFLILFKH SHU XQD GHWHUPLQDWD UHDOWj SURGXWWLYD R DPPLQLVWUDWLYD RG ³RUL]]RQWDOH´ PD FRPXQTXH GL VSHFLILFD YDOHQ]D SHU OœHFRVLVWHPD 46 nazionale . I prodotti software realizzati dalla Fabbrica Digitale sono messi a disposizione sia dei richiedenti sia di enti terzi che possano erogarli sotto forma di servizi in modalità cloud. Il Cloud riveste un ruolo importante, in quanto gli artefatti delle Fabbriche Digitali devono avere ampia diffusione proprio in quegli ambiti dove la capacità ICT ha penetrazione scarsa o nulla. In questo modo tecnologie e artefatti sarebbero posseduti e/o gestiti da Cloud Service Provider, che opererebbero su un mercato ampio e pertanto con efficienza,
                                                           46 Questa definizione operativa esclude pertanto lo sviluppo di applicazioni orizzontali a valore specifico basso o nullo. Oltre a creare complessi scenari competitivi con i playeU ,&7 SDUWH GHOOœHFRVLVWHPD DSSOLFD]LRQL RUL]]RQWDOL GL WLSR ³FRPPRGLW\´ FRPH SRWUHEEH HVVHUH una posta elettronica, fatturazione, eccetera) non trovano nessun particolare differenziatore associato alle capacità locali, e per contro si scontrano con la cRPSHWL]LRQH RSHUDQWH VX PHUFDWL JOREDOL TXLQGL FRQ HFRQRPLH GL VFDOD H FDSDFLWj SURGXWWLYH EHQ GLYHUVH /œDPELWR delle Fabbriche Digitali è invece quello del software sviluppato ad-hoc e ritagliato su processi produttivi attualmente non supportati (e supportabili) da altro software presente in commercio, se non previa significativa personalizzazione o sviluppo.
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Progetto  DigIT@lia    flessibilità e scalabilità molto maggiori dei singoli utilizzatori. In un modello Cloud, la catena del valore sarebbe come quella indicata in figura.
In alternativa, le Imprese/Amministrazioni hanno facoltĂ di utilizzare in proprio il software prodotto dalla Fabbrica Digitale, per una qualsiasi esigenza tecnica od operativa. In questo secondo caso, la catena del valore si trasformerebbe come rappresentato di seguito.
LOCALIZZAZIONE DELLA FABBRICA DIGITALE Per operare in modo ottimale, la Fabbrica Digitale necessita di operare in prossimitĂ dei committenti dei servizi. Solo in questo modo è infatti possibile sviluppare e consolidare una cooperazione basata su un comune insieme di competenze, conoscenze e linguaggio, superando di fatto le attuali barriere. La trasformazione dei requisiti in specifiche, la loro FRQFUHWL]]D]LRQH UDSLGD HG HIILFDFH ULFKLHGH XQ FRVWDQWH DIILQDPHQWR GL XQ PRGHOOR FRQJLXQWR LQ FXL OÂś,&7 VLD SDUWH integrante del modello operativo del business. Su queste basi, le Fabbriche Digitali agiranno in prossimitĂ di aggregazioni territoriali (Distretti) o di poli di eccellenza, vicini alle Imprese e/o Amministrazioni pubbliche. La Fabbrica Digitale è comunque una realtĂ fisicamente separata e distinta rispetto alle Imprese e Amministrazioni con cui coopera. Questa alterità è un fattore critico di successo per operare a livello di sistema/aggregato, e non di singola UHDOWj ILOWUDQGR TXLQGL TXHOOH LQHYLWDELOL GLVWRUVLRQL FKH LQWHUYHQJRQR TXDQGR VL RSHUD DOOÂśLQWHUQR GL una realtĂ (IT interno). Ă&#x2C6; quindi un fattore strutturale del modello operativo della Fabbrica Digitale la capacitĂ di operare anche remotamente con L FRPPLWWHQWL H JOL XWHQWL SHU TXDQWR DWWLHQH OH DWWLYLWj GL PDQXWHQ]LRQH LQWHUDJHQGR PHGLDQWH OÂśXVR Gi tecnologie ICT per la comunicazione e la collaborazione. Questo aspetto apre quindi importanti prospettive per sfruttare la Fabbrica Digitale FRPH PH]]R SHU GLIIRQGHUH OH HFFHOOHQ]H SURGXWWLYH HG RSHUDWLYH VXOOÂśLQWHUR WHUULWRULR QD]LRQDOH La figura segXHQWH VFKHPDWL]]D LO SURFHVVR 1HOOD SDUWH D VLQLVWUD q UDSSUHVHQWDWR LO UXROR ÂłEDVH´ GHOOD )DEEULFD 'LJLWDOH FKH UHDOL]]D VHUYL]L SHU VRVWHQHUH OÂśXOWHULRUH VYLOXSSR GL XQD FDSDFLWj LQ FXL XQ GHWHUPLQDWR 7HUULWRULR HFFHOOH VXSSRQLDPR per semplicitĂ un ambito industriale). In realtĂ , altri Territori possono essere interessati alle stesse capacitĂ (ad esempio, logistica o specifiche capacitĂ di progettazione digitale), e quindi possono avvalersi delle stesse capacitĂ a sostegno della propria proposizione di valore.
In questo modo, la capacitĂ ICT diventa il mezzo mediante il quale diversi sottosistemi nazionali possono cooperare SUDWLFDPHQWH FRQGLYLGHQGR OH HFFHOOHQ]H HG DFFHOHUDQGR H SRWHQ]LDQGR OD FDSDFLWj FRPSHWLWLYD GHOOÂśLQWHUR VLVWHPD Ă&#x160; XQ modello di collaborazione che giĂ oggi avviene in ambito imprenditoriale, e che trova in realtĂ quali le Reti delle situazioni SHUVLVWHQWL GL FROODERUD]LRQH Ă&#x160; XQ HIIHWWR VLJQLILFDWLYR GHOOD )DEEULFD 'LJLWDOH QHO TXDGUR GHOOD WUDVIRUPD]LRQH GHOOÂśLQWHUR sistema, abilitato dal modello produttivo della Fabbrica stessa.
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Progetto  DigIT@lia    Le Fabbriche Digitali non si limitano quindi a rendere prestazioni, ma sostengono, facilitano e accelerano il trasferimento di competenze e professionalitĂ (know how), contribuendo ad attivare il volano di crescita intorno alle eccellenze del sistema. CLIENTI E ME RCATO DI RIFERIMENTO Le Fabbriche Digitali si rivolgono alle Amministrazioni Pubbliche ed alle PMI del territorio italiano. Per entrambi i soggetti sono giĂ oggi evidenti forme di aggregazioni, da associazioni territoriali o nazionali per le Amministrazioni sulla base di competenze, o in forma di associazioni industriali riconosciute e strutturate in distretti e reti di imprese. Ognuna di queste aggregazioni ha propri bisogni e necessitĂ finalizzati a massimizzare efficienza ed efficacia, che possono avvalersi di capacitĂ ICT in varie modalitĂ . Ă&#x160; SURSULR DOOÂśLQWHUQR GL FLDVFXQD DJJUHJD]LRQH FKH VL FROORFD LGHDOPHQWH XQD )DEEULFD 'LJLWDOH FRQ OÂśRELHWWLYR GL rispondere a requisiti specifici e vertLFDOL SURSUL GHOOÂśDWWLYLWj GHO GLVWUHWWR ,O PRGR SL VHPSOLFH SHU FRPSUHQGHUH TXHVWR PRGHOOR q GL FROORFDUH ILVLFDPHQWH OD )DEEULFD 'LJLWDOH DOOÂśLQWHUQR GL XQÂśDUHD JHRJUDILFD 'LVWUHWWR JDUDQWHQGR XQD relazione stretta e continuativa tra imprese e FabbrLFD VWHVVD IDFLOLWDQGR OR VFDPELR GL FRQRVFHQ]D H OÂśDFTXLVL]LRQH GL competenze funzionali e di processo specifiche della realtĂ produttiva. In questo modo, la Fabbrica Digitale identifica un modo originale nello sviluppo della propria proposizione di valore. Si rompono infatti i paradigmi tradizionali, che prevedono in alternativa da una parte lo sviluppo di requisiti specifici per ogni VLQJROR FDVR VRIWZDUH ÂłFXVWRP´ LQFUHPHQWDQGR OD IUDPPHQWD]LRQH GHO VLVWHPD R GDOOÂśDOWUD OR VYLOXSSR GL SDFFKHWWL applicativi commerciali che sono sostenibili economicamente solo con importanti campagne di commercializzazione. Il mercato della Fabbrica Digitale è quindi automaticamente identificato dagli stessi committenti, creando una dinamica intermedia tra i due paradigmi tradizionali. La Fabbrica Digitale acquisisce quindi un proprio valore specializzandosi su mercati e/o processi, e trovando nelle realtĂ di un determinato settore il mercato naturale di riferimento (il mercato coincide con chi esprime il requisito). Inoltre, i prodotti della Fabbrica Digitale possono essere utilizzati al di fuori del mercato obiettivo iniziale, creando un positivo volano nella diffusione dei servizi e delle tecnologie digitali, e facilitando OÂśLQWHJUD]LRQH H OR VYLOXSSR GHO VLVWHPD OPEN SOURCE E CLOUD COMPUTING )LQ GDOOD VXD GHILQL]LRQH OD )DEEULFD 'LJLWDOH IRFDOL]]D OÂśLPSRUWDQ]D GL GXH FRQFHWWL IRQGDPHQWDOL GHO SURGRWWR VHUYL]LR realizzato. Considerate le finalitĂ e le modalitĂ operative della Fabbrica Digitale, il modello di licensing che è piĂš naturale scegliere per il software prodotto è quello open source. Tale modello si presta in modo ottimale a progetti di tipo collaborativo tra piĂš entitĂ , in quanto permette di utilizzare e modificare gli artefatti software liberamente. La FDEEULFD IDYRULUj LO OLEHUR VWXGLR H O DSSRUWR GL PRGLILFKH GD SDUWH GL DOWUL VRJJHWWL LQ SULPLV L JUXSSL DOOÂśLQWHUQR GHOOH universitĂ , altre Fabbriche Digitali ed i parter tecnologici. La Fabbrica Digitale applicherĂ apposite licenze d'uso per garantire uQÂśHIILFDFH FROODERUD]LRQH GL WXWWH OH SDUWL SHUPHWWHQGR DO SURGRWWR ILQDOH GL UDJJLXQJHUH XQD FRPSOHVVLWj maggiore di quanto potrebbe ottenere con il solo lavoro della Fabbrica stessa. Il software realizzato potrĂ sia essere fornito direttamente ai clienti del distretto che si adopereranno delle risorse necessarie per metterlo in produzione, sia erogato come servizio. Questo secondo scenario implica che il prodotto sarĂ rilasciato a Cloud Service Provider, che a loro volta lo utilizzeranno per erogare il servizio in modalitĂ Cloud alle Amministrazioni o alle Imprese interessate, senza che queste debbano dotarsi di costose infrastrutture tecnologiche.
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Progetto  DigIT@lia    'HYH HVVHUH FKLDUDPHQWH HYLGHQ]LDWR FKH 2SHQ 6RXUFH QRQ VLJQLILFD ³IUHHZDUH´ RYYHUR VRIWZDUH FKH SRVVD HVVHUe liberamente utilizzato senza corrispettivi economici. Questo aspetto è dettagliato nel modello economico descritto di seguito. Gli investitori della Fabbrica Digitale possono decidere di collaborare alla creazione di una piattaforma software di base che soddisfi le esigenze comuni a tutto lo specifico ecosistema, per poi effettuare ognuna per conto proprio delle personalizzazioni che adattino il software in modo specifico alle proprie esigenze o creino del vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Naturalmente la condizione fondamentale per abilitare gli scenari ipotizzati è la scelta della corretta licenza open source. ,Q SDUWLFRODUH OD OLFHQ]D GHYH HVVHUH GL WLSR OLEHUDOH H SHUPHWWHUH TXDQWRPHQR DOOœLQWHUQR GHOOH D]LHQGH SDUWHFLSDQWL DOOD Fabbrica, la modifica del codice senza obbligo di condividere le proprie modifiche. ,Q FDVR GL PRGHOOR FRPSOHWDPHQWH DSHUWR OH PRGLILFKH VDUHEEHUR SRVVLELOL DQFKH DOOœHVWHUQR GHOOD )DEEULFD SHUPHWWHQGR ad esempio alle start-up di vendere versioni commerciali migliorate senza dover condividere con i concorrenti le proprie migliorie. 8Q PRGHOOR GL WLSR GXDO OLFHQVLQJ SHUPHWWHUHEEH LQYHFH GL PRQHWL]]DUH OœXWLOL]]R GHL SURGRWWL GHOOD )DEEULFD GD SDUWH GL soggetti esterni, perdendo però i vantaggi della collaborazione aperta con tali soggetti. Non si ritiene infine adatto allo VFRSR OœXWLOL]]R GL XQD OLFHQ]D GL WLSR ³FRS\OHIW´ FKH REEOLJKHUHEEH D FRQGLYLGHUH TXDOXQTXH ODYRUR GHULYDWR GDO FRGLFH originale e impedirebbe di ottenere vantaggi competitivi dalla modifica del software. ,Q WHUPLQL GL XWLOL]]R GHOOœDUWHIDWWR GHOOD )DEEULFD LO FDQDOH SUHIHUHQ]LDOH VDUHEEH TXHOOR GHO VHUYL]LR LQ PRGDOLWj FORXG ³DD6´ DV D 6HUYLFH FRQVHQWHQGR DJOL XWLOL]]DWRUL GL VIUXWWDUH SRWHQ]LDOLWj DOWULPHQWL ORUR LQDFFHVVLELOL VH QRQ FRQ investimenti anche significativi in termini di hardware, software e risorse umane specializzate. La modalità as a Service FRQVHQWH OœXWLOL]]R LPPHGLDWR GHO SURGRWWR ULGXFHQGR L WHPSL GL SURJHWWD]LRQH H VYLOXSSR ,Q XQœHFRQRPLD FRQWHPSRUDQHD caratterizzata dalla competizione globale questo fattore può fare la differenza anche nelle organizzazione piÚ piccole. La cooperazione della Fabbrica Digitale con associazioni di categoria (es. Confindustria, Confcommercio) faciliterebbe la diffusione di una piattaforma standard creando dinamiche di comunicazione e collaborazione impensabili fino ad oggi. ,QROWUH OœDVVRFLD]LRQH GL FDWHJRULD UDSSUHVHQWHUHEEH XQ LQWHUORFXWRUH IDPLOLDUH SHU JOL XWLOL]]DWRUL VHPSOLILFDQGR OD ³WUDGX]LRQH´ GHOOœRIIHUWD LQ OLQJXDJJLR PRGXV Rperandi e cultura a essi vicine, allontanandosi cosÏ dal gergo specialistico, HG HYLGHQ]LDQGR LO YDORUH GHOOœRIIHUWD MODE LLO ECONOMICO DELLA FABBRICA DIGITALE Per adempiere alla propria missione, la Fabbrica Digitale non si pone fini di lucro. L'obiettivo di una fabbrica digitale deve essere quello di sostentamento tecnologico informatico per un particolare distretto produttivo o per la pubblica DPPLQLVWUD]LRQH /D )DEEULFD QRQ GHYH SHUz HVVHUH YLVWD GDOOœHFRVLVWHPD FRPH XQ FRVWR PD FRPH XQ LQYHVWLPHQWR Ser FUHDUH YDORUH JUD]LH DG XQ DPELHQWH FRRSHUDWLYR H VSHFLDOL]]DWR $OOR VWHVVR WHPSR LO ³FDSLWDOH´ JHQHUDWR GD XQD Fabbrica Digitale è di tipo conoscitivo e non economico. Per raggiungere tali scopi, una Fabbrica Digitale deve essere in grado di autosostenersi utilizzando varie fonti di finanziamento senza essere pressata dall'obiettivo finale della generazione di capitale. Il modello economico ed operativo dovranno pertanto essere altamente competitivi. La sostenibilità della Fabbrica Digitale è essenzialmente di due tipologie:
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diretta, attraverso fondi pubblici (poichÊ i vantaggi di una Fabbrica Digitale sono di interesse pubblico non solo della filiera produttiva) e fondi privati (perchÊ generano un valore necessario alla filiera produttiva) indiretta, con la condivisione degli artefatti con le altre Fabbrica Digitale. Una Fabbrica Digitale è in grado di generare un artefatto software utile a differenti attività produttive; il concetto di riutilizzo, cardine nell'ingegneria del software, potrebbe essere una fonte di sostentamento, ma non di guadagno, per la Fabbrica Digitale; rivendendo a costo di produzione ad altre Fabbrica Digitale un artefatto SW porterebbe dei fondi di sostentamento alle singole Fabbrica Digitali, senza inoltre pesare troppo sul bilancio della Fabbrica Digitale che acquista l'artefatto.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, i flussi entranti possono derivare da: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
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Il corrispettivo versato da chi utilizzi il software generato, sia esso un utilizzatore finale o un Service Provider; 48 I canoni di manutenzione ordinaria e straordinaria del software sviluppato; 49 , FRUULVSHWWLYL SHU SUHVWD]LRQL GÂśRSHUD nel caso in cui personale specializzato della Fabbrica sia impiegato 50 temporaneamente presso Imprese o loro aggregazioni, Amministrazioni o Operatori del settore . 51 Finanziamenti pubblici, nazionali e comunitari, per programmi di sviluppo e innovazione Finanziamenti privati, per attivitĂ di ricerca e sviluppo sostenuta da imprese, anche del settore ICT Finanziamenti a fondo perduto da parte di Fondazioni ed Enti Eventuali quote associative, fissate dal modello di Governance. Tali quote dovrebbero essere comunque intese limitate ad un definito periodo di avviamento, o fissate ex-ante, per non divenire una forma di rifinanziamento ex-post che copra inefficienza od inefficacia della Fabbrica stessa
/ÂśDYYLDPHQWR GHOOD )DEEULFD VDUj VRVWHQXWR DWWUDYHUVR XQ PHFFDQLVPR LQL]LDOH GL FR-financing, con tipologie generalmente differenti in funzione della specifica situazione. Alcune Fabbriche potranno avere valenza nazionale (ad esempio, attivitĂ in ambito SanitĂ ), altre di tipo territoriale (ad esempio, attivitĂ per uno o piĂš Distretti industriali), e interessare quindi diversi
                                                           47 Come indicato in precedenza, le Fabbriche Digitali producono software open source, ma non per questo freeware, ovvero liberamente utilizzabile senza riconoscere un corrispettivo. 48 Il codice open source potrĂ essere mantenuto ed evoluto, secondo i limiti delle licenze applicate, anche dagli utilizzatori o dai Service Provider, per garantire flessibilitĂ e integrazione con altri sistemi applicativi. La competenza e capacitĂ operativa della Fabbrica dovrebbe però essere tale da rendere generalmente vantaggiosa una manutenzione centralizzata del codice. 49 Si tratta di un aspetto di elevata importanza. La competenza funzionale della Fabbrica dovrebbe poter essere messa a disposizione GHOOÂśHFRVLVWHPD FRQVHQWHQGR DJOL VSHFLDOLVWL GL RSHUDUH DO GL IXRUL GHO SHULPHWUR GHOOD )DEEULFD 3HU HYLWDUH GLVWRUVLRQL GHl sistema competitivo, questa tipologia di attivitĂ deve essere strettamente regolamentata e controllata, limitando quantitĂ e durata di tali attivitĂ , e definendo chiaramente le casistiche di applicazione. Si veda anche la sezione che definisce il modello di Governance. 50 Sebbene il mercato-obiettivo sia definito dalla natura stessa della singola Fabbrica, è possibile che soggetti esterni possano ritenere di valore i prodotti sviluppati dalla Fabbrica. In questo caso, e sotto il preciso controllo del sistema di Governance, per evitare dispersione di capitale intellettuale, la Fabbrica potrĂ cedere i dLULWWL GÂśXVR DQFKH DO GL IXRUL GHO SHULPHWUR ILVVDWR LQL]LDOPHQWH SHU VWDWXWR (ad esempio, aziende di un Distretto possono decidere di fruire di prodotti della Fabbrica di un altro Distretto). Ovviamente, i meccanismi di remunerazione delle prestazioni e dHL SURGRWWL XWLOL]]DWL VDUDQQR GLIIHUHQ]LDWL WUD L ILQDQ]LDWRUL GHOOÂśLQL]LDWLYD H L VRJJHWWL esterni che vogliano utilizzarli in un secondo momento. 51 *Lj RJJL L Âł)UDPHZRUN 3URJUDP´ GHOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD SLXWWRVWR FKH L 3LDQL 2SHUDWLYL 1D]LRQDOL H 5HJionali, stanziano investimenti per lo sviluppo di iniziative di innovazione. Per la loro natura di poli di aggregazione, le Fabbriche Digitali potranno e dovranno essere dei naturali attrattori di tali investimenti, e anzi prevedere statutariamente una quota parte del proprio autofinanziamento attraverso questi o analoghi canali. Â
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Progetto  DigIT@lia    soggetti, pubblici e privati. Proprio questo meccanismo misto è alla base di un efficace meccanismo di Governance, portando a una convergenza di interessi fin dal disegno della Fabbrica stessa.
/D )DEEULFD QRQ SRWUj LQYHFH HVVHUH XQ VRJJHWWR DWWLYR QHOOÂśDPELWR GHOOÂśHURJD]LRQH R GHOOD JHVWLRQH GHL VHUYL]L GHOOD partecipazione a gare di appalto, o di altre attivitĂ in cui la propria natura specifica possa generare delle distorsioni competitive. Ă&#x2C6; infine di grande importanza la definizione di specifici regimi fiscali, normativi ed amministrativi, per incentivare OÂśDWWLYD]LRQH GHOOH Fabbriche ed attrarvi capitali, con la finalitĂ di favorire lo sviluppo di cultura e capacitĂ innovativa. MODELLI DI PARTNERSHIP /D )DEEULFD 'LJLWDOH KD UDJLRQH GÂśHVVHUH VROR FRPH SDUWH GL XQ HFRVLVWHPD L FXL DWWRUL VRQR Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
, ³FRPPLWWHQWL´ RYYHUR XWLOL]]Dtori primari dei prodotti delle Fabbriche, che potranno essere Imprese e loro associazioni, e/o Amministrazioni Pubbliche e loro aggregazioni, in funzione della specifica Fabbrica; I Service Provider, che si avvarranno dei prodotti della Fabbrica per definire e/o arricchire la propria offerta di servizi; I fornitori di tecnologie e servizi ICT, che troveranno nella Fabbrica il modo per concretizzare una domanda, a volte persino attualmente inespressa, da parte dei potenziali utenti; Le Università e i Centri di Ricerca, per i quali la Fabbrica rappresenterà un polo di riferimento e aggregazione, tale da semplificare, accelerare e concretizzare la ricerca e realizzazione di opportunità di innovazione.
In altre parole, ogni Fabbrica Digitale si configura come uQ ³VROXWLRQ FHQWHU´ DOOœLQWHUQR GHO SURSULR VSHFLILFR HFRVLVWHPD Il modello di relazioni è sintetizzato nella seguente tavola.
,O UDSSRUWR WUD OD )DEEULFD 'LJLWDOH H OH 8QLYHUVLWj ORFDOL]]DWH DOOÂśLQWHUQR GHO WHUULWRULR FLUFRVWDQWH GRYUj HVVHUH VWUHWWR e collaborativo. La definizione operativa della Fabbrica Digitale, e in particolare la forte vocazione di innovazione digitale, presuppone una forte interazione con i docenti e gli studenti universitari. Le UniversitĂ dovranno facilitare il raggiungimento di XQ HOHYDWR JUDGR GÂśLQQRYD]LRQH DOWULPHQWL GLIILFLOPHQWH DFFHVVLELOH GDJOL XWLOL]]DWRUL ILQDOL Le UniversitĂ potranno inoltre servirsi delle Fabbriche Digitali al fine di poter specializzare sul campo i propri studenti attraverso forme di tirocinio. In qXHVWR PRGR OH 8QLYHUVLWj DJLUDQQR GD IRUQLWRUL GÂśLGHH H GL PDQRGRSHUD SHU OD GHILQL]LRQH H realizzazione degli aspetti innovativi delle Fabbriche Digitali. Dovranno essere definite le modalitĂ operative per la 52 concreta e fattiva cooperazione tra Fabbriche Digitali ed UniversitĂ . Gli stessi utenti finali (Imprese o Amministrazioni) saranno elementi attivi delle Fabbriche Digitali proprio per portare OÂśHVSHULHQ]D VXO FDPSR FRPH YDORUH SULQFLSDOH GHOOH )DEEULFKH 'LJLWDOL H SHU DFTXLVLUH LQ PRGR GLUHWWR L UHTXisiti degli utenti finali. Le Fabbriche Digitali avranno stretti rapporti con partner tecnologici che sapranno supportarle nel conseguimento dei loro obiettivi attraverso la loro capacitĂ , consulenza e risorse tecniche. Considerato il modello operativo e il frequente turn-
                                                           52 Un esempio potrebbe essere di potenziare gli attuali Poli Tecnologici Universitari con il concetto di fabbrica digitale, mediante la creazione di newco, joint venture tra universLWj HG HQWL VSLQ RII GL DUHH VSHFLILFKH GHOOœXQLYHUVLWj R GHO FHQWUR GL 5LFHUFD
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Progetto  DigIT@lia    RYHU SUHYLVWR SHU PLVVLRQH VWHVVD GHOOD )DEEULFD VROR XQ ULJRURVR DSSURFFLR PHWRGRORJLFR ³LQGXVWULDOH´ FRQVHQWLUj DOOD Fabbrica di operare nel tempo con livelli qualitativi adeguati. Altro ruolo fondamentale sarà affidato ai fornitori di servizi (Service Provider) che, partendo da prodotti e servizi delle Fabbriche, potranno veicolare tali offerte agli utilizzatori finali. In questo caso il rapporto collaborativo vedrà le Fabbriche Digitali come fornitori e i Service Provider dovranno impegnarsi a riconoscere dei contributi economici sotto forma di licensing e supporto alle Fabbriche Digitali. 53
Una relazione particolare si svilupperĂ verosimilmente tra la Fabbrica Digitali e quelle start-up che si genereranno spontaneamente, come effetto deOOÂśXVFLWD GL JLRYDQL WDOHQWL FKH YRJOLDQR DIIURQWDUH XQÂśHVSHULHQ]D LPSUHQGLWRULDOH Ă&#x160; LQIDWWL ragionevole ipotizzare un rapporto previlegiato tra la Fabbrica Digitale e queste nascenti imprese, che concretizzerĂ in modi del tutto nuovi il dialogo e la collaborazione tra Ricerca scientifica, Imprese e ICT, con una concreta e rapida WUDVSRVL]LRQH GHOOÂśLQQRYD]LRQH LQ SURGRWWR VHUYL]LR FUHDQGR GL FRQVHJXHQ]D XQD VRUWD GL HFRVLVWHPD ORFDOH LQ PROWL FDVL virtuale in altri. Si accorcerĂ quindi il processo di trasferimento di conoscenza tra gli attori del sistema, e favorendo il rafforzamento delle eccellenze attraverso il superamento delle complessitĂ e della frammentazione del nostro Sistema. GOVERNO DELLE ATTIVITĂ&#x20AC; DELLE FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE Il Governo delle attivitĂ (Governance) delle Fabbriche Digitali è un fattore critico di successo. Ă&#x2C6; innanzitutto indispensabile che siano chiaramente definiti e circoscritti gli ambiti entro cui ogni singola Fabbrica opera. Si tratta di un fattore critico di successo non solo per la specifica iniziativa, ma anche per evitare distorsioni del suo ecosistema, garantendo gli investitori e gli attori esterni. I meccanismi potranno essere definiti caso per caso, ma è ovviamente auspicabile la definizione di modelli di riferimento territoriali o nazionali, per semplificare e rendere omogeneo lo sviluppo del sistema di Fabbriche Digitali. Ogni Fabbrica dovrĂ definire un proprio statuto che formalizza il proprio modello operativo, e introduce un meccanismo di supervisione e controllo da parte degli investitori e dei finanziatori, anche in forma di rappresentanze associative. Ă&#x2C6; inoltre un fattore critico di successo il coordinamento a livello nazionale e territoriale delle Fabbriche nei vari domini, per determinare una nitida focalizzazione (associata al valore che appunto la Fabbrica può generare) e la possibilitĂ di LQWHUYHQWL VLQHUJLFL WUD DUHH WHUULWRULDOL GLYHUVH ,Q TXHVWR VHQVR SURSULR XQD YLVLRQH QD]LRQDOH GHOOÂśLQL]LDWLYD FRQVHQWLUHbbe di sfruttare pienamente il potenziale delle Fabbriche anche creando occupazione nelle aree di sviluppo (Aree Obiettivo 2, Meridione), sfruttando il meccanismo organizzativo della Rete affinchĂŠ le singole specializzazioni portino a un risultato finale completo e di valore per le specifiche realtĂ .
MODELLO OPERATIVO DELLE FABBRICHE DIGITALI MODE LLI DI RIFE RIME NT O /D )DEEULFD 'LJLWDOH ULFKLDPD YROXWDPHQWH LO FRQFHWWR ³ILVLFR´ GL FRVWUXLUH H UHDOL]]DUH XQœLGHD WUDVIRUPDQGROD LQ TXDOFRVD di tangibile e/o di direttamente utilizzabile. La FabbrLFD 'LJLWDOH q TXLQGL SRVL]LRQDWD LQ XQœLGHDOH FDWHQD GHO YDORUH D YDOOH
                                                           53 La Fabbrica Digitale non ha per missione il compito di generare spin-off. Non saranno quindi previsti meccanismi definiti in tale VHQVR (Âś FRPXQTXH HYLGHQWH FKH OD QDWXUD VWHVVD GHOOD )DEEULFD H OÂśLPSLHJR GL JLRYDQL WDOHQWL IDYRULUj LQHYLWDELOPHQWH OD QDVFLWD GL start-up. Â
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Progetto  DigIT@lia    GL XQÂśDQDOLVL GHL IDEELVRJQL GHOOR VSHFLILFR GRPLQLR UHDOWj WHUULWRULDOH UHWH GL LPSUHVH DJJUHJD]LRQH GL DPPLQLVWUD]LRQL pubbliche) e della conseguente definizione dei requisiti, consolidando in questo modo anche il patrimonio informativo associato, e prioritizzando le esigenze. /ÂśRXWSXW GHOOD )DEEULFD 'LJLWDOH q TXLQGL OÂśDUWHIDWWR VRIWZDUH FKH UHDOL]]D LO VHUYL]LR 7DOH DUWHIDWWR SRWUj HVVHUH PDQWHQXWo dalla Fabbrica Digitale stessa, o in alternativa dal/dai Service Provider che lo utilizzeranno per erogare il servizio, o infine direttamente dagli utilizzatori che volessero direttamente inserirlo nel proprio ambiente ICT. Le capacitĂ funzionali del software consolideranno, armonizzeranno e standardizzeranno quelle nuove capacitĂ necessarie per operare/competere, o quelle eccellenze da portare a fattor comune in termine di servizio. La coerenza di questo processo presuppone la definizione di "blueprint architetturali" di riferimento, che rappresentino una visione di insieme coerente nello specifico dominio di competenza, e permettano una efficace definizione non solo dei UHODWLYL PDFURUHTXLVLWL IXQ]LRQDOL PD DQFKH GHOOH LQWHUIDFFH WUD OÂśDUWHIDWWR VSHFLILFR H LO UHVWR GHO VLVWHPD LQWHressato. Nel caso della PA, la suddivisione potrebbe essere per processi (gestione del personale; dematerializzazione; ecc), nel caso delle PMI per specializzazione del territorio o della Rete interessati. COLLOCAZIONE NEL TESSUTO PRODUTTIVO Le Fabbriche DLJLWDOL VRQR XQ HOHPHQWR GÂśLQYHVWLPHQWR QHO WHVVXWR ORFDOH H SHUWDQWR GRYUDQQR HVVHUH UHJRODPHQWDWH D livello quanto piĂš vicino a quello del territorio in cui operano. Tali istituzioni saranno governate quantomeno a livello regionale in modo tale da poter usufruire degli asset delle istituzioni regionali. Ă&#x2C6; altresĂŹ vero che un maggiore ORFDOL]]D]LRQH GHOOH )DEEULFKH 'LJLWDOL SHUPHWWHUHEEH XQ PDJJLRU FRLQYROJLPHQWR FRQ OH 30, H 3$ 7XWWDYLD XQÂśHFFHVVLYD frammentazione nella distribuzione delle Fabbriche DLJLWDOL SRWUHEEH SRUWDUH D XQ HIIHWWR GÂśLPPRELOL]]D]LRQH GHL SURFHVVL GHFLVLRQDOL HIIHWWR GHOOÂśHOHYDWR QXPHUR GL VRJJHWWL FRLQYROWL La continua evoluzione del mercato produttivo guidato dalla continua ricerca d'innovazione per le PMI o dell'ambito giuridico-istituzionale per la Fabbrica Digitale richiede che questo processo, che parte dall'analisi dei requisiti e arriva fino alla realizzazione e messa in opera degli artefatti software, non sia rigido e statico. Ă&#x2C6; quindi richiesta alla Fabbrica Digitale unÂśHOHYDWD DJLOLWj QHO YHQLUH LQFRQWUR DOOH HVLJHQ]H VHPSUH SL DFFHOHUDWH GHL ELVRJQL GHO PHUFDWR RELAZIONE CON LA FILIERA PRODUTTIVA La Fabbrica Digitale non è quindi un organo a se stante che lavora per la filiera produttiva, ma deve esserne in tutto e per tutto parte e agire come un collante tra le varie realtĂ produttive. Solo in questo modo la Fabbrica Digitale può essere in grado di comprendere e capire le esigenze di un mondo vasto quanto un distretto produttivo. L'organizzazione della Fabbrica Digitale deve quindi agire in due vie. Innanzitutto, una Fabbrica Digitale deve essere composta e controllata da varie entitĂ della filiera produttiva. Â&#x192; Â&#x192;
Composta per avere chiara e diretta percezione delle necessità dell'ambito in cui si colloca; Controllata perchÊ il ciclo di vita di una Fabbrica Digitale è d'interesse della stessa filiera produttiva; la Fabbrica Digitale porta, infatti, con sÊ un valore intrinseco utile a tutta la filiera.
Inoltre, la Fabbrica Digitale deve agire anch'essa nello stesso modo verso la filiera produttiva. In altre parole, è un fattore FULWLFR GL VXFFHVVR OD SUHVHQ]D DOOœLQWHUQR GHJOL DWWRUL GHOOD ILOLHUD GL SHUVRQDOH SURYHQLHQWH GDOOD )DEEULFD R RSHUDQWH nella Fabbrica stessa. Questo approccio, possibile solo una volta avviata la Fabbrica, permetterà di creare dei veri e
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Progetto  DigIT@lia    SURSUL DQHOOL GL FRQJLXQ]LRQH WUD LO PRQGR GHOOD SURGX]LRQH DPPLQLVWUD]LRQH H LO PRQGR ³GLJLWDOH´ VHPSOLILFDQGR R SHUVLQR 54 permettendo un dialogo tra le parti, con un linguaggio e un punto di confronto costruttivo comuni . RELAZIONI TRA LE FABBRICHE DIGITALI I concetti espressi a proposito della sostenibilità portano anche a un successivo elemento caratterizzante della Fabbrica Digitale: la cooperazione. La realizzazione di un artefatto software necessario a piÚ realtà produttive e quindi a differenti Fabbriche Digitali potrebbe portare alla cooperazione tra piÚ Fabbriche Digitali attive sul territorio nazionale. Infatti una Fabbrica Digitale potrebbe riutilizzare un componente già sviluppato da un'altra Fabbrica, oppure due o piÚ Fabbriche con esigenze simili potrebbero accordarsi per sviluppare in modo congiunto un componente di uso generico. Tale cooperazione porta a un molteplice effetto positivo. Innanzitutto l'unione delle forze tra piÚ Fabbrica Digitale velocizzerebbe la produzione di un artefatto utile a molte realtà produttive. In secondo luogo, la condivisione dei fondi tra due Fabbrica Digitale aiuterebbe il sostentamento di entrambe le Fabbrica Digitale secondo le proprie necessità e capacità di generare valore: maggiori sono le risorse che metto in campo, superiore sarà la quantità e la qualità dei prodotti software realizzati. Si otterrebbe cosÏ l'effetto desiderato in un tempo inferiore rispetto alla realizzazione dello stesso da una singola Fabbrica Digitale e alla successiva vendita dello stesso alla seconda Fabbrica Digitale. Tali collaborazioni contribuirebbero ad abbassare i costi di sviluppo e manutenzione, che sarebbero divisi tra i partecipanti, nonchÊ ad innalzare la qualità del software prodotto, sia in fase di design (dato che il software deve essere applicabile ad ambienti diversi) sia in fase di testing (per via del maggior numero di utilizzatori). La condivisione degli artefatti potrebbe essere basata su un modello completamente open souUFH LQ FXL OœDFFHVVR DO FRGLFH q OLEHUR H JUDWXLWR GD SDUWH GL WXWWL RSSXUH VX XQ PRGHOOR GL WLSR GXDO OLFHQVLQJ LQ FXL OœDFFHVVR GD SDUWH GL VRJJHWti esterni alla Fabbrica Digitale è possibile solo in seguito al pagamento di una quota. Questo permetterebbe una forma di sostenibilità indiretta, come accennato in precedenza. In altre parole, le Fabbriche Digitali stesse arriverebbero a comporre (e sperimentare direttamente) una Rete, che a sua volta rappresenterebbe un importante substrato per facilitare la realizzazioni di Reti di imprese, accelerando lo sviluppo GHO PRGHOOR FRPSHWLWLYR QD]LRQDOH ,QIDWWL SURSULR OD QDWXUD ³VSHFLDOLVWLFD´ GHL VHUYL]L UHDOL]]DWL GDOOH )DEEULFKH KDQQR XQa valenza per piÚ Fabbriche solo se i relativi ecosistemi hanno comuni interessi competitivi. Un coordinamento regionale può permettere anche una migliore gestione dei rapporti con le università che tipicamente non operano al di fuori dei confini regionali. RELAZIONI CON IL TERRITORIO La creazione di Fabbriche Digitali come attrattori di risorse, competenze, conoscenze e generatori di un processo continuo di rinnovamento del sistema produttivo, può servire alla creazione di ulteriore ricchezza e occupazione. In particolare, il ruolo della Fabbrica Digitale, pur connotato da temporaneità nel ciclo di vita della singola impresa, QHOOœHVSOLFD]LRQH GHOOD VXD PLVVLRQH FRVWLWXLVFH XQ YHUR YDORUH DJJLXQWR SHU LO VLVWHPD SURGXWWLYR WHUULWRULDOH L'affiancamento territoriale di una Fabbrica Digitale a un distretto produttivo rende possibile la dislocazione di Fabbriche Digitali su tutto il territorio nazionale. Questo è possibile grazie alla forte caratterizzazione dei Territori in base alla produzione. Collocare Fabbriche Digitali nel contesto produttivo geografico porterebbe ad una distribuzione capillare delle
                                                           54 Come indicato in studi Assinform citati nella descrizione dello Scenario attuale, la mancanza di tali elementi oggi rappresenta un importante inibitore nella capacitĂ di identificare e realizzare innovazione digitale Â
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Progetto  DigIT@lia    Fabbriche Digitali, aumentando e distribuendo geograficamente il contributo occupazionale generato dalle Fabbriche Digitali su tutto il territorio nazionale. La scelta della collocazione ottimale delle Fabbriche Digitali condivise considera: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
scouting e sperimentazione di idee e progettualitĂ , OD UHFLSURFD IHFRQGD]LRQH GHL VRJJHWWL GHOOD ULFHUFD GHOOD IRUPD]LRQH GHOOÂśLPSUHVD la capacitĂ di networking tra le imprese stesse insediate sul territorio e verso le istituzioni e il mondo economico e finanziario. Il know-how disponibile delle risorse professionali interne alla Fabbrica Digitale,
,Q TXHVWÂśRWWLFD HIIHWWXDQGR XQD DQDOLVL SUHYHQWLYD GHOOH HVLJHQ]H GHO WHUULWRULR LQ FXL VL LQVHGLDQR OH )DEEULFKH 'LJLWDOL possono abilitaUH XQR VYLOXSSR VSHFLILFR TXDVL FKLUXUJLFR GHOOÂśDUHH LQWHUHVVDWH La scelta di localizzare tali strutture (parchi o Poli tecnologici) nelle aree piĂš critiche del Paese Italia (Mezzogiorno ma non solo), sulla base di appropriati criteri di assegnazione, rappresenta una rilevante opportunitĂ di sviluppo occupazionale e di competenze indirizzata a quel target di giovani talenti, entusiasti e competenti che rappresentano il futuro ed il patrimonio della nostra Italia. /ÂśLQL]LDWLYD QRQ PLUD DG XWLOL]]DUH OH )Dbbriche Digitali come serbatoio occupazionale. I centri di competenza che le )DEEULFKH FRQFUHWL]]DQR VDUHEEHUR FRVu YLFLQL DL OXRJKL GRYH VL FRQFUHWL]]D OÂśHFFHOOHQ]D 'ÂśDOWUD SDUWH FRQVLGHUDQGR UHDOWj nativamente distribuite, quali Reti di imprese o aggregazioni di Amministrazioni, la scelta di dove collocare fisicamente la Fabbrica si arricchisce di gradi di libertĂ , potendo considerare vari aspetti, incluso il costo del lavoro. Sarebbe infatti necessario e sufficiente che la Fabbrica fosse vicino a uno dei nodi della Rete, o ad una delle rappresentanze qualificate GHOOÂśDJJUHJD]LRQH GL VRJJHWWL SHU SRWHUH RSHUDUH QHOOR VWHVVR PRGR GHO FDVR D IRUWH ORFDOL]]D]LRQH WHUULWRULDOH CREAZIONE DI VALORE N ELLE FABBRICHE DIGITALI Per spiegare le ragioni della perdiWD GL FRPSHWLWLYLWj GHOOÂś,WDOLD VSHVVR VL FLWDQR JOL VFDUVL LQYHVWLPHQWL LQ ULFHUFD H VYLOXSSR FKH LQ ,WDOLD LQ UDSSRUWR DO 3,/ VRQR SRFR SL GHOOÂśXQR SHU FHQWR /H )DEEULFKH 'LJLWDOL UDSSUHVHQWDQR XQ IDWWRUH GL abilitazione ed accelerazione nello realizzazione di innovazione digitale competitiva, completando e consolidando il processo di creazione del valore. In tal senso, la sinergia tra Fabbrica Digitale e UniversitĂ e Ricerca porterebbe sicuri benefici in ambiti quali: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
Realizzazione del prodotto o delOH OLQHH GL SURGRWWR GDO SURWRWLSR DOOÂśLQGXVWULDOL]]D]LRQH DisponibilitĂ di competenze multidisciplinari (marketing, Ingegneria, grafica, arte) DisponibilitĂ di uno o piĂš modelli e piattaforme di erogazione dei servizi al mercato (multiterritorialitĂ e competitivitĂ ) Predisposizione di poli tecnologici di eccellenza su tematiche specialistiche PossibilitĂ di catalizzazione e coordinamento delle risorse di enti pubblici e privati su progetti specifici Interfaccia ai mercati di riferimento attraverso partner preferenziali o istituzioni Sviluppo della CreativitĂ
Le modalitĂ e i benefici cambiano a seconda dello specifico contesto. Sono riportati quindi modelli generali, distinti per Industria e Pubblica Amministrazione, e degli esempi concreti, che rappresentino non tanto un obiettivo specifico delle Fabbriche, ma un riferimento operativo per disegnare le effettive Fabbriche Digitali. FABBRICHE DIGITALI CONDIVISE PER LA PA
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Progetto  DigIT@lia    7UD L PROWHSOLFL VFHQDUL WHFQRORJLFL FKH SRWUHEEHUR JLXVWLILFDUH OÂśLQYHVWLPHQWR LQ XQD IDbbrica digitale, possiamo pensare alle varie amministrazioni locali sparse sul territorio nazionale. Come indicato in precedenza, queste realtĂ spesso VRIIURQR GL XQ Âł'LJLWDO 'LYLGH´ ULVSHWWR DOOH DPPLQLVWUD]LRQL FHQWUDOL SHU OD PDQFDQ]D GHOOH ULVRUVH ILQanziarie e tecniche necessarie. Eppure le PA locali richiedono un crescente investimento in tecnologie ICT innovative, che semplifichino il sempre piĂš diretto e immediato rapporto con il cittadino, riducendo i costi operativi tramite la dematerializzazione dei documenti e favorendo la diffusione di una cultura informatica sul territorio. In questo dominio, le Fabbriche Digitali sono strutture fortemente specializzate sui processi verticali della PA. La centralizzazione della progettazione e dello sviluppo di servizi comuni presenterebbe numerosi vantaggi per OÂś$PPLQLVWUD]LRQH 3XEEOLFD Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
Diffusione di servizi digitali nella PA a tutti i livelli, eliminando di fatto la barriera di ingresso rappresentata dal possesso di competenze per sviluppare ed esercire i sHUYL]L FRQ SURSULH ULVRUVH WLSLFR QHL PRGHOOL ,&7 ³QRQ &ORXG´ Riduzione del "Total Cost of Ownership", grazie alla condivisione di strutture e capacità elaborative e alla centralizzazione delle risorse Semplificazione dell'interoperabilità tra Amministrazioni, grazie all'omogeneità delle piattaforme applicative e delle strutture dati diffuse Congruenza delle singole piattaforme di servizio rispetto a un disegno generale Autofinanziamento dell'iniziativa grazie agli efficientamenti conseguenti della PA Condivisione semplice ed immediata delle eccellenze in tutta la PA, accelerando la trasformazione della macchina operativa
In particolare, le Fabbriche Digitali dovrebbero centrare le proprie attivitĂ su ambiti applicativi caratterizzati da un ampio utilizzo all'interno delle Amministrazioni o da gruppi di Amministrazioni tra loro omogenee, e forte standardizzazione dei processi, dipendenti da regolamentazioni o leggi, e/o da "best practice" consolidate. Potrebbero cosĂŹ rientrare in ambito aree quali Risorse Umane, CRM per le relazioni con i Cittadini e le Imprese, Gestione delle comunicazioni digitali, o ambiti piĂš verticalizzati ma di amplissima diffusione su tutto il territorio e con rilevanti benefici sistemici, quali SanitĂ e Giustizia. Proprio le caratteristiche di questi processi ne renderebbero possibile una ampia diffusione, con significativi impatti positivi su costi di gestione, efficienza e qualitĂ della macchina amministrativa. L'identificazione dei domini di interesse dovrebbe essere compito di un "ufficio del CTO" da costituire, sulla base di criteri di valutazione tali da massimizzare l'impatto per la PA. Ă&#x2C6; auspicabile che questa funzione possa avvalersi del supporto delle aziende del settore, anche attraverso le rappresentanze associative. Ulteriori ricadute positive sarebbero ovviamente a favore della competitivitĂ del Sistema Paese, grazie alla semplificazione ed accelerazione dei rapporti tra Cittadini e Imprese da un lato e l'Amministrazione dall'altro. La diffusione di servizi abilitati dalle tecnologie in modo capillare nella PA innescherebbe infine un volano favorevole nei confronti dell'adozione di analoghi servizi nel settore privato, e in particolare nelle PMI, in quanto sostenuto dai vantaggi economici ed operativi di un rapporto piĂš semplice e rapido con l'Amministrazione stessa. Sarebbe anche indotto un maggiore sviluppo della banda larga sui territori, a vantaggio di tutto il Sistema, fattore critico per lo sviluppo del modello competitivo italiano. Ă&#x2C6; inoltre possibile valutare una associazione fisica delle Fabbriche Digitali per la PA a Call Center, specializzati in base alle competenze specifiche di processo e/o funzionali della Fabbrica vicina. I Call Center avrebbero il compito di fornire supporto a Cittadini, Imprese e Amministrazioni non solo sugli aspetti piĂš prettamente tecnici, ma anche sui processi
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Progetto  DigIT@lia    amministrativi stessi, per snellire, velocizzare e semplificare il rapporto tra i vari soggetti. L'esperienza raccolta nei Call Center potrebbe inoltre rappresentare un input per le ottimizzazioni ulteriori di processi e servizi F A B B R I C H E D I G I T A L I C O N D I V I S E P E R L E P MI La Fabbriche Digitali, intese come soggetti con conoscenze tecniche specifiche, nate e integrate nel territorio si propongono come aggregatori di competenze capaci di comprendere e soddisfare i fabbisogni e le esigenze digitali delle Imprese, ed in particolare delle PMI. La collaborazione con le Fabbriche Digitali permetterebbe infatti a un numero molto maggiore di PMI di poter accedere ai benefici della digitalizzazione FRQ XQÂśRIIHUWD PROWR DFFDWWLYDQWH SHU HIILFDFLD personalizzazione e costi. Ad esempio, le PMI possono trarre benefici dalla digitalizzazione sviluppata in collaborazione con le Fabbriche Digitali per: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
Ampliare il proprio mercato (e-commerce e internet marketing) 6YLOXSSDUH QXRYL SURGRWWL DWWUDYHUVR OÂśDFFHVVR D FRPSHWHQ]H HVWHUQH DOOÂśD]LHQGD FURZGVRXUFLQJ $PSOLDUH OÂśDFFHVVR DL IRUQLWRUL H-procurement e ROPO) )DYRULUH OD FROODERUD]LRQH DOOÂśLQWHUQR LQWUDQHW SHU FRQGLYLGHUH EHVW SUDFWLFH H FUHDUH WDYROL di lavoro virtuali)
Nel caso delle PMI, le Fabbriche Digitali avrebbero una tipica verticalizzazione per realtĂ territoriale (Distretto) o per aggregazione virtuale (Rete). Come evidenziato in numerosi studi di settore, ogni realtà è infatti fortemente differenziata in termini di penetrazione dei servizi ICT, disponibilitĂ di infrastrutture, soluzioni specifiche. La verticalizzazione permetterebbe di identificare le corrette prioritĂ della singola realtĂ produttiva, identificandone gli specifici fabbisogni e requisiti. Sarebbero cosĂŹ disegnati servizi standardizzati digitali sulla base delle specifiche necessitĂ di raggruppamenti comunque ampi di imprese. Non si dovrebbero piĂš adattare caso per caso soluzioni di validitĂ generale e ottimali in termini di costi, ma per questo generalizzate e non in grado di catturare e concretizzare il valore caratterizzante una determinata realtĂ produttiva. AffinchĂŠ le Fabbriche Digitali per le PMI possano adempiere alla loro missione, è indispensabile un preciso bilanciamento WUD OD UHDOL]]D]LRQH HG HURJD]LRQH GL VHUYL]L VSHFLDOL]]DWL SHU WHUULWRULR UHWH H OÂśDGR]LRQH GL SDFFKHWWL FRPPHUFLDOL /ÂśHTXLOLEULR GHYH HVVHUH GHILQLWR FDVR SHU FDVR YDOXWDQGR GD XQ ODWR LO YDORUH VSHFLILFR DVVRFLDWR DO ODYRUR GHOOD )DEEULFD GDOOÂśDOWUD OÂśHIILFLHQ]D GL FRVWR GRYXWD DOOD JUDQGH VFDOD GHO SDFFKHWWR 6L WUDWWD LQ GHILQLWLYD GL XQD YDOXWD]LRQH FRVWRbeneficio, da sviluppare a piĂš mani tra rappresentanze imprenditoriali, rappresentanze ICT e la Fabbrica stessa. Ă&#x2C6; in questo modo possibile sviluppare un contraddittorio costruttivo finalizzato a trovare non la soluzione a costo minore, ma quella capace di esprimere maggiore valore finale per la competitivitĂ della specifica realtĂ . Anche in questo caso, un positivo effetto collaterale sarebbe il confronto costruttivo tra le parti, sulla base di una piattaforma comune di intesa che VHPSOLILFKHUHEEH HG DFFHOHUHUHEEH LO GLDORJR H SHUPHWWHUHEEH GL IRFDOL]]DUH XOWHULRUPHQWH OÂśDWWLYLWj GHOOH )DEEULFKH Grazie alla conoscenza radicata del territorio la Fabbrica Digitale avrebbe il compito di offrire soluzioni altamente FXVWRPL]]DWH H FRQ XQ ÂłWLPH WR PDUNHW´ DOWDPHQWH FRPSHWLWLYR 4XHVWD SUHURJDWLYD VL VSRVHUHEEH FRQ OH HVLJHQ]H GHOOÂśLPSUHQGLWRUH LWDOLDQR VSHVVR DVVLPLODELOL D GHOOH YHUH H SURSULH XUJHnze. Una risposta tempestiva consentirebbe alla PMI di adeguarsi rapidamente agli eventuali cambiamenti del mercato e a coglierne le opportunitĂ , aprendo nuovi scenari e raggiungendo mercati distanti. Se da una parte la Fabbrica Digitale ha una rilevante focalizzazione sulla creazione di valore, non va trascurato il benefico HIIHWWR VXOOÂśHIILFLHQ]D RSHUDWLYD FRQVHQWHQGR XQD VLJQLILFDWLYD ULGX]LRQH GL WXWWL TXHL FRVWL JHQHUDWL GD LQHIILFLHQ]H H processi poco snelli e tecnologie onerose da gestire in autonomia. Imprese ed Amministrazioni potrebbero cosĂŹ IRFDOL]]DUVL VX TXDQWR q HIIHWWLYDPHQWH ÂłFRUH´ SHU LO SURSULR EXVLQHVV
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Progetto  DigIT@lia    ESEMPI DI POSSIBILI FABBRICHE DIGITALI E S E M P I O : F I L I E R E P R O D U T T I V E D I P MI Un terreno fertile per le Fabbriche Digitali in Italia è costituito dalle tante filiere del valore presenti sul territorio nazionale (ad esempio, filiera dei cosmetici). Queste filiere, caratterizzate da elevata redditivitĂ e da requisiti di eccellenza verso il consumatore, includono non solo i fornitori di materie prime (nel caso, essenze) e i produttori finali (cosmetico), ma una costellazione di PMI specializzate in materiali, beni e servizi che contribuiscono alla proposizione di valore (boccette di vetro, confezioni, eccetera). Nel caso di esempio, il fornitore del contenitore e il produttore del contenuto sono accomunati da determinate esigenze operative, giustificate dalla particolare tipologia a valore del prodotto cosmetico: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
tracciabilitĂ end-to-HQG GHO FRVPHWLFR D ILQL GHOOÂśDQWLFRQWUDIID]LRQH identificazione automatica del prodotto nel trasferimento tra i vari reparti produttivi DXWRPD]LRQH GHOOÂśLQYHQWDULR GL PDJD]]LQR DO ILQH GL ULGXUUH L FRVWL RSHUDWLYL H JOL HUURUL XPDQL LQ IDVH inventariale
Queste specifiche esigenze, unite al ritorno di investimento previVWR VX SURGRWWL D PDUJLQH FRVLÂś HOHYDWR FRPH L SURIXPL SRVVRQR JLXVWLILFDUH OÂśLQYHVWLPHQWR GD SDUWH GL XQ SDUWLFRODUH GLVWUHWWR GL SURGXWWRUL FRVPHWLFL LQ XQD IDEEULFD GLJLWDOH FKe implementi un sistema di tracciamento a radiofrequenza dei profumi lungo la filiera, basato su tecnologia RFid. 4XHVWR VLVWHPD VL EDVHUHEEH VXOOÂśXWLOL]]R GL XQÂśHWLFKHWWD D UDGLRIUHTXHQ]D FKH OH FDUWLHUH GHO GLVWUHWWR GRYUHEEHUR DSSOLFDUH GLUHWWDPHQWH DO FDUWRQH GXUDQWH LO FLFOR SURGXWWLYR GHOOH VFDWROH GD SURIXPR /ÂśHWLFKHWta conterrebbe una serie di dati identificativi del prodotto, che potrebbero essere utili in fase di inventario di magazzino o di pick-up della scatola prima della spedizione, piuttosto che durante la catena produttiva del cosmetico, nella transizione da uQ UHSDUWR DOOÂśDOWUR R DQFKH LQ IDVH GL FRQVHJQD DOOD VLQJROD SURIXPHULD 3HU OD OHWWXUD H OD VFULWWXUD GHOOÂśHWLFKHWWD VLD OH FDUWLHUH FKH L SURGXWtori cosmetici dovrebbero avvalersi di un adeguato sistema di antenne. In questo scenario tecnologico, la FDEEULFD 'LJLWDOH DIIURQWHUHEEH OÂśLQWHUHVVDQWH VILGD GL HODERUDUH XQ VRIWZDUH JHVWLRQDOH adatto ai nuovi processi operativi resi possibili dalla tecnologia RFid: il nuovo prodotto informatico, pur basandosi sugli standard EPC di identificazione automatica dei prodotti, dovrebbe riflettere le specificitĂ operazionali del settore FRVPHWLFR 6DUHEEH LQROWUH UHVR GLVSRQLELOH LQ PRGDOLWj ÂłFORXG´ Âątramite soggetti erogatori di servizi presenti sul mercatoper tutte le molteplici societĂ del distretto. 'ÂśDOWUD SDUWH OÂśXQLYHUVDOLWj GHOOD WHFQRORJLD 5)LG SRWUHEEH PRWLYDUH L IRUQLWRUL GL VFDWROH GHO GLVWUHWWR FRVPHWLFR DG ampliare la propria clientela, fornendo scatole dotate di tecnologia RFid ad altri distretti manifatturieri (ad esempio nel settore del lusso o LQ DOFXQL VHWWRUL ÂłIRRG´ FRPH TXHOOR FDVHDULR ,Q TXHVWR PRGR DOWUL GLVWUHWWL UHSOLFKHUHEEHUR LO PRGHOOR sopra descritto nelle rispettive filiere, investendo in nuove fabbriche digitali che siano in grado di sviluppare prodotti informatici innovativi, partendo dal software open source giĂ sviluppato nel distretto dei cosmetici, nello stesso tempo ritornando al distretto stesso eventuali input per il miglioramento del prodotto. Mettendo a fattor comune le specifiche esperienze e le competenze informatiche dei loro giovani esponenti, queste fabbriche digitali potrebbero cooperare per OÂśRWWLPL]]D]LRQH GHOOH ULVSHWWLYH ILOLHUH SURGXWWLYH QHOOR VWHVVR WHPSR DWWUDHQGR QXRYL WDOHQWL DSSDVVLRQDWL GL WHFQRORJLD e motivati a conoscere nuovi processi produttivi. ESEMPIO: SANITĂ&#x20AC; Considerata la rilevanza della spesa sanitaria nazionale e le relative necessitĂ di ottimizzarla, emergono molteplici possibili scenari di applicazione delle Fabbriche Digitali.
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Progetto  DigIT@lia    Un ambito esemplificativo potrebbe essere quello della dematerializzazione delle cartelle sanitarie, al fine di ridurre i costi RSHUDWLYL OHJDWL DOOÂśDUFKLYLD]LRQH H DO ILQH GL IDFLOLWDUH OD WUDVPLVVLRQH GHL GDWL WUD OH YDULH VWUXWWXUH VDQLWDULH RVSHGDOi, laboratori) presenti sul territorio, in modo controllato e sicuro. Una Fabbrica Digitale potrebbe realizzare i framework necessari per normalizzare ed archiviare le informazioni, rendendole interscambiabili in ambito nazionale e non solo regionale. In questo modo ogni realtĂ manterrebbe la propria autonomia amministrativa ed operativa, ma si semplificherebbe ed accelererebbe la diffusione di questi supporti tecnologici. ESEMPIO : FILIERE DISTRIBUTIVE E DI LOGISTICA Un altro esempio interessante di dominio applicativo per le Fabbriche Digitali è rappresentato dal settore della distribuzione, che su territorio nazionale vede molte PMI coinvolte nel trasporto merci su gomma. Si tratta spesso di piccoli distributori a conduzione familiare, che operano in modo integrato con grandi operatori di logistica nazionali o internazionali, recuperando la merce da un grande distributore e finalizzando la consegna al destinatario finale. Una filiera cosĂŹ composta è tipicamente caratterizzata da una limitatissima disponibilitĂ di piattaforme ICT. Si tratta infatti di piccole aziende che, non raggiungendo la massa critica per poter disporre di tecnologie adeguate, tipicamente ricorrono a prodotti a bassa specializzazione, a fogli elettronici ad elevata manualitĂ , o addirittura non utilizzano supporti informatici. Nella migliore delle ipotesi vengono gestite in modo informatizzato la fatturazione e l'organizzazione delle spedizioni. La Fabbrica Digitale dovrebbe quindi focalizzarsi in prodotti software verticalizzati sulle specificitĂ della logistica e della distribuzione nazionali, integrandoli con processi di dematerializzazione, geolocalizzazione, integrazione tra piccola e grande distribuzione, nel rispetto delle normative sul trattamento dei dati, per funzionalitĂ quali: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
organizzazione e ottimizzazione delle spedizioni tracciamento geosatellitare delle spedizioni dematerializzazione dei documenti di spedizione e di consegna gestione del personale e dei turni di lavoro interfacciamento con i sistemi informativi dei grandi distributori B2B
Una piattaforma cosÏ realizzata potrebbe essere facilmente integrata con strumenti evoluti di analisi e ottimizzazione, e consentire di disporre di informazioni non piÚ frammentate sul singolo soggetto ma integrate a livello di filiera. /œHURJD]LRQH GL TXHVWL VHUYL]L LQ PRGDOLWj ³FORXG´ SHUPHWWHUHEEH LQIDWti di condividere le informazioni relativamente al bene WUDVSRUWDWR DJHYROPHQWH PD LQ VLFXUH]]D WUDVIRUPDQGR LO UDSSRUWR FRQ OœXWHQWH ILQDOH GHO VHUYL]LR H IDFLOLWDQGR OœDJJUHJD]LRQH GL RIIHUWH FRPPHUFLDOL WUD VRJJHWWL RSHUDQWL VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]ionali, superando le attuali microframmentazioni. ESEMPIO :
SVILUPPO MULTITERRITORIALE
DI
CONOSCENZA
A
LIVELLO
MULTIDIS CIPLINARE
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&RPH GHWWR LQ SUHFHGHQ]D OÂś,WDOLD q XQR GHL SDHVL SL LQ ULWDUGR LQ WHUPLQL GL VYLOXSSR LQIRUPDWLFR FRPSHWHQ]H JHQHUDOL della popolazione). La conoscenza delle tecnologie e dei loro potenziali eleva la capacitĂ di richiedere infrastrutture digitali H VHUYL]L ,QILQH L IRQGL SHU OD ULFHUFD LQ ,WDOLD VRQR LQ FRVWDQWH GHFUHVFLWD H OÂśHIILFLHQ]D GLYHQWD TXLQGL XQD QHFHVVLWj Da quHVWH FRQVLGHUD]LRQL QDVFH OÂśLGHD GL XWLOL]]DUH OH 8QLYHUVLWj FRPH GLYXOJDWRUL GL FRPSHWHQ]H GLJLWDOL D FXL XWHQWL GL diverso tipo, potrebbero accedere, in modalitĂ gratuita oppure a pagamento, attraverso aree dedicate allo sviluppo della conoscenza informatica di base o avanzata, a seconda del profilo valutato.
