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Maggio 2010 / COPIA OMAGGIO

Dove gli uomini diventano eroi: Jon Krakauer descrive l’odissea di un eroe di oggi

Catherine Dunne racconta il coraggio e la determinazione di una donna pronta a tutto per difendere ciò che ama

Dario Bressanini ci spiega a Chiarelettere perché sulla nostra tavola arrivano Pane e bugie Nerea Riesco torna con una potente storia d’avventura, suspense e amore All’ombra della cattedrale

Pornosofia: filosofia applicata alle masse, di Simone Regazzoni Attraversiamo con David Lozano La porta oscura in un viaggio che mescola divertimento e paura Diretta, ironica, affascinante, Shobhaa Dé racconta il suo Paese, l’India Superstar Per migliorare la qualità della nostra vita, John Medina spiega

Le istruzioni per l’uso del nostro cervello

Ferdinand von Schirach, Un colpo di vento. L’avvincente esordio di un avvocato che è diventato un sorprendente caso letterario

Finalmente Glenn Cooper svela nel Libro delle anime tutti i segreti rimasti in sospeso nella Biblioteca dei Morti


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www.maurispagnol.it

Sommario

NARRATIVA 2 Riesco 3 Vitali 4 De Robertis 5 Saniee 5 Mahajan 6 Shanghvi 6 Huong 6 Guo 7 Tropper 7 Wolitzer 8 Bigagli 8 Canale 10 Dunne 12 Nair 13 Tyler

13 Janeczek 14 Haenel 17 Zanotti 24 Von Schirach 26 Gramellini 28 Morazzoni 28 Vene Smith 39 Lozano 40 Dostoevskij 42 Venturini 44 Mastrolonardo 45 De Prato 45 Barron 45 Aidan

BIOGRAFIE ED ESPERIENZE

VARIA

18 Un ragazzo alla ricerca del vero senso della vita 19 La spedizione più difficile di Reinhold Messner 21 Mio fratello, un bambino “diverso” 21 La donna che non sapeva diventare madre

15 Dario Fo racconta la Bibbia del popolo 17 La salute è in tavola 19 Tutta la verità sul 2012 30 Una commovente storia italiana 30 Calcio da ridere con l’agenda di Murphy per i mondiali 40 Piccoli ecologisti crescono 41 Manuali Salani, libri utili e divertenti 41 Riconnettersi alla rete della vita lavorando la terra 43 L’India nel racconto magico di Shobhaa Dé 46 Per vincere il superstress 46 Crescere bambini felici e educati 46 Imparare a essere convincenti 47 L’anno sabbatico per tutti 47 Vademecum per dimagrire 47 Tutti bravi a scuola con .zip

AVVENTURA, THRILLER E FANTASY

SAGGI E TESTIMONIANZE 9 Carrière 9 Dorfles 9 Johnson 9 Demurger 14 Belpoliti 16 Zizek 16 Regazzoni 16 Goldberg 17 Nardone 21 Kristof, WuDunn 22 Gopnik 22 Medina

23 Franzinelli 23 Pignarre 23 Bauman 31 Caruso 31 Astone 32 Stagliano 32 Revelli 32 Portanova 33 Bressanini 33 Fini 33 Priore, Fasanella 42 Servadio

7 La Plante 8 Pederiali 29 George 29 Child 29 McDermott 34 Cooper 36 Sapkowski

36 Langfield 37 Patterson 37 Mosby 38 Stuckart 38 Mariani 38 Saylor 42 De Feo

È primavera, fioriscono le buone letture! In questo numero, come sempre tante novità, tanti libri per soddisfare tutti i lettori. Anita Nair, un’eccezionale voce dell’India contemporanea, racconta l’incontro di due persone sullo sfondo di un paese in trasformazione. Torna Catherine Dunne, con una forte figura femminile che ricorda la protagonista del suo bestseller La metà di niente. Jodi Picoult colpisce al cuore con una storia di amore materno spinto alle estreme conseguenze e ci fa chiedere: quanti di noi avrebbero questo coraggio? Nella narrativa

italiana, segnaliamo il nuovo romanzo di Andrea Vitali, che racconta come sempre le storie dell’Italia più vera, l’esordio nella narrativa del giornalista Massimo Gramellini, con un romanzo che cura il mal d’amore e Marta Morazzoni, con una storia d’amore e avventura nella Milano del Settecento. Chi cerca i grandi thriller troverà, tra gli altri, uno dei romanzi più amati di Elizabeth George, una fantastica avventura del grande Jack Reacher, l’eroe creato da Lee Child e il nuovo libro di Glenn Cooper,

l’esordiente più venduto del 2009: se vi è piaciuto la Biblioteca dei Morti, non potete perdervelo! E per chi, oltre al divertimento, a un libro chiede anche informazione, la saggistica: da Caruso che ricostruisce il caso Borsellino ad Astone che ci racconta i segreti di Confindustria, a Staglianò che dimostra come il nostro paese vada avanti grazie al lavoro degli immigrati, a Gopnik, che svela i misteri che rendono unica l’infanzia, a Dorfles che racconta le contraddizioni della modernità.

Per saperne di più www.illibraio.it e www.infinitestorie.it


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Editoriale Un po’ di giustizia

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i nasce belli o brutti, storpi o sani, ricchi o poveri, a New York oppure nel deserto dell’Etiopia, in un grattacielo o in un sobborgo fatiscente, stupidi o intelligenti, con una bella famiglia, con una brutta famiglia, senza famiglia, bianchi neri o gialli, fortunati o sfortunati, in un contesto monoteista, politeista o ateo, uomo o donna o altro. Un destino capriccioso distribuisce le carte. Credo che sia questa diversità naturale a far nascere nell’umanità un sentimento di giustizia. A farci capire immediatamente il significato della frase: “La legge [almeno quella] sia uguale per tutti”. Nei casi magistralmente narrati da Ferdinand von Schirach la giustizia sembra agire maternamente, proteggendo i deboli, anziché accanirsi sui poveracci e risparmiando chi può permettersi buoni avvocati e compie reati complessi. Queste pagine scritte da un avvocato penalista con pochi tratti di pennello raccontano intere esistenze che hanno portato uomini e donne come noi a

compiere crimini efferati. L’enigma si spiega ogni volta con la sottile e penetrante anamnesi delle loro vite. Un libro stupefacente, ogni racconto contiene un intero romanzo, ogni romanzo una vita strana ma vera, come forse la nostra. La voce del narratore, senza moralismo, ci porta a giustificare i crimini peggiori, a parteggiare per il colpevole e a diffidare dell’incensurato. Non stupisce che sia stato un caso letterario in Germania. L’arte più difficile del nostro lavoro è riconoscere la grandezza di qualcosa che è davvero nuovo e perciò diverso da tutto il resto, qualcosa a cui non siamo abituati. Be’, questo è davvero nuovo. I racconti di Von Schirach sono belli perché sono veri. Eppure non sembrano. Ve ne regaliamo uno al centro del Libraio. Assaggiatelo. Non dimenticate i grandi appuntamenti di maggio e cioè il Salone del libro di Torino dal 13 al 17 e la Giornata nazionale per la festa della lettura il 23. Un ottimo pretesto per far sapere a qualcuno che gli volete bene, nel migliore dei modi: regalando un libro che avete amato. Stefano Mauri

È partito il torneo letterario io scrittore Il 6 aprile, con l’ammissione delle 1.503 opere regolarmente iscritte, è iniziato ufficialmente il torneo letterario promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Le adesioni sono giunte da tutta Italia; le regioni maggiormente rappresentate sono, nell’ordine: Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. Partecipano 878 uomini e 625 donne. Il genere delle opere presentate varia dal mystery al sentimentale al fantasy, dal romanzo storico al viaggio. Abbiamo già visto che alcuni lavori ricevono giudizi davvero spettacolari. Segui la competizione sul blog del torneo sul sito www.ioscrittore.it

Periodico registrato presso il Tribunale di Milano il 23/06/2003 al n. 399 Anno VII numero 2

Direttore responsabile: Stefano Mauri Coordinamento: Elena Pavanetto Redazione: Lucia Tomelleri Progetto grafico e impaginazione: GrafCo3 Foto copertina: © Paul Ponizak

Finito di stampare per conto del Gruppo editoriale Mauri Spagnol nel mese di aprile 2010 dal Nuovo Istituto d’Arti Grafiche - Bergamo © Gruppo editoriale Mauri Spagnol, 2010


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L’ultima decisiva partita, il destino di un popolo Amori, intrighi e avventura nella Spagna del XVIII secolo Siviglia, 1755. È il giorno di ognissanti. L’oscurità della cattedrale è scalfita dalla flebile luce che filtra dalle vetrate. Si sta celebrando la messa in onore degli antenati. D’un tratto il silenzio della preghiera viene spezzato dal suono impazzito delle campane della torre della Giralda. Un rumore assordante si impossessa della chiesa e tutto inizia a tremare. È uno dei terremoti più violenti che la città ricordi. Poi, dopo un momento che pare un’eternità, tutto si ferma. Dona Julia, proprietaria della stamperia più importante di Siviglia, riapre gli occhi: è rimasta illesa, colpita solo da una pietra circolare decorata con una strana iscrizione. Tra le grida della gente, trova la via d’uscita e fugge tra le braccia di Leon de Montenegro, l’affascinante apprendista che viene da Malta. Julia non ha più dubbi: lo sposerà, nonostante l’opposizione della sua famiglia. Ma unirsi a lui potrebbe essere molto pericoloso. Leon nasconde più di un segreto. L’uomo, che fa parte dell’antichissimo ordine dei monaci guerrieri, è a Siviglia con una missione di vitale importanza: ritrovare un prezioso documento contenente la soluzione di un mistero che potrebbe sconvolgere l’intera città. Le carte, risalenti al XIII secolo, stabiliscono le regole di una sfida a scacchi tra i sovrani cattolici e musulmani. Una sfida dimenticata, ma ancora valida. Molti sono disposti versare sangue pur di ritrovarle. Perché, nonostante siano passati seicento anni dalla presa cattolica di Siviglia, gli equilibri tra Oriente e Occidente sono ancora molto fragili. Gli indizi sono disseminati ovunque, tra i minareti della terra santa, le chiese di Malta, gli arabeschi della Torre della Giralda fino alle misteriose pietre della imponente Cattedrale di Siviglia…

Nerea Riesco è nata a Bilbao, è cresciuta a Valladolid e abita a Siviglia, dove si è laureata in giornalismo e oggi insegna scrittura creativa all’università, oltre a collaborare con El País e altri giornali. Nel 2004 ha vinto la nona edizione del prestigioso Premio Ateneo Joven de Novela con il romanzo El país de las mariposas. La ragazza e l’inquisitore, il suo secondo romanzo, è stato pubblicato con grande successo in 10 paesi.

Visita il sito del romanzo: www.ombradellacattedrale.com


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Un’estate di misteri in riva al lago “Il vitalismo (nel senso della produzione romanzesca di Andrea Vitali) è attualmente il mio movimento letterario preferito.” Antonio D’Orrico La motonave Nibbio, vecchia gloria della Navigazione Lariana, sta effettuando il suo ultimo viaggio. A Bellano sbarca un’anziana donna: sta cercando il vecchio parroco, don Carlo Gheratti. Attraversa a fatica il paese arso dalla canicola estiva, prima di scomparire nel nulla. Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del Pio Ospizio San Generoso di Gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare. Un secondo enigma segna l’estate del 1933. Dietro pressante richiesta del Partito e della Prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una “celebre” concittadina, Velia Berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai Velia Berilli è diventata così importante? Due misteri, insomma, cui si aggiunge un altro problema: in caserma si è rotto il vetro del bagno, e aggiustarlo non sarà semplice... Ancora una volta, le pagine di Vitali si animano di una piccola folla di protagonisti e comprimari: dall’equipaggio della Nibbio alle autorità locali, e poi don Gheratti, il sacrestano Bigé e la perpetua Scudiscia. Non possono mancare i carabinieri della locale stazione, vere star dei suoi romanzi: il maresciallo maggiore Ernesto Maccadò, l’appuntato Misfatti, il brigadiere Mannu e il carabiniere Milagra, che segue giorno dopo giorno, con indomita passione, i gloriosi trasvolatori della Seconda Crociera Atlantica. Con La mamma del sole, Andrea Vitali ha inventato un’altra storia in grado di divertire – con una serie di scene irresistibili – e al tempo stesso di commuovere. Raccontando piccole storie di paese, Vitali racconta la Storia dell’Italia più vera: quella che già avverte le trasformazioni della modernità e tuttavia continua a mantenere le sue radici nei riti e nei ritmi del passato.

Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla riva orientale del lago di Como. Ha pubblicato Il meccanico Landru (1992), A partire dai nomi (1994), L’ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), L’aria del lago (2001) e, con Garzanti, Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006), Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, Premio Casanova; Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; Premio Campiello selezione giuria dei letterati; finalista premio Strega) e Pianoforte vendesi (2009). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia.


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Le lussureggianti colline di Rio de Janeiro, i vicoli oscuri di Montevideo, le piazze rivoluzionarie di Cuba Tre generazioni di donne, il destino di un continente in una storia meravigliosa 1° gennaio 1900. Il primo giorno del secolo non è mai come gli altri, men che meno a Tacuarembo, minuscolo villaggio del Sudamerica. La folla è radunata intorno all’albero più grande del paese e non crede ai propri occhi: la piccola Pajarita è tornata. Rifiutata dal padre, era scomparsa pochi mesi dopo la nascita e l’avevano data per morta. Eppure ora è lì, in cima, appollaiata sopra un ramo sottile. Ha un anno ormai e negli occhi grandi, neri e vivaci, ha la stessa luce di quando è nata. Per alcuni si tratta di un miracolo, per altri è una strega, ma una cosa è certa: d’ora in poi per tutti Pajarita sarà “la bambina nata due volte”, una ragazzina circondata di mistero, con un talento speciale per curare con le erbe. Un dono prezioso che anni dopo, ormai donna fiera e determinata, le permette di sopravvivere a Montevideo sola contro tutti, insieme ai propri bambini. Ma la figlia Eva, fragile e tremendamente testarda, non si accontenta di sopravvivere. Vuole realizzare un sogno, diventare poetessa. E per farlo fugge, dalla miseria e dagli abusi, verso le luci di Buenos Aires, la città che scintilla delle promesse di Evita Perón. Eppure quelle luci rischiano di diventare solo un terribile abbaglio. E mentre i fermenti rivoluzionari attraversano con forza tutto il continente, spetta a Salomé, l’ultima discendente, restituire alle donne della sua famiglia e del suo paese quello che si meritano. Lo potrà fare solo lottando e ribellandosi, a costo, forse, di sacrificare il suo bene più grande.

“Incantevole, appassionante, commovente… Un esordio senza eguali, dai toni epici, che riverbera della grande eco degli antenati.” Publishers Weekly

Carolina de Robertis, traduttrice pluripremiata e scrittrice di racconti, è cresciuta in una famiglia uruguaiana che è emigrata prima in Inghilterra, poi in Svizzera e California. La bambina nata due volte è il suo primo romanzo ed è in corso di pubblicazione in tutto il mondo. La stesura del romanzo è durata otto anni, mentre l’autrice lavorava come attivista in organizzazioni umanitarie per la difesa delle donne maltrattate. Attualmente vive a Oakland, in California, e sta lavorando al secondo romanzo.


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Il bestseller censurato in Iran per la prima volta in Occidente, vincitore del Premio Internazionale Boccaccio 2010 Un grande romanzo sulle sofferenze e il coraggio delle donne di Teheran Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciuto la libertà. Conosce l’obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, i doveri che si pretendono da una ragazza d’onore come lei: portare il chador, servire l’uomo, camminare svelta con lo sguardo rivolto verso il basso. Eppure, oggi, Masumeh ha disobbedito. Ha osato alzare gli occhi verso il giovane che ogni giorno la fissa negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello scambio di sguardi si trasformi in un amore appassionato. Un amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita: ma le botte e la violenza non bastano. Per salvare l’onore della famiglia si deve sposare, subito, con un uomo scelto dai fratelli. A Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito egoista, poi come madre di tre figli. E mentre l’Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva di avere, la donna sacrifica sé stessa per farli studiare. A darle coraggio è l’amore silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il giorno in cui forse avrà quello che le spetta. Parinoush Saniee è nata a Teheran nel 1949. Il padre, giurista e professore all’università, le ha consentito l’accesso alla biblioteca di casa sin da quando era piccola. Laureatasi in psicologia, Parinoush è oggi una delle intellettuali iraniane più conosciute in Medio Oriente e una scrittrice di grande successo.

Un fulminante esordio “Ha solo ventiquattro anni, ma la sua voce è già unica e irresistibile.” The Washington Post Rakesh Ahuja è seduto nella tenda matrimoniale e aspetta la futura sposa. L’ha vista solo una volta, quando l’ha incontrata in casa dei suoi genitori. Ma non appena la ragazza si accomoda accanto a lui, gli occhi che intravede tra le frange d’oro non sono quelli che si aspettava, i lineamenti non hanno la medesima armonia e le labbra sono troppo sottili. Sangita non è la donna che lui ha scelto. Rakesh è come paralizzato, ma sa che ormai è tardi per tirarsi indietro. I due girano intorno al fuoco rituale: ora sono marito e moglie e si dovranno amare. Molti anni sono passati da quel giorno e, nonostante tutto, tredici figli si sono susseguiti. Tredici bambini che si contendono le attenzioni di un padre spesso assente. Un padre che si dedica con più impegno alla sua carica di ministro dello Sviluppo urbano e alla costruzione dei cavalcavia che stanno invadendo New Delhi che a loro. L’unico per cui Rakesh è disposto a fare un’eccezione è Arjun, il più grande, un sedicenne ribelle. È negli occhi del figlioche Rakesh rivede il fuoco della passione, i bianchi inverni del Vermont e un tempo in cui non aveva paura di combattere tutte le convenzioni per amore. Un amore segreto, un amore di cui nessuno più si ricorda, tranne lui. Karan Mahajan è nato nel 1984 ed è cresciuto a New Delhi. Laureato alla Stanford University, vive a Brooklyn. La moglie sbagliata è il suo primo romanzo.


