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Nuovo CDQ a Torvaianica Alta

Eletto il nuovo direttivo locale, poi il riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Pomezia

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l giorno 11 settembre si sono tenute le votazioni per l’elezione dei membri per la costituzione del Comitato di quartiere di Torvaianica Alta. Il neo Presidente, Dott. Paolo Nazzaro, insieme a tutti i membri del consiglio direttivo (Di Torrice Luigi, Berti Roberto, Mannello Antonio e Di Stefano Annalisa) sono stati ricevuti dall'Assessore alla Partecipazione di cittadini e associazioni (Giuseppe Raspa) lo scorso 23 settembre al fine di formalizzare il riconoscimento del neo costituito Comitato di quartiere di Torvaianica Alta presso gli organi istituzionali comunali.

Gli obiettivi

Il Comitato si prefigge di “stimolare l’interesse dei cittadini per i problemi del Quartiere sui quali proporre e sollecitare soluzioni, attraverso la discussione di problematiche di generale utilità ed il monitoraggio del territorio del Quartiere, costituendosi quale interlocutore naturale e rappresentativo del Quartiere nei confronti dell’Amministrazione Comunale”. “Collaborare inoltre - proseguono dal CDQ - con l’Amministrazione Comunale alla definizione degli interventi che contribuiscono al miglioramento della vivibilità e che possano trovare previsione nel bilancio annuale”; infine di “organizzare momenti d’aggregazione sociale anche in collaborazione con altre associazioni del Quartiere”. “Il direttivo ringrazia il gruppo promotore, la commissione elettorale e tutti i concittadini del quartiere di Torvaianica Alta che hanno partecipato al voto permettendo la costituzione di un nuovo Comitato di Quartiere che opererà nell'interesse di tutta la comunità”, conclude il Presidente Dott. Paolo Nazzaro.

Cultura rurale a Pomezia

Altro che contadini, ecco il sogno del turismo eco-sostenibile: l’ACR si presenta alla città

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a Cultura Rurale arriva –anche se sarebbe il caso di dire “torna” – a Pomezia. È infatti stata presentata a Villa Francesca lo scorso 23 settembre la sezione Lazio di ACR, l’Associazione Cultura Rurale, in occasione dell’incontro "Cultura Rurale, un bene per l'ambiente, l'economia ed il sociale", il cui presidente è Alessandro Saccomanno, cittadino di Pomezia. L’associazione, impegnata nella tutela e nella valorizzazione della natura e dell’ambiente e di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale, si occupa della valorizzazione e diffusione, presso il più vasto pubblico, della conoscenza e il rispetto per la Cultura rurale e per tutte le attività che ne sono portatrici. All’incontro, organizzato e curato dal Presidente ACR Regionale Alessandro Saccomanno e moderato dal giornalista d'inchiesta Danilo Procaccianti dalla trasmissione Report, erano presenti il Vice Presidente nazionale ACR e Segretario FederFauna, Massimiliano Filippi, che ha aperto la discussione, la Dr.ssa Francesca Patania, Tecnico Cinofilo, e il Referente CONFAVI Lazio, Gabriele Milani. Il “cuore” dell’incontro” è stato comunque il padrone di casa, Saccomanno, che a margine ha illustrato il suo progetto per il territorio di Pomezia. “Vorrei fare qualcosa per il mio territorio e con questa associazione mi si è presentata l’opportunità giusta. La mia idea è quella di rivalutare a livello rurale questo territorio. Qui c’è poco da fare, anche se le risorse sono tante. Una di queste può essere il turismo rurale, tra cui spicca il bird watching. Ci sono persone, in nord Europa, ma anche in nord Italia, che pagano migliaia di euro per fare questo tipo di turismo. Noi potremmo farlo qui praticamente a costo zero. E non solo: potremmo portare turisti, quindi ricchezza nel territorio, senza contare che potremmo arricchire l’ecosistema”. Come? “Mi riferisco alla zona che si trova alle spalle dell’antico Borgo di Pratica di Mare, dove ci sono i due laghetti in cui una volta si andava a pescare. Il progetto prevede il ripristino della zona umida. Vorrei anche fare una parte per addestramento cani, che nella zona Roma sud non c’è. Per questo avevo già parlato una volta con il principe Francesco Tara Borghese, al quale vorrei ora prospettare il progetto in maniera più approfondita. Purtroppo non è potuto venire all’incontro del 23 settembre, spero di avere un’altra occasione per potergliene parlare. Ovviamente l’associazione non ci guadagnerebbe nulla, sarebbe una spinta per la città, coinvolgerebbe giovani e meno giovani che potrebbero avvicinarsi alla natura ed osservare animali diversi rispetto alle cornacchie e ai gabbiani”. L’entusiasmo è molto e il progetto è pronto: bisogna capire se i Borghese siano disponibili ad accettare il progetto, che potrebbe comunque portare dei guadagni –in futuro – alla famiglia proprietaria dei terreni. Terreni che attualmente sono in stato di abbandono, dove vanno cacciatori e pescatori di frodo, come sottolinea lo stesso Saccomanno. “Io sono disponibile da subito”, rimarca, “E con me tante associazioni con cui facciamo rete”.