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Progetto  DigIT@lia    Oggi la collaborazione inter-universitaria è tipicamente affidata alla posta elettronica o alla comunicazione interpersonale. Realizzare una piattaforma di collaborazione digitale, con un investimento congiunto delle Università pubbliche e private del territorio nazionale, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per rilanciare la ricerca in Italia. Oggi alcune Università utilizzano già strumenti di apprendimento on-line, gli stessi, potenziati, potrebbero essere aperti al SXEEOLFR SHU FUHDUH XQD VRUWD GL ³VFXROD GHOOœREEOLJR LQIRUPDWLFD´ GRYH WUDFFLDUH GHL SHUFRUVL GL DSSUHQGLPHQWR SHU DXPHQWDUH ³OœDOIDEHWL]]D]LRQH LQIRUPDWLFD´ GHOOH GLYHUVH IDVFH GL HWj GHOOD SRSROD]LRQH 6L GRYUHEEH TXLQGi realizzare una YHUD H SURSULD ³SLDWWDIRUPD GLJLWDOH´ FRPH VWUXPHQWR GL FROODERUD]LRQH H FRQGLYLVLRQH GHL SURJHWWL GL ULFHUFD 8QR strumento di questo tipo potrebbe elevare notevolmente il livello di efficacia della collaborazione e favorire le sinergie interdisciplinari e su piÚ territori. Si può quindi ipotizzare una Fabbrica Digitale di rilevanza nazionale, per sviluppare servizi per la collaborazione a GLVWDQ]D WUD PROWL XWHQWL 4XHVWD )DEEULFD DYUHEEH XQD YDOHQ]D QRQ VROR ³GL VHWWRUH´ SHU OD FROODEorazione interXQLYHUVLWDULD PD DQFKH ³GL VLVWHPD´ LQ TXDQWR WDOL VHUYL]L SRWUHEEH HVVHUH GLIIXVL LQ TXDOVLDVL DOWUR VHWWRUH QHO PRGHOOR di collaborazione tra Fabbriche delineato in precedenza. Ex-VWXGHQWL FKH DYHVVHUR DSSUHVR OœXVR H L UHODWLYL EHQHIici) di TXHVWH SLDWWDIRUPH OH LPSRUWHUHEEHUR ³QDWLYDPHQWH´ QHL ORUR VXFFHVVLYL DPELHQWL GL ODYRUR FUHDQGR XQ HIIHWWR D YDODQJD ricco di ricadute positive in termini di efficienza, efficacia ed innovazione di processo. Ad esempio, le esperienze generate dalla Fabbrica Digitale e i risultati della ricerca Universitaria, inoltre, potrebbero DOLPHQWDUH SRUWDOL GL LQIRUPD]LRQH VSHFLILFL SHU JOL HQWL ORFDOL H SHU OœLPSUHVD SULYDWD DOOR VFRSR GL IDYRULUH OœLQWHUVFDPEio tra le Università e il mondo del lavoro. Le imprese avrebbero, cosÏ, anche maggiore visibilità sui profili dei laureandi per eventuali assunzioni. ESEMPIO : AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO Un esempio di dominio applicativo per le Fabbriche Digitali nel settore pubblico potrebbe essere rappresentato dalle società di trasporto pubblico locali, realtà spesso molto frammentate e tra loro impermeabili, soprattutto in determinati contesti geografici di particolare isolamento (es. comunità montane). La gestione integrata a livello di Comune delle varie società di trasporto permetterebbe di rilevare in tempo utile eventuali ritardi, permettendo rapide ripianificazioni e sostituzioni, e comunicando la situazione ai cittadini in tempo reale attraverso vari dispositivi (portali web, display elettronici, applicazioni per la mobilità ). Inoltre, la disponibilità di una simile piattaforma condivisa avrebbe un enorme beneficio in ottica di innovazione e ottimizzazione del servizio (con ricaduta positiva sui costi di esercizio), in quanto le sperimentazioni di sofisticati algoritmi ed avanzate tecnologie non avrebbero piÚ luogo su singole realtà frammentate. Si potrebbe cosÏ operare su una ben piÚ DPSLD VFDOD QD]LRQDOH VHQ]D SHUz SHUGHUH OH VSHFLILFLWj ORFDOL IDYRUDQGR OœDYYLDPHQWR GL XQ YRODQR GL LQQRYD]LRQH positiYR SHU OœLQWHUR VHWWRUH ESEMPIO :
EFFICIENTA MENTO PROCURE MENT
E
OTT I MIZZAZIONE
DEI
FORNITORI
TRAMITE
E-
/ H3URFXUHPHQW FRQVHQWH OÂśDFTXLVL]LRQH GL EHQL H VHUYL]L RQ-line, tra aziende (B2B), tra aziende e privati (B2C) o tra aziende e istituzioni pubbliche (B2G), attraverso rete Internet e commercio elettronico. Tipicamente, le piattaforme di eprocurement permettono a utenti identificati e qualificati la ricerca di venditori di beni e servizi (e-catalog), cosĂŹ come di compratori. In questo contesto la Fabbrica Digitale potrebbe condurre lo sviluppo di applicazioni che consentano alle aziende con cui la Fabbrica si interfaccia di gestire tutto il processo di procurement in maniera elettronica. Oltre alle funzionalitĂ
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Progetto  DigIT@lia    normalmente gestite dalle applicazioni di e-procurement giĂ presenti sul mercato (gestione di gare, aste, richiesta di TXDOLILFD]LRQH GHL IRUQLWRUH HFF OÂśDSSRUWR GHOOD )DEEULFD 'LJLWDOH VDUHEEH DQFRUD XQD YROWD LPSRUWDQWH SHU VSHFLDOL]]DUH OÂśDSSOLFD]LRQH VXOOH HVLJHQ]H GHL SURSUL FOLHQWL 8Q Hsempio potrebbe essere quello di avere un sistema di e-procurement FKH JHVWLVFH OÂśDSSURYYLJLRQDPHQWR GHO PDWHULDOH SHU OÂśLPERWWLJOLDPHQWR SHU XQ LQVLHPH GL D]LHQGH DJULFROH FRQVRU]LDWH SHU OD SURGX]LRQH GL YLQR /ÂśDSSOLFD]LRQH SRWUHEEH JHVWLUH LO PDJD]]LQR comune e generare avvisi automatici ai produttori quando le scorte scendono sotto un certo livello, o facendo partire in automatico le richieste di quotazione ai fornitori per il UHLQWHJUR GHOOH VFRUWH 2OWUH DOOÂśDXPHQWR GHOOD SURGXWWLYLWj SHU OH VLQJROH aziende, questo avrebbe anche un vantaggio VLJQLILFDWLYR VXOOÂśHIILFLHQWDPHQWR GHL FRVWL SHUPHWWHQGR DOOH D]LHQGH VLD GL IDUH OHYD VX HFRQRPLH GL VFDOD FKH VXOOD possibilitĂ di ampliare lo spettro dei propri fornitori. /ÂśH-procurement offrirebbe vantaggi alle PMI anche nel momento in cui dovessero posizionarsi sul mercato e diventare fornitori di clienti terzi. La possibilitĂ di poter accedere come fornitore a piattaforme di e-procurement aumenterebbe in primo luogo il mercato potenziale del cliente. Inoltre, ulteriori applicazioni personalizzate potrebbero abilitare le PMI a consorziarsi per partecipare a gare, ottimizzare il prezzo di vendita in funzione della disponibilitĂ a magazzino dei beni o dei requisiti delle aste accrescere la competitivitĂ delle aziende sul mercato. ESEMPIO : CO-P ROGETT AZIONE IN MODALITĂ&#x20AC; ÂłCROW D-SOURCING´ OO WHUPLQH FURZGVRXUFLQJ GD FURZG JHQWH FRPXQH H RXWVRXUFLQJ GHILQLVFH XQ PRGHOOR GL EXVLQHVV QHO TXDOH XQÂśD]LHQGD R XQÂśLVWLWX]LRQH ULFKLHGH OR VYLOXSSR GL XQ SURJHWWR GL XQ Vervizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non giĂ organizzate in una comunitĂ virtuale. Questo processo avviene attraverso degli strumenti web. Inizialmente il crowdsourcing si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio. L'enciclopedia Wikipedia viene considerata da molti un esempio di crowdsourcing volontario. Altri esempi arrivano da societĂ tradizionali, che attraverso una piattaforma web, raccolgono i suggerimenti dei propri clienti per lo sviluppo e la personalizzazione dei prodotti, per renderli piĂš vicini agli interessi della clientela. Un altro esempio di piattaforma di collaborazione e di incontro tra domanda e offerta è costituito da Zooppa, dove gli utilizzatori generano spontaneamente contenuti di advertising per rispondere alle richieste inserite dalle aziende. Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise, per i freelance la possibilitĂ di RIIULUH L SURSUL VHUYL]L VX XQ PHUFDWR JOREDOH ,Q XQ SDHVH FRPH OÂś,WDOLD GRYH FL VRQR PLOLRQL GL SDUWLWH ,YD XQD SLDWWDIRUP a di crowdsourcing consentirebbe alle imprese di accedere ad un numero enorme di professionalitĂ con costi solitamente molto inferiori rispetto ai normali rapporti consulenziali. Una o piĂš Fabbriche Digitali potrebbero creare delle piattaforme di crowd-sourcing disegnate per facilitare la coprogettazione e il co-sviluppo in particolari ambiti industriali, in ambito inter-aziendale (Distretto, Rete) o addirittura aperto DL FOLHQWL $OWUH SLDWWDIRUPH SRWUHEEHUR HVVHUH GLVHJQDWH SHU OÂśXVR LQ DPELWR 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH SHU WUDVIRUPDUH positivamente il rapporto tra Amministrazione e Societj FRJOLHQGR FRQWULEXWL SHU PLJOLRUDUH OÂśHIILFLHQ]D H OD TXDOLWj GHL processi, e per meglio svolgere i propri compiti istituzionali. ESEMPIO : AMPLIA MENTO DEL MERCA TO ATTRA VERSO L ÂśUTI LIZZO DI E COMME RCE E INTERNET MA RKETING Nonostante la scarsa digitalizzazLRQH GHOOH LPSUHVH LWDOLDQH H TXLQGL GHOOÂśRIIHUWD HVLVWH XQD GRPDQGD HYROXWD FKH QHJOL XOWLPL DQQL VWD IDFHQGR FUHVFHUH L YROXPL GHOOÂśH&RPPHUFH FRQ SHUFHQWXDOL D GXH FLIUH ,Q EDVH DOOH VWLPH HODERUDWH dall'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano quest'anno il settore dovrebbe crescere del 19%, raggiungendo un valore complessivo delle vendite da siti italiani di circa 8 miliardi di euro.
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Progetto  DigIT@lia    Sebbene ancora lontano in termini assoluti dai ricavi eCommerce dei principali mercati occidentali, nel 2011 l'eCommerce italiano in Prodotti dovrebbe crescere a un ritmo quasi doppio rispetto alle altre nazioni. Si tratta di valori attendibili sulla base delle testimonianze di aziende che già operano su Internet in questo modo. Le Fabbriche Digitali potrebbero svolgere un ruolo di abilitatore di questo processo fornendo piattaforme di eCommerce per le PMI direttamente o per Service Provider che vogliano erogare il servizio in modalità Cloud. Applicazioni evolute di e-commerce permetterebbero alle PMI una integrazione tra parte produttiva, magazzino e logistica, facilitando anche in questo caso la cooperazione tra aziende diverse appartenenti allo stesso distretto o filiera: ad esempio, per un distretto manifatturiero, piÚ aziende potrebbero consorziarsi per offrire via internet una gamma piÚ ampia di prodotti, capitalizzando OH FDSDFLWj GL VWRFFDJJLR H ORJLVWLFD FHQWUDOL]]DWH JHVWLWH IXQ]LRQDOPHQWH GDOOœDSSOLFD]LRQH FKH JRYHUQD OœH-commerce. $WWUDYHUVR OœH-commerce, le aziende possono varcare piÚ facilmente i confini nazionali, aprendo mercati in nuove geografie anche supportati dagli strumenti di marketing on line. I principali benefici di tali strumenti sono relativi alla realizzazione di campagne pubblicitarie mirate, per massLPL]]DUH LO ULWRUQR VXOOœLQYHVWLPHQWR DQFKH JUD]LH DG XQD migliorata interazione con la clientela, con feedback diretti che permettono di migliorare la qualità dei servizi offerti. In effetti le prime attività che intraprendono le aziende nella via verso la digitalizzazione sono la pubblicità sui motori di ULFHUFD H O œRWWLPL]]D]LRQH GHOOD SURSULD SRVL]LRQH VX GL HVVL VRQR DL SULPL SRVWL QHO H GHL FDVL VHJXLWH GDOOD pubblicità via mail e dallo sviluppo di pagine aziendali sui social network (54% e 51% rispettivamente). Le Fabbriche Digitali potrebbero quindi produrre applicazioni che consentano ad esempio di monitorare i visitatori su determinate sezioni del sito o i tassi di risposta dei clienti a pubblicità inviate in formato elettronico, eventualmente raccogliendo le informazioni in uno strumento di CRM che cataloghi le preferenze dei clienti e supporti un indirizzamento delle proposte di marketing in modo mirato. Ad esempio un distretto turistico potrebbe catalogare i propri visitatori in una GDWDEDVH H FRQ LO VXSSRUWR GL DSSOLFD]LRQL FUHDWH DG KRF DXWRPDWL]]DUH OœLQYLR GL PHVVDJJL SURPR]LRQDOL LQ EDVH DOOH abitudini dei clienti target. ALTRI ESEMPI TRATTATI NEL P RESENTE DOCUME NTO Gli esempi sopra descritti hanno il solo scopo di stimolare la riflessione su scenari di applicazione del modello delle Fabbriche Digitali. Per la loro stessa missione, le Fabbriche Digitali possono inoltre concretizzare iniziative di ampio respiro, quali quelle descritte dettagliatamente nel resto del presente booklet. $G HVHPSLR OH )DEEULFKH 'LJLWDOL SRVVRQR LQWHUYHQLUH D VXSSRUWR GHL ³3ROL GL ULIHULPHQWR VXOOœDFFHVVLELOLWj GHOOH WHFQRORJLH ,&7´ &DSLWROR ,&7 H 'LVDELOLWj UHDOL]]DQGR VHUYL]L IUXLELOL VHFRQGR OH UDFFRPDQGD]LRQL LQ PDWHULD GL DFFHVVLELOLWj H usabilità ICT, su tecnologia mobile-wireless. La Fabbrica dedicata a questo scopo potrebbe quindi sviluppare delle prassi ottimali e delle competenze specifiche in questo ambito, con ricadute significative in termini sociali ed economici GHOOœLQQRYD]LRQH FRVu Lmplementata. Inoltre, si faciliterebbe il legame tra Poli e Associazioni imprenditoriali proprio attraverso la concreta realizzazione della Fabbrica. 1HOOœDPELWR GL ,&7 SHU LQWHUD]LRQH &RQWUROOR H 7UDVSDUHQ]D GHL 6HUYL]L 3XEEOLFL YHGL FDSLWROR RPRQLPR GHl presente booklet), le Fabbriche aggiungerebbero capacità realizzativa al modello gestionale delineato, identificato in un framework di supporto al raggiungimento degli obiettivi dei piani comunitari e nazionali. Una Fabbrica Digitale potrebbe essere destinata nello specifico a realizzare una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA-Cittadini-Imprese. Le innovative funzionalità 2.0 previste (crowdsourcing PA-Cittadini, Collaboration and Control PAImprese, Communication & Sharing PA-3$ UDSSUHVHQWHUHEEHUR XQ WDQJLELOH ULIHULPHQWR QHO FDPELDPHQWR GHOOœHFRVLVWHPD Paese, con ricadute immediate positive sul territorio nazionale e sul funzionamento del Sistema stesso, e con la SRVVLELOLWj GL HVSRUWDUH LQQRYD]LRQH H ³EHVW SUDFWLFHV´
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Progetto  DigIT@lia    1HO FDSLWROR ³,&7 H EHQHVVHUH VRFLDOH QHO IXWXUR´ DQFRUD VL VYLOXSSD LO FRQFHWWR GL XQD ³3LDWWDIRUPD GLQDPLFD GHO :HOIDUH´ disegnata per offrire servizi dinamici al cittadino durante tutto il suo percorso di vita, attraverso la conoscenza degli eventi YHULILFDWLVL VRWWROLQHDQGR FRPH OD FRVD VLD ³EHQ DO GL Oj GHL FRQILQL GL XQD VLQJROD DPPLQLVWUD]LRQH SHUFKp SRWUHEEH IDYRULUH XQ SURFHVVR DQFRU SL SURIRQGR GL ULGHILQL]LRQH GHO PRGR VWHVVR FRQ FXL OD 3$ FUHD YDORUH SHU LO VLVWHPD SDHVH´ Una Fabbrica Digitale potrebbe realizzare e sviluppare la struttura di base e una serie di servizi innovativi in ambito :HOIDUH ULVROYHQGR D PRQWH LO SUREOHPD GHOOœLQWHURSHUDELOLWj LQWHJUD]LRQH GHL VHUYL]L DWWUDYHUVR OœLQWHUD $PPLQLVWUD]LRQH Pubblica, fattore critico necessario per offrire al cittadino un punto di vista univoco ed omogeneo. Anche in questo caso, OœLQQRYD]LRQH VYLOXSSDWD SRWUHEEH HVVHUH XQœHFFHOOHQ]D HVSRUWDELOH DOPHQR D OLYHOOR GL 8QLRQH (XURSHD LQ OLQHD FRQ OH direttrici strategiche della stessa. FABBRICHE DIGITALI E GIOVANI TALENTI RISORSE UMANE : I GIOV ANI TALENTI Per realizzare innovazione occorrono idee, entusiasmo e talento, elementi indispensabili per sviluppare o integrare HOHPHQWL YHFFKL H QXRYL VHFRQGR QXRYL SDUDGLJPL /œLQQRYD]LRQH Uichiede sempre il contributo di creatività ed entusiasmo che può essere apportato da giovani talenti. Le Fabbriche Digitali si prefiggono di sviluppare ed introdurre innovazione nel mercato italiano, valorizzando giovani talenti freschi di studi universitari alle prime prese con il mondo del lavoro. La Fabbrica Digitale vuole investire sulle persone per inserirle nel mondo del lavoro, far crescere le loro competenze e diventare un canale di integrazione di risorse umane accelerando il loro inserimento in ambito Privato o Pubblico. In questo modo il bagaglio di conoscenza ed esperienza di queste risorse, potrebbe circolare con molta facilità e apportare un notevole arricchimento professionale. Tutto questo concorrerebbe alla creazione di una rete di conoscenze interpersonali e verticali di mercato molto profonda e facilmente espandibile. Le Fabbriche Digitali rappresenterebbero cosÏ una rilevante opportunità di sviluppo occupazionale e di competenze. Si può infatti ipotizzare l'ampio impiego di neolaureati e giovani in cerca di primo impiego, che potrebbero cosÏ non solo sviluppare competenze ICT, ma anche creare centri di eccellenza sui processi industriali e relativi alla gestione in ambito Pubblico. /D PDJJLRU SDUWH GHOOH ULVRUVH XPDQH LPSLHJDWH DOOœLQWHUQo della Fabbrica saranno infatti studenti laureandi o neolaureati, 55 con naturale ma assolutamente non esclusiva focalizzazione sulle facoltà tecnico-scientifiche . In questo modo, da un lato le Fabbriche Digitali potranno mantenere una struttura di costi inWHUQL RFXODWD HG DJLOH H GDOOœDOWUR UDSSUHVHQWDUH XQ naturale sbocco del percorso di studi. Le Fabbriche Digitali si identificheranno infatti come luoghi dove i giovani talenti potranno sviluppare sia competenze funzionali sia tecnologiche, a diretto contatto con il mondo industriale o della PA, affiancati da un gruppo ristretto di colleghi senior che li sapranno guidare in questa prima esperienza lavorativa. I giovani laureandi o neolaureati avranno cosÏ modo di confrontarsi con gli aspetti funzionali delle specifiche esigenze del distretto di riferimento e con i colleghi che lavorando su un altro target di mercato, possono trasferire ulteriori conoscenze verticali, utilizzando la capacità realizzativa metodologicamente strutturata della Fabbrica
                                                           55 /D )DEEULFD 'LJLWDOH QRQ SUHFOXGH OÂśDFFHVVR DG DOWUH )DFROWj FKH HVSULPDQR XQ FRQWULEXWR VSHFLILFR SHU LO FRQWHVWR $G HVHPSLo, lo sviluppo di modelli economici, la realizzazione di servizi SHU OD FROORFD]LRQH GL SURGRWWL VXL PHUFDWL LO VRVWHJQR DOOÂśLQQRYD]LRQH GHL processi della Pubblica Amministrazione, presuppongono il coinvolgimento di FacoltĂ quali Economia e Commercio, Giurisprudenza, o altro. Â
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Progetto  DigIT@lia    Inoltre, LO GLQDPLVPR OD VSLQWD YHUVR OÂśLQQRYD]LRQH H OÂśRELHWWLYR GL IDU PDWXUDUH L JLRYDQL WDOHQWL SUHYHGRQR necessariamente un elevato turn-RYHU GHO SHUVRQDOH SHU IDYRULUH OÂśDIIOXVVR GL JLRYDQL GHPRWLYDQGR VLVWHPDWLFDPHQWH LO FRQFHWWR GL ÂłSRVWR ILVVR´ QHOOD Vua accezione negativa. SarĂ anzi proprio il travaso di risorse dalla Fabbrica Digitale verso OÂśHFRVLVWHPD FLUFRVWDQWH DG DFFHOHUDUH HVSRQHQ]LDOPHQWH OD GLIIXVLRQH GHOOÂśLQQRYD]LRQH GLJLWDOH 6L SXz TXLQGL LSRWL]]DUH FKH L JLRYDQL SRWUDQQR ULPDQHUH DOOÂśLQWHrno della Fabbrica non piĂš di 3-5 anni. Si tratta di un tempo VXIILFLHQWH SHU VYLOXSSDUH OD SURIHVVLRQDOLWj QHFHVVDULD SHU HQWUDUH LQ XQÂś,PSUHVD R $PPLQLVWUD]LRQH GHOOÂśHFRVLVWHPD portandovi il proprio bagaglio di competenze ed esperienze, o per continuare OD SURSULD FDUULHUD LQ XQÂśDOWUD D]LHQGD GL tecnologia, magari tra i partner della Fabbrica Digitale. Ă&#x2C6; quindi indispensabile identificare anche dei meccanismi di attrazione che rendano queste nuove realtĂ particolarmente interessanti ed attraenti per i giovani talenti. FATTORI MOTIVAZIONALI La motivazione è infatti alla base del motore che muove il talento, autoalimentandosi dei risultati che produce.Quello che LQYHFH IUHQD LO SHQVLHUR OLEHUR O LPPDJLQD]LRQH OÂśHVSUHVVLRQH GHOOD FUHDWLYLWj H O LQJHJQR è la sabbia che si inserisce negli ingranaggi. In altre parole, la burocrazia, le regole fini a se stesse, gli apparati ed artifici auto consistenti. Il compito delle imprese diventa pertanto quello di rimuovere gli ostacoli, di farsi contagiare dalla freschezza del pensiero, dal vedere le cose con occhi diversi ed essere artefici della innovazione. Innovazione che difficilmente passa dai laboratori dove canuti professori in camice bianco investono decenni dietro agli alambicchi. C'è bisogno di soluzioni rapide per problemi rapidi. Idee semplici per problemi complessi ,O ULFRQRVFLPHQWR GHO WDOHQWR H GDOOÂśLPSHJQR VRQR IDWWRUL PRWLYD]LRQDOL FKLDYH 2YYHUR IDUH LQ PRGR FKH VLD FRQGLYLVR H attivo un meccanismo che riconosce e premia, finalizzato principalmente a dare un segnale ad indicare che la vita lavorativa e la carriera propria dipendono comunque sempre da quanto ci si impegna per la propria azienda, per gli altri HG LQVLHPH DJOL DOWUL ULIXJJHQGR OH QLFFKLH H OÂśDYDUL]LD FXOWXUDOH GHL SURSUL FRPRGL AffinchĂŠ si possa consolidare il valore acquisito dai giovani di talento, è essenziale che il tessuto in cui si sviluppa sia ricettivo e dia modo a chi ha talento di continuare a sviluppare, mettere alla prova e premiare le proprie capacitĂ . Questo può essere fatto, ad esempio, creando un sistema che stimoli l'imprenditorialitĂ e permetta a chi ha acquisito una prima esperienza in una Fabbrica Ditgitale esistente, di mettersi in gioco e crearne una propria. E ciò, mediante: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
una rete di contatti che fornisca supporto in termini di consulenza, conoscenze specifiche e che metta in contatto i talenti tra di loro OÂśDFFHVVR D IRQGL un mercato ricettivo delle idee innovative modelli di incentivazione
La collaborazione con Università , Centri di Ricerca e realtà produttive darebbe continuità al percorso di sviluppo dei giovani, e creerebbe un costante flusso di risorse formate tecnicamente e culturalmente, sia per il settore pubblico che per l'impiego privato. Sarebbe inoltre importante la collaborazione con le aziende ed i professionisti del settore ICT, per adottare ed applicare prassi e metodologie tali da garantire il miglior risultato possibile, e la consistenza nel tempo del prodotto-servizio realizzato. Assumiamo tuttavia che, se la rete di contatti è fondamentale, il "giovane talento" nell'era dei social media è in grado di crearseli pressochÊ autonomamente. I social media sono una grande fabbrica di contatti, in particolare per i cosiddetti
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Progetto  DigIT@lia    Nativi Digitali. Il mercato ricettivo delle idee innovative, non dipende nè dal giovane talento nè tantomeno dalla sua rete di contatti. La questione si basa sul sistema economico, dove lo scoglio grosso da superare è l'abbattimento di barriere all'ingresso. Il "giovane talento" non pensa piÚ in termini nazionali. Le idee che sviluppano sono tutte a potenziale respiro internazionale, in quanto direttamente associate con la necessità di sviluppare ulteriormente e rendere competitive in un mercato globale le eccellenze produttive nazionali. Inoltre, iniziative di innovazione e ancor piÚ di ricerca possono e debbono spesso svilupparsi in contesti internazionali. In questo modo, se non si riesce ad entrare nel sistema economico nazionale, ci si rivolge all'estero dove aumenta la probabilità quantomeno di essere ascoltati, se non addirittura 56 appoggiati . Idealmente, il giovane talento deve impiegarsi in ambienti che siano fucine di start-up per creare valore, con XQ DSSURFFLR GHO WXWWR DQWLWHWLFR D TXHOOR GHO ³SRVWR ILVVR´ Un sistema meritocratico regolamentato è sicuramente un fattorD DELOLWDQWH 3HU LQFHQWLYDUH LO JLRYDQH WDOHQWR D ³GDUH LO PHJOLR´ LQ XQD IDEEULFD GLJLWDOH SXRœ HVVHUH XWLOH LQ DJJLXQWD DO ULFRQRVFLPHQWR GL FUHGLWL GL FXL VRSUD DQFKH XQ VLVWHPD meritocratico che preveda determinati riconoscimenti economici proporzionali ai risultati. Infine, potrebbero essere definiti meccanismi di incentivazione per la successiva creazione di start-up sul territorio, per facilitare il ricambio e generare un positivo turn-over nelle Fabbriche. $QFRUD OœHVSHULHQ]D GHOOD )DEEULFD GRYUj HVVHUH WDOH GD IDYRULUH DQFKH FKL YRJOLD DYYLDUH XQœHVSHULHQ]D LPSUHQGLWRULDOH JUD]LH DOOœDVVRFLD]LRQH WUD LQQRYD]LRQH FDSDFLWj UHDOL]]DWLYD H FRPSHWHQ]D LQGXVWULDOH DPPLQLVWUDWLYD ,Q TXHVWR FDVR neo-imprenditori potrebbero sviluppare proprie offerte di prodotti/servizi personalizzando, integrando o evolvendo le funzionalità realizzate negli artefatti sviluppati dalla Fabbrica Digitale, le start-up avrebbero comunque tutto l'interesse a collaborare con la Fabbrica per quanto riguarda la manutenzione e lo sviluppo delle funzionalità core, in quanto questo permette di continuare a beneficiare del lavoro portato avanti dalla Fabbrica senza dover gestire complesse operazioni di allineamento tra il codice open source e le proprie personalizzazioni proprietarie. Si rafforzerebbe cosÏ ulteriormente il ruolo di aggregatore della Fabbrica.
FATTORI DI SUCCESSO D ELLE FABBRICHE DIGITALI PER I GIOVANI TALENTI &RQILJXUDQGRVL FRPH ³VROXWLRQ FHQWHU´ OD )DEEULFD 'LJLWDOH UDSSUHVHQWHUHEEH XQD RYYLD SRWHQ]LDOH DWWUDWWLva 57 occupazionale per studenti vicini alla laurea e neolaureati di facoltà ICT (es. ingegneria informatica) piuttosto che di facoltà economico/gestionali (es. ingegneria gestionale), motivati a sviluppare soluzioni ICT e relative competenze
                                                           56 La partecipazione a questi progetti favRULUHEEH LQIDWWL OœDOOLQHDPHQWR GHOOH )DEEULFKH 'LJLWDOL FRQ LO PRQGR GHOOD ULFHUFD LQWHUQD]LRQDOH WUDGXFHQGRVL ROWUHWXWWR LQ XQ ULWRUQR GœLPPDJLQH QRQ WUDVFXUDELOH SHU OœLQGXVWULD LWDOLDQD QHO FRQWHVWR (8 ,l circolo virtuoso favorirebbe indirettamente OœDIIOXVVR GL IRQGL HXURSHL DO VLVWHPD 3DHVH H OœDPSOLDPHQWR GHOOH IDEEULFKH GLJLWDOL VWHVVH LQ ,WDOLD 'œDOWUD SDUWH OœDSSOLFD]LRQH GL TXHVWL SURJHWWWL DQGUHEEH UHJRODPHQWDWD RSSRUWXQDPHQWH SURWHJJHQGR OD SURSULHWj LQWHOOHWWXDOe del software prodotto fabbrica digitale  57
 >Í&#x203A;Ä&#x201A;Ć?Ć?Ĺ˝Ä?Ĺ?Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A; &Ä&#x201A;Ä?Ä?Ć&#x152;Ĺ?Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺ?Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x201A;ĹŻĹ? Ä&#x17E; &Ä&#x201A;Ä?ŽůĆ&#x161;Ä&#x192; / d Ä&#x; Ĺ?žžÄ&#x17E;Ä&#x161;Ĺ?Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝Í&#x2DC; Í&#x203A;Ä&#x201A;ĹŻĆ&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A; Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x161;Ä&#x17E;Í&#x2022; Ć&#x2039;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ĺ˝ ŜŽŜ Ć&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ä?ĹŻĆľÄ&#x161;Ä&#x17E; ĹŻÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E; Ä&#x201A;Ć&#x161;Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ć&#x161;Ĺ?Ç&#x20AC;Ä&#x201A; Ć&#x2030;er  FacoltĂ Â che  esprimano  un  contributo  specifico   per  il  contesto,  anche  solo  a  livello  teorico.  Si  pensi  ad  esempio  a  indirizzi  relativi  a  žŽÄ&#x161;Ä&#x17E;ĹŻĹŻĹ? Ä&#x17E;Ä?ŽŜŽžĹ?Ä?Ĺ? Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ĆľĆ?Ĺ?ĹśÄ&#x17E;Ć?Ć? Ĺ?ŜŜŽÇ&#x20AC;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ?Ç&#x20AC;Ĺ?Í&#x2022; Ĺ˝ Ä&#x201A;ĹŻĹŻÍ&#x203A;Ä&#x17E;Ç&#x20AC;ŽůƾÇ&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ć?ŽůƾÇ&#x152;Ĺ?ŽŜĹ? Ĺ?Ĺ?ĆľĆ&#x152;Ĺ?Ä&#x161;Ĺ?Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E; ĹľĹ?Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x201A; Ć&#x152;Ĺ?Ä&#x161;ĆľĆ&#x152;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?ĹŻ Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć?Ĺ˝ Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ä?ĆľĆ&#x152;Ĺ˝Ä?Ć&#x152;Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?a  per  le  PMI  italiane Â
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Progetto  DigIT@lia    tecniche e funzionali, operando a diretto contatto con le realtĂ produttive o amministrative. Quelle sotto elencate SRWUHEEHUR HVVHUH OH SRWHQ]LDOL OHYH GÂśDWWUD]LRQH GHOOH IDEEULFKH GLJLWDOL SHU L JLRYDQL WDOHQWL Â&#x192;
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/D UHDOWj GHOOH IDEEULFKH GLJLWDOL RIIULUHEEH XQÂśRSSRUWXQLWj VLJQLILFDWLYD GL VSHFLDOL]]D]LRQH ´YHUWLFDOH´ SHU distretto/amministrazione (o relativi ecosistemi), permettendo ai giovani talenti di maturare le proprie competenze tecniche a diretto contatto con un ciclo produttivo o amministrativo, sviluppando una determinata soluzione WHFQRORJLFD GDOOÂśLQL]LR DOOD ILQH FRQ OD FXVWRPL]]D]LRQH QHFHVVDULD ,Q TXHVWR PRGR OH )DEEULFKH 'LJLWDOL YHUUHEEHUR D LQWHJUDUH OD IRUPD]LRQH XQLYHUVLWDULD GHL JLRYDQL WDOHQWL FRQ XQÂśLQWHUHVVDQWH HVSHULHQ]D VXO FDPSR facilmente spendibile nel corso della loro carriera professionale, eventualmente giĂ a partire dalle fasi conclusive del percorso di studi mediante tesi di laurea o stage formativi. Grazie alle loro caratteristiche di territorialitĂ , le fabbriche digitali faciliterebbero il contatto dei giovani talenti con il mondo delle PMI e della pubblica amministrazione, direttamente sul territorio, favorendo la conoscenza da parte GL TXHVWL JLRYDQL GHJOL DWWRUL SLXÂś FRPSHWLWLYL GHOOÂśHFRQRPLD ORFDOH LQ TXHVWR PRGR VDUHEEHUR PHJOLo valorizzati DQFKH L JLRYDQL WDOHQWL SURYHQLHQWL GDOOH DUHH WHUULWRULDOL DIIHWWH GD Âł'LJLWDO 'LYLGH´ FKH WLSLFDPHQWH VRIIURQR GHOOD mancanza di centri di ricerca e sviluppo, a causa dalla mancanza di risorse finanziarie e di un tessuto di aziende di dimensioni sufficienti per poter investire in R&D; consorziandosi in un distretto, le PMI e le amministrazioni locali anche delle regioni sfavorite sul piano tecnologico potrebbero infatti raggiungere la massa critica sufficiente SHU JLXVWLILFDUH OÂśLQYHVWLPHQto in un polo di ricerca per i giovani talenti locali AffinchĂŠ le fabbriche digitali siano effettivamente fruibili da parte di giovani studenti vicini alla laurea, oltre che di giovani neolaureati, è indispensabile prevedere una specifica organizzazione del lavoro, che sfrutti pienamente e positivamente la flessibilitĂ . Ad esempio, andrebbe considerata la pianificazione di attivitĂ su orari di lavoro flessibili e/o ridotti per quegli studenti che devono conciliare efficacemente lavoro e studio (pre-laurea). Ă&#x160; DXVSLFDELOH FKH WUDPLWH SUHDFFRUGL FRQ OÂśXQLYHUVLWj DJOL VWXGHQWL IRVVHUR ULFRQRVFLXWL FUHGLWL IRUPDWLYL XWLOL DO raggiungimento della laurea. Il riconoscimento di questi crediti sarebbe necessario, nel contesto della riforma universitaria attualmente in vigore, per aggiungere valore alle fabbriche digitali nel confronto con altre esperienze formative (quali. stage in grandi aziende), soprattutto nella fase iniziale di avviamento e lancio delle iniziative. (Âś LQILQH LQGLVSHQVDELOH VRVWHQHUH XQ VLJQLILFDWLYR LQFUHPHQWR GHOOÂś$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH JLj SDUWH GHOOH Âł$]LRQL )RQGDPHQWDOL´ GHOOD &RPPLVVLRQH (XURSHD SHU VRVWHQHUH OR VYLOXSSR GHJOL 6WDWL PHPEUL &RPH WUDWWDWR VXFFHVVLYDPHQWH QHO SUHVHQWH ERRNOHW $OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH FDS OÂś$OIDEHtizzazione Digitale è GHWHUPLQDQWH SHU VXSHUDUH OH EDUULHUH GHO ÂłGLJLWDO GLYLGH´ H VRVWHQHUH FRQVHJXHQWHPHQWH OH LQL]LDWLYH YROWH D garantire lo sviluppo competitivo delle imprese, in particolare le PMI, oggi penalizzate tra gli altri proprio da questi fattori.
FATTORI ABILITANTI DELLE FABBRICHE DIGITALI Per sua natura, la Fabbrica Digitale opera in un complesso ecosistema di attori, nel quale deve essere elemento abilitante nella realizzazione di servizi utili a sviluppare la competitivitĂ del Sistema PaesH IDFLOLWDQGR OÂśDJJUHJD]LRQH GHOOH GLYHUVH realtĂ (Amministrazione, Imprese, player ICT, Service Provider e Ricerca). FATTORI INTRINSECI Innanzitutto, la Fabbrica Digitale deve raggiungere una propria eccellenza produttiva, bilanciando efficienza e qualitĂ . Deve inoltre sviluppare una propria competenza funzionale-applicativa, non generalista ma specializzata funzionalmente nel proprio dominio di competenza. Ă&#x2C6; indispensabile a questo scopo la forte focalizzazione di ogni Fabbrica Digitale su un proprio unico dominio di competenza, nel quale sia chiaro il contributo nella creazione di specifico valore. &RPH LQGLFDWR LQ SUHFHGHQ]D OÂśDGR]LRQH GL PHWRGRORJLH H GL SUDVVL RWWLPDOL JDUDQWLUHEEH QHO WHPSR LO UDJJLXQJLPHQWR R meglio il superamento delle soglie miQLPH GL TXDOLWj ULFKLHVWH DO ÂłSURGRWWR´ Ă&#x160; LQGLVSHQVDELOH RSHUDUH LQ RWWLFD GL ÂłPLJOLRUDPHQWR FRQWLQXR´ IDWWRUH LQQDQ]LWXWWR FXOWXUDOH H LPPHGLDWDPHQWH GRSR RUJDQL]]DWLYR GL JUDQGH LPSRUWDQ]D QHO mondo industriale e specificamente ICT.
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Progetto  DigIT@lia    Un preciso programma di sviluppo deve mantenere strettamente focalizzata l'attivitĂ delle Fabbriche Digitali, affinchĂŠ siano una risorsa per il Sistema e non un "competitor" delle aziende del settore. Non si tratta di protezione di un mercato, ma di evitare che la preziosa e unica specializzazione della Fabbrica vada dispersa. Ă&#x2C6; anzi da ipotizzare l'utilizzo delle Fabbriche Digitali stesse per progetti di interesse pubblico da parte di privati, mediante opportuni contratti di servizio. La collocazione geografica delle Fabbriche Digitali è un fattore critico di successo. Un preciso programma organico nazionale deve bilanciare la concentrazione delle Fabbriche in pochi siti ad elevata efficienza, la vicinanza a Centri di Eccellenza (esistenti o programmati), e la presenza di infrastrutture abilitanti (anche qui, esistenti o da realizzare). FATTORI DI INNOVAZION E ,O UXROR GHOOH 8QLYHUVLWj H GHO PRQGR GHOOD 5LFHUFD q IRUWHPHQWH LQWHUFRQQHVVR FRQ OD )DEEULFD 'LJLWDOH /ÂśLQQRYD]LRQH digitale trova infatti immediata concretizzazione proprio nella competenza realizzativa della Fabbrica interessata (si pensi alla realizzazione di servizi ad alto tasso di innovazione per un determinato Distretto), in termini sia di capacitĂ di sviluppo sia di corretta collocazione del nuovo elemento allÂśLQWHUQR GHOOÂśHFRVLVWHPD SURGXWWLYR GHULYDQWH GDOOD FRQRVFHQ]D funzionale e architetturale propria della Fabbrica stessa. Va in questo senso anche considerato il collegamento scuolaLPSUHVD SUHYLVWR GDOOÂśXOWLPD ULIRUPD *HOPLQL SHU L &RPLWDWL 7HFQLFL 6FLHntifici, di cui dovranno dotarsi gli istituti tecnici 58 italiani . /D )DEEULFD DELOLWD SHUWDQWR XQ WLSR GL LQQRYD]LRQH GLJLWDOH LQ FXL OH FDSDFLWj ,&7 VRQR IRUWHPHQWH ILQDOL]]DWH DOOÂśHFFHOOHQ]a SURGXWWLYD RSHUDWLYD H QRQ VL ÂłULFKLXGRQR´ VXOOÂś,&7 6L WUDWWD GL XQÂśLQWHUVH]LRQH QRQ VROR GL JUDQGH YDORUH QHOOÂśLPPHGLDWR SHU le dirette ricadute, ma tale da indurre un cambio culturale nel medio-lungo periodo, rendendo visibile il valore creato dai VHUYL]L LQQRYDWLYL DELOLWDWL GDOOÂś,&7 Ă&#x160; XQ YDORUH DQFKH SHU L JLRYDni talenti che entrino nella Fabbrica, in quanto formativo su entrambi i fronti (ICT e Amministrazione/Industria), eventualmente propedeutico alla successiva nascita di start-up giĂ inserite nel tessuto produttivo o amministrativo. Sistemi premianti il talento e il merito assumono grande importanza per mantenere le Fabbriche a livelli operativi e realizzativi adeguati alla missione. FATTORI FINANZIARI La sostenibilitĂ finanziaria delle Fabbriche Digitali è ovviamente una condizione indispensabile. Il modello di costo deve essere particolarmente efficiente, per evitare un controproducente appesantimento del modello operativo, e di FRQVHJXHQ]D XQR VFDUVR LQWHUHVVH GHL FOLHQWL ILQDOL ULVSHWWR DO SURGRWWR VHUYL]LR /ÂśXWLOL]]R VX DPSLD VFDOD GL JLRYDQL q sicuramente un fattore abilitante in tal senso. La Fabbrica Digitale dovrĂ essere sostenuta inizialmente da finanziamenti con capitali misti pubblici e privati. Il ruolo nello sviluppo di servizi innovativi può essere inoltre strumentale ad attirare finanziamenti pubblici e privati finalizzati a tale scopo. Inoltre, sinergie con Parchi e Distretti Tecnologici consentono di ottimizzare e focalizzare gli investimenti in Ricerca e 6YLOXSSR FRQ XQÂśXOWHULRUH HIIHWWR EHQHILFR VXO 6LVWHPD ,Q SDUWLFRODUH LO VLVWHPD GHOle Fabbriche Digitali, potrebbe costituire un interessante motore per favorire lo sviluppo delle aree del Paese con situazioni piĂš critiche dal punto di vista GHOOÂśRFFXSD]LRQH H GHOOÂśHGXFD]LRQH GLJLWDOH LQ SDUWLFRODUH DO 6XG FATTORI SISTEMICI
                                                           58 cfr ad esempio Accordo Prospera-Unione Industriali di Torino Â
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Progetto  DigIT@lia    Le FabbrichH 'LJLWDOL QHFHVVLWDQR GL XQR VSHFLILFR TXDGUR GL ULIHULPHQWR QD]LRQDOH 7UDWWDQGRVL GL ÂłOXRJKL GL DJJUHJD]LRQH´ di diversi attori, pubblici e privati, nei quali concretizzare innovazione, è infatti indispensabile concentrare e non disperdere le risorse, attrarre capitali e talenti, e infine produrre il valore atteso. 1HOOÂśDPELWR GHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH q JLj VWDWD HYLGHQ]LDWD OD QHFHVVLWj GL XQ FRRUGLQDPHQWR QD]LRQDOH ÂłXIILFLR GHO &72´ SHU HYLWDUH OD SUROLIHUD]LRQH GL LQL]LDWLYH VLPLODUL H DQ]L rafforzare le iniziative di trasformazione della macchina amministrativa, in linea con la missione delle Fabbriche Digitali. 1HOOÂśDPELWR LQGXVWULDOH VLFXUDPHQWH OH FRPSRQHQWL DVVRFLDWLYH H WHUULWRULDOL ULYHVWRQR XQD JUDQGH LPSRUWDQ]D QHO GHILQLUH H assegnare le prioritĂ ai rispettivi fabbisogni. /R VYLOXSSR GL FXOWXUD H FRPSHWHQ]H VSHFLILFKH q SRL XQ LQGLVSHQVDELOH IDFLOLWDWRUH HG DFFHOHUDWRUH GHOOÂśLQL]LDWLYD 3ROLWLFKH GL LQFHQWLYD]LRQH H GHILVFDOL]]D]LRQH GHYRQR VXSSRUWDUH OÂśLQL]LDWLYD VLD LQWURGXFHQdo capitali necessari DOOÂśDWWLYD]LRQH GHO VLVWHPD VLD UHQGHQGROR IXQ]LRQDOH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL YDORUH SHU LO 6LVWHPD 3DHVH ,QILQH OÂśRYYLR SUHVXSSRVWR LQ XQ PRGHOOR GL VHUYL]L EDVDWR VXO SDUDGLJPD GHO &ORXG FRPSXWLQJ SHU OÂśHURJD]LRQH GHL VHUYL]L è la capillare diffusione della banda larga. I limiti attuali sono stati piĂš volte evidenziati nelle sedi competenti. In questo caso è opportuno sottolineare che le Fabbriche Digitali permetterebbero di costruire quei contenuti (artefatti software da erogare LQ IRUPD GL VHUYL]LR SHU IXQ]LRQDOLWj ÂłYHUWLFDOL´ VSHFLILFL SHU OH QRVWUH UHDOWj 3URSULR OR VYLOXSSR GL IXQ]LRQDOLWj VXOOD base di fabbisogni specifici creerebbe automaticamente un bacino di utenti dei relativi servizi, generando lo spunto iniziale per utilizzare la banda larga e rendere gli investimenti iniziali remunerativi per gli attori interessati. Ă&#x2C6; però necessario favorire la diffusione iniziale della banda larga affinchĂŠ il bacino potenziale di utenti sia il piĂš ampio possibile. Con questo approccLR VXSHUDWR OR VSXQWR LQL]LDOH SHU DYYLDUH OD GLIIXVLRQH GL VHUYL]L FORXG DELOLWDWL GDOOD EDQGD ODUJD OÂśXOWHULRUH diffusione di servizi (provenienti dalle Fabbriche o di altro tipo) sarebbe una naturale evoluzione del sistema, e contribuirebbe a riavviciQDUH OÂś,WDOLD DOOH UHDOWj FRPSHWLWLYH SL DYDQ]DWH CONCLUSIONI ,Q VLQWHVL LQ XQR VFHQDULR LQ FXL OÂś,WDOLD KD SHUVR WHUUHQR VX PROWHSOLFL IURQWL FRPSHWLWLYLWj GHO 6LVWHPD 3DHVH VYLOXSSR di nuove tecnologie ICT, digitalizzazione), le Fabbriche Digitali rDSSUHVHQWDQR OÂśRSSRUWXQLWj GL VYLOXSSDUH QXRYH UHDOWj utilizzando in modo ottimale le competenze diffuse nel territorio, per: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
)DYRULUH OD GLJLWDOL]]D]LRQH OÂśHIILFLHQWDPHQWR H OÂśDXPHQWR GL FRPSHWLWLYLWj GHOOH LPSUHVH LQ SDUWLFRODUH SLFFROH H medie) e della Pubblica Amministrazione Italiana Offrire opportunitĂ per i giovani talenti di sviluppare competenze funzionali e di servizio a diretto contatto con il mondo industriale o della PA Favorire lo sviluppo di competenze ICT, divenendo un punto di riferimento ORFDOH SHU OÂśHURJD]LRQH GL servizi specializzati e di elevato valore per nicchie di mercato aggregazioni )DYRULUH OÂśDJJUHJD]LRQH GL Uicerca, Imprese e ICT SHU OD FRQFUHWD H UDSLGD WUDVSRVL]LRQH GHOOÂśLQQRYD]LRQH LQ prodotto/servizio
/ÂśDYYLR H OD VRVWHQLELlitĂ di un simile progetto richiede il verificarsi di diversi elementi, di tipo sistemico, normativo e finanziario, con accesso a capitali privati, pubblici e agevolazioni fiscali che permettano il fiorire delle Fabbriche in tutto il Paese.
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Progetto  DigIT@lia    Le Fabbriche Digitali rappresentano una risposta per ridare una prospettiva di crescita al nostro Paese, attraverso OœLQQRYD]LRQH GLJLWDOH H FROPDUH LO ULWDUGR WHFQRORJLFR IDFHQGR OHYD VXOOD ULFFKH]]D GL WDOHQWR H FUHDWLYLWj GL FXL Oœ,WDOLa è ricca.
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Progetto DigIT@lia
ICT E DI S AB ,/ ,7 $¶
La tecnologia Informatica e delle Comunicazioni (ICT) per le persone con disabilità
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Progetto DigIT@lia PREFAZIONE Executive Summary ,QWURGX]LRQH DO WHPD ³,&7 'LVDELOLWj´ Cap. 1) - I Disabili in Italia e le Tecnologie Assistive A) ± I Disabili in Italia e Cenni alle Normative relative A. 1 - Premessa A. 2 - Alcuni dati sulla disabilità in Italia A.2.1 - ,O /DYRUR O¶LQFOXVLRQH GHOOH SHUVRQH GLVDELOL QRQ VROR FRPH ULFRQRVFLPHQWR GL XQ GLULWWR PD XQD RSSRUWXQLWj SHU far fronte alla sostenibilità A.3 - /¶,&7 DO VHUYL]LR GHOOD GLVDELOLWj H YHWWRUH SHU O¶LQFOXVLRQH B) - Tecnologie assistive per le persone con disabilità B.1 - Premessa B.2 - Situazione attuale B.3 ± Scenari B.4 - Proposte per il cambiamento B.5 - Riferimenti ad alcune buone prassi Cap. 2) - La ICT per le persone con disabilità in diversi momenti della
vita
C) ± /¶,&7 H L GLVDELOL QHOOD IRUPD]LRQH VXSHULRUH H 8QLYHUVLWDULD PRWRUL SHU RJQL SDUWHFLSD]LRQH TXDOLILFDWD C1 ± Premessa C2. Situazione attuale C3 ± Una iniziativa ripetibile C.4 - Ipotesi di scenari ed esempi D ) ± ICT per le persone con disabilità nel Lavoro. D.1 - Premessa D.2. Professioni ICT e disabili al lavoro D.2.1. Scenario attuale
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Progetto DigIT@lia D.2.2. Scenario a tendere D.3. Best practices D.4. Proposte per il cambiamento Cap. 3) ± Accessibilità/Usabilità siti web e applicazioni informatiche
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3.1 - Premessa 3.2 - Scenario nel Paese
3.3 - Proposta per la Istituzioni
3.3.1 - Esempio di iniziativa per le Regioni 3.4 ± Proposta per le Associazioni Imprenditoriali 3.4.1 - Esempio di iniziativa: ABI (Associazione Bancaria Italiana) 3.5 - Uno sguardo al futuro: verso il Design for All Conclusioni: Proposte ed azioni per il cambiamento Allegati Allegato 1 - Esempio di Iniziativa: ABI - Ass. Bancaria Italiana Allegato 2 - ,O ³'HVLJQ IRU $OO´ H OD +&, +XPDQ &RPSXWHU ,QWHUDFWLRQ - solo
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utenti, o anche attori?.
Progetto  DigIT@lia    Prefazione
,O PDQLIHVWR GHO 3URJHWWR 'LJ,7#OLD ULFKLDPD SL YROWH LO YDORUH GHOOD ,&7 SHU OÂś,QQRYD]LRQH SHU OD 3DUWHFLSD]LRQH allargata di tutti i cittadini alla vita sociale, per il ruolo che gioca per una efficace gestione del Welfare.
In questo contesto ha importanza primaria il contributo che ICT fornisce per accompagnare ad un ruolo attivo nella societĂ di oggi, dai momenti di lavoro e produzione, a quelli di partecipazione sociale, delle persone con esigenze speciali, in particolare persone con disabilitĂ ed anziani.
'L TXHVWR VL RFFXSD LO SUHVHQWH ODYRUR FKH ULDVVXPH LO GLEDWWLWR VYROWR QHOOD ³6WDQ]D 9,, ¹ ,&7 'LVDELOLWj´ Gel Progetto DigIT@lia, che qui si presenta. Numerose sono le proposte concrete di intervento, spesso volutamente non dettagliate, in quanto il loro sviluppo non può prescindere dal contesto ed in particolare dalle priorità dei Partner via via interessabili.
Numerose sono le collaborazioni raccolte, a cui va il nostro ringraziamento, difficilmente esprimibili con singoli nomi tutti comunque registrati e disponibili ad intervenire per attivare Progetti nei diversi settori di interesse.
In parallelo a quanto qui raccolto, il Gruppo di lavoro ha anche avviato una indagine di interesse fra diverse aziende, tuttora in corso, di cui si potrĂ dare esito solo fra qualche mese.
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Progetto  DigIT@lia    Executive Summary
/œ ,&7 qœ GL DXVLOLR H LQWHUYLHQH LQ GLYHUVL FDPSL D VXSSRUWo di esigenze delle persone con disabilità . Fra questi, naturalmente, tutti quelli che integrano o migliorano molte attività in atto: sanitarie, assistenziali, ecc., FRPH SHU HVHPSLR ULDELOLWD]LRQH JHVWLRQH GHOOœDVVLVWHQ]D Anche se rilevante da molti punti di vista, questo campo non viene qua esaminato, e lasciato agli specialisti dei singoli campi che se ne avvarranno secondo conoscenza e competenza. /œDWWHQ]LRQH q SLXWWRVWR ULYROWD DL WHPL GL LQWHJUD]LRQH H SDUWHFLSD]LRQH DL GLYHUVL DPELHQWL ed alle modalità di relazione, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo cosÏ il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese. /œLPSDWWR VRFLDOH PD DQFKH HFRQRPLFR GL WDOL LQWHUYHQWL q PROWR DPSLR SHU OœHQWLWj QXPHrica degli interessati, disabili, PD SL LQ JHQHUDOH SHUVRQH FRQ ³HVLJHQ]H VSHFLDOL´ TXDOL DQ]LDQL LPPLJUDWL HFF FKH JLXQJH D FLIUH UDJJXDUGHYROL 'D TXL OD LPSRUWDQ]D DQFKH HFRQRPLFD GL LQWHUYHQWL QHL GLYHUVL VHWWRUL FRQ HIILFDFLD SHU OœLQWHUR 3DHVH. In una ottica particolarmente rivolta agli aspetti tecnologici si indicano due campi di intervento: 1.
Ausili ICT e tecnologie assistive per i disabili in diversi contesti di vita
2.
AccessibilitĂ ed usabilitĂ dei siti web e delle applicazioni:informatiche di Istituzioni,Servizi, Aziende, ecc.
,O FDSLWROR ³, 'LVDELOL LQ ,WDOLD H OH 7HFQRORJLH DVVLVWLYH´ SUHVHQWD DQ]LWXWWR OD VLWXD]LRQH QXPHULFD GHL GLVDELOL LQ ,WDOLD: dati e problemi della loro distribuzione sia geografica che per contesto, scolastico e lavorativo, rilevandone carenze e problemi che ne limitano lo sviluppo, e che la tecnologia e la sua corretta applicazione possono migliorare. 6HJXH SRL XQD DWWHQWD ULIOHVVLRQH VXJOL ³DXVLOL´ H ³WHFQRORJLH DVVLVWLYH´ PD DQFKH VH QRQ VRSUDWWXWWR VXOOH Voluzioni organizzative che consentono alla persona con esigenze speciali di partecipare ai diversi contesti utilizzando e fornendo informazioni e servizi. attraverso modalità ICT condivise. Il panorama è assai ampio e numerose sono le possibili soluzioni eG DOWHUQDWLYH YHUVR L ³ELVRJQL´ SUHVHQWDWL GDOOH GLYHUVH SHUVRQH H ULFKLHVWH GDOOH GLYHUVH WLSRORJLH GL LQWHUYHQWR 1H q SUDWLFD HYLGHQ]D DG HV LQ ³+DQGLPDWLFD´ OD Mostra-Convegno organizzata ogni due anni da Fondazione ASPHI onlus, che ne presenta e soprattutto discute le innumerevoli soluzioni, iniziative, problematiche.
Il secondo capitolo esamina i comportamenti possibili per le persone con disabilitĂ in alcune situazioni, in particolare di formazione scolastica ed universitaria e nella vita lavorativa. La esplorazione di questi ambiti,suggerisce ipotesi di intervento attraverso ICT che richiedono approfondimenti e contestualizzazioni caso per caso in relazione a singoli contesti e specifici obbiettivi.
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Progetto  DigIT@lia    In particolare in UniversitĂ , sottolineata la importanza dei CUD -Centri Universitari per DisabilitĂ , e citate diverse possibili soluzioni ICT per la partecipazione allo studio, si avanzano alcune proposte, come ad es.:: Â&#x2021; Organizzazione di Laboratori per Studenti disabili per avviarli al percorso di studio prescelto, cosĂŹ come , per il futuro mondo del lavoro, incentrati su:: 1.
consulenza iniziale, orientamento, e, verso la fine, supporto a ricerca lavoro;
2.
formazione studente e suo tutor;
3.
Studio con il Tutor; e Studio in autonomia
Se ne idenWLILFDQR DOFXQL VWUXPHQWL DSSOLFD]LRQL FRQWHVWL HFF FRQ ULIHULPHQWL D FDVL HVHPSODUL H Âł%HVW 3UDFWLFHV´ GL utilizzo e diffusione. Ancora piĂš complessa è la identificazione di progetti concreti per il lavoro: richiede la individuazione di diverse compRQHQWL LQWHUHVVDWH H GLVSRQLELOL SHU OD FRUUHWWD GHILQL]LRQH GHOOH ÂłFDUDWWHULVWLFKH GHO FRQWHVWR´ GHOOH FRPSHWHQ]H ICT e di ricerca per la loro traduzione tecnica, della organizzazione per la verifica sperimentale, oltre naturalmente al suo finanziamento. Ci si concentra quindi su iniziative piĂš generali, organizzative di base, in azienda per una effettiva conoscenza della impiegabilitĂ delle persone con disabilitĂ in diverse mansioni, ma anche per una conoscenza delle condizioni negoziabili con gli Uffici del Lavoro, ad es. Â&#x2021;
SHU OÂśDFTXLVL]LRQH GHOOH WHFQRORJLH QHFHVVDULH H SHU OD SUHGLVSRVL]LRQH GHO SRVWR GL ODYRUR
Â&#x2021;
sulle modalitĂ di reclutamento, di Job Coaching e di sviluppo professionale;
Â&#x2021;
per le PMI, attraverso consulenza diretta o indiretta delle loro Associazioni di Categoria,
A queste iniziative di carattere generale si è poi voluto associare la ricerca di concrete disponibilità ad affrontare temi specifici: allo scopo, attraverso i soci di Prospera, si è avviata una Indagine su Aziende (in particolare ICT ma non solo), per esplorare disponibilità ed interesse ad un coinvolgimento su temi specifici, i cui risultati potranno essere disponibili solo fra qualche mese. Al di là dei risultati diretti che si otterranno, pensiamo rilevante la sensibilizzazione ed attenzione che ne consegue, in termini di consapevolezza della problematica proposta e della sua affrontabilità con ICT. ,O FDSLWROR ³$FFHVVLELOLWj 8VDELOLWj GHL VLWL ZHE H GHOOH DSSOLFD]LRQL LQIRUPDWLFKH´ HVSORUD OH PRGDOLWj ,&7 FRQ le quali la ³6RFLHWj GHOOœ,QIRUPD]LRQH´ VL SUHVHQWD SHU IRUQLUH H ULFKLHGHUH LQIRUPD]LRQL H VHUYL]L DOOH SHUVRQH-utenti.
Si riconosce che è necessario che tali modalità rispettino normative di coerenza con le tecnologie assistive proprie GHOOœXWHQWH FRQ esigenze speciali. Una coerenza definita da norme di accessibilità / usabilità periodicamente concordate a diversi livelli istituzionali, locali e mondiali: e riassunte in Italia con la Legge n.4/2004.
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Progetto  DigIT@lia    ,O ULVSHWWR H OÂśDSSOLFD]LRQH GL WDOL QRUPH q FRQGL]ione fondamentale, necessaria (anche se non sufficiente) per rendere possibile il dialogo, e la partecipazione di tutti alla societĂ di tutti. Si rileva peraltro una scarsa conoscenza di tali norme, anche fra le aziende informatiche: da qui la Â&#x2021; proposta di inserire tali norme per gli indirizzi di studio tecnico-informatici, sia Secondari che Universitari, che solo ora, ha trovato meritoria applicazione come testimoniano alcune iniziative, ad es. al Politecnico di Torino, Milano e altri.. La esplorazione qui condotta individua la necessitĂ di iniziative appropriate per la loro implementazione , soprattutto per ogni Sito WEB ed applicazione/ servizio della Pubblica Amministrazione (PA Centrale e Locale, SanitĂ , Scuola, Servizi, ecc.). Il tema è ovviamente alla attenzione nel Piano E-Gov 2012; anche se se ne rileva la scarsa efficacia operativa, limitato come è a iniziative piĂš di monitoraggio, e meno di intervento. 6L SURSRQJRQR TXLQGL LQL]LDWLYH FKH FRLQYROJHQGR DQFKH OÂśLQGXVWULD ,&7 ORFDOH UHDOL]]LQR OÂľDFFHVVLELOLWj XVDELOLWj almeno dei servizi pubblici (e sia di stimolo ai privati), secondo i mandati nazionali ed europei. Proposte rivolte: Â&#x2021;
alle Istituzioni, soprattutto di PA locale (regioni, Provincie,ecc.), secondo piani attuativi rivolti:
o
a specifici settori (comuni, Scuole, Servizi, SanitĂ , ecc.), o
o
ad integrazioni ed interventi per territorio
Â&#x2021;
ai settori economici ed alle loro Associazioni rappresentative, per aiutare le aziende associate.
Infine uno spazio è dedicato alla Ricerca, univerVLWDULD H QRQ GL DQDOLVL GHOOH GLYHUVH PRGDOLWj GL ³FROORTXLR SRVVLELOH´ fra i Sistemi e soprattutto fra Persone e Sistemi, approfondendo le opportunità offerte da HCI - Human Computer Interaction. ************** Coerentemente con lo spirito e gli obbiettLYL GHO PDQLIHVWR GL 'LJ,7#OLD OœDQDOLVL TXL FRQGRWWD H OH SURSRVWH UDFFROWH confermano come la ICT, aiutando a superare specifiche difficoltà , consenta di valorizzare il contributo di partecipazione che le persone con disabilità sono i grado di dare allo sviluppo del Paese, come effettiva risorsa e non come peso per la società . &RPH VRSUD FLWDWR D TXHVWR RELHWWLYR GL 6LVWHPD VL DVVRFLD OœD]LRQH GL SURSRVWD H ULFHUFD FKH VWLDPR FRQGXFHQGR DWWUDYHUVR Oœ,QGDJLQH LQ FRUVR FKH FL ULSURPHWWLDPR SRVVD HYLGHQ]iare disponibilità ad affrontare casi concreti nei diversi contesti. A favorire la quale sarebbe auspicabile una particolare attenzione, stimolo e concreta iniziativa anche da parte della Associazioni nazionali e locali del mondo produttivo. Introduzione DO WHPD ³,&7 'LVDELOLWj´
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,O GLFHPEUH GHO q VWDWD DGRWWDWD GDOOœ$VVHPEOHD *HQHUDOH GHOOH 1D]LRQL 8QLWH OD &RQYHQ]LRQH 218 VXL GLULWWL delle Persone con Disabilità " che il nostro Paese ha solennemente sottoscritto. Una delle aree di grande rilevanza QHOOD &RQYHQ]LRQH SHU LO QXPHUR GL ULIHULPHQWL H SHU O LPSRUWDQ]D GHL FRQWHVWL D FXL VL ULIHULVFH q Oœ,&7 ,QIRUPDWLRQ DQG Communication Technologies. /H DUHH FRSHUWH ULJXDUGDQR WUD OœDOWUR OœH-government, la formazione, i servizi per i cittadini, la mobilità personale, OœLQGHSHQGHQW OLYLQJ L PHGLD H ,QWHUQHW OD FXOWXUD H OœLQWUDWWHQLPHQWR &LRq SUDWLFDPHQWH WXWWL JOL DPELWL LQ FXL VL DUWLFRla la vita delle persone, oggi largamente pervasi dalla ICT. ICT infatti interviene non solo come strumento a supporto della operatività , come è sempre avvenuto per ogni innovazione in campo tecnico ed organizzativo, ma viene anche a modificarne i riferimenti attraverso uno spettro di interventi in cui si struttura la vita sociale.
La capacitĂ di partecipare a questa rinnovata modalitĂ , richiamata come e-inclusion, richiede ovviamente opportune competenze e strumenti, che si specializzano in presenza di esigenze speciali (come ad es. ausili e tecnologie assistive per le persone con disabilitĂ ). E, naturalmente anche una modalitĂ condivisa per la progettazione ed RUJDQL]]D]LRQH GHL GLYHUVL VLVWHPL FKH SUHVLGLDQR LO FROORTXLR FRQ OÂśXWHQWH
Quale la situazione ? Dal fronte dei sistemi, oggi solo una percentuale molto bassa dei siti pubblici è conforme ai requisiti minimi di accessibilità . Le persone anziane o con bassa scolarizzazione utilizzano internet in percentuale nettamente ridotta rispetto al resto della popolazione.
&RPH H GRYH LQWHUYHQLUH " 8QR IUD L GLYHUVL DVSHWWL ULOHYDQWL q OÂśDFFHVVLELOLWj XVDELOLWj dei siti web della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale, ma anche della Scuola, della SanitĂ , ecc. PiĂš in generale, nella vita quotidiana diventa sempre piĂš importante la effettiva fruibilitĂ di internet, per disabili ed anziani che costituiscono oltre il 30% della popolazione 5HJLVWULDPR XQ GLJLWDO GLYLGH DQFRUD PROWR HOHYDWR FKH ULVFKLD GL DXPHQWDUH FRQ OÂśLQWURGX]LRQH GL SRVVLELOLWj GL DFFHVVR attraverso apparecchiature mobile.
