l ’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 32 - N. 3 - SETTEMBRE 2017 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane
Pro Loco | San Giovanni Ilarione
www.ilarione.it
SAN GIOVANNI ILARIONE, UN “PAESE VIVO”
Saluto del Presidente Seppur con il ritardo che le esigenze di pubblicazione comportano, vogliamo salutare la nuova Amministrazione comunale eletta nelle ultime votazioni e augurare un buon lavoro nei cinque anni che l’aspettano alla guida del nostro paese. Già da questo numero i lettori possono verificare che la collaborazione fra comune e Pro Loco sulle pagine de L’Alpone continuerà secondo le modalità previste nel quinquennio appena concluso, e ciò è un segnale importante per il nostro giornale, perché conferma quel ruolo di servizio e di informazione che L’Alpone vorrebbe rappresentare per il paese ormai da più di 30 anni. Ora ci aspetta l’impegnativo lavoro di preparazione della manifestazione più importante dell’anno, la Sagra delle Castagne: l’appello fatto dal Comune a tutte le associazioni perché possano lavorare insieme per il bene del paese trova una perfetta sintonia nel tema scelto dal libretto della Sagra, dedicato quest’anno proprio alle associazioni operanti sul territorio comunale. Sono più di 45 e costituiscono una vera e propria forza attiva e insostituibile nel tessuto sociale della nostra comunità. Un augurio a tutte le Associazioni, quindi, perché possano rispondere, ciascuno nel proprio ambito di interesse, a quanto il paese aspetta da loro. Il Presidente Franco Cavazzola
Intervista al nuovo sindaco Luciano Marcazzan Luciano Marcazzan, foto Amato 49 anni, è dallo scorso 11 giugno il nuovo sindaco di San Giovanni Ilarione. La sua lista, “Paese Vivo”, ha raccolto il 37,98 % dei consensi, contro il 32, 62% della lista guidata da Domenico Dal Cero (“La rinascita del tuo paese”) e il 29,39% della lista di Davide Creasi (“Lega Nord-ConCREtizziamo”). Lo intervistiamo ad un paio di mesi dall’evento, quando gli echi della “vittoria” sono già sfumati da tempo e si può già dare uno sguardo più pacato e riflessivo a quanto è accaduto. Conoscendolo da tempo e sapendo essere un tipo che non ama le convenzioni, saltiamo i soliti convenevoli e ci permettiamo di dargli del tu, pur essendo ora il cosiddetto “primo cittadino” del paese. D.: Quali sono stati, a tuo avviso, i motivi della vostra affermazione? Sicuramente per primo metterei una squadra di candidati ben assortita è fatta di persone con varie competenze utili all’amministrazione. Aggiungerei poi che anche la mia figura di candidato sindaco è stata valutata positivamente per un approccio alla campagna elettorale molto improntato sulle questioni reali e sui problemi del nostro paese. La gente quindi ha valutato che il nostro gruppo era il meglio attrezzato per amministrare. D.: Le scelte dei collaboratori sono essenziali per il buon esito di un programma. Ci vuoi presentare i componenti della nuova giunta e le deleghe loro affidate? La giunta è stata scelta in base al “merito” elettorale, inteso come chi è riuscito ad essere maggiormente votato. Per questo ho scelto i 4 assessori e in ordine Nadia Lovato quale vicesindaco con deleghe: personale, ecologia ambiente, scuola formazione, sociale; Simone Burato assessore a: sport, protezione civile, associazioni, attività produttive, efficienza energetica; Andrea Cavazza a: digitalizzazione, attività giovanili; Stefania Cambiolo con delega a: bilancio, tributi e finanze; gestione aziendale del comune. Poi anche i quattro consiglieri rimanenti sono stati investiti di specifici incarichi che sono per Alberto Rossetto l’agricoltura e collaborazione con assessori per protezione civile e attività produttive; per Manuela Rossi la collaborazione su bilancio, tributi, finanze, sport, gestione aziendale del comune; Alessandra Zandonà per cultura e biblioteca e collaborazione su scuola, formazione e sociale; Tiziano Gottardi per la collaborazione su agricoltura e marketing territoriale. Anche i non eletti Silvano Beschin, Andrea Allegri, Marco Fusa e Luca Vicentini, in seguito a mia richiesta, continueranno da esterni a dare [continua a pag. 2]
“1898 – Parrocchia di S. Caterina di Villa S. Giov. Ilarione li 30 agosto giorno di martedì. Nella S. Visita Pastorale fatta da S. Ecc.a Alt.ma e Rev.ma M. Antonio dott. Feruglio Vescovo di Vicenza – Visto ed esaminato il presente primo Registro Canonico dei battezzati si trova in regola. È da deplorarvi che alcuni Parrocchiani o ignoranti o cattivi ovvero sobillati non abbiano portati i loro nati a questa loro parrocchia, ma li abbiano fatti battezzare in altra Chiesa, e peggio ancora li abbiano battezzati in casa senza poi portarli alla Chiesa. Si fa appello alla carità del M. R. Parroco perché voglia adoperarsi per completare il registro nei pochi nomi che mancano”. Questo leggiamo nel primo registro dei battesimi di S. Caterina. Di acqua ne è passata sotto i ponti, da quando si battezzavano privatamente, in casa, i nati perché non entrassero a far parte di un’altra parrocchia. Il Battesimo, ne erano consapevoli quelle famiglie, ti unisce alla parrocchia a partire dal fonte battesimale. Pur apostrofati in malo modo, quei laici erano coscienti che tutti possono battezzare e che hanno parte attiva e efficace nella chiesa. Certamente discutibili, forma e obiettivi ma valida la sostanza. Sono passati poco più di 100 anni e le parrocchie dolorosamente separate ritornano, con la formazione della Unità pastorale, in un certo qual modo, unite. Ogni comunità con la sua storia e identità conserverà le sue caratteristiche, in un nuovo scenario. Quando i preti erano tanti ogni parroco, spesso con dei collaboratori, seguiva la sua comunità, il suo gregge, identificandosi con esso. Di questi tempi, con greggi assottigliate e tanti meno preti, si è arrivati a scelte drastiche. Non più ad ogni gregge [continua a pag. 3]
PRO LOCO San Giovanni Ilarione
82ˆSagra
Sabato
Sagra
delle Castagne 5
8-9 O t o b re 2 01 -6 -77
delle Castagne
O
sul tema
QUALE FUTURO PER LA CILIEGIA?
G
R
A
M
M
VESPA/MOTO GIRO
e sfilata con la
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Ore 9.00
con ritrovo e iscrizioni in Piazza della Chiesa (Partenza ore 9.30)
banda musicale “G. Verdi” Ore 16.30 visita agli stands della
Artigianale
in Piazza Aldo Moro
A
“F ruity
Venerdì
6
Ore 15.00 esibizione degli
Lunedì
Party”
“sbandieratori e musicisti di san bonifacio” Ore 16.00
GIOCHI POPOLARI con sfida a squadre Ore 17.30
HAPPY HOUR + BUFFET con
dj Holly Beat
e dj Riccardo G.
9 Ilarione San Giovanni
Ore 21.00 in Piazza della Chiesa
“90 Time
summer tour 2017”
Ore 10.00 Piazza A. Moro
Dimostrazione pratica della Lavorazione del formaggio da parte del “Mastro Casaro” Dario Gugole, più volte insignito di premi ed onorificenze in concorsi nazionali e internazionali.
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ricevimento delle autorità
Ore 16.00 presso la sede municipale
Ore 21.00 in Piazza della Chiesa
Ore 20.30 presso il Teatro Parrocchiale
8-9 O t o b re 2 01 -6 -77
San Giovanni Ilarione
R
Giovedì
CONVEGNO
Domenica
delle Castagne P
5
7
Mostra
San Giovanni Ilarione
5
UNITA’ PASTORALE: SI PARTE! Da settembre vi fanno parte le tre parrocchie di Castello, Cattignano e Villa
con il patrocinio del Comune di San Giovanni Ilarione presenta
82ˆSagra
Anno 32 Nr. 3
Settembre 2017
Ore 20.30 Esibizione
“MILLEPASSI”
della School of Art e
LIBELLULE DANZANTI
con Maestra Antonella
Ore 21.00 in Piazza della Chiesa
“MAKARENA SUMMER TOUR 2017”
Ore 20.3 in Piazza della Chiesa
“FASHION SUNDAY”
sfilata di moda con esibizione di canto e ballo A seguire
MUSICA 360° con
dj Steven Smith
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1
[continuazione articolo “San Giovanni Ilarione, un “paese vivo”] una mano. Restano a me come sindaco le seguenti deleghe: manutenzioni, patrimonio, lavori pubblici, pianificazione, collaborazione con altri comuni, marketing territoriale, democrazia diretta partecipazione e ricerca fondi. D.: Certamente due mesi sono pochi per tirare qualche conclusione, ma sufficienti per individuare alcune prime indicazioni significative. Quali, secondo te? In questo inizio di mandato l’attenzione è stata posta sugli aspetti metodologici e organizzativi dell’amministrazione e sul risolvere molte piccole questioni che creano disagio al cittadino. Si è posto molto l’accento a tenere pulito il paese, alla chiusura della gran parte delle buche presenti sulle strade, a dare il senso che l’amministrazione c’è ed è attenta alle piccole cose perché da lì crediamo si debba partire. Questo lavoro è possibile grazie alla alta operatività dei nostri dipendenti comunali, con cui si è subito instaurato un rapporto franco e collaborativo nel rispetto reciproco. Nel nostro programma abbiamo messo come indicazione principale la gestione aziendale del Comune; ecco, applicare metodi e sistemi organizzativi efficienti e valorizzare le risorse umane all’interno del Comune penso sia il sistema migliore per partire. D.: Quali saranno le novità più rilevanti che la gente dovrà aspettarsi nei prossimi mesi? Quali settori, in particolare, saranno toccati? Le questioni sul tavolo sono tante, e bisogna fare in modo di lavorare per priorità per utilizzare al meglio le risorse disponibili. Sicuramente porteremo avanti quanto proposto in merito al coinvolgimento e alla partecipazione dei cittadini. Questo nel tramite anche di innovazioni tecnologiche quali la app comunale che stiamo acquistando. Poi la creazione di una pagina Facebook del Comune e la nascita, in alcuni settori già iniziata, di gruppi di discussione (focus group) tematici, intesi come luogo ove discutere, confrontarsi e ricercare soluzioni alle tante questioni aperte. Già siamo poi partiti con le dirette Facebook del consiglio comunale sempre nell’ottica della trasparenza e coinvolgimento massimo del cittadino. D.: Bene, non ci resta che lasciarci con un augurio di buon lavoro per i prossimi cinque anni di amministrazione. Qualcosa da dire ancora agli ilarionesi dalle pagine de “L’Alpone”? Colgo l’occasione per un saluto a tutti i miei concittadini e li invito a partecipare e farsi parte attiva del paese, come già fanno nelle tante associazioni, con un occhio anche alle “cose del comune” che sono poi le cose di tutti noi: insieme possiamo rendere più bello il nostro paese. Saluto anche con affetto tutti i lettori “lontani” che ci hanno sempre nel cuore, perché condividono la comune origine: siete un esempio di attaccamento da imitare. Dario Bruni
Croce dei Bertini 2017: festa della condivisione
Non finiscono mai di stupire i Bertini per la meticolosità, la precisione, l’abbondanza, la simpatia in occasione della ormai tradizionale festa della Croce omonima, posta sul crocevia della zona e che si ripete ogni anno il primo sabato di agosto. Una Santa Messa alla quale nessuno della zona vuole mancare, alla quale i simpatizzanti sono affezionati e quest’anno anche il tempo ha voluto mettere del suo, garantendo una serata limpida ed arieggiata. Alla Messa hanno assistito più di 150 persone, officiata da don Efrem, un prete che, fatti salvi i diritti dell’anagrafe, è pieno di grinta, di sprint, di quella giovinezza interiore che lo porta ad essere sempre in prima fila in ogni occasione per mettere a dimora fra la gente qualche buona intenzione e lo spirito di condivisione. Una Messa intervallata da osservazioni,esperienze dirette, impegni di vita, il non dire mai “… Toca anca agli altri…” .Dobbiamo essere sempre parte unita gli uni con gli altri, avere il coraggio della misericordia e del perdono. Alla fine della celebrazione eucaristica ognuno si è sentito più ricco, più partecipe, più in “comunione” con gli altri. Poi il rinfresco e chiamarlo così suona un po’ quasi offensivo, perché si è trattato di una lauta e copiosa cena, a base di riso , affettati, dolci e frutta e dove il vino locale ha raccolti i più fragorosi applausi. Strette di mano, scambi di opinioni, sorrisi e problemi dimenticati per qualche ora in nome dell’amicizia, rallegrati dal coro El Biron. Gli organizzatori? Insuperabili! Un grande grazie per il lavoro, la fatica, il contributo di tasca propria e per averci dato la possibilità di trascorrere qualche ora in serenità ed amicizia. Gianni Sartori
PADRE NARCISO CAVAZZOLA RACCONTA...
