Illustrazione Ticinese n. 3 - 2016 by Tredicom SA

illustrazione illustrazione.ch

N.3

- 1 APRILE 2016

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

TICINESE

MOTORI

Tempo di moto

OCCHIO A

Una domenica senza auto

SOCIETÀ

Gentilezza a casaccio

Cucine Bagni Ristrutturazioni

Küchen

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Tiratura 131.905 copie (REMP 2015) Redazione CP 418, 6908 Lugano Via Massagno 10 Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 www.illustrazione.ch info@illustrazione.ch Editore Illustrazione Ticinese SA 6908 Lugano Distribuzione Direct Mail Company SA Amministrazione e produzione Marco Werder Editore Matthias Werder Grafica Illustrazione Ticinese SA Gabriele Campeggio Inserzioni Ticino e Italia: Illustrazione Ticinese SA Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch Svizzera tedesca e romanda: Grütter Media Käsereistrasse, 21 4914 Roggwil Tel./Fax 062 929 27 82 gruetter-werbung@besonet.ch Inserzioni moto: TuttoSprint Tel. 079 697 49 65 info@tuttosprint.ch Il materiale redazionale e fotografico non richiesto non viene restituito. In copertina: Andrea Alimonti Foto: Rémy Steinegger

Certificato Certificato PEFC PEFC Questo prodotto Questa rivista è realizzato stampata con su materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile e da fonti controllate PEFC/18-31-240

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Questa rivista è certificata PEFC™. Non sono certificati PEFC™ gli inserti pubblicitari.

4 Spunti

Storie senza frontiere

6 Sai che

Domande curiose e risposte sfiziose

8 In dialètt

Sémm nümm la “New California”

9 Appunti

Spunti, idee e consigli in vetrina

10 Ritratto >

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

Sconfiggeremo il cancro

16 Società Piccoli atti gentili

18 Motori

Terra di motociclisti per eccellenza

22 Occhio a

Una domenica senz’auto

26 Lavoretti I numeri di tessuto

28 A tavola

L’uomo della cucina accanto

32 Oroscopo

Le previsioni di Cloris per aprile 2016 >

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

34 Scattanti

Tra teatri, aerei e scale musicali

Scarica l’app Potete leggere questa edizione anche su iPad, e se vi siete persi degli arretrati, li trovate nella sezione “archivio”. Buona lettura! • • • •

Pulizie domestiche Pulizie di fine cantiere Pulizie di manutenzione Noleggio navicella aerea

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fondata nel 1931 12 edizioni annuali

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 01-16

sp unt i

storie senza frontiere Riflessioni in punta di piedi per prendersi in mano… testo Andrea Fazioli

n piccolo pidocchio gridò a sua moglie dalla finestra: “Dammi i guanti e l’ascia, vado sulla montagna della nuca!”. Ma la moglie rispose: “È meglio se rimani a casa, gli uomini ti mangeranno”. “Se mi mangeranno uscirò dal sedere. Solo se mi schiacciano con una frana non mi vedrai più”. Il piccolo pidocchio chiamava monti le unghie degli uomini, e quando veniva schiacciato fra le unghie era una frana ad ammazzarlo. Il piccolo pidocchio non tornò più a casa da sua moglie. Questo racconto fu narrato da un giovane eschimese di nome Netsit all’esploratore Knud Rasmussen, che tra il 1921 e il 1924 compì una lunga spedizione in slitta attraverso i ghiacci dell’Artico: 18mila chilometri dalla Groenlandia fino all’Alaska e poi fino alla Siberia. L’incontro con Netsit avvenne in Alaska e l’aspetto bizzarro della vicenda è che Rasmussen si ricordò di aver sentito raccontare la stessa storia in Groenlandia, in un luogo distante centinaia di miglia. Com’è possibile che due tribù diverse narrassero lo stesso mito del piccolo pidocchio? In realtà c’era stato qualche contatto fra le due popolazioni, ma erano passati quasi mille anni: pensate alla forza di resistenza di quel piccolo pidocchio, trasmesso di generazione in generazione…

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

Netsit aveva appena vent’anni ma sapeva molte storie, perché era stato il figlio adottivo di un famoso vecchio sciamano. Al sicuro dentro un igloo, mentre fuori infuriava la bufera, Rasmussen poté ascoltare numerosi miti del popolo inuit. La sua esperienza ci aiuta a renderci conto di quanto le storie siano potenti, anche quelle che sembrano più banali. Le narrazioni sono capaci di resistere, di superare misteriosamente gli ostacoli del tempo e della distanza… tanto che il pidocchio inuit ora lo trovate anche qui, dall’altra parte del mondo, su “Illustrazione Ticinese”! La verità è che noi siamo fatti di storie: se siamo essere umani, diversi da ogni altro animale, è proprio per la nostra capacità di spiegare il mondo (e noi stessi) in forma narrativa. Nel suo Il grande viaggio in slitta (edizioni Quodlibet), Rasmussen si stupisce di quanto le storie, per quel popolo che sopravviveva in condizioni talvolta quasi disumane, fossero preziose, indispensabili. Il mito del pidocchio sembra privo di senso? Il giovane Netsit rispose così a Rasmussen, che gli aveva mosso proprio questa obiezione: “Noi non siamo come gli uomini bianchi, che esigono sempre una spiegazione. Non pretendiamo sempre che ci sia una morale nelle nostre storie, purché siano belle e divertenti”. v

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s ai che

leggiamo

SAI

che

SAI PERCHÉ LE MANI IN ACQUA RAGGRINZISCONO?

Purity, di Jonathan Franzen

2. L’arte del fallimento, di Andrea Fazioli

3. Pepe Satan Aleppe, di Umberto Eco

ascoltiamo

Capita a tutti, dopo essere stati a mollo in acqua, di ritrovarsi le dita di mani e piedi raggrinzite “cum’è un sciatt” (come un rospo). Gli scienziati s’interrogano; al momento si pensa che la pelle si contragga sia a seguito di una costrizione dei vasi sanguigni strettamente correlata al sistema nervoso, sia per un processo chiamato osmosi, che porta le cellule ad assorbire acqua e a smaltirne l’eccesso. Uno studio realizzato dall’Università di Newcastle, avrebbe invece individuato che le rughe sui polpastrelli aiuterebbero nella presa sott’acqua, come i battistrada degli pneumatici. Insomma, quale che sia il motivo, non ci resta che continuare a immer immergerci lietamente nelle chiare fresche e dolci (e salate) acque.

