L'Alpone numero 4 2013

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l ’alpone

Autorizzazione del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - Nr. 4 - Dicembre 2013 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - N. 4 - DICEMBRE 2013 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane

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Saluto del Presidente Un altro anno, denso di attività e di appuntamenti, sta giungendo al termine, con un bilancio tutto sommato positivo, visti anche i problemi economici che sempre più condizionano gli sforzi di tutte le associazioni operanti sul territorio. La recente Sagra della Castagne si è dimostrata, secondo il commento di molti, un vero successo, grazie alle novità presentate ma soprattutto grazie al lavoro di tante persone e gruppi associativi che, ovviando con la creatività e la passione alle carenze di investimenti, sono riusciti a mantenere la manifestazione ad un livello qualitativo apprezzabile. A tutti questi protagonisti, che sono il vero motore della Sagra, va il mio grazie più sincero e convinto. Un successo addirittura superiore alle attese ha riscontrato poi l’ultima pubblicazione targata Pro Loco, ovvero il libro di foto “Done e òmeni, maridève”, che in pochi giorni ha letteralmente esaurito le copie pubblicate. Un grazie ai curatori e a coloro che hanno contribuito, raccogliendo le foto e i dati che arricchiscono il libro, a dare al paese un altro, significativo capitolo sul nostro passato. So che gli stessi curatori stanno pensando ad un’altra opera per l’anno a venire, sempre incentrata sulle foto di un tempo: non mancherà, ne sono sicuro, l’apporto di tutti i lettori de "L’Alpone", chiamati a rovistare nei vecchi album di famiglia per consegnare i volti amati dei loro cari a questa nuova e pregevole iniziativa. Un augurio infine a tutti gli ilarionesi, a quelli lontani soprattutto, di Buone Feste e di Felice anno nuovo, nel segno di una collaborazione che speriamo possa dare sempre nuovi frutti a servizio del paese. Presidente Pro Loco Franco Cavazzola

Pro Loco | San Giovanni Ilarione

Anno 28 Nr. 4

Dicembre 2013

PROVINCIA DI VERONA San Giovanni Ilarione celebra i suoi primi 90 anni di Veronesità. Il 30 dicembre 1923 un Regio Decreto sanciva il passaggio del nostro paese dal territorio della provincia di Vicenza a quello di Verona. L’11 febbraio dell’anno successivo ne garantiva il pubblico riconoscimento la Gazzetta Ufficiale con tre essenziali e quanto mai formali articoli sottoscritti dal re Vittorio Emanuele III e dal Presidente del Consiglio Benito Mussolini. Novant’anni dopo, in un periodo in cui le province hanno perduto gran parte del loro significato storico al punto che ogni tanto viene addirittura ventilata l’idea della loro cancellazione a livello amministrativo, l’evento sembra destare l’interesse solo di quei pochi che amano, per puro diletto personale, guardare alle vicende del passato. E

se qualcuno oggi dichiara di sentirsi orgoglioso di essere veronese, forse lo dice pensando più alle vicende calcistiche (ritornate finalmente gloriose) dell’Hellas che non al senso di appartenenza ad una provincia il cui capoluogo rimane, malgrado i moderni mezzi di trasporto, ancora lontano. Giova allora ricordare che il “Distacco di San Giovanni Ilarione dalla provincia di Vicenza e la sua aggregazione a quella di Verona” (così recitava il decreto) non è stata una semplice formalità e ha preteso una paziente opera di mediazione a livello comunale, provinciale e infine parlamentare durata ben quattro anni. Infatti lo studio e le pratiche a sostegno del passaggio vennero approntate nei mesi appena susse-

Piazza Colonna e la nuova sede del municipio dopo il 1921.

guenti la fine della Prima guerra mondiale: è il gennaio del 1919 allorché la giunta prima e l’Amministrazione comunale poi espongono ed approvano la relazione in cui si precisano i motivi della richiesta, che doveva mettere fine ad una confinazione “illogica ed irrazionale” e “lesiva al massimo grado degli interessi della comunità”. L’ordine del giorno venne approvato all’unanimità, sebbene fossero presenti solo 12 consiglieri su 20. Deve trascorrere quasi un anno perché la decisione venga approvata (il 18 dicembre 1919) dalla provincia di Verona, che sollecita nell’occasione i parlamentari veronesi a sostenere l’iniziativa. Il compito di presentare la proposta di legge n. 1444 della XXV legislatura spettò agli onorevoli Ugo Guarienti e Giovanni Coris, che il 22 marzo 1921 annunciavano al sindaco che la Camera “aveva approvato la presa in considerazione della proposta di legge” da loro presentata. Sembrava fatta, e invece la fine della Legislatura rimandò il tutto ai parlamentari neoeletti nella successiva tornata elettorale. Il duo Guarienti-Coris non si perdette d’animo e, ripresa l’attività della Camera, ripresentò la medesima istanza il 10 dicembre dello stesso 1921. Ora le cose, almeno a livello burocratico erano tutte a posto, eppure dovettero passare altri due anni prima di arrivare al tanto atteso passaggio sotto Verona: due anni che possiamo definire quanto meno “movimentati”, fatti di antiche e mai sopite dispute interne al paese (si arrivò ad un passo dalla costituzione di due comuni, uno vicentino e uno veronese, corrispondenti rispettivamente grossomodo ai territori delle parrocchie di Castello, da una parte, e di Villa con Cattignano dall’altra), di contrasti all’interno degli stessi [...] [continua a pag. 3]

UN’EREDITÀ DONATA A CHI NE HA PIÙ BISOGNO 3.850€ donati

al Direttore di Telepace. In tempi di crisi, come quelli in cui stiamo vivendo è sempre più diffi-

cile rinunciare per dare agli altri. È bello, però, vedere come la generosità sia ancora un dono che non ha limiti, che non si ferma nemmeno di fronte a tutte le problematiche che l’incertezza economica del momento ci riserva. Non occorre andare lontano per trovare persone che con il proprio altruismo daranno sicuramente un importante aiuto a chi sta vivendo situazioni alquanto disagiate. Per questo motivo ci sembra giu-

sto riportare e lodare il gesto di un nostro concittadino abitante a San Giovanni Ilarione (che vuole mantenere l’anonimato), il quale, pur avendo ricevuto una certa somma di denaro in eredità [3.850,00 euro] ha deciso di donarla, il 20 Novembre, a persone più bisognose tramite la collaborazione di don Guido Todeschini, direttore di Telepace. Ci auguriamo che qualcun altro possa seguire questo esempio di carità.

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L'INTERVISTA

IN PREPARAZIONE

UN NUOVO LIBRO DI FOTO

Dopo il successo del Quaderno n. 1 della collana “El Sime”, intitolato “Done òmeni, maridève”, incentrato sulle coppie di una volta, si sta già progettando per l’anno prossimo il n. 2, incentrato stavolta sulle famiglie. Invitiamo fin d’ora tutti coloro che conservano le foto delle proprie famiglie (possibilmente al completo), datate prima del 1980, a farle avere ai rappresentanti della Pro Loco e ai curatori del libro: le foto verranno scannerizzate in loco e restituite in tempi brevissimi. Per facilitare le operazioni, si raccomanda di fornire anche i nomi di tutti i familiari ritratti nella foto, precisando (se possibile) anche il luogo e la data in cui la foto è stata scattata. Si accettano inoltre anche le immagini delle coppie che non sono riuscite a vedere pubblicata la loro foto nel primo volume: quindi chi ha le fotografie del proprio matrimonio o di quello dei propri genitori o nonni, sposatisi prima del 1973, potranno darle per essere pubblicate in questo secondo numero della collana. In tal caso, si ricorda di allegare, oltre al cognome e nome precisi degli sposi, le date di nascita (e per i defunti anche quelle di morte), insieme al luogo e alla data di matrimonio. Un grazie fin d’ora a tutti coloro che collaboreranno all’iniziativa. I curatori del libro

Sia fatta la luce... E LUCE FU!

Andando alla ricerca di figli che danno un seguito all’attività lavorativa dei padri abbiamo, questa volta, incontrato Simone Burato, il cui papà e maestro d’arte, Giacomo, ha saputo trasmettergli la passione per un lavoro molto importante: l’elettricista. Basti pensare ai molteplici usi della corrente elettrica e a cosa si ridurrebbe la nostra stessa vita senza questa preziosa fonte di energia in grado di assicurare vita, luce e calore , garantendo il funzionamento di macchine sofisticatissime capaci di far vivere uomini, animali e natura. Le parole della Sacra Bibbia, proposte dal titolo, si riferiscono al primo atto compiuto da Dio dopo aver creato il cielo e la terra. Senza nulla togliere al Creatore… proviamo ad immaginare cosa sarebbe la nostra stessa vita senza la luce artificiale e, naturalmente, senza le persone addette alla sua manutenzione e al suo immediato ripristino in caso di guasti…sempre possibili. Simone, 37 anni, perito elettrotecnico, ha studiato per questo. Continuando il lavoro del padre si è costituito in ditta individuale che porta il suo stesso nome. In che cosa consiste il tuo lavoro? Avvalendomi delle specifiche conoscenze acquisite a scuola e approfondite dalle raccomandazioni paterne sono in grado di allestire “ex novo” impianti elettrici ad uso civile partendo dalla struttura grezza fino al completamento del manufatto rispondendo a tutte le esigenze della clientela a livello non solo elettrico ma anche telefonico e telematico, compreso il lavoro preparatorio che consiste nella predisposizione delle tracce murarie, nella posa delle canaline per i fili e nell’attivazione degli allacciamenti. In altre pa-

role… dal grezzo alla lampadina. Vuoi quantificare , approssimativamente, la tipologia degli interventi? Per un buon 80% si tratta di interventi sulle abitazioni ad uso civile/abitativo. Un 15% circa interessa strutture produttive artigianali e il restante 5% strutture produttive industriali. Soltanto una decina di anni fa circa la situazione era profondamente diversa con percentuali più equilibrate. La tua giornata tipo? La prima operazione del mattino riguarda il controllo del magazzino, eventuali ordini e/o consegne da espletare, indispensabili per il lavoro della giornata. Di norma torno a casa per l’ora di pranzo soprattutto quando la distanza da casa lo consente. Sempre, quando sono a San Giovanni. In caso contrario torno alla sera, verso le 19.00/19.30. Considerata anche l’età dei miei figli – Mattia ha13 anni e Anna ne ha 10 - cerco di passare più tempo che posso con loro e con mia moglie. Prevalenti aree di intervento? A San Giovanni per un buon 60%; il resto ripartito tra la vallata dell’Alpone, Chiampo e Arzignano, ma anche San Bonifacio, San Martino Buon Albergo e Verona. In prevalenza sono interventi finalizzati all’ampliamento di edifici esistenti, resi possibili dalla Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 e successive modificazioni e integrazioni. Non si tratta di interventi di notevole portata ma le attività artigianali ne hanno tratto un considerevole vantaggio. Allo stato attuale la norma citata è venuta meno ma si parla di un suo possibile reintegro. La crisi attuale quanto ha influito, secondo te, sul fatturato lordo medio a San Giovanni? Secondo me il calo può essere quantificato intorno al 40%, ma anche di più. Basta pensare che nei tempi del massimo sviluppo, nel solo settore industriale si registrava un fatturato di circa il 90%. Quelli erano veramente “tempi d’oro”. Oggi il calo diventa addirittura drammatico per il blocco dell’edilizia abitativa. Cantieri per la costruzione

