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N.4
- 1 MAGGIO 2018
RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA
TICINESE
LAVORETTI
Per la festa della mamma
IN NATURA
L’oasi in città
A TAVOLA
A tutta birra
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7 Spunti
Il richiamo dell’avventura
8 Sai che
Domande curiose e risposte sfiziose
9 Appunti
Spunti, idee e consigli in vetrina
11 Curiosità Allergie e intolleranze
Editore Illustrazione Ticinese SA 6908 Lugano
12 Ritratto
Distribuzione Direct Mail Company SA Amministrazione e produzione Marco Werder Editore Matthias Werder Grafica Illustrazione Ticinese SA Gabriele Campeggio Inserzioni Ticino e Italia: Illustrazione Ticinese SA Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch
Viaggiare che passione! > ILLUSTRAZIONE TICINESE 04-18
Un’oasi verde in città
Le bustine di tè fiorate
22 A tavola
Ricette da… Guinness
26 Salute
Tra le onde delle direttive anticipate
30 Motori
La classe media va in paradiso
32 Oroscopo
Le previsioni di Cloris per la prima metà di maggio >
ILLUSTRAZIONE TICINESE 04-18
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In copertina: Gaby Malacrida Foto: Gabriele Campeggio
18 In natura 21 Lavoretti
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Svizzera tedesca e romanda: Rub Media AG Seftigenstrasse 310, 3084 Wabern 3001 Bern Tel. 031 380 14 94 nicole.haari@rubmedia.ch
Il materiale redazionale e fotografico non richiesto non viene restituito.
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33 Cruciverba Libri e autori
Certificato Certificato PEFC PEFC Questo prodotto Questa rivista è realizzato stampata con su materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile e da fonti controllate PEFC/18-31-240
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Questa rivista è certificata PEFC™. Non sono certificati PEFC™ gli inserti pubblicitari.
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ILLUSTRAZIONE TICINESE 11-17
5
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spunti
il richiamo
dell’avventura Riflessioni in punta di piedi per prendersi in mano… testo Andrea Fazioli
D
a bambino confondevo la vita con i romanzi di avventura. Il confine tra la realtà e l’immaginazione era sfumato: leggevo Salgari, Verne, Bonelli, mi avvolgevo nelle storie come in una coperta. E mi preparavo a navigare al largo di Capo Horn, a cavalcare nelle praterie, a venire allevato dai lupi o a difendermi dagli strangolatori “thugs”. Qualche anno dopo, visto che nessuno tentava di strangolarmi, cominciai a rendermi conto che la vita era una faccenda diversa. La mia quotidianità non prevedeva l’abilità nel maneggiare un “kriss” malese, né la capacità di usare l’astrolabio per tracciare una rotta nei mari del sud. Tutte le mie nozioni su come sopravvivere a un naufragio su un’isola deserta si rivelarono pressoché inutili per af affrontare una giornata di scuola. Certo, i naufragi avvengono anche nella quotidianità, ma in maniera più insidiosa, più straziante. Mi resi conto che i romanzi potevano confortarmi nelle circostanze difficili. In un certo senso, il me stesso adolescente raggiunse la consapevolezza del me stesso bambino, in maniera un po’ più tortuosa. I romanzi d’avventura non sono slegati dalla vita, non consistono in una pura evasione. Come tutte le storie, sono un modo indiretto
per rappresentare il mistero e le contraddizioni degli esseri umani. “Il suo stesso essere nel mondo è per ogni essere umano il miracolo e l’enigma davanti a cui si trova posto e che costituisce l’inquietudine della sua esistenza”. Queste parole del filosofo Eugen Fink illustrano bene l’aspetto avventuroso della quotidianità. Se i romanzi e i film servissero anche solo a mantenere desta l’inquietudine, ci renderebbero un immenso servizio. Ecco perché, quando apro un libro come “Scaramouche” (Donzelli editore), percepisco che sta parlando (anche) di me. Scritto da Rafael Sabatini nel 1921, racconta una vicenda di cappa e di spada, ambientata nella Francia del XVIII secolo. Il protagonista André Moreau intraprende un cammino rischioso per vendicare la morte del suo migliore amico. Alla fine, come accade sempre nei buoni romanzi, finirà per trovare altro rispetto a ciò che s’immaginava. È una storia di avventura, lontana nel tempo e nello spazio, ma è anche la mia vita, con il suo impasto di dolcezza e dolore, malinconia e vitalità, rabbia e tenerezza. Come non essere lì, come non sentirci noi stessi protagonisti, quando leggiamo la prima frase del romanzo? “Era nato con il dono della risata e la sensazione che il mondo fosse pazzo”. v
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s ai che
leggiamo
SAI
perché
GLI OROLOGI GIRANO IN “SENSO ORARIO”?
1.
Mio caro serial killer, di Alicia Giménez Bartlett
Prima dell’avvento degli orologi usavamo le meridiane. Nell’emisfero boreale, ruotavano in quello che noi ora chiamiamo “senso orario”. Le lancette dell’orologio sono state realizzate per imitare i movimenti naturali del sole. Se gli orologi fossero stati inventati nell’emisfero australe, il “senso orario” sarebbe stata la direzione opposta.
2.
Il codice Federer, di Stefano Semeraro
3. Emilia l’elefante, di Arto Paasilinna
SAI DA COSA
deriva CIOCCOLATO?
ascoltiamo
1.
Fatti sentire, di Laura Pausini
2. America, di Thirty Seconds To Mars 3. Siamo solo noise, di Benji & Fede
Hot Chocolate, Raimundo Madrazo y Garreta (18411920).
SAI CHE
guardiamo
1.
Il sole a mezzanotte, di Scott Speer
2. Rampage, furia animale, di Brad Peyton
3. Peter Rabbit, di Will Gluck
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Prima di tutto ci teniamo a sottolineare la differenza tra la forma femminile e quella maschile di questo termine, perché spessissimo vengono usate impropriamente. La cioccolata è la bevanda preparata con cacao bollito in acqua o latte. Il cioccolato invece è la forma solida a base di zucchero, cacao e altri ingredienti. Entrambe le forme derivano dall’azteco chocolatl, attraverso lo spagnolo chocolate. È dalla Spagna infatti che dal 1500 questa bevanda si diffuse, prima esclusivamente tra la nobiltà, per poi espandersi in tutta Europa. Il caffè come lo conosciamo noi arrivò molto più tardi e si impose sull’usanza di consumare cioccolata.
signore si nasce
da Il Libro delle Signore, di Jolanda, Marchesa Plattis Majocchi, 1921 Primi studi Molte mamme non vogliono saperne di manda-re i bimbi alle scuole inferiori. E non hanno tutti i torti, specialmente per le bambine che possono avere dei cattivi esempi di malizia, di sguaiataggine, di civetteria. D’altra parte non a tutte le famiglie è dato prendersi in casa l’istitutrice o la maestra privata. Del resto la scuola, anche coi suoi inconvenienti, è la grande officina della vita, dove l’infanzia si ritempra, si sviluppa, acquista un’individualità e non di rado si migliora. Molti bambini un po’ viziati, che in casa fanno capricci, sono, in classe, piccoli modelli di saviezza. La disciplina, l’emulazione, l’uguaglianza, l’opera coscienziosa d’un buon insegnante, possono fare molto bene. Poi le scuole, coi metodi moderni, non presentano più gli inconvenienti e i pericoli di una volta. L’ordine, l’igiene, la sorveglianza vi regnano, e con buone raccomandazioni alla maestra e un vigile interesse da parte dei genitori, non credo che la scuola possa riuscire dannosa.
