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The Show must go on! Cinema e teatro non vogliono fermarsi

The Show must go on! Cine

SI MOLTIPLICANO LE PROTESTE DEGLI OPERATORI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO. MA PER RIUSCIRE A RIPARTIRE, ANCHE IL PUBBLICO DOVRÀ FARE LA PROPRIA PARTE

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Iteatri e i cinema, con il ritorno della pandemia, stanno affrontando un’altra difficile stagione, che arriva dopo la chiusura delle sale per alcuni mesi e dopo il blocco delle nuove produzioni la scorsa primavera. Dopo aver assistito ad una confortante ripresa durante la stagione estiva programmata perlopiù in luoghi all’aperto, ora torna il buio in sala, nonostante i gestori e le compagnie abbiano accettato la sfida, provando a riaprire anche in autunno, pur con forti limitazioni nei numeri di accesso e dovendo sostenere degli investimenti impegnativi per garantire le misure di sicurezza necessarie. Per ripartire sarà però fondamentale che anche gli spettatori facciano la loro parte e siano pronti a riprendere l’abitudine a frequentare luoghi rimasti forzatamente chiusi per lungo tempo. Il rischio è quello di perdere la fruizione di uno spettacolo inteso come esperienza collettiva. Fu Derek Jarman, ormai divenuto già cieco a causa della sua malattia, che nel 1993 con Blue, portò agli estremi questo concetto, realizzando un film con un unico fotogramma con una tonalità di blu oltremare creata dall’artista Yves Klein. Un pretesto per accompagnare gli spettatori a immaginare tutti insieme, ma ognuno individualmente, quella storia che era solo raccontata da una voce narrante. Ed era proprio questa visione corale a rendere unica l’emozione di quello che stava accadendo. Il cinema e il teatro sono spettacolo e cultura, ma anche pubblico: osservare le reazioni di chi ti è accanto, sentirne le risate, coglierne la malinconia, percepirne la paura, sono dentro la rappresentazione, non fuori. Sensazioni uniche, a volte scomode, ma indispensabile alternativa alle serie televisive, che si guardano pigramente sprofondati nel proprio divano. E’ importante uscire da casa e da se stessi, per vivere nuove esperienze e scoprire emozioni sconosciute. E Parma riesce, nonostante tutto, a offrire una proposta ricca e appassionante

Come partecipare agli EVENTI

Parma Capitale Italiana della Cultura non si è fermata: ne è testimonianza il ricco programma di eventi e spettacoli, incontri con autori, performance di danza, laboratori per bambini, senza dimenticare i musei e le mostre ospitate nei luoghi culturali della città.

Tutte le iniziative sono consultabili sul sito ufficiale www.parma2020.it, oppure tramite App. Sono questi i preziosi strumenti per garantire un’esperienza in assoluta sicurezza: consentono, infatti, di prenotare il posto in eventi gratuiti e di monitorare le code, evitando il pericolo di un eccessivo sovraffollamento durante le manifestazioni.

ma e teatro non vogliono fermarsi

e il claim che sostiene Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+2021, “La cultura batte il tempo”, mai come oggi sembra essere così appropriato. Parma offre infatti ugualmente un ricco calendario di eventi e, adattandosi al momento, cerca di garantire il totale

Èquanto emerge da uno studio dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS). Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel rispetto dei protocolli sanitar. Restano aperti musei e luoghi della cultura, nel rispetto delle norme di protezione e prevenzione. I cinema e i teatri restano i luoghi per eccellenza dedicati all’evasione, allo straniamento. Oggi più che mai, è opportuno non periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, questa, che testimonia quanto i luoghi che perdere l’abitudine a fare esperienza collettiva della cultura, contribuendo a tenere in vita tutti quei posti in cui l’arte ha trovato la sua casa e cercando di sostenere le iniziative culturali con la propria presenza e

Lo spettacolo dal vivo “luogo sicuro”.

È la risposta degli operatori culturali

DALLA RIAPERTURA DELLE SALE AL CHIUSO SI REGISTRA UN SOLO CONTAGIO

partecipazione diretta.

continuano ad ospitare lo spettacolo siano sicuri. L’indagine elaborata dall’AGIS è stata condotta su un campione interamente rappresentativo della pluralità dei generi e dei settori dello spettacolo dal vivo e che copre tutto il territorio nazionale. Uno studio che, grazie all’APP IMMUNI, ha individuato un solo “caso positivo”, e che in seguito ad accertamenti sanitari ha certificato la negatività di tutti gli spettatori entrati in contatto con lo stesso. L’assenza di casi dal giorno in cui sono state riprese le attività di spettacolo, se correlata alla curva crescente di contagi che sta colpendo il nostro Paese nelle ultime settimane, evidenzia quindi come il settore dello spettacolo, sempre nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie, garantisca la massima sicurezza ai propri lavoratori e al proprio pubblico. di Francesca Liberatore

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