Se ne esplorano qui sommariamente gli aspetti tecnici ed organizzativi, che coinvolgono le persone con esigenze speciali, in particolare disabili: tuttavia è importante ricordare che quanto qui discusso, riguarda certo le persone con disabilità , ma è di grande interesse ed utilità per tutti: affrontare ed intervenire su esigenze speciali, di chiara manifestazione e quindi non eludibili, comporta di fatto un grande aiuto per tutti, sempre, e non solo in particolari momenti di vita, o per conseguenza del suo scorrere naturale.
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Progetto  DigIT@lia    ,O SUHVHQWH ODYRUR DSSURIRQGLVFH LO WHPD GHOOD ³e-LQFOXVLRQ´ SHU OH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj SDUWHQGR GD XQ TXDGUR GHOOD situazione dei disabili in Italia, delle tecnologie assistive, e della loro disponibilità . Segue poi un primo approfondimento, anche propositivo, di best practices in due contesti particolari (Università e lavoro). 6HJXH LQILQH OœHVSORUD]LRQH GHOOD DFFHVVLELOLWj XVDELOLWj GHL VLWL H GHOOH DSSOLFD]LRQL FRQGL]LRQH EDVH QHFHVVDULD D FKH le persone con esigenze speciali, e fra esse i disabili possano realmente accedere e partecipare attivamente come tutti. Si distinguono due campi di intervento: quello dei Servizi ed Applicazioni delle Istituzioni Pubbliche (per le quali HVLVWH DQFKH OœREEOLJR GL /HJJH H TXHOOR GHOOH D]LHQGH SULYDWH VSHFLH VH ULYROWH GLUHWWDPHQWH DG XWHQWL sottolineandone il valore anche economico. Per concludere con una proposta/provocazione che mira a stimolare la collaborazione Ricerca ¹ Industria per essere attori nella innovazione.
Ad integrazione operativa di quanto qui presentato il Gruppo di Lavoro ICT & DisabilitĂ ha in corso anche una indagine su Aziende (in particolare ICT ma non solo), per esplorare la loro disponibilitĂ ed interesse ad un pratico coinvolgimento per iniziative su temi specifici, in collaborazione con altri (strutture di ricerca e di intervento diretto); i risultati di tale indagine potranno essere disponibili solo fra qualche mese.
Cap. 1) - I Disabili in Italia e le Tecnologie Assistive A) ¹ I Disabili in Italia e Cenni alle Normative relative A. 1 - Premessa Riuscire a dare una dimensione conoscitiva alla condizione di disabilità e disporre quindi di informazioni e dati statistici attendibili sui quali poter ragionare per strutturare delle politiche programmatiche di intervento è qualcosa di estremamente complesso e legata alla coQWLQXD HYROX]LRQH GHO VLJQLILFDWR VWHVVR FKH LO WHUPLQH ³GLVDELOLWj´ KD DVVXQWR negli anni.
Culturalmente e semanticamente nel linguaggio comune il termine disabilitĂ , nonostante i grandi progressi culturali fatti negli ultimi anni, si presta ancora a molteplici interpretazioni: dal mero riconoscimento di una menomazione fisica o psichica fino ad intendere il piĂš corretto processo di integrazione ed inclusione sociale della persona con disabilitĂ .
Questa concezione dinamica e allo stesso tempo interpretativa della disabilitĂ ha fatto sĂŹ che anche nei progetti di ricerca realizzati in questo settore ci fosse confusione su quale tipologia di dati raccogliere. La maggior parte delle rilevazioni statistiche e degli studi disponibili infatti, siano essi internazionali che nazionali, sono spesso realizzati sulla base di una iniziale interpretazione del concetto di disabilitĂ che poi determina di conseguenza la dimensione su base campionaria della popolazione oggetto di studio e la strutturazione dei rispettivi strumenti di indagine.
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Progetto  DigIT@lia    1RQ UDUDPHQWH SDUODQGR GL GLVDELOLWj VL ID ULIHULPHQWR DO PRQLWRUDJJLR GL LQGLFDWRUL DOOœDSSOLFD]LRQH GL GHWWDPL legislativi; mentre assai poche sono le indicazioni circa attività di ricerca, sia epidemiologica che organizzativa.
Fatte queste premesse, il presente capitolo vuol mettere a fattor comune alcune evidenze emerse in recenti studi (Il quadro della disabilitĂ in ITALIA - Fonte ISTAT, Sickness Disability and Work -Fonte OCSE- Rapporto ISFOL 2009, Fonte ISTUD) al fine di offrire una base di discussione per i capitoli successivi.
A. 2 - Alcuni dati sulla disabilitĂ in Italia
Secondo i dati del rapporto ISTAT, le persone con disabilitĂ presenti in Italia nel 2004 sono 2.600.000, pari al 4,9% della popolazione (66% circa delle persone disabili sono donne, pari al 6,2% della popolazione), di cui piĂš del 40% ha XQÂśHWj PDJJLRUH GL DQQL 5LVSHWWR DOOH WLSRORJLH GL GLVDELOLWj FLUFD PLOD SHUVRQH GL H SL DQQL SUHVHQWDQR GHOOH difficoltĂ nel movimento, ossia dichiarano limitazioni motorie. Le persone di 6 e piĂš anni che hanno delle difficoltĂ nelle funzioni della vita quotidiana, ossia hanno difficoltĂ a espletare le principali attivitĂ di cura personali, sono circa 376 mila. Le persone che dichiarano delle difficoltĂ nelOD VIHUD GHOOH FRPXQLFD]LRQL TXDOL OÂśLQFDSDFLWj GL YHGHUH VHQWLUH R parlare, sono circa 217 mila. Da questo si evince che la metĂ delle persone con disabilitĂ , corrispondente al 2,4% della popolazione maggiore di 6 anni, presenta una sola tipologia di difficoltĂ di quelle considerate. Bisogna considerare FKH OH SHUVRQH GLVDELOL FRQ XQÂśHWj LQIHULRUH DL DQQL VRQR FLUFD PLOD LQ SDUWLFRODUH PLOD KDQQR ILQR D DQQL
L'etĂ media dei disabili che vivono soli è di 76 anni per gli uomini e 80 anni per le donne. La presenza di persone anziane nella popolazione con disabilitĂ incide sulla distribuzione dei disabili nelle diverse tipologie familiari possibili. Le famiglie con una persona disabile sono spesso uni personali o caratterizzate da un numero limitato di componenti e per lo piĂš senza figli al seguito. La persona disabile vive piĂš frequentemente come membro aggregato di un altro QXFOHR FRQWUR OÂś GHL QRQ GLVDELOL /D SHUFHQWXDOH GL SHUVRQH GLVDELOL FKH IRUPD XQ QXFOHR IDPLOLDUH SURSULR è significativamente piĂš bassa rispetto ai non disabili (il 26% dei disabili fino a 44 anni è coniugato, contro il 47% dei non disabili). La disabilitĂ tra i giovani può determinare una loro permanenza nel nucleo familiare d'origine; si riscontra cosĂŹ che il 34% dei disabili di etĂ 25-44 anni vive con i genitori (rispetto al 19% dei non disabili), e che il 17% dei disabili della stessa etĂ vive con un solo genitore (rispetto al 6% dei non disabili). Questo implica verosimilmente una situazione di maggiore necessitĂ economica e, talvolta, di maggiore disagio: in effetti il 42% dei disabili ritiene scarse o insufficienti le proprie risorse economiche, rispetto al 27% dei non disabili. A.2.1 - ,O /DYRUR OÂśLQFOXVLRQH GHOOH SHUVRQH GLVDELOL QRQ VROR FRPH ULFRQRscimento di un diritto ma una opportunitĂ per far fronte alla sostenibilitĂ
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Progetto  DigIT@lia    ,O GHOOH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj q IXRUL GHO PHUFDWR GHO ODYRUR /H PRWLYD]LRQL YDULDQR D VHFRQGD GHOOœLQWHQVLWj GHOOD ULGX]LRQH GHOOœDXWRQRPLD 1HO FRPSOHVVR LO 2,4% è disoccupato, il 3,9% è in cerca, il 2,9% è disponibile mentre il 53,4% non mostrano interesse.
/H SHUVRQH FRQ XQD GLIILFROWj QHOOD YLVWD QHOOœXGLWR R QHOOD SDUROD KDQQR OD SHUFHQWXDOH GL RFFXSDWL SL DOWD 3 per cento) rispetto a tutte le altre tipologie di disabilità cosÏ come è piÚ alta la percentuale di persone in cerca di occupazione (4,3 per cento).
/ÂśLQFOXVLRQH ODYRUDWLYD GHOOH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj q SULPD GL WXWWR OD UHDOL]]D]LRQH GL XQ GLULWWR PD DO WHPSR VWHVVR q XQ fattore importante nella risposta nel breve e nel lungo periodo alle sfide economiche che interessano la maggior parte dei paesi OCSE. La partecipazione attiva delle persone con problemi di salute ma perfettamente idonee a partecipare alla vita produttiva del paese, infatti rappresenta una delle possibili soluzioni per affrontare il declino dell'offerta di lavoro associato all'invecchiamento della popolazione. Si prevede infatti che nei prossimi 50 anni, si registrerĂ in tutti i paesi un forte aumento delle quota di pensionati e un notevole calo della quota di popolazione attiva di fascia giovane.
$G HVHPSLR QHO SL GL XQ WHU]R GHOOD SRSROD]LRQH VL SUHYHGH FKH DYUj XQÂśHWj VXSHULRUH DL LQ ,WDOLD *LDSSRQH Corea e Spagna (OCSE, 2006). Questi sviluppi potrebbero portare a una brusco calo della forza lavoro e di conseguenza potrebbe risultare una crescente difficoltĂ a sostenere la qualitĂ della vita delle persone, in particolare per quanto riguarda il sistema di welfare. Lo scenario illustrato spinge ancor di piĂš ad investire nel potenziamento e QHOOÂśLQFOXVLRQH ODYRUDWLYD GHOOH SHUVRQH FKH KDQQR XQD FRQGL]LRQH GL GLVDELOLWj DWWUDYHUVR OÂś ,&7 Attualmente in media, una persona su sette in etĂ lavorativa (18-64 anni) presenta una disabilitĂ che ostacola la vita quotidiana. In Italia questa percentuale si assesta intorno al 9%. La stragrande maggioranza delle persone che presentano XQÂśLQYDOLGLWj QRQ ULWRUQD DO ODYRUR
Ad esempio, se si considera una disabilità provocata da lesione midollare ( ) su 218 cDVL DQDOL]]DWL Oœ KD XQ HWj FRPSUHVD WUD H DQQL GDWR LQ OLQHD FRQ OD OHWWHUDWXUD RVVLD q QHO YLYR GHOOD IDVH GL IRUPD]LRQH H ODYRUR (œ tuttavia ancora preoccupante registrare come la maggior parte di queste persone fuoriesce dal mondo formativo professionale. Come si può notare nella figura di seguito riportata, è stato fatto un confronto tra la condizione lavorativa prima e dopo aver subito la lesione. Tutte le categorie professionali subiscono una diminuzione percentuale mentre aumentano i pensionamenti e la disoccupazione.
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Progetto  DigIT@lia    1HOOœXOWLPD 5HOD]LRQH DO 3DUODPHQWR VXOOD DSSOLFD]LRQH GHOOD /HJJH FKH UHJROD JOL REEOLJKL SHU OH D]LHQGH GL assunzione di persone con disabilità ) gli iscritti alle liste di collocamento sono 768.390 a fronte di 230.000 occupati. &œq IRUWH GLVRPRJHQHLWj WUD OH UHJLRQL LWDOLDQH QHOO DSSOLFD]LRQH GHOOD /HJJH D VYDQWDJJLR GHOOH UHJLRQL GHO 6XG GRYH VL registra una disoccupazione delle persone con disabilità quasi doppia (il 17,1% vs. il 9,7%). Il match tra lavoratore e datore di lavoro avviene attraverso la chiamata diretta (circa 50). Il 49,1 delle assunzioni è per lavori a tempo indeterminato mentre sensibilmente piÚ bassa la percentuale dei lavoratori disabili che decide di avviare un attività in proprio rispetto ai non disabili: il 21,9% contro il 27,2%. I settori di impiego sono quello pubblico (29,1%), quello dell'industria (22,2%) e del commercio (20,4%).
A.2.2 - /ÂśLVWUX]LRQH DQFRUD OLYHOOL VHQVLELOPHQWH EDVVL GL WLWROL GL VWXGLR SHU OH SHUVRQH FRQ disabilitĂ abbandono
e
alti
tassi
di
(œ DOODUPDQWH QRWDUH DQFKH XQ FDOR FRQVLGHUHYROH GL VWXGHQWL GLVDELOL FKH FRQVHJXRQR LO WLWROR GL VWXGL D FRQIHUPD OD WHQGHQ]D DOOœDEEDQGRQR GHJOL VWXGL H GHL SL EDVVL OLYHOOL GL LVWUX]LRQH FRQVHJXLWL GDOOH SHUsone con disabilità rispetto ai non disabili. La quota di persone disabili con una istruzione secondaria superiore è circa la metà ULVSHWWR DOOH SHUVRQH VHQ]D GLVDELOLWj 6H VL YDQQR DG DQDOL]]DUH OH VLQJROH IDVFH GœHWj VL SXz QRWDUH FRPH OH SHUVRQH con disabilità tra i 20 e i 30 anni con un basso livello di istruzione sono piÚ del 50% rispetto alle persone senza disabilità , mentre vi è un divario minore nella fascia di età tra i 50-59 e i 60-64 anni.
/œ,WDOLD q WUD L SRFKL SDHVL QHL TXDOL OH SHUVRQH disabili sono inclusi nelle scuole con persone non disabili. Il processo di LQWHJUD]LRQH QHOOH VFXROH ³UHJRODUL´ SXz HVVHUH ULFRQGRWWR DOOD /HJJH Q GHO 4XHVWD QRUPDWLYD KD JHQHUDWR un trend positivo sul livello di integrazione dei ragazzi disabili che, attualmente, costituiscono una percentuale VXSHULRUH DO GHJOL VWXGHQWL GHOOH VFXROH HOHPHQWDUL H PHGLH H GL SRFR LQIHULRUL DOOœ GHOOH VFXROH VHFRQGDULH superiori. /D SURGX]LRQH OHJLVODWLYD QD]LRQDOH D IDYRUH GHOOœLQWHJUD]LRQH GHL GLVDELOL VL basa su tre interventi: Legge 517/77 "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonchÊ altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico"; Legge 104/92 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"; DPR 24/2/94. Questa produzione legislativa nel corso degli ultimi trent'anni ha fatto registrare un aumento del numero di studenti GLVDELOL QHOOH VFXROH LWDOLDQH DWWXDOPHQWH $ 6 SDUL D (œ DOWUHttanto importante il numero di VWXGHQWL FRQ GLVDELOLWj FKH ULSHWH OœDQQR FRPH WHVWLPRQLDWR GDOOD ORUR HWj PHGLD LQWRUQR DL DQQL QHOOD VFXROD elementare e di 13,5 anni per le medie. questo fa pensare che, nonostante quantitativamente il livello di inserimento VLD PROWR DOWR ELVRJQD DQFRUD LQFUHPHQWDUH OœHIILFDFLD H OR VYLOXSSR GHL SURJHWWL LQGLYLGXDOL GHJOL VWXGHQWL
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Progetto DigIT@lia /¶GHQWLNLW GHOOR VWXGHQWH FRQ GLVDELOLWj q LO VHJXHQWH
sono più i maschi che le femmine (circa 33%) sui banchi di scuola. Nella scuola primaria, il 40% ha un ritardo mentale, il 14,3% ha una disabilità motoria, circa il 5% ha problemi di vista e il 6% ha problemi di udito. Nella scuola secondaria, il 43% di ritardo mentale, l'11% di problemi motori, il 4,4% di vista e il 6% di udito. Ma come fanno i ragazzi disabili a recarsi a scuola? Circa il 75% non fa uso di trasporti scolastici, mentre la restante quota può avvalersene. Offrono un supporto sussidiario soprattutto i comuni, con quote che vanno dal 17,7% nella primaria al 20,9% nella secondaria.
A.3 - /¶,&7 DO VHUYL]LR GHOOD GLVDELOLWj H YHWWRUH SHU O¶LQFOXVLRQH
Le soluzioni di ICT costituiscono un potenziamento delle possibilità individuali degli studenti con disabilità, fattore su cui porre attenzione nel perseguimento di una PLJOLRUH TXDOLWj GHOOD YLWD GHL GLVDELOL /¶XWLOL]]R GL SHUVRQDO FRPSXWHU e in particolare del collegamento ad internet è meno diffuso tra la popolazione con disabilità rispetto alla media della popolazione. Ad usare un PC è il 42% della popolazione, ma solo il 12% della popolazione con disabilità e il 9 % per cento di TXHOOD FRQ JUDYL OLPLWD]LRQL GHOO¶DXWRQRPLD SHUVRQDOH &¶q XQD IRUWH FRUUHOD]LRQH FRQ OD IDVFLD G¶HWj GHOOD SHUVRQD FRQ disabilità. Solo fra i più giovani, 6-24 anni, per i quali non si registra differenza tra popolazione disabile e restante popolazione. Da sottolineare il caso delle giovani donne che presentano tassi di utilizzo decisamente superiori ai loro coetanei maschi e alle coetanee nel complesso della popolazione. Chi usa il PC ed internet lo fa prevalentemente con una frequenza quotidiana /settimanale.
8QD GHOOH VILGH FKH L &HQWUL SHU O¶,PSLHJR H LQ JHQHUDOH L VHUYL]L GL PHGLD]LRQH HG DFFRPSDJQDPHQWR DO ODYRUR GHOOH persone disabili è quella di individuare percorsi professionali sulla base delle attitudini, delle capacità e delle vocazioni attraverso soluzioni di ICT.
Il modello di sviluppo del lavoro in networking sta acquistando sempre più valore e offre maggiori opportunità di integrazione. Un chiaro HVHPSLR GL DSSOLFD]LRQH GHOO¶,&7 DOO¶LQWHUQR GL TXHVWH QXRYH VROX]LRQL RUJDQL]]DWLYH q rappresentato dal tele-lavoro, che tuttavia richiede ancora una maturazione culturale da parte delle aziende. I progressi della ricerca tecnologica a favore delle disabilità aumenteranno le possibilità di ingresso dei disabili nel mondo del lavoro favorendo e valorizzando il contributo delle persone disabili al progresso produttivo, realizzando il IDPRVR SDVVDJJLR GD ³REEOLJR´ OHJDWR DOOD GLVDELOLWj D ³ULVRUVD´.
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Progetto  DigIT@lia    (œLPSRUWDQWH ULOHYDUH L ODYRUL D ULOHYDQWH XWLOL]]R GL VWUXPHQWL ,&7 VWXGLDUH VROX]LRQL WHFQRORJLFKH VXOOD EDVH GHL ELVRJQL legati alla disabilità specifica e di conseguenza prevedere la personalizzazione degli strumenti utilizzati.
Occorre quindi passDUH GD XQD ORJLFD GL ³IRUQLWXUD´ DG XQD YHUD H SURSULD ³SUHVWD]LRQH´ FRVWLWXLWD GD XQD YDOXWD]LRQH GHL ELVRJQL H OœLQGLYLGXD]LRQH GHOOH FDUDWWHULVWLFKH GHL VHUYL]L H GHOOH WHFQRORJLH SL DSSURSULDWH SHU GDUH HIILFDFL ULVSRVWH $OOœLQWHUQR GL TXHVWL SDUDPHtri, sarà poi la stessa persona con disabilità , il cui parere non può essere ignorato, DOOœLQWHUQR GL XQ YHQWDJOLR GL SURGRWWL H VROX]LRQL WHFQRORJLFKH SURSRVWH D VFHJOLHUH TXHOOD SL FRQIDFHQWH DOOH VXH necessità .
B) - Tecnologie assistive per le persone con disabilitĂ
B.1 - Premessa
Vedere la persona disabile come cittadino con diritto di piena partecipazione alla vita sociale è un assunto della VWUDWHJLD HXURSHD GL LQFOXVLRQH RYH VL DIIHUPD FKH ³,QFOXVLYH ,&7 DQG DVVLVWLYH ,&7 DUH HVVHQWLDO IRU HTXalising opportunities for people with disabilities in all aspects of life, since these technologies can contribute to providing FRPSHQVDWLRQ IRU IXQFWLRQDO OLPLWDWLRQV DQG KHOS PLWLJDWH EDUULHUV LQ DOO W\SHV RI HQYLURQPHQW ´
Le tecnologie ICT, progettate per gestire e trasferire informazioni, rappresentano dei formidabili mezzi per modulare le opportunità sociali per le persone con disabilità , in ogni ambito vitale. Nei documenti comunitari le tecnologie assistive VRQR GHILQLWH FRPH ³TXDOXQTXH SURGRWto ICT - sistema, hardware, software o servizio - utilizzato per aumentare, FRQVHUYDUH R PLJOLRUDUH OH FDSDFLWj IXQ]LRQDOL GHOOH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj´ $VVLVWLYH 7HFKQRORJ\ $7 LQ TXHVWR VHQVR q XQ WHUPLQH ³RPEUHOOR´ FKH UDJJUXSSD XQD PROWHSOLFLWj GL VWrumenti tra cui appunto le tecnologie GHOOœLQIRUPD]LRQH FRPXQLFD]LRQH Alcuni esempi classici di AT-ICT, in particolare per i disabili visivi, sono i display e le stampanti Braille, gli screen reader, i software di ingrandimento e riconoscimento dei caratteri, i sistemi di riconoscimento vocale. Tali dispositivi VRQR LQVHULELOL LQ XQD VRUWD GL ³FDWHQD WHFQRORJLFD´ FKH SHU DVVRFLD]LRQL VFLHQWLILFKH FRPH $$$7( WRFFDQR GRPLQL VWUHWWDPHQWH FRQQHVVL OH FDUDWWHULVWLFKH GHOOœDPELHQWH OD PRELOLWj OD FRPXQLFD]LRQH OœLQWHOOLJHQ]D GLVWULEXLWD JOL DXVLOL individuali compensativi) ( ). /H SRWHQ]LDOLWj LQFOXVLYH GL TXHVWH WHFQRORJLH VSLQWH RJJL GDOOH WHFQRORJLH ³PRELOH´ VRQR VRWWROLQHDWH GDJOL HVSHUWL dagli stessi referenti delle associazioni di tutela, dai policy maker. Ciò è testimoniato dalle previsioni della normativa sul mercato del lavoro e sul collocamento mirato (Legge 68/1999), dalle aperture di documenti quadro come il Libro
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Progetto  DigIT@lia    Verde sul futuro del modello sociale, dalla pianificazione a livello regionale e GDOOœDFFHVR GLEDWWLWR VXL GLULWWL GL cittadinanza e sui livelli essenziali di assistenza.
B.2 - Situazione attuale
La Commissione Europea ha stimato che il 30-40% dei cittadini europei (ovviamente non solo disabili) sono attualmente tagliati fuori dal mondo ICT. La Commissione ha promosso diversi studi sul tema delle tecnologie assistive e ICT per colmare il gap conoscitivo dal punto di vista dei dati ( ) e abbattere le barriere che ne frenano la diffusione. Come visto in precedenza ed in particolare LQ TXHVWR FRQWHVWR FKLHGHQGRFL ³TXDQWL VRQR L GLVDELOL´ FL WURYLDPR GDYDQWL a una domanda mal posta: il problema è rilevare grandezze su una variabile multi-dimensionale che connota in modo diverso le persone disabili - i potenziali beneficiari degli ausili - a seconda del punto di vista e del criterio certificatorio XWLOL]]DWR ULFRQRVFLPHQWR GHOOœLQYDOLGLWj FLYLOH RSSXUH IDUH OD ULOHYD]LRQH GHOOD JUDYLWj H[ /HJJH FODVVLILFD]LRQH ,&'10 oppure fare la valutazione secondo il modello ICF ( ) ?). Crediamo sia piÚ utile riflettere su quante persone hanno bisogno di un determinato ausilio, di un dato sostegno, di un particolare percorso formativo/inclusivo, per rilevare IDFLOPHQWH FKH OR VSHWWUR VL DOODUJD D FRQVLGHUDUH PROWH DOWUH SHUVRQH ³QRUPDOL´ FKH Vi possono avvalere e si avvarranno delle AT e dei percorsi specifici che la disabilità ha duramente evidenziato.
Ad esempio, una modalità di valutazione è di stimare il fabbisogno di sostegno di base, riabilitativo/funzionale, lavorativo, educativo, ovvero di progetti per la vita indipendente riferiti a determinate fasce di popolazione. Dal punto GL YLVWD GHOOD IRUQLWXUD GL DXVLOL ,&7 LQYHFH YDOH OD SHQD LQVLVWHUH VXOOH GLPHQVLRQL GHOOœRIIHUWD GHL FDQDOL GLVWULEXWLYL, delle possibilità di ri-uso da parte di altri utenti, della ripartizione della spesa tra pubblico e famiglie.
Il mondo sanitario sottolinea che il problema centrale è la ri-abilitazione. Le soluzioni assistive sono una componente cruciale dei progetti individualizzati:e costituiscono un corredo di strumenti comprendente tecnologie di utilizzo generale e tecnologie assistive. Non basta possederli, però, solo possederli, ma è fondamentale saperne fare buon uso. Uno delle maggiori criticità del sistema pubblico si rileva infatti nelle modalità di prescrizione e utilizzo degli ausili, spesso scollegate da un progetto personalizzato che potrebbe garantire maggior appropriatezza ed efficacia sul piano delle opportunità per la persona assistita.
La mancanza di dati relativi alla diffusione e costi degli ausili ICT, al flusso dei benefici concessi in termini di servizi e VRVWHJQR HFRQRPLFR SHUVRQDOH PD DQFRU SL DOOH PRGDOLWj GœXVR H DJOL HIIHWWL VXOOD TXDOLWj GL YLWD GHJOL LQWHUHVVDWL ¹ anche se rimarcata da tempo - rimane un gap che è necessario colmare.
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Progetto  DigIT@lia   Â
B.3 Âą Scenari
(Âś SRVVLELOH LPPDJLQDUH GLIIHUHQWL SURVSHWWLYH GL ULFHUFD LQWHUHVVDQWL SHU LO OLYHOOR SURJUDPPDWRULR LPSHJQDWR QHOOD complicata fase di implementazione del nuovo assetto federalista, ma anche per gli specialisti e per i referenti delle associazioni di advocacy. A livello regionale, per esempio, si potrebbe lanciare un Progetto di Osservatorio - da promuovere in collaborazione con le ASL e con una partecipazione istituzionale di ISTAT, INAIL e INPS - FRQ OÂśLQWHQWR GL UDFFRJOLere, analizzare e diffondere statistiche, anche su base campionaria, in modo da descrivere le persone disabili mediante una variabile multi-dimensionale, ovvero considerando i bisogni della vita quotidiana.
Grazie a degli approfondimenti di ricerca e a un set minimo di indicatori, si potrebbe stimare la spesa SHUVRQDOH IDPLOLDUH SHU OÂśDFTXLVWR GL WHFQRORJLH DVVLVWLYH R DXVLOL PD DQFKH SHU GLVSRVLWLYL GHVLJQ IRU DOO OD VSHVD pubblica per la fornitura di alcune tipologie di ausili, i volumi di mercato per tipologia di ausilio. /ÂśRVVHUYDWRULR SRWUHEEH LQROWUH DQDOL]]DUH OH PRGDOLWj GÂśXVR GHOOH WHFQRORJLH DVVLVWLYH YDORUL]]DUH OH EXRQH SUDVVL D OLYHOOR ORFDOH QHO FDPSR GHOOD SURJHWWD]LRQH SHUVRQDOL]]DWD H GHOOÂśDFFRPSDJQDPHQWR GHL GLVDELOL QRQFKp PRQLWRUDUe OÂśHYROX]LRQH DSSOLFDWLYD GHO QXRYR 1RPHQFODWRUH WDULIIDULR
B.4 - Proposte per il cambiamento
*OL HVSHUWL VRWWROLQHDQR OœLPSRUWDQ]D GL XQ DSSURFFLR SHUVRQDOL]]DWR DOOH GLYHUVH SRVVLELOLWj GL LQWHUD]LRQH WUD SHUVRQD H ambiente, quindi di un case manager capace di accompagnare la persona disabile e la famiglia secondo un progetto LQGLYLGXDOL]]DWR (œ QHFHVVDULR a) un servizio di assistenza a 360° offerto da professionisti della rete pubblica dei servizi; b) la messa in rete delle risorse informative, a partire dalle Guide ai servizi territoriali ovvero alle tecnologie assistive disponibili, e delle possibilità di orientamento offerte, per esempio, dalle Ausilioteche createsi in molte regioni italiane. Si dovrebbe puntare a garantire alle persone disaELOL OœDFFHVVR H OD SURJUHVVLYD GLVSRQLELOLWj GHOOH WHFQRORJLH ,&7 H delle loro applicazioni, ponendo particolare attenzione ai servizi basati su tecnologia mobile i quali, per la loro crescente diffusione, promettono di migliorare la qualità della vita di persone disabili e la loro partecipazione attiva alla vita sociale.
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Progetto  DigIT@lia    Da parte delle Asl si sottolinea che il problema centrale è la riabilitazione. Gli ausili - letteralmente aiuti - sono un elemento molto importante che può condizionare in senso positivo OD YLWD GHOOH SHUVRQH GLVDELOL /œXWLOL]]R GHJOL DXVLOL dovrebbe infatti essere legato alla costruzione di un progetto di assistenza personalizzato, in cui sia prevista la dotazione di ausili di qualunque tipologia (ICT, ma anche carrozzelle, deambulatori, protesi informatizzate, ecc.). La IRUPD]LRQH GHJOL RSHUDWRUL H GHJOL XWHQWL q XQ IDWWRUH FUXFLDOH SHU OD GLIIXVLRQH H OœXWLOL]]R DGHJXDWR GHOOH QXRYH tecnologie. Alcune istituzioni offrono opportunità formative che andrebbero integrate in progetti riabilitativi personalizzati. Su questa direttrice operano già istituzioni come, ad esempio, il Centro Protesi Inail( ) di Vigorso di Budrio e il Polo Tecnologico della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano.
Per fare ciò, occorre aggiornare il contenuto dei Livelli Essenziali di Assistenza, a partire dal Settore sanitario che è già normato, in modo da includere la fase di diagnosi ¹ auspicabilmente secondo i valori espressi dal modello ICF - e DUPRQL]]DUH L VHUYL]L H OH SUHVWD]LRQL RIIHUWH ³OLEHUDQGR´ LPSRQHQWi risorse finanziarie tuttora non finalizzate (cfr. i WUDVIHULPHQWL HURJDWL LQ TXDOLWj GL LQGHQQLWj GL DFFRPSDJQDPHQWR H LQWHJUDQGR ILQDOPHQWH OœDPELWR VDQLWDULR FRQ TXHOOR sociale.
(œ UDFFRPDQGDELOH LQILQH WHQWDUH GHOOH VSHULPHQWD]LRQL FRQ OD QHFHVVDria collaborazione di enti come le Fondazioni e OH 2UJDQL]]D]LRQL GHO 7HU]R 6HWWRUH 8Q FDPSR GœD]LRQH LQWHUHVVDQWH q FRVWLWXLWR GDOOD PRELOLWj QHOOH FLWWj H VXO territorio. Gli spostamenti da casa per il posto di lavoro o verso la rete dei servizi specialistici rappresentano un nodo irrisolto. Per la persona disabile e la famiglia è generalmente impossibile sostenere in proprio una spesa per un servizio continuativo privato di trasporto. Esperienze locali ormai consolidate dimostrano che si possono studiare interventi innovativi, a regia pubblica. Va SRVWR OœDFFHQWR VXOOœXWLOL]]R GHOOH WHFQRORJLH SHU IDFLOLWDUH OœDFFHVVR DO VLVWHPD H OD IUXL]LRQH GD SDUWH GHL EHQHILFLDUL nonchÊ le funzioni di monitoraggio/valutazione puntando ad assicurare caratteri di sostenibilità del progetto e sua replicabilità in altri contesti.
B.5 - Riferimenti ad alcune buone prassi
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Piano d'Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilitĂ , Regione Lombardia
http://www.famiglia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Famiglia%2FDetail&cid=1 213415225005&pagename=DG_FAMWrapper
-
3URJHWWR ³'DO GRSR GL QRL DO GXUDQWH QRL´ GHO &RPXQH GL 0LODQR
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Progetto DigIT@lia http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/H o%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/Sostegno%20e%20Assistenza_Per%20disabili_Progetti%20a%20sostegno %20delle%20famiglie%20con%20disabili&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_CAT_Bisogni_34_ 07/fac6fa80446e01e1bc57bfd36d110d8a/PUBLISHED&categ=IT_CAT_Bisogni_34_07&type=content
-
Ausilioteca AIAS Bologna Onlus e Azienda USL di Bologna
http://www.ausilioteca.org/
-
Ausilioteca Associazione Nazionale Subvedenti Onlus
http://www.subvedenti.it/AusiliotecaANS.asp -
Portale SIVA e Casa domotica della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano
http://www.portale.siva.it http://www.youtube.com/watch?v=cv0xIYNFDSg
-
Progetto Muoversi della Provincia Autonoma di Trento
http://www.trentinosociale.it/index.php/servizi_ai_cittadini/guida_ai_servizi/per_destinatari/disabili/fruire_dei_trasporti/ muoversi
Cap. 2) - La ICT per le persone con disabilità in diversi momenti della vita
Gi ausili e le tecnologie assistive costituiscono gli strumenti tecnologici attraverso i quali le persone con disabilità possono partecipare ai diversi contesti in cui la organizzazione della società si struttura con modalità digitali. Ovviamente perché ciò sia possibile occorre una coerenza fra le strutture tecniche delle due parti: quella dei contesti, e quella di cui la persona (in questo caso disabile) dispone per detto dialogo.
Alla analisi della prima è dedicato il prossimo capitolo: qui si esaminano esempi di interventi in diversi contesti a cui la persona ( e quindi anche il disabile) deve via via fare riferimento.
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Progetto  DigIT@lia    A situazioni diverse corrispondono soluzioni tecnologiche diverse: ma soprattutto soluzioni organizzative diverse di cui le soluzioni tecnologiche costituiscono, per tutti, le modalità per accedervi e parteciparvi: per le persone con disabilità ciò avviene attraverso gli ausili e le tecnologie assistive adatte allo scopo. Eventualmente specifiche in singoli contesti per semplificare o velocizzare le operazioni, come peraltro avviene per tutti. (œ TXLQGL SRVVLELOH XQD JUDQGH YDULHWj GL LQWHUYHQWL FRPH SHUDOtro accennato nel cap. precedente) a cui si perviene, caso per caso, in singoli contesti applicativi, con esigenze specifiche: tutti degni di attenzione nei singoli contesti, raramente generalizzabili.
A questo scopo abbiamo voluto avviare una indagine parallela per rilevare interessi a possibili progetti di singoli settori, che si concluderĂ in alcuni mesi.
3HUWDQWR O¾DSSURFFLR TXL VHJXLWR QRQ SHUVHJXH OD LGHQWLILFD]LRQH GL SRVVLELOL LQWHUYHQWL WHFQRORJLFL PD GL DQDOLVL GHOOH strutture interessate, per assicurarsi che dispongano delle dovute conoscenze ed attenzioni alle persone con esigenze speciali ed agli ausili e tecnologie di cui normalmente dispongono. In pratica su un piano strettamente tecnico è il tema della accessibilità /usabilità affrontato nel prossimo capitolo,
Condizione fondamentale in tutto ciò, per tutti, e quindi anche per i disabili, è la possibilità di svolgere opportuna formazione, per la quale è: naturale prerequisito il livello di preparazione scolastica acquisita. Anche da qui OD LPSRUWDQ]D FKH DL GLVDELOL VLD DVVLFXUDWD ILQ GDOOœLQIDQ]LD DGHJXDWD FDSDFLWj LQ TXHVWD GLUH]LRQH combattendo il crescente abbandono scolastico che si va registrando. A questo scopo la ICT può fare molto, come si riscontra e discute a molti livelli nel mondo della Scuola: tema questo che non affrontiamo sia perchÊ vi è dedicato un Gruppo di Lavoro di questo Progetto, sia per la molteplicità di interventi specialistici in un settore di alta e delicata qualificazione.
Riserviamo invece la nostra attenzione a due momenti, in cui tecnologia e organizzazione concorrono verso una loro integrazione per la partecipazione delle persone con disabilitĂ : Â&#x2021; alla formazione superiore Âą UniversitĂ e scuole professionali Superiori Âą LQ TXDQWR ÂłPRWRUL´ SHU RJQL partecipazione qualificata; Â&#x2021;
al mondo del lavoro Âą FRPH VWUXPHQWR SHU OÂśDXWRQRPLD SHUVRQDOH H OÂśLQWHJUD]LRQH VRFLDOH
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Progetto DigIT@lia Si farà riferimento ai temi specifici di questi settori, suggerendo iniziative in diversi casi di esperienze maturate, la cui diffusione (almeno come impostazione ed obbiettivo, con gli adattamenti propri di ogni caso) riteniamo di largo interesse.
C) ± /¶,&7 H L GLVDELOL QHOOD IRUPD]LRQH VXSHULRUH H 8QLYHUVLWDULD motori per ogni partecipazione qualificata
C1 ± Premessa
Il trend GHOOH SUHVHQ]H GHL GLVDELOL DOO¶8QLYHUVLWj LQ ,WDOLD q LQ IRUWH FUHVFLWD LO QXPHUR GLFKLDUDWR GDOOH 8QLYHUVLWj LWDOLDQH al MIUR per l'anno accademico 2009/2010 è circa di 14.000 studenti con invalidità superiore al 66%. Oltre alla crescita numerica degli iscritti, negli anni c'è una differenziazione per tipologie di disabilità e situazioni di difficoltà, si rivolgono ai servizi, studenti con difficoltà motorie, sensoriali (non vedenti, ipovedenti, sordi, ipoacusici), dislessici. Alcuni servizi disabili hanno scelto di occuparsi anche di situazioni di disagio e fragilità che non sempre sono correlate a una certificazione di invalidità superiore al 66%, includendo quindi anche studenti con disagio psichico e problematiche di relazione. ... L'aumento delle iscrizioni è il risultato sicuramente di diversi fattori: la diffusione della scolarizzazione in generale, gli effetti positivi della scelta politica e culturale italiana verso l'integrazione, la formazione della CNUDD, Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità.
La Legge 17/99, che ha modificato ed integrato la Legge 104/92, ha fornito finanziamenti e direttive specifiche agli Atenei italiani in merito alle attività da realizzare in favore degli studenti disabili. In particolare ha previsto che ciascun Ateneo nomini un Delegato per la Disabilità, stanziando un capitolo di finanziamento agli Atenei vincolato alla GLVDELOLWj &RQWHPSRUDQHDPHQWH KD LPSRVWR FKH FLDVFXQD 8QLYHUVLWj HURJKL VHUYL]L SHU O¶LQWHJUD]LRQH GHJOL VWXGHQWL disabili con specifico riferimento a: sussidi tecnici e didattici specifici;
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Progetto  DigIT@lia    supporto di appositi servizi di tutoring specializzato; trattamento individualizzato per il superamento degli esami e uso di specifici mezzi tecnici in relazione alla tipologia, o possibilità di prove equipollenti.
Il contesto universitario è cambiato a partire dalla istituzione dei Servizi disabili: è maggiormente consapevole delle difficoltà che lo studente disabile deve affrontare, ma anche delle competenze e potenzialità che porta con sè. Il tema delle tecnologie va di pari passo con lo sviluppo delle potenzialità dello studente: esse diventano strumenti necessari VLD SHU LO ULQIRU]R GHOOœDXWRQRPLD DQFKH SHUFKp SHUPHDQR OD QRVWUD VRFLHWj H VRQR VWUXPHQWL GL WXWWL
In questi DQQL OR VIRU]R IDWWR GL DYYLFLQDPHQWR DOOÂśXVR GHOOH ,&7 GHOOH ,VWLWX]LRQL GHL 'RFHQWL GHJOL RSHUDWRUL FRQ OÂśRELHWWLYR GL ULVSRQGHUH DG HVLJHQ]H VSHFLILFKH GL VWXGHQWL FRQ GLIILFROWj KD SRUWDWR DO PLJOLRUDPHQWR QHOOÂśDFFRJOLHQ]D H nel fare didattica per tutti. La strada intrapresa va verso lo sviluppo di strumenti/applicazioni/servizi, strategie e metodologie di comunicazione e formazione accessibili ed utilizzabili da tutti.
Agli inizi del 2001 i Delegati per la disabilità hanno deciso di riunirsi nella CNUDD, un organismo in grado di rappresentare la politica e le attività delle Università Italiane nei confronti degli studenti disabili e delle problematiche connesse alla disabilità . La finalità principale della CNUDD è di consentire lo scambio di informazioni ed esperienze tra le diverse Università e condividere alcune linee di indirizzo per le attività di tutti gli Atenei attivando tutti i servizi necessari a rendere operativa la normativa prevista dalla Legge 17/99 e cercando di rispondere nel modo piÚ adeguato alle esigenze degli studenti disabili nel loro percorso formativo universitario.
C2. Situazione attuale
La situazione attuale si presenta con un Servizio Disabili per ogni università : i Servizi condividono le linee di lavoro, ma si differenziano a seconda del numero degli studenti disabili presenti e della formazione degli operatori. La FRQGLYLVLRQH LQ UHWH WUD JOL $WHQHL ID VL FKH L 6HUYL]L HJOL $WHQHL SL ³SLFFROL´ SRVVDQR FRQWDUH VXOOH HVSHULHQ]H GHL Servizi che forniscono supporto ad un numero piÚ alto e diversificato di studenti disabili.
Le attivitĂ erogate per gli studenti prevedono anche il supporto con mezzi tecnici in relazione alla tipologia; in questo ambito i Servizi Disabili hanno attivato diverse sperimentazioni per favorire l'uso delle ICT nel contesto universitario, sia nella didattica, sia per uno studio autonomo da parte dello studente. Il MIUR prevede anche finanziamenti specifici per progetti innovativi sul tema della disabilitĂ , presentati da una o piĂš universitĂ (ad esempio come il Progetto
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Progetto  DigIT@lia    Autismo orientato a esplorare le possibilità di ingresso di persone con disturbi dello spettro autistico all'interno dell'università , che ha visto coinvolti Bologna, Catania e Federico II di Napoli) e il FIRB (Fondo per gli Investimenti per la ricerca di base) che ha finanziato il progetto ReteAccessibile per lo studio e la progettazione di una piattaforma informatica accessibile.
All'interno della CNUDD, esiste un gruppo di lavoro (Modena, Bologna, Verona, Napoli) che ha aperto un confronto con AIE (Associazione Italiana Editori) per fare in modo che nell'orizzonte di cambiamento prospettato dall'arrivo degli ebook sul mercato italiano, si tenga conto delle questioni legate all'accessibilitĂ (Progetto LIA: Libri Italiani Accessibili).
Le azioni di utilizzo delle ICT sono: verso i docenti per attivitĂ di sensibilizzazione e formazione, verso la didattica per una modalitĂ sempre piĂš multimediale e nello stesso tempo accessibile, verso lo studente per renderlo competente e autonomo nello studio e nel futuro mondo del lavoro, come ad esempio: -
utilizzo di lavagne digitali per la preparazione e la produzione della lezione con formati digitali
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uso del riconoscimento vocale per la dettatura del parlato del docente
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stenotipia a distanza per abbattere i costi dello stenotipista in presenza
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strumenti a induzione per sordi con residuo uditivo che usano protesi o impianto cocleare
-
VRIWZDUH SHU UHJLVWUDUH OD OH]LRQH FRQ SUHVD GL DSSXQWL VLQWRQL]]DWD DOOÂśDXGLR SHU XQ ULDVFROWR IDFLOLWDWR
per lo studio in autonomia: screen reader, sintesi vocali, software per mappe concettuali, software di riconoscimento vocale per il controllo del computer e per la scrittura, strumenti e software di ingrandimento
'D XQD RVVHUYD]LRQH VXOOÂśHVLVWHQWH FL DFFRUJLDPR FKH LQ WHUPLQL GL ULFHUFD H VSHULPHQWD]LRQL VXOOÂś,&7 QHOOD VFXROD H 8QLYHUVLWj VL SRVVRQR UDFFRJOLHUH GLYHUVH LQGLFD]LRQL LQWHUHVVDQWL H DOOÂśDYDQJXDUGLD ULVSHWWR OD GLGDWWLFD FRQ ,&7 HV LO Progetto CL@SSI 2.0 Âą Progettazione e Sperimemtazione Âą sviluppata da ANSAS Âąex Indire). Non mancano Centri specializzati ed esperienze di eccellenza, alcune delle quali sono piĂš oltre riportate.
Tuttavia, nonostante quanto fin qui indicato, il sistema non si modifica quanto vorremmo. Per sistema intenGLDPR OÂśDPELHQWH VFXROD 8QLYHUVLWj LQ WHUPLQL GL VSD]L VWUXWWXUH H VWUXPHQWL ROWUH FKH GL FRPSHWHQ]H formazione di insegnanti, docenti, operatori, nella cornice dei servizi e possibilitĂ per gli studenti disabili. La riflessione viene spontanea, forse queste azioni di ricerca e attivitĂ innovative non vanno ad incidere sulle modalitĂ organizzative? forse sono ancora interventi di piccolo gruppi specializzati di insegnanti/docenti particolarmente vicini al tema delle tecnologie?
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Progetto  DigIT@lia   Â
Come intervenire? Certamente coinvolgendo e finalizzando le competenze ed esperienze di grande spessore, verso obbiettivi operativi, in qualche caso sacrificati. Si cita qui una iniziativa ripetibile, per chiudere con qualche proposta operativa di minima a cui Prospera potrebbe contribuire.
C3 Âą Una iniziativa ripetibile
,O 6HUYL]LR 'LVDELOL GHOOÂś8QLYHUVLWj GL %RORJQD DWWUDYHUVR XQD &RQYHQ]LRQH FRQ )RQGD]LRQH $63+, RQOXV KD VYLOXSSDWR XQD DWWLYLWj GL ULFHUFD H VSHULPHQWD]LRQH IDYRUHQGR O XVR GHOOÂś,&7 QHOOD GLGDWWLFD D IDYRre degli studenti audiolesi, DWWUDYHUVR OÂśXVR GHO ULFRQRVFLPHQWR YRFDOH LQ DXOD OÂśLQWHUSUHWDULDWR /,6 /LQJXD ,WDOLDQD GHL 6HJQL D GLVWDQ]D SHU mancanza di interpreti sul territorio, la stenotipia a distanza.
In questo contesto recentemente si è istituito un progetto di rete del Servizio disabili dell'Università di Bologna condiviso da altri Servizi Disabili (Università Modena Reggio Emilia, Napoli, Verona, Padova) che ha come obiettivo la collaborazione tra i Servizi Disabili dei vari Atenei italiani sul tema delle tecnologie a supporto del percorso universitario degli studenti disabili e dislessici. Il risultato degli incontri di condivisione si è concretizzato nella creazione di un portale per la raccolta e la diffusione delle esperienze rivolto a: Studenti, Operatori, Docenti.
Importante è stato investire nei corsi di formazione rivolti agli operatori del servizio. Si sono pensate diverse attività tra cui la formazione ai tutor anche sul tema delle tecnologie, e soprattutto un laboratorio per studiare con le tecnologie ICT per Studenti Universitari disabili e dislessici.
2ELHWWLYR GHO ODERUDWRULR q VWDWD OÂśDFTXLVL]LRQH GL QXRYH FRPSHWHQ]H SHU LO SHUFRUVR GL VWXGL H SHU LO IXWXUR PRQGR GHO lavoro, attraverso: Â&#x2021;
consulenza iniziale: riflessione sul metodo di studio, individuazione di strategie e tecnologie
Â&#x2021;
IRUPD]LRQH SHU VWXGHQWH H WXWRU VXOOÂśXVR GHOOH WHFQRORJLH LQGLYLGXDWH
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studio con il tutor alla pari/specializzato
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Progetto  DigIT@lia    Â&#x2021;
studio in autonomia.
Risultati ottenuti: Â&#x2021;
maggiore velocitĂ di studio, miglior rendimento universitario,
Â&#x2021;
metodo di studio trasversale, nuove competenze,
Â&#x2021;
motivazione al cambiamento,
Â&#x2021;
SRWHQ]LDPHQWR GHOOÂśDXWRQRPLD FUHVFLWD GHOOÂśDXWRVWLPD
/ÂśXQLYHUVLWj GL %RORJQD KD DWWLYDWR DQFKH XQD UHWH WHUULWRULDOH FRQ OH $6/ (per gli aspetti di aggiornamento delle GLDJQRVL FRQ OÂś $XVLOLRWHFD SHU OH GLIILFROWj PRWRULH H GL FRPXQLFD]LRQH FRQ OÂś,VWLWXWR &DYD]]D SHU L QRQ YHGHQWL Altre UniversitĂ collaborano per attivitĂ di ricerca, sperimentazione e diagnosi con centri territoriali o con Dipartimenti DOOÂśLQWHUQR GHOOÂśDPELHQWH XQLYHUVLWDULR
C.4 - Ipotesi di scenari ed esempi
&RPH SRWUHEEH HVVHUH OÂś8QLYHUVLWj FRQ LQWHQVR XVR GL ,&7 "
Â&#x2021; scenario possibile: digitalizzazione della didattica: libri/materiali digitali, lavagne digitali e lezioni digitali come prodotto in uscita e come materiali in entrata, per una facile diffusione e usabilitĂ anche con strumenti/applicazioni SHUVRQDOL SHQVDWL LQ PRGR DFFHVVLELOH SRGFDVW FDWDORJD]LRQH OH]LRQL DFFHVVLELOLWj SHU WXWWL /Âśimportante è veicolare le informazioni attraverso il canale digitale, ed avere strumenti personali intelligenti: computer con ausili personali, smartphone e altro.
Â&#x2021; 6H SHQVLDPR D VFHQDUL GL XQ LPPHGLDWR IXWXUR OÂśLPPDJLQH q TXHOOD GL XQ DPELHQWH XQLYHUVLtario, dove OÂśLQFOXVLRQH DYYHQJD DQFKH DWWUDYHUVR OÂśXWLOL]]R GL VWUXPHQWL ÂłOHJJHUL´ FRPH VPDUWSKRQHV WDEOHW H WHFQRORJLH PRELOH con profili individuali di interazione e con una didattica digitale che va verso nuove applicazioni e contenuti fruibili (cloud computing, web 3.0 semantico,web geospaziale). Â&#x2021; GAP le tecnologie devono diventare piĂš familiari, ci dovrĂ essere maggiore conoscenza delle loro potenzialitĂ , e nello stesso tempo le ICT dovranno essere accessibili facilmente.
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IL FUTURO
Â&#x2021; Il futuro lo immaginiamo verso un approccio progettuale ideografico in grado di tener conto di un utenza allargata e di diversi stili d'interazione uomo-computer. I diversi stili sono strettamente correlati al concetto di valutazione delle caratteristiche della persona con disabilitĂ secondo ICF , alla personalizzazione degli interventi e dei fattori contestuali in cui il soggetto vive. Â&#x2021; ,O UXROR GHOOH WHFQRORJLH QHOOÂś,&) 'REELDPR SHQVDUH DOOH WHFQRORJLH FRPH IDFHQWL SDUWH GHOOÂśDPELHQWH 1RQ parliamo come in passato di tecnologie pensate per una specifica disabilitĂ , ma come elemento facilitatore, inserito nel contesto. Ă&#x2C6; necessario superare l'impostazione attuale da nomenclatore tariffario standard verso una scelta dello strumento in base alle effettive capacitĂ e esigenze collegate al contesto. In questo quadro è importante la conoscenza degli ausili, strumenti, metodologie non solo in ambito medico, ma anche da parte di tutti gli attori significativi, ai diversi livelli (medico, fisioterapista, logopedista, insegnanti, educatore, famiglia).
Esempi di attivitĂ di formazione sul tema delle tecnologie ICT per la disabilitĂ :
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Politecnico di Torino:
&RUVR ³7HFQRORJLH SHU OD 'LVDELOLWj´ RIIHUWR GDO DJOL VWXGHQWL GHO SULPR DQQR GL LQJHJQHULD A VHPHVWUH ,O corso si propone di rendere gli allievi consapevoli del ruolo fondamentale che le tecnologie hanno assunto quando si devono DIIURQWDUH SUREOHPL OHJDWL DOOH FRQGL]LRQL GL GLVDELOLWj R GHOOœLQYHFFKLDPHQWR GHO FRQWULEXWR FKH HVVH SRVVRQR RIIULUH SHU superare le difficoltà , quindi della necessità e del dovere di una progettazione che tenga sempre presente anche le esigenze di queste categorie di persone.
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UniversitĂ di Bologna
o
0DVWHU ³7HFQRORJLH SHU OD TXDOLWj GHOOD YLWD´ LQ FROODERUD]LRQH FRQ )Rndazione Asphi onlus.
Il Master è progettato per dare una risposta concreta al fabbisogno formativo delle figure professionali che operano nel VLVWHPD GHO ZHOIDUH UHJLRQDOH QHOOœDUHD GHL VHUYL]L VRFLR-VDQLWDUL SXEEOLFL H SULYDWL QHO VLVWHPD GHOOœLVWUX]LRne e della formazione professionale. La proposta intende essere un punto di riferimento non solo per gli operatori professionali, ma si rivolge primariamente a tutte le organizzazioni istituzionali e imprenditoriali presenti nel campo del welfare, delle nuove tecnologie, che si occupano delle fasce deboli di popolazione. Il Master offre competenze spendibili in due
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Progetto  DigIT@lia    FRQWHVWL SURIHVVLRQDOL FKH FRVWLWXLVFRQR DUHH GœLQWHUYHQWR D VH VWDQWL H LQ TXDOFKH PRGR FRUUHODELOL $VVLVWLYH Technology, Integrazione di servizi e sistemi territoriali o nell'ambito della formazione (SISS) per insegnanti di sostegno: laboratori sul tema delle tecnologie per favorire l'integrazione
Â&#x2021;
Politecnico di Milano:
)DFROWj GL ,QJHJQHULD GHOO ,QIRUPD]LRQH &RUVR ³$FFHVVLELOLW\´ GDO 09), in inglese, per studenti del biennio di VSHFLDOL]]D]LRQH DYHQGR FRPH RELHWWLYR ³WR DQDO\VH GHVLJQ DQG HYDOXDWH GLVWULEXWHG DQG PXOWLPRGDO HQYLURQPHQWV supporting persons with different abilities and goals (learning, autonomy, professional skills, rehabilitation, self identification and relationships). The personalization is discussed considering also sensorial, physical, cognitive and UHODWLRQDO GLVDELOLWLHV´
D ) Âą ICT per le persone con disabilitĂ nel Lavoro.
D.1 - Premessa
Se nel 1 TXDQGR OH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj YHQLYDQR GHILQLWH ³KDQGLFDSSDWL´ VL DIIURQWDYD LO WHPD PHWWHQGR LQ HYLGHQ]D OH ³3DUL RSSRUWXQLWj FRPH PLVXUD GL FLYLOWj´ QHO TXDQGR L GLVDELOL GLYHQWDQR SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj VL VFRSUH ILQDOPHQWH LO ³9DORUH GHOOD GLYHUVLWj´ XQ FDPPLQR OXQJR OHQWR PD LQHVRUDELOH SHU ULFRQRVFHUH DL GLVDELOL OD TXDOLWj GL ³SHUVRQD´
,O ODYRUR GL XQD SHUVRQD VL LQWUHFFLD FRQ Oœ,&7 QHO UXROR GL XWLOL]]DWRUH R GL FRQVXOHQWH R GL IRUPDWRUH R GL VYLOXSSDWRUH H per ciascuno di questi ruoli le sfaccettature possono essere molteplici e questo è valido anche per una persona con disabilità : -
lo sviluppatore può essere una persona disabile, ma lo sviluppatore si può occupare di accessibilità ;
OœXWLOL]]DWRUH SXz HVVHUH XQD SHUVRQD GLVDELOH PD Oœ,&7 SXz VHUYLUH DG XQD SHUVRQD QRUPRGRWDWD SHU PHJOLR comunicare con la persona disabile, un consulente può fornire soluzioni sugli ausili tecnologici, ma un consulente disabile può fornire assistenza sui contenuti di un servizio ma anche eIIHWWXDUH FRQVXOHQ]D DOOD SDUL SHHU FRXQVHOLQJ VXOOH WHFQRORJLH R OœDFFHVVR D servizi (home banking)
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Progetto  DigIT@lia    un formatore può acquisire le modalità di docenza per una utenza disabile, ma un disabile può essere formatore per persone normodotate e questi sono solo alcuni esempi.
Ma le potenzialitĂ delle persone disabili sono spesso misconosciute, e, ancora piĂš spesso, non sono note le soluzioni SHU OÂśDXWRQRPLD FKH OD WHFQRORJLD RIIUH DOOH SHUVRQH FRQ GLIILFROWj
3HU XQ PLJOLRUH VYLOXSSR H LPSLHJR GHOOÂś,&7 q QHFHVVDULR FKH FHUWL ÂłOXRJKL FRPXQL´ XQ QRQ YHGHQWH SXz IDUH VROR LO centralinista telefonico) siano superati e che la conoscenza delle soluzioni tecnologiche sia piĂš diffusa. Ă&#x2C6; utile a tale proposito che si prevedano incontri di sensibilizzazione con i decisori aziendali ai diversi livelli per facilitare OÂśLQGLYLGXD]LRQH GL SURILOL QHFHVVDUL DOOÂśLPSUHVD H ULFRSULELOL GD SHUVRQH FRQ ÂłGLYHUVH DELOLWj´ FRQRVFHUH DLXWD D WURYDUH Oa persona giusta per il posto giusto. Una persona sorda deve fare solo fotocopie o può gestire anche un foglio Excel? Fra le sue mansioni ci potrebbe HVVHUH DQFKH TXHOOD XIILFLDOH GL FRQVXOHQWH SHU L FOLHQWL GHOOÂśD]LHQGD VSHFLH VH DYHQWL OD VWHVVD GLVDELOLWj R GL IRUPDWRUH delle procedure aziendali per i colleghi?
In Italia la legislazione, con la Legge 68/99 e successivi richiede che una certa quota di lavoratori dipendenti in ogni $]LHQGD VLD FRSHUWD GD SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj 0ROWHSOLFL VRQR OH PRGDOLWj DSSOLFDWLYH LYL LQFOXVR OœLQWHUYHQWR GL &RRS Sociali (di tipo B), attraverso le quali si può prevedere un avvio al lavoro in modalità protetta. /H PRGDOLWj SHU VRGGLVIDUH TXHVWR REEOLJR VRQR JHVWLWH GDL &HQWUL SHU Oœ,PSLHJR XIILFL SXEEOLFL LQ JHQHUH GHOOH Provincie, e ora anche parzialmente da organismi privati), che provvedono anche alla gestione di speciali convenzioni, ROWUH FKH GL ILQDQ]LDPHQWL SHU OœD]LHQGD VX FHUWL WHPL FRPH DG HV OœDGDWWDPHQWR GHO SRVWR GL ODYRUR
6WD GL IDWWR FRPXQTXH FKH OD VLWXD]LRQH DWWXDOH q WXWWœDOWUR FKH VRGGLVIDFHQWH VROR JXDUGDQGR DL QXPHUL nazionali, oggi JOL LVFULWWL DO FROORFDPHQWR ³REEOLJDWRULR´ VRQR D IURQWH GL RFFXSDWL GDOOD XOWLPD UHOD]LRQH DO Parlamento). Ed inoltre calano le assunzioni a tempo indeterminato a favore di quelle a tempo determinato (sembra che oggi superino il 50 %).
Come si vede l'inclusione nel mondo del lavoro mostra ancora molti elementi problematici. A questo proposito è certamente importante il potenziamento dei percorsi di orientamento già attivi nelle scuole, Insieme a ciò va sostenuto un potenziamento del contesto lavorativo, in particolare per le PMI, in un cambiamento di prospettiva, sia di sistema, sia negli inserimenti specifici, perchÊ tutti gli elementi del contesto siano attivati.
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Progetto  DigIT@lia    A questo riguardo sono molto interessanti e significative le esperienze del Centro studi dell'ASL 3 di Genova, (alle cui pubblicazioni si rimanda): esperienze di tutoring e di effettivo avvio di un percorso lavorativo, sia esso pieno o di inserimento socio occupazionale. Una conoscenza panoramica delle soluzioni tecnologiche può aiutare ad inserire meglio una persona disabile in azienda (senza trattare della accessibilità dei siti e portali aziendali trattata nel Cap. 3); tuttavia un funzionario delle risorse umane può avere una panoramica delle potenzialità GL XQ QRQ YHGHQWH FRQ OœXVR GHOOD WHFQRORJLD H OœHVSHUWR informatico saprà come un non vedente naviga ed usa uno smartphone.
/œLQVHULPHQWR ODYRUDWLYR GL SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj FRVu FRPH OD ORUR ULTXDOLILFD]LRQH DOOœLQWHUQR GHOOœ$]LHQGD SXz HVVHUH egregiamente realizzata attraverso una formazione ICT che diventa determinante; cosÏ come è determinante OœDWWHQ]LRQH DJOL DVSHWWL WHFQLFL HG RUJDQL]]DWLYL SHU LQGLYLGXDUH OH PDQVLRQL D FXL LQGLUL]]DUH L ODYRUDWRUL FRQ GLVDELOLWj per una loro migliore e piÚ efficiente impiegabilità ,
$OOR VFRSR PHQWUH QHOOH JUDQGL $]LHQGH OH 'LUH]LRQL GHO 3HUVRQDOH H GHOOÂś2UJDQL]]D]LRQH SRVVRQR HVVHUH VWUXWWXUDWH RSSRUWXQDPHQWH DQFKH VH PROWR FÂśq GD IDUH LQ TXHVWD DUHD QRQ FRVu SHU OH 30, FKH VSHVVR VL DYYDOJRQR GL consulenti e/o si appoggiano alle loro Organizzazioni di settore. 3HU TXHVWR q ULOHYDQWH OÂśDSSRUWR FKH WDOL RUJDQL]]D]LRQL SRVVRQR GDUH DLXWDQGR D VXSHUDUH FHUWL SUHJLXGL]L HG organizzando opportuni supporti per gli associati. Da qui la necessitĂ di iniziative nei loro confronti.
D.2. Professioni ICT e disabili al lavoro
D.2.1. Scenario attuale
, SULPL GRFXPHQWL FLUFRODWL SHU LQIRUPDUH FKH OÂś,QIRUPDWLFD VL GLFHYD FRVu DOORUD SRWHVVH DJHYRODUH OH DWWLYLWj professionali dei disabili risalgono al 1976 H LQ TXHJOL DQQL GL WHFQRORJLD DVVLVWLYD VL FKLDPDYDQR DXVLOL QRQ FH QÂśHUD PROWD 3HU L QRQ YHGHQWL FÂśHUD OÂś2SWDFRQ PLFUR WHOHFDPHUD FKH WUDVPHWWHYD DG XQD FHOOD GL DJKL YLEUDQWL OD IRUPD GHO carattere), la sintesi di voce era nei laboratori e si cominciava a sognare il primo display in codice braille. Eppure in questo contesto un manager di Azienda ICT (Giovanni Zanichelli di IBM) promosse i primi corsi per programmatori Cobol per non vedenti. Da questi corsi sono usciti piĂš di 150 programmatori ciechi di cui una novantina hanno trovato occupazione nei Sistemi Informativi delle maggiori aziende italiane.
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Progetto  DigIT@lia    Oggi questo percorso è largamente sperimentato per numerose mansioni; ma soprattutto per formazioni di base in ,&7 LQ SDUWLFRODUH TXHOOH ³FHUWLILFDWH´ FRPH DG HVHPSLR OD (&'/ (XURSHDQ &RPSXWHU 'ULYLQJ /LFHQVH SURPRVVD H JHVWLWD LQ ,WDOLD GD $,&$ $VV ,WDOLDQD SHU Oœ,QIRUPDWLFD HG LO &DOFROR $XWRPDWLFR FKH LQ FRRSHUD]LRQH FRQ )RQGD]LRQH ASPHI onlus e con UIC, ha assicurato il suo conseguimento anche alle persone con disabilità .