a ppunti
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IL GIARDINIERE PRIVATO iMow, Viking Finalmente è arrivata la bella stagione, e dopo una settimana di lavoro, è il momento di godersi il giardino, il sole e il meritato riposo, magari sfogliando una rivista o gustandosi un gelato. Ma prima c’è da tagliare l’erba, raccoglierla, caricarla in auto e portarla al compostaggio, se è aperto… Se occuparvi del giardino non rientra tra i vostri hobby, allora dovreste prendere in considerazione di investire in un giardiniere privato! Un piccolo ma efficentissimo tosaerba automatico ha molti vantaggi che prima di averlo testato non immaginavamo. Ovviamente, il primo fra tutti è che lavora al vostro posto, e questo sarebbe già di per sé un argomento sufficiente, ma è anche silenzioso, quindi quando lavora non disturba né voi né i vostri vicini, e questo gli consente di tagliare sempre il prato. È elettrico, e quindi non puzza, non inquina e non vi costringe a tenere una tanica di benzina di riserva. Va a caricarsi da solo, e voi non dovrete ricordarvi di farlo. Quando taglia l’erba la lascia nel prato e questo non solo vi evita di raccoglierla e smaltirla, ma funge anche da perfetto concime naturale. Lavora indisturbato anche quando piove e soprattutto anche quando voi siete in vacanza, evitando che il vostro giardino si trasformi in una giungla. Mantiene l’erba costantemente tagliata, quindi non avrete mai la fase “è ora di tagliare il prato”, e soprattutto, impedisce alle erbacce di crescere a sufficienza per fiorire e riprodursi.
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LA BIRRA ALPINA
IL RITUALE GIAPPONESE
Gan Alpin Amber, Appenzeller Bier, Coop Naturaplan Una birra prodotta con l’orzo da agricoltura biologica che cresce sui ripidi pendii delle montagne dei Grigioni. A queste altitudini l’orzo matura più tardi rispetto a quello coltivato in pianura, e grazie alla posizione più alta del sole, ne assorbe appieno la forza. Le ondate di freddo invece lo rendono resistente e gli conferiscono vitalità. La lavorazione poi viene eseguita secondo l’antica tradizione birraia. Ne risulta una birra color ambra, dall’aroma pieno con note di luppolo, da bere fredda, nelle calde giornate primaverili!
Matcha Ritual, Esthetic, Migros Già conosciuta dalla medicina tradizionale cinese, negli ultimi anni la pianta del tè matcha è diventata molto popolare in tutto il mondo. Il suo caratteristico colore verde pisello colora oggi i piatti più creativi, ma non solo. L’effetto benefico su corpo e spirito attribuito al matcha lo rende l’ingrediente perfetto per una linea bagno, profumata e rilassante, ideale per ricreare a casa propria una piccola SPA privata.
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IL NUOVO GONFIABILE Luxe Lie-on Float Lobster, Sunnylife, Manor Hanno fatto parlare molto di loro, che dopo aver invaso Piazza Grande a Locarno, essere apparsi in migliaia di selfie postati sui social, dopo essere stati malmenati, calpestati o rapiti, hanno concluso drammaticamente la loro breve vita. Stiamo parlando dei gonfiabili naturalmente. Di fenicotteri e unicorni in particolare. Per essere sicuri di postare scatti nuovi, e di non rischiare di passare per “appropriatori indebiti”, questa estate sarà meglio passare ad altri soggetti. L’aragosta ad esempio…
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Tutto
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Il barbecue per chi va al sodo. Precotto con grande pazienza e cura, veloce da preparare e incredibilmente gustoso. Trova le migliori ricette per barbecue, i consigli e le preziose esperienze dei professionisti su bell.ch
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e intolleranze Una rubrica fatta insieme a voi, che rispondendo su Facebook alle nostre domande, ci aiutate a conoscervi meglio!
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I NOSTRI LETTORI SOFFRONO DI ALLERGIA A... Polvere
della popolazione svizzera soffre di un’intolleranza alimentare*
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5% 5% 6%
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persone ogni anno in Svizzera muoiono per una puntura di insetto*
400 milioni di persone nel mondo soffrono di rinite allergica**
Glutine
Gatto
4%
57% Pollini
Niente
in un cucchiaino di polvere ci sono mediamente
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dei loro escrementi*
IN SVIZZERA
1.2 milioni di persone soffrono di allergia ai pollini* cioè ca. il 20% della popolazione * aha! Centro Allergia Svizzera ** World Allergy Organization (WAO)
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r i t r at t o
viaggiare
che passione Si va in vacanza per riposarsi, rilassarsi, ritemprarsi, ma anche per emozionarsi, divertirsi, imparare e scoprire. La vacanza ideale non esiste, ma ci sono alcune cose importanti da tenere presente per far sì che la vacanza si trasformi in preziosi ricordi. testo Antonella Broggi - antonella@illustrazione.ch foto Gabriele Campeggio
I
n una splendida giornata primaverile abbiamo incontrato Gaby Malacrida, Key Account Manager e portavoce di Hotelplan Suisse per la Svizzera Italiana, per scoprire che tipo di vacanza amano i ticinesi, ma anche per sapere da un’esperta del settore come risparmiare e quali accorgimenti prendere prima e durante la vacanza. I ticinesi amano andare in vacanza? “Sicuramente! Viaggiare rientra tra le attività per il tempo libero preferite dai ticinesi e dagli svizzeri in generale, e questo per tutte le fasce d’età. È curioso rilevare che, attualmente, il trend delle vacanze “d’esplorazione” e cioè alla scoperta di nuovi mondi, è in crescita, in modo particolare nei giovani, che sono disposti a prendersi anche delle pause prolungate dal lavoro per potersi concedere l’esperienza di un viaggio indimenticabile”. Quali sono le loro mete preferite? “Normalmente tendiamo a suddividere le mete per stagionalità. Guardando alla stagione estiva e per gli amanti del Mediterraneo, le Isole della Grecia la fanno da padrone, seguite da Cipro,
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Spagna, Portogallo e Italia. Si nota una leggera ripresa delle prenotazioni per vacanze sul Mar Rosso e in Tunisia. Per il lungo raggio la tendenza segnala Canada, USA, Oceano Indiano (Maldive e Seychelles), Sudafrica e Costa Rica. Le crociere diventano sempre più una soluzione di vacanza anche per famiglie e rientrano quindi tra le tipologie preferite anche per il periodo estivo. Gli Emirati Arabi, con una richiesta superiore per Abu Dhabi rispetto a Dubai - grazie forse alla recente apertura del Louvre - sono, eccezion fatta per i mesi estivi più caldi, tra le destinazioni in costante crescita”. Dalle vacanze di un mese sulla costa italiana negli Anni 60 ad oggi, come è cambiato il modo di fare vacanza? “Il mondo è cambiato! Negli Anni 60/70, un biglietto aereo Zurigo/New York con la Swissair costava, in economica, ca. 1’600 franchi (in prima classe anche 7/8’000.-). Oggi, per la stessa tratta, il biglietto in economica costa ca. la metà. Un tempo viaggiare era un lusso per pochi ora, grazie ai collegamenti aerei facilitati dall’introduzione dei charter, l’ampia scelta di hotel - pensiamo
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r i t r at t o solo ai villaggi turistici che consentono di soggiornare in mete esotiche in un resort dove “si parla italiano” - il mondo è davvero alla portata di tutti. E questo è un fatto sicuramente positivo”. Riscontra più preoccupazione e paura dall’11 settembre 2001? “A partire da quel momento il fattore “sicurezza” è diventato un elemento importante nella scelta della destinazione. Subito dopo l’11 settembre la paura aveva praticamente bloccato la domanda di viaggi e di vacanze. Ma poi, tutti noi abbiamo imparato a convivere con questa incertezza e la voglia di viaggiare è stata più forte del timore. Ha solo reso più attenti e consapevoli i viaggiatori. Va anche detto che il susseguirsi di eventi negativi negli ultimi anni ha fatto sì che ci si dimentichi più rapidamente, in modo particolare quando non vengono coinvolti i turisti”. Viaggiare vuol dire? “Scoprire nuove mete, paesi che non abbiamo
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mai visitato per conoscerne da vicino storia, cultura, e tradizioni e staccare dal quotidiano. Ma viaggiare vuol dire anche incontrare persone che, sicuramente, non avremmo mai la possibilità di conoscere in altro modo e il viaggio, allora, si trasforma in un’opportunità unica di crescita, in un arricchimento personale”. Può definire delle tipologie di viaggiatori? “Se ne possono identificare almeno tre. Coloro che amano trascorrere la vacanza in un unico posto e forse anche in un unico hotel, all’insegna del totale relax. I viaggiatori che vogliono partire sempre alla scoperta di nuove mete, scegliendo prevalentemente tour o circuiti in libertà, dove un “briciolo d’avventura” non deve mai mancare, e poi quelli che scelgono di visitare sì, destinazioni sconosciute, ma con viaggi di gruppo, dove, oltre all’esperienza di scoprire nuovi mondi non manca però l’immediata condivisione di opinioni, sensazioni ed emozioni con altre persone. Da non dimenticare il vantaggio della guida locale e
Un caffè al porto della Foce del Cassarate, e sembra subito di essere al mare.
