Illustrazione Ticinese n. 8 - 2009 by Tredicom SA

illustrazione www.illustrazione.ch

TICINESE

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

N° 8 - 1 SETTEMBRE 2009

VIAGGI Alla scoperta della Nuova Caledonia ESCURSIONI L’illustrazione della Greina REPORTAGE Calciatori si nasce

XENIA TCHOUMITCHEVA A passeggio con la bellezza

AbWZS W\ `SUOZ] DW `SUOZWO[] c\O AbgZS 1O`R RSZ dOZ]`S RW 164 " Â³ ^S` WZ d]ab`] Q_cWab] O Ô`bW`S RO 164 Â³ W\ c\] RSW \]ab`W `SÔ`bW []RO bSaaWZW QOaO TW\] OZ O $ ' ' CZbS`W]`W W\T]`[OhW]\W ^`Saa] ZO d]abÒ ;O\]`

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SOMMARIO

illustrazione

6 Fuorionda Delitto irrisolto

8 Ma tu lo sai?

TICINESE

Una risposta ai tuoi perché

N° 8 - 1 SETTEMBRE 2009

10 Scelti per voi La rubrica a misura di lettore

12 Scriv in dialètt Giurnalista, méi che lavurà!

16 L’intervista Ho la bellezza, perché non sfruttarla?

24 A tavola in Ticino Sapori di lago con vista panoramica

28 Salute

La cistite preferisce le donne

32 Viaggi Ci ha creati la luna Nuova Caledonia (1ª parte)

37 Parliamo di soldi Il segreto bancario svizzero resta garantito

39 Cani, gatti & co. Benvenuto amico micio

41 Penne, pennelli e pasticci Il perlanetto

42 Oggi parliamo di…

Fondata nel 1931 - 12 edizioni annuali, tiratura 130.752 copie (tiratura controllata REMP 2009) REDAZIONE CP 418, via Massagno 10, 6908 Lugano Tel. 091 972 26 20 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch EDITRICE Tredicom SA, 6908 Lugano-Massagno DISTRIBUZIONE AWZ - Lugano CAPO REDATTORE Matthias Werder AMMINISTRAZIONE E PRODUZIONE Marco Werder GRAFICA Tredicom SA, Gabriele Campeggio INSERZIONI TICINO E ITALIA: Tredicom SA Tel. 091 973 20 10 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. - Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch SVIZZERA TEDESCA E ROMANDA: Grütter-Werbung 4914 Roggwil - CP 176 Tel. 062 929 27 82 - Fax 062 929 27 82 gruetter-werbung@besonet.ch MOTO TuttoSprint, Tel. 079 697.49.65 info@tuttosprint.ch COLLABORATORI REDAZIONALI

Cucinare è bello e divertente

44 Escursioni Spazio Greina

46 Sport

Piergiorgio Antonella Broggi Baroni

Giocatori si nasce

Giosanna Crivelli

Elio del Biaggio

52 Sondaggio Mondiali di ciclismo: anche voi tra il pubblico?

54 Internet Tutto il mondo di Google

56 Motor time Capelli al vento Un giro in moto

63 Oroscopo Le previsioni di Cloris

66 Cruciverba Caccia al ventilatore

Stefano Ember

Graziano Guerra

Marco Ortelli

Stefano Pescia

Roberto Rizzato

Stéphanie Scatizza

Roberto Schneider

Cloris Sciaroni

Lorenza Storni

Alda Viviani

IN COPERTINA: Xenia Tchoumitcheva (foto Rémy Steinegger)

Elena SternRémy Balestra Steinegger

“Il materiale redazionale e fotografico non richiesto non viene restituito”.

Troverete la prossima edizione di lllustrazione Ticinese, nella vostra bucalettere a inizio ottobre 2009.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 08-09

http://illustrazioneticinese.blogspot.com

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Alcuni dormono e sognano. Altri sognano di poter dormire.

DifficoltĂ ad addormentarsi? Sonno interrotto? Sonno agitato? Il rimedio omeopatico Similasan per disturbi del sonno, Globuli, Ă¨ un rimedio senza ricetta medica, che potete assumere autonomamente dopo aver consultato il vostro farmacista. Similasan Ă¨ prodotto in Svizzera. Leggete il foglietto illustrativo.

I preparati di Similasan AG sono prodotti in Svizzera. Finora non sono stati osservati effetti collaterali in seguito allâ&#x20AC;&#x2122;uso corretto.

FUORIONDA

DELITTO IRRISOLTO E

ra il 7 dicembre 1976 a Long Beach, California, e un cameraman della tv stava per fare una scoperta agghiacciante. Si trovava in una casa infestata dai fantasmi per filmare una puntata del celebre serial “L’uomo da sei milioni di dollari”. All’improvviso, mentre spostava un manichino dall’aspetto trucido, il braccio del manichino si staccò… e si accorse che era un brac-

«Il braccio del manichino si staccò… era un braccio vero» cio vero, con vere ossa! La polizia, subito chiamata sul posto, scoprì tre particolari inquietanti: 1) Il corpo era stato imbalsamato, dopo essere stato fatto macerare nell’arsenico. 2) Era stato colpito da una pallottola di fucile di vecchio calibro, probabilmente antecedente il 1914. 3) Nella bocca del cadavere c’era una moneta con la data del 1924. Gli inquirenti cercarono di ricostruire la lista dei precedenti proprietari, i quali avevano sempre creduto trattarsi di un semplice manichino. Erano tutti artisti da circo, che si guadagnavano da vivere esibendo l’orribile fantoccio nelle fiere

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di paese. Il più vecchio di loro ricordò di aver comprato quell’insolito “manichino” in Oklahoma. A quel punto gli esperti di storia locale suggerirono una possibile identità per il cadavere: Elmer McCurdy. Si trattava di un bandito del posto, rimasto ucciso all’alba del 7 ottobre 1911 durante una sparatoria che, da ubriaco, aveva ingaggiato con gli uomini dello sceriffo venuti ad arrestarlo. Dopo la morte, visto che nessun familiare si era presentato a reclamarne la salma, un impresario delle pompe funebri aveva imbalsamato il suo corpo, usandolo come “testimonial” del servizio di imbalsamazione offerto dalla casa. In seguito, dato il grande interesse che aveva suscitato in paese, l’imbalsamatore espose al pubblico il cadavere del bandito: i curiosi potevano osservarlo da vicino, depositando una moneta nella sua bocca aperta. Fiutando l’affare, dei parenti del defunto vennero infine a reclamarne il corpo presentandolo al pubblico come “il più grande bandito dell’Oklahoma”. E pensare che l’unica rapina che era riuscito a mettere a segno, prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine, gli aveva fruttato nientemeno che… 45 dollari e due casse di whisky! In seguito, per decenni, la povera salma venne esposta come fenomeno da baraccone, utilizzata in filmetti di serie B e persino come statua ricoperta di vernice fosforescente in un tunnel dell’orrore di un Luna Park di Long Beach. Ormai nessuno ricordava più l’origine umana di quel fantoccio. Ma era veramente costui? Com’era possibile per gli esperti della polizia provare che quel corpo imbalsamato appartenesse, oltre

“C’è gente sempre pronta a salire sul carro del vincitore, persino se si tratta di un… carro funebre” (Indro Montanelli).

testo Roberto Rizzato

«Nessuno ricordava più l’origine umana di quel fantoccio» ogni ragionevole dubbio, al bandito Elmer McCurdy? Nel manifesto che lo segnalava come “ricercato” (il famoso “wanted”), erano elencati solo questi segni caratteristici: “Sesso maschile; altezza m 1.70; età 29-35 anni; barba; naso sottile; occhi infossati; costituzione snella; non è mancino”. In effetti l’esame dello scheletro confermò gran parte di questi connotati: ad esempio dei segni sulle ossa del braccio destro evidenziarono tracce di muscoli maggiormente sviluppati da quella parte del corpo. Tuttavia la prova finale fu semplicemente il ritrovamento di una vecchia foto del volto del bandito, che si adattava perfettamente alla forma del teschio e al resto della descrizione. E così, dopo oltre 60 anni dalla sua morte, al corpo di Elmer McCurdy venne data una degna sepoltura nel cimitero del suo paese natio; mentre l’immancabile giornalista fece un sacco di soldi scrivendo un best seller sul curioso caso del bandito imbalsamato.

Nuova Honda . Il buon senso fa tendenza. Al giorno d’oggi scegliere una vettura polivalente e pratica - come la nuovissima Jazz - ha sempre più senso, soprattutto se è anche sicura, dinamica e parca nei consumi. Perché questa mini-monovolume molto design si trasforma in un attimo in funzione delle vostre esigenze grazie alla modularità del suo abitacolo, con i sedili posteriori a seduta sollevabile e un volume di carico fino a 1396 litri. Inoltre, i suoi motori a distribuzione variabile i-VTEC da 90* o 100 CV sono un modello d’efficienza. Per scoprire tutta l’intelligenza e l’economicità di Jazz, passate dal vostro concessionario Honda, chiamate lo 0800 70 60 50 o entrate in www.honda.ch *Jazz 1.2i. Consumo misto (R101-00/CEE) : 5,3 l/100 km. Emissioni di CO2 (ciclo misto) : 125 g/km. Categoria di efficienza energetica : A.

SAI PERCHÉ

UN FRIGORIFERO CONSUMA MENO SE PIENO? Un frigorifero pieno consuma un po’ meno di uno vuoto per due motivi. I cicli di accensione e spegnimento del motore di raffreddamento in un frigo pieno sono più lunghi e meno frequenti, perché gli alimenti all’interno, una volta raggiunta la bassa temperatura, aiutano a conservarla meglio della sola aria (che è contenuta in un frigo vuoto). Inoltre, ogni volta che si apre il frigorifero, l’aria a temperatura ambiente entra e sostituisce quella fredda. Più alimenti ci sono all’interno del frigorifero e meno aria fredda viene sostituita.

SAI COSA ASCOLTIAMO?

MA TU LO SAI?

1 2

1° The Essential di Michael Jackson 2° Papeete Beach Compilation volume 11 di Papeete 3° Sette notti in Arena di Ligabue Classifica dei CD più venduti in Ticino, realizzata in collaborazione con Orange City Disc, Lugano.

AMBASCIATOR NON PORTA PENA?

1 1° 1° Zia Mame di Patrick Dennis 2° Il cinese di Henning Mankell 3° Trilogia Millennium di Stieg Larsson

SAI DA COSA DERIVA

CRUCIVERBA?

L’origine del famoso gioco enigmistico in cui le parole si incrociano è americana e in Italia, inizialmente era chiamato cross word. Furono Valentino Bompiani e E. Piceni a inventare un nome italiano, più semplice e diretto, assemblando due parole latine: la forma genitiva crucis, che sta per croce, e verba, che significa parole.

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Classifica dei libri più venduti in Ticino, realizzata in collaborazione con la Libreria Segnalibro, Lugano.

SAI CHI HA INVENTATO

Dea della giustizia.

SAI COSA LEGGIAMO?

SAI PERCHÉ SI DICE

Questo modo di dire significa che chi porta messaggi o notizie per conto di altri, anche spiacevoli o infauste, non ne è responsabile. L’origine deriva dall’immunità dei diplomatici e degli ambasciatori, riconosciuta dalle più fondamentali norme di diritto fin dai tempi più antichi.

IL PARCHIMETRO? Fu Carlton Cole Magee, giornalista ed editore statunitense, ad inventare, nel 1932, un dispositivo in grado di regolare autonomamente il tempo di sosta dei veicoli. Introducendo una monetina o un gettone si avviava un meccanismo ad orologio che contava il tempo di sosta.

Carlton Cole Magee (1872 – 1946).

Exxtra Kommunikation MGB www.migros.ch

«Una miss deve avere un bel sorriso.»

«Un sorriso che non sparisce sulla bilancia!» Whitney Toyloy

Léger. Tanto gusto, niente rimpianti.

SCELTI PER VOI

Beverly Hills Chihuahua Commedia, Disney

Le calze gioiello

Una commedia divertente, perfetta per tutta la famiglia. Cloe, la vanitosissima e super viziata cagnolina - Chihuahua of corse - di Beverly Hills, si troverà suo malgrado ad affrontare luoghi e situazioni per lei inimmaginabili. Sarà Del Gado, un ex cane poliziotto, ad aiutarla, insieme a Papi, il Chihuahua giardiniere innamorato non corrisposto… o forse sì…?

Miu miu.

Zac Posen.

Abbiamo estratto

Il vero must have per la stagione autunno-inverno 2009/10 saranno proprio le calze gioiello. Calde, coprenti e color pelle, decorate con paillette, perline e fiori a cascata, oppure nere di pizzo, ricoperte di strass e monili. Elegantissime, ma così delicate. Guai anche solo ad accavallare le gambe… dei veri gioielli da trattare con i guanti, letteralmente!

Una vacanza al TClub Resort Berenice in Egitto Gaby Malacrida, responsabile di Hotelplan (in immagine) tra le numerose cartoline postali ed e-mail giunte in redazione ha estratto a sorte la cartolina del signor Michele Orlando di Bidogno, che potrà quindi vivere “una vacanza lunga un viaggio” al TClub Resort Berenice, in Egitto.

Wait for me

Moby, Little Idiot Records

Le casette dei sogni

Richard Melville Hall, in arte Moby, considerato il massimo esponente della musica elettronica, ha realizzato questo nuovo album praticamente in casa. Lo definiamo un album essenziale, come la grafica che lo accompagna. Le note musicali sono toccanti, il motivo conduttore pare permeato da uno smarrimento di fondo, ben raffigurato dall’omino in copertina, Little Idiot, che si aggira su un pianeta desolato, giocando con la propria immagine riflessa nell’acqua, che prima di sciogliersi al sole lo aiuta a sentirsi meno solo…

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Abbiamo assaggiato

www.kidscrookedhouse.com

Le penne all’amaranto Naturaplan, Coop

Dopo l’Italia, la Svizzera è il secondo Paese per consumo di pasta procapite. E allora questa novità non potrà che entusiasmare gli estimatori di questo duttile e amatissimo alimento. Tra i tanti tipi di cereali, ve ne sono diverse qualità che hanno fatto la storia dell’umanità, ma che oggi sono quasi dimenticate. Tra queste l’amaranto che, insieme al quinoa, rappresentava l’alimento base di Inca e Aztechi. Queste penne a base di farina di amaranto hanno un gusto rustico e proprietà rivitalizzanti. E per assaggiare altri sapori antichi, vi sono altre quattro nuove qualità di pasta: al farro, alla quinoa, al grano saraceno e alla spelta.

