Illustrazione Ticinese n. 11 - 2007

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illustrazione www.illustrazione.ch

TICINESE

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

N° 11 - 1 NOVEMBRE 2007

CONCORSO Con Baloo vinci anche tu! SPORT Chiacchierata nordica

GRETA GYSIN Una giovane ticinese e il suo impegno per l’ambiente


MUSCOLOSA: LA NUOVA IMPREZA WRX AWD. INTELLIGENTE: LA SICUREZZA CHE SOLO UNA SUBARU SA OFFRIRE. Più sicurezza grazie alla Symmetrical AWD. Nessuno è riuscito a perfezionare il principio di sicurezza delle 4x4 a tal punto come Subaru, che è infatti l’unica Casa costruttrice a proporre la trazione integrale simmetrica AWD. Il motore SUBARU BOXER longitudinale assicura alla vettura un baricentro basso e, unitamente alla trazione integrale simmetrica, garantisce aderenza e stabilità ai massimi livelli. Ne risulta un comportamento dinamico sicuro ed equilibrato in ogni situazione. La maggiore sicurezza è sempre stato un argomento fondamentale per la Subaru. L’equipaggiamento di ogni modello è esemplare in questo senso. La carrozzeria è concepita in modo tale da garantire la migliore protezione sia agli occupanti che ai pedoni. Lo dimostrano i primi posti conquistati da Subaru in tutte le principali classifiche svizzere e internazionali. Ne esce indenne anche il vostro portafoglio. Subaru è, infatti, campionessa di valore in tutte le categorie. Da Subaru gli accessori che altre Case automobilistiche su modelli analoghi vi offrono solo dietro sovrapprezzo fanno parte invece della dotazione di serie. Un ottimo esempio: la nuova Impreza WRX AWD. Vi piace lo sport leale? Scegliete dunque 230 CV, coppia massima di 320 Nm a 2800 giri/min, ABS con ripartitore elettronico di frenata. Tutto questo già a partire da Fr. 39 500.– con Vehicle Dynamics Control, sistema di navigazione e predisposizione Bluetooth®. I modelli Impreza AWD (1.5R) sono disponibili già a partire da Fr. 25 000.–. Voglia di provarla su strada? Il vostro concessionario Subaru vi aspetta!

Categoria di efficienza energetica G, emissioni di CO2 246 g/km, consumo misto 10,4 l/100 km. Media di tutte le autovetture nuove commercializzate: 204 g/km.

G3X JUSTY AWD, 5 porte da 1,3 l / 92 CV a 1,5 l / 99 CV da Fr. 19 950.– a Fr. 21 950.–*

TRIBECA AWD, 5 porte OUTBACK AWD, 5 porte LEGACY AWD, 4/5 porte FORESTER AWD, 5 porte IMPREZA AWD, 5 porte da 1,5 l / 107 CV a 2,5 l Turbo/230 CV da 2,0 l /158 CV a 2,5 l Turbo/230 CV da 2,0 l/150 CV a 3,0 l/6 cil./245 CV da 2,5 l/173 CV a 3,0 l/6 cyl./245 CV 3,0 l/6 cil./245 CV, 5 o 5+2 posti da Fr. 38 800.– a Fr. 57 000.–* da Fr. 34 000.– a Fr. 58 000.–* da Fr. 31 000.– a Fr. 48 000.–* da Fr. 25 000.– a Fr. 39 500.–* da Fr. 59 000.– a Fr. 67 500.–*

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SOMMARIO

IN PRIMIS 617 kg di rifiuti a testa* è quanto hanno prodotto i ticinesi nel 2005, vale a dire circa 1 chilo e 700 grammi al giorno ognuno. Tanto, è vero, soprattutto perché rispetto al 1981, quando la produzione media pro capite al giorno era stata di 373 kg, produciamo quasi il doppio di rifiuti. Ma, e questa è una buona notizia, abbiamo anche imparato a separare e riciclare molto. Per fare un esempio che ci pare davvero sorprendente, nel 1987 la quota di lattine in alluminio riciclate in Svizzera era del 19% (e quindi l’81% finiva nella normale spazzatura). Nel 2006 questa quota è salita al 90%! Sempre nel 2006, il 96% delle bottiglie in vetro e il 76% di quelle in PET sono state recuperate. Questi dati confermano quanto la popolazione sia diventata più sensibile alla tutela ambientale, ma anche al risparmio delle diverse risorse energetiche. Perché non gettare materiali riutilizzabili non significa solamente “inquinare meno”, ma anche risparmiare moltissima energia altrimenti spesa per la produzione di nuove materie prime. Di ambiente, ecologia e risparmio abbiamo parlato, tra le altre cose, con Greta Gysin, la più giovane donna in gran consiglio, rappresentante dei verdi.

4 Fuorionda

C’è più tempo che vita

6 Scelti per voi

La rubrica a misura di lettore

8 Scriv in dialètt

Al témp e al cüü o’s comanda mia

10 Ma tu lo sai?

Una risposta ai tuoi perché

13 Da non credere Notizie dal passato…

14 L’intervista Negli anni… verdi

24 Buon appetito

Marmellate da regalare

26 Abbiamo mangiato a…

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Vico Morcote: Alpe di Vicania

28 Cani, gatti & co. Cacciatrice di… premi

30 Salute

Nervi saldi e un morale d’acciaio Scoprite la spirulina!

36 Oggi parliamo di… Arriva il circo!

38 Appuntamenti Fantastico

41 Penne, pennelli e pasticci Il segnariccio

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42 Concorso

Con Baloo vinci anche tu!

44 Viaggi

L’ultima notte nella “men’s house” (11ª parte)

48 Sport

Chiacchierata nordica

52 Internet

Internet e la televisione (3ª e ultima parte)

54 Sondaggio La redazione

Qual è il vostro stile di vita?

57 Arredare

Abitare in bianco e nero Fonte: Censimento rifiuti 2005, Ufficio della gestione dei rifiuti, Dipartimento del territorio UFAM, Ufficio federale dell’ambiente Igora-Genossenschaft für Aluminium-Recycling

58 Moda

Questione di abbinamenti

60 Collezione per passione

Mauro Bernasconi: il collezionista di dischi

62 Destinazione famiglia Nel magico mondo delle scienze

66 Motor Time

Un giro in moto Jarno Trulli: tra quiete ed alta velocità Volteggiando con i sogni

79 Oroscopo

Le previsioni di Cloris Troverete la prossima edizione di lllustrazione Ticinese, nella vostra bucalettere a inizio dicembre.

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82 Cruciverba

Caccia al personaggio IN COPERTINA: Greta Gysin (foto Rémy Steinegger)

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FUORIONDA

S

iamo nell’era dell’informatica e del cosiddetto “tempo reale”, espressione di derivazione anglosassone che sembra alludere all’esistenza anche di un “tempo irreale”, o fasullo. Ho cercato sul dizionario (italiano) la definizione di tempo: “Spazio indefinito nel quale si verifica il fluire degli eventi…”.

viene spesso anteposta alla qualità dell’esecuzione. D’altra parte il fattore tempo è sempre stato cruciale per l’uomo. “La vita è fatta di tempo: chi spreca il tempo spreca la sua vita”. Questa affermazione di Benjamin Franklin, forse ancor più celebre per il motto: “Non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi”, ci indu-

C’È PIÙ TEMPO

CHE VITA Diciamo di ammazzare il tempo, come se non fosse il tempo ad ammazzare noi. testo Roberto Rizzato

“Indefinito”!? Bella definizione, non c’è che dire… In verità, per quanto i computer abbiano innegabilmente contribuito a velocizzare molti processi produttivi, resta comunque necessario avere a disposizione un tempo minimo e ragionevole per poter svolgere come si deve il proprio lavoro. “Presto e bene” - ammonivano i nostri padri - “non stanno insieme”. Personalmente mi sono sempre consolato di saper scrivere a macchina (e oggi al computer) solo con due dita, vedendo quanti errori di ortografia mediamente riescano ad accumulare quelli veloci, che digitano con due mani. Ma purtroppo al giorno d’oggi la velocità di esecuzione

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ce anche a riflettere sull’assurdità dei cosiddetti “passatempi”. Quanti di noi avrebbero semmai bisogno di un “fermatempo”? A pensarci bene, tutta la moderna tecnologia dovrebbe consentirci di lavorare di meno, per avere più tempo libero per noi stessi. Solo che sta succedendo l’esatto contrario: dall’automobile al computer, dal telefono al fax, dalla lavatrice al forno a microonde, un sacco di innovazioni tecnologiche si sono susseguite per venire incontro ai ritmi sempre più frenetici della vita moderna, con il risultato di… accelerarli ulteriormente. Sì, perché le tanto decantate tecnologie risparmia-tempo (macchine sempre più

sofisticate il cui scopo sarebbe di liberarci dei lavori perditempo) hanno un contrattempo: costano. Di conseguenza ci costringono a lavorare di più per potercele permettere; ci costringono a fare gli straordinari, o magari un doppio lavoro, e comunque a sacrificare il nostro tempo libero. Ecco quindi che si arriva a sfruttare ogni istante della nostra esistenza. Ormai pianificare il tempo libero sembra essere l’unico modo per assicurarcelo davvero; ragion per cui vengono a crearsi le situazioni più grottesche: un cantautore americano che compone le sue migliori ballate country mentre è bloccato negli ingorghi stradali di Los Angeles, o un chirurgo libanese al quale addirittura è capitato di auto-operarsi di appendicite mentre era fermo ad un semaforo di Beirut: ha reclinato il sedile, ha estratto il bisturi e zac! C’è poi chi approfitta quotidianamente delle code agli sportelli degli uffici pubblici per leggersi un libro: è così, ad esempio, che molti russi si sono fatti una cultura. Col tempo si è anzi venuta a creare anche tutta una filosofia dell’attesa. Una celebre battuta del periodo sovietico diceva: “Anche in Russia c’è l’aborto, solo che bisogna mettersi in liste d’attesa di... 9 mesi!”. Insomma, il segreto sembra essere questo: trasformare tutte le piccole, innumerevoli perdite di tempo in guadagni di tempo. Perché ormai il tempo libero non è più un diritto, è una conquista quotidiana. Passiamo un terzo della nostra giornata a dormire, un altro terzo a lavorare: dobbiamo tenerci ben stretti quell’ultimo terzo che ci resta, perché è la nostra vita! Forse è proprio questo che intendeva significare Dante Alighieri quando, ancora sette secoli or sono, sentenziò: “Perder tempo a chi più sa più spiace”.


Si conserva senza refrigerazione FinchE riuscite a resistergli. Con Subito la varietĂ in tavola è garantita. I nuovi deliziosi piatti si conservano senza refrigerazione per almeno 9 mesi e sono pronti in un batter d’occhio.


SCELTI PER VOI

Da vedere Non sono ancora nato Zeo, Zeo Music, 2007 Se, come ha scritto il poeta cileno Pablo Neruda, “nascere non basta, è per nascere che siamo nati”, con Non sono ancora nato Zeo, giovane e poliedrico artista ticinese (è apparso anche in televisione, interpretando… se stesso nella fiction RTSI L’avvocato), nasce al pubblico grazie a un cd, il suo primo, che comprende 11 brani di genere pop melodico italiano, “ma influenzati da vari stili sonori e colori tipicamente anglosassoni”. Raffigurano momenti di sentimento e quotidianità e sono cantati come in punta di voce.

Da avere Il cerchietto

Borat

- Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan Commedia di Larry Charles, con Sacha Baron Cohen, Ken Davitian, Pamela Anderson Borat Sagdiyev (Sacha Baron Cohen), celebre giornalista tivù del Kazakistan, viene inviato negli Stati Uniti per girare un reportage sul paese più grande del mondo. Giunto sul posto, però, Borat si mostra interessato più alla bella ‘soapattrice’ Pamela Anderson - che vorrebbe sposare - che agli usi e costumi americani... Cosa c’è da ridere in tutto questo? Nulla. E qui ci riferiamo alla grande campagna promozionale che ha accompagnato l’uscita nelle sale di questa proiezone. Tuttavia il film è girato con la tecnica della telecamera nascosta (candid camera), e così gli incontri (reali) che lo strampalato giornalista kazako (finto) fa sulle strade americane hanno un effetto deflagrante. Alla fine del film, un’impressione amara, e cioè che il ‘povero’ Kazakistan e la ‘ricca America’ siano umanamente ma desolatamente molto più simili di quanto l’apparenza mostri e, forse, inganni.

Il pane all’aglio nel tubetto Knoblauchbrot, Migros La novità di questo prodotto sta nel fatto che lo si può riscaldare in forno fino a 250° C. Basta affettare una baguette di pane, anche precotta, spalmare ogni fettina con la crema all’aglio, gratinare rapidamente nel forno ben caldo ed ecco pronto un rapido e gustoso aperitivo per far fronte a una visita inaspettata. E per chi non ama l’aglio, esiste anche la versione a base di groviera, parmigiano e prosciutto.

Hennes & Mauritz Party

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Abbiamo assaggiato

Non è più l’accessorio relegato alle acconciature infantili delle bambine, come lo è stato negli anni Ottanta, ma un vero must per la stagione invernale, che prevede capelli lunghi, tenuti ordinatamente a bada. Da dimenticare quindi il look selvaggio tutto spettinato e le mani sempre nei capelli, che dovranno invece essere ben pettinati e fermati appunto da un cerchietto, meglio se in vernice soprattutto nera, ma anche grigia, rossa, blu, senape e viola. Unica avvertenza: trovare il modello giusto, perché a me, già da bambina, il cerchietto ha sempre fatto venire un gran mal di testa…!

Abbiamo visto

www.lanternamagica.ch Le giornate si sono accorciate e fuori fa freddo. Perché non portare i bambini al cinema? Ma un cinema fatto apposta per loro, dove i bambini tra i sei e i dodici anni possono stare in sala da soli insieme a tanti altri bimbi, dove ogni volta degli animatori spiegano loro il film che stanno per vedere. Un cinema che presenta ai bambini dei film, vecchi e nuovi, adatti a loro. Dei film che fanno ridere, qualche volta piangere e a volte un pizzico di paura, come ci si aspetta da un buon film. Un cinema così esiste e si chiama Lanterna magica. Sul sito, bellissimo, trovate tutte le date e le informazioni. Buona visione a tutti!

Abbiamo ascoltato

Un film della Lanterna magica


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SCRIV IN DIALÈTT

O

hibò, ogni tant vâr la péna da tornà indré in dal témp, par vedé quel che l’è stai bütàt via e quel che è restàt ammò. Tütt a cambia e anca i montagn, sa dîs ammò incöö, i sa mövan e i stann pü indova i’évan lì fin a l’altro iér. Ogni tant a tiri scià i quaderni da l’“Archivio Storico Ticinese” e bisögnaress, orca cica, scampà almén ul dopi da quel che scàmpum par podé guardàg denta ben, pulito, come sa dîs: ta trövat quel che in italian sa ciàman “chicche”, roba da lecass i barbîs. Par dinn vüna, in dal n. 91 dal setémbar 2002 ta chì un lavor dal padre Giovan Pozzi “Come pregava la gente”, un esercizi che quand a sa va in

ma mia a chi ga la du?/Al Signòr, ala beata vergine Maria/a san Michele arcangiul/che a l m a g u a r d a e m a l a cunserva/fina al punt dala nosta vita eterna”. Ul padre Pozzi al ma dîs anca che cunt un “material povro” i noss gent d’inlora i’è stai bon da mett inséma una manéra da pregà che la gh’éva una gran forza e ammò püssée la belezza d’espression, in dala semplicità di paroll. Süi proverbi gh’è stai verdüt, in internet, un “sito” che sa ciàma “dialettando.com” e che al tira inséma quii da tücc i region italòfon (indova sa parla italian), da l’Abruzzo alla Corsica, comprés ul Tesin. Tanti ai cognossum già, come “Véss bon,

co dialettale della Svizzera Italiana” ta trövat di espression mia maa, come: “Senza métig sü né pévar né saa” che al vör pöö dì, come tücc i capissan, dàg sota (“Sota cui biott!” i borbottan, süla riva del fiümm, i pescadoo) e guàrdig in facia a nissün. Da espression, l’è sicür, n’em perdüt par strada un barlazz e già ul Sandro Biancon (“Bloc notes”, otobar 1980) al ma diséva che in dal Tesin “dal terziari, dall’invasion di forestee (turisti) e anca büdell feroviari e autostradal” a gh’è pôc de stà alégher. Semm mia stai bon da végh “la coscienza della difesa della propria identità culturale e del proprio territorio”. An-

AL TÉMP E AL CÜÜ

O’S COMANDA MIA Proverbi e manéra da pregà dala nossa gént che sa dovress regordà e magari rimett in circolazion. scrivüt dal Pier Baron

lett al vegn fai sempar men, a ogni bon cünt mia ripetüt come quand che ul Tesin l’eva quel dala ranza e dala gerla e mia quel di banc e di asicürazion, dal terziari, come sa dîs. “Mi vo in lett par ripusà e par durmì/podaress anca murì” al diséva vün di noss vécc, che l’è pöö la tradüzion da quel che cincént e passa ann fà al cüntava sü ul Lorenzo De Medici: “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”. Inscì sa tacàva anca là: “Vo a riposà, ma non so/se domàn me ritroarò/ne la spaventevole eternità”. Una sciura da Stabi (Stabio) l’ha trovàt ammò in spazzacà quaicoss dal génar: “O Signòr, mi sa büti giò/e’l su minga se levarò sü/e l’ani-

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ma mia cojon” o anca “As po’ mia faa ul boia e l’impicaa”. Ma föra in di paés a sa vöreva regordà di béi e di brütt momént dala vita, e alora “El campanin d’Intragna, er fam de l’Onsernon, i pioeucc de Sonögn”, anca se l’è mia tant ciàr ul “pioeucc” (pidocchi) che in dal dialètt dala Lombardia al vör dì anca “avaro”. L’è ciàr invece che “al témp e al cüü o’s comanda mia”. A trövum ammò anca chì ul riciàm ala religion “ S a n t ’ A n t o n i d a l a b a r b a bianca,/famm trovà chell che om manca”. Cert che a fa effett quand che ta séntat dì “L’è inütil levà sü prest par nà a cagà luntan” e dal rest anca in dal “Lessi-

ca ul dialètt, che al nava ben in dala “civiltà contadina”, al po’ mia vess dopràt – al dîs ammò ul Sandro Biancon – in dala növa realtà cultüral, quela dala tecnologia e dal terziari. Altrimenti ta vegn anca da cüntà sü che “a la prospetiva testüal in linguistica sa po’ pöö acostà al cosideto funzionalismo, sia praghes che ingles”. Cert che ta végn i sgrîsol (brividi) a lég na roba dal génar e ogni tant, cari i mè gent, a bürlum denta anca nüm e sa femm picà in süi dît. Giüstamént. Però a prövum, anca se dévum dàg sémpar püssée una tapàda al’ültima vocàl. Semm in dala “globalizazion”. L’è mia tant bell, ma l’è inscì.