Il Parco Ciani offre un’oasi di pace e scorci bellissimi sulla città di Lugano.
dell’accompagnatore di lingua italiana, che facilitano la comunicazione in Paesi quali, ad esempio, India o Uzbekistan”. Le nuove destinazioni emergenti… “L’Europa del Nord con una scoperta, o ri-scoperta di Norvegia, Irlanda, Islanda, Scandinavia. Ma anche il Giappone è, da qualche anno, una meta sicuramente emergente. Naturalmente tutte queste destinazioni, che ben si adattano a viaggi individuali, non raggiungono il numero di passeggeri che prenotano vacanze balneari, ma sono in netta crescita percentuale, per rapporto allo scorso anno”.
«Prenotare
per tempo significa davvero risparmiare»
Cosa consigliare a chi vuole partire in vacanza? “Come prima cosa val la pena sapere che prenotare per tempo significa davvero risparmiare. Un risparmio innanzitutto a livello economico, in modo particolare per le famiglie che devono forzatamente scegliere i periodi di vacanze scolastiche, notoriamente in alta stagione. Da non di-
menticare che, con prenotazioni anticipate, si può sempre contare su una scelta più ampia di strutture alberghiere e di tipologie di camere, oppure, per coloro che amano le crociere, di cabine!”. Gli errori da non commettere in viaggio… “Quando si giunge a destinazione e se qualcosa non va - penso ad esempio alla tipologia di camera in hotel – è importante segnalare subito il proprio disappunto. Alla reception oppure, meglio
SCHEDA
biografica
Nome: Gabriella (Gaby) Cognome: Malacrida Nata a: Mendrisio, 21 maggio 1956 Professione: Key Account Manager e portavoce di Hotelplan Suisse per la Svizzera Italiana Un Paese: l’Egitto, per la sua storia e cultura Un mare: quello delle Maldive Una città: Londra Un libro: Adriano Olivetti. La biografia Un piatto: in primavera e in estate le alborelle fritte e in inverno, polenta, luganiga e cipolle in umido Un motto: vedere sempre il bicchiere mezzo pieno (e non…mezzo vuoto)
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ritratto osserviamo la Foce del Cassarate, il lago che riflette un magnifico sole, le tante mamme a passeggio con i loro bimbi, chi fa jogging, chi siede su una panchina a godersi il sole e il panorama. Fermi per un attimo in una giornata feriale, al centro della città, eppure così distanti dal traffico, dalle colonne che tanto ci fanno innervosire, ci rendiamo conto che Lugano è bellissima, così come bellissimo è il nostro cantone. E pur avendo parlato e sognato di mete lontane, ci rendiamo conto di essere molto fortunati e che, se riuscissimo a guardare i luoghi in cui viviamo con gli occhi di chi li sceglie per trascorrervi le sue vacanze, saremmo tutti un pochino più felici! v ancora, al rappresentante locale del tour operator presso il quale si è prenotato. Talvolta, segnalando subito il disagio con pacatezza, si possono trovare soluzioni sul posto immediate e, almeno, non ci si rovina la vacanza. Un altro fattore importante è quello di informarsi prima sugli usi e i costumi locali. Faccio un esempio pratico: non è opportuno recarsi a visitare una moschea con abiti “non adeguati”! Inoltre, a seconda dei paesi che si visitano, diffidare di offerte di escursioni o gite proposte da “non professionisti” per evitare situazioni spiacevoli o esperienze negative”. Può portare tre oggetti su un’isola deserta… “Mi vedo male su un’isola deserta…con chi potrei parlare? Comunque, se proprio dev’essere, porterei sicuramente una crema solare, un libro e un…coltellino svizzero”. Un posto dove andare almeno una volta nella vita… “Alle Maldive! Già solo lo spettacolo che si ammira dall’aereo prima di atterrare per la prima volta all’aeroporto di Malè, alle Maldive, è un vero piacere per gli occhi. E una vacanza su uno di questi splendidi atolli, circondati da un mare dai colori infiniti, è un’esperienza emozionante”. La vacanza ideale? “Quella che ognuno di noi non ha ancora fatto!”. L’intervista è finita, ma prima di salutare Gaby,
DECALOGO DEL
viaggiatore
Dieci punti per la vacanza perfetta 1. Scegliere la meta in base ai propri gusti e a quelli di chi ci accompagna. Non lasciarsi influenzare dalle recensioni. Il viaggio è sempre un’esperienza molto personale. 2. Affidare l’organizzazione a un’agenzia di viaggio di fiducia. Anche se potrà sembrare un modo “antico”, vale la pena ricordare che il consulente di vendita rimane al tuo fianco prima, durante e dopo il viaggio e ti saprà aiutare (v. punti 5/6 e 7, per altro importantissimi!). 3. Valutare la durata della vacanza in base alle proprie disponibilità di tempo. Il “mordi e fuggi” difficilmente si trasforma in un’esperienza di viaggio. 4. Al termine di un tour pianificare, se possibile, due/tre giorni di relax, consentono di tornare a casa più rilassati. 5. Verificare sempre e con ampio anticipo i documenti personali, fare delle fotocopie e portarle con sé. Durante il viaggio è meglio depositare i documenti originali in hotel e portare solo le fotocopie. 6. Richiedere in anticipo l’eventuale visto d’entrata. 7. Verificare la propria copertura assicurativa. 8. Verificare la necessità di profilassi e consultare il medico per quei medicinali che potrebbero rendersi necessari. 9. Allestire una lista di abiti/calzature/oggetti indispensabili al viaggio e stralciare il superfluo (oggigiorno il bagaglio deve purtroppo essere ottimizzato). 10. Non dimenticare mai una corretta protezione solare, gli occhiali da sole, … la macchina fotografica e/o il telefonino.