Abbiamo ascoltato

Da vedere Chi da bambino non ha mai sognato di possedere una casetta tutta per sé, magari sull’albero? In America dove, si dice, i sogni diventano realtà, una ditta realizza casette per bambini davvero fantastiche. Coloratissime, fantasiose e un po’ strampalate, ricordano quelle dei cartoni animati. Per ora la fornitura è possibile solo negli Stati Uniti, anche se è prevista l’apertura al mercato Europeo. Anche i sogni però hanno un prezzo! Il modello base parte da circa 2’000 dollari. Forse un papà molto capace è in grado di realizzarne una da sé. Se così fosse, ci piacerebbe davvero molto riceverne una foto!

Abbiamo visto

Da avere

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SCRIV IN DIALÈTT

GIURNALISTA

MÉI CHE LAVURÀ! Un mestee belissim, ma dificil: ammò püssée par chi che cerca da véss “comunicatore” in dala Svizera Italiana.

scrivüt dal Pier Baron

“G

iurnalista, méi che lavurà!”: l’è un pezz che gira questa batüda e verament, dopo quaranta e passa ann che a fò ul magnan, a pensi da fà fadíga a dì ul cuntrari. Anca parchè, fra aprendista e impiegàt, g’ho lavuràt una deséna d’ann in banca e dunca a cognossi una quài diferenza, cunt tütt ul rispett par i bancari. Giurnalista (quel che scriv o quel che parla ala radio o ala television) in dal Tesin o Svizera Italiana l’è un mestee belissim, ma mia facil. Ta dévat savé una sfraca da ropp. Già sota a Fino Mornasco i dísan che ta dévat savé cüntàla sü almen a trii livéi: in dialètt (par ul “local”), in italian (par fass capì) e in inglés (par ul “global”). Nüm da scià da chi dala ramina ga tàcum là ul francés, ul tudesch e (tachévass ben ala cadréga) ul “schwyzerdütsch”. E dopo l’inglés, anca ul spagnöö, par via dala nossa emigrazion in “area latinoamerica”. E quii che riva denta adess a spiegamm come và ul múnd (local-global) i pòdan catà föra fra rüsso, cinés o àrab. Par fà ul giurnalista in Tesin ta dévat savé indova l’è Corcapolo, Pirla e Suino (i ültim düü i’è frazion da Montegg e Sessa, in dal Malcanton). Ta dévat savé come sa scriv giüst “cospicuo, proficuo e iniquo”, che ul “Palazzi” l’amett mia “malgrado” (brutto francesismo) ma che sa dév dì “nonostante”. E che in dal hockey la pünizion la vegn mia “comminata” (che al vör dì “minacciata”) ma “inflitta” ai giügaduu che al sa dà da fà cunt ul tocc da legn. Ta dévat cognoss la storia almen dal 1800 in avanti, in pü la storia da l’emigrazion ticinesa

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in dal múnd (i libri dal Cheda e dal Pedrazzin par quii che i’an traversàt ul oceano). Ta dévat savé che ul ticinese “medio” (quel mia tropp stüpid e mia tropp inteligent) al soporta mia püssée da 57 righ da giornal, tre strof da poesì e tre da canzon: in pü var la régola da quel diretor dala Zürcher Zeitung che ai gio-

«Par fà ul giurnalista ta dévat savé indova l’è Corcapolo» vin al ga diséva: “Alura, sugett, predicàt e complement. Punto. E se al vör tacàc là un agetìv, al végna in dal mè ufizi che gha discütum sü un atimin”. Par fà ul giurnalista in Tesin bisögna tirà sü i sciavatt almen in 250 muntagn sura i 2000 métar (circa la metà di scimm dal canton): questo l’è un paés che sa cognoss mia domà scoltando quel che i g’han da dì i noss istitüzion (dai consili comünài al Consili da Staat) ma anca faséndo fadíga, cunt ul sacc in spala. E ammò: sa dév tirà sü ul cü dala cadréga, molà lì ogni tant telefon e computer, nà in di bétol, scoltà come i parla e i rasona quii che, a la fin

dala féra, i dév comprà ul “prodotto”. Adess disarii: “Ohei! Baron! Giò dò dida: ma chi che crédat da véss?” E ammò: “Ul schwytzerdütsch? Ma se dévom già fa fadíga a imparà ul tudesch, anca ul sò dialètt? Da quant in scià i “confederati” i sa séntan in obblig da imparà ul noss dialètt?”. Eh, bona gent, dopo ognün la pensa come al vör: però se ta sett mia in grado da nàg adré al so “Arena” (ala television svizera-tudesca) tu pòdat tant cifolà l’Aida se ta vörat cercà da capì, in presa diretta, indova la va la Svizera. L’è ciàr che ta pòdat mia pretend da quii che tàca a fà ul giurnalista, tra i vint e i trent’ann, a na sàppian come vün che l’ha fài ul magnan par quasi mezz sécol: ma un pass dopo l’àltar la direzion bóna la podaress véss questa. Cert che se ta léngiat mia i giornài stampaa da là dal Gotàrd e ogni tant ul “Newsweek” e “El País” magari anca chi che maia sü domà “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera” e ul “Libero” i dovress, ogni tant, domandass se i’ha mia sbagliàt mestee. Cunt tütt ul rispètt par la cultüra italiana e par quel che dai “Promessi Sposi” in avanti em imparaa süi banc da scöla. E cunt tütt ul rispètt par i giurnalista italian che vegn sü a discantàmala giò, senza cognoss un tübo dal paés “al quale” i pàrlan o i scriv: anzi, ogni tant ciapàndom pal cü, vendendo roba da segunda o terza man o - ammò pésc - faséndo passà, chi da nüm, quel che i pòdan mia dì in Italia. “Giurnalista, méi che lavorà?” Eh! Sì: lavorà l’è un’altra roba.

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L’INTERVISTA

HO LA BELLEZZA PERCHÉ NON SFRUTTARLA Occhi grandi e azzurri, labbra carnose, pelle vellutata, capelli biondi, fisico da pin-up, Xenia Tchoumitcheva è stata eletta lo scorso aprile la donna più sexy della Svizzera, davanti a Michelle Hunziker. A soli 21 anni, la ticinese di origini russe, si destreggia senza problemi tra gli studi universitari e il mondo dello show-business. Alla vigilia della finale di Miss Svizzera, ripercorriamo con lei la sua storia.

testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

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L’INTERVISTA

a partecipazione a Miss Svizzera 2006/2007 ha cambiato la sua vita. Ed era quello che lei voleva e lo scopo per il quale si era iscritta. Eppure non aveva vinto. Si era piazzata seconda alle spalle di Christa Rigozzi e questo voleva dire, secondo la tradizione, essere “solo la vice”. Lei, invece, ha ottenuto ed era una prima nella storia del concorso di bellezza - un contratto che le ha regalato un successo inatteso. Sfilate, sponsor, testimonial, video pubblicitari, un cortometraggio e, prossimamente, anche un lungometraggio imperniato sulla sua storia. Siamo alla vigilia dell’elezione di Miss Svizzera che, quest’anno, si terrà il 26 settembre a Ginevra. La seguirai? “Naturalmente sì! È un obbligo morale ed è sempre un piacere rincontrare l’organizzazione e le altre miss”.

senza gli obblighi della Miss. Cosa che a me andava benissimo perché in questo modo non sono stata obbligata a sospendere gli studi liceali per un anno. Avevo quindi più libertà di manovra e questa è stata una grande fortuna, perché ho potuto proseguire con la scuola e in più lavorare nello show-business”. Però la “tua” edizione aveva suscitato grandi contestazioni: ti davano per vincitrice e invece prima è arrivata un’altra ticinese, Christa Rigozzi… “È vero, io avevo ottenuto forse più successo tra il pubblico, ma tutta la polemica che ne nacque penso sia stata creata dalla stampa perché l’argomento “tirava”. Tra me e Christa non c’è mai stata competizione. Lavorare con lei è sempre bello e divertente”.

Che ricordi hai della tua partecipazione? “Dopo la selezione, le prime settimane con le ragazze e il campus d’allenamento mi sono sembrati veramente duri: una sorta di militare al femminile! Faticoso, ma anche una scuola di vita. Poi, la sera della finale, tutto mi ha travolto con quel secondo posto inatteso di cui ero felicissima e che mi ha regalato un contratto di lavoro a sorpresa”.

«Onestamente non rifarei tutto il percorso»

Già, perché per la prima volta la seconda classificata firmava un contratto con l’organizzazione di Miss Svizzera… “Sì, per la prima volta hanno stipulato un contratto con una ragazza che non aveva vinto. Era come essere Miss Svizzera, ma

Comunque, nonostante il secondo posto, tutto quel parlare ti ha assicurato una grande notorietà. Alla luce di quanto successo, è stato meglio non vincere? “Per me sì. In fondo sia Christa, sia io abbiamo avuto la nostra parte. Lei faceva Miss Svizzera con tutti gli obblighi che ne conseguono, io ero l’alternativa: cioè più modella, più fashion, più moda. Cosa che continuo a fare”.

SCHEDA BIOGRAFICA Nome: Xenia Cognome: Tchoumitcheva Soprannome: Xe, Ciumi Nata a: Magnitogorsk il 05.08.1987 Domicilio: Lugano Nazionalità: svizzera, russa Professione: studentessa, modella Stato civile: nubile Segno zodiacale: leone Altezza: 170 cm Peso: 50 kg Misure: 88 - 61 - 92 Lingue parlate: italiano, russo, tedesco, francese, inglese Colore occhi: azzurri Colore capelli: biondi Capo d’abbigliamento preferito: jeans e abiti da sera eleganti Make-up preferito: terra abbronzante per il viso Hobby: leggere, cucinare, viaggiare! Libro preferito: al momento la biografia di Winston Churchill Il film cult: Match point di Woody Allen La vacanza più bella: Londra L’oggetto più caro: “Tengo molto alla mia macchina, una mini, per me significa libertà e indipendenza”. Piatto e bibita preferiti: pasta, pasta, pasta e tanta acqua Paura di: “Sono ipocondriaca” Motto: carpe diem Sito internet: www.xeniatchoumitcheva.ch

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Come eri approdata a Miss Svizzera? “Innanzitutto devo premettere che avevo quasi 18 anni ed era dall’età di 12 che lavoravo come modella. All’epoca di Miss Svizzera facevo l’hostess per eventi. Sgobbavo, sgobbavo, ma raccoglievo finanziariamente poco. Così mi dissi: “Devo trovare il modo di avere più valore sul mercato per essere pagata di più!”. Il caso volle che un giorno, la cameriera di turno di un bar mi disse: “Tu sei proprio bella. Sai cosa dovresti fare? Partecipare a Miss Svizzera!”. L’idea mi piacque! Perciò chiesi ad un amico di un’agenzia di iscrivermi”. Rifaresti quella esperienza? “Oggi sono contenta di dove sono arrivata, ma onestamente non rifarei tutto il percorso. È come con la scuola: è bello frequentarla ed essere promossi, ma chi rifarebbe il bis?”. La consiglieresti? “Sì, ma bisogna rendersi conto che è un vero lavoro e non solo un sogno di vanità che si realizza. Quindi bisogna essere preparati ad assumersi le proprie responsabilità, a viaggiare, ad essere indipendenti, a trattare con i clienti, a essere seri, precisi e puntuali. L’impatto con il mondo del lavoro non è semplice, ma ti aiuta a crescere sia dal punto di vista professionale sia da quello umano. È un’esperienza che ti fa cono-

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L’INTERVISTA

scere gli angoli più belli della Svizzera, che ti insegna ad interagire con tutti i tipi di persona, dal contadino al politico, che ti fa scoprire diverse realtà e ti obbliga a parlare più lingue. Un’esperienza, insomma, che alla mia giovane età mi ha aperto davvero la mente”. Giovane e con un cognome che non è svizzero, né tantomeno ticinese… “È vero, sono nata in Russia, nella lontana Magnitogorsk. Con mia madre e mio padre siamo arrivati a Lugano quando io avevo sei anni. Lui è imprenditore e sono stati motivi professionali legati alla sua attività a portarci qui. Io mi sono subito innamorata di Lugano e non ho più voluto ripartire”. Come è stata la tua infanzia? “Un’infanzia tranquilla, semplice, con due genitori che mi volevano molto bene e che mi hanno dato questa opportunità di cre-

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scere con due culture: quella russa e quella svizzera. Forse, essendo figlia unica, mi è mancata un po’ di compagnia. Un fratellino o una sorellina sarebbero stati graditi”. Già da piccola, come tante bambine, dicevi di voler fare la modella? “No, volevo fare la detective. Mi piaceva l’idea di andare a scovare gli indizi con la lente, proprio come Sherlock Holmes. Poi un giorno vidi una sfilata di moda per l’infanzia al Centro Grancia e dissi a mia mamma che anch’io volevo provare. Avevo 12 anni e la pregai di portarmi in un’agenzia. Così è iniziata la mia “carriera” di modella”. Cosa significa nascere bella? “È una gran cosa, ma bisogna saperla gestire e utilizzare. Verso i 16 anni ho avuto una crisi: il mondo dell’immagine mi sembrava effimero, mi sentivo carne da macello e quindi ho smesso. Mi sono

tinta i capelli di nero e mi sono completamente allontanata da quell’ambito. In seguito, però, mi sono resa conto che era un po’ stupido buttare via un dono che ho e che poteva essere un aiuto nella vita. E quindi ho ripreso a lavorare con un altro punto di vista”. Da chi hai preso la bellezza? “Penso da entrambi i genitori. Assomiglio comunque di più a mio padre, perché la mamma è mora con gli occhi verdi. Per questo mio aspetto penso di dover ringraziare anche mia nonna che, a quanto sembra, da giovane era bellissima”. Ritieni che la bellezza sia sempre un lasciapassare o che a volte sia un bagaglio pesante da portare? “La medaglia ha sempre due lati. Ovviamente non rinuncerei alla bellezza, ma è ovvio che questo può creare problemi, invidia, pregiudizi. L’importante è sapersi porre ed essere adeguati alle varie situazioni della vita”.

