2 0 1 9 f i o r d o d i f r a n c e s c a
fdf
/ / /
i n t e r i o r
d e s i g n
p o r t f o l i o
/ / /
francescadifiordo i n t e r i o r
d e s i g n e r
c u r r i c u l u m
educazione 2001 - 2006 / liceo scientifico galileo galilei di civitavecchia / diplomata con 100/100 2006 - 2009 / facoltà di economia presso l’università degli studi di roma tre 2014 - 2017 / interior design presso IED roma / laureata con 110/110 e lode iscritta al corso di 3d studio max con vray presso la scuola a-sapiens di roma
esperienze lavorative settembre 2017 - presente / interior designer presso antica galleria bosi di roma
storia dell’arte architettura e design sport cucina
skills autocad adobe illustrator adobe photoshop adobe indesign rhinoceros 3d studio max
contatti viale europa, 14 civitavecchia(RM)/ 3404059430 / francesca.difiordo@gmail.com / https://www.facebook.com/francesca.fiordo / https://www.instagram.com/_francescadif_
v i t a e
interessi
01
memories
r i s t r u t t u r a z i o n e / a p p a r t a m e n t o / 7
02
ironladder
s c a l a / z o n a
03
p r a n z o / 23
welcometomyoffice
c o n t e n u t i
r i s t r u t t u r a z i o n e / h a l l / u f f i c i / 39
04
casasulcanale
r i s t r u t t u r a z i o n e / a p p a r t a m e n t o / 49
05
glasshouse
c a s a / p r i v a t a / 59
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xyzaha
p r o g e t t o / d i
07
customized
t e s i / 69
p r o d u c t / d e s i g n / 83
p r o g e t t i
Progetto di ristrutturazione eseguito all’interno di un’abitazione sita al piano più alto di una palazzina degli anni 30, con sede in uno dei principali quartieri residenziali dal carattere borghese della capitale, il quartiere Nomentano. Tale carettere borghese è stato il filo conduttore che ci ha permesso di sviluppare in modo coerente ed unitario l’intero progetto di ristrutturazione, studiato per rispondere e soddisfare al meglio le esigenze e i desideri della committenza, una coppia di liberi professionisti che volevano recuperare e riproporre quell’aura di benessere e facoltosità della quale l’intera abitazione era impermeata e che, certamente, si respirava al suo interno all’epoca della sua costruzione. Si è cercato quindi di tenere fede il più possibile a quelli che erano i materiali autentici della preesistenza, andando a recuperare le pavimentazioni e gli stucchi a soffitto originari; gli elementi contemporanei inseriti al suo interno sono stati scelti per generare un contrasto con il carattere classico dell’assetto originario, al fine di valorizzare e far emergere come protagonista indiscusso della nuova abitazione, quel carattere borghese ed aristocratico ricercato dai nuovi proprietari.
01 residenziale / roma / 2019 /
7
residenziale / roma / 2019 /
r i s t r u t t u r a z i o n e a p p a r t a m e n t o
memories
francesca di fiordo
interior design portfolio
memories
8
francesca di fiordo
roma
9 memories
residenziale / roma / 2019 /
interior design portfolio
posizione
via catania, 124
quartiere nomentano
10
4 6 5 1
materiali
residenziale / roma / 2019 /
interior design portfolio
pavimenti
7
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
2
ingresso salone sala da pranzo camera da letto cucina bagno ripostiglio
memories
francesca di fiordo
3
planimetria
11
12
interior design portfolio francesca di fiordo
Sopra e nella pagina accanto, due viste della sala da pranzo: ne è protagonista indiscusso il tavolo con il suo piano in marmo dalle venature nette e di forte impatto, i cui colori sono stati riproposti nei velluti utilizzati per le tutte le sedute presenti.
13
sala da pranzo
14
memories
francesca di fiordo
residenziale / roma / 2019 /
interior design portfolio
camera da letto
Nella pagina accanto e sopra, la camera da letto, caratterizzata dai toni neutri e leggeri del parquet in rovere chiaro e del velluto ceruleo della struttura letto.