SAI DA

cosa deriva

DONNOLA? La donnola è un piccolo mammifero carnivoro della famiglia delle mustelidi, con un lungo corpo piccolo e flessuoso. Il suo nome deriva dal latino tardo dômnula, signorina, padroncina, diminutivo di dômna. Secondo la tradizione popolare le donnole sono vendicative se si fa loro uno sgarbo ed entrano in casa per rovinare vestiti o ciò che trovano. Indole attribuita dalla servitù alle giovani padroncine.

Acrobati, di Daniele Silvestri

2. Alone in the universe, di ELO 3. Lukas Graham (Blue Album),

Nella foto: cameriera personale con la sua signora, fine Ottocento.

di Lukas Graham

SAI CHE

guardiamo

Revenant - Redivivo, di Alejandro Gonzalez Inarritu

2. Truth, di James Vanderbilt 3. Heidi, di Alain Gsponer

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signore si nasce

da Il Libro delle Signore, di Jolanda, Marchesa Plattis Majocchi, 1921 Le prove infallibili E se nostro marito ci tradisce con una delle nostre conoscenti, magari con la nostra mimi gliore amica, dovremo noi continuare ad aprirle la porta, ad aprirle le braccia? No, questo non è necessario, sebbene in molti casi potesse essere utile e opportuno. Ma una donna d’animo forte e di carattere nobile, assennato e dignitoso, sa trovare per la sua condotta un mezzo termine che le risparmi la simulazione ipocrita e le contese umilianti. Se una moglie tradita porterà con superiorità severa la sua sventura, i buoni e gli onesti le accorderanno stima maggiore. Se invece abbasserà il suo decoro sino a volgari litigi da piazzaiola, non farà più compassione, ma la sua disgrazia diverrà comica. (…) Le prove infallibili arrestano una meteora che non avrebbe fatto che passare, senza quasi lasciar traccia sul nostro cielo, se non ce ne fossimo avvedute!

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i n d i al èt t

sémm nümm la “new california” L’emigrazión d’una volta e quela d’incöö: ul Tesín e la pressión al confín. testo Pier Baron - pier@illustrazione.ch

emm un po’ da memoria e gírum indré ul temp da centcinquant’ann. Ul “gold rush”, la càscia à l’òr (oro) n’ha mia fai da milionari fra i noss emigrànt, che i’è partít in grand nümar par la California e l’Australia. Quaidün di noss l’ha fai fortüna comprando (acquistando) di terén (terreni) e piantando lì da lavurà sota padrón, dunca meténdos in propi. Adèss, in terza o quarta generazión, i ticinés dala California a l’Australia e America d’ingiò (Südamerica) i riscuprissan i noss löch (luoghi) indúa ghè stai l’emigrazión granda (40 mila ticinés emigrat, dal 18 al 1935) par nà da là da l’oceano, dal mar. Incöö bisögna fà i cünt cunt la pressión che ghè sura ai noss cunfín: emigrànt che riva scià anca da l’Africa e dal Asia, in piü “padroncini e frontalieri”. Sa dîs che sémm nümm la “New California”, quand che nal Vottcent sa cantava “America, America, America/in America voglio andàr”. Sa n’è parlaa ala fin da febràr a Aurigeno, in una siràda intitulàda “L’emigrazione di ieri e l’emigrazione di oggi”, cunt ul Giorgio Cheda (par la part storica) e l’economista Mauro Baranzini. L’editúr Armando Dadò, in un articul püblicàt dal “Corriere del Ticino”, al sa dumandava giüstamént: che conseguénz ga sarà par nümm, par la Svizera e par l’Europa? “L’impressión al scriv ammò ul Dadò - l’è che l’Europa la sia mia prunta, la sappia mia cosa fà e come mövas,

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quand che riva scià l’onda migratoria: tücc i tíran la cuverta da la sò part. Da luntan, traversando ul mar, riva gént cunt un’altra cultüra, abitüdin e religión different di noss”. Al scriv ul Giorgio Cheda (prövum a tirà insema: riassumere): “Par i paesàn dal Sopraceneri, ul contatt californiàn la generàt un cambiamént impurtànt in la vita di vài (valli). I aüstriach, che i dominava la Lombardia, dal 1853 al 1855 ià mandàt via migliaia da ticinés, che iè tornàt indré da dova i’évan nai föra. Da nümm, in di vài, sa taiàvan giò da brütt i piant, i alüvión i fasévan ul rest. L’incànt dala California, sostegnüda da l’idea da truvà l’or, la dai ul bütt (spinta) a l’emigrazión. Come sa viveva in di noss muntagn? Di grand fadig e i danée che i mandàvan a cà i noss emigrant iè stai dài, par esempi, a l’ospedaa e ala gésa da Cevi (Cevio), i servivan anca par costrüì cà, asili, scöl e altro ammò, da interess püblich”. Dévum mia dismentigàl. Inscì dèss ma jüta, ma dà una man, anca ul sito www.oltreconfiniTI, che al vegnarà presentàt in diversi località dal canton Tesìn. Sa tröva denta ul nòm da tanti che hann fai la storia da l’emigrazión ticinesa, ma anca di momént da contatt cunt quii che iè restàt a cà. Var la pena da dagh un’ögiada o da partecipà a na quai sirada. E come al scriveva in poesia ul Carlo Barioni da Buenos Aires “Un partido de bochas”, ta chi “Dijo a Manfrini con vehemencia/Y hasta cierta insolencia: La bala ben, ma l’è un pò zopa”. v

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r i t r at t o

sconfiggeremo

il cancro Ci siamo recati allo IOR, l’Istituto oncologico di ricerca di Bellinzona, dove il dottor Andrea Alimonti, insieme a un team internazionale di giovanissimi studenti di post-dottorato, ha un obiettivo ben preciso: sconfiggere il carcinoma alla prostata e, verosimilmente, anche altri tipi di tumore. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

i è parlato molto di lui negli ultimi mesi perché è raro che un ricercatore riesca ad ottenere - in tempi così ravvicinati - due riconoscimenti per proseguire nelle sue ricerche: dal prestigiosissimo Premio Steiner di un milione di franchi, attribuito dall’Università di Berna la scorsa estate, ai due milioni di euro dall’Unione Europea, arrivati, neanche a farlo apposta, per Natale. Nonostante la sua fama, capacità e successi, il dott. Andrea Alimonti è un uomo modesto, simpatico e ironico che interrogato su quale sia il suo pensiero sulla recente scoperta delle onde gravitazionali teorizzate da Einstein, risponde: “Io non ci ho capito nulla, nemmeno una singola parola. E la mia paura era proprio che mi venisse posta questa domanda...”. E allora gliene poniamo un’altra, che sorge spontanea, appena lo incontriamo. Nell’immaginario collettivo il ricercatore è una persona in camice bianco che trascorre ore e ore rinchiuso in un laboratorio tra microscopi, provette, vetrini. È ancora così? “All’inizio della mia carriera e per alcuni anni per me è stato così. Ma con il passa-