di case nuove se ne vedono pochissimi! Ogni anno chiudono molte ditte con conseguente crisi per il cosiddetto “popolo delle partite iva”. Cosa ne pensi? Il dato, riportato dai giornali anche recentemente va raffrontato anche con il fenomeno contrario, cioè con un buon numero di strutture produttive che aprono, magari diversificando ambito di attività o ragione sociale. Secondo te, quanto durerà questa crisi e quali settori risulteranno, alla fine, maggiormente colpiti? Bisognerebbe essere maghi o veggenti per cercare di indovinare. Se guardiamo il nostro paese possiamo anche affermare che un certo equilibrio è stato ormai raggiunto. Non siamo certamente fuori dallo stato di crisi, ma non siamo stati travolti come in altre regioni d’Italia, soprattutto al Sud. Purtroppo i nostri giovani non sempre riescono facilmente trovare lavoro in loco e sono costretti a spostarsi altrove per ricercarlo. Tra questi molti sono anche laureati. A tale proposito il numero dei laureati in un anno ammonta, di norma, a 28/30. E’ un dato che fa bene sperare per il futuro. Chiamate “curiose” o strane pretese da parte dei clienti? C’è un po’ di tutto. In genere c’è rispetto per chi lavora. Da parte mia cerco di rispettare la clientela andando incontro alle necessità che vengono segnalate. Per chiudere entriamo in un ambito più personale e famigliare… quale avvenire per i tuoi figli? Intraprenderanno il lavoro di papà Simone? Da ciò che posso registrare allo stato delle cose credo di no, ma è ancora troppo presto. Personalmente non li ostacolerei, ma i segnali sono ancora troppo deboli. Con loro io parlo spesso del mio lavoro. Mi dimostro contento per non condizionarli e per non ingannarli… anche quando torno a casa tardi! Il lavoro è anche fatica ed è giusto che anche questo aspetto non venga trascurato. Papà Giacomo come parlava a te del suo lavoro? Apparentemente “non bene”… per poi ridimensionarsi subito dopo. Sei impegnato in qualche attività di volontariato? Non formalmente, nel senso che non sono iscritto ad alcun sodalizio, fatta eccezione per l’Associazione artigiani della quale sono anche vice presidente. Si tratta di un’eredità di mio padre che l’ha presieduta per ben 21 anni. Lui ha avuto anche una lunga esperienza come assessore comunale. Entrambi ci riteniamo a disposizione dell’intera comunità. Delio Vicentini

FAMIGLIA GALIOTTO

La festa per gli 80 anni del fratello maggiore Antonio. Una tavola imbandita, tanta allegria , tanta voglia e commozione per ritrovarsi insieme. Purtroppo Piero, sorridente nella foto, nel frattempo è andato avanti… Un saluto di buone feste alla numerosa “tribù” in paese e al di là delle Alpi da parte del giornale.

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI

SEZIONE DI SAN GIOVANNI ILARIONE

La Sezione Combattenti e Reduci di San Giovanni Ilarione (VR) anche se conta, al momento, solo quattro soci effettivi e quattordici simpatizzanti, per mantenere alto lo spirito di Patria, anche quest’anno, nella giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, ha voluto onorare tutti i Caduti in guerra e nelle missioni di pace all’estero. Domenica 3 novembre 2013, con la presenza di una folta schiera

di rappresentanti delle Associazioni d’Arma (Alpini, Avieri, Bersaglieri, Carabinieri, Fanti), Avis, Aido e altre, con l’accompagnamento della Banda musicale “G. Verdi” di San Giovanni Ilarione e Montecchia di Crosara, si è provveduto all’alzabandiera, ad assistere alla Santa Messa celebrata dal parroco Don Elio Nizzero ed alla commemorazione, presso il monumento dei Caduti, onorandoli con il silenzio eseguito dalla tromba, mentre il Vice Presidente della Sezione Piero Pandian, ed il Sindaco, Ellen Cavazza, deponevano la corona di alloro. Il Sinda co, nel ricordare tutti i Caduti, ha letto in loro ricordo, una toccante poesia. Al termine delle cerimonia, gli astanti potevano sorbire un aperitivo presso il gazebo della Sezione Carabinieri in congedo. Il Segretario Antonio Dal Zovo

LA SCATOLA DEI RICORDI E DEI SENTIMENTI Questa storia comincia così… C’era una volta una bambina di otto anni di nome Cesarina Coffele che era ricoverata all’ospedale di San Bonifacio. Un giorno andò a trovarla il fratello, che faceva il militare a Mestre, e le portò in regalo, una scatola di cartone piena di cioccolatini. La bambina fu felice e, una volta finiti i cioccolatini, conservò molto gelosamente la scatola come ricordo. Vicino a casa sua abitava una signora di nome Vittoria Valentini, detta Giuditta, mamma di dodici figli, che non sapeva nè leggere, nè scrivere e che aveva una figlia, Valentina B., emigrata in Argentina per cercare lavoro e lì stabilitasi per sempre. Valentina scriveva spesso alla sua famiglia e quando arrivavano le lettere Giuditta si rivolgeva a Cesarina perché gliele leggesse e, naturalmente, le dettava le lettere di risposta dove c’erano anche notizie relative al nostro paese. La bambina era contenta quando arrivava il postino con quelle lettere bianche con le righe rosse, perché erano spedite per via aerea, ma era ancora

più interessata ai francobolli che iniziò a raccogliere mettendoli nella sua scatola di cartone. Era felice e contenta perché, di anno in anno, la sua raccolta aumentava sempre di più. Tutto questo durò finchè Giuditta rimase in vita, poi la corrispondenza cessò. Nel 1970, però Valentina venne in Italia a far visita alla sua famiglia. Cesarina, ebbe modo di incontrarla, per la prima e unica volta. Fu una bella esperienza perché, oltre a conoscere la sua corrispondente, parlarono del lungo viaggio in nave, durato quaranta giorni, degli usi e del modo di vivere in Argentina. Lo stesso anno Cesarina si sposò. Portò con sé la sua scatola piena di francobolli con l’ idea di prendere un album e catalogarli per bene; non trovò mai il tempo per farlo, impegnata com’era tra lavoro, famiglia e la nascita dei figli. Però non smise mai di raccogliere francobolli. Sarà la figlia Tania a catalogarli al suo posto ed ora l’album conta la bellezza di circa quattromila (4.000) francobolli provenienti da tutto il mondo: Argentina, Congo, Egitto, Inghilterra, Belgio, Francia, Russia, Africa, Slovenia, Spagna, Svizzera ecc...e naturalmente da tutta Italia. Che meraviglia! E la scatola di cartone? E’ lì, a casa di Cesarina, vuota ma piena di ricordi indelebili nel tempo! Antonietta M.

La diverticolosi del colon puo' essere considerata una delle malattie tipiche della società industrializzata del xx secolo. Nei paesi occidentali si manifesta, in entrambi i sessi, dopo i 40 anni di età e con una certa prevalenza nel sesso femminile. Il disturbo consiste in una o multiple ernie della mucosa attraverso la parete muscolare del colon. Il risultato comporta la presenza di infossamenti sacciformi su una superficie che dovrebbe essere liscia. Dal punto di vista fisiologico queste formazioni hanno carattere di benignità e nella maggioranza dei casi sono asintomatiche e vengono diagnosticate casualmente durante l'esecuzione di un esame endoscopico eseguito per altri motivi. Talvolta però possono insorgere le complicazioni che danno i sintomi della malattia. Le più comuni possono essere l'infezione, l'emorragia e la perforazione. Queste piccole cavità possono intasarsi con il materiale contenuto nell'intestino ed andare incontro ad infiammazioni acute o croniche che possono provocare ascessi, emorragie intestinali e persino perforazioni con conseguente peritonite. In caso di perforazioni su un quadro di infiammazione cronica la perforazione può creare fistole con altri organi cavi ( vescica ). Il sintomo più comune è il dolore addominale che può essere diffuso e crampiforme oppure acuto e localizzato nella fossa iliaca sinistra. La funzione intestinale presenta alternanza di stipsi e diar-

[continuazione dell'articolo a pag1]

[...] consiglieri (la compagine comunale del sindaco Marcazzan era in lotta con l’Amministrazione precedente dell’ex sindaco Confente per le ingenti spese inerenti la costruzione del ponte Beltrami sull’Alpone), di un incendio che mandò in fumo l’intero municipio il 17 maggio 1921 (con reciproche accuse di responsabilità, visto che la causa sembrò, fin da subito, chiaramente di origine dolosa), di debiti da sanare che coinvolgevano perfino membri del clero (il comune venne citato più volte per essere debitore insolvente di circa 9 milioni di lire, cifra per quei tempi enorme, verso il prete locale don Pietro Dalla Meschina). Tutto questo comunque non impedì all’iter amministrativo di cui ci stiamo occupando di giungere al suo compimento, nella data ormai nota del 30 dicembre 1923. Forse, ad essere realistici, più che le (giuste) aspirazioni dei cittadini di San Giovanni influirono le capacità persuasive di personaggi po-

rea. Talvolta l'unico sintomo può essere dato da una enterorragia senza dolore. Nei casi più gravi vi può essere febbre con brivido, indice di una importante infezione intestinale. Gli esami più indicati per una diagnosi corretta sono l'esame radiologico con il clisma opaco e la colonscopia. Questi esami tuttavia non devono essere eseguiti in un paziente che presenti una infiammazione acuta dei diverticoli. Le procedure comportano il rischio di provocare rottura dei diverticoli infiammati con perforazione intestinale e conseguente peritonite. E' importante che il medico ponga la massima attenzione per escludere la presenza di altre malattie più gravi quali il tumore del colon o la colite ulcerosa. Una volta fatta la diagnosi la cura viene pianificata in base alla gravita' e all'estensione della malattia . Il dolore addominale può essere trattato con analgesici anticolinergici (es. : diclomina). In caso di infezioni si deve ricorrere agli antibiotici : cefossitina, clindamicina o gentamicina. In caso di complicazioni più gravi quali perforazione dell'intestino, peritonite , ascessi o restringimenti intestinali il paziente deve essere ospedalizzato ed eventualmente sottoposto ad intervento chirurgico. L'infiammazione dei diverticoli , o diverticolite, può recidivare in circa il 25% dei casi. Per evitare le recidive sarebbe utile seguire una dieta ricca di fibre che sarebbe in grado di avere anche effetto positivo per la prevenzione della malattia. Vincenzo Magnabosco liticamente rilevanti, primo fra tutti quell’on. Ugo Guarienti, promotore dell’iniziativa in questione, personalità di spicco dell’ambiente politico veronese e molto influente a livello nazionale (alcune foto lo ritraggono accanto ai massimi esponenti politici del tempo, fra cui il Re Vittorio Emanuele III). I frutti immediati di quel cambiamento si videro, in modo tangibile, alcuni anni dopo, nel 1928, quando presero forma alcune opere destinate a cambiare il volto del centro capoluogo di San Giovanni Ilarione: in quell’anno infatti vennero inaugurate le tre piazze del paese (rimaste pressoché intatte nella loro struttura essenziale fino ai nostri giorni), le monumentali scuole elementari, intitolate ad Aristide Stefani, la stazione del tram con quella linea ferroviaria che, più di ogni altra opera, metteva in comunicazione il nostro territorio con gli altri centri della vallata e, di conseguenza, spostava definitivamente verso il veronese gli interessi economici e sociali della nostra gente. Dario Bruni