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i n nat ur a
un’oasi verde
in città Il laghetto di Muzzano non è solo una riserva naturale per proteggere la pregiata flora e fauna degli ambienti umidi, ma anche un luogo dove la popolazione può rilassarsi e stare a contatto con la natura. testo Martina Spinelli, Pro Natura Ticino - foto Andrea Persico
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li ambienti umidi sono tra i più ricchi di specie, ma anche quelli più a rischio. In Svizzera, con la bonifica del paesaggio agricolo e l’urbaniz-
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zazione, il 90% di questi importanti habitat è stato modificato. La flora e la fauna legata alle zone umide è altamente specializzata e non è in grado di vivere altrove, proteggere ambienti Panoramica del laghetto di Muzzano, dal 1945 riserva naturale cantonale.
UNICA
nel mondo
La castagna d’acqua, è una pianta acquatica ben diffusa tra Asia, Europa e Africa, ma la varietà muzzanensis sembra fosse presente solo nell’omonimo laghetto. I suoi frutti (nella foto) sono commestibili e possono essere utilizzati in cucina come la castagna dei boschi. La varietà originaria di Muzzano ha dei frutti a quattro punte tra le quali vi sono delle protuberanze assenti invece nella forma tipica.
come la riserva naturale di Muzzano è dunque fondamentale. Il laghetto di Muzzano fu acquistato da Pro Natura nel 1945 e diventò una riserva naturale cantonale nello stesso anno. Ad attirare l’attenzione
dell’associazione ambientalista, fu la presenza di una varietà unica al mondo di castagna d’acd’ac qua: la Trapa natans muzzanensis.. Una pianta acquatica galleggiante che purtroppo si estinse alla fine degli anni ’60 a causa della scarsa qualità delle acque. Ma il suo sacrificio non è stato vano: grazie alla protezione di questo ambiente umido, le rive del laghetto sono rimaste inedificate, sono ancora oggi pregiate dal punto di vista naturalistico e offrono, a pochi passi dal centro urbano di Lugano, la possibilità di tuffarsi nella natura. Presso la riserva del laghetto, c’è chi si rilassa approfittando del sole e gustandosi il paesaggio, chi invece viene a correre o passeggiare lungo le rive. Ora, per chi è interessato a sapere dove sono finite le ninfee che fiorivano una volta sullo specchio d’acqua, per chi vuole conoscere meglio l’avifauna o le libellule del laghetto, c’è la possibilità di seguire una delle molte escursioni in programma oppure visitare l’esposizione Laghetto: ma chi ci vive? presso la Casa del Pescatore di Muzzano. Per maggiori informazioni: www.pronatura-ti.ch/agenda. v
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la voretti
le bustine
di tè fiorate
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1
1. Sulla carta colorata disegna le corolle stilizzate dei fiori che ti piacciono di più. Di ogni tipo di fiore disegna più pezzi di dimensioni leggermente diverse, ma rimanendo sulla grandezza massima di una moneta da 2 Fr. ca. Sulla carta verde disegna delle foglioline. Ritaglia. 2. Componi i fiori sovrapponendoli e abbinando le foglioline. Togli l’etichetta di ogni bustina
5 cm
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3. Sul cartoncino bianco disegna la sagoma come da illustrazione e ritagliala. Piegala, ripiega le linguette all’interno della scatolina e fissale con del nastro adesivo. 4. Metti le bustine nella scatolina e, se vuoi, avvolgi con della carta regalo o trasparente. Avrai così un regalo perfetto per la festa della mamma, per il compleanno della nonna, per la tua maestra o per un’amica!
4
5 cm
6.4 cm
di tè che vuoi decorare, infila il filo della bustina nell’ago e trapassa un fiore, dall’alto verso il basso. Fissa il filo con un doppio nodo sotto il fiore.
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a t avol a
ricette
da... guinness A cena a Ligornetto a casa di Domizia e Andrea Menghetti. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger
È
bello vederla così, che rimesta con disinvoltura l’impasto per la torta come una qualsiasi altra casalinga. Lei, che è allergica a tutti coloro che etichettano le donne secondo stereotipi, che insegna meccanica d’auto ed è un’appassionata centaura; lei che ama i gatti, le orchidee e i tatuaggi, che fa parte di una guggen e che sta imparando pure a suonare il trombone; lei che non rinuncia alle unghie in gel e gioca a hockey in-line. La cuoca di questa sera è Domizia Menghetti e adora stare in cucina. La passione gliel’ha trasmessa sua mamma anche se non le ha mai permesso di cucinare perché pensava di essere “brava solo lei”. Per finire ha capito che a far dolci ero più in gamba io, quindi il mio primo passo ai fornelli sono state torte e biscotti. Anche i campeggi scout sono stati maestri di cucina e infine, come tanti, la vita da studentessa a Bienne, ha dato lo stimolo definitivo: se volevo mangiare dovevo per forza cucinare”.
lui lavora a Bioggio e lei a Biasca. Così, la domenica sera lei si mette ai fornelli e prepara gustose “schiscette”. Anche perché con la sua intolleranza al lattosio, mangiare fuori casa diventerebbe complicato. In settimana Domizia non ha molto tempo da dedicare alla cucina, ma nel weekend, soprattutto se lei e suo marito hanno ospiti, allora si diletta: “Ed è anche per questo che mi piace cucinare: amo l’aspetto conviviale, lo stare in compagnia intorno a un tavolo, mangiando e bevendo bene”. Come questa sera, quando Domizia ha cucinato uno dei suoi cavalli di battaglia e ha sfornato, tra l’altro, un ottimo pane integrale ai semi. Fare il pane una volta alla settimana è ormai diventata un’abitudine per la golosa di cioccolato fondente e “proteinomane”, come lei scherzosamente si definisce.
PANE, CIOCCOLATO E PROTEINE Da allora sono passati molti anni e le sue conoscenze e competenze in cucina sono decisamente migliorate. A mezzogiorno, né Domizia, né suo marito Andrea rientrano per il pranzo, visto che
PER STOMACI FORTI La padrona di casa ama molto la cucina etnica, in particolare thai e indiana. Durante gli studi ha avuto la fortuna di condividere l’abitazione con una ragazza tailandese. “Lei ai fornelli era
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«Amo l’aspetto
conviviale dello stare a tavola»
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a t avol a In cucina Andrea fa “l’assemblatore”, come dice lui.
negata, ma ho comunque imparato molto grazie ai consigli della sua mamma”, mi spiega. E poi c’è l’amore per la cucina anglosassone, in particolare scozzese/irlandese. “Adoro la Scozia e ci torno, se posso, ogni anno. Quando ci vado,
ovviamente mangio local, compreso il famoso haggis, un piatto che mette a dura prova anche gli stomaci più forti: cuore, polmone e fegato di pecora, dopo essere stati molto speziati, vengono cotti al vapore all’interno dello stomaco dell’o-
TA G L I A N D O
Il Guinness cake sembra bruciato ma è buonissimo!
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A TAVOLA… CON VOI Voi ci invitate da… voi quando a casa c’è tutta la famiglia. Una nostra redattrice e un fotografo verranno a casa vostra per scattarvi qualche fotografia e per chiacchierare di ricette, cibo, ricordi e alimentazione. Vi chiederanno la ricetta di una pietanza, magari quella della vostra “specialità”, nel limite del possibile, sarebbe bello poter fotografare anche il piatto pronto.