Non ti dà mai fastidio il fatto che la gente si giri continuamente a guardarti? “Prima di tutto dipende da come vado in giro. Se esco in tuta da ginnastica, con gli occhiali e i capelli sporchi non mi guarda nessuno. Certo che se indosso i tacchi e mi vesto in un certo modo, le cose cambiano. Comunque non mi dà particolarmente fastidio. Mi disturba di più la notorietà, soprattutto nella Svizzera interna dove sono diventata popolare”. Sei bella, ma ci sono tante ragazze altrettanto belle in giro. Cosa pensi di avere più delle altre? “La bellezza non è solo fisicità. Deve venire anche da dentro. È fascino, modo di fare… O attiri o non attiri e questo dipende da un mix di cose interiori, caratteriali e comportamentali”. C’è qualcosa di te che non ti piace? “La mia pelle: troppo chiara. Mi piacerebbe avere la pelle nera”.

«Da piccola volevo fare la detective» CURRICULUM Xenia ha ottenuto la maturità economica al Liceo Lugano 1. Ha lavorato alla Merrill Lynch Capital Markets di Zurigo come assistente ai sales manager. A giugno ha terminato il secondo anno di Scienze economiche all’Università della Svizzera italiana ed è iscritta al terzo. È stata testimonial per molteplici marchi (Hyundai, Sloggi, Xellent vodka, Ticino Turismo, Tally Weijl) e sfila per stilisti svizzeri ed esteri (Manor, Triumph - costumi da bagno a Valencia, Beldona, Felprausch). È spesso intervistata dalla stampa nazionale (Weltwoche, Blick e Sonntagsblick, News, 20min, LeMatin e LeMatin Dimanche, laTribune de Geneve), e fa servizi fotografici e copertine per editoriali e riviste di moda (Annabelle, Elite life&travel, Schweizer Illustrierte, Sie+Er). Protagonista di video clip musicali (Contact+Gimma, Sony Ibiza Session), spot e cartelloni pubblicitari, si destreggia anche come presentatrice di eventi (es. Fashion tv). In ambito cinematografico ha girato il cortometraggio Les Enfants de la Honte, di Alain Margot e prossimamente sarà la protagonista di un film svizzero imperniato sulla sua storia. Al momento è sponsorizzata e testimonial del Casinò di Lugano, del Garage Torretta di Bellinzona, di Visilab - occhiali da sole di marca - e degli orologi Candino-Festina.

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L’INTERVISTA

E invece la parte del tuo corpo che preferisci? “La mia bocca”. Favorevole o contraria alla chirurgia estetica? Ti sottoporresti ad un intervento? “Sono sempre stata molto contraria, ma crescendo ho imparato ad essere meno categorica. Capisco che una donna voglia sistemare qualcosa, apparire più giovane. Sono contraria agli interventi drastici e non approvo che ragazze fresche e giovani si sottopongano ad ogni tipo di chirurgia estetica. Io non rischierei mai la mia salute per qualcosa di così effimero. Oltretutto ritengo che alcuni “ritocchi” volgarizzino l’aspetto. Certi difettucci, si possono anche mascherare e rendere pregi. Prima di modificare il fuori, sarebbe meglio cambiare il dentro”. Cosa fai per mantenerti in forma? “A dire il vero niente di speciale. Vado in palestra, ma sono incostante. Ho un metabolismo che funziona bene e che mi permette di mangiare molto senza ingrassare. Per il momento sono fortunata”.

«Sento la necessità

di realizzarmi in una carriera vera e propria» Descrivi il tuo carattere con tre aggettivi: “Entusiasta, determinata e amante della vita”. Il tuo maggior pregio? “Sono curiosa”. E il tuo difetto più grande? “Non ho pazienza. Voglio tutto e subito. Ma so bene che per raggiungere gli obiettivi bisogna essere perseveranti”. Domanda provocatoria: qualcuno sostiene ancora l’equazione: bionda e bella = oca. Hai l’impressione di dover dimostrare più di altre che hai anche un cervello? “Non particolarmente, anche se i pregiudizi esistono. Ma questo è un problema di chi ha poca apertura mentale…”. In tutti i casi non punti tutto sulla bellezza e quindi non hai abbandonato gli studi… “Per carità, non mi passerebbe mai per la testa. Io ho bisogno di studiare, mi piace e mi gratifica, sento la necessità di realizzarmi in una carriera vera e propria che non sia basata unicamente sulla bellezza. D’altro canto è grazie al mio aspetto che posso studiare. Infatti, da tre anni con il mio lavoro nello show-business mi mantengo agli studi”.

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Che curriculum stai seguendo? “Ho scelto economia perché mi hanno sempre affascinato certi meccanismi. Frequento l’Università di Lugano e inizierò il terzo anno”.

Parliamo d’amore. Qual è la tua arma di seduzione? “Da questo punto di vista ho l’intraprendenza maschile. Sono io che cerco, vado, conquisto. Diciamo che sono un po’ l’uomo della coppia”.

Cosa vuoi fare da grande? “L’imprenditrice, la manager… qualcosa che mi permetta di avere libertà di manovra e che soprattutto mi piaccia. Dovrò essere mossa dalla passione perché non voglio lavorare solo in funzione di un buon salario”.

«Se voglio ammaliare

Pensi di avere talento? In cosa? “Bella domanda! Innanzitutto ho la fortuna di essere fotogenica, cosa importante nel mio lavoro. I dieci anni di danza classica mi hanno insegnato a muovermi con naturalezza e a non avere paura del pubblico. La mia passione per la recitazione - nelle recite scolastiche non mancavo mai - mi ha portata a girare l’anno scorso un cortometraggio e presto sarò la protagonista di un film svizzero ispirato alla mia vita. Ho imparato a giocare con l’obiettivo e ora non faccio solo foto commerciali, ma anche artistiche”. La giovinezza e la relativa bellezza non sono eterne. Ci pensi mai? “Altroché, ma crescendo ho capito che se maturo dentro non ho paura di invecchiare fuori”.

Si dice che gli uomini preferiscano le bionde, ma sposino le brune… Ride. “Sarò l’eccezione alla regola!”. A tutte quelle ragazze che sognano di intraprendere la tua carriera, cosa ti senti di dire? “Anzitutto di essere forti e di non lasciarsi condizionare da certe idee (spesso vado nelle agenzie e mi dicono: “Sei veramente grassa, dovresti perdere 5 chili”. Ma scherziamo?). Inoltre invito tutte a proseguire gli studi perché questo offrirà loro l’opportunità di scegliere veramente CATO cosa fare in futuro”. RI

XENIA IN MOVIMENTO

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Ultima domanda: hai un sogno nel cassetto? “Sì, spero di trovare la ricetta per la felicità!”.

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Pensi davvero di essere così sexy? “Dipende. Se voglio ammaliare un uomo so esserlo. Ma in generale non mi sento questo grande sex-symbol. Credo che anche questa sia stata più che altro una trovata giornalistica”.

Nei tuoi progetti futuri c’è il matrimonio? “Sì, ma fatto bene. Deve essere l’impegno a crescere insieme, a essere davvero una coppia e non qualcosa di aleatorio”.

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Intanto, però, nell’aprile di quest’anno sei stata eletta la donna svizzera più sexy del 2009 davanti a Michelle Hunziker… Ride. “Mi ha fatto piacere e ho pensato che, per la mia immagine, non poteva che far bene. Insomma, l’ho vista dal lato commerciale…”.

Quali altre caratteristiche dovrebbe avere l’uomo ideale per te? “Deve essere attraente, intelligente - perché per me l’intelligenza è anche sensualità - e deve accettare la mia personalità. Adoro l’uomo latino, ma il problema è che lui vuole la donna solo per sé. E qui nasce l’incongruenza: con la professione che faccio sono fregata!”.

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C’è una forma di esibizionismo nella tua scelta? “Sicuramente sì, non ho problemi ad ammetterlo. Penso che chiunque lavori nel mondo dello spettacolo abbia bisogno di nutrire il proprio ego in continuazione. Sono comunque cosciente che non è questo che porta alla felicità e alla soddisfazione”.

Ce l’hai un fidanzato? “In questo momento no. Mi piacerebbe avere una storia seria con una persona che abbia dei valori e delle idee simili ai miei”.

Ma quanto lavori sull’arco di un mese? “Dipende dai momenti. Ci sono settimane molto intense dove sono oltre Gottardo per quattro giorni, come altre dove invece sono assente solo un giorno”.

un uomo so esserlo, ma non mi sento un sex-symbol»

Dura conciliare gli studi e la tua attività di modella? “Finché ero al liceo sì, perché è una scuola a tempo pieno con scadenze molto ravvicinate. Ora che sono all’università, invece, riesco ad organizzarmi. Intanto non c’è l’obbligo di frequenza e in più posso benissimo studiare nei momenti “morti” del mio lavoro, ad esempio quando mi sposto in treno”.

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Clicca su www.xeniatchoumitcheva.ch/videos/index-it.php e potrai vedere un video di Xenia.

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A TAVOLA IN TICINO

Olga e Daniele Vanini sul terrazzo del loro ristorante.

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SAPORI DI LAGO CON VISTA PANORAMICA Il ristorante Battello di Brusino Arsizio, sulle rive del Ceresio, punta su una cucina casalinga, prevalentemente di lago. I piatti forti di Daniele Vanini, che ne ha rilevato la gerenza nel 2007, sono il pesce persico e le alborelle. Tra le proposte figurano anche risotti di stagione e polenta in diverse varianti, con accenti d’ispirazione russa conferiti dalla moglie Olga. Il fiore all’occhiello è l’intimo terrazzo con splendido panorama da Porto Ceresio al Monte Brè.

testo Alda Viviani - foto Rémy Steinegger

CURIOSANDO

ssaporare del pesce di lago all’adalla familiarità che aleggia tra Casalinghe mai più dispeperto, cullati dalle acque in cui gli spazi interni ma soprattutto rate grazie agli oggetti di tendenza viene pescato, è un vero piafirmati Pylones! L’azienda francese propone dall’intimo terrazzo che dà pratici utensili da cucina e piccere per il palato e per gli occhi, direttamente sul Ceresio. coli elettrodomestici a prezzi che possono spaziare da Porto L’interno del ristorante, accessibili, che si distinguoCeresio al Monte Brè. Siamo al semplice ma accogliente, no per le coloratissime deristorante Battello di Brusino è costituito da un solo locorazioni floreali, stravaganti e ultrapop. Come ad esempio Arsizio, sulle rive del Ceresio, cale, che ospita il bancoil tostapane all’americana o il che Daniele Vanini gestisce dal ne del bar e pochi tavoli, divertente bollitore, che mettono di 2007 assieme alla moglie Olga. attorno ai quali possono buon umore e ravvivano anche le Lei, nata a Sumi, cittadina delsedere una ventina di percucine più grigie. Gli oggetti Pylol’Ucraina nord-orientale, è giunsone. D’estate serve per la nes sono realizzati con diversi decori, da quello che ricorda i ta in Ticino qualche anno fa. mise en place, anche percampi di papaveri a quello in Ascoltandola mentre racconta, si è ché tutti vogliono mangiare cui spiccano dei pois giganti ficolpiti dal suo italiano quasi perfetall’aperto. Quando fa bello, il no alla versione impreziosita da delicate orchito, dal quale traspare solo una leggera terrazzo che accoglie una trentidee in versione pop. inflessione russa: “All’inizio non parlavo na di coperti viene preso d’assalto www.pylones.com e nei negozi specializzati la lingua del posto. Ora mi posso esprimere dai clienti locali e dai turisti che visisenza problemi e qualche volta azzardo anche tano la regione. Chi ha la fortuna di posqualche parola di dialetto ticinese!”. La signora Olsedere una barca, vi può accedere via lago e atga, che si muove tra i tavoli con molta grazia, ama il contatto traccare proprio accanto al ristorante. Per quanto riguarda con la gente e il suo sguardo azzurro conquista di primo acchi- la carta, Olga e Daniele hanno deciso di puntare su una cucina to. Il signor Daniele è invece un momò doc. Originario di Ca- semplice e casalinga: “Con le nostre proposte, vogliamo tornaneggio, dopo la formazione commerciale, ha lavorato diversi re alla cucina di un tempo, tradizionale, legata prevalentemente anni in ufficio. Accanto alla sua attività, coltiva però già la pas- ai sapori della regione”. Il punto forte è rappresentato dal pesce sione dei fornelli. Frequenta diversi corsi e, nel tempo libero, di lago, dai classici filetti di persico con burro e salvia alle albocucina per le scuole. Verso i tren’anni decide di dare una svolta relle fritte e le trote in carpione ma anche il gardon, che, per alla sua vita. Lascia l’ufficio e si lancia in una nuova avventu- molto tempo, veniva addirittura rigettato nel lago mentre ora le ra, facendo della sua passione culinaria una vera e propria pro- sue proprietà stanno sorprendendo anche gli estimatori della fessione, che, per 16 anni, lo porta al grotto Vanini di Caneggio, buona cucina. Daniele lo utilizza per le sue delicate polpette di dove conosce Olga. Quando decidono di lasciare il piccolo co- pesce oppure fritto, in pastella. A volte, al posto della farina mune della Valle di Muggio, alla ricerca di un ritrovo intimo e bianca, lo passa nella farina di polenta, che gli conferisce una di piccole dimensioni, s’imbattono nel ristorante Battello, la- consistenza più croccante. sciato libero dal precedente gestore. Sono conquistati dal lago, Sono molto apprezzati anche la polenta e i risotti, insaporiti da

A CIN CU

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A TAVOLA IN TICINO

ingredienti che seguono il ritmo delle stagioni, quali ortiche, ristorante Torchio Antico di Arzo, ospita invece delle serate alasparagi, Merlot o porcini. Ma anche dall’aglio orsino, raccolto l’insegna della cucina grigionese, con specialità preparate dal giornalmente nei dintorni, che ha caratterizzato i piatti con la cuoco Giancarlo Löffel, quali la zuppa d’orzo, le salsicce di cerquale il Battello ha partecipato alla rassegna di primavera “Pro- vo o la torta di noci con crema al Röteli, tipico liquore dei Grigiofumi e sapori primaverili” sul Monte San ni. A richiesta la signora Olga prepara delle Giorgio. In autunno è invece prevista la rasspecialità tipiche della sua cultura, come la INFO segna “La vendemmia del Monte San Giortorta Napoleon, la millefoglie russa che, dalgio”, durante la quale a Brusino si può gule sue parti, viene portata in tavola nei giorni Ristorante Battello stare il risotto al Merlot, che Daniele agdi festa. Per quanto riguarda i vini, soprattutLungolago 39 - 6827 Brusino Tel. 091 996 21 35 giunge rigorosamente a fine cottura, per evito rossi e bianchi ticinesi, ve ne sono alcuni (si consiglia di riservare) tare che gli aromi del nettare ticinese si vinificati con le uve del Monte San Giorgio, disperdano nell’aria. Verso fine novembre, la cui sinuosa piramide si erge alle spalle del Piatti da fr. 22.- a fr. 32.in collaborazione con Claudio Panzeri, del piccolo ristorante di Brusino. ECCOVI TRE RICETTE PROPOSTE DAL RISTORANTE BATTELLO

A N T I PA S T O POLPETTE DI PESCE DI LAGO Ingredienti: 4 persone • 100 g di pane bianco • 1 dl di latte • 500 g di filetti di pesce di lago, ad es. gardon, pesce persico o boccaloni • 2 cucchiai di bicarbonato di sodio • 1 cipolla • 2 spicchi d’aglio • sale e pepe a piacere • olio d’oliva per dorare

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Preparazione Ammollare nel latte solo la mollica del pane. Passare nel tritatutto tutti gli ingredienti, fino all’olio d’oliva non compreso, finché si ottiene un impasto omogeneo. Con le mani, formare delle polpette di circa 50 g l’una. Scaldare l’olio d’oliva e farvi rosolare le polpette finché diventano belle dorate. PRESENTAZIONE: servire le polpette con un contorno di verdure e uno spruzzo di riduzione d’aceto balsamico.