Da non dimenticare inoltre che proprio lo sviluppo delle tecnologie assistive ha lanciato nel mercato delle imprese diversi imprenditori disabili con piĂš o meno successo, ma con un valore in piĂš: laddove il soggetto che viveva una condizione di esclusione promuoveva soluzioni per il suo superamento. 8QD HVSHULHQ]D IRUPDWLYD ULYROWD DOOÂśDXWR LPSUHQGLWRULDOLWj IX SURPRVVD GD ,1$,/ H )RQGD]LRQH $63+, JLj QHO FRQ il progetto europeo denominato TOP.
Si possono cosĂŹ registrare oggi numerosi casi di eccellenza professionale e anche manageriale di persone con GLVDELOLWj FKH VH GD XQ ODWR FRQIHUPDQR HIIHWWLYH UHDOL SRVVLELOLWj GDOOÂśDOWUR VRQR WURSSR VSHVVR SUHVHQWDWH FRPH FDVL eccezionali. Per la veritĂ possono essere realmente tali, vista la scarsa attenzione riservata dal contesto civile ed aziendale ad assicurare anche alle persone disabili le opportunitĂ di sviluppo via via rese disponibili.
La tecnologia oggi offre molte soluzioni, si tratta di individuarne i vantaggi e di capirne i limiti. Per la comunicazione con non udenti e disabili motori ci sono dei programmi che funzionano su computer che riproducono in scrittura quanto viene detto, ma richiedono un addestramento dell'utente, per consentire un riconoscimento piĂš affidabile. In alternativa ci sono dei dispostivi relativamente semplici che hanno una tastiera e un doppio display uno visibile a chi sta digitando e l'altro visibile all'interlocutore che si trova di fronte;
Sono ormai in commercio gli "anelli ad induzione magnetica", dove un filo elettrico è steso sul pavimento a formare un anello grande. La persona con difficoltà uditive usa la propria protesi e, ponendosi al centro dell'anello; in questo modo sente quello che le persone nella stanza stanno dicendo.
Un grosso ostacolo per i non vedenti era rappresentato dagli strumenti grafici e privi di tastiera, ma ormai le soluzioni adottate rendono questa utenza autonoma ed efficiente anche con tecnologica touchscreen. Questo solo per citare alcune delle innumerevoli soluzioni che si possono trovare per le differenti difficoltĂ .
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Progetto  DigIT@lia    D.2.2. Scenario a tendere
/œDYYHQWR GHOOD JUDILFD VHPEUD DYHU SDUDOL]]DWR OD IDQWDVLD GHL SURPRWRUL GL QXRYL VERFFKL SURIHVVLRQDOL SHU OH FDWHJRULH svantaggiate eppure la tecnologia che può aiutare i disabili è infinitamente piÚ evoluta. Dove ricercare i limiti di questa paralisi: -
QHOOÂśDSSOLFD]LRQH GHOOD /HJJH "
-
nelle perplessitĂ ed insicurezze derivanti da pregiudizi di chi si oppone alle diversitĂ ?
nella relativa ignoranza della potenzialitĂ delle persone con disabilitĂ o delle tecnologie assistive sia del mondo imprenditoriale che di quello accademico? Il Presidente Roosevelt, egli stesso disabile, dichiarava che voleva trasformare le persone disabili da assistiti dallo stato a contribuenti dello stato. Questo dovrebbe essere un obiettivo di tutta la societĂ civile, dato che le tecnologie DVVLVWLYH KDQQR IDFLOLWDWR D PROWH SHUVRQH FRQ GLVDELOLWj OÂśDXWRQRPLD H OÂśDFFHVVR DOOÂśLQIRUPD]LRQH
Le Istituzioni Locali, in particolare Regioni e Provincie, stanno cercando di attivare rapporti di collaborazione con le D]LHQGH FRQ LQL]LDWLYH H ILQDQ]LDPHQWL FKH VXSSRUWDQR LQ SDUWLFRODUH OÂśXWLOL]]R GL &RRS 6RFLDOL GL WLSR % SHU XQ SULPR avviamento al lavoro. Si veda a questo proposito la recente delibera della Provincia di Bolzano, o il Piano LIFT della Regione Lombardia ed il suo utilizzo da parte della Provincia di Monza e Brianza per il proprio territorio, annunciato il 4 maggio 2011.
Tuttavia le esperienze quotidiane ed i datL GHJOL 8IILFL GL &ROORFDPHQWR VXFFLWDWL FRQIHUPDQR FKH DQFRUD ORQWDQD HÂś OD soluzione auspicata, per cui sono necessari ulteriori interventi, magari anche attraverso le Associazioni imprenditoriali, come piĂš volte raccomandato.
/D GHOLFDWH]]D GHOOœDFFRPSagnamento al lavoro delle persone con disabilità è esperienza comune, tanto da suggerire talvolta una immissione ritardata in azienda, passando attraverso una fase intermedia in Coop. Sociali di tipo B della GXUDWD GL XQ SDLR GœDQQL 0D DQFRUD SL GHOLFDWo è il mantenimento del posto di lavoro acquisito, la sua gestione sempre piÚ efficiente in relazione alle innovazioni via via introdotte, in una situazione che sempre piÚ sta privilegiando le assunzioni a tempo determinato.
Per tutto questo è fondamentalH DVVLFXUDUH DQFKH DL GLSHQGHQWL GLVDELOL OœDJJLRUQDPHQWR SURIHVVLRQDOH FRQWLQXR OœHVFOXVLRQH GD SHUFRUVL IRUPDWLYL SXz VLJQLILFDUH OœHVFOXVLRQH GD DYDQ]DPHQWL GL FDUULHUD PD DQFKH OD LQFDSDFLWj GL seguire gli sviluppi delle proprie mansioni, fino renderVL LQFDSDFL H R LQHIILFLHQWL D VYROJHUOH FRO ULVFKLR GHOOœDEEDQGRQR .
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Progetto  DigIT@lia    Per questo è particolarmente importante che anche i lavoratori disabili possano partecipare, come tutti i colleghi, agli DJJLRUQDPHQWL IRUPDWLYL FKH LQ FRQWLQXLWj OœD]LHQGD SUHYHGH SHU i propri dipendenti.( ) A questo scopo particolare attenzione dovrà essere volta a che le strutture interne di comunicazione e formazione siano usabili per tutti.
Altre modalitĂ possono essere previste per casi particolari, come avvenuto per Corsi di qualificazione informatica di base predisposti per classi omogenee per disabilitĂ utilizzando metodologie e strumentazioni idonee alle differenti tipologie (esperienze maturate ad es. in ENEL con non vedenti, INPS e Unicredit con audiolesi).
Le tecnologie iQ JHQHUDOH H TXHOOH ,7& LQ SDUWLFRODUH VWDQQR ULGXFHQGR VHPSUH SL LO JDS IUD L ³QRUPDOL´ XWLOL]]DWRUL GHOOH stesse e quelli con disabilità . La differenza potrà esistere in alcune percezioni personali ma non nel risultato finale. Le tecnologie realizzate per utenti con disabilità troveranno mercato anche fra quegli utenti che si troveranno in condizioni di disabilità temporanea.
6H JLj RJJL GDOOR VPDUWSKRQH ULXVFLDPR D VDSHUH LO QXPHUR GL WHOHIRQR GHOOD IDUPDFLD DOOœDQJROR H FRQ XQ VHPSOLFH tocco comporre il numero di telefono oppure passando vicino ad un ristorante saperne i menu ed eventuali recensioni, si può immaginare che simili soluzioni possano trovare applicazione anche nel mondo del lavoro consentendo anche alle persone disabili nuove opportunità lavorative.
D.3. Best practices
6L SRWUHEEHUR FLWDUH PROWL FDVL GL ³%HVW 3UDFWLFHV´ UHJLVWUDWL LQ $]LHQGH UHODWLYL DOOœLQVHULPHQWR ODYRUDWLYR HG DOOD qualificazione professionale dei dipendenti con disabilità . )UD OœDOWUR PROWHSOLFL VRQR OH LQL]LDWLYH di loro valorizzazione in diversi ambiti, incluso quello europeo. Le presentazioni che seguono, certamente parziali, sono scelte fra le esperienze dei partecipanti a questo Gruppo di Lavoro, fra quelle che perseguono un obbiettivo di assicurare eguale aggiornamento e sviluppo professionale a tutti, cercando di superare carenze riscontrate nei confronti dei dipendenti disabili.
Fondazione IBM Italia
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'DO OD )RQGD]LRQH ,%0 ,WDOLD H OD )RQGD]LRQH $63+, SURPXRYRQR XQ SURJUDPPD GHQRPLQDWR ³/LQHH JXLGD per OœLQWHJUD]LRQH GHOOH SHUVRQH GLVDELOL LQ D]LHQGD ³'D REEOLJR D ULVRUVD´ D FXL KDQQR DGHULWR LQ TXHVWL DQQL FRQ GLIIHUHQWH LPSHJQR XQD WUHQWLQD GL LPSUHVH SXEEOLFKH H SULYDWH 1HJOL LQFRQWUL GHL SDUWHFLSDQWL GXH DOOœDQQR VL confrontano le eVSHULHQ]H PDWXUDWH DOOœLQWHUQR GHOOH D]LHQGH IDYRUHQGR VLQHUJLH H GLIIXVLRQH GL EXRQH SUDVVL 0ROWH delle iniziative sviluppate nelle suddette testimonianze hanno avuto il loro embrione dai confronti dei partecipanti alle Linee guida: indagini, focus group, corsi di sensibilizzazione, formazione formatori, una ricchezza patrimonio di tutti.
IBM
One-stop accessibility, con questo programma la IBM ha realizzato un punto di riferimento aziendale a cui chiunque può rivolgersi per esporre un problema afferente una situazione aziendale di disabilità (barriere architettoniche, VROX]LRQL WHFQRORJLFKH DGDWWDPHQWR GO SRVWR GL ODYRUR PRGDOLWj GL IRUPD]LRQH  H WURYDUH XQ VXSSRUWR LQWHUQR RG esterno, in grado di suggerire una soluzione. Ha poi creato una sezione relativa alle nuove tecnologie mobili (MWA ¹ Mobile Wireless Accessibility) di cui tutti i dipendenti con disabilità sono dotati. MWA, integra i programmi di accessibilità wireless che sono disponibili per tutti in OœD]LHQGD H WURYDQR SURSULR QHL GLSendenti con disabilità uno dei fulcri di maggior rilievo ed interesse, sia progettuale che sperimentale ed operativo. Tanto da essere anche oggetto di marketing orientato al business nei piÚ diversi contesti aziendali (dalla azienda alla sanità , ecc.) in cui il Mobile risulta interessante.
Gruppo Hera,
Dal: Bilancio di sostenibilitĂ 2010, pag. 53 ( ) 'D REEOLJR D ULVRUVD DWWXDWR LO SLDQR GÂśD]LRQH
Valorizzare competenze e potenzialità delle persone disabili in azienda, analizzare la loro soddisfazione, migliorare il loro lavoro, e, se necessario, attuare riqualificazione lavorativa aumentando la produttività : per questo nel 2008 è nato DOAR ("Da Obbligo A Risorsa), un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione ASPHI che opera per promXRYHUH OœLQWHJUD]LRQH GHOOH SHUVRQH GLVDELOL QHOOD VFXROD QHO ODYRUR H QHOOD VRFLHWj 4XDWWUR VRQR VWDWH OH D]LRQL realizzate nel 2010:
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Progetto  DigIT@lia    -
q VWDWD GHILQLWD XQD PRGDOLWj GL PRQLWRUDJJLR GHOOÂśLQVHULPHQWR H GHO SULPR DQQR GL ODYRUR GHO ODYRUDWRUH GLVDELOH
è stata effettuata una ricognizione straordinaria degli ambienti di lavoro in sette sedi principali del Gruppo con il coinvolgimento di personale disabile; sono stati attivati undici progetti individuali (formazione specifica, cambio mansione, informatizzazione, innovazione ausili); q VWDWD UHDOL]]DWD D IHEEUDLR XQœXOWHULRUH LQL]LDWLYD IRUPDWLYD SHU L JHVWRUL GHO SHUVRQDOH VXOOD PHWRGRORJLD di inserimento lavorativo e sulla gestione della disabilità fin dalla fase di selezione.
INAIL
La Direzione Centrale riabilitazione e protesi e la Direzione del personale effettuarono una prima indagine (2002) sulla popolazione disabile per rilevare il livello di soddisfazione dei colleghi INAIL disabili e le eventuali criticitĂ ; conseguentemente furono eIIHWWXDWH DOFXQH PRGLILFKH DOOÂśRUJDQL]]D]LRQH GHO ODYRUR HG XQ DJJLRUQDPHQWR WHFQRORJLFR e professionale di alcune categorie di disabili. Successivamente si realizzarono dei Focus group con i dirigenti aventi a riporto lavoratori disabili per fare emergere le esperienze di successo e segnalare quelle fallimentari. Nel 2004 fu ULSHWXWD OÂśLQGDJLQH FRQRVFLWLYD DL ODYRUDWRUL GLVDELOL SHU YHULILFDUH VH L FDPELDPHQWL HIIHWWXDWL HG XQD PDJJLRUH consapevolezza aziendale avessero modificato il livello di soddisfazione dei colleghi disabili e contemporaneamente fu proposta una analoga indagine ai capi dei lavoratori disabili al fine di comparare le loro percezioni con il parere dei lavoratori.
INPS
/D 'LUH]LRQH JHQHUDOH KD RUJDQL]]DWR DOOœLQWHUQR GHOOœLVWLWXWR SHr i lavoratori disabili Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive al fine di consentire la verifica ed il test delle differenti soluzioni offerte dalle WHFQRORJLH DVVLVWLYH 8QD LQL]LDWLYD q VWDWD SRL LQGLUL]]DWD DO 6HWWRUH ³)RUPD]LRQH´ GHOOœ,VWLWXWR QHL FRQIURQWL GHJOL Istruttori per una docenza a classi miste o speciali; in questo ambito importante è una esperienza rivolta a dipendenti sordi.
Unicredit
La Direzione Centrale Formazione ha promosso alcuni eventi di piĂš giornate dal tema "Se mi guardi.. ti sento". Hanno SDUWHFLSDWR L ODYRUDWRUL DXGLROHVL HG L ORUR FDSL FRQ PRPHQWL FRPXQL HG LQ JUXSSL VHSDUDWL Ă&#x160; VWDWD OÂśRFFDVLRQH SHU conoscersi meglio, vedere riconosciuto il proprio lavoro, aprirsi alle potenzialitĂ soggettive delle persone sorde,
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Progetto  DigIT@lia    YDORUL]]DUH LO FRQWULEXWR FKH FLDVFXQR SXz GDUH DOOœD]LHQGD PD VRSUDWWXWWR SHU ODQFLDUH VILGH SHU XQD PDJJLRUH integrazione ed un migliore coinvolgimento dei reciproci ruoli.
D.4. Proposte per il cambiamento
a) AffinchÊ si possano fornire le tecnologie adeguate agli utenti che ne necessitano, è utile che una conoscenza generale delle tecnologie assistive sia patrimonio dei Sistemi informativi aziendali al fine di sapere indirizzare a trovare dove e chi possa provvedere alla solu]LRQH SL LGRQHD 3DUWLFRODUH LPSRUWDQ]D GHYH DVVXPHUH OœDJJLRUQDPHQWR GHOOH WHFQRORJLH DVVLVWLYH FKH VSHVVR VL DJJLRUQDQR FRQ OœHYROX]LRQH GHL VLVWHPL RSHUDWLYL q IUHTXHQWH FKH OœDJJLRUQDPHQWR del SO (es. da XP a Vista) renda inutilizzabile un ausilio.
E /D VWHVVD FRPSHWHQ]D VXOOH WHFQRORJLH DVVLVWLYH H VXOOH UHJROH GHOOÂśDFFHVVLELOLWj SRWUHEEH HVVHUH IRUQLWD DJOL VWXGHQWL GHOOH IDFROWj WHFQRORJLFKH GHOOH XQLYHUVLWj FRQ PDJJLRUH R PLQRUH DSSURIRQGLPHQWR D VHFRQGD GHOOÂśLQGLUL]]R GHO FRUVR
c) Analoga, ma meno approfondita, conoscenza dovrebbero avere gli incaricati aziendali al reperimento del personale e ad una mirata ed efficiente collocazione (HR). A queste persone si dovrebbe però richiedere anche una conoscenza delle disabilità e delle potenzialità e dei limiti delle persone. Questo sia per meglio indirizzare un neoassunto sia per suggerire corrette riqualificazioni o cambiamenti di mansioni.
d) Condividere le esperienze lavorative di successo, seguire dei percorsi di sensibilizzazione, individuare criticitĂ , IDYRULVFH VLFXUDPHQWH XQ UDSSRUWR FRUUHWWR FRQ OD SRSROD]LRQH GLVDELOH ,O SURJUDPPD /LQHH JXLGD Âł'D REEOLJR D ULVRUVD´ q VLFXUDPHQWH XQR VWUXPHQWR DSSURSULDWR SHU FRLQYROJHUH OÂśD]LHQGD QHOOD YDORUL]]D]LRQH GHO SDWULPRQLR XPDQR aziendale con lÂśRELHWWLYR GL Â&#x2021; Sviluppare la produttivitĂ dei collaboratori disabili attraverso un insieme strutturato di interventi, calibrato sulla realtĂ aziendale Â&#x2021;
5HDOL]]DUH XQD SURJHWWD]LRQH XQLYHUVDOH FRPH ³UHTXLUHPHQW´ GHOOD SURGX]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH
e) 3DUWLFRODUH DWWHQ]LRQH GHYH HVVHUH ULYROWD DOOH 30, VWUXWWXUD SRUWDQWH GHOOÂśHFRQRPLD QD]LRQDOH 6DUj QHFHVVDULR XQ coinvolgimento delle associazioni di categoria in una visione collaborativa alla ricerca di soluzioni che non penalizzino
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Progetto  DigIT@lia    le piccole imprese e stimolino la formazione di figure professionali idonee. YLQFHQWH DQFKH FRPH VWUDWHJLD GœLPSUHVD
Affrontare il problema può dimostrarsi
,QL]LDWLYH LQ TXHVWR VHQVR QH VRQR VRUWH GLYHUVH FRPH ³&1$ ,PSUHVD VHQVLELOH´ ³,PSURQWD (WLFD´ ³)RQGD]LRQH 6RGDOLWDV´ HG DOWUH 0ROWH VRQR RULHQWDWH DOOD &65 HG DOOD VRVWHQLELOLWj PD SRFKH DOOH 30, ,&7 H disabilità .
Cap. 3) Âą AccessibilitĂ /UsabilitĂ siti web e applicazioni informatiche
3.1 - Premessa
Nei paragrafi precedenti si è visto come la ICT intervenga secondo diverse modalità a supportare gli utenti, e fra questi le persone con disabilità , con ausili e tecnologie assistive per cercare di adeguare le capacità personali dei singoli agli strumenti, al linguaggio, alle modalità operative che costituiscono il modo in cui viene strutturato e descritto, attraverso Oœ,&7 LO FRQWHVWR GHOOD ³6RFLHWj GHOOœ,QIRUPD]LRQH´
AffinchÊ ciò sia possibile occorre che ci sia coerenza di regole note e condivise fra le due componenti del colloquioincontro: dD XQD SDUWH OœXWHQWH SHUVRQD FLWWDGLQR FRQ JOL HYHQWXDOL VWUXPHQWL DXVLOL H WHFQRORJLH DVVLVWLYH H GDOOœDOWUD LO ³FRQWHVWR ,&7´ VLVWHPL LQIRUPDWLFL DSSOLFD]LRQL VLWL ZHE D FXL DFFHGHUH
4XHVWD ³FRHUHQ]D´ GHILQLWD FRPH DFFHVVLELOLWj XVDELOLWj LQ UHlazione a diversi obbiettivi, assicura la fruibilità da parte GHOOœXWHQWH GHOOH LQIRUPD]LRQL H GHL VHUYL]L GLVSRQLELOL FRHUHQ]D FKH WURYHUj GLYHUVH GHFOLQD]LRQL DQFKH LQ UHOD]LRQH DOOH diverse apparecchiature attraverso le quali si attiva il colloquio: fra siti web ed applicazioni informatiche da un lato, e GDOOœDOWUR 3& PD DQFKH WHUPLQDOL PRELOL GL XOWLPD JHQHUD]LRQH RJJL LQ UDSLGR H WXPXOWXRVR VYLOXSSR WDEOHW smartphone, ecc.)
La "Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità " ( ) cosÏ cRPH OD ³'LFKLDUD]LRQH GL 5LJD´ LQ FDPSR europeo, sono due importanti documenti che confermano quello che è un diritto inalienabile di tutti i cittadini, ossia la SLHQD SDUWHFLSD]LRQH DOOD VRFLHWj GHOOœLQIRUPD]LRQH FKH GLYHQWD DQFKH XQ UHTXLVLWR LQGLVSHnsabile per la crescita culturale, sociale, tecnologica e anche economica di tutti i paesi. La Commissione Europea lo ha da tempo annoverato tra i suoi obiettivi strategici, introducendo anche programmi ad hoc (iniziativa e-inclusion).
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Progetto  DigIT@lia   Â
/œ,WDOLD FRQ OœDpprovazione della Legge n.4 del 9 gennaio 2004 ( ) (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici), si è posta in una posizione di avanguardia in questo ambito anche in contesto internazionale. Per mantenere questa posizione è tuttavia necessario acquisire sempre maggior consapevolezza, diffusa e condivisa delle iniziative, delle conclusioni e dei risultati che stanno maturando nel contesto internazionale, nonchè operare tempestivamente ed in maniera organica per una partecipazione coordinata delle strutture del nostro Paese nei diversi settori di ricerca, regolamentazione, e pratica applicazione.
In tal modo si potranno dare importanti indicazioni ai produttori su come costruire dispositivi accessibili, alle societĂ di software su come costruire applicazioni accessibili, ai legislatori su come regolamentare lo sviluppo tecnologico senza penalizzare il mercato e agli utenti su come usare a loro vantaggio la tecnologia.
,QIDWWL LO SUREOHPD LQWHUHVVD H FRLQYROJH OÂśLQtera SocietĂ : Â&#x2021; L VLQJROL GLVDELOL PD DQFKH DQ]LDQL H SHUVRQH LQ FRQGL]LRQL ÂłGL VYDQWDJJLR´ FLUFD LO GHOOD SRSROD]LRQH per poter accedere ai nuovi servizi e alle nuove tecnologie in ogni contesto di vita (sociale, scolastico, lavorativo); Â&#x2021;
le Istituzioni e la Politica, per la erogazione dei propri servizi e per legiferare appropriatamente;
Â&#x2021;
le Imprese ed il mercato, per il proprio business;
Â&#x2021;
la Ricerca Applicata per seguire e partecipare agli sviluppi innovativi alimentati dalle tecnologie;
Â&#x2021;
la Scuola, la SanitĂ , come contesti di utilizzo significativi con scenari che stimolano nuove soluzioni.
In questo capitolo ci si limita ad esplorare e proporre iniziative per:
1.
UHDOL]]DUH OÂśDFFHVVLELOLWj XVDELOLWj GHL VLWL HG DSSOLFD]LRQL GL 6HUYizi ed amministrazioni pubbliche,
come peraltro richiesto dal Piano governativo e-*RY GRYH q LQGLFDWR XQ SURJHWWR VSHFLILFR ³$FFHVVLELOLWj GHL siti pubblici: garantire i requisiti di accesso ai siti pubblici da parte dei diversamente abili per assicurare la loro SDUWHFLSD]LRQH DOOD 6RFLHWj GHOOœLQIRUPD]LRQH´
265 Â Â
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Progetto  DigIT@lia    2. stimolare le Associazioni Imprenditoriali ad azioni su questo tema verso i propri associati ed operatori del settore
Mentre per il punto 2 si presenta un esempio concreto in atto presso ABI, per il punto 1 si disegna una Progetto effettivo, da personalizzare col contatto diretto con Amministrazioni ed aziende ipotizzate. &RPSOHWD LO TXDGUR FRQ XQR VJXDUGR DO IXWXUR XQD SURSRVWD SHU OD 5LFHUFD H OÂś,QGXVWULD
3.
uno sguardo al futuro: LO ³'HVLJQ IRU $OO´ H OD +&, +XPDQ &RPSXWHU ,QWHUDFWLRQ
3.2 - Scenario nel Paese Allo stato attuale è presente una normativa regola la materia nel nostro Paese (Legge 4/2004) per tutto il settore pubblico, ed una competenza tecnico scientifica, anche se non sufficientemente diffusa. Negli ultimi anni è stata dedicata particolare attenzione ai siti web; nonostante questo, solo una percentuale molto bassa dei siti web della P.A. rispetta pienamente la normativa italiana sulla accessibilità . Ancora poco è poi disponibile nei riguardi delle nuove tecnologie della comunicazione, in particolare quelle proprie dei dispositivi mobile e wireless di ultima generazione. Questi si stanno rapidamente diffondendo e sono sempre piÚ usati come strumento primario per acquisire informazioni ORFDOL]]DWH SHU OœLQWHUD]LRQH FRQ L VHUYL]L GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH SHU OD JHVWLRQH GL SDJDPHQWL SHU LO FRQWUROOR DPELHQWDOH SHU OD JHVWLRQH UHPRWD GL DVSHWWL VDQLWDUL SHU OœRSHUDWLYLWj EDQFDULD 6X TXHVWœXOWLPR SXQWR la guida proposta da ABI, piÚ sotto presentata, è un concreto esempio.
(œ GD VRWWROLQHDUH LO YDORUH VRFLDOH PD DQFKH HFRQRPLFR GL LQWHUYHQWL LQ TXHVWR FDPSR FKH FRQVHQWRQR D WXWWL L cittadini/utenti di accedere alle informazioni e servizi che costellano il loro vivere quotidiano. . Come pure è evidente il valore di innovazione ed efficienza che tali interventi portano sia sulle singole amministrazioni, VLD VXOOD TXDOLWj H YDOLGLWj GHOOD SDUWHFLSD]LRQH SHU OœLQWHUD VRFLHWj FRQVHQWHQGR OD effettiva applicabilità delle riforme della PA ripetutamente annunciate.
Per avere una visione piÚ generale si è cominciato a monitorare anche il mercato nel rapporto ICT & Disabilità . Un HVHPSLR LQ WDO VHQVR q FRVWLWXLWR GDOOœ ³2VVHUYDWRULR ,&7 H 'LVDELOLWj´ QDWR GDOOD FROODERUD]LRQH IUD OD )RQGD]LRQH $63+,
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Progetto  DigIT@lia    onlus e il Politecnico di Milano per esplorare, rilevare ed analizzare le risposte applicative e tecnologiche degli operatori e del mercato e gli sviluppi relativi sul tema specifico.
Molto importante è anche la creazione di competenze e conoscenze attraverso la formazione scolastica ed Universitaria, proponendo e sostenendo corsi specifici, di cui si cominciano ad avere iniziative concrete (recentemente, per esempio, presso il Politecnico di Torino e di Milano). Iniziative di questo tipo andrebbero valorizzate e ampiamente diffuse.
3.3 - Proposta per la Istituzioni Sulla base delle considerazioni precedenti si può formulare una proposta, applicabile e disegnabile per i diversi ambienti, settoriali (per es. Scuole, Catasto, ecc.) o geografico-amministrativi o istituzionali (come le Regioni, le 3URYLQFLH HFF FRQ OœLQWHQWR QRQ VROR GL PRQLWRUDUH OD VLWXD]LRQH PD GL LQWHUYHQLUH D VXSSRUWDUH OH GLYHUVH $PPLQLVWUD]LRQL YHUVR OœREELHWWLYR FRQFUHWR di accessibilità /usabilità e del suo mantenimento nel tempo. Una tale proposta potrebbe configurarsi secondo uno schema che miri alla costituzione di ³3ROL GL 5LIHULPHQWR VXOOœ$FFHVVLELOLWj GHOOH 7HFQRORJLH ,&7 H ORUR $SSOLFD]LRQL´ 35$7,&$
Tali poli dovranno avviare e gestire iniziative per promuovere, coordinare, sviluppare e monitorare la reale implementazione in un settore di riferimento (ad es. in una Regione, in una Provincia, in un ambito scolastico, ecc) delle obbligazioni e/o raccomandazioni in materia di accessibilitĂ /usabilitĂ ICT,
/ÂśREELHWWLYR GL FLDVFXQ 3ROR GL 5LIHULPHQWR q TXLQGL OÂśDWWLYD]LRQH QHOOH GLYHUVH FRPSRQHQWL GHO WHUULWRULR ,VWLWX]LRQL 5LFHUFD ,QGXVWULD 0HUFDWR GHOOH QHFHVVDULH RSHUDWLYLWj DO ILQH GL DVVLFXUDUH OÂśDFFHVsibilitĂ dei propri siti ed applicazioni, inclusa una particolare attenzione ai servizi basati su tecnologia mobile-wireless, che sono sempre piĂš determinanti per migliorare la qualitĂ della vita.
3.3.1 - Esempio di iniziativa per le Regioni
Sul tema deOOÂśDFFHVVLELOLWj XVDELOLWj OH 5HJLRQL VRQR SDUWLFRODUPHQWH LQWHUHVVDWH LQ TXDQWR LO UDSSRUWR FRQ L FLWWDGLQL VL avvale e si realizza sempre piĂš spesso attraverso portali e siti web.
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Progetto  DigIT@lia    3HU TXHVWR VL SURSRQH OD FUHD]LRQH GL 3ROL GL 5LIHULPHQWR VXOOœ$FFHVVLELOLtà sia per i servizi di cui hanno diretta gestione, sia per assicurare una omogeneità di comportamento nelle diverse aree geografiche e da parte delle organizzazioni locali che sono chiamate ad organizzare ed erogare diversi servizi per i cittadini utenti, senza esclusioni, sia infine per opportuna adesione ed applicazione delle direttive nazionali ed europee.
FinalitĂ del progetto: 5HDOL]]DUH H SURPXRYHUH OÂśDFFHVVLELOLWj IUXLELOLWj GHL VHUYL]L DOOD FLWWDGLQDQ]D HURJDELOL YLD ZHE DQDJUDIH VFXROD assistenza, lavoro, imposte, pratiche varie, ecc.)
Metodo: Â&#x2021; definire gli obbiettivi principali, individuare gli Enti da considerare, le aree di intervento, i servizi da esaminare e le relative prioritĂ ; Â&#x2021; DYYLDUH XQ SURJUDPPD GL YHULILFD GHOOÂśDFFHVVLELOLWj usabilitĂ dei siti e delle applicazioni e definire ipotesi di intervento tecnico per sopperire alle difficoltĂ riscontrate; Â&#x2021;
emettere bandi di fornitura per gli interventi richiesti, che tengano conto dei requisiti di accessibilitĂ /usabilitĂ ;
Â&#x2021;
monitorare il processo di sistemazione dei siti
Â&#x2021;
divulgare i risultati e promuovere la ripetibilitĂ della iniziativa
Â&#x2021; coinvolgere in partnership le diverse entitĂ locali interessate per specifici ruoli ed attivitĂ (come ad es.: Associazioni Imprenditoriali, Associazioni di disabili, eventuali aree di coordinamento fra enti locali, ecc).
3.4 Âą Proposta per le Associazioni Imprenditoriali
$QFKH VH OœREEOLJR q OLPLWDWR DOOH 3XEEOLFKH $PPLQLVWUD]LRQL OœDFFHVVLELOLWj KD XQ JUDQGH YDORUH DQFKH SHU OH $]LHQGH ed i Servizi Privati, in particolare per quelli che si rivolgono direttamente ai consumatori; e ciò non solo per il valore sociale che ne deriva, ma anche per il suo valore economico. Infatti in tal modo i loro messaggi, oltre a raggiungere anche le persone con esigenze speciali, risulteranno meglio usabili per tutti.
Le Associazioni Imprenditoriali dovrebbero considerare questa materia alla stregua di diverse altre per le quali rendono servizio ai propri associati, offrendo assistenza, consulenza e stimoli operativi. In particolare per le PMI che
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Progetto  DigIT@lia    spesso, non avendo sufficienti conoscenze e quindi informazione e autonomie su questi temi, si avvalgono di consulenti e fornitori esterni.
La proposta quindi è semplice: stimolare le Associazioni Imprenditoriali a questo obbiettivo, attraverso iniziative opportune, affinchÊ mettano in atto un servizio adeguato su questo tema per i propri associati, ad es. valorizzando con accordi particolari, quei fornitori ICT che danno maggior garanzia di competenza e servizio.
In questo campo è sempre stata attiva ad es. ABI (Associazione Bancaria Italiana): e anche ora, sensibile alle SRVVLELOLWj HG DJOL VYLOXSSL GHOOD WHFQRORJLD ³PRELOH´ KD PHVVR D SXQWR GHOOH /LQHH *XLGD VXOOœ$FFHVVLELOLWj GHO 0RELOH Banking, che propone ai proSUL DVVRFLDWL (œ XQ FRQWULEXWR VLJQLILFDWLYR FKH PHWWH D GLVSRVL]LRQH FRQRVFHQ]H HG esperienze che certamente aiutano gli associati nel disegno e sviluppo di servizi importanti ed efficienti per i propri clienti.
Ne proponiamo un estratto qui di seguito come esempio di possibile intervento a supporto degli associati.
3.4.1 - Esempio di iniziativa: ABI (AÂŹssociazione Bancaria Italiana)
Si vuole qui citare la iniziativa ABI, che fa seguito ad altra analoga di qualche anno fa, di esplorare con un gruppo di lavoro con la partecipazione di diverse competenze, la incombente esigenza applicativa del Mobile Banking, alla luce DQFKH GHL SUREOHPL GL DFFHVVLELOLWj +D FRVu SXEEOLFDWR H UHVR GLVSRQLELOH DL SURSUL DVVRFLDWL GHOOH Âł/LQHH JXLGD SHU OÂśDFFHVVLELOLWj H OÂśXVDELOLWj GHL VHUYL]L GL 0RELOH %DQNLQJ´ 1H GLDPR XQD SULPD GHVFUL]LRQH ODVFLDQGR LQ $SSHQGLFH XQ piĂš completo esame. Si tratta di una iniziativa che coniuga in perfetta sintesi due leve motivazionali: da una parte la costante ricerca di canali di contatto con la clientela, con la conseguente forte evoluzione che ha portato nel tempo un forte sviluppo SULPD GHOOÂśLQWHUQHW EDQNLQJ H VXFFHVVLYDPHQWH GHO PRELOH EDQNLQJ GDOOÂśDOWUD LO WHPD GHOOÂśDFFHVVLELOLWj DOOD WHFQRORJLD indipendentemente dalla forma sotto la quale essa si presenta. ,O GRFXPHQWR GL OLQHH JXLGD QDVFH GDOOÂśHVLJHQ]D GL IRUQLUH XQ VXSSRUWR LQIRUPDWLYR H RSHUDWLYR UHODWLYDPHQWH DOOÂśDFFHVVLELOLWj H DOOÂśXVDELOLWj GHO 0RELOH %DQNLQJ HG q VWDWR SURGRWWR JUD]LH DO FRRUGLQDPHQWR H DOOÂśLPSHJQR Fongiunto di banche, partner tecnologici e associazioni che si occupano di disabilitĂ . *OL RELHWWLYL FKH OÂśLQL]LDWLYD VL q SRVWD VRQR Â&#x2021;
VHQVLELOL]]DUH OH EDQFKH VX XQ WHPD QRQ PROWR WUDWWDWR PD GL HOHYDWR LPSDWWR VRFLDOH FRPH OÂśDFFHVVLELOLWj
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Progetto  DigIT@lia    Â&#x2021; illustrare in cosa consiste un servizio di Mobile Banking accessibile, a chi si rivolge e quali sono i benefici attesi per la clientela e per la banca; Â&#x2021;
indicare riferimenti e standard esistenti a livello nazionale e internazionale;
Â&#x2021; fornire un supporto metodologico DOOH EDQFKH FKH LQWHQGDQR PLJOLRUDUH OÂśDFFHVVLELOLWj GHL SURSUL VHUYL]L GL Mobile Banking, tramite indicazioni pragmatiche e di pronta utilitĂ .
,O *UXSSR GL /DYRUR KD VFHOWR GL GDUH DO GRFXPHQWR XQœLPSRVWD]LRQH SUHYDOHQWHPHQWH RSHUDWLYD FRQ LQGLFD]LRQL pragmatiche finalizzate ad una progettazione dei servizi di Mobile Banking che risponda il piÚ possibile a criteri di accessibilità e usabilità . /D SULPD SDUWH IRUQLVFH XQ LQTXDGUDPHQWR JHQHUDOH VXL WHPL GHOOœDFFHVVLELOLWj H XVDELOLWj GHOOD WHFQRORJLD GD SDrte delle FDWHJRULH SL GHEROL FRQ SDUWLFRODU ULIHULPHQWR DOOœDFFHVVR DL VHUYL]L VXO ZHE H FRQ LQGLFD]LRQL VXJOL VWDQGDUG GL riferimento, nazionali e internazionali, sul tema. Nella seconda parte i concetti di accessibilità e usabilità vengono contestualizzati ai servizi bancari on-line tramite il canale mobile. Sono qui evidenziati i vantaggi ottenibili con un Mobile Banking accessibile e vengono forniti alcuni SULQFLSL LQGLFD]LRQL H DFFRUJLPHQWL SUDWLFL GD VHJXLUH SHU DOODUJDUH LO SRWHQ]LDOH EDFLQR GœXWHnza dei propri servizi ai disabili, agli anziani e alle persone che non hanno familiarità con le tecnologie. /D VH]LRQH GHGLFDWD DOOH OLQHH JXLGD UDFFRJOLH XQD VHULH GL ³EXRQL FRQVLJOL´ H XWLOL LQGLFD]LRQL VRSUDWWXWWR GD XQ SXQWR GL vista operativo, facendo direttamente riferimento al profilo dell'esperienza d'uso. Un ultimo aspetto preso in esame riguarda il tema della sicurezza: è di fondamentale importanza che i sistemi di autenticazioni vengano valutati parametrandoli anche sulle disabilità . Lo studio condotto dal gruppo di lavoro ABI testimonia come il settore bancario stia prestando particolare interesse al tema della relazione tra tecnologia e accessibilità e può costituire un valido esempio da seguire in termini di approfondimento per gli altri comparti produttivi del Paese.
0DJJLRUL GHWWDJOL VL SRVVRQR WURYDUH QHOOÂś$OOHJDWR
3.5 - Uno sguardo al futuro: verso il Design for All
Sono molti i campi in cui attivare collaborazioni Università -Industria: anche per quanto riguarda la ICT e la disabilità . Una soluzione generale, forse utopica (ma quante soluzioni prima ignote, considerate utopiche, si sono poi attuate ?) al tema in discussione è quella della Progettazione for All, che passa attraverso la Human Computer Interaction.
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Progetto  DigIT@lia    Lo si propone qui come campo di indagine particolarmente significativa per il colloquio uomo macchina: un campo in cui il nostro Paese può giocare un ruolo, non solo di utilizzatori delle scoperte altrui, ma di attore scientifico-industriale. Un approccio questo di Ricerca ASSOLFDWD FKH GD WHPSR q SURSRVWR VLD DOOD 8QLYHUVLWj FKH DOOœ,QGXVWULD H VROR SDU]LDOPHQWH ULVXOWD DSSOLFDWR FRQ SUHYDOHQWH DWWHQ]LRQH DOOH ³6WDUW 8S´
/ÂśDOOHJDWR SURSRQH LQ XQ TXDOFKH GHWWDJOLR DOFXQH ULIOHVVLRQL VXOOÂśDUJRPHQWR
Conclusioni: Proposte ed azioni per il cambiamento
Come si è visto i momenti di intervento di ICT per la Disabilità accompagnano la persona con esigenze speciali praticamente in ogni circostanza di vita per aiutarlo a superare le difficoltà che incontra: ICT può facilitare questo obbiettivo nei diversi momenti: supportando la riabilitazione offrendo soluzioni appropriate , cosÏ come offrendo praticabili alternative praticamente in ogni campo.
Si tratta ovviamente di contributi importanti, ma si tratta pur sempre di una ottica con cui si guarda alla disabilità di tipo ³DVVLVWHQ]LDOH´ FKH FHUFD GL DYYLFLQDUH VHPSUH SL LO GLVDELOH DOOD SHUVRQD ³QRUPDOH´ XQD VRUWD GL ³VWDQGDUG RPRJHQHL]]DQWH´ FKH LQ UHDOWj QRQ HVLVWH
Se invece pensiamo, come in realtà auspichiamo, che la persona con disabilità debba poter vivere la vita di tutti, con i limiti che ciascuno incontra per quel che è, dovremo richiedere i necessari interventi tecnici ed organizzativi nella impostazione ed erogazione dei servizi.
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Progetto  DigIT@lia   Â
Le proposte ed azioni proposte nel contesto di narrazione, sono orientate a questa visione, sono cioè relative al contesto in cui viviamo, per assicurare, per quanto possibile, un tal risultato.
7DOL SURSRVWH JLj FLWDWH QHOOÂś([HFXWLYH 6XPPDU\ OH ULDVVXPLDPR FRPH VHJXH
in A.3 ¹ Circa Ausili e Tecnologie Assistive: SDVVDUH GDO FRQFHWWR GL ³IRUQLWXUD´ D TXHOOR GL ³VHUYL]LR´
in B.3 Âą Osservatorio per la pianificazione della spesa in Ausili e Tecnologie Assistive: Progetto di Osservatorio: ASL, ISTAT, INAIL; INPS;
in C.3 Âą Una iniziativa ripetibile: Progetto di Rete fra i Servizi Disabili di diverse UniversitĂ a supporto del percorso universitario degli studenti con disabilitĂ ;
in D.4 Âą Proposte per il cambiamento per il lavoro per le persone con disabilitĂ : 1A SURSRVWH SHU IDFLOLWDUH OÂśLQVHULPHQWR ODYRUDWLYR GHL GLVDELOL HG LO PDQWHQLPHQWR della loro produttivitĂ ;
in 3.3 - 3URSRVWH SHU OÂśDFFHVVLELOLWj XVDELOLWj GL VLWL ZHE HG DSSOLFD]LRQL ,&7 3.3.1 Âą per le Istituzioni, in particolare PA locale; 3.3.2 - per la Associazioni imprenditoriali: il caso ABI;
in 3.5 - Uno sguardo al futuro: solo utilizzatori o attori del cambiamento ? Proposta di Ricerca Applicata verso il Design for All.
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Progetto DigIT@lia
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Progetto  DigIT@lia    Allegati
Allegato 1 - Esempio di Iniziativa: ABI - Ass. Bancaria Italiana
(VWUDWWR GDO GRFXPHQWR /LQHH *XLGD SHU OÂśDFFHVVLELOLWj H OÂśXVDELOLWj GHO 0RELOH %DQNLQJ
,O WHPD GHOOœDFFHVVLELOLWj DOOD WHFQRORJLD GRYUHEEH HVVHUH XQD DUHD GL SULPDULR LQWHUHVVH QRQ VROR SHU OH LVWLWX]LRQL PD anche per tutte le realtà aziendali appartenenti al mondo dei servizi. In particolare su questo tema si segnala una particolare attenzione del settore bancario che ha ritenuto opportuno analizzare lo sviluppo della tecnologia in base anche al suo reale livello di utilizzo presso tutte le aree della popolazione, comprese quelle in condizioni piÚ di svantaggio come possono essere le persone che presentano disabilità ma anche gli anziani (che nel nostro paese rappresentano una quota molto rilevante di popolazione), gli strDQLHUL H SL LQ JHQHUDOH SHUVRQH FKH SRVVRQR SUHVHQWDUH GHL ³JDS´ WHFQRORJLFL FKH RVWDFRODQR LO SLHQR H FRQFUHWR utilizzo della tecnologia messa a disposizione. In tal senso, piÚ in particolare, ci sembra opportuno evidenziare una interessante attività realizzata da ABI Lab, il &HQWUR GL 5LFHUFD H ,QQRYD]LRQH GHOOœ$%, FKH KD SURGRWWR XQ GRFXPHQWR GL OLQHH JXLGD VXOOœDFFHVVLELOLWj H XVDELOLWj GHO 0RELOH %DQNLQJ FKH KD SUHVR VSXQWR GD XQR VWXGLR DQDORJR FRQGRWWR TXDOFKH DQQR ID UHODWLYR DOOœ,QWHUQHW %DQNLQJ Si tratta di una iniziativa che coniuga in perfetta sintesi due leve motivazionali: da una parte la costante ricerca di canali di contatto con la clientela, con la conseguente forte evoluzione che ha portato nel tempo un forte sviluppo SULPD GHOOœLQWHUQHW EDQNLQJ H VXFFHVVLYDPHQWH GHO PRELOH EDQNLQJ GDOOœDOWUD LO WHPD GHOOœDFFHVVLELOLWj DOOD WHFQRORJLD indipendentemente dalla forma sotto la quale essa si presenta. La recente e rapida diffusione degli smartphone, le migliori prestazioni dei dispositivi e la maggiore propensione a navigare in mobilità stanno aprendo una fase completamente nuova con importanti prospettive per lo sviluppo del fenomeno e la differenza tra Internet e Mobile Banking tende a diminuire nella misura in cui i telefoni diventano sempre piÚ simili ai computer. ,O GRFXPHQWR GL OLQHH JXLGD QDVFH GDOOœHVLJHQ]D GL IRUQLUH XQ VXSSRUWR LQIRUPDWLYR H RSHUDWLYR UHODWLYDPHQWH DOOœDFFHVVLELOLWj H DOOœXVDELOLWj GHO 0RELOH %DQNLQJ /œRXWSXW QDVFH GDO FRRUGLQDPHQWR H GDOOœLPSHJQR FRQJLXQWR GL banche, partner tecnologici e associazioni che si occupano di disabilità . In particolare al Gruppo di Lavoro coordinato da ABI Lab, hanno partecipato: Banca Carige, Cariparma, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Webank, Unicredit, UBI Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Banco Popolare, CSE ¹ Consorzio Servizi Bancari, Fondazione ASPHI, School of Management Politecnico di Milano, International Webmasters Association. *OL RELHWWLYL FKH OœLQL]LDWLYD VL q SRVWD VRQR
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Progetto  DigIT@lia    VHQVLELOL]]DUH OH EDQFKH VX XQ WHPD QRQ PROWR WUDWWDWR PD GL HOHYDWR LPSDWWR VRFLDOH FRPH OœDFFHVVLELOLWj illustrare in cosa consiste un servizio di Mobile Banking accessibile, a chi si rivolge e quali sono i benefici attesi per la clientela e per la banca; indicare riferimenti e standard esistenti a livello nazionale e internazionale; IRUQLUH XQ VXSSRUWR PHWRGRORJLFR DOOH EDQFKH FKH LQWHQGDQR PLJOLRUDUH OœDFFHVVLELOLWj GHL SURSUL VHUYL]L GL Mobile Banking, tramite indicazioni pragmatiche e di pronta utilità .
,O *UXSSR GL /DYRUR KD VFHOWR GL GDUH DO GRFXPHQWR XQœLPSRVWD]LRQH SUHYDOHQWHPHQWH RSHUDWLYD FRQ LQGLFD]LRQL pragmatiche finalizzate ad una progettazione dei servizi di Mobile Banking che risponda il piÚ possibile a criteri di accessibilità e usabilità . /D SULPD SDUWH IRUQLVFH XQ LQTXDGUDPHQWR JHQHUDOH VXL WHPL GHOOœDFFHVVLELOLWj H XVDELOLWj GHOOD WHFQRORJLD GD SDUWH GHOOH FDWHJRULH SL GHEROL FRQ SDUWLFRODU ULIHULPHQWR DOOœDFFHVVR DL VHUYL]L VXO ZHE H FRQ LQGLFD]LRQL VXJOL VWDQGDUG GL riferimento, nazionali e internazionali, sul tema. Nella seconda parte i concetti di accessibilità e usabilità vengono contestualizzati ai servizi bancari on-line tramite il canale mobile. Sono qui evidenziati i vantaggi ottenibili con un Mobile Banking accessibile e vengono forniti alcuni SULQFLSL LQGLFD]LRQL H DFFRUJLPHQWL SUDWLFL GD VHJXLUH SHU DOODUJDUH LO SRWHQ]LDOH EDFLQR GœXWHQ]D GHL SURSUL VHUYL]L DL disabili, agli anziani e alle persone che non hanno familiarità con le tecnologie. La sezione dedicata alle OLQHH JXLGD UDFFRJOLH XQD VHULH GL ³EXRQL FRQVLJOL´ H XWLOL LQGLFD]LRQL VRSUDWWXWWR GD XQ SXQWR GL vista operativo, facendo direttamente riferimento al profilo dell'esperienza d'uso. Le indicazioni sono state suddivise in tre macro ambiti: Navigazione e link Layout pagina e contenuti ,QSXW GHOOœXWHQWH Il touchscreen ha rappresentato una novità significativa nelle modalità di interazione con i dispositivi informatici, con impatto anche sugli aspetti di accessibilità . Per questo motivo è stata condotta una valutazione degli impatti del ³WRXFKVFUHHQ´ VXOOH LQGLFD]LRQL ULSRUWDWH Con lo sviluppo e la diffusione dei touchscreen sono comparsi sul mercato dispositivi in grado di fornire soluzioni che IDFLOLWDQR OœDFFHVVLELOLWj DOOH DSSOLFD]LRQL R DOOD QDYLJD]ione attraverso non solo feedback audio ma anche di tipo tattile, come la vibrazione. (VLVWRQR VSHFLILFKH VROX]LRQL FKH IRUQLVFRQR XQD GHVFUL]LRQH GHOOœHOHPHQWR FKH YLHQH WRFFDWR VXOOR VFKHUPR permettendo di avere una percezione reale di come i vari oggetti appaiono sullo schermo. Inoltre, oltre ai gesti è possibile attivare il comando vocale, per eseguire delle azioni. Un elemento differenziante per questo tipo di soluzioni
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Progetto  DigIT@lia    è rappresentato dalla presenza prevista direttamente nel sistema operativo del dispositivo che la rende ancora piĂš facilmente gestibile da persone con disabilitĂ visiva. Tramite questa soluzione durante la navigazione di una pagina web, è possibile scegliere in base a quali elementi si vuole scorrere la pagina stessa (ad esempio intestazioni, tabelle, link, link visitati e cosĂŹ via). La scelta viene fatta DWWUDYHUVR XQ ÂłURWRUH´ VL JLUD XQ URWRUH YLUWXDOH VXO GLVSOD\ PXRYHQGR GXH GLWD LQ VHQVR RUDULR R DQWLRUDULR FRPH VH VL JLUDVVH XQD PDQRYHOOD ILQR D WURYDUH OÂśHOHPHQWR GHVLGHUDWR 3RL VFRUUHQGR FRQ XQ GLWR YHUVR LO EDVVR R YHUVR OÂśDOWR VL SRWUj DVFROWDUH H FL VL VSRVWHUj VXOOÂśHOHPHQWR VXFFHVVLYR R SUHFHGHQWH FRQ OH FDUDWWHULVWLFKH VFHOWH 6H DG HVHPSLR VL è scelto di Leggere i link visitati, scorrendo verso il basso ci si sposterĂ al link visitato successivo rispetto a dove ci si WURYD DO PRPHQWR VFRUUHQGR YHUVR OÂśDOWR D TXHOOR SUHFHGHQWH 4XDQGR VL WURYD LO OLQN GHVLGHUDWR GXH FROSHWWL FRQ XQ dito apriranno il link, portando il navigatore alla successiva pagina. 1HOOÂśXWLOL]]R di queste tecnologie assistive in ottica touchscreen sono necessari alcuni prerequisiti alla costruzione di una pagina web: il testo deve essere strutturato: nella pagina devono essere presenti delle intestazioni per suddividere le informazioni in modo che siano localizzate velocemente tramite i comandi di lettura delle intestazioni; OLPLWDUH OÂśXWLOL]]R GHOOR VWLOH GHOOH LQtestazioni come mezzo di impaginazione, perchĂŠ può confondere il navigatore, portandolo in punti della pagina che sono stati costruiti piĂš con lo scopo di essere meglio visualizzati graficamente piuttosto che per trovare un ordine logico di navigazione; gli elementi usati dovranno essere scelti correttamente, dando ad ognuno di essi il posto e il valore che PHULWDQR LQ EDVH D FULWHUL ORJLFL H QRQ OHJDWL DOOÂśDVSHWWR JUDILFR GHOOD SDJLQD i link devono essere significativi e univoci: se cosĂŹ non fosse, il navigatore rischierebbe di non aver chiaro dove sarĂ portato scegliendo un link. Ad oggi, per le banche, esistono due modi per essere presenti sul canale mobile: un sito web mobile, ovvero una YHUVLRQH SL Âł/HJJHUD´ GHO VLWR WUDGL]LRQDOH SURJHWWDWR WHQHndo conto delle ridotte dimensioni degli schermi e delle SHFXOLDULWj GHL GLVSRVLWLYL PRELOL RSSXUH FRQ XQÂśDSSOLFD]LRQH FKH RIIUH VHUYL]L VSHFLILFL DOOÂśXWHQWH Ă&#x2C6; importante sottolineare come le applicazioni essendo progettate e sviluppate per uno specifico dispositivo possano offrire le maggiori garanzie di rispettare i requisiti di accessibilitĂ e usabilitĂ ove Âą si ribadisce Âą lo sviluppatore abbia ULVSHWWDWR OH LPSOHPHQWD]LRQL GL GLDORJR SHU OÂśDFFHVVLELOLWj WUD DSSOLFD]LRQH H VLVWHPD RSHUDWLYR 8Q VLWR web viene infatti ÂłLQWHUSUHWDWR´ GD GLYHUVL EURZVHU HG q SRVVLELOH FKH VL YHULILFKLQR FDVL GL GLYHUVD UDSSUHVHQWD]LRQH GHO VLWR VX GLVSRVLWLYL diversi,cosa che con le applicazioni non è possibile. 4XDQGR VL SURJHWWD XQÂśDSSOLFD]LRQH q QHFHVVDULR VHJXLUH Oinee guida a livello comunitario per lo sviluppo di interfacce accessibili che sono definite anche da specifiche ISO della famiglia 9241. Alcune tra le multinazionali, che da molti anni si occupano di mettere sul mercato prodotti e servizi accessibili a tutte le categorie di utenti, hanno pubblicato GRFXPHQWL SHU VXSSRUWDUH JOL VYLOXSSDWRUL QHO FRPSLWR GL UHQGHUH DQFKH OH DSSOLFD]LRQL ÂłPRELOH´ DFFHVVLELOL In fase di progettazione di entrambe le soluzioni, siti web o applicazioni, deve essere tenuta in seria considerazione la presenza o meno della tastiera che rappresenta la caratteristica maggiormente distintiva degli attuali dispositivi.
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Progetto  DigIT@lia    Nella scelta della piattaforma e della tipologia di dispositivo sul quale puntare può pesare anche una valutazione delle FDUDWWHULVWLFKH VSHFLILFKH FKH IDYRULVFRQR OÂśDFFHVVLELOLWj SUHYLVWH GDOOD WLSRORJLD GHL GLVSRVLWLYL /ÂśXOWLPD JHQHUD]LRQH GL GLVSRVLWLYL PRELOL FRPELQD ROWUH D FDSDFLWj GL FDOFROR HOHYDWH XQ YDVWR QXPHUR GL VHQVRUL FKH FUHDQR QXRYH PRGDOLWj GÂśLQWHUD]LRQH: Â&#x2021;
touchscreen,
Â&#x2021;
geolocalizzazione attraverso GPS, WIFI
Â&#x2021;
telecamere
Â&#x2021;
microfoni
Â&#x2021;
accelerometri e giroscopi
Â&#x2021;
rilevatori di luce ambientale
Questi sensori, quando utilizzati con tecnologie assistite, aprono la strada per lo sviluppo di nuovi servizi per persone FRQ GLVDELOLWj LO WRXFKVFUHHQ SXz DLXWDUH QHOOD ÂłVSD]LDOL]]D]LRQH´ SHU LSRYHGHQWL H QRQ YHGHQWL OD JHRORFDOL]]D]LRQH può guidare gli utenti in posti che non conoscono, telecamere e microfoni posso essere utilizzati per analizzare OÂśDPELHQWH FLUFRVWDQWH R ULFHYHUH FRPDQGL GDOOÂśXWHQWH A tal proposito si è reso necessario definire le caratteristiche dei dispositivi che devono rispondere alle esigenze di accessibilitĂ . Ad esempio, il Mobile Manufacturers Forum (MMF), l'associazione dei produttori di apparati e terminali per la comunicazione mobile, ha lanciato il progetto GARI (Global Reporting Initiative Accessibility), pubblicando un report contenente le informazioni necessarie, dettagliate, sulle caratteristiche di accessibilitĂ dei dispositivi, e a cui si DWWHQJRQR OH FRPSDJQLH PHPEUL GL TXHVWÂśDVVRFLD]LRQH WUD FXL LPSRUWDQWL PXOWLQD]LRQDOL Questo progetto è costituito da un sito dedicato che fornisce tutte le informazioni utili agli utenti, aiutandoli nella scelta del dispositivo piĂš adatto allH ORUR HVLJHQ]H H GD XQ DUFKLYLR XQLYHUVDOH GL FDUDWWHULVWLFKH VXOOÂśDFFHVVLELOLWj SHU RJQL WLSR GL GLVSRVLWLYR DOOÂśLQWHUQR GHOOÂśDUFKLYLR VWHVVR Le molteplici caratteristiche vengono suddivise in base alle diverse disabilitĂ : Â&#x2021;
uditive
Â&#x2021;
visive
Â&#x2021;
di linguaggio
Â&#x2021;
motorie
Â&#x2021;
cognitive
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Progetto  DigIT@lia    Un approccio simile è stato seguito anche da altre importanti aziende non presenti nel progetto ma che hanno realizzato specifici report che costituiscono un punto di riferimento importante per la produzione di dispositivi accessibili. Un ultimo aspetto sul quale si intende soffermarsi rapidamente riguarda il tema della sicurezza: è di fondamentale importanza che i sistemi di autenticazioni vengano valutati paramentrandoli anche sulle disabilità . Per esempio, le carte con le password monouso stampate su di esse sono completamente inutilizzabili da tutte le persone con disabilità visive. 8QR GHL GLVSRVLWLYL GL DFFHVVR SL XWLOL]]DWL GDOOH EDQFKH q LO ³JHQHUDWRUH GL SDVVZRUG PRQRXVR´ 4XHVWR GLVSRVLWLYR presenta su un piFFROR GLVSOD\ XQD SDVVZRUG FKH OœXWHQWH GHYH LQVHULUH SHU DFFHGHUH DL VHUYL]L GL ,QWHUQHW R 0RELOH %DQNLQJ 0ROWL SURGXWWRUL GL TXHVWL GLVSRVLWLYL QH RIIURQR XQD YHUVLRQH ³DXGLR´ FKH ROWUH D SUHVHQWDUH OD SDVVZRUG VXO GLVSOD\ OD ³/HJJH´ DG DOWD YRFH UHQdendo quindi la password fruibile da utenti non vedenti. Lo studio condotto dal gruppo di lavoro ABI Lab testimonia come il settore bancario stia prestando particolare interesse al tema della relazione tra tecnologia e accessibilità e può costituire un valido esempio da seguire in termini di approfondimento per gli altri comparti produttivi del Paese.
Allegato 2 - ,O ³'HVLJQ IRU $OO´ H OD +&, +XPDQ &RPSXWHU ,QWHUDFWLRQ - solo attori?.
utenti,
o
anche
Premessa
Con questo documento intendiamo offrire alcune spunti di riflessione sul contributo che la Progettazione For All può dare alla ricerca, allo studio e alla progettazione di applicazioni e interfacce ICT accessibili e usabili. Il presupposto delle nostre riflessioni nasce dalla convinzione che alcuni delle piÚ recenti prospettive di cambiamento in campo informatico (sia in termini di nuovi dispositivi hardware, sia in termini di nuove applicazione e servizi) possano rappresentare il terreno fertile per la concretizzazione di un approccio progettuale ideografico in grado di tener conto di un utenza allargata e di diversi stili d'interazione uomo-computer. In questo senso, per quanto riguarda l'accessibilità della tecnologia ICT e la possibilità che le interfacce informatiche possano favorire la partecipazione sociale delle persone con disabilità , la Progettazione For All rappresenta un orizzonte ideale a cui ispirarsi ( ). I punti cardine del cambiamento descritto da leader del mercato ITC come Google e Apple, sono la personalizzazione, la semSOLILFD]LRQH O LQWXLWLYLWj H OD ³/HJJHUH]]D´ GHOOH WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH
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Progetto  DigIT@lia    &DUDWWHULVWLFKH FKH ULFKLDPDQR GLUHWWDPHQWH OH TXHVWLRQL OHJDWH DOOœDFFHVVLELOLWj DOOœXVDELOLWj H DOOD SRWHQ]LDOLWj LQFOXVLva delle ICT come risorsa in grado di connettere, creare relazione e offrire strumenti individualizzati di partecipazione.
Per questo, in questo documento, prenderemo in considerazione le prospettive offerte dallo sviluppo di nuovi GLVSRVLWLYL VPDUWSKRQHV WDEOHW H WHFQRORJLH PRELOH QXRYH PRGDOLWj GÂśLQWHUD]LRQH FRQ OÂśLQWHUIDFFLD SHUVRQDOL]]D]LRQH e semplificazione, gesture multi-touch, realtĂ aumentata, riconoscimento vocale e controllo oculare), associate alle modalitĂ emergenti di fruizione di applicazioni e contenuti distribuiti in Rete (cloud computing, web 3.0 semantico, geospaziale e individualizzato).
&UHGLDPR FKH XQÂśDQDOLVL GL TXHVWL HOHPHQWL SRVVD IRUQLUH VSXQWL XWLOL SHU OD ULFHUFD GL QXRYH PRGDOLWj GÂśLQWHUD]LRQH GL IUXL]LRQH GL VHUYL]L FRQWHQXWL H DSSOLFD]LRQL FKH SRVVDQR IDYRULUH OÂśLQFOXVione di persone che per motivi anagrafici, socioeconomici, condizioni di salute, o per la presenza di deficit fisici, cognitivi o sensoriali rimangono normalmente escluse dalle opportunitĂ offerte dalle ICT.
Progettazione Universale, Human Computer Interaction e Partecipazione Sociale: una prospettiva di ricerca e di FRLQYROJLPHQWR GHOOÂś,QGXVWULD
In questa fase di transizione tecnologica, crediamo che ci siano le condizioni favorevoli per una ricerca applicata user FHQWHUHG FKH SDUWD GDOOÂśLQGLYLGXD]LRQH delle esigenze emergenti e dagli stili di interazione di persone che normalmente sono limitate o escluse dall'accesso alle tecnologie informatiche, in particolare anziani e persone con deficit cognitivi, di memoria e attenzione, per arrivare allo studio e alla proposta di interfacce, sistemi e modelli tecnologici. I progetti di alfabetizzazione informatica rivolti alle persone con esigenze speciali sono spesso basati su modelli classici che cercano di avvicinare la persona con esigenze speciali a un modello standard di utente di Personal Computer.
Questo tipo di approccio rischia di anteporre il mezzo allo scopo ma anche di basarsi su un modello di interazione uomo-computer che progressivamente sta scomparendo. Anche le virtuose esperienze di creazione di ambienti informatici semplificati, accessibili e adattati per persone anziane (ad es. il software sviluppato dalla Fondazione Eldy, www.eldy.org) prestano il fianco a limiti di progettazione.
6L SUHVXSSRQH XQ ³DQ]LDQR WLSR´ FRQ FDUDWWHULVWLFKH VWDQGDUG e si agisce con alcune semplificazioni dettate dal senso comune (scelta di icone ingrandite e semplificate e, in qualche caso, paradossalmente infantili; traduzione e
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Progetto DigIT@lia banalizzazione dei termini inglesi, ecc.). Inoltre, si tratta di sistemi rigidi, non personalizzabili, che scelgono al posto dell'utente in base alle scelte fatte dal progettista.
Accessibilità e Usabilità nel Web 3.0
Quando si segnala che solo una piccola parte dei siti e dei portali web è accessibile alle persone con disabilità, si sottolinea un aspetto importante che riguarda l'aderenza ai criteri tecnici individuati dal Consorzio W3C. Il rispetto di questi criteri garantisce la possibilità che i contenuti presenti sul web possano essere fruiti da persone con disabilità sensoriali e/o motorie grazie all'utilizzo di tecnologie assistive (sintesi vocali, sistemi a scansione, ecc...). Occorre però sottolineare che l'accessibilità tecnica è solo un prerequisito rispetto all'usabilità generale di un interfaccia o di un applicazione che è determinata invece dall'intuitività, dalla distribuzione dei contenuti, dall'interattività e immediatezza, ecc.
Esistono già numerose applicazioni che permettono di svincolare il contenuto dalla struttura, dal layout, permettendo al dispositivo informatico personale di comporlo coerentemente con le modalità di fruizione preferite dall'individuo.