Sono certo che tutti i nostri lettori lo conosceranno, ma per i lettori più distratti lo stesso diciamo che padre Narciso Cavazzola, al secolo Cesarino, è un frate francescano di 78 anni, nato a San Giovanni Ilarione nel 1939. Sono molto grato a padre Narciso che ha voluto onorarmi con la sua presenza, ed ha raccontato a me per i lettori del nostro giornale la sua storia, a partire da quando ancora giovanissimo, è nata in lui la vocazione di entrare in seminario. Ci dice innanzitutto che fin da piccolo era affascinato dai frati di Chiampo, quando li vedeva passare anche da casa sua sempre allegri e sorridenti, a raccogliere la questua per le necessità del loro convento; è già da allora che si fa strada nella sua mente la decisione di andare in convento a Chiampo, nonostante qualche remora del parroco di allora, don Antonio Antoniol, che lo avrebbe voluto nel seminario diocesano dei preti. Il suo lungo curriculum scolastico inizia con i primi due anni in seminario minore a Chiampo, a cui seguono altri 4 anni a Lonigo, dove ha frequentato dalla seconda alla quinta ginnasio. A 18 anni inizia il primo anno di noviziato a San Pancrazio di Ponte di Barbarano vicentino, che per lui è stato un anno di sofferenza, dove si dormiva su un “pajon” pieno di pulci. Poi un altro anno più altri tre di professione semplice, ed infine la professione solenne perpetua. A 22 anni, poi, arriva la professione solenne perpetua, con voti di povertà, castità e obbedienza. Arriva infine, il 21 giugno 1964, l’ordinazione sacerdotale a Verona, ed il 3 luglio la sua prima Messa cantata a San Giovanni Ilarione. Negli anni del seminario, ci racconta, ha anche studiato pianoforte e organo sotto la giuda di un celebre musicista, padre Terenzio Zardini, musicista e compositore originario di Montecchia di Crosara, re-
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centemente scomparso. E’ stato anche compagno di classe del frate pittore Ilarionese padre Ignazio Damini, (anche lui recentemente scomparso), la cui sua grande passione era quella di disegnare sempre! Il suo curriculum formativo continua poi in Inghilterra, dove si reca per un anno (dall’ottobre del 1964) per perfezionare le sue conoscenza della lingua inglese. Nel luglio del 1965 finalmente parte da Genova per Hong Kong con la nave Lloyd Triestino, che raggiunge dopo un mese di navigazione attraversando il Canale di Suez e costeggiando Pakistan, India e Singapore. Ad Hong Kong lo attendono altri due anni di studio di giapponese, in cui si dovevano imparare almeno 4.000 caratteri cinesi per potere leggere correttamente il giornale. Dopo Tokyo, grazie al suo prestigioso curriculum scolastico, è inviato dai superiori ad Hokkaido, un’isola di 5 milioni di abitanti del nord del Giappone vicino alle isole Curili, territorio russo, ma rivendicate dal Giappone. Il Giappone che ha una superficie quasi analoga all’Italia, ha però una popolazione di circa 120 milioni di abitanti, quasi il doppio della popolazione italiana; l’economia è basata su prodotti tecnologici finalizzati all’esportazione. In questa isola il clima è nordico, con fauna e flora tipica delle zone nord europeo. Qui svernano cicogne, cigni; vivono volpi, orsi, caprioli, e si pesca il salmone, ed una volta erano attive molte miniere di carbone che si sviluppavano fino a 10 km sotto in livello del mare. Il carbone estratto aveva un costo troppo elevato rispetto a quello estratto dai giacimenti più superficiali dell’Australia e della Cina e sono quindi state chiuse. Anche la pesca, dopo la riduzione delle 200 miglia di sovranità territoriale dalle coste, ha subito una riduzione considere-
vole. Ci dice che alla prima Santa Messa da lui celebrata in Giappone, ha letto l’omelia che aveva scritto personalmente e fatto correggere da una signorina (che poi è diventata suora). La signorina ha letto e riconsegnato il manoscritto lodandone la grammatica ma dicendogli che non era riuscita a capire quello che lui intendeva dire con quelle parole. Allora si è reso conto che per comunicare con quella gente, non è sufficiente conoscere la grammatica, ma è necessario rinascere nella cultura giapponese. Ci confida anche che solo dopo 10 anni è riuscito a fare la prima predica senza doverla leggere, ed i suoi giapponesi finalmente sono riusciti a capirlo. La nostra educazione europea, ci spiega, è di tipo aristotelico, basata sul principio causa – effetto, mentre per la cultura giapponese ciò è inconcepibile; per loro è importante il sentire, i sentimenti che si riesce a trasmettere. Parla poi dello scopo della missione in Giappone. I primi missionari (italiani e tedeschi) che sono arrivati in quella terra si sono dedicati alla costruzione di scuole ed università cattoliche, proprio come ha fatto padre Narciso, che è stato ed è tutt’ora direttore di un Asilo cattolico dove si insegna il Cristianesimo sia ai bambini che ai genitori. Attraverso questa attività molte persone si sono fatte battezzare e si è formata gradualmente l’attuale Chiesa giapponese, che ha raggiunto circa 500 mila cattolici e 500 mila protestanti, pari al 0,04 % dell’intera popolazione giapponese, grazie anche alla prestigiosa università cattolica Sophia di Tokyo fondata dai padri Gesuiti. Sono sorti anche numerosi ginnasi e licei di varie congregazioni religiose; in questa maniera il cristianesimo si è diffuso ed è molto conosciuto in Giappone. In passato la Chiesa cattolica era perseguitata, e sono solo 150 anni che la Chiesa cat-
tolica giapponese ha avuto libertà di culto, grazie anche all’opera di molti scrittori cattolici ed alle scuole cattoliche. Per chi fra i nostri lettori fosse interessato ad approfondire questo aspetto della persecuzione della Chiesa cattolica giapponese, padre Narciso consiglia di andare a guardare il film “Silence” di Martin Scorsese. L’impegno dei missionari stranieri in Giappone si sta concludendo ai nostri giorni: la Chiesa locale infatti, è ora gestita da vescovi e sacerdoti giapponesi. Durante la sua lunga esperienza missionaria in Giappone ha scritto e pubblicato 5 libri: 1. Vivere; 2. Un giorno vale una vita; 3. Pace e bene: 4. Dio mio e mio tutto; 5. La strada. Per poter entrare nella mentalità della gente di quel posto, si è dedicato anche alla danza ed allo yoga giapponese. Ora ripartirà nuovamente per il Giappone ad Hokkaido, ma ci garantisce che fra un anno ritornerà con noi non più per tre mesi, ma per un mese soltanto: in futuro i ritorni in patria saranno più ravvicinati ma per un periodo più breve, anche per non lasciare a lungo la sua parrocchia senza il suo Pastore. Gli chiediamo una sua valutazione sul concetto di famiglia in Giappone. Ci conferma che anche in quei luoghi, dove in passato il concetto di famiglia era patriarcale come lo era anche da noi parecchi anni fa, le cose stanno cambiando; la famiglia non è più unita e si sta sgretolando come da noi. Anche in Giappone ai giorni nostri il concetto di famiglia sta inesorabilmente cambiando, come sta cambiando anche nel mondo occidentale. Ringraziamo padre Narciso a nome del nostro giornale e dei lettori per la sua disponibilità, e aspettiamo il suo ritorno fra di noi il prossimo anno. Angelo Pandolfo
IL GIRO DEL MONDO IN 314 GIORNI
ADDIO A FRANCESCO FERNANDO CERON
“Prendo la bici e torno”: Paolo Pandolfo racconta il suo insolito “viaggio”
Una folla partecipe di amici, parenti e molti dirigenti e rappresentanti del mondo della scuola ha dato l’addio commosso, il 31 agosto scorso a Valdagno, a Francesco Fernando Ceron, scomparso all’età di 85 anni dopo una vita interamente dedicata alla famiglia e alla scuola. Era figlio di Giglio Ceron, il capostazione della stazione-capolinea di San Giovanni Ilarione, ai tempi in cui la vallata era solcata da cima a fondo dal famoso “trenin”. Nella vallata dell’Agno, dove si era trasferito, aveva intrapreso la via della dirigenza scolastica conquistandosi negli anni la fiducia da parte dei colleghi e l’unanime riconoscimento quale punto di riferimento nella formazione dei futuri dirigenti scolastici. Malgrado tali incarichi di prestigio, in lui non è mai venuto meno l’attaccamento affettuoso al paese della propria infanzia, che l’ha portato anche nel periodo della pensione a mantenere contatti e a fornire preziose indicazioni, soprattutto riguardanti il periodo bellico. In un’occasione è stato anche protagonista, presso l’Università del Tempo Libero, di una toccante testimonianza circa il tragico evento della fucilazione in Piazza Martiri. Alla moglie Carmen, al fratello Giordano e ai suoi amatissimi figli e nipoti porgiamo, attraverso L’Alpone e a nome di tutti i cittadini di San Giovanni Ilarione, le più sentite condoglianze.
SAGRA CATTIGNANO Paolo Pandolfo, ilarionese di nascita e ancora molto affezionato al nostro paese, è reduce da una vera e propria “impresa”, che abbiamo chiesto di raccontare direttamente ai lettori de L’Alpone. Ce la riassume in poche parole: “Il 17 Ottobre del 2016 partii da casa in bicicletta (il mio cavallo) andando verso ovest e dopo 314 giorni sempre andando ad ovest ritornai a casa. Scelsi il trecentoquattordicesimo giorno per il ritorno perché 3,14 è pi greco, il numero che serve per calcolare la circonferenza e, visto che ho fatto il giro del mondo, mi sembrava molto appropriato.” D: Questo in sunto il tuo viaggio, che a dirlo così sembra facile, ma nei dettagli credo sia ben altra cosa. Ce lo vuoi illustrare? R.: Certamente. Dopo aver attraversato la pianura padana presi un traghetto e andai a Barcellona, per sfuggire all’inverno che stava arrivando. Da Barcellona andai fino a Malaga in bicicletta, lungo la costa mediterranea. A Malaga presi un aereo e volai nelle isole Canarie, a Las Palmas, perché la mia idea era di cercare un passaggio in barca a vela fino alle isole caraibiche e così andare in America come Cristoforo Colombo. Non riuscendo a trovare niente, presi un altro aereo e a fine Novembre volai a Buenos Aires. Aiutandomi con alcuni bus e a volte anche facendo autostop giunsi nella città più a sud del mondo, Ushuaia, città che sognavo di visitare da molti anni. La Patagonia è una terra sterminata, battuta da un vento che se non lo provi non puoi capire. Un giorno con il vento a favore, senza pedalare facevo i 28 km orari! Potete capire che quando invece il vento è di fronte non si riesce ad andare avanti. Ho spinto addirittura la bicicletta in discesa. Oltre il vento c’è anche il problema della scarsa popolazione. A volte tra un paesetto e l’altro ci sono anche 300 km. Dopo l’Argentina visitai il Chile, la bellissima isola di Chiloè e la zona dei laghi. A Marzo volai in Giappone, a Tokio e lo attraversai in bicicletta arrivando a Fukuoka, una città nel sud del Giappone. Presi un traghetto ed andai a Busan, in Corea del Sud, proprio nel periodo in cui cominciavano i problemi tra la Corea del Nord e gli USA. Attraversai la Corea del Sud su una pista ciclabile che va lungo 4 fiumi ed arrivai a Seoul. La mia idea era di andare in Cina, ma in ambasciata cinese appresi che quattro giorni prima erano cambiate le regole e che non era più possibile per un europeo ottenere il visto in Corea per visitare la Cina. Non mi è mai piaciuta la burocrazia e così a Maggio scelsi di volare in
Europa, a Tallin, in Estonia. In bicicletta, e qualche volta aiutandomi anche con qualche treno, attraversai Lettonia, Lituania, Polonia, Ucraina, Romania, Serbia, Croazia, Slovenia e ritornai a casa il 26 agosto 2017. D.: Un’idea del genere non è che nasca dall’oggi al domani… R.: Era una cosa che dovevo fare. Arrivato quasi a quarant’anni, pensai: od ora o mai più. Lasciai il lavoro che ultimamente era diventato un peso e decisi di partire. D: Che cosa hai “scoperto” in questo tuo viaggio attraverso il mondo intero? R: La cosa più bella di viaggiare è sicuramente incontrare la gente. Ho incontrato gente meravigliosa in tutte le parti del mondo. Gente che mi ha aiutato ed ospitato senza volere niente in cambio. In Giappone la gente mi fermava per strada e mi chiedeva se volevo dormire a casa loro. Chiaramente ho sempre accettato. In Lituania stavo cucinando un risotto a bordo strada ed un uomo si è avvicinato e mi ha invitato a casa sua. E lo stesso è successo in Cile. In Romania un giorno ho chiesto a un signore se potevo piantare la tenda vicino alla sua casa e mi ha fatto dormire in casa. Lui, la moglie e la figlia per una notte hanno dormito sullo stesso letto. D: E qual è l’insegnamento più prezioso che ti porti a casa da un’esperienza del genere? R: Ho capito che spesso abbiamo molti pregiudizi sugli altri paesi che non corrispondono al vero. Viaggiare non è pericoloso e non è nemmeno costoso, se uno si adatta. Non ho vinto alla lotteria, come qualcuno ha ipotizzato, e non ho speso molti soldi per questo viaggio. La spesa maggiore sono stati gli aerei. Dormivo in tenda e cucinavo con il mio fornelletto portatile. D: Progetti per il tuo futuro più immediato? R: Ora sto scrivendo un libro per raccontare la mia avventura. Mio padre a volte mi chiede se ho deciso cosa fare “da grande”. In realtà no, ma non me ne preoccupo. Una persona di buona volontà un lavoro per vivere lo trova sempre. E poi non escludo di viaggiare ancora un altro po’. Ci sono ancora tanti paesi che il mio “cavallo” non ha visto… D: Bene. Un augurio di cuore da parte dei nostri lettori e un in bocca al lupo per il futuro. E quando presenterai il libro, tieni un posto per L’Alpone! R: Senz’altro! Anzi, siete fin da ora tutti invitati. Vi aspetto! Dario Bruni
Sono sette anni ormai, si proprio sette che la Sagra più criticata della vallata si svolge raggiungendo ogni anno numeri impressionanti. Manifestazione di una piccola frazione che per 3 giorni all’anno trasforma il paese in qualcosa che nessuno poteva immaginare fino a qualche anno fa. Con quella appena svolta come detto in precedenza siamo giunti alla settima edizione, un mix tra tornei acquatici, saponati e campeggio, il tutto accompagnato sempre da buona musica. Entrambi i tornei ogni anno impegnano persone di tutte le età, infatti anche quest’anno abbiamo avuto tantissime squadre alla prima iscrzione che non hanno mai neanche sentito parlare della manifestazione e poi i veterani che partecipano ogni anno. La maggiore soddisfazione però la si ha vedendo che tutti partecipano per divertirsi, scherzare e bere una birra in compagnia. Quest’anno soprattutto siamo stati parecchio attaccati su queste tematiche, ma con l’aiuto l’impegno di tutti, avvertendo le autorità e mettendo in sicurezza la manifestazione, siamo riusciti a concludere senza creare nessun tipo di problema e a far capire alle persone che anche Cattignano è una manifestazione per divertirsi!! Cattignano non è comunque concentrato solo sui tornei acquatici, infatti negli ultimi anni ci stiamo impegnando per rendere interessanti tutte le serate della manifestazione con staff sempre nuovi e serate che fanno divertire. Come l’anno scorso anche quest’anno per la serata del venerdì, abbiamo deciso di investire in uno staff nuovo, partito da poco nel Vicentino ma che sta già riscontrando un forte successo. Si tratta di “ MORBIDI” un format che ogni 40 minuti si scatena in una battaglia di cuscini, importante il dresscode perché quando si capita in questi eventi, il pigiama si deve metterlo per uscire, non per andare a letto;)! Il sabato sera l’abbiamo dedicato invece al party “Fruity” nato l’anno scorso in occasione della sesta edizione della Sagra di Cattignano, ed ovviamente visto il successo dell’anno scorso anche stavolta in versione Schiuma Party, format mirato a far “saltare” le persone con musica di ultima generazione, lancio di gadget, adesivi e quant’altro durante la serata tutto a base di frutta. La domenica, come da tradizione fin dalle prime luci dell’alba siamo partiti con il Torneo di volley acquatico, musica no stop con otto dj che si alternavano, gavettoni e selfie, fino al tardo pomeriggio in cui sono state svolte le attese finalissime del torneo di calcetto e volley acquatico. La serata si è conclusa con “Dj Morgan” , un ritorno al passato con la musica afro, e il grandioso spettacolo pirotecnico che molti aspettavano da tempo, in quanto è stato sospeso per diversi anni a causa dei costi da sostenere. Che dire... volevamo ringraziare tutti quelli che danno il 100% a questa manifestazione, tutti i volontari, tutti gli i dj, fornitori, baristi, arbitri. Se quest’anno abbiamo raggiunto livelli impensabili è tutto merito vostro che ogni anno ci seguite. Vi aspettiamo il 6-7-8 luglio 2018!