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re del tempo e grazie anche ai successi ottenuti sono diventato sempre più una sorta di manager, confrontato con parecchi lavori amministrativi, molta attività di coordinazione e numerosi viaggi. Perché è importante fare buona ricerca, ma anche divulgare i progressi ottenuti al resto della comunità scientifica. Perciò oggi, purtroppo, indosso sempre meno il camice bianco e sempre più giacca e cravatta per diffondere i risultati ottenuti dal mio team e reperire risorse finanziarie che ci permettano di continuare a fare ricerca”. Nonostante sia ben conscio che questa sia una fase molto importante della sua vita professionale e che è assolutamente necessario “cavalcare l’onda”, Alimonti non nasconde un po’ di tristezza per essere spesso lontano da casa, dalla famiglia e dal figlio che cresce. Anche il tempo libero, che prima dedicava alla pittura, al pianoforte, al tennis, al nuoto e alla palestra, è sempre meno.

«Non potevo

più sopportare di vedere gente morire»

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r i t r at t o La ricerca in laboratorio è anche scambio di idee.

“Quando hai la responsabilità di altre persone, e in questo momento ho undici collaboratori, le priorità sono ovviamente altre”. Al momento il team bellinzonese di Alimonti è composto da due cinesi, un siriano, un indiano, una lettone e diversi italiani. “Finora abbiamo avuto solo uno studente ticinese, peraltro molto bravo. L’auspicio è che altri, invece di andare a Zurigo, rimangano qui”. È una vita particolare, diversa, senza orari, quella del ricercatore. “Sì, perché le cellule sono un po’ come dei figli ai quali bisogna dare nutrimento. Anche di notte e il sabato e la domenica. Formalmente si inizia a lavorare alle 10 e non si termina prima delle 21. Io personalmente mi fermo molto spesso fino alle 22.30/23. Le luci qui restano accese a lungo e la mia porta è quasi sempre aperta”. INCOSCIENZA, PASSIONE, FORTUNA Ma quali sono i requisiti fondamentali per diventare un ricercatore? “Nel mio caso, sono tre: l’incoscienza, la grande passione e la fortuna. E mi

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spiego: andare a New York ha significato lasciare a Roma un posto sicuro come medico affermato e un buon salario, per ritrovarmi con metà paga e la gavetta da fare come ricercatore. Ma la fortuna ha voluto che arrivassi in un laboratorio destinato a essere uno dei più famosi al mondo, dove c’era un ambiente stimolante, una grande percentuale di successi e ottime prospettive. A capo del laboratorio vi era il dott. Pier Paolo Pandolfi, ritenuto oggi uno degli scienziati di punta degli Stati Uniti”. Alimonti ricorda bene gli anni newyorkesi, fatti di sacrifici, rinunce, sconfitte. “Il motore per non arrendersi deve essere la passione e la capacità di imitazione pura di chi è più bravo di te. Io non ho mai provato invidia e sono sempre stato felice di rubare il mestiere ai migliori”. Fin da piccolo Andrea Alimonti - che è figlio di un medico internista romano molto in vista voleva seguire le orme paterne. “Diventato medico oncologo, ero però poco soddisfatto delle terapie e sempre più attratto dalla ricerca clinica che coltivavo già nel mio tempo libero durante l’università e anche durante il tirocinio. Avevo

e Lasciarper o il cert to per l’incerire insegu ssione una pa

fame di ricerca, perché non potevo più soppor sopportare di vedere gente morire di cancro e provare frustrazione e impotenza. Così ho preso la mia decisione di lasciare il reparto di oncologia e partire. Con grande disappunto di mio padre che, solo recentemente, ha cambiato idea sulla mia scelta”. IL CORAGGIO DI SOVVERTIRE I PARADIGMI Per diventare un ricercatore di successo, spiega Alimonti, ci vuole - e non si stanca di ripeter ripeterlo - una passione motivante e il coraggio di sovvertire i paradigmi. “Io sono stato tecnicamente svantaggiato rispetto agli altri ricercatori avendo studiato oncologia, ma mi si riconosce di essere bravo ad avere idee, non ho paura di andare controcorrente e creare nuovi modelli. Inoltre il mio curriculum misto di medico oncologo/ricercatore credo mi abbia dato un colpo di mano. La ricerca che facciamo noi oggi a Bellinzona si muove più concettualmente che tecnicamente. Il non poter competere con i grandi laboratori

pieni di macchinari di New York o di Harward, per fare due esempi, ci ha giovato: possiamo concentrarci maggiormente su concetti e idee”. Un impegno che ha portato il team Alimonti ai recenti successi e riconoscimenti. Ma cosa ha scoperto il ricercatore? “Che a dispetto di quanto finora si credeva, le cellule tumorali della prostata non sono immortali, ma esiste la possibilità che invecchino. E grazie a una terapia si può accelerarne l’invecchiamento, bloccandone

SCHEDA

biografica

Nome: Andrea Cognome: Alimonti Luogo di nascita: Roma Età: 41 anni Professione: medico oncologo, oggi ricercatore Domicilio: Bellinzona Stato civile: coniugato Figli: Luca, 21 mesi La più grande scoperta dell’ultimo secolo: la scoperta del DNA

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r i t r at t o Il team del dott. Alimonti è giovane, internazionale e molto motivato.

