Gia’ fogli periodici web del mese di gennaio 2016
Sapere Aude!
Milano, - piazza San Marco 1834 MOVIMENTO ILLUMINISTA MILANESE EUROPEO
“il Caffè” nato sulle istanze dell’illuminismo si forma tramite la comunicazione orale nei caffè di Milano, come ribellione. Perché proprio a Milano? Milano, aveva quasi dimezzato la popolazione dopo la peste del 1630 e la Guerra dei Trent'anni, la città entrava nel settecento sotto il dominio degli Asburgo, che nel 1706 avevano soppiantato gli Spagnoli nel controllo della città, anche se solo nel 1713-1714 il dominio Austriaco venne riconosciuto. Una nuova scintilla culturale motivava la voglia di lottare dei Cittadini, in questo contesto un fermento popolare si formò al seguito delle tematiche evolute dell’illuminismo, diffuse e comunicate verbalmente nei Caffè questo affinché la gente potesse ascoltarle e discuterle. Parole semplici, trasparenti, comprensibili, elementari, superarono la comunicazione di propaganda sotto l'esclusivo controllo delle autorità al potere, divenne così tradizione orale. L ‘intellettualità milanese divenne così la riflessione dell’ illuminismo dell'Italia. Il Potere con l'aiuto della Chiesa cercò di mantenere il controllo sulla massa, ma sull'onda di idee come quelle di Voltaire, l’illuminismo iniziò ad occupare un posto nella memoria collettiva, indicando e superando le paure impostando così la strada per la tolleranza e la libertà. Il pensiero dei filosofi Francesi l’illuministi affascinò tutta l’Europa, ricordiamo Immanuel Kant che con la “Critica della ragion pura” segna la svolta nella storia della filosofia e l'inizio della filosofia moderna (Suo è il motto che divenuto la bandiera dell’’illuminismo “SAPERE AUDE!”), ma ricordiamo anche tantissimi altri Cittadini nella cultura, Spagnola. Tedesca, Russa, indirizzando la politica illuminata del Nord Europa e divenendo riferimento dalle Americhe, alla Cina e oltre in una continua progressione di condivisione libera. Nei successivi anni influì anche in paesi inizialmente restii come l’Inghilterra con nuove analisi e comprensione per le cose, indicando modelli di studio come quello dell’evoluzionismo di Darwin, impostazione analitica che si è progressivamente affermato nella comunità scientifica internazionale L’illuminismo riuscì a trovare in Milano, per la sua storia di contaminazioni culturali Europee l’incontro di nozioni diverse che contribuirono a plasmare il carattere e ad affinare le attitudini cognitive degli individui divenendo parte attiva in quella scintilla che ha cambiato la storia, oggi è ancora è osteggiata da oscurantismi basati su superstizioni e ignoranza. I Cittadini Milanesi si avviarono verso una cultura trasversale Europea, la città stimolata, nel consenso generale che l’illuminismo stava acquisendo coinvolse molte persone comuni e intellettuali tra i più noti, sposato con Teresa Blasco di origine spagnola-siciliano, Cesare Beccaria che scrisse il trattato “Dei delitti e delle pene”, punto di vista ufficiale dell'Illuminismo in campo giuridico e che con Alessandro Verri fondarono l'accademia la "Società di 'Pugni"; questo movimento lasciando spazio a tutti in collaborazione con i Cittadini pubblicò ” il Caffè” . il Caffè" così assunse un ruolo di punta all'interno della società lombarda, trattando i temi illuministici, come la lotta all'ignoranza, il libero ponderato commercio, I ‘avversione per l'autoritarismo economico, lo strapotere dei media, senza polemiche astratte o intransigenze ideologiche. Con il Fascismo l’illuminismo milanese venne represso e distrutto quale antitesi naturale, piccoli editori e attivisti antifascisti vennero esclusi dal sistema economico e inviati al confino. Il libero pensiero venne distrutto represso nascosto alla gente e ogni sua forma cancellata al fine di farlo dimenticare. Ma il Caffè è riuscito a vivere nel silenzio della obbligata accettazione. L’evoluzione illuminista conferma la conoscenza che se non lo si può cancellare, distruggere, sopprimere, l’illuminismo lo si può solo interdire bloccandone l’evoluzione attraverso il controllo sia culturale che economico delle persone, ma a costo di grandi sacrifici riesce a sopravvivere nello spirito della gente libera nel passa parola. La struttura del ”il Caffè” resterà con le stese tematiche come nei fogli periodici già pubblicati sul Web, del “il-caffe.info” e “azioneanziani.*”. dividendo anche un mensile, aperto, curioso, nella sua 'animosità delle discussioni che ancor oggi metaforicamente può essere descritto "come se si facesse a pugni”. L'animosità di contrasti di tipo ideologico metodologico, politico religioso e sociologico, politico, hanno sempre il fine di trovare un sistema capace di sostituire quello del violento dispotismo del Potere. “iI Caffè – SAPERE AUDE!” prosegue nella filosofia illuminista già trasmessa oralmente indicando libertà di pensiero continuando in quei valori che ci hanno fatto e ci aiuteranno ad evolvere verso un miglior futuro ben oltre la misera di illusioni e l’oscurantista della speranza. L’editore
Politica Editoriale
Informazioni editoriali. Testata: “il Caffe-Sapere Aude!,
INDICE
pag.
Presenttazione storica
pag.
Indice e politica editoriale
pag.4
equita e disuguaglianza
pag.6
Come si impara l'Equità
pag. 1
INQUINAMENTO
pag. 18 pag. 0 pag pag. 7 pag.
CONTRO LA TORTURAi:
Che la vendetta Divina colpisca.... (speriamo che non ci sia qualche trucco!) ALE R - LA STOR IA
Marketing strategico per lo sviluppo del territorio. ” Terrorismo e paure
pag. 6
SUNIA - l’ospite graditoi.
pag. 7
La Tassa sulla RAI
IL FUTURO DELL'ECONOMIA MONDIALE È UN'ECONOMIA DELLA CONOSCENZA: INTERNET NE SARÀ LA COLONNA PORTANTE. IMPEGNAMOCI AFFINCHÈ IL SAPERE SIA LIBERO INDIPENDENTE DA SUPESTIZIONI E INTERESSI DI PARTE.
www.il-caffe.info. E mail: info@il-caffe.info N° 9 uscite annuali – Mensile- Edito online. Non soggetto alla registrazione presso il ROC (registro degli operatori di comunicazione) come previsto dall’articolo 16 della legge 7 marzo 001, n. 6). “il Caffè–Sapere Aude” www.il-caffe.info, Non soggetto dagli obblighi di registrazione della testata presso il Tribunale (articolo 6 della legge 8 febbraio 1948, n. 47). “il Caffè-Sapere Aude!” www.il-caffe.info, non è soggetto agli obblighi di registrazione della testata presso il tribunale provinciale (Art. 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47) Non soggetto a sottostare all’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416 sulla titolarità delle imprese editoriali e alla registrazione presso il ROC (l’iscrizione come condizione per l’inizio delle pubblicazioni), e ad essa non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 6 novembre 008, e successive modificazioni. Siamo fonte indipendente per una leadership politica d’Internet, standard tecnologici, e lo sviluppo futuro. Più di tecnologia, semplicemente avanzando, Lavoriamo per garantire che Internet nello spirito illuminista continui a crescere ed evolvere come piattaforma per l'innovazione, lo sviluppo economico e il progresso sociale per persone in tutto il mondo.. Per il contenuto scritto siamo, se non diversamente specificato, sotto la licenza Creative Commons BY-NC-SA .0 . Le opinioni espresse in questi articoli sono proprie degli autori e non riflettono necessariamente l’opinione editoriale
Nel mese di ottobre 2015 con un accordo di reciproco soccorso, “ il Caffè” e il “movimento Utopia” nel segno dell’illuminismo si affratellano ufficialmente. Il caffè SAPERE AUDE! Si apre ancora una volta oltre alle mura della Città per continuare nel ruolo storico già riconosciuto
il Caffè dal 1764 opinione Illuminista -SAPERE AUDE! MOVIMENTO ILLUMINISTA MILANESE EUROPEO.
www.il-caffe.info
info@il-caffe.info finito da stampare il 9 novembre 015
Equità e disugualianza 4
L
e disuguaglianze tra ricchi e po-
veri sono da sempre state presenti nello scorrere della vita nella umanità. Disuguaglianze che hanno avuto, oltre, alla naturale istintiva ragione di eccellere l'uno sull'altro, una educazione generalizzata gestita e motivata con la speranza del miglioramento. della qualità della vita, realizzabile solo da pochi e al discapito degli altri, sfruttando la competizione istintiva di ogni singolo individuo primitivo. Questo fu la chiave del successo per ottenere la "ragione" su sistemi filosoficopolitici che facevano dall'egualitarismo, la loro ragione di esistenza, cercando di ottenere l'uguaglianza più completa, fondata sull'equa distribuzione dei beni.
Nel mondo le diseguaglianze si amplificano sempre più, raggiungendo in questi ultimi anni livelli record, "livelli senza precedenti da oltre un secolo", a riprova del significativo inviluppo che la società civile sta subendo. La Ong britannica Oxfam https://www.oxfam.org/en che è una confederazione internazionale di 17 organizzazioni operanti in circa 94 paesi in tutto il mondo che sta cercando di risolvere la povertà e ciò che considera l'ingiustizia in tutto il mondo denuncia, che i 62 uomini più ricchi al mondo detengono un patrimonio equivalente a quello della metà più povera della popolazione globale. Le ricchezze di queste 62 persone sono cresciute del 44 per cento tra il 2010 e il 2015, arrivando a 1.760 miliardi di dol-
lari. Pertanto l'1% della popolazione è più ricco del resto del mondo. In Italia l'1% più ricco è in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta, una quota che in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% dei più poveri dei nostri connazionali. L'aumento della ricchezza non si è distribuito in modo equo: oltre la metà è andata al 10 per cento più ricco degli italiani. L'iniquità di queste ricchezze sono politicamente giustificate e difese con più ragioni che non sempre sono condivisibili ed esatte. In Italia le ragioni della ricchezza sono sostenute da un Potere di origine Demo Cristiana supportata dal Clero che risulta anche essere il maggior indiretto beneficiario. Questa situazione porta sempre più ad un confinamento dei ceti medi e poveri verso qualità di vita sgradevole e poco dignitosa adatta al coinvolgimento fanatico religioso e alla sottomissione in nome del "proprio Dio". Chi ci governa, o influenza il sistema come, sindacati, associazioni varie ed lobby influenti, agisce pur ben sapendo che all'irrompere della povertà e della iniquità sociale potrebbe favorire una reazione individualmente così dolorosa da creare ribellioni, suicidi, malessere, abuso di alcolici e droghe tutte forme di sottomissione completa. La gestione di questi disagi viene affidata da secoli ad un tranquillante immateriale ben collaudato, quello della speranza vero una illusorio favolistico futuro. Uno stato di torpore, la così detta notte, il far credere a favole gratuite che a tutta la specie umana piacciono moltissimo.