[continuazione articolo “Unità Pastorale”] un suo pastore ma più greggi con un unico pastore. Povero pastore! Ma sereno e fiducioso! Anche se sono aumentate le incombenze. E le singole greggi? Sono consapevoli che ciò che più vale è venirsi incontro e non perdersi di vista. Quando sono state divise le parrocchie, la Villa da Castello, il Battesimo è diventato per alcune famiglie come la bandiera della resistenza agli eventi. Quella volta, per protesta il Battesimo, da alcuni è stato portato in famiglia. Oggi ben venga il Battesimo vissuto in famiglia, capace di illuminare la vita quotidiana. Un Battesimo che ci accomuna e mai più che separa. Oggi c’è bisogno di unirsi, di mettere insieme le forze per le nuove sfide, quelle di trasmettere la fede, che ci attendono. I nuovi battezzati apprezzeranno di più, lo sforzo e l’impegno, da parte delle comunità, a evidenziare ciò che unisce piuttosto che ciò che ci ha divido. Il parroco Don Maurizio
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27 agosto 2017
GITA ALPINI A LONGARONE
A Suor Agnese Panarotto nel 50° anniversario della professione di fede
Oggi con la gioia nel cuore siamo a te vicini per dirti ti voglio bene come fanno i bambini
Ogni giorno con gioia e speranza amore e carità non sono mai abbastanza
Quando avevi undicianni con poche cose in mano hai lasciato la famiglia dover vivere lontano …
Sei il nostro faro nel mare della vita ove volgere lo sguardo con gioia infinita
Molti i fratelli sulla soglia della porta il papà e la mamma augurandoti bene d’ogni sorta
Il profumo del dono prezioso che hai dato a questo mondo inebria ogni cuore nell’intimo più profondo
Prima lo studio poi insegnare non trovi più tempo per poterti riposare.
Grazie suor Agnese grazie Signore d’averci donato questo bianco candido fiore
Le difficoltà son tante ma la strada è una di quelle costeggiata di rose e spine ti porta sopra le stelle.
In questo momento 27 del mese in coro tutti insieme EVVIVA suor Agnese
Il giorno 16 luglio scorso, in una splendida giornata di sole, oltre 50 alpini del locale gruppo accompagnati dai proprie famigliari, hanno organizzato una gita-pellegrinaggio a Longarone, luogo tristemente famoso per il disastro provocato dallo straripamento della diga del Vajont, occorso la sera del 9 ottobre 1963 che provocò 1917 vittime. E’ stata una gita molto vissuta dai partecipanti, coinvolti da una giuda molto competente che ha illustrato compiutamente ogni dettaglio di quella tragedia provocata dall’incuria e dalla cupidigia dell’uomo, che purtroppo a causa del tempo tiranno non sono riusciti a visitare il cimitero che raccoglie le vittime di quella immane tragedia.
ESCURSIONE IN MONTAGNA DEL GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
Una parte dei 35 candidati che sosterranno l’esame finale di lingua italiana. Sono 5 anni che ANTEAS si occupa del percorso di alfabetizzazione di cittadini stranieri. Un grazie agli insegnanti del CPIA Annalisa Santi, Hubacech Lamberti; per la preparazione si ringrazia Santina Polato aiutata da Marra Maria, con Lino Piubello e Augusto Gambaretto. Una unione di forze per poter dare due ore per 4 volte la settimana durante l’anno scolastico, presso la sede ANTEAS, in collaborazione con l’amministrazione comunale che mette a disposizione la sede. Un grazie a tutti coloro che credono e collaborano in questo progetto. Augusto Gambaretto
DODICIRIGHE
Sabato 2 e domenica 3 settembre scorso il gruppo amici della montagna affiliato al locale gruppo alpini ha organizzato l’annuale fine settimana in montagna. Quest’anno la meta è stata la Val Sarentino e l’altopiano del Renon, con base logistica presso il Soggiorno Alpino di Costalovara che ci ha dato il supporto logistico fornendoci i pasti ed il pernottamento. Nonostante le previsioni meteo che promettevano tempo perturbato, tutto è andato per il meglio ed abbiamo potuto calpestare la prima neve della stagione a Corno di Renon caduta la notte del sabato.
E così anche noi abbiamo il nostro bel leone di S. Marco al centro della nuova rotatoria. Con polemiche annesse, perché il leone veneziano non è un animale qualsiasi messo lì per ornamento, è un simbolo e come tale tutti lo interpretano come vogliono. “E’ un ricordo della nostra storia”, dice qualcuno (giusto, anche se i veronesi e vicentini di allora non lo vedevano sempre di buon occhio, perché i veneziani, come tutti i padroni, pensavano più a Venezia che al Veneto…). I malevoli l’han visto come un “saluto” d’addio del sindaco uscente ai suoi concittadini (i francesi lo chiamano “coupe de théatre”, cioè il colpo spettacolare con cui il protagonista esce di scena alla fine della sua esibizione). In ambedue i casi – intendiamoci – non c’è nulla di male, però… c’è un però. E sta in quella iscrizione, posta ad un lato del ponte, con cui si vuole incidere a perenne memoria i nomi degli autori: “opera voluta da…” Ora, se la politica è un servizio (e so che così lo interpretava anche l’Amministrazione uscente) allora diventa più importante quello che si fa che non “chi” lo fa. Anche perché il cittadino qualsiasi che passa e guarda è subito pronto a rispondere: “voluto sì, ma con i soldi di chi?” E a San Giovanni quando si toccano i soldi, non c’è leone che tenga… D.B.
Piazza Colonna, 2 - 37035 San Giovanni Ilarione (VR) Tel./Fax 045 6550671 - Cell. 348 3549869 stefano.marcigaglia@consultinvest.it Via Alpone 13/1, San Giovanni Ilarione - Vr
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Piazza Grande, 33 - 41100 Modena Via Giorgio Giulini, 3 - 20123 Milano
MARIA FATTORI, LA SAGGEZZA CONTADINA Un ambiente incontaminato, un verde lussureggiante nonostante la siccità persistente, un paesaggio da cartolina quello che si osserva da via Rossetti, che spazia quasi a 360° fino al fondovalle, con alle spalle Castello, questo è l’ambiente ove vive Maria Fattori. La sua figura ben si articola in questo inno alla bellezza e alla semplicità, una figura semplice e quasi austera, riservata e al tempo stesso pronta al dialogo. Proviene dalla zona di Castello, via Casella, o meglio dai “ Marochi”, per meglio intenderci. Questo nome trae origine dalla nonna paterna, la quale nell’atto di accarezzare il figlio Nazzareno, padre della nostra protagonista, diceva sempre “Caro el me marocheto…” e da quel momento ha preso piede tale nome. Nasce il 17 agosto 1927, 90 anni giusti giusti, ma solo per l’anagrafe e non nella realtà, perché a guardarla non le daresti neppure 70 anni. E’ figlia di Nazzareno Fattori, classe 1896 e di Monica Panarotto. Papà è contadino, che si è fatto proprio tutta la prima guerra mondiale, sull’Altipiano di Asiago, negli Arditi, un corpo di volontari utilizzati nei maggiori pericoli, con la magra consolazione di doppio rancio. Il fratello Giovanni Battista, invece, cadrà sul fronte. Nazzareno, o meglio “Neno Maroco”, perché tutti lo chiameranno così, viene preso prigioniero e portato in Austria, vicino a Mauthausen. Non si hanno più notizie di lui e viene dato per morto. A Castello gli celebrano il funerale insieme al fratello. In seguito riesce, tramite la Croce Rossa, inviare una cartolina comunicando di essere vivo e prigioniero e la moglie corre ansiosa a Castello da don Giuseppe Dal Molin, mostrando la cartolina; il buon prelato la disillude, affermando che si tratta di uno scherzo di cattivo gusto. A fine guerra, incontra lungo la strada il marito che tenta di parlarle, ma lei non risponde mai e sarà incapace di proferire parola per quasi una settimana, a causa della fortissima emozione. Ma tutto passa e il marito, viste le tribolazioni passate, si augura di non aver figli maschi, affinchè non abbiano a passare le brutture della guerra, e il Signore lo accontenta. Infatti la casa si popola delle figlie Letizia,Valentina (morta precocemente), ancora Valentina, Maria (spentasi in tenerissima età), Maria –la ns. protagonista-, Luigina, Lucia e Beatrice. E’ una guerra continua riuscire a sfamare tante bocche, però ci sono alcuni buoni terreni di proprietà che garantiscono il pane o meglio la polenta quotidiana. Si cresce uniti, nella solidarietà e
nell’amore cristiano. Maria la scuola elementare la frequenta tra Castello e San Giovanni Ilarione, solo fino alla quarta, perché il papà ha bisogno di braccia per coltivare la terra. Nitido è ancora il ricordo della maestra Adele Peruzzi, sposata all’allora sindaco Andrea Marcazzan. Le piace tanto andare a scuola e da qui prende il gusto per la lettura, ereditato pure dalla nonna, è brava e già in 1a elementare viene premiata a fine anno dal Sindaco del paese. Finita la scuola c’è il lavoro nei campi e a casa. Qui la giovane Maria si distingue subito per la sua passione per la cucina, prepara da mangiare in maniera impeccabile, è brava anche a cucire. Frequenta la chiesa a Castello e cresce con i migliori propositi. Intanto arriva la seconda guerra, terribile e spaventosa.
In famiglia non porta grossi sconquassi, ma bisogna andare a Messa, dopo l’8 settembre 1943, alla chiesetta di San Zeno, in quanto la parrocchiale di Castello viene requisita dai Tedeschi ed utilizzata come osservatorio, con le mitraglie posizionate sul campanile. Per fortuna tutto passa. L’incontro con il futuro marito avviene nella maniera più classica del tempo. Era abitudine, infatti, che i giovanotti attendessero le ragazze lungo la strada all’uscita dalle funzioni pomeridiane e così Severino Allegri, di Via Rossetti, inizia ad accompagnare a casa la giovane Maria. Sono entrambi dei bravi giovani, che vogliono insieme formare una famiglia. Si sposano il 2 settembre 1950 e si trasloca ai Rossetti, adattandosi alla nuova situazione in una famiglia patriarcale di 16 persone, sotto la direzione del suocero Umberto Allegri assieme alla moglie Elisa Caterina Rossetto, tutti brave persone. Severino lavora per un certo periodo i campi, ma la situazione diventa presto insoste-
nibile, non si intravedono sbocchi economici, manca in paese l’industria ed allora nel 1955 prende la decisione di andare a lavorare in Canadà. Il figlioletto Renzo ha 4 anni e la figlioletta Maria Elisa solo 3 mesi. Torna a casa nel 1959 e con i soldi si acquistano dei campi a Latina ed allora tre cognati emigrano, mentre Sandro e Severino rimangono ai Rossetti. Adesso la vita è veramente bella e Maria ringrazia il Signore. I figli crescono, studiano e si sposano rimanendo in paese, i campi, grazie ai mezzi meccanici, rendono bene. Sembra di essere in paradiso. Ma il dolore è dietro la porta. Nel 1981, a 56 anni appena, il marito muore improvvisamente. E’ una botta terribile, superata solo grazie alla fede e all’amore dei figli e nipoti che stravedono per la nonna. Accudisce ed assiste il suocero fino alla fine e poi dà una mano a crescere i cinque nipoti, due di Renzo e tre di Maria Elisa. E così passa il tempo. Non perde la passione per lettura, sarebbe stata un’ottima maestra, ma per questo non se la prende, l’importante è tenere sveglia la mente, essere sempre svegli ed attivi. Finchè le forze la sorreggono, frequenta la chiesa in Villa, c’è a volte, tuttavia, tanta nostalgia per la bella chiesa di Castello. Ora vive nella casa nuova del figlio Renzo, accudita dalla nuora, amata e rispettata come una madonna. Arrischiamo qualche domanda. La cosa più bella nella vita? I figli e poi i nipoti. Prega sempre per loro, “ …parchè el Signore el ghe tegna ‘na man sora la testa…”Sogni nel cassetto? Proprio nessuno, si è sempre accontentata il quanto il Signore le ha mandato e non ha mai assolutamente pensato o invidiato per raggiungere scopi diversi. E’ una persona riservata, che pensa per la propria casa e che non si impiccia negli affari degli altri. Ha pure una parola buona per i sacerdoti della parrocchia “… c’è solo da ringraziarli per quello che fanno, e con tanto tanto lavoro che hanno, trovano il tempo per venirmi a trovare…” Desidera mandare, attraverso il giornale, i saluti alla cognata Maria e ai nipoti lontani e noi ben volentieri la accontentiamo. Al momento del saluto le auguriamo ogni bene, sicuri che il traguardo dei 100 anni è alla portata di mano e lei sorride, non vuole forzare la mano del Signore, ma è sempre pronta ad accettare la sua volontà.