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MA TU LO SAI?

SAI PERCHÉ CI SI INNAMORA? Si sa che, paradossalmente rispetto all’immaginario popolare, l’innamoramento avviene nel cervello, e non nel cuore. L’innamoramento è frutto di un equilibrio chimico. Secondo studi recenti, il cervello di una persona innamorata è saturo di dopamina, una sostanza chimica che trasporta informazioni tra una cellula cerebrale e l’altra. È inevitabile che questo procedimento chimico avvenga in un cervello sano, mentre alcune patologie, come la depressione o l’autismo, possono impedire che ciò avvenga. Seguendo quali criteri questo meccanismo scatti è però ancora un mistero…

SAI PERCHÉ SI DICE

ALLE CALENDE GRECHE? Questa espressione, usata per indicare una scadenza molto lontana nel futuro o improbabile, sarebbe stata coniata dall’imperatore romano Augusto. Egli era consapevole del fatto che le calende erano proprie nel calendario romano, ma non esistevano in quello Greco. Alle “calende greche” corrispondeva perciò a una data che non si sarebbe mai verificata!

Busto dell’imperatore romano Augusto (23 settembre 63 a.C – 19 agosto 14 d.C.).

SAI DA COSA DERIVA

Gli otorinolaringoiatri svizzeri consigliano già da tempo di sottoporsi periodicamente al test dell’udito - preferibilmente presso un tecnico audioprotesista. M & M Acustica è presente nel Canton Ticino con sei filiali. Nel corso delle “giornate cantonali dell’udito”, tutte le filiali offrono test dell’udito, consulenza professionale e la possibilità di provare gratuitamente il miniapparecchio acustico Centra Life. Nella filiale di Locarno la consulenza è disponibile addirittura in più lingue: Isabella Clerico parla italiano, francese e tedesco. Ecco dove trovare il negozio specializzato M & M Acustica più vicino:

M & M Locarno Via Castelrotto 15 6600 Locarno 091 760 06 46

M & M Chiasso C.so S. Gottardo 20 6830 Chiasso 091 690 10 05

M & M Lugano Via Pessina 8 6900 Lugano 091 921 16 96

M & M Bellinzona Via Codeborgo 10 6500 Bellinzona 091 835 45 30

M & M Mendrisio Via Industria 5 6850 Mendrisio 091 646 08 80

M & M Biasca Via Pini 8 6710 Biasca 091 880 00 30

VACCINAZIONE?

Il termine che sta ad indicare la pratica profilattica atta ad immunizzare l’organismo tramite l’inoculazione di germi o tossine attenuate, deriva dalla lotta contro il vaiolo, malattia dichiarata estinta nel 1980, ma un tempo spesso mortale. Il medico inglese Edward Jenner scoprì infatti che chi contraeva il vaiolo delle vacche, una variante animale e poco aggressiva per l’uomo, in seguito non contraeva la forma umana della malattia. Il 14 maggio del 1796 Jenner inoculò del materiale prelevato da una pustola di un bovino affetto da vaiolo, tramite un taglietto praticato nel braccio di James Pipps, un bimbo di otto anni. James si ammalò di vaiolo bovino, ma si riprese perfettamente. Jenner allora gli inoculò il siero del vaiolo umano e il bambino non si ammalò. Ecco che la prima inoculazione di vaiolo vaccino, diede poi il nome a tutti i seguenti tipi di immunizzazione, vaccinazione appunto.

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I TEST DELL’UDITO SONO IL PRIMO PASSO PER SENTIRCI MEGLIO

Edward Jenner (17 maggio 1749 - 26 gennaio 1823).

Specialisti simpatici per un buon udito: M & M Acustica di Lugano




DA NON CREDERE

curiosità di Pigi

MESTIERI Il confederato Franz Fischer fa sapere ai Ticinesi, nel 1920, che è “uno scopritore di sorgenti”. LO SCOPO Si stabilisce, nel 1930, modificando il regolamento del 1892, l’introduzione, nella Polizia cantonale, di un “bastone” da usare quale “mezzo di intimorimento e di difesa”. LA CERNITA La ditta Riva-Lentz e Co. di Biasca cerca, nel 1920, “50 ragazze o donne per la cernita del carbone dalle scorie delle locomotive”.

tonale di Soletta”, frequentata anche da alunni ticinesi, informava, nel 1884, che la retta per la pensione era di 10 franchi settimanali e comprendeva, oltre al vitto e l’alloggio, anche la “scaldatura”. L’UNICA Nel 1899 alla Posta di Locarno v’era un solo telegrafista: l’incarico era svolto da una donna, Giulietta Vacchini. TANTE Nel 1900 v’erano nel Ticino nove Società di tiro.

MODA EQUINA Attilio Anselmi, che aveva il suo negozio nel luganese Corso Elvezia, vendeva, nel 1912, “cuffie per cavalli”. FINTI E FRESCHI Presso l’emporio Altrocchi di Piotta si potevano avere, nel 1926, “corone funebri in finti fiori freschi”. UNA PARTICOLARITÀ Filippo Casagrande aveva, nel 1927, a Bosciodera-Pregassona, un salumificio con “lavorazione elettrica dei suini”.

PRIMA QUALITÀ Il negoziante Winiger di Boswyl mette a disposizione dei Ticinesi, il 21 marzo 1902, “unto per carri di prima qualità”. TUTTO COMPRESO Il “pensionato-convitto della Scuola can-

SPECIALITÀ Nel 1901 la macelleria e salsamenteria bellinzonese di Anna Hügi e figlio vendeva “formaggio di carne”.

1925

UTENSILI Presso la coltelleria di Giovanni Carenini, che aveva la sua bellinzonese sede in Piazza Nosetto, si potevano avere, nel 1900, “seghezzi e coii delle rinomate fabbriche svizzere ed estere”.


L’INTERVISTA

NEGLI ANNI...

VERDI Con i suoi 24 anni è la donna più giovane a sedere sui banchi del Gran Consiglio ticinese dallo scorso aprile. Greta Gysin fa parte della piccola “squadra” dei parlamentari Verdi con Sergio Savoia, Giorgio Canonica e Francesco Maggi. È studentessa di scienze politiche a Zurigo e consigliera comunale a Rovio, il suo paese. Socia del WWF e di Greenpeace, ama moltissimo la natura e sostiene che “tutti possono essere verdi senza grandi fatiche o sacrifici”. testo testo Lorenza Lorenza Storni Storni -- foto foto Rémy Rémy Steinegger Steinegger

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L’INTERVISTA

«Da una legislatura sono in Consiglio comunale a Rovio»

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impatica e solare, ma soprattutto politicamente convinta, vive i suoi anni… verdi nel rispetto di uno sviluppo sostenibile e soprattutto delle generazioni future. Forse i suoi propositi non fanno l’unanimità, ma è convinta che la politica e la società abbiano comunque bisogno, se non di lei, di gente con le sue idee. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio e capire cosa significhi per lei essere verdi. CHI È GRETA GYSIN? “Una persona spontanea e spesso allegra che, come molti della sua età, ama ballare e andare al cinema e a teatro. Più di tutto amo la semplicità, in qualsiasi ambito e momento. Studio scienze politiche, credo nella difesa dell’ambiente e, da aprile, sono deputata in Gran Consiglio”. PERCHÉ NEI VERDI? “Ho una sensibilità molto grande nei confronti dell’ambiente e di conseguenza un grande rispetto per ciò che mi circonda. Sono consapevole che l’ambiente è vitale per me e per gli altri esseri umani. Sono nei Verdi perché è il partito che meglio riflette le mie convinzioni”. DOVE TI COLLOCHI ALL’INTERNO DEL PARTITO? “Direi nel centro-sinistra. Sono però per una linea chiara e marcata, indipendente da tutti gli altri partiti”. SEI NATA LO STESSO ANNO DEL MOVIMENTO ECOLOGISTA TICINESE (MET) - I VERDI. COSA SIGNIFICA PER TE? “Non ci avevo mai pensato, ma è una bella cosa! Sono nata in un periodo nel quale di verde e di ambiente non si parlava tanto quanto oggi. Poi in Europa e nel mondo è iniziato tutto un percorso che ha portato ad una coscienza ecologica molto più marcata. Non so se io sia il risultato di questo percorso, ma è certo che sono cresciuta in anni di grandi cambiamenti dal punto di vista della sensibilità ambientale”. SECONDO TE, VERDI SI NASCE O SI DIVENTA? “Credo che si diventi. Dipende moltissimo dai valori che ti vengono trasmessi durante l’infanzia, dalle sensibilità particolari che si sviluppano a livello personale e da situazioni contingenti. La mia famiglia non è attiva politicamente, ma mi ha insegnato il rispetto per ogni forma di vita che ci circonda. Ma per altre persone, quella ambientale può essere una coscienza che si matura poco a poco, magari vedendo quanto danno stiamo facendo al pianeta”.

LA SCHEDA Nome: Greta Cognome: Gysin Data di nascita: 6 ottobre 1983 Domicilio: Rovio Professione: studentessa in scienze politiche a Zurigo Cariche politiche: consigliera comunale a Rovio e gran consigliera Hobby: passeggiate, letture, pianoforte Motto: “I cani abbaiano e la carovana passa”, proverbio Bengali

COSA SPINGE UNA GIOVANE RAGAZZA AD IMPEGNARSI IN POLITICA? “Ho sempre avuto l’amore per la discussione e per il confronto di idee. Non avevo né programmi, né progetti, è stato anche un po’ il caso a portarmi così velocemente alla politica attiva e, addirittura, in parlamento. Ho deciso di impegnarmi in politica perché credo che la politica abbia il potere di cambiare e risolvere le cose. È vero che è piuttosto inconsueto che un giovane sia eletto in Gran Consiglio, ma non sono comunque l’unica”. COME RIESCI A CONCILIARE STUDI, TEMPO LIBERO, POLITICA COMUNALE E CANTONALE? “È una domanda che mi pongono in molti, perché colpisce il fatto che studi a Zurigo e faccia politica in Ticino. Ma in fondo la maggior parte dei parlamentari affianca la politica ad un’attività professionale. L’importante è sapersi organizzare. La politica comunale non mi prende moltissimo tempo, quella cantonale un po’ di più. L’università in ogni caso non mi impone l’obbligo di frequenza e quindi posso rientrare in Ticino tutto le volte che è necessario. Come dicevo: è una questione di organizzazione”. E INOLTRE TROVI ANCHE IL TEMPO PER LAVORARE… “Sì, fin dai tempi del liceo ho sempre lavorato. Dopo un periodo come barista, ora lavoro a tempo parziale come commessa in un negozio di abbigliamento. Lo faccio per avere un po’ di indipendenza economica dai miei genitori e comunque per finanziare in parte anche i miei studi”. SONO TRASCORSI ORMAI ALCUNI MESI DA QUANDO, IL 7 APRILE SCORSO, SEI STATA ELETTA IN GRAN CONSIGLIO. COME VA? “All’inizio è stato difficile perché non mi aspettavo di essere eletta. Sono arrivata in Parlamento senza alcuna preparazione psicologica. Ora va meglio. Mi sto abituando a tutte le implicazioni del caso, mi sto ambientando e sto imparando tantissimo grazie al sostegno dei miei colleghi di partito che mi danno un aiuto inestimabile”. PERCHÉ PENSI DI ESSERE STATA ELETTA? “Essere stata anche candidata per il Consiglio di Stato mi ha dato visibilità. Penso che ci sia stata una mobilitazione a favore delle donne. Non è bastato a portarne molte in Parlamento, ma comunque ha giocato a mio favore. Forse è stato anche pagante il fatto di essere giovane e di aver avuto il coraggio di mettermi in gioco per il CdS”. È IMBARAZZANTE COME GIOVANE PARLAMENTARE SEDERE TRA I BANCHI DEL GRAN CONSIGLIO INSIEME A “VECCHI VOLPONI” DELLA POLITICA TICINESE? “Posso dire che con alcuni è stato subito facile sentirmi a mio agio, con altri meno. Sono cosciente di essere una “pivellina” della politica, ma sto lavorando per diventare una volpe anch’io”. C’È SPAZIO PER I GIOVANI? “Obiettivamente di giovani ce ne sono pochi. Quei pochi, co-

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L’INTERVISTA

«Appena posso uso i mezzi pubblici. L’auto la guido unicamente se non c’è altra possibilità»

«Usare lampadine a basso consumo energetico è economico ed ecologico»

«Riciclare e separare i rifiuti fa bene all’ambiente»

«Bevete l’acqua del rubinetto invece dell’acqua minerale» 18

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«Facendo la spesa compro prevalentemente prodotti bio e locali»

«In casa abbiamo il camino, la pigna e la stufa, perciò la legna è una materia prima importante»

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L’INTERVISTA

munque, sono molto attivi e c’è parecchia collaborazione tra noi giovani deputati di differenti partiti. Questo per me è importante perché, può essere anche il preludio ad un altro modo di fare e intendere la politica”. E TRA LE DONNE C’È SOLIDARIETÀ? “Mi sembra che ce ne sia di più tra i giovani”. COME SONO VISTI, SECONDO TE, I VERDI IN GRAN CONSIGLIO? “Dipende. Ci sono coloro che ci vedono come fumo negli occhi, altri con i quali discutiamo bene. Politicamente penso che oggi siamo presi più sul serio rispetto a qualche tempo fa”. SPESSO I VERDI VENGONO CONSIDERATI DALL’OPINIONE PUBBLICA COME QUELLI CHE “ROMPONO SEMPRE LE UOVA NEL PANIERE”… “È vero che ci considerano così a volte. Ma forse perché si dà sempre più attenzione a quando diciamo di no, piuttosto che a quando siamo propositivi e in sintonia con gli altri partiti”. NONOSTANTE QUESTO, IL VOSTRO SLOGAN È: “OTTIMISTI DI NATURA”!... “Sì, e sono profondamente convinta che sia la condizione sine qua non per fare politica in generale. Considerate le sconfitte subite, se non fossimo ottimisti di natura, probabilmente ci dedicheremmo ad altre questioni più appaganti, ma meno importanti”. C’È POI CHI SOSTIENE CHE PREDICATE BENE, MA RAZZOLATE MALE. COSA RISPONDI? “Mi infastidisce. Essere verde non significa vivere come eremiti, rinunciare completamente all’automobile, non fumare, mangiare solo tofu e portare unicamente le Birkenstock… Io non chiedo ad uno del PPD quante volte alla settimana va a messa e non mi sogno di pensare che se non ci va spesso non è un buon pipidino…”. UN PO’ TUTTI I PARTITI CONCENTRANO LE LORO ATTENZIONI SULLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI. PERCHÉ C’È BISOGNO DI UN PARTITO DEI VERDI? “Ce n’è bisogno perché è proprio grazie ai Verdi e alle associazioni ambientaliste che si è arrivati a una coscienza generalizzata sulle problematiche ambientali. Da anni e anni - già quando ciò non era assolutamente popolare - noi ci impegniamo a promuovere certe problematiche. Bisogna inoltre dire che gli altri partiti, per il momento, si sono occupati di ambiente soprattutto a parole. Per questo i Verdi sono ancora necessari. Io spero che un giorno non ce ne sia più bisogno perché tutti, ma proprio tutti, prima di prendere qualsiasi decisione terranno in considerazione l’impatto ambientale”. IL TUO PARTITO MERITA UN POSTO IN CONSIGLIO FEDERALE? “Quando avremo i numeri in Parlamento potremo andare in Consiglio Federale”.

