Illustrazione Ticinese n. 12 - 2015

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N.12

- 1 DICEMBRE 2015

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TICINESE

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21

somm ario fondata nel 1931 12 edizioni annuali Tiratura 131.966 copie (REMP 2014) Redazione CP 418, 6908 Lugano Via Massagno 10 Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 www.illustrazione.ch info@illustrazione.ch Editore Illustrazione Ticinese SA 6908 Lugano Distribuzione Direct Mail Company SA Amministrazione e produzione Marco Werder Editore Matthias Werder Grafica Illustrazione Ticinese SA Gabriele Campeggio Inserzioni Ticino e Italia: Illustrazione Ticinese SA Tel. 091 972 26 20 Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l.

Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch Svizzera tedesca e romanda: Grütter Media Käsereistrasse, 21 4914 Roggwil Tel./Fax 062 929 27 82 gruetter-werbung@besonet.ch Inserzioni moto: TuttoSprint Tel. 079 697 49 65 info@tuttosprint.ch Il materiale redazionale e fotografico non richiesto non viene restituito.

In copertina: Mario Matasci Foto: Rémy Steinegger Certificato Certificato PEFC PEFC Questo prodotto Questa rivista è realizzato stampata con su materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile e da fonti controllate PEFC/18-31-240

16

Solo seduti a terra non si cade

6 Appunti Spunti, idee e consigli in vetrina

8 Sai che Domande curiose e risposte sfiziose

10 In dialètt Da “Sücina” a “Trii gatt in Giesa” > ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

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12 Come siamo Inutile ma potenzialmente mortale

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16 Ritratto Una galleria di emozioni

22 In natura Biodiversità base della vita

24 Salute I disturbi del sonno nel bambino

28 Lavoretti >

ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

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Frigo pieno e tanto gusto

36 In viaggio

concorso

Sensazioni a Cartagena

sogno

maldive Se le Maldive hanno la reputazione di essere il luogo in terra più simile alla comune immagine che associamo al paradiso, un motivo c’è…

C

hi non è mai stato alle Maldive si chiede come si possa stare su un’isoletta in mezzo al mare isolati dal mondo, senza città, locali, svaghi e luoghi da visitare. La domanda più frequente che viene posta a chi ci è stato, da chi invece non ci è mai stato è: “Ma non vi siete annoiati?”. Poi chi riesce a superare le perplessità e decide di andarci, non riesce più a capire come abbia potuto dubitare anche solo un istante, che le Maldive possano

La campana per dolcetti A Natale regala creatività

30 A tavola

40

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meritare la loro reputazione. Le destinazioni meravigliose al mondo sono moltissime, non c’è dubbio, ma le Maldive sono uniche nel loro genere.

L’esperienza di essere su un’isola così piccola, per perfettamente ospitale per l’uomo per temperatura e natura, coccolati dal lusso di tutti i comfort, ma con la possibilità di vivere scalzi, senza mezzi pubblici e strade asfaltate, con la reale sensazione di essere a stretto contatto con la natura è così unica e rasserenante che non può essere descritta, solo

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

44 Oroscopo Le previsioni di Cloris per l’anno 2016

ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

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fuor i ond a

solo seduti a terra

non si cade A volte ci si lascerebbe cadere soltanto per capire se c’è ancora qualcuno disposto a sorreggerci. testo Roberto Rizzato - roberto.r@illustrazione.ch

I

n radio qualche giorno fa, scendendo le scale, ho mancato l’ultimo gradino e sono caduto lungo disteso per terra.

Avendo parato istintivamente la caduta con le mani, non mi sono fatto niente; a parte un lieve stiramento all’alluce destro, che mi ha costretto a camminare per qualche giorno appoggiando solo la parte esterna del piede.

In buona sostanza, l’unica vera ferita è stata al mio orgoglio: era dal 1989 che non mi capitava più di cadere così rovinosamente e platealmente! Me lo ricordo bene, perché trasmettevo nell’allora neonata Rete Tre e, inciampando, stramazzai al suolo davanti a tutti i colleghi, suscitando una vergognosa risata generale. Sono occasioni come queste che ci ricordano la nostra fragilità e che, per quanto si possa essere agili, atletici e allenati, a volte la vita può farci comunque lo sgambetto. È pur vero, come direbbe il poeta, che il nostro stesso nascere è in fondo un cadere: cadere nel tempo. C’è chi ha visto proprio nell’incedere umano una caduta continuamente interrotta e solo quando si cade ci si capacita di come la nostra posizione eretta sia un miracoloso e impercettibile gioco di equilibrismo. Non per niente una delle cose più difficili è stato creare dei robot che camminano

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e, soprattutto, che salgono e scendono le scale!

Ci hanno comunque insegnato che l’essenziale non è cadere, ma sapersi rialzare e siamo consapevoli del fatto che cadere bene è meglio che restare male in piedi. Tuttavia, prima o poi, cadiamo tutti e le nostre cadute non sono sempre prive di conseguenze. In un sito assicurativo leggo: “Inciampare e cadere sono le cause d’infortunio più frequenti: in Svizzera ogni anno circa 175’000 assicurati restano vittime di una caduta in piano: quasi 62’000 mentre lavorano e 113’000 durante il tempo libero. Il 70% di questi infortuni accade in piano e il 30% sulle scale. Queste cadute costano oltre un miliardo di CHF l’anno”! Nel sito di un’altra compagnia assicurativa elvetica sta scritto: “Con l’avanzare dell’età le cadute aumentano e, di conseguenza, anche le fratture ossee: il calo della forza muscolare, i disturbi dell’equilibrio, la capacità visiva ridotta e malattie quali l’osteoporosi sono spesso le cause di infortuni da cadute e di fratture ossee”. Insomma, talvolta ci preoccupiamo delle più improbabili cadute, dalla caduta di un asteroide alla caduta di un indice di borsa; ma le cadute più insidiose sono ancora quelle che ci capitano semplicemente muovendo i nostri passi nel quotidiano percorso della vita. v

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IL CALENDARIO DELL’AVVENTO PER ADULTI

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

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s ai che

leggiamo

SAI

perché

I CANI GIRANO IN TONDO PRIMA DI STENDERSI A TERRA?

1.

La verità della suora storta, di Andrea Vitali

2.

Tempesta di neve e profumo di mandorle, di Camilla Läckberg

3. Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà, di Luis Sepúlveda

ascoltiamo

Per almeno tre motivi. Da un lato, pensando al previo stato selvaggio dei cani, l’azione di girare in tondo presumibilmente preparava la zona per dormire, in particolare quando era necessario appiattire un’area in mezzo all’erba alta, alle foglie e ai sassi. Alcuni esperti ritengono inoltre che i cani girino in tondo per tracciare il territorio, per definire un’area di potere. Per finire, un’altra ipotesi riguarda la diffusione della traccia odorosa intorno al luogo della tana come per dire “tenetevi alla larga dalla mia tana!”, mentre è noto come le femmine con cuccioli girino in tondo molte volte prima di stendersi e allattare i piccoli, nati ciechi e sordi, che quindi fanno dell’olfatto il proprio punto di… vista.

SAI DA

cosa deriva

CAPPUCCINO?

1.

Il nome della famosa preparazione a base di caffè deriva dal suo colore: il caffè allungato con il latte nelle proporzioni corrette per questa bevanda deve assumere la tonalità di marrone scuro, simile a quella del saio dei frati cappuccini. Il vero cappuccino infatti deve contenere poco latte, e quindi il suo colore rimanere marrone scuro. Quando l’aggiunta di latte è maggiore si tratta di caffelatte.

25, di Adele

2. De Gregori canta Bob Dylan, di Francesco De Gregori

3. Anthology. Le nostre anime,

San Francesco d’Assisi, Cimabue, 1290.

di Franco Battiato

guardiamo

SAI CHE

signore si nasce

da Il Libro delle Signore, di Jolanda, Marchesa Plattis Majocchi, 1921

1.

Spectre 007, di Sam Mendes

2.

La Palmira - Complotto nel mendrisiotto (VI), di Alberto Meroni

3.

Snoopy & Friends Il Film dei Peanuts, di Steve Martino

8

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L’eroismo più forte Comprendi, scusa la fragilità del tuo compa-gno che ha deviato e se lo vedi dolente, se lo vedi pentito, perdona! Pensa che l’irreparabile fra due anime è quasi sempre messo da quella che fu colpita, non dall’altra che colpisce, appunto perché non ebbe l’eroismo della prudenza e dell’indulgenza: perché non seppe aspettare. Prima o poi tornerà da te che hai sul suo cuore i diritti più santi, che sarai o sei la madre dei vostri figliuoli, a te che puoi curarlo, consolarlo, incoraggiarlo, a tutte le ore: a te che vedrai i suoi capelli incanutire e gli resterai, ultimo e fedele conforto quando tutti gli altri dilegueranno. Rimani, amica, ferma al tuo porto, anche col dardo conflitto nel cuore, dà l’esempio magnanime e aspetta e spera e perdona…

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i n d i al èt t

da “sücina” a “trii gatt in giesa” “Indré co’i ann”, poesì dal Süergio Maspoli müsicat dal Nicola Maspoli e Piazza Pomée. testo Pier Baron - pier@illustrazione.ch

T

a chì, fresch da bügada, i poesì dal Sergio Maspoli che trövum müsicat in “Indré co’i ann”, prodüzión dal Nicola Maspoli e Piazza Pomée. Una quindeséna da canzón interpretát dal Nicola medésim, Michela Dominici, Giotto Piemontesi, Bixio Stefanoni, Max Dega e Matteo “Peo” Mazza, tacando là “Poian”, müsicada e cantada da Patrizia Maspoli-Pelli. Già un quai ann fà gh’eva in circolazión un CD (compact disc) fir firmat da Patrizia e Nicola Maspoli inséma a Duilio Galfetti e l’Antonio Pelli. Titol ciapat dal grüpp: “La Botega da nümm matt”, vüna di püssée bei poesì dal maestro. Sa tegn sü una tradizión maspoliana “rambat a’n fass da föi color rapè./Viöl, tülipan, donn, aügüri a fass,/crisantem bianch, non ti scordar di mé”. Inscì trövüm in la “Botega da nümm matt” d’un quai ann fa, paròll e müsica dala Lombardia, come “Il Magnano” e “L’era la fiera di San Pietro” o anca “Inno di pace” dal Vittorio Castelnuovo. Ul Duilio Galfetti al gha mettü denta, par vèrt e sarà ul discors, “Mò tacom” e “Mò ‘ndem”. Adess, cunt ul növ CD, scoltom domà i poesì dal Maspoli, métüt in müsica. A nemm da “Sücina” fin a “Gh’è domà trii gatt in Giesa”. Ul Sergio Maspoli (1920 Zürigh - 1987 Morcò”) dal 1940 al 1985 l’è stai vün di personagg püssée in vista dala nossa radio.

Una vinténa da comédi teatrài par la television e 1’500 par la radio. Poesì e tèsti, che i vann dala

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belezza dal noss teritori a “una bonaria critica sociale”. Ma anca süi sìt ben poch conossüt, come “La strecia di mort”, indova compariss “ol calcinasc di mür (...) i port serat al scür/i domandava scüsa”. “Le porte chiuse allo scuro/chiedevano scusa”.

Ul Sergio Maspoli l’eva un vero artista nal tocà i cord dal sentiment e dala memoria, inscì che ul sò cör l’eva lì par ul sò Morcò (Morcote), indova “’Na man dismentegada/la roba sü ‘n nagott,/sora i color di strecc/e i tecc di pà”. In un’altra canzon (“Serenada”) sa sént: “L’ultima nocc Morcò che n’ombra matta/la sa slonga früstada di lampion/a ciarfoiaa süi mür chi par d’ovatta”. Ul lagh, lì davanti, al podeva mia mancaa (Mattina): “Ho spalancat da colp la gelosia/e’l lagh l’è scapaa tütt a binis;/’na barca, ‘n tremagin, on fass d’ombria/ slargat sotta i müritt; in l’aria on sfris/di ballerinn col gor a ondada./S’è distacaa di ann quell grand fastidi/da viv comè ‘na barca stralegnada,/fondaa, fondaa, negaa. Quiett quiett dess ridi.../”.