Romano Soprana, nostro concittadino originario della contrada Galiotti e trasferitosi molti anni fa con la famiglia in provincia di Piacenza, si sente ancora molto legato alla sua terra natale. Lo scorso 21 agosto ha festeggiato i suoi primi 102 anni. L’Alpone gli formula i migliori auguri per il suo compleanno.
CASTELLO SALUTA DON FRANCO! Dopo 6 anni vissuti insieme, la Comunità parrocchiale di Castello vuole esprimere il proprio Grazie sincero al parroco Don Franco Coffetti per il prezioso servizio pastorale svolto in un momento particolare per la parrocchia, di preparazione e passaggio all’Unità Pastorale. Con lui, il grazie anche ai collaboratori don Bruno (per il primo anno) e don Domenico (nei restanti cinque), con l’augurio ad entrambi di un rapido ristabilirsi delle condizioni fisiche, attualmente non ottimali.
Gianni Sartori
LINO ROSSETTO Ci ha lasciati improvvisamente, quasi senza voler disturbare, come nel suo stile, Lino Rossetto, persona molto conosciuta in paese per il suo impegno, per il suo amore per la famiglia e per la parrocchia. Noto per la sua serietà sul lavoro e per il suo attaccamento alla propria comunità, ha lasciato un’ impronta indelebile lungo il suo cammino terreno. Direttore di azienda, ex allievo di don Bosco, ha saputo far suo il messaggio del Santo educatore mettendo a disposizione i talenti ricevuti a favore dei più bisognosi attraverso il volontariato, in maniera anonima, usando il suo tempo a favore delle necessità altrui. Impegnato in politica, è stato pima consigliere e poi Assessore comunale. Primo presidente del gruppo ex allievi di don Bosco in San Giovanni Ilarione, si è adoperato per la costruzione del monumento a don Bosco medesimo in fondo al paese, curandone decorosamente l’ambiente circostante, alla dedica allo stesso degli impianti sportivi, alla celebrazione del centenario della morte e del bicentenario della nascita del santo dei giovani. Mancherà a tutti la figura di Lino, una figura un po’ austera, ma tanto, tanto schietta e sincera. G.S.
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L ' A M M I N I S T R A Z I O N E
NOTIZIE IN BREVE PUNTO PRELIEVI Il servizio è stato prorogato dal 01 luglio al 30 settembre e si sta pensando di apportare dei miglioramenti sulle prenotazioni. Si procederà a chiedere alla Fondazione Don Mozzati D’Aprili ulteriore proroga.
FRANE VIE NANON E SALGARI
BIBLIOTECA
La regione ci ha comunicato il finanziamento delle due frane (risalenti agli eventi del novembre 2010) per importi rispettivi di euro 77.404 e 91.429. I lavori sono previsti entro giugno 2018.
Con la determina N.42 del 27.06.2017 è stato prorogato il servizio di custodia della biblioteca alla “Coop. Monscleda ONLUS” di Montecchia di Crosara fino al 31.12.2017.
PARCO SCUOLA MEDIA
UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO
In seguito a sopralluogo del Servizio Forestale Regionale si è valutato di effettuare un intervento di taglio, sistemazione e potatura dei 36 alberi presenti. Molti presentano malattie, inclinazione verso la scuola e la strada, altezze fuori controllo, vicinanza ai fili elettrici e inoltre sono troppo ravvicinati fra di loro. L’intervento è stato eseguito prima dell’inizio delle lezioni. Il pericolo di caduta di rami era molto alto.
Anche quest’anno, con il mese di Ottobre, partirà l’Università del Tempo Libero con dei corsi che spaziano dalla musica al cinema, dall’arte alla storia, senza trascurare lezioni pratiche sull’autodifesa e interessanti uscite sul territorio. Come più volte annunciato in campagna elettorale, la cultura è una delle priorità della nostra Amministrazione e la formazione permanente garantita dall’Università del Tempo Libero va in questa direzione.
DIRETTE FACEBOOK DEL CONSIGLIO COMUNALE
BUCHE E PULIZIA STRADE Nel primo mese di mandato si è cercato di intervenire per chiudere le buche più importanti sulle strade e, con l’intervento diretto di volontari, si sono puliti molti cigli e fossati di strade. In particolare si segnalano le zone di Cattignano e Mangano – Gambaretti che hanno visto oltre 40 volontari impegnati. Altre iniziative poi si sono svolte e alcune sono in fase di organizzazione (Lore, Ranchetti, Fusa, Monte Magro, …). Li ringraziamo tutti.
Una campagna elettorale nata sotto il segno del “social” e culminata giovedì 22 giugno con il giuramento in diretta su facebook del neo-sindaco, Luciano Marcazzan: il primo Consiglio Comunale, oltre che preso d’assalto dal pubblico, è stato infatti trasmesso e seguito in diretta sul “social”. Un plauso e un grazie va ai “ragazzi tecnologici” del gruppo “Paese Vivo” che hanno permesso la realizzazione di quanto sopra e che garantiranno la diretta facebook anche in occasione dei prossimi Consigli Comunali.
RAMPA ACCESSO CIMITERO DI CATTIGNANO Su richiesta e completo carico delle spese del Comitato di Cattignano, effettueranno uno scivolo per migliore accesso al cimitero. I complimenti per l’intraprendenza.
MURO DA SISTEMARE
Si tratta del muro fra piazza della Chiesa e Piazza del monumento (zona campanile) che presenta crepe e cedimenti già da molti anni. Qui preme intervenire onde evitare che il muro crolli creando un danno molto maggiore. Già abbiamo effettuato sopralluoghi con professionisti del settore che ci stanno consigliando su come intervenire. Non è un opera di poco conto ma contiamo di riuscire ad intervenire entro qualche mese.
ASSISTENTE SOCIALE, PROROGA CONTRATTO: Con la delibera di Giunta Comunale N. 74 del 29.06.2017 è stata approvata la convenzione con la “Cooperativa sociale di solidarietà Promozione Lavoro” che proroga il contratto dell’assistente sociale, dott.sa Greta Ambrosi, fino al 31.12.2020. Quanto sopra garantirà una continuità del servizio rivolto principalmente alle fasce più deboli del nostro comune.
TOMBINI Stiamo reperendo le risorse per procedere ad un intervento straordinario di pulizia dei tombini e caditoie stradali. Il precedente intervento risale ormai a una decina d’anni. Crediamo importante intervenire sulle manutenzioni nei tempi corretti; spesso ritardando gli interventi si rischiano danni e che, poi, si debba spendere molto di più per riparare.
LA PAROLA ALLA MINORANZA
CENTRO PRELIEVI: MIGLIORARE IL SERVIZIO Nel mese di dicembre 2014 è partito a San Giovanni Ilarione, nei locali dell’ex Ceod in via degli Alpini, la collaborazione continua di tre medici di base. Come scriveva allora l’Arena “il Paese sperimenterà l’assistenza continua perché se un assistito dovesse trovarsi in situazione di necessità, ma non avesse a disposizione il proprio medico di base, potrà comunque trovarne un altro pronto a fornirgli ciò di cui ha bisogno, con l’orientamento ad ampliare il servizio sia dal punto di vista della copertura che delle prestazioni” Ottimo impegno questo per offrire ai cittadini un’assistenza migliore, orari di accesso più ampi, un servizio più qualificato ed efficiente con una più adeguata continuità assistenziale!!! Dopo nemmeno tre anni però possiamo constatare che la situazione non è affatto migliorata e che i problemi per i pazienti sono aumentati. Con questo articolo non vogliamo essere polemici, ma evidenziare le lamentele che abbiamo e stiamo continuamente raccogliendo dai cittadini di San Giovanni Ilarione, al fine di trovare una soluzione che offra un miglior servizio alla popolazione. In particolare vogliamo segnalare: - la presenza dei medici troppo limitata nell’arco della settimana; - assenze per ferie, malattia o aggiornamento di due medici su tre non possono essere coperte solo dal terzo medico, il quale si trova in situazione di difficoltà, dovendo effettuare visite a numerosissimi pazienti che, in condizioni di disagio, sono costretti ad attendere per ore ed ore il loro turno; - la situazione di intasamento viene inoltre peggiorata dalle precarie condizioni della sala d’attesa che, senza finestre e gremita di persone, non presenta assolutamente idonee condizioni di salubrità. - il rispetto degli orari da parte dei medici. Cerchiamo di evidenziare questi problemi per trovare assieme, una soluzione bonaria e migliore che possa offrire alla cittadinanza un servizio più idoneo. LA SALUTE FISICO-MENTALE E’ IL NOSTRO BENE PIU’ PREZIOSO E SOLO UNA VALIDA COLLABORAZIONE TRA MEDICO E PAZIENTE PUO’ TUTELARLA. I Consiglieri Comunali Nadia Bevilacqua e Lorenzo Gecchele
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LEGANORD - CONCRETIZZIAMO
In vista del Referendum per l’autonomia del prossimo 22 ottobre, come minoranza, ci impegneremo a promuovere tale iniziativa affinché tutti i cittadini accorrano alle urne. Riteniamo che soltanto una massiccia affluenza a favore del “SI” possa garantire alla nostra regione un maggior potere nelle trattative con lo Stato centrale, che si tradurrebbero in molteplici vantaggi per tutti i veneti. Sottolineiamo il fatto che questa iniziativa non ha colore politico tant’è che è sostenuta da molteplici schieramenti. Come gruppo della lista Lega Nord – Concretizziamo abbiamo già presentato una mozione con la quale invitiamo il sindaco e tutto il consiglio comunale : - a promuovere il Referendum su tutto il territorio comunale, con un’ampia comunicazione ed una corretta informazione verso la cittadinanza in ordine al quesito referendario e alle modalità di voto. -a pubblicizzare le iniziative promosse dalla Regione Veneto e dai comitati sul tema referendario Ci aspettiamo una risposta positiva in termini di impegno e collaborazione nell’interesse di tutti i cittadini che il consiglio comunale rappresenta. I consiglieri Davide Giovanni Creasi Marco Beltrame
C O M U N A L E
I N F O R M A
CREDITI DETERIORATI Dai conti in possesso dell’ufficio di ragioneria del comune e da uno studio appena effettuato dalla società MIT SERVIZI s.r.l. risulta che il nostro comune vanta crediti per mancati pagamenti di I.C.I., I.M.U., T.A.R.S.U., T.I.A. per un importo dal 2000 al 2013 di euro 306.662,16 e la proiezione per gli anni 2014, 2015 e 2016 supera i 100.000 euro. Fino ad oggi le strade seguite per il loro recupero sono state l’affidare all’agenzia Equitalia per la riscossione coattiva degli stessi che però ha dato scarsissimi esiti, praticamente un recupero di solo euro 2.088,35 pari al 0,68% del totale. Le cause di un così scarso recupero sono essenzialmente da imputare a procedure svolte con lentezza e senza efficacia oltreché, spesso, a strumenti di legge che limitano la possibilità di recupero. Ad oggi anche la Corte dei Conti ci sollecita: “..a procedere ad una seria attività di recupero delle entrate tributarie ed extratributarie.” Anche nel rendiconto del 2016 sono state tolte risorse per 90.000 euro di avanzo a parziale copertura di questi crediti vantati. Dal punto di vista politico – amministrativo non è accettabile che vi sia una somma così rilevante per le casse comunali di ammanco e vige l’obbligo morale
e di legge di agire per riportare queste somme a disposizione di tutti i cittadini per interventi, opere, progetti. Segnaliamo inoltre che dal 30.06.2017 Equitalia è stata chiusa e quindi come Amministrazione siamo a dover decidere sul come procedere ed eventualmente a chi affidare la riscossione coattiva delle somme mancanti. La legge ci pone diversi ed importanti strumenti di recupero tra qui la nuova Agenzia delle Entrate Riscossioni che può : Accedere alle banche dati, mediante le quali si riuscirà a rintracciare più agevolmente i beni dei debitori da poter sottoporre a pignoramento e, quindi, sarà possibile ricorrere con maggiore facilità al pignoramento diretto del conto corrente, velocizzando così la procedura di riscossione. Più nel dettaglio, la nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione potrà utilizzare, innanzitutto, l’anagrafe tributaria e scoprire, così, presso quale azienda il contribuente debitore è impiegato, se invece svolge l’attività di procacciatore d’affari o di professionista, quali sono i suoi redditi, se ha appartamenti di proprietà concessi in locazione e dai quali riceve, quindi, i relativi canoni e così via. Le sarà poi possibile sfruttare l’anagrafe
dei rapporti finanziari per scovare con rapidità quali sono gli istituti di credito presso i quali il contribuente deposita i propri risparmi, se quest’ultimo è titolare di cassette di sicurezza, titoli o obbligazioni, su quale conto corrente accredita il proprio stipendio o la propria pensione. Infine, il database Inps permetterà al nuovo agente della riscossione di avere informazioni più precise sui rapporti di impiego che fanno capo al contribuente e di avviare così più agevolmente il pignoramento di stipendi, salari, TFR e così via. Capite quindi che il problema è rilevantissimo in quanto questi soldi poi devono essere messi da chi paga. Quindi procederemo ad affidare ad Agenzia delle Entrate e altra ditta il recupero di quanto dovuto. In particolare per i crediti recenti procederemo ad affidare alla ditta anche il compito di essere a disposizione in comune per alcune ore per poter anche definire amichevolmente con i cittadini anche piani di rientro rateizzati. Inoltre, per le piccole somme, stiamo adottando un regolamento che permetterà al cittadino contribuente di saldare il debito col comune effettuando servizi per lo stesso (ore di lavoro). Questo per venire incontro alle situazioni di perdita del lavoro e difficoltà economica.
