Documentazione Italiano 2015

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illustrazione www.illustrazione.ch

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA DOCUMENTAZIONE CANTONALE

TICINESE

LA STORIA

Da 84 anni fra i ticinesi IL SUCCESSO

LE CIFRE

Cifre lettori, formati e altri punti a favore

La redazione e le rubriche

parliamo

di noi

Tutto ciò che dovete sapere


storia

la rivista ticinese per le famiglie

84 anni di tradizione

84 ANNI PORTATI BENISSIMO Illustrazione Ticinese è l’unica rivista illustrata ticinese, per i ticinesi. Fondata nel 1931 come settimanale su abbonamento, oggi Illustrazione Ticinese raggiunge una tiratura di 131’966 copie (certificate REMP 2014) e 146’000 lettori in Ticino e Mesocco (Mach Basic 2015-1). Nel 1931 Illustrazione Ticinese pubblicò per la prima volta in italiano “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque.

1931

E OGGI? La chiave del successo sta in un concetto redazionale tagliato su misura dei suoi 146’000 lettori. Reportage, interviste a personaggi di spicco, temi principali e contributi di giornalisti affermati nel Cantone. E ancora sondaggi, concorsi, ricette e molte altre rubriche. E sempre ci atteniamo ad uno dei principi sacri del giornalismo: l’intrattenimento può e deve essere informativo, l’informazione può e deve poter intrattenere.

1961

2015

ILLUSTRAZIONE TICINESE

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una rivista

la rivista che allieta

una regione LA CASA EDITRICE – TREDICOM SA Nel 1996 l’agenzia di comunicazione Tredicom SA acquistò i diritti della testata Illustrazione Ticinese dalla Senger Media di Zurigo. Da allora, la prestazione redazionale, la penetrazione nel mercato, il volume delle inserzioni e le cifre dei lettori sono costantemente aumentati. Fondatore della Tredicom SA è Matthias Werder, attivo in Ticino dal 1968 in qualità di giornalista, specialista RP, capo redattore ed editore. La responsabilità editoriale è invece affidata a Marco Werder. L’ACQUISIZIONE PUBBLICITARIA LOCALE – EDIMEN SAGL L’acquisizione pubblicitaria nazionale è affidata alla Grütter Media & Werbeberatung. Per le inserzioni locali è invece responsabile la Edimen Sagl di Lugano, rappresentata con competenza dai signori Pietro Izzi e Adriano Sigg, e dalla signora Katyuscia Cusumano. Sia la Grütter Media & Werbeberatung, sia la Edimen Sagl hanno contribuito in modo importante al successo di Illustrazione Ticinese. LA REDAZIONE Alla realizzazione di un’edizione di Illustrazione Ticinese collaborano oltre 50 persone, impegnate in diverse funzioni. Nessun altra rivista in Ticino può vantare altrettanti collaboratori. Naturalmente però, sono i volti dei redattori e dei fotografi quelli più familiari ai nostri 146’000 lettori. 16 volti, 16 nomi, 16 specialisti.

Matthias Werder

Marco Werder

Pietro Izzi

Adriano Sigg

Piergiorio Baroni

Antonella Broggi

Giosanna Crivelli

Graziano Guerra

Marco Ortelli

Stefano Pescia

Roberto Rizzato

Stéphanie Scatizza

Rémy Steinegger

Elena Lorenza Balestra-Stern Storni

Roberto Schneider

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la rivista

la nostra forza

una redazione sfaccettata sommario La nuova BMW X1

www.bmw.ch

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Piacere di guidare

4 Fuorionda Il secolo di Mark

7 Appunti Spunti, idee e consigli in vetrina

8 In dialètt La class 1940 la và mia in paradís

fondata nel 1931 12 edizioni annuali

11 Sai che Domande curiose e risposte sfiziose

Tiratura 130.752 copie (REMP 2009)

12 Ritratto La nostra polizia sta lavorando bene

Redazione CP 418, 6908 Lugano Via Massagno 10 Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 www.illustrazione.ch info@illustrazione.ch

Inserzioni

IL PIACERE Ăˆ UNA VITA RICCA DI POSSIBILITĂ€. Il piacere non ti chiede quando, ma dove vuoi andare. La nuova BMW X1 è un connubio azzeccato che riunisce MŃłBTQFUUP SPCVTUP EJ VO 4"7 1SFNJVN F MB TQPSUJWJU TPCSJB UJQJDB EFMMB DMBTTF DPNQBUUB 0GGSF QPTUP B TVGčś‘DJFO[B per trasportare snowboard, mazze da golf, biciclette, tavole da surf nonchĂŠ tanti bagagli ed è sempre pronta all’avventura. E, grazie al concetto dei sedili posteriori completamente modulabili, è aperta alle decisioni spontanee DIF QPTTPOP QPSUBSWJ NPMUP MPOUBOP -B UFDOPMPHJB #.8 &Gčś‘DJFOU%ZOBNJDT HBSBOUJTDF JOGBUUJ DPOTVNJ QJš SJEPUUJ F BM UFNQP TUFTTP QJš QPUFO[B 4DPQSJUF DPNF MBTDJBSWJ BMMF TQBMMF MB DPOTVFUVEJOF DPOTVMUBOEP JM TJUP XXX CNX DI

IL PIACERE Ăˆ LA NUOVA BMW X1.

Ticino e Italia: Tredicom SA Tel. 091 973 20 10 Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch Svizzera tedesca e romanda: GrĂźtter-Werbung 4914 Roggwil - CP 176 Tel. 062 929 27 82 Fax 062 929 27 82 Natel 079 415 87 88 gruetter-werbung@besonet.ch Inserzioni moto: TuttoSprint Tel. 079 697 49 65 info@tuttosprint.ch

A cena con curry&rock

30 Escursioni Un’altra via

SC

lavoretti

CAMI RI A

l’imbuto portaspago .il

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Grafica Tredicom SA Gabriele Campeggio

34 • ww

Editore Matthias Werder

24 A tavola

A D

Amministrazione e produzione Marco Werder

lu str azio

n

Trasforma un imbuto in un pratico elefantino portaspago e non dovrai piĂš litigare con grovigli annodati.

Cosa ti occorre: un imbuto, un pennarello nero, cartoncini colorati, colla bianca, forbici dalla punta arrotondata, un rotolo di spago.

In copertina: Luigi Pedrazzini Foto: RĂŠmy Steinegger

Carte, bombolette e punte di matite

34 Lavoretti 35 Animali

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Conigli, cavie & co. 1. Sul cartoncino grigio disegna due orecchie da elefante come da illustrazione e ritagliale. 2. Sul cartoncino bianco disegna due zanne e due cerchietti per gli occhi e ritaglia. 3. Con il pennarello nero disegna gli occhi e

aggiungi i particolari che preferisci. 4. Con la colla fissa le orecchie, gli occhi e le zanne. Metti il rotolo di spago nell’imbuto facendone uscire un’estremità dal collo dell’imbuto. Ora non ti resta che tirar fuori lo spago che ti occorre dalla proboscide dell’elefante!

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36 In viaggio Le regole precise di Samoa

40 Web

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2 34

32 In classe L’imbuto portaspago

idea, disegni e realizzazione Anto anto@illustrazione.ch

Internet, non solo motori di ricerca

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42 In forma Rinforza i dorsali con Laura Noccioli

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45 Salute Dentini da curare

48 Occhio a

reportage

Dimagrire è possibile, cambiare vita anche

un caleidoscopio

in mezzo all’oceano indiano Partire per Mauritius significa trovare una piccola isola in mezzo all’Oceano Indiano, dove scoprire un mondo coloratissimo, multietnico e sfaccettato. testo e foto Antonella Broggi - antonella@illustrazione.ch

Il materiale redazionale e fotografico non richiesto non viene restituito.

22 Sondaggio Si può misurare l’intelligenza?

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Distribuzione AWZ - Lugano

Il giardino in un vaso 13

e.

Editore Editrice Tredicom SA 6908 Lugano

20 In verde ILLUSTRAZIONE TICINESE 02-10

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utti conoscono Mauritius quale tipica destinazione caratterizzata da spiagge meravigliose, lussuosi alberghi e romantici tramonti, meta preferita soprattutto per i viaggi di nozze. Ma attraversandola, si capisce subito che quest’isola è in grado di offrire molto piĂš di questo. Mauritius è di origine vulcanica, lunga 58 e larga 47 km, piĂš piccola quindi del Canton Ticino, si trova nell’Oceano Indiano, a 800 km a est del Madagascar e a 220 km a nord-est da RĂŠunion, l’isola piĂš vicina. Al suo centro si estende un altipiano, e al suo limite si ergono delle cime basaltiche che ne caratterizzano il profilo. Il clima è mite e piuttosto umido, non fa mai troppo caldo e quindi la vegetazione è verde e rigogliosa. In una giornata è possibile attraversare l’intera isola, ed è stupefacente come il paesaggio naturale ricordi a tratti le dolci colline toscane, l’esotica Thailandia e la ricchezza delle foreste tropicali. Ciò che piĂš affascina però sono le cittadine e i loro abitanti. Un miscuglio incredibile di fisionomie, tratti somatici, colori e costumi caratte-

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Un caleidoscopio in mezzo all’Oceano Indiano