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18
residenziale / roma / 2019 /
interior design portfolio
Nella pagina accanto e sopra, la sala da bagno: ritroviamo anche qui tonalità neutre e chiare alle pareti e per i sanitari per rendere piÚ luminoso lo spazio dalle dimensioni ridotte; solo il pavimento è in gres nero al fine di generare un netto contrasto cromatico.
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francesca di fiordo
sala bagno
20
Sopra e accanto,la zona dell’ingresso ed il corridoio: lo specchio della porta di fondo è stato pensato per ingrandire lo spazio e far risaltare le pavimentazioni originali, come richiesto dai committenti.
21
22
memories
francesca di fiordo
interior design portfolio
residenziale / roma / 2019 /
ingresso
e
z o n a
p r a n z o
Progettazione e realizzazione, all’interno di un attico sito in una delle aree più prestigiose della capitale, della zona pranzo, ricavata in quella che era la veranda nella distribuzione originale, e della scala che la collega al piano sottostante. L’ambiente al piano inferiore, un piccolo disimpegno che separa le diverse zone della casa, ospita la scala, che si sviluppa lungo le sue pareti; l’armadio, pensato per riporre i soprabiti degli ospiti, che si adatta nella forma all’andamento della scala sotto la quale trova collocazione; la piccola zona d’attesa, anch’essa pensata per gli ospiti, costituita da una panca in pelle posta al di sotto dell’opera d’arte voluta dal committente. La zona pranzo, costituita da un ampio tavolo in ferro con piano in resina attorno al quale si sviluppa la panca in velluto e base in ottone, presenta materiali in linea con quelli dell’ambiente sottostante, differenziandosi però per la ricercatezza delle finiture utilizzate. Degna di nota è la vista del panorama esterno della quale si può godere grazie alle ampie vetrate che occupano quasi interamente le pareti che la racchiudono; a queste troviamo delle tende in lino leggero dal colore neutro che simulano il colore delle pareti, al fine di conferire allo spazio maggior ampiezza.
02 23
ironladder
francesca di fiordo
interior design portfolio
s c a l a
residenziale / roma / 2018 /
ironladder
residenziale / roma / 2018 /
24
ironladder
francesca di fiordo
interior design portfolio
via livenza, 3
25
quartiere pinciano roma
26
residenziale / roma / 2018 /
posizione
zona pranzo
1 3
zona scala
4 1
residenziale / roma / 2018 /
interior design portfolio
planimetrie
2
6
1. 2. 3. 4. 5. 6.
27
scala panca armadiatura pavimento in vetro panca da pranzo tavolo da pranzo
ironladder
francesca di fiordo
5
28
interior design portfolio francesca di fiordo
Nella pagina accanto e sopra, diverse viste della scala: realizzata interamente in ferro con una struttura a sbalzo, si sviluppa in modo uniforme secondo tre rampe. A rompere la linearità della struttura è il corrimano: un sottile tubolare, anch’esso in ferro, che si ripete lungo le tre rampe seguendone l’andamento ascendente.
zona scala 29
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residenziale / roma / 2018 /
Questo, configurandosi di volta in volta in modo differente, conferisce alla scala un ritmo dinamico ed irregolare. A sottolineare la dinamicità cercata, è l’illuminazione, realizzata attraverso spotlight distribuiti in modo alternato lungo i gradini.
31
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ironladder
francesca di fiordo
interior design portfolio
zona scala
ironladder
francesca di fiordo
residenziale / roma / 2018 /
interior design portfolio
residenziale / roma / 2018 /
35
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ironladder
In queste e nella pagine successive, alcune viste della veranda adibita a zona pranzo, visivamente connessa alla zona sottostante tramite una pavimentazione in vetro.