“G’hè domà trii gatt in Giesa”. Una sortida dal Maspoli anca par fa savé che “Gh’è ‘nmò là la zia …’Ntonieta/là sü’l banch ch’a la ma spetta”.

E donca ul rispett che sa gha dev anca ai “Tre donett vistiii da gris,/cont ol vell ch’a sperlüsiss,/ sora ‘n banch e co’i öcc fiss/sora un libro negro e lis. (...) I donett i canta ‘l Gloria/e ‘na vos ch’a vegn dal fond/la rimbomba, la rispond/co’n voson, comè la storia”. v

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Campione su tutti i terreni.

come siamo

inutile ma potenzialmente

mortale

Ancora non è chiaro a cosa serva, ma se si infiamma sono guai! Vediamo di scoprire qualcosa in più sull’appendice. testo Rachele Pozzi - rachele@illustrazione.ch

L

’appendice è un prolungamento dell’intestino crasso, e può essere posizionata in diversi modi, discendente o ascendente, interna o esterna, ma più comunemente orientata verso il basso, lungo la linea mediana del corpo. Questa inusuale variabilità dipende dal suo sviluppo durante la vita embrionale. L’utilità di questo curioso codicillo dell’intestino è combattuta. Potrebbe far parte del sistema immunitario o fungere da filtro, ma alcuni studi scientifici la ritengono del tutto inutile, un rimasuglio della nostra evoluzione. Ciò che è certo è che può infiammarsi e infettarsi, causando l’appendicite, e l’appendice gravemente infiammata può scoppiare, diffondendo l’infezione nell’addome e causando a sua volta una peritonite, ecco perché l’asportazione chirurgica può rivelarsi necessaria e urgente.

«Non tutti

i mammiferi hanno l’appendice»

Nome: appendice Definizione: prolungamento dell’intestino crasso Dimensioni: forma allungata cilindrica, lunga dai 5 ai 9 cm. Più grande nei bambini con la tendenza ad atrofizzarsi con l’invecchiamento Funzione: controversa Grado di importanza: secondario Sostituibile: no Indispensabile: no

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COME FUNZIONA? Come abbiamo già detto, non è chiara la reale funzione di questo piccolo codicillo dell’intestino. È curioso scoprire che l’appendice negli altri primati si presenta simile a quella umana, mentre il coniglio è l’unico mammifero domestico ad

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come siamo Leonid Rogozov durante l’incredibile intervento di autoappendicectomia.

averla, insieme agli uccelli e ai rettili, nei quali è particolarmente sviluppata e ha funzione di assorbimento. Tutti gli altri mammiferi che hanno l’appendice sono erbivori. L’appendice del koala, ad esempio, è lunga tre volte l’intero animale.

Parrebbe quindi che il progressivo disuso di questa parte dell’intestino si debba a un mutamento della dieta o delle abitudini dei nostri antichi predecessori, nei quali aspetto e lunghezza dell’appendice differiscono molto da quelli attuali.

AGLI ALBORI La prima operazione di appendicectomia documentata eseguita con successo risale al 1735, quando il chirurgo francese French Claudius Aymand descrisse un’appendicite perforata in un bambino di undici anni, Hanvil Andersen, che aveva subito con esito positivo un intervento di chirurgia dell’ernia inguinale. Hanvil venne operato con successo al St. George’s Hospital di Londra. Pare che l’appendice fosse stata perforata da un oggetto appuntito inghiottito dal bambino, che dopo l’intervento si riprese bene e dopo un mese venne dimesso.

CURIOSITÀ Nel 1961, il 27enne chirurgo russo Leonid Rogozov si trovava in Antartide con una spedizione allo scopo di edificare una nuova base sovietica. Il gruppo di uomini ultimò la base proprio prima dell’arrivo del terribile inverno antartico, caratterizzato da gelo estremo, buio pressoché perenne e tempeste di neve costanti. La nave che li aveva portati lì sarebbe ritornata a riprenderli solo un anno dopo. Fu allora che il Rogozov venne colto da malore e presto capì che si trattava di un attacco di appendicite. Tentò di curarsi con antibiotici, ma le sue condizioni peggiorarono. Unico medico della spedizione, solo lui era in grado di intervenire per salvarsi la vita e così dovette operarsi da sé. Diede ai membri della spedizione tutte le indicazioni per assister assisterlo e aiutarlo, nel limite del possibile, ma fu lui stesso ad eseguire l’intero intervento, durato due ore, durante il quale rischiò più volte di perdere i sensi. Non potendo vedere all’interno del proprio addome, dovette andare a tentoni, tastando

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per trovare l’appendice, lesionò con il bisturi il proprio intestino cieco, che dovette suturare, perse molto sangue e riuscì a terminare l’inter l’intervento proprio quando il suo battito ormai stava diminuendo drammaticamente. Si riprese da questa incredibile operazione e dopo due settimane tornò al lavoro. Nel suo diario, nel quale annotò tutto, scrisse “Non mi sono concesso di pensare a nient’altro che al compito che avevo davanti. Era necessario armarsi di coraggio e stringere i denti”. v

Il chirurgo di bordo della marina americana M. Barker e l’ufficiale medico comandante D. Gibson durante un’appendicectomia d’urgenza per laparoscopia a bordo di una nave militare.

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r i t r at t o

una galleria

di emozioni Incontro con Mario Matasci, enologo per dovere e collezionista-gallerista di opere d’arte per amore. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

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avanti alla porta de “Il Deposito”, guardinga ma sorniona come solo i gatti sanno essere, la micia Macchia attende speranzosa che lui, come ogni tardo pomeriggio, arrivi puntuale e garbato. Insieme entreranno in quel luogo speciale, ascolteranno musica classica, si terranno compagnia. “Le sono molto affezionato”, ammette quasi sottovoce, con un velo di pudore.

Quest’uomo gentile, che apprezza i silenzi e la solitudine, che dice di essere schivo e riservato, che non ama le luci della ribalta e la vita sociale, soprattutto se chiassosa, che ha uno sguardo melanconico, si rasserena quando “respira arte”.

Chi è Mario Matasci? Una domanda difficile, sostiene. Dopo una breve riflessione risponde: “Un uomo pieno di rimorsi..., ma soddisfatto di aver creato una collezione con un viso, come mi disse qualcuno tempo fa. Forse perché ho sempre acquistato opere non per speculazione, ma per il gusto di averle, di immaginarle in casa mia, di ammirarle ogni qual volta ne avessi avuto voglia”.

Mario Matasci, 84 anni compiuti a settembre, di professione enologo per l’azienda vinicola di famiglia, ha avuto un incontro tardivo con l’arte.

Un “amore sbocciato” a quasi 40 anni e che l’ha

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portato a costituire un’importante collezione di opere d’arte e a diventare punto di riferimento nel panorama artistico cantonale, ma non solo.

VIAGGIO TRA GLI ARTISTI DEL ‘900 Il capannone che accoglie “Il Deposito” si trova nella “campagna industrializzata” di RiazzinoCugnasco, ma a ridosso di un biotopo, un’oasi di verde che convinse Matasci ad acquistare quei 900 metri quadrati per finalmente dare una “casa stabile alle circa 500 opere, per la maggioranza quadri, accumulate nel corso di quasi mezzo secolo e agli 8’000 volumi d’arte che ho acquistato e che, probabilmente, compongono una delle più grandi biblioteche d’arte del Cantone”.

Oggi “Il Deposito” è una sorta di salotto, aperto la domenica pomeriggio al visitatore che abbia voglia di scoprire e apprezzare con calma i tanti quadri di Dobrzanski, Varlin, Lucchini, Morlotti, Tino Repetto, Soutter, Emery, solo per fare qualche nome. Perché la collezione di Matasci è un viaggio tra gli artisti del ’900 posizionati idealmente sull’asse nord-sud tra Zurigo, Ticino e Lombardia. Artisti tra i più amati da Mario Matasci, alcuni dei quali personalmente incontrati. Tanti famosi, alcuni sconosciuti. Ma

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r i t r at t o Ogni opera, una storia. Il gallerista fa volentieri da Cicerone.

nessuno diventato amico. “Quando un galleristacollezionista sceglie un artista, in genere lascia cento delusi e spesso genera un ingrato. Ma ciò che è sempre importato a me era che l’opera riflettesse l’autenticità dell’artista, che mi piacesse e che mi emozionasse”.

QUELL’INCONTRO FORTUITO Come quell’incontro, di tanti anni fa, avvenuto casualmente in un’osteria dove Matasci si era recato per un appuntamento di lavoro. Gli si avvicinò uno sconosciuto, l’aspetto di un barbone, un quadro sotto il braccio. “Era un pittore di Basilea, si chiamava Erwin Sauter e mi chiese se volessi comprare quella sua opera. La “Madre coraggio” rappresentata mi piacque. Fu l’inizio della mia

SCHEDA

biografica

Nome: Mario Cognome: Matasci Nato: 23 settembre 1931, a Tenero Professione: enologo Passioni: collezionismo d’arte Quadro preferito: “Crocifissione” di Louis Soutter Vino preferito: Generoso, Merlot Matasci Filosofia di vita: “Vivi e lascia vivere”

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avventura con l’arte”. Sauter scomparve a soli 49 anni, sconosciuto come aveva vissuto, mentre Matasci quadro dopo quadro, dal quel lontano 1968, ha dato vita, nutrendola e alimentandola nel tempo, alla ormai nota Collezione omonima e a numerose esposizioni. La prima delle quali, proprio nelle cantine di Villa Jelmini, all’epoca da poco acquistata dalla famiglia Matasci. Fu proprio il bohémien Sauter ad avere l’idea e allestì la sua esposizione da solo in quegli spazi che necessitavano di una decisa ristrutturazione. Nonostante ciò, l’iniziativa piacque tanto che, ricor ricorda Matasci, “ricevemmo numerose richieste per allestire altre mostre e così prese avvio la nostra lunga stagione espositiva”.

DEPRESSIONE ED EMOZIONE A Mario Matasci non importa che il suo spazio sia stato definito “il tempio della depressione”, come racconta mentre fa da Cicerone nel Deposito. “L’arte qui dentro riflette la nostra epoca e anche il mio carattere e i miei gusti in fatto di pittura”. La gestione de “Il Deposito” è spar spartana. Nonostante l’età e mosso dalla sua grande passione, il collezionista si occupa di tutto. “Per questioni economiche non ho né direttore, né vice, né un conservatore. Faccio da solo, visite guidate comprese, perché amo raccontare, a chi

ci e t r a Dell’ amora, si inn n di u no vino

le vuole ascoltare, le storie legate ai miei quadri.

Non ho mai chiesto soldi a nessuno e l’entrata qui è gratuita”. È così che in modo naturale ma mai invadente, Matasci accompagna il visitatore negli spazi de “Il Deposito”, dove ci si può sedere su divanetti e poltroncine. “Per guardare un quadro bisogna potersi accomodare e rilassare. E qui lo si può fare anche per ore senza temere di essere distur disturbati o cacciati”. Come davanti alla “Crocifissione” di Louis Soutter, il quadro preferito dal collezionista e “il più prezioso perché è quello che riesce sempre a emozionarmi e a farmi venire la pelle d’oca. Soutter era ricoverato in un manicomio, dipingeva con le dita, ma era geniale”.