56 Motori Porte aperte alla flessibilitĂ Dal mondo delle competizioni

rizzano gli abitanti che, causa il turbolento passato, sono di origine africana, indiana, cinese, inglese e francese. Cristiani, musulmani, animisti e indĂš convivono fianco a fianco, in un ricchissimo mosaico culturale e religioso. LA VIVACITĂ€ DELLA COSTA NORD La parte nord dell’isola è caratterizzata da bellissime spiagge bianche e di baie protette dalla barriera corallina, per questo è la zona piĂš turistica e mondana. I molti locali notturni, i ristoranti e i grandi alberghi le sono infatti valsi l’appellativo di Saint Tropez mauriziana. Dirigendosi verso l’entroterra di questa zona si trovano i giardini del Royal Botanic Gardens di Pamplemousses, famosi in tutto l’Oceano Indiano giĂ dal 700 per la loro bellezza e il loro interesse botanico. Passeggiare tra queste raritĂ botaniche è anche una sorprendente esperienza olfattiva, perchĂŠ nell’aria si mescolano le fragranze di zenzero, cannella, noce moscata, canfora e sandalo. La punta piĂš a nord dell’isola si chiama Cap Malheureux, ed è il punto in cui nel 1810 sbarcarono gli inglesi al-

50 Reportage

ndo qua na la reg anza toller

63 Oroscopo Uno sguardo tra stelle e pianeti

66 Cruciverba Un’eroina della lirica italiana

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IL CONTENUTO L’unica rivista illustrata per le famiglie in Ticino si rifà a un solido principio redazionale: in ogni edizione offre ai propri lettori un’ampia scelta, poichÊ riteniamo che la rivista non debba interessare a tutti, ma che tutti debbano poter trovare qualcosa di interessante. Una rivista ticinese non deve essere solo politicamente neutrale, lo deve essere anche redazionalmente, e questo si riflette nella scelta dei contenuti redazionali.

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Non esiste tema che non interessi ai nostri attenti lettori. A una condizione però, che sia ben fatto e facilmente comprensibile

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la rivista

servizi principali personalità ticinesi, intervistate in esclusiva ritratto

corri marco

corri Chi lo ha visto giocare sa che le fasce destre dei campi di calcio temono il suo passaggio. Infatti, quando inserisce il turbo, Padalino diventa difficilmente raggiungibile per le squadre avversarie. testo Marco Ortelli - marco.o@illustrazione.ch foto Ti-Press/Gabriele Putzu

L

o incontriamo nella casa di Pregassona, in compagnia di papà Mario, mamma Luisa e del cane Thor (manca solo la sorella Elisa per completare la famiglia). Sulla guancia destra una confezione fredda di… formaggio, per lenire il gonfiore dovuto a un colpo ricevuto in partita. In mancanza del ghiaccio, un impacco freddo al formaggio può sempre servire. Fisico asciutto, taglio di capelli alla moda, Marco si racconta a ruota libera, espressione che pare adeguata, per un giocatore che fa della velocità il suo punto di forza e che ha una passione debordante per auto e motociclette…

PRIMO TEMPO Entrata in… materia “Ho fatto la trafila scolastica fino a conseguire il diploma di commercio, all’Istituto Elvetico di Lugano, l’unica scuola che mi consentiva di allenarmi anche la mattina. È stato il calcio a condizionare il mio percorso scolastico. Fino alla quarta media ho fatto il minimo indispensabile, poi ho capito che anche la scuola era importante e mi sono dato da fare, diplomandomi con un’otti-

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ma media. L’economia mi piaceva molto, mentre con le lingue facevo un po’ fatica, ma ora, ad esempio in Nazionale, prendo ‘lezioni’ di tedesco con l’allenatore Othmar Hitzfeld, che capisco bene, quando invece i compagni mi parlano in dialetto svizzero tedesco faccio fatica, ma ci comprendiamo impiegando il francese”. L’apprendista calciatore “A cinque anni ho iniziato a giocare a calcio nel Rapid Lugano. È stato grazie a Fabrizio Badiali, mio maestro alle scuole elementari - non si arrabbiava quando tornavo in ritardo dalla ricreazione - che mi ha portato nella società luganese dando inizio alla mia avventura nel mondo del calcio. Ho percorso nel Rapid le diverse categorie, finché a 15 anni sono passato al FC Lugano che mi ha voluto tra le sue fila, dove ho giocato dagli Under 15 agli Under 21, fino ad arrivare in prima squadra. Il mio debutto non ufficiale nella prima squadra bianconera è avvenuto a 15 anni, in occasione di un torneo a Bergamo contro l’Albinoleffe, con l’allenatore Giuliano Sonzogni. Ho giocato 20

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RITRATTO L’intervista principale ad un personaggio di spicco è da dieci anni il marchio inconfondibile di Illustrazione Ticinese, e i lettori l’apprezzano. Personaggi pubblici e personalità di tutti i settori si presentano sulle nostre pagine, con le loro parole e attraverso immagini in esclusiva.

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«Cos’hanno in comune Christa Rigozzi, Franco Cavalli, Ivo Soldini, Marco Solari, Massimo Busacca e Marco Padalino? Sono ticinesi. E sono un tema per Illustrazione Ticinese

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la rivista

ritratto

e di capire i modi e le tradizioni dei siciliani. Poi sono riuscito a ritagliarmi un posto in squadra, ho disputato belle partite, convincendo la società a rinnovarmi il contratto per la stagione successiva. Dei 18 mesi trascorsi a Catania mi porto dentro la consacrazione di essere diventato a tutti gli effetti un professionista in un mondo, quello del calcio italiano, importante, ma anche l’esperienza di avere vissuto in una città bella e pulita, con un uno splendido mare e persone simpatiche e disponibili”.

minuti. Mi ricordo mingherlino e intimidito. Nella stagione 2001-2002 sono entrato a far parte della prima squadra, allenata da Roberto Morinini con l’assistente Cao Ortelli, allenatori cui sono molto riconoscente. In quella stagione ho vissuto il passaggio dal calcio come puro divertimento a quello inteso come professione. Morinini ha dovuto limare il mio carattere, mi ha fatto soffrire, ma ha contribuito a farmi compiere il salto di qualità. Mi è poi stato riferito che ha avuto un ruolo decisivo nel mio trasferimento, nel 2004, a Catania”.

In compagnia del fido Thor, in uno dei vari momenti di relax.

re all’Atalanta, nell’estate 2008 si è fatta avanti la Sampdoria. L’impatto è stato devastante. Il mio esordio l’ho disputato contro l’Inter di Mourinho, in mondovisione. Sono entrato dalla panchina e ho avuto la fortuna di effettuare l’assist per la rete del pareggio, che mi ha spianato la strada per tutta la stagione, anche se dopo la seconda partita contro la Lazio, forse per la tensione della situazione, ho dovuto stare fermo per un mese a causa di uno stiramento. Al rientro, ho giocato tutte le partite, tranne la finale di Coppa Italia, in cui non sono sceso in campo per questioni tattiche. A livello di impostazione della squadra, lo scorso anno Walter Mazzarri impiegava il modulo a tre difensori con gli esterni che dovevano tornare molto, curando molto l’aspetto difensivo. Con Luigi Delneri quest’anno è diverso, lui punta maggiormente sull’aspetto offensivo. Cosa aggiungere? Ho coronato il mio sogno di bambino di giocare nella Serie A italiana, e di questo siamo tutti orgogliosi, i miei famigliari

«L’impatto è stato devastante»

Tre anni a Piacenza “Piacenza contava molto nel panorama calcistico e poteva permettersi un buon calciomercato. Una squadra ambiziosa, che puntava alla Serie A, ma che nel nostro anno migliore ha avuto la… sfortuna di ritrovarsi nel campionato Juventus, Genoa e Napoli, che sono state promosse giungendo davanti a noi, quarti. Una piazza tranquilla, in cui si poteva lavorare bene. Rispetto a Catania avevo inoltre la possibilità di tornare con più frequenza a casa, dopo un anno e mezzo di aerei, a Piacenza è stato come ritrovarmi in… Svizzera”. Due Stagioni a Genova, versante Sampdoria “Quasi a fine mercato, quando pensavo di anda-

L’orgoglio di mamma Luisa e di papà Mario.

ed io. Un’esperienza che auguro a tutti i giovani calciatori ticinesi”. Nel campionato… ‘più’… del mondo Sul calcio italiano “Quando sei bambino pensi solo al bello del calcio. Quando arrivi nel calcio professionistico, scopri che oltre al bello vi sono le tensioni, i personaggi sospetti, magari da evitare. L’Italia ha un calcio importante e sono contento di farne parte. È un calcio molto tattico, devi imparare a stare in campo e tecnicamente è molto superiore rispetto al nostro. Il calcio svizzero ha fatto passi da gigante, ma penso che i due mondi non siano ancora paragonabili”. Il lavoro settimanale “Facciamo sei allenamenti a settimana, al Centro sportivo Gloriano Mugnaini di Bogliasco. Il martedì e il mercoledì sono i giorni più duri, non vedi la palla, fai palestra, corsa e lavoro fisico; il mercoledì ci alleniamo il mattino e il pomeriggio, svolgendo tutto col pallone e facendo qualche lavoro fisico. Arrivi così al giovedì che sei cotto per l’amichevole, che effettuiamo contro squadre della zona. Il venerdì ci si prepara per la partita, con lavori di scarico, tecnica e punizioni, mentre il sabato c’è la rifinitura”.