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francesca di fiordo
ironladder
zona pranzo
38 residenziale / roma / 2018 /
interior design portfolio
Ristrutturazione e riqualificazione della hall degli uffici della Protos S.p.a., siti in Via Livenza, quartiere Pinciano, una delle zone della capitale con maggior concentrazione di locali adibiti ad uffici e servizi amministrativi. In seguito ai numerosi incontri tenuti con il personale che ne usufruisce, al fine di comprenderne appieno le necessità, si è optato per l’inserimento di una scrivania fissa ed una mobile, da posizionare in base alle esigenze del momento, così da rendere lo spazio funzionale e allo stesso tempo confortevole. Le scrivanie, costituite da un piano in vetro temperato poggiato su una struttura in ferro bianco dal design moderno e minimale, contribuiscono, insieme alle pareti ritinteggiate in bianco ed al parquet di rovere già presente, a rendere lo spazio più luminoso ed arioso rispetto al precedente assetto. Per le armadiature ed i mobili contenitivi, si è scelto un grigio scuro dalla finitura lucida, mentre per le sedie una pelle nera, così da generare un forte contrasto cromatico con gli altri elementi presenti nello spazio.
03
area uffici / roma / 2018 /
39
area uffici / roma / 2018 /
r i s t r u t t u r a z i o n e h a l l u f f i c i
welcometomyoffice
francesca di fiordo
interior design portfolio
welcometomyoffice
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francesca di fiordo
posizione welcometomyoffice
via livenza, 3
quartiere pinciano roma
41 42 area uffici / roma / 2018 /
interior design portfolio
6
materiali
7
area uffici / roma / 2019 /
interior design portfolio
planimetria
2
5
3 1
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
scrivania fissa scrivania mobile mobile contenitore mobile contenitore mobile contenitore porta scorrevole frankoil
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francesca di fiordo
4
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welcometomyoffice
francesca di fiordo
area uffici / roma / 2019 /
interior design portfolio
hall uffici
41 46
welcometomyoffice
francesca di fiordo
area uffici / roma / 2018 /
interior design portfolio
Restyling della zona living di un piccolo appartamento sito al secondo piano di uno degli edifici più antichi e prestigiosi del centro di Amsterdam. Per quanto riguarda le altre aree dell’immobile, i proprietari hanno provveduto autonomamente alla ristrutturazione; è stata dedicata invece particolare attenzione alla zona living, cuore pulsante della casa, che volevano rispecchiasse la loro personalità e rispondesse appieno alle loro necessità, prima fra tutte quella di poter ricevere i propri amici in occasione delle loro frequenti feste. Punto focale dello spazio, intorno al quale si è sviluppato l’intero progetto, è il parquet in mogano scuro, che si è scelto di disporre a spina di pesce, così da conferire all’ambiente un’immagine ricercata e raffinata, in linea con lo stile dei proprietari. Gli arredi proposti sono stati scelti in tonalità neutre, al fine di non sovrastare il colore intenso della pavimentazione, riproposto anche nelle travi a soffitto che sono state rivestite nello stesso materiale, e farlo emergere in tutta la sua importanza.
04
residenziale / amsterdam / 2019 /
49
residenziale / amsterdam / 2019 /
r i s t r u t t u r a z i o n e a p p a r t a m e n t o
casasulcanale
francesca di fiordo
interior design portfolio
casasulcanale
50
casasulcanale
francesca di fiordo
interior design portfolio
posizione
51
the pearl 3/33 1018 MT amsterdam
52 residenziale / amsterdam / 2019 /
Wittenburghergraacht 15
interior design portfolio
materiali
4 7
6
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residenziale / amsterdam / 2019 /
planimetria
5 2
1
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
53
divano coffee table / gae aulenti lampada arco / castiglioni zona tv consolle sedie mackintosh / cassina tavolo da pranzo poltrona capri / baxter
casasulcanale
francesca di fiordo
3
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residenziale / amsterdam / 2019 / casasulcanale
francesca di fiordo
interior design portfolio
In queste e nelle pagine successive, alcune viste dello spazio trattato, impreziosito da alcuni elementi di design dal sapore contemporaneo e ricercato.
