Il Libraio, Maggio 2012

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L’editoriale MAGGIO 2012

Quando i libri ti leggono

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in cin per la Guanda che festeggia i suoi 80 anni di poesia e nobile letteratura con una edizione speciale dei suoi maggiori successi e con un Almanacco interamente dedicato al mestiere di editore. Mestieraccio al quale è dedicata anche la lettera esilarante che il grande Philip Pullman, autore della Bussola d’oro, ha scritto alla Salani (si trova nel sito, leggetela!) per il suo anniversario da record: 150 anni. Perché è un mestieraccio? Perché passiamo il nostro tempo a dire di no. Ogni 100 manoscritti che leggiamo da tutto IL MONDO CHE LEGGE il mondo ne scartiamo 99 perché non ci piacciono abbastanza. Abbiamo rispetto per i lettori, non pubblichiamo che per loro e prima di puntare su un autore dobbiamo crederci davvero. Così scegliemmo il libro di Donato Carrisi, Il suggeritore, tra tanti altri thriller. Dopo il successo italiano è diventato uno degli autori di thriller più letti nel Milano, 2010. Foto di Andrea Micheli mondo. Addirittura su twitter Ken Follett ha detto di essere su una spiaggia, con la pelle d’oca perché sta leggendo The Whisperer. Finalmente possiamo dire di leggere in anteprima nella nostra bella lingua un maestro mondiale del thriller. Scusate se è poco! A pag. 2 c’è una bella sorpresa per la vostra estate. Donato è stato il primo esordiente italiano in copertina sul Libraio. Ora è il turno di Valentina D’Urbano, che ha messo il piede dentro la nostra porta arrivando via internet come un messaggio nella bottiglia. Ho sentito il rumore dei suoi passi in redazione sin da quando è stata letta la prima volta. È stato un crescendo di entusiasmo. Alla macchina del caffè si parlava di una voce fresca, nuova, convincente. Leggendolo mi entrava nella pelle la disperazione di una terra di

nessuno, la Fortezza, un quartiere dove non arriva nemmeno la polizia, che di diverso dalle favelas ha solo il cemento, dove la speranza non esiste, i giovani sono condannati al nulla dalla nascita. Nonostante lo sconforto sentivo la necessità di andare avanti. Era Bea, la protagonista, che mi chiamava, quando lo posavo mi sembrava di seppellirla viva. Come lei non riusciva a scappare dalla Fortezza, io non riuscivo a scappare da lei. Leggendo ha cominciato a prevalere l’energia vitale dell’io narrante, un’anima ribelle che non si vuole rassegnare, la sete di futuro che prevale sulla desolazione circostante, l’ingenuità dell’adolescenza e la durezza di una vita difficile. Quello che Bea non sapeva è che in quella desolazione una sorella minore la osservava. Tra i sassi e le siringhe, come una ginestra, stava crescendo una scrittrice che l’avrebbe riscattata. Congratulazioni, Valentina. Ps. Si stava già teorizzando da più parti la fine del bestseller, quando Fai bei sogni di Massimo Gramellini ha travolto ogni previsione con vendite più veloci e più alte di tutti i bestseller degli ultimi anni. Lo dicevo io che era speciale (veramente qui dentro lo dicevano tutti). A volte sono i libri a leggere te, come dice Lucio Dalla nel suo “ultimo pezzo” dedicato a Io e Dio dell’amico Vito Mancuso nel libro sulla folle passione per la lettura curato da Romano Montroni (pag. 12). Stefano Mauri, smauri@illibraio.it

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