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Desideriamo invitarvi a casa nostra per raccontarvi cosa significa per noi il cibo, per svelarvi una ricetta di famiglia e per farvi assaggiare il nostro piatto preferito. Famiglia (nome e cognome): ___________________________________________________________ Via: ______________________________________________ Località: __________________________________ Tel.: _____________________________________________________________________________________________ Tra tutti i tagliandi pervenuti in redazione ne estrarremo uno per edizione. È quindi possibile che la vostra candidatura venga conservata per un’altra edizione e che veniate contattati in un secondo tempo.
vino. Il gusto è gradevole, ma meglio non provare a cucinarlo a casa: io l’ho fatto, ma una sola volta, perché l’intenso odore del piatto si sentiva ancora dopo due settimane”. Questa sera (e per fortuna!) niente haggis, ma un più “facile” stufato di manzo alla Guinness. “A dire il vero questo sarebbe irlandese, ma è un piatto che solitamente mi riesce bene ed è apprezzato dagli amici”. In entrata, invece, una tipica ricetta scozzese: gli scone salati da riempire a piacimento. E, per ter terminare in dolcezza senza tradire il filo conduttore, il Guinness cake al cioccolato. Con quell’aspetto bruciato, per essere onesti, non è molto invitante, ma è meglio non lasciarsi ingannare dalle apparenze. Vale la pena assaporare almeno una fetta di questa torta per scoprirne il gusto gradevole e speciale.
«A cena
da una proteinomane»
SCONE SALATI Ma torniamo per un attimo agli scone che Andrea, mentre Domizia inforna la torta, taglia e riempie di formaggio spalmabile e salmone. Gli scones sono prodotti da forno, assomigliano a piccoli panini dolci e generalmente accompagnano il tè. Ne esistono versioni con uva passa, con pezzetti di cioccolato, con mirtilli. Nella versione
salata, invece, come quella proposta da Domizia, si possono preparare unendo all’impasto erbe aromatiche, piselli, pancetta o altro e farcire con formaggio, salmone, salumi, ecc. Domizia, questa sera, li ha preparati con un impasto base da gustare con l’aperitivo. NON FINE MA ABBONDANTE Lo stufato alla Guinness non è l’unico cavallo di battaglia di Domizia. Ci sono anche i curry, alcuni piatti della cucina messicana e, d’inverno, le zuppe. Senza dimenticare i biscotti di Natale: ogni anno la nostra cuoca ne sforna almeno 16 chili di altrettante varietà. “Un lavoro che mi impegna sull’arco di circa due settimane, ma che mi piace molto e che è ormai diventata una tradizione”. Domizia è abituata a cucinare tanto, “non fine, ma abbondante. Perché, come ripeteva spesso mia mamma: ricordati sempre che nessuno deve uscire da casa tua con la fame!”. Insegnamento interiorizzato a dovere e messo in pratica anche questa sera. Cibo buono e in abbondanza, vini selezionati con cura, ottima compagnia e un whisky per chiudere in bellezza questa serata gustosamente “scots”. v SCARICAMI Potete scaricare online le ricette di Domizia e Andrea Menghetti.
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s al ut e
tra le onde delle direttive anticipate Le direttive anticipate concretizzano il diritto di ognuno all’autodeterminazione in ambito sanitario. Cosa sono e a cosa servono? Chi le può redigere? E chi le deve rispettare? Questo articolo cercherà di rispondere a queste domande. Perdere il controllo di sé e l’autosufficienza in caso di malattia grave o infortunio è tra le paure più diffuse. Con le direttive anticipate però, si può decidere in anticipo come vorremmo essere trattati. a cura del Medico cantonale
A
nna ha 72 anni, malgrado vari malanni gode ancora di una buona salute e sta facendo una crociera nel Mediterraneo. Anche Romeo, 70 anni, è sulla stessa nave e, incuriosito da quella signora solitaria, dopo un paio di giorni decide di avvicinarla. “Mi scusi, la osservo da un po’ e vedo che è molto assorta, sempre con la penna in mano, ma scrive poco, il più delle volte quando sta per scrivere qualcosa ci ripensa e non lo fa. È una scrittrice in cerca d’ispirazione per il romanzo della sua vita?”. “Beh…” sorride Anna, “non è andato troppo lontano dalla verità: non sono una scrittrice, sto solo cercando l’ispirazione giusta per redigere le mie direttive anticipate. Non è della mia vita passata che voglio scrivere, ma della mia vita futura. Voglio che mio figlio sappia come comportarsi qualora la mia testa mi abbandonasse o se in caso di malattia non fossi più in grado di decidere da sola le cure che desidero e
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quelle che non desidero ricevere”. Romeo è incuriosito, si presenta, chiede se può sedersi vicino a lei; anche Anna si presenta e lo invita a sedersi. “Mi spieghi meglio per favore”. “È semplice” dice Anna, “chiunque, purché in possesso di tutte le sue facoltà mentali (capacità di discernimento) può decidere le proprie direttive anticipate, ma deve farlo per iscritto, datando e firmando quanto ha deciso, senza tuttavia la necessità di avere un testimone o di fare autentificare il documento”. Romeo sembra perplesso. “Sì, però poi una volta in ospedale, sarà il medico a decidere cosa è meglio per lei e per il suo bene”. “No” risponde tranquilla Anna, “è qui che si sbaglia. Le mie di-
«Voglio che mio figlio sappia come comportarsi»
rettive hanno un valore vincolante e il medico è tenuto per legge a rispettarle e a seguirle. È chiaro però che non posso scrivere qualsiasi cosa: non posso per esempio chiedere che mi facciano un’iniezione letale se sto soffrendo per una grave malattia. Sarebbe illegale e il medico finirebbe in prigione. E non posso neppure pretendere che per salvarmi facciano di tutto, compreso ad esempio un trapianto cardiaco a 90 anni, perché non sarebbe medicalmente ragionevole. Posso però decidere che se dovessi fare un arresto car cardiaco non voglio essere rianimata, oppure che se ce ne fosse bisogno, non voglio essere attaccata a una macchina per respirare. Posso decidere che mi va bene che mi diano dei medicamenti potenti contro il dolore, ma che non voglio essere alimentata artificialmente attraverso una sonda nello stomaco…”. “Anna, mi sta spaventando con i suoi discorsi!”. Anna sorride serena, “ma no Romeo, stia su con la vita e cerchiamo invece di
goderci questa bellissima crociera”. Arrivati a Dubrovnik, i due sbarcano insieme
CODICE
civile
Le direttive anticipate sono un diritto sancito dal Codice Civile Svizzero. Art. 370 - Direttive anticipate 1. Chi è capace di discernimento può, in direttive vincolanti, designare i provvedimenti medici ai quali accetta o rifiuta di essere sottoposto nel caso in cui divenga incapace di discernimento. 2. Egli può anche designare una persona fisica che discuta i provvedimenti medici con il medico curante e decida in suo nome nel caso in cui divenga incapace di discernimento. Può impartire istruzioni alla persona designata. 3. Può prendere disposizioni alternative per il caso in cui la persona designata non sia idonea a svolgere il compito, non accetti il mandato o lo disdica.
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COME
procedere Utilizzare un comune foglio bianco oppure l’apposito formulario per le direttive anticipate. Prendersi il tempo per riflettere, eventualmente chiedendo consiglio al proprio medico. Cercare di essere il più precisi possibile in merito al tipo di cure o trattamenti che si desidera ricevere, oppure no. Se necessario nominare un rappresentante terapeutico.
