2008 numero 3

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l’alpone

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 23 - N. 3 - Settembre 2008 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

www.ilarione.it

Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)

Anno 23 - N. 3 Settembre 2008

FONDERSI PER CRESCERE IMPORTANTE Saluto del Presidente Arriviamo a questo appuntamento dopo un’estate di feste e di iniziative che hanno impegnato tante associazioni e gruppi del nostro territorio. A tal proposito vorrei precisare che, diversamente da quanto scritto su alcuni quotidiani, la Pro Loco non ha mai aderito né dato assenso alle feste, peraltro molto discusse, che si sono svolte in luglio sul Monte Cimo. Fra le nostre iniziative voglio invece sottolineare in modo particolare la pubblicazione di una serie di cartoline che riportano scorci significativi del nostro paese: pensate quanto sarebbe bello che esse fossero spedite ai tanti nostri emigrati sparsi per il mondo, come segno di saluto e di ricordo del paese in cui sono nati. Ottobre, si sa, è per San Giovanni Ilarione un mese speciale, perché ci porta la Sagra delle Castagne, che quest’anno celebra la sua 73ª edizione. Dalle pagine de “L’Alpone” giunga a tutti voi l’invito più sincero di vivere queste giornate di festa assieme ai vostri cari, magari con coloro che tornano una sola volta all’anno nel paese natale, per ricordare le sagre della loro infanzia. FRANCO CAVAZZOLA

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:

TELEFONA !!

CONNUBIO TRA LE CANTINE SOCIALI DI Sembra uno slogan pubblicitario. In realtà è il principio che ha ispirato la decisione dell’assemblea generale della cantina sociale cooperativa di Montecchia di Crosara che, lo scorso 23 aprile 2008, ha decretato la fusione con la consorella maggiore di Soave, rinunciando alla propria autonomia istituzionale e gestionale. L’esito dell’assemblea non lascia dubbi circa la volontà della stragrande maggioranza dei soci: su 816 aventi diritto al voto ben 717 (88%) hanno espresso parere favorevole e i restanti 99 (12%) parere contrario. Ai fini della validità della votazione sarebbero bastati 544 voti favorevoli e 272 contrari. L’operazione si è svolta alla presenza del notaio Mario Mastelli davanti al quale, tre giorni dopo, è stato anche stilato e firmato l’atto notarile di scioglimento della Cooperativa di Montecchia.

CARTA D’IDENTITÀ DELLA CANTINA SOCIALE DI MONTECCHIA DI CROSARA • Anno di nascita: 1960; • Territorio coinvolto: comuni di Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Roncà, Vestenanova; • Soci: 816; • Composizione del Consiglio di amministrazione: 6 rappresentanti per Montecchia, 5 per San Giovanni Ilarione, 3 per Roncà, 1 per Vestenanova; • Coltivazione a vigneto: 1400 ettari circa; • Capacità produttiva annuale media: 200.000 quintali di uva di cui circa l’80% D.O.C. Come sia maturata nel tempo la decisione, quali concrete prospettive si aprano per gli agricoltori lo abbiamo chiesto a due persone che hanno vissuto diretta-

E

MONTECCHIA

DI

CROSARA

La cantina di Montecchia. mente l’intera vicenda, sia pure da prospettive diverse: il dott. Giovanni Marcazzan, presidente (ormai ex) della cantina di Montecchia e il dott. Bruno Trentin, direttore generale della Cantina di Soave. Ai fini di una corretta informazione

va precisato che, all’atto della pubblicazione del giornale, alcune delle notizie fornite saranno fatti acquisiti. A pag. 2 le interviste al Dott. Giovanni Marcazzan e al Dott. Bruno Trentin

Italia-Belgio ... e ritorno SAGRA DELLE CASTAGNE La Pro Loco di San Giovanni Ilarione con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale organizza

9-10-11-12-13 OTTOBRE 2008

UN GEMELLAGGIO

ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA “Chi passasse oggi per la nostra valle, difficilmente potrebbe pensare che mezzo secolo fa questa era una terra di emigrazione in cui la speranza di un futuro migliore era legata al sogno di un lavoro all’estero, nei grandi spazi degli stati extraeuropei o negli stretti cunicoli delle miniere del Belgio. Molti sono partiti con la speranza di ritornare con qualche soldo in tasca, ma quei pochi che sono rientrati erano spesso disillusi e minati nel fisico e nel morale. Per ricordare quel periodo e quei protagonisti, l’Associazione Culturale San Zeno, in collaborazione con le associazioni “Veronesi nel mondo” e “Ente Vicentini nel mondo”, ha proposto ai ragazzi delle terze medie la realizzazione di un’opera

Giovedì 9 ottobre ore 20.00 Teatro parrocchiale Incontro culturale-enogastronomico sul tema “IL DURELLO: UNA SCOMMESSA VINTA?” Venerdì 10 ottobre ore 20.00 Apertura Chioschi ore 21.00 Piazzale Chiesa DISCOTECA AFRO con DJ YANO Sabato 11 ottobre ore 16.00 Ricevimento delle Autorità presso la sede Municipale ore 16.30 Sfilata con la Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Ilarione e Inaugurazione Impianto di Cogenerazione ad oli vegetali ore 17.30 Visita alla MOSTRA DELL’ARTIGIANATO, in piazza “Aldo Moro”, e alla Mostra di pittura CASTAGNATA per tutti i presenti vicino al Comune ore 20.00-22.00 Piazza della Chiesa Happy Hours ore 22.00 Piazza della Chiesa Radio RSB Out Music Power con DJ Silvano e Animazione con Ballerine Domenica 12 ottobre ore 15.00 Sfilata della Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Ilarione con le Contadinelle in costumi tipici per le vie del Paese e concerto nel piazzale della chiesa ore 16.00 LA BATTITURA DEI “MARONI” nel castagneto con degustazione di “POLENTA E SCOPETON” per tutti i presenti ore 17.00 CORSA DELLE RANE CON CARRIOLA in via 4 Novembre ore 21.00 Piazzale della Chiesa: GRAN VARIETÀ MimandoCantando-Ridendo con ELVIS and GULLIVER, danza del ventre e ballerini di latino-americano ore 23.00 Continuazione della serata con musica a 360° con DJ COFFEE Lunedì 13 ottobre ore 10.00 Piazza A. Moro dimostrazione pratica della LAVORAZIONE DEL FORMAGGIO ore 21.00 Orchestra spettacolo SORRISO e ballo Liscio su pista ore 23.00 Grandioso Spettacolo Pirotecnico con M.E.S.S.

DURANTE

CHIOSCHI ENOGASTRONOMICI CON PRODOTTI TIPICI LOCALI

LA MANIFESTAZIONE FUNZIONERANNO

L’Amministrazione Comunale

Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1

SOAVE

Testimonianze

INFORMA

CAROLINA CONFENTE

PAG. 6-7

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segue a pag. 5

PROTEZIONE CIVILE PROVA GENERALE Ogni anno la Protezione Civile di San Giovanni Ilarione e la Croce Rossa, in collaborazione con il dirigente scolastico, esegue delle prove di simulazione d’evacuazione in caso di terremoti o incendi. Quest’anno, oltre alle evacuazioni pratiche sono state tenute delle lezioni teoriche per approfondire cosa siano la Protezione Civile e la Croce Rossa in modo da inserire nella quotidianità scolastica la coscienza di poter affrontare con serenità l’emergenza, imparare a controllare le emozioni, le angosce, la paura; far sapere agli alunni che non sono soli ma che arriverà qualcuno a sal-

NELLE

SCUOLE

varli. Mercoledì 16 aprile abbiamo riunito i bambini di Castello, il giorno dopo, suddivisi in tre gruppi, i bambini della scuola elementare di Villa e, supportati da video, abbiamo spiegato le funzioni segue a pag. 2


L’ALPONE 2

ISTA V R E T N I L’

Da agricoltore a imprenditore edile

La continuità tra il lavoro del padre e quello dei figli, che ha sempre (o quasi) fatto da sfondo alla ricerca dei personaggi da coinvolge nelle nostre interviste, questa volta non c’entra; c’entra solo in minima parte. Francesco Beltrame, infatti, ha condiviso l’impegno lavorativo nei campi con il papà e il fratello Luigi solo nei primi 18 anni della sua vita. Poi è venuta la grande svolta che ha determinato un cambiamento radicale. Abbiamo fatto riferimento alla “grande svolta” nella sua vita ... cosa l’ha indotta a lasciare il lavoro dei campi che, tutto sommato, costituiva pur sempre una base sicura? Per me si è trattato di una scelta quasi obbligata. L’impegno nei campi

non mancava, ma l’azienda paterna non aveva dimensioni tali da consentire il mantenimento di più famiglie. Inoltre le “tentazioni” che venivano dal mondo esterno non davano tregua, soprattutto ad uno come me, che ha sempre avuto nel sangue l’innata tendenza all’autonomia. Fin dai primi anni sessanta l’economia a San Giovanni era decisamente fiorente. L’industria calzaturiera, che assorbiva circa l’80% della manodopera disponibile, aveva dato vita ad un indotto di grande rilevanza. Il riflesso di tale situazione aveva favorito, in particolare, l’edilizia che, a sua volta, richiamava persone in grado di progettare, di impegnarsi sul piano imprenditoriale, di costruire ... Io, come tanti altri, mi sono lasciato tentare... dapprima come manovale e muratore, poi mettendomi in proprio come imprenditore. Delle scelte effettuate non mi sono mai pentito. Vogliamo raccontare un po’ di storia della sua vita? Volentieri, anche perché ho tutto impresso nella mia mente. A 18 anni, precisamente nel 1967, come detto anche in apertura, ho lasciato il lavoro dei campi per impegnarmi come manovale dapprima e come muratore in seguito, alle dipendenze dell’impresa edilizia gestita da Enrico Dal Cero, con l’inter-

segue da pag. 1

FONDERSI PER CRESCERE INTERVISTA AL DOTT. GIOVANNI MARCAZZAN Quali le motivazioni remote e prossime dell’importante decisione? Quando accadono questi fatti il problema fondamentale è quello del reddito. Se i soci non portano a casa quello che anche gli altri incassano, sia pure con le opportune variabili, la situazione è destinata, prima o poi, a precipitare. Quindi la causa principale è stato il diminuito reddito per i contadini. Quali altre possibili cause? Negli ultimi 5 anni si sono susseguiti diversi cambiamenti tra i quadri dirigenti e tecnici ... presidenti, direttori, enologi ... Quando viene a mancare, in particolare, un direttore, che costituisce il fulcro dell’azienda, bisogna cominciare da capo. La continuità dei quadri dirigenti e dei tecnici è una condizione indispensabile per operare su standard ottimali di qualità. Le conseguenze, ovviamente, ricadono sul reddito. Nel caso specifico, poi, si era registrata una pesante scollatura tra organi amministrativi (presidente, consiglio di amministrazione ...) e strutture di gestione (direttore, enologi, personale ...). In altre parole, era venuta a mancare la necessaria “sintonia”, il sentire e operare insieme tra i due comparti creando spaccature e divisioni più per personalismi che per divergenze di vedute sul piano aziendale o strategico. A quando risale l’ultimo cambio di direttore? A circa due anni fa, quando è stato scelto il dr. Andrea Bottaro che, in precedenza, aveva avuto positive esperienze nelle cantine di Custoza e di Breganze. Il fatto o i fatti che hanno portato agli ultimi sviluppi maturati nella decisione di confluire su Soave? Nel 2006, quando ho assunto l’incarico, la situazione era già gravemente compromessa. Ho sistemato le criticità più urgenti intervenendo direttamente e impegnandomi in prima persona, senza nulla chiedere. Tengo a precisare che in questi tre anni non ho percepito alcunché. Ho operato unicamente per il bene e nell’interesse dei soci produttori. Mi ero illuso di poter risolvere tutti i problemi ma, fin da subito, aveva destato in

me grande preoccupazione il “clima interno” alla struttura. Ad un certo punto la situazione è diventata insostenibile. Altrettanto insostenibile, tuttavia, si era rivelata anche la gestione del bilancio societario poiché la supervalutazione delle riserve di vino, per poter dare più soldi ai soci, non poteva più continuare. Così abbiamo cominciato a guardarci intorno e pensare ad altre possibili ipotesi. Nel frattempo, però, era stato riordinato un po’ tutto, erano pervenuti interessanti riconoscimenti e proposte anche dall’estero mentre importanti interventi strutturali avevano consentito di migliorare la produzione. Ma tutto ciò non è bastato: da qui la decisione finale che reputo la migliore possibile per i nostri viticoltori. Vogliamo tirare le somme? Il resto è storia recente... non resta che attendere i fatti. Alcune certezze già ci sono: • Il cambio della denominazione: Cantina sociale di Soave - stabilimento di Montecchia di Crosara; • I produttori possono continuare a conferire le loro uve a Montecchia, dove verrà ulteriormente potenziato l’impianto di pigiatura, o portarle direttamente a Soave se sarà per loro più comodo; • Il personale verrà assorbito nella nuova realtà produttiva; • Ogni socio dovrà versare alla cantina di Soave 5.500 euro per ettaro di terreno coltivato a vigneto (su questo argomento interverrà anche il dott. Trentin). INTERVISTA AL DOTT. BRUNO TRENTIN Perché, in questi ultimi anni, molte cantine sociali hanno deciso di fondersi con altre? Le fusioni, in genere, sono motivate da particolari problematiche, da situazioni di crisi interne o di mercato. Se tutto andasse bene a casa propria non ci sarebbe la necessità di ricercare soluzioni alternative. Va, tuttavia, rilevato che il mercato del vino diventa ogni giorno sempre più problematico. La competizione, ormai globalizzata, non può essere sostenuta dalle piccole strutture produttive. Essa si sviluppa non solo all’in-

mezzo del servizio militare. Una scelta che mi ha offerto l’opportunità di dare ampio spazio alle mie aspirazioni. Nell’ottobre del 1974, la prima esperienza di lavoratore autonomo come pavimentista insieme a mio cognato. Nel 1980, è stata costituita la società BeltrameRossetto, fino al 4 dicembre 1997 ... E poi? La costituzione dell’impresa edile “Beltrame costruzioni”, preceduta, nel 1996, dalla “Vieno casa”, una società per la costruzione e la compravendita di immobili. Ora che ho deciso di mettermi in pensione l’attività edilizia verrà continuata dai miei figli Mirco e Sonia e da mio nipote Luca. Personalmente, salute permettendo, offrirò loro consulenza mettendo a frutto la competenza acquisita in tanti anni di passione. Spero che mi venga lasciato anche il tempo per mettermi alla prova come nonno. Un’aspirazione che condivido interamente con mia moglie. Il settore operativo di maggior impegno? Senza limiti ... dall’escavazione al movimento terra, dalla costruzione alla finitura di strutture produttive industriali e artigianali ... Il fiore all’occhiello tuttavia rimane l’edilizia abitativa civile dove viene messa a dura prova la creatività personale. Questa casa - e si guarda intorno - dove abito con mio figlio e quella, attualmente in costruzione a 30 metri di distanza per mia figlia, a mio giudizio, ne sono un esempio eloquente. Territorialmente, qual è l’ambito di azione della “Beltrame costruzioni”?