Dopo aver giocato in Serie B nel Lugano (relegato a tavolino a causa del fallimento societario) e sei mesi nel Malcantone Agno, in Challenge League, giunge a sorpresa la chiamata da Catania… Il professionista Un anno e mezzo a Catania “Una scommessa per tutti, perché penso che i dirigenti siciliani mi avevano visto giocare una volta al massimo. Inizialmente è stata dura, lontano da casa, in una nuova realtà di vita e sportiva, per due mesi non ho giocato, cercando soprattutto di ambientarmi

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...basta non distruggere la casa!

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intervista ritratto Tramonto ligure in compagnia della fidanzata Carlotta.

O come obiettivo “Rimanere in Italia, senza disdegnare eventuali opportunità. Devo dire che il mio fuCAMI RI turo è un punto di domanda”. ❖ A

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SCARICAMI

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N come notorietà “Non ho mai dato peso a questa cosa, ho pensato sempre solo a giocare. Penso che genitori e amici possano confermare”.

A D

A come allenatori “Roberto Morinini e Cao Ortelli. Sonetti a Catania mi ha fatto capire che avevo le qualità per giocare. Iachini a Piacenza mi ha fatto giocare molto e insegnato molte cose tattiche. Mazzarri mi ha fatto esordire con la Sampdoria e giocare con continuità consentendomi di farmi notare. Tami

I come impulsivo “Di cartellini rossi ne ho mangiati tanti. Ricordo una partita col Lugano di Tami, sono entrato in campo per gli ultimi 10 minuti e sono uscito due minuti più tardi per doppia ammonizione. Ho capito che dovevo darmi una calmata”.

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D come dono ma anche difficoltà “Il mio dono è la corsa e la forza, che poi ho anche sviluppato negli anni e che mi sta dando da mangiare. Nelle difficoltà devi continuare ad allenarti bene, cercando di mettere in difficoltà il mister, anche se ha le sue idee. Essendo l’anno dei Mondiali sarebbe stato meglio giocare con continuità, ma l’allenamento non è mai mancato”.

ENTUSIASMA IL CUORE E LA MENTE.

L come lugano “A Lugano sono cresciuto, ho imparato ad amare il gioco del calcio".

SC

A come affetti “Gli affetti famigliari e quelli più recenti, come la mia fidanzata Carlotta e la sua famiglia. Ci siamo conosciuti una sera ad un ristorante. Non mi conosceva come calciatore e proviene da una famiglia tifosisissima del Genoa...”.

mi ha indirizzato e segnalato a Hitzfeld. Ma ve ne sono altri e importanti”.

e.

P come paternità “Un’emozione che va oltre quelle calcistiche. La responsabilità più grande che puoi avere. Mio figlio è furbetto e un po’ monello come me”.

«Il gesto

lu str azio

Online trovi due link dedicati a Marco Padalino. L’assist nell’esordio in Serie A con la Sampdoria e le highlights in maglia blucerchiata.

n

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www.hyundai.ch ILLUSTRAZIONE TICINESE 04-10

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la rivista

il nuovo mondo

nella rete web

Esiste inoltre una tipologia differente di motori di ricerca: le “directory” (elenchi e cataloghi). L’esempio più noto è Yahoo!, e chiamarlo motore di ricerca è sbagliato, poiché classifica solo singoli siti, indipendentemente dalle pagine contenute, raggruppandoli per categorie. Per curiosità, l’unico motore con una tecnologia proprietaria in qualche modo paragonabile ai “big” del web - Google in testa - è il cinese Baidu [www.baidu.com], la cui inferiorità tecnologica è palese, ma attinge ad un bacino di

non solo

motori di

ricerca

“Internet è come l’unione di tutte le biblioteche del mondo, dove però qualcuno si è divertito a buttare giù i libri dagli scaffali”.

utenti tanto vasto e in crescita, sebbene appartenente ad una sola nazione. IL FUTURO La nuova frontiera dei motori di ricerca è il web 2.0, con cui molti motori e directory internazionali puntano a una maggiore partecipazione degli utenti nella creazione dei contenuti, in modo da eliminare qualsiasi ricorso a “spider” e link sponsorizzati. Con questa logica, ognuno potrà inserire link e contenuti, decidendo se dare o meno popolarità ai siti segnalati. ❖

Per saperne di più: www.yahoo.com www.google.com www.baidu.com

testo Elio Del Biaggio - elio@illustrazione.ch

U

n motore di ricerca - e stiamo parlando di Internet - è un sistema automatico che analizza un insieme di dati e ne restituisce l’indice dei contenuti, classificandoli secondo formule che ne indicano il grado di rilevanza secondo una determinata chiave di ricerca.

UN POZZO SENZA FONDO Se l’utilizzo dei motori di ricerca ci è ormai famigliare, poiché basta digitare le parole relative all’argomento che interessa, ottenendo subito un elenco di pagine web che contengono quanto richiesto, altra cosa è capirne il suo funzionamento. I motori di ricerca sono dei grandi archivi di dati, che contengono delle informazioni dettagliate su un gran nu-

mero di pagine web. Vi sono memorizzati i singoli documenti che compongono un sito web, ed è quindi possibile che un sito sia riportato più volte, in relazione al numero di pagine di cui si compone. L’inserimento delle pagine web negli archivi può avvenire con la registrazione manuale o in modo automatico, attraverso un particolare software - “spider” - che visita milioni di siti web al giorno, inserendo le nuove pagine e aggiornando le informazioni su quelle già presenti. I motori di ricerca riescono così a mantenere un archivio aggiornato, anche se nessuno riesce - e mai riuscirà - a classificare l’intero web. Per ogni pagina web memorizzano parte del testo contenuto, in modo tale che ad ogni ricerca viene mostrato un elenco delle pagine dove figurano le parole ricercate.

Caratteristica importante dei motori di ricerca è che il loro uso è totalmente gratuito, così come la registrazione delle pagine negli archivi, nonostante gli investimenti necessari per creare un simile servizio. Questo, perché nelle pagine presentate compaiono annunci pubblicitari, attraverso i quali le società che li gestiscono traggono i loro ricavi. NON SOLO GOOGLE La maggior parte dei motori di ricerca che opera sul web è gestita da società private, che utilizzano programmi e banche dati tenuti segreti. Il più utilizzato in assoluto, su scala mondiale, è Google, ma non scordiamo che ce ne sono altri, meno utilizzati ma altrettanto conosciuti e indubbiamente utili, come il neonato Bing di Microsoft, Yahoo!, WolframAlpha, Ask e altri.

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WEB Elio Del Biaggio è un esperto del settore multimediale, e in ogni edizione tratta nuovi temi, li commenta e dà consigli pratici a tutti coloro che hanno a che fare con la rete. La rubrica di Elio è gia stata tante volte citata, spesso copiata ma molto raramente eguagliata, poiché egli si occupa di multimedia dagli albori.

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«Noi e la rete, la rete intorno a noi. Trucchi, consigli per vivere nel miglior modo la vita digitale

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la rivista

anche a noi sta a

cuore la salute salute

postura, debolezza a livello dei muscoli e dei legamenti del piede. Non dimentichiamo però l’esistenza di una predisposizione individuale che faciliterebbe l’apparizione della deformazione”.

in punta

Si parla spesso di scarpe troppo strette, troppo alte, insomma calzature inadatte… “In alcuni casi l’alluce valgo è sicuramente una patologia ereditaria. Infatti si distinguono forme congenite che si manifestano già in giovane età e forme acquisite d’origine piuttosto meccanica che compaiono più avanti nel tempo, in modo caratteristico nelle donne con più di cinquant’anni. L’alluce valgo non è una patologia pericolosa, per cui l’utilizzo della chirurgia nelle forme minori non è immediato. Il primo provvedimento è il cambio di calzature: sono indicate quelle a pianta larga, con tacco basso. Gli antiinfiammatori per via orale o locale sono molto utili per alleviare il dolore. Se queste non sono misure sufficienti si può ricorrere a plantari, tutori o a calzature ortopediche che, in pratica, cercano di raddrizzare ed evitare un sovraccarico dell’alluce. Ma si tratta di palliativi, che rallentano l’evoluzione del processo senza farlo regredire. Nei casi più gravi, infatti, quando la deformazione aumenta e il dolore diventa insostenibile, non resta che ricorrere al bisturi”.

di piedi

Aumentano i casi di alluce valgo, complici calzature strette e tacco alto. Una deformazione che fa soffrire soprattutto le donne e che, se trascurata, può arrivare a compromettere la funzionalità di ginocchio e colonna vertebrale. testo Stéphanie Scatizza - stephanie@illustrazione.ch

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A lungo andare, lo squilibrio prodotto nell’assetto del piede dallo spostamento dell’alluce può portare a lesioni ossee ed articolari, a callosità e ulcerazioni dell’avampiede tali da provocare talmente dolore e disfunzione da impedire l’uso di calzature o, nei casi più gravi, l’appoggio del piede. Inoltre, la deformazione progressiva del piede, determina un appoggio alterato che può avere ripercussioni su altre articolazioni delle estremità inferiori”. Quali possono essere le cause di questa patologia? “L’alluce valgo rappresenta una costellazione di forme differenti, le cui cause sono molteplici e non ancora del tutto definite. La principale sembra essere di tipo meccanico: sovraccarico e instabilità della parte anteriore del piede che deriva da una curvatura ridotta della pianta (piede piatto). Altre cause possono risiedere in eventi traumatici non curati in modo adeguato, in fenomeni infiammatori, disturbi della

salute

L’esame radiologico consente di programmare l’intervento più adatto.