PRIMOPIATTO RISOTTO AL MERLOT

TORTA NAPOLEON PASTA • 600 g di margarina o di burro • 700 g di farina bianca tipo 0 • 8 albumi • 200 g di panna acida • 2 cucchiaini di sale • 4 cucchiaini d’aceto bianco CREMA • 8 tuorli • 200 g di zucchero • 4 cucchiai di farina bianca • 2 dl di latte • 400 g di burro

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CATO RI A

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Preparazione PASTA: impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Dividere il composto in 12 porzioni uguali. Coprire e riporre in frigo per 1 ora. Spia-

nare le 12 porzioni di pasta e cuocerle in forno a 120 °C finché si dorano. Fare raffreddare. Sbriciolare una delle 12 sfoglie e metterla da parte per distribuirla sopra la torta. CREMA: amalgamare tutti gli ingredienti per la crema, senza il burro. Trasferire il composto sul fuoco e farlo intiepidire. Aggiungere il burro, portare a ebollizione e lasciare raffreddare. TORTA: alternare uno stato di pasta e uno di crema. Continuare fino a esaurimento degli ingredienti e terminare con la sfoglia sbriciolata.

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DESSERT

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Ingredienti: 8 persone

• burro, q. b. per imbiondire • 1 cipolla • 4 bicchieri di riso Carnaroli • 1 bicchiere di vino bianco • 1 dl di brodo di manzo • 2 dl di Merlot • burro, q. b. per mantecare • grana padano grattugiato a piacere

Preparazione Fare sciogliere il burro e farvi imbiondire la cipolla. Aggiungere il riso e farlo tostare. Bagnare con il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere il brodo di manzo e continuare la cottura per circa 15 minuti, rimestando di tanto in tanto. A cottura quasi terminata, aggiungere il Merlot e togliere la pentola dal fuoco. Incorporare la quantità di burro e di grana padano desiderata e lasciare mantecare il risotto per alcuni minuti. Distribuire il risotto nei piatti.

Ingredienti: 4 persone

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SALUTE

LA CISTITE PREFERISCE LE

DONNE C

ome mai però alcune donne ne sono più colpite di altre? “Dalle ultime ricerche in materia è emerso che il disturbo dipende anche da una predisposizione genetica”, ci spiega il Dr. Fernando Jermini, primario di urologia presso l’Ospedale Civico di Lugano, “e colpisce generalmente nell’età fertile (34%) o dopo la menopausa (20-30%), mentre le ragazze più giovani sono raramente colpite (1%) da questa patologia. Riconoscere i sintomi è facile: senso di pesantezza al basso ventre ma soprattutto lo stimolo improvviso e frequente ad urinare, accompagnato da un intenso bruciore con urine più o meno rosse per la presenza di sangue (circa un caso su tre). È importante inoltre valutare se si tratta di episodi sporadici o frequenti, ossia se la cistite si presenta una volta all’anno o se è recidivante. Nonostante sia un disturbo tipicamente femminile, può capitare, anche se in casi sporadici, che questo disturbo colpisca neonati o uomini (generalmente affetti da prostatite)”. Ma cos’è esattamente la cistite?

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La cistite è per importanza la terza malattia infettiva tipicamente femminile, tanto che ne sono colpite tre donne su dieci all’anno. Ma qual è la causa? Esiste una predisposizione anche se, spesso, si manifesta nelle donne con un’intensa vita sessuale, tanto da essere anche chiamata “cistite da luna di testo Stéphanie Scatizza miele”.

“La cistite è uno stato infiammatorio della vescica, organo mediano e distendibile della pelvi dove si raccoglie l’urina prima della sua emissione all’esterno grazie alla minzione. Parliamo di forma acuta quando i sintomi insorgono in modo improvviso, di forma recidivante invece quando essi si ripresentano nel tempo, con una frequenza di circa 3-4 episodi all’anno. In quest’ultimo caso è indispensabile una visita medica che escluda patologie più serie. Si tratta di un’infezione molto frequente, particolarmente nel sesso femminile. Come detto, la cistite è talmente frequente nelle donne da diventarne una patologia caratteristica e da interessare circa il 20-30% di esse ogni anno. Si è arrivati anche ad affermare che praticamente una donna sue due sperimenta almeno un episodio di cistite nel corso della vita. La sua incidenza tende a crescere con l’età: rara prima della pubertà aumenta con l’inizio dell’attività sessuale e particolarmente dopo la menopausa. Il motivo di questa maggiore predi-

lezione per la donna sembrerebbe essere legato alla particolare conformazione anatomica del suo basso tratto urinario. La brevità dell’uretra femminile (struttura che mette in comunicazione la vescica con l’esterno) e la sua prossimità con la vagina ed il retto sembra infatti che predispongano ad una più facile contaminazione dell’urina da parte il più delle volte di batteri ma talvolta, anche se sporadicamente, da parte di funghi e virus”.

zione più frequente nella cistite recidivante della donna è quello “ascendente”, rappresentato dal passaggio di batteri patogeni dalla zona peri-uretrale all’uretra e quindi alla vescica. Si tratta di un processo a tappe in cui i germi provenienti dall’intestino colonizzano la vagina e la mucosa uretrale per poi dare origine al fenomeno infettivo vescicale. Sembra comunque che la maggiore suscettibilità di alcune donne alle cistiti recidivanti vada ricercata in fattori predisponenti di origine genetica, che aumenterebbero le possibilità di adesione dei batteri alla parete vescicale. Questo spiegherebbe perché solo alcune donne sviluppano tale malattia, mentre quasi tutte sono esposte ad una o più delle possibili cause di essa. Altri fattori di rischio sono l’età (la menopausa) come abbiamo precedentemente esposto; il trauma meccanico rappresentato dai rapporti sessuali favorisce la risalita della flora patogena nell’uretra; l’uso del diaframma e delle creme spermicide può provocare alterazioni del pH vaginale e quindi della normale flora batterica

«La causa delle cistiti

ricorrenti va ricercata nel serbatoio batterico costituito dalla flora fecale»

CAUSE “La causa delle cistiti ricorrenti va ricercata nel serbatoio batterico costituito dalla flora fecale (microrganismi aerobi gram-negativi). Questi batteri, normalmente presenti nelle feci, in particolari circostanze, come descritto più avanti, possono infettare le basse vie urinarie determinando il quadro cistitico. Tra questi quello più frequentemente responsabile della cistite è l’Escherichia coli (80% dei casi) poi, lo stafilococco epidermidis (9%) e lo streptococco fecale (1-3%). Normalmente nel soggetto sano la vescica e tutte le alte vie urinarie sono sterili. Il meccanismo di infe-

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SALUTE

della vagina; rare malformazioni dell’uretra; un prolasso uterino o vescicale può avere come conseguenza l’incompleto svuotamento della vescica che può favorire l’insorgenza delle cistiti; stessa cosa si può dire nei casi di ve scica neurologica conseguente a sclerosi multipla, diabete, para-tetraplegia ecc.; si può riscontrare una aumentata suscettibilità alle infezioni vescicali ricorrenti in tutte le condizioni di immunosoppressione (terapia cortisonica prolungata, chemioterapia ecc.); infine va ricordato che la calcolosi delle vie urinarie è frequentemente associata ad infezione urinaria, così come la presenza di tumori o di fistole all’interno della vescica stessa. È importante ricordare che anche la scarsa o troppa igiene possono essere sicuramente fattori di rischio”.

ra completa la vescica ogni tre ore circa e controllare la regolarità dell’intestino. Un’ottima terapia preventiva può inoltre essere il mirtillo rosso che si può assumere fresco, secco, sotto forma di compresse o sciroppo che contrasta l’effetto dei batteri e può prevenire una nuova infezione. Per quanto riguarda la terapia farmacologica va valutato innanzitutto lo stato di gravità dell’infezione. In caso di cistite non complicata è sufficiente una cura antibiotica di tre giorni, se ci sono complicazione con diabete sono necessari sette giorni di cura antibiotica, mentre se la cistite è recidivante si consiglia una profilassi con una compressa di antibiotico a basso dosaggio tutte le sere per alcuni mesi. Se recidivante a causa dei rapporti sessuali, una compressa dopo ogni rapporto.

«Un’ottima

„Il movimento è la mia passione, per questo proteggo le articolazioni con GlucosaminaPlus.“ Natascha Badmann, 6 volte campionessa mondiale nell’Ironman alle Hawaii

terapia preventiva può inoltre essere il mirtillo rosso»

SINTOMI L’insorgenza di una cistite è caratterizzata da bruciore e difficoltà nella minzione, sensazione gravitava (peso) e dolorosa in regione sovrapubica, urine torbide e maleodoranti, percezione di incompleto svuotamento della vescica e necessità (con stimolo talvolta imperioso) di dover urinare più frequentemente. Talvolta questi sintomi possono essere accompagnati da presenza di sangue nelle urine (ematuria). La presenza di febbre e brividi indica invece uno stato più avanzato che interessa anche il rene. In caso di sintomi è necessario recarsi dal proprio medico curante che eseguirà un semplice esame delle urine per escludere altre patologie. PROFILASSI E TERAPIA Tra le misure generali da adottare per evitare di contrarre una cistite troviamo sicuramente una buona idratazione (più di due litri di acqua nelle 24 ore) che diluisca la carica batterica presente nella vescica. Importante poi è poter svuotare in manie-

LE 10 REGOLE FONDAMENTALI – Bere molta acqua (naturale), almeno un litro e mezzo al giorno. Questo riduce anche l’insorgenza di calcoli. – Urinare sempre prima e dopo un rapporto sessuale perché dopo il rapporto c’è una momentanea distorsione delle pareti dell’uretra che può trascinare con sé i batteri. – Non tenere la pipì per troppo tempo, svuotare regolarmente e completamente la vescica. – Non indossare jeans o pantaloni troppo stretti. Facilitano l’annidamento dei batteri. – In caso di gravidanza eseguire controlli regolari delle urine. – Non abusare dei detergenti intimi, possono alterare il pH e abbassare le difese dell’organismo. – Un intestino regolare, il più possibile libero, aiuta a prevenire la cistite. – Evitare creme spermicide. – Pulirsi sempre da davanti verso dietro. – In caso di cistiti recidivanti effettuare un controllo medico.

Libertà di movimento. La glucosamina è un componente del tessuto connettivo, dei tendini e della cartilagine articolare. Un apporto sufficiente di questa sostanza può contribuire al mantenimento della mobilità articolare e alla protezione delle cartilagini. La vitamina C contenuta nella rosa canina può catturare i radicali liberi. www.avogel.ch

1a PARTE

VIAGGI

CI HA CREATI

LA LUNA I Maori raccontano che all’inizio dell’universo i genitori Papa (la madre terra) e Rangi (il padre cielo) erano collegati da una strettoia, un legame tanto sottile da non permettere che la luce passasse e che provocava la notte eterna. I figli, guidati da Tone cospirarono per far apparire la luce e così creare il mondo (“te ao marama”) mettendo una fila di immensi pali (detti “pou”) tra i genitori. Questi grandi totem sono ancora oggi simbolicamente nelle “wimeni”, le case di riunione e ricordano la storia passata delle genti del luogo.

testo e foto Roberto Schneider

METRO O CALEDONIEN? BEH IO… Io non sono un ingegnere, ma sinceramente questa storia dei pali posti tra il cielo e la terra per portare la luce non l’ho capita bene. E nemmeno gli interlocutori locali ai quali mi sono permesso di chiedere ragguagli in merito hanno potuto aiutarmi. Al contrario, si sono un poco stupiti della mia strana domanda e per ovviare a ciò, mi hanno raccontato la leggenda che viene tramandata da padre in figlio sulla nascita dei “kanak”. All’inizio la terra era disabitata. Un giorno la luna depose un suo grande dente nell’immenso mare. Illuminandolo in

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Anziano pescatore.

seguito coi suoi raggi. Il dente col tempo si decompose e si frammentò. Alcune parti di esso raggiunsero la terra e diedero vita ai primi kanak, altri frammenti rimasero nel mare e si trasformarono in serpenti e iguana. I kanak sono gli abitanti originari della Nuova Caledonia, etnie melanesiane dalla pelle scura e i capelli crespi. Ma l’influenza di successive migrazioni di genti polinesiane, dai tratti somatici più dolci e dalla pelle più chiara, è facilmente riscontrabile in molte comunità. Sono situazioni comuni a tutte le popolazioni, che nei secoli hanno colonizzato le remote isole