salone
55
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casasulcanale
francesca di fiordo
residenziale / amsterdam / 2019 /
interior design portfolio
05
p r i v a t a
Ristrutturazione di un appartamento all’interno di un edificio storico situato in prossimità del centro storico milanese, caratterizzato da metrature ridotte degli ambienti e numerosi vincoli strutturali, che hanno reso il progetto di non facile soluzione. Per ovviare al problema delle misure non molto confortevoli degli spazi interni, si è scelto di ricorrerre all’utilizzo del vetro per realizzare il soppalco ospitante la zona notte della casa, andandola così a separare dal resto dell’appartamento, senza però erigere pareti divisorie che avrebbero reso alla vista lo spazio, già ai minimi termini, ancora più angusto. La trasparenza del materiale scelto, utilizzato anche negli altri piccoli interventi di modifica apportati all’assetto originario dell’appartamento, ha permesso di conferire all’abitazione un tocco di modernità e leggerezza, così da soddisfare le richieste dei committenti, una giovane coppia di lavoratori senza figli: uno spazio ospitale e confortevole, curato nei dettagli ma allo stesso tempo informale e vivibile, moderno ma al contempo sobrio ed elegante per inserirsi, senza contrasti, nel contesto a cui appartiene.
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francesca di fiordo
interior design portfolio
c a s a
residenziale / milano / 2017 /
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residenziale / milano / 2017 /
glasshouse
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glasshouse
francesca di fiordo
interior design portfolio
via vincenzo monti, 10 zona magenta milano
61 62
residenziale / milano / 2017 /
posizione
3
interior design portfolio
4
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piano terra 7
7 5 1
residenziale / milano / 2017 /
2
soppalco
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
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zona living cucina bagno ingresso camera da letto cabina armadio scala
glasshouse
francesca di fiordo
planimetrie
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zona living Nelle pagine successive, il soppalco in vetro ospitante la zona notte che, grazie anche alla leggerezza visiva della balaustra costituita da sottili profili in ferro, permette la divisione dalla zona living sottostante e quindi la distinzione dei diversi spazi funzionali dell’abitazione, senza intaccare l’ariosità dell’ambiente unico.
Nella pagina accanto e sopra, due viste della zona living che mostrano il contraso tra le tonalità dei colori presenti al suo interno: quelle calde e chiare del parquet e dei tessuti scelti per i complementi d’arredo, e quelle fredde e scure del divano, la scala a sbalzo in ferro e il coffee table realizzato nello stesso materiale.
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glasshouse
francesca di fiordo
residenziale / milano / 2017 /
interior design portfolio
Progetto dell’allestimento di una mostra iconografica sull’architetto iracheno recentemente scomparso Zaha Hadid, all’interno di uno dei suoi lavori più rappresentativi e che l’ha consacrata star nell’ambito dell’architettura mondiale: la Galleria 5 del Museo di Arte Contemporanea di Roma MAXXI. Il progetto, concepito per esaltare le opere dell’artista attraverso la tecnica del contrasto, si basa su tre tematiche principali: - la MONOCROMIA che, annullando lo spazio interno, fa emergere le opere inserite al suo interno; - l’ORTOGONALITA’ degli assi cartesiani che, con la loro rigidità, contrastano lo spazio fluido della galleria; - la GRIGLIA secondo la quale vengono disposte le opere, che si contrappone alle forme morbide tipiche dello stile dell’artista. Da qui, l’utilizzo di espositori cubici monocromatici che, disposti secondo le direzioni degli assi cartesiani, sottolineano il netto contrasto tra l’allestimento lineare e pulito e la fluidità delle opere che contengono.
d i
t e s i
06 xyzaha
francesca di fiordo
interior design portfolio
p r o g e t t o
exhibition / roma / 2017 /
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exhibition / roma / 2017 /
xyzaha
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francesca di fiordo
posizione
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quartiere flaminio roma
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via guido reni, 4A exhibition / roma / 2017 /
interior design portfolio
exhibition / roma / 2017 /
interior design portfolio
elaborati grafici
1
2 Sopra e accanto, gli elaborati tecnici dell’allestimento; nella pagina successiva, una rappresentazione evocativa di uno scorcio all’ interno della mostra.
73
2
74
xyzaha
francesca di fiordo
1
xyzaha
francesca di fiordo
interior design portfolio
75 exhibition / roma / 2017 /
zona espositiva
interior design portfolio
percorsi espositivi
XYZAHA
CRONOLOGIA
72 pt
anno in cui è stata creata l’opera
18 pt
sigla del paese in cui è sita PITTURA o è stata creata l’opera
ARCHITETTURA
pittogramma
12 pt
dimensioni dell’opera
PRODUCT DESIGN
21 pt
titolo dell’opera
18 pt
descrizione dell’opera (ita/eng) 20
06 ITA Biella Varie
Y Baghdad
HK Hong Kong 50x50x160cm
Titolo Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nulla efficitur erat non justo sollicitudin eleifend.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nulla efficitur erat non justo sollicitudin eleifend.
