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Laurentina colabrodo

Via Laurentina, slalom gigante tra i crateri

Ardea, strade colabrodo: il Comune ci prova con i mutui, dall'ex provincia attesi i fondi per la SP95 assano gli anni ma se c'è comunicazione di avvio lavori ma poi pununa cosa che resta immu- tualmente sono state disattese. La prima no-

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Ptata ad Ardea è la situazione disastrosa delle tizia di inizio interventi imminente risale allo scorso anno. L'ultima a due mesi fa». Intanto strade. Un problema ora- Ardea è ricomparsa in un lotto di assegnamai atavico al quale, ahì- zione fondi – con un'integrazione specifica noi, proprio non sembra esserci soluzione se per i “tratti interni al Comune” - per l'adenon quella del “rattoppo” qua e là per tam- guamento alle norme tecniche del MIT proponare la situazione. Puntualmente poi l'ar- prio della Laurentina nel tratto compreso fra rivo del freddo e delle piogge amplificano a il GRA e la città. Anche qui, in tal senso, sono dismisura il problema costringendo i poveri attesi aggiornamenti. automobilisti a degli slalom giganti per evi- Ardea, il Comune tenta la strada dei mutui tare di causare danni agli pneumatici (e non L'ente, dal canto suo, ha avviato l'iter per acsolo); tra le strade più ammalorate vi è senza cendere un mutuo con Cassa Depositi e Predubbio la provinciale Laurentina la quale, stiti da 1,2 milioni di euro proprio da pur essendo una delle arterie principali del destinare al rifacimento delle strade di Ardea. territorio, verso in uno stato davvero pietoso. La speranza è che la richiesta vada a buon L'ennesimo tour delle buche fine per dare così modo al Comune di avviare Difficile trovare un tratto della Laurentina i lavori: al momento, precisiamo, non sono migliore di un'altro: abbiamo percorso noti né tempi né tanto meno elenchi di strade “l'anello” che dalla Pontina vecchia porta alla a cui dare la priorità perché tutto dipenderà Rocca e, da lì, proseguito in direzione Tor proprio dall'esito della richiesta. San Lorenzo per poi svoltare a destra alla rotonda dell'idrica e ritornare verso la Nuova Florida. Ebbene, chilometro più chilometro meno, l'intero perimetro percorso necessita di interventi urgenti con decine di buche altamente pericolose per le auto, figuriamoci per le moto. Non solo. La pioggia, come mostra un filmato inviatoci da un nostro lettore, aumenta le insidie trasformando in incubo “l'esperienza” di chi, per un motivo o per l'altro, si trova costretto a transitarvi. La domanda, quindi, è sempre la stessa: a quando gli interventi?

Città Metropolitana latitante

Ad occuparsi della Laurentina dovrebbe essere la Città Metropolitana di Roma Capitale, che peraltro è del medesimo colore politico dell'Amministrazione di Ardea. Da mesi ormai sono attesi questi interventi ma poi, alla resa dei conti, di operai al lavoro sulle strade maggiormente ammalorate nemmeno l'ombra. Anche il primo cittadino Mario Savarese si mostra scettico sul fronte delle tempistiche: «Più volte abbiamo ricevuto

Banditella, i residenti si rimboccano le maniche

Fai-da-te per il decoro lungo le vie, il Comune è assente: «Siamo abbandonati da tutti» ittadini operosi ad Ardea nel quartiere della Bandi-