Affinché il documento sia valido, non dimenticare di datarlo e firmarlo. Parlarne e/o consegnare il documento al proprio medico, famigliare o rappresentante terapeutico, affinché sia reperibile. Se si cambia idea, basta aggiornare il documento e inserire la nuova data oppure distruggerlo.
per andare a passeggio nel centro vecchio e sulle mura della città. La sera cenano insieme, parlano delle loro vite, dei loro valori e imparano a conoscersi un po’ meglio e con naturalezza passano al tu. “Sai Anna, ci ho pensato e mi sono sorti alcuni dubbi: in caso di malattia, se tu non fossi più in grado di decidere da sola, tutte le tue decisioni verrebbero affidate a un pezzo di carta, che magari nessuno troverà o che il medico non interpreterà nel modo corretto. Non ti sembra un po’ rischioso? E se poi invece cambiassi idea, cosa succederebbe?”. “Hai ragione Romeo a fare queste domande. Puoi cambiare idea tutte le volte che vuoi, basta aggiornare le tue direttive affinché rispecchino quello che tu hai deciso in quel momento. Per non lasciare spazio a dubbi di interpretazione invece, è importante scrivere
le proprie direttive nel modo più preciso possibile. Per esempio non ha senso scrivere di non volere nessun tipo di accanimento terapeutico, perché è troppo vago. È meglio dire chiaramente cosa si vuole e cosa no. Ad esempio, che se fossi ormai incosciente, e sopraggiungesse una polmonite non voglio ricevere antibiotici; questo è qualcosa di chiaro che non dà adito a dubbi sulle proprie volontà. Se non si riesce a esprimere nel dettaglio i propri desideri, potrebbe essere utile parlare dei propri valori e delle convinzioni che guidano le nostre scelte descrivendo il concetto di qualità della vita e dignità, ed esprimendo il proprio parere sulla perdita di controllo e la dipendenza. Inoltre, è importante dire a qualcuno (al figlio, al medico, all’amico più caro) dove trovare le direttive anticipate, affinché in caso di bisogno vengano rapidamente trovate”. Anna è sicura, ha approfondito bene la questione, e non teme di parlare di questo tema, anche se molto delicato. “Nelle direttive ho il diritto di nominare un rappresentante terapeutico, cioè una per persona che decida per me se io non fossi più in grado di farlo: può essere un parente, ma anche un caro amico, comunque qualcuno che mi conosce bene. Questa persona dovrà prendere le decisioni in base alle mie volontà scritte o presunte e non in base alle proprie. Beninteso, la persona deve essere informata di questa scelta e istruita e può ovviamente rifiutare di assumersi un simile ruolo, per nulla facile”. “Grazie Anna! Mi hai proprio convinto; anch’io voglio far valere questo mio diritto e comincerò a riflettere seriamente su come vorrei che fosse il mio futuro se dovessi perdere le mie facoltà mentali e aver bisogno di cure, o qualora dovessi ammalarmi gravemente”. Romeo guarda il tramonto, e sul suo viso traspaiono tristezza ma anche sollievo. v
Per saperne di più:
www.fmh.ch/it/servizi/disposizioni_paziente.html http://direttive-anticipate.redcross.ch/ www.legacancro.ch/il-cancro/cure-palliative/ direttive-anticipate-della-lega-contro-il-cancro/ www.prosenectute.ch/it/prestazioni-di-servizi/ consulenza/docupass.html.
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m ot or i
la classe media
va in paradiso Dopo decenni di moto costose, ora a farla da padrone sono le più economiche motociclette di fascia media. testo Graziano Guerra - graziano@illustrazione.ch
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ono passati i tempi delle potenti superbike da 150 e più CV. In effetti, le più economiche moto di fascia media, agili, accessoriate, con motori ragionevoli e dallo stile giovanile, hanno messo alle strette le super sportive. La Yamaha MT-07 è stata per due anni il modello più venduto in Svizzera.Benissimo anche le Kawasaki Z650 e Z900, così come le Honda CB 500 e CB 650 F, la Suzuki GSX-S 750 e la Yamaha MT-09. In questa sta-
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gione KTM annuncia battaglia con la nuovissima sportiva 2 cilindri in linea 790 Duke. Cosa hanno in comune? Costano meno di 10’000 franchi, sono tecnicamente all’avanguardia e non mettono in imbarazzo i neopatentati. In ripresa pure le Enduro: BMW si è dedicata alle più piccole e meno costose F 850 GS e F 750 GS. Con un bicilindrico rinnovato sulla Africa Twin (998 cc, 95 cv) pure Honda si rafforza in questo lucrativo mercato.
La nuova Harley-Davidson Heritage Classic e Kawasaki a Milano Design Week. A fianco: il nuovo scooter Honda Forza 300.
NUOVI MODELLI PER CHI AMA IL LUSSO Per esempio, con la nuova serie Softail, che apre il mondo Harley-Davidson anche a portafogli più contenuti. Fat Boy, Sport Glide, Street e Fat Bob, Breakout, Low Rider, Softail Slim, Deluxe, Heritage Classic, diverse per stile e impostazione, ma tutte con la stessa base tecnologica rinnovata e mosse dal nuovo V2 1745 ccm MilwaukeeEight 107. Alcune, in opzione, dal 1868 ccm 114. I prezzi partono dai 15’900 franchi della Street Bob e arrivano ai 24’300 della Heritage Classic 114, passando per i 19’900 della Softail Slim. MOVIMENTO SCOOTER Honda rilancia il mitico scooter PCX 125 e il premium Forza 300, rivisitati e rinnovati. Il popolare allrounder PCX, da anni lo scooter dal marchio alato più venduto in Svizzera, sarà disponibile a maggio (CHF 3’690.-), mentre il For Forza 300 lo sarà dal prossimo luglio (CHF 6’640.-). KAWASAKI ALLA DESIGN WEEK DI MILANO Da sempre uno dei brand giapponesi più anticonvenzionali e all’avanguardia, Kawasaki è stata protagonista alla recente Design Week milanese con il Kawasaki True Spirit Studio. Inedito spazio artistico che ha visto esposte due delle moto più rappresentative di un Giappone contemporaneo, ma dalle tradizioni indissolubili: la Z900RS e la Z900RS CAFE. Il loro design distintivo è un’esaltazione delle loro origini, di quella Kawasaki Z1 900 Super Four del 1972 che stravolse, all’uscita sul mercato, i canoni delle moto di grossa cilindrata. v
La CB1000R è stata creata ispirandosi al concept Honda NEO SPORTS CAFÉ: la straordinaria fusione della naked sportiva e dello stile minimalista delle Café Racer. In linea con lo styling minimalista e accattivante del suo design, un’attenzione estrema è stata dedicata alle finiture e ai dettagli, seguendo i dettami dell’estetica e della qualità giapponese. Con quattro Riding Mode diversi e un entusiasmante motore dal carattere sportivo, la CB1000R regala nuove sensazioni, per un’esperienza di guida davvero unica ed esaltante.
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o r oscop o testo Cloris Sciaroni cloris@illustrazione.ch
g ARIETE 21/3 - 20/4
h TORO 21/4 - 20/5
i GEMELLI 21/5 - 21/6
j CANCRO 22/6 - 22/7
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PREVISIONI PER LA PRIMA METÀ DEL MESE DI MAGGIO 2018
Per molti di voi si “apriranno” nuove strade lavorative, nuove collaborazioni, progetti imim portanti che prenderanno forma. Mercurio e Venere positivi vi renderanno lucidi e intraprendenti. Regali in vista. Da sottolineare che il lungo transito di Urano nel vostro segno, durato circa otto anni, il 15.5.2018 si sposterà nel vicino Toro. Per chi ha superato la trentina, è ora di concentrarsi su cose concrete, famiglia, casa, denaro, come suggerisce Saturno. Favoriti soprattutto chi fra voi ha anche valori Vergine o Toro. Rimarrà ancora qualche tensione nella coppia che ha passato momenti faticosi. Cambiamenti importanti dal 16. Salute: bene il contatto con la natura. Maggio è il mese delle rose e dell’amore e per voi si prospettano cambiamenti significativi. Da un po’ avvertite forse delle strane sensazioni, segnali che qualcosa sta avvenendo a livello profondo. Prestate attenzione ai segnali che la Luna vi rimanderà la notte tra il 14 e il 15, perché potrà trasmettervi messaggi importanti come indica anche Mercurio nel segno. Notte magica anche per l’amore. Benché voi siate abitudinari e molto legati alla casa, alla famiglia e alle vostre cose, gli eventi vi “costringeranno” ad adattarvi velocemente ai cambiamenti in atto. E questo avverrà proprio con il passaggio di Urano nel vostro segno a partire dal 15. Liberatevi dalle dipendenze.