Come si interviene chirurgicamente? “L’esperienza passata nel trattamento chirurgico

della costellazione dell’alluce valgo, ha offerto moltissime tecniche chirurgiche: alcune si sono rivelate inefficaci nel tempo, altre hanno mantenuto un’indicazione più limitata. Le tecniche moderne correggono l’alluce mantenendo al massimo la sua funzione fisiologica, per condizionare positivamente tutta la funzione dell’a-

Crampi muscolari? Stanchezza? Osteoporosi? atee alluttatro alu Va V o tro vostr ill v o. io. io hio risch

Crampi C rampi muscolari, muscolari, stanchezza stanchezza o osteoporosi osteoporosi sono sono disturbi disturbi che che pospossono denunciare denunciare una una carenza carenza di di sali sali minerali. minerali. Ma Ma il il vostro vostro corpo corpo sono h a effettivamente effettivamente bisogno bisogno di di una una supplementazione supplementazione di di calcio, calcio, di di ha m agnesio o di di ferro? ferro? O gli gli manca manca semplicemente semplicemente un un «apripista» «apripista» magnesio che c he gli gli consenta consenta di di assimilare assimilare al al meglio meglio questi questi minerali? minerali? R ichiedere consulenza consulenza in in farmacia farmacia o in in drogheria. drogheria. Richiedere L eggere il il foglietto foglietto illustrativo. illustrativo. Leggere F ate il il test test personale: personale: www.test-minerali.ch www.test-minerali.ch Fate

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Guida per i

pazienti

Meglio inform ati sulla sindrome metab olica Disturbo metabo lico causato da eccesso di peso e da altri fattori di rischio

Quelli Q uelli con con

l’arcobale l’arcobaleno no

Fino ad e esaurimento saurimento sscorte corte

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trambi i piedi realizzata in posizione eretta. Questo permetterà di quantificare il grado di deviazione e di programmare il tipo di intervento chirurgico più adatto, individualizzandolo”.

Come avviene la diagnosi? “A livello diagnostico è fondamentale, oltre alla visita ortopedica, un esame radiologico di en-

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olore acuto, impossibilità di indossare determinate scarpe, difficoltà di deambulazione. L’alluce valgo è una patologia piuttosto frequente, soprattutto nelle donne. Ma vediamo di fare più chiarezza sull’argomento. Abbiamo interpellato il Dr. Med. Stefano Lafranchi, specialista FMH in chirurgia ortopedica e traumatologia delle estremità inferiori presso la Clinica Ars Medica a Gravesano. “L’alluce valgo consiste in una progressiva deviazione della prima articolazione metatarso-falangea, ossia del primo dito del piede. In pratica l’alluce devia verso le altre dita del piede giungendo, nei casi più gravi, a sovrapporsi alle dita laterali con notevoli conseguenze non solo estetiche, ma soprattutto funzionali. I sintomi, oltre naturalmente al dolore, sono molteplici. La deviazione laterale del primo dito provoca una borsite dolorosa da sfregamento contro la scarpa detta familiarmente “cipolla” e la lussazione, pure dolente, degli ossicini-binario dell’articolazione, detti sesamoidi.

vampiede. Le tecniche più universali si concentrano sulla correzione tramite tagli chirurgici dell’osso del metatarso e/o falange (osteotomia correttiva), associato ad un ribilanciamento dei tessuti dell’alluce e vengono usate per la maggior parte delle deformazioni. Necessitano di un taglio alla cute per esporre i tessuti da correggere. In casi selezionati, con una tipologia di deformazione particolare e d’entità moderata, si possono valutare delle techniche mini-invasive o percutanee. Queste tecniche innovative consistono nella correzione della deformazione mediante tre piccole incisioni. Attraverso un apposito strumento è così possibile eseguire il riallineamento necessario direttamente sull’osso e dei tessuti. L’aggressione minore ai tessuti cutanei influenza positivamente i dolori postoperatori e la ripresa della deambulazione. In entrambi i casi, la permanenza in sala operatoria è breve, dalla mezz’ora ai tre quarti d’ora. L’intervento può essere fatto con una degenza breve di pochi giorni, ma anche di una sola notte di permanenza in ospedale. I tempi di recupero sono variabili a seconda del tipo di intervento. Altre tecniche sono a disposizione dello specialista per il trattamento dell’alluce valgo più particolare. La fase postoperatoria con le tecniche moderne è facilitata dall’uso di anestesie locali prolungate, che riducono il dolore e facilitano la ripresa della deambulazione, anche con il sostegno di scarpe speciali appositamente studiate per le correzioni dell’alluce”. ❖

«Il primo provvedimento è il cambio di calzature»

Per saperne di più: www.sfas.ch http://revue.medhyg.ch www.chirurgie-du-pied.fr

Medicamento À WRWHUDSLFR aiuta. In caso di tensione e nervosismo un medicamento fitoterapico può essere un prezioso aiuto. Si faccia consigliare in farmacia o in drogheria VALVERDE® Ad Azione Calmante. I confetti con l‘estratto secco d’erba di passiflora alleviano: gli stati di tensione e di inquietudine interna. l’irritabilità e il nervosismo.

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SALUTE Possiamo svelarvi un piccolo segreto? Sì possiamo: non vi è rubrica più gradita ai nostri lettori come quella dedicata alla salute. Non solo per la competenza della redattrice Stéphanie Scatizza. Soprattutto perché la salute è e rimane il bene più importante per ognuno di noi!

Medicamenti fitoterapici.

Leggere il foglietto illustrativo. Sidroga AG, 4800 Zofingen

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la rivista

mens sana

in corpore sano occhio a

dimagrire

è possibile

cambiare vita anche

Perché ha deciso di iniziare una dieta? “I fattori che mi hanno portato a decidere di perdere peso, sono stati diversi: il continuo aumento di peso mi ha creato molti disagi, iniziando con il cambio dell’abbigliamento; la gente che sempre più mi faceva notare il continuo aumento del peso; infine il cominciare ad accusare dolori fisici alla schiena, ginocchia e una maggior stanchezza. Tutti questi fattori mi hanno portato a prendere una decisione molto importante, quella di rivolgersi a un medico dietologo”.

«Perdere quasi 30 kg e diventare un atleta»

Con un po’ di aiuto, molta costanza e i prodotti giusti, è possibile perdere i chili di troppo e mantenere il peso raggiunto. Come, ce lo racconta Ivan con la sua sorprendente testimonianza.

Ha utilizzato dei preparati dietetici? “Sì, sono venuto a conoscenza dei prodotti PreCon tramite una conoscente, che voleva cominciare la dieta con tali prodotti, mi ha quindi proposto di iniziare assieme a lei”.

testo Antonella Broggi - antonella@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

PUBBLIREDAZIONALE

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imagrire è il cruccio di molti e potrebbe sembrare una cosa semplice, per la quale basta mangiare di meno, ma non è così. Chi ha provato una dieta sa perfettamente che, anche se l’entusiasmo e la motivazione sembrano grandi, i risultati non si ottengono così facilmente. Dimagrire, e soprattutto mantenere il risultato, significa modificare le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita. E siccome l’essere umano è abitudinario e, oggigiorno, sostanzialmente sedentario, si tratta di uno sforzo davvero degno di nota. Con il giusto sostegno di amici e parenti, con la consulenza professionale di un medico e con i giusti prodotti, è però possibile perdere i chili di troppo, mantenere la linea e, perché no, cambiare vita. Per raccontarci come e perché, abbiamo incontrato Ivan Sboarina, che da 91,5 kg è arrivato a pesarne 66, peso che mantiene da oltre sei anni. Non solo. Ivan ha modificato le sue abitudini alimentari, ma ha anche deciso che lo sport sarebbe diventato parte integrante della sua vita.

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BENESSERE E BELLEZZA Questa rubrica deve semplicemente far parte di una rivista. Oggi infatti, benessere e bellezza sono parte integrante della vita di tutti i giorni. E così noi proponiamo ai lettori gli ultimi ritrovati della cosmetica e quei piccoli grandi trucchi che interessano tanto alle donne. E agli uomini. Non c’è da stupirsi quindi, se questa rubrica raccolga larghi consensi fra i nostri lettori.

Perdere quasi trenta chili è un’impresa davvero notevole. Ci racconta come è andata? “Ho cominciato la dieta a 23 anni. Nel primo periodo ho dovuto attuare un netto cambiamento di quelle che erano le mie abitudini alimentari. Al posto di una cucina pesante e vari Snack tra i pasti ho imparato a limitarmi a 1 shake PreCon la mattina, una barretta a mezzogiorno ed un pasto libero la sera seguendo la tabella degli alimenti. Ammetto però, che verso la fine dei due anni, ho avuto un po’ paura che, abbandonando i prodotti PreCon, i chili persi sarebbero tornati. Ciò non è avvenuto, perché ho fatto tesoro di quanto appreso durante la dieta. L’esperienza fatta non è sicuramente stata una passeggiata, ma neppure una missione impossibile. Tra l’altro ha portato molti aspetti positivi. Ho ad esempio imparato a cucinare correttamente”. Ivan Sboarina si allena per la Marathon des Sables.