la moltiplicazione e quindi bloccando il tumore. Questa terapia si chiama prosenescente”. Allo stesso tempo il team Alimonti ha scoperto che il sistema immunitario, attivato da certe terapie, dà forza a una particolare cellula, la mieloide, che mantiene immortale il tumore stesso. La cosa positiva, nella cattiva notizia, è che certe terapie già in uso riescono a bloccare l’attività di queste cellule cattive. La sperimentazione clinica, che avrà luogo in Inghilterra e anche in Svizzera, non dovrebbe a questo punto più tardare. NECESSARIA UN’INTEGRAZIONE SEMPRE PIÙ STRETTA TRA RICERCA E ATTIVITÀ CLINICA Alimonti è convinto che se gli daranno la possibilità di andare avanti (leggasi sostegno finanziario, ndr.), riuscirà a sconfiggere il tumore della prostata e forse anche, più in generale, altri tumori. “Credo sia arrivato il momento di una scelta filosofica: vogliamo vedere i nostri parenti, amici, conoscenti, continuare a soffrire nei reparti di oncologia oppure vogliamo finalmente cambiare mentalità e avere un approccio più aperto verso la ricerca scientifica? Per far questo è necessaria un’integrazione vera e propria tra l’attività di ricerca e quella clinica, come avviene negli Stati

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Uniti e qui allo IOR/IOSI, anche se in scala più ridotta. Oggi gli strumenti a nostra disposizione lo consentono. Penso per esempio alla possibilità di sequenziare parte del genoma del tumore di un paziente per anticiparne la risposta alla terapia. Alla possibilità di utilizzare modelli sperimentali in vivo per testare nuove combinazioni di farmaci in pazienti resistenti a una determinata terapia. È tempo di dimostrare più coraggio, perché non è possibile che la gente continui a morire di cancro”. E il coraggio, al dott. Alimonti e al suo team sembra non mancare, forti anche dei premi vinti che garantiranno cinque anni di ricerca senza quella pressione continua volta a trovare fondi per andare avanti. “Ma cinque anni non basteranno per portare a compimento il nostro progetto. Dovremo avere la fortuna, la forza, il coraggio e le idee innovative per fare cose che altri non fanno e per non restare al palo. Lo IOR di Bellinzona deve continuare a competere con i ricercatori di Harward, di New York e anche cinesi”. v SCARICAMI In un breve video online il dott. Andrea Alimonti spiega le sue scoperte. https://www.youtube.com/watch?v=3KwFoZtekqQ

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s oci et à

piccoli atti

gentili E se decidessimo di compiere atti gentili a casaccio e del tutto privi di senso? testo Anto - antonella@illustrazione.ch

oco prima di Capodanno mi è capitato di imbattermi in un blog nel quale una ragazza di Vicenza raccontava che il suo buon proposito per l’Anno Nuovo sarebbe stato la gentilezza. Avrebbe appeso graziosi biglietti su biciclette, maniglie delle porte ecc. Ho letto con curiosità che lei a sua volta aveva preso spunto da una ragazza danese che confeziona bellissimi pacchetti regalo nei quali mette bustine di tè, confezioni di caramelle, piccoli oggetti. Ci scrive “Caro estraneo, questo pacchetto è per te. Spero ti piaccia. Buona giornata” e li abbandona nei cestini delle biciclette. Lei a sua volta è stata ispirata da una frase “Practice random kindness and senseless acts of beauty” (tradotto in italiano “Praticare gentilezza a casaccio e atti privi di senso”) attribuita alla scrittrice americana Anne Herbert, che l’avrebbe scritta su una tovaglietta di una tavola calda in California. Ho voluto approfondire e ho scoperto che l’attribuzione alla Herbert di questa frase non è così certa, ma che le belle storie di gentilezza ispirate a questa frase sono moltissime. Una cosa è certa: un atto gentile e del tutto

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

inaspettato non può che far nascere un sorriso. Crea un piccolo shock emozionale in tutti noi, costantemente sollecitati e abituati a difenderci da sgarberie e prepotenze. La cortesia è contagiosa tanto quanto la violenza, e allora un modo per sconfiggere la seconda è aumentare la prima. Anch’io sono rimasta incantata da questa generosità insensata e un po’ pazza, e ho voluto por-

La ragazza danese mentre compie un atto di gentilezza.

GENTILIZZE

ticinesi

LE UOVA DI ANTO

Le puoi seguire sul profilo fb “La casa degli Antuche”.

LE FACCINE DI VERONICA

Le puoi seguire sul profilo fb “Veronica BV”.

ti s e r Pot rne va o r t no tu! u rio p pro

LE GOCCE DI BARBARA

Le puoi trovare solo nel mondo reale.

tare in Ticino questo progetto, che nel frattempo sta diventando virale. Ogni settimana, per tutto il 2016 abbandonerò delle uova da usare come segnalibro. Ma non sono la sola. Potrebbe suc-

Chi sceglie un nuovo riscaldamento a gas naturale, riceve un grazie dalla natura.

I BOCCIOLI DI GIÒ

Li puoi seguire sul profilo fb “Lo stile di Giò”.

cedervi di trovare un gesto gentile sulla vostra bici, su una panchina del parco, o chissà dove. Accoglietelo e sorridete! v

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

m ot or i

terra di motociclisti

per eccellenza Con la primavera rispunta anche il piacere di percorrere gli incantevoli paesaggi della Svizzera in sella a una moto. testo Graziano Guerra - graziano@illustrazione.ch

on lo sguardo rivolto al paesaggio, gode pure chi sta seduto dietro. La bella stagione segue il ritmo delle due ruote e scatena la voglia di sco-

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prire la Svizzera. Più di 435’511 motociclisti e oltre 273’770 scooteristi in Svizzera seguono regolar regolarmente le previsioni del tempo*. Cifre ragguardevoli, che indicano la più grossa densità d’Europa