Un esempio concreto è rappresentato dall'e-book: alcuni formati aperti come l'e-pub permettono al contenuto testuale e multimediale di adattarsi al dispositivo di lettura. In questo modo, potenzialmente, la modalità di interazione (in questo caso di lettura, navigazione e ricerca) possono essere totalmente personalizzate e individualizzate. Già adesso, la combinazione tra formati di e-ERRN ³DSHUWL´ H H-reader progettati in un'ottica di design for all (ad esempio, ereader con sintesi vocali già installate, con la possibilità di ingrandire, evidenziare il testo, ecc...) sta offrendo a molti print disabled (in particolare persone con disabilità visiva e dislessici) la possibilità di accedere al mercato dei libri per tutti, attraverso portali web, applicazioni software e dispositivi hardware normalmente reperibili in commercio.
Tecnologie mobili e interfacce for all
/D UHFHQWH GLIIXVLRQH GL WHFQRORJLH ³PRELOH´ FKH Vtanno sostituendo in molte funzionalità l'uso dei personal computer, apre alcune interessanti prospettive: la possibilità di svincolare l'accesso fisico ad una tecnologia da prerequisiti fisici, sensoriali e cognitivi è ovviamente il primo passo per una progettazione for all. Pensiamo, in particolare, alle opportunità offerte dalla possibile integrazione di diverse modalità di Human Computer Interaction in un unico
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Progetto DigIT@lia dispositivo attraverso la compresenza di multitouch, tastiera, sintesi e riconoscimento vocale, controllo gestuale e oculare, gps, predisposizione per sistemi a scansione attivati da switch a pressione, realtà aumentata, ecc...
Il successo che stanno riscontrando Ipad e Iphone tra le persone con disabilità visiva, è un chiaro segnale di quanto l'integrazione di diverse alternative di accesso sia anche una scelta significativa in un'ottica di mercato. Tutti i dispositivi mobile di Apple, infatti, oltre a prevedere un ingranditore, uno screen reader e una sintesi vocale integrati, offrono la possibilità di modificare le gesture multi-touch in funzione della possibilità dell'utente di vedere o meno lo schermo e le relative icone delle applicazioni.
Questa invenzione ha di fatto aperto uno scenario di HCI che fino a qualche anno fa sarebbe stato considerato impossibile: la possibilità di rendere accessibile un interfaccia touchscreen a persone con disabilità visiva. Trasversalmente all'integrazione tra diverse modalità di interazione, una progettazione For All deve tenere in considerazione la possibilità che ciascuna tecnologia di HCI possa prevedere ampi margini di personalizzazione e adattamento. La personalizzazione è di fatto già una realtà per molte interfacce comuni (la possibilità di variare la sensibilità e i comportamenti di tastiera e mouse è una delle strategie basilari per impostare l'accessibilità del personal computer); meno comune e più interessante per lo scenario futuro, è la possibilità che la tecnologia che gestisce l'interazione apprenda dai comportamenti e dagli stili interattivi di ciascun individuo.
Le applicazioni di riconoscimento vocale speaker-dependent prevedono già questo meccanismo: in questo caso il software si basa su profili utente, adattandosi progressivamente all'articolazione fonetica della persona, e acquisendo informazioni sul lessico più utilizzato attraverso l'analisi dei documenti di testo presenti sul computer. Se la logica di apprendimento e adattamento fosse trasferibile e applicabile anche ad altri sistemi di interazione (multitouch, gesto, sguardo, ecc...) avremmo ovviamente più possibilità di progettare sistemi in grado di adattarsi e tenere conto delle variabilità fisiche, sensoriali e cognitive dell'individuo.
Diverso il caso in cui l'interazione con il dispositivo informatico non dipende da un gesto attivo e consapevole. In questo senso, i sensori geospaziali, rappresentano una forma di interazione automatica in grado di fornire delle informazioni sulla nostra posizione nello spazio, il nostro movimento. Al di là delle prospettive che questa localizzazione offre rispetto alle potenzialità del web geospaziale (orientamento, mappe virtuali, ecc.) ci interessa fin sa subito sottolineare l'interesse legato a possibili applicazioni di telemedicina per la sicurezza delle persone anziane.
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Progetto DigIT@lia Accanto a strumenti di rilevazione di posizione, movimento, temperatura, ecc... (GPS, accelerometro, termometro, ecc...) un dispositivo informatico progettato in funzione del Design For All dovrebbe avvantaggiarsi dall'integrazione di diversi strumenti di acquisizione. In stretta correlazione con la possibilità che un hardware informatico (sia esso un computer, un tablet, uno smartphone, ecc...) possa prevedere diverse modalità di accesso fisico e sensoriale, è il tema della progettazione dell'interfaccia software che permette di utilizzare i diversi strumenti e le diverse applicazioni. Anche in questo caso, la potenzialità inclusiva di un interfaccia è determinata dalla possibilità di fare delle scelte di adattamento e personalizzazione. Possiamo immaginare un orizzonte di sviluppo segnato da una semplificazione generale delle interfaccia (sul modello di quello che sta già accadendo nei sistemi operativi delle tecnologie mobili di Apple) a favore di una generale maggiore intuitività, con la possibilità ± ad esempio ± di agire sulle icone dell'ambiente grafico con modalità che richiamano la living experience di ciascuno, di poter modificare in modo semplice i contrasti, i colori, la grandezza degli oggetti e delle scritte, le icone che rappresentano l'accesso a programmi e applicazioni.
Inoltre, in un'ottica di cloud computing, la definizione delle modalità personalizzate d'interazione potrebbe essere svincolata dal dispositivo hardware utilizzato.
Si può immaginare, in un ottica di accessibilità, la possibilità di costruire il profilo personale delle nostre preferenze di user experience (attivazione della sintesi vocale, grandezza dei caratteri, colore, immagini e disposizioni delle icone, volume dell'audio, profilo di riconoscimento vocale, calibrazione del puntamento oculare, impostazione delle gesture multi-touch, ecc.)
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Progetto DigIT@lia
³ $ L F AB E T I Z Z AZ I O N E D I G I T AL E ": D ALL ¶$%& ALLA COMPETENZA : IMPATTO DI INTERNET PER IMPRENDITORI , MANAGER , IMPIEGATI E STUDENTI
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Progetto DigIT@lia INDICE I. Executive summary .................................................................................................................................................... 285 Iniziative per promuovere il talento dei giovani digitali e per le generazioni non inserite nel mondo del lavoro . 287 Lo sviluppo della Piccola e Media Impresa ................................................................................................................. 289 II. Introduzione: il digital divide culturale .................................................................................................................... 291 ,,, /R VFHQDULR DWWXDOH O¶DSSURFFLR DJOL LQGLYLGXL H DOOH 30, ...................................................................................... 291 1.
/¶$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH QHOO¶$JHQGD 'LJLWDOH (XURSHD ............................................................................... 291
2.
Gli individui .......................................................................................................................................................... 296
3.
Le PMI ................................................................................................................................................................... 297
IV. Lo scenario futuro.................................................................................................................................................... 300 1.
*OL RELHWWLYL SHU PLJOLRUDUH OD FRQVDSHYROH]]D QHOO¶XVR GHJOL VWUXPHQWL GLJLWDOL ,QIRUPDWLFL H PHGLD GHL JLRYDQL
a.
$OFXQH HVSHULHQ]H GL ³IRUPD]LRQH´ GLJLWDOH ...................................................................................................... 302
300
2. 30, /¶LPSDWWR VXL SURFHVVL LQWHUQL H OH RSSRUWXQLWj UDFFKLXVH QHOO¶DGR]LRQH GHOOH WHFQRORJLH GHOO¶LQIRUPD]LRQH H GHOOD comunicazione. ............................................................................................................................................................. 304 a.
Le maggiori opportunità dal mercato globale derivate dalla diffusione delle tecnologie ICT ...................... 305
b.
Il valore generato dai prodotti e dai servizi ICT ................................................................................................ 306
c.
,O &ORXG &RPSXWLQJ OR VWDWR GHOO¶ DUWH ............................................................................................................... 307
d.
Il Cloud Computing: i modelli di applicazione................................................................................................... 308
e.
Esempi di servizi abilitati dal Cloud computing: la Gestione Documentale ................................................... 309
9 , 'ULYHUV SHU O¶DFFHOHUD]LRQH GHOO¶$EF 'LJLWDOH ........................................................................................................ 312 1.
Sviluppo Piccola e Media Impresa ..................................................................................................................... 312
2.
Iniziative per giovani digitali e per le generazioni non inserite nel mondo del lavoro ................................... 313
a.
Relazione tra sviluppo economico e supporto alla nuova imprenditoria delle generazioni digitali ............. 314
b.
Le best pratice da replicare e ricondurre a sistema: Start up Boosting ......................................................... 315
c.
Le best pratice da replicare e ricondurre a sistema: Working Capital ............................................................ 315
d.
,QL]LDWLYH D VXSSRUWR GHOO¶DSSURFFLR VLFXUR DG ,Qternet da parte dei bambini ................................................ 317
e.
La standardizzazione della formazione ICT nelle scuole secondarie di I e II grado (ECDL) ........................ 319
f.
Iniziative di supporto per il superamento del digital divide negli anziani/emarginati .................................... 320
9, &RQFOXVLRQL GHOO¶$EF 'LJLWDOH .................................................................................................................................. 323 VII. Documentazione di riferimento (siti internet) ....................................................................................................... 325
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I. E XE C U T I V E S U M M A R Y Siamo partiti da una provocazione: OÂśXQLFR GLJLWDO GLYLGH q TXHOOR FXOWXUDOH, che impatta sia sui senior ma anche paradossalmente proprio sulle nuove generazioni. $QFKH QHOOÂś$JHQGD GLJLWDOH HXURSHD - definita una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020 - e predisposta per stabilire il ruolo chiave delle Tecnologie dell'Information e Communication Technologies (ICT) per raggiungere gli obiettivi FKH O (XURSD VL q SUHILVVDWD SHU LO VL LQGLYLGXD QHOOÂś$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH XQR GHL SULQFLSDOL RVWDFROL DOOR VYLOuppo . GHOOÂśXVR GHOOH WHFQRORJLH ,&7 4XHVWD WHPDWLFD WUDVYHUVDOH EHQ VL LQWHJUD FRQ OÂśH-learning e lo sviluppo dei servizi pubblici e della scuola, con OÂśDFFHVVLELOLWj DOOH LQIUDVWUXWWXUH GL FRPXQLFD]LRQH H FRQ LO WHPD GHOOH IDEEULFKH GLJLWDOL SHU WUDWWHQHUH L WDOHQWL QRVWUDQL. ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza etĂ ) e i ruoli (studenti, impiegati, operai, LPSUHQGLWRUL PDQDJHU KRPH ZRUNHU R SHQVLRQDWL LQ IXQ]LRQH GHOOÂśDSSURFFLR DL QXRYL VWUXPHQWL GL ODYRUR H GL VYDJR QHOOÂśXVR GHL VRFLDO QHWZRUN VL SXz PLVXUDUH FRPH SURSHQVLRQH DOOÂśDFFHVVR DL servizi delle aziende/banche/pubbliche DPPLQLVWUD]LRQL LQ PRGDOLWj ZHE LQ VLQWHVL QHO JUDGR GL VYLOXSSR FXOWXUDOH OHJDWR DOOÂśXVR GHL QHZ PHGLD PRELOH YLGHR
1HOOR VWHVVR WHPSR L GDWL GHOOœOsservatorio Multicanalità 2010 del Politecnico di Milano, indica che in Italia su 50 milioni di utenti mobili, circa 11 milioni sono gli utilizzatori di Internet da mobile (+31% rispetto al 2009); ovviamente per il 25% sotto i 25 anni (di cui 2,8 mil di utenti di social network da mobile). Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità mobile-commerce. Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon fine inducono le aziende a strutturare un CRM dinamico che possa seguire DQFKH OœHVSHULHQ]D GHO SRVW-vendita, dove la community dei clienti può addirittura diventare customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato. I giovani si pongono sempre di piÚ come soggetti attivi della comunicazione, innescando finalmente quel cambiamento culturale già presente nei paesi anglosassoni dove l'apprendimento si realizza attraverso il fare e non il subire. In Italia non siamo pronti a farci insegnare dai nostri figli, nÊ siamo abituati a coinvolgere i giovani nel processo di educazione di altri giovani. Questo accade solo al di fuori dei contesti istituzionali, a differenza dei paesi anglosassoni dove questa modalità è data ormai per scontata e ha le sue importanti conseguenze nel mondo delle aziende. /œHOHPHQWR HVVHQ]LDOH SHU OD FRPSHWLWLYLWj H OD WUDVIRUPD]LRQH GHOOH LPSUHVH q UDSSUHVHQWDWR GDOOœDOIDEHWLzzazione digitale SHU LO VXSHUDPHQWR GHOOœDWWXDOH GLJLWDO GLYLGH GRYH OD OHQWD DGR]LRQH GHJOL VWUXPHQWL ,&7 OœXVR DQFRUD SDU]LDOH GHOOD EDQGD ODQJD KDQQR SHQDOL]]DWR IRUWHPHQWH LO SURFHVVR GL FUHVFLWD GHOOœLPSUHVD LWDOLDQD Da un confronto europeo EurRVWDW HIIHWWXDWR VX D]LHQGH ROWUH L DGGHWWL ULVXOWD FKH Oœ,WDOLD q VRVWDQ]LDOPHQWH DOOLQHDWD DOOD PHGLD (XURSHD VX LQGLFDWRUL TXDOL OœDFFHVVR DOOD UHWH ,QWHUQHW H OD SHQHWUD]LRQH GHOOD EDQGD ODUJD GD UHWH ILVVD /D fotografia però ritrae uno scenario cRVWLWXLWR GDO PHQR GHO GHO WHVVXWR LPSUHQGLWRULDOH LWDOLDQR VHFRQGR Oœ,67$7 LQIDWWL nel 2008, il 94,7% delle imprese italiane conta meno di 9 addetti. Analizzando infatti il fenomeno nella piccola impresa, Between rileva una netta flessione della pHQHWUD]LRQH GHJOL VWUXPHQWL ,&7 DO GHFUHVFHUH GHOOH GLPHQVLRQL GHOOœD]LHQGD OD connettività broadband da rete fissa che risulta essere presente solo nel 58% delle aziende SoHo (Small
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Progetto  DigIT@lia    RIILFH KRPH RIILFH H OœXWLOL]]R GL XQ VLWR ZHE UDJJLXQJH LO GHOOH Soho contro il 65% delle enterprises).
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Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtĂ giĂ poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori: Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
,O FRVWR GD VRVWHQHUH SHU OÂśDGR]LRQH GL QXRYH WHFQRORJLH FKH SHUDOWUR ULVXOWD VSHVVR FRQQHVVR SL FKH DG XQD vera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti. /D SUHYHQ]LRQH YHUVR TXHVWL VWUXPHQWL DL TXDOL VL DWWULEXLVFH HUURQHDPHQWH XQD GLIILFROWj QHOOÂśXWLOL]]R $IILGDELOLWj GHOOÂś,&7 GDO SXQWR GL YLVWD GHOOD VLFXUH]]D H GHOOD SULYDF\ Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante gap culturale.
In questo contesto generale di scarsa alfabetizzazione digitale, i giovani potrebbero avere un ruolo realmente attivo nel superamento del digital divide. La catena del valore del nuovo ecosistema digitale è ben rappresentata dal Rapporto AGCOM 2011 che mette al centro la persona:
Fonte: Rapporto Assinform 2011
$OIDEHWL]]DUH L ³QRQ QDWLYL´ DOOœXVR GHO GLJLWDOH DQGUHEEH VLD D YDQWDJJLR GL XQ PDJJLRUH FRQIURQWR FRPSUHQVLRQH GHOOD ³FXOWXUD GLJLWDOH´ GHL JLRYDQL H FRVWLWXLUHEEH HOHPHQWR IDFLOLWDWRUH QHOOœLQWURGX]LRQH GHL QXRYL VWUXPHQWL GLJLWDOL QHOOH UHDOWj aziendali di ogni dimensione. Creare consapevolezza dei vantaggi di appartenere ad un ecosistema digitale è indispensabile per spingere le aziende di ogni dimensione ad investire in tecnologia.
/œ(XURSHDQ &RPPLVVLRQ KD SXEEOLFDWR LO PDJJLR OD ³'LJLWDO $JHQGD 6FRUHERDUG´ FKH EHQ UDSSUHVHQWD OD situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori; i principali gap sono relatLYL SURSULR DOOœXVDELOLWj GHL servizi, sia da parte dei singoli, sia da parte delle aziende, in termini di utilizzo di piattaforme di home-banking , di servizi e-government o e-commerce, ad esempio.
,O GDWR SL HORTXHQWH SHU FDSLUH FKH OÂśLQYHVWLPHQWR LQ ,&7 QRQ q XQÂśRS]LRQH DUULYD GD 2&6( SHU RJQL HXUR LQYHVWLWR QHO settore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.
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Progetto  DigIT@lia    /œDGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 VL WUDGXFH LQ LPPHGLDWL EHQHILFL SHU OœLPSUHVD LQ WHUPLQL GL
Â&#x192; Ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business OÂśDXWRPD]LRQH LQIRUPDWL]]D]LRQH GHL SURFHVVL H OD UD]LRQDOL]]D]LRQH GHL VLVWHPL GL JHVWLRQH D EHQHILFLR GL XQ LQFUHPHQWR della produttivitĂ . Â&#x192; Aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale. attraverso la rete tutte le realtĂ produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i PHUFDWL LQWHUQD]LRQDOL H PROWLSOLFDQGR GL IDWWR OH RSSRUWXQLWj GHOOÂśLPSUHVD &Lz FRQVHQWH GL WUDVIRUPDUH XQ EXVLQHVV GL nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali. Â&#x192; La disintermediazione della conoscenza. essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti VXOOÂśHIILFLHQ]D H SURGXWWLYLWj GHOOH LPSUHVH
La necessità di HURJDUH VROX]LRQL FKH IDFLOLWLQR OD JHVWLRQH GHL SURFHVVL D]LHQGDOL SDVVD GDOOœLQWHJUD]LRQH KDUGZDUH VRIWZDUH LQ XQD ORJLFD GL VROXWLRQ SURYLGLQJ ,Q TXHVWD LO SUROLIHUDUH GHOOœRIIHUWD GL DSSDUDWL GHYLFH q IXQ]LRQDOH alla fruizione semplificata di servizi e non implica necessariamente una crescita della spesa per le dotazioni HW, in TXDQWR QHOOœHYROX]LRQH GHOOœRIIHUWD ,&7 JLRFD XQ UXROR IRQGDPHQWDOH LO ³6RIWZDUH DV D 6HUYLFH 6DD6 ´ ,O 6DD6 q LQIDWWL una delle tipologie di servizio, alla base del modello del cloud computing, che rappresenta una tendenza evolutiva dell'outsourcing, secondo il quale è possibile affidare all'esterno la gestione delle funzioni non facenti parte del core business aziendale. Questo può essere un valido esempio per comprendere appieno il nuovo approccio al mercato delle PMI al fine di abbattere la barriera dei costi di adozione delle infrastrutture tecnologiche e la mancanza di competenze VSHFLILFKH DOOœLQWHUQR GHOOH D]LHQGH VRSUDWWXWWR GL SLFFROH GLPHQVLRQL /D SULQFLSDOH QRYità è rappresentata dunque da questo nuovo modello di delivery dei servizi IT che focalizza l'attenzione su ciò che le tecnologie consentono di realizzare, piuttosto che sulle tecnologie in sÊ, con il risultato che il software non è piÚ un asset gestito in proprio dall'utilizzatore ma è quest'ultimo che sceglie i servizi di cui usufruire, in base alle proprie reali necessità , contribuendo alla diffusione di un modello economico orientato al consumo. ,O YDORUH SURGRWWR GDOOœDFFHVVR DO PHUFDWR JOREDOH DELOLWDto dalla piattaforma digitale è facilmente fatturato generato attraverso la vendita on line delle aziende.
intuibile dalla quota di
1HO (XURVWDW KD ULOHYDWR FKH LQ (XURSD PHGLDPHQWH LO GHO IDWWXUDWR GHOOH D]LHQGH q SURGRWWR GDOOÂśH-commerce. In testa alla graduatoria delle countries con maggior incidenza delle YHQGLWH RQ OLQH WURYLDPR OÂś,UODQGD QHOOD TXDOH TXDVL Ăł GHO IDWWXUDWR DUULYD GDOOÂśHFRPPHUFH VRSUD OD PHGLD DQFKH L SDHVL QRUGLFL OD *HUPDQLD 8N 5HSXEEOLFD &HFD H ,VODQGD 1HOOÂś(XURSD GHL OÂś,WDOLD q DO Â&#x192; SRVWR FRQ VROR LO GHO IDWWXUDWR D]LHQGDOH SURGRWWR GDOOH YHQGLWH GHO FDQDOH RQ OLQH 4XHVWR q XQ GDWR LPSRUWDQWH SHU GDUH OÂśLGHD GL FRPH OÂś,WDOLD SRVVD WUDVIRUPDUH L EXVLQHVV GL QLFFKLD VX VFDOD mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali.
INIZIATIVE PER PROMUO VERE IL TALENTO DEI GIOVANI DIGITALI E PER LE GENERAZIONI NON INSERITE NEL MON DO DEL LAVORO
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Progetto  DigIT@lia    /œLGHD q TXHOOD GL FRQGXUUH OH LVWLWX]LRQL D SUHQGHUH FRQVDSHYROH]]D GHO FRQWULEXWR FKH JOL LVWLWXWL GL ULFHUFD L laboratori e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad HVHPSLR GLIIRQGHQGR PDJJLRUPHQWH OD FXOWXUD GHO YHQWXUH FDSLWDO RSSXUH DWWUDYHUVR OœHPLVVLRQH H LO FROORFDPHQWR GL WLWROL garantiti dallo stato per finanziare start-up). Proponiamo quindi uno strumento reso operativo con il concorso di aziende private, uniYHUVLWj FRQ LO SURJHWWR ³Working &DSLWDO´ XQD IRUPXOD LQQRYDWLYD GL YHQWXUH FDSLWDO FKH VL q WUDVIRUPDWD LQ RFFDVLRQH GHOOœDQQLYHUVDULR GHOOœ8QLWj Gœ,WDOLD QHO 7RXU GHL 0LOOH LO YLDJJLR DWWUDYHUVR L SLFFROL H JUDQGL SURJHWWL GœLPSUHVD GHL JLRYDQL /œLdea vincente nasce dal connubio tra una società industriale con la partnership con Istituti Scientifici di Ricerca e dalla Pubblica Amministrazione (Telecom Italia con Comitato Italia 150, da PNICube ¹ 3UHPLR 1D]LRQDOH GHOOœ,QQRYD]LRQH dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT) oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital).
,QL]LDWLYH GL VXSSRUWR DOOœDSSURFFLR VLFXUR DG LQWHUQHW GHL EDPELQL DQ]LDQL emarginati PiÚ che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto piÚ importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al ³YHFFKLR´ 3& 2JJL L EHQHILFL FKH VL SRVVRQR DYHUH GDOOœLQFOXVLRQH GLJLWDOH JUD]LH DOOD HVWHUQDOLWj GL UHWH FKH VL VYLOXSSDQo) sono sicuramente piÚ importanti di quanto non lo sia la diffusione di altri servizi ipertecnologici. Per questo gli sforzi comSLXWL GDO PLQLVWUR %UXQHWWD SHU OœDOIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH VRQR LPSRUWDQWL FRVu FRPH VRQR VWDWL LPSRUWDQWL JOL LQFHQWLYL SHU OœDFTXLVWR GL XQ FROOHJDPHQWR D EDQGD ODUJD GHVWLQDWL DL JLRYDQL WUD L H DQQL 3HUz q LPSRUWDQWH FRQWLQXDUH VX questa strada H SHQVDUH D PLVXUH FKH IDFLOLWLQR OœLQFOXVLRQH QHO PRQGR GLJLWDOH DQFKH GHJOL DQ]LDQL $OFXQH HVSHULHQ]H LQ ,WDOLD KDQQR SRUWDWR DOOD GHILQL]LRQH GL FHQWUL GL DYYLFLQDPHQWR DG LQWHUQHW GHVWLQDWL DJOL DQ]LDQL WLSR JOL ³,QWHUQHW 6DORRQ´ . Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: - XQœDXOD GLGDWWLFD SHU L FRUVL FRQ SRVWD]LRQL PXOWLPHGLDOL H grande schermo- XQD SDOHVWUD LQIRUPDWLFD FRQ DOWUH SRVWD]LRQL PXOWLPHGLDOL GRYH JOL ³VWXGHQWL´ SRVVRQR WRUQDUH GRSR LO corso, a fare esercizio e a impratichirsi maggiormente. Caratteristica di ogni Internet Saloon q OœDWPRVIHUD LQIRUPDOH H accogliente dove gli studenti senior possono condividere esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie Sono diventati 10.000, anzi quasi undicimila, gli studenti "over" che ogni anno, e anche quest'anno, frequentano i vari corsi dei nostri Internet Saloon a Milano, Ancona, Bari, Catania, Napoli, Pavia e Sondrio; nelle varie palestre le frequenze alla fine di maggio è arrivata a oltre 13.000. Esistono poi molti esperimenti di come avvicinare anche i piÚ piccoli, dando loro uno spazio, un ruolo da costruire LQVLHPH FRPH OœLQL]LDWLYD GL ³Navigare Sicuri´ GL 7HOHFRP ,WDOLD SDUWH GHO SURJHWWR YROWR D VHQVLELOL]]DUH EDPELQL adolescenti, genitori e insegnanti a un uso attento e consapevole del web, che illustra le regole per navigare in Rete al sicuro da pirati informatici, grazie ad un applicativo ad hoc che insieme agli insegnanti/genitori consente di rilevare con un gioco interattivo (Geronimo Stilton FRPH JXLGD L SULQFLSDOL ULVFKL FRQQHVVL DOOœDFFHVVR DG LQWHUQHW KidSmart è un programma internazionale sviluppato dalla IBM negli USA e in 30 nazioni del mondo. In Italia, ad oggi, partecipano al progetto piÚ di 300 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale per un totale di 600 postazioni PXOWLPHGLDOL GRQDWH &RQVLGHUDQGR OœRELHWWLYR GL ULGX]LRQH GHO SRVVLELOH GLJLWDO GLYLGH FKH LO SURJUDPPD VL SURSRQH YHQJRQR SULYLOHJLDWH VFXROH ³VYDQWDJJLDWH´ SHUFKq XELFDWH LQ GLIILFLOL FRQWHVWL VRFLR-economici (periferie di grandi centri urbani) o in zone geograficamente isolate.
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Progetto  DigIT@lia    Nel 2008, in occasione dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale, all'interno di KidSmart è stato sviluppato il ProgettoTravelling Toys - Promoting cultural awareness and understading. 550 bambini, fra i 3 ed i 6 anni,i coadiuvati da 50 insegnanti nei 13 paesi partecipanti hanno utilizzato i KidSmart Early Learnig Centers per scambiarsi informazioni e messaggi relativi ai loro paesi di appartenenza.
LO SVILUPPO DELLA PI CCOLA E MEDIA IMP RESA ,Q ,WDOLD ROWUH DOOH FRQFUHWH GLIILFROWj GL IDUH LPSUHVD Fœq DQFKH OD QHFHVVLWj GL GLIIRQGHUH OœLQQRYD]LRQH HVLVWHQWH 'D TXHVWR SXQWR GL YLVWD q LPSRUWDQWH FRQWLQXDUH QHOOœRSHUD GL GLIIXVLRQH GHOOH WHFQRORJLH GHOOœ,&7 VRSUDWWXWWR SUHVVR OH piccole e medie imprese e presso le pubbliche amministrazioni. /œRIIHUWD GL FORXG FRPSXWLQJ YD SURSULR QHOOD GLUH]LRQH GHOOD VHPSOLFLWj GHOOD FRPRGLWj H GHOOœXWLOL]]R D FRQVXPR GL ULVRUVH ICT in modo da facilitare in tutto e per tutto le aziende (soprattutto le piccole e micro le imprese) ad avvicinarsi al mondo ICT. Però per fare innovazione la tecnologia da sola non è sufficiente: l'innovazione è 80% organizzazione (persone) e 20% tecnologie.
a. La leva generazionale ,O WXUQRYHU D]LHQGDOH H OÂśLQVHULPHQWR di giovani nel tessuto della piccola media azienda come giĂ detto rappresenta VLFXUDPHQWH XQ IRUWH HOHPHQWR IDFLOLWDWRUH GHOOÂśDGR]LRQH GL QXRYH WHFQRORJLH H DQGUHEEH DOPHQR LQ SDUWH D VDQDUH XQ livello di disoccupazione giovanile che ha raggiunto percentuali che sfiorano il 30% dei giovani in cerca di prima occupazione.
b. Il pubblico driver di tecnologia per il privato In primo luogo la pubblica amministrazione ma anche le associazioni e i diversi enti che si interfacciano con il mondo delle imprese possonR JLRFDUH XQ UXROR VLJQLILFDWLYR UDSSUHVHQWDQGR XQ GULYHU QHOOÂśDGR]LRQH GHOOÂśLQQRYD]LRQH ,&7 /ÂśHURJD]LRQH di servizi telematici nonchĂŠ un approccio semplificato e preferenziale per le aziende che fanno uso corrente degli strumenti di connessione in ambito ILVFDOH WULEXWDULR HFFÂŤUDSSUHVHQWDQR XQÂśXOWHULRUH OHYD YROWD D IDYRULUH OÂśXWLOL]]R esclusivo di strumenti ICT. /D FUHD]LRQH GL FRQVDSHYROH]]D GHO YDORUH SURGRWWR GHOOÂś,&7 DWWUDYHUVR SHUFRUVL IRUPDWLYL H FDPSDJQH GL SURPR]LRQH sociale.
c. *OL ³,&7 62/87,21 3529,'(5´ SHU OD 30, *OL HOHPHQWL FKLDYH SHU VWLPRODUH OD 30, QHOOœDGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 SDVVDQR VRSUDWWXWWR DWWUDYHUVR XQ SURFHVVR GL ž
Semplificazione della fruizione del servizio
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Progetto DigIT@lia ¾
Trasferimento di una chiara percezione del saving in termini di costi infrastrutturali e di efficienze nei processi interni. Non sono dunque le piattaforme tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza problemi dal personale che teme e FHUFD GL HYLWDUH O¶LQWURGX]LRQH GL XOWHULRUL FDULFKL GL ODYRUR
d. ,O ³PDUNHWLQJ YLUDOH´ SHU O¶,&7 Se è vero che le nuove tendenze in campo tecnologico sono adottate in via preferenziale in ambito consumer per passare poi solo in una seconda fase anche al mercato business, è altrettanto vero le aziende produttrici di ICT hanno oggi a GLVSRVL]LRQH VWUXPHQWL GL FRPXQLFD]LRQH HVWUHPDPHQWH HIILFDFL QHOOD SURPR]LRQH ³YLUDOH´ GHOOD ORUR RIIHUWD GL SURGRWWL H servizi. La condivisione nei VRFLDO QHWZRUN H QHL EORJ GHOO¶HVSHULHQ]D GLUHWWD GHJOL XWHQWL QHOOD IUXL]LRQH GL XQ VHUYL]LR R QHOO¶XVR GL XQ SURGRWWR q HOHPHQWR FKH SXz UDSLGDPHQWH GHFUHWDUH LO VXFFHVVR R O¶LQVXFFHVVR GHOO¶RIIHUWD GL XQ¶D]LHQGD /¶LQFHQWLYD]LRQH GL TXHVWH IRUPH GL SURPR]LRQH ³HVSHULHQ]LDOH´ FKH IDFLOLWD OD FRPXQLFD]LRQH WZR ZD\V D]LHQGD XWHQWH D]LHQGD q GD SUHIHULUH DOOD FRPXQLFD]LRQH SL WUDGL]LRQDOH ³RQH ZD\´ VXL PHGLD FODVVLFL
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II. I N T R O D U Z I O N E : I L D I G I T A L D I V I D E C U L T U R A L E
Partiamo da una proYRFD]LRQH OÂśXQLFR GLJLWDO GLYLGH q TXHOOR FXOWXUDOH FKH LPSDWWD VLD VXL VHQLRU PD DQFKH paradossalmente proprio sugli studenti, i nativi digitali o i millenials, come vengono anche chiamati, che sono iperattivi ma inconsapevoli delle potenzialitĂ e dei rischi ed usati solo come consumatori alto spendenti. 4XHVWD WHPDWLFD WUDVYHUVDOH EHQ VL LQWHJUD FRQ OÂśH-learning e lo sviluppo dei servizi pubblici e della scuola, con OÂśDFFHVVLELOLWj DOOH LQIUDVWUXWWXUH GL FRPXQLFD]LRQH H FRQ LO WHPD GHOOH )DEEULFKH 'LJLtali per trattenere i talenti nostrani. ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza etĂ ) e i ruoli (studenti, impiegati, operai, LPSUHQGLWRUL PDQDJHU KRPH ZRUNHU R SHQVLRQDWL LQ IXQ]LRQH GHOOÂśDSSURFFLR DL QXRYL VWrumenti di lavoro e di svago, QHOOÂśXVR GHL VRFLDO QHWZRUN VL SXz PLVXUDUH FRPH SURSHQVLRQH DOOÂśDFFHVVR DL VHUYL]L GHOOH D]LHQGH EDQFKH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL LQ PRGDOLWj ZHE LQ VLQWHVL QHO JUDGR GL VYLOXSSR FXOWXUDOH OHJDWR DOOÂśXVR GHL QHZ PHGLD PREile, video).
III. L O S C E N A R I O A T T U A L E : L œ A P P R O C C I O A G L I I N D I V I D U I E A L L E P M I 1. / œ$ L F A B E T I Z Z A Z I O N E D I G I T A L E N E L L œ $ G E N D A D I G I T A L E E U R O P E A Nei primi mesi del 2010, la Commissione europea ha lanciato la strategia Europa 2020 con l'intento di uscire dalla crisi e di preparare l'economia dell'UE per le sfide del prossimo decennio. La strategia Europa 2020 vorrebbe individuare la prospettiva per raggiungere alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale e un'economia a basse emissioni di carbonio, da attuare tramite azioni concrete a livello di UE e di Stati membri. L'agenda digitale europea è stata definita una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, e predisposta per stabilire il ruolo chiave delle Tecnologie . dell'Information e Communication Technologies (ICT) per raggiungere gli obiettivi che l'Europa si è prefissata per il 2020 1HOOœLQWHUR GHOOD ILJXUD D SDJLQD GHO FDSLWROR VX ³,&7 ,QWHUD]LRQH &RQWUROOR H 7UDVSDUHQ]D GHL VHUYL]L 3XEEOLFL´ VRQR indicate tutte le dimensioni critiche che provocano, a seconda del livello raggiunto, il digital divide culturale e nello stesso tempo sono inficiati dalla mancanza di alfabetizzazione digitale, sia per i singoli , sia per le aziende: Questi elementi possono essere caratterizzati sia come cause della necessità di superare il digital divide culturale, sia come conseguenza della mancata alfabetizzazione digitale; di certo il circolo vizioso che si genera comporta una scarsa FRQILGHQ]D QHOOœXVR GHJOL VWUXPHQWL WHFQROogici e di internet a tutti i livelli. /D &RPPLVVLRQH KD LQGLYLGXDWR TXLQGL L VHWWH RVWDFROL SULQFLSDOL DOOR VYLOXSSR GHOOœ,&7 WUD FXL Oœ$/)$%(7,==$=,21( DIGITALE. / (XURSD VRIIUH GL XQD FUHVFHQWH FDUHQ]D GL FRPSHWHQ]H SURIHVVLRQDOL QHO VHWWRUH GHOOœ,&7 e di analfabetismo digitale. Queste carenze escludono molti cittadini dalla società e dall'economia digitale e limitano il forte effetto moltiplicatore VXOO DXPHQWR GHOOD SURGXWWLYLWj FKH GHULYHUHEEH GDOO DGR]LRQH GHOOœ,&7 4XHVWD VLWXD]LRQH ULFKLHGH XQD reazione coordinata, la cui iniziativa spetta agli Stati membri e alle altre parti interessate. L'agenda digitale richiede un impegno elevato e continuo sia a livello di UE che di Stati membri (anche a livello regionale). La commissione esplicita che non potrà avere successo senza un contributo sostanziale di tutti, soprattutto considerando L JLRYDQL ILJOL GHOO HUD GLJLWDOH GDL TXDOL Fœq PROWR GD LPSDUDUH 4XHVWD DJHQGD q XQ LVWDQWDQHD GHL SUREOHPL H GHOOH opportunità esistenti e di quelli prevedibili ed evolverà alla luce dell'esperienza e dei rapidi cambiamenti nelle tecnologie e
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Progetto  DigIT@lia    QHOOD VRFLHWj ,Q PHULWR DOOÂśLQGLYLGXD]LRQH GHOOD SULRULWj GHO VXSHUDPHQWR GHO GLYLGH FXOWXUDOH LO GRFXPHQWR GHOOD commissione proclama infatti che: Âł/ HUD GLJLWDOH GRYUHEEH favorire la responsabilizzazione e l'emancipazione; le origini sociali o le competenze QRQ GRYUHEEHUR FRVWLWXLUH XQ RVWDFROR DOOR VYLOXSSR GL TXHVWR SRWHQ]LDOH ´ Le competenze digitali rientrano quindi fra le otto competenze fondamentali che sono indispensabili per quanti vivono in 59. una societĂ basata sulla conoscenza Ă&#x2C6; inoltre essenziale che tutti sappiano navigare su internet in tutta sicurezza. ,QROWUH VHQ]D WHFQLFL FRPSHWHQWL OÂś,&7 QRQ SXz FRQWULEXLUH HIILFDFHPHQWH DOOD FUHVFLWD LQ (XURSD H D LQFHQWLYare la competitivitĂ e la produttivitĂ in tutti i settori dell'economia europea. L'economia dell'UE soffre della carenza di personale competente nel settore ICT: a causa della mancanza di personale qualificato, entro il 2015 in Europa il documento stima 60 che potrebbero mancare le competenze necessarie per coprire 700 000 posti di lavoro nel settore informatico , a . vantaggio di altre regioni come America e Asia. 3HU SHUVHJXLUH OÂśRELHWWLYR GL SURPXRYHUH OÂś$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH LQWHVD FRPH VWLPROR DOOÂśHFRnomia, la Commissione appoggerĂ le attivitĂ di sensibilizzazione a livello nazionale ed europeo con l'intento di promuovere fra i giovani la IRUPD]LRQH OH FDUULHUH H O RFFXSD]LRQH QHO VHWWRUH GHOOÂś,&7 H GL IDYRULUH O DOIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH IUD L FLWWDGini e la formazione dei lavoratori in materia di ICT, nonchĂŠ l'adozione delle migliori pratiche. Inoltre le raccomandazioni in materia ribadiscono che sia essenziale insegnare agli europei a utilizzare le comunicazioni e gli strumenti digitali, attirando soprattutto i giovani verso le formazioni in questo settore. Occorre aumentare sul piano qualitativo e quantitativo le competenze in materia di ICT e di commercio elettronico (e-business), vale a dire, le competenze digitali necessarie per l'innovazione e la crescita. Inoltre, considerando i 30 milioni di donne di etĂ compresa 61 fra 15 e 24 anni , è necessario rendere piĂš attraente il settore del ICT a fini professionali, in particolare per la produzione e la progettazione di tecnologia. I cittadini devono esVHUH LQIRUPDWL GHO SRWHQ]LDOH RIIHUWR GDOÂś,&7 SHU WXWWH OH SURIHVVLRQL $ tal fine occorre mettere in atto partenariati multilaterali, rafforzare l'apprendimento e riconoscere le competenze digitali nei sistemi ufficiali di istruzione e formazione ma anche svolgere azioni di sensibilizzazione e prevedere sistemi di FHUWLILFD]LRQH H GL IRUPD]LRQH QHO VHWWRUH GHO,Âś,&7 DSHUWL HG HIILFDFL DO GL IXRUL GHL VLVWHPL WUDGL]LRQDOL GL LQVHJQDPHQWR utilizzando in particolare strumenti online e contenuti digitali per la riqualificazione e la formazione professionale continua La Commissione si propone quindi di attuare le azioni seguenti per il superamento del digital divide culturale: x Azione fondamentale 10: proporre di inserire l'alfabetizzazione e le competenze digitali fra le prioritĂ del regolamento riguardante il Fondo sociale europeo (2014-2020); x Azione fondamentale 11: sviluppare, entro il 2012, gli strumenti per identificare e riconoscere le competenze dei 62 63 WHFQLFL H GHJOL XWHQWL GHOOÂś,&7 IDFHQGR ULIHULPHQWR DO quadro europeo delle qualifiche e a EUROPASS e sviluppare un quadro europeo per i professionisti del ICT al fine di potenziare le competenze e favorire la mobilitĂ dei tecnici attraverso l'Europa.
                                                           59
Cfr. la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente. 60
eSkills Monitor study. Monitoring eskills supply and demand in Europe, Commissione europea 2009, cfr. http://www.eskillsmonitor.eu/. A seconda degli scenari economici presi in considerazione, potrebbero mancare le competenze informatiche necessarie per un numero di posti di lavoro compreso fra 384 000 e 700 000. 61
Dati Eurostat 2008. Â
62
Cfr. la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente.
63
Cfr. la decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, relativa ad un quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle
competenze (Europass).
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Progetto DigIT@lia Le principali azioni da intraprendere da parte della commissione anti digital divide culturale prevedevano di: x sviluppare, nel 2011, uno strumento online di apprendimento per i consumatori relativo alle nuove tecnologie dei media (per es. diritti dei consumatori su internet, commercio elettronico, protezione dei dati, educazione ai media, reti sociali, ecc.). Questo strumento metterà materiali didattici e informativi personalizzati a disposizione dei consumatori, degli insegnanti e di altri soggetti interessati nei 27 Stati membri; x proporre, entro il 2013, l'adozione di indicatori in materia di competenze digitali ed educazione ai media validi in tutta l'UE; x valutare sistematicamente se l'accessibilità è garantita in occasione delle revisioni della legislazione intraprese nel contesto dell'agenda digitale, per es. il commercio elettronico, l'identità elettronica e la firma elettronica, a seguito della Convenzione dell'ONU sui diritti dei disabili; x dopo aver esaminato le opzioni disponibili, presentare entro il 2011 una serie di proposte per assicurare che i siti web del settore pubblico (e i siti web che forniscono servizi di base ai cittadini) siano completamente accessibili entro il 2015; Mentre agli Gli Stati membri si chiedeva di : x attuare, entro il 2011, politiche a lungo termine in materia di competenze informatiche e di alfabetizzazione digitale e promuovere gli incentivi più opportuni per le PMI e i gruppi svantaggiati; x attuare, entro il 2011, le disposizioni riguardanti la disabilità del quadro normativo in materia di telecomunicazioni e nell'ambito della direttiva "Servizi di media audiovisivi"; x integrare l'apprendimento elettronico nelle politiche nazionali per modernizzare l'istruzione e la formazione, anche nei programmi, nella valutazione dei risultati formativi e nello sviluppo professionale di insegnanti e formatori Quale sia la situazione che si delinea per i singoli individui e le PMI che rivestono un ruolo chiave nello sviluppo GHOO¶HFRQRPLD H GHOOD VRFLHWj LQ ,WDOLD q GHVFULWWR GDOOH UHFHQWL ULFHUFKH GL VHJXLWR PHQ]LRQDWH La Commissione ha pubbliFDWR LO PDJJLR OD ³Digital Agenda Scoreboard´ FRQ L ULVXOWDWL UDJJLXQWL GDL 3DHVL 0HPEUL QHO UDJJLXQJLPHQWR GHJOL RELHWWLYL GHOO¶DJHQGD GLJLWDOH HXURSHD La figura qui sottostante si rappresenta la situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori:
DIGITAL AGENDA SCOREBOARD
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Fonte: Rapporto Assinform 2011
&RPH VL SXRœ EHQ RVVHUYDUH L SULQFLSDOL JDS VRQR UHODWLYL SURSULR DOOœXVDELOLWj GHL VHUYL]L VLD GD SDUWH GHL VLQJROL VLD Ga parte delle aziende; basi guardare ai servizi di home banking, e-government o di e-commerce. /œ,WDOLD q DQFRUD LQ ULWDUGR ULVSHWWR DG DOWUL SDHVL HXURSHL QHOOD SHUFHQWXDOH GL XWHQWL FKH DFFHGH UHJRODUPHQWH D ,QWHUQHW (48% rispetto a una media europea del 65%), e anche le piccole medie imprese si (af)fidano poco alla rete. Basse anche OH SHUFHQWXDOL GL DFTXLVWL RQOLQH QHOOœXOWLPR DQQR PHQR GHO WDUJHW GHJOL XWLOL]]DWRUL WUD L H DQQL KD FRPSUDWR online almeno una volta, contro la media europea del 40%. /œ,WDOLD FRQGXFH LQYHFH QHOla copertura Internet mobile (3G), mentre sulla rete fissa i progressi sono pochi: banda ultralarga sembra ancora lontana. $ TXHVWR ID ULVFRQWUR OœDQDOLVL GHOOœ,67$7 ³,QGDJLQH 0XOWLVFRSR VXOOH IDPLJOLH DVSHWWL GHOOD YLWD TXRWLGLDQD´ FKH YHGH Oœ,WDlia fanaOLQR GL FRGD QHOOœXVR GL LQWHUQHW OD PHGLD QD]LRQDOH YHUDPHQWH EDVVD GHJOL LQGLYLGXL q SHURœ SHVDQWHPHQWH inficiata dalla distribuzione geografica e demografica italiana: Lombardia e Trentino ben si avvicinano alle medie di usabilità di internet dei paesi nordici, mentre le regioni del sud si avvicinano a Grecia e Romania.
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6HPSUH Oœ,67$7 QHOOD ³5LOHYD]LRQH VXOOœXVR GHOOH WHFQRORJLH GHOOœLQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH QHOOH LPSUHVH´ LQIDWWL SRVL]LRQD Oœ,WDOLD FRPH SHUFHQWXDOH GL LPSUese che utilizzano la Banda Larga a livello di gran lunga superiore, pur VFRQWDQGR XQ JDS WUD OH UHJLRQL LWDOLDQH D XQ OLYHOOR PHGLR HXURSHR 4XHVWR VLJQLILFD FKH OœXVR GHOOH WHFQRORJLH ,&7 SXU inficiato dalla disponibilità di accessi e di servizi sia da parte della pubblica amministrazione, sia delle imprese, sconta DQFRUD PROWR LO ULWDUGR GRYXWD DOOD PDQFDQ]D GL XQ DSSURFFLR DOOœLQQRYD]LRQH FKH SDUWD GDO EDVVR LQ PDQLHUD VWUXWWXUDWD D partire dal nuovo modo di vivere dei singoli.
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2. G L I I N D I V I D U I I ritardi italiani a far entrare internet nella vita quotidiana sono stati pubblicati recentemente da Eurostat: nel 2010 la percentuale di nuclei familiari con accesso alla banda larga era il 49% (+10% rispetto al 2008), ma restiamo ben 10 % sotto la media europea, nelle ultime posizioni. Se poi si considera la percentuale di individui che accedono almeno una YROWD DOOD VHWWLPDQD DG LQWHUQHW LO GLYDULR VL UDGGRSSLD Oœ,WDOLD q DO PHQWUH SDHVL FRPH 8. VRQ DO )UDQFLD Germania 75%. Il massimo deOOD YDULDQ]D ULVSHWWR DOOD PHGLD HXURSHD Fœq QHOOœXVR GHO VHUYL]L GL H-government, solo il 16% GHJOL LWDOLDQL FRQWUR XQD PHGLD HXURSHD GHO 4XHVWR ULWDUGR VWUXWWXUDOH QHOOœXVR GHL VHUYL]L UHVL GLVSRQLELOL GD D]LHQGH pubbliche e private dipende dal faWWR FKH OD PHWj GHJOL LWDOLDQL q ³DQDOIDEHWD LQIRUPDWLFR´ H DQFKH WUD FRORUR FKH QRQ OR sono, pochi ne comprendono il valore economico.
I numeri del social networking in Italia, nonostante una bassa alfabetizzazione digitale del paese e una penetrazione delle linee a banda larga leggermente in ritardo rispetto agli altri paesi Europei, sono comunque considerevoli. Su un totale di FLUFD PLOLRQL GL ,WDOLDQL FKH QDYLJD LQ ,QWHUQHW FLUFD Oœ PLOLRQL XWLOL]]D L VRFLDO QHWZRUN )DFHERRN GD VROD LQ Italia è abitata da 15 milioni di persone. /D FRVD FKH SHUz SL GL WXWWH VWXSLVFH q OœLQWHQVLWj FRQ FXL JOL LWDOLDQL ULFRUURQR D TXHVWR PH]]R GL FRPXQLFD]LRQH , GDWL recentemente pubblicati da Nielsen Wire ULIHULWL D GLFHPEUH ULYHODQR FKH OœXWHQWH Italiano di social network mediamente dedica a questa attività circa 6 ore mensili, quantità di tempo del tutto paragonabile a quella dei colleghi inglesi e statunitensi. Solo in Australia consumano di piÚ. In Francia, Germania gli utenti dei social network dedicano a questa attività circa 4 ore al mese. La crescita esponenziale di questo fenomeno non è e non può essere ignorato dal mondo delle imprese, che rispetto a questo fenomeno devono rivedere le proprie strategie di vendita e di marketing. Nella relazione annuale dell'Agcom, presentata il14 Giugno 2011 alla Camera dal Presidente Corrado Calabrò emerge che l'Italia delle telecomunicazioni è un Paese 'a due velocità ': Il primato acquisito da tempo per il tasso di penetrazione dei cellulari (le Sim attive ormai da tempo rappresentano circa il 150% della popolazione), si sta trasferendo anche sulla banda larga mobile per il traffico dati (diffusione del 35%). Vantiamo, inoltre, il dato piÚ elevato di diffusione dei dispositivi idonei a ricevere e trasmettere dati in mobilità (dagli smartphone ¹ nei circolano in Italia circa 35 milioni, pari a quasi il 30% del totale dei telefonini ¹ alle chiavette USB). Sono circa 12 milioni gli italiani che navigano in rete dal telefonino, scaricano applicazioni, vanno quotidianamente su )DFHERRN SUHQRWDQR LO FLQHPD LO WUHQR OœDHUHR JXDUGDQR JOL RUDUL GHJOL DXWREXV
A questo fa da contraltare un mercato fisso che Calabrò definisce 'stagnante', nonostante 5 milioni di linee attive in unbundling e il miglioramento della qualità della rete. La penetrazione della banda larga fissa è salita dal 20,6% dello
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Progetto  DigIT@lia    scorso anno al 22%, ma è inferiore alla media Ue (26,6%) e la percentuale di abitazioni connesse alla banda larga (fisso e mobile) è inferiore al 50%, a fronte di una media europea del 61%. 1HOOR VWHVVR WHPSR DQFKH L GDWL GHOOœOsservatorio Multicanalità 2010 del Politecnico do Milano, indicano che in Italia su 50 milioni di utenti mobili attivi, circa 11 milioni sono gli utilizzatori di Internet da mobile (+31% rispetto al 2009); ovviamente per il 25% sotto i 25 anni (di cui 2,8 mil di utenti di social network da mobile). Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità mobile-commerce. La nuova relazione di acquisto parte infatti dalla ricerca di informazioni, quasi il 50% degli italiani lo considera il miglior strumento per ottenere informazioni, gratis e di qualità . Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon ILQH LQGXFRQR OH D]LHQGH D VWUXWWXUDUH XQ &50 GLQDPLFR FKH SRVVD VHJXLUH DQFKH OœHVSHULHQ]D GHO SRVW-vendita, dove la community GHL FOLHQWL SXRœ DGGLULWWXUD GLYHQWDUH customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato.
,Q )UDQFLD q VWDWR UHDOL]]DWR LO SULPR UDSSRUWR GL 0F.LQVH\ GHO YDORUH GL LQWHUQHW H VXOOœLPSDWWR VXOOœHFRQRPLD la PHWRGRORJLD PHVVD D SXQWR SRWUHEEH SRUWDUH DG DOODUJDUH JOL RUL]]RQWL DQFKH LQ ,WDOLD VXJOL LPSDWWL GHOOœXVR GHO ZHE ,QIDWWL QHO GRFXPHQWR VL FLWD XQD FUHVFLWD GHOOœHFRQRPLD GLJLWDOH QHO SDUL DO FKH YDOH LO GHO 3,/ FRQ LPSDWWR VXOOœRFFXSD]LRQH SDUL D PLO GL SRVWL GL ODYRUR &UXFLDOH OœHIIHWWR LQWHUQHW VXOOH LPSUHVH GRYH VHFRQGR LO UDSSRUWR FKH KD DQDOL]]DWR VRSUDWWXWWR OH 30, OH D]LHQGH ³ZHE LQWHQVLW\´ KDQQR WDVVR GL FUHVFLWD HG H[SRUW GRSSL ULVSHWWR DOOH DOWUH Le stime di NetconVXOWLQJ YHGRQR LQYHFH LO IHQRPHQR LQWHUQHW FRQWULEXLUH SHU Oœ,WDOLD VROR DO GHO 3,/ FRQ XQD FUHVFLWD GHO QHO FRUVR GHO &RQILQGLVWULD VWLPD DQFKH FKH VL SRWUHEEH UHFXSHUDUH LQ SLXœ GL FUHVFLWD GHO 3,/ VROR arrivando nei prossimi cinque anQL DOOœLQWHQVLWj GL FDSLWDOH ,&7 SDUL D TXHOOR LQJOHVH /œ,VWDW QHOOD ³ 5LOHYD]LRQH GHOOœLQQRYD]LRQH GHOOH LPSUHVH´ SRVL]LRQD LQYHFH Oœ,WDOLD DO GL VRSUD GHOOD )UDQFLD SHU OD percentuale di aziende innovatrici della classe 10-249 addetti, evidenziando comunque anche in questo caso un gap notevole tra le regioni italiane; colmare questo divario significa ancora una volta agire sul tessuto culturale ancor prima che su quello strutturale. In Italia le prime esperienze di M-commerce sono state analizzate dalOœ2VVHUYDWRULR 0XOWLFDQDOLWj VXL VLWL ZHE GL Mediaworld, Unieuro e Euronics, cosi come Carrefour, Auchan, Esselunga, Coop e Conad: in questi siti tutte le informazioni sono disponibili e si discute online dei vari prodotti. Ciò porta, nel 38% dei casi, ad un acquisto successivo, al mantenimento della relazione con il cliente che si è registrato (circa 40 mila messaggi sms a settembre 2010) ed alla possibilità di inviare anche messaggi promozionali.
3. L E P M I /ÂśHOHPHQWR HVVHQ]LDOH SHU OD FRPSHWLWLYLWj H OD WUDVIRUPD]LRQH GHOOH LPSUHVH q UDSSUHVHQWDWR GDOOÂśDOIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH SHU LO VXSHUDPHQWR GHOOÂśDWWXDOH GLJLWDO GLYLGH
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Progetto  DigIT@lia    /D OHQWD DGR]LRQH GHJOL VWUXPHQWL ,&7 OœXVR DQFRUD SDU]LDOH GHOOD EDQGD ODQJD KDQQR SHQDOL]]DWR IRUWHPHQWH LO SURFHVVR di cresFLWD GHOOœLPSUHVD LWDOLDQD 'D XQ FRQIURQWR HXURSHR (XURVWDW HIIHWWXDWR VX D]LHQGH ROWUH L DGGHWWL ULVXOWD FKH Oœ,WDOLD q VRVWDQ]LDOPHQWH DOOLQHDWD DOOD PHGLD (XURSHD VX LQGLFDWRUL TXDOL OœDFFHVVR DOOD UHWH ,QWHUQHW H OD SHQHWUD]LRQH GHOOD EDQGD ODUJD da rete fissa. 0DJJLRUL VFRVWDPHQWL VL PLVXUDQR LQYHFH DG HVHPSLR QHOOœXWLOL]]R GHOOD FRQQHWWLYLWj D EDQGD ODUJD GD UHWH PRELOH H QHOOD presenza di siti web aziendali. , GDWL YHQJRQR VRVWDQ]LDOPHQWH FRQIHUPDWL GD XQœLQGDJLQH LQWHUQD GHOOœ,67$7, effettuata nel 2010 su aziende al di sopra GHL QRYH DGGHWWL VHFRQGR OD TXDOH Oœ GHOOH LPSUHVH VL FROOHJD D ,QWHUQHW WUDPLWH FRQQHVVLRQL YHORFL ILVVH R PRELOL GL FXL le mobili sono utilizzate solo dal 18,6% delle imprese. La fotografia scattata su alcuni indicaWRUL GHOOœXVR GHOOH WHFQRORJLH GHOOœLQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH GDL GXH LVWLWXLWL ritrae però uno scenario costituito dal meno del 6% del tessuto imprenditoriale italiano Sempre secondo Oœ,67$7, infatti, nel 2008, il 94,7% delle imprese italiane conta meno di 9 addetti. Per avere dunque, un quadro piÚ completo e rappresentativo delle aziende italiane, è necessario fare riferimento a questo preponderante sottoinsieme di aziende, nel quale, le evidenze rivelano concentrasi i maggiori ostacoli alla dLIIXVLRQH GHOOœXWLOL]]R GHOOH WHFQRORJLH GHOOœLQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH , GDWL GHOOœOsservatorio Banda Larga (Between) del 2010 rivelano infatti una netta flessione della penetrazione degli VWUXPHQWL ,&7 DO GHFUHVFHUH GHOOH GLPHQVLRQL GHOOœD]LHnda: citiamo ad esempio la connettività broadband da rete fissa che ULVXOWD HVVHUH SUHVHQWH VROR QHO GHOOH D]LHQGH 6R+R 6PDOO RIILFH KRPH RIILFH H OœXWLOL]]R GL XQ VLWR ZHE UDJJLXQJH LO 35% delle Soho contro il 65% delle Sme (small medium enterprises). Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtà già poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori:
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,O FRVWR GD VRVWHQHUH SHU OÂśDGR]LRQH GL QXRYH WHFQRORJLH FKH SHUDOWUR ULVXOWD VSHVVR FRQQHVVR SL FKH DG XQD vera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti. La prevenzione verso questi strumenti, ai quaOL VL DWWULEXLVFH HUURQHDPHQWH XQD GLIILFROWj QHOOÂśXWLOL]]R $IILGDELOLWj GHOOÂś,&7 GDO SXQWR GL YLVWD GHOOD VLFXUH]]D H GHOOD SULYDF\ Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante gap culturale.
SeFRQGR OÂśICT Monitor Business Between solamente il 2% degli imprenditori con aziende sino ai nove addetti afferma di voler essere tra i primi a sperimentare nuove tecnologie per la propria attivitĂ . La percentuale sale solo al 6% nelle Small + Medium (10-250 dipendenti). Inoltre, analizzando il comportamento degli imprenditori si evidenzia che gli stessi hanno una differente propensione DOOÂśLQQRYD]LRQH D VHFRQGD FKH VL WUDWWL GL DGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 SHU XVR SHUVRQDOH LQGLYLGXDOH LO VL GLFKLDUD disposto alla sperimentazione) piuttosto che soluzioni da introdurre nella propria attivitĂ professionale (2%). Questo FRQIHUPD OD VFDUVD SHUFH]LRQH GHO ÂłYDOXH IRU PRQH\ Âł GHJOL LQYHVWLPHQWL ,&7 GRYH LO UDSSRUWR FRVWL EHQHILFL YLHQH considerato svantaggioso.
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Progetto  DigIT@lia    &RQWUDULDPHQWH DO SDVVDWR LQIDWWL TXDQGR HUD LO PHUFDWR EXVLQHVV D WUDLQDUH OœLQJUHVVR GHOOD WHFQRORJLD QHOOœXVR FRPXQH RJJL QRQ VRQR SL OH LPSUHVH D SURPXRYHUH OœLQQRYD]LRQH EHQVu LO PHUFDWR FRQVXPHU Se analizziamo, in aggiunta, alcuni indicatorL UHODWLYL DOOœXWLOL]]R GHOOH QXRYH WHFQRORJLH QHOOœDWWLYLWj SURIHVVLRQDOH QRWLDPR infatti come la propensione e le motivazioni di adozione di strumenti di connettività quali broadband fisso, smart phone, netbook/notebook, vari drasticamente tra il profilo ³LPSUHQGLWRUL H OLEHUL SURIHVVLRQLVWL´ H ³GLULJHQWL PDQDJHU GœD]LHQGD´ H JOL ³DUWLJLDQL FRPPHUFLDQWL
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IV. L O S C E N A R I O F U T U R O
1. G L I O B I E T T I V I P E R M I G L I O R A R E L A (INFORMATICI E MEDIA ) DEI GIOVANI
CONSAPEVOLEZZA
NELLÂśUSO
DEGLI
STRUME NTI
DIGITALI
In un mondo dove la propensione alla condivisione on-line delle esperienze di consumo è sempre crescente, anche le aziende dovranno ascoltare e dialogare con il proprio cliente durante tutto il processo di acquisto. Dobbiamo quindi preparare gOL XWHQWL H VRSUDWWXWWR OH D]LHQGH DG DSSURFFLDUH LO ³QDWLYR GLJLWDOH´ FKH VDUj LO ³FOLHQWH´ QHL SURVVLPL DQQL DLXWDQGROH D VWUXWWXUDUVL SHU JHVWLUH RSSRUWXQDPHQWH OD FRPXQLFD]LRQH H OH LQIRUPD]LRQL DOOœLQWHUQR GHOOH D]LHQGH VWHVVH
In un mondo in transizione verso il digitale, uno dei compiti principali è quello svolto dai centri di ricerca per monitorare l'evoluzione dei consumi culturali della societĂ , in particolare delle nuove generazioni. Ă&#x2C6; questo l'obiettivo che si prefigge da oltre dieci anni il laboratorio NuMediaBiOs: OÂśDPELWR GL DQDOLVL TXLQGL q OD ÂłFRPSHWHQ]D´ FRPH HOHPHQWR GL DJJUHJD]LRQH GHJOL VWXGHQWL LO WDUJHW PDJJLRUPHQWH LPSDWWDWR GDOOÂśHYROX]LRQH IXWXUD
Quando si parla di nativi digitali si intende la generazione post 2000, nati in corrispondenza con la diffusione massiccia di internet nelle case degli italiani e la presenza di uno o piĂš strumenti di intrattenimento digitale (Nintendo DS, Playstation, tablet pc, smartphone ecc). Tutte le 'corti' successive, che suddividiamo nelle fasce di etĂ 12-16 (millennials), 16-18 e 1825 (nativi digitali spuri) sono variamente a metĂ strada: piĂš si abbassa l'etĂ piĂš aumenta la 'nativeness'.