Quante finestre si apriranno per voi nei prossimi tempi? Di certo avrete molte possibilità in più a livello professionale. In questa prima parte, Mercurio e Venere positivi saranno ottimi alleati per stringere amicizie o collaborazioni vantaggiose. Ottimo periodo anche per studi nuovi, soggiorni linguistici temporanei. E l’amore? Non è da escludere che qualcuno di voi si scambierà una promessa di unione o programmi un bebè o ancora cerchi la casa ideale da condividere con il partner/compagna. E anche se siete single, non mancheranno le occasioni di incontro, quasi casuali. La notte fra il 14 e 15 inviterà a un ritiro interiore, a una presa di coscienza profonda dei vostri desideri reali. Per voi si sta aprendo un portale importante, sia a livello professionale sia privato. Nonostante le fatiche che gli influssi dal segno opposto pongono da tempo, Giove e Nettuno aiuteranno a sviluppare interessi nuovi, il bisogno di una più profonda conoscenza dell’esistenza, il che potrà portarvi anche a compiere un viaggio importante sia fisico sia dentro voi stessi. Siate ricettivi, in particolare nella notte fra il 14 e il 15 quando la Luna formerà aspetti significativi. Si risveglieranno ricordi ed ener energie sopite e anche l’amore sarà vissuto in modo intenso, per le coppie ben sintonizzate. Da segnalare l’importante passaggio di Urano in Toro che toccherà l’ambiente familiare. Novità da lontano.
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k LEONE 23/7 - 23/8
l VERGINE 24/8 - 22/9
a BILANCIA 23/9 - 22/10
b SCORPIONE 23/10 - 22/11
Preparatevi a rivoluzionare molte delle vostre credenze, abitudini e modo di amare. Nei pripri mi 13 giorni avrete l’appoggio di Mercurio e Venere che favorirà la comunicazione, la socialità, gli incontri, gli affari, i contatti con clienti e amici che apprezzano le vostre qualità. Gli aspetti lunari tra il 14 e il 15 riguarderanno invece l’ambiente domestico. Sarà importante segnalare il passaggio di Urano in Toro dal 15, dove soggiornerà a lungo, in aspetto di contrasto al vostro segno, che interesserà l’azienda famigliare o la casa che condividete. Non mancheranno le discussioni con i parenti. Per ora godetevi il meglio che la vita vi offre e abbiate cura di voi stessi. Gli influssi dal Capricorno e dallo Scorpione vi sostengono da un po’ nel processo di avanzamento professionale, in particolare per chi fra voi si è messo in discussione o ha intrapreso nuovi corsi di formazione o di specializzazione, che daranno ottimi frutti in futuro. Ambizione, disciplina e impegno premiano. In questo periodo le vostre energie saranno focalizzate sul lavoro e sul raggiungimento dei vostri obiettivi, meno sull’amore. Può essere una necessità, ma non dimenticate di dedicadedica re le vostre attenzioni anche ai vostri cari. Poi gli eventi si susseguiranno in modo rapido, con il passaggio di Urano in Toro dal 15, dove stazionerà a lungo, interessando la casa e la famiglia. Cambiamenti in vista. Ancora un po’ di pazienza e potrete tirare un sospiro di sollievo: primo perché Urano abab bandonerà per diversi mesi la sua opposizione al vostro segno il giorno 15, che durava dal 2010 e poi perché Marte si sposterà in un segno molto più favorevole al vostro dal 16. Benché Saturno condizioni ancora voi nativi della 1. decade, rallentando o ponendo ostacoli al vostro cammino indipendente, i pianeti veloci vi aiuteranno ad essere un po’ più “egoisti”, mettendo davanti i vostri interessi legittimi prima degli altri. Novità in arrivo in campo economico. Una bella Venere giocosa vi dice di ritagliarvi degli spazi per voi, unitevi a gruppi di persone con ideali comuni, danzate, fate yoga e rilassatevi. Il mese inizierà proprio con la Luna nel vostro segno, unita a Giove, in ottimo aspetto a Plutone e Marte, preludio per un successo non solo professionale, ma anche politico-sociale, se questo vi attira. C’è una grande energia passionale in voi che riuscirà a “partorire” cose speciali, perché sapete osare. E grazie a una Venere positiva, non si escludono dei lasciti o entrate extra, forse dovute a un vostro talento. E anche in amore tutto potrà succedere. Questa primavera inoltrata parla di svolte importanti. La notte tra il 14 e il 15 ci sarà una Luna nuova nel segno opposto dove entrerà anche Urano, seguito il 16 da un Mar Marte ribelle. Eventi improvvisi potranno cambiare la vostra vita nei prossimi mesi.
PREVISIONI PER LA PRIMA METÀ DEL MESE DI MAGGIO 2018
c SAGITTARIO 23/11 - 21/12
d CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Preparatevi a un profondo rinnovamento e una metamorfosi, perché è ciò che gli astri stanno provocando in molti di voi, ed è bebe nefico. Da segnalare l’uscita di Urano dall’Adall’A riete, il 14, dove stazionava da diversi anni e che potrebbe aver rivoluzionato la vita professionale e affettiva di molti di voi. Gli slanci e gli impulsi a seguire il vostro istinto possono aver prodotto degli errori, ma da questi si impara. Ora Urano passa in Toro e toccherà l’ambiente familiare, per qualcuno vorrà dire distacchi importanti da elaborare. Venere fino al 19 sarà opposta e vi parla di valori, di finanze e di come gestite l’economia e la vita amorosa. Siate chiari nei vostri intenti e riducete le spese. Il mese inizierà con aspetti astrali notevoli per voi. La Luna nuova del 15 coincide pure con il passaggio di Urano in Toro, formando un ottimo trigono al vostro segno. Eventi o incontri importanti potranno cambiare il corso della vostra vita. Sognate pure in grande se siesie te ambiziosi. Un vostro hobby, un talento, o semplicemente la vostra grande creatività diventeranno molto produttivi. Anche in amore non mancheranno i colpi di scena. E le novità interesseranno anche la famiglia, i figli. E qualcuno festeggerà il lieto evento. Naturalmente ci vuole anche un buon ascendente perché tutto concorra a rendervi felici. Saturno invita i meno giovani fra voi a prendersi più cura di se stessi.
e AQUARIO 21/1 - 19/2
f PESCI 20/2 - 20/3
Per voi si prospettano delle vere rivoluzioni sia nel privato sia nella sfera professionale. Intanto Mercurio (fino al giorno 13), in ottimo aspetto a Venere, stimolerà la vostra mente creativa, che renderà anche in termini finanziari. Ma la novità arriva da Urano che, dopo circa otto anni di permanenza in Ariete, il 15.5.2018, si sposterà nel vicino segno di terra e toccherà soprattutto l’ambiente in cui vivete e lavorate. Avete voglia di maggiore indipendenza nel lavoro, di spazi nuovi in casa? Pensate a una ristrutturazione? Sì perché probabilmente la famiglia si allargherà. Saturno sempre in Capricorno vorrà mettere radici e controllerà la vostra innata impulsività che si farà sentire più forte dopo il 16. Per voi inizia una delle fasi più sorprendenti della vostra vita, apritevi a nuove possibilità. Vale soprattutto per chi è ancorato alla materia e fatica a considerare altri aspetti dell’esistenza. Venere dissonante fino al 19 vi esorterà a ridurre le spese. Nella notte tra il 14 e il 15 la Luna vi “visiterà in sogno” per trasmettervi un messaggio importante. Siate ricettivi. Nello stesso momento Urano, dopo otto anni di permanenza in Ariete, passerà in Toro, segno a voi favorevole, rivoluzionando molte delle vostre credenze e abitudini. Nuovi stili di vita, nuove attività, cambi di residenza o novità da parte di figli, tutto sarà possibipossibi le. Fluite leggeri come il fiume che va verso il mare.