Prevalentemente la vallata dell’Alpone. San Giovanni Ilarione, prima di tutto. Tuttavia l’enorme sviluppo economico del ventennio 1970/90 ha amplificato la domanda con conseguente nostro impegno anche nella vicina vallata del Chiampo e oltre. D’altra parte, con i mezzi di trasporto e le attrezzature operative attualmente disponibili la distanza non è più un problema. Per la verità, non lo è mai stato neanche in passato. Attualmente, come stanno andando le cose? Il mercato nel settore edilizio è decisamente fiacco. La crisi economica generalmente diffusa e, in particolare, quella in atto nel nostro paese, ha fatto registrare un netto calo nel settore industriale con conseguenze facilmente immaginabili. Meno capannoni e meno case da costruire, difficoltà a mantenere il trend occupazionale nelle fabbriche, difficoltà nella concessione dei mutui da parte delle banche che richiedono invece credibilità e sicurezza economica. In questa situazione chi può costruirsi una casa? Innanzitutto chi è riuscito, negli anni del boom economico, ad accumulare del denaro che consenta, oggi, di integrare significativamente i proventi del lavoro. Ma già si parla di difficoltà di arrivare a fine mese per l’acquisto dei beni di primo consumo. Oggi è difficile per molte famiglie, se non addirittura impossibile, anche affittare una casa che offra un minimo di comfort. Di chi la colpa?

Le cause sono molteplici e indipendenti da ciò che ognuno di noi può fare. Basti pensare alle conseguenze derivanti dall’introduzione dell’euro come moneta unica per l’Europa che ha comportato un raddoppio dei prezzi delle materie prime. A questo si aggiunga l’inarrestabile aumento della benzina, del gasolio, dell’energia elettrica con inevitabili ripercussioni sui generi di primo consumo come il pane, la pasta, la frutta, la verdura ... In questa situazione i pensieri sono ben altri. La casa non costituisce più l’impegno primario per la famiglia. Anche l’automobile è diventata una necessità irrinunciabile, insieme agli elettrodomestici... ai telefonini... Nel periodo, coincidente con le ferie, i telegiornali sembrano diventati dei bollettini di guerra con decine di morti ogni fine settimana sulle strade e sulle autostrade. Che cosa mi può dire sulla “crescita zero” dell’economia italiana? Siamo sull’orlo della recessione. Speriamo che le cose cambino in fretta. Ci aspettiamo scelte importanti soprattutto da parte del governo centrale, scelte in grado di determinare una reale autonomia da parte delle regioni sulla base di un autentico e giusto federalismo fiscale, ispirato al principio della sussidiarietà. Ne trarrebbero vantaggio sia le cosiddette regioni “ricche” che quelle più povere. Ma si rende necessario anche evitare gli sprechi, soprattutto nelle pubbliche amministrazioni, incentivare la produttività e razionalizzare le tasse. DELIO VICENTINI

terno delle specifiche denominazioni, ma tra le stesse denominazioni, se non addirittura tra gli Stati. Con la conseguenza che chi non è ben consolidato nel mercato è costretto a fondersi con strutture che hanno al proprio attivo anni di esperienza e adeguata organizzazione. Da solo, chi non possiede queste caratteristiche non può reggere. Il problema non è solo di Montecchia, ma di tutte le cantine cooperative che non sono riuscite a decollare e a crearsi un spazio significativo nel mercato. Fare una fusione tra realtà simili non ha molto senso: più imprese piccole non fanno necessariamente una grande impresa perché verrebbe a mancare, comunque, il valore aggiunto dell’esperienza di mercato, consolidata nel tempo, che rimane fondamentale. La fusione, inoltre, ha pieno senso se chi entra contribuisce al miglioramento della qualità generale favorendo la complementarietà dei prodotti; Nel caso specifico... perché l’interesse di Soave per Montecchia? Perché Soave ha le carte in regola: ha al proprio attivo un profondo radicamento nel mercato enologico mondiale e delle strutture di lavorazione all’avan-

guardia. La denominazione principale, nel nostro caso, rimane il “Soave”, ma Montecchia porta con sé uve importanti soprattutto per il settore spumanti. Basta citare il “Durello Lessini DOC”. Personalmente penso che la Valdalpone sia tra le aree più qualificate per la produzione di uve bianche importanti come il Chardonnais o il Pinot, oltre naturalmente alla tradizionale Garganega ... Esperienze precedenti? Analoghe operazioni sono state realizzate attraverso la fusione con Cazzano di Tramigna (1996) e con Illasi (2005) che hanno portato con sé il marchio “Valpolicella”. Quali particolari condizioni sono state poste per Montecchia? Le stesse dei due casi citati. In primo luogo la valutazione del patrimonio netto, da non confondere con il patrimonio reale che renderebbe impossibile ogni fusione. Su questa base è stato calcolato l’ammontare della quota di 5.500,00 euro pro ettaro per poter entrare nella società. A questo proposito molti produttori si lamentano per l’onerosità dell’impegno ... a ragione o a torto?

Il fatto non dovrebbe creare grande preoccupazione, soprattutto se si considera che la cantina di Soave ha liquidato ai propri soci, negli ultimi due anni, circa il 40% in più rispetto alle altre cantine della zona. A meno che domattina non cada il mondo, questo significa che i nuovi soci di Montecchia nei prossimi due anni recupereranno interamente ciò che hanno versato. È stato così per Cazzano, per Illasi addirittura un anno e mezzo, così sarà per Montecchia. Fatte salve, ovviamente, situazioni imprevedibili. Chi brontola c’è sempre, ma questi sono fatti e dati documentati. Purtroppo il mercato, come già detto, diventa sempre più difficile e solo la forza dell’unione consente di affrontarlo con maggior sicurezza. Le piccole realtà, lo ribadisco, non hanno scelta: o si fondono alle condizioni sopra descritte o sono destinate a scomparire. Per concludere ... vogliamo dare qualche numero? Presto fatto. Finora i soci che hanno aderito sono 750, su un totale di 816, con ben 1300 ettari di coltivazione a vigneto. D. V.

segue da pag. 1

calamità naturali (terremoti, incendi, alluvioni, ecc.) e cosa svolgono in tempo di pace. Nella scuola Media, invece, abbiamo simulato un intervento di soccorso ad un ferito. Un imbianchino, a seguito di una

scossa di terremoto, è caduto da una scala mentre stava pitturando una stanza. I volontari della Croce Rossa, aiutati in alcuni passaggi dai volontari di Protezione Civile, sono intervenuti sull’infortunato. Sinceramente non ci aspettavamo un interesse così grande fra i ragazzi i quali, dopo aver seguito attentamente tutte le fasi di soccorso, si sono sfogati in una serie di domande a raffica dimostrandosi veramente coinvolti ed interessati, per capirne di più sui modi d’intervento; ma anche per conoscere l’importanza dei ruoli dei nostri gruppi di volontariato tanto da stupire anche i loro insegnanti. Un’altra bella esperienza l’abbiamo avuta il giorno dopo a Vestenanova, dove, assieme alla locale Protezione Civile e sempre con la Croce Rossa, abbiamo proposto una lezione teorica seguita da una prova pratica di evacuazione sia nella scuola elementare che media. Vestenanova era alla prima esperienza e per noi è stata una gratificazione vedere tanta collaborazione e amicizia fra gruppi. LE INSEGNANTI

PROTEZIONE CIVILE PROVA GENERALE

NELLE

SCUOLE

della Protezione Civile e della Croce Rossa, quali sono i compiti dei due gruppi, come intervengono in caso di

Ragazzi che provano la rianimazione.


L’ALPONE 3

Ben tornato prof. Carnevali Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2008-09 la direzione dell’istituto comprensivo di San Giovanni Ilarione è stata assunta dal prof. Ugo Carnevali, in sostituzione del dott. Luigi Facchini. Con vero piacere pubblichiamo il suo saluto. «Per me si tratta di ‘‘ritorno alle origini” poiché ho prestato servizio nella scuola “M. Marcazzan” come docente dal 1992 al 2003, dapprima come insegnante di Matematica e Scienze e successivamente come collaboratore del Dirigente scolastico Vincenzo Sabellico. Alcuni genitori si ricorderanno di me come insegnante; altri avrò il piacere di conoscerli in un prossimo futuro. Sono consapevole che il rientro con un ruolo di vertice sia cosa non semplice, vista la complessità organizzativa propria dell’Istituto di San Giovani Ilarione; tuttavia l’esperienza maturata in cinque anni di Preside incaricato mi sarà senz’altro di valido aiuto. La mia permanenza alla Direzione di San Giovanni Ilarione si prefigura non

breve. I tempi di lavoro più distesi potranno consentirmi di operare al meglio con l’obiettivo di garantire agli alunni il servizio migliore possibile. Avrò certamente bisogno di tempo per focalizzare l’attenzione sui bisogni e sulle problematiche dell’Istituto, ma sono certo di poter contare sulla collaborazione del personale scolastico e degli organismi collegiali in un’ottica di gestione condivisa dell’Istituto, pur nel pieno rispetto di ruoli, responsabilità e competenze decisionali. Ai genitori assicuro disponibilità all’ascolto e sono certo di poter ottenere la loro collaborazione per un patto di corresponsabilità educativa condiviso. Alle Amministrazioni comunali offro la disponibilità al confronto ed al dialogo auspicando la migliore collaborazione possibile, per quanto di competenza previsto dalla normativa, per concorrere ad erogare un servizio scolastico efficiente e radicato al territorio». Buon lavoro.

CACCIA + AMBIENTE: binomio fattibile duzione. A dare una mano a tutto ciò, il gruppo ANUU, nel mese di maggio, nonostante fosse già iniziata la raccolta delle ciliegie, non ha voluto mancare a dare il proprio contributo con la pulizia, l’aratura e la semina di vasti appezzamenti di terreno, nella zona a ovest del paese, al fine di offrire alla selvaggina stanziale e di L’associazione venatoria ANUU di San Giovanni Ilarione, sull’esperienza delle passate stagioni, anche quest’anno ha dato il proprio contributo nella cura, pulizia, salvaguardia dell’ambiente sia durante la giornata ecologica, promossa in collaborazione con l’amministrazione comunale, sia operando per la creazione e la conservazione di un ambiente accettabile da parte della fauna un tempo esistente e che sta tornando grazie all’impegno dei cacciatori. Tutto nasce dal rispetto delle regole, in primis, e poi dell’equilibrio e delle forme di vita La gestione onesta ed intelligente del territorio costituisce il termometro di misura della bontà degli interventi. Quanto si rivedono specie di fauna ritenute ormai scomparse o definitivamente accasate in altre situazioni geografiche, è una vittoria importante per tutti, perché significa che è tornato l’habitat ideale per il loro sviluppo e la loro ripro-

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LUCIA MARIA CRISTOFARI un miracolo della vita “Benvenuta Lucia”, titolava nella prima metà di agosto a caratteri cubitali uno striscione appeso sul ponte di Montecchia di Crosara e che annunciava il rientro in famiglia della piccola Lucia Cristofari, figlia di Luigi e di Giorgia Bevilacqua residenti a San Giovanni Ilarione, in via Cengiarotti. La sua venuta al mondo si può veramente definire un miracolo. Dopo 16 anni di vita insieme, dopo esami e prove nei quali la scienza medica ha evidenziato la propria impotenza, dopo anni di ansie e delusioni, di aspettative e ormai di rassegnazione, ecco venire al mondo Lucia, e la piccola ha voluto nascere prima, prematuramente, quasi per fare un regalo a mamma e papà, perché la potessero vedere subito, accarezzarla, amarla, ma i problemi sanitari sono stati tanti. È stata tanto desiderata che Lucia, un esserino piccolo piccolo, di 570 grammi appena, ha voluto resistere, crescere fino ad arrivare a kg 2,50 per portare in casa di papà e mamma proprio la luce, il sorriso della felicità, il sorriso della vita. Con l’entrata in famiglia, dopo 3 mesi di terapia intensiva neonatale a Borgo Roma, dopo il primo sorriso di passaggio una riserva alimentare e un luogo di sicuro rifugio come cinquanta anni fa. Nessuno è voluto mancare, tutti hanno messo a disposizione la propria attrezzatura meccanica, la manodopera, il proprio tempo ritenendo di fare cosa utile e preziosa per tutti. Fondamentale la condivisione del progetto con gli agricoltori locali, che hanno subito capito l’importanza dell’operazione ed hanno messo a disposizione gratuitamente i terreni per la buona riuscita di tutto. Il futuro della caccia, intesa nel massimo rispetto della normativa e come regolatore ambientale, non può aver altri binari su cui avanzare. Si deve capire e farsene carico che per poter cacciare tre mesi è necessario lavorare, interessarsi delle problematiche venatorie, senza pretese da prime donne, per gli altri nove mesi. I protagonisti nell’esercizio venatorio non sono i cacciatori, o perlomeno non solo, emerge l’importanza fondamentale della fauna e soprattutto della bontà dell’ambiente. Un ambiente sano, vivibile, cura-

Albino Bordon, recentemente scomparso, e la sorella Maria, morta in Francia. “Il tuo coraggio ci ha educato alla speranza, il tuo soffrire all’umiltà e all’amore”.

Lucia, sono scomparse le apprensioni, le ansie e se ci sono ancora lacrime, sono solo di gioia e di tacito ringraziamento a Dio per questo immenso dono, quando ormai sembrava umanamente impossibile. Lucia è arrivata anche perché Giorgia e Luigi hanno diritto alla loro porzione di felicità. E questa felicità sono due occhietti azzurri, furbi e simto, protetto è garanzia di una migliore esistenza non solo per la selvaggina, ma anche per l’uomo. E allora chi mette a disposizione parte del proprio tempo e delle proprie energie per gli altri, alla fine si accorge di averlo messo a disposizione anche per se stesso. G. S.

BENVENUTI AIRONI!! Una gradita sorpresa attende, da qualche tempo, chi transita sul ponte dell’Alpone in località Cotto: un folto gruppo di Aironi vi si è stanziato alla ricerca di pesciolini nella poca acqua rimasta. Si tratta di un fenomeno piuttosto originale e strano, dal momento che l’habitat prediletto per questi simpatici animali sono gli stagni e le paludi. Uno di questi esemplari è stato per noi fotografato da Paolo Panarotto che conosciamo per la sua passione per le piante grasse di cui possiede una vastissima e interessante coltivazione conosciuta in tutta Europa.

L’airone appartiene alla famiglia degli Aldeidi. L’esemplare raffigurato viene denominato “Airone cinerino” (Ardea cinerea). Le sue piume sono bianche sul ventre e grigio-cenere sul dorso. Le penne remiganti e un ciuffo sulla testa sono nerastri. Il becco, lungo, forte, giallo, con margini dentellati è adatto per afferrare animali acquatici, come pesci, rane e molluschi. Nidifica sugli alberi vicino a stagni, paludi e fiumi.