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QUANTO È “MALATO” IL TICINO DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE? “Se pensiamo alla qualità dell’aria è parecchio malato: in estate a causa dell’ozono e in inverno per le polveri fini. Anche la cementificazione del territorio pregiudica la sua salute: ovunque sorgono nuove case e nuove industrie e in maniera totalmente sconsiderata e disorganizzata. E questo è dovuto ad una pianificazione del territorio disastrosa e miope. Ma da queste cose il nostro paese fa ancora in tempo a guarire, però occorre veramente smetterla di procrastinare e iniziare un cambio coraggioso di politica”. DA MOLTI L’ECOLOGIA È CONSIDERATA UN LIMITE ALLE URGENZE SOCIALI ED ECONOMICHE… “Noi Verdi non vogliamo fare di meno, vogliamo fare in maniera diversa. Chiediamo che l’ecologia sia integrata, come criterio base per prendere le decisioni economiche. Perché senza un ambiente sano e forte non ci può essere né socialità, né economia. La miopia politica di chi pensa al guadagno immediato, senza considerare le conseguenze ambientali a lungo termine, mi lascia molto perplessa. L’ambiente è la base di tutto, è quello che ci dà la vita e le risorse che ci sono necessarie, per questo è importante fare delle scelte lungimiranti”. PENSI CHE LA GENTE DELLA SVIZZERA ITALIANA ABBIA SVILUPPATO UNA SUFFICIENTE SENSIBILITÀ VERSO L’AMBIENTE CHE LA CIRCONDA? “Si può sempre migliorare e rispetto ad altri Cantoni siamo un po’ indietro. Ad esempio nel Canton Zugo vi è un tasso di riciclaggio dell’80%, qui da noi non siamo ancora arrivati al 50%. Sono comunque fiduciosa perché la sensibilità verso l’ambiente è sempre più grande e credo che si possa guardare al futuro con ottimismo”. NON CREDI CHE PER ESSERE VERAMENTE ECO-COMPATIBILE SIA NECESSARIO AVERE UNA GRANDE DISPONIBILITÀ FINANZIARIA? “Credo che sia sempre una questione di scelte e di priorità. Ad esempio una termo-pompa o un impianto solare comportano certamente un dispendio finanziario iniziale, ma fanno rispar-

CURRICULUM DI STUDI E POLITICO Greta Gysin ha frequentato le scuole elementari a Rovio, le medie a Riva San Vitale e il liceo scientifico a Mendrisio. Attualmente è al quarto anno di scienze politiche a Zurigo. Le interessano soprattutto lo studio dei sistemi politici e le problematiche delle società multiculturali, polietniche o multinazionali, tema sul quale focalizza i suoi studi. Dal 2003 è consigliera comunale a Rovio, dove si impegna con i compagni di gruppo per l’implementazione dell’Agenda 21. È anche membro della direzione cantonale dei Verdi dal 2006 e dal febbraio del 2007 fa parte del comitato di lancio dell’iniziativa “Per veicoli a misura d’uomo”. Nell’aprile del 2007 è stata eletta in Gran Consiglio e, dopo Boris Bignasca, è la più giovane parlamentare ticinese. Per lei “la politica rappresenta una possibilità per cercare di fare la cosa giusta nei confronti dell’ambiente, di noi stessi e delle generazioni future”.


miare in seguito. In tanti casi essere ecologico o ecologista significa anche risparmiare. Se uso, ad esempio, le lampadine a basso consumo energetico, consumo meno energia e dunque spendo meno soldi. Inoltre si dovrebbero anche considerare le enormi spese causate dai disastri ambientali dovuti al surriscaldamento climatico che in futuro saranno purtroppo sempre più alte. Meglio spendere qualcosina in più oggi, o pagare la bolletta salatissima nei prossimi decenni?”. SOSTIENI CHE “BISOGNA PREVENIRE E NON CURARE L’AMBIENTE”. MA NON È GIÀ TARDI? “È tardi per i danni che già sono stati fatti, e in quei casi possiamo solo cercare di rimediare e curare. Siamo invece ancora in tempo per tutte le scelte di direzione che sono ancora da fare. Quindi per il futuro sarà importante prendere decisioni con basso impatto ambientale. Purtroppo per ora, la politica, in molti ambiti ha il difetto di curare i sintomi invece di risolvere le cause”. QUALI SONO LE TUE ECO-AZIONI QUOTIDIANE? “Sono piccole cose che ormai faccio abitualmente: utilizzo appena posso i mezzi di trasporto pubblici, riciclo e separo tutti i rifiuti, ho il mio orticello, tengo il riscaldamento tra i 18 e i 20 gradi, compro prevalentemente prodotti bio e locali evitando inutili imballaggi, la mia famiglia acquista da ConProBio, i bucati li faccio utilizzando detersivi senza agenti inquinanti, spengo tutti gli apparecchi non lasciandoli in stand-by, uso lampadine a basso consumo energetico. Tutto questo per dire che sono piccole cose, non sono rinunce, non intaccano minimamente la mia qualità di vita, ma fanno del gran bene all’ambiente”. QUALI ECO-AZIONI VORRESTI, MA NON PUOI, VORRESTI MA RIMANDI… “Faccio già parecchio, ma è chiaro che ci si può sempre migliorare. E poi, come tutti, ho le mie passioni: adoro i vestiti, perciò ne ho molti, anche se sono consapevole che non è un comportamento particolarmente sostenibile a livello ecologico…”. HAI “CONTAGIATO” ANCHE LA TUA FAMIGLIA NELLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE? “Penso di aver contagiato la mia famiglia nell’azione politica, perché a livello di sensibilità ecologiche e ambientali sono stati piuttosto i miei genitori a trasmettermi certi valori e ad insegnarmi moltissimo”. PERCHÉ È IMPORTANTE AGIRE? COME LO SPIEGHERESTI A UN BAMBINO? “Spiegarlo ai bambini è la cosa più facile, perché loro hanno una sensibilità diversa dagli adulti e non hanno ancora determinate abitudini che poi sono difficili da abbandonare e gravano sull’ambiente. I bambini hanno una grande capacità di stupirsi di fronte alle meraviglie della natura e sanno quasi automaticamente cosa è bene, e cosa è invece male, per l’ambiente. Ogni bambino sa che non deve distruggere la propria casa. Ecco, noi dovremmo pensare la stessa cosa del nostro ambiente”.

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Preparazione: Tagliare a dischetti i kumquat con la scorza. Pelare le pere e tagliarle in quarti, asportare i torsoli e tagliare i quarti a pezzetti. Portare la frutta a ebollizione con il succo di arancia e di limetta, lasciarla poi bollire dolcemente per alcuni minuti, quindi ridurre tutto in purè. Aggiungere i kumquat e lo zucchero gelificante, portare di nuovo a ebollizione e cuocere a fiamma viva per 4 minuti continuando a rimestare. Versare la marmellata bollente nei vasetti e chiuderli immediatamente.

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• 750 g mele acidule • 1 limone, succo • 1 ananas baby • 1 pezzetto di zenzero fresco (circa 4 cm) • 600 g di zucchero gelificante

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Il latte rinforza le ossa.

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Preparazione: Sbucciare le mele e tagliarle in quarti, asportare i torsoli, tagliare i quarti a pezzetti, irrorarli con il succo di limone, portare il tutto a ebollizione e far cuocere a fiamma dolce per circa 5 minuti mescolando con la frusta finché le mele si disfano. Pelare l’ananas e sminuzzare molto finemente la polpa. Pelare lo zenzero e grattugiarlo finemente. Unire l’ananas, lo zenzero e lo zucchero gelificante alle mele, portare il tutto a ebollizione e far bollire a fiamma viva per 4 minuti continuando a rimestare. Versare la marmellata bollente nei vasetti e chiuderli immediatamente.

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Difficoltà: 1 Osservazioni: si raccomanda di utilizzare lo zenzero fresco, quello in polvere non è sufficientemente profumato.


ABBIAMO MANGIATO A…

Andrea Muggiano (chef de cuisine) e Massimo Andreossi (gerente).

VICO MORCOTE:

ALPE DI VICANIA testo Luigi Bosia - foto Rémy Steinegger

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l numero di ottobre della bella rivista “Swiss Magazine”, che troviamo mensilmente (e gratuitamente) sugli aerei Swiss, offre una doppia pagina di Claus Schweitzer con dieci stupende passeggiate tra i vigneti. Lavaux (come poteva mancare dopo la sua entrata nel Patrimonio Unesco?), La Côte, Sierre-Salgesch, MalansMaienfeld, Bienne-La Neuveville, Mont Vully, WilchingenOsterfingen e due passeggiate in Ticino: il “sentiero delle vigne” sul Piano di Magadino e il bel vigneto dell’Alpe di Vicania. Qui la passeggiata si snoda da Carona (che potete raggiungere anche dopo essere saliti sul San Salvatore) e, dopo essere passati da Vico Morcote, potete giungere fino a Morcote passando di fianco all’alpe e poi al castello. Sui terrazzi che circondano il castello sorge un vigneto storico dove sono state compiute le prime sperimentazioni del vitigno merlot in Ticino. Ma fermiamoci all’Alpe di Vicania, dove ci accoglie un auten-

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tico ristorante di campagna, con panorama e arredo premurosamente campagnolo. L’Azienda agricola ha 172 ettari. Vi si coltiva vigna e ulivo, si pratica la frutticoltura e l’apicoltura e si allevano asini e cavalli. Il ristorante è il risultato della trasformazione della vecchia fattoria costruita negli anni ’40 in stile “rurale federale”. Da un paio d’anni è il regno dello chef rôtisseur Andrea Muggiano, sardo, non ancora trentenne che, nel 2001, ha vinto il titolo di miglior giovane cuoco d’Italia e, recentemente, quello di miglior cuoco di Lombardia. Propone una cucina mediterranea di grande livello. Il suo menu degustazione cambia ogni tre settimane. Quest’autunno saranno piatti come insalata autunnale di funghi tiepidi con crostini allo zafferano, terrina di semolino con petti di quaglia e confettura di cotogne, fagottini di verze e patate con salsa al radicchio, controfiletto di cerbiatto alle fragole di bosco con spätzli e verdure, salmì di marmotta con scalogni al vino rosso e contorni di stagione, guancia di


MI PIACE... … lo spiedino da Guinness proposto da una quindicina di macellai milanesi. 228 metri di carne di maiale, salsicce e peperoni. In totale 500 kg per un’iniziativa di solidarietà a favore dei bambini malati di tumore. Un altro quotidiano luganese riporta invece del record di spiedino di pollo lungo 18,18 metri. Anche questo record del mondo? Dov’è l’errore? Consoliamoci con la pizza più lunga: oltre 405 metri, un nastro largo 40 cm. C’è voluta pazienza prima di mangiarla perché hanno impiegato 7 ore e mezza per prepararla. Pensare che io non sopporto un’attesa di oltre 30 minuti! … la nuova guida GaultMillau, che è stata presentata nel castello grigionese Schauenstein di Fürstenau dove opera lo chef Andreas Caminada. Dopo un eccellente pranzo, da lui preparato, abbiamo appreso che il top della cucina ticinese resta invariato con il Santabbondio di Martin Dalsass a Sorengo (18 punti). Seguono Portone a Lugano, Enoteca a Losone, Motto del Gallo a Taverne (17 punti) e, con questo punteggio, anche Othmar Schlegel del Castello del Sole di Ascona, che è anche miglior albergo svizzero. Felicitazioni!

NON MI PIACE... … che Coop introduca la dichiarazione per i prodotti importati via aerea. Annunciando l’iniziativa “per chi ama l’ambiente”! … che un noto albergo di Koggala, in Tailandia, proponga un dessert al prezzo di Fr. 17’000.- (avete letto bene, diciassettemila franchi). Si tratta di uno zabaione montato allo champagne Dom Pérignon con foglie d’oro e argento e sormontato da una pietra preziosa. Per ora, scrive GastroJournal, nessuno lo ha ancora comandato! … il giardino delle droghe inaugurato dal Principe Carlo d’Inghilterra. Si tratta dell’unico giardino in cui è permesso coltivare droghe come marijuana, coca, canapa. Il giardino è costato 56 milioni di euro e contiene anche la casa sull’albero più grande del mondo.

vitello con crostino di polenta e verdure, mousse di melone e salsa al porto, semifreddo al miele con salsa di fichi d’india. A mezzogiorno, un menu con piatti più semplici, ma si può sempre scegliere “à la carte”. Per i vini, scegliete quelli prodotti da Michele Conceprio: “Vicania” bianco e rosso (merlot e gamaray), Merlot della Tenuta Sasso Chierico di Gudo e il prestigioso “Castello di Morcote”. All’alpe di Vicania si possono organizzare banchetti e matrimoni fino a 100 persone. Vi proporranno anche aperitivi e cenette nel Castello. Su richiesta servizio di trasporto tramite minibus, carrozze con cavalli, ed eventualmente anche con l’elicottero.

Grotto Alpe di Vicania Vico Morcote - tel. 091 9802414 E-mail: arbostora@bluewin.ch - www.alpe-vicania.ch. Chiuso il lunedì (da novembre anche il martedì). Chiusura invernale dal 23 dicembre.

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CANI, GATTI & CO.

CACCIATRICE

DI... PREMI GATTA… MADRE Gentile Dottoressa, Avrei una domanda cui non riesco a trovare una risposta. Abbiamo una bambina di sei anni, un bambino di quattro anni e… una gatta che ha la stessa età della nostra bimba; è arrivata da noi pochi mesi prima della sua nascita e l’attenzione prima era ovviamente rivolta al gatto. Quando allattavo mia figlia, lei arrivava spesso vicino a noi (gelosia) e quando sul fasciatoio strillava, arrivava di corsa e saltava sul fasciatoio e la guardava come per dire “non stai bene? Vorrei aiutarti ma non riesco”. Ancora oggi, quando mia figlia strilla forte, arriva la gatta in soccorso. La mia bimba allora la prende e si fa consolare. Con il secondo bambino tutto questo non accade, anzi! La nostra micia non ha mai fatto i piccoli, è stata sterilizzata prima di averne. E poi, perché, quando suono la fisarmonica a bocca sull’uscio di porta, lei arriva da chissà dove? Grazie mille e cordiali saluti. Lettera firmata La sua domanda e il modo “umanizzante” in cui interpreta i comportamenti della sua micia mi fanno pensare che le sia molto affezionata. La mia risposta le sembrerà forse un po’ distaccata, ma nel mio lavoro mi sforzo sempre di essere oggettiva e di

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Elena Stern-Balestra: tutto quello che vorreste sapere sul comportamento di cani, gatti & Co. … e sul loro rapporto con noi umani.

non attribuire atteggiamenti e pensieri umani ai nostri animali domestici, poiché ciò, dal mio punto di vista, non rende loro giustizia. Per questo motivo non parlerei di “gelosia”, quando la micia cercava il contatto fisico con i suoi “partner sociali” al momento dell’allattamento della sua bimba e non le attribuirei nemmeno l’intenzione di aiutare la neonata quando strillava sul fasciatoio. Penso che il contatto intenso e frequente con la bimba durante i suoi primi mesi di vita abbiano portato la micia a sviluppare un forte attaccamento nei suoi confronti. Secondo me ora, le strilla di sua figlia rappresentano per la gatta una sorta di richiamo. Se in quelle situazioni la micia si avvicina alla bimba, essa stessa viene “premiata” con gesti affettuosi per essere arrivata. Non si tratterebbe dunque di un comportamento materno nei confronti di sua figlia. Lo stesso tipo di legame non si è creato nei confronti del suo secondogenito; i motivi possono essere molti e, in base alle informazioni ricevute, non posso dire molto su questo fatto. La sterilizzazione precoce delle gatte è una pratica diffusa e più che ragionevole. Essa non ha un influsso significante sul comportamento dell’animale nei vostri confronti. Il comportamento della micia quando lei suona la fisarmonica a bocca è curioso e interessante. La mia risposta “tecnica” è che anche quel suono è diventato un richiamo e, in qualche modo, la micia viene premiata al suo arrivo. La risposta “umanizzante” è


che la sua micia probabilmente ricambia il suo affetto...! Quando la mia gatta mi viene incontro al mio arrivo a casa scelgo la seconda risposta, perché mi appaga di più, pur non essendo scientificamente corretta! GATTO… “NOSTALGICO” Buongiorno, vorrei sottoporle una domanda in merito al mio gatto “nostalgico”... Ogni volta che mi allontano da casa a piedi (sia per buttare la spazzatura, sia per fare due passi) il mio gatto mi segue a distanza facendo un miagolio alquanto triste (sembra quasi che pianga!). Le assicuro che non è lo stesso miagolio di quando riceve la pappa, dove invece “canta” felice!!! Vorrei sapere se ha veramente paura che mi allontano e non torno o è semplicemente un suo modo di fare. Premetto che il gatto non è mai stato abbandonato, ma quando andiamo in vacanza resta in casa con una porticina per uscire e viene mia mamma a dargli da mangiare. Grazie per l’attenzione e per l’eventuale risposta! Cordiali saluti, Giulia Bertossa, S. Antonino Si tratta con tutta probabilità di una sorta di richiamo, che alle orecchie umane può “suonare” triste, ma a cui non attribuirei una connotazione emotiva di questo tipo. Un gatto che abbia un buon legame affettivo con il suo padrone mostra un’ampia paletta di comportamenti nelle interazioni sociali con quest’ultimo. I vocalizzi non sono altro che uno di questi comportamenti. I vocalizzi sono usati dai gatti più spesso nella comunicazione fra consimili e nelle interazioni ravvicinate, più raramente per comunicare a distanza o con altre specie. Sono stati repertoriati 16 diversi tipi di segnali vocali che il gatto può emettere in funzione del contesto in cui si trova. La capacità di emettere suoni così differenziati viene sviluppata solo con il tempo, di conseguenza gli individui più giovani hanno un “vocabolario” meno ricco. È a partire dai 6-7 mesi di età che i gatti dispongono di tutta la loro ricchezza vocale. Secondo le osservazioni sul comportamento dei gatti, i suoni acuti verrebbero utilizzati nelle situazioni in cui l’individuo desidera attirare l’attenzione di un altro partner sociale, sia esso umano o felino, mentre i toni gravi vengono emessi piuttosto per allontanare gli altri individui, per esempio per allontanare gli intrusi dal proprio territorio. Immagino che il miagolio del suo micio corrisponda ad un suono acuto ed abbia dunque la funzione di attirarla verso di lui o semplicemente di attirare la sua attenzione.

Per le vostre domande: Illustrazione Ticinese, “Cani, gatti & Co.”, C.P. 418, 6908 Lugano, oppure via e-mail: info@illustrazione.ch, indicando come soggetto “Cani, gatti & Co.”


SALUTE

NERVI SALDI E UN MORALE

D’ACCIAIO Calo dell’umore, morale altalenante, nervosismo, irritabilità, insonnia, difficoltà di apprendimento e di concentrazione… E se fosse una carenza di vitamine B? testo Rita Ducret-Costa, farmacista

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e vitamine del gruppo B contribuiscono effettivamente in misura determinante al buon funzionamento del sistema nervoso, al controllo dello stress e al processo di memorizzazione. Ma i loro benefici non si fermano qui! Necessarie alla salute del tubo digerente, le vitamine B risanano le mucose digestive (dalla bocca al retto!), disintossicano l’organismo e proteggono il fegato. Inoltre, limitano l’eccessiva secrezione sebacea di cute e cuoio capelluto, contribuiscono alla formazione dei nervi, intervengono nel metabolismo energetico e stimolano il sistema immunitario. A questo elenco impressionante di proprietà, si aggiungono le virtù specifiche dei diversi componenti della grande famiglia B. Per esempio, le vitamine B1 e B2 sono dotate di un’azione antiossidante (antiradicalica), la B3 contribuisce a tenere sotto controllo il tasso di glucosio nel sangue, la B3, la B6 e l’acido pantotenico possono risultare utili in caso di artrite, la biotina rinforza unghie e capelli ecc. Tra le manifestazioni da carenza di queste vitamine rientrano anche le afte, i disturbi intestinali (stipsi o diarree, gonfiore addominale), il rallentamento della funzione epatica, le nevriti, la stanchezza e la predisposizione alle infezioni. La carenza grave, per esempio negli alcolizzati, è sempre accompagnata da disturbi dell’umore, calo della memor i a , i n t o ss i c a z i o n e epatica, polinevriti e alterazioni cutanee.