in rapporto alla popolazione. Negli agglomerati urbani, molti sostituiscono l’automobile o i mezzi pubblici con moto e scooter. Perché questi mezzi richiedono poco spazio, sono facili da gestire, rapidi, economici. Soprattutto gli scooter, che permettono di trasportare un passeggero e parecchie cose nel sottosella. Chi gira in moto lascia la macchina in garage, e porta a spasso meno chili e ingombro. Contribuisce a snellire il traffico. Chi va al lavoro o a scuola con uno scooter elettrico, circola a emissioni 0. Non c’è discussione. Ogni anno con il sole a primavera lo scenario si ripete Che cosa rende così affascinante la motocicletta? Difficile spiegarlo. Forse perché in italiano è femmina, diranno alcuni. Ricordo un amico di una certa età che se gli mettevi nelle mani un mucchietto di viti e bulloni, sapeva di ognuna il modello d’appartenenza. Era un intenditore collezionista, e custodiva con amore un gran numero di moto. Ma, è così importante ricordare l’angolazione di quel V2 o se quella bellissima moto rossa e bianca aveva ruote a raggi? Forse sì. In ogni caso, ogni anno a primavera lo scenario si ripete: migliaia di appassionati salgono in sella alla loro beniamina e partono per un bel giro dopo il lavoro, o per belle gite in prolungati weekend verso laghi e monti. E tutto il resto diventa secondario. Aumenta la proprietà femminile di un mezzo motorizzato a due ruote La moto è femmina. Lo scooter maschio. Il 14% delle nuove moto immatricolate è stato acquistato da un pubblico femminile, che non disdegna le grosse cilindrate. Se una moto su otto è guidata da una donna, gli scooter di proprietà femminile rappresentano il 33% di quota mercato. Passi, strade in ottimo stato e buoni ristoranti Passi alpini con gli scenari più belli del mondo, una rete stradale ben tenuta, stazioni di rifor rifornimento ovunque e degli ottimi ristoranti con buona cucina sono gli ingredienti base per un motociclismo rilassato, e che rendono la Svizzera il paradiso dei motociclisti.

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moto ri Le tendenze Lo stile che va per la maggiore è il “vintage” in chiave moderna, ma piacciono molto le hyper hypersportive di grossa cilindrata. Per chi ama per personalizzare la propria beniamina son tempi d’oro. Quasi tutti i produttori propongono “l’officina”, inesauribile fonte d’ispirazione con parti originali destinate alla personalizzazione. L’occhio vuole la sua parte, ma senza rinunciare a sistemi di assistenza elettronici e a un telaio che offra un viaggio confortevole.

«Tendenza

retrò, ma personalizzata»

Le novità più calde Yamaha affronta il segmento Neo Classic con le XSR 700 e XSR 900, e amplia la gamma sportiva MT con le nuove MT-03 e MT-10. BMW rispon-

de al boom dello stile retrò adatto all’offroad con la RnineT Scrambler. Honda, con la nuova CRF1000L Africa Twin apre il segmento delle commuter tuttofare. Harley-Davidson ha dotato le Softail Slim S e Fat Boy S del potente motore “Streaming Eagle Twin Cam 110 B” e porta in Svizzera la super turistica Road Glide Ultra con tante finezze elettroniche. Indian apre alla classe media con la V2 Scout Sixty. Ducati rafforza le cruiser con xDiavel, le big enduro con la Multistrada 1200 Enduro e le tuttofare con Scrambler Sixty2. KTM rilancia la gamma Duke e Suzuki la nuova SV 650. Husqvarna propone stradali, enduro e futuristiche. Fra le nude ricche di fascino retrò troviamo le nuove Triumph della serie Bonneville, e le Moto Guzzi V9 Bobber e V9 Roamer. Kawasaki ZX-10R sfrutta l’esperienza in pista dall’iridato Jonathan Rea e promette una guida fine e dosabile. * Fonte Motosuisse, con riferimento alle immatricolazioni 2015 e al parco veicoli 1990 - 2015. v

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oc chi o a

una domenica

senza auto La 6a edizione di slowUp Ticino è in programma domenica 17 aprile 2016 e si snoderà su un percorso di 50 km, chiuso al traffico motorizzato tra Locarno e Bellinzona. Un evento gratuito di grande successo che, con 30’000 partecipanti nel 2015, rappresenta la giornata di movimento più seguita del Ticino.

el 2016 le giornate senz’auto “slowUp” saranno 19 in tutta la Svizzera; e lo slowUp Ticino, in programma domenica 17 aprile sarà il primo della stagione. Il percorso previsto per l’edizione 2016 si snoderà come di consueto tra Locarno e Bellinzona toccando ben 12 comuni: Locarno, Muralto, Minusio, Tenero-Contra, Gordola, Cugnasco-Ger Cugnasco-Gerra, Gudo, Cadenazzo, S. Antonino, Camorino, Giubiasco e Bellinzona. I punti di animazione previsti lungo il tracciato di 50 km saranno 15 (uno in più rispetto allo scorso anno) e saranno gestiti principalmente da associazioni sportive e ricreative locali, che proporranno ristorazione e animazioni. Non mancheranno attività e intrattenimenti organizzati dagli sponsor dell’evento, così come pure le visite e la presentazione di alcune aziende agricole presenti sul percorso, che in occasione dell’evento apriranno le loro porte ai partecipanti. Presso alcuni punti di ristoro (Locarno, Tenero, Gudo e Giubiasco) vi sarà inoltre la possibilità di assaggiare il piatto slowAppetito: un menù proposto a un costo contenuto, composto da una specialità regionale accompagnata da frutta e/o verdura e un bicchiere d’acqua. Sul sito www.slowUp.ch > Ticino e sui pieghevo-

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li informativi (disponibili presso i partner dell’evento e le cancellerie comunali dei 12 comuni interessati dall’evento) si trovano informazioni utili per coloro che intendono partecipare, ma pure consigli per i domiciliati o coloro che avessero necessità di spostarsi nel corso della giornata. Annotate allora la data sul calendario per non mancare l’opportunità di godere delle bellezze della regione e della natura in un ambiente gioioso e senz’auto. v SCARICAMI Online trovate tutte le informazioni sull’evento e la cartina del percorso. www.slowup-ticino.ch http://www.slowup-ticino.ch

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Segui la rubrica anche su: http//www.facebook.com/ lacasadegliantuche

3. Prendi il panno e piegalo a metà, dovrai usarlo doppio. Appoggia il numero di stoffa sul panno e, facendoti aiutare da un adulto, cuci tutto il contorno restando un paio di millimetri all’interno della stoffa. Ora ritaglia il panno di troppo seguendo il bordo della stoffa. 4. I bimbi più piccoli possono imparare a riconoscere i numeri semplici. Per i più grandicelli con questi numeri si possono comporre prima le decine, poi le centinaia…