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patici, sono vagiti di fame o di piccolo malessere, sono tutto, riempiono di vita una casa ormai destinata alla malinconia e alla rassegnazione, sono un raggio di sole venuto a riscaldare due cuori stanchi, sono un sogno che colora il mondo. Il dono della vita è il dono della felicità più intensa, è l’amore di due persone che si fa persona, è l’opera tangibile di Dio nel mondo. La gioia dei genitori è incontenibile, contagiosa, adesso per loro tutto va bene, non li turbano i problemi della politica, del tempo, delle ristrettezze economiche, essi finalmente hanno la loro creaturina, hanno la loro vita, hanno la loro Lucia. E in questo momento di estasi vogliono ricordare chi è stato a loro fianco nei momenti di ansia, di preoccupazione, chi li ha sempre incoraggiati, chi li ha aiutati a portare avanti un progetto ormai quasi irraggiungibile. Un grazie al reparto terapia intensiva neonatale della clinica universitaria di Borgo Roma, dove medici, ostetriche e personale paramedico sono stati veramente angeli vestiti di bianco, sempre pronti, attenti, disponibili. Lucia ha già un angelo protettore in cielo, il cugino Matteo volato in Paradiso a soli 20 anni e certamente da lassù festeggia insieme ai parenti. Benvenuta, Lucia, un grazie anche da parte nostra, da parte della gente di San Giovanni che ti ha accolto in un ideale abbraccio e che già ti vuole bene, perché ogni nascita è una gioia esaltante per tutti, perchè si ripete e continua il miracolo della vita. GIANNI SARTORI

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L’ALPONE 4

Sagra delle Castagne di S. Giovanni Il. in collaborazione con Consorzio Tutela Vino Lessini Durello • Cantina di Soave Comune di S. Giovanni Ilarione • Ass. Pro Loco Camera di Commercio di Verona Provincia di Verona - Assessorato all’Agricoltura Veneto Agricoltura • Fed. Provinciale Coltivatori Diretti

GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2008 ORE 20.00 Presso la sala del Teatro Parrocchiale incontro EnoGastronomico sul Tema

“IL DURELLO: UNA SCOMMESSA VINTA?” INDIRIZZI DI SALUTO Geom. DOMENICO DAL CERO, Sindaco di S. Giovanni Ilarione CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA DIONISIO BRUNELLI, Assessore all’gricoltura della Provincia di Verona Dott. ATTILIO CARLESSO, Presidente della Cantina Sociale di Soave ALESSANDRO CENSORI, Veneto Agricoltura DAMIANO BERZACOLA, Presidente Fed. Provinciale Coltivatori Diretti

RELATORI Dott. ANDREA BOTTARO, Presidente Consorzio Tutela Vino Lessini Durello “20 anni di Lessini Durello: evoluzione di una denominazione” Enol. ALDO LORENZONI, Direttore Consorzio Tutela Vino Lessini Durello “10 anni di Consorzio tra produzione e comunicazione” Enol. BRUNO TRENTINI, Direttore Generale Cantina Sociale di Soave “Nuove prospettive nella terra del Lessini Durello” AL TERMINE SEGUIRÀ UN RINFRESCO

Nogarotto in Festa Sabato 6 e domenica 7 settembre, si è svolta l’annuale Festa Rionale di Nogarotto. Don Gianni Baccega, ex parroco, molto amato, di Castello, ebbe l’idea, circa undici anni fa di attirare con una festa la gente di Nogarotto al fine di stare insieme e riportare la chiesa rionale ai lontani splendori. Si è cominciato col proclamare la Madonna della Salute, che cadeva nel periodo di novembre, per poi trasportare questa occasione di gioia nei primi giorni di settembre. La manifestazione è nata, dunque, come festa delle famiglie per le contrade rionali che sovrastano la zona di Nogarotto. Le persone del luogo hanno iniziato ad invitare i parenti vicini e lontani aggiungendo qualche posto a tavola ... Alla domenica, il pranzo sociale è stata la conferma di tale proposito. Il clima è del tutto famigliare con tavolate intitolate alle varie casate del luogo. Si ha l’impressione d’essere veramente a casa coi propri parenti che, attenti e numerosi, accorrono per l’occasione. Nel pomeriggio è prevista la Santa Messa: concelebrata quest’anno dal nostro parroco Don Angelo insieme a Don Luciano Costalunga e a Don Antonio Grolli. Come sempre la chiesetta non riesce a contenere tutti i partecipanti, ma da fuori con altoparlanti predisposti possono seguire anche i numerosi fedeli che sono all’aperto. Appuntamento fisso alla celebrazione: non manca mai il coro “El Biron” che con i suoi canti di voci soavi, fa di questa celebrazione una funzione apprezzata e molto attesa. Da un paio d’anni a questa parte si è cominciato ad aprire i chioschi con serata musicale anche al sabato.

Non è affatto un appuntamento puramente mondano come potrebbe sembrare, ma un momento per i giovani, voluto dai giovani stessi del luogo. La sera della domenica il volto della festa cambia ancora allargando di molto gli orizzonti del mezzodì. La gente è numerosissima e si affretta ai tavoli strapieni per una buona cena e tanta, tanta allegria. Subito dopo la musica dell’orchestra si diffonde lontano per indicare che la ricorrenza è al suo culmine. La gente di Nogarotto non intende far passare questo appuntamento come una sagra, ma come Festa Rionale: festa appunto delle famiglie. Lo spirito col quale ognuno collabora, si propone e partecipa nel più svariato dei modi, è stupefacente. Alcuni preparano il luogo, altri cucinano per giorni. E poi gli incontri, gli accordi, le pulizie, fino al giorno di inizio festa. Si rimane stupiti nel constatare come persone che apparentemente non condividono origini con Nogarotto, siano presenti e disponibili ad aiutare sempre. Un aiuto molto prezioso viene dal Gruppo Alpini che immancabilmente è presente all’avvenimento. Il ringraziamento va a tutti, proprio a tutti i partecipanti che rendono la Festa di Nogarotto un momento veramente prezioso sia per le famiglie che per le comunità limitrofe. Sempre più numerosi arrivano partecipanti nuovi: chi per le specialità culinarie, chi per la S. Messa o chi semplicemente per fare due chiacchiere fra gente genuina. Complice il bel tempo e la buona volontà di tante persone si può certamente dire che “Nogarotto in Festa” anche quest’anno ha fatto centro. GABRIELLA PERNIGOTTO

10 GIORNI IN GIRO PER LA FRANCIA Quest’anno abbiamo deciso: vacanze alternative. Ci siamo ritrovati davanti al pullman pronti per il tour della Francia. Ore 5.00 partenza. Lungo il tragitto abbiamo ammirato il Monte Bianco ed abbiamo attraversato il Traforo. Prima fermata: Ginevra (Svizzera), dove, dopo una breve visita alla città, in mezzo a tanto verde, lungo il lago omonimo, abbiamo visto dall’esterno la sede dell’ONU. Ci siamo fermati a Nevers dove abbiamo visitato il luogo dove è vissuta e morta Bernadette. Siamo andati a visitare la cattedrale di St. Etienne, una grandissima chiesa gotica. Poi pronti a ripartire verso il fiume Loira dove abbiamo visitato tre castelli: Chenonceau, Blois e Chambord. Sembrava di essere tornati ai tempi delle principesse: grandissimi giardini fioriti, stanze enormi con vasi di fiori, letti a baldacchino, dipinti, quadri di personaggi famosi, mobili pregiati e grandi fontane! Forse sto parlando troppo? Ma no, continuiamo! Finalmente a Parigi! Qui ci siamo proprio sbizzarriti: Versailles, Louvre, Torre Eiffel, Opera, Museo delle Cere, Montmartre, cattedrali e piazze; non ci siamo fatti mancare nulla, nemmeno la gita in battello sulla Senna e lo shopping

per le vie della città. Ma vi ho parlato del cibo che abbiamo mangiato? Ogni giorno patate, o come le chiamano loro “pomme de terre”, pesce e carne, niente pasta. In Bretagna siamo andati a visitare Mont St. Michel, a vedere la marea che saliva ed abbiamo ammirato un grande arazzo antico ricamato a mano!! Poi di nuovo sulla strada per la Normandia a vedere la spiaggia dello sbarco degli Americani durante la Seconda Guerra Mondiale, il cimitero americano, con tante croci bianche, e i

IL MIO VIAGGIO IN CINA Il viaggio in Cina è stato semplicemente bello e devo dire che per alcuni aspetti mi ha fatto maturare. Ho visto il mondo da un altro punto di vista perché ero lontano e senza la mia famiglia. Subito avevo paura, perché ho dovuto arrangiarmi, i miei genitori mi hanno accompagnato fino all’aereoporto di Milano, ma chi non sale sull’aereo non può passare la dogana: da lì è cominciata la mia avventura. Superate ben dodici ore di volo in solitudine tra duecento estranei, arrivati a Shanghai ho fatto due ore di macchina per arrivare al paese dove mi hanno ospitato. È stato divertente e i ventisette giorni sono passati in fretta. Infatti ogni giorno capitava qualcosa di divertente, le persone sembrano tutti bambini (per le dimensioni) e

mi fissavano come se fossi un fenomeno. Mi hanno detto, e l’ho constatato da solo, che quei paesini non vedono tanti europei: eravamo solo in sei italiani in una città di 500.000 abitanti. Era strano vedere questi omini guidare camion, moto, auto che sembravano enormi. Per strada se ne vedevano di tutti i colori, intere famiglie su una moto (5-6 persone); una cosa pazzesca è che la precedenza te la devi conquistare, bisogna stare sempre attenti a tutto, anche ai passanti che attraversano in qualsiasi posto senza guardare. Un’altra cosa buffissima che ho visto sono le strisce pedonali in autostrada, dove trovi anche gente in bici, con carrettini, cose da matti! Sono andato con un motorino elettri-

Il giorno 30 luglio 2008 tutta la contrada delle Boarie si è unita, assieme ai figli Rita, Lidovina, Teresa, Lino, Imelda, Bertilla e Giorgio, nonché nipoti, cugini e parenti tutti, per festeggiare la signora Luigia Marcazzan proprio nel giorno del suo 90esimo compleanno. Dopo la santa messa celebrata da Don Gianfranco Coffele (suo lontano parente) tutti insieme abbiamo brindato per ricordare questo bel momento e per augurale ancora tanta salute. Auguri Luigia!!!!

cannoni in mezzo ai campi di grano. Hops! Mi sono scordata di parlarvi della nostra simpaticissima guida: Andrea! È stato gentile e molto bravo nello spiegare ed interessato alle nostre domande, un’ottima guida, sempre pronto ad accompagnarci in giro anche fino a notte fonda. Beh … tutto ad un tratto la vacanza è finita!! Per fortuna c’è sempre l’anno prossimo! Ciao e grazie a tutti i compagni di viaggio. ALICE SIGNORATO

co in giro per la città, era un vero suicidio, ho rischiato tre volte di essere travolto perché io rispettavo le regole, ma quando ho fatto lo spericolato me la sono cavata meglio. Non ci sono le regole che abbiamo noi, puoi fare senza casco; diciamo che mi sono sfogato in quel traffico perché sono un po’ vivace. Sono paesi che ancora si devono sviluppare, c’è tanta povertà, nei mercati trovi la carne su un banco, senza frigo, ti compri galline vive, il pesce è vivo in una bacinella. Io sono stato fortunato perché la famiglia italiana che mi ha ospitato, faceva la spesa a Shanghai in un ipermercato e preparava cose italiane. Mi hanno fatto assaggiare il sushi (pesce crudo) che è favoloso; ho assaggiato anche il cane e il gatto. Il cibo è abbastanza buono, basta sapere dove andare a mangiare; questa famiglia ormai conosce i locali dove ti puoi fidare. Infatti abitano a Pinghu da sei anni, sono una coppia giovane con una bambina, mi hanno ospitato e io in cambio ho dato una mano, ho fatto anche il baby-sitter e la bimba si è affezionata a me. Ricordo che hanno tolto la corrente per tre giorni: quando sono scarsi di energia la tolgono e ti arrangi con qualche generatore; resti senza aria condizionata, lì ci sono 40 gradi con il 100% di umidità nel mese di luglio, sei bagnato, fai la sauna. Per avere sollievo siamo partiti in macchina che aveva l’aria condizionata e mi hanno portato a vedere un ponte lungo 37 Km, costruito in tempo record: è il più lungo al mondo. Ci sarebbero tante cose da raccontarvi, so solo che l’anno prossimo ritornerò a Pinghu perché mi sono divertito un sacco!! ENRICO RIGHETTO

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L’ALPONE 5 segue da pag. 1

Italia-Belgio ... e ritorno UN GEMELLAGGIO

ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA

namento, la messa punto della commedia, del convegno sul Palladio e del concerto di Stefano Centomo (2° classificato a San Remo giovani 2007). È stato un lavoro impegnativo supportato da tanta disponibilità; vanno ringraziati i Vicentini di Vicenza e di Charleroi, e i Veronesi di Verona e di Charleroi. Nelle due giornate il tempo è strascorso rapidissimo ... tra baci, abbracci,

teatrale sul tema delle miniere, alla cui l’idea di una festa veronese-vicentina realizzazione è stato chiamato il noto con i Veronesi ed i Vicentini in Belgio e regista veronese Alessandro Anderloni. subito dopo è stata presentata ai VeroneNe è risultata un’opera intensa e toccansi e Vicentini nel mondo di Verona e Vite che ha visto il suo momento culmicenza. Il 16 novembre 2007 una deleganante nella messa in scena al “Centre de zione di veronesi composta da Luigino delassement” di Marcinelle, a poca distanza dalla famigerata mina 12 in cui persero la vita centinaia di minatori. La manifestazione si è svolta nell’ambito della festa delle ciliegie, tra il 30 maggio ed il 2 giugno scorsi, traslocata per l’occasione in Belgio ed accolta con entusiasmo e grande partecipazione dai nostri emigranti. In occasione delle manifestazioni, sono stati presentati anche molti prodotti tipici vicentini e veronesi: baccalà alla vicentina - sopressa Valli del Pasubio - formaggio Asiago - bottiglie di vino Tocai, Cabernet, Garganego, Recioto di Gambellara Grappa, ciliegie (oltre 2000 confezioni) - formaggio Monte Veronese - gnocchi - Momento della degustazione e vendita dei prodotti veronesi. tortellini - polenta - bottiglie strette di mano e gli stands sono stati vidi vino Durello, Soave e Valpolicella Confente, Giovanni Zantedeschi e Otsitati da moltissime persone che hanno olio d’oliva. tavio Messetti è stata ricevuta nel palazapprezzato le proposte enogastronomiI prodotti hanno riscontrato un enorzo comunale di Charleroi dal sindaco che che veronesi e vicentini avevano me successo. Jean Jaques Viseur (ex ministro delle portato dall’Italia e per molti quei proLa commozione e l’emozione erano finanze del Governo federale belga prefumi sono stati un vero e proprio ritorno evidenti tra i numerosi ed attenti spettasieduto dal primo ministro Jean Luc al passato. Un’esperienza toccante e sitori, i cui silenzi erano assai più fragoroDettaenne) e dall’assessore alla cultura gnificativa per tutti i partecipanti che si si degli applausi che hanno salutato la Antoine Tanzilli (di origine abruzzese) sono lasciati con l’auspicio che questa compagine dei giovani attori, forse per esporre il progetto. L’iniziativa prepossa essere la prima fase di una collaancor più emozionati, al termine della vedeva l’unione delle associazioni borazione duratura, tesa a rinvigorire e recita. Molti connazionali, hanno voluto Veronesi e Vicentini nel mondo in una rinsaldare i legami tra gli emigranti e le conversare a lungo con i ragazzi racconmanifestazione con momenti culturali la loro terre di origine. tando le loro storie, fatte di fatiche e pricommedia “La Mina” e il convegno a vazioni, che hanno potuto rivivere sulla “500 anni dalla nascita di Andrea PallaLUIGINO CONFENTE scena, ed anche i nostri giovani hanno dio” e appuntamenti enogastronomici TIZIANO PANATO compreso come sia ancora radicato l’arivolti alla promozione di prodotti tipici mor di patria in chi si trova all’estero. Quanto il ricordo di quel periodo sia ancora presente, è stato evidenziato durante la deposizione della targa a ricordo del minatore Mario Corso al Bois du Casier, accanto a numerose altre testimonianze di gratitudine verso chi ha perso la Vita in un paese straniero. Lo hanno potuto constatare anche gli altri componenti del gruppo partito da San Giovanni Ilarione, coinvolti a vario titolo nella festa che ha fatto registrare un significativo successo di partecipazione sia durante la rappresentazione e gli altri spazi culturali, come il convegno sul 500° del Palladio ed il concerto di Stefano Centomo, sia negli stands enogastronomi i cui visitatori sono stati numerosissimi. Durante queste due intense giornate dedicate a rinsaldare i rapporti tra le comunità italiana e belga, I ragazzi della commedia con i minatori al Bois de Cazier. non poteva mancare un’escursione nella capitale con la visita dei monumenti di Verona e Vicenza. Il sindaco ha da suIL PUNTO DI VISTA DEI RAGAZZI principali ed alla sede del Parlamento bito manifestato interesse ed ha esordito europeo, a conclusione di un’esperienza Quest’anno noi ragazzi di 30 media certamente forte e significativa per tutti dicendo che a Charleroi ci sono oltre della scuola “M. Marcazzan”, assieme i partecipanti, ma in particolare per i 60.000 italiani che attendono l’iniziativa al prof. Tiziano Panato e al regista Alesragazzi che hanno potuto toccare con per rinsaldare il legame tra le comunità sandro Anderloni, abbiamo avuto modo mano un tragico capitolo della nostra venete, italiane e belghe. di compiere un’esperienza tutta nuova. storia recente. Il 23 febbraio 2008 avevano organizQuando all’inizio dell’anno ci venne zato un sopralluogo di un giorno in proposto di fare teatro accettammo UN ANNO DI LAVORO PER PREBelgio per verificare l’idoneità del sito senza pensarci su due volte. È bello che PARARE LA “FESTA DELLE per le manifestazioni. Successivamente la scuola cominci a proporre esperienze CILIEGIE” si sono definiti modalità e tempi per la educative che ci portano a vivere scuola Nell’estate 2007 abbiamo discusso raccolta dei prodotti e il loro confezioe materie in modo diverso, più creativo,