3 cm
6 cm
72 pt
anno in cui è stata creata l’opera
18 pt
sigla del paese in cui è sita o è stata creata l’opera
pittogramma
2 cm
14 pt
città in cui è sita o è stata creata l’opera
12 pt
dimensioni dell’opera
21 pt
titolo dell’opera
18 pt
descrizione dell’opera (ita/eng)
5 cm
5 cm
1982
3 cm
francesca di fiordo
3 cm
3 cm
Zaha Mohammad Hadid nasce nella città di Baghdad il 31 ottobre del 1950. Cresce all’interno di una famiglia abbiente e colta, di origine islamica ma tendente al multiculturalismo occidentale. Il padre, Muhammad al-Hajj Husayn Hadid, è un industriale ed è stato anche a capo, per un breve periodo, del partito liberale iracheno. La generazione di quest’ultimo è andata a studiare all’estero ed in particolare lui ha frequentato la London School of Economics, in un periodo di enormi cambiamenti e riforme sociali. L’Iraq in cui nasce Zaha è un paese laico e liberale, in rapida crescita economica, dove l’architettura viene considerata parte integrante del processo di costruzione di un’identità nazionale. Come in altri paesi in via di sviluppo in quegli anni, si respira un ottimismo diffuso,
6 cm
20
2006
A 22 anni, nel 1972, Zaha Hadid si trasferisce a Londra, dove studia architettura presso l’Architectural Association. Nei primi tre anni dei suoi studi presso l’AA, Zaha è una studentessa nella media, un po’ persa ed annioiata. È dal quarto anno che decide di fare la differenza, introducendo un’architettura diversa da quella che andava di moda in quegli anni. Qui si laurea dopo cinque anni, nel 1977, e riceve per l’occasione il cosiddetto Diploma Prize, un riconoscimento speciale, conferito agli studenti più brillanti e meritevoli. Nella sua tesi di laurea, chiamata Malevich’s Tektonik, discussa con Elia Zenghelis, la Hadid esplora il fattore “mutazione” per le specifiche del progetto di un hotel sull’Hungerford Bridge sul Tamigi. Il titolo del progetto rimanda direttamente alla sua
influenza principale: il suprematismo di Malevich ed il costruttivismo russo. Queste correnti non caratterizzeranno soltanto il suo progetto di tesi, ma anche e soprattutto l’intera carriera dell’architetto: la frammentazione dell’immagine e l’astrazione rimarranno per sempre uno strumento fondamentale per l’interpretazione di un contesto e la creazione di un oggetto o un’architettura. Appena laureata, entra nello studio OMA (Office of Metropolitan Architecture) del suo insegnante universitario, Rem Koohlaas.
L’Architectural Association è stata fondata a Londra nel 1847, da parte di alcuni studenti contrari alle condizioni vigenti per ottenere il tirocinio in architettura. Questa scuola si fonda sul principio di “associazione su larga scala, dell’insieme della nostra professionale giovinezza, per la fine dell’educazione da autodidatti e con la buona fiducia della semplice autonomia” (the association on the largest scale, of the entire body of our professional youth, for the end of self education, and with the good trust of simple self-reliance). dell’AA’s prospectus, detto “Brown Book”, e la nascita di una biblioteca, che assiste negli anni ad una crescita esponenziale delle iscrizioni.