ENOLOGIA E ARTE Matasci, che non nasconde di aver fatto l’enologo più per un obbligo morale - il padre morì che lui aveva appena 24 anni - che per scelta, se avesse potuto decidere avrebbe probabilmente fatto altro. “Dalla prima elementare alla maturità ho sempre avuto 6 in disegno. Perciò avrei

potuto diventare insegnante, oppure mi sarebbe piaciuto molto studiare biologia, ma anche fare il direttore d’orchestra”. La musica classica, in effetti, è un’altra delle sue passioni e l’acustica, al Deposito, sembra prestarsi particolarmente per ascoltare grandi brani, come la “Pastorale” di Beethoven, un pezzo che il melanconico gallerista riesce ad ascoltare anche più volte di seguito.

“Fare l’enologo è stato un lavoro di responsabilità, si trattava in un certo senso di vita o di morte.

Nell’arte, invece, è stato solo piacere. Non mi sono mai pentito di aver comprato un quadro”.

Anche se, e Matasci lo ammette senza remore, è grazie al lavoro di enologo se si è potuto dedicare all’arte. “Forse ho anche trascurato il vino e non sono stato un bravissimo enologo, pur avendo avuto il merito di creare la Selezione d’Ottobre, un Merlot che ancora oggi è apprezzato e di successo”. Matasci ha lavorato come enologo fino alla pensione, ma ammette di essersi potuto dedicare tanto all’arte grazie alla generosità dei suoi fratelli Peppino e Lino. “Perché dell’arte mi sono innamorato, di un vino non ci sarei mai ri-

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uscito”. Ed è anche per questo motivo che sono davvero rari i momenti in cui Mario Matasci entra nelle cantine o fa un giro per le vigne, mentre non potrebbe mai mancare di fare una capatina al Deposito. “Devo venire qui tutti i giorni, anche a Natale”.

IL DEPOSITO E LE MOSTRE Al gallerista spiace dover ammettere che è davvero poca la gente che frequenta il suo “Deposito”.

“Eppure quei pochi sono fedeli, amano questo luogo, ascoltano musica, consultano i libri d’arte, ammirano le opere appese”. È un peccato che un luogo come questo non sia maggiormente visitato, anche perché oltretutto l’entrata è gratuita. Ogni tanto, però, capita che arrivino delle richieste speciali, come quella di tenere un piccolo concerto, una lezione di musica o una riunione.

Come recentemente hanno deciso di fare i 14 sindaci del Locarnese. “Per me è stato un grande onore e mi ha fatto molto piacere ospitare quel convivio e offrire un buon bicchiere di vino”. E pensare che lo scenografo, costumista e pittore tedesco Rolf Gérard, scomparso nel 2011, fece a Matasci un grandissimo complimento: “Valeva la pena vivere 100 anni - e lui li aveva appena compiuti - per vedere la sua collezione”. Una

collezione i cui quadri vengono spesso chiesti in prestito. Come recentemente dal Kunsthaus di Interlaken che ha allestito una mostra dal titolo “Italianità” con 53 opere partite da Riazzino.

Nel corso dei quasi 50 anni di attività come gallerista, Mario Matasci ha organizzato e allestito oltre 100 esposizioni. E continua a essere un infaticabile lavoratore e un irriducibile appassionato d’arte. Le sue giornate si dividono tra l’ufficio di Tenero e “Il Deposito” di Riazzino e sono scandite dal preparare le mostre, avere contatti con altri galleristi, prestare quadri che gli vengono richiesti, rinnovare l’allestimento.

Sono i ritmi di questo signore quasi ottantacinquenne che con realismo afferma di “essere grato alla vita perché ancora vivo, in salute e lucido”.

Oggi Matasci dice di non avere più sogni nel cassetto ma un solo desiderio: “Morire sano”. E con una certezza: “Il valore di un museo non dipende dal numero di opere che espone, ma dalle emozioni che diffonde al visitatore”. v

SCARICAMI Online immagini di Villa Jelmini e del Museo del vino. http://www.illustrazione.ch/ritratto_12_15.pdf

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i n nat ur a

biodiversità base della vita Il termine biodiversità è stato utilizzato per la prima volta nel 1986 dall’entomologo ed esperto di formiche E.O. Wilson; Questo termine comprende tutta la variabilità biologica: quella di specie, di habitat e di geni, come pure le funzioni degli ecosistemi e le relazioni delle specie con essi. testo e foto Christian Bernasconi

T

utte le ricerche scientifiche svolte sul tema negli ultimi anni dimostrano che la biodiversità è in pericolo. Ben 237 specie sono considerate estinte; minacciate sono il 41% delle specie faunistiche, il 31% di piante, fiori e felci, il 38% di muschi e licheni, il 32% di funghi. I gruppi più minacciati sono i pesci (delle 54 specie indigene, 8 sono

estinte e 34 minacciate), come pure rettili e anfibi (con l’87% rispettivamente il 95% delle specie in pericolo).

La scomparsa di specie crea gravi scompensi negli ecosistemi: ogni specie che sparisce e che era un tassello della catena alimentare coinvolge le specie cui era legata. La minaccia principale per la biodiversità è il modo non sostenibile con Montagne, nevai, boschi, prati, pascoli, torbiere e zone golenali caratterizzano la grande biodiversità di habitat nella regione del Lucomagno.

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NATURAL...

mente

Conservare la biodiversità è diventato un imperativo politico e morale del nostro tempo.

Come spesso accade non esiste una ricetta magica. Possiamo però contribuire alla difesa di questo bene prezioso, prendendo atto della crisi in corso e attivandoci quotidianamente per migliorare la situazione. Esempi di biodiversità in tutte le stagioni sono illustrati nella rivista di Pro Natura Ticino “Le stagioni della biodiversità”.

Il dodo o dronte (Raphus cucullatus), un simbolo dell’estinzione; l’uccello columbiforme è sparito dalla faccia della Terra (isola di Mauritius) nella seconda metà del XVII secolo.

cui l’uomo utilizza l’ambiente e comprende la distruzione diretta degli habitat, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento, l’introduzione di specie estranee, eccetera. A

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ciò si aggiungono i cambiamenti climatici dovuti all’uomo: la perdita di molti ambienti freddi, ad esempio d’alta montagna, è irrimediabile.

La biodiversità è una straordinaria fonte di ricchezza culturale oltre che di benessere. Quante tecniche, riti e miti sono nati e cresciuti grazie alla diversità del mondo vegetale e animale e quanti magnifici paesaggi, fiumi, boschi, fiori o animali hanno ispirato durante i secoli artisti e filosofi? Il benessere dell’uomo dipende direttamente dallo stato di salute della biodiversità.

La totalità dei nutrimenti di origine animale e vegetale e la maggior parte dei medicinali che utilizziamo come pure molte materie prime, ad esempio per vestirsi e costruire, sono frutto della biodiversità. Il mantenimento della diversità genetica è una garanzia anche per usi sconosciuti, riservati al futuro. v SCARICAMI Online “Le stagioni della biodiversità”. http://www.pronatura-ti.ch/Rivista/2012speciale-biodiversita.pdf

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s al ut e

i disturbi del sonno

nel bambino Nel nostro Paese, ma più in generale in tutte le nazioni industrializzate, i disturbi del sonno affliggono circa 1/3 dei bambini, soprattutto della prima e della seconda infanzia e, di conseguenza, anche gli adulti che, accudendoli, ne fanno le spese. testo Stéphanie Castiglioni Scatizza - stephanie@illustrazione.ch

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disturbi del sonno nei neonati e nei bambini sono più frequenti di quanto non si pensi. Dato che il sonno in queste fasi evolutive ha uno sviluppo variabile a seconda del bambino, nella valutazione dei disturbi del sonno devono sempre essere tenute presenti le variazioni fisiologiche legate all’età e la maturazione del ritmo sonno-veglia. Ma cer-

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chiamo di capirne di più con l’aiuto del PD Dr. Maurizio Amato, specialista F.M.H. in pediatria e neonatologia ad Agno.

“Tra i disturbi comportamentali dell’infanzia, quelli del sonno sono certamente i più frequenti e una buona “igiene del sonno”, con consigli adeguati ai genitori, contribuisce a risolvere un problema talvolta noioso. Il risveglio notturno

varia a seconda dell’età del bambino e si manifesta temporalmente per lo più tra la mezzanotte e le 5 del mattino”.

Come funziona il ciclo giorno/notte nei neonati?

“I neonati, che vengono da un lungo periodo di oscurità, alternano veglia e sonno a piacimento essendo poco influenzati da fattori ambientali. Il loro adattamento al ritmo sonno/ veglia avviene gradualmente. Nei primi mesi di vita, il lattante dorme la maggior parte del tempo con periodi di veglia di qualche ora nell’arco delle 24 ore. Solo dopo 4-5 mesi di vita si instaura un vero ritmo regolare sonno/veglia. Tuttavia dopo i 6 mesi di vita, molti lattanti ricadono in un ritmo alterato (circa il 20%,) svegliandosi spesso durante la notte”.

«Semplici regole prevengono molte turbe»

A quale età inizia a regolarizzarsi il sonno di un bambino?

“Di solito al compimento dell’anno di età il ritmo si regolarizza di nuovo in seguito alla capacità di dormire quando è buio e stare svegli con la luce del giorno. Questo processo di maturazione del sonno si regolarizza col tempo, concludendosi per lo più verso il terzo anno di vita. Ci sono però differenze di temperamento da bambino a bambino che è bene accettare. Ci sono bambini che vanno a letto presto e si svegliano altrettanto presto al mattino e altri che si addormentano più tardi e dormono più a lungo al mattino. Il pediatra ha il compito di chiarire ai genitori ciò che è normale e quali sono le norme migliori per indurre il sonno del bambino”.

Esistono delle “regole” per un buon sonno?

“Certamente. L’applicazione di semplici regole (igiene del sonno), è sufficiente a prevenire molte turbe del sonno: ambiente buio, fresco e tranquillo, orari regolari, rituali costanti pri-

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Molti bambini manifestano paure come quella classica del buio...

“Nei bambini più grandicelli (3-6 anni), possono comparire paure notturne legate per lo più a stress sociali quali la scuola, lo sport o la famiglia stessa. Tali disturbi del sonno possono essere temporanei, intermittenti o cronici. Dalla descrizione delle caratteristiche del sonno da parte dei genitori si possono per lo più identificare i fattori ambientali, sociali, dietetici e abitudinari da correggere. Un ruolo fondamentale può giocare l’ansia da separazione: il bambino vive il sonno come un allontanamento dall’amore e dalla protezione dei genitori”.

L’incubo, dipinto di Johann Heinrich Füssli, 1781.

Parliamo di incubi...

“Nei soggetti più grandi, i disturbi del sonno possono essere accompagnati da incubi o pavor notturno. L’incubo si presenta durante la fase REM (Rapid Eye Movement) del sonno ed è un sogno pieno di ansia di cui il soggetto, al risveglio, ricorda perfettamente il contenuto. Il “Pavor nocturnus” della seconda infanzia si manifesta invece nelle fasi non-REM del sonno, con intensa attività del sistema nervoso autonomo e, al risveglio, il piccolo non ricorda nulla di quello che è successo, ma è estremamente spaventato”.

Come dobbiamo comportarci se nostro figlio ha un incubo?

“Tali fenomeni sono benigni e autolimitanti legati a fattori traumatici psicologici transitori. Ogni intervento costrittivo va evitato e i genitori devono mostrarsi comprensivi con il bambino. Da evitare comunque che i genitori permettano al figlio di dormire nella loro stanza, pur essendo essi stessi nelle vicinanze in modo rassicurante.

Lasciare una piccola luce accesa, evitare giochi stressanti prima di andare a dormire, fare un pasto serale leggero a base di carboidrati velocemente digeribili evitando i cibi grassi, fare un bagno caldo prima di addormentarsi e pochi minuti di lettura sono tutte abitudini che possono conciliare il sonno di vostro figlio”. v

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1. Appoggia l’estremità del metro da sarta proprio sotto il collo della bottiglia. A 8 cm fai un puntino con l’indelebile. Ripeti l’opel’ope razione in diversi punti della bottiglia. Prendi un foglio di carta e appoggialo sulla bottiglia unendo un paio di puntini per volta e con il pennarello traccia una linea. Otterrai un anelanel lo a 8 cm dal collo della bottiglia. Taglia la bottiglia seguendo con precisione la linea, ma stai leggermente sopra, così tagli via la traccia di pennarello.