LA FRANCIA A 20’000 KM DA PARIGI La Nuova Caledoania ha infatti lo statu-

«I caledoniani hanno votato per o contro Sarkozy» to di “Territoir d’autre mer” quindi, pur essendo un paese a sé stante a oltre 20’000 km da Parigi - in pratica all’opposto del globo terrestre -, è territorio formalmente francese. La Nuova Zelanda è a tre ore di volo, l’Australia a quattro ore, la Francia invece, con la migliore delle connessioni aeree a non meno di 25 ore! I caledoniani - “caledonie e kanak - hanno comunque votato per o contro Sarkozy, così come si esprimono sui principali temi politici francesi. La Nuova Caledonia, abitata da 250’000 persone, è composta da una grande isola - appunto detta “Grande île” con a sud-ovest la capitale Noumea -, e da un serie di isole minori, spesso corrispondenti al classico e magnifico stereotipo della paradisiaca isola del Pacifico, con infinite spiagge, palme e acque turchesi. Sulla “Grande île” si trovano le risorse economiche principali: grandi allevamenti e coltivazioni e soprattutto le miniere di nickel. Ecco dunque spiegato l’interesse coloniale francese e occidentale, che malgrado le

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Un turismo tranquillo conquista lentamente le isole della Nuova Caledonia.

tutti i bianchi. Io non sono né parigino, né tanto meno francese, la qual cosa in alcune comunità ricopre un valore non indifferente. Per i kanak, infatti, i francesi sono pur sempre i colonizzatori, movimenti indipendentisti sono ancora vivi nel paese e solo pochi anni or sono moti popolari sfociarono in scontri e repressioni.

migliori – senza compromessi

Infoline

dell’Oceano Pacifico. Ma in Nuova Caledonia non vi sono solo kanak più o meno puri. La popolazione è un crogiolo di genti e vi si incontrano spesso anche cinesi e vietnamiti, così come francesi. Qui la distinzione fatta dai locali è molto precisa: il bianco è “metro” o “caledonien”. “Caledonien” sono coloro nati nel paese, mentre “metro” sono considerati gli emigrati così come i visitatori. Metro invero sono i parigini, e quindi i francesi, ai quali spesso vengono accomunati

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VIAGGI

Nuova Caledonia: splendide spiagge e mare turchese.

indubbie attrazioni turistiche, è decisamente orientato allo sfruttamento di ben altre risorse. I turisti vi giungono comunque in numero sempre più importante. Sono giovani aitanti australiani che ripartono dicendo che le onde della loro Gold Coast sono migliori per il surf, americani un po’ spaesati a causa della lingua e che si lamentano per la Coca Cola troppo cara e gli europei, curiosi viaggiatori o turisti benestanti, che fanno spesso tappa in Nuova Caledonia nel corso di un giro del mondo. Poi vi sono i francesi, una sorta di controllori del loro territorio d’oltre mare, che gioiscono nel vedere la ban-

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«Mi hanno raccontato la leggenda sulla nascita dei kanak»

diera tricolore sventolare sui pennoni delle più remote “gendarmerie” locali perse tra le palme. ANCHE QUI VI SONO GLI ANTIPATICI Lo Svizzero, un poco “metro”, viaggiatore e curiosone che narra queste vicende, giunge in Nuova Caledonia in una sera di ottobre con un volo della compagnia nazionale Aircalin che, a parte il sito web dalle fotografie molto invitanti, sinceramente mi appare alquanto anomala e senza alcun sfoggio di “charme isolano”. Al contrario è molto calorosa l’accoglienza dell’addetto al controllo passaporti di sangue misto, col

quale mi soffermo a discorrere sul mio viaggio. Decisamente scostante il confronto, subito dopo, con la responsabile dello sportello di informazioni turistiche, una “caledonien” bianca, addirittura sorpresa che qualcuno si rivolgesse proprio a lei per sapere come raggiungere la capitale Noumea. Riprovo con un collega di uno sportello noleggio auto anch’esso bianco caledonien -, ma il tono rimane lo stesso. Pare li stia scocciando! Mi nasce la sensazione che i bianchi caledoniani - ma non me ne vogliano tutte le varie gentilissime persone incontrate in seguito - siano un poco supponenti. Che siano tutti arrabbiati col destino che li ha relegati ad essere i francesi più lontani da Parigi? In effetti, quasi tutti i caledoniani bianchi incontrati in seguito avevano un comune sogno nel cassetto, quello di rientrare a Parigi, la patria dei loro padri, nonni o magari addirittura bisnonni! Così è anche per il taxista che sarà suo malgrado predestinato a con-

Una giovane donna kanak dell’isola di Ouvea.

durmi a Noumea. Invero i prezzi dei taxi sono quasi proibitivi per i 50 km di viaggio. In generale il costo della vita in Nuova Caledonia è di solo leggermente inferiore a quello francese, fatta eccezione appunto per i taxi. Più accessibili sono i prezzi degli “shouttle bus” - che fanno la spola tra centro ed aeroporto -, e soprattutto quelli dei bus pubblici, che però si guardano bene di continuare il loro servizio dopo le sei di sera! Dopo una caparbia contrattazione, il taxista si rassegna a condurmi a Noumea per un prezzo irrisorio, perché deve tornare a casa e senza alcun cliente sarebbe finanziariamente ancor peggio. Scopro comunque nel corso del viaggio un personaggio curioso che si diverte a rispondere alle mie domande con altrettante questioni e col quale mi lascio andare ad un divertente gioco di provocazioni reciproche. Il confronto si conclude con un equo pareggio, e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo così al centro della capitale. CONTINUA.

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PARLIAMO DI SOLDI

IL SEGRETO BANCARIO SVIZZERO

RESTA GARANTITO Il segreto bancario, così come sancito dal 1934 nell’art. 47 della Legge sulle banche a protezione della confidenzialità delle relazioni tra cliente e istituto, resta in vigore. Nessun dato verrà fornito automaticamente dalle banche svizzere alle autorità fiscali di altri Paesi.

a cura di BancaStato

“C

redo ancora nel segreto bancario. Oggi non stiamo celebrando il suo funerale”. È il 13 marzo. Hans-Rudolf Merz annuncia che il Consiglio federale è pronto a concedere l’assistenza amministrativa anche nell’ambito dell’evasione fiscale. Solo per casi singoli, e solo di fronte a un’evidenza di reato. Per i clienti non domiciliati in Svizzera cade la distinzione tra frode ed evasione. Il passo è storico. Il Consiglio federale ha deciso di rinunciare per il futuro alla riserva fatta valere sinora in relazione all’art. 26 del modello di convenzione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che prevede appunto la non opponibilità del segreto bancario sulle questioni fiscali del cliente, e che finora ha permesso alla Svizzera di non concedere lo scambio di informazioni in merito all’evasione fiscale, ma solo per i reati di frode fiscale. Ciò non significa che le autorità tributarie potranno chiedere automaticamente informazioni sui conti o avviare azioni di ricerca indiscriminate. Le informazioni saranno fornite soltanto su richiesta scritta presentata dalle autorità fiscali di un Paese con il quale è stato sottoscritto un accordo di doppia imposizione, e la richiesta dovrà contenere un sospetto fondato e un’indicazione sufficientemente precisa della persona e della

banca. Le azioni di ricerca indiscriminata, ovvero le “fishing expedition”, non sono ammesse già ora neppure nell’art. 26 del modello di convenzione OCSE. Aderire ai parametri dell’OCSE è ormai un dato acquisito anche per altri Paesi che conoscono il segreto bancario. Occorre evitare di finire sulla famigerata “lista nera” dei paradisi fiscali. Le reazioni degli ambienti politici ed economici sono perlopiù positive. Non mancano però coloro che vedono in questa iniziativa una rinuncia al segreto bancario; tanto che è stata lanciata un’iniziativa per ancorarlo nella Costituzione. Intanto Berna ha cominciato a tessere pazientemente l’intricatissima tela negoziale. Con i singoli Stati (una settantina in totale) si sta tuttora discutendo la revisione degli accordi bilaterali di doppia imposizione. Obiettivo principale: uscire dalla “lista grigia” in cui ci troviamo. Per farcela la Svizzera deve siglare, entro la fine dell’anno, almeno dodici di questi accordi. Oggi siamo vicini alla meta perché a fine luglio la Svizzera ha parafato appunto la dodicesima convenzione. I testi dovranno ora essere esaminati dai Cantoni e dalle associazioni economiche interessate. Successivamente, il Consiglio federale deciderà in merito all’autorizzazione a firmare, dopodiché la convenzione sarà pubblicata.

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CANI, GATTI & CO.

BENVENUTO

AMICO MICIO PRIMO CONTATTO COL GATTO Gentile signora Elena Stern-Balestra, mi chiamo Asia e ho nove anni; prossimamente riceverò un gattino e ho promesso alla mia mamma che me ne occuperò con i miei fratellini di tre e sei anni. Vorrei quindi ricevere più informazioni possibili sulla cura e i giochi dei gatti da leggere assieme alla mia mamma. La ringrazio per il suo aiuto. Asia, Tegna

Questa è un’ottima stagione per adottare un gattino (la stagione primaverile, ndr): se potrà uscire all’aperto, le belle giornate saranno d’aiuto. Innanzitutto vi consiglio di visitare il sito internet www.miprendocuradelmioanimale.ch: si tratta di una pagina curata dall’Ufficio Federale di Veterinaria dove potrete trovare informazioni utili sulla tenuta dei gatti: in un breve filmato è mostrato come tenere, nutrire, pulire e occupare il gatto e vi è la possibilità di far arrivare per posta un opuscolo gratuito in cui tutte queste informazioni sono riunite in forma cartacea. Il link con l’Associazione Svizzera dei Veterinari Comportamentalisti (STVV) fornisce un complemento di informazione sulla tenuta dei gatti d’appartamento. Prima di scegliere il gatto è necessario considerare il tipo di tenuta che sarete in grado di offrirgli: se dovrà vivere esclusivamente in casa o in appartamento è importante che sia un gatto nato e cresciuto all’interno. Poi non dovrete dimenticare di fornirgli alcuni oggetti indispensabili: due cassette igieniche (da collocare in due diversi locali della casa), una ciotola per il cibo e una per l’acqua (da disporre ad una certa distanza una dall’altra), una cuccia tranquilla (dove si possa nascondere e/o ripo-

Come prepararsi ad accogliere in casa un felino. Tutto quello che occorre sapere per allestire una convivenza armoniosa… a cura di Elena Stern-Balestra

sare indisturbato!), un albero per gatti e qualche giochino (anche fai-da-te!). Il gatto dovrebbe poter mangiare più volte al giorno (almeno 2-3 pasti) e deve avere sempre acqua fresca a disposizione. I resti dell’alimentazione umana non sono adatti alle necessità dei nostri amici felini, sarà dunque necessario acquistare un alimento completo per gatti. Le cassette igieniche vanno setacciate giornalmente, mentre la pulizia con acqua e sapone e il rinnovo della lettiera vanno effettuati una volta alla settimana. Il vostro veterinario di fiducia vi fornirà tutte le informazioni riguardo alla salute e alla profilassi delle malattie infettive e parassitarie: prendete appuntamento per una prima visita non appena il gattino sarà arrivato a casa vostra. I giochi e le attività con il micio sono molto importanti, ma ricordate che non si tratta di un giocattolino, bensì di un essere vivente, che ha una sua dignità e sensibilità: se si nasconde o sta dormendo è bene lasciarlo tranquillo. Non inseguitelo mai per prenderlo o accarezzarlo, ma aspettate che sia lui a venire da voi, e non forzatelo a restarvi in braccio quando desidera andarsene.Vi consiglio un buon libro da leggere con l’aiuto di un adulto: l’autore è Joel Dehasse, il titolo è “L’educazione del gatto” ed è edito da Alberto Perdisa. Vi auguro buona lettura e, soprattutto, tanti tanti bei momenti con il vostro nuovo amico!

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OGGI PARLIAMO DI...

CUCINARE È BELLO

E DIVERTENTE! testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

Amos

emplici e spontanei, loquaci e interessati all’argomento cucina, ci hanno raccontato le loro esperienze senza vergogna. In fondo non avevamo dubbi: alla maggior parte dei bambini piace stare ai fornelli, impastare, rimestare, tagliare… E per noi hanno “sfornato” tutte le loro conoscenze in materia. CHI DI VOI HA LA PASSIONE PER LA CUCINA E PERCHÉ? Alessio: io trovo che sia bello stare in cucina perché così la famiglia sta insieme. Doris: è bello perché si possono preparare tante cose buone. Reto: è divertente perché quando mia mamma ed io sbagliamo a fare una torta iniziamo a ridere. Filippo: è divertente perché si usano molti vegetali. Brian: a me piace cucinare i biscotti di Natale. Matteo: a me piace cucinare perché scopro ingredienti nuovi che non conoscevo. Geremia: mi piace tanto fare gli gnocchi insieme alla mia nonna. Virginia: io non so spiegare perché, ma cucinare è bello.

Alessandra

Alessio 42

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Amanda

PAPÀ O MAMMA VI PERMETTONO SEMPRE DI ENTRARE IN CUCINA? Angelica: a volte la mamma non mi lascia entrare perché vuole cucinare da sola.

Angelica

L’incontro con i 18 allievi della V elementare di Acquarossa - il cui docente responsabile è Damiano Dell’Oro - in un certo senso ci ha fatto fare un tuffo nel passato: al tempo in cui i bambini - proprio come quasi tutti loro - parlavano dialetto in casa e alcuni erano figli di contadini.

Ana Daniela

Brian Raissa: alcune volte non posso aiutare perché la mamma ha paura che io faccia uno sbaglio. Però mi insegna le ricette. Serhiy: mio papà mi lascia, tranne quando non c’è spazio perché la nostra cucina è piccola. Reto: siccome i miei fratelli non aiutano, allora posso sempre entrare io per dare una mano. Alessio: quando c’è l’acqua che bolle, ad esempio, non posso entrare in cucina. Alessandra: la mia mamma non mi lascia entrare quando ho il raffreddore. Doris: io non sempre posso entrare in cucina perché ho l’abitudine di assaggiare tutto. Brian: quando cucina mio papà non posso sempre entrare in cucina, perché lui ha le ricette segrete. VI È GIÀ CAPITATO DI CUCINARE QUALCOSA DALL’A ALLA Z? Angelica: una volta ho chiesto a mia mamma di comprare gli ingredienti e ho fatto una torta di prugne.

QUALI SONO LE RACCOMANDAZIONI CHE VI FANNO I GENITORI IN CUCINA? Angelica: mia mamma mi dice di fare attenzione a non far bruciare quello che sta cuocendo. Ana: a me dice di fare attenzione al fuoco e di non esagerare con le quantità. Serhiy: siccome mio papà mentre cucina guarda la tele, mi dice di stare zitto. Reto: di far attenzione all’acqua bollente e alle piastre accese. Matteo: quando faccio il pane con mio papà lui mi dice di non mettere troppo lievito. Alessio: a me dicono di non mettere troppo condimento sull’insalata e di fare attenzione a non far cadere le padelle. Daniela: mia mamma ha un po’ paura che mi scotto. Brian: la mia mamma mi dice di far attenzione all’olio o al burro che schizzano.