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ANCHE LE

CAMPANE HANNO BISOGNO DELLA

ROTTAMAZIONE

Tutti con il naso all’insù lo scorso 6 Novembre, con una protagonista d’eccezione a dar spettacolo: una gru gigantesca veniva ripresa mentre toglieva una campana del campanile di Castello perché fosse riparata. Il tutto si è svolto in estrema sicurezza, malgrado i 70 metri di altezza in cui si svolgevano le operazioni e i 720 kg di peso della campana. Si trattava di una delle sei campane che compongono il concerto del campanile, precisamente quella che suona il FA naturale, che a causa di eccessiva usura presentava una piccola crepa nella parte più ampia della sua struttura, dando origine ad una evidente e fasti-

diosa stonatura facilmente distinguibile anche dagli orecchi meno attenti. Non è la prima volta che accade: alcuni anni fa toccò alla campana del RE, sostituita da una nuova dedicata, per l’occasione, alla memoria dell’indimenticato parroco don Daniele Parlato, scomparso pochi anni prima. Ambedue le campane portavano la data di fusione 1920, quindi è per certi versi comprensibile che, dopo quasi un secolo di fedele servizio, potessero presentare qualche acciacco, sebbene la manutenzione sia stata costante in tutti questi anni (le campane vengono ruotate di 1/6 ad intervalli di tempo

UNO SGUARDO RETROSPETTIVO ALLA SAGRA DELLA CASTAGNE Una riuscita manifestazione fra tradizione e novità Sagra delle Castagne all’insegna, come da alcuni anni a questa parte, di un mix di tradizione e novità: molte infatti sono state le novità presenti, a cominciare dalla serata del Venerdì, un vero e proprio successo, con il gruppo dei Fuori Registro che ha suonato per l'intera serata dando prova di quanto sia bello e coinvolgente fare buona musica. Tanti giovani, tanto divertimento ma soprattutto un divertimento “sano” per tutti. Un’altra iniziativa lanciata quest’anno riscuotendo ampi consensi è stata la "prova del cuoco": con il coinvolgimento anche dell’Amministrazione comunale. La piazza della chiesa si è trasformata in una grande cucina di sapori e di odori. C'era chi impastava la torta e chi i biscotti, con l’attesa presentazione, fra l’altro, di 5 piatti preparati direttamente dai cuochi dei ristoranti locali. La domenica si è aperta con il suono di tamburo del corpo bandistico “F.

Morlacchi”, ospite di uno scambio tra bande, con la Banda Giuseppe Verdi di Montecchia di Crosara e San Giovanni a far gli onori di casa: un vero scambio di idee, di gusti e di suoni che hanno permesso di confrontarsi con un realtà diversa da quella a cui siamo abituati. A seguire, ecco l’immancabile battitura delle castagne con la cottura tanto attesa di “polenta e scopeton”, un manicaretto che non ha età e che i nostri contadini e contadinelle in costume hanno offerto a tutti i presenti della piazza. Contemporaneamente, occhi puntati verso il campanile, con le spettacolari evoluzioni del Gruppo speleologico di Montecchia, impegnato in ardite scalate e discese che per la loro spettacolarità hanno divertito e coinvolto il folto pubblico presente. Il resto del pomeriggio è stato dedicato, come già accennato, alla tanto attesa manifestazione della “Prova del cuoco”, alla quale partecipavano i 5 cuochi dei ristoranti di San Gio-

regolari per evitare che il battacchio vada sempre a colpire su di un unico punto) Avendo superato i 50 anni di età la Sovrintedenza non ha autorizzato la sua fusione, cosicché, onde evitare una spesa eccessiva, in questa occasione si è optato per una saldatura, effettuato da una ditta che già in passato ha portato a termine con successo operazioni del genere. La campana quindi è ora in riparazione, ed attende di essere rimessa al suo posto una volta ultimato l’intervento. Appuntamento quindi ad un’altra occasione per tenere il naso all’insù, nel momento in cui la gru riposizionerà la campana affinchè possa tornare a dare, con la sua voce squillante, gloria a Dio e richiami la popolazione alle celebrazioni della comunità parrocchiale.

Lorenzo Gecchele vanni Ilario-ne: Marco Venco per il ristorante "La Taverna", Damiano Bevilacqua per il ristorante "Bice", Paolo Pozza "Chef at Home", Susi Pozza per il ristorante "Suan", Manuel per l’"Agriturismo La Frasca". Scenografia spettacolare, con tanto di protagonisti in divisa e tanta voglia di mettersi in gioco. Ogni cuoco ha preparato, in diretta e sotto gli occhi di un pubblico attento e competente, un piatto, una propria specialità dando prova di ciò che si può trovare sulla tavola dei riwwspettivi ristorante. Il tutto si è concluso con scroscianti applausi e con la preparazione di un piatto, il riso al castagno, coordinato da Claudio Burato, che ha professionalmente commentato ogni piatto presentato nell’arco di tutta la manifestazione, alla presenza del

Augura alla gentile clientela un Buon Natale e Buon Anno 2014

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La croce della contrada Ranchetti rimessa a nuovo grazie al lavoro di Mario e Silvio, con l’aiuto di tutti i residenti della contrada, utilizzando un “trave centenario” in ottimo stato e recuperando il Cristo che già apparteneva alla vecchia croce dei Ranchetti.

primo cittadino di San Giovanni, il sindaco Ellen Cavazza, che con tanto di cappello da cuoco ha seguito l’evento gastronomico suscitando simpatia e applausi fra il pubblico. Molte le persone da ringraziare: da chi ha partecipato con la gara delle torte a tutti gli ospiti che hanno cantato, recitato e dato il loro contributo durante il pomeriggio. Da ringraziare inoltre tutti i collaboratori, coloro che hanno lavorato all’interno dei chioschi, le varie associazioni coinvolte, il consiglio della Pro Loco che ha saputo valorizzare il nostro territorio dando visibilità, come ogni anno, ad alcune attività presenti in paese, che meritano di essere segnalate per competenza e valore professionale. L.G.


NOTIZIE DAL CENTRO AIUTO VITA

Niente di nuovo da raccontare ai lettori dell’ Alpone: la solita fatica di vivere l’attuale momento facendosi coraggio e rimanendo sereni nonostante tutto. Le famiglie in difficoltà sempre in crescita, quelle che hanno un reddito a nostro avviso sufficiente, invitate a non venire più al Centro il martedì, perché le risorse sono riservate alle famiglie con reddito insufficiente o senza alcun reddito. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie le volontarie porgono sinceri auguri alla comunità religiosa e alla comunità civile, che in svariati modi hanno collaborato e sostenuto l’attività del Centro. Inoltre ringraziamo tutti vivamente invitandoli a continuare ad essere generosi. Il 2 febbraio 2014 festeggeremo la 36° giornata per la vita e saremo invitati a riflettere su di un argomento importantissimo: “Generare Futuro”, dal messaggio episcopale permanente dei Vescovi. I giovani onoreranno la vita con uno spettacolo musicale, i bimbi battezzati nell’anno saranno invitati con i loro genitori alla Santa Messa delle 10.30 per ringraziare Dio del dono della vita mentre i ragazzi offriranno le primule per raccogliere fondi. Mi fa piacere, infine, riportare almeno l’ultimo pensiero di un articolo di cronaca sul dopo-scuola del mese di luglio, stilato da Ester Bruni, Francesca Danese ed Elisa Da Ronco e che non trovò spazio sull’Alpone di settembre 2013: “[…] Quest’esperienza risulta essere un arricchimento reciproco, in quanto l’aiuto che diamo non giova solo ai bambini ma anche a noi stessi: la consapevolezza di aver donato del tempo agli altri senza pretendere niente in cambio. È ciò che spinge noi e tante altre persone a intraprendere la strada del volontariato. Proprio per questo invitiamo tutti ad aiutare se stessi aiutando gli altri, perché come dice un proverbio indiano "tutto ciò che non viene donato va perduto.” Ancora grazie e tanti tanti auguri, Gabriella Zarattini

Visto il successo dell'anno scorso, anche quest'anno la Pro Loco ha organizzato due serate all'Arena di Verona per vedere il concerto di Eros Ramazzoti (foto in alto) e dei Modà (foto in basso), rispettivamente l'11 settembre e il 10 ottobre. Sono state due bellissime serate ricche di emozioni!

DIEGO ROSSETTO: UN RITORNO AL FUTURO all’attuale situazione della produzione delle castagne in Italia. Il castagno è una pianta rustica che trova il suo habitat naturale in tutte le zone collinari d’Italia. Tutte le malattie che hanno oggi così drasticamente ridotto la produzione di questo gustoso frutto, sono da individuare nella globalizzazione e nello spopolamento delle zone collinari e montane. All’inizio del secolo scorso, sul 14% della superficie forestale italiana si coltivava il castagno, e fino agli anni ‘50, la nostra nazione, con 60.000 quintali di produzione annua, era al primo Diego Rossetto posto nel mondo. Il suo confra i suoi castagni. sumo era molto diffuso perché era considerato il frutto dei poveri. Già dagli anni quaranta, a causa del Diego Rossetto crediamo sia l’unico produttore di castagne del nostro graduale e progressivo depopolamento paese, ed aderisce al consorzio “Ca- delle zone montane, e all’aumento del stanicoltori veronesi” a cui apparten- taglio dei boschi per ricavarne buon gono anche i coltivatori del “marrone legno è cominciata la progressiva contrazione della sua coltivazione. di San Mauro di Saline”. Approfittiamo della sua disponibilità Se questo non bastava, a causa della per fargli visita, e farci raccontare il “globalizzazione” sono arrivati in Itaperché di questa sua tenace volontà di lia alcuni parassiti provenienti da altri cimentarsi in questa attività così diffi- continenti. Il primo ad affacciarsi in Italia presso cile e piena di incognite. Inizia parlandoci di questo albero una Genova nel 1938, è stato il cancro del volta molto diffuso nella nostra zona. castagno, proveniente dagli Stati Uniti Ci parla delle caratteristiche della sua d’America, dove era apparso nel 1904. coltivazione e la sua opinione riguardo Ai nostri giorni ecco che è apparso

nel 2002, per la prima volta in Italia, il Cinipide (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu), che in 10 anni si è diffuso dappertutto distruggendo il 90% della produzione nazionale, tant’è vero che ora siamo diventati importatori di castagne. Diego ci racconta che gli entomologi stanno introducendo da qualche anno sul territorio italiano un insetto antagonista al Cinipide, il Torymus (Torymus sinensis KAMIJO), che è l’unico mezzo efficace nella lotta a questo parassita. Con la sua introduzione sul territorio, si dovrebbe riuscire a ridurre sensibilmente le perdite della produzione riportandola almeno al 70% di quanto prodotto prima dell’avvento di questo parassita. Anche Diego ha collaborato alla lotta biologica a questo parassita, diffondendo, in collaborazione con gli entomologi di Cuneo, il Torymus nel nostro comune. Anche i genetisti, in particolare quelli che operano nei vivai della provincia di Cuneo che sono i più specializzati, stanno lavorando in questo settore ed hanno già approntato una quindicina di nuove varietà resistenti al Cinipide e abbastanza resistenti al Cancro del castagno. Diego ne sta sperimentando una, la “Bouche de Betizac”. Un’altra patologia particolarmente pericolosa per la produzione di un buon frutto, è il Marciume delle castagne (Gnomoniopsis pascoe), un fungo particolarmente influenzato dalle condizioni climatiche, che colpisce la castagna fin dalla fioritura.