2. Svita il tappo, togli l’anello che sigilla le bottibotti glie nuove e riavvita il tappo. Con la carta veve trata carteggia leggermente la superficie del tappo per renderla porosa. In questo modo la colla terrà meglio. Con la colla fissa la figurina sul coperchio.

3. Colora tappo e figurina con la temtem pera color oro. Dovrai dare diverse mani per coprire bene i colori di tappo e figurina. Aspetta che la tempera sia perfettamente asciutasciut ta tra una mano e l’altra.

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a t avol a

frigo pieno

e tanto gusto A cena a Tegna a casa di Massimo Maranta. testo Lorenza Storni - lorenza@illustrazione.ch foto Rémy Steinegger

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elfina, la nonna poschiavina di Massimo Maranta, sarebbe orgogliosa di lui. Quella nonna che, per tanti anni, dall’infanzia all’adolescenza di suo nipote, lo accoglieva a inizio estate con una grande torta alla crema pasticciera e ciliegie sciroppate e, a fine estate, lo congedava salutandolo con la stessa deliziosa torta appena sfornata. Quella nonna scomparsa diversi anni fa, ma ancora così presente nei ricordi e, soprattutto, nelle abitudini di Massimo in cucina. Quell’ava - come la chiamava lui dandole del voi nel dialetto della Valposchiavo - che gli ha lasciato in eredità ricette non scritte, consigli e trucchetti ai fornelli, a cominciare da un paio di insegnamenti di base: “Il frigo non deve essere mai vuoto, ma sempre pieno” e “nel piatto ci deve essere gusto”.

SAPORI DELLA VALPOSCHIAVO Massimo è molto fiero delle sue origini poschiavine e rammenta con una certa nostalgia le tante belle estati trascorse in compagnia dei nonni.

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“Si mangiava, non a km 0, ma a metro 0. Tutto o quasi proveniva dall’orto, dalla latteria del paese, dal frutteto - che regalava mele, fragole, ciliegie, mele cotogne, prugne. Il nonno aveva i conigli, le galline, faceva la mazza del maiale e con lui andavo a pescare. Ogni cosa aveva un sapore genuino e autentico. Cibi e gesta erano scanditi dalla natura e dalle stagioni e si traducevano in piatti tradizionali, molto gustosi e ricchi”. Ricchi di burro e di erbette, che Massimo usa regolarmente e con generosità.

Questa sera gusteremo i capunet - un piatto tradizionale della Valposchiavo - realizzati sulla base di una ricetta di famiglia, ma che Massimo ha un po’ rivisitato e trasformato secondo il suo gusto. Il nostro cuoco ce li proporrà addirittura in due versioni. In entrata ci aspetta una deliziosa crema di zucca, arricchita da un fiore di Tête de Moine e da briciole e olio di tartufo. Il tutto cucinato a occhio e a memoria. “Ho dovuto, come si dice, rubare il mestiere perché in cucina potevo solo guardare, ma non sperimentare. L’ava Delfina non ha lasciato un ricettario, ma ha

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EPILAZIONE LASER L’arma vincente per combattere i peli superflui.

Linea Sana si è dotata di un laser a diodi di altissima tecnologia e ad alta potenza per eliminare i peli in modo progressivamente permanente. Per l’uomo e la donna la nuova tecnica si presenta efficace, indolore, rapida ed economica. Puó essere applicata a quasi tutti i tipi di carnagione, anche le piú scure ed abbronzate e in qualsiasi stagione .

Il laser a diodo rappresenta la nuova frontiera dell’epilazione definitiva. L’energia luminosa emessa è molto potente ed estremamente selettiva, viene cioè assorbita esclusivamente dalla melanina presente all’interno del bulbo con conseguente aumento della temperatura e distruzione delle cellule germinative del bulbo stesso.

Per ottenere gli effetti desiderati occorrono diverse sedute distanziate tra loro di circa 20-30 giorni. La quantità di sedute necessarie è variabile dai fattori ormonali e genetici e sono da valutare caso per caso.

Fin dalla prima seduta sono visibili dei chiari risultati e si puó apprezzare un’ottima depilazione della zona trattata ed un rallentamento nella crescita di altri peli. Proprio per la sua efficacia, è un trattamento sempre più richiesto da una clientela tanto femminile quanto maschile, sia per terminare la quotidiana battaglia contro i peli superflui che spuntano su gambe, braccia e inguine, sia nei casi meno diffusi di vero e proprio irsutismo, caratterizzati da un’eccessiva presenza di peli anche in aree del corpo solitamente glabre, come il volto o le mani. Per qualsiasi zona del corpo con peli superflui esiste un programma ottimizzato di epilazione. Il trattamento è studiato in base all’obiettivo del cliente: dalla progressiva e completa eliminazione, al semplice diradamento di una zona piccola o grande. Il laser colpendo la melanina dei peli e dei bulbi risolve anche il problema dei peli incarniti, antiestetici e molto fastidiosi.

Con la tecnologia utilizzata è possibile trattare tutti i fototipi di pelle, anche quelli più scuri. Si possono effettuare i trattamenti in completa sicurezza anche su pelle abbronzata, semplicemente modificando i parametri della macchina. Una visita preliminare presso uno dei centri Linea Sana potrà dare una corretta valutazione del caso e stabilire un programma specifico e personalizzato.

Prezzi indicativi a seduta per epilazione laser

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tramandato a mia mamma - che è di Mesocco - le sue conoscenze ai fornelli affinché mio papà potesse continuare a mangiare poschiavino”.

BRASCIADÈLA E RESÜMADA Passando in rassegna i cibi tradizionali della Valposchiavo, Massimo ci racconta della “brasciadèla”, il pane, secondo lui, più buono che ci sia. Se ne trova una descrizione nel “Patrimonio culinario svizzero”: “La brasciadèla è un pane casalingo, di segale, condito con anice e preparato con lievito di birra, a forma di ciambella”. Proseguendo nella lettura si viene inoltre a sapere che “il giorno in cui si faceva la brasciadèla era sempre una festa in famiglia. Fino all’inizio del XX secolo il pane veniva preparato ogni due o tre mesi e perfino solo due volte all’anno. Possiamo dunque facilmente immaginare che il consumo di pane fresco fosse rarissimo. La brasciadèla si conserva tramite essicazione. La forma del pane ha proprio questo scopo: una ciambella, paragonabile ad una ruota con un buco al centro…”.

Anche i nonni di Massimo comperavano parecchie ciambelle di pane e le infilavano a seccare in un bastone appeso, così che si conservassero bene e al riparo da animaletti affamati. Il pane così ottenuto - si legge ancora sul sito del Patrimonio culinario svizzero - è durissimo: in passato si diceva che chi ne mangiava di frequente, godeva di denti sani e forti. Ed era proprio quel pane che il ragazzino Massimo, nelle colazioni estive poschiavine, affogava con grande gusto nel caffelatte.

I ricordi si rincorrono: “Una cosa che mi piaceva molto e che preparava la nonna era la resümada, l’uovo sbattuto con zucchero e un po’ di vino.

Era la nostra merenda di quando si andava a fare fieno. Un’altra bevanda energetica e dissetante consisteva in vino, acqua, zucchero e limone”.

Delfina preparava anche un gran varietà di sciroppi, funghi sott’olio e sott’aceto, marmellate, ciliegie sciroppate, ecc. Trascorreva molto tem-

I nostri enoesperti consigliano:

«Il pane lo

si faceva ogni due o tre mesi»

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a t avol a Massimo e Slavica nella fase di preparazione della torta di mele ricca.

po in cucina. Durante alcuni momenti dell’anno, quella nonna operosa si trasformava addirittura in cuoca per un’intera squadra di operai della centrale elettrica di Cavaglia sopra Poschiavo, dove anche suo marito era impiegato. Massimo ricorda che in quei periodi i nonni “lasciavano Poschiavo e vivevano nella casa della centrale”.

TA G L I A N D O

RELAX, DISORDINE E ORDINE Ma cosa rappresenta la cucina per il padrone di casa? “Cucinare è un modo per rilassarmi, per stare con me stesso, per soddisfare quella che è

una passione e per viziare i palati di chi invito. In genere il giovedì, venerdì, sabato e domenica io e Slavica - la mia compagna - riceviamo amici e colleghi. Amo cucinare per i miei ospiti e mi godo questi momenti perché il mio lavoro di bancario mi ‘costringe’ a mangiare fuori tre, quattro volte a settimana. Ma questo non mi pesa perché fa parte del gioco e della mia professione”, mi spiega Massimo.

Il suo difetto in cucina, precisa, è che è disordinato, ma gli piace l’ordine. Per questo ha bisogno di qualcuno accanto a lui che faccia il lavoro

A TA TAV AVOLA… CON VOI Voi ci invitate da… voi quando a casa c’è tutta la famiglia. Una nostra redattrice e un fotografo verranno a casa vostra per scattarvi qualche fotografia e per chiacchierare di ricette, cibo, ricordi e alimentazione. Vi chiederanno la ricetta di una pietanza, magari quella della vostra “specialità”, nel limite del possibile, sarebbe bello poter fotografare anche il piatto pronto. http://www.illustrazione.ch/tagliando_12_15.pdf

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Desideriamo invitarvi a casa nostra per raccontarvi cosa significa per noi il cibo, per svelarvi una ricetta di famiglia e per farvi assaggiare il nostro piatto preferito.

Famiglia (nome e cognome): ___________________________________________________________ Via: ______________________________________________ Località: __________________________________ Tel.: _____________________________________________________________________________________________ _______________________________________________ Tra tutti i tagliandi pervenuti in redazione ne estrarremo uno per edizione. È quindi possibile che la vostra candidatura venga conservata per un’altra edizione e che veniate contattati in un secondo tempo.

meno nobile, come lavare, pulire, riassettare. E Slavica, in questo, lo aiuta molto. “Sì perché a me piace lavorare in un ambiente ordinato e pulito.

Sono abituata così e lo faccio automaticamente”.

Slavica proviene dalla Macedonia e per Massimo cucina soprattutto le specialità della sua terra.

E quella bella torta di mele? “Quella l’ho preparata io con una ricetta un po’ speciale”, mi dice la compagna del padrone di casa. Il dolce ha un aspetto davvero invitante. E in seguito si rivelerà anche ottimo, perfetto per palati golosi.

POLENTA ALLE UVETTE E PIZZOCCHERI Durante quelle belle e lunghe estati capitava che Massimo non fosse sempre contento di fare questa o quella cosa. “Quando mi lamentavo, la nonnon na ripeteva spesso che da grande avrei ricordato e rimpianto quei periodi. Come aveva ragione!”.

Torna alla mente quella polenta con le uvette e la panna, che Delfina cucinava appositamente per il nipote per abituarlo al sapore della farina gial-

Set

la; affiora il ricordo del pesce pescato con il nonno; del profumo del fieno appena tagliato; del secchiello con il quale Massimo doveva andare a prendere il latte fresco; della deliziosa frittata fatta a pezzetti (simile al kaiserschmarren altoatesino, ndr) che si mangiava con la marmellata, la cannella o il puré di mele e di cui oggi va ghiotto anche il figlio di Massimo; dei pizzoccheri, da sempre il piatto preferito del nostro cuoco.

Il gusto della memoria e la nostalgia del gusto, si rincorrono per tutta la serata in casa di Massimo.