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UNA CARENZA TUTT’ALTRO CHE RARA, ANCHE ALLE NOSTRE LATITUDINI Labili alla cottura e alla conservazione, distrutte in gran parte durante i processi di raffinazione degli alimenti (il grande flagello dell’alimentazione moderna!), le poche vitamine B che finiscono nel nostro piatto devono ancora far fronte a numerosi nemici che ne contrastano l’assimilazione: lo stress, il fumo, l’abuso di alcol e caffeina, l’assunzione di vari farmaci (tra cui i contraccettivi orali, gli antibiotici, gli antiacidi e i sedativi), l’allenamento fisico intenso, ecc. Per prevenire gli stati carenziali bisogna privilegiare le fonti naturalmente più ricche di vitamine del gruppo B: il lievito di birra, il germe di grano, i cereali integrali, la frutta oleosa, lo yogurt, le uova ed eventualmente il fegato. Se invece la carenza si è già instaurata, è indispensabile ricorrere ad un supplemento, disponibile senza prescrizione.

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SALUTE

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LA SPIRULINA! Molto ricca di proteine e di fibre, quest’alga dà un senso di sazietà, pur fornendo pochissime calorie. Non sarebbe giusto però prenderla in considerazione solo in caso di diete dimagranti: si tratta infatti di un integratore alimentare di grande utilità, adatto a tutti a prescindere dall’età.

D

avvero straordinaria, questa spirulina. Rappresenta l’eccezione a tutte le regole. Di solito i prodotti vegetali sono meno ricchi di proteine di quelli di origine animale, e le loro proteine non sono quasi mai complete. La spirulina è invece di gran lunga la fonte più ricca di proteine complete (70 g per 100 g di alga rispetto a 20 g nella medesima quantità di carne). Inoltre la spirulina è l’unica pianta che contiene abbastanza vitamina B12 da coprire il nostro fabbisogno. Quanto al ferro vegetale, è in genere meno interessante, sia quantitativamente sia

qualitativamente. Ebbene, quest’alga rappresenta la più nota delle eccezioni: 10 g coprono il fabbisogno quotidiano di ferro (15 mg), in una forma perfettamente assimilabile. Chi dice “carotene” pensa alla carota, certo non a torto. Eppure, la spirulina ne contiene 15 volte tanto… Questa “campionessa in tutte le categorie” fa anche parte delle rarissime fonti di acido gamma-linolenico, che partecipa ad un gran numero di processi metabolici. Insieme al germe di grano, rappresenta poi la migliore fonte naturale di vitamina E. Per concludere, le fibre che la spirulina contiene le conferiscono la caratteristica di eliminare le scorie, le tossine e gli eventuali metalli tossici presenti nell’organismo. Trattandosi di un’alga lacustre, è praticamente priva di iodio e di sodio, e pertanto non presenta le controindicazioni delle alghe marine (ipertiroidismo e ipertensione).

La spirulina aumenta la vitalità, stimola il sistema immunitario e partecipa al processo di disintossicazione dell’organismo.


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OGGI PARLIAMO DI...

Aldo

Alvaro

Claudio

David

Denny

Diego

Elisa M.

Elisa T.

Ezio

Giorgia

ARRIVA IL CIRCO! Come ogni anno, a novembre arriverà il Circo Knie in Ticino. Un’occasione per parlare di questo affascinante mondo con i bambini della IV elementare di Gordola, guidati dalla maestra Alda Scaroni Comotti. testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

SAPRESTE SPIEGARE COS’È IL CIRCO A QUALCUNO CHE NON LO CONOSCE? Johannes: è un posto dove fanno le acrobazie. Elisa T.: è un tendone dove ci sono persone che fanno ridere, altre che fanno acrobazie e altre che… è divertente. Ezio: è uno spettacolo dove ci sono magari i pagliacci, gli acrobati, i giocolieri e altri. Serena: è un tendone dove dentro fanno tanti spettacoli, giocano. Elisa M.: il circo è un tendone dove fanno tante cose e fanno anche ridere. Denny: nel circo ci sono anche animali come cammelli, elefanti, leoni e foche e quelli che li puliscono.

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Thomas: nel circo ci sono anche persone un po’ anormali che si riescono a piegare e a annodare tutte. PERCHÉ VI PIACE ANDARE AL CIRCO? Leonardo: perché si vedono tutte queste acrobazie e capriole che noi non riusciamo mai a fare. Mirko: a me piace perché è divertente e gli spettacoli sono originali. Alvaro: a me piace perché ci sono tanti animali, mi piacciono i numeri con le tigri e le foche. David: perché è molto bello, ci sono moltissimi bei animali e personaggi che fanno ridere. Elisa M.: a me piace andare al circo per

vedere quegli uomini che fanno delle cose un po’ impossibili da fare. Serena: trovo che al circo si vedano cose che non si vedono da nessun’altra parte. Aldo: è divertente e si vedono tante cose nuove. Johannes: è bello perché fanno delle cose emozionanti e i clown fanno ridere. Thomas: a me piace andare al circo perché non è come guardare la televisione, ma vedi lo spettacolo dal vero. Victoria: mi piace andare a visitare il serraglio e vedere i numeri con gli animali. Sharon: a me piacciono i trapezisti quando fanno i salti mortali. Denny: andare al circo è molto bello ma


Johannes

Leonardo

Mirko

Paola

Roberto

Serena

Sharon

Stefan

Thomas

Victoria

costa anche tanti soldi. E poi è una cosa che si vede solo una o due volte all’anno. Paola: a me piace il circo perché fanno delle robe che tu non riesci a fare. COME MAI IL CIRCO PIACE A TUTTI, DAI PIÙ PICCOLI AGLI ANZIANI? Stefan: perché è una cosa molto bella. Elisa T.: io penso perché guardando il circo tutti provano emozioni e curiosità. Ezio: perché è qualcosa di speciale e non c’è sempre. Serena: perché ci sono numeri che piacciono ai bambini e altri che piacciono di più agli adulti. Elisa M.: perché è bello, divertente, fa ridere ed è emozionante. Roberto: perché è qualcosa di raro e di magico. Thomas: perché gli artisti sono vestiti lucidi e le luci cambiano colore. C’È QUALCOSA DEL CIRCO CHE NON VI PIACE? Denny: le sedie perché sono davvero scomode! David: e poi è anche molto scomodo raggiungere il proprio posto quando gli altri sono già occupati. Elisa M., Paola: a me non piace quando finisce lo spettacolo.

Serena: a me annoiano certi passatempi con i pagliacci tra un numero e l’altro e non mi piace quando frustano gli animali. Thomas: non mi piace quando la mamma alla pausa non mi compra le caramelle. Sharon: non mi piace quando spengono le luci e non si vede cosa succede in pista. Giorgia: a me piace tutto del circo. Elisa T.: non mi piace che gli animali invece di stare nel loro habitat, vengano sfruttati e frustati per imparare degli esercizi. SE POTESTE LAVORARE IN UN CIRCO, COSA VI PIACEREBBE FARE? Stefan: il clown perché fa ridere gli altri. Serena: io vorrei essere una ginnasta o un’acrobatica. Elisa M.: una prestigiatrice. David: il giocoliere con le palline. Denny, Mirko: il domatore di tigri. Sharon: la trapezista. Victoria: la domatrice di tigri. Leonardo,Alvaro: il domatore di elefanti. Claudio: il domatore di foche. Paola: non mi piacerebbe lavorare in un circo. Roberto: il giocoliere con i piatti. Giorgia: la domatrice di cavalli. Elisa T.: la domatrice di pony, perché ho paura dei cavalli grandi. Aldo: il domatore di leoni.

Diego: il domatore di cavalli. Johannes: il clown, ma con le scarpe e i vestiti normali. Thomas: il giocoliere con le clavi. Ezio: il clown. MA IL CIRCO NON È FATTO SOLO DAGLI ARTISTI, VERO? Elisa M.: ci sono tante altre persone che si occupano di curare gli animali, di mettere a posto le luci, ecc. Stefan: ci sono anche quelli che vendono i biglietti o lo zucchero filato. Diego: e poi ci sono i manager. Sharon: e anche i musicisti. Elisa T.: e tanti bambini figli degli artisti e dei lavoratori.

Le classi elementari del Cantone interessate a collaborare alla realizzazione di uno di questi servizi possono scrivere a: Lorenza Storni, CP 247, 6906 Lugano o inviare una e-mail a: lorenza.storni@bluewin.ch.

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APPUNTAMENTI

Formatisi alla scuola di Dimitri, i comici zurighesi Christian Höhener e Peter Winkler danno vita al duo Lapsus, in cui incarnano il ruolo degli strampalati consulenti d’azienda Bruno “Kopf” Gschwind e Theo “Knie” Hitzig. Due clown in… abiti moderni, che irrompono nel corso dello spettacolo mettendo a dura prova le capacità di risata del pubblico.

FANTASTICO Si chiama così l’89º giro della Svizzera del Circo Knie, che farà tappa nel nostro Cantone dal 10 al 18 novembre. foto Hansjoerg Schoedler, Pascale Giger, © Circus Knie

C

ome i sogni, che appaiono e scompaiono a loro piacimento davanti ai nostri occhi col loro contenuto sconcertante, così, annualmente, il circo Knie sosta per un attimo nelle nostre città - per poi sparire - col suo stuolo di comici, clown,

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trapezisti, orchestrali, contorsionisti, animali, suoni, profumi e odori, portando al pubblico che gremisce il tendone immagini di grande energia ed effetto. Un mondo… fantastico, appunto, fuori e dentro di noi…


Linna Knie-Sun, in compagnia del marito Franco Knie jun. e del… suocero Franco Knie, propone un numero spettacolare con gli impressionanti e splendidi elefanti d’Asia.

ALCUNI FRAMMENTI... ONIRICI

Yann e Hector Rossi - I Rossyann - da oltre dieci anni calcano le scene dei grandi circhi nazionali d’Europa. Nel programma del Circo Knie portano le classiche figure del clown Bianco e dell’Augusto, autorità e ingenuità in perenne ed esilarante conflitto tra loro.

QUANDO IL CIRCO KNIE IN TICINO Bellinzona Ex Campo militare 10 - 11 novembre sabato alle ore 15.00 e 20.15 domenica alle ore 10.30 e 14.30 Potenza e perfezione stilistica si incarnano in Dustin Nicolodi, accompagnato dalla colonna sonora del film “Armageddon”, che ne esalta grazia e precisione dei movimenti.

Willer Nicolodi, un maestro nel panorama mondiale dei ventriloqui. La sua “seconda voce” dà... voce a simpatici pupazzi piumati che, v’è da credere, sanno… beccare parole pungenti.

Locarno Via delle Scuole 12 - 14 novembre martedì alle ore 20.15 mercoledì alle ore 15.00 e 20.15 Lugano Stadio 15 - 18 novembre ogni sera alle ore 20.15 (eccetto domenica e il 15 novembre) venerdì e sabato alle ore 15.00 e 20.15 domenica alle ore 10.30, 14.30 e 18.00

IL CIRCO È BEN RISCALDATO!

Brividi puri quelli suscitati dai trapezisti brasiliani The Flying Michaels. Acrobazie nell’aria, tripli salti mortali, da vedere col cuore vicinissimo alla gola.

La prevendita presso il TicketCorner è possibile a partire da tre settimane prima della data dello spettacolo, telefonando allo 0900 800 800‚ via Internet al sito www.ticketcorner.com oppure presso le stazioni FFS‚ da Manor‚ La Posta, in tutti gli altri punti di prevendita TicketCorner e alla cassa del circo. www.knie.ch ILLUSTRAZIONE TICINESE 11-07

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Le giornate sono diventate corte e fredde. Cosa c’è di meglio di un buon libro? Per non perdere il segno durante le pause di lettura, trasforma un pezzo di cartoncino in un riccio segnalibro! idea, disegni e realizzazione di Anto

Cosa ti occorre:

un pezzo di cartoncino bianco, un pezzo di spago di canapa, qualche perla di legno, matite colorate, forbici dalla punta arrotondata, colla bianca, nastro adesivo e un pennarello nero.

3. Colora le due sagome, ma solo su un lato. Fai attenzione a colorare il lato giusto. I due ricci devono guardarsi, come nella vignetta.

1. Disegna sul cartoncino la sagoma di un riccio, lunga ca. 5 cm, e ritagliala.

2. Appoggia la sagoma sul cartoncino e, usando una matita ben appuntita, tracciane il contorno. Ritaglia anche la seconda sagoma.

4. Taglia un pezzo di spago lungo ca. 40 cm. Fissalo sul rovescio di uno dei due ricci con un pezzetto di nastro adesivo. Distribuisci uniformemente uno strato sottile di colla bianca quindi sovrapponi le sagome.

5. All’estremità dello spago infila un paio di perle di legno e fermale annodando lo spago. Buona lettura!

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CONCORSO

© Disney

CON BALOO

VINCI ANCHE TU! Il simpatico orso Baloo potrebbe farti vincere dei bellissimi premi e anzi, potresti addirittura portarti a casa proprio lui. Non in carne ed ossa, questo è chiaro, lui vuole restare nella giungla. Ma cosa ne dici di un peluche gigante, uguale uguale a lui?

C

hi non conosce Baloo, il dolcissimo orso del film della Disney Libro della giungla, che ha fatto ridere, ballare e un po’ anche piangere due generazioni di bambini? E proprio per festeggiare i quarant’anni di questa magica pellicola, la Disney ripropone una nuova edizione restaurata e rimasterizzata, dove le immagini sono più brillanti e colorate e i suoni più coinvolgenti. Il cofanetto contiene due dischi ricchi di contenuti speciali inediti come le canzoni eliminate, tanti giochi e Rocky the Rhino, il personaggio perduto, tutto da scoprire. Per portarti Baloo nel tuo… villaggio, trova le quattro differenze tra queste due vignette, scrivi quali sono sul tagliando che trovi in questa pagina, incollalo su una cartolina postale e spediscicela in redazione. E se non dovessi vincere Baloo, potresti aggiudicarti uno degli altri fantastici premi in palio!

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«Ti bastan, poche briciole, lo stretto indispensabile, e i tuoi malanni puoi dimenticar!»


Trova le 4 differenze

COSA PUOI VINCERE Il primo premio: un esclusivo peluche gigante di Baloo e il cofanetto DVD del Libro della giungla, edizione speciale 40º anniversario.

Dal 2° al 15° premio: un cofanetto DVD del Libro della giungla, edizione speciale 40º anniversario.

Dal 16° al 35° premio: una valigetta per la merenda del Libro della giungla.

© Disney

CONCORSO DISNEY CON BALOO VINCI ANCHE TU! Le quattro differenze sono:

Compilare, ritagliare, incollare il tagliando su cartolina postale e spedirlo entro il 30 novembre ‘07 a: Illustrazione Ticinese, “CONCORSO DISNEY” CP 418 - CH-6908 Lugano

Nome: Cognome: Età: Via e n°: Città:

oppure mandare un’e-mail all’indirizzo concorso@illustrazione.ch indicando in oggetto “CONCORSO DISNEY” inserendo nel messaggio la soluzione e i vostri dati. Tutti i tagliandi che perverranno in redazione entro il 30 novembre 2007 parteciperanno all’estrazione a sorte per l’attribuzione dei premi in palio. I vincitori verranno avvisati personalmente. È escluso il ricorso a vie legali e i premi non sono convertibili in denaro.

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11a PARTE

VIAGGI

L’ULTIMA NOTTE NELLA

“MEN’S HOUSE” Ritornato nel villaggio di Yali vengo accolto con affetto. Ritrovo gli indigeni coi quali avevo condiviso in precedenza una coinvolgente cerimonia tribale. Purtroppo proprio il capo villaggio, al quale avevo promesso un’ultima visita ed un ultimo saluto prima di partire, è assente e non ricomparirà nemmeno nei giorni successivi. Seduto nell’intimità della “men’s house” - la capanna degli uomini -, assaporo le ultime sensazioni di un’esperienza di viaggio vissuta intensamente e che mi ha condotto alla scoperta di usi e costumi degli indigeni dani. Purtroppo presto dovrò lasciare le remote montagne dell’Irian Jaya indonesiano… testo e foto Roberto Schneider

MISTERI ATTORNO AL FUOCO Quando un tizzone del braciere viene sollevato per accendere una sigaretta, un tenue chiarore si diffonde per un attimo lasciando intravedere le sagome degli indigeni dani riuniti nella tradizionale “men’s house”. Sono quasi tutti nudi, sdraiati sul suolo ricoperto di paglia o seduti a gambe incrociate con i lunghi koteka - le coperture peniche tradizionali -, rivolti verso l’alto, le piume colorate nei capelli crespi, i semplici monili di perline e conchiglie al collo, un raro osso di cinghiale infisso nel naso e strane decorazioni tribali disegnate sulla pelle. Alcuni corpi sono ricoperti di cenere o grasso nero, un modo per proteggersi dal freddo

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L’interno di una “men’s house”, la casa degli uomini, dove gli indigeni dani si ritrovano per conversare, mangiare e dormire.


GIRA E RIGIRA...

