Flavia Maria Angeleri

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FLAVIA MARIA ANGELERI INTERIOR DESIGNER

INTERIOR EXHIBIT SHOP URBAN


FLAVIA MARIA ANGELERI

ISTRUZIONE

2010/2013 IED (istituto europeo di design) diploma in interior design. Roma, via Casilina 51. Novembre 2009 aprile 2010 Corso di lingua inglese presso la Callan School of London. 139-143 Oxford Street London. A.A 2005/2006 Diploma Liceo scientifico Lorenzo Mossa. Olbia, via Campidano.

ESPERIENZE PROFESSIONALI

Giugno 2008 Hostes per evento sportivo Polo Gold Cup Costa Smeralda. Giugno 2009 Hostes per evento sportivo Polo Gold Cup Costa Smeralda. Luglio 2009 Hostes per evento sportivo Audi Invitational. Marzo 2013 collaborazione con lo studio Emmepiquadroesse architetti associati.

COMPETENZE

softwer: Autocad, Rhinoceros modellazione 3D, 3D Studio Max, V-Ray,Adobe Photoshop, Adobe InDesign, Adobe PremiĂŠre, Adobe Illustrator, Microsoft Office. Creazione plastici architettonici.

Indirizzo: Via Poletti 20 Olbia Tel: +393473215481 Mail: flaviamariaangeleri@gmail.com

LINGUE

Madrelingua italiana ASCOLTO

Cittadinanza: Italiana Data di nascita: 22/06/1987

Altre lingue: Inglese

BUONO

LETTURA BUONO

INT. ORALE BUONO


RIQUALIFICAZIONE DI UN RUDERE

Progettazione di una casa famiglia per otto ragazze madri. Attraverso uno studio sui microspazi abbiamo realizzato, all’interno della struttura del rudere preesistente, otto miniabitazioni. Al piano terra troviamo una piccola corte interna che ci permette di affacciarci nelle zone comuni come il soggiorno e la cucina. Poste allo stesso livello sono presenti anche due delle abitazioni privare. Accediamo al livello superiore tramite una scala fissata al soffitto attraverso tondini d’acciaio; qui troviamo altri sei moduli abitativi dotati di cucinotto, servizi, zona notte e una piccola zona giorno, per dare la maggior privacy possibile alle ospiti della casa famiglia.








RACCONTARE TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI Allestimento ai Mercati di Traiano


Il progetto nasce dalla riflessione del “guardare attraverso”. Non soffermarsi su quello che è in superficie ma andare oltre. Ogni cosa non è fine a se stessa ma a seconda dei modi di viverla e di percepirla cambia l’interazione che si ha con l’oggetto preso in considerazione. Creare un allestimento che riuscisse a suscitare curiosità a diversi tipi di utenti è stato uno degli obbiettivi base che ci siamo prefissati. All’ingresso del museo, nella Grande Aula, troviamo l’inserimento di un tunnel luminoso all’interno del quale è posto un tavolo con schermi touch da cui poter apprendere informazioni su Traiano. La forma allungata del tunnel con un punto di fuga accentua la prospettiva quindi dona un senso di lunghezza e profondità alla grande aula. Il tunnel è realizzato in materiale semitrasparente che permette di intravedere cosa accade all’interno e viene sospeso da terra dando così un senso di leggerezza.



Nelle strutture poste all’interno delle stanze laterali alla Grande Aula si ritrova il concetto di prospettiva. La particolarità in questi microambienti è data da ciò che l’opera esposta produce una volta illuminata. Fasci di luce, pannelli satinati creano dei giochi di ombre e trasparenze che cambiano a seconda del punto di vista dell’osservatore e permettono un interazione diversa e suggestiva. Le coperture dei microambienti hanno inclinazioni diverse per ingannare la prospettiva e far percepire così lo spazio in modo diverso. Queste strutture non cambiano solo la percezione dello spazio racchiuso all’interno del microambiente ma, con leggerezza, modificano anche l’ambiebte preesistente del museo.



Alla fine del percorso, all’interno del museo e dell’allestimento, troviamo l’Esedra, un’aula semicircolare con affaccio sulla Roma antica, i Fori Imperiali e l’ Altare della Patria. La scelta progettuale è stata quella di inserire all’ interno dello spazio una gradinata, quasi a ricreare un anfiteatro dove l’utente può finire il cammino all’interno dell’allestimento e godere dell’affaccio che ques’aula regala.



Ăˆ stato preso in considerazione anche l’affaccio su via Biberatica e la terrazza del museo che accoglie spesso numerosi eventi. L’intervento consiste nell’ inserire delle coperture facilmente apribili che possano svolgere diverse funzioni e di notte possano essere utilizzate come delle fonti luminose di attrazione.



WINE STATION Punto ristoro sito in uno dei moduli presenti all’interno della nuova Stazione Tiburtina di Roma.


COS’è WINE STATION?

Wine Station è un distributore di vino capace di erogare la quantità esatta di un bicchiere per volta. Questi macchinari consentono, attraverso una card acquistabile alla cassa, di ottenere la propria consumazione in modo veloce ed autonomo avendo una vasta scelta di vini. I vini vengono esposti nei distributori conservati in modo ottimale fino a un massimo di 60 giorni. I materiali utilizzati richiamano quelli delle vecchie cantine; ritroviamo l’utilizzo del rovere e dell’acciaio per quanto riguarda il bancone e i tavoli, del sughero in alcune sedute e della pietra nel rivestimento del blocco centrale. Per non discostarsi troppo dalla natura moderna della struttura le pareti divisorie tra i vari ambienti sono realizzate da vetrate a tutta altezza su cui, in alcune zone, vengono accostate bottiglie di vino per tutta l’estensione della parete, quasi a ricreare una texture.


L’enoteca è stata suddivisa in tre ambienti differenti: zona consumo: cassa, banco, zona taglieri, tavoli e sedute. wine station: distributori per il self service del vino cantina: ambiente in cui vengo conservati i vini alla giusta temperatura.


INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI (RM)

Via di Monte Testaccio - Piazza Giustiniani Area Ex Mattatoio











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