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Annalisa Balzano, nata il 4-7-90 a Napoli. Diplomata all’ Istituto Europeo di Design, Interior Design. Cell: 380 7675378 Mail: annalisabalzano@ied.edu
1.
LUXOTTICA DAY Evento commerciale presso il centro espositivo di villa Erba a Cernobbio
In questo modo, si vuole concentrare e semplificare due momenti fondamentali che precedono l’acquisto all’interno della fiera: lo studio delle collezioni e quindi dell’offerta del singolo marchio, e il momento in cui l’azienda suggerisce tramite l’allestimento della sala, l’essenza e le tendenze del mood stesso. 5 MOOD:
L’obiettivo del progetto è quello di ripensare la gestione dello svolgimento dell’evento, ricollocandone le funzioni all’interno di cinque scatole: queste rappresentano i cinque ‘mood’, criterio di raggruppamento dei marchi con caratteristiche simili, già utilizzato dalla luxottica. Ogni scatola quindi contiene prima uno spazio riservato all’esposizione tecnica di tutte le collezioni, e al centro, in una zona separata dalla precedente, lo spazio dedicato alla rappresentazione del mood stesso e dei marchi di maggiore rilevanza per l’azienda appartenenti a quest’ultimo.
Life Style Sport Centre Luxury Fast Fashion Jewellers
3.
La Fig.1, rappresenta in modo concettuale la disposizione in pianta delle scatole. La Fig.2, riporta l’assonometria della scatola con la divisione per colore degli spazi. La Fig.3, è un render della parte dell’esposizione tecnica, attrezzata con rastrelliere e tavoli per la sistemazione degli occhiali.
2. 4. La Fig.4, rappresenta l’assonometria di un allestimento tipo per una stanza ‘mood’: all’interno, oltre ad un ipotetico arredamento relativo al singolo mood, la proposta è quella di inserire delle bacheche contenenti i pezzi più rilevanti e i best dei singoli marchi.
6. 5. Le scatole esternamente sono composte da pareti specchiate e da pareti attrezzate con monitor che proiettano spot e pubblicità dei marchi dell’azienda. Grazie alla posizione delle scatole i monitor si riflettono negli specchi; coloro che partecipano alla fiera quindi, interponendosi in questo gioco di riflessione, avranno l’impressione di integrarsi alla pubblicità proiettata e riflessa, con l’obiettivo di aumetare l’empatia con l’azienda in modo ludico.
7. Nella Fig.5, è rappresentato concettualmente la ricerca della riflessione della parete monitor nella parete specchio. Lo stesso concetto è rappresentato con un render nella Fig.7. La Fig.6, rappresenta la divisione delle pareti specchio da quelle monitor: le blu per gli specchi, quelle color tortora per i monitor.
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Nella Fig.8, un assonometria spiega parte dell’allestimento riservato all’area espositiva. La Fig.9, è la pianta della scatola. Nelle Fig.10, e 11, i render rappresentano due viste dell’interno della scatola, e mostrano in parte l’arredo e i materiali.
11. Le scatole quindi hanno la stessa struttura, e la stessa divisione degli spazi, articolata solamente dall’allestimento che varia in base al mood che ospita. Fa però eccezione la scatola dedicata al mood Life Style, di cui fa parte il marchio Ray-Ban, questo rappresenta il marchio principale dell’azienda, primo per vendite e fatturato, per cui gli viene attribuita la scatola centrale, caratterizzata da un allestimento dedicato completamente al marchio. Al centro della scatola, sostituisce la stanzetta dedicata al mood, un bar pensato sempre per la rappresentazione del brand.
10. 9.
COMMON SPACE Il progetto prevede la ristrutturazione del casale del “divino Amore” nella perifeira di Roma, ed è destinato all’uso di otto ragazze madri. L’obiettivo è quello di creare oltre a degli spazi privati, degli ultieriori spazi comuni che favoriscano la condivisione della vita all’interno del casale. L’edificio preesistente quindi è stato completamente svutato per accogliere all’interno i nuovi spazi progettati.
La struttura è stata divisa su tre livelli. Occupano parte del secondo e terzo livello quattro cubi in cemento che contenogno le otto stanze, divise due per cubo. nella Fig.1, la pianta mostra che i quattro cubi lasciano al centro uno spazio a tutta altezza. Il concept (Fig.3) si trasforma in progetto all’interno di questi cubi, dove tramite un sistema di divisione degli spazi, tra la prima e la seconda stanza si crea un uteriore livello, destinato alluso comune, accessibile contemporaneamente dall’una e dall’altra stanza senza invasione dello spazio altrui. Questo è rappresentato nelle assonometrie della Fig.2.
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pranzo cucina living bagno
TAVOLA 3
TAVOLA 4
TAVOLA 5
SPAZI MULTIFUNZIONALI Progettazione di una zona ristoro negli ambienti sopraelevati della stazione tiburtina. Il bar torva spazio in un luogo accogliente e intimo adibito a libreria.
Lavorando sul concetto di interazione nasce questo progetto, che ha lo scopo ultimo di creare un istallazione attraverso la collaborazione delle persone che vi partecipano. Il luogo scelto è un bagno pubblico, dove all’esterno sono posizionati diversi adesivi divisi in smile con diverse espressioni, e corpi in diverse posizioni. Colui che partecipa potrà scegliere l’espressione che più lo rappresenta per poi attaccarla all’interno del bagno.