Doris Matteo

Geremia

Raissa Virginia

Serhiy C’È QUALCUNO A CUI DA GRANDE PIACEREBBE FARE IL CUOCO O LA CUOCA? Matteo: a me piacerebbe perché mi piace cucinare e preparare il pane con mio papà che una volta era panettiere. Alessio: anche a me piacerebbe fare il cuoco, ma non il pasticciere come mio nonno, altrimenti devo stare su anche la notte! Angelica: a me piacerebbe fare la cuoca perché mio fratello fa l’apprendista cuoco. Serhiy: mio fratello è cuoco, a me piace stare in cucina, toccare la pasta e impastare. Daniela: io penso che sia un lavoro che dà soddisfazione. Brian: a me non piacerebbe fare il cuoco perché penso che è stressante. SECONDO VOI PERCHÉ I PIÙ GRANDI CUOCHI AL MONDO SONO UOMINI? Filippo: io penso perché magari hanno più pazienza. Brian: o forse hanno più memoria… Geremia: o semplicemente sono più bravi. Alessio: perché hanno già imparato da piccoli con la mamma o il papà. Amos: perché sono più raffinati. Daniela: perché forse sono capaci a dare quel tocco finale ai piatti. Angelica: perché per cucinare bisogna stare tanto in piedi e gli uomini sono più resistenti. Raissa: perché sono abili a manovrare il cibo. Sehriy: perché le donne non vogliono rovinarsi la manicure.

Filippo

Diego

Ottavia

Reto

Raissa: una sera che ero da sola mi son cucinata una frittata. Doris: a me è successo tante volte di cucinare alla sera perché mia mamma doveva andare ad aiutare il papà a far partorire una mucca. Alessandra: io cucino la pasta quando mia mamma a mezzogiorno non c’è. Amanda: io una volta ho cucinato la pasta al pomodoro. Matteo: io so cucinare la carne, al sangue però. Alessio: mi è già capitato di fare la pasta al sugo, una volta ho fatto i biscotti e ho anche tagliato l’insalata. Amos: io non cucino mai perché abito con cinque zie che non mi lasciano. Ottavia: da sola mai. Con la mamma le polpette. Daniela: io ho fatto la pizza con la mamma. Virginia: io ho già fatto pasta, pizza e una volta i rösti. Diego: a me non interessa cucinare, preferisco preparare la tavola e aiutare mio papà con la legna. Geremia: io ho cucinato una bistecca da mia nonna. Filippo: a me una volta è toccato fare la pasta.

Le classi elementari del Cantone interessate a collaborare alla realizzazione di uno di questi servizi possono scrivere a: Lorenza Storni, CP 247, 6906 Lugano o inviare una e-mail a: lorenza.storni@bluewin.ch.

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ESCURSIONI

SPAZIO GREINA

Escursione in un libro. testo Giosanna Crivelli - foto Roberto Buzzini, Giosanna Crivelli, Tamara Lanfranconi, Sergio Luban, Marco Volken

“P

er il pastore la Greina comincia a nord con Carpet. Per il cacciatore, la Greina comincia a sud con la Val Canal. Le loro storie nascono da questi due punti opposti: in mezzo stanno le acque, le rocce, le pietre, i precipizi, i sentieri...”. Così lo scrittore Leo Tuor, che ha vissuto per oltre un decennio in Greina come pastore, inizia il suo racconto. Per noi cinque fotografi, la Greina comincia nel nostro immaginario. Luoghi già visitati, già fotografati. Ma in altri momenti e in altri contesti. Creare un racconto visivo coerente, personale e unico, era per ognuno di noi la sfida. Avremmo scattato tutti immagini simili, interscambiabili? Questa sottile incertezza era inconsciamente presente. Il fotografo ha una dinamica di pensiero ed azione particolare: è innanzitutto individualista, curioso, esploratore di luoghi e di tecniche, più o meno egocentrico, quasi sempre ossessionato da un’idea, da un tema. Il luogo è il contenitore delle idee. La Greina è un luogo con un’attrazione particolare, quella della vastità in ambiente alpino. Il tema è ciò che dà il tocco individuale, il significato al progetto e alle immagini. Nella traduzione dalla realtà all’immagine fotografica succedono dei passaggi misteriosi, e non sempre è immediatamente comprensibile il perché di

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un’attrazione, di un’inquadratura. È lì, in quel breve momento dello scatto, che vi è l’intersezione con il tracciato della propria vita, con ciò che siamo e che forse nemmeno sappiamo di essere. Il fascino del “mestiere” è questo specchio rivelatore e allo stesso tempo ambiguo. Al termine del lavoro ci siamo trovati

«Un altro deserto da esplorare» con immagini totalmente diverse gli uni dagli altri. Come se fossimo stati su diversi pianeti. Ognuno di noi aveva trovato un proprio linguaggio. A questo punto il compito era quello di trovare un’unità emotiva tra singole immagini e storie visive. L’impronta grafica forte e inconfondibile di Roberto Grizzi ha creato la storia comune, trovando l’unità tra bianco e nero, tra contrasti e sfumature di colori, tra linee forti e linee sconnesse.

Senza intenzione né concetto ho trovato immagini che mi hanno condotto al frammento, a un riassunto degli elementi che compongono il territorio. Giosanna Crivelli

L’incontro con la Greina è stato impegnativo anche se coinvolgente, perché la Greina non ha voluto svelarsi subito. Roberto Buzzini

In questo contesto mi lascio guidare da un particolare pensiero, tento di isolare degli elementi dal loro riquadro abituale per ottenere un’immagine di comprensione non immediata e per questo motivo interessante. Sergio Luban

Il mio interesse si è presto focalizzato sulla continuità di queste linee, sul loro intreccio e sugli elementi formali materiali e immateriali che puntualmente vengono ad interrompere quest’armonia creando ritmi diversi. Tamara Lafranconi

La rinuncia al colore apre altre porte, offre altre possibilità di scegliere, di organizzare e di bilanciare le inquadrature. Marco Volken

SPAZIO RAUM SPAZI GREINA Testo di Leo Tuor Fotografie di Roberto Buzzini, Giosanna Crivelli, Tamara Lanfranconi, Sergio Luban, Marco Volken, concetto grafico e impaginazione di Roberto Grizzi. Editore Desertina, Coira, 2008

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SPORT

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GIOCATORI

SI NASCE SEO, 11 ANNI “Gioco in tutte le posizioni, tranne il portiere. Seguo alla tele il campionato italiano, ma anche quello svizzero, mi piace Lustrinelli. Le finte sono il mio forte. Le partitelle sono state i momenti più belli della settimana. Penso di diventare un giocatore professionista, nel Milan”. JACOPO, 9 ANNI “Sono già stato a San Siro, il Milan è la mia squadra del cuore. I miei giocatori preferiti sono Kaka’ e Messi. Questa settimana di allenamento mi è piaciuta molto, ci siamo divertiti e ho imparato molte cose”. SILVIA, 12 ANNI “Tifo Milan e mi piace giocare a calcio. Pato e Messi sono i miei preferiti. Qui mi sono divertita, mi è piaciuto tutto. Alla mattina ci si allena, poi si va in piscina, si mangia, ci si riposa per riprendere l’allenamento”. DAVID, 12 ANNI “Gioco nel Breganzona, magari giocassi nel Milan! La settimana è andata bene, abbiamo fatto i colpi di testa”. AURELIANO, 11 ANNI Gioco a calcio nella squadra di Villa Luganese, già l’anno scorso c’era questo campo, ma quest’anno sono riuscito ad iscriver-

Siamo andati a seguire uno dei cinque campi d’allenamento organizzati quest’anno in Ticino dall’AC Milan. Ragazzini che indossando la maglia di giocatori che vedono perlopiù in tv, rincorrono palloni e - forse - un sogno. testo Marco Ortelli - foto Rémy Steinegger

mi. Il mio ruolo è ala destra. Sono interista. Mi piacerebbe diventare un giocatore ma è difficile, bisogna impegnarsi molto e avere talento già da piccoli. Il mio punto forte è fare i cross”. È una mattina d’inizio estate quando con il fotografo Rémy raggiungiamo Tesserete, luogo prescelto in Ticino dall’AC Milan unitamente a Morbio Inferiore - per realizzare campi di allenamento della durata di una settimana e destinati a ragazzini dai 6 ai 15 anni d’età. In Svizzera vengono a loro volta organizzati campi di allenamento a Losanna, Lenk e Celerina. Un grande successo, come ci spiega Roberto Poretti, che ci accoglie sul terreno da gioco sintetico, mentre 66 giovani apprendisti calciatori vengono catechizzati a dovere dagli allenatori scelti dall’AC Milan per dirigere gli allenamenti e accompagnare i ragazzi nell’arco della settimana, dalle 9 di mattina alle 17. Vice Presidente del Consorzio Centro sportivo e ricreativo-balneare della Capriasca e Valcolla, municipale del comune di Capriasca, Roberto Poretti ci parla nella veste di rappresentante in Svizzera dell’Associazione sportiva Open di Bologna, specializzata nell’organizzazione di eventi di carattere sportivo e pedagogico in Italia e all’estero. Da lui ci preme però sentire quali siano le sue sensazioni a proposito di questo tipo di eventi:

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“Personalmente mi piace molto questa idea, perché se è vero che questi campi comprendono una parte tecnica che ha lo scopo di aiutare i ragazzi a crescere nella tecnica del gioco, nello stesso tempo viene prestata particolare attenzione anche all’aspetto educativo, facendo ad esempio riconoscere ai ragazzi i

«Gioco nel Breganzona, magari giocassi nel Milan!» propri limiti relazionali, che la nostra libertà finisce dove comincia quella dell’altro. Questa esperienza mi ha fatto capire che a questa età non conta tanto educare il ragazzo a vincere, quanto a farlo diventare un bravo giocatore, ma soprattutto un bravo uomo. Attraverso il calcio si insegna anche a vivere”. Nella pausa tra un allenamento e l’altro cogliamo l’occasione per dialogare anche con Carlo Perrone, ex calciatore professionista in Italia, e quest’anno tra gli allenatori responsabili designati dall’AC Milan per monitorare, per così dire, il territorio calcistico ticinese.

“Abbiamo cercato di improntare queste giornate partendo dal principio di apprendere divertendosi. Alla loro età è giusto che i ragazzi inseguano un loro sogno, ma è importante che non abbiano pressioni di nessun tipo. La nostra filosofia è questa. La prima maglia che si indossa è spesso quella che ci resta nel cuo-

FARE CALCIO PER I PIÙ PICCOLI Carlo Perrone è stato calciatore professionista (Padova, Atalanta, Vicenza e Bari tra le altre). Calcate le scene del massimo campionato italiano, al termine della carriera si è dedicato ad attività dirigenziali e alla formazione dei giovani. Da quest’anno fa parte del progetto Milan Junior Camp, quale allenatore responsabile. Roberto Poretti, municipale del comune di Capriasca, rappresenta in Svizzera l’Associazione sportiva Open di Bologna, che organizza con l’AC Milan i campi d’allenamento in Svizzera. Grazie alla sua mediazione sono stati allestiti campi di allenamento in Ticino, (Tesserete e Morbio Inferiore) e in Svizzera (Losanna e Lenk).

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re. Sarebbe auspicabile allora che a indossare le maglie delle squadre più importanti, che tutti i ragazzi conoscono perché vedono in televisione, fossero giocatori esemplari sia sul campo sia fuori dal campo. Al di là di ogni vana gloria”. Ha inizio l’ultimo allenamento. Alla fine, gli allenatori segnaleranno all’AC Milan eventuali ragazzi, che avranno l’opportunità di ritrovarsi per due giorni con tutti i talenti del mondo a Milano, in autunno. Da lì, forse, uno di loro potrà cominciare l’avventura che lo porterà a diventare anche un giocatore professionista, oltre al giocatore che già è…

«La prima maglia che si indossa è spesso quella che ci resta nel cuore» JOSHUA, 11 ANNI “La cosa più bella di questo campo? Essere in vacanza dalla scuola, trovare nuovi amici, giocare con i compagni. Sono attaccante o difensore, seguo il Portogallo ma anche il campionato svizzero. Il mio calciatore preferito è Cristiano Ronaldo”.

IL GIOCO PIÙ POPOLARE DEL MONDO Nel 2009, 40 Nazioni hanno ospitato campi di allenamento organizzati dall’AC Milan per ragazzi tra i 6 e 15 anni. Riportiamo le parole di Paolo Maldini, a proposito di questa iniziativa: “Un progetto realizzato per rispondere alle esigenze dei bambini che si avvicinano al gioco del calcio per la prima volta e dei ragazzi che già lo praticano. Credo nell’idea che i giovani debbano poter praticare questo sport divertendosi, imparando a socializzare e a misurarsi con i successi e le sconfitte”.

GABRIEL, 8 ANNI “Gioco nel Rapid a Lugano. Sono attaccante e mi piace Kakà. È stato bello, ho imparato molte cose, e poi ho fatto tanti goal di testa. Mi piacerebbe diventare un giocatore in Svizzera”. DIEGO, 14 ANNI “Gioco portiere nel Vedeggio. Qui non ho fatto il portiere ma ho giocato fuori, per vedere com’è. Seguo soprattutto il campionato svizzero”. MATTIA, 13 ANNI “Gioco attaccante nel Lavena Tresiana. Mi piace Pippo Inzaghi. Sono forte nei dribbling”. FRANCESCO, 14 ANNI “Sono portiere e a volte gioco anche terzino. Seguo il campionato svizzero e quello italiano alla televisione. Mi aspettavo che facesse più caldo, invece si stava bene. Purtroppo è già finito”.

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SONDAGGIO

Andrea Ponti, 35 anni, venditore/meccanico, Pambio Noranco - “Vado molto in mountain-bike sulle nostre colline. I mondiali in Ticino sono senza ombra di dubbio un’occasione da non perdere. Sarò a Mendrisio!”.

Roberta Bonato, 44 anni, venditrice, Balerna - “Sarò obbligata a seguire i mondiali visto che abito sul circuito. Però sono arrabbiata, perché da anni aspettiamo la moderazione del traffico e gli unici soldi sono stati spesi per la manifestazione”.