LAVORI ALLE FRANE CEREGHINI E NEBBIOTTI Dopo anni di attesa e burocrazia è finalmente approdato al cantiere l’intervento per la frana alla strada dei Cereghini verso i Prandi e Tessari. L’intervento appaltato per euro 81.500 è in fase di ultimazione. Seguirà poi l’asfaltatura del tratto stradale interessato ai cedimenti. Per la frana dei Nebbiotti il 22 Agosto è stato affidato l’appalto per l’importo di euro 119.645. I lavori sono previsti dopo la metà di Ottobre.
FUSIONE, FACCIAMO IL PUNTO Con delibera di indirizzo approvata all’unanimità il 22 giugno, all’insediamento, si è richiesta alla regione la sospensione dell’iter della fusione. Riteniamo il percorso per la fusione con Roncà un percorso in cui è stato insufficiente il coinvolgimento dei cittadini e delle categorie come invece previsto dalle procedure. Questo mancato coinvolgimento comporta la fortissima probabilità di vedere bocciato il referendum sulla fusione: captiamo la contrarietà della gente e il rischio che poi non sia più possibile per anni parlare di fusione anche con altri comuni quali sono Montecchia di Crosara e Vestenanova. Riteniamo corretto fermare questa procedura per una sua valutazione ponderata, un dialogo franco e aperto con gli altri comuni, la ricerca di qualcosa di diverso e migliore.
La recentissima campagna elettorale ha visto schierati sul fronte del NO ALLA FUSIONE tutti i tre candidati sindaco; Verifichiamo che il percorso fatto, nel quale vari enti a partire dal Comune per finire alla Regione Veneto, hanno posto in essere processi e procedimenti amministrativi complessi e costosi; consideriamo sbagliato intervenire in questo momento con REVOCHE di questo percorso fatto, senza prima COINVOLGERE ADEGUATAMENTE LA POPOLAZIONE, LE CATEGORIE e le ASSOCIAZIONI del territorio. Praticamente effettuando dopo quello che doveva essere fatto prima e AFFERMATA comunque la posizione dell’attuale amministrazione orientata a forme di collaborazione diverse dalla fusione; questo anche proposto nel programma amministrativo della lista “PAESE VIVO”, che
MUNICIPIUM SI RIVOLUZIONA LA COMUNICAZIONE TRA COMUNE E CITTADINI
ritiene fondamentale il coinvolgimento nelle decisioni importanti dei CITTADINI e la proposta di fusione in iter è certamente una questione da sottoporre alla cittadinanza. FEDELI anche a quanto scritto, sempre nel programma della Lista : “Il nostro gruppo ha molte idee e proposte ma non ha la “verità in tasca” per questo si lavorerà sempre coinvolgendo e sentendo i cittadini; loro avranno la possibilità di dire la propria di proporre e criticare.” Rimaniamo quindi in attesa di risposta dalla Regione Veneto per poi programmare una serie di eventi, incontri, focus group per parlare e informare sulla proposta di Fusione. Tale strada ci porterà poi a proporre in Consiglio Comunale l’esito di questo lavoro di coinvolgimento e ascolto.
MUNICIPIUM
Sbarca a San Giovanni Ilarione la nuova APP " Municipium ", su richiesta dell' Assessore Andrea Cavazza e come
Il nuovo strumento che avvicina Comune e Sbarca a San Giovanni cittadini è disponibile gratuitamente sugli Ilarione la nuova APP App“Municipium“, Store e Google Play disu tuttirichiesta i principali dell’ Assessore Andrea Cavazza e come contemplato nel nostro programsmartphone, migliorando la comunicazione e la diffusione delle informazioni. ma amministrativo. Sarà infatti possibile essere constantemente aggiornati sulle novità del nostro Comune Il nuovo strumento che avvicina accedendo alle principali news edComune eventi. e cittadini è disponibile gratuitamente sugli App Store e Google Play di tutti i principali smartphone, migliorando Grazie alla mappa interattiva ci si potrà tenere la comunicazione e la diffusione delle informazioni. Sarà infatti possibile essere constantemente aggiornati sulle novità del nostro informati sui progetti e punti d'interesse presenti Comune accedendo alle principali news ed eventi. sulGrazie nostroalla territorio. mappa interattiva ci si potrà tenere informati sui progetti e punti d’interesse presenti sul nostro riguardo territorio.il servizio Si troveranno utili informazioni Si troveranno utili informazioni riguardo il servizio “ Rifiuti Smart “ che aiuterà " Rifiuti Smart " che aiuteràdei nella gestione nella gestione quotidiana rifiuti. L’App è molto attenta anche alla sicurezza permettendo di effettuare delle sequotidiana dei rifiuti. gnalazioni che potranno essere gestite in maniera più efficiente e con maggiore L'App è molto attenta anche alla sicurezza tempestività. permettendo effettuare segnalazioni Per la primadivolta sarannodelle pubblicati dei sondaggi, che permetteranno ad ogni cittadino di esprimere la propria opinione, che potranno essere gestite in maniera più uno strumento di democrazia diretta che riporta finalmente il Comune nelle mani dei cittadini. efficiente e con maggiore tempestività. Per la prima volta saranno pubblicati dei sondaggi, che permetteranno ad ogni cittadino di esprimere la propria opinione, uno strumento
AUTONOMIA DEL VENETO La Regione Veneto ha indetto per il giorno 22 Ottobre 2017 un referendum consultivo avente il seguente quesito: “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia?”. L’art. 116 della Costituzione prevede la possibilità di negoziare una forma di autonomia differenziata con lo Stato in base alle competenze elencate nel successivo art. 117; Tra le materie di competenza, dei sopra citati articoli, vanno ricordate l’organizzazione della giustizia di pace, l’ambiente, l’istruzione, il coordinamento con la finanza pubblica, il sistema tributario, etc. Tali nuove materie e le rispettive coperture finanziarie, permetteranno al Veneto, e quindi anche al comune di San Giovanni Ilarione, di esercitare una prima vera forma di autonomia amministrativa e territoriale la quale, coniugata con la nostra proverbiale efficienza amministrativa, garantirà sviluppo economico e sociale (senza dover ricorrere a fusioni con altri comuni); Invitiamo quindi tutti i cittadini a partecipare al Referendum il 22 ottobre. 7
San Giovanni Ilarione e Vestenanova L’estate che da poco ci siamo lasciati alle spalle è stata una di quelle da ricordare per il grande caldo e la conseguente scarsità di acqua. Questa situazione di crisi l’abbiamo vissuta anche nel campo delle donazioni di sangue. Come del resto durante tutti i periodi estivi, anche questo è stato infatti un momento nel quale, come tutti noi sentivamo il bisogno di acqua, per gli ospedali c’era grande necessità di sangue. Questa situazione stava mettendo in ginocchio le regioni italiane. Tanto che il Centro nazionale sangue dell’Istituto Superiore dei Sanità aveva avvisato che erano a rischio terapie salvavita e interventi chirurgici. A seguito dei continui appelli sui social e sui tabelloni luminosi dei nostri due comuni, i nostri donatori hanno saputo fare fronte comune e sono andati a donare con regolarità. Di questo, noi come gruppo direttivo li ringraziamo, ma la riconoscenza più grande arriva dagli ammalati che hanno potuto trarre beneficio dal prezioso dono dei nostri donatori di sangue. Un tempo, molti facevano mediamente 3 o 4 donazioni all’anno. Ora si arriva a stento a due. I frequenti viaggi all’estero in paesi per i quali è previsto un lungo periodo di sospensione, stili di vita diversi, più malattie, sono tra le diverse cause che portano a questo. Inoltre ci sono donatori che attendono troppo tempo tra una donazione e l’altra o senza motivo non vanno più a donare, oppure aspiranti che dopo il prelievo di idoneità, pur essendo idonei, non proseguono il percorso, non vanno a donare e non portano avanti la loro opera di generosità verso chi ha bisogno. Allora dobbiamo fare una profonda riflessione. Proviamo a metterci noi dalla parte dell’ammalato in attesa della sacca di sangue. Probabilmente in quel momento vedremo la cosa con occhi diversi. Ci renderemo conto di quanto sia importante donare un po’ del nostro sangue. Capiremo che quel quarto d’ora trascorso nel centro trasfusionale, non è tempo perso ma sono pochi minuti che possono ridare serenità a una persona e magari salvargli la vita. Dalla nostra Avis Comunale, vorremmo far partire ancora una volta un invito verso tutti quelli che possono donare e in particolare ai giovani. Da quarantanove anni il nostro gruppo Avis, uno dei più attivi e numerosi della provincia di Verona, si è sempre distinto per la sua generosità e per il suo altruismo; negli ultimi vent’anni abbiamo donato circa ventimila sacche di sangue. Sono molte ma sono ancora troppo poche rispetto all’effettivo bisogno. Pensiamo a quante persone hanno potuto avere giovamento da questo. Allora, avendo il potenziale di poter fare molto di più, cerchiamo di non smentirci, facciamoci Donatori di sangue e diventeremo donatori di vita.