Ctella. I residenti, in particolare quelli di Via Mare del Margine e vie limitrofe, in vista del nuovo anno, sono tornati a rimboccarsi le mani per mantenere il decoro della zona. Per questo hanno deciso di raccogliere denaro attraverso una colletta da spendere poi per risolvere quelle urgenze a cui il Comune, purtroppo, non riesce a far fronte: parliamo ad esempio delle buche ma anche dello sfalcio delle erbacce fino ad arrivare alla bonifica della spazzatura abbandonata da ignoti. Un fenomeno quest'ultimo, ahìnoi, ancora troppo diffuso nell'area. La mossa dei residenti: vasi e aiuole curate per impedire l’abbandono dei rifiutiIl precedente L'iniziativa non è nuova. Alcuni mesi fa –poco dopo il lockdown – i cittadini avevano già sperimentato che l'unica strada per tenere ordinato il quartiere era quella di ricorrere al fai-da-te. «Ci siamo autofinanziati con una piccola somma di denaro per colmare con l'asfalto le buche più pericolose e per pulire e tagliare le erbacce», ci dicono i residenti. Ma una delle emergenze, come detto, riguarda anche e soprattutto l'abbandono scellerato dei rifiuti: «In una cunetta di meno 100 metri di lunghezza abbiamo trovato in quell'occasione 30 sacchi di spazzatura indifferenziata e 4 bidoni di bottiglie di vetro –proseguono – tutti portati via poi dalla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti dopo la nostra segnalazione». Altri interventi sono stati eseguiti dal Comune di Aprilia che ha rimosso, sempre dietro segnalazione dei residenti, alcuni rifiuti abbandonati (tra cui eternit) nel tratto di propria competenza. L'appello alla comunità rappresenti la zona. In secondo luogo, e non potrebbe essere altrimenti, tutte le istanze dovranno essere riportate al Comune affinché si pianifichino interventi concreti per il prossimo futuro con lo scopo di rilanciare il quartiere. E tra le priorità non può che esserci quella della sicurezza. Il messaggio al Comune di Ardea Proprio sul fronte dei furti e della sicurezza della zona in generale il messaggio all'Ente è chiaro, serve quantomeno l'illuminazione pubblica: «Alla Banditella siamo completamente abbandonati da tutto e da tutti – ci raccontato i residenti – Al Comune chiediamo di provvedere all'illuminazione (presente solo in una parte del quadrante, ndr) cosa che quantomeno fungerebbe da deterrente e permetterebbe a noi cittadini di "difenderci meglio" dai malintenzionati. La Nelle foto: (sotto)Banditella senza illuminazione; una cunetta piena di rifiuti pulita dai residenti nostra zona è infatti completamente al buio e questo chiaramente aiuta i ladri come è successo di recente. Dopodiché - anche se sappiamo che i Carabinieri già fanno il massimo con le risorse a disposizione - chiediamo maggiori controlli». Luca Mugnaioli L'obiettivo dell'iniziativa è semplice: cercare di sensibilizzare in primis tutti i residenti, affinché ci sia unità di intenti anzitutto tra vicini di casa. «Cominciamo ad amare e valorizzare di più il nostro territorio, partendo dal piccolo e muovendoci nei dintorni della nostra casa. Uniamoci per ogni via, ripartiamo insieme e facciamo capire che la Banditella non è solo una zona dimenticata senza regole, buona solo per scaricarci la spazzatura», è quindi l'appello lanciato agli abitanti. Al momento infatti non esiste un Comitato di Quartiere o un'Associazione che

Al Comune di Ardea chiesta l’illuminazione che servirebbe anche da deterrente per i ladri. Poi l’appello “al vicino di casa”: «Uniamoci, facciamo capire che la Banditella non è una zona buona solo per abbandonare rifiuti»

Scuola, è rebus sulle riaperture

Aperta o non aperta, questo il dilemma: il 7 gennaio 2021 la data da cerchiare in rosso uasi un anno di Coronavirus, pressoché un anno di

Q«io resto a casa» e poco meno di un anno complicazioni per tutti, grandi e piccoli. Un, quasi, anno nel quale i più ostacolati sono stati i più giovani. Ragazzi che sono riusciti a fare un esame di maturità, a fine giugno 2020, con maestria ed eccellenza, tra sudore e mascherine. Adolescenti che hanno imparato a rinunciare. Una grande fetta della popolazione rimasta, però, ancora in un limbo. Chiusi in casa davanti un computer ma sorridenti, senza mai far pesare la dad a nessuno, gli studenti hanno tutti cerchiato in rosso la data del 7 gennaio 2021. Vedere i propri compagni di classe, i propri professori attraverso uno schermo non è stato certo il massimo, ma era fondamentale per proteggere coloro che si amano e questo, i ragazzi italiani, lo hanno capito. Non considerando la drammatica propaganda politica che vi hanno ricamato sopra, tra sindaci ratteristiche che le distinguono in maniera dossarle. Naturalmente agli adulti saranno e governatori difensori della loro unica cam- decisiva dalle altre: la tenera età dei bambini. dati in dotazione, oltre alle consuete maschepana, i ragazzi d’Italia hanno rispettato, più Di pari passo, la gestione della pandemia in rina chirurgiche, guanti in nitrile e disposidi tutti, le regole e il 7 gennaio saranno pronti questi luoghi è stata eseguita attraverso re- tivi di protezione per occhi, viso e mucose. per ritornare a scuola. O quasi tutti. Il dibat- gole differenti: il MI ha emanato delle appotito sul rientro in presenza per gli studenti site linee guida per il sistema 0-6 anni. L’età (continua) delle scuole superiori è il tema più caldo delicata dei bambini ha condotto il governo degli ultimi mesi e ora che si è quasi agli a trovare un complesso equilibrio tra sicusgoccioli tutti necessitano chiarezza. rezza e benessere socio emotivo dei più picLa scuola d’infanzia coli. Una delle soluzioni attuate è quella di Le scuole dell’infanzia presentano delle ca- un’organizzazione “a bolla”: vengono previsti Per l’infanzia resta l’organizzazione “a rano la continuità di relazione tra compagni bolla”, gruppi a composizione stabile, che e figure adulte, evitando però l’utilizzo proassicurano la continuità di relazione tra miscuo degli stessi spazi da parte di bambini compagni e figure adulte, evitando però di diversi gruppi. Per quanto riguarda le mal’utilizzo promiscuo degli stessi spazi da scherine, i bambini non sono tenuti ad in-