Sergio Scolari, 72 anni, pensionato, Biasca - “Sono un grande appassionato di ciclismo, tifosissimo del mitico Ferdi Kübler. Non dimenticherò mai la sua vittoria ai Mondiali di Varese. Mi recherò sicuramente a Mendrisio!”.

MONDIALI DI CICLISMO ANCHE VOI TRA IL PUBBLICO? Dal 23 al 27 settembre prossimi Mendrisio e dintorni saranno teatro di un grande avvenimento sportivo: i Mondiali di ciclismo su strada 2009. Sono attesi oltre 250’000 spettatori. Anche voi sarete fra questi?

testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

Joelle Balaguer, 21 anni, stalliera, Bogno - “Fino ad un po’ di tempo fa andavo in bici, ma visto il territorio montagnoso dove risiedo, ho smesso. Comunque non seguo il ciclismo, preferisco l’equitazione”.

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Maurizio Longu, 34 anni, impiegato di logistica, Lamone - “Mi piace tutto lo sport, ma spesso per mancanza di tempo non riesco a seguirlo. Questa volta, però, non voglio perdermi l’occasione!”.

Marina Mariani, 31 anni, agente immobiliare, con Martina, Locarno - “Amo molto andare in bici, tanto che ho fatto anche il Trittico delle Alpi. Purtroppo non potrò seguire la manifestazione di Mendrisio”.

Amel Zekan, 18 anni, venditore, Rivera - “La competizione mi piace. Al Gianetti Day sono arrivato 5° su 32 partecipanti. I mondiali, probabilmente, me li guarderò in TV”.

Deborah D’Orazio, 36 anni, impiegata, Grancia - “Mi piace pedalare, sia out, sia indoor. Se avrò il tempo seguirò senz’altro i mondiali di Mendrisio”.

Daisy Miozzari, 60 anni, casalinga, Paradiso - “Da bambina utilizzavo la bici. Oggi con tutto quel traffico mi fa paura. Non penso che seguirò i mondiali”.

Anastasia Malek, 37 anni, medico, Contone - “Mi piace andare in bici, ma non mi recherò a Mendrisio. Seguirò le gare in televisione”.

Flavio Balano, 36 anni, magazziniere, Cadro - “Dalla morte di Pantani, non seguo più questo sport perché, secondo me, non c’è più un ciclista carismatico”.

Violeta Bytyqi, 20 anni, parrucchiera, Lugano - “Non lo pratico come sport, ma nel tempo libero mi piace pedalare. I mondiali li seguirò alla TV”.

Giulio Ciccone, 33 anni, rappresentante, Bioggio - “Ho un figlio appassionato e per questo mi sto avvicinando al mondo della bici. Forse mi recherò a Mendrisio”.

Maurizio Sala, 45 anni, docente, Mendrisio - “Essendo nato e cresciuto a Mendrisio e avendo fatto dello sport la mia professione, non posso che essere entusiasta per un evento che proietterà ancora una volta il Mangifico Borgo nel mondo”.

Giampiero Salerno, 45 anni, carrozziere, Bellinzona - “Ho seguito il ciclismo fino alla morte di Pantani. Oggi mi intriga la spettacolarizzazione che gravita intorno ad eventi del genere”.

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INTERNET

TUTTO IL MONDO DI GOOGLE

L’ormai celeberrimo Google rappresenta un vero e proprio impero che, dalla sua nascita nel 1999, non ha mai cessato di crescere, con continue proposte per tutti i suoi utilizzatori. La filosofia alla base di Google è lo sviluppo di una quantità di progetti, incoraggiando e stimolando impiegati e personale a crescere e a elaborare idee. testo Elio del Biaggio

CURIOSITÀ E UN PO’ DI STORIA Se tutti conosciamo l’origine del nome Google (cercatelo su… Google), pochi sanno che il suo nome originario era in realtà “BackRub!”, chiamato in questo modo perché aveva l’abilità di analizzare i “back links”, i link ipertestuali che puntavano ad un sito o ad una determinata pagina web. Google è stato creato nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, all’epoca studenti dell’Università di Stanford. La leggenda vuole che Google e Yahoo! siano nati in stanze a pochi metri di distanza. L’azienda fu fondata nel 1998, ma il sito è uscito dalla fase Beta solo nel settembre 1999, dopo oltre un anno di test. La società ha il proprio quartiere generale a Mountain View, in California, luogo per eccellenza in cui la Rete si è sviluppata e che ha dato origine all’espressione “to surf the Web”, tradotta erroneamente in italiano come “navigare su Internet”, mentre la traduzione corretta sarebbe invece “surfare nella Rete”, ispirata dalle spiagge californiane in cui si pratica il surf. Nell’ottobre del 2003, Google rifiutò le proposte di Microsoft relative ad un possibile accordo o addirittura una fusione. Nell’agosto del 2004, la società sbarcò ufficialmente in borsa, mentre il resto della storia lo conosciamo ormai tutti quanti. I DIVERSI PROGRAMMI UTILI Partiamo direttamente da Google Desktop (http://desktop.google.it), un programma per indicizzare tutti i dati presenti sul nostro computer, per un motore di ricerca interno, che ci consente di trovare tutto quanto desiderato facilmente e velocemente. Per la messaggeria online, troviamo la soluzione Google Talk (www.google.com/talk), in concorrenza

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diretta con Skype, per un sistema di messaggeria istantanea e vocale, tipo Voiceover-IP, disponibile per piattaforme diverse, dal PC al portatile, sobrio ma efficace e perfettamente integrato nel servizio Gmail di cui parleremo dopo. Nemmeno il ritocco e la condivisione di immagini sono trascurati e Google propone il suo programma gratuito Picasa (http://picasa.google.com), che consente di organizzare e di modificare fotografie e anche di pubblicare facilmente album sul web. A livello di soluzioni software, rimane ancora il sorprendente Google Earth (http://earth.google.com), programma gratuito che consente di visualizzare dettagliatamente città e strade di tutto il mondo grazie ad un sofisticato sistema di fotografie aeree e satellitari, permettendoci di sorvolare la Terra posando gli occhi e focalizzando dove più ci pare,

tanto per turismo quanto per pura e semplice curiosità, cui si è recentemente aggiunto un nuovo servizio per scandagliare addirittura le profondità marine. TUTTI I NUMEROSI SERVIZI GRATUITI Iniziamo con Gmail (www.gmail.com), sistema di posta webmail colmo di interessanti e utili opzioni. Non manca Google Calendar (http://calendar. google.com), un servizio di calendario collaborativo disponibile e accessibile sul web, che consente di conservare ogni traccia della nostra vita privata e professionale, in combinazione con quella di amici e colleghi, gestendo al meglio la nostra agenda. Desiderando un sistema di cartografia, ecco Google Maps (http://maps.google.ch), in grado di visualizzare cartine geografiche del pianeta e mappe di ogni località, sia in modo

classico sia come viste satellitari. Nemmeno i gruppi di discussione vengono trascurati e Google Groups (http://groups.google.com) giunge in aiuto, con la lista completa di tutti i gruppi di discussione dagli albori di Internet, da Usenet in poi, referenziati e archiviati sin dai primi Anni ’90, con cui è anche possibile creare un proprio forum riunendo persone con le nostre stesse passioni. E arriviamo così a Google Documents (http://docs.google.com), la “suite” burotica gratuita direttamente online, seria alternativa a Microsoft Office, con il vantaggio del lavoro collaborativo, punto forte di questa applicazione. Se ci occorre una traduzione in una delle principali lingue del mondo, ecco sottomano Google Translate (http://translate. google.com), per la traduzione istantanea di parole e di testi, copiati e incollati, tanto quanto intere pagine web. Non vogliamo di certo scordare YouTube (www.youtube.com), anch’esso dell’impero Google, la soluzione più utilizzata al mondo per la condivisione o anche solo la consultazione di video e filmati online. Naturalmente, anche per i programmatori, dai debuttanti a quelli più smaliziati e confermati, Google offre pane da mettere sotto i denti, con Google Ricerca codice (www.google.com/codesearch), un pratico e utile sistema di ricerca di codici sorgente pubblici da implementare libera-

«Il nome originario era Back Rub» mente nel proprio lavoro. A questo proposito, non dimentichiamo di menzionare Google Sites (http://sites.google.com), editore di pagine web personali in grado di rammentare che non esiste solo il mondo dei blog ma anche siti e pagine web personali realizzabili con poche conoscenze tecniche e contenuti ospitati gratuitamente. Orkut (www.orkut.com), è la rete sociale - o comunità virtuale proposta da Google, benché meno

conosciuta e utilizzata rispetto ad altri celebri concorrenti e rivali, come SecondLife o Facebook. Nemmeno gli utilizzatori di terminali mobili sono stati abbandonati e con Google Mobile (www.google.com/mobile), sistema di accesso alla rete, si possono effettuare ricerche, leggere la posta elettronica, gestire il proprio tempo, visualizzare cartine geografiche,

«Si possono visualizzare città e strade di tutto il mondo» ovunque ci si trovi nel mondo con il proprio apparecchio mobile. Inoltre, se dovessimo essere fanatici di diari online, Blogger (www.blogger.com) ospita contenuti oppure li trasferisce su un server di nostra scelta. Indubbiamente, anche curiosi e webmaster hanno di che soddisfare la loro sete di conoscenza con Google Trends (www.google.com/trends), che offre una moltitudine di informazioni e di statistiche sull’uso e l’utilizzo del celebre motore di ricerca. Ed eccoci a Google Blocco Note (www.google.com/notebook), e chi altri se non Google poteva offrire un tale strumento da combinare con Internet Explorer per memorizzare le informazioni più interessanti raccolte durante le nostre navigazioni? Non mancano nemmeno le attualità e le informazioni, grazie alla piattaforma Google News (http://news.google.it) con la raccolta delle principale fonti di informazioni catalogate per soggetto, provenienti da quotidiani e riviste di ogni Paese del mondo. Persino gli studenti hanno di che essere soddisfatti, con Google Scholar (http://scholar.google.com), utile nella ricerca di fonti di informazione attraverso siti e pagine web di università. Terminiamo allora con Google Analytics (www.google.com/analytics), servizio di analisi di siti e pagine web, con dati statistici, cifre e grafici, vera e propria panacea per ogni webmaster.

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CAPELLI AL VENTO Nel mondo dell’automobile, la ricetta per sentirsi sempre piacevolmente in vacanza si chiama cabriolet a quattro porte o roadster

a due porte. Tra le nuove e seducenti proposte, un dilemma: meglio la soluzione a tetto rigido oppure la tradizionale capote in tela? testo Stefano Pescia

L’

autunno è un mese particolarmente invidiato alla Svizzera italiana da parte degli automobilisti di oltre Gottardo, in particolare dagli appassionati delle vetture cabriolet. Infatti da noi si può circolare con il tetto ripiegato anche fino a metà ottobre. Una mobilità felice che si afferma positivamente anche nei periodi di crisi; pur rimanendo legata al rapporto della disponibilità finanziaria dei singoli acquirenti. L’automobile capelli al vento rimane incline alla sua missione di prodotto dalle mille emozioni. Il suo inconfondibile fascino e il piacere di regalare ai suoi proprietari la carica di adrenalina sognata, si confermano vincenti. Un effetto contagioso anche per chi è confrontato con esigenze pratiche, ma per il quale la decappottabile rimane nel ventaglio dei desideri. Tra i modelli, che nei primi otto mesi dell’anno hanno ampliato la già ricca offerta, vi sono quelli che si trasformano da cabriolet a coupé, proponendo un tetto rigido pieghevole in acciaio, in sostituzione di uno tradizionale a copertura in tela.

dell’aria, rendendo la rumorosità molto simile a quella che si percepisce in una berlina. Inoltre, in diversi casi si ha ora la possibilità di aprire e chiudere il tetto in tela o rigido con il telecomando a distanza oppure quando la vettura è in movimento ad una velocità tra i 12 e i 50 km/h. La versione roadster è ideale soprattutto se la sua funzione principale è quella di fungere da seconda macchina. È certamente più sportiva rispetto alla quattro posti, ma spesso l’entusiasmo iniziale perde la sua carica nel tempo, perché ci si accorge che lo spazio ristretto penalizza il suo piacere di utilizzo.

«Le cabriolet hanno un fascino inconfondibile»

QUALE SOLUZIONE È LA PIÙ PRATICA? Il tetto rigido a funzionamento elettrico, che in pochi secondi scompare discretamente nel bagagliaio, ha certamente il vantaggio di trasformare il modello in una vera vettura double-face; perfettamente isolata, meno rumorosa e, aspetto oggi non indifferente, a prova di eventuali atti di vandalismo. L’aspetto meno funzionale è quello di ridurre la capacità di carico del bagagliaio. Una limitazione che favorisce la scelta del modello a quattro posti, perché vi permette di sfruttare i sedili posteriori per riporre qualche borsa o valigia, in particolare se viaggiate in due. Dall’altra, parte i progressi della tecnologia hanno accentuato la qualità delle coperture in tela. Quando il tetto è chiuso, la differenza nella rumorosità si accentua soprattutto nelle gallerie, ma altrimenti è minima. Alcuni modelli più raffinati, come la nuova Audi A5, propongono addirittura un’aggiunta all’equipaggiamento di base, rappresentata da una speciale insonorizzazione che si ottiene con uno strato centrale composto da una schiuma isolante, che diminuisce ulteriormente il fruscio

LE ULTIME ARRIVATE Tra le novità tecnologiche che hanno accompagnato le novità 2009, la Peugeot 308 CC e la Audi A5 cabriolet si presentano con un rivoluzionario sistema di ventilazione ad aria calda all’interno degli appoggiatesta anteriori per riscaldare la zona della nuca. Il tettuccio in tela ad azionamento elettrico è stato ripresentato anche per la nuova Mini cabrio e per la Fiat 500 C. per quest’ultima il tetto scorre lungo i montanti fissi, con il vantaggio di non ridurre l’abitabilità rispetto alla corrispondente versione berlina. Come per altre marche, gioca il suo fascino anche attraverso i colori della capote; in questo caso rosso, nero o bianco avorio. L’elenco delle novità si è ulteriormente ampliato con l’aggiunta della roadster BMW Z4, delle quattro posti Lexus IS 250C e Infiniti G37 cabrio, tutte e tre con un tetto rigido in metallo. LE NOVITÀ DI DOMANI Diversi sono i costruttori che stanno tastando il terreno per valutare le reazioni del pubblico. Alfa Romeo sta studiando una versione tetto ripiegabile con la Mito, Mercedes non rinuncerà alla E cabriolet e addirittura Renault, con la nuova Twingo, si intrufolerebbe volentieri in questo segmento particolarmente stimolante. I modelli che si potrebbero facilmente trasformare in cabriolet non mancano certamente e marche come Seat, che per ora non hanno mai offerto questo genere di veicoli, gradirebbero sicuramente chiudere il cerchio dei modelli con una nuova versione capelli al vento.