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Clamoroso omicidio a Bollywood I mille volti di Bombay, città magica e contraddittoria Ci sono momenti in cui a Bombay il cielo cambia colore all’improvviso: i fenicotteri si alzano sopra il traffico impazzito e partono, tingendo le nuvole di rosa. Dura un istante, da cogliere al volo per chi, come il fotografo dell’India Chronicle Karan Seth, cerca di immortalare la città dai mille volti in uno scatto indimenticabile. Ma per muoversi tra le strade e i vicoli più oscuri di Bombay Karen ha bisogno di aiuto. Ha bisogno di anime inquiete come Samar Arora, affascinante pianista che ha bruciato le tappe della sua carriera; di occhi e sinceri come quelli di Zaira, bellissima stella di Bollywood; delle rivelazioni di Leo, giornalista ben introdotto. E dell’amore di Rhea Dalal, malinconica e sognatrice, prigioniera di un matrimonio ormai stanco. Quattro destini segnati e uniti dalla tragedia: la morte di Zaira, assassinata brutalmente… Siddharth Dhanvant Shanghvi (1977) ha vissuto fino a 14 anni in una casa costruita sopra un albero, nella natia Bombay. Ha studiato in India, Inghilterra e Stati Uniti. A Londra, riusciva a farsi offrire da bere raccontando agli amici storie e leggende indiane. Il suo primo romanzo, L’ultima canzone, è stato un bestseller internazionale.

La più grande scrittrice del Vietnam contemporaneo Sullo sfondo di una guerra feroce, una storia di passione incondizionata Un afoso pomeriggio di luglio, un piccolo villaggio di montagna dell’Asia orientale. Suong non lo sa ancora, ma la sua vita sta per cambiare per sempre. Stesa ai piedi di un albero, si gode un breve momento di pausa dal lavoro nei campi e inizia a cantare. La sua voce si leva cristallina tra i rami degli alberi. Per Suong, orfana di entrambi i genitori, il canto è uno dei pochi momenti di libertà da una vita troppo dura. Huong, direttore di una compagnia teatrale itinerante, non ha mai sentito una voce simile. Inizialmente intimidita dai suoi modi bruschi, Suong decide infine di fidarsi di quell’uomo un po’ burbero. Ad aspettarla c’è un lungo viaggio, ci sono il fuoco e l’odio, la fame e la nostalgia. Ma c’è anche l’amore… Duong Thu Huong (1947) è autrice di diversi romanzi tradotti in inglese e in francese. Ai tempi della guerra del Vietnam, ha guidato una brigata della gioventù comunista. Garzanti ha pubblicato Oltre ogni illusione e Dalla terra di nessuno.

Il villaggio della Collina d’argento, uno straniero e una ragazza troppo sola Quando vengono rischiarati dal sole splendente o dalla pallida luna, i terreni sabbiosi del villaggio della Collina d’argento si rivestono di un bianco luminoso e gli alberi dalle cento braccia si innalzano fieri verso il cielo. Eppure qualcosa sta per cambiare. Una mattina di settembre la giovane Yun inforca come al solito la sua bicicletta, quando sente un rumore assordante. Nella luce accecante, intravede qualcosa a cui non sa dare un nome, ma che la sconvolge talmente tanto da farle perdere i sensi. Al suo risveglio, in cielo non c’è più nulla, ma accanto a lei giace uno straniero. L’uomo è stato appena morso da un serpente ed è in preda ad atroci dolori. Yun lo soccorre ma, ristabilitosi, il forestiero si volatilizza. Poco tempo dopo, però, alla ragazza arriva un ingente assegno come ricompensa e il villaggio riceve la visita di alcuni agenti della Sicurezza Nazionale, molto interessati allo straniero e alla strana luce vista da Yun... Scrittrice, sceneggiatrice e regista, Xiaolu Guo ha vinto il Pardo d’oro al festival di Locarno 2009 con il film She, a Chinese. Pluripremiata anche in campo letterario – Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati è stato finalista all’Orange Prize – con questo romanzo si conferma una delle più importanti autrici cinesi.


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Per le donne che vogliono capire come sono veramente gli uomini Alcune famiglie possono diventare tossiche, se ci si sottopone a prolungata esposizione. E la famiglia Foxman, in particolare, può raggiungere un livello di tossicità letale. Ecco cosa sta pensando il trentenne Judd Foxman mentre, di fronte al suo piatto di salmone e patate, cerca di estraniarsi dalle urla dei nipotini. Il telefono del cognato non smette mai di squillare, la sorella non fa che scoccargli frecciatine acide, in combutta con il fratello minore, mentre la madre gli rivolge solo sguardi di commiserazione. L’unico desiderio di Judd è scappare lontano e non pensare più a tutti i guai della sua vita. Perché Judd è senza casa, senza moglie, che l’ha appena tradito e ora anche senza più un padre, morto all’improvviso. Per questo è dovuto tornare a casa. Le ultime volontà del padre richiedono che venga celebrata la Shivà, il periodo di lutto della religione ebraica: per sette giorni tutta la famiglia dovrà riunirsi sotto lo stesso tetto. E sette giorni possono essere un tempo infinito… Jonathan Tropper insegna scrittura al Manhattanville College. Per Garzanti ha pubblicato i romanzi Dopo di lei e Tutto può cambiare, ora soggetto di due film in lavorazione a Hollywood. È anche scrittore di sceneggiature cinematografiche e sta adattando Portami a casa per il grande schermo.

Il romanzo più amato dalle mamme americane! New York. Amy ha quarant’anni e come ogni giorno è pronta per la sua densa giornata: svegliare il figlio, preparare la merenda, accompagnarlo a scuola e a pianoforte. La vita da avvocato rampante è lontana anni luce ormai. Anche per Jill il lavoro da sceneggiatrice è solo un remoto ricordo. La sua fervida immaginazione ora le serve solo per cercare di capire sua figlia. E con scarsi risultati. Anche Roberta e Karen riescono a usare le loro capacità artistiche e matematiche solo per costruire burattini per recite scolastiche e per calcolare l’importo della spesa al supermercato. Il mondo delle gallerie d’arte e dell’alta finanza non è più il loro ambiente naturale. Ma darebbero qualsiasi cosa per tornare a quei giorni. Amy, Jill, Roberta e Karen: quattro amiche inseparabili, quattro madri a tempo pieno, brave, buone, impeccabili. Fino a questo momento. Perché adesso è venuto il tempo di dire basta. Il lungo sonno è finito: i figli sono cresciuti… Meg Wolitzer, autrice di numerosi romanzi, vive a New York. Presso Garzanti ha pubblicato La posizione.

“Se amate i buoni thriller, questo è il vostro romanzo.” Weekly Telegraph Londra, un covo di spacciatori nella periferia più malfamata. Il cadavere è steso bocconi sul pavimento sudicio, in mezzo a rifiuti e vetri rotti. Potrebbe sembrare il solito regolamento di conti fra piccoli criminali, ma c’è qualcosa che non quadra e Anna Travis lo capisce subito. La vittima è vestita con un’eleganza che stona in mezzo a quello squallore. E quando la Scientifica le conferma l’identità del morto, Anna ne ha la prova: si tratta di Frank Brandon, un ex poliziotto che ha lavorato con lei in varie occasioni. Perché un uomo dalla reputazione integerrima come la sua si trovava in un ambiente tanto degradato? Anna si butta a capofitto nell’indagine. Scoprire il prima possibile la verità le farà guadagnare la stima dell’ispettrice capo Carol Cunnigham, suo nuovo superiore, ma soprattutto la aiuterà a non pensare più a James Langton, suo ex capo ed ex amante, un uomo che riesce ancora a turbarla, a causa di un inconfessabile segreto di cui Anna è l’unica depositaria… Lynda La Plante è stata attrice teatrale e televisiva, prima di intraprendere una fortunata carriera di sceneggiatrice televisiva. È autrice di diversi thriller di grande successo, tutti pubblicati da Garzanti.


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L’atteso ritorno di Camilla Una nuova indagine per la poliziotta più indisciplinata, coraggiosa e sexy della narrativa italiana

Gina ha vent’anni: in un giorno decide il suo destino Gina vuole avere successo, ma c’è un prezzo da pagare. Ha deciso di accettare, perché tanto fanno tutti così. L’onorevole Balestra la manda a prendere con una macchina da sogno. Alla guida c’è Marco, un bel ragazzo un po’ invadente. Lo saprà, si chiede Gina, cosa vado a fare con l’onorevole? Forse no, il giovane è al suo primo giorno di lavoro. Contrattempi e sorprese, ritardi e imprevisti: la giornata sarà lunga. Ma per fortuna Gina e Marco sanno ridere degli altri e di sé stessi... Claudio Bigagli ha sempre affiancato la scrittura al lavoro d’attore. Il suo primo testo teatrale, Piccoli equivoci, è diventato un film con la regia di Ricky Tognazzi. Ha scritto anche per la televisione e per il cinema, dove ha recitato in film di qualità e di successo, tra cui La bella vita di Virzì e Mediterraneo di Salvatores. Questo è il suo primo romanzo.

Camilla Cagliostri ha due problemi. A Modena è arrivato il nuovo questore, la bolognese Caterina Bergonzini, che vuole rimetterla in riga: perché Camilla è una poliziotta molto brava (fin troppo) ma conduce le indagini alla sua maniera, con molta spregiudicatezza, per non parlare della sua vita privata. Secondo problema, c’è una nuova difficile inchiesta: due belle ragazze ferocemente mutilate e uccise. Per fortuna c’è una nota positiva: da Napoli è arrivata Danila, la simpatica sorellina del suo collega Donato, in cerca di un lavoro a Modena. L’indagine porterà l’ispettore Cagliostri alla scoperta di un traffico terribile e a confrontarsi con il feroce criminale che l’ha scelta quale avversaria in un duello all’ultimo sangue. Giuseppe Pederiali collabora con il cinema, la radio e la televisione. I suoi libri sono tradotti in Germania, Inghilterra, Russia, Francia, Ungheria, Grecia e Giappone. Tra i suoi libri pubblicati da Garzanti, oltre i gialli di Camilla Cagliostri, le raccolte di racconti L’osteria della fola e Il paese delle amanti giocose, i romanzi Il sogno del maratoneta e La vergine napoletana.

“Non rinuncia mai all’eros e si fa sedurre dagli indizi.” Il Venerdì di Repubblica

Un viaggio al cuore dell’Italia più vera L’eroe di Porcodìghel è “il Caspani”. Con l’articolo, come si usa dalle sue parti, in Brianza. Uno che “dove girano i dané lo riconosce a naso”. Ben presto il ragazzo verrà strappato alla natia Saronno per approdare a Milano, dove lo deporta mamma Denise, vedova troppo ricca, troppo bella e fin troppo allegra. Da lì iniziano mille sgangherate avventure, che porteranno il Caspani a frequentare, tra gli altri: Alfio detto Minghia, malavitoso amante di Denise; la Milano bene di Matteo Taddeini della Rocca; la Puglia del maresciallo Pannofino... Alessandro Canale è nato a Roma, ma ha vissuto a lungo a Milano. Autore teatrale, ha pubblicato Razza Canara e Beoti gli ultimi. Questo è il suo primo romanzo.


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Sagge e folli: le più belle storie di tutti i tempi e paesi Qualcuno che racconta e qualcuno che ascolta, rapito. Un aneddoto, una storiella, una leggenda... Forse è proprio così che la saggezza degli uomini e delle donne si custodisce e si trasmette: attraverso le mille storie che ci raccontiamo sin dalla notte dei tempi. Molte di queste storie vengono dimenticate. Le migliori invece continuano a viaggiare, attraverso i secoli e la geografia: perché hanno un segreto da comunicare, perché ci aiutano capire chi siamo... Da anni Jean-Claude Carrière, scrittore e collaboratore di molti grandissimi maestri del cinema e del teatro, raccoglie e seleziona questo straordinario patrimonio. Jean Claude Carrière (1931) ha collaborato con Luis Buñuel, firmando le sceneggiature di numerosi suoi film. Ha anche adattato per il cinema opere letterarie come Il tamburo di latta per Volker Schlöndorff e L’insostenibile leggerezza dell’essere per Milos Forman. Con Garzanti ha pubblicato Il circolo dei contastorie.

Solo la cultura ci può salvare Piero Dorfles appartiene a una generazione che si è formata prima dell’avvento dei computer. Per certi versi è un dinosauro, anche se non è certo un oppositore del progresso. Tuttavia osserva come il declino del valore della cultura, che trova un terreno fertile nell’espansione delle nuove tecnologie, ha avuto un’enorme influenza sui processi della comunicazione e dell’istruzione, oltre che sulla nostra identità e sui rapporti personali. Prendendo spunto dal cinema, dalla televisione e dai fumetti, Dorfles ci aiuta a capire come le contraddizioni della modernità rischiano di impoverire la nostra vita interiore e il nostro ruolo sociale. Piero Dorfles è giornalista e critico letterario. In Rai da quarant’anni, ha curato diversi programmi radiofonici e televisivi. Ha affiancato Patrizio Roversi e Neri Marcorè nella conduzione della fortunata trasmissione televisiva Per un pugno di libri.

Il più grande impero multietnico della storia La storia dell’antica Roma colpisce ancora oggi per due aspetti: in primo luogo per la forza di un esercito che fece di un villaggio sui colli del Lazio la prima superpotenza mondiale, assoggettando popoli diversissimi per lingua, storia, cultura, religione, costumi... Perché il secondo straordinario successo di Roma fu quello di amalgamare in un’unica cultura condivisa diversi milioni di cittadini. In questo saggio, Boris Johnson ci spiega come Roma sia riuscita prima a imporsi con la forza delle armi; e poi a costruire un sistema politico – e soprattutto una civiltà – in grado di unire moltissime diversità. Boris Johnson (New York 1964), eletto sindaco di Londra nel 2008, è una delle personalità più in vista della politica britannica. Colto e abile comunicatore, dopo la laurea in Antichità Classica a Oxford è stato a lungo giornalista: ha diretto il settimanale The Spectator e collabora al quotidiano The Daily Tehegraph.

Il cristianesimo contro l’islam: la ricostruzione più documentata e completa Alain Demurger illumina, con la sua inarrivabile competenza, il rapporto tra le crociate e le “guerre sante”, che hanno insanguinato e insanguinano la storia. Da un lato le spedizioni delle armate cristiane verso la Palestina somigliano per molti aspetti a esperienze storiche antecedenti, come la grande offensiva dell’imperatore bizantino Eraclio contro i persiani nel VII secolo o le prime fasi della lenta riconquista della penisola iberica. Tuttavia le crociate rappresentarono indubbiamente un fenomeno inedito: non fu solo un’idea nuova, fu anche una pratica destinata a creare rapidamente le proprie istituzioni. Crociate e crociati nel medioevo ricostruisce una vicenda storica memorabile e controversa: risale alla nascita di questo sogno collettivo e ne segue l’evoluzione. Alain Demurger, medievista, insegna all’Università di Parigi I. Con Garzanti ha pubblicato Vita e morte dell’Ordine dei Templari, I cavalieri di Cristo. Gli ordini religioso-militari del medioevo. XI-XVI secolo e I Templari. Un ordine cavalleresco.


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Ogni famiglia ha dei segreti, e scoprirli può essere molto pericoloso… Una figura di donna coraggiosa e pronta a tutto per difendere ciò che ama nel nuovo romanzo, con un originale tocco di noir, dell’autrice di La metà di niente Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti. Una bella casa in un quartiere benestante di Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciarán. Nonostante qualche nuvola passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po’ aggressivo del figlio adolescente, i Graham vedono scorrere la loro esistenza placidamente, riflessa nel giardino giapponese che ogni mattina all’alba Lynda si ferma qualche attimo a contemplare con l’orgoglio dell’artista. C’è solo un neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta di Danny, il fratello minore di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine con le sue pretese e i suoi modi prepotenti. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po’ di serenità. Ciarán infatti presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa al punto da trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l’ospite perfetto, forse troppo: l’istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va… Chi è veramente il dolce e disponibile Jon? E perché, da quando è entrato nelle loro vite, iniziano a verificarsi episodi misteriosi e inquietanti? Di fronte a un’oscura minaccia che sembra voler distruggere il suo mondo, toccherà a Lynda cercare delle risposte. In un crescendo di tensione emotiva Catherine Dunne ci offre ancora una volta lo splendido ritratto di una donna forte, decisa, capace di reagire alle avversità e di lottare per proteggere i propri cari.

Catherine Dunne è nata nel 1954 a Dublino, dove vive. Ha studiato letteratura inglese e spagnola al Trinity College e ha lavorato come insegnante. Guanda ha pubblicato i romanzi: La metà di niente, La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita diversa, L’amore o quasi e Se stasera siamo qui. Sempre presso Guanda nel 2007 è uscito Un mondo ignorato, sull’emigrazione irlandese degli anni Cinquanta.