5 Un altra causa dell'inviluppo sociale la indichiamo nei Sindacati che hanno dimenticato quello che sarebbe dovuto essere la loro motivazione nel miglioramento della qualità di vita di chi lavora. Hanno considerando in senso generale l'equità tra i lavoratori, dimenticando di comparare la qualità di vita con gli stipendi nei vari contesti. Ora ci ritroviamo con costi della vita locali esageratamente alti con retribuzioni e pensioni da lavoro bilanciate a livello nazionale verso il basso e non comparate Inoltre, i Sindacati per ragioni “nazionaliste” hanno evitato di comparare i diversi settori economici con altre nazioni potenzialmente concorrenziali. Una politica sindacale ha supportato sempre i governi Italiani e così ha favorito la strategia di riduzione degli stipendi per mantenere la concorrenzialità, penalizzando la qualità della vita e punendo così chi attivamente formava benessere. Una strategia che fa i conti con produzioni concorrenziali di scala, con costi del lavoro inferiori, spostando la competizione sulla qualità di vita di chi lavora. E’ illogico voler fingere di dimenticare come altri contesi economici europei hanno considerato le varie leve sociali e non hanno penalizzato solo chi lavora
offrendogli ancora una qualità di vita migliore che in Italia. Resta squallido ancor oggi veder negare dal sistema politico Italiano la immutata strategia che ha basato e fonda la propria tranquillità su in sistema che favorisce la ricchezza di pochi i quali dovrebbero investire i propri capitali nella produzione nazionale e così si dare lavoro, assicurati dal loro ammortizzatore sociale finale ben strutturato da secoli, basato sull'intervento del ricco e potente Clero. L'Italia ha un sistema economico ormai letto nella sua struttura, un sistema che è disponibile ad essere usato secondo richiesta facendo salvi i privilegi dei pochi sui molti. Un paese che ha ormai perso la propria democrazia e che pur essendo allo sbando cerca di vendere quella intuizione dell’antica Roma, nel dare il potere solo ad alcuni per i quali il popolo deve sorridere perché se piange fa male al "Re e al Cardinale" Ottimisti e pieni di speranze se non si vuol far male all'Italia ma quale Italia e di chi?
L' Italia o viene “comperata nel suo insieme” oppure crea disordine nel contesto internazionale, inserendo nel nome del buonismo assoluto, ingiustizia su ingiustizia.
Tucidide.
Come si impara l'Equità 6
una nuova ricerca esplora come gli es- reagisce uva con rabbia: potrebbe adseri umani sviluppano un senso di dirittura lanciare il suo cetriolo dalla sua equità, e se tale qualità è innata o ap- gabbia. Brosnan e de Waal hanno conpresa socialmente. cluso, che alcuni primati, "non amano Una coppia di scimmie cappuccine è iniquità." Odiano ricevendo il breve terseduto in una gabbia. Di volta in volta, i mine del bastone (rif. note: bastone e loro custodi danno loro dei gettoni, che carota). Gli psicologi hanno un termine possono poi essere cambiati con del tecnico per questa reazione: lo chiacibo. Si tratta di una verità universal- mano “disadvantageous-inequity avermente riconosciuta che i cebi preferi- sion". AI” scono uva per cetrioli. Quindi cosa http://www.nature.com/nature/journal/v5 8/n7581/fig_tab/n succede quando slealmente in cambio ature1570 _F .html. In Italiano non esistono relati alla iniquità di gettoni identici, di una scimmia ot- studi tiene un cetriolo e l'altro un chicco https://en.wikipedia.org/wiki/Inequity_aversion Questa avversione istintiva ad ottenere d'uva? Quando Sarah Brosnan e Frans de meno di altri è stata trovata come "avversione. alla svantaggiosa-iniquità " Waal eseguirono Nei Scimpanzé e cani, e si verifica, nahttp://www.nature.com/articles/nature0196 .epdf?referrer_access_token=6gpvuubmL5MO CcHsLBK8dRgN0jAj- turalmente, nelle persone, e sembra Wel9jnR ZoTv0Psq0sh7MNQS_60dXR1QH FdgG0HO6N svilupparsi fin dalla giovane età. 4NPnDekCzZxV4YC FbBuJjI4m5j18YOch6EGRQfcYt Z p W D A p F S w c o c C Q z Q 5 8 M VQXk 5Q5JUZgd JNqhlS7Ih G gzRj9j8oYvUhwfDU RBl qvW Xp oUt5fGYkOnmF6vDc7exRJyDg% D% D&tracking_referrer=www.newyorker.com
solo questo esperimento, nel 00 , concentrandosi su scimmie cappuccine femmine, scoprirono che le scimmie odiano essere svantaggiate. Una scimmia in isolamento è felice di mangiare o un chicco d'uva o una fetta di cetriolo. Ma una scimmia che vede di aver ricevuto un cetriolo, mentre il suo compagno ha ottenuto un chicco d’uva
http://www.pnas.org/content/106/1/ 40
Gli psicologi Alessandra Geraci e Luca Surian hanno trovato, per esempio, che i bambini di età inferiore ai dodici mesi preferiscono cartoni animati equanimi a quelli ingiusti. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.14677687. 011.01048.x/abstract
Eppure, per gli esseri umani, l’avversione nel ottenere meno è solo un aspetto di ingiustizia. A differenza di altri animali, a volte esitano a ricevere di più (prosegue)
7 rispetto alle altre persone. Tecnicamente parlando, sperimentiamo "avversione alla vantaggiosa-iniquità". In alcune situazioni, rinunceremo a qualcosa di buono, perché è più di qualcun altro che sta ottenendo. In quei momenti, cerchiamo di assicurare che la distribuzione delle merci rimanga equa, non vogliamo che diventi l'estremità lunga del bastone. Sembra probabile che la nostra avversione ad essere svantaggiati è innata, perché la condividiamo con gli altri animali. La domanda per gli psicologi è se la nostra avversione per beneficiare di disuguaglianza è innato, troppo o, in alternativa, se è appreso attraverso una qualche forma di socializzazione. Nel mese di dicembre, gli psicologi Peter Blake, Katherine McAuliffe, Felix Warneken ei loro colleghi hanno pubblicato i risultati di esperimenti progettati per rispondere a questa domanda http://www.na-
ture.com/nature/journal/v5 8/n7581/full/nature1570 .html .
La loro ricerca ha attraversato sette nazioni-India, Uganda, Perù, Senegal, Messico, Canada e Stati Uniti-e ha guardato da vicino novecento i bambini, di età compresa tra quattro a quindici e i hanno esaminato se il “disadvantageous-inequity aversion AI. (bastone), come chiamato, emerge in tutte le culture, e se lo fa, sia che emerge nello stesso modo in tutto il mondo. Il loro metodo era relativamente semplice, fecero sedere due figli a un tavolo, ognuno di fronte a una ciotola vuota. Sopra ogni piatto veniva posizionato un vassoio, sul quale gli sperimentatori collocavano delle caramelle. Spesso, distribuivano caramelle ingiustamente: mettendo quattro caramelle su un vassoio e solo una sull'altro. Il bambino in fase di sperimentazione poi doveva scegliere. Poteva tirare una maniglia verde per accettare le caramelle presentate, facendoli cadere nelle rispettive ciotole-o in alternativa avrebbe
potuto tirare un manico rosso per rifiutarle, causando tutte le caramelle di cadere in una terza, ciotola inaccessibile off-limits, nel centro delle due ciotole presenti. I ricercatori hanno scoperto che, in tutto il mondo, i bambini tendono a respingere le caramelle quando la scissione favorisce l'altro bambino. (Cioè, hanno rifiutato iniquità svantaggiosa DI). Hanno inoltre scoperto che alcuni, i ragazzi più grandi rifiutano le offerte vantaggiose . Nulla di che è sorprendente.questo comportamento iistintivo è stato documentato tra gli adulti molte volte in passato; in uno dei primi studi
http://www.anderson.ucla.edu/faculty/keith.chen/negot.% 0
papers/LoewThompBazer_SocUtilDecMake89.pdf , svolti dalla economista comportamentale George Loewenstein e daii suoi colleghi, ben meno del sessantasei per cento dei partecipanti ottengono più di qualcun altro. La parte sorprendente è che i ragazzi visualizzati solo AI in tre paesi: Canada, Stati Uniti, e l'Uganda. Negli altri paesi-Messico, India, Senegal, e Perù, hanno apprezzato il sapore dolce della disuguaglianza. Questi risultati sollevano alcune domande interessanti. Perché i ragazzi solo di alcuni paesi sono disturbati nel avere uno vantaggio sleale? Rifiutano quelle offerte inique perché hanno un senso innato circa l'equità, o lo stavano facendo per qualche altra ragione meno evidente? E' utile iniziare facendo un passo indietro dal caso più complicato di AI per il caso più semplice di DI ci sono molte ragioni per opporsi a iniquità svantaggiosa, e alcune sono più evidenti di altre. DI è sostanzialmente un male, naturalmente, perché si ottengono meno caramelle, ma è anche un male sociale perché segnala una retrocessione nello stato. Infatti, quando i bambini rifiutano le offerte svantaggiose, spesso sono più preoccupati per il loro status sociale, (prosegue)
8 piuttosto che della caramella in sé, o se stessi come sappiamo abbracciare con idee astratte come l'uguaglianza. quegli ideali, anche a costo personale. Non si tratta di giusto o sbagliato. 'tutto Quelli intorno a voi potrebbero pensare, è su di me: come faccio a venire fuori in che dal momento che siete il tipo di perquesto scenario? sona che crede non importa cosa nel L'importanza della gerarchia sociale nel patrimonio netto, pertanto sei prezioso rifiuto di ingiustizia svantaggiosa è stato per la società, e degno di rispetto. Da sapientemente dimostrato in diversi questo punto di vista, sia DI che AI ragesperimenti. In uno studio http://www.science- giungono lo stesso fine: fare in modo di direct.com/science/article/pii/S00100 771 00 10 , gli mantenere lo stato. Forse, per i ragazzi psicologi Mark Sheskin, Paul Bloom, e più grandi che stanno effettuando la Karen Wynn avevano offerto a dei transizione adolescenziale, non sempre bambini di scegliere tra ottenere un get- lo stato viene da valere più. Si potrebbe tone e poi dandolo uno a un altro bam- anche derivare di essere un modello di bino, o di ottenere due gettoni o comportamento ammirevole. dandolo ad un altro ragazzo di otte- Se lo stato è davvero la forza trainante nerne tre. "Si potrebbe pensare che la sia di DI che di AI, spiegherebbe uno seconda sia la scelta migliore, perché dei relativi valori anomali dello studio: il entrambi i bambini diventano più. Messico. Quando l'esperimento è stato Spesso, però, i ragazzi hanno scelto eseguito in questo paese, si sono troproprio la prima opzione un gettone vati ben pochi dei bambini esposti AI, ogni ragazzo-assicurando il no del poter inoltre, DI sembrava di svilupparsi molto ottenere meno di qualcun altro. scrive tempo dopo che nelle altre società. I Bloom, nel suo libro "Solo bambini. bambini messicani, in altre parole, tenIn un'altra versione dello studio, Bloom devano ad accettare tutte le offerte, die i suoi colleghi offre la possibilità di suguali e in qualsiasi direzione. Gli scegliere tra due gettoni, o uno per il autori sottolineano che, in quel particosoggetto e nessuno per la sua contro- lare campione, la maggior parte dei parte. I ragazzi di cinque e sei anni bambini già conoscevano e forse avehanno preferito la seconda opzione: vano già sviluppato una reputazione, cioè, hanno dato una ricompensa in pertanto di conseguenza, quello che è cambio di avere più rispetto ai loro coe- successo nell'esperimento non ha tanei. "Abbiamo una naturale avver- avuto reali implicazioni per la loro gerarsione per ottenere meno di non chia sociale. Erano liberi di godere la iniquità," Bloom ha detto. Il comporta- caramella da sola, senza segnali sociali mento dei ragazzi non è di principio; al sul lato. contrario, Bloom crede, sembra moti- Eppure, anche se AI e DI hanno molto vato da qualcosa di molto simile al di- in comune, anche se sono entrambi spetto. E il messaggio è chiaro: "voglio sullo stato-la ricerca di Blake e dei suoi uscire in cima. Il numero assoluto di ca- colleghi suggerisce che essi sono diramelle importa meno il mio stato rela- versi in almeno un modo fondamentale, tivo". in DI è innata: in tutto il mondo, e nel Se DI è davvero di stato piuttosto che regno animale, sempre meno di altri è di equità, AI sullo stato potrebbe essere percepito come un insulto.AI, d'altra troppo?. Rifiutare una vantaggiosa of- parte, sembra essere un prodotto della ferta, dopo tutto, manda anche un se- vita sociale o della cultura. A livello glognale sociale. Se vivete in una società bale, almeno tra i bambini, sembra esin cui le idee di equità e uguaglianza de- sere distribuito in modo molto tengono una posizione privilegiata, al- diseguale. In Canada, negli Stati Uniti, lora diventa significativo per mostrare a e l'Uganda, lo studio dimostra (prosegue)