3 4

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a t avol a

l’uomo della

cucina accanto A cena ad Arbedo a casa di Gerry e Stella Botta. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

a scritta sul grembiule non lascia dubbi: è lui “l’uomo della cucina accanto”, quello che ogni sera prepara sfiziosi manicaretti per la moglie Stella, che organizza cene con gli amici e che, questa volta, cucinerà per noi. Quando mi sottopone il menu che ha deciso di realizzare - tartare di salmone “Strada facendo”, crema di zucca con gamberi “Mille zuppe di te e di me”, risotto “La vita è adesso” e bocconcino di mela con crema vanigliata “Con tutto l’amore che posso” - sorrido e non ho più dubbi: oltre alla cucina, l’altra grande passione di Gerry Botta è Claudio Baglioni! Per quelli come noi, che sono cresciuti a pane e Baglioni, è come fare un tuffo nel passato. Gerry mi mostra allora orgoglioso il “tempio” dedicato al suo mito: una stanza colma di dischi in vinile, fotografie con dediche, libri e quant’altro. Da sempre fan sfegatato del cantautore romano, l’ha seguito in così tanti concerti che la sua dedizione è stata premiata: nel 2001 ad Ancona un amico gliel’ha presentato. Da allora sono passati quindici anni ed ogni volta che si incontrano è come se fossero vecchi amici. Su Facebook, però, Ger Gerry non posta solo foto di lui e Baglioni - e sono tantissime - ma anche di qualche suo piatto. Gli

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piacerebbe, in futuro, aprire una vera e propria pagina dedicata al cibo dal titolo “L’uomo della cucina accanto”. E non solo: arrivato a 50 anni vorrebbe proprio dare una svolta alla sua vita. Anche la moglie Stella è d’accordo e l’idea di un B&B è un progetto che stuzzica entrambi. E farebbe, in un qualche modo, rientrare Gerry nel campo della ristorazione.

«A tavola

si siede anche il cuore»

CUOCO MANCATO Sì, perché la sua passione per la cucina ha radici profonde: nasce già da bambino seguendo un po’ quello che faceva la sua mamma. Cresciuto in una famiglia di origine campane, è stato allevato con piatti molto ricchi e gustosi. “Mangiare per me è da sempre uno dei piaceri della vita. E una delle mie frasi preferite è: a tavola si siede anche il cuore”. Da adolescente Gerry era così attratto dalla cucina che per due anni ha seguito un apprendistato di cuoco. “Ma mi mancava una vita sociale. Era difficile, a quell’età, riuscire a conciliare il lavoro con il calcio, le ragazze, gli amici… Quindi ho mollato e ho iniziato una lunga gavetta

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a t avol a Gerry durante la preparazione della tartare di salmone “Strada facendo”.

nel settore della vendita, che mi ha portato a essere vice-direttore della Coop Mercato Cattori di Losone”. Nel frattempo si è riaccesa anche la passione per i fornelli: “Sì, con l’acquisto di questa casa che ha una grande cucina, ho ripreso a cucinare seriamente. E per due motivi principali: a me piace, a mia moglie Stella no. Inoltre, il primo piatto postato in FB, grazie ai tanti commenti positivi, mi ha dato lo stimolo per continuare a impegnarmi”. Già, perché diventato grande e con tante esperienze alle spalle, oggi Gerry non fatica ad ammettere che un po’ di rammarico per non aver portato a termine la formazione di cuoco c’è.

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IN COMPAGNIA È MEGLIO Ed è per questo motivo che ora ce la mette tutta per far bene e deliziare i palati di familiari e amici. A differenza di tanti cuochi che preferiscono spadellare in solitudine, Gerry ama cucinare in compagnia: “La domenica, ad esempio, mi piace preparare la pasta fresca insieme a mia moglie Stella - le cui mani sante riassettano e puliscono - e a una nostra amica, Sara, fiorentina che viene spesso a trovarci. L’ambiente in cucina deve essere piacevole, amichevole, rilassato. Con una buona musica di sottofondo…”. E non mi è difficile immaginare quale possa essere la colonna sonora! Capita anche che con un gruppetto di amici i coniugi Botta organizzino la “serata Ba-

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glioni”. Si mangiano i manicaretti cucinati da Gerry, si suona il pianoforte, si cantano i grandi successi, si raccontano storie. Ma non di solo Baglioni vive la coppia. Entrambi amano il cinema e sovente cenano guardando un film in una piccola sala allestita appositamente.

in seguito a carenza di biotina.

SPUNTI E IDEE La cucina di Gerry è all’insegna della semplicità: “Non amo le cose troppo elaborate e lavorate. Sono per le cotture brevi, per l’utilizzo di prodotti crudi laddove è possibile, per gusti naturali e sapori equilibrati. Credo che questa sera, il menu mi rappresenti molto da questo punto di vista”. Il cuoco mi rivela di essere un gran… divoratore di

«Non amo le cose troppo lavorate» trasmissioni televisive tipo Master Chef, Cucine da incubo, Hell’s Kitchen, e via dicendo. Lo divertono, lo appassionano e gli offrono spunti per replicare piatti o anche per inventarne di nuovi: “La crema di zuppa alla cannella con i gamberi saltati al Marsala, che porterò in tavola questa sera, ad esempio, è una mia idea”. Tra le esperienze culinarie che fanno parte del suo bagaglio, c’è anche una cena con la moglie Stella nel ristorante di Carlo Cracco, lo chef stellato diventato una star della TV. “Siamo stati serviti da lui, che ti accompagna in questo viaggio gastronomico molto complesso spiegandoti i piatti uno per uno. Diciamo che è stata un’esperienza… che va vissuta con il giusto approccio per potersela godere”. Molto meno complessa la serata a casa Botta, che è scivolata via in piacevole compagnia, grazie ai piatti gustosi e curati da quell’uomo della cucina accanto, che ai fornelli ci sa davvero fare “perché a tavola si siede anche il cuore”. v