“Catherine Dunne sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, casalinga, quotidiana di una donna e di una famiglia.” Isabella Bossi Fedrigotti

“Catherine Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita diventa straordinaria.” Sunday Tribune “E allora cosa c’è?” chiese Lynda. “Cos’è successo?” Lui scosse la testa impaziente. “Niente, solo una lettera di Danny, tutto qui. Un’altra delle sue solite stronzate. Non ti preoccupare.” “Danny?” Lynda non cercò di nascondere l’inquietudine. “Con Danny c’è sempre di che preoccuparsi.” Robert si chinò e la baciò. “Ne parliamo dopo. Non c’è davvero motivo di agitarsi. È sempre il solito Danny. Niente di nuovo.” Si strinse nelle spalle. “Fidati.” Finì il caffè e le sorrise, ma senza convinzione. “Adesso devo davvero scappare. Ti chiamo dopo, okay?” Lynda vide la tensione intorno ai suoi occhi, gli angoli della bocca piegati all’ingiù. Notò l’ombra sotto il mento che dimenticava sempre di radersi. Le si chiuse lo stomaco. Poi gli prese la mano. “Okay. Certo, sarò qui tutto il pomeriggio. Danny ha scritto qualcosa in particolare che ti ha turbato?” Robert scosse la testa. “No, no, assolutamente. È solo che non mi va proprio di ricevere sue notizie, e tu lo sai. Tutte quelle idiozie, della serie ‘povero me’. Danny, l’eterna vittima.” Il suo tono era impaziente. Le domande di Lynda restarono sospese nell’aria, ma lei non le formulò. Da Donna alla finestra


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Un uomo, una donna, i drammi che li separano, i sentimenti che li uniscono Dall’India, un’eccezionale voce femminile, autrice di Cuccette per signora Jak è uno studioso di cicloni che porta i capelli a spazzola, vestiti comodi e un orecchino di diamante; Mira una perfetta padrona di casa che scrive galatei per “mogli aziendali” e vive in una vecchia casa lilla piena di ricordi. Due esistenze apparentemente definite e destinate a sfiorarsi senza conseguenze, se circostanze imprevedibili non mescolassero le carte scuotendo dalle fondamenta le certezze, forse fin troppo quiete, di lei, fino a sospingerla nel quotidiano di lui, assai più ricco e sfaccettato di quanto ci si potrebbe attendere. Da un giorno all’altro Mira si ritrova senza punti di riferimento: il marito se n’è andato, i conti non tornano, e tutto, improvvisamente, dipende da lei: i figli, la madre e la nonna arroccate nelle loro abitudini, la casa amatissima e ingombrante che cade a pezzi. È l’inizio, senza dubbio traumatico, di una nuova vita, che la obbliga a riconsiderare il proprio ruolo e il proprio passato, a riscoprire in sé risorse e ambizioni sepolte con quella che ora le pare un’arrendevolezza sconsiderata. Anche la vita di Jak deve ripartire: rientrato in India dagli Stati Uniti, assiste disperato la figlia diciannovenne, vittima di un terribile incidente, e non riesce a darsi pace, tra il bisogno di appurare la verità su quanto le è accaduto, e il senso di colpa per non averla saputa proteggere…

“Anita Nair si colloca nel filone maestro della narrativa indiana, che fonde con assoluta naturalezza modernità e tradizione, cielo e terra, realtà e simbolo, umano e divino.” Claudio Gorlier

“Un’autrice dallo stile impeccabile.” The Telegraph

Anita Nair è nata e cresciuta in India, dove vive con il marito e il figlio, a Bangalore. Tra i suoi libri di maggior successo, i romanzi Un uomo migliore (2001), Cuccette per signora (2002), Padrona e amante (2006), e la raccolta di racconti Il satiro della sotterranea (2004).


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Tornare a vivere dopo il dolore Una nuova, commovente storia di una prodigiosa cronista dei sentimenti Quando la piccola Janie Rose Pike muore, a sei anni, per un banale incidente, il microcosmo della lunga casa trifamiliare dal tetto di latta che ospita la sua famiglia, le signorine Potter e i due fratelli Green sembra scombussolato per sempre. Il dolore di ciascuno e il senso di impotenza di fronte alla sofferenza degli altri alterano gli equilibri, riportano a galla vecchie ferite. Ma Simon, il fratello maggiore di Janie Rose, è solo un bambino: ha bisogno di attenzioni, di qualcuno che giochi con lui e lo aiuti a ricordare, a integrare in quel presente desolato gli oggetti, i frammenti di memoria legati alla sorella che le sopravvivono, si riaffacciano immancabilmente proprio quando, per un momento, si era riusciti a non pensarci. Un particolare rimasto intrappolato per sbaglio in una fotografia, delle lattine appese a un albero spelacchiato che tintinnano al vento… Ed è proprio l’ostinato istinto vitale di Simon a scuotere gli adulti dal proprio dolore, a ricordare loro che «l’aspetto più coraggioso degli uomini» è che «continuano a voler bene alle creature mortali anche dopo avere scoperto che esiste la morte», e a riunirli in un inatteso festeggiamento corale, tenero e solenne. Anne Tyler è nata nel 1941, ha studiato letteratura russa alla Columbia University di New York e vive a Baltimora, nel Maryland. I suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Guanda.

“Quando esce un nuovo romanzo di Anne Tyler bisogna lasciar perdere tutto e comprarlo subito. E naturalmente leggerlo.” Nick Hornby

Montecassino, 1944: le vicende dei singoli, la tragedia di tutti Quando la Storia si intreccia con le storie degli uomini: un romanzo corale potente ed evocativo Montecassino, 1944. Per quattro mesi gli alleati tentano di sfondare le linee tedesche. Su quel fronte terribile non sono impegnati solo americani e inglesi, ma anche truppe di altri continenti che il vortice della guerra mondiale ha risputato in Ciociaria. Fanno parte di quella strana compagine anche un migliaio di ebrei, che imbracciano le armi per il puro diritto a esistere. E ci sono i civili, tra due fuochi. Chi erano quegli uomini che, pur dalla parte dei vincitori, vanno incontro a un destino di vinti? E quali segni ha lasciato l’immenso sconvolgimento della Seconda guerra mondiale? Helena Janeczek cerca di rispondere con un affresco di storie che, ricongiungendo il passato al presente, nascono sia dall’invenzione, sia dallo scavo nella memoria più personale. Helena Janeczek è nata nel 1964 a Monaco di Baviera in una famiglia ebreopolacca. Si è trasferita in Italia nel 1983. Ha pubblicato una raccolta di poesie in tedesco e i romanzi Lezione di tenebra e Cibo. È redattrice di Nuovi Argomenti e di Nazione Indiana. Vive a Gallarate e lavora a Milano.


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La terribile solitudine dell’uomo che sapeva e che il mondo non volle ascoltare Una testimonianza straordinaria: nel 1942 l’America e l’Inghilterra sapevano della Shoah, ma non fecero niente Polonia, 1942. Jan Karski, militare attivo nella Resistenza, viene contattato dai leader di due organizzazioni ebraiche che intendono affidargli il ruolo di portavoce della tragedia del loro popolo e che, per convincerlo, lo fanno entrare clandestinamente nel ghetto di Varsavia. Sconvolto dalla miseria e dalle violenze cui assiste, l’uomo decide di accettare la missione di “messaggero”. Nei due anni seguenti, allo scopo di testimoniare l’orrore dello sterminio degli ebrei, Jan Karski intraprende lunghi e rischiosi viaggi attraverso l’Europa in guerra, spingendosi anche oltremare, fino alla Casa Bianca, a colloquio con Roosevelt. Ma la sensazione che riporta dagli incontri con i grandi della Terra è quella di rimanere inascoltato, quando persino non creduto. Decide così di lasciare la propria testimonianza in un libro di memorie e di ritirarsi a vita privata. Ma l’aver toccato con mano fino a quali bassezze si possono spingere gli esseri umani gli fa perdere il sonno e lo immerge in una costante notte bianca. Jan Karski sparisce dalle scene per decenni, finché il regista Claude Lanzmann non lo convince a lasciarsi intervistare per il suo film, Shoah. La figura di Jan Karski, cattolico che cerca di dare voce alla richiesta d’aiuto degli ebrei, è toccante per il coraggio e l’integrità dell’uomo e colpisce lo scrittore francese Yannick Haenel, che in questo libro rielabora in forma romanzesca, ma nel pieno rispetto della realtà storica, la figura e l’eccezionale vicenda di questo inascoltato testimone dello sterminio. Yannick Haenel, nato nel 1967, dopo aver conseguito la maturità al collegio militare di La Flèche, ha intrapreso studi di Lettere e insegnato per quindici anni. È il fondatore della rivista Ligne de risque.

Per una storia naturale della vergogna Un viaggio antropologico e culturale sulle tracce di un sentimento in via di scomparsa Perché nessuno si vergogna più? Perché oggi non importa più di fare una figuraccia? Ma cos’è esattamente la vergogna, che tipo d’affetto costituisce? Che si tratti di un sentimento in via di scomparsa? Perché differisce dalla colpa e dal pudore? Sono tante le domande a cui Marco Belpoliti vuol dare risposta in questo libro, che partendo dai recenti fatti della cronaca italiana, si allarga a un’indagine a tutto campo sulla vergogna nell’attuale società, segnata dalla cultura del narcisismo e dal dominio delle immagini. Scritto come un racconto, Senza vergogna è insieme un viaggio nel tempo e una lettura antropologica del contemporaneo, inclusa la più sguaiata attualità, per cercare di spiegare il destino e la funzione di un sentimento che, mentre ci prostra, ci fa essere profondamente umani. Marco Belpoliti, scrittore e saggista, ha pubblicato presso Guanda Il tramezzino del dinosauro e Il corpo del Capo. Curatore della rivista-collana Riga, insegna all’Università di Bergamo. Collabora a La Stampa e a L’Espresso.


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Realistica, commovente, giullaresca: la Bibbia secondo Dario Fo Dal premio Nobel per la letteratura, la versione popolare del più sacro dei libri Esistono Bibbie degli imperatori, splendidamente miniate, ed esistono, meno appariscenti e meno note, ma non meno preziose, Bibbie dei villani. Sono le Bibbie dei contadini, dei piccoli mercanti e degli artigiani, insomma del popolo minuto, che la tradizione orale e scritta di ogni regione d’Italia ci ha tramandato, e che Dario Fo e Franca Rame hanno scoperto in anni di ricerche sulle tradizioni popolari, ricreato sulla scena e ora riproposto, in una versione inedita, in questo libro: fabulazioni tragiche miste al grottesco e alla sempre presente autoironia, inventate nei secoli dai siciliani, dai calabresi, dai napoletani e dai contadini di tutta la valle del Po. In queste Bibbie, commosse e piene di risate, Dio è gioia ma anche sofferenza, godimento e pianto, sorriso e sghignazzo: il Dio dei villani discute con gli animali e con gli umani, certe volte anche li aggredisce; l’Altissimo, essendo il padre delle sue creature, ha i loro stessi pregi e i loro stessi difetti, persino la gelosia, la paura di rimanere solo, la malinconia. E poi, altro fatto straordinario, egli non è solo maschio, ma anche femmina, cioè madre, una tradizione che viene da tempi lontani, dalla Grecia arcaica. La Bibbia dei villani di Dario Fo segue liberamente la successione “biblica”, dall’Antico al Nuovo Testamento, dalla Genesi ai Vangeli canonici e apocrifi, con prologhi che introducono i vari racconti scritti nel volgare di lingue diverse con versione italiana a fronte. Ne viene fuori una storia di meraviglie e di storture, di miracoli e di stragi, di crudeltà e di tenerezza, di follie di potenti e onnipotenti e di saggezza popolare, dove il Signore parla attraverso l’energia e la concretezza dei villani.

Dario Fo nasce il 24 marzo 1926 a San Giano, provincia di Varese, dove suo padre era capostazione. Diplomato all’Accademia di Brera, frequenta il Politecnico, ma scopre in fretta la vocazione per il teatro e per la satira. Comincia a scrivere testi per la radio, poi debutta in scena con Franco Parenti e Giustino Durano. È l’inizio di una fortunata e lunga carriera che lo porterà, tra successi e censure, a venire rappresentato in tutto il mondo, con commedie politiche che attingono alla cultura popolare e alla cronaca di tutti i giorni. Nel 1997 riceve il premio Nobel per la letteratura. Guanda ha pubblicato: Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin, L’amore e lo sghignazzo, L’Apocalisse rimandata e Una vita all’improvvisa, scritto con Franca Rame.


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Il fallimento morale del capitalismo ˇ ˇ è un pensatore fondamentale, e questo breve saggio “Zizek è un modo eccellente per avvicinarne il pensiero.” Library Journal Per stabilizzare la finanza internazionale, dopo la crisi che ne ha travolto il folle equilibrio, biliardi di dollari sono stati praticamente regalati dai governi alle istituzioni bancarie di tutto il mondo. Perché non è stato mai possibile mobilitare risorse anche solo lontanamente ˇ ˇ tratteggia comparabili per affrontare la piaga della povertà e la crisi ecologica? Zizek il fallimento morale della modernità nei termini dei due eventi che hanno aperto e chiuso gli anni Zero, il micidiale uno-due della nostra Storia, il diritto della tragedia, il gancio della farsa. Con l’11 settembre 2001 e il credit crunch globale il liberismo è morto infatti due volte: ˇ ˇ smonta l’ingranaggio dell’ideologia come dottrina politica e come dottrina economica. Zizek liberista individuandone il nucleo perverso che ne ha determinato la crisi. ˇ ˇ (Lubiana, 1949) è fra i più innovativi e carismatici pensatori del nostro tempo. Insegna Slavoj Zizek nella sua città natale e in molti atenei americani ed europei. Autore di moltissimi volumi, ha pubblicato per Ponte alla Grazie In difesa delle cause perse, il suo maggior successo in Italia e nel mondo.

Pensare il porno Un’analisi provocatoria e provocante del filosofo emergente dei fenomeni di massa ˇ ˇ accanto a Rocco Siffredi e Moana Pozzi? Che Che ci fanno Emmanuel Lévinas e Slavoj Zizek cosa rende il pop porno, e quindi l’osceno degno oggetto di riflessione filosofica? Cos’è, in una parola, la pornosofia? Libero da qualunque pruderie teoretica e dopo aver sgombrato il campo dalla critica politicamente corretta della pornografia, l’autore indaga il nesso fra corpo, amore, perversione, democrazia e, infine, ricerca filosofica. Mentre nella sua pars destruens intende “farla finita con la donna-oggetto”, la pornosofia ha come oggetto il concetto più ampio di fiction, chiave di lettura della cultura di massa moderna, di cui la pornografia è l’emblema più estremo. Regazzoni punta il dito sull’idea di fruizione come esposizione al messaggio della fiction, e quindi anche della carnalità più esplicita: il pop porno, in cui gli attori “fingono di fare ciò che in realtà fanno”, abbatte con prepotenza la fragile barriera che divide realtà e finzione. Simone Regazzoni insegna all’Università Cattolica di Milano. È stato coautore, sotto lo pseudonimo collettivo di Blitris, della Filosofia del Dr House (Ponte alle Grazie, 2007). Per Ponte alle Grazie ha pubblicato anche La filosofia di Lost (2009).

Chi dirige la mente Come funziona e come cambia il nostro organo più complesso Questo libro parla del cervello, l’organo misterioso che è parte di noi, che fa di noi ciò che siamo, che ci dona le nostre preziose facoltà. In particolare, si tratta della più aggiornata disamina esistente su uno dei suoi più grandi misteri irrisolti: i lobi frontali. Si sa che queste ampie aree cerebrali sono per il cervello quello che il direttore è per l’orchestra; che svolgono le funzioni più avanzate e complesse; che a loro sono legate l’intenzionalità, la determinazione e l’attività decisionale, e che raggiungono uno sviluppo significativo solo negli esseri umani. Forse sono proprio loro a renderci umani. Parlando dei lobi frontali, questo libro parla della consapevolezza di sé e degli altri; di talento e successo; di creatività; di differenze tra uomini e donne. Ma anche della civiltà e della storia, delle analogie fra l’evoluzione del cervello e lo sviluppo delle strutture sociali complesse; e quindi di maturità e di responsabilità sociali. Elkhonon Goldberg (Riga, 1946) insegna Neurologia alla New York School of Medicine. Autore di innumerevoli pubblicazioni specializzate, presso Ponte alle Grazie ha pubblicato Il paradosso della saggezza.


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La salute vien mangiando… bene Un manuale ricco di ricette e informazioni per una cucina buona e sana Che una buona alimentazione sia fondamentale per la salute lo si sa da sempre; in che misura lo sia, e perché, è oggetto e patrimonio della ricerca scientifica, i cui risultati trovano oggi sempre maggiore risonanza nei media e rispondenza nella sensibilità delle persone. Con gli alimenti si può non solo fare prevenzione ma persino curare, nel senso etimologico del “prendersi cura”; è questo il campo di una nuova disciplina, la “nutraceutica”, in cui s’incontrano “nutrizione” e “farmaceutica”. Scritto da un ricercatore che da anni studia l’impatto delle diverse sostanze sulle nostre cellule, questo libro risponde alla domanda fondamentale di chiunque si avvicini al tema “alimentazione e salute”: Quali sono gli alimenti che “curano” di più e meglio? Marco Bianchi (1978) fin da bambino ha coltivato due grandi passioni, crescendo tra microscopi e fornelli. Lavora presso la Fondazione IFOM - Istituto FIRC (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) di Oncologia Molecolare di Milano; obiettivo delle sue ricerche i meccanismi molecolari che portano una cellula sana a trasformarsi in malata.