RI GLI ALLOComplimenti vivissimi da parte della redazione a: Bruni Viviana, Dottoressa in Economia e Amministrazione delle Imprese presso l'Università degli Studi di Verona il 31 luglio 2008 Galiotto Nicola, laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive presso l’Università degli Studi di Verona il 31.07.2008 Marcazzan Roberta, laureata in Lingue per il Turismo all’Università di Trento il 25 giugno 2008 Prando Dario, laurea di primo livello in Ingegneria Meccanica presso l'Università degli Studi di Padova, il 29 Settembre 2008.

45 anni di matrimonio per Mario Panarotto e Bruna Soprana. Tanti auguri dalla redazione. più vivo, più nostro. Di sicuro non ci aspettavamo di essere protagonisti di un “tour internazionale” e che la nostra commedia avrebbe trattato un argomento così delicato come la vita del minatore. “La Mina”, così era intitolata la commedia, ebbe subito un grande successo soprattutto tra gli anziani che si misero a piangere più volte durante le varie scene. L’impresa più importante doveva ancora venire. Dovevamo infatti andare a recitare in Belgio e la nostra preoccupazione più grande era, oltre a quella di sbagliare, che la gente non capisse nulla. “La Mina” era scritta in italiano, in dialetto ed in francese e quindi quando recitavamo a S. Giovanni Ilarione, il pubblico non capiva il francese e quando saremmo stati in Belgio non avrebbero capito il dialetto e l’italiano. Le preoccupazioni passarono tuttavia immediatamente all’apertura del sipario e la commedia riuscì senza problemi. Alla fine scendemmo tra il pubblico e molti signori e signore anziani ci fermarono per scambiare delle parole con gli occhi pieni di nostalgia. Fino ad ora la miniera l’avevamo solo immaginata ascoltando le descrizioni dei nostri nonni ma quando ci portarono a visitare il “Bois

du cazier”, la miniera della tragedia di Marcinelle, non sapevamo dove eravamo finiti. Solo in quel momento cominciammo a capire perché veniva chiamata “la bocca dell’inferno”. Realizzammo le disastrose condizioni di lavoro dei minatori che per guadagnarsi un pezzo di pane dovevano scendere in stretti cunicoli scavati nella terra rischiando la vita tutti i giorni. Constatammo solo allora il perché del pianto e della nostalgia negli occhi di chi l’aveva vista veramente e di chi vi aveva dovuto lavorare, “parché l’era sta vendu dal governo par un saco di carbon”. Ci rendemmo conto allora dell’importanza del lavoro fatto con la commedia. L’aver messo in scena “La Mina” ci ha aiutato a liberarci da molti pregiudizi e a non badare al giudizio delle altre persone, che spesso ci blocca. Ci ha aiutato a migliorare come persone e a renderci conto di quanta fortuna abbiamo nel trovare ogni mattina il pane sulla nostra tavola. Questa è una di quelle esperienze che la scuola dovrebbe promuovere per aiutarci a crescere, spingendoci a prendere delle responsabilità e a sentirci capaci di essere qualcosa di più. I RAGAZZI DELLA RECITA

IL CIRCOLO VERONESI NEL MONDO VAL D’ALPONE NON SI FERMA Dopo la festa delle ciliegie a Charleroi e la nomina in seno al consiglio provinciale della Associazione Veronesi nel Mondo, Luigino Confente afferma che è giunto il momento di allargare l’esperienza di interscambio con i circoli europei e con i circoli dell’America Latina. Nel 2009 verrà riproposta l’iniziativa di interscambio attraverso la promozione di eventi culturali e di prodotti tipici veneti in Danimarca o in Lussemburgo dove esistono comunità di Veronesi (molto nutrita soprattutto in Lussemburgo). Invece per l’America latina si tratta di organizzare dei corsi rivolti a ragazzi di origine veronese e veneta interessati ad imparare un lavoro: si stanno focalizzando i settori d’intervento. Per ora si è orientati nell’agro-alimentare, nel calzaturiero, nell’enologico. Questi corsi prevedono l’ospitalità di ragazzi veronesi e veneti-sudamericani con la messa a disposizione di tutti i supporti di apprendimento della materia. Questi progetti vanno in sintonia con le linee di programmazione della regione Veneto cui noi intendiamo aderire.

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L’ALPONE 6

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA dal Consiglio comunale

Rendiconto Finanziario 2007

matiche, a corredo delle stazioni di lavoro nell’automazione degli uffici; - autovetture di servizio attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; - beni immobili, a uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. Considerevoli restrizioni riguardano l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile che vanno limitate al solo personale che debba assicurare, per esigenze di

servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento di attività particolari. In attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria è stato deliberato di: - razionalizzare l’energia elettrica della pubblica illuminazione ritardandone e anticipandone lo spegnimento; - attivare l’illuminazione “alternata” dalla mezzanotte; - invitare tutti i responsabili dei servi-

Imposta comunale sulla Pubblicità Prorogata alla ditta “A.I.P.A.”, fino al 31 dicembre 2010, la concessione per il servizio di riscossione e accertamento dell’Imposta comunale sulla Pubblicità e sulle Pubbliche affissioni. (Del. n. 44 del 1 aprile 2008) (Del. n. 13 del 12 giugno 2008)

Comunicazione del Sindaco Allo scopo di informare adeguatamente la popolazione in ordine alla situazione occupazionale del paese, si riporta integralmente il testo della delibera del Consiglio comunale: «Il sindaco-presidente vuole informare il consiglio comunale sulla situazione occupazionale. Comunica che c’è un’azienda farmaceutica che sarebbe interessata ad installarsi a San Giovanni Ilarione. Avrebbe bisogno di 10 mila metri quadrati di terreno e la volontà è di assumere circa 40 persone, operai e tecnici. Vogliono acquistare ad un prezzo agevolato il terreno per installare lo stabilimento. Il Comune sta cercando un accordo con i proprietari dei terreni, ma non si sa se è possibile trovare questo accordo. Ci sono aree, nella bassa veronese, che vengono vendute a 40,00 euro al metro quadrato. Qui si è disponibili ad arrivare a 60,00 euro. Il sindaco-presidente sottolinea che la situazione per le aziende di San Giovanni Ilarione è difficile. Si sono fatti diversi tentativi con le associazioni industriali per fare arrivare nuove aziende, ma vi è crisi. Questa azienda che si vuole installare a San Giovanni Ilarione non è inquinante. Se non si arriverà ad un accordo

con i proprietari dei terreni il Comune procederà con l’esproprio. Il consigliere Salgaro Vaccaro Giorgio è d’accordo sulla necessità di far arrivare questa azienda, tuttavia ricorda le esperienze del passato di alcune aziende che avevano le agevolazioni per installarsi nel territorio, ma poi, dopo le agevolazioni e l’insediamento, sono andate all’estero. Il consigliere Luciano Marcazzan dice che ha invitato anche lui i proprietari a vendere perché è un’occasione che non si ripeterà più. Ritiene, pérò, che bisogna anche lavorare su altri versanti, come la valorizzazione del prodotto tipico, il vino Durello. Si potrebbero creare delle realtà produttive che anche se non impiegano grandi numeri sarebbero importanti. Il sindaco-presidente afferma che anche lui ha cercato di spingere gli agricoltori a valorizzare questo prodotto tipico del comune, ma non si riesce a mettere insieme gli agricoltori anche per fare delle cantine per la produzione. Anche i giovani non sembrano interessati. Alle ore 21,40, non essendoci altri interventi, il sindaco-presidente dichiara chiusa la seduta». (Del. n. 21 in data 12 giugno 2008)

dalla Giunta comunale

Conferma in Biblioteca per la “Monscleda” La Cooperative sociale di Solidarietà a r.l. “Monseleda O.n.l.u.s.” di Montecchia di Crosara è stata confermata nella gestione della biblioteca comunale di San Giovanni Ilarione per il periodo compreso tra lo scorso 1 marzo e il prossimo 31 dicembre 2008. All’operatore che assicura l’apertura al pubblico spetta un corrispettivo mensile pari a 936,00 euro, iva compresa, per complessivi 9.360,00 euro. (Del. n. 21 del 4 marzo 2008)

Rendiconto Economico 2007 € 203.751,41 € 4.733.799,34 € 3.952.991,11 € 984.559,64 € 2.627.604,12 € 3.603.766,32 € 8.397,44

Fondo di Cassa 01.01.2007 Riscossioni Pagamenti F.do Cassa 31.12.2007 Residui Attivi Residui Passivi Avanzo di Amm.ne al 31.12.2007

zi a porre massima attenzione nella concreta realizzazione degli interventi di competenza; - pubblicare il contenuto integrale della delibera sul sito Web del comune. L’ufficio di segreteria è stato incaricato di predisporre annualmente una relazione a consuntivo, destinata agli organi di controllo interni, oltre che alla competente Sezione della Corte dei Conti. (Del. n. 42 del 25 marzo 2008)

ORARI APERTURA AL PUBBLICO DELL’UFFICIO DEMOGRAFICO LUNEDÌ - MERCOLEDÌ VENERDÌ dalle ore 10.00 alle ore 13.00 MARTEDÌ - GIOVEDÌ dalle ore 10.00 alle ore 13.00 dalle ore 16.00 alle ore 18.30

(Del. n. 54 del 6 maggio 2008)

Determinazione servizi cimiteriali SERVIZI GRATUITI: - Visita necroscopica; - Servizio di osservazione dei cadaveri; - Recupero e relativo trasporto delle salme di persone accidentate; - Trasporto funebre in ambito comunale, quando non vengano richiesti servizi o trattamenti speciali; - Inumazione in campo comune; - Cremazione - Deposizione delle ossa in ossario comune; - Feretro per le salme di persone i cui familiari non siano in grado di sostenere la spesa e non sì possano individuare persone o istituzioni in grado di farsene carico; - Dispersione delle ceneri in cinerario comune. SERVIZI A PAGAMENTO E RELATIVI IMPORTI: Loculi Cimiteriali: a) Piano terra e piano primo Capoluogo e Cattignano: 1ª Fila € 1.910,00 2ª Fila € 2.014,00 3ª Fila € 1.910,00 4ª Fila € 1.549,00 5ª Fila € 1.291,00 b) Piano interrato Capoluogo: 1ª Fila € 1.033,00 2ª Fila € 1.136,00 3ª Fila € 1.033,00 Piano interrato Cattignano: 1ª Fila € 620,00 2ª Fila € 723,00 Tariffe per i servizi cimiteriali gestiti dal Comune, a partire dal 1° gennaio 2008:

SERVIZI

TARIFFE 2008

TRASPORTI FUNEBRI trasporti nell’ambito del comune trasporti provenienti da altri comuni trasporti per altri comuni

Legge finanziaria 2008: riduzione delle spese

SERVIZI CIMITERIALI RICHIESTI DAI PRIVATI inumazione salma ordinaria tumulazione feretro in loculo individuale (compresa chiusura del loculo) tumulazione feretro in tomba di famiglia esclusa chiusura del singolo loculo tumulazione feretro in tomba di famiglia con chisura del singolo loculo, compreso materiale

La legge finanziaria 2008 prevede alcune rilevanti disposizioni dirette al contenimento e alla razionalizzazione delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni. In particolare si

TUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO O URNA CINERARIA in cella ossario o nicchia cineraria in loculo, senza necessità di apertura e chiusura dello stesso in loculo, con apertura e chiusura dello stesso in tomba di famiglia, senza necessità di apertura

prevede che le amministrazioni comunali predispongano un apposito piano triennale per la riduzione delle spese nei seguenti settori: - dotazioni strumentali, anche infor-

testi a cura di DELIO VICENTINI

e chiusura del singolo loculo TUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO O URNA CINERARIA in tomba di famiglia, con apertura e chiusura del singolo € 150,00 loculo, compreso eventuale materiale aggiuntivo e sostitutivo ESUMAZIONE ORDINARIA ESUMAZIONE STRAORDINARIA ESTUMULAZIONE FERETRO Entro 20 anni dalla tumulazione e per l’inumazione in uno dei cimiteri comunali da loculo Entro 20 anni dalla tumulazione e per l’inumazione in uno dei cimiteri comunali da tomba di famiglia estumulazione feretro in ogni altro caso: da loculo estumulazione feretro in ogni altro caso: da tomba di famiglia ESTUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO A URNA CINERARIA da cella ossaria o nicchia cineraria da loculo, senza necessità di apertura e chiusura dello stesso da loculo, con apertura e chiusura dello stesso da tomba di famiglia, senza necessità di apertura e chiusura del singolo loculo da tomba di famiglia, con apertura e chiusura del singolo loculo, compreso eventuale materiale aggiuntivo o sostitutivo

€ 100,00 € 240,00 € 240,00 € 240,00 € 100,00 € 120,00 € 50,00 € 50,00 € 70,00 € 50,00 € 150,00

RIMOZIONE FERETRI E LORO REINTRODUZIONE PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE TOMBE DI FAMIGLIA (PER OGNI FERETRO) rimozione feretri e loro reintroduzione per lavori di € 150,00 ristrutturazione tombe di famiglia (per ogni feretro) esclusa chiusura del singolo loculo € 200,00 rimozione feretri e loro reintroduzione per lavori di ristrutturazione tombe di famiglia (per ogni feretro) con chiusura del singolo loculo, compreso eventuale materiale

RIMOZIONE CASSETTE OSSARIO O URNE CINERARIE E LORO REINTRODUZIONE PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI TOMBE DI FAMIGLIA (PER OGNI CASSETTA O URNA)

€ 50,00

€ 45,00 € 15,00 € 10,00

TUMULAZIONE PROVVISORIA DI SALME IN TOMBA € 60,00 O LOCULO COMUNALE (PER OGNI SALMA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE)