Prima di lasciare Wamena, un ultimo saluto ai conoscenti del “warung” locale dove ordino un piatto di nasih goreng, il riso fritto indonesiano.

della notte. Ogni qualvolta sopraggiunge qualcuno, si ripete il rituale: una lunga calorosa stretta di mano e a volte un abbraccio durante il quale annusandomi profondamente mi sussurrano “ua, ua, ua”, il saluto rivolto alle persone amiche. Le conversazioni non sono facili, in quanto solo pochi parlano indonesiano. Domande e risposte costringono sovente a curiosi percorsi per permettere una catena di traduzioni che renda possibile la reciproca comprensione. Col passare del tempo, nell’oscurità, cadono tutte le barriere e mi confidano speranze, ma pure preoccupazioni. Mi raccontano delle strani morti avvenute in molti villaggi della regione, dopo che i malcapitati avevano consumato carne di maiale. Ricordo di aver letto nei giornali di un’epidemia di maiali proveniente dalla Papua Nuova Guinea, che però non doveva essere pericolosa per l’uomo. Ma le informazioni in Irian Jaya sono scarse, le fonti difficilmente accertabili e filtrate dalla censura locale, interessata al mantenimento di una sorta di isolamento delle re-

gioni ribelli. Giunge quindi il momento del pasto. Le genti papua di regola mangiano solo il mattino e la sera. La cena è generalmente a base di patate dolci delle quali ve n’è un’infinità di sorta. Le donne le portano dalla cucina, fermandosi però a pochi passi dal pertugio della capanna degli uomini che per loro è tabù. La “cucina”, situata poco distante, è costituita da una lunga capanna, nella quale ogni donna ha un suo braciere. In fondo vi è poi la piccola stalla dove sono custoditi i maiali. Terminato il pasto, le conversazioni proseguono sdraiati sulla paglia che ricopre il suolo della men’s house. Molti masticano noci di betel o fumano sigarette di produzione locale. Lo spazio è angusto, non vi sono aperture oltre al piccolo pertugio d’entrata e il fumo ristagna, l’aria diviene quasi insopportabile per i miei occhi e polmoni, la gola è asciutta e irritata. GLI OCCHI LUCIDI NEL BUIO Uscendo dalla capanna per prendere una boccata d’aria mi accorgo che piove, uno


VIAGGI

Il lago Sentani: nuovi paesaggi e nuove genti mi attendono.

dei tanti acquazzoni tropicali. La calura è più sopportabile e tutt’attorno vi è una pace irreale, nella notte provo un senso di totale distacco. Poco dopo decido che è giunto il momento del ritorno, anche se i mie amici avrebbero voluto che mi fermassi fino al giorno successivo. Ma sono affaticato, i giorni trascorsi nei molti vil-

laggi hanno lasciato il segno e presto dovrò rientrare al capoluogo Wamena, dove mi attende il volo cargo che mi riporterà verso le zone costiere. Con tristezza mi congedo dai miei amici, riprendendo il cammino nel buio che, forse anche a causa della stanchezza, si rivelerà più arduo di quanto lo era stato

all’andata. Sovente i miei piedi cadranno in fallo, scivolando nelle acque fresche dei ruscelli o nei molti terreni fangosi che attraversiamo. Percorse poche decine di metri sento un richiamo nell’oscurità, una voce quasi impercettibile, un poco ansimante. È Naie, il fratello di Yali. Raggiuntomi mi abbraccia ancora nel buio, a lungo, come non volesse più lasciarmi, sussurrandomi ripetutamente nell’orecchio “ua, ua, ua”, poi mi mette in mano un koteca dalla forma arrotondata, la copertura penica tradizionale degli indigeni dani. L’ultimo regalo, l’ultimo ricordo. Il buio nasconde tutta la tristezza e le forti emozioni di quel momento. Un senso di rammarico, per la conclusione della magnifica avventura, mi accompagnerà ancora nei giorni successivi, nel corso dei quali mi congederò da tante persone che avevo conosciuto. Dai proprietari della pensione di Wamena ad Alexander, il ragazzo del piccolo bazar sullo stradone principale. Dai gestori del “warung” dove comando l’ultimo “nasih goreng”, al “pedalatore di becak” che mi

La vita è tranquilla lungo le sponde del grande lago, ma Pepi, raccontandomi la storia della sua vita, mi ricorda le tribolazioni delle popolazioni locali.

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aveva fatto conoscere i dintorni del capoluogo amministrativo. PEPI: ANCORA UN STORIA “Roberto, tra 15 minuti c’è l’imbarco”. Non so chi sia, veste una tuta sgualcita blu e parrebbe un inserviente dell’aeroporto. Mi ha rintracciato allo sconsolato spaccio adiacente la pista di atterraggio. I passeggeri sono quattro o cinque, io sono l’unico occidentale, era dunque impossibile che si sbagliasse. Il volo sarà tranquillo e in poco più di un’ora mi ritroverò a Sentani, a pochi passi dal mare, in una piccola località che a dispetto delle poche e sconnesse strade asfaltate, dopo i tanti giorni trascorsi sulle montagne, mi parrà quasi una città. Mi rimangono ancora pochi giorni nel corso dei quali intendo scoprire e conoscere le rive e le isole del Danau Sentani, un immenso bacino d’acqua dolce, dove vivono popolazioni lacustri che si sono insediate lungo le sponde in curiosi villaggi su palafitte, coltivando e purtroppo anche erodendo massicciamente i terreni collinari che attorniano il lago. La vegetazione rimane però lussureggiante, perché qui il clima è tropicale e piove sovente anche durante la stagione secca. Trovo alloggio in un luogo appartato e curioso, costruito su palafitte. Adiacente vi è un grazioso ristorantino dove, oltre a pochissimi ospiti locali, vi sono molte zanzare. Pepi, il cuoco, mi prepara un buon pesce bollito e poi si accomoda al mio tavolo. Lui proviene dalle isole Molucche, un altro tribolato arcipelago indonesiano, dove la vita pare essere ancora più rischiosa che non sulla remota Irian Jaya. Tensioni etniche tra cristiani e musulmani sfociano regolarmente in tumulti e guerriglia urbana, i morti e le teste tagliate, mi dice, non si contano più. In quei luoghi ha lasciato la sua famiglia e la sua fidanzata, sperando che possa raggiungerlo presto. Ma la sua vera speranza è che si ritrovi la via di una pace, che sia lui, cristiano, sia i suoi vicini di casa, musulmani, desiderano dal profondo del cuore. Loro sono sempre amici e non hanno nulla a che vedere con i giochi di potere che coinvolgono la popolazione in faide religiose, con le quali storicamente nulla hanno a che fare. CONTINUA.

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NORDICA … A proposito della camminata nordica, o nordik walking, un fenomeno sportivo in espansione, se si pensa che, lo scorso anno, dati ufficiosi indicano che in Svizzera siano stati venduti 450’000 paia di bastoncini. In compagnia di Marilena Fioletti, Daniela Tamagni, Sonia Zanetti e Luigi Nonella in punta di bastoni ci siamo addentrati in questa sorprendente disciplina sportiva… testo Marco Ortelli - foto Rémy Steinegger

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CAMMINARE. LUNGO UN SENTIERO O UNA STRADA. TUTTI, SE POSSIAMO, LO FACCIAMO E DI REGOLA SENZA BASTONI. BASTA L’IMPIEGO DI DUE SEMPLICI BASTONCINI IN CARBONIO O FIBRA DI VETRO PER CAMBIARE IL… CORSO DI UN’INTERA CAMMINATA? Marilena Fioletti: “Una volta ho fatto uno stesso percorso con e senza bastoni, al termine del giro senza bastoni ero doppiamente stanca. Coi bastoni, il peso viene scaricato su di essi e si fa meno fatica. In salita danno spinta e in discesa proteggono le ginocchia. Inoltre i bastoni ti danno sicurezza e consentono di andare veloce”. Luigi Nonella: “Effettivamente viene ripartito meglio l’impegno muscolare del corpo. Si diventa un po’ dei quadrupedi. Il buon nordic walker non dovrebbe tuttavia diventare troppo dipendente dall’uso del bastone, ma esercitare l’equilibrio camminando in salita, in discesa e nel piatto anche senza bastoni. Questo è un punto che non tutti fanno osservare, ma va detto. In natura, su terreno irregolare, va mantenuta questa capacità di stabilizzarsi, proprio per preservare, ad esempio, le ginocchia”. LA CAMMINATA COME CAMMINATA E LA CAMMINATA COME COMPETIZIONE. COME MUOVERSI ALL’INTERNO DI QUESTE DUE FORME DI NORDIC WALKING? Daniela Tamagni: “Posso dire che noi pratichiamo questo sport

Nome: Sonia Cognome: Zanetti Data di nascita: 4 luglio 1959

Professione: tricologa Domicilio: Camorino

Nome: Daniela Cognome: Tamagni Data di nascita: 28 luglio 1955

Professione: casalinga, docente di educazione fisica Domicilio: Melera

Nome: Marilena Cognome: Fioletti Data di nascita: 4 marzo 1956

Professione: casalinga Domicilio: Camorino

TUTTE E TRE Tempo dedicato alla pratica sportiva: “Quando abbiamo tempo, come magari nel weekend, facciamo anche due ore e più, in settimana ci accontentiamo anche di un’oretta”.

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SPORT

UNO SPORT ALLA PORTATA DI TUTTI... Sonia Zanetti: “Sicuramente, è uno sport poco costoso, bastano infatti un paio di scarpe, dei vestiti adatti e i bastoncini, nient’altro. Sportivamente, poi, richiede senz’altro impegno e costanza, ma se penso che la mia precedente attività era rimanere praticamente seduta sul divano e che ora percorro molti chilometri, si può senz’altro dire che sia alla portata di tutti”. Luigi Nonella: “In tono semi-serio direi che è uno sport che può essere praticato all’interno di una fascia d’età che va dai… cinque ai 95 anni. Oltre ciò, quanto detto da Sonia, rivela una grande verità, e cioè che con buona volontà e regolarità si può raggiungere un’altra qualità di vita, che un’attività fisica regolare riporta il sorriso a una vita che magari illanguidiva”.

esclusivamente per la nostra salute e il nostro benessere. Non ci interessa la competizione. Camminare in mezzo al bosco, e non sull’asfalto o in mezzo alle case, è molto rilassante, si sentono gli odori e i profumi del bosco, spesso s’incontrano anche cerbiatti o cinghiali, e ogni uscita lascia un segno positivo sia a livello corporeo sia a livello mentale”. Luigi Nonella: “Mi domando perché, per la salute, ci si debba sempre mettere in competizione. Si può tuttavia vivere questo bel sport in modo non competitivo, per il semplice gusto di compiere insieme un’attività comunque salutare. Se proprio vogliamo metterci in competizione, allora propendo per la proposta di percorsi misti, nei quali si sia liberi di alternare camminata e corsa, per dare maggior spazio alla libertà d’azione a scapito di un regolamento che spesso, come accade nelle competizioni di marcia, genera più malumore che vantaggi. Se fossi un organizzatore di gare di nordic walking, lascerei piena libertà di interpretazione del percorso. Chi proverà ad alternare la camminata alla corsa, col tempo scoprirà veramente nuovi orizzonti”.

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PERCHÉ PRATICARE LA CAMMINATA NORDICA? Sonia Zanetti: “Lavorando 10 ore al giorno arrivavo a casa e non riuscivo più a dormire, soffrivo sempre di emicranie e dei problemi che più o meno hanno le donne della mia età. Mi sono detta “devo fare qualcosa”, finché, un anno fa, Luigi mi ha suggerito di cominciare a camminare coi bastoni per un’ora al giorno. Oggi, dopo un anno di attività regolare, dormo meglio, mi sento meno nervosa, i dolori alle cervicali, ai tendini e alla schiena sono passati. E poi mi sto preparando per la vecchiaia… per non arrivare a 60 anni, destino permettendo, a ‘tira ‘n dré i gamb’”. Daniela Tamagni: “Ho cominciato per fare qualcosa per me, perché noi casalinghe, mamme e donne, non facciamo quasi mai niente per noi stesse. Così ho pensato che un po’ di movimento non potesse che farmi bene. Inoltre, siccome da giovane ho fatto atletica, mi sono resa conto che l’unico sfogo adatto per il mio corpo è proprio la corsa, o la camminata accelerata. L’impiego dei bastoni e il giusto movimento mettono in funzione tutte le parti del corpo senza che lo stesso venga eccessivamente caricato. Anch’io ora non provo più i dolori che sentivo al collo e alle ginocchia. Un altro aspetto per me importantissimo è che da quando cammino regolarmente, il mio diabete è sceso tantissimo”. Marilena Fioletti: “Io ho seguito l’onda e un anno fa ho comin-


CAMMINATA NORDICA E TECNICA DELLA CAMMINATA

PUBLICIS

Con il termine camminata nordica (in inglese nordic walking) si definisce una tecnica di camminata sportiva che viene praticata con l’ausilio di appositi bastoncini. Può essere praticato per benessere, per fitness o per sport, dalla camminata tranquilla e terapeutica fino agli esercizi degli atleti. Impiegata sin dagli anni ‘30 dai fondisti quale preparazione estiva, la tecnica della camminata nordica è “semplicemente” un inserimento dei bastoni nella camminata normale e naturale. La tecnica dell’utilizzo dei bastoni è simile a quella dello sci da fondo classico (passo alternato): il bastone destro viene appoggiato al terreno in corrispondenza dell’appoggio del tallone sinistro e viceversa, e doppia spinta, con l’appoggio contemporaneo dei due bastoni con tre o quattro passi di camminata. L’appoggio sul terreno permette una notevole riduzione del carico delle articolazioni delle ginocchia, delle caviglie e delle anche.Applicando la tecnica corretta, si riesce a coinvolgere gran parte della muscolatura corporea rendendo la camminata nordica una forma di allenamento aerobico di grande efficacia. Come lo sci di fondo anche questo sport è un ottimo allenamento cardiovascolare e l’esercizio regolare migliora considerevolmente le prestazioni del cuore e dei polmoni, oltre a tonificare la struttura schelettrica di tutto il corpo.

ciato ad andare con loro. A dire il vero non avevo problemi, però ora mi trovo molto bene, e lo pratico soprattutto come forma preventiva. Camminare in compagnia è molto bello e divertente, in tre ci si stimola reciprocamente, perché da sole ogni tanto si eviterebbe di uscire. Questa attività per me è una cosa completamente nuova, non avevo mai praticato sport prima, qualcosa che giunge a rompere in modo piacevole le mie attività normali”. Luigi Nonella: “I benefici provati dalle nostre interlocutrici non mi sorprendono. Dal punto di vista muscolare, tendineo e articolare, il fatto che lo sforzo venga ben ripartito tra gambe e braccia è un tonificante formidabile, perché dà equilibrio. L’impiego dei bastoni è davvero fondamentale. Si pensi alle discese, senza bastoni il peso del corpo grava su tutte le articolazioni e questa forza eccentrica stanca tantissimo i muscoli; col bastone posso invece frenare questa caduta, e chi ha problemi alle ginocchia si troverà a soffrirne molto meno o addirittura a non sentire più i disturbi alle articolazioni e anche alla schiena. Coinvolgendo così tanti reparti muscolari, anche l’assimilazione di ossigeno viene migliorata, fino all’8% in più, rispetto, ad esempio, al jogging, già altamente allenante. Uno studio a tal proposito ha dimostrato come fra tutte le discipline aerobiche di base, il nordic walking superi di sette punti la disciplina regina che è la corsa. Per concludere, ben venga che la gente esca di casa e si muova, anche se tutti i tecnici sono concordi nell’affermare che per ottenere dei veri benefici non è sufficiente portare a spasso i bastoni ma occorra profondere uno sforzo regolare”.

In veste di responsabile di filiale, Marcel Kalbermatter sa perfettamente che i desideri dei suoi clienti variano in funzione dei contesti. E come padre condivide le situazioni di tutti i suoi familiari. Grazie a simili esperienze sa capire anche lei. Ad esempio, quando richiede un’unica soluzione per sbrigare tutte le operazioni bancarie della sua famiglia. UBS le dà il benvenuto. Da noi può fare affidamento su persone come Marcel Kalbermatter, che capisce lei e le sue esigenze globali.

Lei & Marcel Kalbermatter, padre di famiglia e responsabile di filiale.

www.ubs.com/family

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3ª E ULTIMA PARTE

INTERNET

INTERNET E LA TELEVISIONE A

ccanto al lento ma inesorabile declino della TV e dei giornali, rifioriranno assai probabilmente il cinema e anche i libri, mentre Internet suscita un interesse sempre maggiore attirando un numero crescente di adepti e di utilizzatori costanti e regolari. Internet rappresenta il mezzo di comunicazione e di informazione alternativo, libero e persino in grado di mutare e di adattarsi rapidamente con i cambiamenti della società. IL FUTURO DELLA TELEVISIONE SARÀ SU INTERNET? Nemmeno fra qualche anno metteremo ancora in pensione gli schermi televisivi tradizionali, ma molti utenti guarderanno di sicuro la TV sul loro telefonino, altri preferiranno l’ormai celebre iPod, mentre altri ancora faranno capo ad altri dispositivi multimediali reperibili sul mercato. Allora, viene spontaneo chiedersi: ma come guarderemo la televisione in futuro? La TV così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi sta cambiando e cambierà ancora, con sempre più telespettatori - un numero assai più considerevole di quanto anche solo fino a poco tempo fa si poteva ancora pensare - che opteranno per il loro PC, ormai protagonista indiscusso della casa del terzo millennio. Una realtà innegabile, tanto da far preoccupare gli operatori via satellite e quelli via cavo che vedono così, in prospettiva, il proprio mercato eroso da nuovi concorrenti che fanno capo soprattutto all’industria telefonica, industria che da qualche anno ormai già deve far fronte alla spietata concorrenza in campo di telefonia tradizionale e mobile, cercando di trovare sempre valide alternative, offrendo nuovi servizi combinati, come Internet, voce e televisione. Nell’odierna società dell’informazione, quindi, da una parte troviamo la televisione, con una storia e un’esperienza di oltre mezzo secolo alle spalle, con enti e società che riescono a far “girare” capitali da capogiro… mentre dall’altra parte c’è Internet, con una miriade di piccole, medie e grandi aziende che riescono a muovere molto denaro, attinto dalla massa degli utenti. Un duello, quello in atto fra Internet e l’offerta televisiva, appe-

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La televisione tradizionale e i media di massa più in generale, come i giornali, in un futuro non tanto lontano vedranno indiscutibilmente un netto calo di telespettatori e di lettori, orientati soprattutto verso mezzi di massa più moderni e attivi, come Internet. testo Elio del Biaggio

www.freetv.com Un portale interamente dedicato alla televisione gratuita su Internet, con centinaia di canali in diverse lingue, in diretta e dal vivo.

www.mytv.it TV su Internet per questo video portale italiano, con videoclip, cartoni animati da scaricare e filmati, suddivisi in videocanali ben distinti.

www.ngvision.org “New Global Vision”, con tanti canali video online indipendenti basati su standard aperti e uso di software gratuito.

na iniziato e che ancora non mostra un vero e proprio confronto diretto. PARLANDO DI CANONE In virtù della legge sulla radiotelevisione (LRTV), le persone residenti in Svizzera che captano programmi radiotelevisivi so-


no tenute a pagare il canone d’abbonamento, indipendentemente dal tipo di trasmissioni che guardano o che ascoltano e dai sistemi utilizzati (antenna, cavo, satellite, telefono, cellulare, Internet). La “SRG SSR idée suisse”, che usufruisce perlopiù del canone insieme alle radio e televisioni locali, produce programmi equivalenti destinati alle quattro aree linguistiche del Paese, frutto di una volontà politica per garantire il servizio pubblico. Per principio, anche ricevendo programmi radio e televisivi via computer, con accesso Internet o attraverso la rete via cavo, si impone il pagamento del canone. TELEVISIONE SU INTERNET E IPTV L’internet non è la televisione e sovente si ritiene ancora, a torto o a ragione, che la rete altro non sia che una sorta di “sottospecie” della televisione. In effetti, fra coloro che operano e lavorano nel mondo dei media più tradizionali, come stampa, radio e televisione, si è sempre visto Internet con una sorta di fastidio e anche con un certo imbarazzo. Oggi, però, appare ormai accettata l’idea che la rete esiste e bisogna tenerne conto. La televisione via Internet è una struttura aperta e in evoluzione in cui tutti possono fornire e usufruire di contenuti video innovativi o di “nicchia”, paragonati ai più tradizionali canali di distribuzione, attraverso l’accesso ad una normale pagina web. La IPTV - dove “IP” significa “Internet Protocol” - è invece rappresentata da sistemi televisivi chiusi e proprietari, proprio come lo sono gli odierni sistemi via cavo per la televisione, distribuita però attraverso Internet su canali protetti, controllandone in questo modo la distribuzione dei contenuti. Comprensibile, quindi, come la IPTV sia supportata da tutti i maggiori fornitori di telecomunicazioni, entrati nel mercato televisivo con la creazione e l’offerta di un prodotto alternativo e concorrente ai servizi via cavo e satellitari. In poche parole, IPTV è particolarmente adatto per i media attuali, come lo sono i produttori di film accanto ai principali canali di distribuzione via satellite e via cavo, poiché protetta e in grado di garantire un controllo totale sui contenuti distribuiti, riducendo di conseguenza anche la pirateria. Ora, per l’industria e il mercato più in generale si arriva però ad un punto cruciale, con l’avvento della televisione basata su Internet, aperta, altamente diversificata e fatta dalla gente. Informazioni e notizie sulla rete, su Internet e sulle nuove tecnologie, ne abbiamo in ogni momento e tutti i giorni ma, stranamente, sulla televisione via Internet più in generale, con informazioni e opportunità tanto interessanti e utili per l’opinione pubblica e per tutti i consumatori, nessuno si preoccupa di dare qualche informazione utile in più Che sia forse perché il concetto su cui si basa questo tipo di televisione è globale e non più geografico, potendovi accedere da qualsiasi regione del pianeta, disponibile in rete, e pure gratuitamente?