Ha abbinato dell’attività fisica alla dieta? “No... questo desiderio è arrivato anni dopo. Ho cominciato con delle escursioni in montagna e

queste pian piano sono diventate un’abitudine, fino a portarmi a praticare il podismo”. Ha cambiato qualcosa nel suo stile di vita? “Sì, da una vita fisicamente poco movimentata, sono passato ad uno stile di vita ricco di nuovi stimoli. Oggi mi dedico molto alla mia professione di architetto e alla mia passione per lo sport di resistenza”. È cambiato il rapporto con il suo corpo? “Prima della dieta, il rapporto con il mio corpo era “falsato”. Mi spiego meglio: fingevo che l’aumento di peso non avvenisse, e quindi andavo avanti come se non stesse succedendo nulla. Ora, invece, esteticamente apprezzo di più il mio corpo, me ne prendo cura e sento che questo giova alla mia salute”. Oggi lei è un triathleta. Lo avrebbe mai immaginato dieci anni fa? “No, perché in quel periodo della mia vita avevo altri obiettivi, soprattutto quelli di studio”. Ha un altro traguardo nel cassetto? “Sì, quello di riuscire a terminare una delle gare più dure al mondo, alla quale parteciperò nell’aprile 2010, chiamata Marathon des Sables, che si svolgerà in Marocco”. Cosa consiglia a chi desidera perdere peso? “Semplicemente di porsi un obiettivo, di avere rigore, senza essere troppo severi con sé stessi e di non aver timore nel chiedere aiuto”. E quale è invece l’errore da evitare? “Non si deve lasciarsi influenzare e non bisogna mollare mai!”. La testimonianza di Ivan è la prova che in fondo tutto è possibile, e che, con tenacia e costanza, si possono raggiungere anche i traguardi più lontani! ❖

Per saperne di più: www.precon.ch

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«La cura del corpo e della mente sono diventate parte integrante della nostra vita. Alcuni consigli per orientarsi meglio in questo mondo

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la rivista

i ticinesi un popolo di sportivi in forma

Rematore con bastone Gambe semiflesse, busto piegato in avanti, impugnare il bilanciere (o un bastone, ecc.) con le palme rivolte verso le ginocchia. Non inarcare la schiena. Tirare senza strappi il bastone fino a toccare gli addominali e ritornare in posizione iniziale senza distendere completamente le braccia. Inspirare rilasciando, espirare sollevando (3 serie da 20 ripetizioni, 1 minuto di recupero).

rinforza

i dorsali con laura noccioli

tante è impor inarcare non na! la schie

La campionessa e primatista svizzera dei 50 metri stile libero, ci invita ad allenare i nostri dorsali per poter affrontare con slancio gli impegni che bracciata dopo bracciata accompagnano la nostra vita quotidiana. foto Ti-Press/Gabriele Putzu - in collaborazione con allezhop.ch e Ilario Sartor

Stretching Lo stretching indica tutti i gesti di allungamento e autostiramento che è importante compiere per preparare la muscolatura all’attività fisica e anche per concluderla nel migliore dei modi. Mantenere la posizione per 20 secondi circa e aumentare l’intensità fin dove consente l’articolazione, mantenendo la posizione per ca. 30 secondi.

SCHEDA

Rematore con peso Senza inarcare la schiena, appoggiare un ginocchio e la mano corrispondente alla panca, stendere l’altro braccio impugnando il peso. Flettere il braccio portando il peso all’altezza dell’anca. Inspirare distendendo il braccio, espirare flettendo (3 serie da 20 ripetizioni, 1 minuto di recupero).

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in forma

Pull over all’indietro con bastone Su una panca, piedi poggiati, impugnare il bastone all’altezza del petto con l’impugnatura delle mani alla larghezza delle spalle e gomiti piegati di 90°. Portare il bastone dietro la testa fino quasi a raggiungere il pavimento senza modificare l’angolo al gomito e riportare il bastone in posizione iniziale, senza inarcare la schiena. Inspirare nella prima fase, espirare nella seconda (3 serie da 20 ripetizioni, 1 minuto di recupero).

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Trovate online una tavola anatomica dei muscoli dorsali.

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Dorsali Stazione eretta oppure seduti, impugnare l’elastico, gomiti paralleli al terreno. Tirare l’elastico portando indietro i gomiti e mantenere la tensione per 5 secondi. Espirare tirando l’elastico, inspirare nel rilascio (3 serie da 20 ripetizioni, 1 minuto di recupero).

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biografica

Nome: Laura Cognome: Noccioli Data di nascita: 31.7.1989 Domicilio: Carona Professione: studentessa in scienze economiche all’USI Attività sportiva: nuoto Club di appartenenza: Lugano Nuoto Palmarès: record svizzero 50 metri stile libero nel 2009 Obiettivi: raggiungere la finale agli Europei in vasca lunga nell’agosto 2010.

Rematore con bastone con presa inversa Gambe semiflesse, busto piegato in avanti, impugnare il bilanciere (un bastone) con le palme rivolte l’esterno. Non inarcare la schiena. Tirare senza strappi il bilanciere fino a toccare gli addominali e tornare in posizione iniziale senza distendere completamente le braccia. Inspirare rilasciando, espirare sollevando (3 serie da 20 ripetizioni, 1 minuto di recupero).

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SPORT I ticinesi non solo sono un popolo di sportivi, ma sono anche molto interessati allo sport in generale. E sono grandi tifosi. Illustrazione Ticinese ha realizzato una serie di esercizi con personalità del mondo sportivo ticinese, affinché tutti possano mettersi in forma. Addominali, spalle, coscie e schiena allenati in modo sano e professionale. Una guida esclusiva. ILLUSTRAZIONE TICINESE

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la rivista

i segreti gastronomici

dei nostri lettori a tavola

in tavola

non deve mancare

il buonumore

che continuo a fare con piacere e soddisfazione”, afferma Katia che ha realizzato entrambi i sogni di bambina: avere una grande famiglia e diventare una brava cuoca. “In cucina è puntigliosa, deve sempre trovare una variante alla ricetta”, aggiunge il marito Matyas che si definisce un “goloso onnivoro”. Michelangelo è invece considerato il “woofer” di casa perché divora di tutto; Angelica è la “buongustaia”, Maddalena la “finta vegetariana”, Sebastiano l’“amante del pesce”,

Gianandrea il “pasticcione”, Marcaurelio il “passerotto” e Geremia, per il momento, il “lattante”. Oggi, però, la “Berneplatte” ha messo tutti d’accordo, nonostante siano le lasagne il menu preferito da tutta la famiglia che, recentemente, ha dovuto accettare una nuova regola a tavola: si beve acqua! Bandite, dunque, le bibite zuccherate, eccezion fatta nelle occasioni speciali dove, anche Katia e Matyas, si concedono un bicchiere di buon Merlot ticinese.

A tenere a battesimo questa nuova rubrica è la famiglia Cavadini di Vacallo, che ci ha invitati a pranzo per gustare un’ottima “Bernerplatte” e, naturalmente, per chiacchierare di cucina, alimentazione, ricette, ricordi e aneddoti sul tema. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

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i respira un’atmosfera prettamente natalizia quando varchiamo la soglia di casa Cavadini a Vacallo. Manca poco a mezzogiorno e il profumo di ciò che si gusterà a pranzo, dalla grande e moderna cucina aperta, si è ormai diffuso anche al salone. Il tavolo quadrato è apparecchiato a festa: tovaglia rossa e sedie “vestite” da Babbo Natale. I ragazzi - ci spiega la padrona di casa - hanno voluto così in nostro onore. Il primo a farsi conoscere è Marcaurelio (3) che, senza il minimo imbarazzo, comincia subito a chiacchierare e a porre domande. Il piccolo Geremia (4 mesi), invece, continua a dormire placidamente nella sua carrozzina. Ha un po’ più da fare Katia (41), “super mamma”, moglie e casalinga a tempo pienissimo. E non tardiamo molto a capire perché. Alla spicciolata arrivano da scuola Michelangelo (15), Angelica (13), Maddalena (11), Sebastiano (10) e Gianandrea (6). Da ultimo fa capolino anche il padrone di casa, Matyas (43), direttore di banca.

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E con lui sono in nove! Ora che la famiglia è al gran completo, Katia avverte che il pranzo è pronto e può essere servito. I ragazzi più grandi danno una mano a portare in tavola i vari piatti di portata che compongono la Bernerplatte. “Questo è il menu che solitamente propongo quando abbiamo ospiti amici cari, come i vari padrini e madrine dei ragazzi. È variato, ma semplice da preparare, piace a tutti e mi ricorda la mia infanzia nella Svizzera tedesca”, ci spiega la padrona di casa. Dal “woofer” al lattante La famiglia Cavadini ha deciso di aderire alla nostra iniziativa e di invitarci a pranzo per diversi motivi. Primo fra tutti il piacere di condividere il pasto “che per noi è sempre il momento clou. Inoltre a me piace moltissimo cucinare anche perché, avendo un padre cuoco, sono cresciuta tra i fornelli delle cucine di svariati ristoranti. E oggi, con una famiglia così numerosa, è quello

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A TAVOLA Nessuno conosce meglio il mondo gastronomico di Lorenza Storni. La nostra specialista visita i nostri lettori, assaggia le pietanze quindi descrive quanto provato per tutti i lettori di Illustrazione Ticinese. Lorenza cerca di scoprire e svelare i segreti culinari di ogni singola famiglia, affinché vengano tramandate le nostre usanze.