€ 150,00 € 70,00

TUMULAZIONE PROVVISORIA DI CASSETTE OSSARIO O € 10,00 URNE OSSARIO O URNE CINERARIE IN TOMBA, LOCULO, CELLA OSSARIO O NICCHIA CINERARIA COMUNALE (PER OGNUNA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE)

€ 100,00 € 160,00

€ 50,00 € 50,00 € 100,00 € 50,00

APERTURA DI LOCULO PER ISPEZIONE

€ 120,00

APERTURA TOMBA DI FAMIGLIA PER ISPEZIONE

€ 120,00

APERTURA DI CELLE OSSARIO o NICCHIA CINERARIA PER ISPEZIONE

€ 50,00

TARIFFA ORARIA DEL PERSONALE COMUNALE PER SERVIZI DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI

€ 25,00

(Del. n. 55 del 6 maggio 2008)


L’ALPONE 7

Servizio di Trasporto sociale

Musica e pratica strumentale

Una specifica convenzione è stata stipulata tra il comune e la Lega Pensionati di San Giovanni, allo scopo di assicurare il servizio di trasporto sociale, in precedenza affidato allo Sci club. Per il corretto svolgimento di tale servizio l’Amministrazione mette a disposizione un pulmino, dotato di pedana per disabili. Il servizio di trasporto è destinato a residenti disabili e bisognosi di cure che abbiano necessità di recarsi presso le strutture di assistenza di San Bonifacio, Soave o Verona. La Lega pensionati, da parte sua, ha individuato tra i propri soci gli autisti in possesso dei requisiti idonei a svolgere tale servizio e li ha inseriti in uno speciale elenco, consegnato all’assistente sociale del

Tenuto delle positive esperienze realizzate negli ultimi anni, tra il Centro Didattico Musicale Italiano “G. Rossini” di Recoaro Terme e l’Amministrazione comunale è stata rinnovata la convenzione in base alla quale viene concesso alla menzionata Associazione l’utilizzo della

comune e dalla stessa custodito. Il calendario delle trasferte e l’elenco dei fruitori che, di volta in volta, si serviranno del mezzo di trasporto verranno predisposti dalla stessa assistente sociale. Al fine di offrire le garanzie previste dalle vigenti disposizioni in materia è stata stipulata anche un’apposita polizza assicurativa. La convenzione scadrà il prossimo 31 dicembre 2008. Il servizio, fatte salve ulteriori esigenze degli utenti, prevede tre uscite alla settimana: lunedì, mercoledì e venerdì. I costi a carico degli utenti saranno i seguenti: 10,00 euro fino Soave e San Bonifacio, 20 euro fino Verona. (Del. n. 67 del 24 giugno 2008)

Mense scolastiche Confermato, anche per l’anno scolastico 2008/09, l’affidamento all’Associazione Castello della gestione delle mense scolastiche per gli alunni delle scuole primarie di San Giovanni e Castello (“Aristide Stefani” e “Cirillo Tonin”), oltre che della scuola secondaria di primo grado “M. Marcazzan”. Si tratta di un’esperienza, ormai ultradecennale, apprezzata dagli utenti per il cui regolare funzionamento l’Amministrazione comunale metterà a disposizione un contributo spese pari a 18,604 euro, in aggiunta ai locali, presso la scuola di Castello, e alle attrezzature necessarie. (Del. n. 68 del 1 luglio 2008)

Più Luce per le Contrade Grazie ad un contributo di 20.000,00 euro, erogato dal Consorzio BIM ADIGE, alcune contrade del territorio comunale potranno fruire di un’illuminazione pubblica potenziata. Particolarmente interessate saranno le località Menegoli e Pegnati, attualmente sprovviste ditale pubblico servizio. La relazione tecnica e tutta la documentazione necessaria sono state predisposte a cura del geometra Maurizio Bacco, responsabile del progetto complessivo.

Rapporti con l’Istituto comprensivo Mediante un’apposita convenzione sono stati definiti i rapporti tra l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo per la fornitura di materiali per il funzionamento dell’ufficio, oltre che per la dotazione di materiale didattico e audiovisivo per le scuole primarie e per la secondaria di primo grado facenti capo al medesimo Istituto. Oggetto dell’accordo sono le seguenti voci: - fornitura di materiale vario di cancelleria e stampati, materiale didattico, registri di classe, - manutenzione ordinaria per macchine d’ufficio (fotocopiatrici, attrezzature informatiche, sussidi audiovisivi in dotazione alle

scuole...); - materiale vario per la pulizia delle aule e degli spazi comuni; In totale l’Istituto, in aggiunta a quanto stanziato dal Ministero della pubblica istruzione, potrà contare su una somma pari a 6.300,00 euro, comprensiva anche di ulteriori 800,00 euro spettanti al personale A.T.A., eventualmente chiamato a svolgere funzioni miste, non previste dal mansionario istituzionale. L’Amministrazione si riserva la facoltà di trasferire ulteriori somme per far fronte ad eventuali straordinarie esigenze segnalate dal Dirigente scolastico. (Del. n. 60 del 20 maggio 2008)

Metrologia Legale La normativa vigente prevede che le funzioni di controllo legale degli strumenti di peso e misura vengano esercitate dai comuni che, a loro volta, si possono avvalere dell’eventuale collaborazione della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della provincia territorialmente competente. A tale scopo tra il comune di San Giovanni e la Camera di commercio di Verona è stata stipulata apposita convenzione. (Del. n. 72 dell’8 luglio 2008)

(Del. n. 73 dell’8 luglio 2008)

La Biblioteca Comunale informa ... Ciao a tutti!! Cogliamo l’occasione per mettervi al corrente di alcune importanti novità e proposte che prossimamente ci vedranno coinvolti in prima linea ... Innanzitutto vorrei ricordare che, come annunciato nei precedenti numeri, da ottobre sarà attivo il servizio di interprestito bibliotecario con le altre biblioteche della provincia di Verona che permetterà di soddisfare un numero sempre maggiore di richieste da parte degli utenti. Sempre nel mese di ottobre, in concomitanza con la “Sagra delle castagne”, sarà allestita una interessantissima mostra fotografica dal titolo “La resistenza cancellata: Testimoni della verità nell’Italia in guerra” attraverso la quale si cercherà di capire come in un Paese dilaniato dalla guerra civile e diviso tra alleati e occupanti nazisti, la Resistenza abbia visto il contributo di tante componenti ideali poi “cancellate” dai manuali di storia e dai racconti “ufficiali”. Il vero protagonista “cancellato” è innanzitutto il popolo, è la gente comune che nella penombra del quotidiano ha vissuto azioni eroiche, fino al sacrificio della vita. La mostra si terrà in via Ca’ Rosse, 12 e sarà visitabile dal 3 al 13 ottobre. Vorrei inoltre cogliere l’occasione per comunicare che stiamo attivandoci per organizzare una gita nel mese di marzo 2009 a Treviso, in occasione della mostra dal titolo “Canaletto. Venezia e i suoi splendori”, aperta dal 23 ottobre 2008 al 5 aprile 2009 presso il Palazzo

LE

(Del. n. 58 del 20 maggio 2008)

sala civica “Mariano Rumor” e del locale attiguo alla biblioteca comunale per lo svolgimento di attività musicali e pratica strumentale rivolte a ragazzi e adulti. Le lezioni si terranno sulla base del seguente calendario: - sala attigua alla biblioteca: mer-

coledì, dalle 16.00 alle 18.30 - sala civica “Mariano Rumor”: lunedì, dalle 13.30 alle 20.00 e giovedì, dalle 13.30 alle 16.00 In considerazione dell’attività da svolgere, il comune ha stabilito un canone d’uso globale pari a 150,00 euro da versare presso la tesoreria comunale. La durata dell’utilizzo corrisponde, in linea di massima, con l’anno scolastico.

di Casa dei Carraresi. Sarà un'occasione unica e irripetibile per potersi addentrare in una raffinata selezione di opere provenienti dai più prestigiosi musei del mondo. Non a caso l’Ermitage di san Pietroburgo, il Musèe du Louvre di Parigi, il National Trust di Londra, il Museo del Padro di Madrid, il Metropolitan Museum di New York, consapevoli dell'alto valore artistico dell’evento, hanno

accettato di prestare, per la prima volta a Treviso, le loro opere. saranno al più presto distribuiti manifesti e volantini con tutte le precisazioni. In ogni caso, per qualsiasi curiosità, venite a trovarci in sede (sotto il Municipio). Arrivederci a presto!!! ALESSIO CAMINITI

DALL’ASSESORATO ALLA CULTURA

CER 2008. Festa Finale.

REGOLE PER TRASPORTARE I BAMBINI IN AUTO

Vista la continua richiesta da parte dei genitori sull’uso dei sistemi di ritenuta, in particolare per quanto riguarda i bambini/e, il Comando Polizia Municipale Locale intende informare la cittadinanza che: - L’uso dei dispositivi di ritenuta è obbligatorio dalla nascita fino al raggiungimento dei 36 Kg di peso - Fino ai 9 Kg i bambini devono essere trasportati in senso contrario alla marcia dell’auto e sul sedile posteriore - Dopo i 10 Kg si può cominciare a sistemare il seggiolino secondo il senso di marcia - I bambini di età superiore ai 3 anni possono occupare un sedile anteriore solo se la loro statura supera 1.5 mt - I bambini con statura non superiore a 1.50 mt. devono viaggiare legati agli appositi seggiolini. Possono non essere assicurati al sedile con sistema di ritenuta per bambini a condizione che non occupino un sedile anteriore e siano accompagnati da almeno un passeggero di età non inferiore a 16 anni - I bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino di sicurezza collocato sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag frontale a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali - Lo schienale del seggiolino deve

essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti (es. quando sì va e si viene da scuola) - Sui veicoli che, fin dall’origine non hanno installate le cinture di sicurezza (per esempio alcune auto d’epoca), è vietato trasportare i bambini di età inferiore a 3 anni. Gli altri (dai 3 anni in su) possono essere invece portati sul sedile posteriore, senza particolari prescrizioni, e sul sedile anteriore solo se hanno superato 1,50 metri di altezza. Per i trasgressori sono previsti: il ritiro di 5 punti della patente e una sanzione da 68,00 a 275,00 €. Il seggiolino o l’adattatore devono essere omologati. I più recenti sono quelli appartenenti a uno dei 5 gruppi di dispositivi costruiti secondo l’ultima normativa europea che riportano sul contrassegno le sigle: ECE R44-02 oppure ECE R44-03. Per fissare i dispositivi si utilizzano quasi sempre le cinture di sicurezza del veicolo ma è necessario rispettare tutte le indicazioni riportate sul manuale di istruzioni. Secondo le nuove normative europee i dispositivi di ritenuta sono suddivisi in 5 gruppi:

GRUPPO 0 Bambini di peso inferiore ai 10 kg Vanno montati in senso contrario a quello di marcia o in avanti se il

bambino pesa almeno 6 kg. In questo gruppo sono comprese anche le “navicelle”, da fissare con le cinture dell’automobile.

GRUPPO 0+ Bambini di peso inferiore ai 13 kg Hanno le stesse caratteristiche di quelli appartenenti al gruppo precedente ma offrono una protezione maggiore alla testa ed alle gambe.

GRUPPO 1 Bambini di peso compreso tra 9 kg e 18 kg. Sono montati nel senso di marcia e fissati con la cintura di sicurezza del veicolo.

GRUPPO 2 Bambini di peso compreso tra i 15 e i 25 kg. Cuscini con braccioli omologati (si usano le cinture del veicolo con l’aggiunta di un dispositivo di aggancio che si fissa nel punto in cui la cintura incrocia la spalla).

GRUPPO 3 Bambini di peso compreso tra 22 e 36 kg. Cuscini senza braccioli da utilizzare sul sedile del veicolo per aumentare, da seduto, la statura del bambino affinché possa fare uso delle normali cinture di sicurezza. POLIZIA MUNICIPALE


L’ALPONE 8

Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2008 S. Giovanni Ilarione: Presente!!! Dopo Colonia 2005 il desiderio di continuare il nostro pellegrinaggio era forte, quindi eccoci là: a Sydney! Lontani più di 16000 kilometri dall’ Italia per essere insieme a migliaia di giovani da

ogni parte del mondo, testimoni della stessa Fede. Dalla diocesi di Vicenza eravamo un gruppo di 80 giovani; a noi si sono uniti altri giovani provenienti dalle diocesi di Pordenone e Vittorio Veneto. L’11 luglio iniziava il nostro viaggio che ci avrebbe portato agli estremi confini della terra: l’Australia, sicuri della nostra preparazione e con la benedizione del nostro Vescovo Cesare Nosiglia, sempre attento a ciò che interessa noi giovani. Dopo un viaggio lungo, pieno di

È scomparsa Maria Bruno a 101 anni Nel precedente numero il nostro giornale aveva esternato gli auguri e le felicitazioni per i anni di Maria Bruno l’arzilla nonna del nostro paese In questo numero ricordiamo la sua scomparsa avvenuta in silenzio senza far rumore nello stile suo proprio senza voler incomodare nessuno Ci è venuto a mancare un mondo una storia Ciao Maria grazie per il tuo sorriso e la tua allegria G S

trepidazione e speranze siamo arrivate. Da subito l’accoglienza degli australiani, ma soprattutto degli italiani emigrati, è stata affabile e calorosa, riuscendo a farci dimenticare e sopportare il freddo dell’ inverno australiano. Iniziammo la settimana di preparazione alla Santa Messa con il Santo Padre del 20 luglio, attraverso le catechesi che approfondivano e cercavano di dare risposte al tema, molto spesso tralasciato, della forza dello Spirito Santo. Gli incontri si alternavano a momenti di riflessione, preghiere di gruppo e a visite alla città di Sydney. Ed eccoci alla tanto attesa GMG, sebbene i numeri non fossero gli stessi di Colonia, le emozioni sono state ugualmente forti, uniche e irripetibili. Tutti insieme a Randwick, per pregare sotto la guida di Benedetto XVI divenendo come lo stesso inno “Receive the Power” (Ricevi la Forza) auspicava: lumi dello Spirito e della Fede nel Mondo. Dopo aver trascorso ancora alcuni giorni a Sydney ci siamo trasferiti a Melbou-

rne. Qui siamo stati accolti dai Veneti emigrati e ci siamo risentiti a casa poiché un nostro compaesano (sangiovannese) è il presidente dei vicentini che vivono lì. Inoltre la parrocchia di Santa Brigida, che ci ospitava, custodiva gelosamente una riproduzione nelle dimensioni reali della Madonna di Monte Berico. Questa esperienza la conserveremo sempre nei nostri cuori. Molte persone emigrate che abbiamo incontrato hanno lasciato il loro segno, con i loro sorrisi e racconti che a volte esprimevano una forte nostalgia per la nostra cara Italia. Le persone delle altre diocesi sia italiane che straniere, e gli australiani che abbiamo conosciuto durante la nostra permanenza saranno sempre nei nostri ricordi.