America ed Europa
Nell’anno che vede la realizzazione della Vitra Fire Station, il progetto per l’Opera House di Cardiff Bay, sulle coste del Galles, viene selezionato per la realizzazione. Con il sostegno da parte di Prince Charles di un’architettura neotradizionale, l’edificio e la sua concretizzazione vengono messi a dura prova: anche una seconda vincita al nuovo concorso aperto per il medesimo edificio impedisce l’attuazione del progetto di Zaha Hadid, che si è dichiarata profondamente provata da questa vicenda. Nel frattempo l’architetto continua a lavorare su altri progetti e ad acquisire sempre più interesse e successo a livello europeo ed internazionale. Gli anni tra il 1994 ed il 1998 vedono la realizzazione dei progetti del Bergisel Ski Jump, per i campi
sciistici vicino ad Innsbruck, in Austria, e la stazione e l’adiacente parcheggio nella periferia di Strasburgo, in Francia, che la vedrà vincitrice del premio Mies van der Rohe conferitogli da parte dell’Unione Europea. Finalmente nel 1998, dopo dieci anni dalla mostra sull’architettura decostruttivista, Zaha Hadid torna negli Stati Uniti dove le viene commissionato il Lois and Richard Rosenthal Center for Contemporary Art di Cincinnati, più comunemente conosciuto come Contemporary Arts Center. La commissione di questo edificio fa crescere il profilo di Zaha Hadid in modo considerevole a livello mondiale. Mentre prima veniva vista come una
Londra
Dal 1988 lo studio degli Zaha Hadid Architects è sito in una ex-scuola di Clerkenwell, un edificio tipicamente inglese, rifinito in mattoncini rossi, di fine ‘800. Zaha decide di trasferirsi qui lasciando lo Studio 9, il suo ufficio presso l’AA, a cui è dedicata una grande sala nell’odierna sede. L’edificio ospita ad oggi più di 300 dipendenti, quindi ha subito nel tempo varie modifiche e ristrutturazioni. Lasciatosi alle spalle il cancello nero di entrata, si accede ad un cortile dove da un lato c’è un vano per gli oggetti da cantiere, dall’altro giacciono stampi e modelli per il calcestruzzo. Avendo bisogno di molto spazio, l’interno appare quasi labirintico: la fitta rete di scale e mezzanini disorienta chi si introduce nell’ufficio per la prima volta e molte stanze conducono in altri spazi più piccoli. Nonostante il senso di
Casa, Londra
smarrimento, la base degli Zaha Hadid Architects è divisa in modo molto razionale ed efficiente: silenziosa ed ordinata, si articola per aree di competenza e d’intervento. Gli unici ad avere un ufficio separato dal resto, gestito in maniera autonoma e personale, pieno di progetti in via di sviluppo, con un team di architetti ciascuno, sono Zaha Hadid, il direttore Patrik Schumacher, ed i quattro associate directors, Woody K. T. Yao, Jim Heverin, Christos K. Passas e Gianluca Racana.
Chi l’avrebbe mai detto che la casa di un architetto che progetta edifici che vengono definiti fluidi, dinamici e curvilinei, vivesse invece in un grande open space a Londra? Ebbene sì, Zaha Hadid vive in un appartamento dai tratti molto squadrati e netti, quasi taglienti a tratti, e del tutto lontani dalla sua visione architettonica, tutta fatta di linee curve, inclinate e spesso difficili da gestire. Il grande spazio del soggiorno è illuminato dall’alto grazie ad un grande lucernario. A prevalere è ancora una volta il colore bianco, come nel suo studio, steso in modo uniforme su tutte le pareti e le quattro colonne che sorreggono lo skylight. L’unico oggetto a spiccare dall’omogeneo candore delle superfici verticali è la gigante riproduzione della tesi di laurea di Zaha, “Malevich’s Tektonik”, che colora lo spazio con toni di blu, rosso e nero.
Miami, USA
Zaha Hadid scompare quest’anno, il 31 marzo del 2016. A darne la notizia ufficiale è stata la BBC. Zaha si trovava a Miami, dove è stata ricoverata in seguito ad una bronchite, ma è stato un attacco di cuore a causare la sua morte. A soli 65 anni, l’archistar irachena naturalizzata inglese, probabilmente la più influente dell’ultimo decennio, abbandona il mondo dell’architettura a cui si era dedicata ciecamente: non si è mai sposata, né ha mai avuto il desiderio di avere un bambino. Esemplare al riguardo la sua dichiarazione “Se l’architettura non ti uccide, allora non sei uno bravo. Devi dedicartici a tempo pieno. Non puoi assolutamente permetterti di entrarci fuori e dentro a tuo piacimento”.