Ricordi che hanno lasciato un’impronta profonda nel suo vissuto. Quell’impronta che lui oggi mette nei suoi piatti cucinati con cura e passione, un po’ rivisitati ma nel rispetto delle sue origini e dell’ava Delfina. v

SCARICAMI Potete scaricare anche online le ricette di Massimo Maranta. http://www.illustrazione.ch/atavola_12_15.pdf

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i n vi aggi o

sensazioni a

cartagena Una stradina del nord della Colombia, il taxi collettivo si arresta per far salire una passeggera: “Buongiorno bella signora, come sta, dove posso portarla?”; “Alla seconda strada mio amor”; “Ma certo mia regina, con grande piacere”. testo e foto Roberto Schneider - roberto.s@illustrazione.ch

SENTIMENTI E LINGUAGGIO COLORITO Mi diverte il linguaggio colorito delle molte persone, spesso anonime, nelle quali mi imbatto nel corso del mio viaggio in Colombia. La signora di mezza età che in una stazione di Bogota telefona al figlio - che da quello che capisco lavora in un ospedale, che sia medico? - a voce esageratamente alta e si rivolge a lui con “Hichito, amor de mi vida” (figlioletto, amor della mia vita)” e con tale tono procede incurante di tutte le persone che la attorniano. Oppure don Pablo, un compassato signore che in una pensione di Riohaca mi racconta di essere il manager di un’industria internazionale specializzata nel campo minerario, vantandosi di avere sotto di lui decine di collaboratori. Poi lo chiama il figlioletto e lui davanti a tutti si commuove, gli parla con una dolcezza infinita e si lascia scappare delle lacrime, mentre gli altri ospiti continuano il pasto dall’altra parte della tavola. Mi

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affascina e mi sorprende di continuo questa trasparenza di sentimenti che nel nostro paese tendiamo al contrario a nascondere. A volte poi la schiettezza va ancora oltre. Alla ricezione della pensione di Cartagena, dove sono appena giunto, mi propongono una piccola stanza che mi pare decisamente più umile, ma fortunatamente anche meno calda, di quella dell’ultima notte, anche se non vi è aria condizionata. Il bagno è un po’ fatiscente, ma non ci passerò di certo delle ore, il letto è invece molto grande. Poi il “concierge” aggiunge con un sorrisetto, se porti una donna ti avviso che ti aumento il prezzo di 10 pesos.

Sono cosciente del fatto che questa pensione sia decisamente meno “nobile” di quella della notte precedente, ma trovo curioso come la

«Cartagena

si trova sulla costa caraibica colombiana»

Splendide abitazioni coloniali nella città vecchia.

persona che mi accoglie si rivolga a me da subito come fossimo intimi amici da lungo tempo.

Eppure sono questi gli incontri che mi regalano esperienze uniche nel corso del viaggio. Così sarà pure i giorni successivi a Cartagena, in par particolare nel “barrios” da me scelto per il pernottamento. Non sono nel quartiere più turistico di Cartagena, lo so benissimo. Ho rinunciato appositamente agli alberghi internazionali e a quelli “intramuros” - all’interno cioè delle mura che circondano la tradizionale e bellissima città vecchia. Ho preferito un quartiere non lontano dal centro storico, più genuino anche se un po’ malandato.

UNA CITTÀ SPLENDIDA… CON SORPRESE Qui incontro persone indubbiamente originali: da uno studente che si guadagna la vita mostrando con un telescopio la luna e le stelle a chi gli dona pochi pesos, a una donna di etnia wayuu che mi costringe in pratica a comprarle un ottimo mango. Da un indios amazzonico che la sera si “sveste” di abiti tradizionali per far piacere ai turisti giunti dalle navi da crociera ancorate al porto, alle prostitute dell’angolo, la cui intraprendenza mi ha costretto a confidare loro il mio nome e che da quel momento mi salutano ad ogni passaggio come fossi un vecchio

«Mi sorprende

la trasparenza dei sentimenti» amico. Il pomeriggio, quando il caldo diviene insopportabile, faccio visita a Laura che gestisce una piccola “cafeteria” poco lontano dalla mia pensione. Mi dice di essere rimasta sola con tre figli da mantenere, il più piccolo compirà nove anni proprio domani e spera di avere abbastanza avventori oggi per racimolare qualche soldo per potergli fare un piccolo regalo. Vivo la vita di genti semplici, ma molto cordiali e ospitali. Mi piace perdermi nei vicoli e nelle eleganti stradine della città vecchia. Di notte l’ambiente è magico, sublime, misterioso, con ombre e luci, momo numenti sfuggenti sapientemente illuminati che paiono persi nel buio, musica caraibica e tante persone. Di giorno la città invece rivela tutta la bellezza delle coloratissime case in stile coloniale, mentre le strade sono percorse da eleganti carrozze trainate da cavalli. Si possono frequentare molti bar tipici, ristorantini di ogni genere, negozi e mercatini di strada. È facile e stupendo passeggiare tra le antiche mura e scoprire ad ogni passo qualcosa di nuovo e di sorprendente.

Poi a volte basta poco per vivere esperienze par particolari, inattese.

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BENTORNATO NATALE. UN COMPLEMENTO D’ARREDO, PIÙ DI UN SEMPLICE REGALO.

Ogni oggetto donato al vostro spazio domestico è più di un semplice accessorio. È un regalo che racchiude la magia di un momento speciale. Dal respiro di una candela profumata alle forme ricercate di un vaso di design, dalla carezza delicata di un cuscino alla luce soffusa di una lampada, i complementi d'arredo accendono di festa, anche quest'anno, la vostra casa.

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in via ggio

Marcheli, la bellezza dell’etnia wayuu.

MARCHELI, IL SORRISO DELLA DONNA WAYUU Cartagena è una città portuale situata sulla costa caribica della Colombia. Una città antica le cui vestigia coloniali sono splendidamente conser conservate e dove si respira storia e cultura locale ad ogni angolo. Proprio a Cartagena comincio anche a conoscere e apprezzare il vallenalto, la musica tradizionale colombiana, le cui origini sono di questi luoghi del nord. La musica affascina e abbina ritmi e strumenti afro-ispano-indiani. La fisarmonica portata dai conquistatori spagnoli ti regala un poco d’aria di casa, e per casa intendo l’Europa, ma poi vi è il bongo, strumento a per percussione tipico dell’africa che ritma in modo curioso le melodiche canzoni. L’aspetto più eccentrico è però forse la “raspa”, una sorta di grattugia,

simile a quella usata per grattare il formaggio, che strofinata sapientemente arricchisce i suoni in modo straordinario e che è probabilmente il contributo indios a questo inconsueto assemblaggio strumentale. Oggi ho incontrato uno dei tanti gruppi di suonatori ambulanti di Vallenato che frequentano le strade di Cartagena. I turisti si fermano di solito pochi minuti, il tempo di una fotografia, poi proseguono. I locali invece rimangono ad ascoltare la musica più a lungo, non di rado si siedono sulla strada e bevono del rhum fino a quando non si comincia a ballare e allora inizia la festa e si assapora la Colombia più genuina e allegra. La musica ha un ruolo importante in Colombia e ti accompagna a ogni angolo. Anche nel ristorante dove mi sono fermato in serata vi era un’orchestrina. Dire che ho mangiato al rit-

«La musica

in Colombia ha un ruolo importante» mo di salsa coincide alla semplice verità, tutti parevano essere coinvolti da quella musica, anche i camerieri che portavano i piatti ballando, quello era però un locale come tanti, non un ritrovo turistico o un luogo speciale. Balla anche la donna wayuu sulla Piazza de los Coches, il luogo forse più mondano della città vecchia. È abbigliata con un magnifico abito tradizionale delle genti del nord caraibico della Colombia. Sulla testa por porta un grande cesto con frutta e dolci di cocco.

Attende i turisti che, più che i suoi frutti, acquistano forse la sua bellezza e la invitano a mettersi in posa per uno scatto fotografico che non potrà che risultare riuscito. Anche lei però si stanca e poi siede con me sui gradini di una fontana, mi dice di chiamarsi Marcheli e di amare quel “mestiere”. La sua felicità gliela si legge in faccia.

Mi offre uno dei suoi dolci, non vuole soldi, solo conoscermi e parlare un poco con me. Un altro momento di vita colombiana che raggiungerà la lunga lista dei miei ricordi. v

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co ncor s o

sogno

maldive Se le Maldive hanno la reputazione di essere il luogo in terra più simile alla comune immagine che associamo al paradiso, un motivo c’è…

C

hi non è mai stato alle Maldive si chiede come si possa stare su un’isoletta in mezzo al mare isolati dal mondo, senza città, locali, svaghi e luoghi da visitare. La domanda più frequente che viene posta a chi ci è stato, da chi invece non ci è mai stato è: “Ma non vi siete annoiati?”. Poi chi riesce a superare le perplessità e decide di andar andarci, non riesce più a capire come abbia potuto dubitare anche solo un istante, che le Maldive pos-

sano meritare la loro reputazione. Le destinazioni meravigliose al mondo sono moltissime, non c’è dubbio, ma le Maldive sono uniche nel loro genere. L’esperienza di essere su un’isola così piccola, perfettamente ospitale per l’uomo per temperatura e natura, coccolati dal lusso di tutti i comfort, ma con la possibilità di vivere scalzi, senza mezzi pubblici e strade asfaltate, con la reale sensazione di essere a stretto contatto con la natura è così unica e rasserenante che non può essere descritta,

I cataloghi di Hotelplan Italia sono disponibili nelle filiali Hotelplan e nelle migliori agenzie di viaggio del Cantone e della Mesolcina.

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solo vissuta. Come di consueto da diversi anni or ormai, in collaborazione con il nostro prezioso partner Hotelplan Italia, regaliamo a una coppia di nostri lettori l’opportunità di vivere questa esperienza, di godere di questa incredibile sensazione.

Dov’è l’inganno? Vi chiederete voi, cari lettori.

C’è, e ve lo sveliamo subito: chi vincerà il viaggio e potrà partire per il meraviglioso Constance Moofushi, verrà irrimediabilmente contagiato dal virus del Mal di Maldive. Noi vi abbiamo avvisato!

Il gioiello del gruppo Constance Hotels and Resorts si trova sull’isola di Moofushi, nell’atollo di Ari, a circa mezz’ora di volo in idrovolante dall’aeroporto di Malè, dove gli ospiti hanno a disposizione una lounge privata. L’hotel si compone di 24 beach villa e di 86 water villa, di cui

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e regalati le Maldive!»

in palio

• 1 beach villa per due persone per 9 giorni/ 7 notti, al Constance Moofushi Resort*****, in formula Cristal All Inclusive.

• Fruibilità del premio: fino al 31.12.2016, eccezion fatta per i periodi di alta stagione; il viaggio è soggetto a disponibilità da parte dell’operatore. Voli con aeromobili noleggiati da Milano Malpensa, in classe economica.

• Il premio include oltre quanto indicato l’ev. adeguamento carburante, le quote d’iscrizione e la documentazione di viaggio.

• Non inclusa l’assicurazione contro le spese d’annullamento prima della partenza.

Valore del premio: CHF 12’300.-

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IL PREMIO

30 senior, più grandi e dotate di vasca da bagno esterna. Sull’isola ci sono due ristoranti, il Manta con servizio a buffet e l’Alizée, sulla spiaggia e à la carte, che propone grigliate di carne e di pesce, aperitivi e cocktail la sera. Sull’isola si trova anche una bellissima SPA overwater, ma anche una palestra, boutique, lavanderia, un servizio baby sitter e un medico residente. Per i più sportivi sono a disposizione gratuitamente le attrezzature per praticare gli sport d’acqua non motorizzati: catamarano, pedalò, windsurf e kayak. A disposizione sull’isola un diving con istruttori esperti PADI. v

Su quale atollo si trova il resort Constance Moofushi?

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Faafu

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Ari

Cognome: ..............................................................................................................................................

Nome: .......................................................................................................................................................

Età: .................................. Via e Nº: ....................................................................................................

CAP/Località: ......................................................................................................................................