In amor vince chi… cambia I consigli di un grande psicoterapeuta Molti credono ancora nel mito che solo le donne possono capire le donne. Niente di più sbagliato, afferma Nardone. In fatto di sentimenti, le donne riescono a costruirsi “sublimi autoinganni”. Ciò non significa che l’altra metà del cielo sia l’“anello debole” della coppia, né che le vada attribuita alcuna colpa del fallimento amoroso: al contrario, la donna è il fulcro del potere relazionale, ed è qui che è possibile intervenire per ridefinire un “copione” disfunzionale, una parte, cioè, in cui rimaniamo intrappolati nostro malgrado. La galleria di “tipi” amorosi descritti qui non ha nulla di astratto, ma è accompagnata da storie e casi reali: com’è nella tradizione del problem solving strategico, l’attenzione è rivolta soprattutto all’“agire” e alla soluzione dei problemi. Giorgio Nardone, fondatore con Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica, è direttore della Scuola di comunicazione e Problem Solving strategico, della Scuola di psicoterapia breve strategica di Arezzo. Autore di numerose opere tradotte in molte lingue straniere, dirige per Ponte alle Grazie la collana dei saggi di Terapia in tempi brevi.

Le avventure di Pepe e Primavera nella Grande Pioggia In un futuro non così remoto, i bambini sono creature diafane e solitarie, costrette a ripararsi dal sole perenne, ricche di una fantasia acutissima. Pepe è cresciuto in una baraccopoli ai margini di Genova, alle prese con una madre soavemente irresponsabile e un padre smarrito nelle droghe musicali. Per anni sue confidenti sono state le antiche figure borghesi del cimitero di Staglieno e una vecchia zia eccentrica, ultima testimone della scomparsa dei gabbiani. Ma Pepe adesso scruta i cieli, sa che il momento è vicino: tra poco non sarà più solo, dopo anni di calura sta per tornare la grande pioggia. Un evento così catastrofico che gli adulti si rifugeranno in letargo nelle loro stanze, e i bambini potranno invece avventurarsi liberi per le strade del mondo. Assieme a Primavera, compagna precoce e ficcanaso, Pepe è pronto a partire per il viaggio di tutta una vita… Paolo Zanotti (1971) vive a Bologna. Suoi racconti sono comparsi nelle riviste il Caffè illustrato e Nuova Prosa e nella raccolta Best Off 2005. Questo è il suo primo romanzo.


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L’animo umano, ultima terra estrema Dopo il grande successo di Nelle terre estreme, il nuovo, attesissimo libro di uno scrittore amato in tutto il mondo È facile comprendere perché Jon Krakauer sia rimasto affascinato da Pat Tillman al punto da dedicargli un libro. Al pari di Chris McCandless di Nelle terre estreme, Pat Tillman è una figura di giovane eroe moderno, una figura idealista, avventurosa, tragica. Chris McCandless attraversava gli Stati Uniti alla ricerca di un rapporto autentico con la natura selvaggia, con la vera America. Si era lasciato alle spalle una laurea, la sua famiglia, la sicurezza economica, una vita normale. Morirà in Alaska, da solo, imprigionato nel suo anelito alla libertà assoluta. Pat Tillman è un campione di football, a poco più di vent’anni ha un contratto di tre milioni e seicentomila dollari, ha i capelli lunghi, gira in bicicletta e rifiuta il telefonino. A otto mesi dall’attentato alle Torri gemelle, fa la scelta della vita: si arruola nei Rangers e parte per l’Iraq. Vuole difendere il suo paese. Lo fa mantenendo un distacco critico dalle scelte politiche e strategiche di Bush. Dopo l’Iraq viene mandato in Afghanistan, dove muore, a ventisette anni, ucciso da fuoco amico. Su di lui fioriranno leggende, la propaganda se ne impadronirà mettendo a tacere le reali circostanze della sua morte. Attraverso diari, lettere, interviste agli amici e ai familiari, Krakauer indaga su una figura così complessa e sorprendente e offre al lettore un mosaico sfaccettato e straordinariamente ricco di Pat Tillman, un ragazzo che nella vita cercava qualcosa di diverso, di profondo, forse di incomprensibile.

“In questo capolavoro Jon Krakauer restituisce un ritratto intimo di Tillman e coglie splendidamente l’amarezza, la pazzia e l’eroismo del mondo post 11 settembre.” Publishers Weekly

Jon Krakauer è nato nel 1954 ed è cresciuto nell’Oregon, dove fin da bambino ha sviluppato la sua passione per la montagna. L’amore per l’estremo lo ha portato a diventare un alpinista professionista di alto livello, con diverse imprese al suo attivo, come la parete ovest del Cerro Torre, in Patagonia. Dal 1983 si dedica a tempo pieno alla scrittura come giornalista per riviste specializzate e autore di libri di grande successo, tra cui Aria sottile, Il silenzio del vento, In nome del cielo e Nelle terre estreme tutti pubblicati in Italia da Corbaccio.


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Il libro “proibito” di Reinhold Messner Finalmente pubblicato il diario della drammatica spedizione in cui perse la vita il fratello minore del famoso alpinista Scritto di getto nel 1970, all’indomani del più grande successo e della perdita più terribile – la salita del suo primo ottomila e la morte del fratello Günther che con lui aveva raggiunto la vetta del Nanga Parbat – questo diario non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Almeno secondo il capo spedizione, Karl Herligkoffer, che voleva essere il detentore dell’unica verità sulla “conquista” del Nanga Parbat. E che di fatto per anni accusò Messner di aver tradito lo spirito di gruppo, di non essere in realtà salito in cima, di aver scelto una via di discesa sbagliata e impossibile, di avere trascinato con sé il fratello meno in forma e di averlo abbandonato a morte sicura nei pressi della vetta. Ha taciuto tuttavia i suoi errori, primo fra tutti quello di aver usato un razzo di segnalazione di colore sbagliato, spingendo Messner a intraprendere l’ultimo tratto che lo separava dalla vetta senza attrezzare la via. Per decenni Messner ha urlato la sua verità, portando dentro di sé il dolore per la morte del fratello e per l’ingiustizia subita e solo con il ritrovamento del corpo di Günther, nel 2005, esattamente dove aveva detto che era stato travolto da una slavina, ha potuto ritrovare un po’ di serenità. Nel frattempo è diventato il più grande alpinista di tutti i tempi. E ora, dopo quarant’anni, vuole tornare ancora una volta su quell’episodio terribile, con la testimonianza più diretta e immediata: il suo resoconto di allora. “Io sono quello che faccio” è il suo motto da sempre. Reinhold Messner, contadino, europarlamentare e scrittore, è l’alpinista più famoso della nostra era. Nato in Tirolo nel 1944 ha cominciato a scalare a cinque anni. A vent’anni era già salito lungo tutte le più difficili vie delle Dolomiti e delle Alpi e aveva già elaborato la sua filosofia di ascensione in stile alpino. Dopo aver salito in solitaria senza ossigeno l’Everest e il Nanga Parbat, è stato il primo a salire tutti e 14 gli 8000 e il terzo a completare la salita delle «Sette Sorelle», le sette cime più alte del mondo. È una leggenda vivente del mondo alpinistico. Corbaccio ha pubblicato La montagna nuda, K2 Chogori, La mia vita al limite, Grido di pietra, tutti ristampati più volte, e La montagna a modo mio.

21 dicembre 2012: siete pronti? 21 dicembre 2012: la data finale del sofisticatissimo Calendario maya del Lungo computo. Il dibattito sul significato di questa data ha prodotto centinaia di libri, migliaia di siti Internet, innumerevoli articoli su riviste e decine di titoli di giornali. Ma soprattutto ha prodotto convinti sostenitori di tesi opposte: la teoria apocalittica, che prevede la vera fine del mondo, e la teoria della rinascita, che invece, prevede un nuovo inizio, un’era di rinnovamento. Cosa di tutto ciò che si sente dire da mesi può essere considerato un fatto scientifico e cosa, invece, è pura e semplice superstizione? Finalmente in questo filmato i maggiori studiosi, ricercatori e scrittori ci danno tutte le risposte.


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A volte una scelta “sbagliata” può essere l’unica possibile Una nuova storia che colpisce al cuore, la conferma del talento di un’autrice da 10 milioni di copie vendute nel mondo

Quando la passione è una febbre proibita Emma è un veterinario di campagna. A quarantatré anni, nel mezzo di una solitudine ricercata, irrompe nella sua vita Giovanni, un quattordicenne scappato da casa, figlio di Micol e Raphaël, vecchi amici con cui Emma aveva interrotto ogni rapporto per dimenticare il dolore che le avevano causato tanto tempo prima. Emma vorrebbe che Giovanni se ne andasse, ma lui è deciso a rimanere. E a poco a poco nasce fra i due un rapporto tenero e pericoloso… Simonetta Greggio è nata a Padova ma risiede in Francia da più di venticinque anni. Scrive in francese perché è la lingua del paese dove ha scelto di vivere. Corbaccio ha pubblicato La dolcezza degli uomini, Passo dell’Angelo e Stelle di Provenza.

Tutti i genitori in attesa vi diranno che non vogliono un bambino perfetto, ma solo sano. Anche Charlotte e Sean O’Keefe avrebbero chiesto un bambino sano, se avessero potuto scegliere. Invece, la loro vita è fatta di preoccupazioni, di conti che si accumulano, degli sguardi pietosi dei genitori “più fortunati” e, peggio ancora, di “e se…”. E se la loro bambina fosse nata sana? Ma vale la pena di affrontare tutto questo, perché Willow è perfetta, per quanto strano possa sembrare. È intelligente, carina, coraggiosa e, per avere solo cinque anni, profondamente saggia. Willow è Willow, in salute e in malattia. Ma quel “e se…” scava a fondo nel cuore e nella mente di Charlotte, che proprio in nome dell’amore che ha per la figlia, decide di affrontare un processo contro la ginecologa che non ha diagnosticato prima la malattia della bambina: osteogenesi imperfetta, una fragilità ossea incompatibile con uno sviluppo e una vita «normali». Questo significa per lei cercare risposta a una serie di domande che forse una madre non dovrebbe mai essere costretta a porsi. E se Sean e Charlotte avessero saputo prima della malattia di Willow? E se la loro amata Willow non fosse mai nata? Jodi Picoult, la regina del legal thriller della nuova America, vive nel New Hampshire. I suoi libri sono pubblicati in 34 paesi, esordendo quasi sempre al primo posto di tutte le classifiche. In Italia, Corbaccio ha pubblicato La custode di mia sorella (da cui è stato tratto l’omonimo film di Nick Cassavetes con Cameron Diaz), Il colore della neve, Senza lasciare traccia, Diciannove minuti e Un nuovo battito.

Una divertente storia d’amore e di… cappelli Ambientata in un paesino dell’America latina chiamato Villa de la Virgen, immerso nella giungla e circondato da paludi infestate di coccodrilli è la storia di donna Nicanora e del suo sogno nascosto di aprire un negozio di cappelli. Ma è anche la storia di Bosco il barbiere del villaggio, negozio intorno al quale ruota tutta la vicenda. Ma che dire del sindaco, di sua moglie e di sua cognata? Senza dimenticare l’inquietante straniero, El Gringo, che nessuno, tranne una bambina, riesce a comprendere e che si installa in casa di donna Nicanora. Kirstan Hawkins ha studiato antropologia a Edimburgo e ha viaggiato in Africa, Asia e America Latina. Dopo aver scritto numerosi articoli relativi alle sue ricerche, ha deciso che era giunto il momento di dedicarsi a un romanzo.


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Il mondo salvato dalle donne “Un libro commovente… un incoraggiamento al cambiamento attraverso l’esempio di donne coraggiose.” Khaled Hosseini

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Il dono raro di un fratello speciale Lui si chiama Philippe, lei Anne; dai tempi della loro infanzia, negli anni settanta, non si sono mai lasciati. È una cosa rara tra fratello e sorella, proprio come il legame così forte e raro che li unisce. E da cui scaturisce questa storia, commovente e intensa: la storia di una sorella minore «normale» e di suo fratello «diverso dagli altri». Un fratello maggiore che Anne da piccola vedeva come il suo eroe, e che, negli anni, ha dovuto imparare ad accettare e aiutare. Anne Icart è nata nel 1968. Lavora in una casa editrice giuridica a Parigi. La stanza di mio fratello è il suo primo libro.

Due prestigiose penne del New York Times ci offrono in questo libro una appassionata chiamata alle armi contro la violazione forse più macroscopica dei diritti umani: l’oppressione di donne e bambine nei paesi in via di sviluppo. Questo libro è un viaggio attraverso Asia e Africa per incontrare le donne che soffrono e combattono contro la schiavitù sessuale, la malattia, lo sfruttamento e la violenza. Attraverso le storie di queste donne gli autori ci mostrano come la chiave dello sviluppo economico sia in realtà legata allo sviluppo del potenziale femminile. Paesi come la Cina hanno potuto crescere economicamente proprio grazie al lavoro delle donne. Consentire alle donne di entrare nel mercato del lavoro è la migliore strategia per combattere la povertà e il terrorismo. Nicholas D. Kristof è un opinionista del New York Times e Sheryl WuDunn è un’ex corrispondente del Times che lavora nei campi della finanza e della filantropia. Sono la prima coppia ad aver vinto il Pulitzer di giornalismo per un’inchiesta sulla Cina per il New York Times. Kristof ha vinto nuovamente il Pulitzer per i suoi contributi sul Times.

“Penso sia impossibile starsene impalati a non fare niente dopo aver letto questo libro, perché ci ricorda ciò che dobbiamo tenere sempre a mente: quanto l’umanità può essere crudele con se stessa.” George Clooney

Il libro shock che ha sconvolto l’America Irene Vilar è solo una studentessa portoricana quando si innamora del suo professore di storia. Lei ha diciassette anni, lui cinquanta. Ha inizio una relazione squilibrata che sfocia in un matrimonio segnato da contrasti. E da quindici aborti in quindici anni. Lui le impone di non avere figli. Lei è completamente succube… Il viaggio oscuro della donna attraverso le ferite che si procura, le reazioni compulsive, le sue ossessioni, si compongono in un racconto limpido e straziante di perdita e di dolore, un racconto che affronta i problemi della libertà di scelta, delle responsabilità familiari e, in definitiva, della maternità. Irene Vilar è nata ad Arecibo, Porto Rico. È stata editor alla Syracuse University Press e alla University of Wisconsin Press. Attualmente lavora alla Texas Tech University Press.


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Il libro che ogni genitore dovrebbe leggere Una psicologa evoluzionista, che è anche una madre, svela i misteri che rendono unici i nostri primi anni di vita in un libro destinato a diventare un classico Cos’hanno in mente i nostri figli quando, appena in grado di parlare, si impegnano con tutta la serietà di cui sono capaci nella costruzione di realtà immaginarie? Come si articolano i loro stati coscienti, apparentemente più simili a un magma fangoso che al trasparente flusso cartesiano di cui ci parlano i filosofi? Cosa ci può dire la loro mente sul nostro modo di pensare? Alison Gopnik si muove in una terra di confine, tra scienza, filosofia e sentimenti di una madre, per mostrarci che i nostri bambini sono tutt’altro che esseri irrazionali o limitati nelle loro capacità intellettuali. Anzi, ci sono buone ragioni per credere che siano molto più intelligenti, perspicaci e consapevoli degli adulti. Lo studio del loro comportamento ci avvicina così ai fondamenti del nostro essere uomini: gli occhi di un neonato che catturano lo sguardo del genitore ci spiegano cosa sono amore e fedeltà, mentre le esplorazioni instancabili di un bambino appena più grande nascondono le ragioni che ci muovono verso la ricerca scientifica e la scoperta di nuovi mondi. Il libro di Gopnik è destinato a trasformare il modo in cui guardiamo ai nostri figli e in cui pensiamo al nostro ruolo di adulti. Alison Gopnik insegna Psicologia alla University of California di Berkeley. È un’esperta di rilievo internazionale nello studio dell’apprendimento infantile e la sua attività scientifica è accompagnata da un indiscusso successo editoriale: il suo Mio figlio è un genio è stato tradotto in venti lingue.

Il cervello: se lo conosci, lo usi al meglio Un “manuale di sopravvivenza” per migliorare l’apprendimento, la produttività professionale e le relazioni interpersonali Per convenzione, la linea Homo comincia con Homo habilis – creatura di cui non sappiamo quasi nulla, se non che la sua massa cerebrale aveva più o meno le dimensioni di un’arancia – e termina con Homo sapiens, cioè noi. Non siamo a conoscenza di nessuna ragione convincente che possa spiegare perché, all’incirca due milioni di anni fa, il nostro cervello abbia improvvisamente incominciato a crescere. Come che sia, un cervello voluminoso è un organo molto esigente. Il nostro, in particolare: pur costituendo appena il 2 per cento della massa corporea, divora il 20 per cento dell’energia disponibile. Sappiamo molte cose, sul nostro cervello, ma è ancora troppo poco. Come funziona? Di che cosa ha bisogno per funzionare al meglio? Perché è in grado di imparare le cose più disparate? Perché è così facile dimenticarle? La maggior parte di noi non lo sa. John Medina, biologo molecolare di fama internazionale, per anni ha svolto ricerche sulle misteriose connessioni tra cromosomi e funzioni mentali, tra geni e comportamento. In questo suo libro sorprendente, sulla base delle cognizioni più avanzate e dell’analisi di casi concreti, presenta con vivacità narrativa vari aspetti, o “regole” – dodici, per l’esattezza –, relative al funzionamento del cervello. John Medina è biologo molecolare specializzato nello studio dei geni implicati nello sviluppo cerebrale e nei disordini psichiatrici. Dirige il Brain Center for Applied Learning Research della Seattle Pacific University e insegna al dipartimento di bioingegneria della University of Washington School of Medicine.