Sul sito web www.delbiaggio.ch vi è la possibilità di leggere questo e tutti gli altri scritti pubblicati in questa rubrica nel corso degli anni, ma non solo…


SONDAGGIO

Ramona Ramelli, 41 anni, casalinga, con Helena e Pascal, Figino - “Sono sportiva, prendo la vita come viene, soprattutto in allegria e armonia”.

Salvatore Giallongo, 40 anni, consulente, Chiasso - “Vivo intensamente ogni momento come se la giornata fosse di 36 ore. Il mio motto: chi si ferma è perduto e allora perché non accelerare?”.

Vincenzo Crocetti, 47 anni, impiegato FFS, Bellinzona - “Quando mi sveglio cerco tre pensieri positivi che mi permettano di affrontare bene la giornata”.

QUAL È IL VOSTRO

STILE DI VITA? Ognuno di noi ha il suo stile di vita e le sue strategie per vivere al meglio ogni nuova giornata. Esistono infatti modi diversi di interpretare la propria esistenza. Quali? Lo abbiamo chiesto a voi. testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

Patrick Delaloye, 21 anni, studente, Arbedo - “Mi appaga vivere il momento facendo ciò che mi piace”.

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Jeannette Tamagni, 53 anni, funzionaria statale, Bellinzona - “Cerco di cogliere quello che di positivo la giornata mi offre”.

Sonia Gianetta, 60 anni, casalinga, Gnosca - “Vivo la giornata in maniera spensierata, cercando di renderla allegra”.


Pamela De Prati, 25 anni, impiegata d’ufficio, Preonzo - “Non mi piace stare ferma, sono dinamica e solare e adoro fare shopping”.

Sahand Ghaffari, 16 anni, apprendista, Giubiasco - “Vivo tranquillamente, minuto per minuto, aspettando il mio destino”.

Sophie Bendotti, 19 anni, ass. di farmacia, Viganello - “Sono una salutista e non ho vizi. Inoltre ho una particolare sensibilità ai problemi degli altri”.

Leonardo Gervasoni, 42 anni, meccanico edile, Lamone - “Il mio motto: vivi e lascia vivere più intensamente possibile”.

Patrizia Vescovi, 49 anni, casalinga, Olivone - “Ho uno stile di vita semplice, a contatto con la natura e sono molto attiva”.

Paolo Cavadini, 43 anni, contabile, Montagnola - “Cerco di destreggiarmi nel miglior modo possibile tra tutti gli impegni e le responsabilità della vita, senza tralasciare i piaceri”.

Angelo Donataccio, 24 anni, istruttore /calciatore, Pura - “Il mio stile di vita è tutto orientato alla salute e allo sport agonistico”.

Federica Elia, 18 anni, studentessa, Agra - “Il mio leit-motiv è: non stressarmi! Quindi pratico sport e mi diverto”.

Gabriele Katona, 47 anni, impiegato, Lugano - “Sono un caso sociale, vivo d’assistenza…”.

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ARREDARE Libreria Magnum, Fly

Comò Hemnes, Ikea

Pfister

ABITARE IN

BIANCO E NERO Potranno forse sembrare freddi e impersonali, ma non è affatto così. Il bianco e nero, esatti opposti e contrari, si compensano ed equilibrano perfettamente, creando dei giochi di profondità e prospettive inaspettate. Un ritorno al minimalismo, dopo l’ondata etnica caratterizzata da legni e tessuti nelle tonalità calde del rosso, decori e statuette votive lignee o in bronzo. Il tocco contemporaneo sta nell’ispirazione barocca degli accessori e nelle fantasie dei tessuti, declinata però in chiave moderna. E così, con un po’ di coraggio, gli ambienti cambiano completamente aspetto. E se poi ci si stufa? Beh, proprio perché il bianco e il nero sono dei “non colori” basici, basterà cambiare i tessuti aggiungendo dei colori, per ritrasformare di nuovo tutto! testo Antonella Broggi Cuccia per cani Bästis Fläck, Ikea

Piatto Syntes Konst, Ikea Bagno Dot, Alessi

Ikea

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Servizio Ombre, Fly

Sigg

Lampada Style, Fly

Ikea


E per il bel lavoretto di Luca.

Per i lavoretti di Luca.


MODA

QUESTIONE DI ABBINAMENTI 1

Va bene tutto. Dallo stile bon ton molto classico, alle rivisitazioni anni Sessanta. Dallo stile disco anni Ottanta a quello tutto tricot, come fatto in casa. L’unica cosa che conta sono gli abbinamenti. Quando si sceglie quale genere indossare, bisogna essere coerenti, dalle scarpe al cappello.Vietato mischiare lo sciarpone fatto a maglia con il vestitino a trapezio, o la camicia optical con maniche a sbuffo con il fuseau in lurex argento!

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testo Antonella Broggi

WEEKEND

IN CITTÀ 1. Nulu di Coop 2. Avant Première di Manor 3. Hennes & Mauritz 4. Avant Première di Manor 5. Hennes & Mauritz 6. GMT Chocolate di Swarovsky 7. Bästis Krona, Ikea

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GIORNATA IN UFFICIO 1. Delight di Swarovsky 2. Avant Première di Manor 3. Hennes & Mauritz 4. Graceland di Dosenbach 5. Deluxe di Swarovsky 6. Couture Cosmeticbag, Caran d'Ache 7. Couture FountainPen, Caran d'Ache

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SERATA

IN DISCO 1. Yes or no di Manor 2. Organic Cotton di Hennes & Mauritz 3. Organic Cotton di Hennes & Mauritz 4. Janet D. di Dosenbach 5. Impulso Stardust di Calvin Klein 6. Hennes & Mauritz

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COLLEZIONE PER PASSIONE

Il collezionista di dischi, LP e CD Mauro Bernasconi con alcune copertine dei suoi LP.

MAURO BERNASCONI:

IL COLLEZIONISTA DI DISCHI 3’000 LP e quasi 4’000 CD, l’epoca che ha fatto la vera storia del rock raccolta fra le pareti di casa. testo e foto Benedetto Galli/Ti-Press

QUANDO E COME È INIZIATA LA SUA PASSIONE PER LA MUSICA? “All’età di 15 anni ho iniziato a suonare la chitarra in una piccola “band” di paese. Erano gli anni ruggenti del rock, con l’invasione dei primi 45 giri di Little Richard ed Elvis Presley. I pri-

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missimi dischi me li sono comprati con i soldi guadagnati durante le esibizioni serali nelle feste di paese. Li utilizzavo per poter imparare le canzoni che avrei poi cantato durante le esibizioni con il gruppo. Allora, per una serata, il compenso poteva arrivare a otto franchi, addirittura a dodici se si trattava di una


festa di Capodanno, mentre i dischi erano decisamente più cari, con prezzi che oscillavano dai 24 ai 27 franchi per un LP”. OGGI IL CD HA SOSTITUITO COMPLETAMENTE IL VINILE SUGLI SCAFFALI DEI NEGOZI DI MUSICA, UN’EVOLUZIONE INDOLORE? “Purtroppo no, diciamocelo, gli LP avevano tutto un loro fascino, soprattutto legato alle copertine, si potevano leggere, guardare, sfogliare, mentre oggi con il CD tutta questa manualità è andata perduta! Le copertine dei dischi 33 giri erano dei piccoli capolavori e stuzzicavano la fantasia, per questo anche “l’involucro” aveva la sua importanza. Nella mia collezione ne ho davvero di tutti i tipi, insomma, anche l’occhio, oltre all’orecchio, vuole la sua parte”. IL MERCATO DEL COLLEZIONISMO IN QUESTO SETTORE È ANCORA VIVO? “Gli estimatori non mancano, ho avuto modo di poter visitare anche importanti eventi ad hoc in Francia, Olanda e Inghilterra. A volte, tramite conoscenze e amicizie, si arriva in possesso di qualche pezzo interessante: per esempio questo nastro originale EMI di una registrazione dei Beatles (vedi foto 3), regalatomi anni fa da un conoscente. Tuttavia, gli LP di valore sono davvero pochissimi e la maggior parte di quelli in circolazione hanno quotazioni davvero molto, ma molto modeste”. QUALE DISCO LE PIACEREBBE POTER AGGIUNGERE ALLA SUA RACCOLTA? “Fra le rarità penserei ad un disco d’oro dei Beatles o di Elvis. Pezzi praticamente introvabili! A quei tempi ne veniva stampato uno per ogni milione di copie di album che l’artista vendeva. Di grande interesse collezionistico anche qualche raro 78 giri, sempre di Elvis Presley”.

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1. La fantasia dei grafici che realizzavano le copertine degli LP non aveva limiti. In questo caso la custodia dell’album degli Hunka Munka riproduce chiaramente un asse con coperchio da WC. 2. Un Picture Disk dei Beatles. Al posto del vinile nero è impressa una fotografia. Il disco è perfettamente suonabile. 3. Un raro nastro originale della EMI con una registrazione dei Beatles. 4. La copertina del primo LP di Rita Pavone, allora aveva 16 anni. L’album fa parte della collezione di Mauro Bernasconi. 5. Copertina di LP con tanto di occhialetti 3d per la visione. Una piccola opera d’arte del gruppo Grand Funk.

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DESTINAZIONE FAMIGLIA

Non potrete resistere all’affascinante sfera di plasma. Appoggiando le mani sulla sua superficie si creeranno cascate di luce e fulmini.

NEL MAGICO MONDO

DELLE SCIENZE “Imparare divertendosi o divertirsi imparando”. Ecco quello che propone il Technorama di Winterthur. Con i suoi circa 500 esperimenti, questo tempio delle scienze propone ai visitatori di scoprire il lato ludico e affascinante della scienza e della matematica. testo Coralie Nativel - foto Stefano Ember

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U

na gita che vi permetterà forse di riconciliare i vostri bambini con la matematica o voi stessi con l’universo delle scienze in generale, spesso associato ai cattivi voti ricevuti una tempo a scuola. Ma niente paura, al Technorama non ci sono voti o professori che all’uscita verificano ciò che avete imparato e non ci sono percorsi obbligatori da seguire. Potete andare dove vi porta la curiosità, sbirciare tra un’installazione e l’altra, osservare i diversi fenomeni, approfittare dei diversi aspetti ludici oppure approfondire l’argomento con l’aiuto delle schede informative, per la gran parte tradotte anche in italiano. Non importa quanta familiarità abbiate con queste materie. Sui tre piani della mostra sarà la curiosità a guidarvi. Il pianterreno è dedicato alla meccanica, al magnetismo e all’elettricità. Per esempio, una semplice pedalata con il generatore a pedali vi permetterà di capire l’immenso lavoro necessario a fornire sufficiente energia elettrica. Un minuto di sforzo intenso accende infatti una lampadina solo per qualche secondo. Sarà anche difficile resistere ai giochi elettromagnetici da manipolare a piacere per sperimentare le forze invisibili d’attrazione e repulsione dell’azione magnetica. Al primo piano avrete tutte le risposte che vi permetteranno di capire meglio la natura e i suoi grandiosi fenomeni. Vi siete mai chiesti come si formano le onde o le turbolenze? Troverete innumerevoli installazioni disseminate lungo un appassionante percorso nel mondo delle percezioni e delle illusioni sensoriali, dove i vostri cinque sensi perderanno letteralmente la bussola. Reparto “Matemagia”, sarà l’occasione per riconciliare chi pensa di essere allergico alla matematica tramite esperienze concrete e sorprendenti. Per finire, l’ultimo piano vi svelerà tutto ciò che riguarda la luce, le immagini tridimensionali e le loro applicazioni, come ad esempio la tecnologia laser. Anche il vostro viso svelerà i suoi segreti per mezzo di giochi mimici. Con il “morphing” otterrete elaborazioni divertenti, orribili o grottesche del vostro viso, dando pochi e semplici comandi a un programma per computer. Sarà difficile provare tutte le sperimentazioni, poiché sono tantissime. Però

avrete imparato sicuramente molto da questa immersione del magico mondo delle scienze, e soprattutto vi sarete divertiti a manipolare, toccare e osservare. Una bellissima esperienza da condividere in famiglia e da ripetere anche più volte, perché il grado di comprensione e apprendimento, così come le diverse curiosità, cambiano costantemente, ovviamente nei bambini, ma anche negli adulti.

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COME ARRIVARCI • Con l’auto: ci vogliono 3 ore sull’A1, direzione Winterthur. Uscire a Oberwinterthur (uscita n° 72) e seguire i cartelli per Technorama fino ad un ampio parcheggio gratuito di fronte al museo. • In treno: prevedere 3 ore e mezza fino a Winterthur da Lugano. Alla stazione prendere il bus n° 5 e scendere al terminus (circa 10 minuti). QUANDO ANDARCI Il Technorama è aperto tutti giorni tranne i lunedì e il 25 dicembre dalle 10.00 alle 17.00. Aperto i giorni festivi anche di lunedì.

1. Al pianterreno della mostra si possono scoprire molte installazioni meccaniche. 2. I cerchi nuvolosi illustrano ciò che i fisici chiamano “vortici anulari”, queste formazioni sembrano mosse da forze magiche. 3. Con il generatore di Van Der Graaf, si tocca con mano una tensione continua di mezzo milione di volt. Niente paura non si sente nulla... a parte le risate di chi vi circonda. 4. I modelli di fili vi permetteranno di ampliare le vostre nozioni di geometria. 3

QUANTO COSTA L’ingresso costa Fr. 23.- per gli adulti, Fr. 12.per i bambini da 6 a 15 anni, Fr. 19.- per gli apprendisti e studenti e Fr. 21.- per gli invalidi (con tessera) e AVS. DA SAPERE Tutta l’esposizione è percorribile su sedia a rotelle. Il Technorama dispone di un ristorante selfservice ma, nella bella stagione, anche di un bellissimo parco dove si possono fare grigliate o picnic e dove i bambini possono sfogarsi sui giochi e divertimenti all’aperto prima di tuffarsi di nuovo nel mondo affascinante delle scienze. Nello shop è possibile acquistare oggetti curiosi, letture avvincenti o interessanti esperimenti in miniatura.

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PUBBLICITÀ

PERDERE PESO! Le più recenti conoscenze scientifiche.

Le piante che fanno dimagrire Efficacia dimostrata: chi le ha provate ha perso peso. nutrizionisti della medicina naturale Itunamente hanno scoperto 11 piante che, opporcombinate, modificano l’immagazzinamento delle calorie producendo una perdita di peso. Anche mangiando come si è sempre fatto è possibile perdere i chili in eccesso. Scoprite qui sotto di quali piante si tratta e perché fanno dimagrire.

Domanda: Com’è possibile che alcune piante facciano dimagrire anche mangiando come si è sempre fatto? Risposta: Le più recenti ricerche dimostrano che queste 11 piante, particolarmente benefiche e totalmente naturali, se opportunamente combinate modificano l’effetto delle calorie. Queste ultime non vengono trasformate in grasso, bensì vengono bruciate ed eliminate in modo naturale, oppure convertite in energia. La mescolanza di queste piante costituisce la base di un nuovo preparato vegetale sottoforma di sciroppo che produce la perdita dei chili in eccesso, probabilmente la più rapida mai ottenuta con metodi naturali. Domanda: Per chi è stato studiato questo metodo? Risposta: Questo metodo è adatto a tutte le donne e gli uomini in sovrappeso (di 5 kg o più) che hanno già provato di tutto senza ottenere risultati. Domanda: In quanto tempo si perde peso?

Risposta: Molto rapidamente. Fin dalla prima settimana si possono perdere fino a 6 kg. In media si perdono ogni settimana circa 3,5 kg nelle persone con oltre 10 kg di sovrappeso.