In tale contesto si colloca la ricerca per capire come preparare i giovani a lavorare in modo differente: -FRPH SXRÂś FDPELDUH LO SURFHVVR GL DSSUHQGLPHQWR OD GLGDWWLFD GL FRPH OD SHHU HGXFDWLRQ VL GRYUHEEH DIILDQFDUH alla guida consapevole degli adulti per permettere di massimizzarne il potenziale -LPSDWWR VRFLDO QHWZRUN H QHZ PHGLD LQ WHUPLQL GL LGHQWLWDÂś Gigitale e di sicurezza nello scambio delle informazioni e QHOOÂśHGLWLQJ GHOOH VWHVVH
Il nativo digitale si caratterizza per una presenza quasi totalizzante su internet, è connesso per gran parte della giornata. Ha un approccio transmediale che gli consente di passare con tutta naturalezza da un media all'altro: il bambino si sposta dal cartone animato visto in tv al sito web dove trova giochi, film, merchandising e l'adolescente dal telefilm o dal concerto al video, al sito dell'artista preferito. Una volta familiarizzato con questi strumenti, la navigazione diventa subito produzione: si costruiscono videogiochi, si caricano video su Youtube, si commenta il film o il concerto con gli amici su Facebook o sui siti che ne parlano. Insomma, i giovani si pongono sempre di piÚ come soggetti attivi della comunicazione,
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Progetto  DigIT@lia    innescando finalmente quel cambiamento culturale già presente nei paesi anglosassoni dove l'apprendimento si realizza attraverso il fare e non il subire. Come Internet possa stimolare l'intelligenza collettiva dei giovani, dipende dal nuovo modo di approcciare i processi di FRQRVFHQ]D H OœDSSUHQGLPHQWR I ragazzi sono abituati a fare le cose insieme, scambiarsi opinioni e condividere le conoscenze e le 'faccende quotidiane'(divertimento, compiti...) secondo un modello di peer education. Ma se non fanno il passo ulteriore della generazione di novità , di applicazione della creatività , perchè avrebbero bisogno di guide adulte in grado di fargli conoscere le potenzialità della rete. Ma in Italia la consapevolezza degli adulti è a macchia di leopardo ed è lasciata alla buona volontà dei singoli. Genitori e insegnanti generalmente non si rendono conto dell'ampiezza e dell'importanza della vita online che hanno i figli, e questo li rende distanti e fa loro perdere il ruolo educativo che abitualmente gli viene riconosciuto. /œDSSURFFLR PHGLDWLFR GHL JLRYDQL LWDOLDQL FRVu FRPH OR GHVFULYH LO ODERUDWRULR GL ULFHUFD VRSUDFLWDWR QRQ DOLPHQWD GL SHU VHœ OD FDSDFLWj GL LQQRYD]LRQH H GL FUHDWLYLWj DQFKH VH ULVSHWWR DL FRQVXPL GHJOL DQQL œ -œ GRYH SUHGRPLQDYDQR OD WY H la musica, la capacità di innovazione e di apertura sul mondo aumenta, perchÊ i giovani sono immersi in un mondo ricco di stimoli che necessariamente genera partecipazione. Tuttavia in Italia i social network sono usati in modo molto ludico, perciò, senza la guida di un adulto, i giovani tendono a perdere tempo anzichÊ coltivare la propria creatività . Se parliamo di competenze al tempo di Internet, infatti, le generazioni future a cui pensiamo sono quelle che hanno da VHPSUH D GLVSRVL]LRQH LQ FDVD OœXVR GHO SHUVRQDO FRPSXWHU YDUL GHYLFHV PRELOL OœDEERQDPHQWR D VHUYL]L GL LQIRUPD]LRQH QRQ JHQHUDOLVWL WDQWL VWUXPHQWL FKH LQ UHDOWj LQFLGRQR PROWR DQFKH VXOOœHVSHULHQ]D VFRODVWLFD VFDULFDUH GRFXPHQti, fare ULFHUFKH FRPSDUDUH DSSXQWL FRQ L FRPSDJQL GL FODVVH YHGHUH GRFXPHQWDUL H SRVVRQR DYHUH XQœLQIOXHQ]D DQFRU SLXœ significativa sul modo di vivere e di pensare fin dalle scuole primarie. Proprio a questo target manca la piena consapevolezza delle potenzialità dei canali di comunicazione che utilizzano (voce, testo, video, dati), dei rischi connessi ad un uso indiscriminato e non regolamentato delle proprie capacità editoriali, GHOOœLPSRUWDQ]D GHOOœLQWHUD]LRQH FRQ GDWDEDVH VWUXWWXUDWL OD VILGD VL FRQFUHWL]]D TXLQGL QHOOœHVSOLFLWDUH ORUR LO FDPELR culturale necessario per essere davvero artefici del proprio successo personale/professionale e non passivi utilizzatori (dei vari apparecchi fissi e mobili, della connessione wireless, delle varie console di giochi, della pubblicazione e FRQGLYLVLRQH GL IRWR H YLGHR GHOOœLQIRUPD]LRQH GHL VRFLDO QHWZRUN GHOOD FRPXQLFD]LRQH FRQ PHVVDJJL PDLO H VPV I giovani potrebbero anche essere parte attiva nel superamento del digital divide per coinvolgere i non nativi: dopo i 40 DQQL LQ ,WDOLD Fœq XQ FUDVK GHOOD FRQQHWWLYLWj VHFRQGR Oœ,VWDW GDWL DJJLRUQDWL DO WUD L -45 anni la popolazione in rete scende al 40%, percentuale che si abbassa sino al 13% tra i 45-65enni, per crollare al 3% tra i 65-7enni. Per fare un paragone, in USA la percentuale dei 65-75enni in rete è pari al 65%. In Italia non siamo pronti a farci insegnare dai nostri figli, nÊ siamo abituati a coinvolgere i giovani nel processo di educazione di altri giovani. Questo accade solo al di fuori dei contesti istituzionali, a differenza dei paesi anglosassoni dove questa modalità è data ormai per scontata. ,Q VLQWHVL L JLRYDQL LQYHFH GL HVVHUH RJJHWWR GL LQWHJUD]LRQH QHOOH QRVWUH D]LHQGH SHU OœXVR GHL QHZ PHGLD IDQQR SDXUD perchÊ sono piÚ espertL IOHVVLELOL H FRQVDSHYROL H GDU ORUR LO ¾FRPDQGRœ VLJQLILFD IDUVL VIXJJLUH GL PDQR L PRGHOOL FKH reggono il potere attuale.
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Progetto  DigIT@lia    $QFKH LO VXPPLW GHOOœH* RUJDQL]]DWR GDO SUHVLGHQWH IUDQFHVH SHU GLVFXWHUH GL ,QWHUQHW H GHOOD VXD UHJRODPHQWD]LRQH FRQ L responsabili delle principali società e associazioni attive online non ha prodotto grandi risultati; non si è trovato il modo di DYHUH XQ PDJJLRU FRQWUROOR GHOOD 5HWH DOOR VFRSR GL SURWHJJHUH L FRQWHQXWL WXWHODWL GDO GLULWWR GœDXWRUH DOOD GLJLWDO LGHQWLty dei singoli e ai contenuti legati al patrimonio culturale dei singoli paesi. Le conclusioni cui sono giunti gli invitati al summit sono semplici e confermano la linea fino a ora seguita dalle principali società online, che temono la creazione di un numero eccessivo di regole che potrebbe rallentarne la crescita: la Rete dovrebbe essere regolamentata, ma solo entro certi limiti, con tempi lunghi e possibilmente con scelte e norme decise da organi internazionali e non da un singolo governo.
a. A L C U N E E S P E R I E N Z E D I ³ F O R M A Z I O N E ´ D I G I T A L E
/œHYROX]LRQH GHOOD GLGDWWLFD YHUVR XQD ³ORJLFD GLJLWDOH´ SXz HVVHUH LO SUHVXSSRVWR SHU OR VYLOXSSR GL TXDOVLDVL SURJHWWR H OD UHDOL]]D]LRQH GL DSSOLFD]LRQL FRQGLYLVH 7XWWR FLz ULFKLHGH OD UHDOL]]D]LRQH GL ³VROX]LRQL´ DSHUWH H VWDQGDrdizzate, flessibili e modulari, per adattarsi alle diverse esigenze didattiche." Per avviare questo processo è necessario che il sito scolastico sia connesso ad internet ed abbia una Rete Locale capace, protetta ed aperta. La rete scolastica può quindi divenire un luogo di aggregazione e scambio tra studenti, genitori, docenti e scuola; uno strumento abilitante per veicolare informazioni, formazione, risultati scolastici, testi e filmati digitali, fotografie di eventi, ecc.ecc. In Italia i primi passi in GLUH]LRQH GHOOœLQWURGX]LRQH GHOOH WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH H GHL QXRYL PH]]L GL FRPXQLFD]LRQH VRQR JLj VWDWL IDWWL HVLVWRQR DOFXQL SURJHWWL SUHYHGRQR OD UHDOL]]D]LRQH GL UHWL :,), DOOœLQWHUQR GL LVWLWXWL VFRODVWLFL Hntro il 2012. Per avviare questa DWWLYLWj LO JRYHUQR KD JLj VWDQ]LDWR 0Ÿ Il WIFI dunque come piattaforma abilitante di nuovi sevizi ed applicazioni dedicate da utilizzare con personal computer, tablet, lavagne interattive, netbook, ecc. La rete locale, o meglio la Community scolastica, renderà disponibili nuovi servizi per la condivisione di documenti scolastici, verbali di riunione, comunicazioni tra scuola, docenti e famiglie, la segnalazione di eventi, ecc. Pertanto la rete dovrà garantire agli utilizzatori un elevato standard di sicurezza a garanzia GHOOœLQWHJULWj GHL 6Z GHJOL +: H GHOOH DSSOLFD]LRQL UHVLGHQWL ,O WHPD GHOOD VLFXUH]]D ILVLFD H ORJLFD GRYUj HVVHUH DIIURQWDto con attenzione, come detto per garantire i dati sensibili contenuti nella rete, utilizzando anche nuovi meccanismi di FHUWLILFD]LRQH FRPH OœLGHQWLWj GLJLWDOH ,Q SURVSHWWLYD LO FRQFHWWR GL LGHQWLWj GLJLWDOH HYROYHUj XOWHULRUPHQWH ILQR DG LQFOXdere WXWWH OH YDULH LQWHUD]LRQL XPDQH LQ FXL YHQJD FRLQYROWD OœLGHQWLWj SHUVRQDOH DELOLWHUj TXLQGL OœXVR VLFXUR GHJOL VWUumenti di comunicazione, fornirà nuovi strumenti di relazione, ma non cambierà gli aspetti fondamentali di ciò che è l'identità . Anzi restituirà attendibilità alle relazioni in rete, esattamente come quando le interazioni erano faccia a faccia tra persone fisiche e nel contempo tutelerà ulteriormente la sicurezza e la responsabilità delle comunicazione/transazioni. Con queste garanzie la Community potrà essere un luogo ideale per dialogare in sicurezza fuori dalle mura scolastiche e FRQVHQWLUH OœLQFRQWUR GHL UDJD]]L LQ XQœDXOD YLUWXDOH HVWHVD 8QD VRUWD GL VRFLDO QHWZRUN VFRODVWLFR QHO TXDOH SRWHU condividere ricerche, progetti, relazioni, filmati e foto.
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Progetto  DigIT@lia    Le case editrici dovranno progressivamente trasferire i programmi di studio dai libri cartacei agli e.book,, alle applicazioni realizzando di fatto, in accordo con il Ministero, un nuovo percorso didattico, interattivo e multimediale, come esplicitato nel capitolo VXO VXSHUDPHQWR GHO GLJLWDO GLYLGH ³ (-OHDUQLQJ ´ La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) è un ulteriore tassello di questo mosaico. Si tratta di un dispositivo elettronico, di dimensione analoga a quella di una tradizionale lavagna, sul quale è possibile scrivere o disegnare usando delle penne o dei pennarelli virtuali. Tipicamente collegata ad un PC è dotata di uno schermo touch screen. Riproduce in tutto e per tutto la lavagna convenzionale estendendone la fruibilità grazie all'integrazione con: applicazioni multimediali, internet e piattaforme di SW didattico utilizzabile in modalità condivisa dagli studenti. Uno dei problemi principali nella diffusione GHOOH WHFQRORJLH GLGDWWLFKH QHOOD VFXROD q VHPSUH VWDWR FRVWLWXLWR GDOOD ORUR ³FRQQRWD]LRQH´ FRPe fossero qualcosa di HFFH]LRQDOH 6SHVVR FXVWRGLWH LQ XQœDXOD GHGLFDWD OœDXOD FRPSXWHU YLQFRODWH QHOOœDFFHVVR HUDQR TXDQWR GL SL ORQWDQR VL SRWHVVH SHQVDUH ULVSHWWR DJOL VWUXPHQWL RUGLQDUL GHO ODYRUR VFRODVWLFR /D /,0 HQWUD LQ FODVVH ³YHVWLWD´ GD Oavagna e prova a rovesciare questa rappresentazione proponendosi come strumento di lavoro quotidiano. Spesso le oltre 10.000 lavagne LQVWDOODWH GDO DG RJJL VL WURYDQR LQ TXHVWD FRQGL]LRQH UHOHJDWH LQ XQœDXOD DFFHVVLELOH D SRFKL H PDO VIUXWWDWH GDOOD maggior parte dei docenti. Interattività , multimedialità , condivisione ed integrazione sono caratteristiche proprie, evidenti, della LIM cui possiamo attribuire un ulteriore elemento distintivo: la socialità . Ovvero LIM intesa come uno spazio da condividerH DG HVHPSLR SHU QDYLJDUH QHO ZHE ,Q TXHVWR PRGR VL SRVVRQR HIIHWWXDUH GHOOH ULFHUFKH FRLQYROJHQGR OœLQWHUD classe, con lo scopo di educare i ragazzi ad un uso corretto della rete. &KL QH IUXLVFH LQROWUH OœDSSUH]]D LQIDWWL L UDJD]]L KDQQR IDPLOLDULWj Fon il linguaggio delle immagini e dei filmati. Le lezioni interattive sono piÚ coinvolgenti e permettono di comprendere piÚ rapidamente anche perchÊ utilizzando diversi canali di DSSUHQGLPHQWR VWLPRODQR OH GLYHUVH LQWHOOLJHQ]H LQILQH OœLQWURGX]LRQH GHOOD LIM ha spesso favorito le attività didattiche di apprendimento collaborativo, in quanto pongono i ragazzi al centro del processo di apprendimento. La multimedialità della LIM è inoltre facilmente trasferibile a Netbook e e.book. Solo qualche anno fa immaginare una scuola digitale sembrava fantascienza. Oggi pensare di studiare su un computer o VX XQ OLEUR GLJLWDOH q XQD UHDOWj /œ,VWLWXWR WHFQLFR 0DMRUDQD GL %ULQGLVL q UHFHQWHPHQWH VDOLWR DJOL RQRUL GHOOD FURQDFD SHU aver realizzato un vero e proprio laboratorio hi-WHFK UHDOL]]DWR VSRQVRUL]]DWR GD WUH JUDQGL PXOWLQD]LRQDOL GHOOœLQIRUPDWLFD (Capgemini. Intel e Microsoft) e sviluppato un nuovo modello di formazione, basato su piattaforme di collaborazione tra scuola, docenti e alunni. Gli allievi delle prime classi hanno ricevuto un computer portatile Asus, con il quale potranno leggere i libri di testo, scrivere e ricevere gli appunti scritti. Attraverso l'utilizzo di applicazioni specifiche potranno ricevere le lezioni in modalità multimediale, condividere informazioni e realizzare, on line incontri scuola-famiglia-studenti. La SLDWWDIRUPD FORXG DELOLWD OœXWLOL]]R GL VWUXPHQWL GL FROODERUD]LRQH LVSLUDWL DO VRFLDO QHWZRUNLQJ VIUXWWDWL SHU PLJOLRUDUH Ll rendimento educativo e formativo degli studenti. Lo sviluppo di una comunità virtuale in cui si confronteranno tutti i protagonisti della vita scolastica. Gli insegnanti potranno interagire con gli studenti anche attraverso lezioni di ripetizione multimediali online ed il materiale scolastico potrà essere messo in rete e condiviso dagli studenti che si incontreranno e discuteranno attraverso forum creati ad hoc su argomenti specifici. Si incontreranno virtualmente gli insegnanti, gli studenti, ma anche le famiglie. Addio dunque all'incubo dei pomeriggi persi in coda davanti alle aule. Dalla stessa rete, gli alunni potranno quindi scaricare le lezioni, le presentazioni degli insegnati registrate sulla LIM di classe. Ora basterà FRQFHQWUDUVL H ILVVDUH OD ODYDJQD IRFDOL]]DQGR OœDWWHQ]LRQH VXO FRQWHQXWR GHOOH OH]Loni. Anche i libri di testo si sono evoluti, GDOOD FDUWD DOOœHOHWWURQLFD FRQ XQ ULVSDUPLR GL ROWUH HXUR D IDPLJOLD ,Q GXH DQQL LO SURJHWWR VL q DPSOLDWR H VWD coinvolgendo viralmente altri istituti. $QFKH XQD UHJLRQH GœDYDQJXDUGLD FRPH OD /RPEDUGLD Sunta agli strumenti elettronici nella scuola. Dalla metà del 2011 gli studenti lombardi potranno acquistare od affittare device, SW scolastici ed HW direttamente sul portale e.commerce
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Progetto  DigIT@lia    ³( GXFD]LRQH´ GHOOœXIILFLR VFRODVWLFR GHOOD 5HJLRQH /RPEDUGLD ,O SRUWale metterà a disposizione degli alunni notebook, iPad, tablet-pc, ma anche versioni digitali dei dizionari, atlanti e libri di testo a prezzi vantaggiosi per le famiglie. Con OœRELHWWLYR q GL UDJJLXQJHUH PLOD VWXGHQWL LQ WUH DQQL /H VFXROH GRYUDQQR progressivamente introdurre gli strumenti digitali nel programma scolastico ed in 5 anni trasformare definitivamente la didattica. Anche le case editrici di testi VFRODVWLFL VRQR IRUWHPHQWH LQWHUHVVDWL DOOœHYROX]LRQH LQ FRUVR 'XQTXH FL VL PXRYH RYXQTXH YHUVR OœLQQRYD]LRQH tecnologica e didattica del sistema scolastico con il fine di realizzare una vera e propria scuola online. /D VFXROD FRQQHVVD DOOD UHWH q XQD VFXROD SUHVHQWH RYXQTXH /œ$JHQ]LD 1D]LRQDOH SHU OR 6YLOXSSR GHOOœ$XWRQRPLD Scolastica ha colto LQ SLHQR TXHVWD RSSRUWXQLWj FRQQHWWHQGR VLQ GDO OH VFXROH PHGLH GHOOœLVROD GL 0DUHWWLPR D GXH LVWLWXWL ILRUHQWLQL ,O SURJHWWR WXWWœRUD DWWLYR KD FRQVHQWLWR GL VYLOXSSDUH XQ SHUFRUVR VFRODVWLFR QXRYR ULFFR HG DUWLFROato nel quale la tecnologia è stata il catalizzatore delle innovazioni. $QFKH QHOOH (ROLH VL q VYLOXSSDWR XQ SURJHWWR GL ³LQVHJQDPHQWR D GLVWDQ]D´ OD VFXROD RQOLQH KD UDJJLXQWR VWXGHQWL GLVWULEXLWL VXOOH LVROH GHOOœDUFLSHODJR DJJUHJDQGR GL IDWWR JOL VWXGHQWL GL UHDOWj JHRJUDILcamente isolate in un aula virtuale LQ FXL OœLQVHJQDPHQWR q FRQGRWWR VHFRQGR XQD SUHFLVD PHWRGRORJLD FRQ GRFHQWL UHDOL OH]LRQL LQ 9LGHRFRQIHUHQ]D H Lavagne interattive. Queste esperienze, sviluppatesi in condizioni cosi estreme, consentono di guardare con ottimismo alla realizzazione di programmi di studio integrati per gli studenti delle realtà montane del nostro paese. Spesso anche in questi ambiti i ragazzi sono soggetti al trasferimento forzato o, nella migliore delle ipotesi, a viaggi quotidiani di un paio di ore, dalla montagna alla città piÚ vicina, per poter frequentare la scuola superiore prescelta. Le Comunità Montane del nostro paese sono il naturale punto di riferimento per incanalare e stimolare la realizzazione di progetti di questo tipo.
2. P MI : / Âś I M P A T T O S U I P R O C E S S I I N T E R N I E L E O P P O R T U N I T Ă&#x20AC; R A C C H I U S E N E L L Âś A D O Z I O N E D E L L E TECNOLOGIE DELL ÂśI NFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE .
Creare consapevolezza dei vantaggi di appartenere ad un ecosistema digitale è indispensabile per aziende di ogni dimensione ad investire in tecnologia.
spingere
,O GDWR SL HORTXHQWH SHU FDSLUH FKH OÂśLQYHVWLPHQWR LQ ,&7 QRQ q XQÂśRS]LRQH DUULYD GD 2&6( SHU investito nel settore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.
ogni
le
euro
/ÂśDGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 VL WUDGXFH LQ LPPHGLDWL EHQHILFL SHU OÂśLPSUHVD LQ WHUPLQL GL
Â&#x192; ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business OÂśDXWRPD]LRQH LQIRUPDWL]]D]LRQH GHL SURFHVVL H OD UD]LRQDOL]]D]LRQH GHL VLVWHPL GL JHVWLRQH D EHQHILFLR GL XQ LQFUHPHQWR della produttivitĂ .
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Progetto  DigIT@lia    Â&#x192; aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale. attraverso la rete tutte le realtĂ produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i mercati internazionali e moltiplicando di fatto le opportunitĂ dHOOÂśLPSUHVD &Lz FRQVHQWH GL WUDVIRUPDUH XQ EXVLQHVV GL nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali. Â&#x192; La disintermediazione della conoscenza. essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti VXOOÂśHIILFLHQ]D H SURGXWWLYLWj GHOOH LPSUHVH
a. L E M A G G I O R I O P P O R T U N I T Ă&#x20AC; D A L M E R C A T O G L O B A L E D E R I V A T E D A L L A D I F F U S I O N E D E L L E T E C N O L O G I E ICT
La dimensione geografica del mercato globale consente di trasformare un business di nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali. /D WHVL GL &KULV $QGHUVRQ FKH SUHQGH LO QRPH GL ³WKH ORQJ WDLO´ GLPRVWUD LQIDWWL FKH OD VRPPD GHL YROXPL GL WDQWH QLFFKLH GL prodotti (o servizi) può essere di molto superiore ai grandi volumi dei beni di maggior successo. ,O IHQRPHQR TXLQGL GHOOœDFFHVVR DO PHUFDWR JOREDOH DELOLWDWR GDOOD SLDWWDIRUPD GLJLWDOH UDSSUHVHQWD VRSUDWWXWWR XQ YDORUH D forte impatto positivo per il mondo delle piccole e medie imprese, che hanQR IDWWR GHOOœHFFHOOHQ]D GHO SURGRWWR ³PDGH LQ ,WDO\´ XQ HOHPHQWR GL IRUWH FDUDWWHUL]]D]LRQH H VXFFHVVR QHOOH HVSRUWD]LRQL Ci sono paesi nel Far East, che hanno completamente cambiato il proprio profilo economico in pochi anni e, da paesi sottosviluppati, sono diventati driver dello scenario economico mondiale, contribuendo a far uscire il mondo dalla crisi. QHJOL DQQL œ OD &RUHD DYHYD OR VWHVVR 3,/ SUR FDSLWH GHO *KDQD QHO q GLYHQWDWR LO SULPR SDHVH DO PRQGR SHU IDWWXUDWR VXOOœHFRPPHUFH
Il fatturato generato dalle aziende attraverso la vendita on line infatti è un importante indicatore della capacitĂ delle imprese di sfruttare il digitale quale canale commerciale. Nel 2009 Eurostat ha rilevato che in Europa mediamente il 14% del fatturato deOOH D]LHQGH q SURGRWWR GDOOÂśHcommerce ,Q WHVWD DOOD JUDGXDWRULD GHOOH FRXQWULHV FRQ PDJJLRU LQFLGHQ]D GHOOH YHQGLWH RQ OLQH WURYLDPR OÂś,UODQGD QHOOD TXDOH TXDVL Ăł GHO IDWWXUDWR DUULYD GDOOÂśHFRPPHUFH VRSUD OD PHGLD DQFKH L SDHVL QRUGLFL OD *HUPDQLD 8k, Repubblica Ceca e Islanda. 1HOOÂś(XURSD GHL OÂś,WDOLD q DO Â&#x192; SRVWR FRQ VROR LO GHO IDWWXUDWR D]LHQGDOH SURGRWWR GDOOH YHQGLWH GHO FDQDOH RQ OLQH 4XHVWR q XQ GDWR LPSRUWDQWH SHU GDUH OÂśLGHD GHOOÂśHQRUPH SRWHQ]LDOH DQFRUD LQHVSUHVVR GD SDUWH GHOla PMI e anche le PLFUR LPSUHVH FKH IRUWL GL XQ SURGRWWR DOWDPHQWH TXDOLWDWLYR H VSHVVR DUWLJLDQDOH WURYHUHEEHUR QHOOÂśRQ OLQH XQ FDQDOH SULYLOHJLDWR SHU OD SURPR]LRQH VRSUDWWXWWR DOOÂśHVWHUR GHL ORUR SURGRWWL
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b. I L V A L O R E G E N E R A T O D A I P R O D O T T I E D A I S E R V I Z I ICT
/D QHFHVVLWj GL HURJDUH VROX]LRQL FKH IDFLOLWLQR OD JHVWLRQH GHL SURFHVVL D]LHQGDOL SDVVD GDOOœLQWHJUD]LRQH KDUGZDUH VRIWZDUH LQ XQD ORJLFD GL VROXWLRQ SURYLGLQJ ,Q TXHVWD LO SUROLIHUDUH GHOOœRIIHUWD GL DSSDUDWL GHYLFH q IXQ]LRQDOH alla fruizione semplificata di servizi e non implica necessariamente una crescita della spesa per le dotazioni HW, in TXDQWR QHOOœHYROX]LRQH GHOOœRIIHUWD ,&7 JLRFD XQ UXROR IRQGDPHQWDOH LO ³6RIWZDUH DV D 6HUYLFH 6DD6 ´ ,O 6DD6 q LQIDWWL una delle tipologie di servizio, alla base del modello del cloud computing, che rappresenta una tendenza evolutiva dell'outsourcing, secondo il quale è possibile affidare all'esterno la gestione delle funzioni non facenti parte del core business aziendale. Questo può essere un valido esempio per comprendere appieno il nuovo approccio al mercato delle PMI al fine di abbattere la barriera dei costi di adozione delle infrastrutture tecnologiche e la mancanza di competenze VSHFLILFKH DOOœLQWHUQR GHOOH D]LHQGH VRSUDWWXWWR GL SLFFROH GLPHQVLoni. La principale novità è rappresentata dunque da questo nuovo modello di delivery dei servizi IT che focalizza l'attenzione su ciò che le tecnologie consentono di realizzare, piuttosto che sulle tecnologie in sÊ, con il risultato che il software non è piÚ un asset gestito in proprio dall'utilizzatore ma è quest'ultimo che sceglie i servizi di cui usufruire, in base alle proprie reali necessità , contribuendo alla diffusione di un modello economico orientato al consumo. Si tratta quindi di soluzioni che permettono di soddisfare con grande flessibilità alcune esigenze tipiche delle infrastrutture informatizzate quali: - supporto dei piÚ comuni processi aziendali; - applicazioni verticali per garantire soluzioni ad hoc in settori od attività molto specifici; - applicazione connesse con la gestione dei dati e delle informazioni; - spazi virtuali per il team collaborativo; - servizi piÚ comuni quali webmail, calendario, etc. , EHQHILFL FKH OH D]LHQGH SRVVRQR WUDUUH QHOOœDGR]LRQH GL PRGHOOL 6DD6 FRQVLVWRQR in: - Infrastruttura piÚ agile, scalabile e flessibile; - Riduzione dei costi di investimento; - Riduzione del personale IT; - Accesso a competenze e tecnologie non disponibili in azienda; - Migliori garanzie del livello di servizio; - Costi direttamente FRQQHVVL DOOœXWLOL]]R ORJLFKH SD\-per-use).
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Progetto  DigIT@lia    c. IL CLOUD COMPUTI NG: LO STATO DELL Âś ARTE Il cloud computing consente di realizzare, in un modo alternativo e piĂš efficiente, quanto giĂ era possibile ottenere con gli strumenti disponibili in passato. Ă&#x2C6; quindi una modalitĂ operativa destinata a rivoluzionare il mercato delle infrastrutture hardware e software. Come tutte le rivoluzioni affascina, ma al contempo spaventa i possibili fruitori, che temono di introdurre in azienda una soluzione dalle potenzialitĂ enoUPL PD LQ SDUWH LQFRQWUROODELOH /ÂśDGR]LRQH GHO FORXG FRPSXWLQJ LPSOLFD FRPH SUHUHTXLVLWR essenziale la conoscenza e la comprensione del modello, che è ormai sufficientemente diffuso e le realtĂ industriali hanno imparato a conoscerne le opportunitĂ . Il cORXG FRPSXWLQJ SHUPHWWH GL DFFHOHUDUH H VHPSOLILFDUH OÂśDELOLWD]LRQH D PDJJLRUL FDSDFLWj FRPSXWD]LRQDOL H DOOÂśXWLOL]]R GL DSSOLFD]LRQL LQQRYDWLYH WUDPLWH XQ SRRO GL ULVRUVH FRQGLYLVH GLVSRQLELOL on demand in modo semplice e flessibile, con un provisioning veloce e un minimo sforzo per la loro gestione. Soprattutto nel contesto italiano, le opportunitĂ offerte dal cloud possono rivelarsi utili a colmare una differenza a livello infrastrutturale. Le PMI possono accedere, a costi contenuti, a servizi altrimenti irraggiungibili e competere anche attraverso nuovi modelli di impresa interconnessa con partner e clienti, gettando le basi per innovazioni di prodotti e servizi. Per capire quanto questo sia vero basti pensare ai cicli decennali di cambiamento del mercato IT.
Figura 1: Il mercato IT: cicli decennali di cambiamento (fonte: Sirmi S.p.A)
Negli sessanta e settanta le aziende dovevano investire ingenti capitali per le dotazioni IT come mainframe e minicomputer. Gli anni ottanta KDQQR UDSSUHVHQWDWR OœHUD GHO 3HUVRQDO &RPSXWHU H GHOOœLQIRUPDWLFD LQGLYLGXDOH JOL DQQL QRYDQWD OœHUD GHOOH UHWL ORFDOL H GHO QHWZRUN FRPSXWLQJ LQ XQ FRQWHVWR HFRQRPLFR GL D]LHQGD LQWHJUDWD 1HJOL DQQL GXHPLOD con la rivoluzione di Internet si è passati ad un modello IT di Collaboration in ottica di azienda estesa. Oggi in un contesto HFRQRPLFR FDUDWWHUL]]DWR GDOOD JOREDOL]]D]LRQH LO PRGHOOR ,7 q TXHOOR GHOOœ ,&7 FRPH VHUYL]LR GLJLWDO WHFK DOZD\V RQ LO cloud computing. Ma, come storicamente avviene in occasione di ogni svolta in ambito IT, un ultimo aspetto non va VRWWRYDOXWDWR SHU IDYRULUH OœDGR]LRQH GL PDVVD GHL VHUYL]L LQ PRGDOLWj FORXG ELVRJQD DUULYDUH DG DYHUH LO PDJJLRU QXPHUR GL applicazioni custom fruibili nel modo piÚ agile possibile. I principaOL IDWWRUL WUDLQDQWL HG LQLELWRUL DOOœDGR]LRQH GHO FORXG computing nelle aziende italiane sono i seguenti:
Figura 2: fonte Netconsulting 2011
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d. I L C L O U D C O M P U T I N G : I M O D E L L I D I A P P L I C A Z I O N E
I principali modelli di applicazione del cloud sono tre:
x x x
il Software as a Service: con applicazioni offerte sotto forma di servizio; il Platform as a Service: con piattaforme software di sviluppo e implementazione offerte sotto forma di servizio OÂś,QIUDVWUXFWXUH DV D 6HUYLFH YDOH D GLUH LQIUDVWUXWWXUH KDUGZDUH e software correlato offerti sotto forma di servizio.
'D TXDOXQTXH SXQWR VL HVDPLQL OD VLWXD]LRQH SHUz DOOD ILQH LO ULVXOWDWR GHYH SXQWDUH LQ XQœXQLFD GLUH]LRQH 1HVVXQR q interessato alle infrastrutture in sÊ, ma ai servizi che erogano, come ad esempio telefonia, e-mail, Unified communication, le applicazioni per la produttività personale o quelle piÚ di business. La fruizione di un servizio che sia in qualche misura indipendente dalle risorse che lo erogano è il driver che ha condotto alla formulazionH GHOOœDV D VHUYLFH 'L IURQWH D XQ PHUFDWR SDUWLFRODUPHQWH YDULHJDWR XQœLQQRYD]LRQH FRPH TXHOOD LQWURGRWWD GDO FORXG FRPSXWLQJ q FKLDPDWD D mostrare tra i propri punti di forza la massima flessibilità , cosÏ da adattarsi a qualsiasi circostanza. Non esiste un unico modello valido per tutti i settori merceologici e ogni azienda presenta caratteristiche proprie e necessità che vanno affrontate e gestite in modo adeguato. Quindi, si punta a indirizzare la propria strategia verso una delle possibili configurazioni. (VLVWRQR WUH SULQFLSDOL WLSL GL DPELHQWL GL FORXG FRPSXWLQJ SXEEOLFR SULYDWR H LEULGR 6H OœD]LHQGD q FOLHQWH GL XQ SXEOLF FORXG RVVLD GL XQœLQIUDVWUXWWXUD GL FORXG PHVVD D GLVSRVL]LRQH GD WHU]L YLD ,QWHUQHW SXz OLEHUDUVL GL RJQL LQIUDVWUXWWXUD hardware e software di base. Questo permette di concentrarsi sul core delle proprie competenze IT, ossia quelle strettamente necessarie a supportare i processi tipici del business specifico. 6H OœD]LHQGD KD OD PDVVD FULWLFD QHFHVVDULD D VHUYLUVL GL XQ FORud interno (private cloud), potrà sfruttare i vantaggi legati alla velocità di provisioning, al consolidamento e al charge back di alcuni servizi. Il cloud ibrido è indicato per le realtà dove il picco di domanda del business è fortemente variabile e diffiFLOPHQWH SUHYHGLELOH H GRYH OœRUJDQL]]D]LRQH ,7 QRQ GLVSRQH GHOOœLQIUDVWUXWWXUD ILVLFD SHU SRWHU IDU IURQWH D HYHQWXDOL HPHUJHQ]H In genere un provider pubblico di cloud può rivelarsi interessante soprattutto per le aziende che non hanno funzioni IT sofisticate o elevate capacità di investimento. Per le imprese piÚ strutturate, invece, rivolgersi a un cloud vendor può permettere di ottenere una nuova applicazione o un nuovo ambiente di sviluppo o test in pochi giorni anzichÊ in qualche mese. Il cloud computing è quindi un modello che porrà delle sfide organizzative e di valutazione dei processi di governabilità delle risorse ICT e indurrà a mappare tali risorse in modo da definire quelle a consumo, quelle da possedere e gestire e altre modalità ibride. Per piccole e medie imprese è molto conveniente affidarsi a infrastrutture cloud di terzi. Per le grandi può essere conveniente creare il proprio cloud. Nel caso di una start up ad alto contenuto tecnologico, per esempio, una corretta
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Progetto  DigIT@lia    adozione del cloud computing può fare la differenza nella capacità di essere competitivi e di posizionarsi velocemente su XQ QXRYR PHUFDWR 7DOL IDWWRUL SRVVRQR GHFUHWDUH LO VXFFHVVR R LO IDOOLPHQWR GL XQœLQL]LDWLYD LPSUHQGLWRULDOH H VRQR VXSHULRUi, in valore, a qualunque fattore di risparmio. Un apporto importante per la diffusione del cloud computing arriva anche da chi in realtà spesso ne ignora FRPSOHWDPHQWH OœHVLVWHQ]D ,O VHWWRUH FKH PHJOLR VL SUHVWD DOOœDGR]LRQH q LO PHUFDWR FRQVXPHU JUD]LH DOOD JUDQGH diffusione di internet che consente di accedere alla rete dai pc di casa, dai palmari, dagli smartphone e dai tablet pc: i clienti sono già abituati ad utilizzare e pagare per servizi a consumo.
I servizi in modalità SaaS hanno rappresentato il 69% della spesa per Cloud ServLFHV LWDOLDQD DWWHVWDQGRVL D POQ Ÿ su 280 totali (Fonte Nextvalue dal Cloud Computing Report 2011). Da uno studio effettuato da Sirmi sulle aziende fino a 50 dipendenti il valore di questi servizi è in continua crescita soprattutto per la componente SaaS.
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Tabella 2: Valore dei servizi Cloud fonte Sirmi S.p.A maggio 2011(valori in milioni di euro)
Le linee di business infatti si aspettano di consumare servizi e non tecnologie, però esistono delle forti resistenze ad introdurre nelle aziende questa visione, in particolare per presunti problemi di sicurezza, affidabilità e prestazioni erogate dai provider, e per la paura da parte delle funzioni IT di perdere il controllo della gestione delle attività . La funzione IT deve modificare il proprio ruolo e il portafoglio di competenze e figure professionali, orientandosi maggiormente verso una responsabilità di Governance del processo. ,O EHQHILFLR HFRQRPLFR DQQXDOH SRUWDWR DOOœ,WDOLD GDO &ORXG &RPSXWLQJ q VWDWR VWLPDWR GDO &HQWre for Economics and Business Research (CEBR) di Londra in 35 miliardi di Euro nel 2015.
e. E S E M P I D I S E R V I Z I A B I L I T A T I D A L C L O U D C O M P U T I N G : L A G E S T I O N E D O C U M E N T A L E
Un esempio concreto di attuazione del cloud computing è oggi rappresentato dalle soluzioni di gestione documentale. /œDGR]LRQH GD SDUWH GHOOH LPSUHVH LQ ,WDOLD GL SLDWWDIRUPH GRFXPHQWDOL LQ SDUWLFRODUH SHU OD &RQVHUYD]LRQH 6RVWLWXWLYD D norma di legge e per lo scambio di fatture elettroniche, è in continua espansione. Attualmente si contano circa 4.000 imprese che hanno adottato soluzioni di Conservazione Sostitutiva, nello specifico di fatture e documenti contabili, piÚ di
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Progetto  DigIT@lia    8.000 quelle che hanno implementato sistemi di EDI e circa 50.000 imprese che hanno scelto altre soluzioni di interscambio GRFXPHQWDOH IRQWH ³2VVHUYDWRULR )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD H 'HPDWHULDOL]]D]LRQH´ ¹ Politecnico di Milano). La diffusione degli strumenti di validazione digitale, come la Posta Elettronica Certificata (PEC) contano un numero di caselle attive pari ad un totale di oltre 1,7 milioni di account suddivisi in 1,2 milioni tra i professionisti, 500 mila tra le D]LHQGH H FLUFD PLOD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH IRQWH ´'LJLW3$ ´ 0HQWUH VXO IURQWH GHOOD ILUPD GLJLWDOH TXDVL la totalità delle imprese delega al proprio commercialista la firma dei documenti. Attualmente si calcolano 110 mila FRPPHUFLDOLVWL FKH XWLOL]]DQR WDOH VWUXPHQWR IRQWH ³1HW&RQVXOWLQJ´ Si contano invece ancora in poche unità le aziende in Italia che hanno sviluppato o stanno sviluppando modelli di )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD ³SXUD´ D QRUPD GL OHJJH DFFRUGR WUD OH SDUWL VFDPELR GL IDWWXUH ILUPDWH GLJLWDOPHQWH H conservazione a norma delle fatture in solo formato digitale). Da una survey svolta nel 2010 dal Politecnico di Milano emergono cRPH SULQFLSDOL IDWWRUL GL UDOOHQWDPHQWR DOOœDGR]LRQH GL VLVWHPL GRFXPHQWDOL GD SDUWH GHOOH LPSUHVH
x x x x
la gestione del cambiamento la difficoltĂ di identificazione e quantificazione dei benefici. OD SHUFH]LRQH GL SRFD FKLDUH]]D VXOOÂśLPSLDQWR QRUPDWLYR il timore che gli investimenti siano eccessivi.
/D QRUPDWLYD q DQFRUD SHUFHSLWD FRPH XQ RVWDFROR XQ IUHQR DOOœDGR]LRQH GL VROX]LRQL GL GHPDWHULDOL]]D]LRQH DQFKH VH DOOR VWDWR DWWXDOH OœLQVLHPH GL QRUPH FKH UHJRODQR TXHVWD PDWHULD q ROWUHPRGR EHQ GHILQLWD Via a livello nazionale sia a livello comunitario. Al contrario essa rappresenta, o dovrebbe rappresentare, un importante driver di mercato, quale facilitatore dello sviluppo di sistemi documentali legati ai processi aziendali paperless. Infatti la tendenza di questi ultimi anni dal punto di vista OHJLVODWLYR q SURSULR TXHOOD GL VWDQGDUGL]]DUH OH ³UHJROH GHO JLRFR´ SHU DUULYDUH DG XQD RPRJHQHL]]D]LRQH D OLYHOOR HXURSHR Il solo impianto normativo, seppur importante, non è tuttavia sufficiente. Occorrono almeno altri due elementi: il primo è rappresentato dalla crescita culturale delle PMI, che mai come in questo periodo di crisi economica sono maggiormente VHQVLELOL QHOOœLQGLYLGXDUH VROX]LRQL LQQRYDWLYH FKH SRVVDQR UHQGHUOH PDJJLRUPHQWH FRPSHWLWLYH DOOœLQWHrno del mercato globale. Il secondo riguarda il supporto alle imprese da parte degli operatori ICT in una logica di facilitare loro la gestione del cambiamento. 3HU UHQGHUH OœLGHD SL FKLDUD VXL EHQHILFL HFRQRPLFL H VXOOD UHGGLWLYLWj GHL SURJHWWL GL )DWWXUazione Elettronica si è calcolato che nel caso di progetti di: x
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Conservazione Sostitutiva i benefici possono variare tra 1 e 3 euro a documento, prevalentemente legati alla dematerializzazione della carta e derivano dalla riduzione dei costi dei materiali (carta, toner, etc.), del costo di archiviazione (spazio occupato dagli archivi) e dalla maggiore facilità nella ricerca e nel recupero dei documenti in caso di necessità . Mentre QHO FDVR GL SURJHWWL GL )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD ³SXUD D QRUPD GL OHJJH´ L EHnefici possono variare da 4 a 12 euro a fattura. I progetti che portano benefici tra i 4 e i 5 euro a fattura sono quelli di Fatturazione (OHWWURQLFD ³QRQ VWUXWWXUDWD´ FLRq TXHOOL LQ FXL OD IDWWXUD q XQ ILOH LPPDJLQH ILUPDWR GLJLWDOPHQWH FKH QRQ YLHQH PDL materializzato ed è archiviato con le logiche della Conservazione Sostitutiva.
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Se si passa poi a progetti piÚ ampi TXDOL OœLQWHJUD]LRQH GHO FLFOR 2UGLQH-Pagamento (tipicamente nei settori Farmaceutico, Elettronica di consumo, Largo Consumo, Materiale Elettrico) il beneficio economico è da 30 a 80 euro a ciclo. IRQWH ´2VVHUYDWRULR )DWWXUD (OHWWURQLFD H 'HPDWHULDOL]]D]LRQH ¹ ric. 2011). /D YLD YHUVR OœDGR]LRQH GD SDUWH GHOOH LPSUHVH GHOOD )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD q SLXWWRVWR WUDFFLDWD H RIIUH LQWHUHVVDQWL opportunità . Una scelta attendista può rilevarsi pericolosa per diversi fattori: i benefici legati a tali progetti, il preannunciato obbligo di Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione, le crescenti spinte alla dematarializzazione da parWH GHO /HJLVODWRUH QD]LRQDOH HG HXURSHR 8QœDWWHVD SDVVLYD SXz FRPSRUWDUH XQ GXSOLFH ULVFKLR SHUGHUH RSSRUWXQLWj GL EHQHILFL FRQRVFHQ]H H FRPSHWLWLYLWj GDOOœDOWUR TXHOOR GL DIIURQWDUH L SURJHWWL GL )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD FRQ OœRELHWWLYR di rispondere ³LQ WXWWD IUHWWD´ DOOH HVLJHQ]H GHL SURSUL SDUWQHU FRPPHUFLDOL R GHOOD 3$ SLXWWRVWR FKH JHVWLUH FRQVDSHYROPHQWH un proprio percorso evolutivo. 8QœDOWUD FDUDWWHULVWLFD LPSRUWDQWH SHU DSSURFFLDUH LO PHUFDWR GHOOD JHVWLRQH GRFXPHQWDOH q FRVWLWXLWD GDOOH WHFQologie KDUGZDUH LQ JUDGR GL DELOLWDUH LO VHUYL]LR 3HU TXHVWR 2OLYHWWL QHOOœDPELWR GHOOD SURSULD VROX]LRQH GL 'RFXPHQW 0DQDJHPHQW ha progettato e sviluppato Olitouch, il terminale nativamente integrato e quindi collegabile alla maggior parte dei multifunzione in commercio, nato specificamente perchÊ gli utenti possano dematerializzare qualsiasi documento in modo assolutamente rapido ed efficiente. Non si può quindi dire che Olitouch velocizzi i processi, ma piÚ propriamente che li abilita, in quanto sarebbe impensabile DWWLYDUOL VHQ]D LO VXSSRUWR GL TXHVWR VWUXPHQWR FKH QDVFH GDOOœHVSHULHQ]D H GDOOD WUDGL]LRQDOH FDSDFLWj GL LQQRYDUH GL Olivetti. Infatti che la dematerializzazione della documentazione cartacea porti vantaggi non solo logistici, cioè legati alla successiva archiviazione quando fatta in modo tradizionale, ma anche dal punto di vista dei processi, velocizzandoli ed ottimizzandoli, nessuno ha alcun dubbio. Ciononostante la dematerializzazione non viene attuata se non là dove gli elevati volumi ne giustificano la competitività GHOOœDIILGDPHQWR LQ RXWVRXUFLQJ D &HQWUL 6HUYL]L HVWHUQL ,Q TXHVWR PRGR OD GHPDWHULDOL]]D]LRQH KD WURYDWR ILQRUD applicazione solo in pochi processi ben identificati e che coinvolgono specifiche tipologie di documenti, lasciando però ampio spazio alla produzione e ricezione di documenti cartacei che attivano ancora oggi volumi impressionanti di processi manuali. Il motivo per cui finora non si procedeva alla dematerializzazione presso gli uffici va ricercato nelle attività nHFHVVDULH SHU GHPDWHULDOL]]DUH XQ GRFXPHQWR VFDQQHUL]]D]LRQH LQGLFL]]D]LRQH DUFKLYLD]LRQH QHOOœDPELHQWH documentale, ove necessario firma digitale ed invio come allegato di una mail. Il personale operativo valuta comprensibilmente troppo lungo il tempo QHFHVVDULR GD GHGLFDUH DO VLQJROR GRFXPHQWR GHOOœRUGLQH GHL -10 minuti) e vive DOWUHWWDQWR FRPSUHQVLELOPHQWH LQ PRGR QHJDWLYR OœRJJHWWLYD FRPSOHVVLWj OHJDWD DOOH GLYHUVH DWWLYLWj H DSSOLFD]LRQL VRIWZDUH da gestire in sequenza senza commettere errori. Non sono dunque le piattaforma tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza problemi dal personale che teme e cerca di HYLWDUH OœLQWURGX]LRQH GL Xlteriori carichi di lavoro. In altre parole, a chi è chiamato ad utilizzarla deve essere evidente il YDQWDJJLR QHOOœDGR]LRQH GL TXHVWH QXRYH SURFHGXUH ,Q VLQWHVL L EHQHILFL SHU OH D]LHQGH QHOOœDGR]LRQH GL DSSDUDWL LQQRYDWLYL SHU OD GHPDWHULDOL]]D]LRQH GHL documenti cartacei si traduce in: diminuzione dei tempi operativi, facilità di utilizzo (interfacce user friendly), integrabilità con i servizi di gestione documentale e strumento di abilitazione ai processi interni.
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V. I D R I V E R S P E R L Âś A C C E L E R A Z I O N E D E L L Âś $ B C D I G I T A L E
1. S V I L U P P O P I C C O L A E M E D I A I M P R E S A ,Q ,WDOLD ROWUH DOOH FRQFUHWH GLIILFROWj GL IDUH LPSUHVD Fœq DQFKH OD QHFHVVLWj GL GLIIRQGHUH OœLQQRYD]LRQH HVLVWHQWH 'D TXHVWR SXQWR GL YLVWD q LPSRUWDQWH FRQWLQXDUH QHOOœRSHUD GL GLIIXVLRQH GHOOH WHFQRORJLH GHOOœ,&7 VRSUDWWXWWR SUHVVR OH piccole e medie imprese e presso le pubbliche amministrazioni. /œRIIHUWD GL FORXG FRPSXWLQJ OD ³1XYROD ,WDOLDQD´ YD SURSULR QHOOD GLUH]LRQH GHOOD VHPSOLFLWj GHOOD FRPRGLWj H GHOOœXWLOL]]R a consumo di risorse ICT in modo da facilitare in tutto e per tutto le aziende (soprattutto le piccole e micro le imprese) ad avvicinarsi al mondo ICT. Con questa e con altre offerte simili Telecom Italia intende aprire e mettere a disposizione delle aziende italiane il patrimonio tecnologico di cui dispone. Però per fare innovazione la tecnologia da sola non è sufficiente. L'innovazione è 80% organizzazione (persone) e 20% tecnologie.
a. La leva generazionale ,O WXUQRYHU D]LHQGDOH H OÂśLQVHULPHQWR GL JLRYDQL QHO WHVVuto della piccola media azienda rappresenta sicuramente un forte HOHPHQWR IDFLOLWDWRUH GHOOÂśDGR]LRQH GL QXRYH WHFQRORJLH H DQGUHEEH DOPHQR LQ SDUWH D VDQDUH XQ OLYHOOR GL GLVRFFXSD]LRQH giovanile che ha raggiunto percentuali che sfiorano il 30% dei giovani in cerca di prima occupazione.
b. Il pubblico driver di tecnologia per il privato In primo luogo la pubblica amministrazione ma anche le associazioni e i diversi enti che si interfacciano con il mondo delle imprese possono giocare un ruolo significativo raSSUHVHQWDQGR XQ GULYHU QHOOÂśDGR]LRQH GHOOÂśLQQRYD]LRQH ,&7 /ÂśHURJD]LRQH di servizi telematici nonchĂŠ un approccio semplificato e preferenziale per le aziende che fanno uso corrente degli VWUXPHQWL GL FRQQHVVLRQH LQ DPELWR ILVFDOH WULEXWDULR HFFÂŤUDSSUHVHQWDQR XQÂśXOWHULRUH OHYD YROWD D IDYRULUH OÂśXWLOL]]R esclusivo di strumenti ICT. /D FUHD]LRQH GL FRQVDSHYROH]]D GHO YDORUH SURGRWWR GHOOÂś,&7 DWWUDYHUVR SHUFRUVL IRUPDWLYL H FDPSDJQH GL SURPR]LRQH sociale.
c.
*OL ³,&7 62/87,21 3529,'(5´ SHU OD 30,
Gli elemenWL FKLDYH SHU VWLPRODUH OD 30, QHOOœDGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 SDVVDQR VRSUDWWXWWR DWWUDYHUVR XQ SURFHVVR GL ž
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Semplificazione della fruizione del servizio con particolare attenzione al design delle interfacce impostate con un approccio estremamente intuitivo e user friendly
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Trasferimento di una chiara percezione del saving in termini di costi infrastrutturali e di efficienze nei processi interni. Non sono dunque le piattaforma tecnologiche che mancano, anzi ce ne sono di diffuse ed eccellenti. Quello che manca è una modalità semplice e veloce di accedervi, che venga accettata senza SUREOHPL GDO SHUVRQDOH FKH WHPH H FHUFD GL HYLWDUH OœLQWURGX]LRQH GL XOWHULRUL FDULFKL GL ODYRUR Lo sviluppo di un offerta che possa integrare la componente standard con elementi di customizzazione mirati alle esigenze delle singole PMI. Un assistenza qualificata al servizio del cliente dalla fase di interpretazione del bisogno alla delivery della VROX]LRQH ,&7 D JDUDQ]LD GHOOœLQWHUR FLFOR GL IUXL]LRQH GHO SURGRWWR VHUYL]LR
/œHVSHULHQ]D SURSRVWD GD ³)DEEULFKH 'LJLWDOL´ ULVSHFFKLD FRPH LO &ORXG ULYHVWD XQ UXROR LPSRUWDQWH LQ TXHVWR PRGR tecnologie e artefatti sarebbero posseduti e/o gestiti da Cloud Service Provider, che opererebbero su un mercato ampio e pertanto con efficienza, flessibilità e scalabilità molto maggiori dei singoli utilizzatori. A tale proposito occorre ricordare FRPH LO WDUJHW GL ULIHULPHQWR GHOOH ³)DEEULFKH 'LJLWDOL´ FIU SDJ -230) siano proprio la pubblica amministrazione e le PMI, condivise o insite nei distretti industriali, superando la criticità di avere applicativi custom o di non raggiungere le economie di scala utili a lavorare con gli strumenti ICT.
d.
,O ³PDUNHWLQJ YLUDOH´ SHU Oœ,&7
Se è vero che le nuove tendenze in campo tecnologico sono adottate in via preferenziale in ambito consumer per passare poi solo in una seconda fase anche al mercato business, è altrettanto vero le aziende produttrici di ICT hanno oggi a GLVSRVL]LRQH VWUXPHQWL GL FRPXQLFD]LRQH HVWUHPDPHQWH HIILFDFL QHOOD SURPR]LRQH ³YLUDOH´ GHOOD ORUR RIIHUWD GL SURGRWWL H VHUYL]L /D FRQGLYLVLRQH QHL VRFLDO QHWZRUN H QHL EORJ GHOOœHVSHULHQ]D GLUHWWD GHJOL XWHQWL QHOOD IUXL]LRQH GL XQ VHUYL]LR R QHOOœXVR GL XQ SURGRWWR q HOHPHQWR FKH SXz UDSLGDPHQWH GHFUHWDUH LO VXFFHVVR R OœLQVXFFHVVR GHOOœRIIHUWD GL XQœD]LHQGD /œLQFHQWLYD]LRQH GL TXHVWH IRUPH GL SURPR]LRQH ³HVSHULHQ]LDOH´ FKH IDFLOLWD OD FRPXQLFD]LRQH WZR ZD\V D]LHQGD XWHQWH D]LHQGD q GD SUHIHULUH DOOD FRPXQLFD]LRQH SL WUDGL]LRQDOH ³RQH ZD\´ VXL PHGLD FODVVLFL
2. I N I Z I A T I V E P E R G I O V A N I D I G I T A L I E P E R L E G E N E R A Z I O N I N O N I N S E R I T E N E L M O N D O D E L L A V O R O
3URSRUUH GHOOH LQL]LDWLYH GD SHUVHJXLUH VLJQLILFD LQGLYLGXDUH XQ PHWRGR GœDSSURFFLR DO WHPD GHOOœ$OIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH SHU L VLQJROL LQGLYLGXL FKH LQ YLUWXœ GHOOH LPSOLFD]LRQL D FXL faceva riferimento il lavoro della commissione europea possa generare un circolo virtuoso, significa cercare di sistematizzare le esperienze che in molti , soggetti economici o di cultura o pubblici, hanno cercato di intraprendere. Quello che manca però è un quadro normativo che regoli tali iniziative e le indirizzi correttamente, focalizzando le risorse di un paese come il nostro, sia a livello di fondi, sia a livello di persone.
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Progetto  DigIT@lia    a. R E L A Z I O N E
TRA SVILUPPO GENERAZIONI DIGITALI
ECONOMICO
E
SUPPORTO
ALLA
NUOVA
IMPREN DITORIA
DELLE
I driver che segnano il passaggio costruire un futuro per le nuove generazioni digitali che ci permetta di completare OÂś$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH FRQ XQD YHUR VERFFR SURIHVVLRQDOH VRQR SHUWDQWR
Â&#x192; Â&#x192; Â&#x192;
Studiare cosa stia succedendo nella trasmissione dei saperi nel passaggio al digitale e sviluppare la selfawarness dei giovani digitali in ambito sia di securitisation delle informazioni , sia a tutela della propria privacy Individuare strumenti per comprendere il fenomeno e aggiornare la didattica per gli studenti universitari, LQYHVWHQGR LQ VWUXPHQWL H VYLOXSSDQGR QXRYH PRGDOLWj GL HVSUHVVLRQH GHOOH FDSDFLWj DWWUDYHUVR OÂśXVR GHOOD tecnologia Fornire alle istituzioni e alla societĂ strumenti per comprendere il cambiamento.
/Âś2VVHUYDWRULR GHO 3ROLWHFQLFR GL 0LODQR ÂłICT Management´ GHO PDJJLR HVSULPH FRPH ³OÂśHVSHULHQ]D GHOOH HFRQRPLH SL DYDQ]DWH GDO SXQWR GL YLVWD GHOOÂśLQQRYD]LRQH H GHOOÂśLPSUHQGLWRULDOLWj PRVWUD FKLDUDPHQWH FRPH XQD componente consistente della crescita del PIL e GHOOÂśRFFXSD]LRQH VLD OHJDWD DOOD QDVFLWD H DOOR VYLOXSSR GHOOH QXRYH LPSUHVH ,Q TXHVWL 3DHVL OD FULVL KD SDUDGRVVDOPHQWH SRUWDWR DG XQÂśDFFHOHUD]LRQH GL TXHVWH GLQDPLFKH 8Q UHFHQWH VWXGLR della Kauffman Foundation evidenzia che, ad esempio, il tasso di start up negli Stati Uniti è cresciuto in questi ultimi anni: diventare imprenditori è stata la risposta di milioni di statunitensi ai tagli di occupazione effettuati da molte grandi imprese. Il record è stato ottenuto proprio nel 2010, con lo 0,34% del totDOH GHJOL DGXOWL FKH KDQQR DYYLDWR XQÂśLPSUHVD GL TXDOVLDVL WLSR SHU XQD PHGLD GL PLOD VWDUW XS QDWH RJQL PHVH ´ 7UD JOL DPELWL SL SURPHWWHQWL SHU IDU DWWHFFKLUH H FUHVFHUH OH QXRYH LPSUHVH FÂśq VLFXUDPHQWH TXHOOR GHO GLJLWDOH - GHOOH WHFQRORJLH GHOOÂśLnformazione e della comunicazione - un settore che sta vivendo proprio in questi ultimi anni una fortissima accelerazione. Ă&#x2C6; in questo mondo che sono nate le storie imprenditoriali piĂš di successo, con dinamiche di crescita incredibili e importanti ricadutH VXOOÂśRFFXSD]LRQH ( VH RJJL VRQR OH WHFQRORJLH ÂłVRFLDO´ H ÂłPRELOH´ DG HVVHUH DO FHQWUR GHOOÂśDWWHQ]LRQH GL LPSUHQGLWRUL H LQYHVWLWRUL QRQ PDQFDQR FHUWR DOOÂśRUL]]RQWH QXRYH IURQWLHUH GDO 6HPDQWLF :HE DOOD $XJPHQWHG 5HDOLW\ GDO &ORXG &RPSXWLQJ DOOÂś,QWHUQet delle Cose. $OOÂśHVWHUR VL DVVLVWH DG XQD QXRYD VWDJLRQH SHU OD QHZ HFRQRP\ D OLYHOOR LQWHUQD]LRQDOH FRQ TXRWD]LRQL GL ERUVD ILQ eccessive per le nuove Media Companies (come Facebook, Square, Twitter solo per fare alcuni esempi); il 19 maggio 2011 LinkedIn ha acceso le contrattazioni di Wall Street (NYSE) superando ogni aspettativa: da un prezzo di collocamento di 45 dollari, le sue azioni hanno chiuso a 94,25 dollari. Quel 109% in piĂš di valutazione ricorda tanto la bolla della new economy, ma secondo l'amministratore delegato dell'azienda Jeff Weiner si tratterebbe solo di fiducia meritata. /Âś,WDOLD RFFXSD LQYHFH LO IDQDOLQR GL FRGD LQ WXWWL JOL VWXGL SHU WDVVR GL LPSUHQGLWRULDOLWj GLHWUR OD PDJJLRU SDUWH GHL SDesi europei: Regno Unito, Francia, Germania sono nettamente avanti per numero di fondi di Venture Capital, capitale investito in start up, numero di imprese finanziate. Anche la Spagna che ha un economia ben piĂš piccola della nostra è piĂš avanti. La storia del nostro Paese dimostra chiaramHQWH FRPH q SURSULR JUD]LH DOOÂśLPSUHQGLWRULDOLWj GLIIXVD FKH VLDPR ULXVFLWL QHO secolo scorso a diventare una grande economia mondiale. Inoltre la nostra cultura è imbevuta di inventiva e arte GHOOÂśDUUDQJLDUVL FKH VRQR HOHPHQWL SRVLWLYL SHU OÂśLPSUHQGLWRULalitĂ . E non mancano nemmeno esempi concreti che dimostrano chiaramente che anche in Italia si possono creare start-up di successo: aziende come Yoox OHDGHU PRQGLDOH QHOOÂśH&RPPHUFH GL JUDQGL PDUFKL GHOOÂśDEELJOLDPHQWR TXRWDWD QHO Volagratis, uno dei principali operatori europei nel settore dei viaggi online; Gioco digitale, pioniere in Italia nel settore dei giochi online (venduta a Bwin nel 2009); Venere.net, specializzata nella prenotazione degli hotel, venduta nel 2008 ad Expedia; BravoSolution e iFaber, oggi tra i principali player mondiali nei servizi B2b; Buongiorno quotata, leader mondiale nei contenuti e servizi mobile. Per ripartire dalla messa in gioco di risorse e investimenti consistenti volti a generare un numero crescente di iniziative di successo, che a loro volta fanno aumentare ulteriormente gli investimenti e cosĂŹ via, occorre indubbiamente un approccio VLVWHPLFR FRQ UHJROH FKLDUH LQ WHUPLQL GL VLFXUH]]D SULYDF\ SHU LQFUHPHQWDUH OD ILGXFLD GHL FLWWDGLQL QHOOÂśXVR GHJOL strumenti informatici, vero anello debole, dove gli standard non si sono ancora affermati nemmeno a livello internazionale.
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Progetto  DigIT@lia    5LSUHQGHQGR LO WHPD GL ³)DEEULFKH 'LJLWDOL´ RFFRUUH HYLGHQ]LDUH LO UXROR FKLDYH VLD SHU TXDQWR FRQFHUQH OR VERFFR occupazionale dei giovani specializzati in competenze digitali sia come elemento aggregatore di enti di Ricerca, Imprese e Istituzioni grazie ad un progetto che rende disponibili servizi specializzati, di elevato valore per nicchie di mercato. Le Fabbriche Digitali si identificheranno infatti come luoghi dove i giovani talenti potranno sviluppare sia competenze funzionali sia tecnologiche, a diretto contatto con il mondo industriale o della PA, come sbocco per laureati o laureandi FKH DEELDQR SDVVLRQH GD DSSOLFDUH DOOœ,&7 FIU SDJ 330).
b. L E B E S T P R A T I C E D A R E P L I C A R E E R I C O N D U R R E A S I S T E M A : S T A R T U P B O O S T I N G
Una risposta alla esigenza di maggiore imprenditorialitĂ in Italia viene dalla School of Management del Politecnico di Milano. Di recente gli Osservatori ICT & Management - gruppo di ricerca attivo da oltre dieci anni - hanno avviato Start up Boosting, una nuova iniziativa mirata a stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate VXOOÂśLQQRYD]LRQH IDFHQGR OHYD VXOOÂśHVSHULHQ]D GHFHQQDOH QHOOÂśDQDOLVL GL casi reali di utilizzo delle tecnologie digitali e nel supporto allo sviluppo del business di numerose start up, divenute poi imprese di successo. Attraverso il succedersi di una serie di Call 4 Ideas collegate ai diversi Osservatori, Start up Boosting vuole identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali piĂš innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. I candidati che supereranno il processo di valutazione saranno supportati nella messa a punto del SURJHWWR LPSUHQGLWRULDOH FRQ OÂśRELHWWLYR GL DFFHOHUDUQH OR VYLOXSSR H LO UDJJLXQJLPHQWR GHJOL RELHWWLYL QRQFKp GL DXPHQWDUQe OÂśDWWUDWWLYLWj VXO PHUFDWR GHL FDSLWDOL GL ULVFKLR 9HQWXUH FDSLWDOLVW H %XVLQHVV $QJHO $YUDQQR LQRltre la possibilitĂ di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP, la Business School del Politecnico di Milano, e saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.
c. LE BEST PRATICE DA REPLICARE E RICONDURRE A SISTEMA : W ORKING CAPITAL /œLGHD q TXHOOD GL FRQGXUUH OH LVWLWX]LRQL D SUHQGHUH FRQVDSHYROH]]D GHO FRQWULEXWR FKH JOL LVWLWXWL GL ULFHUFD L ODERUDWRUi e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad HVHPSLR GLIIRQGHQGR PDJJLRUPHQWH OD FXOWXUD GHO YHQWXUH FDSLWDO RSSXUH DWWUDYHUVR OœHPLssione e il collocamento di titoli garantiti dallo stato per finanziare start-up). 3URSRQLDPR TXLQGL OœHVSHULHQ]D GHO SURJHWWR Working Capital di Telecom Italia, una formula innovativa di venture capital FKH VL q WUDVIRUPDWD LQ RFFDVLRQH GHOOœDQQLYHUVDULR GHOOœ8QLWj Gœ,WDOLD QHO 7RXU GHL 0LOOH LO YLDJJLR DWWUDYHUVR L SLFFROL H JUDQGL SURJHWWL GœLPSUHVD GHL JLRYDQL /œLQL]LDWLYD SUHQGH OH PRVVH GDO SURJHWWR :RUNLQJ &DSLWDO ODQFLDWR JLj GD GXH DQQL FRQ OœRELHWWLYR GL IDU QDVFHUH H VRVWHQHUH OœLPSUHVD JLRYanile basata sulla rete e sulle nuove tecnologie.
