Erica Testa

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Il progetto è qui rappresentato interamente con un’assonometria, in cui si evidenziano bene i percorsi , le aule e gli spazi didattici, in un gioco di aperture, di colori e di materiali.

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L’intervento progettuale consiste nella ristrutturazione parziale e modifiche distributive al piano terra della Scuola Elementare “Centro Montessori”, sita in via Aldo Moro n° 38/4 nel comune di Lecce. L’intervento prevede anche la sistemazione di una porzione di area esterna a servizio della nuova scuola.


Il corridoio si fa promotore di attività di scambio e di relazioni di vario tipo, con tutte le attività presenti negli ambienti didattici. Faranno parte del corridoio spazi capaci di innescare reazioni virtuose multiple, quali ‘agorà’, piazze interne di socializzazione e di incontro, percors multifunzionale di sosta e di relazione; Il corridoio sarà inteso come connessione ed interazione tra tutti gli spazi dedicati alla didattica, dove le attività vengono implementate creando u rapporto continuo e simbiotico con l’aula. Tale spazio verrà arredato da elementi capaci di stimolare e suscitare interesse e curiosità, in cui si possono sviluppare anche relazione di scambio cultura

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Il corridoio è uno spazio connettivo che unisce il sistema ingresso-aule e spazi comuni. E’ uno spazio didattico, in cui imparare le varie materie, scambiare e condividere le proprie esperienze e vissuti emotivi scolastici, in cui apprendere competenz sociali, di gruppo o di aiuto reciproco. Fisicamente lo spazio corridoio si configura come un elemento dinamico allungato in cui è possibile misurarsi, orientarsi, apprendere ed esplorare autonomamente Diventa quindi anche uno spazio affettivo, denso di relazioni. Nel corridoio si individuano aree didattiche: le piazze caratterizzate da forme geometriche elementari (triangolo, cerchio, quadrato e cilindro) . La piazza, come luogo fondamentale di incontro e di scambio culturale, è il centro vitale della scuola, che permette tutte le manifestazioni collettive.

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L’aula scomposta è stata concepita come composizione di spazi flessibili, dinamici e polifunzionali, che possono soddisfare più esigenze didattiche n momenti e tempi diversi dell’azione comunicativa (proiezioni, discussioni, elaborazioni collettive e singole, confronti, riflessioni, etc..). Si è svolta un’azione di destrutturazione dell’idea canonica dello spazio aula, aperta verso l’esterno e anche attraverso un nuovo concetto di arredo.

Nel progetto gli spazi funzionali non sono stati nettamente definiti e separati. Tali spazi sono stati lasciati volutamente aperti per ricostruire un’ambiente amiliare in cui i bambini possono gestirsi in maniera autonoma. La separazione tra lo spazio comune (corridoio) e le aule è garantita da esili diaframmi che permettono la trasparenza e la intercomunicabilità.

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L’inserimento di elementi verdi (serre) all’interno dell’ambiente scolastico, sottolinea l’importanza del rapporto tra la natura e il bambino, evidenziato dal grande spazio verde esterno. La serra persegue lo scopo di porre in stretto rapporto il bambino e la natura. Inoltre il continuum tra aule didattiche e verde permette di sviluppare e di sperimentare un nuovo modo di insegnare: più libero, flessibile e più vicino alla natura umana. La soluzione architettonica prevede il prolungamento della serra verso l’esterno, a sottolineare la simbiosi tra l’ambiente costruito (scuola) e l’ambiente esterno (natura).

L’area esterna di pertinenza della scuola è stata progettata c da un teatro all’aperto e da uno spazio rettangolare con una spettacoli all’aperto, mensa, proiezioni, giochi, semplice spazio insegnati possono dedicare allo svago.

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con verde attrezzato, arricchito a parete multifunzionale, utili per di sosta in cui i bambini e i loro

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In questa sezione prospettica trasve stretto tra i diversi ambienti e le div

VIDEO PROGETTO: https://www.youtube.com/watch?v=xE6-Jzu2a60

Il rapporto interno-esterno è inteso in questo progetto non come divisione tra due spazi ben distinti, ma come continuità tra dentro e fuori e viceversa. Tale rapporto è reso possibile attraverso uso di grandi vetrate, di elementi decorativi quali le serre ,di vegetazione, di colori, di percorsi e funzioni, di direzione, conferendo una ‘percezione di continuità’.

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ersale si sottolinea il rapporto verse funzioni.

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Il concept del progetto tratta la realizzazione di una città all’interno della sala espositiva del Macro secondo la lettura delle tre città ideali rinascimentali, scelte come metodo da utilizzare per gli aspetti compositivi dell’esposizione.


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L’intento è quello di ricreare attraverso lo studio compositivo e gioci di prospettive, uno scenario espositivo che rimanda a un vero e proprio concetto di una città ideale, questo ripensando gli edifici come spazi espositivi, creando ‘un allestimento come una città’.

Una città completamente astratta e minimalista rappresentata da 4 espositori, ognuno rappresentante un pezzo della città ideale (la basilica, gli edifici, il monumento e la biblioteca), che racchiudono un grande spazio centrale: la piazza.


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proprio questi quattro moduliori gli elementi caratterizzanti ogetto, che vengono inseriti o della sala dando modularitĂ , ione e simmetria specifiche dell’architettura rinascimentale. elemento fondamentale del o, che dĂ allo spazio un aspetto , leggero e proporzionato, è la metallica modulare che compone o espositori.

erno di questi che vengono la maggior parte delle opere mostra permanente. Questi moduli o lo spazio in modo armonioso, co e proporzionato in modo da ere la totale visione delle opere ettatore, creando percorsi lineari nali facilmente intuibili.

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VIDEO PROGETTO: https://www.youtube.com/watch?v=DUujAjPuFlE

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Il progetto di scenografia tratta la realizzazione del padiglione espositivo delle cappe Elica, all’interno del Salone dal Mobile di Milano.


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L’intento è quello di riportare all’interno del padiglione esositivo caratteristiche del Design e dell’Arte. Tenendo conto del percorso storico del Mondo di Elica, il padiglione è ideato per esporre le cappe intese come opere d’arte, ricreando al suoi interno un vero e proprio percorso museale.


Attraverso effetti di luci e particolari aspetti scenografici, si è cercato di ricreare un atmosfera mistica e onirica.

Attraverso degli eventi di Arte in tempo reale, il pubblico viene messo in contatto diretto con l’esposizione, organizzando anche uno spazio ‘happening artisti’.

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Il tra ci cr al

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padiglione attraverso giochi di asparenza, si proietta verso lo spazio ircostante del Salone del Mobile, reando curiositĂ e suscitando emozioni l visitatore.

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LIGHTING Per ricreare un’atmosfera mistica all’interno del padiglione, simile a quella di un museo, si è utilizzata un’illuminazione diffusa senza contrasto (effetto flou). Mentre per gli elementi esposti una luce direzionale.

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