Anche le modificazioni climatiche degli ultimi anni con gli sbalzi termici che si stanno verificando, se da una parte hanno consentito la coltivazione della vite in collina, hanno però creato seri problemi all’habitat del castagno, provocando la moria di parecchi alberi. Ci racconta che il suo obiettivo è quello di vincere la sua battaglia personale contro la globalizzazione del castagno, ed il suo desiderio è quello di tornare a raggiungere gli obiettivi di produzione raggiunti dal bisnonno “Bio Rosseton”, che nei primi anni del secolo scorso era arrivato a produrre anche 80 quintali di castagne e marroni l’anno. Conclude il suo racconto dicendoci: “Per ottenere buone produzioni ci vogliono buone pratiche agronomiche: l’irrigazione microjet è indispensabile, come è indispensabile l’attrezzatura per la raccolta: la raccoglitrice, il nastro per la cernita, la calibratrice ed ovviamente una buona pertega”. E continua:” “indispensabile anche la “novena dei marroni”, che consiste nell’immergere per un periodo variabile da 3 a 9 giorni, i marroni in acqua allo scopo di bloccare l’azione del fungo e l’eliminazione dei parassiti”. Prima di lasciarci, mi regala una confezione dell’ultimo prodotto della sua azienda che ha attualmente in fase di sperimentazione: la “marronata”, una confettura composta di marroni nowwstrani che è una vera squisitezza! Tanti auguri, Diego, per il tuo futuro professionale che ti auguriamo sia ricco di tante soddisfazioni! Angelo Pandolfo

Corso Cavour, 39 Zevio - VR T./F. 045 6051495

Via Canella, 3 Cellore d'Illasi - VR T. 045 6528742

Via Cesena, 2

Viale Europa, 98 Montecchio Magg. - VI T. 0444 602480

(angolo Via Legnago) Verona

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L'Amministrazione Speciale

SAGRA DELLE CASTAGNE

Hanno decisamente avuto ragione prima l’assessore Claudio Lovato, che mi aveva a suo tempo invitato e presentato la sagra ed i relativi eventi anche a scopo benefico come l’iniziativa dei genitori “Con una Castagna la Scuola ci Guadagna!”, e poi il Sindaco di San Giovanni Ilarione , Ellen Cavazza, con la sua sorridente determinazione nell’invitarmi (me l’aveva anticipato al teatro Filarmonico di Verona in occasione della mia premiazione come “Leone” del Veneto) alla Sagra delle Castagne. Una presenza che è stata anche l’occasione per i miei collaboratori per studiare e proporre dei ravioli con la castagna della Val d’Alpone poi messi in vendita per contribuire alle attività della scuola. Hanno avuto ragione per una serie di motivi che cercherò di riassumere. Perché l’accoglienza della popolazione di San Giovanni è stata calorosa , fantastica, anche se non inattesa. Perché l’inno di Mameli suonato in tandem dalla banda umbra di”F. Morlacchi” di Cannara e dalla locale Banda musicale G. Verdi mi ha decisamente commosso come pure la successiva e sobria inaugurazione delle scuole ristrutturate dedicate ad Aristide Stefani. Ancora una volta calorosa è stata l’accoglienza degli espositori alla Mostra artigianale. Ma due sono stati i momenti che mi hanno maggiormente toccato: l’intervento sobrio, ma determinato del sindaco Cavazza che ha rivendicato, in un momento particolarmente difficile per l’Italia, ma soprattutto per la vallata (legata prevalentemente all’agricoltura ed alla monocoltura industriale) il diritto di una crescita sociale, culturale ed economica, come spetta ad una comunità così legata alle proprie tradizioni, ma anche così aperta al nuovo. E poi quell’amicizia consolidata tra due comunità diverse, come quella del veronese e quella del perugino, confermata non solo dall’intesa musicale, ma anche da tanti piccoli gesti. Come quello del dono delle cipolline, vanto di Cannara, in segno proprio di amicizia e di condivisione. Ci stava un brindisi con il Durello, il vino della Lessinia di “confine” tra il vicentino ed il veronese e la fraganza ed il profumo del pane dei forni delle vostre contrade che ho assaporato con la mia famiglia. E, appunto, il brindisi augurale ha fatto da conclusione ad un incontro che rimarrà sempre nei miei bei ricordi.

PROGETTO ALBERI La Comunità Montana della Lessinia con delibera di giunta n° 83 del 27 Dicembre 2012 ha approvato il “Progetto Alberi”. Si tratta di un progetto di durata triennale che prevede la piantumazione di alberi nel territorio dei comuni facenti parte della Comunità Montana. A questo proposito è stata interpellata “Veneto Agricoltura” che ha suggerito la piantumazione delle seguenti specie di alberi: Tiglio selvatico, Acero di monte, Faggio e Sorbo degli uccellatori. Questa iniziativa è rivolta ai Comuni, alle Associazioni ambientaliste e alle Scuole dei vari comprensori della Lessinia che vorranno farne richiesta. Ad esse saranno donate le piantine acquistate, con l’impegno dei richiedenti di curarne la messa a dimora. L’Amministrazione Comunale ha già fatto richiesta di 47 esemplari di Acero di monte e 20 di Sorbo degli uccellatori e a breve, queste piante saranno messe a dimora, in varie vie del paese. Se qualche Associazione ambientalista o venatoria, volesse farne richiesta, è sufficiente mettersi in contatto con l’Assessorato all’Ecologia del comune, il quale provvederà poi a farne richiesta.

DALLA SCUOLA DEI FIGLI... ...ALLA SCUOLA DEI GENITORI Vi anticipiamo che il prossimo Gennaio 2014 ripartirà la 4° edizione della Scuola Genitori che come anticipato includerà una serata dedicata ai Papà con il tema: “Padri assenti o Padri domestici ? Il ruolo maschile nell’educazione dei figli”. Altri imporIl Sindaco Ellen Cavazza ed il Cav. Giovanni Rana.

Inaugurazione della messa a nuovo della Scuola Aristide Stefani

tanti temi saranno: l’alimentazione, l’adolescenza, la relazione fra genitori e figli, i social network, la televisione, l’interculturalità, ecc. A breve riceverete il calendario completo, perché Genitori non si nasce ma si diventa. Vi aspettiamo numerosi !!!

Comune di San Giovanni Ilarione Il Sindaco Ellen Cavazza, l'Amministrazione, il Consiglio Comunale e i dipendenti Augurano

Consegna della Targa di ringraziamento alla Banda musicale di Cannara (PG).

Consegna Targa di riconoscimento a Luciano Vanzo.

e l a t a N n o u B e ! o v o u n o n n a Felice Giovanni Rana al chiosco dei Genitori dove sono stati venduti gli squisiti Ravioli alle Castagne il cui ricavato verrà donato alle due Scuole Primarie Cirillo Tonin ed Aristide Stefani.

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Comunale

informa

NATI PER LEGGERE - San Giovanni Ilarione -

Da Gennaio 2014 anche il nostro comune aderirà al progetto nazionale “Nati per Leggere” con l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, per favorire adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Il beneficio che il bambino trae dalla lettura ad alta voce, operata in famiglia in età prescolare, è documentato da molti studi. Questa esperienza precoce ha una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è un’opportunità di relazione tra bambino e genitori), sia cognitivo (influisce sul linguaggio infantile e sulla capacità di comprendere la lettura di un testo ione scritto), consolidando inoltre nel bambino l’abitudine alla San Giovanni Ilar lettura. Verranno coinvolte quindi le Famiglie, i Pediatri, la Scuola per l'Infanzia Papa Luciani e la Biblioteca comunale, attraverso degli eventi dedicati alla promozione della lettura, con lettura ad alta voce, bibliografie suggerite, formazione dei lettori, ecc. In occasione del primo compleanno dei bambini residenti a San Giovanni Ilarione, inoltre, verrà inviata a casa ai loro genitori una lettera che li inviterà a recarsi in biblioteca per ritirare un regalo. Per questo verranno acquistati dei kit di accoglienza costituiti da un libro, un segnalibro NPL, un dépliant sulla biblioteca e sui servizi dedicati alla fascia di età 0-6 anni.

La tecnologia al servizio del cittadino:

NUOVI INTERNET POINT GRATIS IN BIBLIOTECA

Aperto a San Giovanni Ilarione un Internet point gratis al sevizio dei cittadini. Grazie ad un bando europeo, attuato dalla Regione Veneto, denominato "Progetto P3@Veneto", il Comune di San Giovanni Ilarione è riuscito a ottenere i fondi per poter allestire un punto aperto al pubblico di ben cinque computer direttamente collegati alla rete internet; una stampante multifunzione , un armadio, 4 scrivanie e relative sedie ed una lavagna. Il centro internet del nostro paese sarà aperto durante l'orario della biblioteca dalle 15.30 alle 18.30 da martedì a venerdì. Il servizio verrà inaugurato sabato 11 Gennaio 2014 prossimo, alle ore 15.30, dall'assessore alla cultura Claudio Lovato con la presenza dei responsabili delle associazioni. Al termine è previsto un rinfresco offerto dalla Biblioteca Comunale.

SICUREZZA E RIFACIMENTO STRADE Sistemazione tratti di strada Nella primavera del prossimo anno, saranno eseguiti i lavori di sistemazione di alcuni tratti di strade che vanno da Cattignano alla Belloca e dalla contrada Palazzo ai Lovatini, compreso il tratto che porta ai Cimani di Castello. L’ ufficio tecnico del comune ha già provveduto a preparare i relativi progetti che prevedono la fresatura del vecchio asfalto, il riporto di nuovo materiale di sottofondo e l’asfaltatura a caldo con macchina finitrice. Inoltre sul tratto di strada Palazzo - Lovatini da alcuni anni ormai c’è una frana che ostruisce in parte la carreggiata. In occasione dei lavori di sistemazione della strada stessa, verrà sistemata anche la frana di cui sopra. L’importo per la sistemazione di questi due tratti di strada è di €46.550,90 per il tratto di strada Catti-gnano – Bellocca, e di €32.524,36 per il tratto Palazzo – Lovatini. Gli interventi saranno finanziati in parte con fondi propri del bilancio e in parte con due contributi già erogati, della Comunità Montana della Lessinia. I contributi già erogati dalla Comunità Montana della Lessinia sono di €37.000,00 per il tratto Cattignano – Bellocca e di €23.000,00 per il tratto Palazzo – Lovatini. Costo totale degli interventi €79.075,26.