9 che i ragazzi più grandi sono più probabili, in media, a rifiutare un'offerta vantaggiosa rispetto un'offerta uguali. Al contrario, in Messico, Perù, India, e il Senegal, volentieri accettano sempre più. In passato, gli studi di AI si sono concentrati sui cosiddetti WEIRD società-occidentali, struttuarate, industrializzate, ricche, e democratico. Di conseguenza, la distribuzione non uniforme di AI andato sotto il radar. Per spiegare la sua distribuzione non uniforme, Blake ei suoi colleghi indicano una serie di potenziali cause. La più importante è "norme occidentali." Essi suggeriscono che l'avversione al vantaggioso equity è più diffuso nelle società occidentali, perché, in Occidente, l'uguaglianza e la nozione astratta di "equità" sono valutati come beni a sé stanti; è solo in tale contesto che sacrificare la vostra auto-interesse per il nome di equità viene ad essere collegata con lo stato.(Negli ultimi anni, naturalmente, le società occidentali sono stati alle prese con il problema della crescente diseguaglianza-un'ironia sulla quale i ricercatori non scelgono di abitare.) In uno studio precedente http://www.plosone.org/article/fetchObject.action?uri=info:doi/10.1 7
, McAuliffe, Blake, Warneken, ed i loro colleghi hanno scoperto che, mentre soggetti esposti a DI anche in assenza di un partner visibile, AI emerge solo in situazioni sociali. Ciò suggerisce che l'AI potrebbe richiedere alcuni tipi di ambienti sociali per prosperare. Se si tratta di cultura occidentale che incoraggia AI, allora perché è così comune in Uganda? Blake e i suoi colleghi ipotizzano che la risposta sta nel sottoinsieme specifico della popolazione ugandese osservata. Hanno reclutato bambini delle scuole che avevano insegnanti occidentali, e in cui gli studenti sono stati spesso esposti ai ricercatori occidentali. Forse, saper scrivere, aveva cambiato nell'ambiente senso di equità degli studenti. Questo ragiona1/journal.pone.0080966&representation=PDF
mento sembra un po 'sottile: non vi sono altre società anche esposti alle norme occidentali, soprattutto in età moderna degli smartphone e onnipresenti mass media? "Rimane possibile che i bambini in Uganda rifiutano un vantaggio per altri motivi non legati alle norme occidentali", scrivono gli autori. "Se questo è il caso, ci si aspetterebbe di vedere AI emergere nei bambini in altre comunità in Uganda con norme culturali simili ma diverse strutture istituzionali." Dietro la questione di come "occidentale" AI è, una questione più ampia e intrecciata.Quali fattori nella società potrebbero creare una norma per cui è importante per stabilire se stessi pubblicamente come qualcuno che non vuole ricevere più di altri? Nella stessa serie di studi in cui George Loewenstein ha scoperto che, in alcune circostanze, fino a sessantasei per cento degli adulti con esperienza di AI, ha cercato di anallizzare in primo luogo quali condizioni potrebbero dar forma a disuguaglianze vantaggiosa-avversione, . Ha cominciato chiedendo ai soggetti di immaginare se stessi in uno scenario di business specifico. Nel primo scenario, aveva inventato un nuovo tipo di sci con qualcuno; in un altro, erano dividendi del gettito fiscale di un terreno abbandonato con un vicino di casa; e, in un terzo, erano in conflitto con un responsabile vendite presso un punto vendita. In tutti questi scenari, il loro rapporto preesistente con la loro controparte è stato descritto come positivo, negativo o neutro, e i pagamenti finanziari erano o uguali o rappresentanti di iniquità svantaggiose o vantaggiose. Come previsto, quando si trattava di DI, praticamente nessuno riceve meno del co-inventore, socio in affari, o manager. AI, al contrario, è stato distribuito in modo non uniforme; in alcune situazioni, è stato del tutto assente. E' 'emerso prontamente (prosegue)
10 nell'invenzione e vacante -lot scenarios- tadue per cento. se il rapporto preesistente è stato posi- Quando i partecipanti hanno ricevuto tivo o neutro; era relativamente infre- più contesti per gli scenari sociali dello quente nello scenario al dettaglio; e, se studio e sono stati più investiti nelle loro la relazione è stata negativa, scom- relazioni, in altre parole, hanno rinunparve tutta la linea. (In quel caso, la ciato di più per nutrire e mantenere gli gente ha preferito uscire in anticipo altri e sono saggi nel fare così. I risultati delle loro controparti.)Sulla base delle http://fowler.ucsd.edu/egalitarian_motiloro scelte, Loewenstein divise i suoi ves.pdf di un'altra serie di esperimenti partecipanti in tre gruppi, i santi ,i fedeli hanno mostrato che qualcuno più gualealisti e i concorrenti spietati. I Santi dagnava in un contesto di disuguahanno preferito uguaglianza su tutto il glianza, provocava le reazioni più ostili resto;erano preoccupati con equità per da parte di altri. Persone non amano se stessa. I fedeli, lealisti hanno prefe- quelli in cima al mucchio più di quando rito l'uguaglianza nelle relazioni posi- il cumulo stesso è più alto. tive, ma, in quelle negative, hanno Tutti questi risultati hanno qualcosa da cercato AI- avvicinandolo al rapporto dire sul perché diamo valore all'equità. sociale, cercando di creare fedeltà ri- Le nostre idee circa l'equità sono relatinunciando loro vantaggi sleali. I Con- vistiche, piuttosto che assolute. In molti correnti spietati hanno sempre preferito modi, ci avviciniamo all'equità come ottenere di più. Le percentuali relative una forma di segnalazione sociale. Le dei santi, dei lealisti e dei concorrenti persone tendono a non preoccuparsi di spietati erano ventiquattro, ventisette uguaglianza come principio astratto; inanni, e trentasei, rispettivamente. (Di- vece, usano l'equità per negoziare il ciotto per cento non poteva essere clas- loro posto in una gerarchia sociale, per sificato.) Poi, in un follow-up, questo motivo, siamo particolarmente Loewenstein ha chiarito i rapporti pree- disposti a rinunciare ai nostri vantaggi sistenti, fornendo ai suoi soggetti diversi sleali quando c'è la possibilità di rafforparagrafi di spiegazione sul motivo per zare un rapporto futuro. cui quei rapporti sono stati positivi, ne- Potrebbero questi principi generali spiegativi, o neutri. In base a tale condi- gare perché AI appare prima o più zione, il numero di santi e concorrenti spesso in alcune società? Forse, ma c'è spietati cadde, mentre la percentuale di molto di più ricerca da fare prima di tutto lealisti è salito a oltre la metà-cinquan- come da una chiara risposta emerge. Una cosa che sappiamo è che la cultura svolge un ruolo ma di che tipo è qusta cultura? Può essere insegnata? Forse, se siamo in grado di capire la risposta a questa domanda, saremo in grado di costruire un mondo in cui ci sono più santi e lealisti e meno concorrenti spietati. FONTE: MARIA KONNIKOVA
note: usare il bastone e la carota : ricorrere alternativamente alle buone e alle cattive maniere per ottenere un dato fine.
Anttropologia: in “Fair Play” appunti di anttropologia: Lavori
in progress:Inequità e dolore indotto.
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E’ giusto cercare di cambiare l’istintività naturale umana? Coloro che vorrebbero mutare i compartamenti istintivi non si pongo sopra Dio? Educazione al comportameto oppure diseducazione? Come si formano i comportamenti istintivi naturali?. Il voler imporre qualche cosa di educativo che va al di la del rispetto reciproco può creare variazioni nella specie umana?. L’appiattimento culturale nella globalizzazione provvechrà un effetto di appiattimento? L’intelligenza artificiale come potra aiutare l’umanità ad evolversi liberandoci dai poteri di opressione mediatica che si sono imposti?
INQUINAMENTO 1
2016 morti e disastri, ecco l'inizio anno in Italia!
Inizia il 016 con la diminuzione del livello d’inquinamento per merito della pioggia e della. I politici amministratori possono pertanto tacere e distrarre con altre cose per far dimenticare al popolo sottoposto anche questo disastro di morte. Certo, è truffa, manipolazione mediatica, discutere della questione solo quando ci sono morti, come lo anche per il dissesto ambientale Italiano. Fiumi e montagne, fango, crolli, rappresentano il dissesto territoriale che dura da oltre 0 anni . Morti e danni legati all'incuria ambientale che solo in concomitanza degli eventi vedono le sfilate sui media di massa degli
opportunisti di turno i professionisti della speranza, e questo per ottenere consensi alimentando le false speranze e coprire le proprie malefatte, politici che si prodigano in promesse e soluzioni, che non manterranno mai! Cosi sarà, come lo è di già anche per l’inquinamento atmosferico. La Commissione Europea ha sollecitato i dati relativi dal 01 , 014 e 015 che dovevano essere già consegnati per le verifica e l’Italia non ha mai consegnato! Abbiamo il record del numero delle morti dovute all'inquinamento atmosferico! Eppure ogni anno incalliti bugiardi fanno discorsi alla nazione indicando il loro interesse per il popolo! L’Italia non ha presentato nessun studio sulle cause dell’inquinamento sia per le fonti generalmente indicate, come auto o riscaldamenti che coinvolgono tutti e sono facile punto di accusa quale causa, ne tanto meno per tutte le attività industriali e agricole ad elevato potenziale inquinante per verificare
1 che non si preoccupa della salute dei cittadini almeno non ne tragga un guadagno. pertanto è ingiusto condannare moralmente i cittadini che indicano la classe politica come degli assassino di popolo, la prima condanna morale deve essere per la politica che provoca queste situazioni.
i limiti che dovrebbero rispettare. Eppure in Europa per queste attività viene istituita una procedura di autorizzazione e vengono fissate prescrizioni minime che devono figurare in ogni autorizzazione, in particolare per quanto riguarda le emissioni delle sostanze inquinanti. Si tratta di evitare o ridurre al minimo il rilascio di emissioni inquinanti nell'atmosfera, nelle acque e nel suolo, oltre ai rifiuti degli impianti industriali e delle imprese agricole per raggiungere un liL’Italia è un paese guidato da furbi, un vello elevato di tutela dell'ambiente. paese che forma Commissioni Parlamentari che non riescono nemmeno a comparare il proprio stipendi con quello dei loro colleghi Europei! Donne muoiono di parto ma l’Italia, anche in questo caso, non invia i dati statistici delle morti, così nessuno può sapere quale sia la realtà, ma poi il solito sistema ormai compromesso ha la sfacciataggine di dire che l’Italia è un paese che ha una grande tutela e per le donne e dove vi è il più basso indice di mortalità Eppure al vertice di Parigi sull'inquina- tra i paesi occidentali! Possono dir tutto mento Cop 1 erano presenti anche i tanto i dati statistici non ci sono! nostri politici! Una politica che mente e sa di mentire, VERGOGNA!
Aiuto...
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non respiro più!