05
AZE
168
Baku x59
x10cm
Biella 120x90x90cm
Titolo Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nulla efficitur erat non justo sollicitudin eleifend.
scala 1:2 cm
scala 1:2 cm
fede nel progresso ed orgoglio di appartenenza ad una nuova nazione. L’interesse nei confronti del mondo dell’architettura è molto forte. La scuola elementare frequentata dalla Hadid è un istituto cattolico, gestito da suore, che tengono moltissimo all’istruzione femminile: gli insegnanti delle materie scientifiche vengono dal mondo universitario, garantendo così un livello di insegnamento molto alto. Nella scuola non ci sono divisioni etniche: musulmane, cristiane ed ebree frequentano le lezioni tutte insieme, senza alcuna discriminazione raziale.
Architectural Association
ITA
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nulla efficitur erat non justo sollicitudin eleifend.
Le opere sono disposte in ordine di realizzazione, predisponendo quindi per il visitatore un percorso di tipo cronologico; essendo l’allestimento privo di vincoli spaziali, al visitatore è lasciata comunque la libertà di esplorare la mostra seguendo percorsi tematici alternativi.
Londra
scala 1:2 cm
Linea guida dell’intero allestimento, è la grafica a terra e a muro, indicante gli assi cartesiani che si estendono nello spazio dinamico della galleria. La grafica applicata ai singoli espositori è semplice e minimale, costituita da pittogrammi indicanti il genere di appartenenza dell’opera.
infografica 77
78
xyzaha
città in cui è sita o è stata creata l’opera
ZAHA
14 pt
x8
x4
x2
x2
x7
50 - 220 cm
70 - 140 cm
50 -130 cm
50-120 cm
120cm
20-80 cm
120cm
x2
Sopra, le varie tipologie di espositori utilizzati; accanto, gli elementi dell’area interattiva della mostra: dei cubi con videoproiezioni all’interno, una seduta con portariviste integrata, un tavolo interattivo dedicato soprattutto ai più piccoli.
79
elementi espositivi
a
a
135°
XYZAHA XYZAHA
135°
a
a
a
Ad esprimere appieno l’identità dell’allestimento e il suo spirito minimalista e lineare, è il logo che assume un peso pari agli altri elementi del lavoro progettuale, racchiudendo in sè tutti i principi ispiratori del progetto. x2
francesca di fiordo
exhibition / roma / 2017 /
interior design portfolio
il logo
45°
a
XYZAHA
45°
a
XYZAHA
a
font
colori
inversione colori inversione colori
Existence Light
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ font Existence Light abcdefghijklmnopqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ 1234567890 abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890 nero #000000 colori
nero #000000
xyzaha
francesca di fiordo
exhibition / roma / 2017 /
interior design portfolio
d e s i g n
Raccolta dei principali lavori realizzati presso l’Antica Galleria Bosi di Roma, grazie ai quali mi sono misurata non solo con l’INTERIOR DESIGN ma anche con il PRODUCT DESIGN. Dalle semplici cornici in ferro alle più complesse librerie o altri complementi d’arredo maggiormente articolati, tutti i progetti sono stati pensati e curati fin nei minimi dettagli al fine di soddisfare in pieno le richieste dei committenti, senza però trascurare quelli che sono i principi della progettazione e l’attuabilità delle richieste ricevute. Ne derivano prodotti personalizzati ed in linea con i desideri espressi da coloro che li hanno commissionati, tutti accomunati da uno stile classico ed allo stesso tempo sobrio ed elegante, innegabile marchio di fabbrica della galleria.
product design / roma / 2017_2019 /
p r o d u c t
customized
interior design portfolio francesca di fiordo
07
customized
product design / roma / 2017_2019 /
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customized
francesca di fiordo
riquadro libreria in ferro
tesoriera cigar room
spezzata coffee table
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product design / roma / 2017_2019 /
interior design portfolio
francesca di fiordo
87 product design / roma / 2017_2019 /
consolle
seduta
pouf in cavallino
88 customized
interior design portfolio
doppiaonda
tris di comodini
forme
customized
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