Nuovi guard-rail Per rendere più sicuri dei tratti di strada, grazie anche alla segnalazione di alcuni cittadini, nei mesi scorsi sono stati posizionati alcuni guard rail di protezione e sicurezza. I tratti di strada interessati a questo intervento sono: Gambaretti, Cimani, Zamichieli e Riva del sole.

Il Lavoro, la Formazione per i Giovani e non solo. Vi informiamo che siamo in stretto contatto con gli Uffici di Verona Innovazione e vi riportiamo di seguito gli importanti servizi che propone questa Azienda Speciale della Camera di Commercio I.A.A. di Verona : SPORTELLO STAGE (per chi è interessato ad uno stage) SERVIZIO NUOVA IMPRESA (per chi vuole aprire una nuova impresa) FORMAZIONE (per chi è interessato ad un corso di formazione) In particolare lo SPORTELLO STAGE offre un servizio di incrocio domanda e offerta ai datori di lavoro pubblici e privati disponibili a ospitare tirocinanti per un’esperienze di stage. Vi invitiamo quindi a contattare: Verona Innovazione Azienda Speciale della Camera di Commercio di Verona presso la Camera di Comm. di Verona / C.so Porta Nuova 96 - 37122 Verona Orario al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Tel. 045 8085805 Fax 045 8085841 E-mail: veronainnovazione@vr.camcom.it - www.veronainnovazione.it

In campo il Gabibbo, le Vecchie glorie e Magistrati per “Solidarietà è” la Onlus costituta da Raffaele Beltrame per sostenere i Bambini della missione Brasiliana di Suor Paola Pellanda.

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UNA RICCHEZZA: LA FELICITA’ DI ACCETTARE CIO’ CHE SI È Lettera dal Venezuela del nostro missionario Padre Luciano Costalunga “Guardate i fiori del campo e gli uccelli dell’aria: non seminano, non raccolgono, non hanno nulla e hanno tutto: hanno la vita!” (da Matteo 6, 26) Cari amici, nel breve soggiorno che ho trascorso nel mio paesello natale, incontrando qualche persona mi sentivo spesso rivolgere la domanda: “E come va, là in Venezuela?”. Io, che ormai da 56 anni vivo in quella “bella nazione” del Sudamerica , cercavo di dare una risposta che fosse all’altezza del mio interlocutore, ma sempre venivo prontamente fermato da questi con una frase ricorrente: “Eh, ma guarda che anche qui adesso la va male! E presto l’Italia sarà molto peggio di là…” ed ognuno rimaneva con le sue idee: poche e soprattutto ben sicure, da parte sua. Ad ogni modo, siamo ad oltre 9 mila chilometri di distanza dall’Italia , pensate che solo in America Latina ci sono intere popolazioni che non dispongono di generi alimentari di base, quelli indispensabili per vivere, e questo non solo perché non c’è benessere, ma anche perché tutto deve essere importato da fuori. E questo lo può fare (e lo fa, di fatto) il Governo, un governo che può importare quello che vuole! Attualmente (ottobre 2013) in Italia stiamo molto, “troppo bene”, basta guardarsi un po’ attorno, forse manca un po’ di “Positivismo”, non vedere tutte le cose in nero, dopotutto come dice il proverbio: “non c’è male che per bene non venga”. Io penso che questo comune stato di ristrettezza economi-

ca deve insegnare a tutti a riflettere un po’ e, se possibile, “frenare” un po’ il benessere facile, imparare a distinguere i bisogni reali dai desideri falsi e superflui, capire le cose indispensabili e quelle che invece sono capricci e inutili sprechi. Non abbiate paura: girando per il paese ho visto le tavole ben preparate, i frigoriferi pieni, i freezer con dentro carne per l’inverno, le cantine con vini pregiati. Ma guardiamo un po’ anche ciò che c’è di positivo: grazie all’aiuto di molte persone generose del paese riusciamo a portare avanti la bella esperienza che ha un nome che dovrebbe esservi caro: la casa Focolare “Padre Luciano”, intitolata legalmente “San Giovanni Ilarione”. In essa accogliamo e facciamo crescere, da quando sono piccoli, un bel numero di bambini e bambine, fino ad un’età in cui si possono gestire da soli. Sono bambini che ci vengono affidati con tutte le carte in regola, ed entrano a far parte

di questa casa che è una vera e propria famiglia. Ma tutto questo non sarebbe possibile senza l’aiuto dei “padrini” che hanno adottato a distanza questi bambini e di tutti i benefattori. Per questo vi ricordo tutti con affetto e riconoscenza: vi posso assicurare che questi ragazzi pregano ogni giorno per i loro benefattori! Senza la vostra carità io avrei potuto fare poco o nulla, con il vostro aiuto facciamo crescere molti bambini. Un sincero saluto e un augurio di “Buon coraggio”, con la benedizione del Signore, la grazia di Dio e la vostra buona volontà, e la pace vera che con il Natale

Agente Sociale FNP Lunedì dalle 9.00 alle 12.00 Pensioni di vecchiaia, fiscale, pensioni di anzianità, Mod.730 , Pensioni superstiti, Mod.unico, assegni sociali, Ici, Infortuni, Red, malattie professionali, invalidità civile, indennità di accompagnamento Patronato INAS Il primo e il terzo mercoledì del mese, dalle 15.00 alle 19.00 Tutela settore privato Tutela settore pubblico Tutela pensionati Pensioni-assegni sociali Infortuni, malattie professionali Invalidi civili

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Indennità di accompagnamento Disoccupazione-mobilità FEMCA Martedì dalle 17.00 alle 18.45 (Federazione Energia Moda Chimica Affini)

Sede provinciale: L.ge Galtarossa, 22 Verona 0458096961

(ENERGIA; TESSILI; ABBIGLIAMENTO; CALZATURE; CHIMICA; GOMMA PLASTICA) Servizi presso la sede di San Bonifacio in Piazzetta Dalli Cani (tel 045/6102600) e la sede centrale di Verona in Lungadige Galtarossa 22/D tel 045/8096928 ASSISTENZA GRATUITA PER: Pensioni di vecchiaia, Pensioni di anzianità, Pensioni superstiti, Assegni sociali, Infortuni, Malattie professionali, Invalidità civile, Indennità di accompagnamento, Modello RED, Isee. Assistenza fiscale con particolari condizioni per gli iscritti CISL. Gratuita per gli iscritti FNP CISL a basso reddito. Modello 730 e Modello Unico, IMU, Contenzioso, Servizio casa, Successioni, Colf, Legale, SAF, domanda di disoccupazione, maternità.

Padre Luciano, Costalunga – Venezuela

Per sostenere le necessità della Casa Hogar e per fare la vostra offerta c’è un conto corrente sempre aperto presso la Banca Popolare di Verona, Ag. San Giovanni Ilarione intestato a “Costalunga Don Luciano”, IBAN : IT 43 Z 05034 59760 000000051000. Per qualsiasi informazione non esitate a contattare Padre Luciano al suo nr 0058 4146837279 o all’indirizzo mail: costaluciano@hotmail.com, oppure Mario Fochesato (cell 347 0627297 ) che lo aiuta qui dall’Italia.

RICORDIAMO CHE LA TESSERA CISL AVRÀ VALIDITÀ FINO AL 31/12/2014 Il Sindacato Cisl di Verona offre tutela e servizi ai cittadini di ogni condizione sociale: agli anziani, ai lavoratori di ogni settore, ai pensionati, ai disoccupati. I servizi vengono erogati nel recapito CISL presso gli Impianti Sportivi di San Giovanni Ilarione, presso la sede di San Bonifacio, piazzetta Dalli Cani tel. 045/6102600 e presso la sede centrale CISL di Verona in Lungadige Galtarossa 22/D (tel. 045/8096928) Presenza operatori CISL presso la sede degli impianti sportivi di S. Giov. Ilarione:

giungerà anche nelle vostre case, nei vostri cuori e dentro le vostre famiglie: “non vi mancherà il necessario”. Que Dios Os Bendiga!

Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti al Segretario FNP CISL di San Giovanni Ilarione

Sig. Augusto Gambaretto

Il Segretariato socio-sanitario 045 8096930, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 Un servizio gratuito per dare una risposta al diritto ad essere informati con competenza e correttezza, sui servizi di tipo sociale, sanitario, assistenziale e sui percorsi per ottenerli. Amministratore di Sostegno. Forniamo su appuntamento (045 8096928) un servizio di consulenza gratuito per la richiesta dell’Amministratore di Sostegno (si paga solo la marca da bollo). Commissione Medica locale patenti. Presso le nostre sedi è possibile prenotare on-line il rinnovo per le patenti di guida presso l'apposita Commissione Medica. SERVIZI PER GLI ISCRITTI FNP CISL VERONA Consulenza Notarile su appuntamento (045 8096928) gratuita per tutti gli iwscritti CISL. Consulenza legale, mediazione e conciliazione su appuntamento (045 8096928), gratuita per tutti gli iscritti CISL. Polizza infortuni. (Per informazioni rivolgersi alla sede o recapito FNP più vicino). La denuncia dell’infortunio copre il ricovero ospedaliero, deve essere effettuata entro 30 giorni dalla

data di dimissione. Fondo di solidarietà furti e scippi. (Per informazioni rivolgersi alla sede o recapito FNP più vicino) La richiesta di rimborso va effettuata entro 30 giorni dalla denuncia. Turismo sociale, soggiorni climatici, crociere, viaggi organizzati… La FNP CISL è convenzionata con Veneto Viaggi Vacanze - 3V s.r.l., che applica degli sconti per gli iscritti FNP sui tariffari. Per informazioni tel. 041/951583 email: info@3vagenziaviaggi.it sito: www.3vagenziaviaggi.it Vuoi essere informato sui problemi inerenti ai Pensionati, ed altre nostre iniziative? Comunicaci il tuo indirizzo e-mail e/o il numero di cellulare a fnp. verona@cisl.it o allo 045 8096928. Seguici su facebook www.facebook. com/cislfnp.verona


TESTIMONIANZE

LINA PANDIAN Da Roma con amore e nostalgia...