Presentata a Villa Francesca lo scorso 23 settembre la sezione Lazio di ACR, l’Associazione Cultura Rurale, in occasione dell’incontro "Cultura Rurale, un bene per l'ambiente, l'economia ed il sociale"

Tari 2021 Ardea

Il Comune di Ardea comunica che, per l’anno 2021, allo scopo di sostenere la comunità locale e le realtà produttive del territorio nella delicata fase economica che il Paese sta attraversando a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, ha definito il differimento dei termini per il versamento della TARI 2021, così come segue: SCADENZA RATA UNICA: 15 ottobre 2021 SCADENZA I RATA: 15 ottobre 2021 SCADENZA II RATA 15 novembre 2021 SCADENZA III RATA 15 dicembre 2021 Gli avvisi di scadenza TARI 2021 saranno recapitati nei prossimi giorni. Le riduzioni TARI previste nel Regolamento TARI per le UTENZE NON DOMESTICHE, categoria particolarmente interessata dai provvedimenti di restrizione determinati dallo stato di emergenza in corso, saranno applicate d’ufficio, senza necessità di ulteriori adempimenti. L’associazione è impegnata nella tutela e nella valorizzazione della natura e dell’ambiente nonché di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale

Claudio Mazza Presidente dell’EPLI Lazio

A Pomezia la presentazione dell’Ente nazionale: «Una grande squadra per un grande progetto»

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e Pro Loco trovano nuovi sbocchi: nasce infatti l’EPLI, Ente Pro Loco Italiane, presentato ufficialmente a Pomezia il 25 settembre al Simon Hotel. L’evento è stato organizzato dal presidente nazionale Pasquale Ciurleo, e dalla dirigenza dell’EPLI Lazio, formata dal presidente Claudio Mazza, dalla sua vice Caterina Giffuni e dal segretario Vincenzo Scherillo. All’incontro erano presenti le delegazioni delle EPLI regionali, oltre a Luca Zarfati, presidente Roma Open Lab, Alessandro Pollak presidente UNOE e Giuliano Peretti, direttore generale ANASPI. “Questa è una giornata storica per il mondo dell’associazionismo italiano. Parte oggi un percorso comune, finalizzato all'erogazione di servizi sempre più utili ed efficaci alle Pro-Loco iscritte. Una grande squadra per un grande progetto”, ha dichiarato il presidente Ciurleo. Ha poi preso la parola Claudio Mazza, presidente dell’EPLI Lazio. “Purtroppo mi sono accorto che molte Pro Loco sono ferme solo alla sagra – che ben venga! – ma penso che non sia sufficiente per promuovere un territorio. Ma il mondo gira veloce e dobbiamo stare dietro a tutte le novità che ci sono: da soli non è possibile. La Pro Loco è come un vaso, un bellissimo contenitore vuoto in cui ognuno con il suo pezzo può mettere qualcosa di importante per riempirlo. Tutti insieme esce fuori qualcosa di importante. Guai se un pezzo viene a mancare o viene trasformato, perché perderebbe la sua identità, la bellezza sta proprio in questo e non va perso, anzi, va amplificato facendo rete. Ma poi, scambiando le proprie identità, possono nascere nuove esperienze e nuove situazioni”, spiega Claudio Mazza. “Io posso raccontare quelle che sono le mie esperienze qui a Pomezia, quello che facciamo sul territorio, come approcciamo con i commercianti, i premi che diamo alle persone che si sono date da fare per rendere migliore questa zona. Si dice che servono i soldi: noi riusciamo a fare anche delle iniziative, come questi premi, con pochissimi soldi. Dovreste vedere la soddisfazione delle persone che ricevono il premio: è un riconoscimento che cambia la loro espressione, perché viene compreso il loro sacrificio e il loro valore”, prosegue Mazza. “Dobbiamo stare meno sui social e ritrovare maggiormente la nostra essenza – conclude Claudio Mazza – ovvero dare importanza alle persone stando in mezzo a loro, parlando con loro dal vivo, anche discutendoci, per poi chiarire. Questa è l’esperienza che io metto a disposizione per le altre regioni, ma nel contempo voglio andare a “rubare” le esperienze altrui per arricchire e amplificare le potenzialità della Pro Loco che gestisco”. Come mai ha deciso di uscire dall’Unpli per passare a questo nuovo progetto? “Diciamo che si è trattato di esigenze diverse. Del resto penso che se una persona esce per prendere un caffè e trova un solo bar, ma in quel bar il caffè non gli piace, deve essere libero di poter andare a prenderlo in un altro bar… La scelta fa aumentare il servizio: io mi auguro che possano nascerne anche altri perché questo farebbe aumentare il servizio e fa crescere tutti”.

Maria Corrao

EPLI cos’è?

L’ASSOCIAZIONE - EPLI nasce dalla concertazione di numerosi rappresentanti e operatori del mondo Pro Loco delle Regioni Italiane che hanno sposato da subito l’idea di aggregare idee e semplici principi della Legge del Terzo Settore che si basa essenzialmente sulla democrazia partecipativa, sulle vere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Epli accompagnerà il processo di crescita delle associate rappresentandole e stimolandole rispettando le autonomie locali e le Strutture dei Comitati Regionali attraverso i seguenti princìpi:

FEDERALISMO ASSOCIATIVO E

“NUOVO LOCALISMO” - Epli nasce dalla concertazione sul territorio di una nuova idea di Rete Associativa basata sull’autonomia locale. Ogni territorio esprime proprie peculiarità ma anche proprie necessità data da un “localismo” inteso come punto di forza e di originalità di promozione dei beni materiali e immateriali.

AUTODETERMINAZIONE DEGLI

ENTI PERIFERICI - Federalismo associativo vuol dire “piena responsabilità” ai Comitati Regionali al fine di offrire servizi garantiti alle Pro Loco in maniera celere e garantiti. Ciò deriva da un nuovo concetto associativo di autodeterminazione ed autonomia degli Enti periferici rispetto all’Ente Nazionale.

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