LA PALA DI BARTOLOMEO MONTAGNA AD UNA MOSTRA A TRENTO Dall’8 luglio al 6 novembre 2017 Ci voleva lo spostamento ad una Mostra a Trento per accorgersi dell’importanza che riveste la Pala di Bartolomeo Montagna “Madonna con bambino e santi”, da oltre duecento anni conservata nella chiesa di Castello. Il dipinto, debitamente restaurato e ripulito, ha preso nel giugno scorso la via di Trento, dove una collocazione adeguata, finalmente “liberata” dalla pesante cornice in cui era costretta per motivi di sicurezza, l’ha restituita alla bellezza originaria, che ha colpito gli stessi organizzatori della Mostra. Una delegazione della parrocchia ha presenziato il 7 luglio all’inaugurazione della Mostra, mentre un intero pullman di ilarionesi sarà presente al momento della chiusura, prevista per domenica 5 novembre presso il Museo Diocesano di Trento. Non è la prima volta che la pala esce dal nostro paese, seppur in circostanze ben diverse: il 4 settembre 1976 era stata trafugata dai ladri; una volta recuperata e restaurata, venne posta dentro l’attuale cornice nel febbraio 1980, con tanto di resoconto scritto inserito nella cornice stessa, redatto dall’allora parroco don Adelio Mantiero. Oltre alla firma del sacrestano Federico Agresti, da segnalare in quell’occasione anche i nomi del fabbro Guido Da Ronco e del falegname Domenico Vanzo, esecutori materiali dell’inserimento della
pala nella poderosa cornice, i quali aggiunsero per i posteri una simpatica richiesta: “Quando leggete queste righe dite una requie”. La mostra tridentina non è che l’ultimo atto di una lunga storia, che dai primi anni del ‘500 vede la nostra pala dapprima a Vicenza, nella chiesa di S. Lorenzo, poi scompare nella seconda metà del ‘600 per ricomparire nel periodo napoleonico non più a Vicenza ma, acquistata dai Balzi, nella chiesa di Castello. Tenuta in un luogo segreto nel Vicentino durante la seconda guerra mondiale, per timore delle razzie dei nazifascisti, nel dopoguerra viene recuperata fortunosamente dalla soffitta della canonica, dove era stata pressoché dimenticata. Negli anni ’70 il furto, il recupero e la ricollocazione in chiesa. Anche per tutte queste traversie, i parrocchiani allestiranno una serata adeguata per festeggiare il suo ritorno, fra novembre e dicembre, con tanto di musiche rinascimentali, ovvero del periodo in cui Bartolomeo Çincani detto il Montagna, a Vicenza eseguì il magnifico dipinto che ancor oggi possiamo ammirare, pressoché intatto, nella sua primitiva armonia di forme e colori. Dario Bruni
IL CENTRO AIUTO VITA
CERCA VOLONTARI CHI PUO’ DONARE IL SANGUE? -chiunque goda di buona salute, abbia compiuto 18 anni e pesi almeno 50 kg. - l’aspirante donatore viene sottoposto ad un’accurata visita medica e ad esami di laboratorio per accertarne l’idoneità o meno alla donazione del sangue. -prima della donazione è possibile assumere caffè o tè moderatamente zuccherati, una piccola colazione… escludendo latte e derivati. Inoltre chi va a donare… -ha diritto a una giornata di riposo retribuita (legge 21 ottobre 2005, n.219). -riceve direttamente a casa il risultato delle analisi, dopo che queste sono state visionate dal direttore sanitario. - tiene la sua salute sempre sotto controllo. Donare periodicamente il sangue garantisce ai Donatori un controllo costante del loro stato di salute, attraverso visite mediche e accurati esami di laboratorio che si fanno ad ogni donazione. Si potrà così vivere con maggiore tranquillità sapendo che il controllo periodico potrà mettere tempestivamente in evidenza patologie latenti. L’estate è terminata ma il bisogno di sangue continua. Allora, non trovare altre scuse, diventa donatore di sangue e, al di la dei molti motivi che spingono a fare ciò come un’azione concreta di solidarietà, una forma di prevenzione tenendo sotto controllo la propria salute, c’è una ragione al di sopra di tutto… Contribuirai a salvare una vita umana. Ricorda sempre che ognuno di noi potrebbe averne bisogno. Il Centro Trasfusionale di San Bonifacio è aperto tutti i giorni sabato compreso dalle 7,30 alle 11,00. Inoltre, per dare la possibilità agli studenti o a chi non può durante la settimana, è aperto anche l’ultima domenica di ogni mese. Luigi Pandolfo
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Credi nel valore ed unicità della persona umana lungo tutta la sua vita, ovvero dal concepimento alla morte naturale? Credi nel valore del dono gratuito di te stesso verso il tuo prossimo, specialmente quando questo è in difficoltà ovvero si trova in condizioni di povertà materiale e/o spirituale? Se hai risposto un “Sì!” convinto a queste due domande, allora puoi rendere più bella la tua vita facendo il volontario presso la nostra associazione. Siamo il “CENTRO AIUTO VITA” di San Giovanni Ilarione (VR). Siamo uno dei 349 CAV presenti in Italia (più informazioni qui: www.mpv.org/cav/ ). Abbiamo bisogno di volontari. In questo momento, in particolare, stiamo cercando una persona da adibire al ruolo di “Addetto alla segreteria”. Se quindi sei abile nell’uso del computer e di internet, sei ordinato/a, riservato/a, gentile al telefono e hai un pò di esperienza in lavori amministrativi (ad esempio, hai lavorato o lavori come segretaria/o presso studi professionali o nell’area amministrazione di qualche azienda), il posto da noi è garantito! Quanto impegno alla settimana? Diciamo dalle 2 alle 4 ore circa alla settimana (anche da casa se vuoi, nelle ore che preferisci). La paga? Te lo abbiamo detto: siamo una associazione di volontariato: LAVORIAMO GRATIS! Se invece preferisci dare una mano in ruoli diversi (magazziniere addetto agli alimenti, vestiario, accoglienza delle persone che ci chiedono una mano, ecc.), contattaci comunque: abbiamo sempre bisogno! Come fare per contattarci? La nostra sede è nel centro di S. Giovanni Ilarione (VR), in Piazza dei Martiri 1 (all’interno della cosiddetta “Casa Trevisan”, vicino alla sede della Croce Rossa). Siamo aperti ogni martedì mattina dalle 9 alle 11. Oppure chiamaci al numero di telefono 349-5376803, o manda una e-mail a: cavgiov@gmail. com e richiedici un appuntamento per un colloquio. Una chiacchierata senza impegno per saperne un po’ di più non costa nulla. Ti aspettiamo! Il Comitato Esecutivo
VESTENANOVA
IMPRENDITORIA AGRICOLA IN MONTAGNA: ECCO DUE MODELLI Un giorno in vetrina, nel mese di agosto, per due aziende agricole dell’alta Val d’Alpone, modello di capacità imprenditoriale e occasione di confronto per giovani futuri imprenditori nei settori della coltivazione e dell’allevamento in territorio montano. Sono le aziende “I frutti del Pozzeolo” di Vestenanova che produce frutta fresca di alta qualità e anche yogurt, in cooperazione con l’azienda “Il latte del Parco” di Bosco Chiesanuova; e “Il Castello dorato” di San Giovanni Ilarione con frutteti e un lussuoso allevamento di cani di razza Golden Retriever di linea inglese e americana. Il tour esplorativo è stato organizzato, per una trentina di agricoltori, dall’Associazione per la “Promozione e la Difesa del Territorio del Veneto”, un appellativo che è già un programma e ha uno scopo ben preciso, fatto suo dal presidente Alberto Scardoni: “Dobbiamo mostrare le realtà virtuose di aziende agricole in montagna per informare i giovani che vogliono insediarsi.” Un aiuto concreto insomma rivolto ai giovani per personalizzare, grazie ai consigli di consulenti, dirigenti e agricoltori già affermati, le proprie idee e creare aziende agricole efficienti e competitive, magari dando vita ad aggregazioni di più realtà aziendali. È stata la “rete d’impresa” l’argomento più gettonato del convegno aperto da Fabrizio Stella, direttore regionale di Avepa (l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura), affiancato da Alessandro Cappelletti, responsabile dello Sviluppo Imprese Agricole Avepa di Verona. “L’agricoltore non può più fare il solista, chiuso nel proprio podere, come una volta. Aiutatevi fra di voi, non siate diffidenti – ha detto Stella agli agricoltori – valutate le vie da intraprendere con lungimiranza, condividendole con persone di fiducia.”
Il 10 Giugno il campetto parrocchiale di Castello si è animato delle grida gioiose dei ragazzi di quinta che si sono trovati, insieme alle catechiste, per concludere in allegria la prima tappa del loro cammino di catechismo. “Insieme è bello” era uno degli slogan della festa … e quindi una festa unica per le tre parrocchie Castello, Cattignano e Villa, rallegrata dalla presenza sia di Don Maurizio che di don Franco. Insieme è bello… i ragazzi, con le catechiste, hanno riflettuto su cosa significa essere veri amici e attraverso dei giochi hanno scoperto che l’amicizia si poggia su valori forti quali la condivisione, la rinuncia, la collaborazione, la lealtà, l’accoglienza. Insieme è bello…e quindi dopo i giochi, le sfide, la merenda i ragazzi hanno ricostruito un messaggio: Il modo migliore per trovare l’amicizia è donarla! Questo messaggio è stato portato in chiesa durante la Messa ed diventato per i ragazzi un impegno. Insieme è bello e mettendosi insieme diventa più facile!!! Le catechiste e i ragazzi di quinta
Musica in Valle: Concerti nelle antiche chiese della Val d’Alpone
I FRUTTI DEL POZZEOLO DIVENTERÀ UNA FATTORIA DIDATTICA L’azienda agricola “I frutti del Pozzeolo” si è sviluppata gradualmente a partire dal 2003 in una panoramica gola a ridosso di Bolca dove Giovanni Rugolotto ha terrazzato 12 ettari di un pendio, strappandolo all’abbandono, per coltivare frutti di bosco (lamponi, mirtilli, ribes, more e tante fragole) in 36 grandi serre e poi frutteti e campi di patate e di mais, irrigati dalle acque di 3 sorgenti reperite in loco. E ora l’azienda di Giovanni ha qualche marcia in più, a partire dalla trasformazione dei prodotti della terra in confetture, nettari (estratti di frutta), sciroppi, yogurt, composte di frutta. Lavorazioni fatte nel laboratorio di proprietà, con vendita diretta, insieme ad altri prodotti come farina di mais integrale macinata a pietra, e patate. “Rugolotto è partito da zero – ha detto Scardoni nel presentare l’azienda – ha fatto degli investimenti importanti e coraggiosi e nel 2008 a un corso di formazione ha conosciuto Emanuele Scandola e Fabiano Prati dell’azienda “Il latte del Parco” di Bosco Chiesanuova (che ha tanti distributori di latte e yogurt nella nostra provincia) con i quali ha stretto un’amicizia, sfociata in esemplare cooperazione: Lo yogurt bianco di Bosco viene arricchito a Vestena con i frutti di bosco dando vita a un’autentica leccornia.” Ed è in fase di realizzazione la Fattoria didattica, che dal 2018 sarà il fiore all’occhiello dell’azienda, con una vera e propria aula-laboratorio e percorsi didattici, curati personalmente da Elisabetta, moglie di Giovanni, insegnante che ha lasciato la scuola per dedicarsi alla sua azienda agricola.
CON I GOLDEN RETRIEVER SI FARÀ “PET THERAPY” “Il Castello dorato” è nato dalla passione della famiglia Perazzolo per gli animali, che nel podere di 3 ettari coltivato a vitigni di Durello, ciliegi e ulivi sito a Castello di San Giovanni Ilarione, nel 2014 ha pensato di diversificare l’azienda agricola dando vita a un allevamento di cani di razza Golden Retriever di linea inglese e americana. Si tratta di splendidi e dinamici animali, che ora vivono in apposite villette singole (1 maschio e 4 femmine per ciascuna) per essere messi in vendita a partire dai due mesi e mezzo. Sono cani ideali per vivere in famiglia, dove danno il meglio di sé in affetto e rispetto con bambini, adulti e anziani, avendo qualità comportamentali straordinarie. Sono richiestissimi sul mercato: hanno pedigree, libretto sanitario, iscrizione all’anagrafe canina, certificati esenti displasia che li accompagnano nella vendita. Anche in questo caso l’azienda di Giada Perazzolo è in continua evoluzione: accanto alle villette dell’allevamento, oltre alla piscina ove amano tuffarsi essendo cani da riporto, a breve disporranno di una nursery che sarà dotata di sale parto per i cani. Viene spontaneo chiedere a Giada quale sia il costo di Golden Retriever, molto simile al labrador e così docile, fedele e addestrabile. “I cani di linea inglese costano 1200 euro, quelli di linea anglo-americana 1500 euro e 1800 quelli americani (argentino-brasiliani). Il mio prossimo impegno è quello di addestrarli alla Pet Therapy – spiega la giovane imprenditrice agricola - cioè impiegare i cani a migliorare il benessere psicofisico, in particolare dei bambini.” Mariella Gugole
Un evento memorabile ha allietato le chiesette romaniche della Val d’Alpone: tre concerti vocali e strumentali sono stati eseguiti in successione a San Zeno di Castello (San Giovanni Ilarione), a S. Antonio di Vestenavecchia (Vestenanova) e a San Salvatore di Montecchia. Artisti molto apprezzati si sono esibiti di fronte ad un grande pubblico di appassionati, che hanno seguito tutto il percorso dei concerti ideato e promosso da Filippo Gamba, famoso pianista che ha concluso l’iter nella sua Montecchia con grande successo. Un trio lirico (Barbara Aldegheri soprano, Gabriele Colombari tenore e Giovanni Petterlini pianoforte) è stato accolto con entusiasmo nella chiesa di San Zeno a Castello di San Giovanni Ilarione Il quartetto “Caprice” (Andrea Testa e Lorenzo Gugole violini, Eva Impellizzeri viola e Giordano Pegoraro violoncello) ha incantato le numerose persone salite alla chiesa di S. Antonio Abate a Vestenavecchia, nella splendida cornice dell’abside appena restaurato. Il pianista Filippo Gamba ha affascinato il folto pubblico nella chiesa di San Salvatore a Montecchia, con una grande esecuzione degna della fama che sempre e dappertutto lo accompagna. Un ringraziamento speciale va rivolto a chi ha consentito la realizzazione dell’evento: i parroci delle tre chiese, i Sindaci dei tre Comuni, Le Associazioni che hanno collaborato e gli sponsor che si sono impegnati a supportare l’iniziativa (Cassa Rurale di Vestenanova, Cantina Sociale di Soave e Ditta Frau). Giancarla Gugole
Mosaici degli alunni nel paese di Bolca Piccole opere d’arte si incontrano lungo le vie del paese di Bolca: sono i mosaici costruiti dagli alunni della scuola primaria a tempo pieno, con un lavoro durato alcuni anni e che ancora continua. Utilizzando centinaia di tessere di marmo i ragazzini hanno appreso la tecnica del mosaico: su grandi lastre di pietra di cm. 140x80 hanno dato vita a personaggi e lavori tipici della montagna al tempo dei nonni. Un contadino che raccoglie le patate, uno spazzacamino, un cestaio e la dea fortuna sono le prime quattro rappresentazioni che i genitori degli alunni, con molta generosità e dedizione, hanno esposto su alcune case del paese in occasione della Festa della Paleontologia 2017. Per realizzare l’opera gli alunni da sei anni coltivano un loro appezzamento di terra e producono le famose patate di Bolca, che poi rivendono per autofinanziare le loro creazioni artistiche. La Pro Loco di Bolca ha ringraziato e omaggiato la scuola, insegnanti e alunni, per aver contribuito all’abbellimento del paese di Bolca, già famoso in tutto il mondo per i suoi splendidi fossili. Giancarla Gugole
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UN’ALTRA ESTATE CON CARTABIANCA
IL GRANULOMA DI MORTON Il granuloma di Morton una nevralgia localizzata nella parte anteriore del piede provocata dall’aumento di volume di uno dei nervi che percorrono la pianta del piede per andare ad innervare la cute delle dita. La malattia colpisce con maggiore frequenza le donne tra i 30 e 50 anni. La lesione e quasi sempre monolaterale . Il nervo più comunemente coinvolto è il terzo nervo digitale comune responsabile della sensibilità cutanea del terzo e quarto dito. Per la sua particolare localizzazione questo nervo può essere facilmente sottoposto a microtraumi durante la deambulazione che provocano edema e formazione di tessuto fibroso fino ad assumere la forma di un nodulo delle dimensioni di 5 – 8 mm (normalmente lo spessore del nervo è di 1 mm). Rischiano di andare incontro a questa patologia le persone che praticano sports che comportano continue sollecitazioni del piede sopratutto su superfici irregolari (calcio,running, podismo) o carico eccessivo sull’avampiede (re es.: sci da fondo, danza ecc. ), Le calzature che generano un appoggio sbilanciato sulla parte anteriore del piede (es.: scarpe con tacchi alti e pianta str etta ) sono particolarmente a rischio. I sintomi comportano dolore formicolio ed alterazioni della sensibilità
nella parte anteriore ed esterna del piede che all’inizio si fa sentire solo durante la deambulazione e nelle fasi più avanzate anche a riposo. La diagnosi posta al momento dell’esame clinico può essere confermata con esami radiologici e con ecografia . Nei casi insorti da meno di sei mesi possono essere efficaci le terapie conservative: 1: trattamento ortesico che con adeguati plantari e cicli di fisioterapia cerca di stabilire il corretto appoggio del piede; 2: onde d’urto crio terapia al fine di attenuare il dolore e stimolare i processi riparativi; 3: terapia riabilitativa per ridurre edema e contratture muscolari; 4: antiinfiammatori per via sistemica ed iniezioni locali di cortisone. In caso di malattia di vecchia data o di inefficacia delle cure descritte si ricorre alla terapia chirurgica che comporta o la rimozione del neuroma o la eliminazione delle fibre nervose con iniezioni locali di etanolo. La motilità del piede non viene compromessa anche se può rimanere come residuo una certa perdita della sensibilità. Vincenzo Magnabosco
ZALETTI VERONESI MORBIDI Il zaletto è un dolcetto tipico veneto fatto con la farina di mais. Il suo nome prende origine da “zalo” che significa giallo. I suoi ingredienti sono quelli della cultura contadina.