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Progetto  DigIT@lia    ,Q TXHVWR SHUFRUVR DOOD ULFHUFD GHL 1XRYL 0LOOH FKH IDUDQQR Oœ,WDOLD GHO IXWXUR 7HOHFRP ,WDOLD q DIILDQFDWD GDO &RPLWDWR ,WDlia 150, da PNICube ¹ 3UHPLR 1D]LRQDOH GHOOœ,QQRYD]LRQH GDOOD 5HJLRQH 3LHPRQWH dalla Fondazione CRT, oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital). Le prime due edizioni di Working Capital, nel 2009 e nel 2010, hanno aggregato un'ampia comunità di innovatori, raggiungendo risultati importanti nel sostegno ai giovani talenti e agli imprenditori italiani. Questi i numeri delle iniziative supportate in questi due anni: 29 progetti di ricerca (sostenuti attraverso contratti di ricerca e il tutoring di TILAB, il centro di ricerca del Gruppo Telecom Italia)13 progetti di impresa (supportati attraverso contratti di incubazione) 36 startup in fase iniziale sostenute attraverso slot di pre-incubazione /H WDSSH GHO WRXU ³ZRUNLQJ FDSLWDO´ QHOle città italiane nel 2010 hanno raccolto 43.000 presenze. Sul sito di working capital sono registrati 7000 aspiranti imprenditori per un totale di circa 700 idee imprenditoriali presentate. Di queste proposte imprenditoriali 7 iniziative sono già state finanziate, altre 7 sono state approvate dal comitato investimenti mentre 36 progetti sono ancora in stato di preincubazione. Sono state inoltre assegnate 18 borse di studio per finanziare altrettanti progetti di ricerca. Il Premio Nazionale Innovazione 2011 ¹ Working Capital nasce dalla collaborazione tra Telecom Italia e PNICube e verrà assegnato al progetto ritenuto piÚ innovativo tra i primi classificati nelle quattro categorie Le migliori startup che partecipano alle Start Cup organizzate da PNICube in tutta Italia entrano, cosÏ, a far parte anche GHO SURJHWWR :RUNLQJ &DSLWDO H FRQFRUURQR DOOœDVVHJQD]LRQH GL XQR GHL SUHPL ILQDOL GD PLOD HXUR FLDVFXQR La posta in gioco quest'anno è alta: 2,5 milioni di euro in totale per progetti di ricerca e startup piÚ 1 milione di euro in equity che il fondo di Venture Capital Quantica metterà a disposizione per il progetto che riterrà piÚ meritevole tra quelli che verranno presentati. Nello specifico, i finanziamenti saranno cosÏ distribuiti: x 30 contratti di ricerca focalizzati sulla business idea del valore massimo di 30 mila euro da destinare ai progetti Grant e indirizzati a studenti, giovani ricercatori e inventori (con particolare attenzione agli under 30) x 4 finanziamenti per startup, uno per ciascun settore di intervento (Internet, Web e Ict; Green; Bio & Nano e Social Innovation) del valore di 100 mila euro da destinare ai progetti Seed e indirizzati a giovani imprenditori, startup e spinoff universitari già costituiti o in via di costituzione x 1 milione di euro in equity messo a disposizione da Quantica e destinato al progetto che, nell'analisi che Quantica farà durante tutto il percorso di selezione dei progetti, verrà individuato come il piÚ meritevole Nel caso dei finanziamenti Grant, saranno prodotti contratti di ricerca, nominativi, i cui risultati in termini di diritti resteranno al ricercatore, fatta eccezione per una licenza d'uso di tipo non esclusivo per Telecom Italia (e con le possibili eccezioni da stabilirsi al momento della contrattazione). Al ricercatore (prima della stipula del contratto e per tutto il tempo della sua validità ) viene affiancato un tutor, a cui potrà fare riferimento durante tutta la durata del progetto, che lo supporterà nella definizione del processo di lavoro, delle caratteristiche e dei dettagli della ricerca e nella messa a punto di report periodici di avanzamento del progetto di ricerca. Nel caso dei finanziamenti Seed, saranno individuate modalità di contrattazione ad hoc in virtÚ delle caratteristiche dell'impresa o della startup proposta e selezionata dal team di Working Capital - PNI, ma che non prevedono opzioni di ingresso nell'assetto societario dei vincitori.
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d. I N I Z I A T I V E A S U P P O R T O D E L L Âś A P P R O C C I O S I C U R O A D I N T E R N E T D A P A R T E D E I B A M B I N I
Il programma internazionale KidSmart, avviato in Italia nel 2000 dalla Fondazione IBM Italia in collaborazione con il MinisteUR GHOOœ,VWUX]LRQH GHOOœ8QLYHUVLWj H GHOOD 5LFHUFD DYHYD OœRELHWWLYR GL DYYLFLQDUH L EDPELQL GHOOH VFXROH GHOOœLQIDQ]LD D una tecnologia che è in grado di favorire i processi di apprendimento facendo leva sul gioco e sulla creatività .. KidSmart consiste nella donazione alle scuole dell'infanzia della postazione multimediale Young Explorer, corredata da un software didattico e disegnata appositamente per essere utilizzata con facilità e sicurezza dai bambini fin dalla piÚ tenera età . Gli insegnanti delle scuole coinvolte nel programma intraprendono un percorso formativo e ricevono la consulenza di HVSHUWL LQ WHFQRORJLH GLGDWWLFKH VFRSR GHOOD IRUPD]LRQH q OœDFTXLVL]LRQH GHOOH FRPSHWHQ]H QHFHVVDULH D JXLGDUH L EDPELQL all'uso delle nuove tecnologie, inserendole in un articolato programma didattico. &RQVLGHUDQGR OœRELHWWLYR GL ULGX]LRQH GHO SRVVLELOH GLJLWDO GLYLGH FKH LO SURJUDPPD VL SURSRQH YHQJRQR SULYLOHJLDWH VFXROH ³VYDQWDJJLDWH´ SHUFKq XELFDWH LQ GLIILFLOL FRQWHVWL VRFLR-economici (periferie di grandi centri urbani) o in zone geograficamente isolate. Nel 2008, in occasione dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale, all'interno di KidSmart è stato sviluppato il ProgettoTravelling Toys - Promoting cultural awareness and understading. 550 bambini, fra i 3 ed i 6 anni,i coadiuvati da 50 insegnanti nei 13 paesi partecipanti hanno utilizzato i KidSmart Early Learnig Centers per scambiarsi informazioni e messaggi relativi ai loro paesi di appartenenza. KidSmart è un programma internazionale sviluppato dalla IBM negli USA e in 30 nazioni del mondo. In Italia, ad oggi, partecipano al progetto piÚ di 300 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale per un totale di 600 postazioni multimediali donate 1HOOœDPELWR GHO Progetto KidSmart è stato avviato dalla Fondazione IBM Italia in collaborazione con la Facoltà di Scienze GHOOD )RUPD]LRQH GHOOœ8QLYHUVLWj 0LODQR-Bicocca un importante programma di ricerca sul modo in cui i bambini si DFFRVWDQR DOOœXVR GHOOH WHFQRORJLH QHL FRQWHVWL HGXFDWLYL VLD VFRODVWLFL VLD IDPLOLDUL H VXOOH FLUFRVWDQ]H GHOOœHVSORUD]LRQH H GHOOœXVR GHO FRPSXWHU 3HU OD SULPD YROWD QHO QRVWUR 3DHVH q VWDWD UDFFROWD XQD FRQVLVWHQWH TXDQWLWj GL GDWL RVVHUYDWLYL VX una particolare fascia di età , i bambini da 0 a 7 anni, bambini nativi digitali, che nascono e vivono in un mondo densamente popolato di tecnologie e utilizzano il computer con estrema naturalezza e spontaneità , dimostrandosi in JUDGR GL VFRSULUQH DXWRQRPDPHQWH OH SRWHQ]LDOLWj , ULVXOWDWL GHOOœLQGDJLQH VRQR VWDWL UDFFROWL QHO YROXPH ³Bambini e Computer. Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola e in famiglia´ 8Q VHFRQGR YROXPH GL UHFHQWH XVFLWD ³'LJLWDO .LGV &RPH L EDPELQL XVDQR LO FRPSXWHU H FRPH SRWUHEEHUR XVDUOR JHQLWRUL H LQVHJQDQWL´, oltre ad analizzare le strategie cognitivH H OH PRGDOLWj UHOD]LRQDOL FKH YHQJRQR PHVVH LQ FDPSR QHOOœDSSURFFLR DOOH WHFQRORJLH GLJLWDOL HG HYLGHQ]LDUH OH differenze che questo nuovo modo di apprendere presenta rispetto a un setting didattico tradizionale, propone soluzioni, risultati di ricerca e percorsi operativi, suggerendo ai digital immigrants (insegnati e genitori) modalità e strategie per colmare il gap LQWHUJHQHUD]LRQDOH H WHFQRORJLFR FRQ L SURSUL ILJOL H DOOLHYL D SDUWLUH GDOOœLQVHULPHQWR GHO FRPSXWHU LQ VH]LRQH invece che in laboratorio, cosÏ che tutti possano usarlo non appena se ne presenti la necessità . La ricerca ha conferma FKH OœDSSURSULD]LRQH GLJLWDOH GD SDUWH GHL EDPELQL DYYLHQH DWWUDYHUVR GLYHUVH PRGDOLWj LO PRGHOOLQJ OœHVSORUD]LRQH spontanea H OœHVSORUD]LRQH guidata, nella quDOH SURFHGRQR QHOOœHVSORUD]LRQH GHOOR VWUXPHQWR DWWUDYHUVR OD JXLGD L suggerimenti, le indicazioni di altri. Proprio per questo motivo la formazione agli insegnanti è uno degli aspetti fondamentali di questa ricerca e si è intrecciato con la fase osservativa come fosse un unico percorso di ricercaformazione: sono stati coinvolti in seminari di confronto e dibattito della durata di tre giorni oltre 1000 docenti di circa 600 VFXROH GHOOœLQIDQ]LD GHOOœLQWHUR WHUULWRULR QD]LRQDOH
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Progetto  DigIT@lia    Anche nella proposizione di Telecom Italia, anche i piÚ piccoli hanno il loro spazio e il loro ruolo nel costruire il futuro del 3DHVH JUD]LH DOOœLQL]LDWLYD GL ³1DYLJDUH 6LFXUL´, parte del progetto volto a sensibilizzare bambini, adolescenti, genitori e insegnanti a un uso attento e consapevole del web, che illustra le regole per navigare in Rete al sicuro da pirati informatici, grazie ad un applicativo ad hoc che insieme agli insegnanti/genitori consente di rilevare con un gioco LQWHUDWWLYR L SULQFLSDOL ULVFKL FRQQHVVL DOOœDFFHVVR ad internet. Navigare Sicuri q LO SURJHWWR QD]LRQDOH GL 7HOHFRP ,WDOLD GHGLFDWR DOOD SURPR]LRQH H DOOD GLIIXVLRQH GL XQD FXOWXUD GHOOœXVR FRQVDSHYROH H UHVSRQVDELOH GL ,QWHUQHW H GHL PHGLD GLJLWDOL WUD L EDPELQL L UDJD]]L H L ORUR HGXFDWRUL /œLQL]LDWLYD che si è VYLOXSSDWD LQ VWUHWWD FROODERUD]LRQH FRQ LO 0LQLVWHUR SHU Oœ,VWUX]LRQH Oœ8QLYHUVLWj H OD 5LFHUFD H VL q DYYDOVD GHOOœDSSRUWR delle consolidate competenze della Fondazione Movimento Bambino e di Save the Children VL q SRVWD OœRELHWWLYR GL aiutare i piÚ giovani a valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie come risorsa di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione, di crescita, evitandone il piÚ possibile le insidie. Navigaresicuri q OœXQLRQH GL XQD SDVVLRQH H GL XQD FRQVDSHYROH]]D (œ OD SDVVLRQH SHU OD QDYLJD]LRQH LQ 5HWH XQD ULYROX]LRQH FXOWXUDOH H VRFLDOH PD qœ DQFKH OD FRQVDSHYROH]]D FKH LO IDVFLQRVR PRQGR GL ,QWHUQHW SXz QDVFRQGHUH DOFXQH insidie soprattutto per i piÚ giovani. I bambini dai 5 ai 10 anni vengono accompagnati alla scoperta del web da Geronimo Stilton: giocando con i personaggi di Topazia imparano i grandi e piccoli accorgimenti utili per divertirsi in perfetta sicurezza. Vogliamo aiutarli a proteggere i dati personali, comunicare le situazioni rischiose ai propri genitori e dialogare con gli adulti perchÊ vivano e condividano la straordinaria avventura della Rete in modo sereno. Ai ragazzi dai 10 ai 15 anni sono destinati contenuti che presuppongono già una buona conoscenza del web ma soprattutto una certa indipendenza dai genitori. I temi che proponiamo loro riguardano alcuni fenomeni a cui sono SDUWLFRODUPHQWH HVSRVWL LQ TXHVWD IDVFLD GœHWj il cyber bullismo Oœadescamento e il IXUWR GœLGHQWLWj. La mascotte Nick JXLGD L UDJD]]L LQ XQ PRQGR GL JLRFKL LQWHUDWWLYL VXOOœXVR FRQVDSHYROH GHO ZHE ,QROWUH tre brevi video racconti illustrano alcune situazioni di rischio nelle quali i giovani si possono imbattere utilizzando la rete. Ogni video ha un finale aperto con tre opzioni che invitano a riflettere: saranno i ragazzi a scegliere online quale meglio completa il messaggio. A genitori ed educatori è dedicata una sezione di informazioni e aggiornamenti sul tema del rapporto tra i minori e internet. I contenuti sono stati realizzati da Telecom Italia con Save the Children e la Fondazione Movimento Bambino della professoressa Maria Rita Parsi. Per Telecom Italia Navigaresicuri è anche una sfida: quella di aggregare tutti gli operatori di telecomunicazioni e le istituzioni che si vogliono unire attorno al tema della tutela dei minori sul web per avviare insieme un percorso comune, il cui traguardo è fare della Rete solo una grande e entusiasmante occasione di crescita e di maturazione di bambini e ragazzi. Nel corso del 2010 e del 2011 il progetto Navigaresicuri è stato in tour nelle scuole H QHOOH SLD]]H Gœ,WDOLD FRLQYROJHQGR studenti e famiglie, mettendo in campo una grande varietà di strumenti: un sito web, la presenza sui principali social network, un tour nelle scuole e nelle piazze di 20 città italiane in 10 regioni, percorsi didattici per alunni e docenti, iniziative di alfabetizzazione digitale e sensibilizzazione degli adulti, pubblicazioni studiate appositamente per i diversi destinatari. Dalla sua partenza il 3 novembre 2010 a Torino, il bus di Navigare Sicuri, allestito con 5 postazioni multimediali e una lavagna interattiva, ha percorso oltre 12.000 km in Italia coinvolgendo 40.000 bambini e ragazzi direttamente negli istituti scolastici e facendo interagire complessivamente 100.000 persone tra le attività nelle scuole e nelle piazze interessate dal tour. In rete il progetto è seguito da una community di oltre 10.000 fans su Facebook. 0LFURVRIW LQYHFH JLj QHO KD VYLOXSSDWR OœLQL]LDWLYD Sicuramente Web, che identifica tutte le attività e i programmi per VRVWHQHUH H SURPXRYHUH OD VLFXUH]]D GHL PLQRUL LQ UHWH WUD FXL VL SXRœ FLWDUH
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CETS (Child Exploitation Tracking System), un sistema di tracciamento contro eventuali tentativi di pedopornografia, adottato dalla polizia postale e delle comunicazioni; Web in cattedra UHDOL]]DWR DO PRPHQWR LQ /RPEDUGLD H YHQHWR GRYH SLXÂś GL LQVHJQDQWL KDQQR avuto l possibilitĂ di usufruire di una formazione specialistica per conoscere i rischi, le precauzioni e i rimedi che assicurano una navigazione sicura nella Rete e sensibilizzare cosĂŹ i circa 190.000 studenti GHOOH UHJLRQL ILQÂśRUD FRLQYROWH Internet Safer Day, GRYH 0LFURVRIW KD DGHULWR DOOÂśLQL]LDWLYD HXURSHD SHU VHQVLELOL]]DUH OÂśRSLQLRQH SXEEOLFD LQ PHULWR DOOÂśXVR UHVSonsabile delle nuove tecnologie, soprattutto tra i bambini ed i giovani.
Nel 2009 Sicuramente web ha vinto un riconoscimento importante come la piÚ significativa campagna di sensibilizzazione da parte delle Nazioni Unite. Sotto il patrocinio di Cisco NeWZRUNLQJ $FDGHP\ VL q UHDOL]]DWR SHU LO LO SURJHWWR ³United in the name of CISCO´ SHU sviluppare le competenze tecniche di alunni di tredici anni; tale progetto è stato finanziato dalla Regione Calabria ¹ Dipartimento 11 ¹Istruzione, Alta Formazione e 5LFHUFD QHOOœDPELWR GHOOœDYYLVR SXEEOLFR 3RU &DODEULD ³8QD 6FXROD SHU GHPRFUD]LD´ $WWUDYHUVR IRQGL )6( UHODWLYL DO 325 &DODEULD -2013 Asse IV ¹Capitale Umano ¹obiettivi operativi I.1, I.2 e L.3. Prevede 50 ore di scuola, nel pomeriggio, dedicato a ODERUDWRULR GL LQIRUPDWLFD SHU FUHDUH DQFKH XQœLQWHJUD]LRQH PXOWLHWQLFD DOOœLQWHUQR GL XQD VFXROD Oœ ,VWLWXWR &RPSUHQVLYR GL 6HOOLD 0DULQD &= UHDOL]]DWR LQ FROODERUD]LRQH FRQ &,6&2 (attraverso un partner che fornisce il supporto di strumenti e personale in loco). /œ$FDGHP\ ODQFLDWD ILQ GDO LQ ,WDOLD q XQ SURJUDPPD GL VWXGL WHRULFR SUDWLFL GHVWLQDWR D VWXGHQWL RUJDQL]]D]LRQL QR profit che consente di imparare a progettare, realizzare e mantenere le Reti su cui si poggiano i business ICT di tutto il PRQGR ,Q ,WDOLD VRQR SUHVHQWL $FDGHP\ XQD VRUWD GL $WHQHR YLUWXDOH LQ FXL SLXœ GL SHUVRQH DOOœDQQR VL GLSORPDQR SURQWL DG HQWUDUH QHO PRQGR GHO ODYRUR H FROPDUH FRVLœ LO JDS GL FRPSHWHQ]H ,&7
e. L A S T A N D A R D I Z Z A Z I O N E D E L L A F O R M A Z I O N E I C T (E CD L)
NELLE SCUOLE SECONDARIE DI
I E II G R A D O
La European Computer Driving Licence (ECDL) ¹ Patente Europea del Computer ¹ attesta la capacità di usare il personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. Interessa gli utilizzatori, e cioè chi usa il computer nei contesti piÚ vari, dalla scuola agli ambienti di lavoro. Come tutti i programmi di certificazione del CEPIS si caratterizza per: x uniformità , poichÊ i test sono identici in tutti i Paesi (garantendo cosÏ la circolarità del titolo); x neutralità ULVSHWWR DL YHQGRU HVVHQGR DSHUWR DOOH GLYHUVH SLDWWDIRUPH WHFQRORJLFKH GD TXHOOH ³SURSULHWDULH´ D TXHOOH ³RSHQ-VRXUFH´ x imparzialità , garantita da un sistema di qualità . Il programma ECDL si articola su vari livelli: e-Citizen, Core, 4PS, Advanced, Specialised.
ECDL Core HÂś OD FHUWLILFD]LRQH FKH DWWHVWD OD FDSDFLWj GL XWLOL]]DUH LO 3& QHOOH DSSOLFD]LRQL SL FRPXQL 3HU ottenere la certificazione completa (ECDL Full) occorre superare sette esami: x ConcettL GL EDVH GHOOÂś,&7 x Uso del computer e gestione dei file x Elaborazione testi
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Progetto  DigIT@lia    x Foglio elettronico x Uso delle basi di dati x Strumenti di presentazione x Navigazione e comunicazione in rete Superando quattro esami a scelta, si può avere il diploma intermedio ECDL Start. ECDL for Problem Solving (ECDL4PS) Questa certificazione è rivolta agli studenti della scuola media superiore. $WWHVWDQGR OD FDSDFLWj GL ULVROYHUH SUREOHPL QHOOÂśDPELWR GHOOD PDWHULH FXUULFRODUL XVDQGR LO FRPSXWHU FRVWLWXLVFH XQ ORJLFR completamento della formazione informatica di base. E' previsto un test di certificazione, collegato ai programmi delle YDULH GLVFLSOLQH GHJOL XOWLPL WUH DQQL GL FRUVR &RPH SUHUHTXLVLWR VL ULFKLHGH OÂś(&'/ 6WDUW FRPSUHQVLYR GHO PRGXOR Foglio elettronico). ECDL Advanced 4XHVWD FHUWLILFD]LRQH DWWHVWD XQD FRQRVFHQ]D SL DSSURIRQGLWD GL TXDWWUR PRGXOL GHOOÂś(&'/ &RUH Elaborazione testi, Foglio elettronico, Basi di dati, Strumenti di presentazione. Si distinguono due tipi di certificazione: x General Purpose, rivolta all'utente generico, che comporta quattro esami tra loro indipendenti; x IT4PS (Information Technology for Problem Solving), rivolta agli studenti universitari delle varie FacoltĂ . ECDL Specialised Ă&#x2C6; la certificazione per chi utilizza il computer per applicazioni specialistiche, quali: x Computer Aided Design (CAD 2D e CAD 3D) x Health, per gli addetti al Servizio Sanitario x Geographic Information Systems (GIS), per chi si occupa dei Servizi di Informazione Territoriale x WebStarter, per la creazione di siti Web In conclusione, il programma ECDL è operativo in tutta Europa e molte altre parti del mondo, in totale piĂš di 150 Paesi, inclusa Cina, India, Australia, Sud Africa, Canada, Argentina. I test sono disponibili in 50 lingue diverse. ,Q ,WDOLD (&'/ KD RUPDL XQÂśDPSLD GLIIXVLRQH HG è riconosciuto dalle Istituzioni Âą a livello sia centrale che regionale Âą e nella Pubblica Amministrazione. $WWXDOPHQWH HVLVWRQR FLUFD VHGL GÂśHVDPH DFFUHGLWDWH GD $,&$ 7HVW &HQWHU (&'/ GLVWULEXLWH VX WXWWR LO WHUULWRULR nazionale, presso le quali vengono effettuati ogni mese circa 100.000 esami, mediante un sistema di test automatizzato. Nelle principali scuole secondarie di primo grado, il test viene erogato a pagamento e solo per quanti ne facciano richiesta; non esiste quindi ancora una policy comune che preveda una standardizzazione a livello scolastico.
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INIZIATIVE DI SUPPORT O PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE NEGLI ANZIANI /EMA RGINATI
PiÚ che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto piÚ importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al ³YHFFKLR´ 3& 2JJL L EHQHILFL FKH VL SRVVRQR DYHUH GDOOœLQFOXVLRQH GLJLWDOH JUD]LH DOOD HVWHUQDOLWj GL UHWH FKH Vi sviluppano) sono sicuramente piÚ importanti di quanto non lo sia la diffusione di altri servizi ipertecnologici. Per questo gli sforzi compiuti dal ministro Brunetta per la alfabetizzazione digitale sono importanti cosÏ come sono stati importanti gli incentivi SHU OœDFTXLVWR GL XQ FROOHJDPHQWR D EDQGD ODUJD GHVWLQDWL DL JLRYDQL WUD L H DQQL 3HUz q LPSRUWDQWH FRQWLQXDUH VX TXHVWD VWUDGD H SHQVDUH D PLVXUH FKH IDFLOLWLQR OœLQFOXVLRQH QHO PRQGR GLJLWDOH DQFKH GHJOL DQ]LDQL 8QœLQL]LDWLYD SHU DYYLFLQDre gli anziani ad Internet sono gli Internet Saloon H QHFHVVDULR LQWHUYHQLUH SHURœ FRQ PLVXUH D livello di sistema, magari attrezzando le sale Bingo, ad esempio . Internet Saloon è una scuola gratuita per persone dai 50 anni in su che desiderano avvicinDUVL DOOœLQIRUPDWLFD H VFRSULUH LO vasto mondo di Internet. Il progetto Internet Saloon è nato a Milano nel 2000 per iniziativa di AIM, associazione culturale
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Progetto  DigIT@lia    privata e con la partecipazione e il supporto di quattro importanti partner privati: Gruppo Credito Valtellinese, HP, Microsoft e Telecom Italia che, in questi dieci anni, hanno accompagnato e sostenuto lo sviluppo del progetto da Milano in altre città italiane e ancora lo sostengono verso nuove tappe. Internet Saloon VL EDVD VX XQœLGHD PROWR VHPSOLFH ed efficace: il corso base di internet dura una sola giornata ed è impostato in modo che qualsiasi persona, anche senza alcuna conoscenza del pc, dopo sei ore di lezione, è in grado di navigare in rete e di utilizzare la posta elettronica. Gli insegnanti sono studenti universitari preparati per questa didattica. Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: - XQœDXOD GLGDWWLFD SHU L FRUVL FRQ SRVWD]LRQL PXOWLPHGLDOL H grande schermo- una "palestra" informatica, con altre postazioni multimedLDOL GRYH JOL ³VWXGHQWL´ SRVVRQR WRUQDUH GRSR LO corso, a fare esercizio e a impratichirsi maggiormente. Caratteristica di ogni Internet Saloon q OœDWPRVIHUD LQIRUPDOH H accogliente dove gli studenti senior possono condividere esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie Sono diventati 10.000, anzi quasi undicimila, gli studenti "over" che ogni anno, e anche quest'anno, frequentano i vari corsi dei nostri Internet Saloon a Milano, Ancona, Bari, Catania, Napoli, Pavia e Sondrio; nelle varie palestre le frequenze alla fine di maggio hanno raggiunto quota 13.000. Nel corso degli anni gli Internet Saloon KDQQR GHFLVR GL DEEDVVDUH OœHWDœ GL DFFHVVR DL SURSUL FRUVL GRYH RJJL OD VRJOLD q rappresentata dai 30 anni, e di sviluppare un nuovo percorVR IRUPDWLYR LQVLHPH D 0LFURVRIW ³3& IRU -RE´ 6L WUDWWD GL FRUVL di informatica utili a lavorare in un contesto in rapida evoluzione e quindi indirizzabili sia a professionisti con necessità di aggiornamento, sia a persone che necessitano di reinserirsi nel mondo del lavoro. La Get Online Week, iniziativa finalizzata a ridurre il digitale divide che ancora permane nel continente viene promossa da Telecentre-Europe, con il supporto di Microsoft, ha sensibilizzato governi e consumatori finali per fornire tecnologia e competenze tecniche a coloro che diversamente non potrebbero accedervi ed è stata realizzata in Italia negli Internet Saloon. Sono circa 200 milioni gli europei che non possiedono ancora un accesso online: è con questo dato che si apre l'appuntamento annuale con La Get Online Week si pone come obiettivo quello di portare online chi ancora non lo è, LQVLHPH D WDQWH SHUVRQH FKH QRQ KDQQR DELWXGLQH DOOœXVR GHO FRPSXWHU 8Q WUDJXDUGR FKH WURYD HVSUHVVLRQH LQ XQ ULFFR ventaglio di eventi organizzati presso i Telecentre di ben 28 Paesi di tutta Europa. Le diverse iniziative prevedono sessioni di accesso, workshop e dimostrazioni sul territorio. I Telecentre sono luoghi pubblici che offrono gratuitamente ¹ a chiunque avesse voglia di iniziare il proprio percorso digitale ¹ un accesso a Internet e ad altre tecnologie grazie alle quali poter ottenere informazioni, creare, apprendere e comunicare con altri utenti. Il partner italiano di riferimento di questa campagna è la rete degli Internet Saloon che, con il supporto di Microsoft Italia, hanno offerto a marzo a Milano, Pavia e Sondrio corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica e navigazione su Internet. Il q LO SULPR DQQR FKH Oœ,WDOLD KD XQ SURSULR UDSSUHVHQWDQWH QHOOD FDPSDJQD *HW 2QOLQH :HHN PeU OœHGL]LRQH JOL ,QWHUQHW 6DORRQ GL 0LODQR 3DYLD H 6RQGULR KDQQR RIIHUWR FRQ LO VXSSRUWR GL 0LFURVRIW ,WDOLD XQD WUHJLRUQL GL QDYLJD]LRQH JXLGDWD H JUDWXLWD SHU FRLQYROJHUH L ³QXRYL VWXGHQWL´ GL TXDOVLDVL HWj LQ OH]LRQL SUDWLFKH IRFDOL]]DWH sulla ricerca di siti legati a hobby o a interessi specifici. Per questo consideriamo la riduzione del digital divide un elemento chiave di sviluppo: secondo le stime di Microsoft, nei prossimi tre anni saranno 2,6 milioni gli individui che, grazie a iniziative come la Get online Week, potranno accedere alle nuove tecnologie, utili anche per favorire la ricerca di QXRYH RSSRUWXQLWj SURIHVVLRQDOL´ Sempre per sviluppare le possibilità di impiego anche per le donne, si è svolta a marzo la quarta edizione di web@lfemminile, OœHYHQWR SL LPSRUWDQWH DOOœLQWHUQR GHO SURJHWWR GL 5HVSRQVDELOLWj 6RFLDOH futuro@lfemminile, promosso da Microsoft in collaborazione con Cluster Reply e patrocinato dal Dipartimento delle Pari Opportunità /œHYHQWR XQD ore di navigazione web non stop per dimostrare come la tecnologia possa dimostrarsi una straordinaria alleata delle donne sempre, sul posto di lavoro e nella vita di tutti i giorni, ha avuto un grande successo. Il claim "Aggiorna la tua YLWD KD LQYLWDWR OH GRQQH GL WXWWH OœHWj GDOOH VWXGHQWHVVH DOOH PDPPH GDOOH PDQDJHU LQ FDUULHUD alle giovani donne in cerca di lavoro, dalle casalinghe alle pensionate a coltivare le proprie passioni e curiosità , a
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Progetto  DigIT@lia    valorizzare o riscoprire la voglia di fare e imparare, di approfondire e di divertirsi, mettendosi in gioco in prima persona nello sperimentare continuamente cose nuove.
Emarginati
³Informatica in Comunità ´ q LO SURJHWWR QDWR QHO GDOOD FROODERUD]LRQH WUD &1&$ &RRUGLQDPHQWR 1D]LRQDOH Comunità di Accoglienza), Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari opportunità , che nel 2010 ha registrato 5200 persone che hanno frequentato corsi di informatica presso 55 centri di accoglienza dislocati in 8 regioni italiane. Oltre 800 tra i partecipanti hanno intrapreso un percorso di inserimento lavorativo e 60 hanno adesso un impiego. 1HO LO SURJHWWR YHUUj HVWHVR D FRPXQLWj LQ UHJLRQL LWDOLDQH FRQ OœRELHWWLYR GL UDIIRU]DUH OD SUHVHQ]D VXO WHUULWRUio per ridurre la carenza di competen]H UHODWLYH DOOH WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH DOOœLQWHUQR GL VHOH]LRQDWH VWUXWWXUH GL DFFRJOLHQ]D Il progetto è indirizzato agli ospiti delle strutture dove si accolgono persone che hanno avviato un percorso di riabilitazione per uscire da situazioni difficili o da dipendenze, a cui spesso si aggiunge il problema della disoccupazione. 3HU ORUR q VWDWD VWXGLDWD XQD VSHFLDOH YHUVLRQH GL FRUVL GL LQIRUPDWLFD GL EDVH ³0LFURVRIW 'LJLWDO /LWHUDF\´ GLVSRQLELOL JUDWXLWDPHQWH VXO VLWR 0LFURVRIW LQ SLXœ GL OLQJXH IUXibili grazie a 70 computer portatili che si sono spostati con i docenti tra le varie sedi . Microsoft ha infatti erogato un finanziamento speciale volto a promuovere, attraverso collaborazioni con organizzazioni non profit ed istituzionali, lo sviluppo delOD IRU]D ODYRUR H OœDFTXLVL]LRQH GHOOH FRPSHWHQ]H QHO VHWWRUH GHOOœ,QIRUPDWLRQ 7HFKQRORJ\ SUHVVR L VHJPHQWL GHOOD VRFLHWj QRUPDOPHQWH HPDUJLQDWL 1RQRVWDQWH LO IHQRPHQR GHOOœLPPLJUD]LRQH Oœ GHOOH SHUVRQH FKH QHO KDQQR SDUWHFLSDWR DL FRUVL q GL RULgine italiana, con un basso livello di istruzione e soprattutto il 63% dei partecipanti è disoccupato e oltre il 40% è over 40 anni; il fatto di seguire un percorso specifico, fatto di formazione ed educazione al lavoro, consente di costruire possibilità concrete per il futuro, con opportunità migliori.
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VI. C O N C L U S I O N I D E L L œ $ B C D I G I T A L E ³1RQ WXWWL L UDJD]]L VRQR 1DWLYL 'LJLWDOL´ Una vera comunicazione bidirezionale attiva e tra pari in rete caratterizza i nativi digitali; siamo generalmente convinti che tutti i giovani siano in grado di produrre (testi, siti e pagine web) e collaborare tra loro per approfondire e migliorare le proprie conoscenze. In realtà la presunta abilità o consapevolezza nel produrre testi, nonchÊ uno spirito di collaborazione H FRQGLYLVLRQH q VROR XQœLOOXVLRQH 9HULILFKH HIIHWWXDWH VXO FDPSR LQ DOFXQH VFXROH PHGLH H VXSHULRUL KDQQR HYLGHQ]LDWR uno scarso uso attivo degli strumenti del web fra i giovani. Per quanto si dia per scontato che i ragazzi vivano immersi nella tecnologia, il suo reale uso è ancora molto tradizionale (scrittura, email, navigazione web), mentre la produzione di contenuti è un fenomeno limitato. Questo perchÊ nella generazione dei Nativi Digitali esistono differenze di skills paragonabili a quelle esistenti tra le diverse generazioni. I ragazzi hanno spesso una padronanza molto limitata del pc e soprattutto della navigazione sul web. Alcuni sanno fare ben poco, altri di piÚ ma pochi possiedono il reale controllo del mezzo. Emerge quindi la necessità di guidare i ragazzi alla gestione e al corretto sfruttamento delle risorse offerte dal ³QHWZRUN´ Molti conoscono ed usino quotidianamente il web2.0; Facebook, MSN e youtube sono utilizzati per comunicare con gli amici e per mostrare filmati o fotografie, Itunes per scaricare film e musica, altri prediligono programmi come Twitter, Ares o Emule. Nonostante queste capacità per molti ragazzi noQ VRQR FKLDUL HG HYLGHQWL L ULVFKL FRQQHVVL DOOœXVR GL TXHVWH nuove tecnologie. In linea di principio i piÚ sono consapevoli di doversi tutelare dagli estranei. Analogamente sono attenti QHOOœXVR GL SURJUDPPL FKH SRWUHEEHUR URYLQDUH LO FRPSXWHU DQFKH VH Qon tutti conoscono le parole inglesi comunemente usate da chi lavora in rete ed i sistemi di difesa disponibili. Dal punto di vista educativo e sociale la scuola può dunque fare molto. La scuola fino ad ora non li ha aiutati; per quanto negli ultimi anni VLDQR VWDWL IDWWL GHJOL VIRU]L SHU LQQRYDUH H VWLPRODUH OœXVR GHOOH QXRYH WHFQRORJLH DOOœLQWHUQR GHOOD VFXROD OœXVR GHJOL VWUXPHQWL LQIRUPDWLFL H PXOWLPHGLDOL q PROWR OLPLWDWR H VSHVVR JOL VWHVVL GRFHQWL QRQ VRQR LQ JUDGR GL XWLOL]]DUH le dotazioni disponibili. In realtà già oggi la scuola può essere il laboratorio piÚ adatto per formare ed informare i ragazzi fornendo strumenti utili ad un approccio corretto e sicuro alla rete. Mettere a disposizione degli studenti un ambiente digitale, oltre ad essere SRWHQ]LDOPHQWH XWLOH SHU DFFUHVFHUH OœDWWHQ]LRQH dei ragazzi, è anche una possibile via per aumentare il bacino delle persone che hanno accesso al sapere e soprattutto DYYLFLQHUHEEH L UDJD]]L DO PRQGR GHOOœLPSUHVD SXEEOLFD R SULYDWD FKH VLD FKH YLYH VHPpre piÚ di tecnologia ed informatica. Da questi presupposti possono nascere svariati progetti, socialmente importanti sia per il Paese, come tale, sia per il sistema delle imprese.
³(VLVWRQR QXPHURVH LQL]LDWLYH IUXWWR GHOOD FROODERUD]LRQH WUD SULYDWL 2NLUS e stato per lo sviluppo delle competenze GLJLWDOL´ /H LQL]LDWLYH GHYRQR WURYDUH XQ FRQWHVWR GL ULIHULPHQWR XQ ³ombrello´ FKH FRQVHQWD GL HVVHUH LQVHULWH LQ XQœD]LRQH sistemica perchÊ le risorse da mettere in gioco sono di natura molto diversa e provengono da soggetti molto diversi:
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in primis le istituzioni, che rispondendo anche alle sollecitazioni della commissione Europea, dovrebbero VWUXWWXUDUH LO WHPD LVWLWXHQGR XQœDSSRVLWD IXQ]LRQH FKH DWWLYL XQD FDPSDJQD GL FRPXQLFD]LRQH VXL SULQFLSDOL PDVV media sullo sviluppo dei servizi ICT e abbatta le barriere legate alla scarsa informazione; contemporaneamente si costruisca un percorso di sviluppo e monitoraggio delle iniziative in campo ICT ¹ per le quali occorre investire PDJJLRUL ULVRUVH GDOOœHVHQ]LRQH ILVFDOH GHJOL LQYHVWLPHQWL LQ VWDUW XS DOOœLQGLUL]]DPHQWR GL ULVRUVH ILQDQ]LDULH SXEEOLFKH LQ IRUPD]LRQH GD VSHFLILFKH QRUPDWLYH FKH IDYRULVFDQR OœDIIOXVVR DQFKH GL ULVRUVH SULYDWH LQ TXHVWR ambito; poi la scuola, il sistema pre universitario e universitario, che deve investire maggiormente nella messa a punto di percorsi formativi ¹ che sono anche percorsi culturali ¹ in grado di fornire ai giovani piÚ strumenti per intraprendere uno sbocco professionale innovativo; ultimo ma non ultimo, le istituziRQL ILQDQ]LDULH FKH GHYRQR PHWWHUH D GLVSRVL]LRQH EHQ SL ULVRUVH /œ2VVHUYDWRULR GHO 3ROLWHFQLFR ³,&7 0DQDJHPHQW´ FLWD ´ OD SRFKH]]D GL LQYHVWLPHQWL HIIHWWXDWL ILQR DG RUD GDO PRQGR ILQDQ]LDULR italiano nel suo complesso nei fondi di Venture Capital rispetto a quanto è accaduto in altri paesi europei. Su TXHVWœXOWLPR SXQWR VSHULDPR FKH OœDWWXDOH VFHQDULR LQWHUQD]LRQDOH - che sta vivendo un forte incremento del fund raising da parte dei fondi di Venture Capital (negli Stati Uniti piÚ 76% nel primo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010)- SRVVD LQIOXHQ]DUH SRVLWLYDPHQWH DQFKH LO FOLPD LQ ,WDOLD ´ 7UD OH SURSRVWH SUHYHGHUH OœREEOLJR GL XQ $JHQGD 'LJLWDOH FRPH DOOHJDWR DO 'RFXPHQWR GL (FRQRPLD H )LQDQ]D 3XEEOLFD '() FRQVHQWLUHEEH GL ³PHWWHUH D VLVWHPD´ JOL LQWHUYHQWL SUHYLVWL H TXLQGL RIIUH XQ TXDGUR VWDELOH DL necessari investimenti privati complementari, favorendo lo switch-off dei servizi pubblici
Il filo conduttore per presentare la necessità di superare il digital divide culturale non è stato quello di analizzare tutte le FRQFDXVH GHOOœDQDOIDEHWLVPR GLJLWDOH LQ ,WDOLD GL FXL HVLVWH XQD OHWWHUDWXUD SLXœ DPSLD HG DXWRUHYROH PD GL SURYDUH D WUDFFLDUH XQ SHUFRUVR D SDUWLUH GDL SLXœ JLRYDQL GDOOH LPSUHVH ILQR DJOL DQ]LDQL HG HPDUJLQDWL FKe racconti le best pratice PHVVH LQ FDPSR ILQœRUD
,O QXRYR VODQFLR SHU VXSHUDUH LO GLJLWDO GLYLGH FXOWXUDOH QRQ SXRÂś FKH GHULYDUH GDOOD JHVWLRQH D OLYHOOR LVWLWX]LRQDOH GL XQ sistema in primis di comunicazione, di standardizzazione e di valorizzazione degli strumenti tecnologici per creare un percorso virtuoso tra le generazioni, nelle aziende e con lo stato; le numerose iniziative private sono il simbolo di quanto VL SRWUHEEH PHWWHUH LQ FDPSR LQ PDQLHUD SLXÂś VWUXWWXUDWD SHU JHQHUDUH XQD YHUD FRQRVFHQ]D
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Progetto  DigIT@lia    VII. D O C U M E N T A Z I O N E D I R I F E R I M E N T O ( S I T I I N T E R N E T )
Data in focus 49-50 2010"- Eurostat Cittadini e nuove tecnologie 2010"-Istat Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese"-Istat Ict Monitor Business"- Between 2010 Osservatorio Banda larga"- Between 2010 Cloud computing report"- Nextvalue 2011 2VVHUYDWRULR )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD H 'HPDWHULDOL]]D]LRQH´ - Politecnico di Milano Osservatorio Multicanalità 2010 Politecnico di Milano Relazione sulla competitività digitale in Europa 2009 e Agenda digitale europea 5DSSRUWR $VVLQIRUP VXOOœLQIRUPDWLFD OH WHOHFRPXQLFD]LRQL H L FRQWHQXWL PXOWLPHGLDOL JLXJQR Nielsen Wire 2009 Rapporto McKinsey: il Sole 24 ore 17 marzo 2011 Netconsulting 2011 ICT Monitor Business (Between) del 2010 NuMediaBiOs 2010 ICt Trade 2011 (Sirmi) 2VVHUYDWRULR ³,&7 0DQDJHPHQW´ 3ROLWHFQLFR GL 0LODQR Working Capital 2011 Fondazione IBM Fondazione Microsoft Telecom Italia CISCO HP AIM
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Progetto  DigIT@lia    Agenzia Nazionale SHU OR VYLOXSSR GHOOœDXWRQRPLD VFRODVWLFD ¹ Isole in Rete (www.scuola-digitale.it) Corriere della Sera - Per gli studenti della Lombardia cartella digitale e libri di testo a noleggio ¹ 1 marzo 2011 ICT ¹ tra formazione ed apprendimento (ww.aspti.ch) ³,&7 DV D VHUYLFH 5DSSRUWR 2VVHUYDWRULR ³,&7 30,´ 3ROLWHFQLFR GL 0LODQR
CONCLUSIONI
Razionali delle proposte 6LDPR SDUWLWL GDOOH LQGLFD]LRQL GHOOœ$JHQGD 'LJLWDOH SHU Oœ8QLRQH (XURSHD FKH KD GHILQLWR XQD PDSSDWXUD SHU OD realizzazione di un ambiente in grado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di servizi proveniente dalle aziende, dai cittadini e dalla pubblica amministrazione. 3L LQ JHQHUDOH OR VFRSR GHOOœ$JHQGD 'LJLWDOH q TXHOOR GL JLXQJHUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ ³PHUFDWR XQLFR GLJLWDOH´ basato sulla rete a Banda Ultralarga e su applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini HFRQRPLFL H VRFLDOL DELOLWDQGR QXRYH IRUPH GL EXVLQHVV H PLJOLRUDQGR L VHUYL]L DL FLWWDGLQL FRPH OD VDQLWj H OœLVWUX]LRQH 6HPSUH Oœ(XURSHDQ &RPPLVVLRQ KD SXEEOLFDWR LO PDJJLR OD ³'LJLWDO $JHQGD 6FRUHERDUG´ FKH UDSSUHVHQWD OD situazione europea ed italiana a confronto sui principali indicatori; L SULQFLSDOL JDS VRQR UHODWLYL SURSULR DOOœXVDELOLWj GHL servizi, sia da parte dei singoli, sia da parte delle aziende, in termini di utilizzo di piattaforme di home-banking , di servizi e-government o e-commerce; questo studio recente per illustra anche graficamente la situazione di partenza nei diversi ambiti di lavoro.
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,O SUHVHQWH GRFXPHQWR TXLQGL DVVROYH DOOD GXSOLFH HVLJHQ]D GL GHOLQHDUH TXDOH VLD DWWXDOPHQWH OR VWDWR GHOOÂśDUWe in Italia sui punti sopra menzionati e nel contempo indicare delle proposte operative che a nostro avviso possano fare ripartire il paese. Ci sono indubbiamente aree di intervento che prevedono la presa in carico da parte delle Istituzioni, sia Europee , sia dei singoli paesi membri, in termini di : 1. Approccio sistemico al mercato digitale, sia per quanto attiene ai servizi per le PMI (dal commercio elettronico, ai pagamenti on-line), sia per quanto attiene a tematiche di privacy dei singoli cittadini/dei brevetti industriali per il ULODQFLR GHOOÂśHFRQRPLD JUD]LH DL VHUYL]L ,&7 DOOD 3$ H DOOH 30, 2. 5LFHUFD GL VWUXPHQWL FKH JDUDQWLVFDQR VLD OD IUXL]LRQH GHL VHUYL]L VLD OÂśRPRJHQHLWjÂś GL WUDWWDPHQWR GD SDUWH GL ognuno, che si senta libero di utilizzare la rete in tutta sicurezza, a tutela dello sviluppo armonico della societĂ grazie a servizi welfare per la collettivitĂ e ai servizi per i disabili 3. Investimenti in istruzione e formazione che pongano le basi per il superamento della mancata alfabetizzazione informatica e dello sbocco sul mercato del lavoro per le nuove generazioni, coordinando gli investimenti in ICT da parte delle PMI e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte dei provider di soluzioni informatiche, per DFFHOHUDUH OÂśXVR GL VHUYL]L RQ-line 4. Investimenti in servizi della Pubblica Amministrazione in grado di creare il volano anche per le imprese nel PLJOLRUDUH OÂśHIILFLHQ]D FRQVHQWHQGR LO SURJUHVVR H OÂśHIILFLHQWH XWLOL]]R GHOOH ULVRUVH 5. Supervisione degli investimenti in infrastrutture di telecomunicazione da parte degli Stati membri utili a supportare i servizi resi disponibili oggi on-line e quelli del prossimo futuro, garantendo finanziamenti alle imprese che GHFLGDQR GL LQYHVWLUH LQ LQIUDVWUXWWXUD SHU JDUDQWLUH D WXWWL OÂśDFFHVVLELOLWj DL servizi Internet. Gli attori protagonisti di cui abbiamo cercato di enfatizzare il ruolo sono la Pubblica Amministrazione, le PMI, la scuola, le numerose iniziative delle societĂ no-profit, e le societĂ ICT, che insieme definiscono la nuova catena del valore del nuovo ecosistema digitale cha ha al centro: LA PERSONA.
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Progetto  DigIT@lia    ,O SULQFLSDOH FULWHULR FKH KD JXLGDWR OœDQDOLVL VYROWD VXL GLYHUVL DPELWL q VWDWR TXHOOR GL SURSRUUH LQL]LDWLYH PLVXUDELOL -sia che si tratti di prestazioni pubbliche, sia di investimenti di privati ¹ nei risultati e nei servizi resi nel tempo da parte dei singoli che interagiscono sia come clienti finali del servizio, sia come co-progettisti del servizio stesso sulla scia delle possibile LQWHUD]LRQH FKH OœHFRQRPLD GLJLWDOH SUHYHGH
Approccio sistemico al mercato digitale, sia per quanto attiene ai servizi per le PMI (dal commercio elettronico, ai pagamenti on-line), sia per quanto attiene a tematiche di privacy dei singoli cittadini/dei brevetti industriali per il ULODQFLR GHOOÂśHFRQRPLD JUD]ie ai servizi ICT alla PA e alle PMI.
ICT SOLUTION PROVIDERS: FABBRICHE DIGITALI
,Q XQ PRQGR LQ FXL VWDQQR PXWDQGR JOL HTXLOLEUL VRFLDOL SROLWLFL HG HFRQRPLFL XQD VWUDWHJLD GL FUHVFLWD ³LQWHOOLJHQWH VRVWHQLELOH HG LQFOXVLYD´ q XQD SULRULWj FRQGLYLVa e sostenuta a livello europeo con specifiche iniziative. A livello FRPXQLWDULR q LQ SDUWLFRODUH ULFRQRVFLXWD OœLPSRUWDQ]D GHOOR VYLOXSSR GHOOœHFRQRPLD GLJLWDOH ULWHQXWD DG HOHYDWR SRWHQ]LDOH per la diffusione di conoscenza, cultura e servizi, con positive ricadute dirette in termini sociali ed economici. Gli LQYHVWLPHQWL LQ 5LFHUFD 6YLOXSSR H ,QQRYD]LRQH GRYUHEEHUR SHUPHWWHUH WUD OœDOWUR GL UDIIRU]DUH OD FRRSHUD]LRQH WUD ³XQLYHUVLWj FHQWUL GL ULFHUFD VHWWRUH SXEEOLFR SULYDWL H WHU]R VHWWRUH D OLYHOOR QD]LRQDOH H LQWHUQD]LRQDOH´ SHUPHWWHQGR risanamento e crescita, superando le frammentazioni, e sviluppando infine conoscenza e competenza per valorizzare e sostenere le eccellenze locali. In Italia le PMI costituiscono il 99% delle aziende italiane, concHQWUDQR FLUFD Oœ GHL SRVWL GL ODYRUR H JHQHUDQR LO 64 del fatturato . Data la loro dimensione, questa tipologia di aziende è meno resiliente alle oscillazioni del mercato e ha quindi sofferto particolarmente gli effetti della crisi. Nel 2010, anno che DYUHEEH GRYXWR VHJQDUH OD VYROWD H OœLQL]LR GHOOD ULSUHVD VRQR VWDWL oltre 11.000 i fallimenti delle PMI registrati, in crescita del 20% rispetto al 2009 (Cerved). /H FDSDFLWj ,&7 GRYUHEEHUR HVVHUH TXLQGL UHDOL]]DWH H PHVVH D GLVSRVL]LRQH GHOOœHFRVLVWHPD da centri di eccellenza specializzati, caratterizzati da un corretto mix di capacità realizzativa qualificata e di competenza funzionale. Questi centri di eccellenza dovrebbero inoltre polarizzare ed aggregare vari soggetti, pubblici e privati, operanti nHOOœHFRVLVWHPD VWHVVR superando i limiti strutturali di frammentazione della nostra realtà nazionale. Le Fabbriche Digitali condivise VYROJRQR OD PLVVLRQH GL ³WUDVIRUPDUH ELVRJQL LPPHGLDWL LQ VHUYL]L FRQFUHWL H IUXLELOL LPPHGLDWDPHQWH XWLOL]]DELOL´ FRQ OœRELHWWLYR GL FRQWULEXLUH D PLJOLRUDUH HG HYROYHUH LO 6LVWHPD 3DHVH LQ WHUPLQL GL RSHUDWLYLWj H FRPSHWLWLYLWj 4XHVWR q UHVR SRVVLELOH GDO SRWHQ]LDOH GHOOœLQQRYD]LRQH GLJLWDOH GDOOH FDSDFLWj GHL JLRYDQL WDOHQWL H GDOOe
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Progetto  DigIT@lia    RSSRUWXQLWj RIIHUWH GDOOœDJJUHJD]Lone di Amministrazioni ed Imprese in nuovi modelli operativi. Questa nitida focalizzazione sulla concretezza è il primo razionale per la definizione delle proposte di attuazione. In secondo luogo, la realizzazione delle Fabbriche Digitali condivise richiede la stretta collaborazione tra attori. Nessun ruolo risulterà mediamente prevalente sugli altri: è proprio la contribuzione di ogni partecipante, con i propri specifici ed unici valori, che rende possibile la costituzione di un modello inedito ed innovatiYR ,O IDOOLPHQWR GHOOœLQL]LDWLYD VDUHEEH invece determinato proprio dalla mancanza di una partecipazione convinta ed efficace (commitment) di ciascuno tra gli attori individuati. Il fattore tempo è un ulteriore razionale. Il rapido susseguirsi dei mutamenWL GHL PHUFDWL OœDFFHOHUD]LRQH GHL PLFURFLFOL GL FULVL H ULSUHVD OD IRUWH LQFHUWH]]D VRQR DFFRPSDJQDWL GDOOœLPPHGLDWD QHFHVVLWj GL ULODQFLDUH OD FDSDFLWj FRPSHWLWLYD nazionale con azioni capaci di portare ricadute dirette in termini sociali ed economici. Come conseguenza, e sulla base GHOOH HVSHULHQ]H VWRULFKH QRQ q LSRWL]]DELOH XQ SXQWXDOH SUHFLVR HG DFFXUDWR GLVHJQR GHOOœLQWHUR PRGHOOR GHOOD )DEEULFKH Digitali e del quadro di riferimento prima di avviarne la prima attuazione. Si tratterebbe infatti di un impegno rilevante ed eccessivo, che si svolgerebbe su un arco temporale incompatibile con le dinamiche attuali e future, e non capace quindi di portare i necessari risultati concreti. Le proposte devono quindi considerare il fattore tempo come un elemento chiave GHOOœLQWHUD LQL]LDWLYD VL LQTXDGUDQR LQ WDO VHQVR OH VLQHUJLH LSRWL]]DWH FRQ DOWUH LQL]LDWLYH LQ TXDQWR WDOL GD DFFHOHUDUH il processo di attuazione avendo già definito contesto, obiettivi e necessità . Infine, ogni singolo passo deve essere sviluppato considerando il ruolo specifico dei Giovani Digitali, elemento centrale GHOOD VWUDWHJLD GHOOH )DEEULFKH , *LRYDQL 'LJLWDOL SRVVRQR LQIDWWL FRQWULEXLUH LQ PRGR RULJLQDOH DG XQœLQL]LDWLYD FKH VHJQD una netta discontinuità con le prassi consolidate, e soprattutto possono innescare quel volano positivo necessario per trasferire le competenze dalla Fabbrica alla realtà operativa, accelerando in maniera esponenziale il processo in modo IXQ]LRQDOH DO VXSHUDPHQWR GHOOœDWWXDOH JDS GLJLWDOH FKH FDUDWWHUL]]a il nostro Paese. Il quadro temporale di riferimento può essere suddiviso in due periodi. Il primo abbraccia il breve e il medio termine, e ULJXDUGD OD QDVFLWD H OœDYYLDPHQWR D UHJLPH GHOOH SULPH )DEEULFKH 'LJLWDOL )DEEULFKH SLORWD ,Q TXHVWR SHULRGR YLene GHILQLWR VYLOXSSDWR H PHVVR D SXQWR LO PRGHOOR VWDELOL]]DWR OœHFRVLVWHPD GL DWWRUL GHILQHQGRQH UXROL UHVSRQVDELOLWj H risorse necessarie, costruiti ed attuati i meccanismi indispensabili di finanziamento ed incentivazione. A lungo termine OœRELHWtivo è invece di mandare a regime il sistema delle Fabbriche Digitali su ampia scala. Le attività di lungo termine devono quindi prevedere la messa a punto di un quadro sistemico ben definito ma flessibile, capace di allineare le iniziative in maniera sinergica lasciando alcuni gradi di libertà per quanto riguarda la pratica e rapida risoluzione di necessità specifiche. Le Fabbriche Digitali diverranno cosÏ una realtà comune a livello nazionale, e una parte integrante, se non fondante, del sistema competitivo ed amministrativo italiano.
Per la realizzazione delle azioni a breve-medio termine, è indispensabile quindi sviluppare il modello in maniera congiunta tra i vari attori (Amministrazioni, Imprese, Aziende ICT, Università , Istituzioni bancarie e finanziDULH /œXWLOL]]R GL OHYH associative (quali Confindustria Digitale) o istituzionali (quali DigitPA, MIUR, MISE, MEF) è fattore critico di successo per IDFLOLWDUH LO GLDORJR DFFHOHUDUH L WHPSL SHU OœLGHQWLILFD]LRQH GHJOL DPELWL SLORWD VHPSOLILFDUH L SHUForsi normativi e regolamentari, identificare ed attuare meccanismi di incentivazione, allo scopo di rendere concreta, applicabile ed LQWHUHVVDQWH SHU WXWWL JOL DWWRUL OœLQL]LDWLYD VWHVVD ,Q TXHVWR PRGR VDUj SRVVLELOH UHDOL]]DUH OœRSSRUWXQD FRQWLQXLWj WUD le LQL]LDWLYH SUHYLVWH LQL]LDOPHQWH H OR VYLOXSSR VWUDWHJLFR GHOOœLQL]LDWLYD
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Progetto  DigIT@lia    Sono di seguito dettagliate le proposte di attuazione. Proposta n.1: Sviluppo Business Case e Modelli di Servizio su Ambiti Pilota La prima necessità è di definire e realizzare un disegno completo di Fabbrica Digitale applicabile concretamente su duequattro ambiti reali, identificati in modo condiviso dagli attori interessati. La prima attività consiste nella definizione del business case iniziale, come elemento di valutazione, confronto e FRPXQLFD]LRQH ,O ILQH q GL GLVHJQDUH OœLQWHUR TXDGUR GL ULIHULPHQWR FRPSUHQGHUH LO UXROR OH ULVRUVH OH UHVSRQVDELOLWj OH opportunità per i vari attori coinvolti, inclusi soggetti aggregati quali rappresentanze associative, raggruppamenti di imprese (reti, distretti), conferenze o altre realtà associative pubbliche. Il business case sarà sviluppato quasi contemporaneamente al modello operativo. Le Fabbriche avranno infatti aspetti operativi del tutto innovativi, che potranno influenzare o HVVHUH LQIOXHQ]DWL GDO EXVLQHVV FDVH /œDIILQDPHQWR SURJUHVVLYR GL HQWUDPEL JOL DVSHWWL SHUPHWWH GL HYLWDUH OœLQWURGX]LRQH GL GLVWRUVLRQL GLSHQGHQWL GDOOD QRQ GHILQLWD FRQRVFHQ]D GHOOœDUJRPHQWR HG DQFRUD LO SUDJPDWLFR VXSHUDPHQWR GL HOHPHQWL GL FRPSOHVVLWà attraverso la taratura contemporanea dei diversi meccanismi del modello. 8QœXOWHULRUH IDVH GL DIILQDPHQWR VDUj VYROWD VXFFHVVLYDPHQWH DO SULPR FRQVROLGDPHQWR GL EXVLQHVV FDVH H PRGHOOR operativo. Attraverso il diretto coinvolgimento di realtà industriali e pubbliche potenzialmente interessate (e preselezionate), business case e modelli operativi saranno condivisi e discussi, per definire il corretto ambito di applicazione, adottare i necessari correttivi dovuti alla verticalizzazione, ed infine selezionare i due-quattro casi pilota su cui istanziare le prime Fabbriche Digitali. Questa fase potrà protarsi da un minimo di 6 a un massimo invalicabile di 12 mesi. Proposta n.2: Realizzazione Fabbriche Pilota In questa fase le Fabbriche Pilota saranno realizzate ed attivate. Saranno cosÏ definiti e messi in campo costituite le aggregazioni di attori e attuato il modello operativo. In linea di principio, un attore potrà aderire ad una sola Fabbrica in fase pilota, per consentire la piÚ ampia possibile partecipazioQH H FRLQYROJHUH OœLQWHUR VLVWHPD 3DHVH In accordo con i fruitori dei servizi identificati nella fase precedente, saranno affinati i requisiti di dettaglio, e definito un piano esecutivo. Saranno infine acquisiti i finanziamenti necessari e identificate le strutture coinvolte, avviando inoltre il processo di selezione ed assegnazione del personale. Dovrà essere previsto un meccanismo incentivante per i giovani, di concerto con Università ed Enti di ricerca. Questa fase sarà sviluppata su un arco temporale indicativo di sei mesi. Proposta n.3: Sviluppo e Rilascio Operativo di Applicazioni e Servizi del Pilota In questa fase sarà quindi avviato il processo di realizzazione del software open source. Le Fabbriche Digitali andranno a regime secondo quanto definito nel business plan. Un sistema comune di governance manterrà un costante monitoraggio delle azioni in corso, non solo per fini di controllo, ma anche per raccogliere feedback e proposte, e facilitare la diffusione delle prassi ottimali e delle innovazioni identificate. Inoltre, il business case e il modello operativo saranno ulteriormente affinati sulla base delle evidenze dal campo.
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Progetto  DigIT@lia    Questa fase potrà svilupparsi su un arco temporale tra i 6 mesi (primi rilasci operativi) e i 18-24 mesi, in funzione deOOœDPELWR GL DSSOLFD]LRQH GHL YDUL SLORWD $O WHUPLQH GL TXHVWR SHULRGR OH )DEEULFKH 'LJLWDOL SLORWD VDUDQQR SLHQDPHQWH operative, e sarà consolidato il business case e i modelli operativi definiti. Dovranno inoltre essere attivati e/o compiuti i percorsi istituzionali previsti per conferire alle Fabbriche Digitali un preciso inquadramento normativo, giuridico e ILQDQ]LDULR FRPH HOHPHQWL VWUXWWXUDOL GHOOR VYLOXSSR VWUDWHJLFR GHO VLVWHPD 3DHVH 7UD OœDOWUR OH )DEEULFKH 'LJLWDOL GRYUDQno essere integrate nei curricula formativi dei percorsi universitari secondo modalità da definire, in linea con quanto previsto nella proposta generale per le Fabbriche Digitali. Proposta n.4: Piena Attivazione delle Fabbriche Digitali ,Q VRYUDSSRVL]LRQH FRQ OœXOWLPR SHULRGR GHOOD IDVH SUHFHGHQWH RYYHUR LQ FRLQFLGHQ]D FRQ OœRUPDL HIIHWWLYD PDWXUD]LRQH GHO PRGHOOR GHOOH )DEEULFKH 'LJLWDOL VDUDQQR DWWLYDWL XOWHULRUL FDQWLHUL SHU OœDWWLYD]LRQH GL DOWUH )DEEULFKH 'LJLWDOL LQ QXRYL ambiti. I business case e i modelli operativi definiti potranno essere oggetto di verticalizzazioni in funzione delle specificità del caso, come previsto dal modello della Fabbrica Digitale. Sostenuto da un quadro di riferimento completo ed efficace, e da un sistema di governance capace di armonizzare OœLQWHUR HFRVLVWHPD D OLYHOOR QD]LRQDOH H WHUULWRULDOH OH )DEEULFKH 'LJLWDOL VDUDQQR OœHIIHWWLYR HOHPHQWR DELOLWDQWH GHOOœLQQRYD]LRQH digitale per il sistema Paese. Le Fabbriche Digitali saranno quindi una realtà chiara e definita, integrata nei percorsi formativi universitari, nei sistemi di ricerca e sviluppo, nella macchina amministrativa, nelle realtà industriali.