L’Italia ha trovato il sistema per ridurre le spese pensionistiche: più morti meno pensioni. Infatti il nostro “bel paese” ha il record del numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita per l'inquinamento dell'aria. La stima arriva dal rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea). Solo a Milano ogni anno ci sono circa 1000 decessi per inquinamento, poco male è solo la fascia bassa quella che generalmente non ha case in montagna e al mare, e trascorre il suo tempo sempre in città, bastonata costantemente da magistratura e avvocati i nuovi sciacalli della povera gente per poter avere case al mare e montagna! Un giro economico indecente che nessuno ha mai analizzato per convenienza. Politici e amministratori hanno tutti la seconda casa e pertanto loro si salvano insieme ad altri compagni di merenda. 68.000 morti ogni anno in Italia pertanto, nulla di grave, sono tutti identificabili tra le fasce basse. Amianto, inquinamento, degrado, le fasce fragili sono le più colpite, ma cosa possono fare? Quando reclamano come è avvenuto per l’abbuffata dei corrotti dell’expo si ritrovano a perder botte dalle forze dell’ordine e vedere chi è al potere sfilare in cortei protetti, con sindaci e ndran-
gheta insieme alla stupidità del popolo rintronato dal clero politico e media. Spiati, indagati, derubati, violentati, tutto con il sonnifero dei politici filoclericali , altro che alcune religioni siano la droga del popolo, sono gli assassini del popolo! Purtroppo persone che avevano avuto
la fiducia dei cittadini si non dimostrati opportunisti e bugiardi. Come per il sindaco di Milano Pisapia che ha sostenuto attraverso i media che milano è una delle città più verdi di Europa! Forse è un po confuso e crede di essere il sindaco di Bristol! Nessun commetto basta leggere il sito della Commissione Europea per le città verdi http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/about-theaward/index.html
Siamo stanchi di una classe politica compromessa corrotta e bugiarda. Il popolo è sottoposto a violenze inaudite da parte di coloro che dovrebbero tutelarlo.
IL
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PESO CRESCENTE DEGLI
EDIfICI INEffICIENTI NEL L ' INQUINAMENTO DELL ' ARIA L’OMS ha rivisto al rialzo la valutazione sulla pericolosità dell’inquinamento atmosferico. Ristrutturazione edifici e combinazione trasporto pubblico-bici ridurrebbero in modo permanente le emissioni e potrebbero essere finanziati abolendo i sussidi statali alle fonti fossili. Un articolo curato dal prof. Lorenzo Pagliano del Dip.to Energia del Politecnico di Milano.
Secondo il rapporto 014 della Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) a livello Europeo le fonti di inquinamento del-
l’aria da particolato primario sono nell’ordine, per quantità emesse: edifici (residenziali e commerciali), industria e trasporti. Le emissioni primarie di particolato (Particulate Matter o PM) da edifici sono da due a tre volte maggiori di quelle da trasporti. Il rapporto conclude che “le combustioni nelle residenze dominano le emissioni di PM10 e PM ,5 primari, e dal 00 hanno aumentato le loro emissioni del 1 e 11% rispettivamente”. Inoltre le emissioni di particolato dovute ai veicoli sono solo in parte dovute alle emissioni dallo scappamento, in ampia parte, e crescente, sono dovute all'abrasione di copertoni, freni e manto stradale.L’Agenzia Europea per l’Ambiente stima che al 009 le emissioni “non da scappamento” fossero equivalenti al % del PM ,5 e 50% del PM10 dovuti agli scarichi. (prosegue)
16 Lo stesso rapporto sottolinea che anche se si azzerassero le emissioni dai tubi di scappamento il traffico continuerebbe a contribuire alle emissioni di PM (attraverso usura dei pneumatici, freni e manto stradale), citando Dahl et al., 006; Kumar et al., 01 . Alcuni ricercatori stimano che al 0 0 il 90% delle emissioni totali di PM10 da traffico saranno generate da fonti diverse dai tubi
di scappamento (Rexeis and Hausberger, 009). L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) nel rapporto 014 conclude che è importante rivedere le linee guida del 005 perché gli studi recenti mostrano associazione tra PM e mortalità a livelli molto inferiori a quelli assunti nelle linee guida annuali per l’esposizione a PM ,5 (cioè 10 μg/m )
Da questi dati si possono trarre le seguenti linee di intervento prioritarie: Investire fondi pubblici in “ristrutturazione energetica profonda” degli edifici esistenti, riducendone il fabbisogno di energia di una cifra compresa tra il 50 e l’80%, con interventi di isolamento avanzato delle parti opache, riduzione dei ponti termici, sostituzione finestre, riduzione delle infiltrazioni d’aria e recupero di calore su aria in uscita, applicazione di protezioni solari esterne e realizzazione di ventilazione naturale notturna, come avviene in Germania, con un piano per la ristrutturazione energetica profonda di tutti gli edifici del paese entro il 050. Con il supporto scientifico di eERG il Comune di Milano sta effettuando una ristrutturazione energetica profonda su edifici residenziali e una scuola. Stimolare investimenti privati nella “ristrutturazione energetica profonda” degli edifici esistenti con metodi simili a quelli in utilizzo in alcuni stati membri. Ad esempio in Regno Unito sarà proibito dare in affitto edifici con certificato energetico in classe F o G. In Francia è diventato obbligatorio per legge effettuare diagnosi energetiche di condomini a riscaldamento collettivo concepiti prima del 001, ed effettuare una riqualificazione energetica entro il 0 5 per abitazioni delle classi F e G. A Bruxelles tutti i nuovi edifici devono essere realizzati con elevata qualità dell’involucro, secondo uno standard equivalente a quello Passivhaus. Rendere facili, sicuri e piacevoli gli spostamenti in bicicletta e a piedi nelle nostre città, che avrebbe un doppio risultato benefico sulla salute: ridurre drasticamente le emissioni di PM da copertoni, freni e usura del manto stradale, oltre che dagli scappamenti, e al tempo stesso migliorare attraverso l’esercizio la salute del sistema cardiaco, respiratorio e il metabolismo generale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Health economic assessment tools - HEAT - for walking and for cycling. Methodology and user guide). prosegue
17 Attuare una strategia per il trasporto a basso impatto basata su una integrazione di spostamenti a piedi, in bicicletta e trasporti pubblici. Il solo cambio di combustibile da benzina/diesel a elettricità/idrogeno non può eliminare le emissioni da usura pneumatici, freni e asfalto, genera al momento emissioni inquinanti al camino delle centrali termoelettriche in cui si produce l’energia elettrica, e non ridurrebbe la congestione delle città e l’occupazione di suolo da parte del trasporto individuale. I dati citati portano a ipotizzare che una riduzione considerevole del numero e delle dimensioni dei veicoli di trasporto privati sia la via principale per la riduzione delle emissioni e degli altri impatti da traffico (Copenaghen, Friburgo, Münster, Rotterdam, Ferrara, ecc.) La città di Parigi ha annunciato a dicembre 015 la costruzione di due parcheggi per biciclette custoditi giganti presso le stazioni ferroviarie di Gare Montparnasse e gare de Lyon (4600 posti in totale). Come finanziare le azioni necessarie? Un rapporto pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale nel 015 conclude che i sussidi alle fonti di energia fossili (in forma di sussidi diretti e di mancata imputazione dei costi sanitari a queste fonti) ammontano al 6,5 % del prodotto lordo mondiale. FMI afferma che l’eliminazione di questi sussidi produrrebbe benefici “potenzialmente enormi”: “Eliminare I sussidi post-tassazione nel 015 potrebbe aumentare gli introiti dei governi di .900 miliardi di dollari ( ,6% del prodotto lordo mondiale), ridurre le emissioni di CO di oltre il 0%, e dimezzare le morti premature dovute a inquinamento dell’aria”. Il Presidente della Repubblica Mattarella ha autorevolmente ricordato nel discoro di fine anno lo studio di Confindustria, secondo il quale l’eva-
sione fiscale in Italia rappresenta il 7,5% del PIL (1 miliardi di €/anno). Per confronto si consideri il piano di ristrutturazione energetica profonda di tutti gli edifici del paese entro il 050 che è parte del “Concetto Energetico” della Germania. Secondo le stime dell’Università di Berlino l’investimento per promuovere la ristrutturazione profonda del % degli edifici ogni anno con un finanziamento a fondo perduto di parte dell’extra costo oscillerà tra i 5 e 8 miliardi di euro/anno. Si tratta di un prolungamento e rafforzamento del decennale programma di incentivi e prestiti a basso interesse realizzato attraverso la banca pubblica KfW.
L'articolo integrale di Lorenzo Pagliano può essere letto sul sito del Gruppo eERG(pdf): contiene un dettaglio su fonti inquinamento, effetti sanitari, stima FMI dei sussidi all'energia, lista di fonti, link ad articoli e rapporti.