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TICINESE 03-16

o r oscop o testo Cloris Sciaroni cloris@illustrazione.ch

g ARIETE 21/3 - 20/4

h TORO 21/4 - 20/5

i GEMELLI 21/5 - 21/6

j CANCRO 22/6 - 22/7

PREVISIONI PER IL MESE DI APRILE 2016

Questo è il vostro mese. L’elemento fuoco predominante vi donerà grande energia e stimolerà i cambiamenti, sia nel lavoro sia nel privato. Le finanze miglioreranno o arriveranarriveran no entrate extra, tanto che potreste investire quel denaro in un nuovo progetto. Non sarà escluso che qualcuno di voi deciderà di mettersi con un socio o il partner per promuovere una nuova attività, magari nell’informatica, nello sport, nel fitness o nel benessere in genere. Eventuali pratiche legali andranno pure a buon fine. Anche gli studi saranno favoriti. Nell’amore e nelle relazioni in genere sarete molto passionali e audaci, a volte anche troppo. E la freccia di Cupido potrebbe colpire proprio voi single. Salute: rispettate il bioritmo. Ora i vostri progetti iniziano a prendere forma e anche per voi giovani arriveranno proposte di lavoro interessanti. Da sottolineare il lungo transito di Mercurio nel vostro segno a partire dal giorno 5.4, dove rimarrà fino a circa metà giugno, con un periodo di retrogradazione dal 28.4 al 21.5.2016, che ci invita ad essere più cauti con il denaro. Non saranno da escludere imprevisti. Il periodo più fortunato sarà tra il 19.4 e il 27.4 per una promozione o un contratto o per programmare il matrimonio o un figlio. Tuttavia si consiglia maggiore discrezione e prudenza a voi della 1. decade con il Plenilunio del 22.4 nel vostro segno opposto. Non rivelate i vostri piani. Salute: proteggete la gola. Periodo movimentato, quello dal 5.4 al 20.4, con gli influssi provenienti dall’elemento fuoco. Siete pronti a rimettervi in gioco, a cambiare ruolo e assumervi maggiori responsabilità? Bene allora avrete gli appoggi giusti. Possibile denaro extra in arrivo. Ci sarà comunque uno scoglio da superare: Marte e Saturno si trovano in opposizione e sono in contrasto con Giove e Nettuno: questo vuol dire che dovrete sistemare delle questioni buburocratiche con un partner o con il fisco, anche se non vi piace. Possibili separazioni o discusdiscus sioni con i parenti. Relazioni difficili con Pesci e Vergine. La passione sboccerà invece per un Leone o un Ariete! Salute: curate eventuali virus o allergie con l’omeopatia. Non sarà un mese particolarmente tranquillo questo, almeno fino al 20.4. I transiti dall’Adall’A riete provocheranno tensioni nelle relazioni a causa di spese o impegni difficili da controlcontrol lare. Plutone sempre in opposizione per voi della 2. decade, alle prese con crisi interiori. Nettuno invita alla ricerca spirituale. Molto delicato sarà il Novilunio del 7.4, sarà bene non esporsi troppo e stare tranquilli. Il buon Giove rimarrà positivo e a favore avrete anche il lungo transito di Mercurio dal Toro, a partire dal 5.4, che favorirà il settore professionale e degli studi, così come i corsi di approfondimento all’estero o in altre città. Interessante il Plenilunio del 22.4, che parla di nuovi inizi. Prestate attenzione ai sogni.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

k LEONE 23/7 - 23/8

l VERGINE 24/8 - 22/9

a BILANCIA 23/9 - 22/10

b SCORPIONE 23/10 - 22/11

I primi 20 giorni del mese risulteranno piuttosto dinamici e più spensierati. Grazie all’elemento fuoco, predominante, vivrete un periodo abbastanza fortunato. Sarà probabile che qualcuno di voi deciderà per un lavoro indipendente o per un cambio di luogo e di persone. Non mettete comunque troppa carne al fuoco e datevi delle priorità per non trovarvi esauriti nell’ultima parte del mese. Questa sarà una primavera di rinnovamento interiore. In amore non mancheranno i colpi di scena, con incontri che avranno il sapore di “dejà-vu” o la ritrovata indipendenza dopo una difficile separazione. Possibili discussioni anche con i figli. Salute: critico il Plenilunio del 22.4. Ritiratevi un po’ nel silenzio. Il periodo fino al 20.4 risulterà un po’ troppo stressante per i vostri gusti. A volte bisogna prendere delle decisioni basandosi sulle sensazioni del momento, sull’istinto e non riflettere troppo a lungo per non perdere le buone opportunità. Voi giovani accettate anche un lavoro temporaneo o a termine che al momento va bene, pur dovendovi spostare in un’altra città. Il lungo transito di Mercurio dal Toro, supportato positivamente da Giove e Plutone, vi sosterrà alla grande e donerà molta più sicurezza in voi stessi. Ma il periodo migliore arriverà con il Plenilunio del 22.4. E l’amore ? Voglia di novità o libertà? Non vivete sogni impossibili. Probabili crisi con Marte e Saturno dissonanti o preoccupazioni in casa. Il periodo fino al 19.4 si presenterà piuttosto frenetico, a tratti teso con gli influssi dissonanti dall’Ariete. Da un po’ non sembrate più delle persone accondiscendenti e vi arrabbiate più facilmente. Attenzione al Novilunio del 7.4, per cui meglio stare tranquilli e non dare adito a provocazioni. Anche le finanze richiederanno particolare prudenza. Marte e Satur Saturno dal Sagittario potranno risvegliare in molti di voi l’idea di lasciare tutto e andare via, o per lo meno di cambiare aria per un po’. Riflettete bene su quel che volete e quali sono le vostre reali capacità su cui puntare. E l’amore? Potrà arrivare da lontano o durante un viaggio. Salute: considerate il benessere nella sua globalità, corpo, anima e spirito. Periodo molto proficuo e dinamico quello fino al 19.4 che, grazie agli influssi di fuoco dell’Ariete e del Sagittario, porterà aria di rinnovamento utile, dentro e fuori, per cui bisognerà assecondare l’evoluzione del destino. Lasciate ogni controllo perché non serve, ma tenete le cose buone. Vale sia per il lavoro sia nella vita privata. Importante transito quello di Mer Mercurio, che dal giorno 5.4 passerà nel segno opposto e per un po’ vi punzecchierà, interessando soprattutto i rapporti con colleghi, figli o parenti. È tempo di bilanci e di verifiche in tutti i sensi. Siete sicuri che quel che fate sia corretto? Significativo il Plenilunio nel segno del 22.4. Analizzate i sogni, è lì che trovate le risposte.

