Storia e illustrazioni di Ilaria Modesti
Nora è una bambina di otto anni, frequenta la terza elementare e vive con il suo papà Roberto, la sua mamma Laura e la sua sorellina di quattro anni Lia.
A Nora piace giocare a pallone, leggere i suoi libri preferiti, nuotare e collezionare pupazzi di simpatici mostri colorati.
Ma la passione piÚ grande di Nora è inventare personaggi bizzarri per le sue storie di paura, prendendo spunto dalla realtà . Per esempio, le ciabatte rosa pelose della mamma, o una pentola, potrebbero essere i nuovi protagonisti della sua storia.
Come quella volta che, osservando il pupazzo ranocchio di sua sorella Lia, inventò la storia di un rospo gigante, detto Rospo Zanna Lunga, per via delle sue lunghe zanne e artigli affilati.
Lia, sentendo la storia di Nora e pensando al suo ranocchio come quel rospo gigante con le zanne lunghe, si mise a piangere. Mamma Laura e papà Roberto rimproverarono Nora, dicendole di non raccontare piÚ queste bugie alla sorellina piccola, perchè avrebbe potuto spaventarsi. Ma le intenzioni di Nora non erano certo quelle di spaventare Lia.
Un giorno, a scuola, Nora, vide dentro l’armadio della sua maestra qualcosa di viola tra i giocattoli. Erano delle molle allungabili, la loro forma le ricordò un serpente! Inventò così un nuovo personaggio, un serpente allungabile viola.
Corse subito a raccontarlo alla signora Maria, la bidella della scuola, ma anche lei, troppo indaffarata nel suo lavoro, non le diede ascolto dicendole che non aveva tempo di sentire queste storie strane e bizzarre.
O, ancora, quella volta in cui, insieme alla sua amica Silvia prima di una lezione di nuoto, sentì che una bambina nello spogliatoio non trovava più il suo costume. Così pensando ai pesci nell’acquario della scuola di nuoto, raccontò di uno squalo che si divertiva a mangiare tutti i costumi dei bambini che venivano smarriti. Silvia era molto divertita dalla storia di Nora e le disse che da grande avrebbe fatto sicuramente la scrittrice!
Qualcuno ha visto il mio costume?!
Quando iniziarono la lezione di nuoto, Nora e Silvia non vedevano lâ&#x20AC;&#x2122;ora di raccontare la loro storia anche ad Adriano, il loro maestro. Adriano però, in quel momento, non aveva alcuna voglia di starle a sentire e disse loro che erano in ritardo, che era lâ&#x20AC;&#x2122;ora di iniziare a nuotare e che non era assolutamente possibile una cosa del genere. <<Uno squalo che si mangia i costumi? Ma quando mai!>> disse.
Un pomeriggio Nora stava giocando in giardino e vide la sua vicina di casa, la Signora Rossana, che stava annaffiando la siepe. Osservandola e guardando bene la sua particolare acconciatura, pensò, ridacchiando fra sé e sé per quel pensiero tanto buffo, che assomigliasse proprio a un enorme ragno. Le venne in mente un ragno a sei teste e ognuna di esse aveva un carattere diverso. Decise così di raccontare questa storia alla Signora Rossana, ma inorridita disse a Nora di non raccontarle più queste brutte storie spaventose.
Nora era davvero molto triste quella sera, non capiva perchè nessuno comprendesse la sua passione e per quale motivo nessuno le credesse. Piano piano si addormentò, ma nella notte qualcosa la svegliò. Sentiva qualcosa di bagnato sul viso. Erano delle goccioline d’acqua.
Nora accese la luce ancora mezza addormentata e vide i suoi mostri. Inizialmente pensò fosse un sogno... C’erano proprio tutti, Rospo Zanna Lunga, il Serpente Molla Viola, lo Squalo Mangia Costumi e il Ragno a Sei Teste. Le goccioline d’acqua provenivano proprio dalla faccia dello Squalo Mangia Costumi.
Nora non poteva credere ai suoi occhi, tutti i suoi personaggi erano lÏ nella sua cameretta. Fecero subito amicizia e i mostri si presentarono alla bambina, ringraziandola per averli creati, grazie alla sua fantasia. Nora raccontò loro come aveva fatto e da cosa aveva preso ispirazione per immaginarli.
Ma quando Nora raccontò loro che nessuno aveva apprezzato le sue storie, scambiandole per bugie e racconti strani, si rattristò. Lo Squalo Mangia Costumi, per consolare la bambina, ebbe una grande idea. Le disse:<< Perchè non trovi un modo per farci conoscere meglio? Potresti per esempio disegnarci e mostrarci in questo modo alle persone a cui vuoi raccontare la storia, così, forse, riusciranno a capirti e a non spaventarsi. Non siamo poi così spaventosi!>>.
Nora salutò i suoi amici mostri, ringraziandoli per il prezioso consiglio e si rimise a dormire. Il giorno seguente, appena sveglia, si mise subito allâ&#x20AC;&#x2122;opera, facendo dei disegni bellissimi dei personaggi che aveva immaginato. Pensò poi di regalare le sue creazioni.
I primi a cui fece vedere i suoi capolavori furono, mamma Laura, papĂ Roberto e la sua sorellina Lia. Rimasero tutti colpiti dal talento di Nora e si complimentarono con lei per i bellissimi disegni. Anche Lia era molto contenta di aver ricevuto un disegno, scelse il Ragno a Sei Teste, era davvero molto buffo.
Nora mostrò i suoi disegni anche alla Signora Maria, al maestro Adriano e alla Signora Rossana. Tutti furono contenti di ricevere il disegno di Nora e si complimentarono con lei per le sue creazioni.
Nora non smise mai di credere nella sua passione e inventò ancora tante storie e personaggi fantastici, insieme alla sua migliore amica Silvia.
Illustrazioni, storia e impaginazione a cura di Ilaria Modesti. Stampato su carta Classic demimatt-Patinata opaca 170g Copertina stampata su Classic demmatt-Patinata opaca plastificata 300g Rilegatura a punto metallico Accademia di Belle Arti di Roma Illustrazione Prof. Enrico Pusceddu Numero pagine 25 Finito di stampare il 15/09/2020
Nora è una bambina di otto anni, frequenta la terza elementare e le piace inventare personaggi bizzarri per le sue storie di paura. Nonostante la sua bravura e la sua irrefrenabile fantasia, è spesso incompresa e le sue storie vengono spesso giudicate in modo negativo come strane e scambiate per bugie dagli adulti. Nora con un aiuto molto speciale, riuscirà a far valere i suoi racconti che saranno infine apprezzati da tutti.