Domanda: Questo metodo ha un qualche legame con la cura delle 5 piante già apparsa sui giornali e grazie alla quale in tutta Europa oltre 600’000 persone sono dimagrite? Risposta: Questo metodo contiene in effetti queste 5 piante che hanno fatto sì che oltre 60.000 persone negli ultimi 12 mesi siano dimagrite. Con questa nuova cura gli scienziati hanno aggiunto altre 5 piante e 1 alga, che accelera la perdita dei chili in eccesso quasi del doppio. Questo nuovo metodo contiene quindi 11 piante che consentono la massima perdita di peso mai rilevata con l’utilizzo di un prodotto interamente naturale e privo di effetti collaterali. Domanda: Come funziona? Si deve avere una grande forza di volontà? Risposta: Non si tratta di una dieta. Si può continuare a mangiare normalmente, come si è abituati, tutto ciò che si desidera: pasta, piatti con salse, burro, dolci, ecc. È sufficiente diluire 1,5 misurini di sciroppo in 1 litro d’acqua e berlo nel corso della giornata. A differenza della maggior parte delle cure e delle diete che avete probabilmente già provato, in questo caso non ci sono limiti. Proprio per questo motivo gli insuccessi sono praticamente esclusi. Inoltre, questo metodo non richiede né sacrifici, né una grande forza di volontà, nessuna dieta e nessun esercizio fisico. Domanda: E che sicurezza ho di mantenere il

mio peso ideale una volta raggiunto? Risposta: Come probabilmente vi sarete accorti in passato, quando si dimagrisce, il peso si riprende poi molto rapidamente. Ciò accade perché il metabolismo non è cambiato. Con questo metodo, invece, viene completamente trasformato. Non si deve quindi temere di riprendere peso. Il processo di eliminazione e trasformazione delle calorie avviene esattamente come accade per le persone che mangiano sempre ciò che vogliono senza ingrassare. Domanda: Ho già provato di tutto, diete, pillole, anche tisane, ma niente ha funzionato. Perché questa volta dovrebbe essere diverso? Risposta: Perché questo processo di eliminazione e trasformazione delle calorie avviene in modo naturale, modificando il vostro metabolismo in modo tale che brucerete più calorie di quelle che assumete. Perché la maggior parte delle donne che ha provato questo metodo è dimagrita e non c’è quindi motivo di temere che con voi possa non funzionare. E infine perché noi siamo così sicuri del nostro prodotto che vi offriamo la garanzia «soddisfatti o rimborsati»: riceverete una cura completa, senza dover decidere subito di comperare.

Domanda: Devo perdere più di 20 chili. Questa cura è adatta anche per me? Risposta: Non importa se dovete perdere 5, 10, 15 o 20 chili (o anche di più), lo sciroppo con le 11 piante vi permette di raggiun-


gere il peso ideale e ottenere una linea armonica e bella … e al tempo stesso gioia di vivere! In caso contrario non pagherete nulla.

Domanda: Ci sono davvero delle prove che dimostrano l’efficacia del metodo? Risposta: Tutti coloro che l’hanno usato sono dimagriti, talvolta anche in modo spettacolare. Domanda: Ho letto in un reportage che queste piante non hanno solo un effetto dimagrante, ma sono anche benefiche per la nostra salute. È vero? Risposta: Sì. Queste 11 piante sono state scoperte da nutrizionisti durante la messa a punto di procedimenti più sani per l'eliminazione delle tossine e di altri veleni che si trovano negli alimenti di oggi. Bevendo lo sciroppo con gli estratti di 11 piante non solo si perde peso, ma si rimuovono anche efficacemente i veleni dall'organismo. Domanda: Come posso provare questo metodo velocemente e senza impegno? Risposta: Potete provarlo nelle prossime 3 settimane senza rischiare nulla. Ecco la prova dell’efficacia delle 11 piante che fanno dimagrire Estratti delle lettere che abbiamo ricevuto. Avevo già provato di tutto. «Sono ingrassata di 16 kg. Per tutta la vita ho sofferto di obesità. Per dimagrire ho provato di tutto. La cura delle 11 piante è stata l'unica con la quale ho avuto successo. Mi sento una persona nuova. Anche mio marito ha perso 10 kg e abbiamo ritrovato una gioia di vivere che non conoscevamo più.» Silvia P. Per 15 anni ho seguito delle diete senza successo. «Ne avevo abbastanza ed ero disperata, finché ho scoperto il nuovo prodigio della cura dalle 11 piante. Ho perso facilmente e in modo permanente tutto il peso in eccesso, proprio nei punti in cui ne avevo bisogno. Adesso ho di nuovo la linea che desideravo, quella che avevo a 20 anni.» Nadja O.

Ho perso 28 chili «Da quando ho perso 28 chili, grazie alla cura dimagrante delle 11 piante, la mia vita è cambiata. Mio marito mi ha riempita di orgoglio quando mi ha chiesto di posare per una foto con un nuovo costume da bagno. Adesso ho l’impressione di essere immune dal prendere peso e dall’effetto yo-yo. Il mio peso si è stabilizzato, da oltre un anno peso sempre 63 chili. Sono orgogliosa della mia linea e di me stessa.» Cécile L.

Se avete deciso di non accettare questa proposta, leggete qui La formula vincente si chiama «cura dimagrante delle 11 piante». Una dieta ha successo se non costringe a fare la fame. Con la cura dimagrante delle 11 piante, ora questo è possibile. Potrete perdere peso con piacere. Non esiste un modo più semplice per ottenere il peso ideale.

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Potrete mangiare quasi tutto quello che volete. È sufficiente diluire 1,5 misurini di sciroppo in un litro d’acqua e berlo nel corso della giornata. Vi farà bruciare il grasso in eccesso, facendovi dimagrire.

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Queste 11 piane particolarmente benefiche, se opportunamente combinate modificano l’effetto delle calorie. Queste ultime non vengono trasformate in grasso, ma vengono bruciate ed eliminate in modo naturale, oppure convertite in energia. La mescolanza di queste piante costituisce la base del nuovo preparato vegetale, altamente digeribile, sottoforma di sciroppo, che produce la perdita dei chili in eccesso, probabilmente la più rapida mai ottenuta con metodi naturali.

Domanda: Quali sono le 11 piante che mi fanno dimagrire? Risposta: La cura dimagrante delle 11 piante è composta dalle seguenti sostanze attive: 5 piante hanno un forte potere dimagrante, sono disintossicanti e depurative. Una pianta riduce l’appetito, 2 piante aumentano la resistenza alle infezioni, un’ultima pianta ha un potente effetto antiossidante e antispastico, favorisce la digestione ed è estremamente stimolante. 2 piante rinforzano le vene e una pianta è efficace contro la cellulite, l’arteriosclerosi e l’obesità. Domanda: Quanto peso può perdere chi non ha ottenuto nessun risultato con altri metodi dimagranti? Risposta: Con il corretto utilizzo della cura dimagrante delle 11 piante potrete perdere 1–2 chili al giorno, vale a dire 4–6 chili a settimana. Il principio dell’eliminazione dei grassi agisce rapidamente. Domanda: Qual è il modo più rapido per avere la cura dimagrante dalle 11 piante? Risposta: Tutti i lettori nelle prossime 3 settimane potranno provare una volta questa cura senza rischiare nulla.

Ora avete la possibilità di ottenere la linea ideale cambiando radicalmente la vostra vita senza grandi limitazioni. Tutti coloro che hanno provato la cura dimagrante delle 11 piante sono dimagriti.

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Abbiamo eseguito un test con 20 persone. Tutti, senza eccezioni, hanno perso i chili che volevano. Questa è la prova che la cura dimagrante alle 11 piante funziona davvero.

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UN GIRO IN

MOTO testo Graziano Guerra

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COMPLEANNO DEI 25 ANNI E LA NUOVA 1125R Il 2008 porterà due importanti avvenimenti per la Buell Motorcycle Company. Il primo è il compimento del venticinquesimo anno della propria attività di produzione di innovative moto sportive americane, e l’altro è l’arrivo della casa motociclistica in un nuovo segmento di mercato presentando la 1125R, una nuovissima moto sportiva ad alte prestazioni, nella quale Erik Buell ha messo tutta la sua originalità. Inoltre, per festeggiare il venticinquesimo anniversario di fondazione della Buell Motorcycle Company, avvenuta nel 1983, molti modelli della gamma 2008 saranno contraddistinti da una targhetta celebrativa con incisa la firma di Erik Buell.

LA 1125R Con questa “Sportbike for the real world”, Buell intende raggiungere nuovi clienti. Si tratta di una moto da usare tutti i giorni ma anche per la pista. Il suo biglietto da visita porta scritto a caratteri cubitali: velocità, comodità, coppia. Completamente nuova, rivoluziona gli schemi nella categoria delle sportbike, è equipaggiata con un motore Helicon™, un bicilindrico a V da 1125 cc da 146 CV, raffreddato a liquido, e del telaio Buell Intuitive Response Chassis®. Il motore Helicon è stato progettato e sviluppato in collaborazione con la BRP-Rotax®, fra i migliori costruttori mondiali di propulsori. Basata sui principi della “TTB” Trilogia Tecnologica Buell e su modelli aerodinamici sviluppati tramite l’ausilio del computer, la 1125R è progettata per abbinare le doti di maneggevolezza e precisione di guida, che da 25 anni contraddistinguono ogni modello Buell, ad un nuovo livello in fatto di prestazioni motoristiche. Buell e BRPRotax hanno sviluppato questo propulsore con l’obiettivo di accentuare il piacere della guida grazie ad una perfetta combinazione tra potenza e prestazioni globali. La Buell 1125R è in produzione da ottobre, in vetrina e in vendita (Fr. 17’499.-) presso i concessionari ufficiali da novembre/dicembre, sarà in consegna ai clienti a febbraio. In Svizzera si trova il concessionario della marca più forte del mondo, infatti la Bächli di Dietikon ha la quota vendite più elevata fra tutti i concessionari Buell a livello mondiale. Forse per questo la nuova 1125R ha fatto tappa sulle sponde del lago di Zurigo in anteprima rispetto al Salone internazionale delle due ruote di Parigi, in occasione della presentazione alla stampa svizzera del settore della nuova gamma Harley-Davidson e Buell 2008.

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tubo di scarico del cilindro posteriore di rivolgersi in avanti e di passare accanto al coperchietto della distribuzione, per poi congiungersi con il tubo del cilindro anteriore. I tubi poi si separano e confluiscono in due silenziatori sovrapposti. Ma a condurre veramente la moto è il possente pneumatico anteriore da 130 mm, sorretto da una forcella con steli da 49 mm e montato su un cerchio lenticolare con finestre in lega di alluminio da 16” x 3,5”. L’aggressivo disegno del battistrada accentua il profilo largo del pneumatico, mentre i foderi della forcella verniciati in nero fanno risaltare le ruote di color argento e il doppio freno a disco, riprendendo i riser neri del manubrio a V in stile “drag bar”. In Svizzera, la FXDF Dyna Fat Bob è proposta in due varianti, Solid Color (Fr. 21’799.-) e Pearl (Fr. 22’129.-); la versione 25 kW è disponibile con sovrapprezzo. LA FAMIGLIA DYNA Tutti i modelli Dyna sono spinti da un motore Twin Cam 96™ da 1584 cc con Iniezione Elettronica Sequenziale (ESPFI), abbinata a una trasmissione Cruise Drive a 6 marce e un sistema attivo di aspirazione e scarico. Cuore della piattaforma Dyna è il motore Twin Cam 96 in grado di sviluppare una coppia di 123 Nm a 3’125 giri/min. Le caratteristiche comuni a tutti i modelli includono il vano batteria montato lateralmente, ammortizzatori posteriori a vista e classico serbatoio carburante Fat Bob con strumentazione integrata e nuovi tubi dei freni in treccia aeronautica.

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testo Marco Ortelli

JARNO TRULLI TRA QUIETE ED ALTA VELOCITÀ 70

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Lo abbiamo colto al… volo, è il caso di dirlo, tra una prova e un gran premio, di passaggio a Lugano per presentare la sua produzione di… vini in un winebar del centro cittadino. Abruzzese d’origine, il 33enne Jarno Trulli vive a Pontresina: “Ci sono arrivato grazie ad amici. In precedenza abitavo in Inghilterra, ma non mi sono trovato a mio agio. In Engadina, invece, ho scoperto una dimensione ideale, l’ambiente giusto per staccare dal mondo che frequento”.


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iviso tra la quiete e l’aria pura grigionese e i circuiti automobilistici profumati di benzina e olio sparsi nel mondo, la passione di Trulli per i motori proviene da lontano… “Sì, posso dire che il mio sogno di bambino era proprio quello di diventare un pilota, ho sempre amato gareggiare”. Classica la trafila per approdare nel ‘dorato’mondo della Formula 1. “In effetti, come succede spesso, ho fatto le mie prime esperienze coi mini kart, mosso da un’inspiegabile passione e per il puro divertimento di guidare. Poi, i casi della vita mi hanno portato alla Kaufmann Motors Sport, un team svizzero che gareggiava in Germania nella Formula 3, che ha dato un’impennata alla mia carriera consentendomi di giungere in Formula 1”. Minardi, Prost, Jordan, Renault e Toyota le tappe di Trulli in Formula 1. “Fino ad ora non posso lamentarmi, mi considero fortunato. La carriera di un pilota è anche data dal suo trovarsi al posto giusto al momento giusto”. I casi della vita, naturalmente, ma un pilota deve avere anche certe qualità… “Certamente, bisogna nascere col talento, poi bisogna capire di averlo. Direi che le componenti essenziali per diventare un pilota siano talento, fortuna e determinazione”. Vedendolo dall’esterno abbiamo definito ‘dorato’ il mondo della Formula 1, dall’interno… “Contrariamente a quello che forse si può pensare, questo mon-

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do è molto sfilacciato, non si hanno grandi contatti coi membri degli altri team, i legami più interessanti vengono instaurati proprio col team e col compagno di squadra, che si incontrano quotidianamente”. A tal proposto, come si svolge la giornata tipo di un pilota del tuo calibro? “Mi è difficile poter descrivere la mia vita quotidiana, essa infatti cambia in continuazione, a dipendenza della gara da preparare, dei trasferimenti da effettuare, degli allenamenti da compiere, davvero un cambiamento continuo”. Un veloce brindisi col vino di sua produzione. “Questa passione per il vino mi è stata trasmessa soprattutto da mio nonno, e da mio padre, di formazione agrario. Del resto, la terra d’Abruzzo, per tradizione e cultura è molto legata alla produzione vinicola, ora abbiamo ampliato questa attività”, naturalmente, ha brindato con… acqua, per poi partire verso Pontresina, dalla moglie e dai suoi due figli, in attesa del gran premio che verrà, ma soprattutto del prossimo inverno, “quando con la mia famiglia avrò un po’ di tempo per trascorrere splendide giornate sulle nevi”. Una vita ad alta velocità insomma, velocità che per Jarno rappresenta “un fatto ormai acquisito, che a me non crea particolari problemi, un po’ di più forse ai miei famigliari”.


SCHEDA BIOGRAFICA

STATISTICHE DI TRULLI IN FORMULA 1

Nome: Jarno Cognome: Trulli Data di nascita: 13 luglio 1974 Nazionalità: italiana Domicilio: Pontresina, Svizzera Stato civile: coniugato, con due figli Altezza: 173 cm Peso: 60 kg Hobby: famiglia, musica, karting, fitness, nuoto, tennis, bicicletta e sci Piatto preferito: pizza Stagioni in Formula 1: 10 Pole Position: 3 (2 nel 2004 e 1 nel 2005) Vittorie Gran Premio: 1 (2004)

STAGIONE

TEAM

2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1997

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VOLTEGGIANDO

CON I SOGNI La pluricampionessa Svizzera e vice-campionessa europea di pattinaggio artistico Sarah Meier è l’ambasciatrice del marchio Lancia. Due storie diverse accomunate dal felice successo di tanti risultati sportivi. testo Stefano Pescia - foto Rémy Steinegger

La Lancia Ypsilon Sport Momodesign 1,4 l da 95 cavalli e il pattinaggio artistico; un binomio che si riflette grazie allo stile e all’eleganza di una campionessa come Sarah Meier.

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a sua nuova Lancia Ypsilon Sport Momodesign si abbina come una seconda pelle alla grazia e all’eleganza di Sarah Meier. La dolce e simpatica 24enne, con quel riflesso di sana timidezza, ha un curriculum sportivo da stimolare con fierezza anche la brillante carriera centenaria della storica marca italiana. “Dal 2000 ad oggi”, ci conferma Sarah, “ho vinto sei volte consecutive il titolo svizzero di pattinaggio artistico e, quest’anno a Varsavia; sono salita sul secondo gradino del podio ai campionati europei e ho ottenuto il settimo posto ai campionati mondiali di Tokyo”. Nella borsa che contiene i suoi pattini vi è anche molta pazienza e tante ore passate a provare le figure che compongono i diversi programmi che la vedono applaudita protagonista sul ghiaccio delle piste di tutto il mondo. “Dai miei pattini”, continua Sarah, “non mi separo mai e cerco di affrontare con calma anche le discussioni al passaggio dei posti di sicurezza all’aeroporto che vorrebbero evitare che li portassi nella cabina dell’aeroplano”. Come ogni atleta che gareggia ad alti livelli, anche la carriera di Sarah si è appoggiata su solide basi, che le hanno permesso di mantenere nel tempo la tecnica da

combattente per raggiungere gli obiettivi del successo. Per affrontare la precisione di uno sport che scivola sulla perfezione e non ha spazio per i rimpianti, di magie e segreti nel cassetto Sarah non ne ha molti. “Non sono superstiziosa”, afferma, “mi aiuto cercando di visualizzare i salti e le figure che devo eseguire nei miei programmi. Credo che un aiuto concreto lo si ottiene soprattutto pensando positivo”. Il pensiero del “bicchiere mezzo pieno” regna sovrano anche nella famiglia di Sarah e l’ha accompagnata nella sua carriera, come la ricetta di un’efficace medicina. “Mia mamma e mia sorella”, ci dice, “che gareggia in una squadra di pattinaggio sincronizzato, mi seguono anche in alcune trasferte all’estero. Mio padre preferisce il batticuore davanti al televisore”. Con la sua bravura e la forza della sua mente Sarah Meier pensa anche al suo futuro. “A gennaio 2008”, conclude Sarah Meier, “parteciperò ai campionati europei in Croazia e successivamente, a marzo, ai mondiali in Svezia”. Nei suoi occhi brilla il sogno dell’ambizione di un podio, il sollievo di un profondo respiro che premia il sacrificio delle rinunce di una grande passione. In bocca al lupo Sarah!