Regolamento Tutti i tagliandi e le mail che perverranno in redazione entro il 22.12.2015 parteciperanno all’estrazione a sorte per l’attribuzione del premio in palio. Il vincitore sarà avvisato personalmente. È escluso il ricorso a vie legali.

Telefono: .................................................................................................................................................

Compilare, ritagliare, incollare il tagliando su cartolina postale e spedirla entro il 22 dicembre 2015 a: Illustrazione Ticinese, “Concorso Hotelplan”, Via Massagno 10 - CP 418, 6908 Lugano-Massagno, oppure mandare un’e-mail all’indirizzo concorso@illustrazione.ch indicando in oggetto “concorso Hotelplan” e inserendo nel messaggio la soluzione e i vostri dati. http://www.illustrazione.ch/tagliando_concorso_12_15.pdf

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m ot or i

pneumatici con missioni diverse Tra i primi pneumatici realizzati completamente con mescole a base di gomma naturale e pneumatici estivi a certificato invernale. testo Stefano Pescia - stefano.pescia@illustrazione.ch

A

vere piena consapevolezza del fatto che gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra un veicolo e il suolo, è fondamentale per circolare in modo confortevole e in sicurezza. Economizzare questa spesa è un risparmio sbagliato e pericoloso. Spesso, troppo spesso, il pensiero di quello che accade quando la gomma incontra la strada viene sottovalutato. Eppure ogni pneumatico poggia sulla superficie stradale su un’area grande all’incirca quanto una cartolina postale. Disporre di gomme scadenti, consumate o a bassa pressione significa ridurre le prestazioni della vostra automobile e aumentare gli spazi di frenata, le possibilità di perdere aderenza, il consumo di carburante e il tasso di emissioni di CO2.

COSA POSSO FARE PER PREVENIRE I PROBLEMI? È certamente consigliabile controllare regolar regolarmente la pressione degli pneumatici, almeno una volta al mese, lo stato e l’usura dei battistrada. Il minimo legale è di 1,6 mm, anche se sarebbe meglio sostituirli quando arrivano a 3 mm oppure 4 mm per le gomme invernali. La ricerca di prodotti di pneumatici è sempre sotto pressio-

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ne. Bridgestone ha annunciato la produzione di pneumatici per automobili a base di gomma naturale derivata esclusivamente da guayule, una tipica pianta di alcune zone aride e coltivate dal centro di ricerca della marca giapponese in Arizona. La gomma è presente sia nella sua corteccia, sia nelle radici e ha caratteristiche simili alla gomma naturale dall’albero Hevea brasiliensis.

Bridgestone continua l’attività di ricerca anche su altre materie prime. Più sostenibili degli attuali materiali derivati dal petrolio. L’obiettivo è quello di realizzare degli pneumatici solo con materiali completamente sostenibili entro il 2050.

GLI PNEUMATICI INVERNALI SERVONO ANCHE SE NON NEVICA In Svizzera gli pneumatici invernali, come vi consiglierà anche il vostro specialista, non sono obbligatori ma consigliabili quando le temperature scendono sotto i 7 °C. Se fa freddo infatti, la mescola si indurisce e perde elasticità, di conseguenza diminuisce l’aderenza al terreno, si allunga lo spazio di frenata e aumenta il pericolo di slittare in curva. Come suggerisce Markus Peter, responsabile del settore Tecnica automobili-

La Bmw i3 può contare su degli pneumatici Ecopia EP500 Ologic realizzati appositamente da Bridgestone per diminuire l’impatto ambientale e garantire una buona sicurezza.

stica & Ambiente presso l’Unione professionale svizzera dell’automobile: “Esiste un altro motivo per montare tempestivamente gli pneumatici invernali. Se un veicolo con pneumatici estivi resta coinvolto in un incidente su una strada caratterizzata da condizioni invernali, si rischia di incor incorrere in una riduzione delle prestazioni assicurative. Preferibilmente bisogna quindi montarli da ottobre a Pasqua”.

PNEUMATICO ESTIVO, CERTIFICATO INVERNALE Quattro automobilisti europei su dieci considerano che il cambiamento stagionale degli pneumatici sia un fastidio e di fatto rinviano il più possibile il momento del cambio. La soluzione offerta da Michelin con il CrossClimate è un’innovativa combinazione di mescole di gomma combinate, con le nuove lamelle autobloccanti 3D che aumentano a piena profondità l’effetto di aderenza sulla neve e la motricità del veicolo è unica e assicura i vantaggi di uno pneumatico estivo e di uno invernale. I tecnici della nota marca francese specificano correttamente che questo nuovo pneumatico non ha medesima efficacia di un pneumatico invernale. Per chi circola in zone ur ur-

bane questo pneumatico rappresenta una valida alternativa per l’estate e l’inverno che permette pure di risparmiare. Ma per chi circola in zone dove la caduta di neve è importante, il fondo stradale può essere solo affrontato con sicurezza, utilizzando gli specifici pneumatici invernali, con un eventuale aiuto di catene. Chi sceglie il Michelin CrossClimate beneficia di un innovativo mix di tecnologie all’avanguardia che interessano tre fondamentali componenti di un pneumatico: le mescole di gomma, la scultura del battistrada e le nuove lamelle autobloccanti. Per il battistrada è stato scelto un materiale innovativo che ottimizza la sua aderenza. Questa mescola specifica dispone della flessibilità necessaria ad aumentare la capacità della gomma di seguire le minime rugosità della strada, con qualsiasi temperatura. Inoltre, grazie all’introduzione della silice nella mescola, è stato ridotto il riscaldamento dello pneumatico e quindi la resistenza al rotolamento, con conseguente riduzione del consumo di carburante. Lo pneumatico della marca francese sarà disponibile in 23 dimensioni distinte, da 15 a 17 pollici, in modo da soddisfare il 70% dei volumi del mer mercato europeo. Nel 2016 è prevista l’estensione dell’offerta a pneumatici di altre dimensioni. v

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o r oscop o

2016: anno di marte

anno di fuoco Altro che voler andare su Marte, mettiamo a posto il nostro pianeta Terra! testo Cloris Sciaroni - cloris@illustrazione.ch

I

l 2002 e il 2009 sono stati “anni sotto l’influsso di Marte”, e così lo sarà il 2016! Ritorniamo a quelle date per non dimenticare. Parliamo dell’entrata della Svizzera nell’Onu e della nascita dell’Euro per esempio. Dove ci hanno condotto? Intanto vediamo la posizione dei pianeti all’1.1.2016: Mar Marte si trova a 29° Bilancia, in esatta quadratura a Mercurio in Capricorno. Le trattative di pace appaiono sempre più difficili perché il potere non vuole mollare la presa. Inoltre l’esatta opposizione fra Urano in Ariete e l’Ascendente Bilancia, nonché la quadratura fra Sole e Plutone in Capricorno, confermano quanto sia redditizio il traffico di armi, per cui non è possibile fer fermare le guerre a meno di una ferma volontà dei politici e capi di stato. Non dimentichiamo che il nostro Paese gioca pure un ruolo importante.

Marte transiterà a lungo in Sagittario (in conflitto con il nostro Sole natale in Vergine), ossia dal 6.3 al 26.5.2016 e ancora dall’8.3 al 26.9.2016, formando delle dissonanze con Nettuno. Marte segnerà profondi cambiamenti ovunque ma sopratutto lo sport potrà fare molto se i suoi tanti soldi saranno utilizzati per opere umanitarie. Il mese di marzo appare critico con la sua congiunzione con Saturno in contemporanea a due eclissi. Le perturbazioni atmosferiche e terrestri faranno ancora parlare di sé. Virus aggressivi in aumento, ma a cosa sono dovuti veramente?

Questo è il dilemma cui nessun politico vuole

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rispondere. E i medici si limitano a prescrivere farmaci e vaccini, ma non è questa la soluzione. Voglio sottolineare che Marte segnerà fortemente i primi tre mesi dell’anno. In effetti il 3 gennaio, proprio con l’ingresso nel segno dello Scorpione, scatenerà emozioni e azioni difficili da controllare. L’arma del terrore sembra quella più efficace per far tremare il mondo, eppure se lo vogliamo, tutti possiamo fare la differenza, unendo le forze e lottando per il bene. E poi, il 6.3 si sposterà appunto in Sagittario, ma farà ritorno in Scorpione il 27.5, dove rimarrà fino all’1.8.2016, come a ricordarci che la lotta non è ancora finita. Scandali e abusi in ogni ambi-

to terranno ancora banco sui giornali e notiziari TV. La politica avrà anche un grosso peso con i vari personaggi che vi ruotano attorno. Da non dimenticare la borsa e l’economia. Qui va sottolineato l’aspetto planetario dissonante che da un po’ è attivo fra Plutone in Capricorno e Urano in Ariete. Inoltre negli ultimi tre anni Saturno dallo Scorpione ha influenzato profondamente questi settori. L’Europa è diventata il centro del mondo nel bene e nel male e lo sarà ancora. La freddezza dell’autorità capricorniana associata alle forze occulte dello scorpione ha dettato le sue leggi di “austerity” ovunque mettendo in ginocchio molti Paesi occidentali. Ma siamo molto vicini a una rivoluzione planetaria. Marte in Scorpione ci parlerà ancora molto dei traffici vergognosi che interessano gli esseri umani, la prostituzione, la mafia, la droga, ma potrebbe anche segnare dei colpi di scena con arresti importanti. E a proposito di traffico e comunicazione, non posso non citare Alptransit, che ha scelto la data dell’1.6.2016 per l’apertura uffi-

ciale al pubblico della nuova linea ferroviaria, data che non mi sembra appropriata, viste le dissonanze planetarie sul Sole del nostro Paese.

Infine non si può non citare il tema della religione quando Marte passa in Sagittario unendosi a Saturno e formando dissonanze con Nettuno e Giove. Sono aspetti molto critici che mi fanno pensare alla salute di Papa Francesco, molto affaticato da quel che accade in Vaticano e nel mondo. Cosa possiamo fare noi tutti in un anno così difficile? Prima di tutto dobbiamo fare i conti con la nostra energia aggressiva che fingiamo di non avere, ma che usiamo regolarmente.

Ci indigniamo per tutto quanto, ma cosa facciafaccia mo a livello personale? Come gestiamo le nostre relazioni? Siamo onesti con noi stessi? Abbiamo il coraggio di cambiare, di liberarci dalle varie dipendenze e dal falso perbenismo? DifendiaDifendia mo la verità e la giustizia partendo da noi. Che il fuoco dell’amore possa divampare ovunque, ma soprattutto nei nostri cuori, per far trionfare il bene. Auguri a tutti. v

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oroscop o PREVISIONI ZODIACALI PER IL 2016

g ARIETE 21/3 - 20/4

h TORO 21/4 - 20/5

Dicembre 2015 sarà piuttosto stressante per voi, con Marte nel segno opposto e ancor più dopo la metà del mese con i pianeti in Capricorno. Un eccessivo nervosismo potrebbe procurarvi qualche piccolo incidente, per cui cercate di riposare a sufficienza. Ad alleggerire la tensione per Capodanno ci penserà una gioiosa Venere dal 30.12. Come si presenta l’anno 2016 per voi? Sarà un anno governato da Marte che transiterà fra Scorpione e Sagittario, nel vostro caso tra 8. e 9. campo, interessando dapprima (dal 3.1.2016 al 5.3.2016) tutto quel che è legato alle finanze, ai lasciti, alla sessualità, ma anche a situazioni del passato che ora pretendono di essere risolte. In amore sarete attratti da persone un po’ complicate, lasciate per perdere. La seconda metà di febbraio sarà all’insegna dell’imprevedibilità. Marte passerà poi in Sagittario dal 6.3 al 27.5, dove formerà un aspetto positivo con Urano nel vostro segno. L’impulso sarà quello di evadere, di cambiare aria. Escludendo il mese di marzo, che sarà delicato a causa di due eclissi, vi darete da fare per affermarvi, per raggiungere i vostri obiettivi, ma che siano ben chiari.