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In America l’FBI spiava Jimi Hendrix, in Italia l’antiterrorismo investigava su Fabrizio De André: una storia mai raccontata Il rock ha rappresentato, dalla metà degli anni sessanta, un fenomeno dirompente che ha fornito ai giovani consapevolezze sino ad allora assenti e ha impresso un forte impulso ai cambiamenti della società. Negli Stati Uniti più che altrove esso ha espresso notevoli capacità di aggregazione ed è stato valutato con sospetto e ostilità da parte dei governanti. Oggi, grazie al Freedom of Information Act che consente l’accesso alle fonti di polizia, dagli archivi dell’FBI e della CIA emergono la pervasività e il cinismo delle operazioni condotte contro Jimi Hendrix, John Lennon, Jim Morrison, Frank Zappa e tanti altri musicisti, con arbitrarie intromissioni nella vita privata e insidiose offensive per danneggiarli sul piano artistico. Anche in Italia la polizia ha fatto spiare alcuni musicisti, come testimonia il caso di Fabrizio De André, cui il libro dedica il capitolo conclusivo. Mimmo Franzinelli, studioso dell’Italia del Novecento, presso Bollati Boringhieri ha pubblicato I tentacoli dell’Ovra (1999, Premio Viareggio 2000) e ha curato scritti inediti di Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Leopoldo Gasparotto. Ha affiancato alla ricerca storiografica l’interesse per la musica.

La depressione è ciò che guarisce grazie a un antidepressivo: viene prima il farmaco o la malattia? Nel 1970 si sono stimati cento milioni di depressi sull’intera popolazione mondiale. Trent’anni dopo la percentuale è salita al miliardo. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la depressione si candida a diventare il primo problema sanitario, sopravanzando anche le malattie cardiovascolari. Al riguardo si sono avviate massicce campagne mediatiche che fanno ormai apparire il fenomeno come dilagante. Che cosa è successo? Una tale dirompenza non si spiega con le interpretazioni tradizionali, da quella sociologica, che accusa i modi di vita attuali di generare sempre più infelicità e sofferenza, a quella organica, che chiama in causa la predisposizione genetica, a quella clinica, che si focalizza sulla cattiva strutturazione intrapsichica del soggetto. Quale ruolo hanno invece gli psicofarmaci? Secondo Philippe Pignarre, per comprendere davvero i motivi di questa epidemia senza agente infettivo occorre partire dai metodi di cura, più che dalle cause. Philippe Pignarre ha lavorato a lungo come direttore della comunicazione presso l’industria farmaceutica (Delagrange, Synthélabo). Nel 1990 ha fondato le edizioni parigine Les Empêcheurs de penser en rond, poi confluite in Seuil (2000), da cui sono uscite nel 2008 per costituire una doppia sigla editoriale con La Découverte. Ha pubblicato numerosi saggi.

L’opera fondamentale di uno dei più importanti sociologi viventi “Ogni volta che diamo un nome a qualcosa, dividiamo il mondo in due: da un lato le entità che rispondono a quel nome; dall’altro tutte quelle che non lo fanno”. Dare un nome equivale dunque a ordinare, controllare: null’altro ha fatto la modernità, se non imprimere un ordine artificiale al mondo, per contrastare l’ambivalente, l’indistinto, di cui percepiva la minaccia. Compito votato al fallimento, secondo Bauman, perché è l’ambivalenza la condizione normale del linguaggio. Se si ammette solo l’alternativa rigida tra l’ordine e il caos, ci si condanna all’inadeguatezza, aprendo la strada all’intolleranza. Ma l’ambivalenza può anche costituire una trappola. Accadde, tra Otto e Novecento, con il percorso di integrazione degli ebrei di lingua tedesca; la modernizzazione estirpò stili di vita, costumi, e produsse la categoria ambivalente degli ebrei assimilati, estranei sia alla comunità di provenienza sia alle élite nazionali. Tra rischi e rivincite, l’ambivalenza attraversa gli ultimi due secoli e invade la postmodernità. Dobbiamo imparare a convivere con questo scandalo della ragione. Zygmunt Bauman (Poznán, 1925), di origine ebraica, all’invasione tedesca della Polonia è fuggito con la famiglia in Unione Sovietica. Rientrato in patria nel dopoguerra, ha insegnato all’Università di Varsavia fino al 1968 quando ha perso l’incarico per la sua critica delle posizioni antisemite del Partito comunista polacco, ed è riparato all’estero. Dal 1990 è professore emerito all’Università di Leeds. Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti (1992).

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L’esordio di un grande narratore: il bestseller rivelazione del 2009, che ha venduto 160.000 copie in pochi mesi Una lettura magnetica e irresistibile che ha conquistato l’Europa, un’indagine in punta di piedi sulla natura del male Cosa spinge uno stimato e irreprensibile medico di paese ad ammazzare la moglie a colpi d’ascia dopo quarant’anni di matrimonio? E come si può consumare un delitto tanto efferato in un’atmosfera di calma apparente? Muove da qui il racconto di Ferdinand von Schirach, da situazioni di normalità in cui un colpo di vento può scatenare una follia criminale. Dalla sua posizione privilegiata di avvocato penalista, l’autore osserva quotidianamente gli orrori e le violenze della vita di tutti i giorni. Spacciatori, prostitute, skinhead, ma anche famiglie aristocratiche, ricchi uomini d’affari e insospettabili guardiani di museo diventano così i protagonisti di vicende semplicemente inspiegabili dalla ragione. L’avvocato von Schirach rivela un eccezionale talento narrativo: entrando in punta di piedi nelle vicende che racconta, riesce a mostrarcele sotto una nuova luce, invitandoci a rivedere i pregiudizi sui criminali e sulle cause delle loro azioni, e a riflettere sul labile confine fra il bene e il male. “Ritratti reali di individui che la cronaca descrive solo attraverso sbrigativi stereotipi… Davvero un bel libro.” Pupi Avati “Per una volta, dalla parte di chi uccide. Per una volta, è tutto vero.” Donato Carrisi “Von Schirach racconta i meccanismi del delitto meglio di qualunque romanzo.” Corrado Augias

Ferdinand von Schirach è nato a Monaco nel 1964. La sua esperienza di avvocato penalista a Berlino (nel corso della sua carriera si è occupato di alcuni dei crimini che hanno coinvolto maggiormente l’opinione pubblica tedesca) gli ha fornito il materiale che ha ispirato questo suo libro d’esordio. © Paul Ponizak

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LE TAPPE DI UN CLAMOROSO SUCCESSO Maggio 2009. La casa editrice tedesca Piper, con un gesto inconsueto per un esordiente assoluto, invia a un migliaio tra librai e giornalisti una copia omaggio di un libro chiaramente diverso dal solito. Si tratta di una lettura magnetica e irresistibile, che unisce la potenza della grande narrativa di indagine a una scrittura tersa e impeccabile. L’autore parla di crimini… O forse della vita di tutti noi. È l’opera d’esordio di Ferdinand von Schirach. Agosto 2009. Forte dell’interesse creatosi intorno all’enigmatica e fascinosa figura dell’avvocato penalista che scrive di delitti e criminali con il piglio del grande scrittore letterario, la prima tiratura del libro si esaurisce in una settimana. Settembre 2009. Giunto alla decima edizione e superate ormai le 100.000 copie, il libro di von Schirach comincia a fare parlare di sé la stampa e gli addetti ai lavori anche al di fuori dei confini tedeschi. Ottobre 2009. Il libro di von Schirach è uno dei più discussi e contesi della fiera di Francoforte. Nel giro di poche settimane viene acquistato da ben 25 tra le più rinomate case editrici al mondo. Gennaio 2010. Ancora presente nelle classifiche dei libri più venduti in Germania, con oltre 150.000 copie vendute e 15 edizioni complessive, Ferdinand von Schirach è la vera novità letteraria del panorama europeo. Febbraio 2010. Ancora prima dell’uscita in Italia, Un colpo di vento cattura l’interesse di autori, librai e giornalisti. Iniziano le anteprime sulle principali testate. L’attesa aumenta. Maggio 2010. Un colpo di vento debutta finalmente in tutte le librerie italiane.


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Imparare ad amare e a essere amati Il romanzo d’esordio dell’autore di Cuori allo specchio “Vuole dirmi con parole sensate in quale incubo mi trovo?” “Alle Terme dell’Anima, signore.” “Sono morto, dunque?” “A me non risulta. Lei è ricoverato qui per ricominciare a vivere.” Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell’amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

© Mauro Vallinotto

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Massimo Gramellini è giornalista e vicedirettore de La Stampa. È ospite fisso di Fabio Fazio a Che tempo che fa con la rubrica News Parade. Con Longanesi ha pubblicato Ci salveranno gli ingenui (2007) e Cuori allo specchio (2008). Questo è il suo primo romanzo.

Care lettrici e cari lettori, sono qui per portarvi lontano dagli affanni quotidiani e vicino al centro dei vostri cuori. Alle Terme dell’Anima: un complesso di vasche presidiate da Maestri (maschi, femmine, anche un androgino) che parlano il linguaggio universale dell’amore. Si tratta di un luogo in cui vengono ricoverati coloro che scappano dalle passioni, ma coltivano ancora un desiderio profondo. Come il protagonista, Tomàs, giovane adulto ferito dalla vita, che non crede più a nulla ed è spaventato da tutto, eppure conserva intatto il suo sogno più ardito: l’anima gemella. Le antiche tradizioni raccontano di un sentiero stretto che dai livelli più bassi del corpo (quelli delle emozioni superficiali e dei desideri materiali) conduce alla camera del cuore. È il percorso irto di ostacoli che Tomàs dovrà affrontare per raggiungere il centro di se stesso, alla scoperta del talento, unico e inimitabile, che ogni essere umano possiede. Lungo il cammino imparerà a fare pace con il passato, a ricongiungersi con la sua anima e ad amarsi, presupposto indispensabile per amare gli altri ed esserne amati. Scoprirà che la vita e il dolore hanno un senso, e che l’amore non è un’emozione ma un sentimento: qualcosa di profondo e stabile, come da piccoli ci suggeriva l’ultima riga delle favole: quel “vissero per sempre felici e contenti” che, adesso lo sappiamo, rappresenta la vera avventura. Ho scritto L’ultima riga delle favole perché le critiche e le denunce - materia prima del mio lavoro di giornalista non mi bastavano più. Avevo bisogno di credere di nuovo in qualcosa. Di dare una speranza a coloro che non si vogliono arrendere. L’anima gemella di Tomàs sostiene che a salvare il mondo saranno gli innamorati (di una persona, di un progetto, di un sogno): gli unici ancora capaci di coniugare i verbi al futuro. Confido che, dopo aver letto l’ultima riga di questa favola, sarete d’accordo con lei.


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Una donna, un amore proibito, un canto di libertà Dall’autrice della Ragazza col turbante, una straordinaria storia d’amore e d’avventura Nel monastero di Santa Radegonda, nella Milano del 1736, vive una ragazza dallo straordinario talento musicale. Il suo nome è Paola Pietra, una giovane contessa in clausura per imposizione dell’illustre famiglia. La voce di contralto, scura e potente, è la sua unica ragione di vita; ma la passione per la musica rappresenta una minaccia per la badessa del convento. Oltre la grata, nel corso delle messe cantate, un diplomatico inglese in missione presso l’arciduca d’Austria nota la sua voce e non la dimentica. Nasce così, da una suggestione del canto, da profumi e immagini rubati, l’amore proibito fra la novizia e sir John Breval, a cui farà seguito la fuga dal convento e un lungo viaggio in terre straniere e in un mare pieno di insidie… Romanzo d’amore, romanzo d’avventura, romanzo storico (e Marta Morazzoni, come scrive Pietro Citati, “possiede il dono naturale di una narratrice storica”), La nota segreta si dipana fra intrighi diplomatici e colpi di scena. Al centro, un personaggio femminile di sorprendente attualità, che rivendica il proprio diritto a vivere e amare contro ogni imposizione. Marta Morazzoni insegna lettere in una scuola superiore. Il suo primo libro, La ragazza col turbante (1986), ha avuto uno straordinario successo in Italia e all’estero, dove è stato tradotto in nove lingue. Analogo consenso hanno ricevuto i volumi successivi, usciti, come il primo, da Longanesi: L’invenzione della verità (1988, premio selezione Campiello), Casa materna (1992, premio selezione Campiello), L’estuario (1996), Il caso Courrier (1997, premio Campiello), al quale è stato attribuito in Gran Bretagna l’Independent Foreign Fiction Award 2001, Una lezione di stile (2002) e Un incontro inatteso per il consigliere Goethe (2005).

La moglie dell’artista Da Copenaghen a Bucarest, a Londra un romanzo intenso sulla complessità dell’universo femminile La stanza è sempre la stessa. L’inquadratura anche. Così come la donna di schiena. Eppure, ogni quadro, ogni colore, ogni pennellata è un sofferto passo in più verso la perfezione. I dipinti di Viktor Riis sono come lui: si alimentano di silenzio e di studio. Neppure la sua musa, la moglie Severine, può infrangere il delicatissimo cristallo in cui è racchiusa la sua ispirazione. C’è solo un modo, per la musa, di sottrarsi al silenzio che il marito le impone: affidare il proprio amore per la vita e per l’arte a un diario. Ed è in quelle parole che forse risiede la chiave di un enigma: perché negli ultimi tre quadri di Riis la musa non compare più? Il diario di Severine, scritto in Danimarca nei primi del Novecento, giunge misteriosamente nelle mani dell’ultimo proprietario dei quadri, Joen Alsted, ambasciatore danese nella Romania di Ceausescu e coinvolto, suo malgrado, in un delicato intrigo internazionale. Vent’anni dopo, alla sua morte, sarà compito di Freya, studiosa d’arte legata agli Alsted da un amore filiale, cercare di far luce su una vicenda che affonda in un passato in parte anche suo, e il cui perno sembra ancora e sempre la figura sfuggente della donna nei dipinti. Paula Vene Smith, di nazionalità americana, è nata a Buenos Aires e ha vissuto a lungo fuori degli Stati Uniti al seguito del padre, diplomatico. Nell’anno accademico 2002-2003 è stata a Londra, dove ha insegnato Storia dell’arte, e dove ha conosciuto il pittore danese cui si è ispirata per Il silenzio della musa, suo primo romanzo.


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Invito a cena con delitto Finalmente di nuovo disponibile una delle indagini più amate di Thomas Lynley In uno sperduto villaggio del Lancashire muore avvelenato, dopo una cena in casa di una conoscente, il parroco Robin Sage. Di lì a poco arrivano in paese, per una vacanza fuori stagione, il patologo Simon St. James e la moglie Deborah, che aveva casualmente conosciuto il sacerdote a Londra. La scoperta della disgrazia li trascina tra le ombre più cupe di quei luoghi, sui quali aleggiano ancora antiche storie di stregoneria. L’inchiesta del coroner si è già conclusa con il verdetto di morte accidentale, ma Simon non ne è convinto, e decide di convocare il suo amico, l’ispettore Lynley. In un clima di sospetti e pettegolezzi che rendono indecifrabili i volti del crimine, l’ispettore Lynley è costretto ad affondare sempre di più la lama delle indagini per riuscire a portare alla luce la verità. Una verità dal sapore amaro e crudele. Elizabeth George, sempre in vetta alle classifiche del New York Times, è autrice di quattordici romanzi gialli, un saggio e due raccolte di racconti. Una carriera che le ha valso, tra gli altri, riconoscimenti quali l’Anthony Award, l’Agatha Award e il Grand Prix de Littérature Policière.

L’amore è un lusso per chi non ha… niente da perdere Romantico e duro, l’eroe che conquista i cuori dei lettori e la testa delle classifiche In quel posto incredibile che si chiama Stati Uniti esistono, fra le mille stranezze, due piccole città: si trovano in Colorado e una si chiama Hope, l’altra, a pochi chilometri di distanza, si chiama Despair. “Speranza” e “disperazione”: due opposti che non sembrano creare alcun problema a Jack Reacher, in fondo lui vuole soltanto un caffè prima di rimettersi in viaggio. Da anni l’ex maggiore dell’esercito Jack Reacher gira l’America; qualcuno potrebbe chiamarlo “vagabondo”, lui preferisce “libero”. A Despair, però, nessuno vuole stranieri tra i piedi e Reacher si ritrova prima in cella, poi espulso. C’è una sola cosa a cui Reacher tiene ancor più della sua libertà: la giustizia. Per vederci chiaro, Reacher ha bisogno di un alleato. Lo trova in una poliziotta di Hope, Vaughan, una donna tanto bella quanto determinata che, come lui, vuole scoprire la verità. E, forse, riuscire così a dare un senso al dolore che la attanaglia… Lee Child dopo aver lavorato per vent’anni come autore di programmi televisivi, nel 1997 ha deciso di dedicarsi alla narrativa: il suo primo libro, Zona pericolosa, è stato accolto da un notevole successo, e lo stesso è accaduto per gli altri romanzi d’azione incentrati sulla figura di Jack Reacher, pubblicati in Italia da Longanesi.