Katia Cavadini porta in tavola la sua Bernerplatte.

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«I nostri lettori invitano alla loro tavola la nostra redattrice Lorenza Storni» ILLUSTRAZIONE TICINESE

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la rivista

ricette creative non solo per grandi cuochi in cucina

la primavera

nel piatto ricette Brigitte Aeberhard - fotografie bildlich.ch

LA RICETTA

LA RICETTA

Saltimbocca al formaggio su insalata di rucola e pere

Gnocchi di patate e piselli gratinati Per 4 persone

Per 4 persone • 300 g di AOC dolce • 6 fette di prosciutto crudo • 12 foglie di salvia • 7 C di olio d‘oliva • 3 C di aceto di vino rosso • 1 c di miele • sale, pepe • 2 pere • 100 g di rucola • 2 C di pinoli Preparazione Tagliare il formaggio in 12 pezzi di circa 1 cm di spessore. Dimezzare le fette di prosciutto crudo tagliandole per il lungo. Ricoprire ogni pezzo di formaggio con una foglia di salvia e avvolgere con una mezza fetta di prosciutto crudo. Mescolare 5 cucchiai di olio con l’aceto, il miele, sale e pepe. Tagliare le pere a fette togliendo i semi, aggiungere la rucola e mescolare con la salsa. Arrostire leggermente i pinoli in una padella. Aggiungerli all’insalata e distribuire nei piatti. Riscaldare l’olio rimanente. Arrostire i pacchettini di formaggio per un minuto su entrambi i lati. Disporli sull’insalata e servire immediatamente.

• 400 g di piselli freschi o surgelati • 2,5 dl di brodo di verdure • 1 limone bio • sale, pepe • 1 peperone rosso • 750 g di gnocchi di patate • 300 g di sminuzzato di pollo • 1 C di olio • 120 g di AOC grattugiato Preparazione Cuocere i piselli nel brodo per una decina di minuti circa. Metterne da parte 3 cucchiai e ridurre in purea gli altri con parte del brodo. Diluire con il brodo fino ad ottenere una salsa densa. Grattugiare la scorza di limone e aggiungerla con 1-2 cucchiai di succo alla salsa. Aggiustare di sale e pepe. Tagliare il peperone a strisce sottili. Cuocere gli gnocchi in acqua salata per ca. 3 minuti. Scolarli e disporli in una forma da gratin. Insaporire la carne e arrostirla brevemente nell’olio caldo. Mescolare gli gnocchi con il peperone, la carne, i piselli e la salsa e cospargere con l’Emmentaler AOC. Cuocere nel forno preriscaldato a 200° C per 20-25 minuti.

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IN CUCINA Trovare il giusto equilibrio tra ricette innovative e di facile realizzazione non è così facile come potrebbe sembrare. Sappiamo che le nostre lettrici provano, raccolgono e qualche volta si scambiano le nostre ricette. Esiste complimento migliore per le nostre ideatrici culinarie?

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la rivista

la vita segreta dei nostri amici quattrozampe animali

ECOSISTEMA

conigli

cavie & co. Malgrado l’apparenza, la loro detenzione corretta è un tema importante e poco scontato, perché? testo Elena Stern-Balestra - elena@illustrazione.ch

I Il marchio TerraSuisse, sinonimo di agricoltura sostenibile svizzera, garantisce una dimora ad animali rari quali la raganella, promuovendo così la biodiversità. Maggiori informazioni su www.migros.ch/terrasuisse

cosiddetti “nuovi animali da compagnia” godono di una crescente popolarità. Essi sono considerati animali poco esigenti e adatti ad essere tenuti in appartamento in gabbie o terrari. Tali modalità di tenuta spesso e volentieri non corrispondo però alle loro necessità di specie. Gli studi sul loro comportamento, sia allo stato brado che in cattività, forniscono informazioni importanti sulle loro necessità. Per conigli e porcellini d’India, sono qui riassunti alcuni requisiti minimi per una detenzione corretta. Essendo animali sociali, che in condizioni naturali vivrebbero in colonie più o meno numerose, essi non devono essere tenuti da soli, bensì devono poter godere della compagnia dei loro consimili. Conigli e cavie possono convivere

e occupare gli stessi spazi, ma non sono partner sociali gli uni per gli altri. Dunque, anche laddove le due specie vengono tenute insieme, è necessario che il gruppo sia composto da più conigli e più cavie. Si tratta inoltre di animali molto sensibili e piuttosto paurosi: essi non sono adatti come animali da manipolare e coccolare e hanno bisogno di

tranquillità e nascondigli (tane, tronchi cavi, …). Il loro ambiente deve essere sufficientemente spazioso e strutturato. Per un’alimentazione corretta, essi devono avere a disposizione del buon fieno a volontà: infatti il loro apparato digerente è specializzato per la digestione di cibo ricco di fibre grezze, ben diverso dagli alimenti concentrati e troppo energetici che troviamo in commercio. Non devono mancare poi la verdura fresca e gli oggetti da rosicchiare per consumare i loro denti a crescita continua (rami di piante da frutta, di nocciolo di acero o di abete). ❖

Per saperne di più: www.ti.ch/DSS/DSP/UffVC/temi/legislazione/default.htm

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ANIMALI Elena Stern-Balestra è veterinaria comportamentalista. Conosce gli animali e risponde con competenza alle domande dei nostri lettori. E così il comportamento spesso apparentemente bizzarro dei nostri amici quattrozampe si rivela essere tutt’altro che misterioso, e i problemi che spesso affliggono chi convive con un animale, si risolvono grazie a piccoli, ma mirati accorgimenti.

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«Ma perché fa così? A questa domanda risponde con competenza la nostra esperta del comportamento animale

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la rivista

sportiva o frizzante

classica o elegante moda

la moda per i bimbi

si è fatta grande La gente è il più grande spettacolo del mondo e non si paga il biglietto! testo Antonella Broggi - antonella@illustrazione.ch

Sono io.

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I no sembr stri ragaz ano d zi e giovan i i adul ti

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MODA Naturalmente la nostra redattrice di moda Antonella Broggi non è sempre in viaggio tra le passerelle di Milano, Parigi e New York. Riceve però tutte le anteprime, e il suo fiuto infallibile le permette di individuare quali saranno i capi di tendenza adatti ai nostri lettori. E così le passerelle diventano un po’ più vicine e un po’ più accessibili.

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AND THE CITY 2. per l’anteprima di SEX In palio 2 biglietti esclusivi one nella per partecipare all’estrazi Troverete le cartoline rles-voegele.com Vögele o su www.cha vostra filiale Charles

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pesso ci lamentiamo che al giorno d’oggi la gente segua uno spettacolo cinematografico chiacchierando tranquillamente con i suoi vicini di poltrona, come se stesse commentando uno show televisivo nel salotto di casa sua. In verità il pubblico non è mai stato troppo disciplinato neppure a teatro. Ai tempi di Shakespeare, ad esempio, se gli spettatori si annoiavano, si mettevano a chiacchierare rumorosamente, oppure lanciavano ogni cosa sul palco. Quando invece si appassionavano alla storia, se la prendevano con gli attori, applaudendo gli eroi e coprendo di insulti i cattivi. Nel 1801, a Londra, il pubblico del Covent Garden rapì letteralmente l’attore che faceva la parte del cattivo, trattenendolo in prima fila per tutta la durata della tragedia. Nel 1813, durante una rappresentazioneva interpretando malamente il Riccardo III di Shakespeare. Lui ne approfittò per tracannarla tuatico poteva ancora sedersi sul palcoscenico. Quando un Lord attraversò la scena per andare a chiacchierare con un amico dalla parte opposta, l’interprete del Macbeth perse le staffe e sguaintori con le armi, ricacciandoli in sercito per ristabilire l’ordine e, per lungo temmaticamente messe a proteggere ogni rappresentazione teatrale.❖

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«I ticinesi vogliono essere sempre trendy e alla moda» ILLUSTRAZIONE TICINESE

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la rivista

quando gli oggetti diventano lavoretti • ww w

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lavoretti CAMI RI A

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l’imbuto

portaspago

Protetti fin dall‘inizio.

Trasforma un imbuto in un pratico elefantino portaspago e non dovrai più litigare con grovigli annodati. idea, disegni e realizzazione Anto anto@illustrazione.ch

Cosa ti occorre: un imbuto, un pennarello nero, cartoncini colorati, colla bianca, forbici dalla punta arrotondata, un rotolo di spago.

1 1. Sul cartoncino grigio disegna due orecchie da elefante come da illustrazione e ritagliale. 2. Sul cartoncino bianco disegna due zanne e due cerchietti per gli occhi e ritaglia. 3. Con il pennarello nero disegna gli occhi e

aggiungi i particolari che preferisci. 4. Con la colla fissa le orecchie, gli occhi e le zanne. Metti il rotolo di spago nell’imbuto facendone uscire un’estremità dal collo dell’imbuto. Ora non ti resta che tirar fuori lo spago che ti occorre dalla proboscide dell’elefante!

3 Fino al momento in cui inizia a muovere i primi passi, un piccolo piede deve imparare tantissimo. Pertanto Elefanten ha sviluppato una scarpa dalla suola particolarmente flessibile dotata d‘intagli speciali che garantiscono al piede la più ampia libertà di movimento, favorendo così il suo sano sviluppo.