CONTRO LA 18
Appello per la campagna “PAGINE CONTRO LA TORTURA”
Circa il divieto di ricevere dall'esterno libri e stampe d’ogni genere nelle sezioni 41bis “Nel tempo le istituzioni hanno allevato funzionari che ritengono naturale questo sistema di barbarie. Quando si eleva il meccanismo della mostrificazione a ’normale’ strumento di repressione, la tortura di varia natura diventa burocrazia quotidiana”. (Da una lettera di un detenuto rinchiuso nel nuovo carcere di Massama, Oristano, giugno 2015). Da alcuni mesi chi è sottoposto al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario (o.p.) non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: i libri e la stampa in genere si possono solo acquistare tramite autorizzazione dell’amministrazione. È un’ulteriore censura, una potenziale forma di ricatto, in aggiunta alle restrizioni sul numero di libri che è consentito tenere in cella: solo tre. Nel novembre 2011 una circolare del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: il dipartimento del ministero della Giustizia preposto al governo delle carceri italiane) impose questa restrizione, ma fu bloccata da reclami di alcuni prigionieri e prigioniere accolti nelle ordinanze di alcuni giudici di sorveglianza. I ricorsi opposti da almeno tre pubblici ministeri contro queste ordinanze furono confermati in Cassazione. Infine una sentenza della suprema Corte del 16 ottobre 2014 ha dato ragione al DAP, rendendo così definitiva questa nuova odiosa restrizione. Il regime di 41bis è il punto più rigido della scala del trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano. Adottato trent’anni fa come provvedimento temporaneo, di carattere emergenziale, si è via via stabilizzato e inasprito. In questa condizione detentiva ci sono oggi ben oltre 700 prigionieri e prigioniere, fra i quali una compagna e due compagni rivoluzionari, trasferiti in queste sezioni da dieci anni. Il 41bis è attualmente in vigore in 13 sezioni all’interno di carceri sparse in tutt’Italia: Cuneo, Novara, Parma, Opera-Milano, Tolmezzo-Udine, Ascoli Piceno, Viterbo, Secondigliano-Napoli, Terni, Spoleto, L’Aquila, Rebibbia-Roma, Bancali-Sassari (entrata in funzione all’inizio di luglio 2015). Il 41bis prevede: – isolamento per 23 ore al giorno (soltanto nell’ora d’aria è possibile incontrare altri/e prigionieri/e, comunque al massimo tre, e solo con questi è possibile parlare); – colloquio con i soli familiari diretti (un’ora al mese) che impedisce per mezzo di vetri, telecamere e citofoni ogni contatto diretto; – esclusione a priori dall’accesso ai “benefici”; – utilizzo dei Gruppi Operativi Mobili (GOM), il gruppo speciale della polizia penitenziaria, tristemente conosciuto per i pestaggi nelle carceri e per i massacri compiuti a Genova nel 2001; – “processo in videoconferenza”: l’imputato/a detenuto/a segue il processo da solo/a in una cella attrezzata del carcere, tramite un collegamento video gestito a discrezione da giudici, pm, forze dell’ordine,
quindi privato/a della possibilità di – la censura-restringimento nella co Questa tortura quotidiana è finali zione”, cioè a costringere, chi la su quindi, legato alla sicurezza quant l’identità e personalità. Ciò è anco l’applicazione di quest’ultima enne e scrivere rappresenta da sempre privazione sensoriale a cui sono q tutte le detenute. Le leggi e le norme di natura emer estendono cosicché ogni restrizio prima o poi, con nomi e forme dive Sicurezza e in quelle “comuni”, con Lo dimostra la generalizzazione di quali per esempio: l’uso massiccio dall’art. 14-bis o.p. (*), che può ess mesi consecutivi, in “celle lisce” e tuto; o la “collaborazione” (di fatto poter accedere a un minimo di po scuola, lavoro); oppure la censura limitazione del numero di libri o ves Una società che sottostà al ricatto d da banalizzazioni ed allarmismi, si e torture di cui il blocco dei libri è so dividuiamo nel Dap il diretto respon rizzare le proteste: D.A.P. – La Roma;centralino: 06 665911; Ufficio tenutietrattamento.dap@giustizia.i 0666156475. Tartassiamoli di telefo ha, più ne metta! Chiediamogli con tica! È altresì importante promuovere un iniziativa di tutte e tutti coloro che o brerie, case editrici, di appassionat viaggiatori tra le pagine, ecc., volta cevere libri. In particolare, al fine di fare press estendere la solidarietà, invitiamo libri, riviste, ecc, presso le bibliotec le sezioni a 41bis (per gli indirizzi de e alle detenute che di volta in volta Informazioni utili allo sviluppo della sto indirizzo: http:/paginecontrolatortura.noblogs di aggiornamento, coordinamento e alla campagna, per esempio con la iniziative autonome, sarà bene che di posta elettronica, cosicché sarà tuazione su ciò che si
A TORTURA
essere in aula; onsegna di posta, stampe, libri. zzata a strappare una “collaboraubisce, alla delazione. Nessun fine, to piuttosto all’annientamento delra una volta dimostrato attraverso esima restrizione, visto che leggere l’unica forma di resistenza alla dequotidianamente sottoposti tutti e
genziale, col passare del tempo, si one adottata nelle sezioni a 41bis erse, penetra nelle sezioni dell’Alta ntro chi osa alzare la testa. norme “trattamentali” eccezionali, o dell’isolamento punitivo disposto sere prorogato anche per parecchi e spesso isolate all’interno dell’istio) quale condizione essenziale per ossibilità “trattamentali” (socialità, (di fatto) della corrispondenza e la stiti che è possibile tenere in cella. della perenne emergenza, alimentata rende consenziente alle vessazioni olo l’ultimo, più recente tassello. Innsabile e l’obbiettivo verso cui indiargo Luigi Daga n. 2 – 00164 o detenuti alta sicurezza mail:dg.det telefono: 06 665911fax: onate, email, cartoline…e chi più ne nto di quanto hanno messo in pra-
na campagna di sensibilizzazione e operano nel mondo della cultura: liti/e della lettura, scrittori e scrittrici, al ritiro del vessatorio divieto di ri-
sione sulle autorità competenti ed tutte le realtà a spedire cataloghi, he delle carceri in cui sono presenti elle carceri clicca qui) e ai detenuti ne faranno richiesta. a campagna si trovano in rete a que-
s.org/. Il blog servirà da strumento documentazione. Chiunque aderirà a spedizione di libri, ma anche con lo comunichi al seguente indirizzo più semplice avere il polso della sista, o meno, muovendo:
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paginecontrolatortura@inventati.org Un’esperienza simile fu fatta nel 2005, quando l’allora ministro della Giustizia Roberto Castelli limitò il numero di libri tenibili in cella, nella sezione a “Elevato Indice di Vigilanza” (equivalente all’attuale “Alta Sicurezza 2”) del carcere di Biella. Grazie alla campagna “Un libro in più di Castelli” si sviluppò un’intensa attività che interessò numerose città italiane, basata sulla raccolta e la spedizione di libri nel carcere piemontese, che sfociò in una partecipata manifestazione sotto le sue mura. La limitazione dei libri fu infine ritirata. Quest’appello vuole essere diretto e ampio, tanto quanto reclama la libertà, la lotta per viverla, nemica di ogni forma di prevaricazione e sfruttamento. Il carcere non è la soluzione, ma parte del problema. Sommergiamo di libri le carceri, evitiamo che si metta in catene la cultura! AGOSTO 2015 – CAMPAGNA “PAGINE CONTRO LA TORTURA” (*) Art.14-bis Regime di sorveglianza particolare. Possono essere sottoposti a regime di sorveglianza particolare per un periodo non superiore a sei mesi, prorogabile anche più volte in misura non superiore ogni volta a tre mesi, i condannati, gli internati e gli imputati: a) che con i loro comportamenti compromettono la sicurezza ovvero turbano l’ordine negli istituti; b) che con la violenza o minaccia impediscono le attività degli altri detenuti o internati; c) che nella vita penitenziaria si avvalgono dello stato di soggezione degli altri detenuti nei loro confronti. … Art.14-quater Contenuti del regime di sorveglianza particolare Il regime di sorveglianza particolare comporta le restrizioni strettamente necessarie per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza, all’esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati e alle regole di trattamento previste dall’ordinamento penitenziario. L’amministrazione penitenziaria può adottare il visto di controllo sulla corrispondenza, previa autorizzazione motivata dell’autorità giudiziaria competente. Le restrizioni di cui ai commi precedenti sono motivatamente stabilite nel provvedimento che dispone il regime di sorveglianza particolare. In ogni caso le restrizioni non possono riguardare: l’igiene e le esigenze della salute; il vitto; il vestiario ed il corredo; il possesso, l’acquisto e la ricezione di generi ed oggetti permessi dal regolamento interno, nei limiti in cui ciò non comporta pericolo per la sicurezza; la lettura di libri e periodici; le pratiche di culto; l’uso di apparecchi radio del tipo consentito; la permanenza all’aperto per almeno due ore al giorno salvo quanto disposto dall’articolo 10; i colloqui con i difensori, nonché quelli con il coniuge, il convivente, i figli, i genitori, i fratelli. (Non cita mai la “misura” dell’isolamento, che invece è la prima ad essere impiegata e la più grave.)
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CHE LA VENDETTA DIVINA COL PISCA.... (SPERIAMO CHE NON CI SIA QUALCHE TRUCCO!)
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Viviamo in un mondo litigioso dove la voglia di Potere ed imporre prevale. Persone al potere molto sciocche e arroganti la loro presunta superiorità stanno imponendo ancora guerre e sofferenze in nome di Dei, ma nel concreto con l’unico scopo del possedere. Un inizio 016 dove Sua Eccellenza il Cardinale Scola e Sua Eccellenza lo ayatollah Ali Khamenei, hanno invocato le mani della vendetta Divina, come se gli appartenesse l’esclusività. Certo, che l’auto-convincimento della assoluta ragione tramite la minaccia della vendetta Divina è anche la ricerca personale di conferma della propria ragione della verità oggettiva del proprio credo, o la perdita di contatto con la realtà , o una sovrastima della propria competenza o delle proprie capacità quando la persona è o si ritine in una posizione di potere, o anche pura follia, ma è soprattutto tecnica di coinvolgimento e manipolazione (“si presume in buona fede… ”), basata su un disturbo traumatico da stress imposto a coloro che seguono e credono in buona fede “al proprio gregge”. Questa tecnica fu ampiamente usata nel medioevo e ancor oggi ha il suo discreto successo. Purtroppo ci ritroviamo ancora una volta nella storia del nostro bel pianeta nel vedere tecniche già conosciute di manipolazione delle masse in funzione della possibile conquista o sopraffazione o conservazione del potere.
personificava lo spirito della divina vendetta contro chi soccombe a causa dell’estremo orgoglio e della eccessiva fiducia in se stessi.
1 Una questione, di mero litigio famigliare interno all’Islam, sta coinvolgendoci nelle tecnica del "divide et impera" (dal latino dīvide et īmpera, letteralmente «dividi e comanda») locuzione latina , secondo cui è il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie. Una sorta di “Buco nero” che ci sta’ inghiottendo tutti nella sua violenza, nella sua assurda disperazione e rabbia. Il terzo attore in questa saga del terrore è il terrorismo, palleggiato da una parte o dall'altra, in un gara di accuse e responsabilità reciproche, un problema mussulmano che coinvolge prima di tutti i suoi credenti, ma che contagia la situazione globale. Troppi interessi, troppe pressioni, troppe illusioni, troppe speranze comuni divise da interessi di parte così, coloro che hanno predicato la valenza principale dell’uomo sul soldo potere, oggi hanno invertito i
fattori. Purtroppo questo non è tutto perché il malessere globale prosegue nel proprio contagio, al fine di ottenere il Potere e come nella malattia un contagio può portare alla morte, la situazione attuale non pare molto diversa per tante fragili e delicate vite umane, impossibilitate ad ogni intervento pacificatore forzatamente inerti, inconsapevoli di quanto stia accadendo. Soluzioni? Già si è pensato all’ONU ma questa organizzazione ha subito un recesso dovuto all'opportunismo al compromesso di alcuni Stati sminuendone la ragione. Altra soluzione? Riunire tutte le Religioni con i loro Dei in una stanza e riaprila solo quando avranno raggiunto un accordo; questo servirebbe per una simulazione del nostro futuro poiché, se si stermineranno a vicenda questa è la fine che faranno fare a tutta l’umanità. Semplice ma esatto!
Il 6 gennaio uscita, ecco l'opinione di Charlie Hebdo, Non siamo soli! siamo in tanti e coscienti.
ALER la storia:
Nel 2015 ALER ha presentato un nuovo sito web http://aler.mi.it/ con un web design con una grafica attuale e interessante. Riguardo alla valenza di quanto ALER ha pubblicato rimandiamo alla analisi sulla trasparenza, ma indubbiamente i contenuti, aumentano al posto di far diminuire la soglia di frustrazione e, questo avviene solo per incapacità o per volontà burocratica fattore negativo indicato e identificato internazionalmente. In questo fascicolo verrà analizzata solo la storia. ALER presenta una strategia di comunicazione e di di Marketing obsoleta, rappresentando come se tutto fosse bello, fatto bene, in una immaginaria e superficiale comparazione Europea. Questa impostazione manca di rispetto verso l’intellettualità, specie per le più fragili e indifese.. Una storia melensa a volte melliflua mancante di quella critica necessaria ad una visione di un effettivo cambiamento delle cose. Il Sito ALER avrebbe dovuto superare la mera propaganda e essere di pubblica utilità, inoltre fornire la doverosa accessibilità per la verifica della veridica di alcune indicazioni sensibili e dei dati, invece allestisce degli ostacoli architettonici alla partecipazione. La mancanza di trasparenza sui costi dello stesso sito web, completa l'impostazione ostentatamente unidirezionale nella politica del sito. Ingiustificabile è il rinvio di fine pagina “ Per conoscere meglio la storia di ALER clicca qui” dove il collegamento ipertestuale rimanda a una pagina web al momento non disponibile.