Molte sono ancora le belle esperienze che vi vorremmo raccontare, ma lasciamo a voi cari lettori la curiosità e chissà che alla prossima GMG che si terrà a Madrid nel 2011 ci sia un nutrito numero di giovani del nostro paese. Questi incontri, credeteci, sono veramente emozionanti e, se vissuti con lo spirito giusto, vi faranno crescere anche nel vostro Credo. Ringraziamo tutto il gruppo di Vicenza e Gruppo Triveneto (Pordenone e Vittorio Veneto), il piccolo gruppo autoctono (Verona-Brescia), chi ci ha accompagnato e seguito sia prima che durante il viaggio: Don Andrea Guglielmi, don Alessio Graziani e Matteo Refosco. Ringraziamo i nostri parroci Don Angelo e Don Elio per il loro sostegno e il nostro ex-parroco Don Adriano che ci ha trasmesso il desiderio di essere testimoni attivi di eventi come questi. E infine, ma non meno importanti, ringraziamo tutti quelli che ci conoscono e che sapendo della nostra partenza ci hanno aiutato e supportato. ALESSANDRA E CATERINA FATTORi

LETTERE

La mia esperienza alla Giornata AL GIORNALE Mondiale della Gioventù

Cari ragazzi, grazie per le vostre simpatiche letterine. Nell’impossibilità di pubblicarle tutte si è fatto ricorso al sorteggio. La fortuna ha scelto Nicola e Daniele che ringrazio a nome di tutta la redazione del giornale. Allo stesso tempo ringrazio le insegnanti che vi hanno seguito nel corso dell’anno scolastico. In particolare Santina Polato che ha accompagnato le vostre lettere con una comunicazione che si è ritenuto opportuno pubblicare. Cari bambini e care insegnanti, vi posso assicurare che l’incontro con voi ha insegnato più a me che a voi. Spero, in ogni caso, di aver contribuito a stimolare la vostra curiosità e mi auguro che la lettura del nostro giornale vi aiuti a progredire nella conoscenza.

AL DIRETTORE DELL’ALPONE DELIO VICENTINI Carissimo dott. Delio Vicentini, Le invio solo alcune lettere, spontanee e personali degli alunni di classe quinta della scuola “Aristide Stefani”. Mi sento in dovere di unirmi a loro per ringraziarla dello stimolo loro offerto in modo pertinente ed efficace. Mi creda sono apparsi più interessati sia a ritagliare che a proporre articoli di quotidiano trovati in casa (l’Arena e l’Alpone specialmente). Nell’esperienza di provare a comporre un giornalino si sono cimentati nei temi più vari e per questo ci pare di far cosa gradita inviandogliene una copia speciale. Il nostro lavoro è frutto anche dell’entusiasmo che lei ha saputo accendere in tutti loro (forse qualcuno di loro amerebbe vedere la sua lettera pubblicata sull’Alpone: veda Lei). Cordiali saluti Ins. Santina Polato

Egregio dr. Vicentini, volevamo ringraziarti per la gradita visita a noi alunni della classe quinta, durante la quale ci hai spiegato che cosa contiene il giornale “Alpone”; come avvengono le varie trasformazioni per la stampa, dove va spedito e poi ci hai spiegato che il giornale va spedito anche alle persone emigrate da San Giovanni Ilarione in altri paesi stranieri così possono avere notizie del proprio paese d’origine. Ci fa piacere che quando saremo grandi, se andremo a vivere all’estero, potremmo ancora ricevere anche noi il giornale e conoscere le notizie del nostro paese. Ti ringraziamo per la calorosa visita che ci hai fatto e così quando ci arriverà l’Alpone leggeremo le notizie più volentieri. I tuoi lettori. Nicola Agresti Daniele Ramazzin

Questa esperienza è cominciata tre anni fa quando mi è stato proposto di partecipare alla giornata mondiale della gioventù con il gruppo neocatecumenale di Lonigo di cui faccio parte. Da subito mi hanno invitato a lavorare nei giorni estivi per poter sostenere il viaggio in modo da non farlo pesare sulla famiglia. All’inizio c’erano parecchie incertezze: la lunghezza del viaggio, il costo e, inoltre, pensavo se avesse un senso fare tutto questo visto che lo si poteva vedere davanti alla televisione

senza alcuna fatica. Uno dei motivi per cui ho deciso di intraprendere il viaggio è stato il desiderio di conoscere una terra così lontana, mentre pensavo poco a quello che questo viaggio mi avrebbe potuto dare spiritualmente. Dopo la partecipazione posso testi-

moniare che non ho mai vissuto un’esperienza così bella, nonostante la fatica e il freddo di quella notte. Sono rimasto colpito e coinvolto dal calore che i giovani trasmettevano con i loro canti e le loro danze per lodare Dio. Si respirava un’aria serena e si sentiva la presenza viva dello Spirito Santo. Inoltre ho potuto notare che anche se la veglia e la messa erano in lingua inglese, difficile da capire, non ero stanco ma ascoltavo con gioia il papa e si percepiva lo stesso quello che voleva dirci, ci trasmetteva serenità pace e gioia. Mi sono sentito amato da Dio e tuttora lo sto sperimentando. Infine posso dire che è stata un’esperienza che mi ha lasciato un segno e dico ai giovani come me e a tutti che credere in Dio non è una cosa da stupidi e neanche da vecchi, ma è proprio lui che ci trasmette la vera gioia e se vi è possibile vi invito a partecipare alla prossima GMG a Madrid nel 2011. GABRIELE MARCAZZAN

ALPINI - INCONTRI

Con autentico entusiasmo e infinita riconoscenza pubblichiamo la lettera inviataci da S.E. Mons. Pietro Nonis, vescovo emerito di Vicenza che riportiamo nella sua stesura autografa:

Eccellenza, le sue parole ci lusingano e ci stimolano a fare sempre di più e sempre meglio nei limiti, ovviamente, delle nostre possibilità. Ancora, grazie.

Furto nella chiesa di Castello: verso la fine del mese di agosto è scomparso dall’altare di San Giovanni Battista il bel tondo raffigurante un agnello, opera datata 1986 di Padre Ignazio Damini.

Lo scorso maggio, in occasione dell’inaugurazione di una chiesetta alpina in Val Sabbia, in provincia di Brescia, si sono incontrati il socio del locale gruppo alpini Rodolfo Creasi con don Diego Gabusi, alpino divenuto poi sacerdote e attuale cappellano della Sezione alpini di Salò-Monte Suello.

Avevano svolto assieme il loro servizio militare nel 1974/75 a Bressanone presso il quartier generale della Brigata Alpina Tridentina. All’inaugurazione era presente anche il generale Bruno Petti, comandante delle Truppe Alpine, ritratto con loro nella foto.


L’ALPONE 9

ENERGIE ALTERNATIVE Si parla sempre più spesso di energia alternativa al petrolio, di fonti rinnovabili e di energia pulita. C’è chi sostiene una tesi chi una opposta: di sicuro c’è bisogno di energia e salute. La seconda complementare alla prima. Il buco dell’ozono, il surriscaldamento della Terra, l’inquinamento dei mari e dell’aria sono temi che ora balzano in prima pagina solo perché si sta verificando una speculazione mondiale sul petrolio. Ecco allora che si comincia a parlare anche di energie rinnovabili, oltre, beninteso, a quelle nucleari. Come sempre l’uomo privilegia l’interesse economico, trascurando o mettendo in secondo piano ciò che potrebbe compromettere persino l’esistenza della specie. Pensiamo allo stoccaggio delle scorie radioattive delle attuali 465 centrali nucleari sparse nel mondo e alle stesse centrali, alcune delle quali obsolete. “Le energie si possono trovare anche in natura”. È una definizione talmente ovvia che è come dire “Il vino si fa con l’uva”. La vita, che per migliaia di anni si è sviluppata, dipende esclusivamente dall’energia presente in natura. Non servono cervelli e accademici eccelsi per ricavarne le formule, basta fermarsi e osservare. Il sottosuolo, il vento, il mare, il sole, l’acqua e il fuoco, sono fonti di energia inesauribili cui la natura e lo stesso uomo si è sempre appog-

giato per estrarre l’energia di cui ha avuto bisogno. Se partiamo da un detto del popolo Masai: “La terra non è nostra, ci è stata prestata dai nostri figli”, comprendiamo la necessità e l’urgenza di rimboccarci le maniche per salvaguardare la b i o d ive r sità del pianeta Terra e la sua stessa sopravvivenza. Accoppiando questi elementi naturali ad una semplice ed eco-

nomica tecnologia vengono prodotti: il Biocarburante, le Biomasse, la Geotermica, l’energia Idroelettrica e Solare, la Mareomotrice, il Moto Ondoso e l’Eolica. Da qualche settimana, volgendo lo sguardo a Nord Ovest, si nota un’enor-

RITORNO SUL DON Il gagliardetto del Gruppo ANA di San Giovanni Ilarione, portato dal socio e consigliere del Gruppo Guido Gecchele, e quello di Montecchia di Crosara insieme ad alpini e amici veronesi, bresciani e piemontesi, sono ritornati in terra di Russia, in un pellegrinaggio dal

20 al 26 agosto scorso. Dopo avere visitato la Piazza Rossa e alcune basiliche di Mosca, la sera del 21 sono partiti in treno con destinazione Rossosch e quindi, grazie alla competenza, disponibilità e aiuto del Sig. Alexander (Sasha) Polnikov, è iniziata la

me torre bianca svettare sulla dorsale che separa la Val d’Alpone dalla Val d’Illasi, in territorio del comune di Badia Calavena. Torri di questo genere si erano viste solo sui giornali o alla televisione o durante qualche viaggio. Si tratta di un aerogeneratore tripala, modello Leitwind77/IEC ha prodotto dalla Leitnergrup di Vipiteno, sopravento, ad esse orizzontale e velocità variabile, con controllo passo pala e generatore in presa diretta con il motore. I componenti che costituiscono l’aerogeneratore sono: - La torre: costituita da tre segmenti tubolari in acciaio di 4,30 metri diametro alla base e di 3,00 metri alla sommità; raggiunge un’altezza al mozzo di 65 metri e ha un peso complessivo di 96 tonnellate. - La navicella: una struttura modulare di collegamento posta immediatamente sopra la torre; ha dimensioni di 3,3 x 3 x 4,4 metri e un peso di 16,5 tonnellate. - Il generatore: è meccanicamente integrato nella struttura portante e attraverso un cuscinetto sostiene il gruppo rotore; ha un diametro di

3,4 x 2,2 metri di altezza e un peso di 32,5 tonnellate. - Il mozzo: ad esso sono collegate le tre pale; ha dimensioni di 3,7 x 2,5 x 3,3 metri ed un peso di 13,5 tonnellate. - Le pale: realizzate in fibra di vetro; hanno una lunghezza di 37,30 metri ed un peso di 5,5 tonnellate ciascuno. Attraverso un sistema a cuscinetti sono orientabili in funzione della direzione del vento tramite tre distinti motori elettrici. Le dimensioni dell’aerogeneratore sono impressionanti basti pensare che raggiunge i 104,40 metri tra l’estremità sulla verticale delle pale e il basamento su cui appoggia e raggiunge un peso complessivo di 175 tonnellate. Il tutto poggia su una fondazione ottagonale del diametro di 15 metri nella quale sono stati versati circa 270 mc. di calcestruzzo. Tra qualche mese, quando entrerà in funzione l’aerogeneratore, con le sue tre pale formanti un diametro di 77 metri, capace di spazzare 4.657 mq, genererà una potenza in rete di 1.350 Kw (per comprendere l’energia prodotta bati pensare che un contatore Enel del tipo famigliare è di 3 Kw, per cui è possibile soddisfare il fabbisogno di 450 famiglie, equivalenti a 1.5001.800 persone). Sarà sufficiente una brezza di 3 metri/secondo per accendere il movimento delle pale che entreranno a regime con una velocità nominale del vento pari a

10,6 m/s (equivalenti a 10 Km/ora) per spegnersi, per motivi di sicurezza, qualora il vento superi i 25 m/s (equivalenti a 90 Km/ora). Il costo della sola struttura dell’aerogeneratore si aggira su 1,5 milioni di Euro per una spesa totale di 3,2 milioni di Euro comprendenti spese tecniche, di allaccio e di manutenzione per i prossimi 25 anni, calcolati questi ultimi come longevità delle apparecchiature soggette ad usura. Se si vuole realmente incentivare lo sviluppo delle energie alternative sarà necessario, oltre ad una presa di coscienza della popolazione, anche una riduzione dei tempi della burocrazia per ottenere le necessarie autorizzazioni (nel caso in questione sono stati necessari 2,5 anni). Tra quanto si ripagherà l’investimento? Un calcolo esemplificativo e approssimativo per dimostrare quanto pagano ora di energia elettrica 450 famiglie in 25 anni (al costo attuale dell’energia elettrica). Una famiglia media con contatore da 3 Kw spende bimensilmente mediamente 125 Euro che equivalgono a 750 Euro annui. Se tale cifra la moltiplichiamo per 450 famiglie risulta una spesa annua di 337.55 Euro che, ulteriormente moltiplicata per 25 anni dà una spesa di 8.437.500 Euro. A ognuno la libera interpretazione sull’economicità di questa tecnologica alternativa e soprattutto, veramente pulita. MAURIZIO BACCO

altre località. Si sono toccate quindi le località della tragica ritirata, in particolare Popovka, Novopostoyalovka, Postojalyj, Opyt, Novokharkovka ed altre, per arrivare a Valujki e a Nikolajewka (Livenka) con la visita al sottopassaggio della ferrovia, ad un piccolo museo e ad un cippo appena fuori la cittadina. Nelle località ove è presente un cippo a ricordo dei caduti italiani, e non solo,

I bambini della Prima Comunione di Castello in gita con parroco, catechisti e genitori a Madonna della Corona.

Il gruppo sul Don.

1978 ANNO DELLA MORTE DI PAPA LUCIANI. La scritta in alto dice: “Era nato in una casetta in mezzo ai boschi dove maturano castagne e ghiande, per questo gli vogliamo tanto bene. I suoi 33 giorni non li scorderemo più” Angelo Biondaro

visita alla zona tenuta dalla Div. Julia partendo dalla tanto contesa quanto insanguinata “quota Pisello” e la zona di Selenyj Jar, e proseguendo poi lungo la linea di difesa sul Don tenuta dalla Cuneense (Nizhniy Karabut) e dalla Tridentina, fino alle posizioni tenute dal “Verona”, visitando Belogorye, Basovka e

è stato lasciato a ricordo il guidoncino del Gruppo e dei fiori legati da una coccarda tricolore. L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita dell’asilo “Sorriso” a Rossosch ed al Museo gestito dal Prof. Morozov. Al ritorno si è completato il tour di Mosca visitando il Cremlino ed altre importanti basiliche. GRUPPO ALPINI

Anche quest’anno il gruppo A.l.D.O. ha organizzato una giornata informativa in collaborazione con gli insegnanti delle scuole medie, per i ragazzi delle classi terze, dal titolo “UN DONO PER LA VITA”. È stato proiettato un film e in seguito sono intervenuti come relatori il Dott. Piergiorgio Trevisan, dirigente medico del Gruppo coordinamento trapianti dell'Ulss 20 ed il Sig. Gianfranco Bettero, che ha portato la toccante testimonianza di genitore il cui figlio, deceduto in un incidente stradale, ha donato i propri organi. I ragazzi si sono dimostrati attenti, curiosi e molto interessati ad un tema per loro poco conosciuto. Hanno sottoposto i relatori ad una serie dì domande, dimostrando tutta la loro sensibilità nei confronti dell’argomento trattato. Sensibilità, riscontrata in queste riflessioni, che i ragazzi hanno elaborato a scuola e che sono pervenute tramite gli insegnanti alla nostra sede.