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I piedi dei bambini in ottime mani

Ora da

LAVORETTI Antonella è diplomata al Centro Scolastico per le Industrie Artistiche ed è mamma di un bimbo di nove anni e di una neonata. Il connubio ideale che le consente di proporre ai suoi piccoli lettori delle schede per realizzare, passo per passo, lavoretti facili e divertenti. Ogni lavoretto viene ideato partendo da materiali di recupero e realizzato in redazione, prima di essere descritto e fotografato.

www.elefanten.de

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«In ogni edizione offriamo un intrattenimento variegato. Dal servizio principale al lavoretto per i più piccini

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la rivista

motori, moto e mobilità motori

più za rez sicu i r e p ambini b

porte aperte

alla

flessibilità FlexDoor, FlexSpace, FlexRail e FlexFix: pratiche e intelligenti soluzioni per trasformare un’automobile in una campionessa di accesso e abitabilità. testo Stefano Pescia - stefano@illustrazione.ch

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pesso si afferma che “non si inventa più nulla; si deve solo adattare quello che gli altri hanno già inventato”. È una frase che si utilizza in merito al tema delle novità e che si rispecchia nella realtà di quasi tutti i settori industriali, quello dell’automobile compreso. Un eccellente testimone lo è anche Opel che, dopo il grande debutto in prima mondiale al prossimo Salone di Ginevra (4-14 marzo), commercializzerà la nuova Meriva a fine giugno. Una vettura che rientra nella categoria dei monovolumi compatti e che abbiamo già visto e scoperto a Rüsselsheim. Un modello che testimonia l’attuale tendenza della marca tedesca a confermare la sua attenzione ai dettagli estetici già presenti su Insignia e nuova Astra, alla qualità dei materiali scelti, al comfort e al design degli interni. Rispetto al modello precedente, si presenta con delle dimensioni leggermente più grandi, in particolare con un passo e delle carreggiate più larghe. Il tema trascinante della seconda generazione della Meriva si esprime attraverso delle soluzioni

zia in questo segmento di vetture, aumenta lo spazio per entrare e uscire e le porte restano sempre chiuse e bloccate ogni qualvolta il veicolo si muove a velocità superiori ai quattro chilometri all’ora. Un affidabile sistema avvisa il conducente in caso di imperfetta chiusura. Inoltre gli adulti possono salire o scendere con un semplice movimento in avanti, anche nei parcheggi più stretti. Quando le portiere anteriori e posteriori sono contemporaneamente aperte, le FlexDoors creano un’importante zona di sicurezza: figli e genitori scendono dall’auto senza essere separati dalla portiera. In questo modo si possono così tenere i bambini sotto controllo. Le innovazioni Opel per trasportare comodamente piccoli oggetti e grandi bagagli sono il risultato di una serie di affidabili e interessanti so-

luzioni. Tra queste troviamo il sistema FlexRail nella console centrale, caratterizzato da comodi contenitori modulari per ogni genere di oggetti d’uso quotidiano come borsette, riviste, iPod, CD e fazzoletti. È stato creato uno spazio tra i sedili anteriori, sollevando la leva del cambio e montando di serie su tutte le versioni il freno di stazionamento elettrico. Una flessibilità a 360 gradi che interessa anche la zona posteriore. Il sistema FlexSpace di Meriva permette di adattare la configurazione dell’interno senza dover estrarre alcun sedile. Il sistema è stato migliorato e reso più intuitivo. Con un unico, semplice movimento, si portano avanti i cuscini dei sedili posteriori o si abbassano gli schienali, trasformando così la compatta monovolume da cinque a due posti. Tutti gli schienali dei sedi-

Nuova Opel Meriva, innovativa praticità.

di flessibilità per facilitare l’accesso e liberare dello spazio importante all’interno dell’abitacolo. Novità che, approfittando dell’evoluzione della tecnologia, hanno permesso alla casa tedesca di riprendere un sistema di apertura delle porte posteriori già collaudato in passato. In effetti, la prima Opel quattro porte con portiere posteriori incernierate all’indietro fu la 10/45 berlina del 1925. Anche la Opel Admiral, una grande auto di lusso prodotta in poche unità tra il 1937 e il 1939, aveva le portiere posteriori ad apertura controvento, sia nella quattro porte decappottabile, sia nella berlina. La Kapitän, una berlina Opel a lungo in produzione, era dotata di carrozzeria a scocca portante, una caratteristica avanzata per l’epoca e portiere posteriori più tradizionali ad apertura controvento. Nel padiglione che ospita i veicoli storici della marca, abbiamo il pregio di togliere i veli alla nuova Meriva, con le portiere posteriori incernierate sul retro, che si aprono quasi di 90 gradi (veicoli portiere tradizionale: angolo di apertura fino a 70 gradi). Il sistema FlexDoors, una primi-

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fuorionda motori

NEW JUSTY 4X4

li posteriori possono essere reclinati completamente per ottimizzare la flessibilità di carico del bagagliaio e creare un vano completamente piatto. Con gli schienali dei sedili posteriori sollevati, la capacità del bagagliaio della Meriva è di 400 litri e sale a 920 litri con i sedili posteriori abbassati. Utilizzando tutto lo spazio disponibile fino al tetto, si può raggiungere un volume di carico massimo di ben 1’500 litri. Tra le molteplici novità disponibili sulla nuova Meriva la conferma di un sistema ottenibile già

«Un matrimonio riuscito tra estetica e funzionalità»

per altri modelli Opel. Si tratta del portabiciclette FlexFix. Questo elemento innovativo si estrae dal paraurti posteriore come un cassetto, rendendo facile e comodo il trasporto di biciclette, senza dover usare alcun sistema di fissaggio o parti aggiuntive e, senza doverlo poi riporre in garage. Il portabici può accogliere due biciclette e, quando non è in uso, si nasconde nel paraurti posteriore della vettura. Le motorizzazioni sono per ora un argomento di secondo piano, ma quasi sicuramente ne saranno proposte almeno sei. Tre saranno a benzina con due varianti, aspirata e turbo, da 1.4 e una 1.6 litri e tre diesel da 1.3, 1.7 e 2.0 litri. Come tradizione Opel, seguirà pure una versione sportiva Meriva OPC da 180 cavalli. ❖

Le portiere posteriori incernierate sul retro modificano il concetto di spazio.

NUOVA JUSTY 4x4. PICCOLA. SPAZIOSA. RISPARMIOSA. La Justy Four conquista i cuori e le strade. Lunga appena 361 cm, è una city car a tutti gli effetti con un’abitabilità straordinariamente confortevole per fino a cinque occupanti. Con portiere ad apertura «extra large» e un bagagliaio di volume massimo di ben 630 litri. Per portare il discorso sui consumi, si accontenta di 6,3 l in media ogni 100 km. Mentre in fatto di prestazioni, sicurezza e dotazione è tutt’altro che tirchia.

PRESTAZIONI: Motore a quattro cilindri in linea e 16 valvole, trazione integrale permanente, 1298 cm3, 91 CV (67 kW), cinque marce, distribuzione variabile, DOHC. SICUREZZA: ABS a quattro canali con EBD e brake assist, airbag anteriori, airbag laterali anteriori, airbag a tendina anteriori e posteriori, barre antintrusione nelle portiere, pretensionatori e limitatori di carico anteriori, attacchi ISOFIX per seggiolini sui sedili posteriori.

Justy 5 porte, 4x4 o trazione anteriore 91 CV o 70 CV Fr. 22 750.– o Fr. 17 000.–

DOTAZIONE: Servosterzo elettrico, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, retrovisori esterni regolabili elettricamente, climatizzatore, schienali posteriori regolabili e a ribaltamento frazionato (60/40), autoradio con lettore di CD e quattro diffusori, presa AUX, luce libera da terra di 15 cm. PREZZO: La Justy Four sarà disponibile solo fino a esaurimento scorte, che prevediamo si esauriscano in un batter d’occhio considerato il sensazionale prezzo di Fr. 22 750.–. Categoria di efficienza energetica C, emissioni di CO2 148 g/km, consumo misto 6,3 l/100 km. Media di tutte le vetture nuove proposte: 204 g/km. SUBARU Svizzera SA, Industriestrasse, 5745 Safenwil, www.subaru.ch, tel. 062 788 89 00. Concessionari Subaru: 200 circa. www.multilease.ch Offerta valida fino al 31 maggio 2010. Prezzo netto consigliato non vincolante, IVA del 7,6% inclusa.

Impreza 4x4 Forester 4x4 Legacy 4x4 Outback 4x4 Tribeca 4x4 5 porte, da 1,5 l/107 CV a 5 porte, da 2,0 l/147 CV a 4/5 porte, da 2,0 l/150 CV a 5 porte, da 2,0 l/150 CV a 5 porte, 3,6 l/6 cil./258 CV 2,5 l Turbo/300 CV 2,5 l Turbo/230 CV 2,5 l Turbo/265 CV 3,6 l/6 cil./260 CV 5+2 posti Da Fr. 26 900.– a Fr. 59 900.– Da Fr. 33 300.– a Fr. 51 300.– Da Fr. 35 500.– a Fr. 53 000.– Da Fr. 42 000.– a Fr. 57 500.– Fr. 67 500.– Anche con motore boxer a gasolio Anche con motore boxer a gasolio Anche con motore boxer a gasolio Anche con motore boxer a gasolio

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MOTORI Il giornalista specializzato in motori Stefano Pescia gira il mondo per testare le ultimissime novità a quattroruote, per poi descriverle ai suoi fedeli lettori, di Illustrazione Ticinese, ma anche del principale quotidiano della Svizzera Italiana. Stefano è anche responsabile della rubrica motori, dedicata al mondo delle auto.