E’ vero che il primo amore non si scorda mai, ma è pur altrettanto vero che anche il paese ove si nasce e si cresce rimane indelebile nella mente e nell’anima. Questo si adatta benissimo a Lina Pandian, cittadina di Roma, ma di chiarissime origini di San Giovanni Ilarione. Qui nasce infatti il 14/12/1922, figlia di Pietro e di Soldà Teresa. Papà è fabbro ferraio, specialista con il martello e l’incudine a forgiare i ferri per gli asini e i muli che i contadini utilizzano come forza motrice , essendo una società tipicamente rurale, mamma invece è casalinga. Lina è la prima in famiglia a sgambettare per la casa, seguita da Angelo nel 1924,Pietro nel 1926 ed infine Maria nel 1928. In casa la povertà fa un po’ da padrona, la casa è misera ed ospita anche lo zio Alessandro, che aiuta il papà. L’attuale maestosa casa Pandian in via IV novembre è solo un sogno. Lina frequenta l’asilo delle suore dall’età di tre anni, riportandone un’ottima impressione. Poi è la volta della scuola elementare, nel nuovo edificio appena inaugurato, dedicato ad Aristide Stefani. Ricorda con nostalgia il maestro Angelo Dignani e la maestra Teresa Lovatin, insegnavano l’essenziale, ma lo facevano molto bene. Si cominciava dalle aste per arrivare ai temi in quinta elementare. Essendo la famiglia povera, la piccola Lina entra nella

categoria dei “sussidiati”, le vengono cioè forniti, gratuitamente, quaderni, matite, i sussidiari. Si scriveva con il pennino, intingendolo nel calamaio posto al centro del banco e che la bidella passava periodicamente a riempire. Era bello scrivere in questo modo, ma quante macchie sul quaderno, a volte. Dopo gli esami di quinta elementare, seriamente impegnativi perché tanti erano i bocciati, Lina aiuta in famiglia, per poi passare alle dipendenze della Filanda Sperotti, non appena compiuti i 14 anni. Non si trova bene, il lavoro è pesante, sempre con l’ansia, si ha a che fare con l’acqua bollente, con la padronanza che incute paura, ma le 35 lire quindicinali servono assolutamente in famiglia. Dopo circa 3 anni passa alle dipendenze di Pericle Marcazzan, che oltre alla propria bottega, gestisce anche il “Monte frumentario” . Si chiama così perché è il punto di ammasso del frumento da destinare alla nazione. Con la quinta elementare fa le funzioni di un ragioniere, registra le bollette per i contadini e per la banca, si ferma a mangiare in casa del datore di lavoro. Pericle, a fine settimana, oltre al vitto le consegna sempre una bella mancia. Il lavoro dura un paio di anni. Lina successivamente prova l’esperienza di andare a servizio a Verona, presso una facoltosa famiglia, ma non si trova; ritorna allora in famiglia per aiutare la mamma, in quanto la sorella più giovane fa la sarta, e si impegna pure in parrocchia, nelle varie e diverse attività. Poi arriva la guerra. Lina, su indicazione delle maestre Vandin, diviene corrispondente e confidente di un

gruppo di soldati al fronte. Si Scriveva su una cartolina prestampata ed affrancata ai giovani combattenti, per aiutarli a superare le fatiche, i pericoli del fronte in prima linea; è un po’ di aggancio alla vita e ai sogni per i combattenti. Le piace tanto scrivere. Questa è un po’ la sua fortuna, perché in tal maniera casualmente si mette in contatto con Ugo Leorato, da Legnago, e militante nella guardia di finanza. E’ ricoverato all’ospedale al Lido di Venezia, ferito e tutto ingessato. Costui, curioso di conoscere la sua misteriosa “scrivana”, manda i soldi per il treno e in tal modo Lina, accompagnata dalla sorella Maria, va a trovarlo. E’ una persona alta, dagli occhi furbi, che la impressiona tantissimo e proprio da qui parte la “love story” che la porterà all’altare nel 1949. Ugo, nato nel 1921, in quanto militare deve attendere i 27 anni per poter sposarsi ed appena può lo fa subito, affascinato dal paese e dagli occhi sognanti della fidanzata. Subito la novella coppia abita a Legnago, ma si trasferisce a Roma l’anno successivo, in seguito alla vincita di un concorso del marito al Ministero del Tesoro. Lina inizialmente si trova spaesata, per il dialetto romanesco, per l’ingenuità di una provinciale nella città eterna, ma poi piano piano si ambienta, si crea una cerchia di amici, non ci si sente più soli. Il marito è finanziere al ministero e ci rimane fino alla pensione, la nostra protagonista invece impiega le sue giornate a fare la mamma ad Adriano e Rita, venuti a completare la loro unione. San Giovanni Ilarione rimane tuttavia sempre presente nella mente e nel cuore. Ogni anno si trova sempre l’occasione e la scusa per poter tornare a rivedere le persone care, a respirare l’aria pura, ad osservare il paesaggio incontaminato. Che bello rivedere la propria chiesa, rincontrare le amiche, ricordare i bei tempi passati. I figli intanto crescono, studiano, si sposano e si sistemano brillantemente. Tuttavia non sempre tutto può andare bene. All’età di 84 anni il marito muore, lasciando un terribile vuoto, dolore ancora maggiore perché dopo appena 4 mesi anche il figlio Adriano muo-

re nel sonno, colpito da infarto. Il cuore della madre si lacera e continua a battere grazie alla fiducia in Dio e all’amore della figlia e dei nipoti. Lina è sicura che li ritroverà in paradiso. Dai suoi occhi traspare tutto l’amore per la sua gente, per il suo paese d’origine, per il felice tempo trascorso. “Si stava bene a San Giovanni. Si faceva quasi la fame, ma c’era la felicità completa. Anche adesso, come un tempo, ci sono i valori dell’amore e del rispetto verso la propria chiesa e il sacerdote, il senso della solidarietà e dell’amicizia, il gusto della pacca sulle spalle in segno di accoglienza. Anche adesso è bello vivere a San Giovanni. Io ci tornerei di corsa, ma la mia famiglia ormai è a Roma.” Lina ha pure un nitido ricordo della guerra, della guerra in casa. “Alcuni Tedeschi venivano a farsi lavare i vestiti; a volte un anziano, architetto, veniva invitato dalla mamma a mangiare insieme. Mentre mangiava ci guardava e gli cadevano le lacrime dagli occhi. Ho ancora presente le prime fucilazioni in piazza. Era domenica, durante le funzioni. Al crepitare dei fucili mitragliatori tutti hanno chiuso porte e finestre. Sono uscita di corsa a vederli, i condannati a morte, quando ho sentito gli spari. Ci siamo trovati da soli, io e il parroco, don Antonio era letteralmente –stravolto-. A far da contro altare, in un lato della strada, alcune signorine nostrane applaudivano, in segno di giubilo!” Per fortuna è passata la guerra, si sono dismessi i rancori e la gente, poco a poco, ha imparato a perdonare e a dimenticare, rifondando e dando il via al nuovo paese, basato sulla laboriosità, sulla fede e sulla fiducia in Dio e sulla collaborazione con tutti. La nostra protagonista assicura che tornerà dai suoi parenti a San Giovanni ogni anno, finchè la salute regge e noi tutti le auguriamo ogni bene, felici di continuare a vederla passeggiare per le vie di San Giovanni con lo sguardo sereno e scrutatore, a sentire dalla sua viva voce ricordi di vita vissuta, convinti che Lina rappresenta una immagine nitida e reale di vero amore ed attaccamento al proprio paese. Gianni Sartori

II° Raduno DAL ZOVO

La fotografia ha immortalato quasi tutti i 161 partecipanti al II° Raduno dei “DAL ZOVO”, svoltosi con un convivio presso il ristorante “da Zoccante” di Vestenanova domenica 17 novembre 2013. Per la precisione tra i convenuti vi erano ben 61 con il cognome DAL ZOVO, provenienti, sia dalla Svizzera (6), dalle province di Varese (16), di Milano (4), di Vicenza (6) e la maggioranza da quella veronese (comuni di Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Badia Calavena, San Bonifacio, Colognola ai Colli, Montecchia di Crosara, Selva di Progno,Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sommacampagna, Pressana, Villafranca, Lavagno e altri). All’unanimità è stato deciso per il III Raduno nel 2014, domenica 16 novembre. Antonio Dal Zovo

COSCRITTI 1946

Anche quest’anno, come tutti gli anni, i Coscritti del 1946 hanno voluto ritrovarsi, anche con i loro coniugi, per festeggiare il loro 67esimo compleanno e ricordare con una messa di suffragio i loro coetanei che non ci sono più, in particolare: Damini Franco, Biondaro Renzo, Fochesato Severino, Rossi Vittorino, Mella Augusto, Damini Mario e Prando Romano. I festeggiamenti sono continuati presso l’Agriturismo “dai Bernardi” di Cattignano, con un gustosissimo ed apprezzato pranzo, terminando con la promessa di ritrovarsi tutti insieme anche l’anno prossimo, con la speranza di aumentare il numero dei partecipanti. A.D.Z.

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N TS LIA DEP BRI LI LI E VO I G H LO G H N E R E e E n I P A E o C AT I N G azi INI g i n L A N T DA L E Z IO N I a p O N A m V E & i G H I E A Z I B B L IC ca LO AGI N I P U fi a gr IMM RNAL G IO

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S. Giov. Ilarione e Vestenanova La Festa del Donatore che si è celebra-

ta a Vestenanova lo scorso 8 settembre è stata particolarmente sentita e partecipata da molti donatori di sangue e simpatizzanti perché con essa si sono celebrati anche i 45 di fondazione dell’Associazione Avis di San Giovanni Ilarione e Vestenanova. Era il lontano 29 febbraio del 1968 quando un primo gruppetto di giovani, animati da un forte spirito di solidarietà, si fecero pionieri per dare vita a questa meravigliosa realtà. Donare il sangue è un gesto di grande senso di civiltà e grandezza d’animo che tutti dovremmo avere nel nostro cuore. Con questo piccolo ma allo stesso tempo importantissimo atto di altruismo molte persone ammalate possono guardare alla vita con una nuova speranza negli occhi. Il programma della Festa è iniziato la sera del venerdì 6 settembre in sala civica “ don Attilio Benetti” con la presentazione del libro “45 anni di solidarietà”. Un libro che, oltre ad essere veicolo promozionale alla donazione del sangue, racconta il percorso e l’intensa attività dell’associazione negli anni. Poi, come consuetudine, il clou si è avuto la domenica con la partecipazione di molti Donatori e simpatizzanti e con la gradita presenza del Sindaco di San Giovanni Ilarione Ellen Cavazza, del Sindaco di Vestenanova Maurizio Dal Zovo, del Vice Presidente Provin-

GRUPPO ALPINI San Giovanni Ilarione

VIAGGIO IN RUSSIA

ciale Alessandro Vialli e del Presidente provinciale dell’Admor Giovanni Cacciatori. In questa Festa del Donatore era presente anche un altro ospite particolarmente gradito: Valeria Favorito, la ragazza che, malata di leucemia, ha ricevuto il Midollo Osseo dal noto presentatore Fabrizio Frizzi. Valeria ci ha parlato della sua malattia presentando il libro “Ad un passo dal cielo” nel quale racconta della sua particolare vicenda. I Donatori, le autorità, le Avis comunali ospiti ed amici sostenitori, da Piazza Pieropan sono sfilati per le via del paese preceduti dalla “ Banda Musicale G. Verdi” non senza aver prima usufruito del lauto rinfresco preparato dal Gruppo Alpini. Il corteo ha sostato presso il Monumento ai Caduti e presso il Monumento al Donatore per degli omaggi floreali ed un pensiero per chi ha dato la vita per la patria e per i Donatori che non ci sono più. Al termine della Santa Messa, resa particolarmente solenne con i canti della corale Vestenanova, hanno avuto luogo le premiazioni per i Donatori Benemeriti. Tra gli 88 premiati spiccano ben quattro “campioni di altruismo” con 100 Donazioni. Un importante traguardo per raggiungere il quale, oltre alla salute, servono tanta costanza e generosità verso il prossimo.