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L’ALPONE 10

ANZE I N O M TESTI

CAROLINA CONFENTE, DON CESARE CIMAN una vita di miseria e di speranza 40 anni di obbedienza a Dio

mento, alle 7 del mattino del 25/11/1939 nella chiesa di Cattignano ove officiava don Giuseppe Dal Molin. È un matrimonio povero di mezzi, ma ricco ed intenso d’amore. Emigra in via Rebeli, ove il suocero Angelo mette a disposizione della giovane coppia una stanza all’ultimo piano della propria casupola, al costo d’affitto di Lit. 200 annue. È un locale di m 4 x 5. Funge da cucina, camera, sgabuzzino. Come divisorio una coperta stesa su un filo teso e la tramezza era fatta! Quando adesso ci pensa, scoppia in una sonora risata. Intanto la situazione del mondo esterno non lasciava presagire nulla di buono. Nel 1939 viene richiamato alle armi il papà Alessandro, quasi subito congedato per limiti di età, e il marito Domenico che prima combatte sul fronte francese e poi si fa, dall’inizio alla fine, la campagna di Russia, nell’artiglieria da campagna. Ritorna quasi per miracolo e matura dentro di sé la convinzione dell’inutilità della guerra. Per questo, dopo l’8 settembre 1943, non risponde alla cartolina di richiamo e si nasconde nella Laita, un bosco vicino, per due lunghi anni. Passata la guerra, emigra al “Sordo”, località isolata posta a Sud delle Cenge di Cattignano e ci rimane per due anni. Segue un altro trasloco ai Nebiotti, nella casa di Giovanni Maporti e Amalia Facchin. C’è la miseria più nera. Manca il pane, la polenta, neanche a parlare dei generi di prima necessità, ma non manca mai la solidarietà tra i poveri. Domenico continua a lavorare le “quatro rive” per provvedere la polenta alla famiglia nel frattempo cresciuta con Massimo, Mario, Severino, Natalina (morta a 5 mesi) Claudio, Lorenzo, Gabriella, Bertilla. È proprio una famiglia proletaria, cioè ricca solo di prole, di figli. Tenta la via dell’estero, ma non viene dichiarato idoneo alla visita a Milano. Prova allora a lavorare, anche se saltuariamente, alle dipendenze di altri per guadagnare qualche soldo. Eccolo nelle gallerie di terra colorante in Faegolo, è impe-

I giovani ultrasessantenni al mare, a Ceriale, vacanze 2008. Scoprite da soli chi sono, in una delle serate divertimento. Quest’anno non c’è la foto di gruppo, ma questi tre personaggi esprimono la gioia del gruppo. G. A.

Ristorante

La Pieve di Zanchi Mauro

gnato temporaneamente sotto la forestale, lavora come manovale per la ditta Camponogara, ma non ha un fisico da gigante e le privazioni della guerra lo hanno debilitato. Carolina nel frattempo gira per il paese a lavare i piatti nelle case, i panni della gente benestante nel “Sime” (l’Alpone) e quei pochi soldi ricevuti vengono subito trasformati in pane per i figli piccoli che aspettano ansiosi il ritorno della madre e subito le frugano le tasche del grembiale per prendersi “on corno de pan” e sgranocchiarlo in un attimo. Nel 1957, acquista una casupola ai Panarotti, da Bruno Panarotto (Cabalin) e questa diviene la sede definitiva dell’intera famiglia. Il torrente vicino, dalle acque ancora pulite, diventa fonte di sostentamento, quasi una dispensa, fornendo pesce fresco che i ragazzi non ancora al lavoro procurano ed il cuore di mamma Carolina si apre di gioia quando ha finalmente qualche cosa di saporito da mettere in tavola. Nel 1959 il figlio maggiore, Massimo, muore in un incidente stradale. Il primo che cominciava a dare una mano, a portare a casa i primi soldi se ne va; è una botta terribile per tutti, ma non viene mai a mancare la fiducia in Dio. Bisogna andare avanti e di questo si fanno carico anche gli altri figli. Finalmente il tempo rende giustizia anche a questa numerosa brigata, cominciano i lavori, si guadagna, i figli si sposano e rimangono tutti in zona. È passata la miseria, la fame è solo un ricordo, ma il dolore continua a bussare alla porta. Nel 1977 il figlio Severino muore lasciando due figli in tenerissima età, nel 1985 il marito Domenico viene ucciso da una macchina proprio sulla strada davanti alla propria abitazione e così Carolina rimane sola nella casa, circondata da tanto vuoto e tanti ricordi. Per una decina d’anni continua la vita di sempre, fra casa, orto, chiesa e preghiere, tante preghiere. Un libretto di devozioni, quasi consunto per l’uso, rappresenta il suo tesoro. Poi, quando la salute manifesta i primi cedimenti, si appoggia alla figlia Gabriella e qui vive tranquilla e rispettata come una regina. Il cuore fa un po’ il matto, ma l’applicazione di un pacemaker rimette tutto in ordine. Approfittiamo della sua lunga esperienza ed esistenza per fare un po’ il punto sulla società di oggi. Come vede le giovani coppie di oggi? - I figli, le giovani coppie di oggi non resistono perché manca alla base l’amore disinteressato, c’è la ricerca del proprio, non del bene dell’altro. Manca il senso del sacrificio di base, il sapersi accontentare i quello che si è e di quello che si ha. La sincerità deve essere la base di tutto. “le robe fate par forsa non le val na scorsa -. La cosa più bella nella vita? Certamente il volersi bene, la mia esistenza è stata uno specchio di miseria economica, eppure dentro di me ero più ricca di una regina, perché ho sempre voluto bene e ho cercato di trasmettere questo valore ai figli. E ... la più brutta, quella che non riesce e non può dimenticare? Sospira a fondo prima di rispondere ... - Certamente la morte dei figli e del marito, ma non come segno di ribellione a Dio di cui, anche se con difficoltà, ho accettato i disegni, tuttavia ho ancora nel cuore il ricordo della morte della figlia Natalina. La Mora dei Nebiotti tolse dalla parete lo strofinaccio che serviva ad asciugare i piatti per farle un grembiulino e metterla nella bara... Ogni volta che ci penso mi vengono le lacrime agli occhi. Mi ha sempre sostenuto la fede in Dio, è stata per me una piccola miniera d’oro a cui attingere e ringrazio Dio di avermela preservata. GIANNI SARTORI

A 41 anni dalla sua ordinazione sacerdotale, don Cesare Ciman, attualmente valido aiuto nella parrocchia di Santa Caterina e a disposizione di chi necessita della sua opera, percorre il suo “cursus studiorum” frequentando vari Istituti di don Bosco, in Piemonte, per poi portarsi in medio oriente (Libano-Israele-Egitto) ove completa la formazione teologica e il 23 dicembre 1967 viene ordinato sacerdote a Gerusalemme dal patriarca mons. Beltritti. La sua missione sarà la testimonianza della Verità soprattutto attraverso l’insegnamento e così nel 1975 arriva anche la laurea in Biologia presso l’università di Padova.- Dal suo rientro in Italia nel 1999 e conseguente pensionamento dall’insegnamento, si è messo a disposizione della comunità, cercando di dare il proprio apporto dove e quando richiesto. Quando lo incontriamo per scambiare quattro chiacchiere su questa ricorrenza, ci guarda subito con quell’aria di scherzoso sospetto che sembra dirti “mi raccomando, non mi fregare”. Questo non è proprio nelle nostre intenzioni, anzi si desidera affrontare dall’alto della sua esperienza argomenti e situazioni a volte scomode, forse non simpatiche, che però non possono essere nascoste sotto il tappeto. Perché, durante la celebrazione del 40° della prima Messa a Castello, lo scorso 6 luglio, ha chiesto alla comunità preghiere, tante preghiere, solo preghiere? Sentiamo tutti la necessità, ed io in par-

sempre cercato di smussare le frizioni fra cristiani e non cristiani impegnandomi a mettere in primo piano i principi di giustizia e di fratellanza. Rifarei tutto anche adesso, ho sempre fatto tutto con convinzione pur con i limiti della fragilità umana; il cruccio forse è di non aver fatto di più. L’appartenenza alla congregazione di don Bosco è stato un fattore positivo? Certamente sì, l’appartenere ad un gruppo ti completa e ti abitua alla collaborazione. Siamo una famiglia nella quale ogni membro è di aiuto all’altro nelle proprie mansioni, nelle proprie difficoltà. Siamo stati soprattutto abituati a tener ben presente la precarietà dell’incarico, oggi puoi essere dirigente e domani un semplice “operaio” all’interno della congregazione e tutto si accetta con la massima serenità. Ha avuto difficoltà al rientro in una realtà parrocchiale? Come si è trovato questa nuova dimensione? È certamente stata una crescita spirituale lasciare l’insegnamento per il servizio pastorale, anche se non scevra di qualche piccola difficoltà. A volte qualcuno mi fa presente la mia forse scarsa diplomazia nel dire le cose. Senza voler polemizzare con nessuno, io affermo di predicare Vangelo e non ho nessuna intenzione di recedere dal dire la verità. Questa è la missione del sacerdote. Il coltello è tagliente secondo la carne che trova. Di fronte a situazioni esterne, anche di grave disagio o di pericolo umano e spirituale, non si può

ticolare, di ritrovare noi stessi, intimamente, di fronte al Signore. Il parlargli, il sentirlo presente, vicino, ci porta ad isolarci dal rumore esterno. Solo nel silenzio e nella ricerca di se stessi si riesce a pregare. Siamo forse troppo sommersi da esteriorità, da edonismo religioso. La preghiera è il mezzo più umile e potente per riproporsi davanti a Dio come padre per l’aiuto necessario e il ritorno alla purezza del fonte battesimale. Ho scelto di testimoniare nel silenzio, ho messo a disposizione degli altri la mia opera ove può essere utile il mio apporto di sacerdote. Dopo 40 anni di “onorato lavoro” ha sempre lo stesso entusiasmo di allora? Tutto cala con gli anni, con il logorio procurato dal tempo, è una legge fisica. Forse ora c’è meno entusiasmo esterno, ma più maturazione interiore. Prima si poteva far maggior riferimento sulle proprie forze, adesso si capisce meglio che a tenere le fila alla fine è un Altro, non soggetto alle leggi dello spazio e del tempo. Non si è spento quindi l’entusiasmo, sono solo calate le forze fisiche. Tornerebbe a fare il missionario? È contento di quello che ha fatto? Ancora domani mattina, se fosse possibile! Ho incontrato tanti popoli, affrontato tante situazioni cercando di dare il mio contributo come uomo e come sacerdote. Ho ricevuto tante soddisfazioni, attestati di stima e di apprezzamento da parte dei musulmani forse più dei cristiani. Io ho

soprassedere, bisogna chiamare tutto con il proprio nome e non mascherarlo sotto forma populistica e sociale. Pur facendo un “mea culpa” per quanto possa aver involontariamente superato il limite, forse troppi hanno uno spirito supercritico nei confronti dei loro pastori, ai quali si chiedono solo certezze, garanzie, perfezione. Quanto è grato alla famiglia, alla comunità per questo traguardo? A loro devo tutto. Alla famiglia lo spirito di laboriosità, lo spirito di sacrificio, la preghiera. Alla comunità la collaborazione e la comprensione con i parroci di Castello, da don Antonio Dal Molin a don Damiano, dai fratelli Zanella a don Adelio, da don Daniele fino all’attuale don Angelo Sacchiero che a fine cerimonia ha voluto donarmi una stola di pregevole fattura, a testimonianza del ministero e dell’amore della comunità di Castello. Nei momenti di difficoltà, di crisi senti sempre l’apporto fondamentale di una comunità partecipe. Ai parrocchiani rivolgo una preghiera: ricordatevi di più della parte spirituale e meno della parte materiale della vita; Riscoprite il senso del limite, ma riscoprite soprattutto la bellezza della Grazia e dell’incontro con la Parola. Un augurio da parte di tutti a don Cesare, un ringraziamento per la sua disponibilità e la sua opera, una preghiera. G. S.

G R U P P O

Carolina Confente, sicura, anche se appoggiata ad un bastone per camminare, ci accoglie, ospite della figlia Gabriella, nella bella casa a Montecchia di Crosara. Nasce a Cattignano il 29/10/1920, proprio in Centro, figlia di Elisa Valentini e di Alessandro, meglio conosciuto come - Ciani da Categnan - cacciatore dalla mira infallibile. Papà proviene da una famiglia povera e da giovane, per sbarcare il lunario, è costretto ad andare a servire presso un contadino del luogo, ai Fusa di Cattignano e, come nelle favole, finisce per sposare la figlia del padrone. La guerra è appena finita, ma se ne sentono ancora le conseguenze. I campi sono un po’ in abbandono per mancanza di manodopera, le promesse ai reduci non sono state mantenute, ci sono i debiti da pagare. E sì che dal 1915/18 anche papà Alessandro ha fatto la sua parte come mitragliere sull’altipiano di Asiago, ha sempre combattuto con senso del dovere. La giovane famiglia è allietata dall’arrivo di Carolina, Rita (morta a 9 mesi), Maria (morta a 3 anni a causa di infezione intestinale, “i vermi”), Rosina, Giuseppe, Leone, Agostino e Ottavio (questi ultimi morti 4 mesi a causa della pertosse). Niente scuola materna naturalmente per la nostra Carolina, le prime esperienze della vita si imparano osservando gli altri in casa o al pascolo con le mucche. Poi è la volta della scuola elementare nell’edificio appena costruito, distante 50 metri dalla propria casa, con le maestre Antonietta e Alessandra Vandin, fino alla 4ª elementare. Qui impara tante cose e oltre alle normali nozioni scolastiche, le due insegnanti vogliono trasmettere e far apprezzare soprattutto la cura della persona, la pulizia come fonte primaria dello star bene. Finita la scuola, ad attendere la nostra protagonista c’è il lavoro nei campi. È la più grandicella e diventa il braccio destro di papà. Non si comanda mai nessuno ad arare con i buoi, si vanga tutto, si sta nei campi dall’alba al tramonto e poi si torna a casa giusto in tempo per aiutare la mamma a fare la polenta, naturalmente dopo aver provveduto alla mungitura delle mucche. - Le mani avevano i calli spessi come un uomo - commenta con una punta di orgoglio. Cresce in mezzo alla natura incontaminata, la parola inquinamento non si trovava neanche sul vocabolario e Carolina, fattasi nel frattempo signorina ardita e bella, cresce con un fisico a prova di malattia ed attira le attenzioni di un giovanotto del posto, Domenico Fochesato (Menego Rebele), che la porta all’altare, dopo due anni di fidanza-

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L’ALPONE 11

Dal Centro di Aiuto alla Vita

Il Centro di Aiuto alla Vita ringrazia vivamente le quattro insegnanti: Franca, Liliana, Immacolata e Gabriella nonché i venti studenti animatori volontari che con entusiasmo, generosità e serietà hanno accolto l’invito a realizzare il quinto Doposcuola Estivo per ventotto bambini e ragazzi stranieri e italiani e un corso di lingua italiana per cinque mamme straniere. Al parroco, don Elio, il grazie di tutte queste persone che si sono incontrate nelle Casa della Dottrina con grande piacere e soddisfazione per conseguire obiettivi diversi ma tutti preziosi. Osservino e riflettano le Istituzioni sui bisogni e sulle potenzialità dei nostri giovani. I compiti delle vacanze rimangono, pur sempre, un incubo per ragazzi e genitori, soprattutto quando i bambini non sono ancora autonomi. Per far fronte a questo possibile problema anche quest’anno, nel mese di luglio, a San Giovanni Ilarione, è stato possibile rea-

lizzare il doposcuola per i ragazzi di scuola elementare e media. I responsabili del Centro Aiuto Vita in collaborazione con il parroco di Santa Caterina, don Elio, che ha messo a disposizione le aule del catechismo, ne sono stati i promotori e sostenitori. L’attività ha coin-