INGREDIENTI: - Latte intero 1 litro - Acqua 1 bicchiere - Uova intere 3 - Farina di mais 200 gr (macinata molto fine ) - Farina 00 150 gr - Burro 100 gr PREPARAZIONE Mettete ad ammorbidire l’uvetta in una ciotola con acqua e rum o grappa. In una pentola antiaderente e capiente ,sciogliete il burro a fuoco dolce, aggiungete lo zucchero e il latte. Portate ad ebollizione. Unite le farine mescolate e setacciate, girare il tutto energicamente. Lasciate cuocere per almeno dieci minuti aggiungendo un pizzico di sale. Lasciate intiepidire e trasferite l’impasto in una ciotola. Amalgamate uno alla volta le uova. Aggiungete l’uvetta scolata, la buccia grattugiata del limone, la vanillina, i pinoli e per ultimo il lievito. Me-
- Zucchero 200 gr - Uva sultanina 200 gr - Pinoli una manciata (facoltativi) - Buccia grattugiata di un limone - Sale un pizzico - Vanillina una bustina - Lievito per dolci una bustina - Zucchero a velo - Rum o grappa (facoltativo) scolate bene energicamente. Rivestite con carta da forno due placche. Con un cucchiaio formate dei mucchietti di impasto e adagiateli sulla carta da forno distanziandoli un po’. Cuocete in forno statico per 20/25 minuti a 180 gradi finché non saranno dorati. Lasciate raffreddare e spolverizzateli di zucchero a velo prima di servirli. Degustateli sia tiepidi che freddi. Serviteli con un buon vino recioto. Si possono conservare in frigo per qualche giorno. Variante: potete sostituire i pinoli con castagne lessate e sbriciolate. Luciana Damini
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Anche quest’estate noi dell’associazione culturale Cartabianca abbiamo voluto metterci al servizio del nostro paese, organizzando attività ed eventi all’insegna dell’amore per la cultura, l’educazione e il piacere di stare e crescere insieme. Il mese di luglio ci ha visti impegnati nel CER 2017, il Centro estivo tenutosi presso le scuole elementari “A. Stefani” di San Giovanni Ilarione, che per quattro settimane ha offerto a bambini e ragazzi la possibilità di trascorrere in modo divertente e alternativo parte delle loro vacanze, attraverso varie attività ludiche e ricreative, giochi, cacce al tesoro sul territorio, uscite in piscina e aiuto nello svolgimento dei compiti delle vacanze. Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con il Gruppo Basalti e all’ottimo lavoro dell’istruttore Andrea Beghini, si è tenuta l’MTB School, un corso di avvicinamento alla mountain bike rivolto a bambini e ragazzi di tutte le età. A questo proposito, vorremmo ringraziare calorosamente la famiglia Bruno Panarotto, Stefano e Cristian Panarotto, per aver messo a disposizione il loro terreno in zona industriale e averlo ripulito e sistemato, in modo che i nostri ragazzi potessero praticare lo sport in serenità e sicurezza. E non ci stancheremo mai di ringraziare la formidabile squadra di educatori e giovani animatori dai 15 ai 20 anni, che non hanno esitato a offrire il loro impegno e il loro tempo libero per aiutare la nostra associazione e accompagnare i bambini in questa straordinaria avventura, contribuendo con la loro simpatia, intraprendenza, entusiasmo e senso di responsabilità, alla faccia di chi spesso si affretta a etichettare i giovani d’oggi come sfaticati ed apatici! Infine, come ormai da tradizione, non poteva mancare il nostro “Cinema sotto le stelle”, organizzato in collaborazione con la Compagnia teatrale Sale&Pepe e il patrocinio del Comune di San Giovanni Ilarione: tre serate dedicate a tutta la famiglia con la proiezione di tre film di animazione, durante le quali la Piazza del Costo a Castello, per l’occasione chiusa al traffico, si è riempita di spettatori e di un’atmosfera allegra e partecipativa. Rubiamo ancora qualche riga per i più sinceri ringraziamenti a tutti coloro, privati e associazioni, che con il loro indispensabile contributo hanno reso possibile la realizzazione di queste attività ed eventi estivi: il Comune di San Giovanni Ilarione, il Gruppo Basalti, la Compagnia Sale&Pepe, la famiglia Emilio Perazzolo, Claudio, Anna e Paolo Pozza, Veronica Sartori, Claudio Lovato, la parrocchia S. Giovanni Battista di Castello, Gianni e Paola Rigodanzo, il Comitato Sagra Castello e l’Istituto Comprensivo di S. Giovanni Ilarione. Ass. Cult. Cartabianca Continua l’ottima collaborazione tra il Gruppo ciclistico Basalti e l’associazione culturale Cartabianca. Durante il mese di luglio è andata in scena la seconda edizione di “Mtb School”, organizzata all’interno del C.E.R. 2017, dove 35 bambini, seguendo le istruzioni del maestro di mountainbike Andrea Beghini, hanno potuto testare o rafforzare le proprie abilità sopra la loro bicicletta. Sicuramente la grande novità di quest’anno è stata la location, che ha dato la possibilità ai ragazzi di esprimersi al meglio ed in completa sicurezza e libertà, sfruttando parte del percorso già preparato per la Durellina Cup Baby, tenutasi lo scorso aprile. Per questo desideriamo ringraziare le famiglie Panarotto Bruno, Panarotto Stefano e Cristian per la loro disponibilità e sensibilità verso attività di questo tipo. Il gruppo Basalti vi da appuntamento alla prossima edizione della Granfondo del Durello. 12 luglio 2017 - Università degli Studi di Verona JESSICA CIMAN è Dott.ssa in Scienze della Comunicazione 21 luglio 2017 - Università Ca’ Foscari di Venezia MILENA COSTA è Dott.ssa in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio 24 luglio 2017 - Università degli Studi di Trento VALENTINA AMBROSI è Dott.ssa in Gestione Aziendale Università degli Studi di Padova SERENA ALDEGHERI è Dott.ssa in Mediazione Linguistica e Culturale Università degli Studi di Verona GIORGIA MARIA BIONDARO è Dott.ssa in Scienze dell’Educazione
ALLORI
COM'ERA UNA VOLTA SAN GIOVANNI ILARIONE
PENSIERI E PAROLE
LA PIENA DEL FIUME Quell’estate le acque del fiume erano insolitamente torbide e veloci ed i pesci non riuscivano a riprodursi nelle acque ferme tra i muschi. Alla base delle sponde si erano formate pozze profonde dove i ragazzini temerari si tuffavano; il più spavaldo osò lanciarsi dalla sommità del muro a testa in giù e la velocità lo fece urtare una pietra del fondo: le acque si arrossarono di sangue ma il coraggioso monello, con un evidente taglio sulla testa, continuò il gioco vantandosi di non aver paura di nulla. Un pomeriggio di agosto il cielo si fece scuro ed un forte temporale inondò di acqua e grandine il paese e la via sotto la piazza si trasformò in torrente. Lo zio Doro si affrettò a mettere le imposte alla porta d’ingresso della bottega per contenere il fango che ruscellava nella strada. Le piogge durarono giorni, finché il silenzio venne turbato da un rumore sordo e crescente che sembrava provenire da lontano, sottoterra: era il fiume ingrossato e ruggente. I ragazzini che frequentavano il fiume si precipitarono a vedere e, nel rumore assordante, rimasero attoniti ed impauriti a guardare l’acqua impetuosa che trasportava terra scura e grosse pietre tonde che, urtandosi tra loro, producevano profondi suoni come di esplosioni. Il fiume aveva con prepotenza demolito gli argini e le belle pietre delle sponde sparivano tra spirali di schiuma limacciosa, quei mulinelli rubavano dai campi la terra che veniva ingoiata senza pietà: il campo di Pericle, come gli altri, si riduceva risucchiato dal fiume. Diversi ciliegi lentamente si inclinavano verso la piena che inesorabile li trascinava via, roteavano sempre più veloci finché affondavano travolti e correvano affiorando e scomparendo lontano tra i flutti. Quando il fiume tornò tranquillo, i contadini andarono a constatare i danni e, costernati, videro i loro campi scomparsi insieme ai muretti divisori ed i raccolti distrutti, così decisero, a malincuore, di abbandonare le colture in tutta la zona nei pressi del fiume. Giancarlo “Lucio” Piubelli
CONSIGLI DI LETTURA David Mitchell, A CASA DI DIO, 2007, Frassinelli Black Swan Green è una sonnolenta, piccola comunità nel Worcestershire degli anni Ottanta, un paludoso villaggio a casa di Dio. Ci vive Jason Taylor, dodicenne sull’orlo dei tredici, con la famiglia, convenzionalmente borghese e sull’orlo della crisi. Sensibile e intelligente, il ragazzo sta attraversando il guado tempestoso della sua età. Per lui - mente acuta e con una segretissima vocazione poetica - ogni giorno equivale a un vero e proprio videogame. Deve sopravvivere alle angherie dei bulletti della scuola e di certi insegnanti, non fare la figura dello sciocco, non deludere i genitori - così esigenti con lui e sempre così tesi fra loro - e soprattutto tenere a bada le sue voci interiori: l’Impiccato (la balbuzie che gli tende agguati appena apre bocca); il Gemello mai nato (la parte di sé che lo rimprovera); il Verme (la componente più debole e timida). Mescolando la disarmante ingenuità e la freschezza dell’infanzia con le ansie e i turbamenti dell’età adulta, Jason è un personaggio straordinariamente vero, impegnato in un percorso di formazione che lo porterà a una faticosa crescita. Leonardo Sciascia, LA SCOMPARSA DI MAJORANA, 1975, Adelphi Fra la partenza e l’arrivo in un viaggio per mare da Palermo a Napoli, il 26 marzo 1938, si perdono le tracce del trentunenne fisico siciliano Ettore Majorana, definito da Fermi un genio della statura di Galileo e di Newton. Suicidio, come gli inquirenti dell’epoca vogliono lasciar credere, o volontaria fuga dal mondo e, soprattutto, dai terribili sviluppi che una mente così acuta e geniale può aver letto nel futuro della scienza, prossima alla messa a punto della bomba atomica? Su questo interrogativo Sciascia costruisce uno dei suoi romanzi più intensi per la finezza dell’analisi e dell’immedesimazione in moventi non detti, come nella logica e nell’etica segreta di Majorana. Francesca Panarotto, IL LIBRO DI LOTO, 2017, Giovanelli Edizioni
Compie un anno il gruppo di ballo “Millepassi” della School of Art A.S.D. E come per tutti i compleanni è tempo di bilanci: si guarda a quello che abbiamo fatto e si pensa e si comincia a lavorare per quello che faremo: ci sono tanti appuntamenti come la sagra di San Bortolo che anche quest’anno ci ha visto parte attiva con i nostri balli, con il gruppo millepassettini, quattro ragazze di 12 anni che si sono esibite tra gli applausi generali. Poi l’esibizione a San Bonifacio, ancora con Dj Berta a Buttapietra e tanti, tanti progetti! L’anno scorso la prima uscita ufficiale alla Sagra di San Bortolo ci ha visto protagonisti per tutto il pomeriggio della domenica. Abbiamo fatto ballare tutti con i nostri balli ma anche con il liscio, con la musica da discoteca e con i balli per i più giovani. Una musica davvero a 360°. L’uscita a maggio di quest’anno alla sagra di Costalunga insieme a tutti i gruppi della zona con Dj Berta: il papà di gran parte dei balli di gruppo in circolazione. E in mezzo tanti incontri, tante feste e qualche errore che ci ha insegnato cosa è importante e cosa non lo è. In mezzo ci sono stati bastoni tra le ruote ma anche tanti tifosi che in una maniera o in un’altra ci hanno aiutato e spronato ad andare avanti. E la sede, che già viene usata per le prove di ballo, si rinnova per offrire spazi confortevoli per i nuovi corsi di hip hop e musica promossi dalla School of Art A.S.D. Le persone cambiano, ma il gruppo resta, ed è sempre più determinato ad andare avanti e così anche per la prossima stagione pur con qualche sacrificio ci saranno incontri settimanali a San Giovanni Ilarione e a Montecchia di Crosara. Anche per la prossima stagione contiamo sull’affetto della gente, degli Sponsor e di tutti quelli che pensano che ballare tutti insieme sia allegria, con un pizzico di follia forse, ma follia buona. Chiama il numero 045 615 20 61 e vieni a ballare con noi.
Ponendosi domande che vanno anche oltre la visione religiosa della vita ed attraverso un linguaggio semplice e tipico della preadolescenza, la piccola Amaranta racconta con spontaneità invidiabile, ma mai scontata, il punto della situazione della propria vita personale, sociale e familiare. Esemplari le scelte etiche familiari che Amaranta accetta commentando con l’ironia e lo scanzonato punto di vista tipico delle ragazzine di dieci anni. Eccezionale l’amicizia che Amaranta stringe con la sua vicina di casa - Islam - in pochissimi mesi. Curioso e posato il confronto che intraprendono, le protagoniste, per cogliere nelle due religioni - cristianesimo e islamismo - aspetti universali e utili differenze; disarmanti le riflessioni delle bambine che, mettendo al di sopra di tutto l’essere umano e l’amicizia, riescono ad arricchirsi reciprocamente a suon di diversità. Pieno di positività, “Il libro di Loto” è un inno alla vita, ritmata dai cicli naturali delle stagionalità e della nascita che si avvicenda alla morte, delle dinamiche dei rapporti che si interrompono e si ricreano. Età di lettura: da 10 anni.