LA STORIA E LE ORIGINI
L’Istituto costituito nel 1908 nasce in un periodo borghese imprenditoriale consolidato, formatosi conseguentemente a posizioni antinobiliari come e sin può
comprendere dal Carlo Porta e tramite altri testimoni di questa fase tra cui, "alla Parini" come "La nomina del Cappellan" (1819), una rielaborazione ancora più comico-satirica dell'episodio della "Vergine cuccia" di Pariniana memoria, in cui il pretino arrivista si munisce di fette di salame per accattivarsi la cagnetta, come in "Offerta a Dio" (18 0) e "Meneghin biroeu di ex monegh" (18 0). Successivo a questo periodo, il 1900 trova già una borghesia consolidata che aveva potuto godere e vedere un benessere prodotto da invenzioni e applicazioni industriali avvenute (segue)
l'inglese welfare state) ma una necessita economico sociale di quel tempo. Milano già da tempo presentava una struttura immobiliare complessa in cui le famiglie Visconti, la nobiltà, erano strettamente legate alla monarchia ecclesiastica nell'intento conservatore, nel mantenere privilegi e diritti precedentemente acquisiti dando sviluppo alla città attraverso diverse opere tra cui il Duomo, dove lo sfruttamento del lavoro e il mantenimento dell’ignoranza e della speranza nei poveri, forniva mano d’opera a basso costo a profusione esatta evoluzione di precedenti forme di schiavitù, imponendo una iniquità sociale soppressa con la forza della fede e delle armi, pertanto i cambiamenti erano poco graditi.Milano presentava l’aspetto conservatore nella Chiesa e nella nobiltà e l’aspetto progressista della borghesia ormai economicamente forte e acculturata. Il bisogno comune era il resto, la manodopera, ovvero il Popolo, che al margine non riusciva ancora ad esprimere la propria dignità partecipativa per la mancanza di cultura indotta, la distanza sociale e l'assoggettamento alla superstizione clericale.
in quel secolo come, l’affermarsi del settore tessile molto potente con tutto il suo indotto, e in altri segmenti di eccellenza come l’apertura della fabbrica dell’ALFA ROMEO (1910). Produzioni industriali che necessitavano di mano d’opera a basso costo e che conseguentemente del loro contenimento sociale, una evoluzione che vede la nascita dell’Inter, la corsa ciclistica Milano San Remo quali opinion-leader d'indirizzo politico e il riproporsi di una forza clericale adattata all'occasione, elementi di coinvolgimento popolare poi usati anche dal fascismo. In quel periodo Milano prendeva coscienza dell’incombere dell’influenza Spagnola, malattia infettiva per la quale non vi era alcun vaccino (come invece (segue). vi era per il vaiolo). La Classe dirigente dovette prenderne ragione della sottovalutata gravità nell'incombere dalla più difficile forma di pandemia che l'umanità aveva conosciuto sin allora. Questa influenza rammentava la peste del 16 0 le cui propagazione era già stata indicata nel degrado abitativo di alcune zone povere. Questi insiemi di fattori indicarono la nascita dell’Istituto che non fu la realizzazione dello stato Melchiorre Gherardini, Piazza San Babila a Milano durante la peste del 16 0 (acquaforte del 16 , Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia) sociale (anche detto dal-
4 Da allora la struttura immobiliare Milanese inizia a prendere una nuova forma: da una parte con il patrimonio consolidato della nobiltà ecclesiale a garanzia della proprietà immobiliare dei nobili Milanesi un giro economico di duro sfruttamento del popolo con alloggi in-
sani e al limite della sopravvivenza e che ancor oggi rappresentano una percentuale elevatissima del sistema immobiliare Milanese. Dall'altra parte, l'altra componente, quella industriale borghese la quale necessita anch'essa di mano d’opera a basso costo. La soluzione borghese fu quella d’iniziare un ecosistema di mano d’opera dove il contenimento degli stipendi dava la stretta possibilità di sopravvivere in un alloggio popolare, mangiare e limitare la propria esistenza nella speranza e nella gioia o della propria squadra di calcio Co un nuovo clero che guidava la soddisfazione di rapporti sessuali gratificanti nell'ambito domestico e pur sempre in sottomissione una maggior tutela delle dignità. Questa impostazione sociale attraversa il fascismo e ne fa sue alcune specifiche riproponendo dalla meta 900 uno schema ancora parzialmente attuale.
Le Case Popolari durante il fascismo.
Nei primi anni Trenta, la situazione dell'edilizia popolare, allora operaia, era ancora estremamente critica. Le abitazioni a disposizione dei ceti meno abbienti erano poche; le loro condizioni igienico-sanitarie, causa prima della diffusione della tubercolosi, erano pessime. Gran parte delle abitazioni presentavano ancora le caratteristiche tipiche delle case operaie sovraffollate di fine Ottocento: ambienti insufficienti,
spesso ricavati in cortili e sottoscala, privi di servizi igienici. Nel 19 6 quasi tutti gli alloggi ritenuti inabitabili erano, invece, densamente abitati. I borghi operai erano ancora caratterizzati da pessime condizioni abitative. L'approvazione di un nuovi piani regolatore erano pertanto più che mai urgenti. E' su questa realtà che furono elaborati dei piani. L'attività edilizia varata in questi anni risultò, però, fortemente caratterizzata da un netto divario, sia quantitativo che qualitativo, tra gli interventi volti alla costruzione di abitazioni residenziali e quelli relativi alla realizzazione di alloggi popolari, divenendo pura propaganda del regime. Fu cioè favorita, a discapito di quella operaia, l'edilizia destinata ai ceti medi, (oggi il segmento operaio è divenuto ceto medio o viceversa). La costruzione di nuove abitazioni popolari seguì, (segue)
5 quindi, un ritmo più lento rispetto alle opere di demolizione nelle aree di insediamento operaio. In alcuni casi i Prefetti furono costretti ad emettere ordinanze in base alla quali si costringevano i proprietari a denunciare gli appartamenti e i locali sfitti. Più famiglie erano costrette a servirsi di uno stesso appartamento. A causa di tale fenomeno i prezzi degli affitti lievitarono del 100% per vano mensili (come è avvenuto nel passaggio tra Lira e Euro) indicando lo stretto vincolo tra valore immobiliare e edilizia popolare e dando inizio ad obiettivi stabiliti in sede di pianificazioni operative politiche di
sfruttamento dei ceti meno abbienti. Gli interventi di edilizia popolare varati durante il fascismo dall'amministrazione pubblica, furono privi di trasparenza , nel complesso la qualità dei singoli alloggi non era certo delle migliori. Pochi infatti i vani a disposizione delle famiglie e criticabile la qualità dei manufatti di costruzione, la disposizione delle cucine all'interno delle camere e servizi indecorosi. Gli appalti venivano assegnati ad iscritti al Fascio come oggi lo sono dati a filo-cattolici e ancor oggi tutto è privo di trasparenza. (segue)
Un vecchio quartiere che ai tempi del fascismo l'Istituto Autonomo di Case Popolari (IACP) aveva battezzato col nome XXVIII Ottobre, in ricordo della marcia su Roma, oggi la zona è nota come quartiere Stadera.
6 La fine del 900 vede la scintilla della cultura internazionale come un preludio della nuova era e, pur marginale ma significativa si forma la colonna di fondo musicale di questo periodo influenzata da nuove parole di ricerca verso un mondo migliore. Significativi i testi di alcune canzoni di successo come "imagine" dei Beatles, e in altre canzoni esatte della cultura Milanese, incoraggiata dai pochi Editori che erano sopravvissuti alle depura-
zioni fasciste, tra cui ricordiamo, La Curci, La Ricordi, la Suvini e Zerboni, che hanno stimolato e implementato la cultura evoluta Milanese e internazionale. Interessante fotografia del momento è la canzone milanese, significativo e indicativo indice dell’avvicinarsi dell’era post industriale di autori come Adriano Celentano “chi non lavora non fa l’amore”; Gaber che fotografa l’opportunismo e il compromesso della borghesia, e la sensibilità verso il dolore indotto dalla iniquità di quei momenti che possiamo trovare in “Angelina e la Fabbrica” di Enzo Jannacci. Nella letteratura Milano riesce a partorire un Premio Nobel con Dario Fo e tante altre sconosciute ma partecipanti persone.
La fine del 900 vede un era post industriale ancorata alla politica e al compromesso incapace di accettare la trasformazione nel ripetersi dei cicli storici, influenzati da poteri storicamente dominanti, come era già avvenuta nell'era pre-industriale quando la nobiltà e il clero conservatorie si opponevano al progressismo borghese, Oggi questo momento è confrontabile con le figure della borghesia purtroppo ora mafiosa con imprenditori e professionisti, in un’alleanza traversale di compromesso, raccordate nel clero unite nella decadenza di un segemento sociale di guida privata della sua forza innovativa, in uno schema conservatore che si oppone alla trasformazione in corso ristrutturando di fatto le corporazioni e cercando di impedire ogni trasformazione sociale equa e partecipativa.. Il progresso ora dovrebbe essere guidato da chi ha individuato le velocità dei cambiamenti, della informatizzazione, della evoluzione, della trasparenza, soprattutto della cultura quale valenza di sviluppo e di benessere equo.
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MARkETING STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO.
Una delle leve per lo sviluppo delle metropoli è l'edilizia pubblica, essenziale strumento di Marketing strategico per il posizionamento competitivo necessario al progresso e, per una qualità di vita migliore. Politiche estranee all'interesse diretto di Milano hanno gestito le case ALER, impedendone lo sviluppo ambientale e sociale necessario per il posizionamento internazionale della Città. Ecco il perché: Palazzo Marino è da tempo che non ha preparato e presentato alla città la strategia di Marketing necessaria, una questione "dimenticata" dai Sindaci che si
sono succeduti, di destra e di sinistra, nel governo della Città. Il Marketing strategico per lo sviluppo metropolitano da molto tempo è già attuato e condiviso con i propri abitanti nelle principali Città del Mondo. Principalmente prevede di rendere il contesto urbano appetibile, attraente, programmando una comunicazione verso tutti i cittadini che superi la soglia di frustrazione, in cui ci troviamo, colpendo il muro di complessità che è una delle cause della mancanza di compatibilità tra i nostri dispositivi e applicazioni e la loro incapacità di adattarsi a usi contestuali diversi, elementi necessari principalmente per far confluire, nell'ambito urbano la partecipazione necessaria. Organizzare un welfare attivo quale ammortizzatore sociale indipendente. (senza demandarlo quasi esclusivamente all'influenza di forze politico-religiose come avviene a Milano). Una strategia che, oltre al coinvolgimento immobiliare, procuri e offra un insieme di attenzioni che includono, l'accoglienza e servizi diffusi ben comunicati a tutti per cittadini e visitatori e, così cambiare la triste e negativa impostazione, ancor oggi attuata come del far cassa con multe o vari balzelli.(segue)
8 Modificare l'atteggiamento scontroso e poco disponibile, per non dire a volte arrogante di superiorità, dei dipendi Comunali a contatto con il pubblico. Una gestione nuova che, diventa comprensiva, disponibile e gentile al servizio della gente, curando gli aspetti ecologici urbanistici, implementando il commercio con soluzioni adatte a non penalizzare le vendite al dettaglio (non abbiamo ancora un sistema logistico adatto a questo scopo!), situazioni che rendano la città attraente, affascinate. Ogni città che guarda al proprio futuro cerca di diventare attraente al fine di attrarre le persone, le teste capaci per lo sviluppo e conseguentemente le aziende, non come sta avvenendo prima le aziende e poi le persone.Milano non può solo affrancarsi alla moda, alle mostre d’arte o, al turismo ecclesiale sempre più invadente anche nella politica; la città deve ritrovare quello spirito imprenditoriale che ne aveva fatto un riferimento di valenza internazionale e così poter costruire il futuro. Ci ritroviamo in una situazione analoga a quella che nel novecento milanese vide l'aristocrazia e la chiesa al potere alleati in un governo conservatore dover ricoprire il ruolo secondario e, venir sostituita da quella borghesia imprenditoriale illuminata che la fece diventare una città importante per le sue eccellenze. Per far questo bisogna affrontare la realtà e non nasconderci o negare che ci troviamo in un periodo di evoluzione costante, super-veloce e immediato, guai a coloro che cercano di ostacolare o opporsi alla nuova era. Il periodo che stiamo affrontando vede la tecnologia che ridurrà la richiesta di lavoratori nel tempo, soprattutto per i lavori che richiedono scarsa abilità e la domanda del lavoro sarà notevolmente inferiore in alcuni ambiti.
Per competere dobbiamo guardare allo sviluppo nel campo della robotica, dell'informatica e degli algoritmi di intelligenza artificiale, che saranno presto in grado di rivoluzionare il mercato del lavoro e modificare le competenze richieste agli stessi professionisti.