Aprile sarà un ottimo mese per l’amore, le finanze e la firma di contratti. Mercurio dal Toro e Venere nel segno favoriranno le attività artistico-ricreative, giovani datevi da fare dunque. Bene anche i cambiamenti di casa e lavoro. Acquisti importanti e regali in vista. Positivo anche il periodo dal 24.5 a fine giugno, per la vita sociale, gli affari, la comunicazione e i viaggi. A luglio meglio fare vacanza e dedicarsi un po’ alla famiglia, o a visitare parenti lontani. Salute: ottime tutte le attività sportive.

Inoltre Marte invita a liberarsi da abitudini nocive.

Dicembre è un mese molto impegnativo. Non mancano le discussioni con colleghi o partner sui programmi festivi. Capodanno piacevole. Come sarà il 2016? Intanto non avrete più Saturno a infastidirvi ma… ecco la novità che potrà piacervi o meno: Marte reggerà il nuovo anno e farà spola tra Scorpione e Sagittario. Nel primo caso ve lo ritroverete in opposizione dal 3.1 al 5.3 e ancora dal 27.5 al 1.8.2016. Si sa che quando si trova nel segno più tenebroso non lascia tranquillo nessuno, perché scatena una serie di emozioni e reazioni difficili da controllare, ma c’è un lato positivo.

Esso rompe schemi e condizionamenti. In qualche caso procura separazioni definitive. Possibile preoccupazione per un parente anziano. Attenzione alla guida. Il buon Giove dalla Vergine comunque vi sosterrà fino a inizio settembre, così come Plutone. Siete i più resistenti dello Zodiaco, del tipo “mi piego ma non mi spezzo”! Nettuno in bel trigono aiuta voi della 1. decade perché funge da guida spirituale, ma può anche portare a rifugiarsi nel vittimismo. Datevi alla musica e all’arte. Dal 23.1 al 15.2 avrete dalla vostra una bella Venere, che con Plutone, vi regalerà un fascino irresistibile. Passione e romanticismo si fonderanno. La pripri mavera porterà un grande risveglio e la rinascita dopo tante fatiche. Ottimi i primi 23 giorni di maggio per l’amore e le finanze con Venere nel vostro segno. Una storia nuova potrebbe concretizzarsi.

Bene anche l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. Da giugno e fino a metà luglio si attiverà la vita sociale e il desiderio di viaggiare, di visitare i vostri cari. Novità in famiglia. Agosto mese premiante. Salute: attenzione alla sfera urogenitale nei periodi di Marte critico.

i GEMELLI 21/5 - 21/6

j CANCRO 22/6 - 22/7

A dicembre potete contare su un ottimo Mar Marte che, dalla Bilancia stimola la vita sociale e la creatività, mentre Venere dallo Scorpione parla di seduzione e voi donne sapete bene come usare quest’arma. Per Capodanno però non fate troppi programmi, visto che Venere e Saturno saranno opposti. Cosa vi porterà il 2016? Interessanti novità potranno già arrivare da metà febbraio con Venere e Mercurio in Aquario: potranno interessare un’amica o una sorella. Possibile anche una proposta di lavoro o una collaborazione allettante.

Marte governa il nuovo anno e inizialmente sarà in Scorpione per un paio di mesi, attivando parecchio il settore lavorativo. Campi quali la medicina, la ricerca, la psicologia, il cinema e il teatro saranno molto attrattivi e produttivi. Anche il settore alberghiero potrà darvi delle soddisfazioni. Ma la notizia che più vi riguarda è che il lento Saturno sarà ancora opposto per tutto il 2016 e anche Marte lo sarà dal 6.3 al 26.5.2016! Qui entra in gioco la vita di coppia e le relazioni in genere. Urano sempre positivo spingerà voi della 2. decade ai cambiamenti, a liberarvi dai condizionamenti. Non dimenticate che Nettuno e Giove saranno dissonanti ancora per diversi mesi, generando confusione e incertezze e la voglia di evadere pur di non confrontarsi con se stessi. Marzo sarà un mese delicato con due eclissi. Possibile preoccupazione per un parente anziano. Aprile sarà superdinamico mentre maggio vi riporterà alla stabilità. Giugno ottimo per i viaggi e le nuove scoperte. Luglio por porterà l’attenzione ai familiari. Agosto impegnativo.

Ma i doni più belli ve li regalerà settembre, quando Venere e Giove passeranno in Bilancia. Salute: profonda depurazione fisica e psichica.

Dicembre può avvalersi di una Venere molto appassionante, ma con Marte critico per tutto il mese le relazioni con il sesso maschile appaiono tese. Per quanto attiene il lavoro, il periodo sarà un po’ stressante da metà mese in poi, ma le feste arriveranno a proposito per rilassarsi. Poi attenzione, perché il 2016 inizierà con il botto e ci sarà molta agitazione in giro. Per voi significa fare piazza pulita di molte cose! Infatti sarà l’anno di Marte che già il 3 gennaio entra in Scorpione, formando un bel trigono con il vostro segno, dove rimarrà fino al 5.3. 2016. Farà una pausa e poi rientrerà il 27.5 uscendovi il 1.8.2016. Per fortuna avrete l’appoggio di Giove, ancora fino a inizio settembre, che mitigherà i “danni” di Plutone e Urano. I settori favoriti da questi aspetti saranno quello alberghiero, del cinema, della medicina, ginecologia in particolare e della psicoanalisi. Successo anche nello sport. E per chi crede nella reincarnazione, questa configurazione potrà indicare un accumulo di esperienze importanti che oggi portano a un’intensa evoluzione spirituale. Sarà pertanto utile confrontarsi anche con il tema della vita e della morte. Marzo con due eclissi vi invita a stare tranquilli e meditare. Per l’amore sarà un periodo molto eccitante con super Marte. Possibile un incontro con un’anima che vi è familiare. Aprile e maggio saranno mesi proficui per i guadagni, ma con possibili spese per la casa e la famiglia. Un trasloco non è escluso. Da giugno a metà luglio sarete circondati da giovani o bambini che allieteranno la vostra estate. Miglioreranno pure le finanze. Luglio e agosto si presteranno per vacanze romantiche, ma anche per rigenerare corpo e anima in qualche bel centro di benessere.

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oroscop o PREVISIONI ZODIACALI PER IL 2016

k LEONE 23/7 - 23/8

l VERGINE 24/8 - 22/9

Dicembre è un mese dinamico per la vita sociale ma dispendioso dal profilo economico. Limitate regali e spese. Capodanno distensivo in simpatica compagnia con Venere positiva. Poi attenzione, l’anno 2016 è retto da Marte, che risveglia ener energie potenti, per cui bisogna essere cauti. In effetti già il 3.1 entra in Scorpione, segno per nulla affine al vostro, dove rimarrà fino al 5.3.2016. Esso genera stress e conflitti. Comunque fino al 23.1.

Venere e Saturno vi saranno amici e potranno sostenere voi donne nel caso doveste diminuire la percentuale di lavoro per occuparvi della famiglia.

Ma potrà anche avvenire il contrario, nel caso siate libere da impegni, aumentando la disponibilità.

Febbraio sarà all’insegna degli imprevisti. A mar marzo meglio stare tranquilli con due eclissi in atto.

Ottimo il mese di aprile sia per gli affari sia per l’amore. In effetti, dal 6. al 26.5.2016, Marte passerà in Sagittario, dove staziona Saturno ancora per tutto il 2016. In più con Urano positivo ci sarà un trigono di fuoco che stimolerà l’ambizione e il potere. Sarete voi uomini a volervi imporre. Maggio sarà un po’ critico per eventuali problemi in casa, o spese per i figli. In amore, cercate di non complicarvi la vita. Dalla metà di giugno in poi si respirerà aria di rinnovamento. Pertanto non sarà da escludere che alcuni di voi saranno pronti a partire per seguire l’amore o per dei corsi di per perfezionamento all’estero. Se ne avete l’inclinaziol’inclinazio ne, potrete anche darvi all’insegnamento. Non si esclude neppure un interesse per la politica. Tuttavia il periodo migliore arriverà con il passaggio di Giove in Bilancia, a partire dal 9 settembre 2016.

Quindi sarà bene mantenere un po’ di riserve di energie e ridurre le spese.

Dicembre è un mese interessante e impegnativo allo stesso tempo! Trascorrete le feste nella tranquillità. Il 2016 partirà poi con il botto e sembra che voi siate fra i più fortunati anche se le sfide non vi mancheranno. Infatti il nuovo anno è retto da Marte e già dal 3 gennaio si farà sentire con il suo ingresso in Scorpione, dove stazionerà fino al 5.3.2016 e ancora dal 27.5 al 1.8.2016. Esso sarà sostenuto dal buon Giove ancora nel vostro segno fino a settembre, ma anche da un poderoso Plutone. Per alcuni di voi ciò vorrà dire molti più impegni, il lavoro aumenterà e dovrete spostarvi spesso, magari per corsi di aggiornamento o per collaborazioni. Interessante il settore della medicina, della chirurgia, della fisioterapia e dello sport.

Un altro settore importante sarà l’ecologia, l’ambiente e l’alimentazione. Periodo interessante per gli affari e i contratti: dal 25.1 al 12.2; per la casa e l’amore aprile e maggio. Anche il mondo degli animali farà parte dei vostri interessi. In effetti, quando Marte transiterà in Sagittario, dal 6.3 al 26.5.2016, sarete particolarmente stimolati a difendere la loro causa. Da sottolineare che anche Saturno si trova in quel segno da qualche mese e vi rimarrà ancora per tutto il 2016. Possibili preoccupazioni di salute per un parente anziano, ma anche voi dovrete riguardarvi. Il mese di marzo sarà il più delicato con due eclissi. Da sottolineare che Nettuno da diversi anni sta in Pesci, opposto al vostro segno e per qualche mese anche a Giove, per cui volenti o nolenti sarete confrontati anche con temi inusuali quali il karma, la reincarnazione, la spiritualità, giusto per dare un senso agli eventi.

In genere, il 2016 sarà per voi un processo di intensa evoluzione.

a BILANCIA 23/9 - 22/10

b SCORPIONE 23/10 - 22/11

Per tutto il mese di dicembre Marte sarà nel vostro segno per cui vi ritroverete spesso a mediare in situazioni di conflitto o ancora a difendere certe vostre posizioni, in particolare se riguardano le finanze, visto che Venere transita nel 2. campo.

La situazione potrebbe sistemarsi positivamente quando Venere passerà in Sagittario a fine anno, regalandovi comunque un Capodanno sereno, in piacevole compagnia. E poi ecco che nel 2016 avremo un Marte dominante, poiché regge il nuovo anno e fa la spola tra lo Scorpione e il Sagittario. Se speravate in un anno tranquillo, purtroppo o per fortuna non sarà così, anzi, sarete molto attivi a livello sociale ma anche imprenditori di voi stessi, promuovendo qualche azione interesinteres sante. Con Urano sempre opposto, la spinta al cambiamento sarà forte. Ma voi della 2. decade la vivrete con più fatica. Anche in amore ci saranno parecchi colpi di scena. Intanto Venere sarà in ottimo trigono dal 17.2 all’11.3, stimolando i nuovi incontri, che potranno anche diventare vantaggiosi. Marte e Saturno saranno i vostri potenti alleati dal 6.3 al 26.5 e dal 3.8 al 26.9. Essi vi sosteranno nei momenti critici, in particolare quando Mercurio sarà dissonante, dal 22.3 al 4.4 e Venere dal 5.4 a fine aprile. Potrà trattarsi di qualche preoccupazione familiare. In quel periodo sarà bene anche contenere le spese. Maggio interesserà la casa.

Giugno sarà un periodo vivace e movimentato per affari, corsi, viaggi e incontri piacevoli. La prima metà di luglio interesserà la famiglia, i figli o i nipoti. Ad agosto dovrete regolare un po’ di burocrazia e poi esultate: dall’1.9 Venere entra nel vostro segno, seguita il 9.9 da Giove che vi resterà per un anno intero. È un vero regalo cosmico!