U.S. CALCIO NUOVA STAGIONE CON LO STESSO ENTUSIASMO
Carissimi lettori, la nostra attività calcistica sta iniziando. Nel mese di luglio 2017 abbiamo presentato la nuova rosa della squadra di Prima Categoria che alla fine di agosto ha già iniziato, alla guida del nuovo mister Sereno Ferrari, la coppa del “ Trofeo Veneto”. Prima squadra rappresentata con orgoglio da un gran numero di ragazzi del nostro vivaio, forze locali del nostro Paese e solo da alcuni innesti esterni. Nel mese di settembre partiranno anche i campionati del settore giovanile con ben dieci squadre , che copriranno le diverse fasce di età. Dai 6 ai 36 anni, oltre 200 ragazzi saranno impegnati nelle varie gare che vedranno schierati oltre alla prima squadra, anche Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Piccoli Amici e Primi Calci. Vi aspettiamo tutti, numerosi e allegri a tifare con noi per il SANGIO, a passare qualche ora in compagnia dei nostri ragazzi in occasione delle partite! Sarà per noi un onore e un piacere collaborare insieme per completare il nostro compito che vede lo sport come divertimento e crescita fisica e morale. Arrivederci quindi sugli spalti e Auguri di un Buon Campionato a tutti. Il Direttivo
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POLISPORTIVA
PAESE CHE VAI, SPORT CHE TROVI Ci si può drogare di cose buone… e una di queste è certamente lo sport. (Alessandro Zanardi) Siamo ormai agli sgoccioli dell’estate ed è ormai tempo di preparare il nuovo anno di attività e, come sempre, si parte dalla manutenzione delle strutture e degli ambienti sportivi, luoghi che vedranno l’alternarsi di corsi, allenamenti, campionati… ma soprattutto tanti ragazzi, giovani, allievi e istruttori. Il primo obiettivo è quello di riuscire a confermare i corsi attivati la scorsa stagione, riproponendo quindi: Aerobica-step, Balli di gruppo, Baseball & softball, Functional Training, Ginnastica dolce, Hatha Yoga, Judo, Fit Box, Karate, Minibasket, Minivolley, Pilates, Postural-Antalgic, Psicomotricità, Spinning, Total body, Zumba e magari inserire, se ci fosse la richiesta da parte degli utenti e la disponibilità degli spazi, anche qualcosa di nuovo. Sul fronte degli eventi è stata riconfermata “La marcia tra i ciliegi in fiore” a pasquetta, per il resto ci sono tanti desideri e prospettive ma che spesso rimangono solo nei pensieri di coloro che hanno a cuore lo sport. Si dice che sognare non costa nulla e allora proviamo ad esternare qualche desiderio con la speranza che anche questo possa servire a stimolare e a provocare la curiosità e l’interesse di tanti. Per chi vede la realtà sportiva dal di dentro ci si rende conto dei molti bisogni e necessità che ancora presenta la nostra comunità da questo punto di vista. Qualcuno potrebbe obiettare che sempre si potrebbe fare di più e meglio, ma non è questo il significato della provocazione. Si tratta di pensare a come strutturare tutta la dimensione sportiva a San Giovanni Ilarione perché lo sport possa essere fruibile da tutti; perché, vista la scomodità nel raggiungere centri più organizzati e con un’offerta maggiore, ci si rassegna a provare le discipline che si trovano in loco per poi abbandonare tutto. Non è sempre e solo una questione di soldi. È prima di tutto una questione di cultura sportiva, di coinvolgimento di tante persone che potrebbero dare un apporto per far sì che ci possano essere più possibilità per tutti. Sarebbe bello se la polisportiva diventasse il luogo d’incontro e di condivisione, punto di riferimento per le molte associazioni o entità che propone attività e iniziative sportive. Anzi, perché nel direttivo della polisportiva non c’è la rappresentanza di tutte queste associazioni?
Perché non costituire un “tavolo dello sport” per strutturare meglio la vita sportiva di San Giovanni Ilarione, per decidere insieme una “politica dello sport” che possa dare visibilità al lavoro e alla passione di tante persone che si dedicano all’educazione dei nostri figli offrendo la possibilità di fare una disciplina sportiva? Abbiamo bisogno di forze nuove, di giovani che portino la loro energia, le loro idee per rendere la proposta sportiva sempre più interessante e appetibile per molti. Abbiamo bisogno di nuovi spazi per poter offrire un servizio sempre migliore agli utenti che sono ragazzi/e, adulti, anziani, uomini e donne, che spesso richiedono orari più idonei ma che la scarsità degli ambienti non permette. Si potrebbe pensare a tutta una serie di attività, eventi, spalmati durante l’anno per promuovere ancora di più l’educazione allo sport e attraverso l’attività sportiva. Si potrebbero rivisitare e riproporre tante manifestazioni decadute per mancanza di collaborazione e di partecipazione. Spesso anche le scuole richiedono una presenza all’interno del percorso scolastico e questo ha un valore immenso perché pone lo sport nella giusta prospettiva educativa, intercettando i valori basilari che da sempre appartengono alla sua natura: disciplina, rispetto, costanza, fatica, agonismo, raggiungimento di obiettivi, vita sana e chi più ne ha più ne metta. Inoltre, tra quasi un anno ci sarà anche il rinnovo del direttivo che arriva alla sua naturale scadenza (maggio 2018) e per questa scadenza vorremmo invitare tutti coloro che sentono l’importanza di fare qualcosa per San Giovanni a farsi avanti, a costituire un grande gruppo, dal quale poter scegliere coloro che potrebbero dare continuità e portare avanti la Polisportiva per altri mandati. Ci si può divertire anche lavorando insieme per la comunità sociale, civile, culturale e, perché no, sportiva. Vorremo sperare che ci sia la possibilità di rimettere insieme i vari pezzi che per troppo tempo sono stati disseminati o che si sono persi per strada e trovare un’intesa vincente con tutti: dall’amministrazione comunale alle associazioni, fino al più piccolo sportivo. Per qualsiasi informazione, curiosità, comunicazione è possibile scrivere all’indirizzo: info@polisportivailarione.it o contattare personalmente i membri della Polisportiva. Stefano Gaiga
STAGIONE 2017/2018 MOTRICITA' FIT BOXE
San Giovanni Ilarione si riempie di nuove cinture nere di karate
Bambini da 4 a 7 anni Mercoledì ore 14.30 Info: Lisa 340 7705932
POSTURAL PILATES
Lunedì e Mercoledì ore 16.30 Info: Lisa 340 7705932
BRUCIAGRASSI (HIT) E PILATES
Lunedì e Mercoledì alle 19.30 Info: Lisa 340 7705932
GINNASTICA DOLCE
BASEBALL E SOFTBALL
BALLI DI GRUPPO (School of Art)
Totale nati: Totale matrimoni: Totale morti:
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Trimestrale di informazione e cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo a L'Alpone utilizza c/c postale n. 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5. Coordinate bancarie Poste Italiane: IBAN IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 - Cod. Bic/Swift: BPPIITRRXXX Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Lucia Burato, Luciana Damini, Lorenzo Gecchele, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori.
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Al 31/08/2017: Totale residenti maschi: Totale residenti femmine: Totale residenti: Totale famiglie:
2.603 2.487 5.090 1.865
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento 3/C - San Giovanni Ilarione (VR) - Cell. 347 2600161 - E-mail: cavazzola@utenti.ilarione.it Pubblicità: Franco Cavazzola (vedi contatti Recapito) Prestampa e Stampa: Grafica Alpone srl Via del Lavoro, 90 Tel. 045 6550833 - Fax. 045 6550221 E-mail: grafica@graficaalpone.com San Giovanni Ilarione (VR)
MINI VOLLEY
AEROBICA STEP
Martedì e Venerdì dalle 14.30 alle 15.30 Info: Federica 340 6932820
Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE
KARATE
Lunedì e Venerdì dalle 20.00 alle 21.30 Per tutti (età minima 5 anni) Info: Alessandro 347 0554990 Martedì e Giovedì dalle 16.30 alle 18.00 Bambini da 6 a 10 anni Info: Mauro 347 5083685
Lunedì e Giovedì dalle 14.30 alle 15.30 Info: Federica 340 6932820
Congratulazioni alle nuove cinture nere di karate. Il 21 maggio 2017 si sono svolti gli esami per le nuove cinture nere di karate : Marcazzan Francesco, Wrobel Beata-ewa, Rivato Alberto, Caltran Mattia, Gonzatto Marco, Vanzo Nicole, Franchetto Barbara. Secondo dan: Danese Giovanni, Facchin Federica e per finire il nostro maestro che ha ottenuto la qualifica di terzo dan Mario Niero. I maestri Alessandro Galiotto e Mario Niero hanno preparato per mesi gli atleti che si sono sottoposti all’esame di grado sotto la visione di una commissione tecnica di alto livello composta da maestri di quarto dan fino all’ottavo dan, superando l’esame composto da tecniche di kion , kata, e kumite. I corsi di karate che inizieranno ad ottobre subiranno un cambiamento, anzi direi un’evoluzione sullo studio, diventando gruppo di studio KORYU UCHINADI KEMPO-JUTSU Questa arte è un’interpretazione moderna delle discipline di combattimento storiche di Okinawa. Ha come caratteristiche peculari i movimenti efficaci per la difesa. La teoria funzionale é basata sugli atti abituali di violenza fisica e esercizi applicativi a due persone che non lasciano alcuno spazio a tecniche ambigue o non funzionali. Nel curriculum troviamo tecniche ad impatto percussivo, studio del corpo a corpo, controllo delle articolazioni, manipolazione dei punti vulnerabili, proiezioni, lotta a terra. I bambini imparano il KORYU UCHINADI in un’atmosfera serena e in modo divertente, i ragazzi incanalano positivamente la loro energia, mentre il corso per gli adulti sarà uno studio più approfondito della difesa personale. Tutti i corsi inizieranno ad ottobre. Per informazioni tel 3470554990 M. Alessandro o 3489215155 M. Mario Alessandro Galiotto
Martedì e Giovedì dalle 20.00 alle 21.30 Ragazzi da 15 anni e adulti Info: Gino 347 4405609
Martedì alle 20.00 Info: Luisa 349 7418475
JUDO
Martedì e Giovedì ore 18.30 Bambini da 6 a 9 anni Martedì e Giovedì ore 19.30 Ragazzi da 8 a 14 anni Martedì e Giovedì ore 20.30 - Adulti Info: Antonio 347 0595431 www.judoalpone.it
Mercoledì dalle 18.30 Bambini dagli 8 agli 11 anni Info: Silvano 348 4429660
MINIBASKET
Mercoledì ore 16.30 - classi elementari ore 17.30 - Ragazzi scuole medie Venerdì ore 15.30 - Ragazzi scuole medie ore 17.00 - 1a - 2a - 3a elementare ore 18.00 - 4a - 5a elementare Info: Luciana 347 1112643
IMPIANTI SPORTIVI Via Torino - San Giovanni Ilarione info@polisportivailarione.it FB: Polisportiva Ilarione
OFFERTE per l'Alpone Allegri Elena Ambrosino Elena Barini Graziano Bazzoni Chiara Beltrame Giannino Beltrame Pietro Beschin Maria Beschin Marisa Biondaro Glavier Biondaro Silvana Bordon Laura Cavazzola Federica Centro Aiuto Vita Ciman Maria Ciman Silvano Luigi Creasi Marisa Cristofari Antonietta Cristofari Umberto Da Ronco Orsetto Marisa Ferroni Umberto Filippini Bianca Maria Fratta Giovanni Galiotto Margherita Galiotto Pia Galiotto Teresa Gambaretto Almerina Gambaretto Enrico-Ennio Gambaretto Gaetano Gambaretto Giovanni Gambaretto Lidovina Gecchele Angelo Gecchele Emerenziana Gugole Giancarla Lovato Teresa Lovatin Olga Lovato Adelina Lovato Agostino
S.Giov.Il. Cumiana (TO) Montecchia di CR. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Bonifacio Verona Belgio Bologna Varese Veronella S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Bonifacio Montecchia di CR. S.Giov.Il. Merano (BZ) Cesano Boscone S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Bonifacio S.Giov.Il. Biassono San Bonifacio S.Giov.Il. S.Giov.Il. Verona Alpo di Villafranca Belgio Settimo (TO) Vestenanova S.Bonifacio S.Giov.Il. Verona Carpi (MO)
Lovato Ermanno Lovato Ernesto Marcazzan Lidovina Marcazzan Valentino Marchetto Giuseppe Marchetto Liliana Marchetto Marisa Marcigaglia Anna Marcigaglia Anna Mazzasette Bertilla Mazzasette Giorgio Micheletto Luigina Panarotto Fabrizio Panarotto Rosanna Panarotto Delio Panato Anselmi Pandian Pietro Pernigotto Laurent Ramponi Rita Sabbadoro Anna Salgaro Gino Salgaro Vaccaro Dorina Sartori Antonietta Sartori Mario Sur Pia Bella Tadiello Giuseppe Tonin Bertilla Urbani Bruno Vandin Tessari Elda Vanzo Gina Vanzo Luciano Vicentini Aldo Zamichele Bruno Zamichele Orietta Zanchi Luciana Zandonà Vincenzo Zandonà Agnese
S.Giov.Il. Arzignano (VI) S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Villimpenta (MN) Monteforte D’Alpone S.Giov.Il. S.Giov.Il. Albaredo d’Adige Montecchia di CR. Arzignano (VI) Roncà Agrate Contirbia (NO) S.Giov.Il. Vestenanova S.Giov.Il. Francia S.Giov.Il. Belgio Portogruaro S.Giov.Il. Torino Peschiera sul Garda Alessandria S.Bonifacio Vestenanova Brescia S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montebello (VI) Lonigo Marmirolo (MN) S.Giov.Il. Vestenanova