Dal 18 al 25 settembre scorso, la sede nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini ha organizzato un viaggio in Russia. Tra i pochi Gruppi della Sezione di Verona, erano presenti il nostro Gruppo e quello di Montecchia di Crosara. Il sabato 21 nella città di Rossosch, Regione di Voronezh, per festeggiare i 20 anni della inaugurazione dell’Asilo “Sorriso” (o Asilo nr. 23 come conosciuto dai russi) costruito dagli alpini italiani, che provvedono anche alla sua ordinaria manutenzione. Hanno partecipato al viaggio anche i Consiglieri Sezionali Sergio Ghellere e Umberto Zanon. La cerimonia è iniziata all’interno dell’asilo, nel cortile posteriore, con la Santa Messa celebrata da Mons. Bruno Fasani alla presenza del Presidente Nazionale A.N.A. Sebastiano Favero con il Labaro Nazionale, e molti Consiglieri Nazionali, tra cui il nostro Angelo Pandolfo, Autorità civili e militari italiane tra cui l’Addetto Militare all’Ambasciata di Mosca gen. Giovanni Armentari, molti vessilli sezionali e gagliardetti di vari gruppi e con la presenza di circa 450 tra alpini, famigliari, simpatizzanti. Al termine ci siamo spostati tutti davanti all’asilo, magnificamente addobbato con centinaia di palloncini colorati e con la scritta in russo: ”с день рождения детский сад” (compleanno dell’asilo). Notevole la partecipazione delle autorità locali russe tra cui il Presidente della Provincia Gregor’evic Alejnik, la Responsabile del Dipartimento Regionale della Cultura Tatiana Nikolajevna, il prof. Sergej Ivanovic Filonenko, uno storico della guerra tra italiani e russi e che ha pubblicato vari studi, Rettore dell’Università VGAU di Voronezh , del Professore Alim J. Morozov che cura la memoria museale del Corpo Alpino nonché direttore del Museo Etnografico del Medio Don , situato nel piano interrato dell’asilo, del Sindaco di Rossosch Eduard Markov e della Direttrice dell’asilo da vent’anni Liuba Laptjiova e naturalmente anche la popolazione di Rossosch. Dopo la cerimonia vi è stata una esibizione dei bambini che frequentano l’asilo e successivamente uno spettacolo con cantanti solisti e gruppi folkloristici cosacchi presso il grandioso teatro “Centro della gioventù” della città. Il viaggio non è stato solo un momento di ricordo dei 20 anni dell’inaugurazione dell’Asilo e la commemorazione dei 70 anni della ritirata dal Don con la visita dei luoghi legati alla seconda guerra mondiale ma comprendeva anche una parte turistica con la visita a Mosca dell’interno del Cremlino, la Piazza Rossa, la Cattedrale di Cristo Salvatore, il Parco della Vittoria, la Collina dei Passeri ove sorge l’Università di Mosca, la Metropolitana, la Via Arbat, e di San Pietroburgo con la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo ed il magnifico Museo Ermitage.

I donatori premiati: Distintivo rame (8 donazioni) Andriolo Daniele Baldo Luca Beltrame Pasqualina Camponogara Andrea Casarotto Mirco Confente Christian Confente Vincenzo Cristian Cracco Luca Cracco Stefano Dal Zovo Chiara Dal Zovo Daniele Dal Zovo Elisa Dal Zovo Ilaria Dal Zovo Luca Drusi Mauro Filipozzi Andrea Fracasso Massimina Galiotto Nicola Gambaretto Giovanni Grolli Valentina Marcazzan Alessio Marchi Dario Nardi Luca Pernigotto Marilena Ramoni Elena Sartori Alberto Tezza Mirko Tomba Gloria Vanzo Erika Venturi Alex Zandonà Daniele Zoccante Damiano

Distintivo argento (16 donazioni) Bacco Loredana Bellaria Fabrizio Buratto Benedetto Consolaro Jessica Dal Zovo Matteo Fanton Maria Ferrari Giorgio Alfredo Filipozzi Enrico Gambaretto Diego Gambaretto Gabriele Grolli Mariangela Lovato Claudio Panarotto Ivan Denis Panato Bernardo Salata Laura Siviero Raffaella Tibaldi Gabriella Valentini Marco Zandonà Eros Zandonà Tiberio Zoccante Valerio Distintivo argento dorato (25 donazioni) Camponogara Giovanni Damini Silvano Fochesato Laura Gaiga Zaccheo Lovatin Giovanni Luciano Oresti Ferruccio Ottolini Gianfranco Pernigotto Dario

Quargentan Giorgio Rigoni Celestina Rigoni Luigino Tezza Maria Agnese Tomba Ivana Tonin Bertilla Vanzo Cristina Zandonà Stefano Zoccante Marco Zordan Nicola Distintivo oro (50 donazioni) Dal Zovo Sergio Fochesato Massimo Gaiga Silvana Lovatin Mariano Policante Denis Presa Serafino Pressi Bruno Tomba Ottaviano Distintivo oro con rubino (72 donazioni) Camponogara Verecondo Dal Zovo Tiziano Pandolfo Tiziano Rossi Giovanni Zordan Adriano Distintivo oro con smeraldo (100 donazioni) Dal Zovo Bruno Dal Zovo Gianbattista Panarotto Giuseppe Zoccante Lino Antonio

ALTRE ATTIVITÀ DEL GRUPPO Vogliamo ricordare che anche altri due avvenimenti hanno coinvolto il nostro Gruppo: Venerdì 11 ottobre, in occasione dell’annuale sagra e anche se in forma molto sobria, presso la baita è stata consegnata la piastrina di riconoscimento appartenuta all’Alpino della Grande Guerra Rossetto Giovanni Battista (10.07.1892 – 25.07.1958), al nipote Sig. Mario Rossetto (pure lui alpino) residente attualmente a Chiampo. Alla consegna erano presenti il Sig. Nicola, che ha materialmente ritrovata la piastrina in Val Terragnolo, con un suo amico, entrambi appassionati ricercatori di cimeli storici, ed un buon numero di alpini del Gruppo di Chiampo e naturalmente una nostra rappresentanza con il Capogruppo Maurizio Marchesini. A cerimonia conclusa ci siamo ritrovati presso il tendone del Ristoro Alpino per momento conviviale. Sabato 19 ottobre siamo stati invitati dal Gruppo Alpini di Novaglie a partecipare alla cerimonia di consegna di un’altra piastrina appartenuta al Fante Confente Alessandro (19.02.1898 – 06.03.1976), sempre della Grande Guerra, arruolato nel 27° Regg. Fanteria Reparto Mitraglieri 2266 comp. Torino, poi Monte Grappa e ancora Torino. Come non fosse bastata la prima Guerra Mondiale, dal foglio matricolare risulta che Confente è stato richiamato per istruzione, in base a telegrammi ministeriali o per esigenze militari di “carattere spec.” (sempre circolari) anche negli anni 1939 nel 232° Regt. Fanteria, 1940 nel 218° Btg.Territoriale Mobile poi nel 247° Btg. Terr. Mobile e infine nel 1941 per essere subito lasciato in congedo. La serata è stata allietata dalla presenza di due cori: “Coro Scaligero dell’Alpe” del C.A.I. di Verona e “Coro El Biron” di San Giovanni Ilarione. Forse non tutti sono a conoscenza che la Sezione di Verona, per la costruzione della Scuola materna di Casumaro di Cento (FE), ha contribuito con circa 70.000 €, e che il nostro Gruppo a tale scopo ha contribuito nel 2012 con la vendita di circa 600 pacchi di pasta e di quasi 160 pandori. La vendita della pasta e dei pandori continua anche quest’anno ed il ricavato, detratte le spese, servirà per incrementare il fondo di Solidarietà Sezionale di Veron Appuntamenti alpini per il 2014. Epifania (in baita) / Festa di Tesseramento 19 gennaio / Adunata Nazionale a Pordenone (10-11 maggio) / 3a domenica di luglio gita sociale / Week-end in montagna (ultimo fine settimana di agosto) / Triveneto a Verona 12-13-14 settembre / A settembre, in occasione della Madonna di Monte Berico, cerimonia religiosa capitello Soejo / Notte di Natale vin brulè davanti alle Chiese all’uscita dalla Messa di mezzanotte.

L’AVIS di San Giovanni Ilarione e Vestenanova augura a tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Guido Gecchele

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È ARRIVATA

CELENTANO...A SAN GIOVANNI ILARIONE!

È nata da un paio di mesi l’Associazione Culturale Cartabianca, con sede legale a San Giovanni Ilarione, ma che vola, si espande, si magnetizza in ogni luogo dove vi è arte, cultura, creatività e divertimento. Siamo un gruppo di ragazzi che ha deciso di dedicare il proprio tempo a diffondere e ad ampliare la conoscenza di forme di espressione artistica e culturale, dalle arti visive alla letteratura, dal cinema alla scultura, ecc., convinti che ogni immagine, nota, azione o poesia siano delle buone scuse per alimentare la curiosità, per riscoprire il bello dello stare insieme e per conoscere e accrescere sé stessi e gli altri. Cartabianca organizza, allestisce e conduce laboratori, letture ad alta voce, workshop creativi, animazioni teatrali, presentazione di libri, risvegli della memoria storica, pitture collettive e qualunque altra attività che abbia come scopo la valorizzazione di ogni autentico gesto ludico e creativo. Siamo già al lavoro! Con la rassegna di presentazione di libri “Un libro, un autore”, il laboratorio sulle creature mitologiche della Lessinia e le letture animate presso le scuole primarie di San Giovanni Ilarione, Castello, Vestenanova… e ci sono ancora tante idee e progetti in cantiere! Cartabianca vuole essere un punto di contatto e aggregazione per tutti coloro che, come noi, amano l’arte e la cultura e che cercano uno spazio di incontro e collaborazione. Contattateci (cartabianca.ac@gmail. com) o seguiteci sulla nostra pagina facebook Cartabianca!

Da qualche settimana, nel mese di ottobre, girava questa strana voce.. "Celentano el vien a San Giovani"… Naturalmente voci scherzose, perché il concerto organizzato da un gruppo di amici ilarionesi e chiampesi è stato un tributo al grande Adriano nazionale. Il tutto è avvenuto sabato 9 novembre 2013 presso il teatro parrocchiale Villa Di San Giovanni Ilarione ed è stata una novità che ha attirato molta gente della vallata ma anche altre persone provenienti dalle provincia vicina di Vicenza e addirittura qualche persona da Padova. L' idea è nata durante una cena tra amici e dopo aver sentito qua e la vari strumentisti dopo le prime prove di aggiustamento l' idea è diventata realtà. Il gruppo si ritrovava, addirittura già da agosto, ogni settimana in una cantina e tra una canzone e una tazza di caffè trascorrevano le serate provando e divertendosi. Perché è questo che fa la musica. Unisce e diverte. E infine si è arrivati al fatidico sabato 9 novembre, giorno del concerto tanto che gli organizzatori dello spettacolo sono rimasti colpiti quando sulla porta del teatro si sono presentati addirittura gli operatori di Telenuovo Verona.