5LFHUFD GL VWUXPHQWL FKH JDUDQWLVFDQR OD IUXL]LRQH GHL VHUYL]L VLD OÂśRPRJHQHLWjÂś GL WUDWWDPHQWR GD SDUWH GL ognuno, che si senta libero di utilizzare la rete in tutta sicurezza, a tutela dello sviluppo armonico della societĂ grazie a servizi welfare per la collettivitĂ e ai servizi per i disabili
SERVIZI PER RILANCIO WELFARE (œ LQGXEELR FKH Oœ,&7 UDSSUHVHQWL XQ IDWWRUH DELOLWDQWH LQ JUado non solo di allargare le capacità di servizio al cittadino ma anche di rendere questo stesso proattivo nel richiedere ed indirizzare i servizi che meglio possano rispondere alle proprie esigenze di benessere. Il primo passaggio, è stato quello di tracciare una proposta strategica che illustra una Piattaforma dinamica e collaborativa di servizi, attiva a livello nazionale, ma in grado di agire attraverso un sistema federato nei diversi contesti regionali. Questa piattaforma aspira a ritagliare i servizi al cittadino in funzione del loro profilo e partendo da una notevole FDSDFLWj HODERUDWLYD LQ JUDGR GL LQWHJUDUH GDWL GLYHUVL SURYHQLHQWL GD IRQWL GLYHUVH RSHUDQGR SHUWDQWR FRQ XQœXQLFD YLVWD GHO FLWWDGLQR /D SLDWWDIRUPD VL DUWLFROD SHU DUHH ³YHUWLFDOL´ che meglio sviluppano problematiche e richieste: il lavoro, la IDPLJOLD OœDVVLVWHQ]D VRFLDOH OœLQFOXVLRQH HWF 3UHVXSSRVWR IRQGDPHQWDOH DOOD VXD UHDOL]]D]LRQH q XQ SURFHVVR GL trasformazione parallelo della Pubblica Amministrazione, che affacciandosi a tale piattaforma, deve poter interagire in PRGR ³VQHOOR´ HG HIILFDFH QRQFKp XQ FRVWDQWH PLJOLRUDPHQWR GL TXHOOR FKH YLHQH GHILQLWR LO GLJLWDO GLYLGH La piattaforma come detto deve potersi comporre gradualmente attraverso i diversi moduli tematici. Il primo lavoro, prevede lo sviluppo di due idee progettuali :
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Progetto  DigIT@lia    5. /D ³%DFKHFD ,QWHOOLJHQWH GHO :HOIDUH´ KD OœRELHWWLYR GL FRLQYROJHUH WXWWL JOL DWWRUL &LWWDGLQL ,PSUHVH 6WXGL Professionali, Enti Pubblici, Università , Istituti Finanziari) e sviluppare in modo proattivo servizi su misura e GLQDPLFL SHU LO FLWWDGLQR FKH YL VL DIIDFFLD FRQ OH VXH HVLJHQ]H SHU LQQHVFDUH LO FLUFROR YLUWXRVR ³ODYRUR EHQHVVHUH VLVWHPD FRPSHWLWLYR´ /D %DFKHFD QRQ q XQ SRUWDOH PD XQ VLVWHPD GLQDPLFR VHPSUH DWWLYR FKH q LQ JUDGR GL ricercare e comunicare tempestivamente attraverso i vari canali e di rispondere sempre piÚ alla richiesta di lavoro della persona, associandovi anche una serie di servizi ed informazioni correlate. 6. Il co-working in cloud. Questi due concetti, specie se usati entrambi, possono permettere di coniugare obiettivi fra ORUR DSSDUHQWHPHQWH RSSRVWL RYYHUR OD QHFHVVLWj GL VWLPRODUH H GDUH QXRYL VSD]L H VWUXPHQWL DOOœLPSUHQGLWRULD JLRYDQLOH DO WHPSR VWHVVR GL SURPXRYHUH OœLQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD QHOOH SLFFROH H PHGLe aziende, ottimizzando di FRQWUR L FRVWL GL JHVWLRQH JOL VSD]L H OœXWLOL]]R GHOOH ULVRUVH LQIRUPDWLFKH ,O WHPD GHO ODYRUR QRQ VL SXz YHGHUH VH QRQ VWUHWWDPHQWH FRQQHVVR H FROOHJDWR D TXHOOR GHOOœHGXFD]LRQH H IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH LQ SDUWLFRODUH VXO WHPD DEELDPR SRVWR OœDWWHQ]LRQH D WXWWL TXHJOL DVSHWWL GL IRUPD]LRQH FKH VRQR QHFHVVDUL H IRQGDPHQWDOL GD VHJXLUH in quei percorsi di carriera che saranno sempre piÚ ampi (globali) e discontinui (lavoro a tempo determinato) nonchÊ variabili. 7. Percorsi Formativi dinamici. Questo progetto interpreta e continua la linea di innovazione sin qui seguita che vede nella tecnologia di innovazione la capacità di reagire alle esigenze di domani che sono quelle di flessibilità e costante cambiamento. PoichÊ avere una lDXUHD QRQ VDUj OœXQLFD FRQGL]LRQH QHFHVVDULD SHU DIIURQWDUH JOL DQQL lavorativi a seguire e poichÊ questi non riguarderanno un unico interlocutore di lavoro sarà necessario potersi DIILGDUH DG XQ ³PRWRUH GL LQWHOOLJHQ]D´ LQ JUDGR GL LQWHUSUHWDUH H FRQIRUPDUH OœHVLJHQ]H IRUPDWLYD LQ UHOD]LRQH DO percorso ed esperienza di lavoro e non solo. Sicuramente in questi anni il profondo mutamento socio-HFRQRPLFR KD ³WUDYROWR´ OD )DPLJOLD HG LPSRVWR OD QHFHVVLWj GL affrontarne le problematiche in modo aperto: dal camELR GL UXROL DOOœLQWURGX]LRQH GL QXRYL VRJJHWWL DOOœDWWHQ]LRQH GHL disabili e gli anziani, sino alla gestione di situazioni di discontinuità sia economiche che sociali. Il poter vedere la famiglia come unico soggetto diventa una possibile lettura che aiuta ad individuare meglio le necessità nel loro contesto e ad ottimizzare i servizi che la Pubblica Amministrazione indirizza oggi ancora in modo separato per problemi e componenti. La nostra proposta a quanto evidenziato è una: ž
&DUWD GÂśLGHQWLWj GHOOD )DPLJlia. Essa parte dal presupposto che gli Enti della Pubblica Amministrazione possano collaborare in modo trasversale e quindi poter correlare ed integrare dati ed informazioni provenienti da diverse DUHH GL VHUYL]LR ,QROWUH SUHYHGH DQFKH XQÂśLQWHUD]LRQH FRQ le amministrazioni locali che hanno il diretto contatto FRQ OH IDPLJOLH H FKH JRYHUQDQR DOFXQH VSHFLILFKH HVLJHQ]H GL VHUYL]LR FRPH OÂśDVVLVWHQ]D VRFLDOH /D ULFKLHVWD GHOOD &DUWD GÂś,GHQWLWj GHOOD IDPLJOLD DWWLYHUj OÂśLQGLYLGXD]LRQH H PDSSDWXUD GHOOH FDUDWWeristiche di questa stessa nonchĂŠ la situazione attuale dei servizi erogati e le possibili richieste e necessitĂ . Ogni possibilitĂ di richiesta di VHUYL]LR H GLDORJR FRQ JOL HQWL SUHSRVWL SXz DYYHQLUH DQFKH DWWUDYHUVR OÂśDUHD GHGLFDWD GHOOD 3LDWWDIRUPD GLQDmica del Welfare.
(œ FKLDUR FKH ULYHGHUH XQ VLVWHPD SHU LO %HQHVVHUH GHOOD 6RFLHWj LQ FKLDYH ³FLWWDGLQR´ SDUWHQGR GD HVVR SUHVXSSRQH XQ enorme e profondo cambiamento della Pubblica Amministrazione- Consapevoli che la trasformazione è in atto e gli intervHQWL FKH VL VWDQQR DWWXDQGR VRQR GLYHUVL LQ PHULWR DEELDPR YROXWR LQVHULUH XQ SURJHWWR LQQRYDWLYR GHWWR GL ³%XVLQHVV $JLOLW\´ FKH SXz VLFXUDPHQWH FRQWULEXLUH D UHQGHUH L SURFHVVL GHJOL HQWL SXEEOLFL SL VHPSOLFL ³DJLOL´ RWWLPL]]DQGRQH L FRVti e favorenGRQH OœLQWHUD]LRQH HG LQWHURSHUDELOLWj
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Progetto  DigIT@lia    PoichÊ il principio che ci ha ispirato è la Rete e la capacità di ascolto ed interazione che essa offre diventa difficile non GLVHJQDUH VFHQDUL GL EHQHVVHUH GHOOD VRFLHWj IXWXUD SUHVFLQGHQGR GDOOœXWLOL]]R GL TXHVWD stessa per disegnare un modello GL VHUYL]L ³SDUWHFLSDWR Per fare questo la nostra idea è avviare attività di ascolto e co-SURJHWWD]LRQH DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL XQD PHWRGRORJLD GHWWD JAM.
SERVIZI PER RILANCIO SERVIZI AI DISABILI
Un focus a parte meritD OœDSSURFFLR D ³,&7 'LVDELOLWj´ GRYH OœDWWHQ]LRQH q ULYROWD DL WHPL GL LQWHJUD]LRQH H SDUWHFLSD]LRQH ai diversi ambienti, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo cosÏ il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese. Nello studio sono citati, ma non approfonditi, il contributo che ICT fornisce per accompagnare ad un ruolo attivo nella società di oggi, dai momenti di lavoro e produzione, a quelli di partecipazione sociale, delle persone con esigenze speciali, in particolare persone con disabilità ed anzianià : alla riabilitazione ed alla sanità , alla formazione (scolastica, universitaria, ecc.), nella auspicata ipotesi che questi temi siano di interesse primario per i diversi Settori. 6L q ULWHQXWR GL FRQFHQWUDUH OœDttenzione sui settori i cui obiettivi di base sono soventi ritenuti distanti e poco compatibili con la sensibilità ed attenzione richiesta per la integrazione e partecipazione di minoranze, spesso ritenute del tutto incapaci per le proprie necessità .
/œDttenzione è piuttosto rivolta ai temi di integrazione e partecipazione ai diversi ambienti ed alle modalità di relazione, oggi largamente permeati da ICT, riconoscendo cosÏ il contributo che le persone con disabilità possono dare allo sviluppo del Paese. /œLPSDWWR VRFLDOH PD DQFKH HFRQRPLFR GL WDOL LQWHUYHQWL q PROWR DPSLR SHU OœHQWLWj QXPHULFD GHJOL LQWHUHVVDWL GLVDELOL Pa SL LQ JHQHUDOH SHUVRQH FRQ ³HVLJHQ]H VSHFLDOL´ TXDOL DQ]LDQL LPPLJUDWL HFF FKH JLXQJH D FLIUH UDJJXDUGHYROL Da qui la imSRUWDQ]D DQFKH HFRQRPLFD GL LQWHUYHQWL QHL GLYHUVL VHWWRUL FRQ HIILFDFLD SHU OœLQWHUR 3DHVH In una ottica particolarmente rivolta agli aspetti tecnologici si indicano due campi di intervento: 1. Ausili ICT e tecnologie assistive per i disabili in diversi contesti di vita 2. Accessibilità ed usabilità dei siti web e delle applicazioni:informatiche di Istituzioni,Servizi, Aziende, ecc. 6L q TXLQGL SULYLOHJLDWD OœDQDOLVL GHL FRQWHVWL ,VWLWX]LRQL HG $]LHQGH HG L WHPL FKH RJJHWWLYDPHQWH IDYRULVFRQR R impediscono la integrazione e la partecipazione delle persone con disabilità ; in particolare, sul piano tecnico la trasparenza tecnica (accessibilità /usabilità ) dei loro strumenti di comunicazione in uso; sul piano relazionale la corretta informazione e sensibilizzazione delle persone che ne presiedono le attività .
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Progetto  DigIT@lia    /H ³&RQFOXVLRQL ³3URSRVWH HG $]LRQL´ HOHQFDQR XQD GR]]LQD GL SURSRVWH SHU LO FXL GLPHQVLRQDPHQWR VWUXWWXUD]LRQH finalizzazione specifica, è naturalmente fondamentale la partecipazione di Partner; che ne suggeriscono i concreti campi e modalità di intervento secondo loro specificità e disponibilità . Circa la richiesta indicazione di priorità , in riferimento alle Conclusioni , si può indicare: Priorità 1 a) Proposta in 3.3.1: Accessibilità /usabilità dei siti ed applicazioni ICT , per le Istituzioni ed in particolare per la Pubblica Amministrazione. 3HU QRQ HVFOXGHUH LO FLWWDGLQR GLVDELOH GDOOD ³SDUWHFLSD]LRQH´ DOOD YLWD SXEEOLFD HG DO ODYRUDWRUH GLVDELOH GL HVHUFLWDUH OD propria attività . b) Proposta in D.4.e Proposta per le Associazioni Imprenditoriali di Categoria di attività di supporto per OœLQVHULPHQWR lavorativo di persone con disabilità presso i propri soci, in particolare PMI. Le Associazioni Imprenditoriali svolgono attività di consulenza, indirizzo, negoziazione per diversi temi che riguardano i loro soci; si richiede che fra tali attività sia sentita come rilevante anche la applicazione di normative che riguardano le persone lavoratori con disabilità . Priorità 2 a) Proposta in D.4.c: Formazione ¹ Sensibilizzazione degli operatori (in particolare delle Aziende) circa le disabilità : potenziale, limiti, strumenti, ausili per le persone con disabilità al lavoro. Per una corretta valutazione delle possibilità lavorative, degli aspetti relazionali, di eventuali necessità per il posto di lavoro delle persone con disabilità , e per un efficace ed efficiente Job Coach, superando cosÏ pregiudizi diffusi. b) Proposta in 3.5 Uno sguardo al futuro: solo utilizzatori o attori del cambiamento ? Proposta di Ricerca Applicata sui fondamenti della applicabilità generalizzata dei risultati proposti dalle tecnologie ICT. La proposta, esplicitando un possibile campo di intervento, si propone di stimolare le Istituzioni pubbliche e private a definire un piano di obbiettivi ed azioni per conseguirli, miranti a sviluppare (o creare !) nel nostro Paese la competenza e la attività sui temi fondamentali di sviluppo della ICT e sue applicazioni, con particolare riferimento alla sua coerenza con tutti i possibili utenti. Quanto illustrato in Allegato 2 (su HCI - Human Computer Interaction) vuole essere solo un esempio. Le altre proposte indicate nelle Conclusioni, insieme a molte altre che si potrebbero formulare, sono di operatività diretta, spesso, se non sempre, immediatamente applicabili in relazione alle disponibilità , sensibilità , attenzione e competenza delle diverse strutture interessabili.
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Progetto  DigIT@lia    Intervengono cioè nella gestione propria delle molte strutture (sanitarie, formative e sociali ai diversi livelli, ecc.) per le quali i temi di ICT & Disabilità sono noti (o dovrebbero esserlo), e di normale esercizio. Investimenti in istruzione e formazione che pongano le basi per il superamento della mancata alfabetizzazione informatica e dello sbocco sul mercato del lavoro per le nuove generazioni, coordinando gli investimenti in ICT da parte delle PMI e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte dei provider di soluzioni informatiche, per DFFHOHUDUH OœXVR GL VHUYL]L RQ-line ALFABETIZZAZIONE DIGITALE ll digital divide culturale si esplicita tra le generazioni (giovani, adulti, terza età ) e i ruoli (studenti, impiegati, operai, LPSUHQGLWRUL PDQDJHU KRPH ZRUNHU R SHQVLRQDWL LQ IXQ]LRQH GHOOœDSSURFFLR DL QXRYL VWUXPHQWL GL ODYRUR H GL VYDJR QHOOœXVR GHL VRFLDO QHWZRUN VL SXz PLVXUDUH FRPH SURSHQVLRQH DOOœDFFHVVR DL VHUYL]L GHOOH D]LHQGH EDQFKH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL LQ PRGDOLWj ZHE LQ VLQWHVL QHO JUDGR GL VYLOXSSR FXOWXUDOH OHJDWR DOOœXVR GHL QHZ PHGLD PRELOH YLGHR messaging). Il fatto che ci siano circa 7 mil italiani che partecipano attivamente a discussioni on-line su blogs e forum, dovrebbe portare anche le aziende ad interfacciarsi attivamene a gestire i clienti in modalità interattiva, grazia anche alla diffusione dei device che abilitano il mobile-commerce. Le esperienze poi di acquisto on-line e off line collegate alla fase preventiva di ricerca delle informazioni andata a buon fine inducono le aziende a strutturare un CRM dinamico che possa seguire DQFKH OœHVSHULHQ]D GHO SRVW-vendita, dove la community dei clienti può addirittura diventare customer service, risolvendo problemi di assistenza tecnica, di utilizzo stesso del bene acquistato.
/ÂśHOHPHQWR HVVHQ]LDOH SHU OD FRPSHWLWLYLWj H OD WUDVIRUPD]LRQH GHOOH LPSUHVH LQ ,WDOLD q UDSSUHVHQWDWR GDOOÂśDOIDEetizzazione GLJLWDOH SHU LO VXSHUDPHQWR GHOOÂśDWWXDOH GLJLWDO GLYLGH GRYH OD OHQWD DGR]LRQH GHJOL VWUXPHQWL ,&7 OÂśXVR DQFRUD SDU]LDOH GHlla EDQGD ODQJD KDQQR SHQDOL]]DWR IRUWHPHQWH LO SURFHVVR GL FUHVFLWD GHOOÂśLPSUHVD LWDOLDQD Oltre alla crisi economica globale che ha gravato in particolar modo sulla PMI contraendo pesantemente gli investimenti di realtĂ giĂ poco propense alla spesa in questo campo, le altre principali cause del fenomeno sono imputabili a 4 ordini di fattori: Â&#x192;
Il costo da sostenere peU OÂśDGR]LRQH GL QXRYH WHFQRORJLH FKH SHUDOWUR ULVXOWD VSHVVR FRQQHVVR SL FKH DG XQD vera e propria innovazione strutturale, ad una mera sostituzione dei sistemi ritenuti obsoleti.
Â&#x192;
La prevenzione verso questi strumenti, ai quali si attribuisce erroneamenWH XQD GLIILFROWj QHOOÂśXWLOL]]R
Â&#x192;
$IILGDELOLWj GHOOÂś,&7 GDO SXQWR GL YLVWD GHOOD VLFXUH]]D H GHOOD SULYDF\
Â&#x192;
Una scarsa percezione del reale valore prodotto dalla dotazione di strumenti ICT dovuto ad un rilevante gap culturale.
Il dato piĂš eloquente per capiUH FKH OÂśLQYHVWLPHQWR LQ ,&7 QRQ q XQÂśRS]LRQH DUULYD GD 2&6( SHU RJQL HXUR LQYHVWLWR QHO settore ICT si sviluppa 1,45 euro di PIL.
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Progetto  DigIT@lia    /œDGR]LRQH GL VWUXPHQWL ,&7 VL WUDGXFH LQ LPPHGLDWL EHQHILFL SHU OœLPSUHVD LQ WHUPLQL GL
Â&#x192;
Ottimizzazione dei processi interni e maggiore efficienza nel business
OÂśDXWRPD]LRQH LQIRUPDWL]]D]LRQH GHL SURFHVVL H OD UD]LRQDOL]]D]LRQH GHL VLVWHPL GL JHVWLRQH D EHQHILFLR GL XQ LQFUHPHQWR della produttivitĂ . Â&#x192;
Aumento del potenziale attraverso accesso al mercato globale.
attraverso la rete tutte le realtĂ produttive possono accedere al mercato globale, eliminando le barriere di relazione con i PHUFDWL LQWHUQD]LRQDOL H PROWLSOLFDQGR GL IDWWR OH RSSRUWXQLWj GHOOÂśLPSUHVD &Lz FRQVHQWH GL WUDVIRUPDUH XQ EXVLQHVV GL nicchia su scala mondiale con un significativo aumento di volumi potenziali. Â&#x192;
La disintermediazione della conoscenza.
essere tutti interconnessi significa accesso costante alle informazioni, organizzazioni piatte, veloci con evidenti impatti VXOOÂśHIILFLHQ]D H SURGXWWLYLWj GHOOH imprese.
Proposta: Working Capital /œLGHD q TXHOOD GL FRQGXUUH OH LVWLWX]LRQL D SUHQGHUH FRQVDSHYROH]]D GHO FRQWULEXWR FKH JOL LVWLWXWL GL ULFHUFD L ODERUDWRUi e anche le piccole e grandi realtà aziendali possono dare in termini di una serie di innovazioni che contribuiscono giorno per giorno a tracciare la strada del paese verso il suo domani, aiutando a realizzare soluzioni che consentano alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai privati di affrontare al meglio il proprio futuro digitale. Per stimolare e la creazione di start-up innovative a livello paese è necessario intervenire per facilitare il reperimento delle fonti di finanziamento (ad esempio diffondendo maggiormente la cultura del venture capital ). I driver che segnano il passaggio costruire un futuro per le nuove generazioni digitali che ci permetta di completare Oœ$OIDEHWL]]D]LRQH 'LJLWDOH FRQ XQD YHUR VERFFR SURIHVVLRQDOH VRQR SHUWDQWR
Â&#x192;
Studiare cosa stia succedendo nella trasmissione dei saperi nel passaggio al digitale e sviluppare la selfawarness dei giovani digitali in ambito sia di securitisation delle informazioni , sia a tutela della propria privacy
Â&#x192;
Individuare strumenti per comprendere il fenomeno e aggiornare la didattica per gli studenti universitari, investendo in VWUXPHQWL H VYLOXSSDQGR QXRYH PRGDOLWj GL HVSUHVVLRQH GHOOH FDSDFLWj DWWUDYHUVR OÂśXVR GHOOD tecnologia
Â&#x192;
Fornire alle istituzioni e alla societĂ strumenti per comprendere il cambiamento.
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Progetto  DigIT@lia    Proponiamo quindi uno strumento reso operativo con il concorso di aziende private, università , pubblica amministrazione FRQ LO SURJHWWR ³:RUNLQJ &DSLWDO´, una formula innovativa di venture capital che si è trasformata, in occasione GHOOœDQQLYHUVDULR GHOOœ8QLWj Gœ,WDOLD QHO 7RXU GHL 0LOOH LO YLDJJLR DWWUDYHUVR L SLFFROL H JUDQGL SURJHWWL GœLPSUHVD GHL JLRYDQL /œLGHD YLQFHQWH QDVFH GDO FRQQXELR WUD XQD VRFLHWj LQGXVWULDOH FRQ OD SDUWQHUVKLS FRQ ,VWLWXWL 6FLHQWLILFL GL 5LFHUFD H GDOOD Pubblica Amministrazione (Telecom Italia con Comitato Italia 150, da PNICube ¹ Premio NaziRQDOH GHOOœ,QQRYD]LRQH dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT) oltre che da Wired Italia e da Quantica, che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche (comunicazione e venture capital).
Proposta : Internet Saloon PiÚ che introdurre ulteriore innovazione, applicazioni o nuovi terminali le cui potenzialità commerciali sono comunque circoscritte ad un numero limitato di individui è molto piÚ importante concentrarsi nel far avvicinare la totalità del paese al ³YHFFKLR´ 3& 2JJL L EHQHILFL FKH VL SRVVRQR DYHUH GDOOœLQFOXVLRQH GLJLWDOH JUD]LH DOOD HVWHUQDOLWj GL UHWH FKH VL VYLOXSSDQR VRQR VLFXUDPHQWH SL LPSRUWDQWL GL TXDQWR QRQ OR VLD OD GLIIXVLRQH GL DOWUL VHUYL]L LSHUWHFQRORJLFL SHU IDFLOLWDUH OœLQFOXVLRne nel mondo digitale anche degli anziani. Alcune esperienze in Italia hanno portato alla definizione di centri di avvicinamento ad LQWHUQHW GHVWLQDWL DJOL DQ]LDQL WLSR JOL ³,QWHUQHW 6DORRQ´ . Ogni sede di Internet Saloon è organizzata su due strutture: XQœDXOD GLGDWWLFD per i corsi, con postazioni multimediali e grande schermo- una "palestra" informatica, con altre postazioni PXOWLPHGLDOL GRYH JOL ³VWXGHQWL´ SRVVRQR WRUQDUH GRSR LO FRUVR D IDUH HVHUFL]LR H D LPSUDWLFKLUVL PDJJLRUPHQWH Caratteristica di ogni Internet Saloon q OœDWPRVIHUD LQIRUPDOH H DFFRJOLHQWH GRYH JOL VWXGHQWL VHQLRU SRVVRQR FRQGLYLGHUH esperienze, scambiarsi opinioni e stringere nuove amicizie
E -LEARNING Oggi moltissime famiglie dispongono di strumenti tecnologici che fino a pochi anni fa erano accessibili a pochi sia per PRWLYL HFRQRPLFL FKH SHU OD GLIILFROWj GœXVR In particolare, a diffusione di computer connessi a Internet in banda larga, di smartphone e tablet, di console di gioco con HOHYDWL OLYHOOL GL LQWHUDWWLYLWj KD FRQWULEXLWR DOOœLQWHUQR delle famiglie alla diffusione della conoscenza di nuovi modi di comunicare, di apprendere e di condividere conoscenze ed esperienze. ( VRQR RYYLDPHQWH L SL JLRYDQL DG DYHUH GDWR LO PDJJLRUH FRQWULEXWR DOOœLQWURGX]LRQH GL TXHVWH WHFQRORJLH QHL QXFOHL famigliari, coinvolgendo molto spesso anche gli altri membri della famiglia in queste esperienze. In particolare OœLQWURGX]LRQH GHOOH QXRYH WHFQRORJLH QHO SHUFRUVR IRUPDWLYR GHL JLRYDQL VRSUDWWXWWR QHL SULPL DQQL GL VFXROD UDSSUHVHQWD XQœRSSRUWXQLWj FRQFUHWa e reale di contaminazione tecnologica del nucleo famigliare e di conseguenza del nostro paese. Inoltre, grazie alle molte iniziative di sperimentazione in corso da qualche anno in diversi istituti scolastici, molti giovani hanno la possibilità di utiliz]DUH TXHVWH QXRYH WHFQRORJLH DQFKH DOOœLQWHUQR GHOOD VFXROD D GLPRVWUD]LRQH FKH TXHVWH WHFQRORJLH VRQR SDUWLFRODUPHQWH DGDWWH SHU LO PRQGR GHO ³OHDUQLQJ´
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Progetto  DigIT@lia    Ma le esperienze in questo senso, sia in Italia che nel mondo, indicano molto chiaramente che non si deve commettere OœHUURUH GL IDUH XQD WUDVSRVL]LRQH OLQHDUH GDO PRQGR UHDOH R ³DQDORJLFR´ D TXHOOR YLUWXDOH R ³GLJLWDOH´ DG HVHPSLR SRUWDUH Oa FDUWD VX VXSSRUWR HOHWWURQLFR QRQ LQGXFH QHVVXQ YDQWDJJLR Qp GDO SXQWR GL YLVWD GHOOœDSSUHQGLPHQWR Qp GHOOD IDFLlità di fruizione della conoscenza.
Ă&#x2C6; invece fondamentale sfruttare appieno le nuove funzionalitĂ che queste tecnologie offrono in termini di multimedialitĂ , LQWHUDWWLYLWj VRFLDOLWj LQWHJUDELOLWj HFF 6ROR LQ TXHVWR PRGR VL SXz RIIULUH XQD ÂłXVHU H[SHULHQFH´ YHUDPHQWH D YDORUH aggiunto in grado di dare un aiuto e un sopporto concreto alle esigenze di (in)formazione dei giovani.
Infatti una vera comunicazione bidirezionale attiva e tra pari in rete caratterizza i nativi digitali; siamo generalmente convinti che tutti i giovani siano in grado di produrre (testi, siti e pagine web) e collaborare tra loro per approfondire e migliorare le proprie conoscenze. Per quanto si dia per scontato che i ragazzi vivano immersi nella tecnologia, il suo reale uso è ancora molto tradizionale (scrittura, email, navigazione web), mentre la produzione di contenuti è un fenomeno limitato. Questo perchÊ nella generazione dei Nativi Digitali esistono differenze di skills paragonabili a quelle esistenti tra le diverse generazioni. 3DUWHQGR GD TXHVWH FRQVLGHUD]LRQL VRQR VWDWH VYLOXSSDWH GHOOH SURSRVWH GL VROX]LRQL GHGLFDWH DOOœDSSUHQGLPHQWR SHU JOL studenti attraverso il seguente percorso metodologico:
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Rilevazione delle principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato
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RLOHYD]LRQH GHOOH HVSHULHQ]H VLJQLILFDWLYH GL XWLOL]]R GL QXRYH VROX]LRQL WHFQRORJLFKH GHGLFDWH DOOÂśDSSUHQGLPHQWR
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Sessioni di brainstorming con la documentazione raccolta finalizzate alla generazione di idee e proposte
Le due soluzioni che proponiamo, sinWHWL]]DQR FKH OR VIRU]R GH H HVVHUH ILQDOL]]DWR DG DXPHQWDUH OD FRPSHWHQ]D H OÂśXVR GHJOL VWUXPHQWL GD SDUWH GHOOD VFXROD VLD SULPDULD VLD VHFRQGDULD FRQ VROX]LRQL GHGLFDWH H OÂśXWLOL]]R GHL SLXÂś PRGHUQL device.
Proposta 1: Impariamo le lingue
Le tecnologie consentono di metterci in comunicazione sul web con persone di qualsiasi parte del mondo, di scrivere e rispondere in tempo reale, di parlare e vederci, di condividere documenti multimediali di qualsiasi forma. Inoltre il web offre in forma gratuita e accessibile a tutti contenuti formativi di
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ogni
Progetto  DigIT@lia    genere, dai video animati per bambini su YouTube che insegnano la fonetica in modo divertente e naturale ai giochi di apprendimento animati.
La nostra proposta consiste nella realizzazione di una collaborazione tra una scuola elementare italiana e una scuola elementare straniera (in prima fase una americana o inglese) e unire le due scuole virtualmente in ambiente web studiato in logica 2.0. /D VFHOWD GL FRQFHQWUDUVL VXOOœDSSUHQGLPHQWR OLQJXLVWLFR FRPH RELHWWLYR GL ULIHULPHQWR FRQVHQWH GL LGHQWLILFDUH XQD ³GLUHWWULFH HGLWRULDOH´ GHOOœDPELHQWH YLUWXDOH ZHE VHQ]D HVFOXGHUH R OLPLWDUH D SULRUL OH WLSRORJLH GL FRQWHQXWR GD XWLOL]]DUH SHU WDle scopo.
La nostra proposta, oltre agli aspetti tecnici legati alla progettazione e fruizione del portale, si SURSRQH OœRELHWWLYR GL UHDOL]]DUH XQ DPELHQWH YLUWXDOH LQ FXL OœHYROX]LRQH GHL FRQWHQXWL q OLEHUD H spontanea trasformando il processo di apprendimento in una esperienza formativa efficace, dinamica e partecLSDWLYD DWWUDYHUVR OœXWLOL]]R GL VWUXPHQWL 5LYROJHQGRFL DG XQ SXEEOLFR giovane, riteniamo opportuno presidiare lo strumento al fine di garantire una coerenza dei contenuti che si traduce in una coerenza formativa. A tale scopo, è necessario definire regole e processi di presidio e governo della piattaforma gestiti direttamente da insegnanti e genitori delle scuole coinvolte.
/ÂśLQL]LDWLYD LQROWUH VWUXWWXUDWD DWWUDYHUVR XQD PXOWLFDQDOLWj GL IUXL]LRQH GD XQ ODWR VL SURSRQH OÂśRELHWWLYR GL VSRVWDUH OÂśDWWHQ]LRQH VXL FRQWHQXWL H QRQ VXO PH]]R LQIRUPDWLFR SHU L SL JLRYDQL H GDOOÂśDOWUR ULGXUUH LO GLJLWDO GLYLGH DWWUDYHUVR OÂśXWLlizzo SL IUHTXHQWH GHO SRUWDOH SHU LO SXEEOLFR DGXOWR , JLRYDQL LQWURGXFHQGR TXHVWL QXRYL VWUXPHQWL DOOÂśLQWHUQR GHL SURSUL contesti familiari, rappresentano quindi il motore per realizzare quel cambiamento oramai inevitabile imposto dalle nuove WHFQRORJLH GLJLWDOL IDYRUHQGR DO FRQWHPSR OÂśDOIDEHWL]]D]LRQH GLJLWDOH GHL JHQLWRUL H GHOOD IDPLJOLD
In tale ambiente gli insegnanti, gli studenti e i loro famigliari potranno:
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XWLOL]]DUH OH WHFQRORJLH GL &KDW SHU ULODQFLDUH LQ FKLDYH PRGHUQD LO FDUR ³DPLFR GL SHQQD´ LQ XQ DPELHQWH SURWHWWR sicuro e moderato da genitori e insegnanti
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FUHDUH XQD FRPPXQLW\ GHJOL ³DPLFL GL SHQQD´ FRn cui conversare in lingua, scambiarsi opinioni e pareri
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creare e organizzare viaggi di scambio culturale moderato da insegnanti e genitori
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utilizzare le tecnologie Audio e Video per sperimentare conversazioni in lingua tra studenti, insegnanti e famigliari su argomenti comuni alle scuole italiane e straniere che partecipano al progetto
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creare e pubblicare video lezioni e test di apprendimento interattivi in lingua
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trovare un insieme selezionato di link a musica, filastrocche, video e giochi divertenti a cui gli studenti e i loro famigliari possono dedicarsi anche da casa apprendendo le lingue
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trovare uno spazio Wiki per progettare e realizzare il primo dizionario animato dai bambini; consiste in un ambiente in cui gli studenti e gli insegnanti possono inserire disegni (animali, oggetti, etc.) e video, abbinandone la spiegazione e la pronuncia
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FUHDUH XQR VSD]LR GL ³VFDPELR FXOWXUDOH´ LQ FXL JOL VWXGHQWL VL VFDPELDQR FXULRVLWj H LQIRUPD]LRQL VXOOH SURSULH tradizioni, festività nazionali, guide turistiche sui propri paesi, ecc.
Proposta 2: Le APPS nello zaino
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La seconda proposta è rivolta alle scuole medie e superiori e nasce dalla considerazione che la semplice trasposizione di ciò che è analogico in digitale non funziona. Leggere un libro tradizionale in digitale attraverso un tablet di qualsiasi tipo non rappresenta alcun valore aggiunto se non è abbinato ad una completa rivisitazione GHOOœHVSHULHQ]D GL DSSUHQGLPHQWR
Il punto di forza dei tablet è la capacità di rendere interattiva, dLYHUWHQWH H PXOWLVHQVRULDOH OœHVSHULHQ]D GL XWLOL]]R H VX questo a nostro avviso bisogna puntare.
La proposta consiste nel coinvolgere studenti, insegnanti e societĂ informatiche nel disegno, progettazione e realizzazione di apps formative da rendere disponibili su tablet.
Per ciascun modulo formativo potrĂ essere resa disponibile un apps caratterizzata da:
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SHUFRUVR GL DSSUHQGLPHQWR FDUDWWHUL]]DWR GD RELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH H VXSHUDUH ULSUHQGHQGR OÂśHVSHULHQ]D GHL game
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utilizzo di contenuti multimediali (video, audio, musica, etc.)
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ORJLFKH VRFLDO DWWUDYHUVR OÂśDFFHVVR DOOD FRPPXQLW\ GL VWXGHQWL H LQVHJQDQWL H DOOH VH]LRQL GL 4 $
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crediti formativi in funzione della partecipazione alla community e al superamento degli obiettivi.
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Un esempio FRQFUHWR SRWUHEEH HVVHUH OD FUHD]LRQH GL XQÂśDSSOLFD]LRQH IRUPDWLYD VX XQ WHPD GL ILVLFD HV OD IRU]D GL JUDYLWj /ÂśDSSOLFD]LRQH DFFHVVLELOH YLD ZHE e via mobile, oltre alla rappresentazione nozionistica dei concetti IRUPDWLYL VXOOÂśDUJRPHQWR LQ RJJHWWR SotrĂ essere integrata con video multimedia esplicativi, test di apprendimento (i risultati SRWUHEEHUR HVVHUH LQYLDWL DOOÂśLQVHJQDQWH GL ULIHULPHQWR JHQLWRUL tool di simulazione (es. inserendo alcuni parametri il tool simula gli effetti della forza di gravLWj IRUQHQGR XQÂśHVSHULHQ]D XQLFD GL DSSUHQGLPHQWR /ÂśDSSOLFD]LRQH SRWUHEEH DQFKH FRQQHWWHUVL D facebook/twitter per la pubblicazione dei propri progressi con gli amici.
Agli studenti e insegnanti delle scuole selezionate saranno resi disponibili tablet e specialisti di informatica che VSLHJKHUDQQR WXWWH OH SRWHQ]LDOLWj GHL GHYLFH H SDUWHFLSHUDQQR DOOD GHILQL]LRQH GHOOH VSHFLILFKH GHOOÂśDSSOLFD]LRQH La realizzazione delle apps potrĂ avvenire attraverso un concorso a premi aperto in rete in cui societĂ e privati potranno partecipare con le loro soluzioni (stesso principio che Zooppa utilizza nel campo pubblicitario). La giuria sarĂ composta dalle societĂ informatiche che hanno partecipato al progetto e dagli alunni e insegnanti.
Investimenti in servizi della Pubblica Amministrazione in grado di creare il volano anche per le imprese nel PLJOLRUDUH OÂśHIILFLHQ]D FRQVHQWHQGR LO SURJUHVVR H OÂśHIILFLHQWH XWLOL]]R GHOOH ULVRUVH
SERVIZI PUBBLICI: INTERAZIONE, CONTROLLO E TRASPARENZA
/R VFHQDULR DWWXDOH GHOOœ,&7 QHOOœDPELWR GHL VHUYL]L SXEEOLFL FRQWHVWXDOL]]DWR ULVSHWWR DOOD GLPHQVLRQH FRPXQLWDULD H nazionale in termini di normativa e obiettivi a tendere (Agenda Digitale Europea, Piano e-gov 2012, etc.), lascia identificare una sHULH GL SULQFLSDOL HYLGHQ]H GD WHQHUH LQ FRQVLGHUD]LRQH DL ILQL GHOOD SURSRVL]LRQH H GHOOœDIILQDPHQWR GHJOL obiettivi a tendere e delle azioni da porre in essere. Si tratta prevalentemente di elementi legati alle modalità di erogazione dei servizi, basate su una logica ancora prevalentemente one-way da parte della PA; emerge inoltre un certo grado di disomogeneità sul territorio dei processi di gestione ed erogazione di servizi analoghi. Inoltre, il grado di coinvolgimento di cittadini e imprese può essere concretamente evoluto in ottica partecipativa, sia nei processi di progettazione sia nei processi valutativi - secondo OœLQGLUL]]R GL &XVWRPHU 6DWLVIDFWLRQ 0DQDJHPHQW ¹ sia nella valutazione condivisa dei risultati. Sono ravvisabili spazi per XQœXOWHULRUH DUPRQL]]D]LRQH GHJOL LQWHUYHQWL LQQRYDWLYL ULVSHWWR DOOœLPSLDQWR QRUPDWLYR H SHU OD GHILQL]LRQH GL PRGDOLWj GL misurazione dei servizi pubblici, basate su un comune sistema di metriche e indicatori, da utilizzarsi indistintamente per misurare i servizi erogati dalla PA (in termini di qualità , efficienza, efficacia, costi standard, gradimento, etc.).
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Progetto  DigIT@lia    /R VFHQDULR D WHQGHUH SURSRVWR q EDVDWR VXOOœLQQRYD]LRQH GHO FODVVLFR PRGHOOR JHVWLRQDOH ³3ODQ-Do-Check-$FW´ introducendo una logica collaborativa che preveda il costante e attivo coinvolgimento degli stakeholder dei servizi in tutte OH IDVL FRQ QXRYR PRGHOOR GL JRYHUQR GHL VHUYL]L VXSSRUWDWR GDOOœLPSLHJR GL WHFQRORJLH ,&7 YROWR DOOD FRHUHQ]D GL LQGLUL]]o rispetto alle reali esigenze degli attori interessati. /H VHJXHQWL D]LRQL UDSSUHVHQWDQR XQD VLQWHVL GHO VHW GL SURSRVWH GL D]LRQH SUHYLVWH SHU ³,&7 ,QWHUD]LRQH &RQWUROOR H 7UDVSDUHQ]D QHL VHUYL]L SXEEOLFL´
AZIONE 1 - COSTRUZIONE DI UNA MACRO ONTOLOGIA DEI SERVIZI PUBBLICI E DI METRICHE DI SUCCESSO PER LA MISURABILITĂ&#x20AC;, IL CONTROLLO E LA VALUTAZIONE Costruzione di una macro ontologia dei servizi pubblici e di metriche per la misurabilitĂ , il controllo e la valutazione dei servizi erogati: realizzare un sistema di supporto alla classificazione, misurabilitĂ , controllo, benchmark e valutazione dei servizi pubblici e indirizzare in maniera efficace le richieste dei diversi utenti a seconda della tipologia di interazione richiesta. Per agevolare la classificazione, la misurabilitĂ , il controllo, il benchmark e la valutazione dei servizi pubblici si propone di: Â&#x192;
sviluppare una macro ontologia dei servizi pubblici a livello nazionale, classificando in maniera uniforme OÂśXQLYHUVR HWHURJHQHR GHL VHUYL]L SXEEOLFL SHU GLVSRUUH GL XQR VWUXPHQWR GL FDWDORJD]LRQH RPRJHQHa di concetti, processi, informazioni, elementi, attori, ruoli e loro relazioni reciproche.
Â&#x192;
definire un sistema di metriche/indicatori dei servizi pubblici, per monitorare e controllare i risultati delle azioni adottate, confrontare le performance delle diverse attivitĂ e garantire la massima trasparenza della PA rispetto ai servizi pubblici.
AZIONE 2 ¹ 3257$/( 3(5 /œ,17(5$=,21( ,/ &21752//2 ( /$ 75$63$5(1=$ '(, 6(59,=, 38%%/,&, 5HDOL]]D]LRQH GL XQ 3RUWDOH SHU OœLQWHUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD WUDVSDUHQ]D dei servizi pubblici: migliorare e valorizzare le D]LRQL GL DPPLQLVWUD]LRQH YLD ZHE IDYRUHQGR OD ULFHUFD OœLQIRUPD]LRQH H OD ULFKLHVWD IUXL]LRQH GL VHUYL]L RQ OLQH ROWUH FKe la consultazione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi pubblici. Per agevolare il conseguimento degli obiettivi di Interazione, Controllo e Trasparenza dei servizi pubblici si propone di realizzare un Portale unico integrato dei servizi pubblici, volto a fornire servizi e favorire la diffusione di conoscenza, mettendo a disposizione delle categorie di utenti interessate (PA, Cittadini, Imprese, altri soggetti) un patrimonio di strumenti ed informazioni che "riducano le distanze" tra utenti finali e PA e semplifichino lo svolgimento dei processi legati ai servizi pubblici. /œRWWLPL]]D]LRQH GL LQL]LDWLYH JLj LQ HVVHUH SXz FRQGXUUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ HIIHWWLYR ³VLQJOH SRLQW RI DFFHVV´ SHU accedere ad una PA virtuale, concettualmente articolato in due aree logiche:
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area logica dedicata alla ricerca, informazione e richiesta/accesso ai servizi on line da parte degli utenti: OÂśXWHQWH SXz GLVSRUUH GL XQ YHUR H SURSULR UHSRVLWRU\ GHL VHUYL]L LQ FXL DWWUDYHUVR XQD ULFHUFD GLQDPLFD VXGGLYLVD per macroaree (es: lavoro, istruzione, sanitĂ , etc.), ottiene informazioni sul servizio che sta cercando (individuando le PA/Enti che lo erogano e le procedure/dati necessari al suo espletamento), esegue on line la ULFKLHVWD GL DWWLYD]LRQH GHO VHUYL]LR VWHVVR YHULILFD OD ODYRUD]LRQH LQ SURJUHVV RWWLHQH OÂśRXWSXW ULFKLHVWR HG HVSULPH la propria valutazione.
Â&#x192;
area logica dedicata alla consultazione/fruizione dinamica del patrimonio informativo correlato ai servizi SXEEOLFL OÂśXWHQWH SXz DFFHGHUH DG XQD VHULH GL GDWL TXDOL-quantitativi sui servizi, (es: dashboard basati su indicatori di qXDOLWj WHPSL HIILFLHQ]D JUDGLPHQWR FRVWL VWDQGDUG HWF FRQVXOWDELOL GLQDPLFDPHQWH LQ XQÂśRWWLFD GL FUHVFHQWH accountability della PA., con possibilitĂ di drill down sugli indicatori fino al livello piĂš elementare.
AZIONE 3 - SVILUPPO DI UNA PIATTAFORMA INTEGRATA A SUPPORTO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STAKEHOLDER PA, CITTADINI, IMPRESE Sviluppo di una piattaforma integrata a supporto della partecipazione attiva degli stakeholder PA, Cittadini, Imprese: favorire i processi di interazione, condivisione e collaborazione fra gli stakeholder attraverso un sistema di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli attori dei servizi pubblici, in una logica orientata al crowdsourcing. Si propone di sviluppare una piattaforma integrata con funzionalitĂ avanzate 2.0, quale dorsale di riferimento per OÂśLQQRYD]LRQH GHOOH PRGDOLWj UHOD]LRQDOL WUD JOL VWDNHKROGHU lungo le direttrici Pa-Cittadini, PA-Imprese, PA-PA, attraverso un insieme di soluzioni tecnologiche a supporto della gestione degli aspetti di progettazione partecipata, confronto, condivisione di idee, esigenze e finalitĂ legate ai servizi pubblici. La piattaforma è concepibile come sistema complesso, logicamente suddivisibile in un set di soluzioni tecnologiche a supporto del modello interattivo/partecipativo tra gli stakeholders, quali: Â&#x192;
una piattaforma di crowdsourcing PA-Cittadini YROWD D IDYRULUH OÂśLQWHUD]LRQH DWWUDYHUVR LO FRLQYROJLPHQWR H OÂśLQWHUVFDPELR FRQ L FLWWDGLQL FRQ RELHWWLYL ILQDOL TXDOL OD ULOHYD]LRQH GL nuove idee, lo sviluppo di idee prototipali e la progettazione partecipata di servizi.
Â&#x192;
una piattaforma di collaboration & control PA-Imprese FRQ LO PLQLPR FRPXQ GHQRPLQDWRUH GHOOÂśHIILFLHQ]D QXRYD ORJLFD SHU OD YHULILFD SDUWHFLSDWD H OÂśHURJD]LRQH GL VHUYLzi orientata ai risultati.
Â&#x192;
una piattaforma di communication & sharing PA-PA, attraverso la quale si ottenga un incremento in termini di efficacia, favorendo lo scambio di informazioni tra key decision maker, direzioni sistemi e ICT, direzioni comunicazione, ed altri ruoli di rilievo nella PA.
AZIONE 4 - SVILUPPO DI NUOVI CANALI DI CONTATTO TRA PA E CITTADINI Sviluppo di nuovi canali di contatto tra PA e Cittadini: evolvere le modalitĂ di contatto/ interazione tra erogatori dei servizi e utenti, attraverso OÂśLQQRYD]LRQH GHL FDQDOL GL FRPXQLFD]LRQH WUDGL]LRQDOL HG HYROXWL GLVSRVLWLYL PRELOL 79 LQWHOOLJHQWH UHWL fisiche).
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Progetto  DigIT@lia    Si propone di definire un piano di intervento finalizzato a promuovere ed evolvere le modalitĂ di contatto e interazione tra erogatori deL VHUYL]L H XWHQWL VIUXWWDQGR OH LQQRYD]LRQL LQWURGRWWH GDOOÂś,&7 QHL FDQDOL GL FRPXQLFD]LRQH WUDGL]LRQDOL HG HYROXWL per consentire una piĂš ampia e snella veicolazione e gestione delle informazioni. In particolare, le direttrici principali su cui si ipotizza di agire sono le seguenti: Â&#x192;
Servizi erogati attraverso dispositivi mobili: LQGLYLGXDUH OÂśLQVLHPH GHL VHUYL]L GHOOD 3$ IUXLELOL VX WHUPLQDOL PRELOL definendo un piano di realizzazione di apposite applicazioni in grado di rendere disponibili agli utenti contenuti ed LQIRUPD]LRQL GHOOD 3$ ULXWLOL]]DQGR TXDQWR JLj UHDOL]]DWR SHU OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L DWWUDYHUVR LO FDQDOH ZHE
Â&#x192;
Servizi erogati attraverso la TV: utilizzare il nuovo paradigma di televisione personale e interattiva (over-the-top TV), mediante OD UHDOL]]D]LRQH GL DSSRVLWH DSSOLFD]LRQL SHU OÂśHURJD]LRQH GL VHUYL]L GL SXEEOLFD XWLOLWj LQIRUPD]LRQH ed assistenza ai cittadini.
Â&#x192;
Servizi erogati attraverso reti fisiche: SRVVLELOH HVWHQVLRQH GHOOœLQL]LDWLYD ³5HWL $PLFKH´ LQFOXGHQGR DG HVHPSLR altre reti fisiche quali la grande distribuzione) per ampliare il ventaglio dei punti di accesso informativi/interattivi e consentire una fruizione dei servizi pubblici basata su una ancor piÚ elevata prossimità della PA rispetto agli utenti.
AZIONE 5 - OSSERVATORIO NAZIONALE PER I SERVIZI PUBBLICI Costituzione di un Osservatorio Nazionale per i servizi pubblici: struttura istituzionale con compiti di informazione, diffusione iniziative di eccellenza e coinvolgimento dei soggetti interessati dalla sfera dei servizi pubblici, oltre che soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia. Si propone la costituzione di un Osservatorio nazionale per i servizi pubblici, atto a svolgere una funzione di supporto articolata su varie competenze, mettendo a fattor comune esperienze maturate su scala nazionale e locale. /Âś2VVHUYDWRULR SXz SRUVL FRPH VHGH SHUPDQHQWH GL LQIRUPD]LRQH H RUJDQR GL FRLQYROJLPHQWR GHL VRJJHWWL LQWHUHVVDWL DOOD tematica dei servizi pubblici, oltre che come soggetto deputato alla realizzazione di analisi, studi e indagini sulla materia. 7UD OH FRPSHWHQ]H LVWLWX]LRQDOL GHOOÂś2VVHUYDWRULR SRWUHEEHUR HVVHUH FRQVLGHUDWH OH VHJXHQWL Â&#x192;
monitoraggio sistematico dei servizi pubblici in termini di qualitĂ , efficienza, modalitĂ di erogazione e nelle varie articolazioni settoriali e territoriali;
Â&#x192;
confronto e condivisione tra gli stakeholder, con funzioni di coinvolgimento e animazione di tavoli di lavoro tra gli attori istituzionali interessati;
Â&#x192;
individuazione aree di eccellenza nei servizi SXEEOLFL SHU UHSOLFDUH ³EHVW SUDFWLFH´ LQ FRQWHVWL DQDORJKL H VHWWRUL caratterizzati da criticità per la prevenzione di eventuali inefficienze;
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realizzazione analisi di benchmark tra le PA in merito alla gestione ed erogazione dei servizi pubblici;
Â&#x192;
definizione di potenziali azioni correttive/migliorative dei servizi pubblici.
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Progetto  DigIT@lia    3DUWHQGR GDOOœDQDOLVL VYROWD H GDOOH D]LRQL LQGLYLGXDWH VL WUDWWD GXQTXH GL RWWLPL]]DUH YDORUL]]DUH DUULFFKLUH H YHLFRODUH al meglio le iniziative in essere e in divenire al fine GL FUHDUH XQD ³3$ LQWHJUDWD´ LQ JUDGR GL SRWHU FRRSHUDUH D OLYHOOR FHQWUDOH regionale e locale e rendere interattivi i cittadini fino al coinvolgimento degli stessi nella pianificazione dei fabbisogni, oltre che collaborare con le imprese fornitrici in XQœRWWLFD QXRYD H ILQDOL]]DWD DO FRQVHJXLPHQWR GHL ULVXOWDWL H QRQ esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi contrattuali.
Supervisione degli investimenti in infrastrutture di telecomunicazione da parte degli Stati membri utili a supportare i servizi resi disponibili oggi on-line e quelli del prossimo futuro, garantendo finanziamenti alle LPSUHVH FKH GHFLGDQR GL LQYHVWLUH LQ LQIUDVWUXWWXUD SHU JDUDQWLUH D WXWWL OÂśDFFHVVLELOLWj DL VHUYL]L ,QWHUQHW
INFRASTRUTTURE ABILITANTI DI INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY
,Q ,WDOLD VWLDPR DVVLVWHQGR DG XQD HYROX]LRQH GRYH OÂśDFFHVVR DOOD %DQGD /DUJD VL FRQILJXUD VHPSUH SL FRPH XQ VHUYL]LR XQLYHUVDOH DOOD EDVH GHOOR VYLOXSSR HFRQRPLFR FRPH XQ LQGLFDWRUH GHOOD TXDOLWj GHOOD YLWD H GHOOD VROLGLWj GHOOÂśHconomia proiettata verso il futuro. /R VFHQDULR FRUUHQWH GHOOD %DQGD /DUJD LQ ,WDOLD VL SXz UDSSUHVHQWDUH VHFRQGR GXH SULQFLSDOL VHJPHQWL OÂśDUHD ,PSUHVH H Consumer.
Area Imprese La Banda Larga si colloca come un elemento fondamentale per le esigenze di connettivitĂ e competitivitĂ delle aziende che oggi competono sui mercati globali. Soprattutto nelle regioni con maggiore concentrazione di distretti industriali, come Marche, Toscana, Emilia Romagna, 9HQHWR H /RPEDUGLD OD %DQGD /DUJD GL TXDOLWj HÂś VFDUVDPente diffusa. Una nota positiva: per quanto riguarda la domanda di banda larga a livello business, gli ultimi dati Istat risalgono al gennaio 2010 e mostrano uno scenario migliorato. Le PMI appaiono infatti maggiormente orientate ad accogliere i benefici che servizi aggiuntivi possono fornire via Internet (specialmente di eGovernment, ma anche per reagire alla concorrenza).
Area Consumer 1HOOœDUH FRQVXPHU LO 'LJLWDO 'LYLGH RYYHUR OœDFFHVVR DOOD /DUJD %DQGD GL SULPD H GL VSHFLDOPHQWH VHFRQGD JHQHUD]LRQH rimane ancora un problema rilevante per una parte non trascurabile della popolazione. Si devono però registrare sforzi SHU FROPDUH DOPHQR LQ SDUWH WDOH VHSDUD]LRQH (œ QHFHVVDULR SHUz VRWWROLQHDUH FKH OH VFHOWH WHFQRORJLFKH YROWH DG aumentare la pervasività della Larga Banda nella maggior parte dei casi non si basano sulle ultime tecnologie in fibra, ma
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Progetto  DigIT@lia    sul rame, ponendo potenzialmente le basi per un Digital Divide di ritorno rispetto alla nuova rete di accesso a Banda UltraLarga.
Scenario Evolutivo La CoPPLVVLRQH (XURSHD KD GHILQLWR FRQ Oœ$JHQGD 'LJLWDOH XQ SLDQR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL XQœLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH LQ grado di abilitare nuove forme di comunicazione e supportare la crescente domanda di connettività proveniente dalle Aziende, dai CittadinL H GDOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH /œRELHWWLYR ODYRUDQGR VLD VXOOD GRPDQGD GL FRQQHWWLYLWj VLD VXOOœRIIHUWD GL LQIUDVWUXWWXUH GL FRPXQLFD]LRQL H VHUYL]L q JLXQJHUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQ ³PHUFDWR XQLFR GLJLWDOH´ DELOLtato da una rete di accesso a Banda UltraLarga e da applicazioni interoperabili, che sia in grado di produrre dei benefici in termini economici e sociali, favorendo nuove forme di business, e migliorando i servizi ai cittadini come la sanità e OœLVWUX]LRQH Si prospetta perciò con chiarezzD OD QHFHVVLWj SHU Oœ,WDOLD GL SURFHGHUH FRQ UDSLGLWj DOOD UHDOL]]D]LRQH GHOOD QXRYD UHWH GL accesso (NGAN) a Banda Ultra Larga basata su fibra ottica.
Osservando i trend di sviluppo globali, dal punto di vista economico e tecnologico, lo scenario obiettivo per OÂś,WDOLD GHYH FRQVLGHUDUH L VHJXHQWL SXQWL
Â&#x192;
Rete NGAN in fibra
Deve essere realizzata una rete in Fibra diffusa e distribuita sul territorio disponibile per utenti finali ed operatori di telecomunicazione. In particolare FTTh (Fiber to the Home) appare essere la tecnologia piĂš adatta. La rete in rame dovrĂ HVVHUH GLVPHVVD SHU RWWLPL]]DUH L FRVWL GL Âł2SHUDWLRQV´ Â&#x192;
³)LEHU 1DWXUDO 0RQRSRO\´
/D UHWH GL DFFHVVR SRWUHEEH FRQILJXUDUVL FRPH Âł0RQRSROLR 1DWXUDOH´ RYYHUR UHDOL]]DUVL OÂśLPSRVVLELOLWj GL DYHUH piĂš infrastrutture in parallelo in concorrenza. La normativa dovrĂ prevedere, ove necessario, metodologie alternative per JDUDQWLUH OD FRPSHWL]LRQH FRPSHQVDQGR RSSRUWXQDPHQWH JOL LQYHVWLPHQWL VHFRQGR XQD ÂłODGGHU RI LQYHVWPHQW´ DSSURSULDWD Â&#x192;
Banda Ultra Larga (Ultra BroadBand).
(Âś DXVSLFDELOH XQD UHWH GL $FFHVVR D %DQGD 8OWUD /DUJD GLIIXVD VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH FKH SHUPHWWD OR VYLOXSSR GL XQÂśRIIHUWD GL FRQQHWWLYLWj SHUYDVLYD H WHFQRORJLFDPHQWH HYROXWD /D QXRYD UHWH ILEUD q OD FRQGL]LRQH GL EDVH per accogliere OH UDFFRPDQGD]LRQL GHOOD FRPPLVVLRQH (XURSHD FRQWHQXWH QHOOϫ$JHQGD ´ HYLWDQGR FRVu XQ 'LJLWDO 'LYLGH GL 5LWRUQR Â&#x192;
Mobile Internet
Sviluppo di un accesso Mobile Internet di ultima generazione, ben integrato con la NGAN (Next Generation Access Network) per ottenere sia un accesso uniforme in mobilitĂ , che per chiudere eventuali sacche di Digital Divide. Il Mobile ,QWHUQHW QRQ HÂś DOWHUQDWLYR DOOD UHWH LQ ILEUD LQ TXDQWR OD ILEUD GHYH UDJJLXQJHUH OH DQWHQQH
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Copertura dei Distretti Industriali
Determinante per lo sviluppo economico del paese è garantire la copertura con Ultra BroadBand anche dei Distretti Industriali per permettere al tessuto economico di guadagnare produttività e competitività .
Â&#x192;
Approccio Evolutivo
/ÂśLQYHVWLPHQWR VXOOD UHWe e il suo sfruttamento avranno un lungo tempo di vita: le scelte politiche e tecnologiche devono WHQHUQH IHUPDPHQWH FRQWR (Âś QHFHVVDULR FUHDWH XQÂśDUFKLWHWWXUD VFHJOLHQGR XQD WHFQRORJLD LQ JUDGR GL VXSSRUWDUH LO SL SRVVLELOH OÂśHYROX]LRQH IXWXUD Â&#x192;
Concorrenza
La NGAN (Next Generation Access Network) e la regolamentazione relativa, devono garantire una libera e positiva concorrenza.Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per garantire un quadro normativo chiaro e stabile, per definire priorità e stimoli, concorrenza e sviluppo. Inoltre la pubblica amministrazione può (e deve) giocare un ruolo di apripista realizzando e offrendo servizi digitali.
/ÂśDFFHVVR DOOD ODUJD EDQGD HYROYHUj QHFHVVDULDPHQWH XQ VHUYL]LR XQLYHUVDOH HTXLSDUDELOH DOOH XWLOLWies e un indicatore GHOOD TXDOLWj GHOOD YLWD $EELDPR TXLQGL FHUFDWR GL ULDVVXPHUH TXLQGL JOL LQGLFDWRUL GL DFFHVVR DOOÂśLQIUDVWUXWWXUD GL UHWH Ser OÂśDUHD EXVLQHVV H FRQVXPHU DWWXDOPHQWH LQ ,WDOLD FKH FL KDQQR SRUWDWR D GHILQLUH OR VFHQDULR RELHWWLYR FRPH illustrato per TXDQWR FRQFHUQH OH ,QIUDVWUXWWXUH GL 7HOHFRPXQLFD]LRQH H OÂśXVDELOLWj GL VHUYL]L JUD]LD DOOD GLVSRQLELOLWj GL DFFHVVL D ODUJD Banda da parte dei singoli cittadini e delle aziende, pubbliche e private.
In sintesi, le iniziative devono trovarH XQ FRQWHVWR GL ULIHULPHQWR FKH FRQVHQWD GL HVVHUH LQVHULWH LQ XQÂśD]LRQH VLVWHPLFD perchĂŠ le risorse da mettere in gioco sono di natura molto diversa e provengono da soggetti molto diversi: Â&#x192;
in primis la PA , che rispondendo anche alle sollecitazioni della commissione Europea, dovrebbe istituire XQÂśDSSRVLWD IXQ]LRQH FKH DWWLYL XQD FDPSDJQD GL FRPXQLFD]LRQH VXL SULQFLSDOL PDVV PHGLD VXOOR VYLOXSSR GHL servizi ICT e abbatta le barriere legate alla scarsa informazione; contemporaneamente si costruisca un percorso di sviluppo e monitoraggio delle iniziative in campo ICT Âą per le quali occorre investire maggiori risorse, GDOOÂśHVHQ]LRQH ILVFDOH GHJOL LQYHVWLPHQWL LQ VWDUW XS DOOÂśLQGLUL]]DPHQWR GL ULVRUVH ILQDQ]LDULH SXEEOLFKH LQ formazione, da specifiche QRUPDWLYH FKH IDYRULVFDQR OÂśDIIOXVVR DQFKH GL ULVRUVH SULYDWH LQ TXHVWR DPELWR
Â&#x192;
poi la scuola, il sistema pre universitario e universitario, che deve investire maggiormente nella messa a punto di percorsi formativi Âą che sono anche percorsi culturali Âą in grado di fornire ai giovani piĂš strumenti per intraprendere uno sbocco professionale innovativo;
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gli ICT Solution Provider che devono garantire una chiara identificazione degli standard qualitativi ed anche economici nella fruizione dei servizi da parte dei privati e delle PMI che rappresentano il vero volano per il ULODQFLR GHOOÂśHFRQRPLD FRQ OÂśLQWHUD]LRQH FRQ WXWWL L VRJJHWWL SXEEOLFL H SULYDWL
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ultimo ma non ultimo, le istituzioni finanziarie, che devono mettere a disposizione ben piĂš risorse (venture capital).
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Il nuovo slancio SHU VXSHUDUH LO GLJLWDO GLYLGH FKH FL VHSDUD QRQ VROR LQ ,WDOLD PD VRSUDWWXWWR GDOOÂś(XURSD H GDO UHVWR GHO PRQGR QRQ SXRÂś FKH GHULYDUH GDOOD JHVWLRQH D OLYHOOR LVWLWX]LRQDOH GL XQ VLVWHPD LQ SULPLV GL FRPXQLFD]LRQH GL standardizzazione e di valorizzazione degli strumenti tecnologici per creare un percorso virtuoso tra le generazioni, nelle aziende e con lo stato; le numerose iniziative elencate sono il simbolo di quanto si potrebbe PHWWHUH LQ FDPSR LQ PDQLHUD SLXÂś VWUXWWXUDWD per generare una vera conoscenza.
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Il Progetto Digit@lia è stato un esempio concreto di come questo Paese, se lo vuole, può riunire attorno ad un progetto di interesse comune, una energia di professionalità e passione che è presente e viva e pronta a dare il proprio contributo.
3URVSHUD FRQ OD SURSULD UHWH GL PDQDJHU LPSUHQGLWRUL SURIHVVRUL FRPSRQHQWL DWWLYH GHOOD VRFLHWj FLYLOH ÂŤVL q XQLWD DWWRUQR ad un manifesto di principi per creare un ponte tra le generazioni, ha creduto in questo progetto, e ritiene che questa esperienza debba continuare ad alimentare idee e progetti per il futuro del nostro Paese.
Il Progetto Digit@lia non terminerĂ con il Barcamp del 28 settembre 2011, ma rimarrĂ un progetto vivo, aperto al contributo di tutti e sarĂ promotore di due ulteriori iniziative.
/D SULPD q PDQWHQHUH LO GRFXPHQWR VX XQD SLDWWDIRUPD ³VRFLDO´ DOOR VFRSR GL WHQHUOR YLYR GL DJJLRUQDUOR DPSOLDUOR HG integrarlo con le esperienze in corso.
La seconda è far partire, con la Fondazione Italiana Accenture, un progetto di selezione e premiazioni delle principali LGHH D IURQWH GHO GRFXPHQWR 'LJ,7#OLD /œLPSHJQR DQFKH TXL q TXHOOR GL HVVHUH FRQFUHWL H OD QRVWUD UHWH GRYUj LPSHJQDUVL ad aiutare i giovani selezionati a trovare gli economics e le aziende disponibili ad aiutarli nel realizzare le loro idee da noi selezionate.
Voglio ringraziare a nome di tutti gli aderenti di Prospera gli oltre seicento aderenti, gli sponsor, i responsabili, i coordinatori ed i partecipanti ai sottoprogetti, che hanno fattR SURSULD XQD IUDVH GL *DQGKL ³Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo´
,QVLHPH VL SXz DYHUH XQ IXWXUR H OÂśXQLFR OLPLWH q YROHUOR YHUDPHQWH
Pier Luigi Curcuruto Presidente ProSpera
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Progetto DigIT@lia
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