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OROSCOPO testo Cloris Sciaroni Il mese inizia con un bellissimo “trigono d’Acqua”, ciò che favorisce il nostro Paese e risveglia maggiore sensibilità in tutti, anche nei più reticenti, verso tematiche che interessano la collettività: ambiente, salute, spiritualità e maggiore sensibilità in tutti. La Svizzera potrebbe avere un ruolo importante nelle trattative con la Cina per la difesa della diversità e dei diritti umani, in particolare dei Monaci buddisti del lontano Oriente. Un altro tema da affrontare in questa epoca è la morte e la medicina. Qui in Occidente combattiamo il malessere fisico e morale a colpi di pillole e di slogan ridicoli, mentre sarebbe forse opportuno trovare in noi stessi una ricetta per vivere meglio.

ARIETE 21/3 - 20/4

Mercurio sarà retrogrado fino al giorno 11 nel vostro segno opposto, dove entrerà pure Venere il giorno 8. A queste dissonanze si unisce pure Marte, che vuol dire questo? Si tratta di influssi astrali che mettono alla prova la vostra pazienza e tolleranza. Possibili screzi con padroni di casa o vicini. L’ambiente familiare potrebbe risentirne e anche sul lavoro non mancheranno i malintesi con i colleghi. Forse è venuto il momento di fare delle verifiche, siete ancora al posto giusto? Possibili cambi di residenza. Tenete sotto controllo anche le finanze. Attenzione sulle strade. Guidate con prudenza e fate un bel controllo del vostro mezzo di trasporto. Cari giovani, non esagerate con la velocità! Anche in amore gli umori si alternano. In questo clima piuttosto stressante è bene sottoporsi a qualche massaggio rilassante.

TORO 21/4 - 20/5

Marte, Saturno e Urano saranno i vostri alleati vi daranno grinta, determinazione ed energia per affrontare al meglio ogni situazione. L’ispirazione aiuterà a cogliere ora quelle opportunità vantaggiose che magari vi siete lasciati sfuggire in un altro momento. Mercurio dal giorno 11 si sposta nel segno opposto, dove sosta il Sole fino al giorno 21, mentre Venere va in Bilancia. Selezionate meglio i vostri impegni per ridurre lo stress. A che serve guadagnare di più da una parte ed esaurirvi dall’altra? Controllate una certa impulsività e mordetevi la lingua prima di emettere giudizi. Possibili spostamenti frequenti per lavoro o studio. Siate prudenti sulle strade. Possibili contrattempi non devono farvi arrabbiare. Per rilassarvi fate qualche bagno termale ed esercizi di yoga.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Mercurio è ancora in buon aspetto di trigono con Nettuno fino al giorno 11, dopo di che lo seguirà Venere dal giorno 8. Approfittate dei periodi positivi per abbellire o arredare la casa, l’ufficio o per farvi una breve vacanza. Potreste anche organizzare una festicciola in famiglia o con gli amici e godervi un po’ di sano divertimento, se siete reduci da un periodo difficile. Il severo Saturno è sempre lì a ricordarvi i doveri, ma più che altro vi aiuta ad organizzarvi meglio nella vita di tutti i giorni. In amore tutto è possibile e magari a un party o in viaggio sarà possibile incontrare qualcuno che catturi la vostra attenzione. Sappiate che il plenilunio del giorno 24 cade proprio a 1° del vostro segno: che sia il presagio di un nuovo inizio per voi della 1. decade? Esprimete le vostre emozioni nella scrittura, nel canto o nella danza. Vi farà bene.

CANCRO 22/6 - 22/7

Marte e Sole positivi donano dinamismo ed energia ma anche impulsività. Mercurio dissonante ancora fino al giorno 11 potrebbe segnalare qualche problema in famiglia proveniente da un figlio o nipote e maggiore stress per voi. Tuttavia, quando Mercurio si pone in posizione migliore, formando un bel trigono, ecco che a guastare l’atmosfera ci pensa Venere dal giorno 8. Forse è il caso di prendersi un po’ di riposo e, se potete, concedetevi una vacanza termale. Vi aiuterà a rigenerare corpo e mente. Non è il caso che vi sostituiate a tutti, chiedete qualcosa anche per voi. E poi perché non darsi a qualche hobby dove ci si possa distrarre e allontanare da gente invadente? E l’amore? Attenti a non buttare all’aria una situazione sicura per qualche momento di magica distrazione. Salute: curate l’ansia con i Fiori di Bach.

LEONE 23/7 - 23/8

Il mese inizia con la Luna nel segno, ma con Sole dissonante, a cui si aggregherà Mercurio dal giorno 11. Siate prudenti nelle confidenze, c’è chi potrebbe deludervi. Osservate attentamente le amicizie e i movimenti dei colleghi. Saturno dalla Vergine indica che dovrete organizzare la vostra vita quotidiana in ogni dettaglio senza perdervi in fronzoli e chiacchiere per non sprecare tempo e denaro. Non è il caso di crearsi più impegni di quel che potete sopportare. Possibili spese per la casa, l’ufficio o l’azienda. Brillanti intuizioni provenienti dal plenilunio del giorno 24, con miglioramento della situazione generale. Salute: una sana e leggera alimentazione vi renderà più leggeri e belli. Donne, cambiate il look! E se poi volete concedervi qualche vizio in più, sottoponetevi a qualche massaggio di bellezza.

VERGINE 24/8 - 22/9

I primi 23 giorni appaiono i più interessanti per voi, quindi cercate di rendere questo periodo il più creativo e proficuo possibile, ma senza fare colpi di testa. Marte è ancora positivo al vostro Saturno e sostiene sempre voi della prima decade regalandovi ispirazione e ingegno, specialmente a partire dal giorno 11, quando Mercurio si sposta in Scorpione. Scrollatevi di dosso timidezza e complessi e mostrate quel che sapete fare. Bene tutti i lavori di ricerca e approfondimento. Fino al giorno 8 Venere è nel vostro segno, questo potrebbe portare anche qualche promozione o soddisfazione personale. In amore metteteci più sentimento e cercate di esprimere le vostre emozioni con passione. Siete single? Entrate in un nuovo gruppo di persone e vedrete che troverete qualcuno che vi intriga. Salute: datevi alle arti marziali dolci.


Perdi i capelli? Chiama L’Istituto Sanders Con una consultazione gratuita presso i centri Sanders potrai conoscere la verità sui tuoi capelli e le migliori tecniche per prevenire, combattere e sconfiggere la calvizie. Un aspetto gradevole e curato contribuisce in modo sostanziale ai successi nel campo del lavoro e della vita privata. Perdere i capelli a volte significa subire disagio, insicurezza, incrinare i nostri rapporti sociali e sentimentali. Per fortuna non siamo più impotenti nel combattere la calvizie, anzi, possiamo affermare che avere i capelli oggi è una scelta. L’Istituto Sanders, azienda leader del settore tricologico, vanta oltre venti anni di esperienza. È presente a Lugano, Chiasso, Bellinzona e Locarno. In questi quattro centri tutti potranno sottoporsi gratuitamente a un esame dei propri capelli e informarsi sulle tecniche più attuali per salvaguardarli. Segnali d’allarme. In presenza di perdita eccessiva di capelli, di diradamento, di diminuzione della loro densità, di prurito, di grasso eccessivo, di forfora e desquamazione, meglio subito farsi controllare perché prima si interviene con misure di prevenzione e maggiori sono le possibilità di successo. Analisi dei capelli. Metodi diagnostici di avanguardia consentono di stabilire con precisione le cause delle diverse anomalie dei capelli, di accertare l’eventuale mancanza di qualche elemento e di individuare anche piccolissime tracce di sostanze intossicanti. Esame tricologico, mineralogramma e tricogramma, sono le analisi dei capelli che possono essere ritenute necessarie per stabilire un trattamento specifico e personalizzato. E per la donna? Naturalmente il problema dei capelli si evidenzia maggiormente negli uomini con la conseguente calvizie più o meno pronunciata, ma è tra le donne che quando il diradamento si manifesta diventa intollerabile. In effetti la donna con pochi capelli non ha alcuna possibilità di passare inosservata senza suscitare curiosità e commenti. Una risposta convincente al problema femminile la dà ancora una volta l’Istituto Sanders, che ha creato un trattamento specifico e una tecnica di integrazione insuperabili.

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Per infoltire i capelli? Per coloro che intendono riavere i capelli persi l’Istituto Sanders propone i più affidabili sistemi di infoltimento disponibili oggi. Sono sostanzialmente due i tipi di intervento che, a dipendenza dei casi e delle esigenze, vengono consigliati. Uno è il sistema di integrazione MS ideato dalla Sanders, una tecnica non invasiva che consente di aumentare progressivamente la propria capigliatura con una gradualità del tutto impercettibile. Il secondo è l’autotrapianto dei capelli che consiste nel prelevare dei capelli non soggetti alla caduta per integrarli nelle zone diradate. Una tecnica chirurgica ampiamente collaudata che garantisce la ricrescita dei capelli per tutta la vita. Questo ovviamente in estrema sintesi, per saperne di più e soprattutto per sapere qual è la soluzione ideale del vostro problema, basta prendere contatto con l’Istituto Sanders. Previo appuntamento otterrete gratuitamente una completa informazione sulle reali possibilità inerenti al vostro caso.


OROSCOPO

BILANCIA 23/9 - 22/10

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nella prima settimana è meglio muoversi con prudenza visto che Mercurio è retrogrado fino al giorno 11. Ci saranno degli aggiustamenti da apportare nel settore lavorativo e dovrete organizzare meglio la vostra economia e i vostri impegni come suggerisce Saturno. Limitate acquisti e investimenti. Qualche problema sempre nel settore domestico e familiare a causa di Marte dissonante. In questo clima un po’ teso c’è desiderio di evasione e cercherete le vostre soddisfazioni segrete nell’amore. Il connubio di Sole-Luna Nera in Scorpione abbinata alla vostra Venere, che entra nel segno il giorno 8, parla di “pericolose tentazioni” a cui non sapete resistere. Siate prudenti. Salute: poiché lo stress abbassa le difese immunitarie, rispettate il vostro bioritmo e mangiate cibi sani e integrali. Bene i massaggi bioenergetici.

A rompere l’incantesimo dei buoni aspetti fra Sole e Urano, Venere (fino al 7) e Saturno, ci pensano Mercurio (retrogrado fino al 10) e Marte dissonanti. Gestite con cautela parole e scritti. Verrebbero recepiti male. Le tensioni che si creano con colleghi o amici sono in parte dovute al vostro esercizio di potere e ambizione che disturbano. Pensateci. Anche in famiglia non mancheranno le discussioni, specie con figli e partner. E qualcuno se ne andrà. Provate ad ascoltare più che a dare consigli e giudizi. Del resto ogni tanto bisogna anche mettersi in gioco, no? Se vi sentite stanchi e stressati è perché il logorìo mentale ha preso il sopravvento, non è il caso di fare una salutare pausa, magari in un bel centro termale, dove rilassarsi e farsi coccolare con massaggi orientali? Non negatevi l’amore di cui avete bisogno!

SCORPIONE 23/10 - 22/11

AQUARIO 21/1 - 19/2

Questo è un mese importante per voi, che si apre con un favoloso trigono in segni d’Acqua! Sarete particolarmente ingegnosi e lucidi. Nuovi progetti, nuove collaborazioni in vista. Cogliete le opportunità vantaggiose al volo! Sorretti da poderosi influssi astrali, vi sentirete dinamici, pratici, passionali e romantici allo stesso tempo. Qualcuno di voi penserà anche ai fiori d’arancio o a un viaggio eccitante! Favoriti anche i parti e le nuove gravidanze. Venere è positiva fino al giorno 7, ma anche quando passerà in Bilancia porterà una nota di bellezza in più. Fascino, magnetismo, mistero e opportunismo accompagnano le vostre storie d’amore. La Luna Nera nel segno propende per relazioni un po’ trasgressive e segrete. Magica la notte di plenilunio del giorno 24. Salute: dedicatevi ai massaggi “tantrici”.

Inizio piuttosto stressante con Sole e Luna Nera dissonanti, a cui seguirà Mercurio dal giorno 11. Saturno vi propone di delegare e selezionare con cura gli impegni. Bando all’orgoglio e all’ambizione che Giove e Plutone stimolano da tempo, prendetevi cura del vostro sistema nervoso, sempre troppo sollecitato. Possibili tensioni e conflitti di potere in ambito socio-professionale, ma anche nel privato. Anche se le cause possono essere esterne, ciò non toglie che potreste assumere atteggiamenti troppo rigidi e inflessibili ottenendo delle resistenze da parte dei vostri interlocutori. A riportare la serenità, grazie a una maggiore sensibilità ed empatia, ci penserà Venere dal giorno 8 che, entrando in Bilancia, formerà un favorevole aspetto di trigono con Nettuno nella 2. parte del mese, regalando amore e armonia. Magica la notte di plenilunio del giorno 24.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

PESCI 20/2 - 20/3

Il mese si apre con una bella luna focosa in Leone, che poi stimolerà Giove e Plutone, quindi Mercurio e Nettuno. Interessanti esperienze per voi giovani che siete curiosi e amanti dei viaggi. Possibili proposte di studio, lavoro, approfondimenti o di ricerca in paesi stranieri. Dal giorno 8 anche Venere sarà in ottimo sestile e questo aiuta a stabilire relazioni vantaggiose. Date quindi importanza agli incontri che fate, da qui possono nascere interessanti collaborazioni. Cercate comunque di rimanere sempre con i piedi per terra anche se a questo ci pensa Saturno. Con Marte in 8. campo, ci sono scelte importanti da fare in ambito privato. Compravendite di oggetti o divisione di beni familiari. Il Plenilunio del giorno 24 nel segno opposto potrebbe significare fine di qualcosa, inizio di qualcos’altro. Salute: moderatevi.

Molto dinamica ed eccitante la prima parte del mese, grazie al bel trigono d’acqua. Se saprete sfruttare al meglio i primi 22 giorni con quel fiuto eccezionale che gli astri vi regalano, potreste ottenere brillanti risultati un po’ in ogni campo, specie nelle arti espressive e nelle istituzioni, contrastando gli “effetti collaterali” dell’opposizione Saturno-Urano-Venere (quest’ultima solo fino al 7.11) e della quadratura Giove-Plutone. Passione, fascino, magnetismo, creatività, romanticismo, trasgressione e voglia di evasione sono tutti ingredienti presenti nel vostro “menu mensile”. Questo non vuol dire che potete permettervi tutto quanto desiderate o rinunciare a lottare di fronte alle prime difficoltà. Anzi, la vita vi sfida ora ad assumervi le vostre responsabilità di fronte alla società. Parlate con amore e col cuore e avrete successo!

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CRUCIVERBA

TICINESE

N° 11 - 1 NOVEMBRE 2007

CACCIA AL

PERSONAGGIO

Vi piacciono le fiabe? Allora, risolvete il cruciverba e riportate nel casellario le lettere risultanti nelle caselle contrassegnate dai numeri in rosso. Risulterà il nome di un noto favolista. a cura di Daniela Sandrini

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Fondata nel 1931 - 12 edizioni annuali, tiratura 130.776 copie (tiratura controllata REMP 2006) REDAZIONE CP 418, 6908 Lugano-Massagno via Massagno 10 Tel. 091 972 26 20 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch EDITRICE Tredicom SA, 6908 Lugano-Massagno DISTRIBUZIONE AWZ - Lugano AMMINISTRAZIONE E PRODUZIONE Marco Werder INSERZIONI TICINO E ITALIA: Tredicom SA Tel. 091 973 20 10 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. - Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch SVIZZERA TEDESCA E ROMANDA: Grütter-Werbung 4914 Roggwil - CP 176 Tel. 062 929 27 82 - Fax 062 929 27 82 gruetter-werbung@besonet.ch CAPO REDATTORE Matthias Werder GRAFICA Tredicom SA, Gabriele Campeggio

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Luigi Bosia

Piergiorgio Baroni

Antonella Broggi

Giosanna Crivelli

Elio del Biaggio

Rita DucretCosta

Stefano Ember

Graziano Guerra

Marco Ortelli

Stefano Pescia

Roberto Rizzato

Roberto Schneider

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ORIZZONTALI: 1. Hanno le mani bucate 13. Trappola 14. In coppia con Gian 15. Città del Vaticano e Uruguay 16. Giaggiolo 17. La zanzara che provoca la malaria 19. In mezzo al mare 20. Le iniz. di Califano 21. Rabbie 22. Alt! 24. L’ama Radames 25. Vasi panciuti 27. Associazione Sportiva 29. Le iniz. di Patruno 30. Cons. in Biagio 32. Pari in baracca 33. Marina nel cuore 34. Perde la scarpetta 38. Bel paesino malcantonese 39. La coppiera degli dei 41. Più che buono 44. Il maggiore porto nigeriano 45. Il Nichel del chimico 46. Blasfema 48. L’articolo per gnocchi 49. Il noto Ramazzotti 50. Gola centrale 51. Devota.

6 VERTICALI: 1. Sproposito, madornale errore 2. È azzurro nelle fiabe 3. Il mitico re di Egina 4. Nota Bene 5. È di fronte a Calais 6. Una difesa del riccio 7. Corpo Consolare 8. Pronome relativo 9. Celestiale 10. La Bella danzatrice 11. Cantone centrale 12. Abbondanza 18. Terminano con una morale 22. Contenitore di cartone 23. Racconto allegorico 26. Gracidano 28. La nota degli sposi 31. I fratelli tedeschi delle “Fiabe” 35. Il nome di King Cole 36. Il favolista greco di Samo 37. Decreti, ordinamenti 40. Nel centro di Desio 42. Grosso camion 43. Sì a Londra (Y=I) 47. Art. maschile.

La soluzione del numero precedente era: GIOVE.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 11-07

48 51

5

82

40

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