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DrtoRtsrAzzAîl MANDELLO ) Quattro giorni nelle viscere della Grigna, per scoprire uno dei grandi segreti della montagna, quello nasco.sto nel suo cuore: le sorgenti sotteffÉuleedel Fiumelatte. È stata un'impresa emoziorrantequella compiuta da un team internazionaledi speleologidall'8 all'l1 dicembre. Si trattava di una tappa, rivelatasi pionieristica, del progetto <InGrigna!",il cui obiettivo è lo studio profondo dei fenomeni carsici della nostra montagna simbolo. Il team era composto da Fabio Bollini, Maurizio Calise, Davide Corengia (speleosub), Andrea Maconi, Giorgio Pannuzzo, Alessandro Rinaldi e Romeo Uries, in rappresentanza di gruppi sPeleologici di tutta Italia e oltre. A loro supporto la mandelleseSimonaManzini, autentica <sherpa> della spedizione. Entrato dalla grotta nWle donneo, a oltre 2170metri di quota sull'innevata cresta di Piancaformia, il gruppo ha posto poi il campo base alla profondità di 900 metri: una tenda, alcuni materassini, fornelletti e cibo liofi lizzato indispensabili a trascorrere i quat-
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ITFETONHO ll Fiumelatte, coni suoi250 metri,è uno più deifiumi cortid'Europa e il secondo piùcorto d'ltalia. il Costituisce troppopreno delsistema carsico delle E' Grigne. anche detto .fiumedelle due per Madonne, tro lunghi giorni lontani lasua dalla superficie.Nei sacparticolare chi degli esploratori luci intermittenza di scorta, sacchi a pelo, traduedate acqua in abbondanza e legatea corde. Il loro ambizioso ricúrenze obiettivo era quello di tromanane. varela stradaversola sorha Nessuno gente del Fiumelatte: un mairaggiunto test di colorazione con lesuesorgenti fluoresceina, svolto nel neHe viscete 1992,aveva infatti dimodel|aTena. strato che le acque che si infiltrano sulla Grigrra set|lPNOEEÍTO tentrionale alimentano la sorgent€. ll progetto Una gmnde ed emozionlnGrignal, nante awentura, ma €ìndal2008mka che una ricerca scientifica il a studiare di primo piano: conoScedel sottosuolo bacinocarsico re il percorso dell'acqua all'interno della montadellaGdga. gna permette di protegge-
re questo bene primario, che con il crescenteinquinamento delle falde di pianura e dei corsi d'acqua superficiali diventa sempre piir essenziale. Delimitare i settori della
La mandellese SimonaManzini: ..Una svolta storica: ci arriveremo>> montagna che alimentano le sorgenti, scoprire i percorsi dei corsi d'acqua sotterranaei, a volte veri e propri torrenti, osserviue laghi e sifoni, conoscerela velocità e i tempi di per-
correnza sono osserVazioni indispensabili a valutare la vulnerabilità all'inquinamento di queste acque. La grotta, con i suoi 1lB3 metri, è trale quattro piÌr profonde d'Italia. Gli esploratori volevano Íovarne laprosecuzione,superando un sifone che avevafermato le ricerche negli anni '90. Da allora .nessunoerapiù scesolaggiù. Ci è riuscito adesso Davide Corengia, lo spelosub del gruppo. Per arrivare al sifone il team ha dovuto superarepassaggi allagati alla temperatura di 4 gradi, gelide cascate da attraversarecon la muta stagna,strettoie fango-
se e innumeret Arrivati al sifon gia è sparito s per lBminuti,n to con la notizl la grotta contin del sifone, pn metri e lungo 2 stendeunmond esplorare, fino genti del Fiurn Corengianonp da solo. La risalita è r ore, ma I'entus il risultato ha q <Siamoaunagr ta nelle esplora commentato Al coni, a nome I gruppo - U:t gt cuno potrà sce cora piìr in bt Grigno. SimonaMan dellese molto I suo impegno I ciazioni, ha cor <Ho fatto da sl tando ilmaterir gio Bogani. Mt cinata alla spelt po aver conos drea. Con lui lx a strisciare ne anche se qui certo scesafinl loro.Ungiomo gerà la sorgen melatte e forse che questa è la profonda d'Ita zione più inu questo mond strellil.
MANDETLO ) LAGO
LAGAZZETTA DILECCO
ilVETTURAUNGRUPPO INTERNAZIONALE DISPELEOLOGI
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àconunametaaffascinante: raggiungere le sorgenti delFiumelatte
re questo bene primario, che con il crescenteinquinamento delle falde di pianura e dei corsi d'acqua superficiali diventa sempre più essenziale. Delimitare i settori della
La mandellese SimonaManzini: <Una svolta storica: ci arriveremoo montagna che alimentano le sorgenti, scoprire i percorsi dei corsi d'acqua sotterranaei, a volte veri e propri torrenti, osservare laghi e sifoni, conoscerela velocità e i tempi di per-
se e innumerevoli pozzi. Arrivati al sifone, Corengia è sparito sott'acqua per 18minuti, ma ètornato con la notizia sperata: la grotta continua al di là del sifone, profondo 4 metri e lungo 20. Di là si stende un mondo tutto da esplorare, fino alle sorgenti del Fiumelatte, ma Corengia non poteva farlo da solo. La risalita è durata 12 ore, ma I'entusiasmo per il risultato ha spinto tutti: <Siamoa una grande svolta nelle esplorazioni - ha commentato Andrea Maconi, a nome di tutto il gruppo - U:r giomo qualcuno potrà scendere ancorrenza sono osserVazio- cora più in basso nella ni indispensabili a valuta- Grigna>>. re la vulnerabilità all'inSimona Manzini, manquinamento di queste ac- dellesemolto nota per il que' suo impegno nelle assoLa grotta, con i suoi ciazioni, ha commentato: 1183metri, è tra le quattro <Ho fatto da sherpa porpiù profonde d'Italia. Gli tando il materiale dal rifu esploratori volevano tro- gio Bogani. Mi sono awivame la prosecuzione,su- cinata alla speleologia doperando un sifone che po aver conosciuto Anavevafermato le ricerche drea. Con lui ho imparato negli anni'90. Da allora a strisciare nelle grotte, .nessunoerapiir scesolag- anche se qui non sono giù. Ci è riuscito adesso certo scesafin laggiù con Davide Corengia, lo spe- loro. Un giorno si raggiunlosub del gruppo. Perarri- gerà la sorgente del Fiuvare al sifone il team ha melatte e forse si scoprirà dovuto superare passaggi che questa è la $otta più allagati alla temperatura profonda d'Italia. Lemodi 4 gradi, gelide cascate zione piir incredibile di da attraversarecon la mu- questo mondo? I pipita stagna,strettoie fango- strelli>.
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