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MONNALISA book emozionale


“Che cosa ho sognato? Non posso dirvelo perchè un sogno svelato non si avvera più.”



L’azienda Monnalisa SPA fu fondata nel 1968 da Piero Iacomoni e Barbara Bertocci. La filosofia di Monnalisa si basa su una combinazione unica di attività imprenditoriali, innovazione, ricerca di nuovi mercati, stile originale. La distribuzione avviene in oltre 50 paesi, attraverso flagship stores, corners e shop in shop, nei più esclusivi centri commerciali e negozi. Fanno parte del loro linguaggio immaginario, che si rifà spesso a miti e favole, la fiaba e le valenze evocative. Nello specifico l’immagine della principessa, che può essere Biancaneve o Cenerentola dell’immaginario collettivo, che rimanda a pizzi e seta a livello di materiali, il bianco, il verde smeraldo il rosa pastello, il rosso rubino, ll’azzurro cielo come colori, i capelli lunghi le treccia e la frangia come pettinature, e figure principesche reali da Charlotte Casiraghi a Grace Kelly. Emotivamente parlando l’azienda tende ad evocare purezza, freschezza, infanzia, romanticismo, impulsività, eleganza, armonia, lusso, sincerità energia, sogno, parole strettamente legate al mondo delle piccole principesse, quali sono le bambine monnalisa



Dove il sogno ha inzio...


emozioni

Monnalisa è un mondo dedicato a principesse bambine, che seguono la moda, giocano a fare le donne, sognando di diventarlo. L’azienda emana sensazioni che riecheggiano i bei momenti l’infanzia, come l’amore, l’innocenza, la leggerezza, la dolcezza, i colori.



Sono stati analizzati ottoi negozi di abbigliamento per bambini appartenente alla fascia alta del mercato, da Gucci a Dior, Bonpoint e il gufo. L’analisi comprende uno studio del concept dei vari punti vendita, del design sviluppato al loro interno, del posizionamento del logo e per ultimo, ma non meno importante, lo studio delle vetrine. Grazie a questa fase preliminare sono emerse le tendenze del momento riguardo ispirazioni, colori e arredamento.


competitors


Svariate sono le percezioni evocative considerate: leggerezza, sospensione e delicatezza, sviluppate in percorsi definiti da linee morbide, accompagnati da un mondo circostante ludico a misura di bambino. Il mondo degli adulti si adatta a quello dei piccini, il sogno si mescola con la realtĂ , creando effetti concreti che richiamano al surreale. Giochi di prospettiva e cambi di scala accentuano l’effetto onirico e rafforzano il concetto di forme classiche modernizzate. I dettagli della boiserie come rimando al mondo fanciullesco e alla cameretta da letto. Il palazzo rinascimentale è l’ambientazione rappresentativa che racchiude i concetti in uno scenario elegante e fiabesco.


ispirazioni



Si aprono le danze, iniziano i giochi, la principessa cresce e l’ambiente si restringe. Nella romantica atmosfera di un palazzo, in una casetta delle bambole, l’mmaginazione prende forma.



la fantasia prende forma...


layout

Per lo chandeliere ci siamo ispirati a sensazioni di morbidezza, sospensione e movimento. Abbiamo ricreato la forma di un nastro che si attorciglia a spirale. Qui come per il carillon abbiamo utilizzato il fuori scala partendo dal piccolo e arrivando al grande, il questo caso un semplice nastro per i capelli si trasforma in un elemento di arredo centrale all’interno della location. Abbiamo scelto un materiale lucido trasparente (policarbonato acrilico?) per donargli un effertto prezioso, che evocasse il classico candelabro di cristallo tipico dei palazzi. Il baule pensato per la sezione Monnalisa Home prende ispirazione dai vanity e dalle toilette dei tempi passati, evocando un ulteriore ambiente del palazzo dedicato alla cura delle principesse. Si compone da due colonne di cassetti laterali che incorniciano lo spazio centrale dal quale si estrae il pouf e il coperchio che aprendosi diventa specchio, con le luci integrate.




arredo L’arredo è a la concretizzazione delle emozioni che hanno permesso lo sviluppo del layout. Ci sono espositori a parete che miniaturizzano l’abitazione permettendo alla bambina di sentirsi più grande, enormi carillon, espositori centrali che si sviluppano dall’estrusione della forma tipica di una casetta disegnata da un bambino, espositori con la forma di scale a pioli e grandi nastri che si trasformano per diventare altro. Il tutto genera un percorso, una storia all’interno di un sogno in cui poter riscoprire o vivere la propria infanzia.



“Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perchè tutto sarebbe come non è!”



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