Ai Potacci festeggiato

PADRE IGNAZIO BESCHIN Sabato 23 agosto scorso, presso il monumento costruito vicino al luogo della sua nascita, è stato commemorato il centoventottesimo anniversario della nascita di un nostro illustre concittadino, padre Ignazio Beschin; frate francescano nato ai Potacci il 26 agosto1880 e morto in odore di santità il 29 ottobre 1952. Le sue spoglie mortali riposano dal 1972 nella chiesa del Convento Francescano della Pieve di Chiampo. Alla commemorazione ed alla celebrazione Eucaristica presieduta dal frate francescano di Chiampo padre Desiderio e concelebrata dal parroco di Castello don Angelo, da padre Luciano Marcigaglia, padre Luigi Cattazzo, padre Luciano Castalunga, don Giuseppe Rossetto e don Cesare Ciman, erano presenti moltissimi fedeli, per testimo-

niare, tutti assieme, il loro affetto a questo Servo di Dio, da tutti conosciuto per

ENERGY STUDIO “CRUISIN”, una delle principali federazioni di danza in Italia, organizza da alcuni anni un corso di formazione per insegnanti e ballerini a Jesolo con maestri di livello internazionale. Quest'anno Omar Vanzo, ballerino della scuola di danza Energy Studio di San Giovanni Ilarione, ha frequentato questo corso per migliorare il suo livello tecnico e prepararsi nel nuovo ruolo di insegnante di hip hop della scuola … Allo stage è affiancato un concorso dove ballerini di tutta Italia si sfidano con coreografie impegnative per poter vincere le varie borse di studio messe in palio dagli organizzatori e il direttore dell’Energy Studio, Federico Gallo, ha deciso di farvi partecipare tre suoi allievi di modern dance, dopo il loro personale successo ottenuto allo spettacolo di fine anno scolastico dove hanno portato una loro creazione dal titolo “Apologize”. Il 28 Agosto 2008 in piazza Aurora a Jesolo, davanti a tantissimi appassionati di danza ed esperti del settore si sono esibiti Sonia Arvotti, Omar Vanzo e Stefania Danese (il gruppo si chiama S.O.S.) danzando la loro coreografia, accompagnati, per questa loro prima importante esperienza, da amici e parenti che non hanno fatto mancare il classico striscione per sostenere il trio. Felici della loro esibizione, che ha ricevuto consensi da pubblico e critica, sono tornati a casa carichi e con tanta voglia di studiare per migliorare il loro stile e partecipare anche il prossimo anno.

Energy Studio ricorda che chi volesse partecipare ai numerosi corsi di danza e fitness per grandi e bambini può rivolgersi ai numeri di telefono: 334 9403522 oppure 347 2542848 per prenotare una lezione di prova e vi aspetta numerosi alla Sagra delle Castagne per una dimostrazione delle attività del centro.

volto anche giovani volontari di scuola media e superiore, i quali hanno voluto donare parte del loro tempo e conoscenze acquisite, per sentirsi utili alla comunità civile e per esprimere la loro affezione verso gli altri. All’iniziativa hanno partecipato, tra i giovani volontari, anche alcune ragazze straniere con lo scopo di aiutare i propri connazionali a superare le difficoltà scolastiche e di integrazione. Alle domande poste loro: “perché sei qui? perché lo fai?” alcuni di essi hanno risposto: “mi piace insegnare; mi piace aiutare gli altri; quando dono mi arricchisco; quando mi offro agli altri, cresco come persona e anche culturalmente...”. I bambini che hanno usufruito di questa attività sono stati ventotto e quasi tutti stranieri; l’esperienza quindi ha sollecitato la conoscenza reciproca e una positiva integrazione nella nostra comunità. Questa è stata per me la seconda esperienza; lo scorso anno ho aderito all’iniziativa un po’ inconsapevole; quest’anno invece ho aderito conscia di tutto ciò che richiedeva. E ho voluto mettermi in gioco perché credo nell’aiuto reciproco; mentre dono un po’ del mio tempo cresco come persona. È bello sentirsi utili agli altri ed è altrettanto bello vedere che altri giovani come me possiedono un cuore aperto e sensibile. Grazie al Centro Aiuto Vita, che ha avuto la felice idea di lanciare questa iniziativa. Noi giovani abbiamo bisogno di proposte forti, di attenzione agli altri.

L’Angolo del goloso Biscotti di castagne Ingredienti: Castagne 300 gr • farina 150 gr • tuorli d'uovo 2 • burro sciolto a bagno maria 150 gr • zucchero70 gr • un bicchierino di cognac o grappa (facoltativo) • 1 bustina di vanillina e un pizzico di sale.

Procedimento: Fare lessare le castagne quindi togliere loro la buccia e la pellicina e passarle al passaverdura. Lavorare la purea in una terrina e unire la farina, i tuorli d'uova, il burro, lo zucchero, il liquore, il sale e la vanillina. Lavorare il tutto fino ad ottenere una pasta cremosa e ben omogenea. Preparare dei biscotti di forme varie che verranno sistemati sulla piastra del forno. Cuocere per 15 minuti in forno caldo a 220 gradi. Spolverare con zucchero a velo quando si sono raffreddati. Buon appettito e Buona Sagra! LUCIANA DAMINI

ANNA SARTORI

la sua mitezza di cuore, per la sua dedizione ai più poveri, ai bisognosi ed a coloro che soffrono. La prossima primavera riprenderà la causa di beatificazione che dovrebbe innalzare agli altari la splendida figura di questo umile e mite Servo del Signore, essendo terminato il processo cognizionale per la canonizzazione iniziato nel 1980. Al termine della funzione religiosa, la contrada Potacci che il giorno precedente aveva preparato per l’occasione il pane cotto nell’antico forno a legna della contrada, ha offerto ai partecipanti un ricco ed apprezzato rinfresco.

Bambini della Scuola dell’infanzia “Papa Luciani” e alunni della Scuola Primaria “Aristide Stefani” che hanno aderito al concorso nazionale promosso dal Movimento per la Vita Ambrosiano: “Vivere la Vita con le gioie e i dolori di ogni giorno è un’avventura meravigliosa”. Le insegnanti con entusiasmo e competenza li hanno guidati in un ottimo lavoro di ricerca e di approfondimento del tema proposto, collaborando alla diffusione e al recupero dei valori fondamentali della vita.

MATRIMONI: 11

NATI: 11 MORTI: 13

Totale residenti maschi al 31.07.2008: 2.660 Totale residenti femmine al 31.07.2008: 2.512

Totale residenti: 5.172 TOTALE FAMIGLIE: 1.769

CONTRIBUTI PER L’ALPONE Dal Cero Maria, San Pietro Montecchia di C. Bricca Florio, S. G. I. Bertoni Liliana, Marchand Strepybracquegni Adelina Vandin, Bourse - Strepybracquegni Allegri Dino, Sezze Scalo - Latina Lovatin Olga, S. G. I. Gambaretto Ernesto, S. G. I. Sartori Bruno, Grezzana (VR) Niederer Prando Anna, St. Gallen - Svizzera Todesco Mario, Strorio - Torino Zandonà Gina, Ticino - Verona Famiglia Voster, Gassino - Torino Confente Rino, S. G. I. Beschin Maria, Locara - San Bonifacio

Rossetto Benigno, S. G. I. Allegri Giovanni, Resi A. - Bolzano Mainente Valentino, Castello Mazzasette Mario, Legnago (VR) Dal Zovo Edwige, Gambellara (VI) Zandonà Agnese, Vestenanova Fratelli Coffele, S. G. I. Vanzo Daniele, Vestenanova Filipozzi Pasquina, Vestenanova Beltrame Franca, Almisano Lonigo Cambiolo Mario, S. G. I. Salgarolo Vaccaro Dorina, S. G. I. Marcazzan Valentino, S. G. I. Panarotto Mario, S. G. I. Ciman Laura Michele, S. G. I. Lovato Ermenigilda, Mistrorighi - Chiampo Panarotto Luigi, Austis - Sardegna

Mella Maria in Fratta, Erezzo Vicenza Andriolo Giuseppe, S. G. I. Rivato Agostino, Petrarca - Genova Facchin Angelo, S. G. I. Panarotto Imelda, S. G. I. Coffele Vittoria, Chiave Ramo Torino Damini Pierina, S. G. I. Casarotto Tiziana, Monteforte Tonin Bertilla, Castelvero - Vestenanova Panarotto Marcello - Francia Galiotto Lorenzo, S. G. I. Zandonà Italico Damini Aristea Marcazzan Almerina, S. G. I.


L’ALPONE 12

ZIONI A I C O S S DALLE A

SPORT

TORNEO ESTIVO DI CALCETTO 14° MEMORIAL DOMENICO ROSSETTO

FESTA DELLO SPORT 2008 Bilancio positivo per la 7ª edizione della Festa dello Sport. Iniziata l’11 giugno con il Torneo di calcio a 6, con 10 squadre iscritte e circa 100 partecipanti, è culminata nella Festa vera e propria, dal 3 al 6 luglio. Protagonista principale lo sport nelle sue molteplici espressioni: il Calcio con il torneo e la triangolare Esordienti tra Roncà – Vestenanova – San Giovanni Ilarione; il Ballo con l’esibizione dell’Associazione Energy Studio; le arti marziale con l’esibizione di Karate e di Judo e il correlato festeggiamento per il 20° anno di fondazione del Judo Club Valdalpone; il Tennis con i tornei per ragazzi e adulti e l’iniziazione al tennis, con la possibilità per tutti di provare questo sport. Infine la proiezione video di

I ragazzi che hanno partecipato alla serata loro dedicata durante il torneo.

Per il secondo anno consecutivo si è dovuto ricorrere ai rigori per assegnare il trofeo spettante alla squadra vincitrice del torneo estivo di Castello. L’ha spuntata la squadra “Dal Cero costruzioni edili” dopo un’avvincente finale terminata in parità contro la compagine del “Castello”. Nella finale per il terzo

e quarto posto, vittoria della “Pasticceria Ivan” sui giovani del “Dolce Remy”. La serata del 26 luglio si è quindi conclusa con la cena all’aperto, la tradizionale estrazione a premi e tanta musica di sottofondo. Ma non si è trattato di solo torneo: nelle tante serate si sono alternati diversi protagonisti, come le

ragazze del calcio femminile, i bambini, gli “anziani” (quest’anno una partita ha visto perfino in campo solo giocatori ultra cinquantenni…) che, insieme ai tanti spettatori più o meno interessati alle sorti dei giocatori in campo, hanno potuto trascorrere momenti di sana e rilassata compagnia: un ottimo antidoto contro ogni tipo di stress e di solitudine.

INIZIO ATTIVITÀ 2008/2009 della difesa e del centrocampo), già dal 16 agosto è impegnata a recuperare la forma migliore per partire rombante come non mai … Anche le squadre del Settore Giovanile sono a buon punto. Noi ci aspettiamo subito la “pole position” per tutti e poi, strada facendo, vedremo. A tutti buon lavoro ed un in bocca al lupo. GIOVANNI CIMAN Incominciano i campionati e, come ogni anno in questo periodo, l’Associazione Calcio è in pieno fermento. Manutenzioni agli impianti, materiali sportivi da distribuire, convocazioni e iscrizioni degli atleti, inizio allenamenti, programmi, ecc. Tutti gli allenatori sono pronti e le squadre si stanno man mano preparando con grande cura e impegno atletico per essere al “top” alla partenza. La Prima Squadra, rinnovata nei punti chiave come una macchina da corsa: nuovo il pilota (allenatore), nuovo il paraurti (portiere), nuovi alcuni componenti del motore (alcuni giocatori

Sfilata delle Miss 2008 per le vie del paese.

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altre attività presenti sul nostro territorio quali podismo, ciclismo, sci. Altra manifestazione molto interessante e spettacolare è stata la Gara di Lanci con Paracadute a squadre, forzatamente interrotta dopo pranzo a causa di un’improvvisa “bufera”. È stato sospeso anche il Palio delle Associazioni nel momento clou della manifestazione, quando Sky Volley – U.S. Ciclisti Basalti – Karate, dopo una faticosa corsa coi sacchi, un’estenuante gimkana a coppie e un musichiere in piena regola, hanno dovuto abbandonare il campo sotto il “diluvio” estivo. Il “palio” è stato quindi affidato al gruppo SKY VOLLEY, vincitore della passata edizione, con il compito di conservarlo fino all’anno prossimo quando sarà rimesso in gioco. Fortunatamente poi il cielo si è rischiarato, consentendo di proseguire con il programma con la finale del Torneo di Calcio a 6 vinta dalla squadra dell’Olandese Volante che ha battuto ai rigori la squadra del Dolce Remy. La conclusione del momento sportivo si è avuta con le premiazioni del Torneo di Calcio, dei Tornei di Tennis e con la consegna di riconoscimenti per meriti speciali: la targa per meriti sportivi a Galiotto Alessandro campione del mondo di KarateKumite – cat. 80 Kg. e la targa ai cuochi “con riconoscenza, per avere sapu-

to dare più gusto alle nostre feste”. A coronare tutta la manifestazione vi erano squisiti stand enogastronomici e ottima musica, con spazio a d.j. e a gruppi giovanili emergenti che hanno saputo soddisfare pienamente il pubblico presente. Anche quest’anno quindi un buon risultato, sia per la presenza di molti giovani, sia per le manifestazioni sportive proposte. Un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione, ai giovani organizzatori del Torneo di Calcio, alle Associazioni affiliate alla Polisportiva 2001 – Judo Club Valdalpone – Karate Shotokan – Pink Volley – Sky Volley – Sci Club, alle altre Associazioni sportive – Gruppo Ciclistico Basalti – U.S. Calcio – Tennis Club – Paracadutisti, all’Amministrazione Comunale, in particolare all’Ass. Pandian Thomas, alla Pro Loco e a tutte le Associazioni presenti sul territorio che hanno partecipato attivamente, agli amici, piccoli e grandi, che hanno prestato tempo e “voia” per la buona riuscita della Festa. E un grazie speciale al nostro grande Presidente Burato Arturo, che da anni instancabilmente lavora per promuovere lo sport nel nostro paese e anche oltre i confini di San Giovanni Ilarione. LUCIA BURATO

L’OLANDESE VOLA ... PIÙ IN ALTO Anche quest’anno, nell’ambito della Festa dello Sport, si è svolto l'ormai immancabile torneo di calcio a 6 che a visto lottare fra loro, per la vittoria finale, ben dieci squadre. Vittoria che ha conquistato, soffrendo ai rigori per 2 a 1, l’Olandese Volante a scapito del Dolce Remy. Finale ricca di emozioni, colpi di scena e sottolineata dalla bravura dei due portieri che hanno parato i tiri con acrobatiche scene da veri professionisti. Un’atmosfera speciale dove il pubblico, accorso in gran numero, ha dato un tocco in più in questa girandola di emozioni. Oltre ai premi assegnati alle prime quattro squadre classificate, riconoscimenti sono andati al capocannoniere Righetto Enrico del Real San Zena e al miglior portiere Marana Sebastiano. Un grazie dunque a tutti gli atleti che hanno dato vita a questo meraviglioso spettacolo durante tutto il mese di giugno, ma soprattutto vanno ringraziati gli organizzatori, in particolar modo Nico Gambaretto, che hanno permesso che ciò si realizzasse. Un arrivederci quindi all’anno prossimo con l’augurio che tutto questo si possa ripetere e sempre migliorare con l’aiuto della Polisportiva e dei suoi simpatizzanti. SEBASTIANO MARANA Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5 Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori. Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727 Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR) Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - iter.vr@tiscali.it - Colognola ai Colli (VR) Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)


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