Excalibur non è solo una leggenda… Tra antichi miti e oscure macchinazioni contemporanee, una nuova avventura di un autore che ha riscritto le regole del genere Bournemouth, sud dell’Inghilterra: l’archeologa Nina Wilde e il fidanzato Eddie Chase, ex SAS e guardia del corpo, decidono di far visita alla famiglia di Eddie. Sono appena partiti, quando ricevono uno strano messaggio. Lo storico Bernd Rust è convinto di aver scoperto come localizzare Excalibur, la leggendaria spada di re Artù: un’arma di una potenza incredibile che, se finisse nelle mani sbagliate, rischierebbe di alterare per sempre gli equilibri mondiali… Nina è scettica, ma quando Bernd viene ucciso sotto i suoi occhi deve ricredersi. Sono davvero troppe le persone interessate al ritrovamento e persino il governo americano è coinvolto. E se Excalibur esistesse davvero? Se fosse più di una semplice spada? Andy McDermott, dopo un passato da giornalista, oggi è uno scrittore a tempo pieno. Longanesi ha già pubblicato In cerca di Atlantide e Il tesoro di Ercole.


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La vera storia di Mimma Lupo, lo straordinario caso editoriale che ha commosso gli italiani A Palermo, di fronte alla casa del giudice Borsellino, vive un’anziana donna che sembra uscita dalle pagine di un racconto d’altri tempi. Domenica Lupo, questo il suo nome, da anni assiste i carabinieri che dopo la strage di via d’Amelio piantonano la casa dei familiari del magistrato, e ha stretto con loro un legame così forte da diventare, ai loro occhi, “la mamma” di tutti. Porta il tè, l’acqua, i cornetti, i panini con le “panelle”, a qualcuno attacca un bottone o sistema la divisa. Finché un giorno tra quei giovani carabinieri arriva un ragazzo che, incuriosito, decide di scoprire il motivo di tanta dedizione e si fa raccontare la sua storia. E quella che Domenica, Mimma, gli narra è una vicenda tanto drammatica quanto vera che appartiene al passato, all’epoca in cui le donne siciliane subivano abusi e violenze, di fronte ai quali dovevano chinare il capo in silenzio. Mimma racconta un amore mai consumato per un giovane brigadiere dell’Arma dei carabinieri, un legame fortissimo che l’accompagnerà tutta la vita, nonostante sia stato calpestato dall’ostilità degli uomini e dalle regole non scritte dell’onore… Una storia straordinaria dall’epilogo sorprendente, che ha commosso tutti quelli che l’hanno conosciuta e che, per l’intensità del messaggio in essa contenuto, merita di essere, come si legge nella Prefazione di Rita Borsellino, “ascoltata, vissuta e tramandata”. Alessio Puleo è nato a Palermo nel 1981 e si è formato presso il Teatro Libero di Palermo, dove ha lavorato per diversi anni. Nel 2001, mentre prestava servizio di vigilanza alla famiglia Borsellino come carabiniere ausiliario, ha conosciuto Mimma. Prima di quel momento ne aveva semplicemente sentito parlare, ma dopo averla conosciuta di persona ha capito l’importanza di divulgare al pubblico la sua storia. Filippo Vitale è nato nel 1949 a Cinisi, borgo contadino e marinaro, e si è trasferito quindi a Padova, per dedicarsi alla poesia e alla pittura. Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private.

Il metodo più serio e scientifico per seguire (e sopportare) un mondiale di calcio! Arriva il mese più importante dell’anno per gli appassionati di calcio, il mese dei Mondiali, e quale modo migliore di viverlo e di esorcizzare le paure del tifoso che farsi accompagnare da un’agendina di Murphy ad hoc? Un’agenda completa del calendario e delle formazioni partecipanti, arricchita da schede di curiosità sulle squadre nazionali e sui Mondiali del passato, in perfetto stile Murphy. Perché, come recita il lemma di Trapattoni: “Tutto ciò che non è chiaro a parole, lo sarà sicuramente sul campo”.


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Come e perché lo Stato non ha protetto il magistrato che indagava sui collegamenti tra mafia e ambienti insospettabili dell’economia e della finanza Diciotto anni dopo ignoriamo chi azionò il telecomando della strage di via D'Amelio, in cui vennero macellati Paolo Borsellino e la sua scorta. La mattanza di quel 19 luglio 1992 pone ancora una serie di domande senza risposta: come è sparita l’agenda rossa di Borsellino? Fino a che punto i servizi segreti sono stati coinvolti? Gli inquirenti hanno sbagliato per amore di carriera o per coprire pezzi dello Stato? Le rivelazioni di Gaspare Spatuzza hanno sbugiardato la ricostruzione ufficiale dell’eccidio su cui si sono basati tre processi con 47 condannati. Oggi sappiamo che Cosa Nostra partecipò alla preparazione dell’attentato e che Borsellino non fu ucciso per il fallimento della trattativa condotta dai carabinieri con Riina attraverso la mediazione di Vito Ciancimino. La rilettura dei verbali, l’incrociarsi di vecchie e nuove verità aprono uno scenario rabbrividente. Sullo sfondo campeggia il Ros dei carabinieri: a che gioco giocava? Assodato che fu Provenzano a consegnare Riina, quali garanti dal gennaio ’93 hanno protetto la latitanza di “zu Binnu”, non a caso arrestato dalla polizia? Un filo rosso lega via D’Amelio a Capaci. Falcone e Borsellino puntavano su Milano, da oltre vent’anni vera capitale della mafia. L’appoggio di banchieri e imprenditori milanesi aveva consentito infatti alle “famiglie” siciliane di trasformarsi in un impero economico capace di condizionare la vita del Paese: molti, dunque, volevano stoppare i due magistrati palermitani. Alfio Caruso è autore di sei romanzi, thriller politici e di mafia. Con Longanesi ha inoltre pubblicato: Italiani dovete morire, Perché non possiamo non dirci mafiosi, Tutti i vivi all’assalto, Arrivano i nostri, In cerca di una patria, Noi moriamo a Stalingrado, Il lungo intrigo, Da cosa nasce cosa, Io che da morto vi parlo.

I segreti di Confindustria, uno dei partiti italiani più potenti Dopo averci raccontato negli Affari di famiglia le molte miserie e la poca nobiltà dei figli dei padroni, Filippo Astone nel suo nuovo libro passa a scoperchiare direttamente la Confindustria, che lui chiama il Partito dei padroni. Per Astone infatti Confindustria è un partito come gli altri, con tanto di scandali, guerre interne, conflitti di interesse, commistioni con mafia e camorra. Diversamente dal sindacato, di Confindustria si è sempre saputo poco o niente. In questo libro, Astone ne esamina la gigantesca struttura e ne svela i meccanismi interni, spiega perché è così potente in Italia e come funziona il suo potere, quali sono le leggi e i provvedimenti che ha imposto e in che modo vuole ridisegnare il Paese, delegittimando il sindacato e ottenendo mano libera sui contratti. Inoltre, Astone allarga lo sguardo all’intera élite economica della quale Confindustria è espressione, mettendone in luce la mancanza di ricambio, le rendite di posizione, il parassitismo e la tendenza a comportarsi in modo del tutto analogo, se non peggiore, a quello della “casta” politica. Filippo Astone è nato a Torino nel 1971, dove si è laureato in Scienze politiche. Dopo aver collaborato con diverse testate giornalistiche, dal 2000 fa parte della redazione del Mondo, settimanale di economia allegato al Corriere della Sera, per conto del quale segue le vicende dei grandi gruppi industriali italiani. Longanesi ha pubblicato: Gli affari di famiglia (2009).


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L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro… degli immigrati Provate a depennare questi nomi: Ibrahimovic´, Kakà, Milito, Trezeguet, Pato, Mutu, Crespo, Zanetti, Lavezzi. Immaginate che dalla prossima partita nessuno di loro scenda in campo. Sarebbe un disastro. Oggi su 933 calciatori della serie A ben 322 sono stranieri. Un esempio da solo rivelatore. La realtà è che senza gli immigrati (compresi i clandestini), tutta l’Italia andrebbe a rotoli. Quasi il 10 per cento del Pil italiano arriva dagli immigrati, una famiglia su dieci dipende da una badante straniera. Abbiamo bisogno di loro. Anche la Chiesa, anche gli ospedali. Gli immigrati non vengono a rubarci il lavoro, ma a fare i mestieri che noi rifiutiamo. E a permettere a molti italiani imprenditori di continuare a lavorare e a guadagnare (anche in nero). Basta raccontare una giornata di lavoro in Italia per verificare che cosa realmente succede. Riccardo Staglianò è giornalista de la Repubblica. Nel 2001 ha vinto il Premio Ischia di giornalismo, sezione giovani. Per Chiarelettere ha pubblicato con Raffaele Oriani I cinesi non muoiono mai e Miss Little China, che accompagna l’omonimo documentario di Riccardo Cremona e Vincenzo de Cecco.

Contro il “disagio dell’inciviltà” che ci opprime La svolta c’è già stata: le torture a Bolzaneto, la caccia ai rom, la segregazione degli immigrati, i “pacchetti sicurezza” del centrosinistra e la scelta a favore della guerra, la violenza contro i diversi e gli Altri. La “pedagogia del disumano” sembra essere oggi l’unica politica possibile. I diritti conquistati nel Novecento – uguaglianza, lavoro, libertà, cittadinanza – non sono più acquisiti in forma universale, ma se mai concessi in modo selettivo. Il Controcanto di Revelli racconta la mutazione di questi anni, ponendosi dalla parte “sbagliata”, di chi non ha nessuna rappresentanza ed è escluso dal grande gioco della democrazia mediatica e plebiscitaria, dove è assente ogni responsabilità civile e politica. Allora è necessario spezzare questa “rappresentazione” con un gesto estremo di secessione estetica ed etica, prima che politica. Un “contro-canto” appunto. Marco Revelli insegna Scienza della politica e si è occupato dell’analisi dei processi produttivi e delle forme politiche del Novecento. Tra i suoi ultimi libri: Fuori luogo. Cronache da un campo rom e Sinistra destra. L’identità smarrita.

Ecco chi sta buttando via il patrimonio democratico e civile dell’Italia “Noi vogliamo che trionfi il Bene sul Male”, era questa la dichiarazione lanciata da Silvio Berlusconi nel 1994. Una contrapposizione frontale (“I comunisti controllano tutto… sono da eliminare, se non fisicamente, politicamente”): chi non è con lui è un “nemico”, “terrorista”, “coglione”, “miserabile”, “illiberale”, “mentecatto”. Seminando odio, il Partito dell’Amore ha screditato le istituzioni, la magistratura, qualsiasi forma di opposizione. Questo libro ricostruisce il clima che sta funestando il paese e ci sbatte in faccia la volgarità, il razzismo, la violenza verbale, il disprezzo che fa da sfondo alla politica del Pdl e della Lega, amplificata dagli organi d’informazione vicini al centrodestra: Libero, Il Giornale, La Padania, Tg4, Studio Aperto e il Tg1. Mario Portanova scrive per il Fatto Quotidiano, L’espresso, Wired e Altraeconomia. Tra i suoi libri: Inferno Bolzaneto, Chi ha paura dei cinesi? (con Lidia Casti), Dichiarazia.


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I pregiudizi a tavola: interessi, paura e cattiva informazione Il pesto è cancerogeno. Lo zucchero bianco: per carità! Il glutammato fa malissimo. E gli spaghetti radioattivi? Ah no, io compro solo pane biologico, prodotti locali e di stagione. Quanta apprensione intorno alla nostra tavola. E quante bugie. Ma a chi dobbiamo credere? L’approssimazione in cucina non funziona, nemmeno per preparare un piatto di spaghetti. Meglio verificare quanto tv, web, giornali, radio ci propinano ogni giorno: mentre ci scanniamo sugli OGM, in realtà già mangiamo frutta, verdura e cereali derivati da modificazioni genetiche indotte da radiazioni nucleari (perché nessuno lo dice?). Mostri come la fragola-pesce e altre diavolerie occupano il nostro immaginario, ma quali sono davvero i rischi che corriamo? Ecco un aiuto per non farsi ingannare da messaggi troppo facili ed emotivi. Ci guadagneremo in razionalità, salute e portafoglio. Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università dell’Insubria. Cura da diversi anni il fortunato blog “Scienza in cucina”.

Lo sguardo scomodo del più imprevedibile e spietato dei “conformisti” Questo è il ritratto di un paese senza. Senza più valori e senza dignità. Senza veri programmi per il futuro. Senza educazione. Senza pietas cristiana. Senza grandezza. Senz’anima. Partendo dal racconto di com’era Milano 2, nel lontano 1983, Massimo Fini propone una vera e propria radiografia dell’Italia di oggi (e di ieri) attraverso i suoi articoli più illuminanti e urticanti. In queste pagine Fini fotografa un paese svenduto, incapace di costruirsi un’identità e di dare soprattutto ai più giovani qualcosa in cui credere. Completano il libro le sue Stroncature di personaggi famosi (Oriana Fallaci, Eugenio Scalfari, Mike Bongiorno...). Massimo Fini è il libero pensatore per antonomasia, autore di libri “scomodi”, che spazzano via i luoghi comuni senza alcuna pietà, veri e propri manifesti di riferimento per chi non sopporta l’ipocrisia di politici, giornalisti, opinionisti dell’Italia che ha diritto di parola. Ha fondato la rivista online La voce del ribelle.

La nuova ricostruzione del giudice che più ha indagato su stragi e terrorismo in Italia Priore racconta la verità che ha intravisto tra le pieghe delle sue inchieste, ma che non si è potuta certificare attraverso le sentenze. E lo fa inserendo i fatti all’interno dei giochi internazionali. Ricostruisce le “guerre” combattute dall’Italia contro l’asse franco-inglese per l’egemonia nel Mediterraneo e per il controllo delle fonti di approvvigionamento energetico nella fascia nordafricana e mediorientale. E parla del ruolo della Cecoslovacchia e della “rete” feltrinelliana. Ma ancora più diffusamente della Germania comunista e della Stasi, a cui era stata affidata dall’Urss una sorta di supervisione del terrorismo internazionale. Per poi ricostruire i rapporti altalenanti con Israele e la Libia, due nazioni decisive per capire anche i rapporti che l’Italia ha intrattenuto con Francia e Inghilterra. Rosario Priore, ex giudice istruttore al Tribunale di Roma. Per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, sulla sua scrivania sono passati molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana. Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, è autore di numerosi libri sulla storia invisibile italiana. Per Chiarelettere ha pubblicato con Gianfranco Pannone il dvd + libro Il Sol dell’Avvenire.


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Tutte le domande avranno una risposta Dopo il grande successo della Biblioteca dei Morti, il romanzo d’esordio più venduto in Italia nel 2009, il nuovo thriller di Glenn Cooper È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l’inferno. Perché quel libro dovrebbe trovarsi nella Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall’VIII secolo in poi. E, dopo essere rimasto sepolto sotto la polvere della Storia per oltre settecento anni, adesso è riemerso ed è diventato un’ossessione per Will Piper, deciso a cancellare il dolore che la Biblioteca ha portato nella sua vita; per Henry Spence, che ha dedicato la sua esistenza alla soluzione dell’enigma e che ormai ha i giorni contati; per Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della Biblioteca, determinato a uccidere pur d’impedire al mondo di conoscere la verità. Un’ossessione che inevitabilmente porta altro dolore, altri enigmi, altro sangue. È un libro, un semplice libro antico. Ma è il Libro delle Anime. E il suo segreto è il nostro destino.

Glenn Cooper rappresenta uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è diventato poi sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della Biblioteca dei Morti, si è subito imposto anche come autore di bestseller internazionali.

Hanno detto sulla Biblioteca dei Morti: “Uno dei romanzi meglio congegnati che mi sia capitato di leggere in 14 e più anni di rubrica… Un’idea narrativa di grandissima suggestione.” Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

“Tre giorni in libreria sono bastati a La Biblioteca dei Morti per raggiungere i piani alti della classifica dei libri più venduti.” La Repubblica

“La Biblioteca dei Morti è il nuovo fenomeno letterario. Attenti quando aprite la posta…” Vanity Fair

“In Italia è scoppiata la Coopermania.” Il Giornale


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Arriva finalmente in Italia il fenomeno fantasy che ha conquistato l’Europa “Leggere Sapkowski è come farsi ammaliare da un potente incantesimo.” Time Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia da bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno profondamente mutato. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte. ´ in Polonia, nel 1948. Nonostante gli studi di economia, Andrzej Sapkowski è nato a -Lódz, ha sempre amato raccontare storie e, all’inizio degli anni ’90, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo, coronato, nel 2007, dall’uscita di The Witcher, il videogioco ispirato alle avventure di Geralt di Rivia. Attualmente è uno degli scrittori fantasy più letti d’Europa.