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e AQUARIO 21/1 - 19/2

f PESCI 20/2 - 20/3

Molto dinamico il periodo dal 5.4 al 20.4 grazie alla presenza di Marte e Saturno nel segno, in ottimo aspetto ai pianeti in Ariete. Il fuoco della purificazione e del rinnovamento regalerà una primavera tutta da vivere al positivo. La Luna Nuova del 7.4. parla di nuovi inizi, di cambiamenti nel vostro ambiente domestico. L’amore e le amicizie andranno coltivate con particolare riguardo. Frequentate gente positiva che aiuti l’evoluzione reciproca. Le coppie affiatate potranno anche programmare un figlio se lo desiderano. Un po’ più faticoso sarà il settore lavorativo, dovuto al lungo transito di Mercurio in Toro dal giorno 5.4 e da Giove sempre dissonante che richiederanno organizzazione e disciplina. Periodo complicato e piuttosto teso quello fino al 20.4, con i pianeti in Ariete. Saranno soprattutto le relazioni affettive a risentirne. Tira aria di burrasca, con discussioni con i parenti o il partner riguardo al denaro o a scelte differenti. Possibili pratiche legali da sbrigare. Ma la buona notizia arriva dal passaggio di Mercurio in Toro, dove rimarrà per un bel po’, formando un ottimo aspetto con Giove in Vergine e di riflesso con il vostro Plutone. Prendete eventuali decisioni importanti dopo il 22.4. Il lavoro, seppure faticoso, sarà soddisfacente, anche se siete sempre un po’ ansiosi per i soldi. Pensate a risparmiare per voi stessi. Salute: escursioni e sport all’aria aperta e lavori nell’orto per rilassarvi. Approfittate degli ottimi influssi dall’Ariete e dal Sagittario per fare buoni affari, rendere produttivi un’idea, un hobby. Bene la vita sociale, gli incontri e i raduni che favoriscono l’evoluzione collettiva. Le amicizie avranno un ruolo importante. Anche l’amore vi potrà regarega lare momenti passionali e spensierati. SfruttaSfrutta te dunque al meglio il periodo dal 5.4 al 20.4 e la vostra primavera sarà entusiasmante. Il lavoro richiederà comunque un certo impegno per ottenere i risultati sperati, anche perché il lungo transito di Mercurio in Toro dal 5.4, unito a Giove in Vergine, non regalerà nulla. Salute: attenzione al plenilunio del 22.4, non esponetevi a rischi e riducete gli impegni.

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Con i pianeti in segni di fuoco, gli avvenimenti si succederanno uno dopo l’altro, senza che voi li possiate fermare o controllare. Per esempio, potrebbe cambiare il direttore dell’azienda dove lavorate o avvenire uno spostamento obbligato, o ancora sarete voi ad andarvene perché l’ambiente non vi piace più o perché avrete fiutato qualcosa di più interessante. Il periodo migliore arriverà dal 22.4, anche se già con il 5 aprile Mercurio, spostandosi in Toro, favorirà i cambiamenti, purché realistici. È chiaro che dovrete impegnarvi seriamente, qualunque cosa intraprendiate, anche perché Giove sarà sempre in opposizione. Tuttavia non mancheranno le gratificazioni. E l’amore? Avete bisogno di linfa nuova!

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scat t ant i

traaerei teatri e scale musicali La… scattante vita di Maristella Patuzzi, musicista e virtuosa del violino. a cura della redazione - info@illustrazione.ch

“N

on è possibile prevedere dove comparirà di nuovo, ma solo calcolare la probabilità che appaia qui o lì”. No, non

stiamo scrivendo delle caratteristiche di un… elettrone, ma della vita di una violinista di talento, che appare un po’ qua (in Ticino) un po’ là (nel mondo) a diffondere il suo nuovo cd di Schoeck. v

“Politicamente attiva, eccomi all’ultimo (inteso come ultimo) consiglio comunale di Lugano”.

“In volo per un concerto col Trio Ambassador, con esibizione anche il 21 aprile a Isone...”.

“Ma prima eccomi sul treno Frecciarossa verso Roma, dove ho preso l’aereo per l’Australia”.

“Con Othmar Schoeck ad Adelaide, mentre a Lugano stava nevicando alla grande”.

“Un attimo di tregua, ma sono già a Melbourne in attesa della…”.

“…prova generale del concerto, che riproporrò anche a Bellinzona e Lugano il 16 e 17 aprile”.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-16

angel pubbl. 24-03-2010 8:38 Pagina 1 C

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Angeli,

amici invisibili

a vita di ogni giorno spesso ci porta a scordarci di ascoltare la nostra voce interiore; questa voce altro non è che il nostro Angelo Custode.

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Quando veniamo al mondo un Angelo ci accoglie e da quel momento ci segue per tutta la nostra vita,

noi non ci accorgiamo della sua presenza, però a volte, se siamo attenti e diamo ascolto alle sensazioni, il nostro angelo ci parla e ci guida nei momenti difficili o in quelli in cui abbiamo bisogno di fare delle scelte. Quante volte vi è infatti capitato di avere improvvisamente l’impressione di sentire una presenza, magari sotto forma di soffio d’aria, oppure di impulso a fare o dire determinate cose piuttosto che altre...

...questi sono i segnali che il nostro angelo ci manda per aiutarci a seguire una direzione piuttosto che un’altra. Gli angeli sono 72 suddivisi in 4 gruppi di 18 e ciascuno di loro ha cosiddette mansioni o meglio, ogni angelo ha dei “poteri” ad esempio, uno può governare il settore legato agli affetti, un altro può governare l’ambito della salute oppure può governare il settore delle finanze e così via, quindi se noi abbiamo problemi o preoccupazioni possiamo chiedere aiuto al nostro angelo custode il quale provvederà, qualora la richiesta non sia prettamente riferita al settore da lui governato, a rivolgere la nostra preghiera all’angelo più adatto per aiutarci. Naturalmente gli angeli custodi non intervengono in maniera diretta, risolvendo i problemi al posto nostro, ma ci portano suggerimenti e consigli sotto forma di segnali e piccole tracce.

Provate a rivolgervi a persone preparate e profondamente vicini al mondo leggero e delicato degli Angeli vedrete che sapranno, innanzitutto dirvi quale è il vostro angelo personale a cui rivolgere pensieri, preghiere e ringraziamenti, ed inoltre sapranno indicarvi a quali altri angeli potrete rivolgervi per chiedere un consiglio, un sostegno o un aiuto su come vivere una vita più serena, equilibrata e in armonia. Non dimenticate mai però, che la vita non è mai lasciata completamente nelle nostre mani, attorno ad essa abbiamo sempre le ali di un angelo pronto a sorreggerla e proteggerla.

Chiedete anche voi con fiducia e serenità sia il nome del vostro angelo che il modo più corretto per sentire la sua voce e scoprirete che avrete una vita nuova e più serena.

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