ORATA al cartoccio Ingredienti: 4 orate da 200g l'una; due spicchi d'aglio, un pompelmo rosa; otto foglie di salvia pulite; Olio d'oliva e.v.; sale e pepe q.b.

La serata, capitanata alla consolle dal bravissimo dj Steven Smith è proseguita in un modo a dir poco divertentissimo dove i protagonisti in particolare Celentano (imitato da Loris Gambaretto) hanno dato prova di bravura, serietà e simpatia. Soprattutto nel momento "cabaret" nel quale un giovane ilarionese ha imitato il celebre Maurizio Costanzo nelle sue gesta offrendo simpatici sketch. Da sottolineare il debutto di un bravissimo e promettente chitarrista, il piccolo Samuel Di Franco, 9 anni, che ha intonato uno dei successi più belli di Celentano "Il ragazzo della via Gluck", "Azzurro" cantato da Lorenzo Sartori di Chiampo, anni 7, e una "Mina" inedita di nazionalità rumena di Biolo Delia Andreea.

Il gruppo vuole ringraziare vivamente tutti gli sponsor che hanno dato un loro aiuto economico per la riuscita della serata, il gruppo ANTEAS di San Giovanni Ilarione e soprattutto il parroco Don Elio insieme alla compagnia teatrale "Sale e Pepe" per la disponibilità con la quale hanno messo a disposizione il teatro per le prove. Grazie soprattutto agli strumentisti Claudio, Michele, Nicola, Rachele ed Emanuele insieme alle tre coriste Mariangela, Federica e Katia per aver accompagnato il grande "Adriano" in modo impeccabile per tutta la serata. Appuntamento al futuro prossimo Tributo. Il gruppo del tributo

Squamate ed eviscerate le orate: lavatele ed asciugatele con carta da cucina. Pelate al vivo un pompelmo rosa e tagliate gli spicchi a dadini. Aggiungete al pompelmo l'aglio tagliuzzato e 4-5 foglie di salvia pulite. Salate e pepate. Adagiate ogni orata su un foglio di carta da forno, farcitela con il composto di pompelmo, aglio e salvia, irroratela con l'olio e spolveriz-

zatela con la salvia rimanente pulita e tritata. Chiudete ogni cartoccio e cuocete in forno preriscaldato a 180° per trenta minuti. Sfornate il pesce e servitelo direttamente nel cartoccio. Potete sostituire il pompelmo con l'arancia aggiungendo anche la buccia grattugiata. Luciana Damini

Jonatha Safran Foer OGNI COSA È ILLUMINATA

CONSIGLI DI

LETTURA Daniel Nesquens (con illustrazioni di Sergio Mora) PAPÀ TATUATO Non importa se papà non c’è quasi mai e se alla fine sparisce nel nulla. A un papà che ti sa far viaggiare con l’immaginazione si possono perdonare tante cose…

Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE

Con una vecchia fotografia in mano, un giovane studente, che si chiama Jonathan Safran Foer, visita l'Ucraina per trovare Augustine, la donna che può aver salvato suo nonno dai nazisti. Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria. Un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.

Valentina D’Urbano IL RUMORE DEI TUOI PASSI In un luogo fatto di polvere chiamato “La Fortezza”, dove ogni cosa ha un soprannome, Beatrice e Alfredo sono per tutti “i gemelli”. I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo.

Totali nati: Totali matrimoni: Totali morti: Al 31/10/2013: Totale residenti maschial: Totale residenti femmine: Totale residenti: Totale famiglie:

4 7 9 2644 2520 5164 1814

OFFERTE per l'Alpone

organizza

SPORTIVAMENTE NATALE che si svolgerà DOMENICA 29 DICEMBRE 2013 dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso la palestra delle Scuole Medie. Sarà un pomeriggio di giochi, musica e divertimento!!!!!!! Alla manifestazione sono invitati tutti i bambini delle scuole elementari di San Giovanni Ilarione.

BUONE FESTE A TUTTI!

Marcazzan Bertilla Ciman Laura Gambaretto Luigina Gambaretto Almerina Gambaretto Teresa Sabbadoro Anna Vesentini Dino Lovato Anna Biondaro Silvana Gambaretto Giovanni Effetto Moda Patrizia Panarotto Fabrizio Andriolo Giuseppe Zanchi Angelo e Fam. Perazzolo Gino Rosetta Salgarolo Gecchele Giustina Cisamolo Marcello Arvotti Gino Camera Ottorino Prando Luigino Galiotto Margherita

Brandizzo (TO) Cimani S.Giov.Il. Monteforte S.Bonifacio Vestenanova Roselies (BE) Castelvero Fittà Soave Bologna Verona S.Giovanni Il. Roncà (VR) S.Giovanni Il. Corticella (VR) S.Giovanni Il. Arese (MI) S.Giovanni Il. Belgio S.Giovanni Il. S.Giovanni Il. S.Giovanni Il. S.Bonifacio

Trimestrale di informazione e cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo all'Alpone utilizza c/c postale n. 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5. Coordinate bancarie Poste Italiane: IBAN IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 - Cod. Bic/Swift: BPPIITRRXXX Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento 3/C - San Giovanni Ilarione (VR) - Cell. 347 2600161 - E-mail: cavazzola@utenti.ilarione.it Pubblicità: Franco Cavazzola (vedi contatti Recapito) Prestampa e Stampa: Grafica Alpone srl Via del Lavoro, 90 Tel. 045 6550833 - Fax. 045 6550221 E-mail: grafica@graficaalpone.com San Giovanni Ilarione (VR)

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A.S.D. BASALTI

U.S. CALCIO S. Giov. Ilarione

In data 13 novembre 2013 i membri del Gruppo A.S.D. Basalti si sono riuniti per eleggere il nuovo direttivo. Per il prossimo anno le cariche saranno così distribuite: Presidente: Creasi Davide Giovanni Vicepresidente: Prando Claudio Segretario: Di Franco Mathieu Consiglieri: Fusa Osvaldo, Zanchi Gianni Pietro, Confente Lorenzo, Lovato Nicola, Marana Antonio, Beltrame Luca, Vandin Pierantonio, Beschin Nicola, Confente Giovanni, Soprana Renato, Confente Giuseppe, Panarotto Stefano, Dirupo Marco, Pozza Leonida, Croce Roberto, Caltran Mirco, Dusi Flaviano Ricordiamo che il corso di spinning è attivo da settembre ad aprile, tutti i lunedì e giovedi dalle ore 20 alle 22, presso le aule motorie dell'istituto "M. Marcazzan". Il gruppo anche quest'anno conferma l'appuntamento per domenica 27 aprile con l'ormai nota GRANFONDO DEL DURELLO giunta alla dodicesima edizione. L'A.S.D. Basalti coglie l'occasione per augurare a tutti 'Buone Feste' Il Direttivo

Arrivati al mese di Dicembre, con tutti i campionati ben avviati, si possono cominciare a trarre i primi (seppur molto parziali) giudizi e verificare le aspettative delle nostre squadre impegnate nelle varie categorie. Partendo dalla Prima squadra possiamo dire che le aspettative di inizio stagione si stanno dimostrando realistiche, lotteremo come gli anni passati, fino a fine campionato, per mantenere la permanenza in prima categoria. La squadra, infatti, si sta ben comportando sotto l’aspetto dell’impegno agonistico per dare il massimo e riuscire, a fine stagione, a mantenere la categoria attuale. Continuando cosi, l’obiettivo pare alla nostra portata. I ragazzi che militano nella categoria Juniores Provinciali, allenati da mister Olivieri Giuseppe, dopo un inizio di campionato difficile si stanno riprendendo e partita dopo partita i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. La squadra degli Allievi si sta ben distinguendo nel proprio campionato, sotto l’attenta guida dell’allenatore Prestifilippo Simone. Tutto il resto del settore giovanile, a partire dagli Esordienti fino ai più piccini, si sta formando al meglio, col massimo impegno e dedizione nei vari campionati al fine di poter diventare nel futuro prossimo protagonisti attivi della storia della nostra società sportiva. Speriamo che l’impegno ed i sacrifici dei nostri atleti siano appagati da un afflusso sempre continuo di pubblico per tifare e incoraggiare constantemente i colori del Sangio in tutte le categorie impegnate. A nome della società U.S. Calcio San Giovanni Ilarione colgo l’occasione per porgerVi i più sentiti auguri per le prossime festività. Luca Rossetto

S. GIORGIO: PRONTI, PARTENZA, VIA! Buone notizie arrivano in questi giorni per tutti gli appassionati di montagna e sport invernali: verrà rispettato il consueto appuntamento per l'apertura della stazione sciistica di San Giorgio. Molte sono le persone al lavoro in questi giorni per garantire il regolare funzionamento degli impianti, operativi fin dall'8 dicembre, grazie anche alla neve arrivata con largo anticipo rispetto alla stagione invernale. Dopo il bando dello scorso ottobre per la gestione, andato deserto, le probabilità di una riapertura sembravano essere davvero molto esigue. A questo punto l'assemblea dei soci ha messo in liquidazione la società "Nuova Lessinia Spa" e nominato liquidatore

MALGA SAN GIORGIO Listino prezzi Stagione 2013/2014

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il nostro concittadino, Thomas Pandian il quale, richiamando al lavoro i dipendenti della società e coinvolgendoli nella riapertura, ha cosi garantito la continuità delle attività invernali che ci coinvolgono direttamente. Così anche quest'anno lo Sci Club di San Giovanni Ilarione garantisce ai propri iscritti lo svolgimento dei corsi sci e snowboard, durante le vacanze natalizie, presso le piste di San Giorgio, come ormai avviene da molti anni. Il corso coinvolge bambini e ragazzi, anche di altri comuni, che per cinque giorni hanno modo di imparare e perfezionare la propria tecnica, oltre che avvicinarsi alla montagna e vivere una importante esperienza di gruppo.

STAGIONALI Adulti Bambini Over 60

entro 15/12 130 € 40 € 70 €

dal 15/12 180 € 55 € 95 €

Durante le ore di lezione saranno seguiti dai maestri di sci e snowboard di San Giorgio e per l'intera giornata affiancati e seguiti dagli accompagnatori dello Sci Club. Un grazie a tutte le persone che ogni anno mettono il proprio impegno per realizzare queste attività. In questa circostanza un ringraziamento particolare a Thomas Pandian che, ancora una volta, ha permesso di offrire questa opportunità ai ragazzi, dimostrando il suo amore per il nostro territorio, con il continuo impegno per la sua valorizzazione. Lo Sci Club coglie l'occasione per augurare a tutti Buone Feste! Alice Zamboni

BIGLIETTI Giornaliero Mattutino Pomeridiano

dal 15/12 23 € 14 € 12 €

Per i biglietti stagionali rivolgersi a: Tacchella Abbigliamento - Lugo di Grezzana / Godi Sport - Roverè Veronese / Tabaccheria Corradi - Bosco Chiesanuova / Tabaccheria Pedroni - Malga San Giorgio / Wind Canteri - Corso Milano Verona Oppure rivolgersi a Biglietteria San Giorgio


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