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la rivista

la moto che passione motori

ma naked bike FZ8, ecco una tuttofare della classe media destinata al successo. Al momento di andare in macchina con questa edizione di IT erano trapelate solo alcune notizie sulla derivazione del motore e della ciclistica: FZ1. Come già dato a sapere, lo indica fra l’altro la cifra dopo il nome, la cilindrata sarà di 800 cc. Dalle prime foto ufficiali si nota l’inconfondibi-

dal mondo delle competizioni

le family look Yamaha. Di questo modello di punta, marzo 2010 sarà il mese della verità. ❖

Per saperne di più: www.yamaha-motor.ch www.motogp.com/it www.motoblog.it

In MotoGp, nel Mondiale Superbike in MX, i piloti ufficiali Yamaha infiammano il pubblico con prestazioni trionfali. La Casa dei tre diapason traduce l’esperienza vincente in una gamma innovativa e completa, con modelli da 50 a 1900 cc, e nel 2010 intende consolidare il successo con la nuova XJ6 Diversion F, l’aggiornata YBR125 e la misteriosa Fazer8. testo Graziano Guerra - graziano@illustrazione.ch

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al suo esordio, YBR125 ha conquistato un posto di rilievo tra le 125 cc, e ora presenta numerosi cambiamenti progettati per migliorare design ed ergonomia. Il nuovo copri serbatoio protegge e regala un look più aggressivo. La nuova strumentazione analogica ha un profilo più aerodinamico (contagiri integrato). Ridisegnata la marmitta. I passeggeri apprezzeranno anche l’ergonomia del nuovo maniglione, più sicurezza nei viaggi in due.

Yamaha YBR125.

XJ6 Diversion F condivide il patrimonio genetico di XJ6 e XJ6 Diversion. Alla facilità di guida e al design contemporaneo delle due “sorelle”, aggiunge la carenatura completa. Filante e aerodinamica è un’altra barriera contro il vento, e allarga il raggio d’azione di una moto versatile. Il suo cuore è il 4 cilindri da 600 cc raffreddato a liquido, progettato per offrire un’erogazione di potenza lineare e sempre facile da gestire.

Yamaha XJ6 Diversion.

Valentino Rossi, campione del mondo Moto GP, sulla sua Yamaha.

Fazer8 con semicarena, accanto alla sportivissi-

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fuorionda motori 10. - 13. giugno 2010 Italia, Misano World Circuit

Sport

novità su

due ruote

Touring

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Enduro

17/18 aprile:

Prima Svizzera della Multistrada 1200 Il sogno di una Ducati – quattro moto in una: Sport, Touring, Urban e Enduro – tutte accessibili tramite un pulsante. Vivi la nuova Multistrada gia adesso dal vivo. Visita il 17/18 aprile, nostro concessionario Ducati e vivi in anteprima la Multistrada 1200: l‘adrenalina, la libertà, la tradizione e l‘avventura. Ducati Ticino, Moto Art Sagl, Centro Grancia 2, Via Cantonale CH-6916 Grancia, Tel. +41 (0) 91 993 05 08, www.ducatiticino.ch Official Sponsor

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e BMW R 1200 GS e GS Adventure montano un propulsore dalla potenza incrementata (110 CV, coppia massima di ben 120 Nm a 6’000 giri/minuto), per grandi valori di accelerazione e ripresa; due alberi a camme in testa per cilindro e le valvole in configurazione radiale promettono una migliore dinamicità di marcia. Moto votate alla praticità e di grande ergonomia, per esempio il manubrio regolabile su due posizioni: arretrata per percorsi poco impegnativi e per le taglie S; avanzata per la guida in piedi sullo sterrato. Il quadrante della strumentazione è stato rivisto; la regolazione del parabrezza è più semplice. È disponibile in quattro colori: Alpinewhite, Magma Red, i metallizzati Ostra Grey e Nero Zaffiro mentre l’Adventure si presenta in Giallo Brillante o Smoke Grey. Prezzi: Fr. 19’850.-; Adventure Fr. 22’300.-. La confortevole moto da turismo BMW R 1200 RT, con il nuovo propulsore aumenta il piacere di guida, soprattutto nei viaggi lunghi. Guidatore e passeggero/a godono d’una posizione ideale, garantita dal triangolo di ergonomia pedane, sella e manubrio. La nuova edizione, fra l’altro, ha la leva del cambio regolabile. L’immagine della

BMW Motorrad ha recentemente presentato ai giornalisti del settore le edizioni 2010 delle icone enduro R 1200 GS e della R 1200 RT. testo Graziano Guerra - graziano@illustrazione.ch

RT resta inconfondibile e desta subito il desiderio di mettersi in viaggio. Una novità nel segmento motociclistico è costituita dal Multi-Controller, sistemato sul manubrio, come il mouse di un computer, girando e premendo la rotella di comando consente di selezionare la stazione radio, i brani musicali e regolare il volume. La nuova è dotata di una generazione completamente nuova di comandi e di leve; la strumentazione ha un quadro ridisegnato. Prezzo: Fr. 23’600.-. ❖

La GS è la moto BMW più venduta di sempre.

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MOTORI - MOTOCICLETTE La rubrica dedicata alle moto non può mancare in Illustrazione Ticinese. Non solo perché la maggior parte della redazione in estate si sposta su Gilera, BMW e Ducati, ma anche perché Graziano Guerra è un vero specialista delle dueruote. Prova le ultime novità, le descrive ai lettori e dà loro utili consigli su manutenzione, sicurezza e abbigliamento. ILLUSTRAZIONE TICINESE

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tradizione e innovazione

la rivista online

IL GROSSO VANTAGGIO PER GLI INSERZIONISTI Ogni pagina pubblicitaria è visibile anche in rete, ma non solo. Quando il lettore clicca sulla pubblicità, si apre automaticamente il link con la hompage dell’inserzionista. E questo gratuitamente. È un servizio e un piccolo grazie di Illustrazione Ticinese ai suoi inserzionisti. Il nostro consiglio: al momento della riservazione pubblicitaria fornite anche il vostro indirizzo web. Il nostro team pubblicitario vi consiglierà volentieri.

L’EDIZIONE VIRTUALE DI ILLUSTRAZIONE TICINESE Dal 2006 ogni edizione di Illustrazione Ticinese è interamente sfogliabile online, ma volutamente non leggibile. Vogliamo infatti che la nostra rivista rimanga un prodotto in… carta e inchiostro. I sommari, le ricette, le legende delle immagini e i concorsi si possono però ingrandire e leggere. Ogni vecchia edizione viene poi archiviata ed è quindi sempre consultabile. ILLUSTRAZIONE TICINESE

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al passo con i tempi:

la rivista è anche su ipad

ILLUSTRAZIONE TICINESE SI SFOGLIA IN PUNTA DI DITA Da oltre un anno, ogni edizione di Illustrazione Ticinese è fruibile anche sugli innovativi Tablet touchscreen, grazie all’applicazione scaricabile gratuitamente dall’App Store. In questo modo, oltre ai nostri lettori amanti del cartaceo, raggiungiamo anche la nuova e più dinamica generazione “high-tech”.

I VANTAGGI DELL’ARCHIVIO DIGITALE I numeri pubblicati restano a disposizione di tutti gli utenti nell’archivio digitale. Un grosso vantaggio tanto per i lettori quanto per gli inserzionisti: i contenuti, gli articoli e le pubblicità restano sempre a portata di polpastrello. Sulla nostra pagina Facebook, inoltre, diffondiamo regolarmente link e rimandi sia alla rivista online sia all’App, attirando così un buon numero di visitatori.

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le cifre che fanno grande una rivista Il Ticino: Illustrazione Ticinese: Anno di fondazione: Editore: Tiratura (REMP 2014): Distribuzione: Redazione: Sito web:

341.652 abitanti la rivista familiare della Svizzera italiana 1931 Tredicom SA, Lugano 131’966 copie a tutti i fuochi del Canton Ticino e della Mesolcina Via Massagno 10, Lugano www.illustrazione.ch

Penetrazione

in %

in 1’000

struttura

Totale: Uomini: Donne: 14-34 anni: 35-54 anni: oltre i 55 anni:

49.6% 43.6% 55.3% 25.9% 52.0% 64.8%

146’000 62’000 83’000 21’000 56’000 69’000

100% 43% 57% 14% 38% 47%

Cerchia max. lettori: Lettori assidui: Lettori frequenti: Lettori occasionali:

Livello di formazione dei lettori in 1’000

Livello di formazione dei lettori “struttura”

Livello di formazione dei lettori in % obbligatorio: medio: superiore:

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Reddito pro nucleo familiare dei lettori < CHF 3’999: < CHF 7’999: > CHF 8’000:

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Fonte dei dati: WEMF - REMP AG für Medienforschung Bachmattstrasse 53 8048 Zurigo Media-Analyse Schweiz MACH Basic 2015-1

33’000 64’000 54’000

Reddito pro nucleo familiare dei lettori in 1’000 34’000 74’000 43’000

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Reddito pro nucleo familiare dei lettori “struttura” 22.6% 49.1% 28.1%

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