Ben già sappiamo che i ruoli più a rischio che sono quelli d'ufficio e quelli d'amministrazione, le banche ne sono già l'esempio. Altri settori con prospettive di lavoro non proprio allettanti sono quelli legati al mercato produttivo e manifatturiero non evoluto, dell'intrattenimento, dell'estrazione, della costruzione e della manutenzione ambientale. Analisi affidabili indicano che i robot ruberanno 5,1 milioni di posti di lavoro nel mondo entro i prossimi cinque anni. In base alle nuove evoluzioni dell'industria vivremo una trasformazione fondamentale. Ci saranno grossi cambiamenti nel mondo del lavoro, cambiamenti per quali i governi e conseguentemente la gente non sono ancora preparati.(segue)
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Milano si deve pepare e deve prepararci per questo salto se vuole restare una città importante in Europa, altrimenti resterà solo un affare per il turismo religioso e alle attività obsolete legate all'integralismo conservatore di Comunione e Liberazione. Politici Cattolici che hanno bloccato e stanno impedendo lo sviluppo concorrenziale e culturale laico, attuando una strategia, già attiva e sempre più potente in nome della “Santa Croce”, verso i non credenti, così cercando di riprendere il successo che il Clero ha avuto nel passato con le Sante alleanze contro gli eretici e non credenti, questa è la gravità nascosta dai mass media. Una situazione nascosta e manipolata che colpisce attraverso legali persecutorie e discriminanti strategie, emarginando le forme di partecipazione poco gradite. Tutte le direzioni ALER sono state sotto l'influenza Clericale e di politici Cattolici che hanno ignorato l’interesse della Città per dedicarsi alla loro strategia di impoverimento generalizzato, giustificando lo sfruttamento del Lavoro per la concezione religiosa integralista di un mondo povero bisognoso quale supporto tattico per, appoggiare il loro business ampio comparto economico strutturato sulla speranza e bisogno. Le Case ALER (edilizia Pubblica) già da tempo dovevano essere strategica-
mente strutturate e gestite dal Comune al fine di poter attuare una propria politica di Marketing vincente. Questo gli è stato impedito condizionando lo sviluppo della Città e provocando un danno difficilmente superabile. Alla base di questo danno c'è l’edilizia Pubblica ALER che svaluta l’insieme immobiliare mancando di quel valore di base come riferimento su un insieme di fattori architettonici di eccellenza formando lo stesso valore reale degli immobili, provocando una bolla immobiliare locale. Nelle città evolute i protagonisti del mercato immobiliare hanno colto l’op-
portunità basando il loro listino su riferimenti concreti di fattori architettonici di eccellenza, riuscendo così ad allargare il segmento UHNWI dove si è concentrata la crescita negli ultimi anni, mentre l’andamento dei margini da sempre inferiore, oggi è ulteriormente penalizzato.
manifesto provocatorio alla riflessione
0 Lo sviluppo evolutivo metropolitano si basa su due fattori principali, la questione immobiliare e, la qualità della vita. 1) La concorrenza con altre città Europee. 2) Il cambiamento delle priorità dell' abitare in Città in concorrenza alla campagna , sempre più ambita e oggi appetibile per via dei servizi e lavoro a distanza (questo punto bisogna affrontarlo poiché analisi intenzionali. di sicura serietà e correttezza. indicano questa tendenza facilitata dalle nuove tecnologie. Questioni che già si sanno da diversi anni ma sono state volutamente ignorate.)
Il punto 1), vede la concorrenza con altre città europee che, non può affrancarsi come sta avvenendo solo al tessile e indotto moda, deve guardare verso le nuove tecnologie anche quali elementi di sviluppo e traino per gli stessi comparti già trainanti del Business Milanese. Per ottenere questo successo sono indispensabili alcune correzioni riguardanti il rapporto reddito (guadagno) e costo della vita. Continuare nella logica di impoverimento e sfruttamento di chi lavora è produce attrae solo manodopera di bassa cultura, facendo salvi i raccomandati non competitivi. Questa è logica sempre di CL e associati, è uno schema sociale valido solo al questi gruppi polittici che, ne traggono vantaggi diretti e indiretti, marginalizzando la competitività "intelligente". Il costo alloggio è una delle leve più importanti, a Milano il rapporto tra reddito
e costo vita è penalizzante per la fascia media intelligente. Impossibile pensare che 1/ del reddito della fascia media
debba dover coprire il costo degli alloggi. Necessita diminuire l'incidenza del costo casa altrimenti, devono essere aumentati i redditi legati alla manodopera intelligente di sviluppo. Questo bilanciamento è essenziale ed è già stato fatto in tutte le metropoli evolute per evitare l'impoverimento generale delle Città. Inoltre la partecipazione dei cittadini attraverso la trasparenza e, una diffusa attiva comunicazione è uno dei fattori trainati. Attualmente con l'attuale strategia si può avere solo bassa qualità di lavoro, penalizzando i Cittadini capaci, legati al territorio invogliandoli ad andarsene da Milano per lavorare in città che offrono un miglior rapporto qualità vita e, per l'imprenditoria spostare la propria azienda in territori meno costosi confidenzialmente attraenti nell'equilibrio sociale e benessere lavoro, fenomeni che stanno già avvenendo. Diventa così necessaria una comparazione con le città trainati in crescita nel mondo, una analisi non di parte, ma solo nell'interesse dello sviluppo cittadino generalizzato. (segue)
1 contenere la troppa richiesta di povertà. Troppa corruzione e nessuna effettiva trasparenza, la scaltrezza dell'opportunismo politico compromettono la crescita della Città.
Il secondo punto 2), riguarda la qualità nel rapporto di convenienza abitativa per il range servizi che Milano offre, la mancanza di verde, del grave problema dell' inquinamento , "vergognoso parlarne solo quando la soglia supera da giorni i limiti di sicurezza o evitare addirittura d'informare la cittadinanza, come sta avvenendo". Altra deficienza evidente è la mancata comprensione e gentilezza in ambito Comunale nei confronti dei Cittadini. Questo anche da parte, ma non solo, della Polizia Municipale che causa a una pessima direzione politica ha optato per la ricerca del guadagno giustificandolo con il bisogno di soldi, incapace di attuare un'equa politica tra i cittadini divenendo un vero e proprio persecutore di chi abita o frequenta milano. Le regolamentazioni urbanistiche devo essere correttive, non punitive e, indirizzate al miglioramento della qualità della vita così fornire un servizio che possa soddisfare le esigenze dei propri residenti e non tendere esclusivamente al guadagno come oggi avviene. Gentilezza, cortesia, servizio, disponibilità, assistenza, partecipazione coinvolgimento nella comunicazione, assistenza per attuare una informazione diffusa e consapevole, verso i residenti, sono leve che non costano nulla ma già aiuterebbero nel cambiamento. La capacità dei Sindaci scarseggia e non propone nulla di veramente nuovo, eppure ci sono alcune soluzioni estremamente economiche e non penalizzanti che se messe in atto potrebbero far eccellere Milano. Il fattore ALER è prioritario da sempre, purtroppo è gestito con una ottica pic-
cola e indirizzata soprattutto al benessere di Politici e addetti e, gli effetti si vedono specie, ma non solo, nelle periferie. Questa politica è dannosa attua una strategia di de-marketing al fine di compiacere gruppi politici. Una questione che si protrae sin dalla prima repubblica con la Democrazia Cristiana, come con Formiconi e del
suo gregario Maroni troppo compromesso.
Tutti abbiamo subito dei gravi i danni, ma sopratutto l’Edilizia / immobiliare e gli inquini dell’ALER che ne pagano il prezzo più alto.
TERRORISMO E PAURE
Per avere una idea chiara che permetta di analizzare al meglio la situazione in cui ci troviamo.
Il primo Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha dichiarato:"La Commissione è determinata a fare tutto il possibile per aiutare gli Stati membri ad affrontare e sconfiggere la minaccia terroristica. Bruxelles, dicembre 015 - La Commissione europea ha adottato oggi un pacchetto di misure per intensificare la lotta contro il terrorismo e il traffico illecito di armi da fuoco ed esplosivi. Il pacchetto include due componenti principali: una proposta di direttiva relativa alla lotta contro il terrorismo, che rafforzerà l'arsenale dell'UE per la prevenzione degli attentati terroristici qualificando come reato le azioni preparatorie quali l'addestramento e i viaggi all'estero per scopi terro-
ristici, così come il concorso, l'istigazione e il tentativo di reati terroristici; un piano d'azione per intensificare la lotta contro l'accesso e l'uso di armi ed esplosivi da parte di criminali e terroristi, controllandone maggiormente il possesso e l'importazione illegale nell'UE. Gli atroci attacchi terroristici di Parigi del 1 novembre hanno mostrato una volta di più come l'Europa debba rafforzare la risposta comune al terrorismo e agire concretamente per combatterlo e per contrastare il traffico illecito di armi da fuoco ed esplosivi. Il primo Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha dichiarato:"La Commissione è determinata a fare tutto il possibile per aiutare gli Stati membri
ad affrontare e sconfiggere la minaccia terroristica. Il numero crescente di cittadini dell'UE che si recano all'estero per diventare "combattenti stranieri" mostra che è necessario aggiornare il quadro europeo relativo ai reati terroristici per garantire una risposta comune dal punto di vista del diritto penale. È inoltre necessaria la cooperazione a livello dell'UE e con i paesi terzi per smantellare il mercato nero delle armi da fuoco e degli esplosivi. Le proposte europee faciliteranno gli sforzi delle autorità nazionali volti a smantellare le reti terroristiche."Il Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha dichiarato:"Oggi teniamo fede alla nostra promessa di
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agire in modo determinato sulla questione del terrorismo. La nostra proposta riguarda non solo coloro che commettono le atrocità terroristiche, ma anche coloro che vi contribuiscono con viaggi, finanziamenti o supporto. È questo il modo in cui rafforziamo la nostra risposta penale per affrontare le gravi minacce poste dai combattenti stranieri. Presentiamo anche un piano d'azione dell'UE sulle armi da fuoco e gli esplosivi per bloccare i contatti fra i terroristi e i trafficanti nell'UE e nelle regioni circostanti. L'Europa deve agire di concerto, con decisione e rapidità, per smantellare il terrorismo e aumentare la sicurezza." Le proposte presentate in data odierna fanno parte dell'agenda europea sulla sicurezza adottata nell'aprile 015. Alla luce dei recenti accadimenti, la loro attuazione è stata notevolmente accelerata. Una nuova proposta di direttiva per la lotta contro il terrorismo La nuova direttiva proposta per la lotta contro il terrorismo colma le lacune penali in materia d'applicazione del quadro giuridico dell'UE. La direttiva contiene anche definizioni comuni dei reati di terrorismo, che garantiranno una risposta comune al fenomeno dei combattenti stranieri, raf-
forzando così l'effetto deterrente nell'UE e garantendo che gli autori dei reati siano effettivamente puniti. La nuova direttiva imprime un nuovo assetto all'attuale quadro giuridico dell'UE relativo alle incriminazioni per i reati connessi alle attività terroristiche. Recepisce inoltre nel diritto europeo obblighi internazionali, come le disposizioni della risoluzione 178( 014) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite relativa ai combattenti stranieri, il recentemente adottato protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo e le raccomandazioni della task force "Azione finanziaria" sul finanziamento del terrorismo. La direttiva proposta qualifica come reato: · i viaggi a fini terroristici, sia all'interno che al di fuori dell'UE, allo scopo di contrastare il fenomeno dei combattenti stranieri; · il finanziamento, l'organizzazione e la facilitazione di tali viaggi, anche tramite supporto logistico e materiale, inclusa la fornitura di armi da fuoco ed esplosivi, rifugi, mezzi di trasporto, servizi, attività e beni; · il fatto di seguire un addestramento a fini terroristici: le autorità di contrasto avranno la
possibilità di indagare e perseguire le attività di addestramento che possono preparare a commettere reati di terrorismo; · l'apporto di fondi usati per commettere reati terroristici e reati connessi a gruppi terroristici o attività terroristiche. La proposta rafforza inoltre le disposizioni che qualificano come reato il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici e la diffusione di propaganda terroristica, anche on-line. La proposta della Commissione presenta anche nuove norme, a complemento della direttiva sui diritti delle vittime del 01 , per garantire che le vittime del terrorismo ricevano accesso immediato a servizi di assistenza professionale che provvedano a trattamenti fisici e psico-sociali, così come informazioni immediate sui loro diritti, indipendentemente dal luogo in cui vivono nell'Unione europea. Un piano d'azione contro il traffico illecito di armi e l'uso di esplosivi La Commissione europea ha adottato oggi anche un piano d'azione contro il traffico illecito di armi da fuoco e di esplosivi nell'UE. Obiettivo del piano è migliorare l'individuazione, la ricerca e il se-
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4 questro di armi da fuoco, esplosivi e precursori di esplosivi usati per fini criminali e terroristici. Il piano d'azione completa le misure adottate il 18 novembre 015 ai fini del rafforzamento dei controlli sull'acquisizione e il possesso legale delle armi da fuoco e dell'attuazione di norme minime comuni sulla disattivazione di tali armi. Il piano intende migliorare la cooperazione operativa a livello dell'UE e con i paesi terzi per poter contrastare più efficacemente il mercato nero delle armi e degli esplosivi. I suoi elementi principali sono i seguenti: · limitare l'accesso alle armi d fuoco e agli esplosivi illegali. Il piano d'azione invita tutti gli Stati membri a istituire punti nazionali di contatto interconnessi in materia di armi da fuoco per sviluppare le competenze e migliorare l'analisi e le relazioni strategiche sul traffico illecito di armi da fuoco, in particolare attraverso l'uso combinato della balistica e dell'intelligence criminale. Prevede inoltre il rafforzamento del ruolo di Europol — con la recentemente istituita unità addetta alle segnalazioni su Internet —per quanto riguarda il traffico on-line e lo sviamento del commercio legale. Sollecita gli Stati membri ad attuare pienamente la legisla-
zione dell'UE sui precursori di esplosivi; · rafforzare la cooperazione operativa.Il piano d'azione sollecita gli Stati membri a creare pattuglie informatiche, o ad ampliare quelle esistenti, in materia di armi da fuoco, esplosivi e precursori di esplosivi. Occorre rafforzare i controlli alle frontiere esterne così come la cooperazione di polizia e doganale, con controlli basati sul rischio delle merci che arrivano col traffico commerciale (ad es. container), col trasporto passeggeri (ad es. macchine) o nei bagagli dei passeggeri. Il piano d'azione propone anche di stabilire un'azione prioritaria di controllo doganale con gli Stati membrisul traffico illecito di armi da fuoco alle frontiere esterne dell'UE; · migliorare la raccolta e lo scambio di informazioni operative. Il piano d'azione invita gli Stati membri a sfruttare appieno gli strumenti esistenti per facilitare lo scambio di informazioni e a inserire sistematicamente i dati sulle armi da fuoco ricercate nel sistema di informazione Schengen e nel sistema iARMS di Interpol ove disponibile. Occorre intensificare gli scambi sulle informazioni balistiche attraverso un'apposita piattaforma; · rafforzare la cooperazione con i paesi terzi.