Se la Storia può essere riscritta, il mondo è in pericolo… Un thriller che mescola abilmente enigmi antichi e segreti esoterici, teorie scientifiche ardite e ambientazioni affascinanti New York, 2007. L’ex agente dei servizi segreti Katherine Reckliss viene convocata a Londra per far luce su un evento inspiegabile: la radio usata da sua nonna durante la seconda guerra mondiale all’improvviso ha iniziato a trasmettere, in alfabeto morse, un messaggio in codice e una data: 30 giugno 1944. Tuttavia, poco prima di partire, Katherine viene rapita e suo marito, sconvolto, si rivolge all’unica persona in grado di aiutarlo, il suo vecchio amico Horace Hencott. Per loro è l’inizio di un incubo… Londra, 1936. Sotheby’s mette all’asta I tre fuochi misteriosi, un manoscritto inedito in cui Isaac Newton descrive i suoi rivoluzionari e misteriosissimi esperimenti alchemici. Il testo se lo aggiudica un libraio, che viene derubato e ucciso pochi minuti dopo... Parigi, 1944. Ci sono voluti otto anni di lavoro, ma adesso il collaboratore più fidato di Himmler è riuscito a creare un’arma così potente da rovesciare le sorti della guerra: il Fuoco Segreto. In una calda notte di giugno, però, una squadra speciale dell’esercito inglese, capitanata dal giovane Horace Hencott, riesce a sabotare il piano nazista, ma non a distruggere quel devastante congegno… Martin Langfield è nato nel 1962 a Peterborough, in Inghilterra. È stato per vent’anni corrispondente della Reuters e ha vissuto in Salvador, Nicaragua, Messico, Perù, a Cuba e negli Stati Uniti. Dal 1999 si è stabilito a New York con la moglie e il figlio. In Italia è già apparso il suo primo romanzo, Lo scrigno del male (Nord, 2008).


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Il volo di Max e dei suoi amici nelle profondità dell’oceano “Grandi emozioni e avventure straordinarie che hanno catturato milioni di lettori.” Booklist Max, Fang, Iggy, Nudge, Gasman e Angel sono stati le cavie di un esperimento genetico che ha mutato per sempre il loro DNA. Fuggiti dal laboratorio in cui sono cresciuti, e costantemente braccati dai loro creatori, i ragazzi sono costretti a combattere non solo per se stessi, ma anche per la salvezza del mondo intero… È la seconda volta che, a Max e al suo gruppo di amici, viene offerta la possibilità di stabilirsi finalmente in una casa sicura e di frequentare una scuola, proprio come tutti gli altri ragazzi della loro età. Però, di nuovo, lo stormo è obbligato a rifiutare, perché la madre di Max – la sua mamma naturale – è stata rapita da un folle assassino, il cui obiettivo ultimo è scatenare una catastrofe ecologica su scala mondiale. I sei ragazzi accettano quindi di collaborare con la Marina degli Stati Uniti, in prima linea nella caccia all’uomo che sta mettendo in pericolo la sopravvivenza della Terra, ma scoprono che il loro compito è spingersi là dove si nasconde la fonte del male: negli abissi dell’oceano. E può esserci qualcosa di più terrorizzante – per individui che sono al novantotto per cento umani e al due per cento uccelli – del doversi avventurare in un mondo sconosciuto, gelido e oscuro come il mare? James Patterson è uno dei più grandi fenomeni editoriali dei giorni nostri. È il creatore di personaggi famosissimi come il profiler Alex Cross, le Donne del club omicidi e i ragazzi della serie di Maximum Ride (pubblicata da Nord). È l’autore più venduto al mondo, con 160 milioni di copie (più di 2 milioni in Italia): negli Stati Uniti, ogni 15 libri venduti, uno è firmato James Patterson, per un totale di 16 milioni di copie all’anno.

Il male ha mille volti, ma una sola voce Dopo il successo del 50/50 killer, torna una delle voci più convincenti del thriller europeo Ha trascinato la ragazza in uno scantinato, l’ha legata e l’ha lasciata al buio, senza acqua né cibo. Ora deve soltanto aspettare che muoia. Nessuno verrà a salvarla, perché nessuno sa che è scomparsa. Chi mai si preoccuperebbe per un’amica che non vede da qualche giorno, ma che risponde regolarmente agli SMS e alle e-mail? Chi potrebbe mai credere che quei messaggi rassicuranti sono invece le provocazioni di uno spietato assassino? Sam Currie è un detective, Dave Lewis è un giornalista. Li unisce lo strazio insanabile per la morte violenta di ciò che avevano di più caro al mondo: un figlio per Sam, il fratello minore per Dave. Ma li unisce anche la disperazione nata dalla consapevolezza di non aver fatto nulla per impedire quella morte. Sono due uomini inutili, che non hanno niente da perdere e che si ritrovano, per strade diverse, ad affrontare il serial killer, armati solo delle cicatrici del passato e della speranza di potersi finalmente redimere. Ma, per farlo, dovranno prima scendere a patti con la loro coscienza che, implacabile, ripete la stessa accusa rivolta dall’assassino ai parenti delle vittime: Tu l’hai lasciata morire… Steve Mosby è nato nel 1976 a Horsforth e ha frequentato l’università a Leeds, dove vive tuttora. Con il suo primo thriller, 50/50 Killer (Nord, 2007), ha ottenuto un grande successo internazionale.


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Un assassino si aggira per il Castello Sforzesco… Un mirabile thriller storico ambientato nella Milano del XV secolo, con un investigatore davvero… geniale Milano, 1483. Perché una giovane dama di compagnia dovrebbe togliersi la vita gettandosi da una delle torri del Castello Sforzesco? Da poco nominato ingegnere di corte, Leonardo da Vinci non crede affatto che si sia trattato di un suicidio e, quando un’altra donna viene trovata morta, il sospetto diventa certezza, soprattutto perché entrambe le ragazze erano al servizio della contessa Caterina. Leonardo teme dunque che qualcuno voglia uccidere anche la nobildonna e cerca di scoprire il più possibile su di lei e sulle dame di compagnia. Purtroppo, però, né Caterina né le giovani del suo seguito sono disposte a confidarsi con un uomo, perciò Leonardo chiede al suo apprendista Dino di travestirsi da donna e di offrire i suoi servigi alla contessa… Diane A.S. Stuckart, dopo la laurea in Giornalismo, si è dedicata agli studi storici, affascinata in particolare dal Rinascimento italiano. E proprio da questo suo interesse è nata la serie che ha come protagonista un inedito Leonardo da Vinci detective, di cui la Nord ha già pubblicato il primo episodio, La mossa dell’alfiere.

Catena di morte all’ombra della Massoneria L’ultima lettera scritta da Mozart è il primo tassello per svelare una cospirazione che cambierà il volto dell’Europa Il cadavere di Oliver Llewellyn giace riverso sulle sponde di un lago ghiacciato in Austria. Secondo la polizia, il celebre pianista ha bevuto troppo durante una festa ed è caduto in acqua. Invece sua sorella Leigh è convinta che Oliver sia stato ucciso e teme di essere il prossimo obiettivo degli assassini. Perciò si rivolge alla sola persona di cui si può fidare: Ben Hope, amico del fratello, con cui lei ha vissuto una turbolenta storia d’amore. L’unica traccia per fare luce sul mistero sono le ricerche compiute da Oliver per dimostrare che Mozart era un massone e che era stato avvelenato con dell’acqua toffana – una pozione letale molto in voga nel Settecento – perché aveva scoperto l’esistenza di un ordine occulto dentro la Massoneria. Una setta attiva ancora ai giorni nostri, come dimostra il CD che Oliver è riuscito a spedire alla sorella poco prima di morire. Scott Mariani è nato a St. Andrews, in Scozia. Dopo aver studiato Lingue Moderne a Oxford, ha vissuto diversi anni in Italia e in Francia, prima di stabilirsi nel Galles.

Il lato oscuro dell’antica Roma Da “un maestro del romanzo storico” (Usa Today), una nuova indagine di Gordiano il Cercatore Roma, 56 a.C. In una fredda sera di gennaio, un uomo bussa alla porta di Gordiano il Cercatore. È Dione di Alessandria, l’erudito che, trent’anni prima, gli aveva trasmesso la passione per la filosofia greca. Diventato ambasciatore, Dione è giunto a Roma per chiedere al senato di risolvere le dispute dinastiche in Egitto; tuttavia, nel giro di pochi giorni, gli altri membri della delegazione sono stati uccisi a uno a uno e ora lui è terrorizzato. Gordiano lo accoglie a braccia aperte ma, prima che il sole sia sorto, anche Dione viene avvelenato. Un crimine politico? Una vendetta ordita dal faraone? Gordiano è sconvolto e, per assicurare alla giustizia l’assassino del suo vecchio mentore, inizia a indagare… Steven Saylor ha lavorato come editor per quotidiani e riviste e come agente letterario. Dopo il successo della serie che vede Gordiano protagonista – di cui Nord ha pubblicato Sangue su Roma, Lo schiavo di Roma e L’enigma di Catilina – ha tenuto conferenze in varie università americane e ha collaborato alla realizzazione di due documentari sull’antica Roma trasmessi da History Channel.


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Tu, sei sicuro di essere vivo? Caso editoriale in Spagna, un romanzo unico, un viaggio mozzafiato dove amore, amicizia e avventura si mescolano all’emozione più forte di tutte: la paura È la notte di Halloween. Un gruppo di studenti organizza una festa a tema. Pascal, quindici anni, timido e insicuro, vi partecipa e per sbaglio apre la porta che comunica con il mondo dei morti. Inizia così il suo terribile viaggio per le strade dell’Inferno, tra creature dannate, paesaggi allucinanti e pericoli al di là di ogni più sconvolgente immaginazione. Ma il ragazzo non è l’unico ad aver oltrepassato quel sinistro confine: uno spirito malvagio ha compiuto il cammino opposto attraverso la Porta Oscura, e inizia a seminare morte e terrore per la città…

“Vi ricorda Matrix? Questo libro va oltre. Si installa nell’aldilà e invita a dubitare su ciò che si sa e non si sa, su ciò che è stato e non è stato detto”. El Periódico

David Lozano è nato a Saragozza, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1997. Scrive romanzi di successo, collabora come sceneggiatore per alcune case di produzione e dirige un programma TV. Nel 2006 ha ricevuto il premio Gran Angular per la letteratura per ragazzi. La Puerta Oscura, con il suo pubblico appassionato ed entusiasta, in Spagna si è subito rivelato un caso editoriale.

Visita il sito: www.laportaoscura.salani.it


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Il peso della libertà, il tormento della scelta Un capolavoro della letteratura mondiale magistralmente tradotto da Serena Vitale e commentato per i giovani di oggi da Gherardo Colombo Nell’episodio del Grande Inquisitore, contenuto nella seconda parte dei Fratelli Karamazov, Fëdor Dostoevskij parla di libertà e fede, di giustizia divina e terrena, dell’esistenza e della negazione di Dio. Sono pagine densissime, dove l’autore afferma con ardore il proprio pensiero filosofico-religioso: un cattolicesimo che è libertà dell’essere umano, che nasce dal cuore, senza dogmi né gerarchie, contrapposto a una dottrina che afferma di detenere la verità assoluta, e che ponendosi alla loro guida sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e il libero arbitrio di fronte al proprio destino. In una nuova, magistrale traduzione a cura di Serena Vitale, e corredato dal saggio di Gherardo Colombo Il peso della libertà, Il Grande Inquisitore affronta le eterne contraddizioni umane, eternamente attuali. Gherardo Colombo, magistrato attualmente fuori servizio, è noto per aver condotto – o contribuito a condurre – inchieste importanti sul crimine organizzato, la corruzione e la mafia. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti. Per Salani ha pubblicato nel 2009 Sei Stato tu?.

Serena Vitale è nata a Brindisi e vive a Milano. Ha vissuto a Mosca e a Praga, e dal 1972 insegna Lingua e Letteratura russa. Consulente editoriale, critica letteraria, ha tradotto migliaia di pagine dal ceco e dal russo. Per Salani ha pubblicato Gatti in crisi d’identità.

“I fratelli Karamazov è il romanzo più grandioso che mai sia stato scritto, l’episodio del Grande inquisitore è uno dei vertici della letteratura universale, un capitolo di bellezza inestimabile.” Sigmund Freud

A rispettare l’ambiente si impara da piccoli “Il cambiamento del clima è diventato il problema più importante della nostra epoca – e forse dell’intera storia dell’umanità – perché riguarda ogni persona che vive su questo pianeta. Per la prima volta nella storia del nostro pianeta, una sola specie – gli uomini, voi e io – sta provocando un cambiamento del clima. E se continueremo a inquinare il nostro ambiente, assisteremo a un numero sempre più grande di eventi disastrosi: alluvioni, uragani, ondate di calore, estinzioni di specie animali, raccolti mancati e così via. Ma la buona notizia è che ci sono davvero un mucchio di cose che voi, i vostri amici e la vostra famiglia potete fare per cambiare la situazione. In questo libro imparerete come tutti insieme possiamo contribuire a ridurre al minimo gli effetti dei cambiamenti climatici”. Leo Hickman Leo Hickman è un famoso giornalista inglese dell’autorevole The Guardian. In Italia sono usciti, per Ponte alle Grazie, La vita ridotta all’osso e Ultima chiamata.

“Il miglior libro della buonanotte per una nuova generazione di eco-guerrieri.” www.theecologist.org


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I manuali Salani, per fare e non sbagliare L’esperto nella biblioteca di casa. I manuali Salani dicono quanto un’enciclopedia, ma costano poco più di un taccuino. Agili e specifici, chiari e completi, spiegano cosa fare, come farlo e perché. Sono pensati per essere consultati, ma possono diventare letture divertenti e stimolare la voglia di mettersi all’opera.

Schede, progetti, consigli per coltivare in casa, in terrazzo, sul balcone e in giardino. Di ogni pianta sapremo quanto può crescere, dove coltivarla (con indicazioni precise relative alle zone climatiche del nostro paese), esposizione e terreno favoriti, cura, possibili inconvenienti e relativi rimedi.

Due manuali di cucina davvero trasversali: dagli chef esperti ai cuochi abituali, dai soggetti digiuni di culinaria a quelli che ormai disperano di farcela, nessuno può dire di no a ricette impossibili da sbagliare e menu salvatempo, di sicuro effetto, per tutti i gusti e tutte le tasche.

Cristiana Serra Zanetti è naturalista e garden designer, Margherita Lombardi è agronomo e giornalista del verde. Entrambe hanno all’attivo numerose pubblicazioni.

Manuela Vanni è da sempre appassionata di cucina. Cuoca esperta, scrive abitualmente per riviste di cucina e ha collaborato all’Enciclopedia della gastronomia Garzanti.

Giardino e orto, la terapia della natura Lavorare la terra, scioglierla e alleggerirla, è come trasformare la mente, farne un terreno da cui strappare, prima che radichino in profondità, stati d’animo distruttivi. Piccoli giardinieri trasformano la scuola in qualcosa di vivo di cui prendersi cura. Negli orti sociali, i Marcovaldo di tutto il mondo ritrovano il cuore vivo delle città. Non occorre possedere un pezzetto di terra: basta un balcone, un davanzale, per sentirsi custodi del grande giardino planetario. Pia Pera, scrittrice e giardiniera appassionata, racconta come riconnettersi alla rete della vita, ristabilire il corpo a corpo con la natura, attraverso semplici gesti d’affetto verso la terra e le sue creature. Pia Pera ha scritto di natura, paesaggio e giardino in L’orto di un perdigiorno (TEA), Il giardino che vorrei (Electa), Contro il giardino (Ponte alle Grazie). Nel marzo 2006 ha ideato www.ortidipace.org, polifonia orticola intesa come sostegno a chi voglia passare dalla voglia di fare al fare. Collabora con Gardenia, Internazionale e Il Sole 24 Ore.


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La scoperta europea di una grandissima voce della letteratura sudamericana Una voce narrante straordinaria ci accompagna in queste pagine raccontandoci la storia di una famiglia normale nella sua assoluta anormalità. Yuna è una pittrice geniale, capace di dipingere nei quadri quello che fatica a esprimere, perché s’imbroglia con le parole e la punteggiatura le fa venire mal di testa. Eppure Yuna racconta, nella sua prosa incalzante, refrattaria alle scansioni grammaticali, e travolge il lettore in un vortice, lo lascia stordito, ma ansioso di continuare a leggere, di sapere. Racconta di sua sorella Betina e delle sue cugine Petra e Carina, tutte segnate in vari modi dall’handicap. Racconta una storia di violenze, stupri, omicidi, vendette ma anche rivalsa e crescita personale, senza risparmiarci nessuna delle sue traversie familiari, in un romanzo unico, estremo, di un’originalità sconcertante. Aurora Venturini (1922) nel 1948 ha ricevuto dalle mani di Jorge Luis Borges il Premio Iniciación per il suo romanzo El solitario. L’anima è un lenzuolo bianco è la sua prima opera pubblicata in Italia e ha vinto nel 2007 il concorso letterario Premio Nueva Novela bandito dall’autorevole quotidiano argentino Pagina/12. La giuria era sicura che l’autrice fosse una ragazza per lo stile sfrontato e originale.