parte di bambini di diversi gruppi

Strada al buio da mesi ma nessuno interviene

POMEZIA - Una via senza illuminazione a causa di un guasto con decine di residenti al buio ma su cui, paradossalmente, nessun ente sembra avere competenza. E' questa l'amara sorpresa fatta da un cittadino che si è rivolto alla nostra Redazione per cercare di risolvere il problema. «Adesso che siamo in inverno il problema si è accentuato notevolmente ma è da quest'estate che siamo al buio», ci racconta. La strada in questione è Via Santo Domingo, una traversa di Via dei Castelli Romani. «Ho inviato numerose segnalazioni al Comune di Pomezia e alla fine mi hanno risposto che la strada non è di loro competenza. Tenete presente che lungo la strada ci sono, tra le altre, un residence con 84 appartamenti, un Hotel e altre gruppi a composizione stabile, che assicuattività, come è possibile? Ma non finisce qui. In un'altra comunicazione l'ente mi ha fatto sapere di aver avvisato l'Enel ma che quest'ultima, dopo aver mandato un tecnico, ha fatto sapere che l'impianto è privato. Morale della favola: noi siamo al buio e gli enti si rimpallano la palla l'uno con l'altro».

(segue) Scuola primaria e Scuole medie

I bambini delle elementari, rientrati regolarmente a scuola da settembre, continueranno a rispettare le normative anti-Covid previste dal governo. Nello specifico fin dalla prima elementare i bambini saranno tenuti ad indossare costantemente le mascherine e a rimanere distanziati tra di loro. La merenda si consuma al posto, tutti lontani, per evitare contagi. In tutte le classi è previsto un erogatore di igienizzante per le mani, che i bambini utilizzano costantemente. Per le scuole che hanno a disposizione la mensa, tutti i bambini hanno un orario dedicato in cui recarsi a consumare il pranzo. Sempre distanziati, con mani pulite e igienizzate, in fila per uno fino al proprio posto. I ragazzi delle scuole medie, che non hanno avuto la didattica a distanza per questo primo semestre, avranno come regola numero uno il distanziamento. Mantenere come minimo 1 metro di distanza l’uno dall’altro, in qualsiasi circostanza. Mascherina sempre correttamente posizionata e mani igienizzate. Per gli inse-

Nel Lazio per le superiori l’attività didattica in presenza sarà garantita al 50%: previsti inoltre ingressi scaglionati in due fasce orarie e controlli mirati sui mezzi di trasporto

gnanti, maestri inclusi, obbligo di mascherine e distanziamento. Le interrogazioni preferibilmente dal posto e alla lavagna distanza di 2 metri. Queste le regole già attuate e che si continueranno a rispettare dal 7 gennaio in poi.

Rebus scuole superiori

Il piano per il rientro a scuola della Regione Lazio è pronto ed è stato firmato da Roberto Speranza: “L’attività didattica in presenza sarà garantita al 50%”. Questa è l’ultima dichiarazione in merito al contenimento dei contagi nelle scuole superiori: la metà degli studenti in classe e un’altra metà a casa. La Regione ha previsto degli ingressi scaglionati in due fasce orarie (8-10), dei controlli sentinella sui mezzi di trasporto e i cosiddetti “mezzi caldi”, autobus che partirebbero all’occorrenza. Sulla carta sembra tutto organizzato ma manca un tassello fondamentale: la fiducia. La fiducia dei Presidi e delle Regioni. Il punto cruciale infatti non è tanto aprire le scuole quanto mantenerle aperte. L’intento di oggi è quello di iniziare con una presenza dimezzata, che si cercherà di portare al 75% dal 16 gennaio (se ve ne saranno le condizioni). A tutto questo entusiasmo però fa da contrappeso la paura che si ricommettano i medesimi errori. Sulla carta sembra tutto organizzato ma il timore che l’intervento sui mezzi di trasporto non arrivi in tempo è grande. Si ha paura che gli alunni siano troppi e non contenuti con le dovute attenzioni e che l’assenza del tracciamento dei contagi mediante tamponi rapidi rimanga, appunto, un’assenza.“La scuola è un posto sicuro” eppure le petizioni contrarie al rientro in classe sono tante, alcuni licei romani hanno già dichiarato la non riapertura, l’ultima arriva proprio dal Tasso di Roma. Cos’accadrà il 7 gennaio? Lo scopriremo, probabilmente, solo il 7 gennaio.

Anna Di Rocco

Scuole superiori: l’intento di oggi è quello di iniziare con una presenza dimezzata, che si cercherà di portare al 75% dal 16 gennaio (se ve ne saranno le condizioni)

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