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UN GIRO IN MOTO Due prestigiose case motociclistiche presentano le loro rombanti novità.

testo Graziano Guerra

LE NOVITÀ DELLA MITICA HD PER IL 2010 La Casa opera su sei piattaforme di modelli. Ecco le novità più importanti della gamma per la stagione 2010. La nuova regina della gamma H-D Touring è la Electra Glide Ultra Limited, che offre le prestazioni maggiorate di un motore Twin Cam 103 e di serie, è dotata di alcuni elementi che normalmente sono disponibili solo come accessori sugli altri modelli della gamma Touring Harley-Davidson. La Dyna Wide Glide torna completamente rinnovata, ma con uno stile chopper “old school”: cerchi a raggi, colore nero, parafango posteriore corto, sissy bar nero e lo scarico 2-1-2 con paracalore “Tommy Gun”. Speciale la verniciatura con motivo a fiamme (su richiesta e in produzione limitata). La Fat Boy diventa Special: arricchita con particolari in cromo satinato e in Black Denim. Il nuovo modello Fat Boy Special è la versione più “dark” e ribassata della moto che definisce ancora il segmento fat-custom. Ispirati alla XR750, una delle moto da corsa più affermate nel mondo, i modelli XR1200 nascono dal deside-

rio di creare una Harley-Davidson ideale sia per la città, sia per i percorsi ricchi di curve. Per il 2010 è stata completamente rinnovata nella versione l’XR1200X. L’evoluzione del concetto XR ha uno stile grintoso. Telaio, motore, forcella a steli rovesciati, codi-

CVO 2010 Il team Custom Vehicle Operations (CVO) di Harley Davidson è composto da maestri nell’esecuzione di scintillanti cromature e di audaci verniciature, i quali hanno approntato quattro modelli in serie limitata per il 2010. Due sono nuovissimi: CVO Softail Convertible, motocicletta versatile adatta sia alla città sia ai lunghi viaggi, e CVO Street Glide, una bagger ad alte prestazioni. I modelli CVO Ultra Classic Electra Glide e CVO Fat Bob hanno nuove verniciature e nuovi dettagli di stile. Tutti i modelli CVO sono stati potenziati con un bicilindrico Twin Cam 110, la cilindrata più grossa offerta da Harley-Davidson.

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testo Cloris Sciaroni PREVISIONI DI CLORIS Il grafico per il 1° del mese vede un Sole in Vergine e l’Ascendente in Scorpione, emblema dell’abuso di potere medico-farmaceutico, per condizionare scelte improprie nel popolo. Anche il sesso (tema prediletto dello Scorpione), motivo di “consumo e profitto” ha superato ogni limite. Non saranno certo le medicine a cambiarci. Dobbiamo comprendere che il nostro corpo, che non è solo una macchina biochimica, assorbe di tutto ogni volta che scambiamo energia sessuale con un altro e questo resta impresso nella memoria emozionale, nel nostro DNA. Mai sentito parlare di “Miasmi” o di “Karma”? Dunque il motto della Nuova Era è AUTORESPONSABILITA’! In questo le donne hanno un ruolo fondamentale!

ARIETE 21/3 - 20/4

Plutone sempre in conflitto per voi della 1. decade, a cui si aggiunge Mercurio (nella 1. parte del mese) e Marte (1. e 2. decade), provocano incomprensioni e tensioni in casa ma anche fuori nelle relazioni, per motivi vari. Siete forse alle prese con dei cambiamenti importanti che vi creano ansia? Del resto gli influssi aquariani spingono a delle svolte necessarie, anche se ai vostri familiari non piacciono. Avete bisogno di sentirvi più indipendenti e liberi per poter esprimere tutta la vostra creatività e le vostre potenzialità. Allargate la vostra visione della vita e occupatevi di tematiche sociali e spirituali. Per natura il vostro spirito pionieristico può portare riforme utili, purché non siano dettate soltanto dall’egoismo e dall’ambizione personale. Salute: Saturno in Vergine indica responsabilità e saggezza nell’uso delle energie.

TORO 21/4 - 20/5

Plutone sempre favorevole ai nativi della 1. decade punta in alto, mentre Marte pure positivo per tutto il mese, in buon aspetto al Sole nei primi 20 giorni, indica buona resistenza psicofisica, per cui renderete molto. E in casa ci sarà un gran fermento per alcuni di voi, forse alle prese con cambiamenti vari. Attenzione alle spese. Anche sul lavoro vi attendono novità. I liberi professionisti vivranno un periodo molto intenso a livello lavorativo, attenzione a non caricarvi di troppi impegni o a creare conflitti di potere. Delegate e fidatevi anche un po’ degli altri anche se non sono perfetti e bravi come voi. Un po’ di umiltà vi fa bene e vi libera dalle tensioni. In amore le cose dovrebbero andare bene, se non vi mostrate troppo esigenti. Salute: rispettate il bioritmo e fate delle sane nuotate o della bicicletta. Fa bene alla circolazione, specialmente a voi donne.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Mercurio in ottimo aspetto nei primi 18 giorni vi rende particolarmente vivaci e loquaci, mentre i benefici influssi dall’Aquario stimolano la vostra intuizione, affinché la vostra mente curiosa e creativa per natura possa esprimersi al meglio. Sia in qualità di scrittori, oratori, sia di commercianti o educatori, avrete una forte presa sul pubblico, soprattutto voi donne. Possibili nuove proposte, offerte o collaborazioni, che tornano a vostro vantaggio. Siate ricettivi e aperti a nuove possibilità. Buon inizio anche per voi studenti. E in amore cercherete la complicità intellettuale ed emotiva per vivere momenti intensi. Salute: Sole e Saturno ostili vi suggeriscono cure depurative in vista dell’autunno e del ritorno di disturbi allergici.

CANCRO 22/6 - 22/7

Marte nel segno, in ottimo aspetto al Sole, vi regalerà più dinamismo e intraprendenza, quindi sarà un mese impegnativo, specie per voi della 1. decade. Molti di voi si troveranno a dover sistemare un po’ di burocrazia in sospeso, ma è necessario fare ordine. Nei contatti con il pubblico o con i colleghi siate cauti, in modo particolare con le parole, che potrebbero anche venir travisate a causa di un Mercurio dissonante nei primi 18 giorni. Qualche incomprensione con un figlio non esclusa. Voi studenti farete un po’ di fatica ad ingranare all’inizio, giacché preferite una vita più spensierata. Siate prudenti sulle strade e alla guida, perché le distrazioni costano care. Nei rapporti affettivi voi donne evitate l’invadenza o la tendenza a voler cambiare l’altro. Salute: tempo di depurazione in vista dell’autunno. In caso di ansia e insonnia rivolgetevi a un buon omeopata.

LEONE 23/7 - 23/8

Bene la prima parte del mese per voi nativi della 1. e 2. decade: Venere e Mercurio positivi fra loro regalano fascino e capacità di persuasione, ottimo per chi è a contatto con il pubblico o la clientela. È possibile fare buoni affari in questo periodo. Anche il ritorno a scuola o al lavoro appare positivo, non fosse altro che per rivedere i vostri amici e raccontarvi le avventure estive o le novità in campo amoroso. Tuttavia non cercate di essere sempre protagonisti, date spazio anche agli altri! I pianeti in opposizione dall’Aquario possono suscitare qualche problema di intolleranza e ribellione a voi della 3. decade, vale anche in amore. Le crisi per qualcuno di voi riguarderanno il denaro o la diversità di progetti e ideali. Seguite la vostra intuizione e la strada che avete scelto, che non sia solo materiale. Salute: adottate stili di vita più sani e semplici.

VERGINE 24/8 - 22/9

Con Sole e Saturno nel segno, Plutone in trigono e Marte in sestile, vi sentirete particolarmente forti e determinati. Si prospetta quindi un mese intenso, dinamico, dove sarete molto efficienti. Può anche darsi che il lavoro rubi un po’ di tempo all’amore, vedete di organizzarvi. Nella 2. parte, Mercurio incontrerà le dissonanze dei pianeti dall’Aquario, per cui dovrete ridurre gli impegni e inserire più pause per non esaurirvi. Al momento ci sono ancora dei blocchi per voi della 3. decade, che sentite maggiore bisogno di libertà, inutile forzare i tempi. Vale anche in amore. Attenzione a non assecondare troppo i capricci della vostra compagna, cari uomini. Fatevi invece apprezzare per le vostre qualità. E voi donne contenete le spese. Salute: il plenilunio nel segno, il giorno 4, risveglia paure esistenziali. Curatevi con l’omeopatia.

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BILANCIA 23/9 - 22/10

Il mese inizia con una bella luna aquariana, in ottimo aspetto a Mercurio, che dona una particolare lucidità mentale e il desiderio di rinnovamento. Tuttavia non prendete decisioni affrettate tra il 7 e il 29 solo per puro entusiasmo. Venere positiva fino al giorno 20 regala momenti piacevoli e invita voi donne a prendersi cura della propria immagine, senza spendere troppo. Prediligete prodotti naturali, anche nel vestiario. Ottime prospettive di lavoro grazie ad amicizie influenti. Se i nativi della 3. decade sono più fortunati, quelli della 1. sono ancora alle prese con una lotta interiore, dovuta alle dissonanze di Marte e Plutone, che pone molti freni. Ma chi vi ostacola in realtà? Non badate alle invidie o ai pettegolezzi, ma andate dritti per la vostra strada. Andate incontro all’equinozio con canti e danze, fanno bene al corpo e all’anima.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Mese molto impegnativo per voi della 1. e 2. decade. Nel lavoro sarete un passo più avanti degli altri, molto acuti e lucidi nelle analisi, per cui raramente sbagliate la mira. Capacità e organizzazione vi fanno guadagnare tempo e denaro. Marte in trigono dal Cancro stimola la passione per quello che si fa, ma anche sensibilità e desiderio di difendere la propria privacy, per voi fondamentale. In amore vi mostrerete molto empatici e intuitivi, per cui riuscirete a comunicare con i sensi più che con le parole. A volte avrete l’impressione di conoscervi da tanto tempo. Voi donne chiedete più attenzione e collaborazione al partner. Voi della 3. decade sarete invece più nervosi, impazienti e intolleranti qualche volta. Probabili novità in famiglia o cambiamenti in casa. Forse avete bisogno di più spazio per non sentirvi soffocare.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Il mese inizia con vivacità e forse anche con un pizzico di nostalgia per le vacanze e le nuove conoscenze o esperienze fatte, ma il dovere chiama. Del resto, se il lavoro appassiona, darete il massimo di voi e ne trarrete anche del beneficio materiale. Qualcuno di voi sentirà forte il bisogno di rinnovamento, suvvia, le idee non vi mancano, purché siano concrete e magari di beneficio anche alla società. Avete cambiato casa o lavoro o siete in procinto di farlo? Niente paura, con la bella complicità di Venere il nuovo ambiente si rivelerà più accogliente del previsto. In amore sentite il bisogno di maggiore coinvolgimento emotivo e attenzioni delicate, cosa che solitamente mascherate con la vostra baldanza. Si risveglia la voglia di condividere progetti e tempo insieme e per questo ci vogliono partner seri e affidabili. Salute: attenzione al plenilunio del giorno 4.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Sole e Saturno in aspetto positivo di trigono vi rendono particolarmente efficienti e resistenti alle fatiche, mentre Mercurio dissonante fino al giorno 18 e Marte per tutto il mese, procurano qualche forma di irritazione e stress, specie in ambito domestico, dovuto forse a qualche preoccupazione in più. Probabile cambiamento di casa, che significa fatica e spese, ma sono anche possibili discussioni con il partner a causa dei figli. Rendeteli più autonomi. Se invece siete giovani innamorati, sentirete forte il bisogno di stabilizzare l’unione e di mettere “su casa” insieme. E chi è ancora single potrà finalmente gioire di aver trovato l’anima gemella, purché non pretendiate l’impossibile. I meno giovani vorranno condividere dei progetti insieme o muoversi con maggiore libertà. Salute: è tempo di rinnovarsi dentro e fuori. Interessante il plenilunio del giorno 4.

AQUARIO 21/1 - 19/2

Mercurio e Luna in trigono danno il “la” al nuovo mese, che indica lucidità mentale, intuizione e idee originali, da mettere in pratica ovviamente come vogliono i pianeti in Vergine. Sognate meno e siate più pratici. Venere in opposizione vi esorta a prestare attenzione ai consumi e a mettere da parte qualcosa per probabili spese extra. Non contate sulla buona sorte o sull’aiuto di altri, a volte è possibile, ma non è la regola. Piuttosto sarete voi a dover sostenere qualcuno, anche solo moralmente. In amore è possibile un ritorno di qualche vecchia fiamma o l’incontro con una persona al di fuori del vostro ambiente. Se siete invece in coppia, prendetevi più tempo per stare insieme, massaggiarvi e coccolarvi. Salute: tutta la cura e l’attenzione che mettete ora, costituirà una buna riserva per l’inverno.

PESCI 20/2 - 20/3

Il mese inizia con un bel trigono di Marte che dona energia, dinamismo e passione risvegliando nuovi interessi, meglio ancora se insieme al partner o alla compagna. Possibili cambi di residenza, novità in famiglia o rinnovamento in casa o ancora viaggi e visite a/o di parenti lontani. Quanta eccitazione insomma! Comunque, con l’opposizione del Sole e di Saturno, il mese si prospetta anche un po’ faticoso, specie per chi non è più giovanissimo o ha un lavoro indipendente, che toglie spazio agli affetti. Sarete voi uomini del segno a risentirne maggiormente. Possibili preoccupazioni per un parente anziano non escluse. La vita è come le stagioni; non ci resta che gustare il tempo migliore trascorso con le persone care. Salute: attenzione al plenilunio del giorno 4, vivete in modo sano e riducete i consumi.

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