Product design

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fase di: ANALISI E RICERCA In questa fase si cerca di “sviscerare” il brief.

Tenendo presente il “metodo Munari” cerchiamo di ottenere quante più informazioni possibili circa l’argomento della progettazione.

Al fine di evitare una raccolta caotica e frenetica di informazioni, ci avvaliamo di una serie di “paletti” per organizzare il nostro lavoro: - COMMITTENZA: analisi del brand, dell’ universo culturale ad esso collegato, delle caratteristiche stilistiche, materiche e cromatiche.

- TARGET: per chi, analisi dell’ universo dell’ destinatario del prodotto, abitudini, preferenze, tendenze ecc.

- CHE COSA: il “cosa” soggetto della progettazione, studio di tutto quello che è il panorama ad esso collegato, competitors, nicchie, problematiche ed innovazioni.

- DOVE: il luogo o i luoghi ai quali il nostro prodotto è destinato.

- QUANDO: time to market - QUANTO: ricerca del punto di equlibrio tra mercato e produzione.

Le informazioni cosi raccolte verranno poi ANALIZZATE e SINTETIZZATE.

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fase di: CONCEPT Questa è la parte più creativa del processo; dando piede libero alla fantasia si cerca di inventare una forma, una funzione una caratteristica che possa rendere unico il nostro progetto, ma non fine a sestessa. Realmente utile, questo, l’ inventare coscentemente, è possibile grazie alla precedente fase di analisi e ricerca.

Alla fine di questa fase sarebbe opportuno, tra le molteplici idee, ottenere - CONCEPT FORMALE: un concept che tenga conto della pura forma, evocata da designer di riferimento, oggetti paesaggi, qualunque fonte di ispirazione.

- 3 CONCEPT FUNZIONALI: delle proposte che siano “rivoluzionarie” grazie alla loro funzione.

- CONCEPT SENSORIALE: concept che mira ad evocare un mondo si sensazioni tali da rendere il progetto unico e desiderabile.

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Lo spunto è arrivato dall osservazione di un pettine con i denti retrattili.

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La confezione, contiene gli strumenti, ma dopo non si butta via, si usa come vaso!

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Con questo concept si vuo far leva sull aspetto emotivo dell’ uso, sul tornare bambini a quando si scavava la sabbia con le mani

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Per non sprecare nulla, in un ottica ECO, quello che è il pack degli strumenti, piegandosi, diventa un vaso.

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Dopo aver buttato gio quante più idee possibile è necessario “fare mente locale”; selezionare le migliori, eventualmente integrarle o approfondirle per poter sintetizzare i concepts formale, funzionali e sensoriali di cui parlavamo prima.

fase di: SCELTA DEI CONCEPT DEFINITIVI

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L’obbiettivo di questo concept è di minimizzare gli ingombri riducendo al massimo lo spessore degli strumenti.

Sempre per ridurre gli ingombri gli strumenti sono stati privati del manico che è stato reso unico ed univarsale, quindi ciascuno strumento si aggancerà ad un unico manico in una posizione specifica a seconda della funzione da svolgere.

CONCEPT FUNZIONALE 1

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La concavità dello strumento è data dalla piegatura neccessaria all’ incastro

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La chiave di questo concept sta nello sfruttare la flessibilità di alcuni materiali, per creare, attraverso piegarure gli strumenti da giardinaggio.

Per semplificare l’operazione, le pieghe sono create dal manico, la cui estremità ha un meccanismo a molla che consente sia di formare lo strumento che di fissarlo.

CONCEPT FUNZIONALE 2

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Gli strumenti si ottengono arrotolando il foglio su sestesso come per formare un imbuto

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L’ ottica è sempre quella del minimo ingombro, questa volta si punta ad ottenerlo tramite forme semplici ed ispirandosi al “tangram” quel gioco che consente di creare figure partendo da forme semplici. Cosi la paletta, il rastrello, la zappa ed il manico (ripiegato) si incastrano in un un unico cubo.

CONCEPT FUNZIONALE 3

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Studio di possibili incastri MANFREDI CALAMAI - MARGHERITA FONSECA DOC. MARCO MATURO 40

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Per aiutarci ad individuare gli attributi chiave del nostro progetto, abbiamo elencato tutti quelli che ritenevamo opportuni, per poi operare un lavoro di scrematura.

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Poichè si tratta di “strumenti” il manico assume un ruolo centrale, dunque l’ usabilità e strettamente legata alla sua ergonomia

BREVE ANALISI ERGONIMICA MANICI

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Prendendo spunto dalla natura, questo manico offre, grazie allla sua forma, una funzione diversa a seconda di dove è impugnato

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la sezione di questo manico è data dagli studi ondotti sul “manico in pongo”

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Per farsi un idea piu accurata dei punti di pressione, delle leve e di tutto ciò che riguarda l’ uso di un manico, abbiamo costruito un manico in materiale plastico (DAS) ed impugnandolo e usandolo abbiamo analizzato le impronte lasciate sia all esterno che all interno (sezione)

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Da questo momento il progetto comincerĂ ad assumere la sua forma definitiva

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Per “rafforzare” il nostro prodotto, abbiamo deciso di “vestirlo” con un contenitore, che non fosse fine a sestesso ma che fosse anche un vaso

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Questo prende spunto dallo svuotatasche che ho in casa.

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Per garantire una corretta proporzione nelle dimensioni, ci siamo avvalsi della seione aurea.

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Per rendere il nostro prodotto veramente ECO anche il materiale di cui e costituito e riciclabile

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Poiche il vaso riveste il ruolo di “cover” il suo “colpo d’occhio” deve essere avvincente, per questo ci concentriamo tanto sul CMF

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Poiche gli strumenti devono poter essere staccati ed attaccati al manico con facilità è fondamentale che il sistema di aggancio sia semplice ed efficente; dopo una serie di analisi abbiamo ristretto la nosta scelta a 3 candidati, un sistema simile alla chiusura delle porte, a molla; le clips che chiudono gli zaioni i marsupi eccetera o i magneti.

STUDIO DI ALCUNI SISTEMI DI AGGANCIO

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Il sistema a magneti garantisce, tenuta, praticità e semplicità d’uso. La resistenza meccanica è data anche dalle linguette che si innestano nel manico.

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In queste due immagini si sintetizza lo spirito del progetto.

Gli strumenti sono sottodimensionati per poter essere impiegati nella cura di piante che alloggiano in vasi ridotti come le spezie fresche

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Il vaso funge sia da alloggio per i vasi, da rivestimento estetico e da contenitore degli strumenti.

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Gli ingombri sono minimizzati dall impiego di un unico manico e da “lame sottilissime”

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Per “chiudere il cerchio” studiamo il PACK MANFREDI CALAMAI - MARGHERITA FONSECA DOC. MARCO MATURO 94

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