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VERTICALI: 1. Noto romanzo di De Luca 2. Incensatore, ruffiano 3. Marina nel cuore 4. L’autore del “Barone Rampante” 5. Scocca quella ics 6. Una grave infezione 7. Nullità 8. Le iniziali di Toscanini 9. Lo è il barone di Calvino 10. Ha scritto “Il cimitero di Praga” 15. Parte del cannone 19. Materia ricca di date 21. Ohio e Uruguay 23. Manto equino 26. Pari in toppa 29. Mezza tara 31. Dee infernali 33. Non lunghi 34. Baccanale 37. Io, in altro caso 38. Uncino da pesca 39. I confini di Vezia 40. Sta per “vita” 41. La somma degli anni 43. Consonanti in suore 46. Il nome di Pacino 47. Pari in linfa.
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ORIZZONTALI: 1. Anestetizzare 11. Detestare 12. Sigla radiologica 13. Mezzo nudo 14. Messaggero 16. I confini di Melano 17. Gola centrale 18. Ha la cruna 19. Svezia e Portogallo 20. Si contrappongono ai torti 22. Stella del cinema 24. Antico Testamento 25. Mai usato 27. La Yoko di Lennon 28. Conosciuto 30. Spalancata 32. Adesso 33. I confini di Comano 35. Una voce del croupier 36. Accentato nega 37. Ha scritto “La vita interiore” 40. Ingrid, indimenticata attrice 42. Utilizzi 44. Zio spagnolo 45. Venuti al mondo 48. SarSar casmo 49. Riso al forno.
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Soluzione: VITALI
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DESTINO sibille e cartomanzia
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in dalla notte dei tempi gli uomini si sono sempre rivolti a entità superiori per chiedere aiuti e consiglii sul loro destino, la Sibilla era una di queste figure detta anche Voce del destino; questa figura femminile, prescelta dagli uomini come essere superiore era interprete delle volontà e dispensatrice dei suggerimenti degli Dei.
Le Sibille non erano solo medium, sacerdotesse o veggenti, ma erano il filo conduttore che univa il mondo spirituale a quello terreno,
Pin112lo stato di trance che pervivevano e profetizzavano in luoghi ameni, adatti a favorire metteva loro di entrare in contatto con gli Dei a cui chiedere consigli e aiuti. Con il passare dei secoli, questa figura avvolta di mistero è andata via via scomparenscomparen do per lasciare sempre più spazio alla dimensione materiale. Nel Medioevo in particolare veniva tacciata di stregoneria qualsiasi forma divinatoria, Pin125 nacque quindi l’esigenza di una forma di predizione che potesse sostituire la figura fisica della Sibilla o chi praticava l’arte divinatoria; in Oriente esisteva la divinazione attraverso l’ Ching o Libro dei mutamenti, nel mondo celtico erano diffuse le Rune mentre nella zona mediterranea dell’Europa si utilizzavano i Tarocchi, quindi vennero create
le carte delle Sibille in sostituzione della figura fisica, in Pin120 modo tale che la tradizione e la conoscenza esoterica potessero tramandarsi in modo meno evidente. Questi metodi divinatori non erano diffusi a tutta la popolazione, e solo nel tempo nacque l’esigenza di dare una forma scritta e non solo verbale a queste forme di divinazione per dar modo di trasmettere ai posteri le regole e i metodi interPin101 pretativi delle immagini rappresentate sulle carte in modo da mantenere in vita questa antichissima arte. Mentre le carte delle Sibille aiutano gli uomini attraverso la loro capacità di connettersi con il mondo ultraterreno per ricevere le risposte che poi vengono interpretate e spiegate a voce, Ching, Tarocchi, Rune ecc… sono la forma scritta, tramite la quale le forze divine suggeriscono come approcciarsi di Pin165 fronte ai diversi quesiti che vengono lo posti. Naturalmente anche utilizzando questi mezzi apparentemente più semplici, la capacità di interpretare il simbolismo intrinseco nelle carte e non è accessibile a tutti,
è importate rivolgersi a persone che siano dotate di capacità e sensibilità particolarmente sviluppate Pin145
che saranno in grado di consigliare, indirizzare e suggerire le giuste risposte ad ogni quesito, grazie alla loro conoscenza in materia che permette loro di entrare in correlazione tra il moto astrale e la coscienza umana.
Fatevi consigliare da esperti in materia,
Tessa
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Giada
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Hanne
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Lara
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Aglaia
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Giusi
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Ci sono momenti in cui le situazioni della vita ci mettono a dura prova, ci fanno perdere la fiducia, la speranza, il sorriso.
Dall’amore per l’esoterico l’esperienza nelle carte delle Sibille
Per tutte le tue domande, o tutti i tuoi problemi consulto i tarocchi, con ottimismo e senza pregiudizi
Ho sempre pensato che nel mondo ci sia una forza motrice in grado di smuovere qualunque cosa
Regalami un può di fiducia... e insieme illumineremo il tuo cammino cercando una radura felice
Da sempre alla ricerca dell’armonia interiore, offro il mio aiuto come operatrice energetica e consulente appassionata di tarologia!
0901588 228
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FR.2.73/MIN.
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capirete che l’unione tra la materia e l’anima si realizza anche attraverso l’antica arte delle Sibille divinatorie, dei Tarocchi dei Druidi o dei Ching e ricordatevi che gli + Pindel razionale, permettendoci di oracoli sono un mezzo per andare oltre le barriere vedere al di là del momento attuale, portandoci a conoscenza di soluzioni a prima vista difficili e confuse.
+ Pin
e ier va m i e Pr clus es
Viaggiare come una volta nel Tunnel del San Gottardo Riproduce il fischio e i rumori di un treno in movimento
Apprezzi, di ora in ora, un piccolo spettacolo delle ferrovie!
Il bigliettaio annuncia l’arrivo del treno ogni ora.
LA LOCOMOTIVA A VAPORE SI METTE IN MOTO OGNI ORA Talvolta, non sogna anche Lei i bei vecchi tempi, quando tutto si svolgeva a ritmi un po’ più tranquilli e gradevoli? Ovviamente non è possibile portare indietro il tempo, però possiamo rivivere a casa nostra, di ora in ora, un po’ della romantica magia di una locomotiva a vapore.
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Il suono e gli effetti che riproducono un treno in movimento possono essere spenti
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L’orologio funziona con l’inserimento di pile “AA” Azionare il suono e gli effetti del treno in movimento richiede 2 pile “D” (Le pile non sono incluse nella consegna)
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