Dicembre chiude in bellezza con Venere nel segno, ben appoggiata dagli altri pianeti. Poi aprite bene le orecchie. L’anno 2016 comincia con il botto per voi, perché sarà retto da Marte, che stazionerà a lungo nel vostro segno, ossia dal 3.1 al 5.3.2016 e ancora dal 27.5 al 1.8.2016.

Che dire? Voi siete una forza della natura ma ora esprimerete le vostre energie con ancora maggior vigore. Liberi dalle costrizioni di Saturno, potrete dare libero sfogo ai vostri ideali e potenziali. DoDo vrete solo controllare una tendenza a prevaricare, a dominare, a voler possedere. L’amore sarà vissuto in modo passionale come solo voi sapete fare, ma badate bene che il sesso non è tutto.

C’è molto altro da condividere in una coppia! Sarà bene che abbiate anche un progetto comune che vi completi. Per fortuna Marte sarà ben accompagnato da Giove, Nettuno e Plutone, così le vostre potenti energie si dirigeranno verso obiettivi certo ambiziosi, ma che potranno anche essere di qualche beneficio per gli altri. Potrete eccellere nello sport e diventare bravi allenatori, ma anche ottimi capi-squadra in qualche azienda. Settori a voi congeniali saranno la medicina, la chirurgia in particolare, la meccanica, l’ingegneria e chissà che qualche giovane ingegnoso fra voi non inventerà qualche brevetto importante. Poi c’è un’altra categoria interessante legata all’arte, al cinema e al teatro e al giornalismo. Anche qui potrete esprimere tutti i vostri potenziali. Con tanta intraprendenza anche le finanze miglioreranno, per cui potrete fare anche degli investimenti. Aprile e maggio però dovrete essere più prudenti e parsimoniosi. Probabili difficoltà in casa non escluse.

Salute: attenzione alla sfera uro-genitale.

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o r oscop o PREVISIONI ZODIACALI PER IL 2016

c SAGITTARIO 23/11 - 21/12

d CAPRICORNO 22/12 - 20/1

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A dicembre avete dalla vostra un bellissimo Marte che stimola le attività sociali e diplomatiche. Affettivamente siete un po’ tenebrosi, ma a fine anno Venere alleggerirà il vostro cuore. Poi preparatevi a un 2016 dinamico, di rivoluzione interiore. Marte che regge il 2016 farà la spola tra lo Scorpione e il vostro segno, dove ancora staziona Saturno per tutto il nuovo anno. Ci sarà molta impazienza dentro di voi perché Urano è sempre attivo dall’Ariete, ma Saturno ora blocca e rallenta, come se inconsciamente aveste paura di rischiare, perdendo qualche sicurezza a cui vi siete aggrappati. In effetti con Giove e Nettuno dissonanti ancora per molti mesi, vivrete nel dubbio e nell’incertezza. Non temete, state preparando il terreno per qualcosa di nuovo che prenderà forma in autunno.

Comunque già da metà febbraio Mercurio e Venere positivi porteranno le prime novità. Ottimo feeling con giovani e bambini. Marzo invita al riposo, alla cautela con due eclissi. Prudenza alla guida e non firmate contratti. Aprile sarà invece un mese molto dinamico, di grande risveglio in tutti i sensi.

Qualcosa si muoverà nella direzione giusta. Marte e Saturno nel segno, saranno in ottimo aspetto a Sole, Urano e Venere. Non si esclude l’incontro con una persona che vi farà cambiare prospettiva sull’amore e la vita. A maggio dovrete sistemare faccende di casa. Giugno di nuovo cautela e contenete le spese. Luglio da dedicare alle vacanze, alla famiglia. Agosto impegnativo se dovrete lavorare. Poi preparatevi al grande riscatto a settembre con il passaggio di Venere e Giove in Bilancia.

Salute: liberatevi da vizi nocivi e mangiate sano.

Dicembre sarà molto impegnativo. Possibili difficoltà con qualche superiore o dipendente. Ma poi, a fine dicembre, potrete rilassarvi e prepararvi a un Capodanno tranquillo. E cosa vi riserverà il 2016?

Grande energia e impegno professionale. L’anno nuovo inizierà con il botto sotto il governo di Mar Marte, che transiterà tra Scorpione e Sagittario. Dal 3.1 al 5.3 e ancora dal 27.5 sarà nel segno più tenebroso e aggressivo e voi vi mostrerete parecchio grintosi e decisi a ottenere quel che volete.

Attenti a non prevaricare! Dal 23.1 al 12.2 avrete ottime opportunità per fare buoni affari, trovare il lavoro ideale e vivere l’amore con passione. Da notare che il benefico Giove vi sosterrà ancora fino a inizio settembre 2016. Plutone e Nettuno saranno altrettanto forti e positivi e vi porteranno lontano. Giocherete le carte migliori per essere vincenti. Settori quali economia, ecologia, ambiente, agraria, ingegneria, medicina, editoria, saranno a voi congeniali. Neppure la politica sarà esclusa.

Avrete anche molti contatti con l’estero o persone straniere. Marzo sarà un mese in cui sarà bene stare un po’ ritirati a causa di due eclissi. Inoltre, dal 6.3 al 26.5 Saturno e Marte si sposteranno nel XII. campo e potrebbe far pensare a qualche problema con parenti anziani. Aprile faticoso e dispendioso, mentre Maggio più distensivo. Miglioreranno le finanze e non saranno da escludere entrate extra. Il periodo sarà ideale per creare una famiglia o avere dei figli, se siete ancora in età fertile. Giugno mese delle sorprese e dei molti impegni. Prima parte di luglio conflittuale con Sole, Mercurio e Venere opposti a Plutone che potranno portare crisi profonde o sviluppare un’intensa crescita spirituale. Salute: guidate con grande attenzione e curate ansia e stress con medicine alternative.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 12-15

e AQUARIO 21/1 - 19/2

f PESCI 20/2 - 20/3

Dicembre sarà molto dinamico con Marte positivo dalla Bilancia! Qualcuno vi farà una proposta interessante. In amore ci potrà essere qualche problema di rivalità con Venere in Scorpione, ma non temete, a fine dicembre sarà tutto più disteso e passerete un Capodanno piacevole. Poi attenzione al nuovo anno, che sarà governato da Mar Marte. Proprio il 3 gennaio 2016 entrerà in Scorpione e per tre mesi potrebbe infastidirvi, rendervi diffidenti e litigiosi. Difficile per voi accettare ordini e critiche. Anziché alimentare sentimenti negativi, puntate sugli aspetti positivi. Saturno sarà in ottima posizione per tutto il 2016 formando un bellissimo aspetto con Urano in Ariete, come a dire che l’arte del successo è legata all’esperienza unita allo spirito innovativo, che non vi manca certo. Febbraio sarà imprevedibile. Marzo sarà più delicato a causa di due eclissi, ma risveglierà sentimenti di empatia per chi soffre e ha bisogno di sostegno. Allo stesso tempo aprirà le porte a pratiche spirituali, perché non meditare in gruppo o insieme al partner? Materia e spirito possono convivere. Aprile sarà un mese molto dinamico e potrà portare anche più denaro. E la primavera riscalderà il cuore degli innamorati! Maggio sarà un po’ più complicato per le questioni di denaro legati ai beni immobili, in particolare per chi è separato.

Giugno sarà un ottimo mese per gli affari e luglio per vacanze, visite ad amici o parenti lontani. Farà bene anche dedicarsi ai propri cari. Agosto sarà un po’ faticoso, specie se dovrete lavorare, ma poi a settembre vi attende la grande novità: Venere e Giove baciano l’autunno regalandovi una nuova stagione di vita! Salute: cautela nei primi tre mesi.

Dicembre potrà presentarsi un po’ caotico, in cambio Venere regalerà momenti magici all’amore. Sole (dal 20.12) e Plutone dal Capricorno doneranno stabilità e forza interiore. Per Capodanno sarà meglio non muoversi, troppo caos in giro. Poi attenzione, il 2016 inizia con il botto, perché il 3 gennaio Marte fa il suo ingresso in Scorpione, for formando un bel trigono con il vostro Nettuno, ideale per chi si occupa di arte, musica, psicologia o cinema. Inoltre, già dal 23.1 Venere sarà in ottima posizione fino al 16.2, garantendo qualche entrata extra e magari anche l’aumento di stipendio. ImIm portante sostegno da parte di una donna. AllungaAllunga te bene le antenne nei primi due mesi e aguzzate l’ingegno per promuovere un’idea interessante.

L’impossibile potrà diventare possibile. In effetti, voi dovrete ancora affrontare l’opposizione di Giove fino a inizio settembre, oltre a Saturno dissonante per tutto l’anno, ciò che vi renderà insicuri, ma questo non dovrà impedirvi di impegnarvi e guardare avanti. Focalizzatevi sui risultati positivi.

Solo nel mese di marzo dovrete essere particolarmente prudenti e non esporvi a rischi inutili a causa di due eclissi. L’amore potrebbe riservarvi invece momenti romantici con Venere nel segno.

Possibili anche visite piacevoli da lontano. Dal 6.3 al 26.5 Marte sarà in Sagittario e si congiungerà a Saturno formando dissonanze con Nettuno e Giove, portando una certa destabilizzazione, possibili problemi di salute vostra o di una persona anziana. Attenti a rifugiarsi nel vittimismo o, peggio ancora, nelle droghe o nell’alcol. A vostro sostegno da tempo vi è Plutone che ha un’energia rigeneratrice potente. L’estate sarà molto bella, circondati da persone care.

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Sognare e interpretare

ognare è una parte inconscia della nostra vita notturna, inevitabilmente, quando dormiamo le nostre cellule sono fuori dal nostro controllo diurno e quindi sono libere di elaborare e farci rivivere durante il sonno emozioni, presagi, sensazioni e altro senza che noi possiamo interferire.

Molte persone non danno alcun peso al valore dei sogni considerandoli solo come immagini della memoria prive di significato.

In realtà studi approfonditi hanno rilevato che durante il sonno una parte di noi ci da avvertimenti o anche risposte senza aver chiesto nulla.

Esistono inoltre diversi tipi di sogni, esistono quelli cosiddetti onirici che sono legati alle esternazioni delle sensazioni più interiori e profonde e sono legati a situazioni vissute di recente; in questo caso l’anima è libera di vagare e andare fin nel profondo a cercare risposte che la mente rifiuta o non riesce a trovare, in questi sogni molto spesso vengono proiettati piccoli frammenti del futuro che però non sempre siamo in grado di ricordare al risveglio o se invece li ricordiamo non siamo in grado di interpretare.

Per trovare delle risposte chiare che aiutino a migliorare la nostra vita, è necessario rivolgersi a persone esperte in campo di interpretazione onirica, provate anche voi a mettervi con fiducia nelle mani di chi può, con serietà e dedizione aiutarvi a capire ogni singolo dettaglio del vostro sogno.

Ricordate che ogni piccolo dettaglio è fondamentale per comporre il quadro completo dell’interpretazione; infatti anche ciò che riteniamo insignificante o superfluo in realtà può aiutare a formulare una lettura più precisa. È importante precisare che quello che sogniamo non va preso letteralmente ma rivisto in un contesto più ampio, per fare un esempio semplice, se sogniamo situazioni che ci angosciano o spaventano, non per forza vuol dire che ci si prospetta un momento di difficoltà o paura, così come quando si sognano animali o situazioni apparentemente serene non per forza vogliono prospettare momenti altrettanto facili e sereni.

Certamente non è semplice in poche righe spiegare l’arte divinatoria dell’interpretazione dei sogni, però rivolgetevi con fiducia a persone serie e preparate, scoprirete che dormire non è solo riposare!

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angel pubbl. 24-03-2010 8:38 Pagina 1

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