Una Lady Diana cinquecentesca, nemica dei roghi, amata dal popolo e odiata dal potere Una donna giovane, volitiva, impulsiva. Intelligente, forse molto di più di quanto la società del suo tempo potesse ammettere. Giovanna, regina di Castiglia, figlia di Ferdinando II e di Isabella I, aveva molte doti e sapeva come usarle. Insofferente verso la rigidezza dei costumi regali e decisamente ostile all’Inquisizione, fu protagonista della vita sociale e politica a cavallo tra XV e XVI secolo, amata dal popolo e ammirata dalle corti europee dell’epoca. Ma la ragion di Stato fu per lei un nemico implacabile: suo padre, suo marito e perfino suo figlio Carlo, l’imperatore, usarono ogni mezzo per esautorarla. Fu definita eretica e pazza, fu costretta fino alla morte a una dura prigionia per ordine dei suoi parenti più stretti; una condizione che affrontò con una dignità senza pari, fino all’ultimo. Gaia Servadio, scrittrice e giornalista, vive a Londra. Molto nota nel mondo culturale inglese e italiano, ha tenuto lezioni e conferenze in varie università, ha realizzato documentari per la Rai e la Bbc. Per Salani ha già pubblicato Il Rinascimento allo specchio.

Un horror fantastico ambientato nel Regno di Napoli, un epico viaggio di formazione Una terribile minaccia insidia il Ducato di Acquaviva: è il Mangianomi, una creatura misteriosa e inafferrabile che si aggira nel buio rubando a qualunque cosa il proprio nome. In breve tempo uomini, donne, bambini, animali, ma anche torri, foreste e paesi interi vengono ridotti a vuoti gusci irriconoscibili. L’unica speranza per gli abitanti del Ducato è Magubalik, un giovane e solitario cacciatore dall’abilità leggendaria. Ma il compito si rivelerà arduo persino per lui, e la caccia al Mangianomi si trasformerà da una pericolosa avventura a una discesa agli inferi, in un’odissea alla ricerca di se stesso. Giovanni De Feo ha lavorato come sceneggiatore a Roma, e come insegnante in diverse scuole internazionali tra Amsterdam e Londra. Attualmente vive e lavora a Genova.

Scopri il libro su: http://tinyurl.com/mangianomi


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Un viaggio in India con una guida d’eccezione Oltre i cliché, la più famosa scrittrice indiana ci racconta il suo Paese All’indomani del 60° anniversario della sua indipendenza, e all’alba di un balzo che la porterà a essere una superpotenza globale, per molti aspetti l’India rappresenta ancora un mistero. Un mistero che affascina, intriga, spiazza e che suscita innumerevoli domande. Com’è la nuova India? Come sono veramente gli indiani? Cosa vuole dire essere cittadini della più grande democrazia del mondo (e spettatori della più grande industria cinematografica del mondo)? Cos’è rimasto dell’India di cinquemila anni fa? Cosa si sta preparando in India per il futuro del pianeta? Questo libro rappresenta l’occasione migliore per conoscere “da dentro” le risposte a queste domande. E solo una scrittrice come Shobhaa Dé, che ha condiviso con il suo Paese ogni momento di una storia esaltante, poteva scriverlo, accompagnandoci, come una guida personale, in un vero e proprio viaggio tra gli indiani di oggi e raccontandoci tutto – grandezze, miserie, passioni, tic, ideali, abitudini, difetti e virtù – con una scrittura diretta, autoironica e senza tabù. Shobhaa Dé è nata a Maharashtra. È cresciuta e ha studiato a Delhi e a Mumbai, dove si è laureata in psicologia e dove vive attualmente. Collabora con i più importanti quotidiani e periodici, come il Times of India, il Bombay Times e The Week. Ha esordito come narratrice nel 1988 con Socialite Evenings, primo di una serie di romanzi di straordinario successo, cui poi si sono aggiunti anche testi autobiografici e di non-fiction, che ne hanno fatto la scrittrice più letta del suo Paese. Famosa, onnipresente, con un passato anche da regina di bellezza, guardata dalle giovani come un modello, Shobhaa Dé è un’icona culturale dell’India contemporanea. Nelle edizioni TEA sono apparsi i suoi romanzi Sorelle, Notti di Bollywood e Ossessione.

“È la voce della nuova India.” Internazionale


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Ascolta, ti parlo d’amore Un uomo ci racconta la passione in un romanzo bellissimo e insolito Piergiorgio è un medico affermato, sposato da diversi anni e con una figlia ormai adolescente. Léontine invece è una donna libera. Elegante e sensuale, rappresenta tutto ciò che a Piergiorgio manca, da tempo: una compagna ironica, intelligente, abbastanza forte da sapere ciò che vuole, con la quale poter parlare di libri, di quadri e di poesia davanti a un calice di buon vino, una donna che sappia ascoltarlo e capirlo nel suo vagabondare disordinato, con la quale dividere la solitudine, ubriacarsi, fare l’amore senza ritegno oppure, semplicemente, sorridere. E così, tra i due nasce una tormentata relazione fatta di slanci, ripensamenti, fughe e rimpianti. È Léontine a dettarne le regole, i tempi, le modalità… ma è Piergiorgio che ce la racconta. Una storia che dà voce agli uomini, che ci mostra le ragioni più sofferte di un tradimento e le contraddizioni dell’animo umano e ci spinge a riflettere sul potere dell’amore.

“Il realismo di Mastrolonardo, al suo primo romanzo, è la ricostruzione di una sceneggiatura d’amore dentro la sceneggiatura di una città, Bari, e dei suoi dintorni… La Bari di Mastrolonardo ha un romanticismo inaspettato.” Corriere della Sera

“Un romanzo d’amore che deve molto alla poesia e che diventa attuale quando manifesta la crisi di una generazione sotto i cinquanta, decisa a non seppellire il sentimento, a non lasciarsi travolgere nell’ansia di mantenere sempre e comunque un apparentemente saldo equilibrio.” La Gazzetta del Mezzogiorno

Raffaello Mastrolonardo ha 48 anni, tutti trascorsi a Bari. Lavora da diversi anni come manager in banca. Nel 2005 ha pubblicato la raccolta di poesie Emozioni. Lettera a Léontine, suo primo romanzo, è apparso nel 2008 presso le edizioni Besa, diventando in poco tempo un vero e proprio caso editoriale grazie al passaparola e alla rete, come testimonia tra l’altro la pagina di Facebook dell’autore, inondata di messaggi di lettrici e lettori commossi.


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Le scelte della vita, i sogni, i rimpianti

Se a indagare è Jane Austen…

La difficoltà di fare i conti con il passato in uno straordinario romanzo d’esordio

Canterbury, 1805. Nell’aristocratica cittadina, gremita della migliore società inglese in occasione delle corse di cavalli, l’atmosfera si presta agli scandali. Eppure, neanche Jane è preparata alla drammaticità dell’evento che sta per verificarsi: una nobildonna francese di straordinaria bellezza, nota per i suoi costumi sfacciati, viene trovata strangolata. Lo shock lascia presto spazio alle accuse, e gli occhi di tutti puntano su un uomo, un mascalzone che non aveva fatto mistero della sua attrazione per la vittima. Ma Jane decide di approfondire le indagini. Francine Stephanie Barron si è laureata in Storia dell’Europa a Princeton. È entrata in seguito nella CIA, che ha lasciato nel 193, un anno dopo l’uscita del suo primo libro. Ha raggiunto il successo con “Le indagini di Jane Austen”, i cui primi tre episodi sono stati pubblicati in Italia da Tea.

Per continuare a sognare tra le braccia di Fitzwilliam Darcy Ogni esistenza è costellata di momenti cruciali nei quali ci si trova di fronte a un bivio: la scelta è obbligata e si compie anche quando vi si oppone la nostra risoluta volontà di non scegliere. Una volta imboccata una via, però, può succedere di rimanere a fissare increduli quel punto che si allontana dietro le nostre spalle. Il rischio è di perdersi nei se e ritrovarsi a trascorrere il resto della vita chiedendosi cosa sarebbe accaduto se avessimo agito diversamente. Proprio come accade ad Ariele, scrittrice di successo, nata a Udine, città dalla quale si era allontanata per dimenticare un amore finito male. Venticinque anni dopo, un avvenimento drammatico – Viola, sua figlia, è scomparsa nel nulla – la costringe a tornare, a fare i conti con il passato, a ripercorrerlo attraverso ricordi, lettere e dialoghi. E improvvisamente la realtà comincia a intrecciarsi con il rimpianto, il sogno e l’ossessione. E allora farà una scoperta sconvolgente… Daniela De Prato è nata a Udine dove lavora in ambito museale e collabora alla realizzazione di video-documentari con l’Associazione Officine Visive di Tolmezzo. Scrive sul periodico del Comitato Tina Modotti Perimmagine. Con alcuni racconti brevi ha vinto il premio Leggimontagna e il Maddaloni - Città degli Angeli.

Fitzwilliam Darcy, uno dei più amati eroi romantici della letteratura di tutti i tempi, è sempre stato un enigma persino per i lettori più affezionati di Jane Austen. Ora Pamela Aidan ci rivela le più nascoste sfumature del tormentato animo del gentiluomo. Sconvolto dall’inatteso rifiuto di Elizabeth alla sua proposta di matrimonio, Darcy non trova pace e un incontro casuale con Elizabeth, in visita nel Derbyshire, gli offre un’inattesa opportunità. Nel frattempo, l’acerrimo nemico Wickham torna a farsi vivo e a tormentarlo, minacciando anche la serenità della sua amata… Pamela Aidan è nata nel 1953 in Pennsylvania. Ha lavorato per trent’anni come bibliotecaria. La sua passione per Jane Austen l’ha spinta a emulare la grande scrittrice con questa “Trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo”, i cui primi due volumi sono stati pubblicati da Tea.


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15-04-2010

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Mai più superstressati, solo strarilassati Lo stress è cambiato: una strategia innovativa per combatterlo Si dorme poco, si mangia male, si fa poca attività fisica e, in compenso, si lavora moltissimo. Bombardati di notizie, con gli occhi puntati su computer e cellulare, essere performativi, cioè essere sempre pronti e reattivi, è diventato un obbligo. Ma il nostro organismo non è predisposto a tollerare a lungo tensioni di questo tipo, prima o poi si ribella. Ipertensione, disturbi del metabolismo, aumento di peso, insonnia sono i problemi più frequenti che Roberta Lee ha definito “sindrome da superstress”, che oggi colpisce sempre più persone e sempre più giovani. Completo di un test che aiuta a capire quale tipo di stress ci affligge, il libro, frutto di anni di ricerche, offre una soluzione definitiva a un problema sempre più diffuso. Roberta Lee, laureata in medicina, è vicedirettrice del Department of Integrative Medicine, direttrice della Continuing Medical Education e condirettrice del Fellowship in Integrative Medicine presso il Beth Israel Medical Center di New York.

Piccoli despoti crescono Un caso editoriale in Germania, un manuale che offre soluzioni concrete a uno dei problemi più dibattuti nel campo del parenting Bambini che al supermercato si gettano a terra urlando; che scoppiano a piangere e non la smettono più appena gli si dice di “no”; che sputano agli insegnanti; che sgridano i genitori… Questi e altri comportamenti dispotici o prevaricatori dipendono, secondo l’autore, uno psichiatra tedesco di fama internazionale, dal fatto che i bambini vengono spesso trattati come individui alla pari. Le conseguenze possono essere disastrose, perché portano alla progressiva caduta dei confini tra bambini e adulti, di quelle strutture forti – regole e punti fermi – che garantiscono un sano sviluppo della psiche dei piccoli. Soltanto trattando i bambini come tali è possibile garantire loro una crescita positiva. Michael Winterhoff si è laureato in medicina all’università di Bonn e opera nell’ambito della psichiatria e neuropsichiatria infantile da oltre vent’anni. Si occupa principalmente dell’analisi dei disturbi dello sviluppo psichico di bambini e adolescenti, in relazione ai modelli di famiglia attuali e ai cambiamenti sociali.

Dimmi di sì Un libro utile e divertente per diventare più convincenti Com’è possibile accrescere la propria capacità di persuasione? Quale errore comune genera messaggi autodistruttivi? Quando può una richiesta minima aprire una grande prospettiva? Chi è il miglior persuasore? Qualunque sia il nostro ruolo all’interno di un processo lavorativo, sappiamo fin troppo bene quanto il successo dipenda dalla capacità di portare gli altri a dire “sì” alle nostre richieste. Non sempre, però, siamo a conoscenza dell’enorme quantità di studi condotti sui fattori che influenzano i processi decisionali. Tre grandissimi esperti nell’ambito della persuasione riuniscono e traducono in questo libro sessant’anni di ricerche scientifiche sull’argomento. Noah J. Goldstein è membro della Anderson School of Management dell’Ucla. Ha pubblicato ricerche e svolto consulenze per enti pubblici e privati.

Steve J. Martin è il direttore della società inglese Influence At Work. Ha una formazione nel marketing e nella vendita e tiene seminari sull’argomento.

Robert B. Cialdini è professore di psicologia e marketing all’Università dell’Arizona e ha scritto Le armi della persuasione, che ha venduto oltre un milione di copie.


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Prendersi una pausa dal lavoro è possibile! Sebbene la legge 53/2000 consenta a tutti i dipendenti pubblici e privati che abbiano maturato nella stessa azienda cinque anni di anzianità di chiedere un periodo di sospensione dal lavoro, le richieste sono ancora poche. Ma chi non ha mai sognato di prendersi del tempo per sé? Riccardo Caserini l’ha fatto. E più di una volta. In questo libro racconta come. Non si tratta affatto di un’esperienza utopica. L’autore dimostra non solo che è possibile, ma che è alla portata di tutti. Con tanti consigli pratici e risposte puntuali alle domande più frequenti, un vero manuale per chi vorrebbe cogliere l’opportunità di prendersi una pausa per la crescita personale, per aiutare gli altri o semplicemente per l’avventura sognata da tempo. Riccardo Caserini, laureato in Economia e Commercio, ha lavorato nel settore bancario e oggi opera nelle risorse umane. È stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche per promuovere l’idea di anno sabbatico.

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla dieta e non avete mai osato chiedere Un manuale che nasce su richiesta dei pazienti dell’autore, un affermato dietologo che da vent’anni aiuta le persone che vogliono dimagrire. È diviso in tre parti. La prima parte è dedicata a mettere a fuoco il problema dell’“essere in carne”, al giorno d’oggi sempre più percepito. La parte centrale del libro riporta le risposte alle domande più comuni di chi ha scritto all’autore per supporto o consiglio, e aiuta a capire i propri meccanismi mentali che portano a mangiare male e troppo. La terza parte contiene una sorta di “vademecum” per aiutare chiunque intenda affrontare un percorso di dimagrimento. Con attenzione soprattutto a difficoltà, delusioni, vizi o pulsioni personali che accompagnano questo percorso. Fabrizio Borghetti lavora in Romagna. Tra le sue qualifiche professionali: economo dietista, istruttore di body building e fitness FIF, personal trainer AIPT, preparatore atletico EFA, insegnante tecnico CONI.

Arriva .zip, la serie dedicata agli studenti delle superiori. Per studiare meno e meglio


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17-04-2010

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NEWS

Cinque grandi libri per rendere davvero indimenticabile la vostra estate Che cosa leggeremo nei mesi estivi? Non perdete il numero di giugno Un romanzo dalla storia editoriale strepitosa che ha conquistato i lettori americani innescando un vero e proprio fenomeno di costume ispirato a un mondo di ricette segrete! Val e Lily sono amiche fin dall’infanzia, e dividono anche la passione per la cucina. Un’unione forte e salda, fatta di ricette speciali per ogni occasione. Ma c’è un segreto di cui nessuna di loro due è a conoscenza, una menzogna che rischia di dividerle per sempre. Per la prima volta l’autore di thriller più venduto al mondo incontra la first lady del giallo svedese. Un imperdibile appuntamento con la suspense. Sono giovani, belli, felici. Sono coppie in viaggio di nozze, nelle più importanti capitali europee. Ma sono morti che camminano. Qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista del quotidiano locale.

Antiche profezie, incantesimi, passione e colpi di scena. Stephenie Meyer incontra Jane Austen. Stato di New York, fine Ottocento. Lia e Alice Milthorpe, gemelle di sedici anni, sono appena rimaste orfane. E stanno per diventare nemiche irriducibili. Non sanno di chi possono fidarsi. Sanno solo che non possono fidarsi l’una dell’altra…

Dopo il grande successo di Morte a Firenze (Premio Scerbanenco – La stampa per il miglior noir italiano), il nuovo romanzo dell’autore del commissario Bordelli. Una vita normale, quella del ragionier Mario Rossi, contabile in una ditta di imballaggi. Un’esistenza tranquilla fin quando qualcosa non scatta nella sua testa e lo spinge a vagheggiare una vita diversa, forse possibile, basta volerlo. Un cupo noir in cui il grande giallista inscena con rara maestria la tragedia di un uomo qualunque.

La catastrofe dopo di noi, secondo una delle più grandi scrittrici viventi, candidata al Nobel. La Bibbia ha raccontato il primo diluvio, costruendo un mito che ha accompagnato l’umanità nei millenni. Questo è il nuovo racconto mitico del secondo diluvio, una catastrofe planetaria in un mondo che assomiglia in maniera drammatica al nostro.

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JorgeAmado IngmarBergman AlessandroBergonzoni TrumanCapote FerdinandoCamo iorgioCaproni MichaelCrichton GiuseppeCulicchia WarisDirie KimEdwards BarryEisle .F.Englert LauraEsquivel CarloEmilioGadda BrunoGambarotta Jean-ChristopheGrangè phieHannah JoanneHarris LyndaLaPlante OliviaLichtenstein ClaudioMagris BradMeltz oPasolini ElioPagliarani GiuseppePederiali NereaRiesco GiorgioScerbanenco RafikScha

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