Per ridurre l'importazione illegale di armi da fuoco e l'accesso agli esplosivi nell'Unione europea, il piano d'azione propone di intensificare la cooperazione con i paesi terzi inc l u d e n d o sistematicamente la questione del traffico delle armi da fuoco e dell'uso degli esplosivi nei dialoghi sulla sicurezza con i principali paesi e organizzazioni partner. La Commissione europea propone di rafforzare la cooperazione, oltre che con i paesi chiave dei Balcani occidentali, anche con quelli del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale così come con la Turchia e l'Ucraina. Particolare attenzione è accordata all'avvio di un dialogo con i paesi della regione del Sahel, con la Lega araba e con le organizzazioni internazionali. In alcuni casi potrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di un aiuto finanziario dell'UE al sequestro e al ritiro della armi da fuoco. Contesto: La responsabilità di garantire la sicurezza interna è innanzitutto degli Stati membri, ma i problemi transfrontalieri sfidano la capacità dei singoli paesi di agire da soli e necessitano del sostegno dell'UE per creare fiducia e facilitare la cooperazione, lo scambio di informazioni e un'azione comune.(PROSE-
5 Gli orientamenti politici organizzata e la criminadel presidente Juncker lità informatica. L'agenda hanno indicato l'agenda presenta misure e struin materia di sicurezza menti concreti che sacome una priorità per la ranno utilizzati in questo Commissione, e il pro- lavoro congiunto per gagramma di lavoro della rantire la sicurezza e afCommissione per il 015 frontare in modo più prevede la definizione di efficace queste tre miun'agenda europea sulla nacce più urgenti. Da allora sono stati compiuti sicurezza. Il 8 aprile 015 la Com- progressi significativi nelmissione europea ha sta- l'attuazione degli elebilito un'agenda europea menti dell'agenda. sulla sicurezza per il pe- Nell'agenda e nel proriodo 015- 0 0, al fine gramma di lavoro per il di sostenere la coopera- 016 la Commissione ha zione degli Stati membri promesso di rivedere, nel nell'impegno ad affron- 016, la legislazione esitare le minacce in materia stente relativa alle armi di sicurezza, e per raffor- da fuoco per migliorare la zare l'impegno comune condivisione delle inforeuropeo nella lotta contro mazioni, rafforzare la il terrorismo, la criminalità tranciabilità, standardiz-
zare la marcatura e stabilire norme comuni per la neutralizzazione delle armi da fuoco. Alla luce dei recenti eventi la Commissione ha significativamente accelerato i lavori. Per ulteriori informazioni Scheda informativa — Attuare l'agenda europea sulla sicurezza — Nuove misure per combattere il terrorismo, il traffico illecito di armi da fuoco e l'uso di esplosivi Proposta di direttiva relativa alla lotta contro il terrorismo Piano d'azione dell'UE contro il traffico e l'uso illecito di armi da fuoco ed esplosivi Agenda europea sulla sicurezza
L’ospite gradito. 6
Emergenza abitativa «In Italia la speculazione è di casa»
07 gennaio 016 ore 1 . 1 Barbieri (Sunia) a RadioArticolo1: "Si parla di casa solo per discutere di tasse, ma nel 015 ci sono stati 100 sfratti al giorno per morosità involontaria e il fondo locazioni è stato azzerato. Bisogna cambiare regime, serve una politica abitativa seria"
La crisi della casa e l'emergenza abitativa in Italia sono un enorme problema. Il bilancio del 015 è impietoso, con 100 sfratti al giorno, la maggior parte dei quali dovuti a morosità involontaria. “Il diritto alla casa per ogni cittadino resta un'utopia, e la situazione si va aggravando ulteriormente. All'emergenza cronica si aggiungono infatti altre emergenze dovute alla crisi. Negli ultimi 5 anni gli sfratti emessi sono stati 50.000 in tutto il paese, la maggior parte dei quali per morosità. E' il segnale di un disagio abitativo che si estende e al quale non si dà una risposta adeguata”. A dirlo è Daniele Barbieri, segretario generale Sunia ai microfoni di Italia Parla su RadioArticolo1. Quelle che mancano, in effetti, sono le risposte della politica. Nell'ultima legge di Stabilità, ad esempio, si è parlato molto di case, “ma gli inquilini non sono mai stati menzionati - ha continuati Barbieri -. Ormai pare che in questo paese il problema della casa si limiti al pagamento o meno della Tasi. Non esiste una raffigurazione seria del disagio abitativo che il paese sta vivendo, e non esiste una diagnosi sugli interventi da fare, e men che meno una strategia da attuare. Il problema principale di questo paese, oggi, è l'assenza di un mercato dell'affitto in grado di rispondere alle esigenze delle fasce sociali più deboli. Bisognerebbe investire sull'edilizia residenziale pubblica e governare al meglio il mercato dell'affitto privato fino a quando non si daranno delle risposte sul terreno dell'edilizia sociale. Ma di tutto questo non si parla mai.” Per abolire la Tasi, l'Italia spenderà 4 miliardi di euro, ma non si trovano 100 milioni per finan-
ziare il fondo nazionale locazioni. “E' un errore politico - secondo il segretario del Sunia -, ma forse è anche una scelta. Sicuramente c'è una colpevole sottovalutazione del disagio abitativo che è ben rappresentata dal mancato finanziamento di questo fondo, che serve ad aiutare chi è in difficoltà. In assenza di risposte sul terreno dell'offerta pubblica, è ovvio che uno degli elementi fondamentali sui quali intervenire è il sostengo alle famiglie a basso reddito, un intervento che tra l'altro dovrebbe essere strutturale. Per i primi anni questo fondo è stato finanziato adeguatamente, mentre ora è a zero. Questo mette in difficoltà e famiglie e anche le istituzioni locali che si trovano ora sole ad affrontare l'emergenza abitativa.” “Il pericolo è che si aggravi ulteriormente il dramma degli sfrattati per morosità - ha concluso Barbieri -. La morosità incolpevole è dovuta alla perdita del lavoro e alle separazioni coniugali, ma ci sono molte famiglie che non riescono a pagare l'affitto perché basta un imprevisto qualsiasi per metterle in crisi. Il problema è che i prezzi degli affitti, sopratutto nelle grandi città, sono alle stelle mentre le capacità reddituali della domanda sono sempre più deboli. Paradossalmente, poi, in Italia ci sono sempre più immobili non utilizzati. Sono il frutto di una speculazione folle, perché si bada all'interesse dei costruttori e non si pensa invece a una domanda sempre più debole. E' uno scandalo tutto italiano. Bisogna cambiare prospettiva, è evidente.” fonte: rassegna sindacale
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TASSA SULLA RAI UN IMPOSIZIONE fASCISTA PRESENTE SOLO IN ITALIA! Propganda per il Vaticano, per il calcio questa è la primaria imposizione per uno sfruttamento del popolo. Corruzione indotta e raccamondazioni l’origine di poteri che fanno paura
IL SILENZIO DEL POTERE NON E' Oggi probabilmente forse è possibile fORSE MAfIA? trovare da qualche smaliziato pretonzolo che vende ancora sottobanco l’indulgenza plenaria, certo un vero affare da non perdere, ma si sa la medaglia del Giubileo ha lo stesso significato! L'importante è guadagnare. RAI: Valore del passaggio nei telegiornali come promo, pagato dalle tasse di noi Italiani. Valore economico dei passaggi in RAI circa 1 miliardo di Euro. Valore economico incassato dalla RAI visto in RAI nessuno. un affare milionario esente da tasse! Valore incassato da qualcuno non si sa, Un inizio anno sui media di massa in nessuno parla, nessuno ha visto. nome del fascismo, gli alleati avranno Insomma l’Italia o è un paese d’imbecilli vinto una battaglia ma il fascismo cat- o di mafiosi! tolico ha vinto la guerra. Grazie al PD, Un esempio di questa vittoria è l’impo- il fascismo Cattolico è ancora qui! sizione della tassa sulla Rai, una Rai che fa passare nei sui telegiornali i poro del Vacano di Papa Francesco! La vendita delle medagliette del Giubileo dove comperale e acquistare solo quelle ufficiali. Un Business milionario esentasse. Nulla di nuovo l’affare del Giubileo ha sempre rimpinzato le casse del Vaticano speriamo che non investano i guadagni in crociate o altre guerre.
TASSA SULLA RAI